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Franz Joseph Haydn L’ANIMA DEL FILOSOFO ossia e

Dramma per musica in cinque atti di Carlo Badini

PERSONAGGI

Creonte sua figlia Basso Euridice sua figlia Orfeo cantore tracio Tenore Plutone Basso Un Genio messaggero della Sibilla Soprano

4 seguaci di Creonte; un guerriero di Arideo; amorini, vergini, uomini, ombre infelici, furie, Baccanti, coro.

Composto nel 17912 Prima rappresentazione Firenze, Teatro della Pergola, 9 giugno 1951

Haydn: L’anima del filosofo - atto primo [N° 1 – Ouverture]

ATTO PRIMO

Scena I° Orrida selva montuosa Euridice, Coristi, poi mostri

[N°2 – Recitativo accompagnato] [N° 3° – Recitativo accompagnato]

EURIDICE EURIDICE Sventurata, che fo? Dove mi aggiro? Che chiedete da me? Che mai bramate? Invan cerco involarmi alle mie pene. Di quell’infausta pira Mille foschi pensieri Ben riconosco il barbaro disegno. M’annuvolan la mente ad ogni istante, Già nell’ara d’amore E ciascheduno d’essi In solenne olocausto arse il mio core. Forma un atro vapor a me d’intorno, A nuovo sacrificio Che mi nasconde il giorno Di andar io non pavento. E la ragion m’oscura. Morasi pur. Nella proterva sorte E per mia maggior sciagura Pena non à. Non ha terror di morte Il mio povero cor languisce oppresso La semiviva amante; Fra le smanie d’amor nell’agonia È facile morir al cor spirante. Di morte, e mai non muore. [N° 3b – ] [N° 2b – Coro con solo] EURIDICE CORISTI Filomena abbandonata Ferma il piede, o principessa! Sparge all’aure i suoi lamenti, Nell’orror di queste selve E le note sue dolenti Più feroci delle belve Mai non trovano pietà. Troverai gli abitator. Così mesta abbandonata EURIDICE Spiego al ciel l’affanno mio; E per me sol cresce, oh dio! Deh, per pietà lasciatemi! Non voglio Del destin la crudeltà. Che me stessa compagna al mio cordoglio.

CORISTI Scena II° Torna, torna alla reggia! Orfeo, Coristi (I, II, III) e detti Involati al perielio Che ti sovrasta. Pensa [N° 4 – Recitativo] Ch’infestan questa piagge UN CORISTA Mostri in sembiante umano, alme selvagge. Vedi costor che scendono dal monte! Cieli! Soccorso! Aita! Fuggi, fuggi, ché imbelli Noi siamo alla difesa. UN ALTRO Vieni, misero Orfeo! (Partono) Involva il tuo tesoro Di disperata morte al fiero artiglio.

UN ALTRO Per lei che far possiam? Numi, consiglio! 1 Haydn: L’anima del filosofo - atto primo

ORFEO Geme l’onda e freme il vento; Euridice, ove sei? Che miro, oh dio! Nelle selve impietosite Sento l’eco risuonar. EURIDICE [N° 6 – Recitativo] Adorato mio ben, idolo mio! UN CORISTA ORFEO O prodigio, o stupor, portento raro! Fermatevi, crudeli! Rozzi petti di ferro e cor d’acciaro Dell’armonia celeste ha il sacro foco EURIDICE Intenerito, ed Euridice è salva. Ah, difendi il tuo bene! EURIDICE ORFEO Nume de’ miei pensieri, amato Orfeo! Cara Euridice, oh pene! Ben posso dir che la mia vita sei, Recate a me la cetra. Se la vita ti deggio e i giorni miei. Uditemi, infelici, Della ragion, della virtù nemici ORFEO Non meno che di voi stessi. Se col mio canto i giorni tuoi salvai, Qual insano furor, qual rio disegno Con gli amorosi rai, Può mai disumanarvi a questo segno? Co’ tuoi dolci sorrisi, In quel caro sembiante, Co’ cari amplessi tuoi, bella Euridice, In quelle vaghe luci Tu rendi appieno l’anima mia felice. Tutti son dei numi pregi accolti; E voi volete, o stolti, [N° 7 – Coro] La ferocia accoppiando A reo fallace zelo, CORISTI Al ciel sacrificar l’istesso cielo? O poter dell’armonia! A sì malnato, e così vano intento La favella degli dei Ponga ragion il freno. Ed il nettare tu sei Dell’afflitta umanità. [N° 5a – Recitativo accompagnato]

ORFEO Scena III° Rendete a questo seno Reggia Il core del mio cor, l’anima mia. Creonte, Coristi (I, II, III) Dell’insensate belve L’amoroso desio [N° 8 – Recitativo] Domar suole il furor: le tigri istesse, Di sangue umano ingorde, CREONTE Ai sospiri d’amor non son mai sorde. Ah, chi sa dirmi dove il piede errante Volga di questo cor l’ultima speme, [N° 5b – Aria] La mia figlia adorata?

ORFEO CORISTA Cara speme! Alme di scoglio! Confortati, signor, l’abbiam trovata. Chi spiegar può il mio cordoglio? Ah, voi fate in un sol punto CREONTE Mille morti a me provar! Ditemi, dove? Oh dei! Euridice! Per pietà! Cara speme! Narratemi che fu! Per pietà del mio tormento

2 Haydn: L’anima del filosofo - atto primo

CORISTA [N° 9 – Aria] Dagli imenei Dell’odiato Arideo CREONTE Euridice fuggendo Il pensier sta negli oggetti; In tenebrose selve Da lor nasce ogni desio. Ed incognita piaggia, Son tiranni i nostri affetti, Ove dimora sol gente selvaggia, E vantiamo libertà. Sventurata inoltrassi. Stavan costor intenti Così augel talor si crede D’innocente donzella Di spiegar all’aure il volo; A far con crudo e disperato esempio E ‘l meschino, avvinto al piede. Sull’altar delle furie orrido scempio. Serba un laccio, e non lo sa. Euridice mirando Di sua beltade i singulari pregi, (parte) Invece d’ammollir quei cori alpestri Più la ferocia lor rese sfrenata. Scena IV° Né vittima più rata Orfeo, Euridice, poi Creonte Né più degna di lei Cedettero agli dei [N° 10 – Recitativo] Poter offrir; e il sanguinoso rito RFEO Stavan per cominciar, quando opportuno O Giunse il flavo cantor divin, l’amico Orfeo. Grazie agli dei, sereno Co’ suoi canori accenti Il cielo alfin per noi In quell’alme impietose, o meraviglia, Risplende. Destò pietade, e ti salvò la figlia. EURIDICE CREONTE Alfin risorge l’alma oppressa. Numi, che ascolto! ORFEO UN ALTRO CORISTA Il genitor s’appressa. A caso Tu desti a lei la vita; EURIDICE Ma la virtù d’Orfeo, Padre. La sua possente lira, È cagione ch’Euridice ancor respira. ORFEO Signor. UN ALTRO CORISTA Esse in consorte il brama. CREONTE Ai voti suoi oppor più non ti puoi. Sorgete.

CREONTE EURIDICE La mia real promessa ad Arideo Il nostro amor… Serbar io pur vorrei; Ma ‘l destino resiste ai voler miei. CREONTE Sventurati mortali! Non più. Congiunge il cielo Orgoglioso il destin impenna l’ali, I cori, e disunirli a noi non lice. E incontrar poi gli avviene, Le tue amorose brame, i voti tuoi Pria che giunga al suo fin, mille catene. Propizio il ciel secondi. Avventuroso il talamo ti sia. La tua felicità sarà la mia.

3 Haydn: L’anima del filosofo - atto primo

EURIDICE EURIDICE Le nostre destre unite Se per me tu senti amore, Saran, finché le stelle Per te avvampa l’alma mia. Spirar aure vitali Il mio cor dal tuo bel core A noi concederanno, idolo mio. Mai diviso non sarà.

ORFEO ORFEO Ma saran alme unite oltre l’oblio. Caro nume sospirato. Pria ch’io cessi d’amarti, Arderà il gel, saran le fiamme algenti. EURIDICE Caro sposo, idolo amato. EURIDICE Al dolce suon de’ tuoi soavi accenti EURIDICE, ORFEO Si dilata il mio core. Sento il nettare di Giove Rapita io sono in estasi d’amore. Che piovendo in sen mi sta.

ORFEO ORFEO Spiegare non ti pon gli accenti miei, Cari detti. Quanto diletta e cara a me tu sei. Dirti solo poss’io EURIDICE Che senza te saria Dolci affetti. Sventurata anche in ciel l’anima mia.

[N° 11 – Duetto] ORFEO Io t’adoro. ORFEO Come il foco allo splendore EURIDICE A te unita è l’alma mia. Mio tesoro. Il mio cor dal tuo bel core Mai diviso non sarà. EURIDICE, ORFEO Né la sorte, né la morte L’amor mio cangiar potrà.

4 Haydn: L’anima del filosofo - atto secondo ATTO SECONDO

Scena I° Orfeo, Euridice, Amorini.

[N° 12 – Coro] ORFEO, EURIDICE Amar può l’età canuta, AMORINI Quando l’alme amanti sono. Finché circola il vigore Fido amor mai non si muta, Finché sei nell’età bionda, Quando regna in mezzo al cor. Bevi il nettare d’amore Nella tazza del piacer. AMORINI Arrivato il gel degli ani, Arrivato il gel degli anni, Tazza d’ostico licore Tazza d’ostico licore Porgeranno a te gli affanni, Porgeranno a te gli affanni, Ti daran le furie a ber. Ti daran le furie a ber.

[N° 13 – Recitativo] ORFEO, EURIDICE Dell’acceso mio desio, ORFEO Dell’affetto ch’ho nel petto Adorata consorte, or io conosco L’onda stesso dell’oblio Che s’inganna chi dice Non può spegnere l’ardor. Che beato nel mondo esser non lice: È ver che tutto è spasimo ed affanno, ORFEO Che un tenebroso inganno Mie luci belle! Confonde e insieme oscura Le menti dei mortali e la natura; EURIDICE Ed è pur ver che il sole è il solo oggetto Dolce sostegno! Degno del nostro affetto. Or esso in te, mia vita, ORFEO, EURIDICE, AMORINI Raddoppiasi, ché sono Amiche stelle, Due soli i tuoi bei lumi. Che fido amor! Finché sei meco io non invidio i numi. [N° 14 – Recitativo accompagnato] EURIDICE Dolce speranza mia, gli accenti tuoi EURIDICE Sono stille d’ambrosia nel cor mio. Numi, che ascolto! Il tuo labbro amoroso imparadisa Il dolce mio desio, ORFEO Mi rende al sen la sospirata calma, L’alma in cielo mi pone, il ciel nell’alma. Che sarà mai questo Strepito ostile, al nostro amor molesto? [N° 14° – Coro con Duetto] EURIDICE AMORINI Mi trema il cor. Finché circola il vigore, Finché sei nell’età bionda, ORFEO Bevi il nettare d’amore Non smarrirti, o cara. Nella tazza del piacer. Dell’importun fragore La cagion qual fia

5 Haydn: L’anima del filosofo - atto secondo

Conoscere desio. EURIDICE Caro mio bene, addio! Quell’angue che colà strisciar mirate, Mi punse in quest’istante. EURIDICE E abbandonarmi vuoi? CORISTA O sventura! ORFEO Del nemico la trama EURIDICE Ad esplorar io volo. Nel sangue Per un istante sol da te m’involo. Io temo che non m’abbia Infuso il suo feroce aspro veleno. (parte) Già sentomi nel core Cento palpiti e cento EURIDICE Amari di terrore Cresce il rumor. Che sarà mai? Lo sposo Ch’assediano il mio core. Io temo che non sia lento al ritorno. Nessun meco restò. Sola ed imbelle [N° 16a – Recitativo accompagnato] Son costretta a cozzar col mio perielio Senza soccorso, oh dio, senza consiglio! Dov’è l’amato bene? Sostenetemi. Oh pene! Scena II° Come i flutti di Lete Già l’onda mia vital lenta si muove. Euridice, un Corista (IV) Ah, mai più, sventurata, [N° 15 – Recitativo] Non potrò rimirar il mio tesoro! M’abbandona il respiro; io manco, io moro. UN CORISTA [N° 16b – Cavatina] Ecco, signor, la principessa è sola. Non v’ha chi la difende. EURIDICE È sicura la preda. Del mio core il voto estremo Dello sposo io vo’ che sia. EURIDICE Al mio ben l’anima mia Che sento, oh dio! chi siete? Dona ‘ultimo sospir.

CORISTA [N° 17 – Recitativo] Sai che il tuo genitor ad Arideo La tua destra promise; CORISTA Onde di lui consorte esser tu dei. Con Euridice estinte Invan fuggir tu cerchi. Son le gelose cure, E gli amorosi affanni son spenti ancor. EURIDICE Sol l’onor ne affretta Numi possenti, aita! Del genitore infido la vendetta.

CORISTA (esce) Deh, vieni!

EURIDICE Ahimè!

CORISTA Che avvenne?

6 Haydn: L’anima del filosofo - atto secondo Scena III° Scena IV° Orfeo solo Reggia [N° 18° – Recitativo accompagnato] Creonte, Corista (V) [N° 19 – Recitativo] ORFEO Dov’è quell’alma audace CORISTA Che cerca del mio cor la pace Euridice, signor… Involare, il mio ben, l’idolo mio? Euridice, dove sei? CREONTE Cara Euridice! Onnipotenti dei! Che miro? Amata sposa! Ah, non rispondi. Che fu, che avvenne? Oh dio! L’ira del fato, Il barbaro destino CORISTA Felice non mi vuole. Morì. L’anima mia morì; spento è il mio sole. Spettacolo funesto! CREONTE Quell’adorato volto, Stelle, che ascolto! Avverso fato! Che rendere solea Ebbro il mio cor di gioia e di contento, CORISTA Or divenuto oggetto è di spavento. D’Acherontea saetta un angue armato Delle vaghe pupille Ferilla nelle piante, L’amorose faville, ah! dove sono? Mentre essa d’Arideo Dove sono i sospiri, i tronchi accenti, S’involava alle insidie. Dove gli amplessi teneri e vivaci, I dolci sorrisetti e i cari baci? Tutto estinto è per me. Barbara sorte! CREONTE Dunque Arideo… [N° 18b – Aria] CORISTA ORFEO Signor, In un mar d’acerbe pene Co’ suoi seguaci ei venne per rapirla. Son fra turbini e tempeste. Ho perduto il caro bene, CREONTE E mai più non troverò. E fu colui sì audace? Sposa amata… Ah, ch’io deliro! CORISTA Questi son lugubri avanzi, Spoglie infauste, ch’io rimiro: Anzi di rabbia La consorte io più non ho. Infellonito ogni rispetto oblia. Lagnarsi che di fede D’ogni gioia e d’ogni incanto Tu gli mancasti; e par che fiamme e lampi Del mio sol io dono privo. Vibri per gli occhi; e con orribil faccia La mia cetra è volta in pianto, La reggia, il trono e i giorni tuoi minaccia. Ma piangendo indarno io vo. CREONTE (parte) Vegli in difesa mia Quest’acciaro che Astrea Generosa donommi, e in un sol colpo Ben saprà del superbo e reo nemico, S’egli non è più saggio, Punir l’orgoglio e vendicar l’oltraggio.

7 Haydn: L’anima del filosofo - atto secondo [N° 20 – Aria] Alla vendetta! S’odan le trombe De’ miei campioni destar lo sdegno; CREONTE Per ogni dove l’eco rimbombe Mai non sia inulto. Fulmina e tuona Del mio guerriero giusto furor. Cinta d’alloro la spada irata. Vi sta scolpito che non perdona L’onte nemiche, l’offeso onor.

8 Haydn: L’anima del filosofo - atto terzo ATTO TERZO

Scena I° Alla bara d’Euridice Orfeo, Creonte, Coro (vergini, uomini)

[N° 21 – Coro] CREONTE Rugiadosi di pianto i lumi io sento, VERGINI E mi penetra l’alma il suo lamento. Ah, sposo infelice! Perduto hai per sempre ORFEO La cara Euridice, Euridice, Euridice, Il core del tuo cor. Invan ti chiama il tuo sposo infelice… O voi, canori augelli, UOMINI D’amore il sen feriti, La cetra, che tanto O voi feroci belve, Amica del riso, O fiumi, o fonti, o valli, o colli e selve, Rivolta s’è in pianto, Meco tutti piangete; È flebile ognor. Fate tutti alle mie note dolenti Eco pietoso, e faccia VERGINI Ogni sasso, ogni scoglio Un nubilo velo Rimbombar alle stelle il mio cordoglio. Le grazie nasconde; Son sparse di gelo [N° 23 – Coro] Le rose d’amor. VERGINI UOMINI Ah, sposo infelice! Son chiuse le belle Perduto hai per sempre Pupille amorose; La cara Euridice, Asceso alle stelle Il core del tuo cor. È il loro splendor. Scena II° VERGINI Creonte, Corista (V) Ah, sposo infelice! Perduto hai per sempre [N° 24 – Recitativo] La cara Euridice, Il core del tuo cor. CREONTE Che sarà mai d’Orfeo? [N° 22 – Recitativo] CORISTA ORFEO Misero amante, il senno l’abbandona. Al cielo te ne voli, anima bella, E su i vanni tu porti CREONTE Tutte le mie speranze e i miei conforti. Non è stupor che giunga Perduto ho la mia vita, eppur io vivo Il disperato affetto Del mio bel sole privo, d’un cor fedele a così grave eccesso. Fra le tenebre io sono, e sol ravviso Chi perde il caro ben, perde se stesso. Il mio destino reo: O mio costante amor, misero Orfeo!

9 Haydn: L’anima del filosofo - atto terzo

[N° 25 – Aria] GENIO La rivedrai, CREONTE Se moderar il tuo desir saprai. Chi spira e non spera D’amar e gioire, [N° 27 – Aria] È meglio morire Che viver così. GENIO Al tuo seno fortunato Raddoppia i suoi sensi, Stringerai l’amato bene, Gli incanti del core, Se tu serbi ‘l core armato In grembo d’amore Di costanza e di valor. Chi passa i suoi dì. Chi creò la terra e il cielo, (parte) Tutto vede e tutto regge. Ma l’adombra un sacro velo, Scena III° Cui non lice penetrar. Orfeo, Genio (parte) [N° 26 – Recitativo] Scena IV° ORFEO Orfeo, Coro, poi Genio Venerata Sibilla, Tu che del ciel serbi gli arcani in seno, [N° 28 – Recitativo] Dimmi, dov’è la sposa, Quella che m’involò la sorte ria, ORFEO Euridice, il mio ben, l’anima mia? Costanza a me si chiede? Ah, pria che l’amorosa mia costanza, GENIO Che ‘l mio ardor m’abbandoni, Se rimirar tu vuoi la tua consorte, Si spegnerai le stelle, Segui con l’alma forte i passi miei Diverrà il sol di gelo, Ai tenebrosi abissi. Le tenebre splendenti, oscuro il cielo! Questa ti scorgerà splendida face. La beltà, che m’accende, Un raggio di speranza alle tue brame Invitto il cor mi rende. Amica in lei balena. Per lei, per vagheggiarla un sol istante, Con intrepido ciglio ORFEO Son pronto ad affrontar ogni perielio. La speranza non è che una sirena. Non hanno orror per me gli urli feroci Del trifauce mastin. No, non pavento L’Eumenidi spietate, il pianto eterno, GENIO La rota, il sasso, il vorator, l’Averno. I gemiti ed i pianti Non ti ponno giovar. Se trovar brami [N° 29 – Coro] Efficace conforto al cor dolente, Della filosofia cerca il Nepente. La giustizia in cor regina, O mortale, ognor ti sia. ORFEO Ti sovvenga una divina Ah, la filosofia, Sola essenza di adorar. Se vuol farmi felice, Al mio vedovo sen renda Euridice! [N° 30 – Recitativo] O amore, o sposa, o dio, mai più non ti vedrò! ORFEO Dove mi guidi?

10 Haydn: L’anima del filosofo - atto terzo

GENIO Di riveder la tua cara Euridice. Vieni, Vieni, non paventar. Del sacro alloro [Coro da capo] Se non cingi la fronte, a te non lice

11 Haydn: L’anima del filosofo - atto quarto ATTO QUARTO

Scena I° I campi inferni Orfeo, Genio, ombre infelici, poi le furie

[N° 31 – Coro] Il tuo core intenerito Da quel foco a te gradito, Infelici ombre dolenti, Dell’amor senta pietà. Cento lustri varcar dobbiamo, Meste e pallide e languenti, [N° 35 – Coro] Senza mai trovar pietà. Trionfi oggi pietà ne’ campi inferni, [N° 32 – Recitativo] E sia la gloria e il vanto Delle lacrime tue, del tuo bel canto. ORFEO Che ascolto, oh numi! [N° 36 – Recitativo]

LUTONE GENIO P Queste O della reggia mia ministri eterni, Son le voci funeste Scorgete voi per entro all’aer scuro Di spiriti sventurati, a cui non lice L’amator fido alla sua donna amante. Per cento anni varcar il cieco oblio. Scendi, gentil amante, Ma sieguimi; Caronte Scendi lieto e sicuro Nella barca fatale, Entro le nostre soglie; Dell’acerbo destino anche a dispetto, E la diletta moglie A noi darà ricetto. Teco rimane al ciel sereno e puro.

[N° 33 – Coro di furie] ORFEO O fortunati miei dolci sospiri! Urli orrendi, disperati, Qui si sente ogni momento, GENIO E rimbombi di spavento O ben versati pianti! Che raddoppiano il penar.

Fremon gli orsi, e i fier leoni ORFEO Rugghian; fischiano i serpenti, O me felice sovra gli altri amanti! E accompagnano i lamenti Ed il nostro lacrimar. Scena III° Terremoti, orrendi tuoni I campi elisi Nella rea magion del pianto Orfeo, Genio, Coro, poi Euridice Sono i tuoni e sono il canto Che sul l’alma tormentar. [N° 37 – Intermezzo]

[N° 38 – Recitativo] Scena II° Orfeo, , Genio, Coro ORFEO Quai dolci e care note ascolto! [N° 34 – Recitativo] O dei del cielo, o sommo Giove! Ond’è cotanta grazia e tanto dono? ORFEO O signor che all’ombre imperi, 12 Haydn: L’anima del filosofo - atto quarto

GENIO GENIO Ecco la bella tua cara Euridice; Oimè, che veggo, oh numi! A te sen vien per renderti felice. Giunto è il momento reo. Tu sei perduto. Io t’abbandono, Orfeo. [N° 39 – Coro] (parte) Son finite le tue pene; Ma se miri la tua sposa, Scena IV° Perderai l’amato bene, Non farai che sospirar. I campi inferni Orfeo solo [N° 40 – Recitativo] [N° 41a – Recitativo accompagnato] GENIO ORFEO Sovvengati la legge, Frena i desiri tuoi, Perduto un’altra volta Se la cara Euridice aver tu vuoi. Ho ‘l core del mio cor, l’anima mia. Ah, di me che mai fia! Non mi veggo d’intorno EURIDICE Che nembi di spavento. Dov’è il dolce amato sposo, La reggia del contento La soave mia speranza? È sparita per sempre, e in un istante Anche in ciel non ho riposo, Tornata è la magion del pianto eterno. Se mi priva del suo amor. Ho nel mio cor l’inferno.

ORFEO [N° 41b – Aria] O sempiterni dei! Pur veggio i tuoi bei lumi e ‘l tuo bel volto, ORFEO E par ch’anco non creda agli occhi miei! Mi sento languire, Morire mi sento; EURIDICE E il fiero tormento Dunque mortal valor cotanto impetra. Crescendo già va.

ORFEO O stelle spietate, Fieri astri tiranni! Dell’alto don fu degno Perché tanti affanni, Mio dolce canto e ‘l suon di questa cetra. Sì gran crudeltà?

(parte)

13 Haydn: L’anima del filosofo - atto quinto ATTO QUINTO Spiaggia di mare Orfeo, Baccanti [N° 42 – Recitativo] [N° 45a – Coro con Recitativo accompa- gnato] ORFEO Barbaro, infido amore, BACCANTI Cessar non vuoi di lacerarmi il core? Bevi, bevi, in questa tazza, Bevi il nettare d’amore. [N° 43 – Coro di Baccanti] Ti darà questo licore Ogni gran felicità. BACCANTI Vieni, vieni, amato Orfeo. ORFEO Qui dolente star tu vuoi? Oimè che già nel seno Deh, consacra i giorni tuoi Mi serpe un rio veleno! All’amore e al piacer. Sento mancar la vita. Il ciel s’oscura. Finirà con la morte ogni sciagura. [N° 44 – Recitativo] BACCANTI ORFEO Morto è il tracio cantore. Perfide, non turbate Di più il mio afflitto core. [N° 45b – Coro] Io rinunzio all’amore E ai piacer de’ mortali, BACCANTI Al vostro sesso imbelle. Andiamo, amiche , andiamo. D’insolito furore BACCANTI S’accende il nostro cor. Come? Cosa mai dici? L’isola del diletto Si para a noi davanti; ORFEO Ivi cerchiam ricetto, Sì. Per voi devo trar giorni infelici. E non abbiam timor.

[N° 45c – Coro]

BACCANTI Oh, che orrore! Oh che spavento! Oh, che fulmini! Oh che tuoni! Cento furie in sen mi sento; Siam vicina a naufragar.

FINE DELL’

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