L'anima Del Filosofo
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Franz Joseph Haydn L’ANIMA DEL FILOSOFO ossia Orfeo e Euridice Dramma per musica in cinque atti Libretto di Carlo Badini PERSONAGGI Creonte sua figlia Basso Euridice sua figlia Soprano Orfeo cantore tracio Tenore Plutone Basso Un Genio messaggero della Sibilla Soprano 4 seguaci di Creonte; un guerriero di Arideo; amorini, vergini, uomini, ombre infelici, furie, Baccanti, coro. Composto nel 17912 Prima rappresentazione Firenze, Teatro della Pergola, 9 giugno 1951 Haydn: L’anima del filosofo - atto primo [N° 1 – Ouverture] ATTO PRIMO Scena I° Orrida selva montuosa Euridice, Coristi, poi mostri [N°2 – Recitativo accompagnato] [N° 3° – Recitativo accompagnato] EURIDICE EURIDICE Sventurata, che fo? Dove mi aggiro? Che chiedete da me? Che mai bramate? Invan cerco involarmi alle mie pene. Di quell’infausta pira Mille foschi pensieri Ben riconosco il barbaro disegno. M’annuvolan la mente ad ogni istante, Già nell’ara d’amore E ciascheduno d’essi In solenne olocausto arse il mio core. Forma un atro vapor a me d’intorno, A nuovo sacrificio Che mi nasconde il giorno Di andar io non pavento. E la ragion m’oscura. Morasi pur. Nella proterva sorte E per mia maggior sciagura Pena non à. Non ha terror di morte Il mio povero cor languisce oppresso La semiviva amante; Fra le smanie d’amor nell’agonia È facile morir al cor spirante. Di morte, e mai non muore. [N° 3b – Aria] [N° 2b – Coro con solo] EURIDICE CORISTI Filomena abbandonata Ferma il piede, o principessa! Sparge all’aure i suoi lamenti, Nell’orror di queste selve E le note sue dolenti Più feroci delle belve Mai non trovano pietà. Troverai gli abitator. Così mesta abbandonata EURIDICE Spiego al ciel l’affanno mio; E per me sol cresce, oh dio! Deh, per pietà lasciatemi! Non voglio Del destin la crudeltà. Che me stessa compagna al mio cordoglio. CORISTI Scena II° Torna, torna alla reggia! Orfeo, Coristi (I, II, III) e detti Involati al perielio Che ti sovrasta. Pensa [N° 4 – Recitativo] Ch’infestan questa piagge UN CORISTA Mostri in sembiante umano, alme selvagge. Vedi costor che scendono dal monte! Cieli! Soccorso! Aita! Fuggi, fuggi, ché imbelli Noi siamo alla difesa. UN ALTRO Vieni, misero Orfeo! (Partono) Involva il tuo tesoro Di disperata morte al fiero artiglio. UN ALTRO Per lei che far possiam? Numi, consiglio! 1 Haydn: L’anima del filosofo - atto primo ORFEO Geme l’onda e freme il vento; Euridice, ove sei? Che miro, oh dio! Nelle selve impietosite Sento l’eco risuonar. EURIDICE [N° 6 – Recitativo] Adorato mio ben, idolo mio! UN CORISTA ORFEO O prodigio, o stupor, portento raro! Fermatevi, crudeli! Rozzi petti di ferro e cor d’acciaro Dell’armonia celeste ha il sacro foco EURIDICE Intenerito, ed Euridice è salva. Ah, difendi il tuo bene! EURIDICE ORFEO Nume de’ miei pensieri, amato Orfeo! Cara Euridice, oh pene! Ben posso dir che la mia vita sei, Recate a me la cetra. Se la vita ti deggio e i giorni miei. Uditemi, infelici, Della ragion, della virtù nemici ORFEO Non meno che di voi stessi. Se col mio canto i giorni tuoi salvai, Qual insano furor, qual rio disegno Con gli amorosi rai, Può mai disumanarvi a questo segno? Co’ tuoi dolci sorrisi, In quel caro sembiante, Co’ cari amplessi tuoi, bella Euridice, In quelle vaghe luci Tu rendi appieno l’anima mia felice. Tutti son dei numi pregi accolti; E voi volete, o stolti, [N° 7 – Coro] La ferocia accoppiando A reo fallace zelo, CORISTI Al ciel sacrificar l’istesso cielo? O poter dell’armonia! A sì malnato, e così vano intento La favella degli dei Ponga ragion il freno. Ed il nettare tu sei Dell’afflitta umanità. [N° 5a – Recitativo accompagnato] ORFEO Scena III° Rendete a questo seno Reggia Il core del mio cor, l’anima mia. Creonte, Coristi (I, II, III) Dell’insensate belve L’amoroso desio [N° 8 – Recitativo] Domar suole il furor: le tigri istesse, Di sangue umano ingorde, CREONTE Ai sospiri d’amor non son mai sorde. Ah, chi sa dirmi dove il piede errante Volga di questo cor l’ultima speme, [N° 5b – Aria] La mia figlia adorata? ORFEO CORISTA Cara speme! Alme di scoglio! Confortati, signor, l’abbiam trovata. Chi spiegar può il mio cordoglio? Ah, voi fate in un sol punto CREONTE Mille morti a me provar! Ditemi, dove? Oh dei! Euridice! Per pietà! Cara speme! Narratemi che fu! Per pietà del mio tormento 2 Haydn: L’anima del filosofo - atto primo CORISTA [N° 9 – Aria] Dagli imenei Dell’odiato Arideo CREONTE Euridice fuggendo Il pensier sta negli oggetti; In tenebrose selve Da lor nasce ogni desio. Ed incognita piaggia, Son tiranni i nostri affetti, Ove dimora sol gente selvaggia, E vantiamo libertà. Sventurata inoltrassi. Stavan costor intenti Così augel talor si crede D’innocente donzella Di spiegar all’aure il volo; A far con crudo e disperato esempio E ‘l meschino, avvinto al piede. Sull’altar delle furie orrido scempio. Serba un laccio, e non lo sa. Euridice mirando Di sua beltade i singulari pregi, (parte) Invece d’ammollir quei cori alpestri Più la ferocia lor rese sfrenata. Scena IV° Né vittima più rata Orfeo, Euridice, poi Creonte Né più degna di lei Cedettero agli dei [N° 10 – Recitativo] Poter offrir; e il sanguinoso rito RFEO Stavan per cominciar, quando opportuno O Giunse il flavo cantor divin, l’amico Orfeo. Grazie agli dei, sereno Co’ suoi canori accenti Il cielo alfin per noi In quell’alme impietose, o meraviglia, Risplende. Destò pietade, e ti salvò la figlia. EURIDICE CREONTE Alfin risorge l’alma oppressa. Numi, che ascolto! ORFEO UN ALTRO CORISTA Il genitor s’appressa. A caso Tu desti a lei la vita; EURIDICE Ma la virtù d’Orfeo, Padre. La sua possente lira, È cagione ch’Euridice ancor respira. ORFEO Signor. UN ALTRO CORISTA Esse in consorte il brama. CREONTE Ai voti suoi oppor più non ti puoi. Sorgete. CREONTE EURIDICE La mia real promessa ad Arideo Il nostro amor… Serbar io pur vorrei; Ma ‘l destino resiste ai voler miei. CREONTE Sventurati mortali! Non più. Congiunge il cielo Orgoglioso il destin impenna l’ali, I cori, e disunirli a noi non lice. E incontrar poi gli avviene, Le tue amorose brame, i voti tuoi Pria che giunga al suo fin, mille catene. Propizio il ciel secondi. Avventuroso il talamo ti sia. La tua felicità sarà la mia. 3 Haydn: L’anima del filosofo - atto primo EURIDICE EURIDICE Le nostre destre unite Se per me tu senti amore, Saran, finché le stelle Per te avvampa l’alma mia. Spirar aure vitali Il mio cor dal tuo bel core A noi concederanno, idolo mio. Mai diviso non sarà. ORFEO ORFEO Ma saran alme unite oltre l’oblio. Caro nume sospirato. Pria ch’io cessi d’amarti, Arderà il gel, saran le fiamme algenti. EURIDICE Caro sposo, idolo amato. EURIDICE Al dolce suon de’ tuoi soavi accenti EURIDICE, ORFEO Si dilata il mio core. Sento il nettare di Giove Rapita io sono in estasi d’amore. Che piovendo in sen mi sta. ORFEO ORFEO Spiegare non ti pon gli accenti miei, Cari detti. Quanto diletta e cara a me tu sei. Dirti solo poss’io EURIDICE Che senza te saria Dolci affetti. Sventurata anche in ciel l’anima mia. [N° 11 – Duetto] ORFEO Io t’adoro. ORFEO Come il foco allo splendore EURIDICE A te unita è l’alma mia. Mio tesoro. Il mio cor dal tuo bel core Mai diviso non sarà. EURIDICE, ORFEO Né la sorte, né la morte L’amor mio cangiar potrà. 4 Haydn: L’anima del filosofo - atto secondo ATTO SECONDO Scena I° Orfeo, Euridice, Amorini. [N° 12 – Coro] ORFEO, EURIDICE Amar può l’età canuta, AMORINI Quando l’alme amanti sono. Finché circola il vigore Fido amor mai non si muta, Finché sei nell’età bionda, Quando regna in mezzo al cor. Bevi il nettare d’amore Nella tazza del piacer. AMORINI Arrivato il gel degli ani, Arrivato il gel degli anni, Tazza d’ostico licore Tazza d’ostico licore Porgeranno a te gli affanni, Porgeranno a te gli affanni, Ti daran le furie a ber. Ti daran le furie a ber. [N° 13 – Recitativo] ORFEO, EURIDICE Dell’acceso mio desio, ORFEO Dell’affetto ch’ho nel petto Adorata consorte, or io conosco L’onda stesso dell’oblio Che s’inganna chi dice Non può spegnere l’ardor. Che beato nel mondo esser non lice: È ver che tutto è spasimo ed affanno, ORFEO Che un tenebroso inganno Mie luci belle! Confonde e insieme oscura Le menti dei mortali e la natura; EURIDICE Ed è pur ver che il sole è il solo oggetto Dolce sostegno! Degno del nostro affetto. Or esso in te, mia vita, ORFEO, EURIDICE, AMORINI Raddoppiasi, ché sono Amiche stelle, Due soli i tuoi bei lumi. Che fido amor! Finché sei meco io non invidio i numi. [N° 14 – Recitativo accompagnato] EURIDICE Dolce speranza mia, gli accenti tuoi EURIDICE Sono stille d’ambrosia nel cor mio. Numi, che ascolto! Il tuo labbro amoroso imparadisa Il dolce mio desio, ORFEO Mi rende al sen la sospirata calma, L’alma in cielo mi pone, il ciel nell’alma. Che sarà mai questo Strepito ostile, al nostro amor molesto? [N° 14° – Coro con Duetto] EURIDICE AMORINI Mi trema il cor. Finché circola il vigore, Finché sei nell’età bionda, ORFEO Bevi il nettare d’amore Non smarrirti, o cara. Nella tazza del piacer. Dell’importun fragore La cagion qual fia 5 Haydn: L’anima del filosofo - atto secondo Conoscere desio. EURIDICE Caro mio bene, addio! Quell’angue che colà strisciar mirate, Mi punse in quest’istante.