1 Itinerari Atam Cai 3

A Pedibus… col CAI L’ non è solo la vetta del Montalto, la grandiosità delle fiumare ioniche, i solari

boschi di pino laricio. Vi è anche un Aspromonte più addomesticato, ma non per questo meno

suggestivo, a breve distanza dal capoluogo. Il territorio pedemontano reggino offre inoltre

l’opportunità di camminare in ogni stagione ed anche con poco tempo a disposizione. Si tratta

infatti di camminate brevi ed a quote piuttosto basse in un ambiente ricco di segni di una

civiltà agreste che ha ricordi antichi ma ancora legata a noi, alla ricerca di quegli “scampoli

di natura” che sono riusciti a resistere all’incalzare dell’urbanizzazione, dissennata, che dalla

città ha fagocitato quasi ogni lembo di natura superstite.

Bisogna tuttavia mettere in conto l’incontro con rifiuti vari (carcasse d’auto, elettrodomestici,

pneumatici, ecc.) ed altri esempi d’inciviltà.

é però in questi luoghi che il cittadino cerca di recuperare una ruralità perduta da appena

qualche decennio coltivando con passione microscopici orti e vigneti in località impensabili

ma che offrono anche opportunità di cultura e di meditazione.

Scrigni di paradiso che sono testimonianza dell’immenso giardino che circondava Reggio

Calabria e che fece esclamare al viaggiatore inglese Edward Lear nel 1847: “... fra infiniti fichi

d’India e sentieri di aloe, giardini pieni di fichi e aranceti. Reggio è veramente un grande giar-

dino e senza dubbio uno dei posti più belli che si possano trovare sulla terra. ... il grande verde

degli agrumi che va dal colle alla spiaggia e fin dove l’occhio può vedere da una parte all’altra,

è solo diviso dalle grandi linee bianche di qualche corso di torrente.”

Dopo quasi due secoli rimane fortunatamente godibile un panorama tra i più belli del mondo:

lo Stretto di Messina con in fondo l’enorme cono dell’Etna che sembra chiuderlo come un lago.

Successivamente a questa interessante pubblicazione si potrebbe iniziare, appunto, un percorso

prima mentale e poi reale che dovrebbe portare a integrare il sistema dei trasporti pubblici

locali, sia su gomma che ferroviari, con la rete dell’ospitalità diffusa, con forme di turismo e

attività all’aperto, incrementando il carattere ecologico dei percorsi e degli itinerari della rete

di mobilità dolce.

Così facendo si dedica tempo all’incontro con la natura, con altre persone, alla scoperta di altri Intro Cai e Atam 5

luoghi, traendo ricchezza da questo contatto. L’integrazione fra il sistema dei trasporti locali

con l’escursionismo, quindi, favorisce l’incontro con gli abitanti e la scoperta degli ambienti A Pedibus… con ATAM

naturali: è, infatti, un modo di fare turismo, fondato su criteri di autenticità e qualità e compa- La Commissione Mondiale per l’Ambiente e lo Sviluppo (1987) ha definito lo sviluppo so-

tibile con gli obiettivi di difesa dell’ambiente. stenibile come uno “sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la

In occasione dell’80° compleanno della sezione “Aspromonte” del CAI gli associati reggini capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”. In passato, per la soddisfazione dei

invitano a percorrere a piedi i sentieri che in questo territorio si sviluppano, utilizzando i mezzi bisogni umani si è puntato sulla crescita economica come motore dello sviluppo. Al giorno

pubblici dell’A.T.A.M per l’avvicinamento. La pubblicazione non è un traguardo, bensì una d’oggi è chiaro che il benessere umano non è determinato solo dalla quantità di beni che

ulteriore prestigiosa tappa che ci auguriamo porti una nuova ondata di novità ed entusiasmo. produciamo o che possiamo acquistare ma anche dalla qualità della vita che conduciamo. Lo sviluppo sostenibile riguarda appunto il miglioramento della qualità della vita, ovvero

la creazione di condizioni, durature nel tempo, in cui le persone possano sfruttare al meglio

Prof. Antonino Falcomatà il loro potenziale e valorizzare la propria esistenza in accordo con i bisogni e gli interessi Presidente Club Alpino Italiano sezione Aspromonte collettivi. L’idea di sostenibilità ha una valenza ancora più accentuata nel settore del tra- sporto pubblico locale in quanto, data la sua centralità nel modificare gli stili di mobilità,

rappresenta un forte produttore, diretto ed indiretto, di impatti sull’ambiente, sulla società e

sul contesto produttivo di una determinata area geografica.

Ed è per queste ragioni che ATAM , che dal 2009 redige e pubblica il bilancio di sostenibili-

tà (momento strategico essenziale per comunicare l’influenza tra le performance di natura

economico-finanziaria e quelle sociali e ambientali) ha scelto di promuovere anche questa

iniziativa in collaborazione con il CAI.

Le nostre linee infatti permettono di raggiungere senza stress e minimizzando l’impatto am-

bientale le località da visitare a “pedibus” intorno alla città di Reggio alle pendici

dell’altopiano aspromontano, una terrazza sullo Stretto di grande valore paesaggistico uni-

ca in tutto il Mediterraneo. Il visitatore escursionista potrà quindi agevolmente passare dal

centro cittadino in luoghi di straordinaria bellezza paesaggistica, e arricchire così il proprio

spirito e mantenere la salute del proprio fisico.

Ing. Vincenzo Filardo Amministratore Unico ATAM ItIntroinerar Caii eA Atamtam Cai 7

INFORMAZIONI PRATICHE

Sono stati selezionati itinerari che non presentano difficoltà, quindi lungo strade pode- rali, sentieri e, alcune volte necessariamente, strade asfaltate.

Tuttavia anche se si cammina in aree extraurbane è bene avere abbigliamento adeguato alla stagione. Utili giacca a vento impermeabile, scarponi, zaino, cappello, del cibo, set di pronto soccorso, coltellino ma soprattutto prudenza e rispetto per l’ambiente. Una borraccia è consigliabile anche se la disponibilità di acqua lungo i percorsi è frequente. I termini di destra e sinistra si riferiscono al senso di marcia eccetto i corsi d’acqua per i quali s’intende idrografico (cioè con le spalle alla sorgente). Per ogni itinerario viene indicato la linea (o le linee) ATAM che si deve utilizzare per raggiungere la località dalla quale ha inizio la passeggiata (che sarà uguale per il ritorno nel caso la passeggiata sia ad anello o di andata e ritorno lungo lo stesso tragitto). Per conferma degli orari consultare il sito dell’ATAM http://www.atam.rc.it oppure telefo- nare al Numero verde 800 433310 e 0965 620121.

I tempi di percorrenza sono indicativi e solitamente relativi alla sola andata, senza tenere conto di soste. I dislivelli s’intendono solo andata ed indicano la differenza tra la località posta alla quota più elevata e quella più bassa. Se non indicati sono irrilevanti perché inferiori ai 100 m. Tutti i percorsi proposti sono privi di segnaletica.

Per ogni itinerario abbiamo indicato l’autore al quale rivolgersi per informazioni. Itinerari Atam Cai 9

1 DA GALLICO SUPERIORE AL PARCO DELLA MONDIALITà

L’itinerario è lineare con partenza da Gallico Superiore ed arrivo al Parco della Mondialità. La passeggiata inizia dalla fermata della linea 119 posta al Bar Lampione di Gallico Superiore (consigliato per le golosità dolciarie). Si imbocca la via Troncovito (tralcio di vite) e dopo un centinaio di metri, quasi alla fine delle villette, lasciamo la strada prin- cipale (che termina alla sede dell’A.R.P.A.CAL.) deviando a destra per una stradina che attraversa un gruppetto di case modeste e poi, con un viottolo immerso nel verde di querce secolari, sale per terrazzamenti al pianoro del Tirone sino a pochi decenni fa coltivato a vite e mandorlo mentre i fichi d’india delimitavano le proprietà. Poco a valle di un traliccio dell’energia elettrica si notano i segni di una grande aia cir- Tornando indietro, accanto al rudere, si imbocca una traccia che scende per ampi condata da pietre dove i contadini battevano il grano e altri cereali. tornanti (ed una carcassa d’auto) in direzione del Parco della Mondialità mentre in Ampia vista dello stretto di Messina, del torrente Scaccioti, della collina di Pentimele e lontananza vediamo i resti della Motta Rossa. della zona nord di . Con l’ultimo tratto tra erba alta si raggiunge la statale 184 in corrispondenza del vecchio Poco oltre il traliccio finisce il pianoro e ci si può affacciare sullo Scaccioti e sull’auto- serbatoio di Gallico. strada. Torniamo indietro ripassando vicino all’aia e, seguendo una recinzione alla no- Scendendo lungo la strada, alla prima casa sulla destra, alcuni gradini immettono in uno stra destra, saliamo in direzione di un altro traliccio posto più in stretto vicolo colmo di vegetazione tra i coltivi che conduce alla via Palamara e quindi al alto. Arrivati ad una piccola torre (per la caccia d’appostamento) Parco della Mondialità creato nell’area retrostante il Santuario di Maria SS. delle Grazie. si lascia la recinzione e si risale verso un muretto a secco fino ad é questa un’area di quasi 3 ettari che da discarica è stata bonificata e trasformata in un piccolo pianoro da cui si vede il Monastero di Ortì in alto ed a un grande parco pubblico dall’opera del missionario Padre Aurelio Cannizzaro. Questi, destra un rudere (un lazzaretto poi adibito a stalla). rientrato in Italia dopo una vita spesa come Si continua a salire verso il traliccio giungendo in vista del cimitero missionario, giunse a Gallico nel 1969 e coin- di Gallico e sul sottostante edificio dell’A.R.P.A.CAL. Si prosegue a volgendo la comunità locale realizzò un par- destra e verso l’alto in direzione di un altro traliccio che si trova co con angoli di storia, immagini di culture Linee ATAM sopra una cava. Seguendo una traccia di sentiero si scende un po’ diverse, volti di civiltà lontane insomma una 119 verso la cava, si passa poco sotto il traliccio e si arriva ad una pista rappresentazione in piccolo del mondo e del Partenza che a destra prosegue verso lo Scaccioti e la cava. Noi invece giria- messaggio di Cristo. L’opera di Padre Aurelio, Gallico Superiore mo a sinistra e proseguiamo verso l’alto puntando ad una chiesetta ora scomparso, è affidata ai Padri Saveriani ed tra gli eucalipti. è dedicata a S. Maria delle Nevi dove, d’estate, si celebra ed alla comunità gallicese. Arrivo Parco della Mondialità messa e giunge una processione. Il ritorno in città avviene sempre con la linea Lasciamo la chiesa per seguire la pista in piano che passa vicino al rudere 119 la cui fermata è sita nella piazza antistante Dislivello 102 m di una villa e da un pianoro contornato da pini che offre una spettacola- il Santuario. re vista dello Stretto, dall’Etna allo Stromboli. Tempo di percorrenza h 3 Poco oltre la pista si affaccia sui lussureggianti aranceti della vallata del Gallico, con il torrente San Biagio che scorre tra il Parco della Mondia- Info lità ed un campo di calcio. Salvatore Musca cell. 329 9818728 Itinerari Atam Cai 11

Un po’ di storia La zona nord della città di Reggio, che vanta i più antichi insediamenti urbani nei paraggi del porto ed ha ospitato fino a circa mezzo secolo fa le ultime filande seriche reggine, è attualmente avvalorata dai suoi lidi e dalle strutture sportive per l’attività nautica, il tennis e la pallacanestro. Dalla spiaggia di Gallico, a lungo rinomata per i ristoranti e le pizzerie, si gode una affascinante veduta di Reggio, abbellita dalla relativa lontananza, e dello Stretto. Per raggiungere Gallico si percorrono quartieri, un tempo sobborghi, i cui nomi rievocano antiche esperienze culturali e religiose della città: Santa Lucia, che molti decenni prima dell’anno Mille era un monastero, forse siracusano, ed aveva offerto una sua dipendenza per la dimora di due asceti reggini, Elia ed Arsenio, che poi si trasferirono ad Armo; Caserta, ancora oggi venerato luogo dell’incontro annuale fra la Madonna della Consolazione ed il popolo reggino; Santa Caterina d’Alessandria, a cui vecchie carte aggiungono l’apposizione “lu Trivio”, come quello che attualmente possiamo scorgere nel piazzale della Libertà se prendiamo in considerazione l’argine dell’Annunziata (titolo di un antico convento francescano), via De Nava e via Vittorio Veneto. La Santa Alessandrina ci richiama un antico culto cristiano proveniente dall’Egitto; ed a quella terra, legata a Reggio per tanti filoni culturali, pensiamo ammirando la bella architettura medievale della chiesa di Sant’Antonio Eremita a monte del quartiere Archi, in un ambiente ancora oggi assorto e in

parte rispettoso della natura e del panorama sullo Stretto. DELLA MONDIALI Tà al PARCO

Gallico Superiore, con la sua parrocchia di San Biagio, ci ravviva la memoria di un veneratissimo sacerdote, morto di recente in odore di santità, don Demetrio Fortugno, che servì come parroco quella comunità per cinquant’anni ed è tuttora ricordato da tutti con grande affetto. Da Gallico si diparte la più antica e più consueta strada che conduce in Aspromonte, attraversando quartieri e paesi ricchi di ricordi: San Giovanni di Sambatello, presso un’antica fonte, un luogo spettacolarmente devastato dalla dissennatezza edilizia reggina, ma particolarmente amato dal santo sacerdote reggino don Italo Calabrò, fecondo in opere di carità che tuttora fioriscono; , dal nome pregreco, con un abitato preistorico, un castello medievale e sculture normanne; Sant’Alessio e Santo Stefano, che ricordano antichi contatti culturali con la terra di Francia; Mammoli (cioè l’Emmanuele) e, molto prima, Sambatello (cioè Sabatello), che ci ricordano la presenza ebraica e, ancora una volta, la produzione della seta. Il Parco della Mondialità di Gallico Superiore è un giardino all’italiana voluto da un solerte missionario reggino per la gioia dei bambini e degli anziani,

e goduto da tutti. Esso raggiunge, accanto alla , il luogo dove sorgeva l’antico SUPERIORE da GALLICO monastero di Santa Domenica e dove soggiornò verso l’anno 1100 l’asceta siciliano Lorenzo di Frazzanò, invitato da alcuni eremiti che vivevano nel cuore dell’Aspromonte ad andare a celebrare la Pasqua in montagna: in tal modo si verificò il primo pellegrinaggio per Polsi che i documenti scritti ci ricordano. Itinerari Atam Cai 13

2 DA MANNOLI A SANT’ALESSIO IN ASPROMONTE

Il percorso, prima in piano e poi in discesa, si snoda a cavallo tra la vallata del Gallico e quella di Catona attraversando fertili pascoli. La partenza avviene dalla piazza di Mannoli, frazione del di Santo Stefano in Aspromonte. Da qui si percorre un breve tratto in salita lungo la statale 184 che porta a Gambarie. Oltrepassato il centro abitato, dopo circa 700 metri, si svolta a sinistra per imboccare una stradina secondaria in salita con fondo cementato. Alla fine della salita, dopo meno di 400 m, si arriva ad un bivio con strada sterrata e si procede a sinistra in discesa seguendo il percorso principale. Lungo la strada si incontrano numerose dira- mazioni secondarie, tuttavia il percorso principale è ben riconoscibile poiché si tiene sempre sul crinale tra il bacino idrografico della fiumara di Gallico e quello della fiuma- ra di Catona. Questo tratto, soprattutto nella seconda parte, offre ampi panorami sullo Stretto di Messina e sulla Vallata del Gallico. Suggestivi i Piani di Savoca e quelli di Lirdo, ampie radure utilizzate a pascolo a più di 1.000 m s.l.m. Poco distante i toponimi Abbazia S. Anna e Rocca della Monica rimandano ad antiche presenze monastiche. Superati i piani il percorso procede in discesa offrendo, nei pressi di un tornantino destro, le prime vedute del centro abitato di Sant’Alessio in Aspromonte. Dopo circa 400 m da questo punto panoramico si arriva ad un primo bivio e si procede a destra; altri 200 m tornantino sinistro con diramazione sulla destra da ignorare seguendo sempre la sterrata principale. Ancora 200 m e si arriva nei pressi di un ‘passo’ (sella) Aria Suda, riconoscibile dalla presenza di una esigua Linee ATAM 127 fontanella e di un piccolo rudere in pietra, che separa

le due vallate del Gallico e del Catona; qui si diparte Partenza una sterrata sulla destra e un piccolo sentiero sulla Mannoli

sinistra da non considerare. Seguendo ancora il per- Arrivo corso principale, che procede lasciando in alto sulla Sant’Alessio in Aspromonte destra il Monte Mannoti, si arriva ad un secondo Dislivello bivio dove procedere a sinistra seguendo la strada Info 433 m asfaltata in forte discesa. Da qui il percorso con- Associazione socio-culturale La Cartiera Tempo di percorrenza tinua sempre in discesa e, superato a destra un Angela Spagna cell. 328 6818151 h 3 ultimo bivio, attraversando ampi terrazzi colti- Angela D’Agostino cell. 348 3224521 vati ad uliveto, si raggiunge il centro abitato di Sant’Alessio in Aspromonte. Itinerari Atam Cai 15

Un po’ di storia Lasciati Gallico Superiore e San Giovanni di Sambatello, risalendo l’antica via maestra che conduce in Aspromonte, si passa accanto ai ruderi aguzzi di Motta Rossa (distrutta, come tutte le altre, nel secolo XV dai Reggini) e poi si attraversa un campo dove sorgeva un celebre monastero greco fondato da Giovanni Calomeno e intitolato al Santissimo Salvatore. Dopo Sambatello si attraversa il ponte di Calanna e si giunge, quindi, a , ancora oggi rinomato per i magnifici ortaggi a cui allude il suo nome e abbellito dai ruderi antichi del rione di San Giorgio (dove forse sorgeva un altro monastero greco). Si continua a salire per la via che si fa sempre più pittorescamente montana, affiancata da brevi declivi dove cominciano a farsi vedere i castagni ed i faggi accanto agli oliveti, mentre il torrente scorre rumoroso sempre più in basso. Si raggiunge, così, Sant’Alessio, quartiere di villeggiatura montana, celebre per le sue sagre mangerecce; un poco più in alto si incontra il bivio di Podargoni (cioè dei discendenti di uno che camminava piano) che conduce ad un’altra motta distrutta dai Reggini, quella di Anomeri (cioè “quartiere superiore”) sopra Ortì. Poco dopo il bivio, in un piccolo declivio giacciono i s .A lessio in aspromonte

resti mortali di un eroe del Risorgimento, a Domenico Romeo, custoditi dalla quiete della dimenticanza che a poco a poco li cancellerà. Subito dopo, si passa accanto al sito di un altro monastero greco, assai rinomato nella vallata, ma oggi del tutto scomparso: San Giovanni di Castaneto. La cittadina di Santo Stefano, che si incontra prima di raggiungere Mannoli, rinomato centro di villeggiatura, ha da M annoli sempre ricoperto, nella storia della vallata e mantiene ancora oggi, un ruolo primario dal punto di vista civico ed amministrativo; ha forse bisogno di opportune sollecitazioni per attrezzarsi turisticamente. Itinerari Atam Cai 17

giunge a Pavigliana, 3 DA CANNAVò A PAVIGLIANA termine dell’escur- LUNGO LA FIUMARA CALOPINACE sione, mentre gi- L’itinerario è lineare con partenza da Cannavò ed arrivo a Pavigliana con una breve de- rando a sinistra si viazione facoltativa alla centrale idroelettrica del Calopinace. può scendere fino La partenza dell’escursione si può effettuare dal centro della città di Reggio Calabria al letto del Calo- prendendo l’autobus n. 11 (direzione Cannavò), n. 116 (direzione Vinco) o n. 5-10 (diretto pinace dove si a Riparo Vecchio); tutte e tre le linee transitano per piazza Garibaldi. trova la centrale Per le linee n. 11 e n. 116 la fermata di arrivo è quella situata di fronte all’ufficio postale idroelettrica che ha recuperato l’impianto di Cannavò. Scesi dall’autobus si prosegue diritti verso il ponte che supera la fiumara del costruito dall’ing. Rodolfo Zehender nel primo decennio del 1900. Calopinace, che però non si attraversa in quanto si imbocca, girando a sinistra, la strada Se si sceglie di visitare la centrale, al bivio si scende a sinistra e si segue la strada asfaltata, asfaltata che costeggia la fiumara. ad un tratto curiosamente costeggiata da alcune grandi palme in vaso; sempre in disce- Per chi arriva con l’autobus n. 5-10 si scende al capolinea a Riparo Vecchio, si prosegue sa si arriva ad un altro bivio dove finisce la strada asfaltata e si gira a sinistra. Curva dopo a piedi verso Cannavò (circa 500 m.), si attraversa il ponte sul Calopinace ed alla fine di curva, si continua a scendere ignorando una stradina sulla sinistra e si arriva nel letto questo si gira a destra, imboccando la strada costeggiante la fiumara. della fiumara, che qui è molto largo ed ospita fitti canneti, alti alberi di pioppi e numerosi Si prosegue quindi diritti su questa strada per circa un chilometro fino ad un vecchio salici. La centrale è posta sulla sponda opposta che si può raggiungere guadando facil- ponte pedonale in ferro che si attraversa, per continuare a risalire la fiumara lungo la mente le piccole e numerose diramazioni della fiumara o, se la stagione non lo permette, strada sterrata delimitata sul lato sinistro dall’alto muro di argine. Si grazie a qualche passerella. Dalla centrale si ripercorre la stessa strada dell’andata fino oltrepassa la proprietà ed il cancello dell’azienda agricola Giordano, ad arrivare al bivio che porta a San Vincenzo, da cui continuando sempre con la fiumara alla propria sinistra. Il paesaggio siamo giunti, e lo si oltrepassa continuando diritti. diventa sempre meno antropizzato, si intravedono tra le alte canne Se si decide di andare direttamente a Pavigliana alcuni gruppi di case situate dall’altro lato della fiumara, mentre sul senza la visita alla centrale, al bivio si sale verso destra. lato destro vi sono piante di agrumi e qualche baracca. Si prosegue sulla strada asfaltata, ora abbastanza Linee ATAM 5/10 - 11 - 116 Il percorso inizia a salire lungo un sentiero che si discosta dal letto della pianeggiante, finché si giunge ad un altro bivio.

fiumara. Al primo bivio si prosegue salendo a sinistra, ignorando quin- Guardando verso l’alto si nota il della chiesa Partenza di il viottolo sulla destra che conduce a dei campi coltivati. Il sentiero di Santa Veneranda, nostra destinazione. Si gira Cannavò

prosegue tra la ricca vegetazione fatta di agavi, fichi d’india, euforbia quindi a sinistra di quasi 180° e si sale fra le case di Arrivo arborea, ginestra spinosa, ulivi selvatici e lentisco ed offre degli scorci Pavigliana dirigendosi verso la chiesa. Dal sagrato Pavigliana panoramici sulla fiumara sottostante. Si arriva ad un secondo bivio, in si può osservare lo splendido e ampio panorama Dislivello cui si continua a salire girando a sinistra, costeggiando una siepe di fichi che si apre sulla vallata del Calopinace, sulla città 269 m d’India. Si passa davanti ad alcune baracche recintate rifugio di numerosi di Reggio Calabria e sullo stretto di Messina. Sulla Tempo di percorrenza cani, poi ad una vecchia casa abbandonata. Si supera la casa e si prose- strada di fronte alla chiesa c’è la fermata dell’autobus h 2.30 gue in salita per qualche metro finché ci si immette in un altro sentiero n. 116 che ricondurrà a Reggio Calabria. più largo sul quale si gira a sinistra proseguendo nella salita. Dopo qual- che metro si giunge nella frazione semi abbandonata di S. Vincenzo, dove si possono ammirare alcune vecchie case rurali ed i ruderi di una Info suggestiva chiesetta del 1700. Giuseppe Ventura Si prosegue su strada asfaltata fino ad un bivio: salendo verso destra si www.gasesperia.com - cell. 347 3590197 Itinerari Atam Cai 19

Un po’ di storia La strada che si percorre con l’autobus è una delle molte vie che durante tanti secoli colle- gavano le pendici meridionali dell’Aspromonte con la città. Attraversa gli antichi quartieri dello Spirito Santo e di San Cristofaro; poi scorre vicino Prumo, il cui toponimo è presente in un documento dell’anno 1000 all’incirca, e tocca il quartiere di Riparo, che nel suo nome ricorda la funzione di rifugio per i Reggini, i quali cercavano di sottrarsi alle violenze dei corsari, quasi sempre turchi. Un altro grosso pericolo era la fiumara Calopinace: per sottrarsi alla sua furia, il quartiere di Cannavò cambiò sito più volte, senza tuttavia allontanarsi di molto dal suo primitivo insediamento. Il nome di questo quartiere indica l’occupazione a cui erano dediti principalmente i suoi anti- chi abitanti: coltivavano la canapa, non certo per fumarla, ma per confezionare abiti. Dopo Cannavò la strada si impenna acquistando quota sopra la sponda sinistra della fiumara; il paesaggio si fa intenso di giardini, rocce a picco e profonde vallate, mentre a tratti sempre più si domina lo Stretto, fra la punta di Villa e l’Etna. Il passeggero sensibile, mentre gode di tanta bellezza donata dalla natura, si rammarica sempre più degli scempi creati dall’uomo negli ultimi cinquant’anni. V IGLIANA Pavigliana, dove evidentemente un romano intelli-

gente Paulus aveva costruito una villa (Pauliana), a PA avrebbe anche altri motivi di vanto, se ponesse

attenzione, come non fa, alla sua dignità: qui V ò aveva una proprietà San Cipriano, e vi si ritirava volentieri per meditare; e siccome era medico, curava gratuitamente la gente. Questo avveniva verso il 1150 e in una vecchia casa ci sono i segni di una chiesa molto antica. Accanto a questa da CANNA casa ci sono i resti, ancora notevoli, di una chiesa meno vecchia, ma per noi egualmente antica e veneranda: San Vincenzo, che risale all’incirca al 1700 ed aveva pianta ovoidale, con una cupola centrale. Vicino la chiesa, presso una fonte deliziosa, ci sono quattro grotte ancora rispettate. Ma tutta Pavi- gliana, e poi la strada fino a Vinco, e ancor più il quartiere di Vinco e i suoi dintorni, erano disseminati di grotte, in gran parte oggi distrutte, perché noi reggini non sappiamo che cosa farne. Quelli di Matera lo sanno e perciò di Matera parlano tutti con ammirazione, di Pavigliana e Vinco no. Itinerari Atam Cai 21

Continuando lungo la strada comunale 4 DA MOSORROFA A MOTTA Cataforio – S. Salvatore si arriva ad un bivio: S . AG ATA proseguire a sinistra e, con belle vedute della rupe di S. Agata, in circa 2 km si tor- L’itinerario ad anello ha inizio da Piazza Calvario di Mosorrofa dove è presente un’edi- na a Mosorrofa dove è possibile prende- coletta votiva. Imboccare la stradina a destra all’ inizio della piazzetta guardando verso re il bus 117 dell’ATAM. monte. Questa passa sotto la piazzetta. Scendere verso la fiumara di Mandaràno, oggi completamente a secco. Attraversare il greto e prendere la mulattiera che sale verso la collina di arenaria denominata di Ciugna e ricca di fossili. In questo areale si trova una pianta rarissima, la Salvia ceratophylloides, della quale ad oggi sono stati individuati solo 50 individui in tutto il mondo. Raggiungere la cima della collina e poi puntare verso valle fino ad un terrazzamento. Continuare a scendere diritto verso valle (non prendere la strada di destra) fino ad arrivare ad una prima casa rurale. Siamo in località Frischìa. Scendere ancora fino ad un bivio dove si prende la mulattiera di destra, costeggiare una casa rurale diruta posta a sinistra, fino ad arrivare ad una strada cementata. Proseguire lungo di essa fino ad un bivio: a destra vi è un deposito del gas ed a sinistra vi è il cimi- tero di Cataforio. Prendere la strada asfaltata di sinistra che sale e poi, al successivo bivio, prendere la stradina di sinistra. Questa porta al congiungimento con la strada comunale Cataforio - S. Salvatore. All’imbocco è possibile notare un pilastro del ponte levatoio che uni- va la vecchia città di S. Agata al borgo di S. Andrea. Salire verso sinistra fino ad un punto in cui è possibile vedere nella stessa direzione una piccola mulattiera che conduce verso la rupe dove un tempo sorgeva l’antica città di S. Agata distrutta dal terremoto del 1783. Qui è possibile ammirare alcuni resti tra i quali quelli della Chiesa di San Nicola con le sue cripte dove si praticava il rito greco, della Chiesa di San Basilio con residui di un affresco, i muri perimetrali Linee ATAM 117 delle case e del frantoio e le cisterne per la raccolta dell’acqua. La mulattiera continua verso una discesa all’inizio della quale Partenza e arrivo vi è la “Porta di Terra”, dove rimangono qualche muro e par- Mosorrofa te dell’antica pavimentazione. Dall’alto è possibile ammirare (Piazza Calvario) uno scorcio del paese di S. Salvatore. La mulattiera finisce in Tempo di piazza Addolorata di S. Salvatore. Salire lungo questa strada percorrenza verso monte lungo la quale si possono ammirare dei ma- h 3.40 scheroni apotropaici che abbelliscono le travi di due bal- Info coni di un’antica casa, la Chiesa di S. Giovanni con il suo Associazione Culturale “Nino Iero” portale romanico, la chiesa di S. Antonio (sec.XVII) con i Agostino Sorgonà suoi stucchi ed affreschi del tardo barocco. cell. 328 5452409 - [email protected] Itinerarnerari AAtamtam Cai 23

Un po’ di storia Si scende dall’autobus in uno slargo subito dopo che si sono superati i fianchi della collina smozzicata dove sorgeva l’antica città e prima che la via, con una stretta curva, si inoltri dentro il quartiere di San Salvatore. In un angolo dello slargo, a ridosso della via c’è una fontana. Quasi di fronte alla fontana, dalla parte della collina, un ripido viottolo permette di accedere ai ruderi di Sant’Agata. È un percorso assai breve, ma dall’apparenza preoccupante, e perciò chiede di essere affrontato con tranquilla determinazione: i piccoli disagi del dislivello e del fondo stradale sono ampiamente compensati dal panorama, dal paesaggio e dalla commozione. Il colle si erge sulla fiumara a cui l’antica città ha donato il nome e permette al visitatore di spaziare con lo sguardo dai monti allo Stretto. Infatti il viottolo sale fino al posto di vedetta, dove affiorano ancora i resti di antiche fortificazioni e da lì il punto di vista è a 360 gradi. Il paesaggio che si può contemplare è quello che dona un particolare fascino alla periferia reggina, mista di campi, corsi d’acqua, giardini, collinette, rupi, frutteti e oliveti che si amalgano fra loro in un disordine cangiante, insieme casalingo e solenne. Ma la maggiore emozione è offerta dai vecchi mattoni assemblati con pietre che spuntano sempre più frequentemente ai margini dei percorsi segnati in cima alla collina. Sono i resti della città che ancora parlano di una vita urbana, un tempo fiorente e poi morta per cause naturali, anche se terrificanti, in quei luoghi ora resi ameni dagli uliveti, le siepi, l’erbette ed i fiori di campo. Sant’Agata, città bizantina che con il nome ricorda la Sicilia e Catania, forse nacque verso l’VIII secolo dopo Cristo in un sito, però, già precedentemente frequentato da secoli e forse millenni; morì per il terremoto del 5 febbraio 1783. Ospitò, nel X secolo, sant’Elia lo Speleota e fu la patria, nel XVIII secolo, del venerabile padre Gesualdo Melacrinò. Recatevi subito ad ammirare l’affaccio dell’antica piazza

davanti alla chiesa matrice. Si chiamava “piazza Theotokos”, oggi diremmo “Madre S. AGATA a MOTTA da MOSORROFA di Dio” e la matrice, dedicata a San Nicola, era detta “cattolica”, perché era la chiesa principale della città, che fino alla sua morte conservò fieramente, a differenza di Reggio, la tradizione della lingua greca. Se questo luogo vi affascina, cercate fra i ruderi e le siepi, con l’aiuto dei cartelli indicatori o di qualche guida. Potrete sostare a mirare l’antico sepolcreto sotterraneo; la chiesa di San Basilio sconvolta dal terribile terremoto, ma non abbattuta ed ancora capace di ricordare la sua decorazione pittorica; i palazzi del centro, che oggi si possono solo immaginare; la porta di mare, dall’altra parte della porta di terra da cui siete venuti; segni di palmenti, resti di trappeti, di pozzi, di postazioni militari, che vi suggeriscono l’eco, ormai spento, di una vita quotidiana con le sue vicissitudini e le sue emozioni. Itinerari Atam Cai 25

5 E LA VALLATA DEL SANT’AGATA

L’itinerario è ad anello eccetto alcune digressioni per la visita di due mulini. Parte e arriva a Riacèdu (area parcheggio accanto caserma dei Carabinieri). Da sotto il porticato degli uffici comunali si inizia la discesa verso la fiumara Sant’Agata con una serie di scalini che portano alla strada asfaltata sottostante. Attraversandola a meno di venti metri si gira sulla destra e si comincia a scendere da una strada cementata, sulla destra la località Jatrona. Conclusa la strada cementata troverete sulla destra una briglia, lasciate la strada per un piccolo viottolo fino a raggiungere il greto della fiumara dove s’incontrano alti pioppi. Proseguite sulla destra prendendo la strada sterrata che costeggia il corso d’acqua. Durante il cammino incontrerete numerose nasidi, piccoli appezzamenti di terreno rubati al torrente ed una curiosa rupe sulla destra, u strapunti i Maccagnanu, un cocuzzolo a strapiombo sulla fiumara che veniva utilizzato in passato per lanciare nel vuoto le carcasse di asini o muli morti o moribondi (nu rozzulasceccu) e più avanti, in lontananza, l’antica torre d’avvistamento un tempo Commenda del Sovrano ordine Cavalleresco di Malta. Al termine della strada sterrata bisogna seguire ancora per un breve tratto (50 m) l’alveo della fiumara e risalire sulla destra una piccola parete rocciosa che vi condurrà al Mulino della Serra, con accanto la casa colonica. La strada del ritorno è la stessa ma prima di giungere ai grandi pioppi una passerella d’altri tempi, fatta di putamisci e ciappi vi consentirà di passare sulla riva opposta dove le veementi acque della fiumara hanno

riportato alla luce un antico mulino dopo secoli di oblio. Linee ATAM Tornati alla riva destra continuate a risalire lungo la carrareccia, su- proseguendo s’incontra l’antico rione i Curcumùdi Cardeto

perate i grandi pioppi e da lontano, sulla destra, scorgerete i ruderi fino a raggiungere la Piazza F. Romeo, la chiesa par- Partenza di un altro mulino, detto i Manicheu. Continuando un altro mulino i rocchiale dei SS. Pietro e Paolo e proseguendo sulla Cardeto Cendri in alto sulla sinistra dove s’intravedono le pietre della macina sinistra la Chiesa del santo Patrono di S. Sebastiano. Arrivo e a destra le prime cascatelle del torrente. Ancora un centinaio di metri e sarete a Riacedu, Cardeto Proseguendo dopo un breve tratto in salita e grandi nasidi, si scor- punto di partenza dell’itinerario. Dislivello ge un grande ponte in legno che collega Cardeto ad alcune frazio- 213 m ni (Pantano, bivio Saguccio, ecc.). Ci si immette quindi sulla strada Tempo di percorrenza asfaltata che, a sinistra, conduce a Cardeto. Si raggiunge il rione Info h 2.30 A Cruci dove è collocato Il Piccolo Museo “Le Arti e i Sapori” del Marcello Manti Tipico Calabrese. Accanto ad esso s’imbocca l’antica mulattiera tel. 0965 343696 - cell. 329 3436179 selciata che conduce ai vecchi lavatoi e alla fontana vecchia, [email protected] Itinerarnerari AAtamtam Cai 27

Un po’ di storia Prima che si diffondesse l’uso delle automobili, il quale accorciò innumerevoli distanze, ma rese anche apparentemente inaccessibili luoghi di transito abituale, il percorso che da Reggio sale a Cardeto e poi sulle terre alte dell’Aspromonte era uno dei più frequentati. Da lì passa- vano viandanti, pellegrini e lavoratori che avevano necessità di andare a Reggio o di recarsi da questa città altrove, via terra. Ancora oggi una località a monte di Cardeto si chiama “dromo”, che in lingua greca significa “pubblica via”. Tutto il tragitto rievoca circostanze ed episodi del nostro passato. Quando lasciamo il centro cittadino incontriamo il quartiere di San Giorgio Extra, chiamato così per la chiesa che ha origini assai remote. Una antica crona- ca ci dice che essa fu devastata qualche anno prima del 1100 ed il suo appellativo “extra” ci ricorda che era collocata al di fuori delle mura cittadine, nei pressi dell’antica via che dalla piazza San Filippo (oggi piazza Carmine) portava al monastero di San Filippo, vicino Pellaro. Un poco più in alto incontriamo il quartiere di Modena, che nel nome è simile a Ravagnese e Saracinello (Morena in greco significa “moglie del moro”; ravainisia, contratto da aravonisià, significa “quartiere arabo”). A San Sperato, sopra Modena, possiamo ricordare le continue scaramucce fra i cittadini di Reggio, che qui aveva il confine del suo territorio, e quelli di Sant’Agata, una città fiera e fiorente, patria del venerabile padre Gesualdo, distrutta dal funesto terremoto del 1783; essa vantava come suoi borghi luoghi molto popolosi e ricchi, come Mosorrofa e, appunto, Cardeto. Attraversando il suo territorio, passiamo prima per Cataforio, che era un sobborgo cittadino (il toponimo significa in greco “quartiere inferiore”) ALLATA del SANT’AGATA ALLATA e vanta un campo sportivo con una gradinata naturale assai suggestiva; poi scorriamo sotto le rovine della città, alle pendici di un colle tagliato in due dal sisma e, attraversando il quar- tiere alto di San Salvatore, dove probabilmente aveva ricevuto la prima formazione mo- nastica san Cipriano di Reggio, risaliamo decisamente il versante destro del Calopinace che, sempre più pittorescamente profondo, fa risaltare per contrasto l’ampiezza del paesaggio offerto dall’Etna oltre lo Stretto. L’attuale confine di Reggio si tocca presso il ponte di San Nicola, che ricorda un antico monastero i cui ruderi furono distrutti qualche decennio fa per dare spazio ad una palazzina. Superata la “torre”, un mozzicone di vecchio palazzo che un

tempo annunciava al viandante la vicinanza del centro di Cardeto, godiamo sempre più del- CARDETO e la V la vista delle montagne e della cittadina, che è appoggiata su un ripido costone e custodisce nobilmente antiche tradizioni di lavoro, di artigianato, di danza e di cucina. La chiesa di San Sebastiano, anche se mal restaurata, offre elementi di antichità. Il palazzo dove nacque e in parte visse il cardinale Luigi Tripepi è in stato di rudere. A circa un’ora di distanza dal centro si può visitare il santuario di Santa Maria di Mallemace, con pianta, alzato e statua marmo- rea di età moderna. Esso è attrezzato per un rustico soggiorno di pellegrini e visitatori. Itinerari Atam Cai 29

6 GALLINA – LOCALITà PALOMBARO

La partenza della passeggiata è dalla fermata ATAM presso l’ufficio postale. Si attraversa il paese in direzione sud fino a giungere in Piazza San Francesco da Sales. Sul lato a monte della stessa è posta una strada in leggera salita che poi devia a destra contornando una recinzione ed infine si immette a destra su una carrareccia sterrata. La si segue in discesa, tralasciando la deviazione per l’agriturismo Rudì, e dopo circa 500 m sulla sinistra si trova una vasca per irrigazione scavata nella roccia. Il sito è una antica gebbia per la raccolta di acque piovane e di falda, ricavata nella roccia di tufo che carat- terizza l’intera area circostante. Molto suggestiva è anche la roccia sovrastante, erosa dal vento in modo particolare, che salendo dal vallone sottostante la scolpisce. Nello stesso sito è possibile percorrere i cunicoli che gli abitanti del luogo scavarono durante le guer- re per ripararsi dai bombardamenti aerei. Il percorso continua tra ulivi, mandorli ed il verde lussureggiante della tipica macchia mediterranea. Giunti alla fine dello sterrato si incontrano agrumeti pro- tetti da pareti a strapiombo, dove è possibile ammirare una splendida coppia di astori (Astor palumbarius) che probabilmente hanno determinato la denominazione della località in Palombaro. Per il ritorno si ripercorre l’itine- rario a ritroso sino a giungere nuovamente in piazza San Fran- cesco da Sales. è consigliabile visitare la fontana vecchia, la

casa natale di Vincenzo Asprea Linee ATAM e la chiesa di San Nicola, con 118 all’interno splendide raffigu- Partenza razioni sacre. Tutto in una di- Gallina con fermata ufficio postale mensione di tranquilla peri-

feria. Alle spalle della Chie- Arrivo sa in prossimità dell’ufficio Info Palombaro postale si trova la fermata Demetrio Fortugno Tempo di percorrenza delle linee ATAM per il ri- cell. 347 2424420 h 3.00 andata e ritorno entro. e-mail [email protected] Itinerarnerari AAtamtam Cai 31

Un po’ di storia Un tempo Gallina era un quartiere collinare privilegiato per i deliziosi giardini e l’affascinante paesaggio che lo connotavano, nella quiete della sua vocazione residenziale e l’ampio scenario di prati e oliveti che si apriva immediatamente a monte delle case. Oggi è meglio ammirare di notte la veduta dello Stretto che si distende superba sotto il colle di Gallina, evitando l’angoscia di un’edilizia irrealmente assurda e nemica della natura, ed ottenendo anche di gustare le innumerevoli luci della città di Reggio, che a sera si fa bella. Si raggiunge Gallina attraversando il quartiere di Ravagnese e poi quello di Arangea, che forse deve il suo nome ad un’antica “grangìa”, cioè dipendenza agricola di un monastero. Si sa che dalle parti di Ravagnese c’era il monastero greco di Sant’Andrea (anzi, è oggi diffusa l’opinione che fosse ubicato negli ambienti interessanti che sottostanno alla farmacia del quartiere); e a monte di Gallina, nei pressi dell’attuale cimitero di Armo, sorgeva l’importante monastero greco di Santa Maria di Trapezomata (cioè “dei tavolieri”) che ancora osa mostrare qualche suo mozzicone edilizio in mezzo ai campi, superando la paura di una sua totale distruzione o di una qualche indecente trasformazione. La sosta a Gallina è piacevole, oltre che per ammirare l’ottocentesca fontana dei Tripepi, per la presenza invitante di pasticcerie, ristoranti e pizzerie, e anche di un galoppatoio e di un percorso naturalistico, che lasciano un lieto ricordo ai loro allina frequentatori. Se poi, da Gallina, si percorre la via dei monti, G si ha l’occasione di percorrere luoghi ancora non del tutto defraudati del fascino della natura e di ricordare gli episodi della vita di sant’Arsenio e di sant’Elia reggino, che prima dell’anno Mille vi soggiornarono in preghiera (nell’oratorio di Sant’Eustrazio, che si trovava vicino all’attuale località di Puzzi) e poi si ritirarono a vivere in una grotta vicino Armo, dove è fiorente il loro culto. Il quartiere di Armo è preannunziato da aspiranti ecomostri, ma nel suo nucleo storico è ancora paesaggisticamente godibile. Un’antica fontana è maltrattata dall’incuria, ma la grotta dove si ritiene che soggiornassero Arsenio ed Elia, è resa assai piacevole dal rispetto dell’ambiente, dalla devozione dei fedeli e soprattutto da una cooperativa agricola giovanile che la custodisce. Dal cimitero di Armo, chi non discende verso questo quartiere e invece, costeggiando il luogo di Santa Maria di Trapezomata, continua a salire verso i monti, può godere di una via panoramica (anche se ripida e non agevole) lungo la costa del Chalipù (cioè “roveto”) che lo conduce al villaggio aereo di Santa Venera ed ai dintorni di un altro antico monastero greco, quello femminile di San Demetrio. Atam 33

ATAM S.p.A. nasce come azienda speciale del Comune di Reggio Calabria nel 21.09.1998 ereditando attività ed organizzazione dell’AMA, azienda municipalizzata costituita intorno agli anni ‘20 a ca- vallo delle due guerre mondiali. Attualmente ATAM S.p.A. è una società di capitale costituita al 30 marzo 2001 con atto notarile.

Il core-business dell’azienda consiste nel: • servizio di trasporto pubblico urbano nel Comune di Reggio Calabria; • servizio di trasporto extraurbano in comuni limitrofi all’area metropolitana;

Inoltre negli ultimi anni, ATAM S.p.A. ha definito un’offerta di mobilità integrata proponendo ai cittadini servizi complementari come: • la sosta sul suolo pubblico nel medesimo Comune di Reggio Calabria; • il trasporto scolastico “scuolabus” in affidamento sempre da parte del Comune di Reggio Cal.; • il servizio di noleggio “granturismo”; • il servizio di trasporto turistico nel centro storico di Reggio Calabria.

ATAM S.p.A. ispira le scelte aziendali e le norme di comportamento della Dirigenza e delle maestranze ai seguenti valori: • Centralità della persona e sostenibilità ambientale; • Conformità alle leggi; • Trasparenza; • Correttezza gestionale; • Fiducia e collaborazione.

ATAM S.p.A. ha, inoltre, intrapreso un processo d’innovazione legato alla qualità del servizio per fronteggiare adeguatamente la liberalizzazione del settore: è dal 2004 che pubblica, ogni anno, la Carta di Servizi con la quale si impegna al cospetto dei clienti/utenti al mantenimento di alcuni stan- dard qualitativi ed è sempre dal che ha conseguito, tra le prime aziende di Tpl in tutto il Meridione, la Certificazione UNI EN ISO 9001, rinnovandola ogni anno. Ed è inoltre dal 2009 che ATAM redige il bilancio di sostenibilità: lo strumento che consente di presen- tare in totale trasparenza il profilo etico dell’azienda, legittimandone il ruolo agli occhi della comu- nità giornalmente servita ed enfatizzandone il legame con il territorio. Tabelle orari 35

itinerario percorso Linea Orario Feriale Linea 119 Bovetto - Saracinello - Menga - Via Ravagnese - Via Sbarre C.li - Argine Dx Calopinace - Piazza Garibaldi - Via- le Amendola - Via Mons. De Lorenzo - Via Georgia - Via Italia- Via Nazionale Archi - Pietre della Zita - Piazza 1 DA GALLICO SUPERIORE AL PARCO DELLA MONDIALITà 119 Calvario - Via A. Garibaldi - Prioli - Santa Domenica

Bovetto (Bivio Croce) - 06.15 07.15 08.20 09.45 - 12.15 13.35 14.45 16.00 16.45 18.30 19.45 20.45 - 2 DA MANNOLI A SANT’ALESSIO IN ASPROMONTE 127 Piazza Garibaldi 05.50 06.40 07.40 08.45 10.10 11.45 12.40 14.00 15.10 16.25 17.10 18.55 20.10 21.04 - Terminal Libertà 05.57 06.50 07.51 08.56 10.21 11.56 12.51 14.11 15.21 16.36 - 19.06 20.21 - - 3 DA CANNAVò A PAVIGLIANA LUNGO 5/10 Gallico (M. Delle Grazie) 06.12 07.07 08.12 - 10.42 12.20 13.10 14.35 15.42 16.59 - 19.30 20.42 - - LA FIUMARA CALOPINACE 11 - 116 Gallico (S. Domenica) 06.15 07.10 08.15 - 10.45 12.23 13.15 14.38 15.45 17.02 - 19.33 20.45 - -

4 DA mosorrofa a motta sant’agata 117 Santa Domenica - Prioli - Via A. Garibaldi - Piazza Calvario - Pietre Della Zita - Via Nazionale Archi - Via Italia - Via De Nava - Stazione F.S. C.le - Argine Sx Calopinace - Viale Calabria - Via Gebbione - Ravagnese - Sara- 5 cardeto e la vallata del sant’agata Cardeto cinello - Bovetto

Gallico (S. Domenica) - 06.15 07.10 08.30 11.00 12.25 13.30 14.45 - 16.00 17.15 - 19.45 20.45 - 6 gallina - Località palombaro 118 Gallico (M. Delle Grazie) - 06.20 07.16 08.35 11.05 12.30 13.35 14.49 - 16.05 17.20 - 19.50 20.49 - Ponte Libertà - 06.41 07.36 08.56 11.26 12.55 13.56 15.11 16.10 16.26 17.41 19.00 20.11 21.09 - Piazza Garibaldi 05.56 06.52 07.47 09.07 11.37 13.02 14.07 15.22 16.21 16.37 17.52 19.11 20.22 21.20 - Bovetto (Bivio Croce) 06.15 07.15 08.15 09.30 12.00 13.26 14.30 15.46 16.45 - 18.16 19.35 20.45 - -

pag. 54 Orario ATAM Reggio Calabria

Orario Feriale Linea Cardeto Orario Festivo Linea 119

Cardeto Marvanerò - Cardeto Nord - Cardeto Centro - S. Salvatore - Cataforio - S. Sperato - Modena - Piazza Bovetto - Saracinello - Menga - Via Ravagnese - Via Sbarre C.li - Argine Dx Calopinace - Piazza Garibaldi - Via Garibaldi (con diramazioni per Cardeto Nuova e le frazioni di Cardeto Sud) Torrione - Museo - Viale Amendola - Via Mons. De Lorenzo - Terminal Libertà - Via Italia - Via Nazionale Archi - Pietre Della Zita - Via A. Garibaldi - Prioli - Santa Domenica Bivio Mannarella - 06.00 ------Sclano - 06.10 ------Bovetto (Bivio Croce) - 08.20 10.40 13.00 15.20 17.40 20.00 ------Cardeto Sud - 06.20 ------Piazza Garibaldi 06.50 08.45 11.05 13.25 15.45 18.05 20.23 ------Cardeto Nord 06.00 - - - - 16.00 ------Terminal Libertà 07.01 08.56 11.16 13.36 15.56 18.16 ------Cardeto Centro 06.30 06.35 08.45 13.20 14.20 16.30 19.30 ------Gallico (M. Delle Grazie) 07.18 09.15 11.35 13.55 16.15 18.35 ------S.Salvatore(B. Mosorrofa) 06.40 06.45 08.55 13.30 14.30 16.45 19.50 ------Gallico (S. Domenica) 07.20 09.20 11.40 14.00 16.20 18.40 ------S. Sperato (Chiesa) 06.55 07.00 09.10 13.45 14.45 17.00 20.00 ------Reggio Cal.(P.Garibaldi) 07.25 07.30 09.30 14.00 15.10 17.20 20.20 ------

Santa Domenica - Prioli - Via A. Garibaldi - Piazza Calvario - Pietre Della Zita - Via Nazionale Archi - Via Italia - Via 07.30 12.20 13.30 14.15 14.15 18.30 ------Reggio Cal.(P.Garibaldi) De Nava - Museo - Stazione F.S. C.le - Argine Sx Calopinace - Viale Calabria - Via Gebbione - Aeroporto - Sara- S. Sperato (Chiesa) 07.50 12.40 13.50 14.35 14.35 18.50 ------cinello - Bovetto S.Salvatore(B. Mosorrofa) 08.00 12.55 14.05 14.50 14.50 19.05 ------Gallico (S. Domenica) 07.20 09.30 11.50 14.10 16.30 18.50 ------Cardeto Centro 08.15 13.10 14.15 15.05 15.05 19.20 ------Gallico (M. Delle Grazie) 07.25 09.35 11.55 14.15 16.35 18.55 ------Cardeto Nord - - - 15.35 ------Ponte Libertà 07.44 09.54 12.14 14.34 16.54 19.14 ------Cardeto Sud - - - - 15.20 ------Piazza Garibaldi 07.55 10.05 12.25 14.45 17.05 19.25 ------Sclano - - - - 15.30 ------Bovetto (Bivio Croce) 08.20 10.30 12.50 15.10 17.30 19.50 ------Bivio Mannarella - - - - 15.45 ------

pag. 60 Orario ATAM Reggio Calabria pag. 86 Orario ATAM Reggio Calabria Itinerari Atam Cai 37

Orario Feriale Linee 127 Orario Feriale Linea 5-10

Piazza Garibaldi - Via S. Francesco Da Paola - Viale Amendola - Via Mons. De Lorenzo - Terminal Libertà - Archi Riparo Vecchio - S. Sperato - Via Pio XI - Via del Seminario - Viale Europa - Via Pio XI - Via Sbarre C.li - Ponte - Gallico Passo Caracciolo - Gallico Sup. - Strada Scorrimento Veloce - Ponte di Calanna - Laganadi - S. Alessio San Pietro - Argine Dx Calopinace - Piazza Garibaldi - Via Torrione - Viale Amendola - Via Ibico - S. Brunello - S. Stefano - Mannoli - Gambarie (Linea 10) - Vito Superiore (Linea 5) 1 1 Piazza Garibaldi 04.50 07.00 11.00 13.40 15.50 18.00 ------Riparo Vecchio - 06.15 - 06.55 07.20 - 08.15 08.35 09.15 09.55 10.15 10.55 11.35 11.55 12.55 Terminal Libertà 04.56 07.06 11.06 13.46 15.56 18.06 ------Piazza Garibaldi 05.40 06.30 07.00 07.15 07.40 08.15 08.35 08.55 09.35 10.15 10.35 11.15 11.55 12.15 13.15 Gallico (P. Caracciolo) 05.04 07.15 11.15 13.55 16.05 18.15 ------S.Brunello 05.53 06.45 07.15 07.28 07.55 08.30 08.50 09.10 09.50 10.30 10.50 11.30 12.08 12.30 13.30 Sambatello (B. Diminniti) - 07.30 11.30 ------Vito Superiore 06.00 - 07.25 - 08.05 08.40 - - - 10.40 - 11.40 - 12.40 13.40 S.Stefano 05.45 08.20 12.20 14.55 17.00 19.20 ------Mannoli 05.55 08.30 12.30 15.05 17.10 19.30 ------Gambarie 06.00 08.40 12.40 15.10 17.20 19.35 ------Riparo vecchio 13.40 14.55 15.15 16.15 - 16.55 17.55 18.15 18.35 - 19.30 19.45 20.15 20.45 21.15 Piazza Garibaldi 14.00 15.15 15.35 16.35 16.55 17.15 18.15 18.35 18.55 19.30 19.50 20.05 20.35 21.05 21.29 Gambarie - Mannoli - S. Stefano - S. Alessio - Laganadi - Ponte Calanna - Strada Scorrimento Veloce - Gallico 14.15 15.30 15.50 16.50 17.10 17.30 18.30 18.50 19.10 19.45 - 20.20 20.50 - - Sup. - Gallico P. Caracciolo - Archi - Via Italia - Ponte Libertà - Via G. De Nava - Piazza Garibaldi S. Brunello 1 1 Vito Superiore 14.25 - 16.00 - 17.20 - - - - 19.55 - - 21.00 - - Gambarie 06.20 09.05 12.45 16.00 17.20 19.45 ------Mannoli 06.30 09.15 12.50 16.10 17.30 19.50 ------S. Stefano 06.40 09.25 13.00 16.20 17.40 20.00 ------Riparo Vecchio 21.50 ------Sambatello(B. Diminniti) - 10.25 13.32 ------Piazza Garibaldi 22.04 ------Gallico (P. Caracciolo) 07.40 10.30 13.46 17.18 18.40 20.55 ------S. Brunello ------Ponte Libertà 07.50 10.38 13.56 17.28 18.52 21.12 ------Vito Superiore ------Piazza Garibaldi 07.58 10.44 14.05 17.35 19.00 21.23 ------Segue ► 1 Itinerario per Sambatello Orario ATAM Reggio Calabria pag. 59 Orario ATAM Reggio Calabria pag. 13

Orario Festivo Linea 127 Orario Festivo Linea 5-10 Piazza Garibaldi - Viale Amendola - Via Mons. De Lorenzo - Terminal Libertà - Archi - Gallico Passo Caracciolo - Riparo Vecchio - S. Sperato - Modena - Via Del Seminario - Viale Europa - Via Pio XI - Via Sbarre C.li - Ponte S. SS 184 - Sambatello - Travalloni - Bivio Calanna - Laganadi - Sant’ Alessio - Santo Stefano - Mannoli - Gambarie Pietro - Argine Dx Calopinace - Viale Amendola - Via Ibico - San Brunello (Linea 10) - Vito Superiore (Linea 5) Piazza Garibaldi 07.20 14.20 18.00 ------Terminal Libertà 07.26 14.26 18.06 ------Riparo Vecchio - 07.30 08.15 09.00 09.45 10.30 11.15 11.55 12.45 13.30 - 14.55 15.45 17.15 - Gallico (P. Caracciolo) 07.35 14.35 18.15 ------Piazza Garibaldi 07.00 07.45 08.35 09.20 10.05 10.50 11.35 12.35 12.15 13.05 14.45 15.10 16.05 17.35 18.25 Sambatello (B. Diminniti) 07.50 14.50 18.30 ------S. Brunello 07.17 07.59 08.50 09.35 10.20 11.15 11.50 12.29 13.20 14.05 15.00 15.25 16.20 17.50 18.40 S. Stefano 08.40 15.40 19.15 ------Vito Superiore 07.25 ------12.39 - - - 15.35 - - - Mannoli 08.50 15.50 19.25 ------Gambarie 08.55 16.00 19.40 ------Riparo Vecchio 18.45 19.20 20.00 20.40 21.15 22.05 ------Rumia 09.00 16.00 19.40 ------Piazza Garibaldi 19.05 19.40 20.20 20.55 21.28 22.23 ------Gambarie - Mannoli - Santo Stefano - Sant’Alessio - Laganadi - Trevalloni - Bivio Calanna - Sambatello - SS 184 S. Brunello 19.20 19.55 20.35 21.10 ------Gallico Passo Caracciolo - Via De Nava - Piazza Garibaldi Vito Superiore - - - 21.20 ------Rumia 09.05 16.00 19.40 ------Gambarie 09.10 16.05 19.45 ------Mannolli 09.20 16.10 19.50 ------S. Stefano 09.30 16.20 20.00 ------Sambatello (B. Diminniti) 10.15 17.05 20.35 ------Gallico (P. Caracciolo) 10.30 17.20 20.50 ------Ponte Libertà 10.39 17.29 21.03 ------Stazione F.S. C.le 10.48 17.35 21.13 ------

pag. 90 Orario ATAM Reggio Calabria pag. 62 Orario ATAM Reggio Calabria Itinerari Atam Cai 39

Orario Feriale Linea 11 Orario Feriale Linea 116

Cannavò - Via S. Cristoforo - Via Spirito Santo - Via S. Anna II Tronco - CE.DIR - Golena Dx Calopinace - Piazza Vinco - Pavigliana - Cannavò - S. Cristoforo - Spirito Santo - Via S. Anna II Tronco - Ce.Dir - Golena Dx Calo- Garibaldi - Viale Amendola - Via Monsignor De Lorenzo - Terminal Libertà pinace - Piazza Garibaldi - Via Torrione - Via Mons. De Lorenzo - Terminal Libertà Cannavò-Demorello 07.00 08.20 10.00 11.30 13.00 15.15 16.00 16.45 18.15 19.45 21.05 - - - - 1 Cannavò 07.02 08.22 10.02 11.32 13.02 15.17 16.02 16.47 18.17 19.47 21.07 - - - - Vinco 05.30 06.55 08.30 11.05 13.00 13.55 14.50 17.50 19.10 20.45 - - - - - S. Anna 07.13 08.33 10.13 11.43 13.13 15.28 16.13 16.58 18.28 19.58 21.13 - - - - Cannavò 05.39 07.10 08.42 11.17 13.10 14.05 15.02 18.02 19.22 21.07 - - - - - Piazza Garibaldi 07.18 08.38 10.18 11.48 13.18 15.33 16.18 17.03 18.33 20.03 21.17 - - - - S. Anna 05.52 07.24 08.53 11.28 13.24 14.18 15.13 18.13 19.33 21.08 - - - - - Terminal Libertà 07.31 08.52 10.32 12.02 13.32 15.47 16.30 17.17 18.47 20.17 - - - - - Piazza Garibaldi 05.57 07.30 08.58 11.35 13.30 14.24 15.18 18.19 19.38 21.13 - - - - - Via Roma - 07.40 - - 13.40 ------Terminal Libertà 06.10 - 09.12 11.45 - - 15.32 18.30 19.52 ------

Terminal Libertà - Via De Nava - Stazione F.S. C.le - Argine Sx Calopinace - Via S. Anna - Via Spirito Santo - Via Terminal Libertà - Via De Nava - Stazione F. S. C.le - Argine Sx Calopinace - Ponte S. Pietro - Argine Dx Calo- pinace - Via S. Anna - Via Spirito Santo - Via S. Cristoforo - Cannavò - Pavigliana - Vinco S. Cristoforo - Cannavò 1 Terminal Libertà - 07.45 09.15 10.45 12.15 13.05 14.30 15.20 16.00 17.30 19.00 20.30 - - - - 06.10 07.40 10.20 12.15 13.05 14.00 17.00 18.20 20.00 - - - - - Piazza Garibaldi 06.42 07.58 09.29 10.59 12.29 13.14 14.44 15.34 16.14 17.44 19.14 20.43 - - - Terminal Libertà Piazza Garibaldi 05.01 06.23 07.48 10.31 12.23 13.19 14.13 17.11 18.33 20.13 - - - - - S. Anna 06.50 08.02 09.34 11.04 12.34 13.19 14.49 15.39 16.19 17.49 19.19 20.48 - - - S. Anna 05.05 06.28 08.03 10.36 12.29 13.24 14.18 17.17 18.38 20.18 - - - - - Cannavò 06.58 08.13 09.45 11.15 12.45 13.29 14.59 15.49 16.30 18.00 19.30 20.59 - - - Cannavò 05.20 06.41 08.14 10.47 12.44 13.40 14.29 17.30 18.49 20.29 - - - - - Cannavò-Demorello 07.00 08.17 0+.47 11.17 12.47 13.31 15.02 15.51 16.32 18.02 19.32 21.02 - - - Vinco 05.30 06.50 08.26 11.00 12.55 13.50 14.41 17.40 19.01 20.41 - - - - -

1 La corsa nel periodo non scolastico viene limitata a Piazza Garibaldi 1 La cosa si effettua nel periodo scolastico pag. 50 Orario ATAM Reggio Calabria pag. 18 Orario ATAM Reggio Calabria

Orario Festivo Linea 11 Orario Festivo Linea 116

Cannavò - Via San Cristoforo - Via Spirito Santo - Via S. Anna II Tronco - Ce.Dir - Golena Dx Calopinace - Piaz- Vinco - Pavigliana - Cannavò - S. Cristoforo - Spirito Santo - Via S. Anna II Tronco - Ce.Dir - Golena Dx Calo- za Garibaldi - Via Torrione - Terminal Libertà pinace - Piazza Garibaldi - Via Torrione - Terminal Libertà

Cannavò - Demorello 08.25 09.45 11.05 12.25 15.05 16.25 17.45 19.05 20.25 ------Vinco 06.50 13.50 19.50 ------Cannavò 08.27 09.47 11.07 12.27 15.07 16.27 17.47 19.07 20.27 ------Cannavò 06.58 14.00 20.00 ------S. Anna 08.37 09.58 11.18 12.38 15.18 16.38 17.58 19.18 20.38 ------S. Anna 07.10 14.15 20.14 ------Piazza Garibaldi 08.43 10.03 11.23 12.43 15.23 16.43 18.03 19.23 20.43 ------Piazza Garibaldi 07.17 14.22 20.20 ------Terminal Libertà 08.56 10.16 11.36 12.56 15.36 16.56 18.16 19.36 20.56 ------Terminal Libertà 07.30 14.35 20.33 ------

Terminal Libertà - Via G. De Nava - Stazione F.S. C.le - Argine Sx Calopinace - Via S. Anna - Via Spirito Santo - Via San Cristoforo - Cannavò Terminal Libertà - Via De Nava - Stazione F.S. C.le - Argine Sx Calopinace - Via S. Anna - Via Spirito Santo - Via Terminal Libertà 07.45 09.05 10.25 11.45 - 15.45 17.05 18.25 19.45 ------S. Cristoforo - Cannavò - Pavigliana - Vinco Piazza Garibaldi 07.58 09.18 10.38 11.58 14.46 15.58 17.18 18.38 19.58 ------S. Anna 08.03 09.22 10.42 12.02 14.51 16.02 17.22 18.42 20.02 ------Terminal Libertà 06.05 13.05 19.00 ------Cannavò 08.14 09.34 10.54 12.14 15.03 16.14 17.34 18.54 20.14 ------Piazza Garibaldi 06.18 13.18 19.13 ------Cannavò - Demorello 08.16 09.36 10.56 12.16 15.05 16.16 17.36 18.56 20.16 ------S. Anna 06.23 13.23 19.18 ------Cannavò 06.37 13.38 19.32 ------Vinco 06.45 13.48 19.42 ------

pag. 66 Orario ATAM Reggio Calabria Orario ATAM Reggio Calabria pag. 83 Itinerari Atam Cai 41

Orario Feriale Linea 117 Orario Feriale Linea 118

Terminal Libertà - Via De Nava - Stazione F.S. C.le - Argine Sx Centrale - Ponte S. Anna - Viale Europa - Via del Armo - Puzzi - Gallina - Arangea - Via Ravagnese Superiore - Via Sbarre C.li - Argine Dx Calopinace - Piazza Seminario - Via Pio XI- S. Sperato - Sala Di Mosorrofa - Sella S. Giovanni Garibaldi - Museo - Via Mons. De Lorenzo - Terminal Libertà 1 1 1 Terminal Libertà - - - 08.00 09.35 11.20 12.20 13.20 - 16.10 - 19.10 20.50 - - Armo 05.30 - 06.55 08.45 09.15 09.50 11.15 12.00 13.10 13.50 15.05 17.20 18.10 19.30 20.10 Eremo Chiesa ------17.35 - - - - Gallina Università - 07.00 ------Eremo Bivio ------17.37 - - - - Gallina 05.37 07.03 07.00 08.50 09.25 10.00 11.20 12.10 13.20 13.55 15.15 17.25 18.20 19.40 20.20 Policlinico - 06.05 ------14.10 - 17.41 - - - - Arangea 05.42 07.12 07.10 09.00 09.35 10.08 11.30 12.15 13.25 14.00 15.20 17.35 18.30 19.45 20.30 Piazza Garibaldi 04.55 06.17 06.28 08.09 09.47 11.30 12.30 13.29 14.19 16.18 17.53 19.19 20.59 - - Piazza Garibaldi 05.59 07.30 07.30 09.20 09.55 10.34 11.50 12.35 13.45 14.24 15.40 17.54 18.50 20.05 20.50 Sala Di Mosorrofa 05.15 06.39 06.48 08.31 10.10 11.52 12.52 13.51 14.41 16.40 18.15 19.41 21.21 - - Terminal Libertà 06.05 07.40 07.40 09.30 10.05 - 12.00 12.45 13.58 - 15.53 18.05 19.00 20.18 21.00 Mosorrofa 05.20 06.49 06.55 08.41 10.15 11.57 12.57 13.56 14.51 16.50 18.20 19.51 21.31 - - Sella S. Giovanni 05.25 06.54 07.00 08.45 10.20 12.02 13.02 14.01 14.55 16.55 18.25 19.55 21.35 - - Armo 21.15 ------Sella S. Giovanni - Mosorrofa - Sala Di Mosorrofa - S. Sperato - Via Pio XI - Via Sbarre C.li - Ponte S. Pietro - Gallina 21.22 ------Argine Dx Calopinace - Piazza Garibaldi - Viale Amendola - Via Mons. De Lorenzo- Terminal Libertà Arangea 21.26 ------1 Piazza Garibaldi 21.44 ------Sella S. Giovanni - 05.30 06.55 07.00 08.45 10.40 12.25 13.20 14.20 15.20 17.05 18.50 20.00 21.50 - Terminal Libertà - Mosorrofa - 05.35 07.00 07.05 08.50 10.45 12.30 13.24 14.25 15.24 17.10 18.55 20.04 21.53 - Sala Di Mosorrofa - 05.40 07.10 07.15 09.00 10.47 12.35 13.33 14.30 15.33 17.20 19.00 20.13 21.59 - Piazza Garibaldi 05.50 06.01 07.32 07.40 09.22 11.10 12.57 13.55 14.52 15.55 17.42 19.22 20.35 22.16 - Policlinico 06.02 ------14.07 ------Terminal Libertà - 06.10 07.41 - 09.40 11.21 13.08 - 15.02 16.04 17.55 19.32 20.44 - - 1 La corsa viene effettuata solo nel periodo scolastico 1 La corsa viene effettuata solo nel periodo scolastico - La corsa delle ore 07.00 è diretta a Gallico Marina Orario ATAM Reggio Calabria pag. 51 pag. 52 Orario ATAM Reggio Calabria

Orario Festivo Linea 117 Orario Festivo Linea 118

Sella San Giovanni - Mosorrofa - Sala Di Mosorrofa - S. Sperato - Modena - Viale Europa - Via Pio XI - Via Armo - Puzzi - Gallina - Arangea - Via Ravagnese Superiore - Via Sbarre C.li - Argine Dx Calopinace - Piazza Sbarre C.li - Ponte S. Pietro - Argine Dx Calopinace - Piazza Garibaldi - Viale Amendola - Terminal Libertà Garibaldi - Via Torrione - Museo - Via Mons. De Lorenzo - Terminal Libertà

Sella S. Giovanni 07.00 13.15 18.30 21.40 ------Armo 07.00 09.00 11.00 13.00 15.00 19.00 21.15 ------Mosorrofa 07.05 13.22 18.37 21.46 ------Gallina 07.10 09.10 11.10 13.10 15.10 19.10 21.25 ------Sala Di Mosorrofa 07.10 13.27 18.45 21.52 ------Arangea 07.15 09.15 11.15 13.15 15.15 19.15 21.30 ------Piazza Garibaldi 07.33 13.41 19.10 22.13 ------Piazza Garibaldi 07.34 09.34 11.34 13.34 15.33 19.35 21.45 ------Terminal Libertà 07.43 13.51 19.20 ------Terminal Libertà 07.47 09.47 11.47 13.47 15.46 19.48 ------

Terminal Libertà- V. De Nava- Stazione F.S. C.le- Argine Sx Calopinace- Ponte S. Anna- V.le Europa- Via Del Terminal Libertà - Via De Nava - Museo - Corso Matteotti - Stazione F.S. C.le - Argine Sx Calopinace - Viale Seminario- Modena- S. Sperato- Sala Di Mosorrofa- Mosorrofa- Sella S. Giovanni Calabria - Via Gebbione - Via Sbarre C.li - Aeroporto - Via Ravagnese Superiore - Arangea - Gallina - Armo

Terminal Libertà 06.10 12.30 17.40 20.55 ------Terminal Libertà 06.00 08.00 10.00 12.00 14.00 18.00 20.30 ------Salita Zerbi 06.05 ------Piazza Garibaldi 06.13 08.13 10.13 12.13 14.13 18.13 20.43 ------Piazza Garibaldi 06.23 12.40 17.49 21.03 ------Arangea 06.33 08.33 10.33 12.33 14.33 18.34 21.03 ------Sala Di Mosorrofa 06.46 13.03 18.14 21.24 ------Gallina 06.38 08.38 10.38 12.38 14.38 19.39 21.10 ------Mosorrofa 06.51 13.08 18.22 21.32 ------Armo 06.48 08.48 10.48 12.48 14.48 18.49 21.15 ------Sella S. Giovanni 06.55 13.15 18.30 21.40 ------

pag. 84 Orario ATAM Reggio Calabria Orario ATAM Reggio Calabria pag. 85 Cai 43 Itinerari Atam Cai