A Pedibus… Col CAI L’Aspromonte Non È Solo La Vetta Del Montalto, La Grandiosità Delle Fiumare Ioniche, I Solari

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A Pedibus… Col CAI L’Aspromonte Non È Solo La Vetta Del Montalto, La Grandiosità Delle Fiumare Ioniche, I Solari 1 ITINERARI Atam Cai 3 A Pedibus… col CAI L’Aspromonte non è solo la vetta del Montalto, la grandiosità delle fiumare ioniche, i solari boschi di pino laricio. Vi è anche un Aspromonte più addomesticato, ma non per questo meno suggestivo, a breve distanza dal capoluogo. Il territorio pedemontano reggino offre inoltre l’opportunità di camminare in ogni stagione ed anche con poco tempo a disposizione. Si tratta infatti di camminate brevi ed a quote piuttosto basse in un ambiente ricco di segni di una civiltà agreste che ha ricordi antichi ma ancora legata a noi, alla ricerca di quegli “scampoli di natura” che sono riusciti a resistere all’incalzare dell’urbanizzazione, dissennata, che dalla città ha fagocitato quasi ogni lembo di natura superstite. Bisogna tuttavia mettere in conto l’incontro con rifiuti vari (carcasse d’auto, elettrodomestici, pneumatici, ecc.) ed altri esempi d’inciviltà. É però in questi luoghi che il cittadino cerca di recuperare una ruralità perduta da appena qualche decennio coltivando con passione microscopici orti e vigneti in località impensabili ma che offrono anche opportunità di cultura e di meditazione. Scrigni di paradiso che sono testimonianza dell’immenso giardino che circondava Reggio Calabria e che fece esclamare al viaggiatore inglese Edward Lear nel 1847: “... fra infiniti fichi d’India e sentieri di aloe, giardini pieni di fichi e aranceti. Reggio è veramente un grande giar- dino e senza dubbio uno dei posti più belli che si possano trovare sulla terra. ... il grande verde degli agrumi che va dal colle alla spiaggia e fin dove l’occhio può vedere da una parte all’altra, è solo diviso dalle grandi linee bianche di qualche corso di torrente.” Dopo quasi due secoli rimane fortunatamente godibile un panorama tra i più belli del mondo: lo Stretto di Messina con in fondo l’enorme cono dell’Etna che sembra chiuderlo come un lago. Successivamente a questa interessante pubblicazione si potrebbe iniziare, appunto, un percorso prima mentale e poi reale che dovrebbe portare a integrare il sistema dei trasporti pubblici locali, sia su gomma che ferroviari, con la rete dell’ospitalità diffusa, con forme di turismo e attività all’aperto, incrementando il carattere ecologico dei percorsi e degli itinerari della rete di mobilità dolce. Così facendo si dedica tempo all’incontro con la natura, con altre persone, alla scoperta di altri INTRO Cai e Atam 5 luoghi, traendo ricchezza da questo contatto. L’integrazione fra il sistema dei trasporti locali con l’escursionismo, quindi, favorisce l’incontro con gli abitanti e la scoperta degli ambienti A Pedibus… con ATAM naturali: è, infatti, un modo di fare turismo, fondato su criteri di autenticità e qualità e compa- La Commissione Mondiale per l’Ambiente e lo Sviluppo (1987) ha definito lo sviluppo so- tibile con gli obiettivi di difesa dell’ambiente. stenibile come uno “sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la In occasione dell’80° compleanno della sezione “Aspromonte” del CAI gli associati reggini capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”. In passato, per la soddisfazione dei invitano a percorrere a piedi i sentieri che in questo territorio si sviluppano, utilizzando i mezzi bisogni umani si è puntato sulla crescita economica come motore dello sviluppo. Al giorno pubblici dell’A.T.A.M per l’avvicinamento. La pubblicazione non è un traguardo, bensì una d’oggi è chiaro che il benessere umano non è determinato solo dalla quantità di beni che ulteriore prestigiosa tappa che ci auguriamo porti una nuova ondata di novità ed entusiasmo. produciamo o che possiamo acquistare ma anche dalla qualità della vita che conduciamo. Lo sviluppo sostenibile riguarda appunto il miglioramento della qualità della vita, ovvero la creazione di condizioni, durature nel tempo, in cui le persone possano sfruttare al meglio Prof. Antonino Falcomatà il loro potenziale e valorizzare la propria esistenza in accordo con i bisogni e gli interessi Presidente Club Alpino Italiano sezione Aspromonte collettivi. L’idea di sostenibilità ha una valenza ancora più accentuata nel settore del tra- sporto pubblico locale in quanto, data la sua centralità nel modificare gli stili di mobilità, rappresenta un forte produttore, diretto ed indiretto, di impatti sull’ambiente, sulla società e sul contesto produttivo di una determinata area geografica. Ed è per queste ragioni che ATAM , che dal 2009 redige e pubblica il bilancio di sostenibili- tà (momento strategico essenziale per comunicare l’influenza tra le performance di natura economico-finanziaria e quelle sociali e ambientali) ha scelto di promuovere anche questa iniziativa in collaborazione con il CAI. Le nostre linee infatti permettono di raggiungere senza stress e minimizzando l’impatto am- bientale le località da visitare a “pedibus” intorno alla città di Reggio Calabria alle pendici dell’altopiano aspromontano, una terrazza sullo Stretto di grande valore paesaggistico uni- ca in tutto il Mediterraneo. Il visitatore escursionista potrà quindi agevolmente passare dal centro cittadino in luoghi di straordinaria bellezza paesaggistica, e arricchire così il proprio spirito e mantenere la salute del proprio fisico. Ing. Vincenzo Filardo Amministratore Unico ATAM ITINTROINERAR CaiI eA Atamtam Cai 7 INFORMAZIONI PRATICHE Sono stati selezionati itinerari che non presentano difficoltà, quindi lungo strade pode- rali, sentieri e, alcune volte necessariamente, strade asfaltate. Tuttavia anche se si cammina in aree extraurbane è bene avere abbigliamento adeguato alla stagione. Utili giacca a vento impermeabile, scarponi, zaino, cappello, del cibo, set di pronto soccorso, coltellino ma soprattutto prudenza e rispetto per l’ambiente. Una borraccia è consigliabile anche se la disponibilità di acqua lungo i percorsi è frequente. I termini di destra e sinistra si riferiscono al senso di marcia eccetto i corsi d’acqua per i quali s’intende idrografico (cioè con le spalle alla sorgente). Per ogni itinerario viene indicato la linea (o le linee) ATAM che si deve utilizzare per raggiungere la località dalla quale ha inizio la passeggiata (che sarà uguale per il ritorno nel caso la passeggiata sia ad anello o di andata e ritorno lungo lo stesso tragitto). Per conferma degli orari consultare il sito dell’ATAM http://www.atam.rc.it oppure telefo- nare al Numero verde 800 433310 e 0965 620121. I tempi di percorrenza sono indicativi e solitamente relativi alla sola andata, senza tenere conto di soste. I dislivelli s’intendono solo andata ed indicano la differenza tra la località posta alla quota più elevata e quella più bassa. Se non indicati sono irrilevanti perché inferiori ai 100 m. Tutti i percorsi proposti sono privi di segnaletica. Per ogni itinerario abbiamo indicato l’autore al quale rivolgersi per informazioni. ITINERARI Atam Cai 9 1 DA GALLICO SUPERIORE AL PARCO DELLA MONDIALITÀ L’itinerario è lineare con partenza da Gallico Superiore ed arrivo al Parco della Mondialità. La passeggiata inizia dalla fermata della linea 119 posta al Bar Lampione di Gallico Superiore (consigliato per le golosità dolciarie). Si imbocca la via Troncovito (tralcio di vite) e dopo un centinaio di metri, quasi alla fine delle villette, lasciamo la strada prin- cipale (che termina alla sede dell’A.R.P.A.CAL.) deviando a destra per una stradina che attraversa un gruppetto di case modeste e poi, con un viottolo immerso nel verde di querce secolari, sale per terrazzamenti al pianoro del Tirone sino a pochi decenni fa coltivato a vite e mandorlo mentre i fichi d’india delimitavano le proprietà. Poco a valle di un traliccio dell’energia elettrica si notano i segni di una grande aia cir- Tornando indietro, accanto al rudere, si imbocca una traccia che scende per ampi condata da pietre dove i contadini battevano il grano e altri cereali. tornanti (ed una carcassa d’auto) in direzione del Parco della Mondialità mentre in Ampia vista dello stretto di Messina, del torrente Scaccioti, della collina di Pentimele e lontananza vediamo i resti della Motta Rossa. della zona nord di Reggio Calabria. Con l’ultimo tratto tra erba alta si raggiunge la statale 184 in corrispondenza del vecchio Poco oltre il traliccio finisce il pianoro e ci si può affacciare sullo Scaccioti e sull’auto- serbatoio di Gallico. strada. Torniamo indietro ripassando vicino all’aia e, seguendo una recinzione alla no- Scendendo lungo la strada, alla prima casa sulla destra, alcuni gradini immettono in uno stra destra, saliamo in direzione di un altro traliccio posto più in stretto vicolo colmo di vegetazione tra i coltivi che conduce alla via Palamara e quindi al alto. Arrivati ad una piccola torre (per la caccia d’appostamento) Parco della Mondialità creato nell’area retrostante il Santuario di Maria SS. delle Grazie. si lascia la recinzione e si risale verso un muretto a secco fino ad É questa un’area di quasi 3 ettari che da discarica è stata bonificata e trasformata in un piccolo pianoro da cui si vede il Monastero di Ortì in alto ed a un grande parco pubblico dall’opera del missionario Padre Aurelio Cannizzaro. Questi, destra un rudere (un lazzaretto poi adibito a stalla). rientrato in Italia dopo una vita spesa come Si continua a salire verso il traliccio giungendo in vista del cimitero missionario, giunse a Gallico nel 1969 e coin- di Gallico e sul sottostante edificio dell’A.R.P.A.CAL. Si prosegue a volgendo la comunità locale realizzò un par- destra e verso l’alto in direzione di un altro traliccio che si trova co con angoli di storia, immagini di culture Linee ATAM sopra una cava. Seguendo una traccia di sentiero si scende un po’ diverse, volti di civiltà lontane insomma una 119 verso la cava, si passa poco sotto il traliccio e si arriva ad una pista rappresentazione in piccolo del mondo e del Partenza che a destra prosegue verso lo Scaccioti e la cava.
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