Vogue Italia
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LA STORIA Anche Mia, Anna Cataldi mi viene incontro avvicinandomi il viso mondane invece che aiutarmi mi hanno piuttosto osta L’Africa bello e infragilito dagli anni; siamo amici da un po’, ho colato, mi prendevano per una “social butterfly” e mi letto il suo libro quando era ancora manoscritto ammi dicevano «noi facciamo un lavoro serio, non ti immi randone l’aria poco italiana, la sobrietà da “never com schiare», ho ricevuto tante umiliazioni. plain”. Ci sediamo sul divano mentre il bassotto Blu Tra le persone incontrate nei sette anni di tentativi, chi scodinzola e mi festeggia. ricordi con più piacere? Il tuo libro, pubblicato ora da Rizzoli con il titolo “La coda Charles Pick, il direttore della casa editrice Heinemann, della sirena”, è un memoir che parla di come sei riuscita a uno dei pochi che mi ha preso sul serio… e poi Errol ottenere che si facesse un film a partire da “La mia Afri- Trzebinski (autrice di “Silence Will Speak”, storia dell’amo- ca” di Karen Blixen e dalle biografie scritte su di lei. Le re tra la Blixen e Denys Finch Hutton) che ora vive sull’i memorie ti affascinano più dei romanzi di invenzione? sola di Lamu… con lei siamo rimaste molto amiche, è Certamente, in me c’è un desiderio di investigare, mi venuta a trovarmi in Toscana… e Stephen Grimes, l’art ha sempre emozionato frugare nelle vite altrui, cerca director che abitava a Trastevere. Produrre il film premio Oscar tratto dal re coincidenze… la mia passione è Lytton Strachey… Quanta è stata la gioia quando “La mia Africa”, con libro di Karen Blixen era la sua ossessione. è come una caccia al tesoro, entri in una grotta e scopri, quel cast stellare e gli Oscar, è finalmente uscito? scopri, è straordinario. È stata un po’ rovinata dalle malattie: non ho potuto Perché? ANNA CATALDI lo racconta a un Si parla spesso dell’effetto terapeutico delle scritture di andare a Hollywood per la prima e stavo alla clinica amico scrittore. E in un memoir in uscita. memoria, vale anche per te? Mangiagalli quando il film è stato presentato alla regi Fare l’indagatrice, come dicevo, per me è una terapia na Elisabetta… non ho potuto nemmeno avvisare ed è di WALTER SITI* purché non indaghi su di me, anzi (una pausa, un sor- sembrato che snobbassi la regina. riso doloroso e infantile) io ho una sofferenza a parlare di Sei più tornata in Kenya? me… questo libro l’ho voluto scrivere soprattutto per Non è più lo stesso… il Norfolk Hotel, che era charmo lasciare qualcosa alle mie figlie e ai miei nipoti, per ri sissimo, quando l’ho visto l’ultima volta tra tutti i gratta dare loro un pezzetto della vita di quand’erano ragazzi, cieli mi sembrava un Pizza Hut californiano. Sono andata e ho potuto farlo perché tenevo i diari… il libro serve nel 1992 per passare da lì in Somalia dove c’era Audrey, a riparare qualcosa che non c’è più, soprattutto perché poi è cambiato tutto. Se non avessi fatto la follia di voler allora Giovanni (il figlio maggiore, morto a 28 anni in un realizzare questo film, la mia vita sarebbe stata diversa. incidente subacqueo) era ancora vivo… La Anna del libro sembra ossessionata da questo “film Con l’understatement che le è solito allude al successivo da farsi”; da che cosa derivava questa spinta così forte? impegno umanitario, che dalla Somalia l’ha portata a Da che stavi fuggendo? Sarajevo, poi in Cecenia, poi a diventare messaggera di Ero ingenua, sprovveduta… prima di questo, a parte i pace per le Nazioni Unite e giornalista per molte testate miei figli, non avevo combinato niente di significati italiane e straniere; ma ci aspetta una zuppa di pollo al vo… riuscire a produrre il film era un modo per dire curry e latte di cocco, e l’intervista è finita. • “ce l’ho fatta”, di qualunque impresa si fosse trattato. Hai trovato nella vicenda della Blixen qualcosa che ti *Scrittore, 71 anni, ha appena pubblicato il romanzo Bontà (Einaudi). somigliava? Sì (esita), forse una caduta, un disastro… ero in un mo mento molto difficile della mia vita (si riferisce a Giorgio Falk, il primo marito a cui accenna nel libro: «Ho divorziato e tutto è rimasto a lui, è riuscito a portarmi via anche due figli») e mi sono identificata con la Blixen quando rac conta nelle lettere di avere perso tutto… l’ho letta come una storia di resistenza. A fianco. La giornalista Che rapporti avevi fino a quel momento con il mondo e scrittrice Anna Cataldi del cinema? (1939), ritratta da Zero. Badavo ai divi, al regista… è stata Audrey (Hep Ugo Mulas per Vogue burn, ndr) a dirmi «devi vedere anche chi ha fatto le sce Italia, novembre 1968. In La coda della sirena Goodwill Ambassador ne, i costumi, la sceneggiatura, la musica, sono cose molto (Rizzoli), Anna per l’Organizzazione importanti»… da allora ho cominciato ad andare al cine Cataldi racconta Mondiale della Sanità, ma da sola come se facessi i compiti, mi segnavo tutto… il percorso che l’ha ha sposato in prime Eri amica della Hepburn, di Zeffirelli, con Polanski scia- portata a produrre nozze Giorgio Falk il filmLa mia Africa, da cui ha avuto tre vi a Gstaad… questa rete di amicizie non ti ha aiutato? vincitore di 7 premi figli. Dal 1998 al 2006 Zeffirelli voleva trascinarmi nel suo “Gesù” come Ma Oscar nel 1986. è stata uno dei nove ria Maddalena, farmi camminare a piedi nudi con una Messengers of Peace brocca in testa… ma nell’impegno del film le amicizie del Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan. 80 News vogue.it n. 819 81 0819_VI_1811_NEWS_ANNA_CATALDI_18525403.indd 80 26/10/18 11:28 0819_VI_1811_NEWS_ANNA_CATALDI_18525403.indd 81 26/10/18 11:28.