Homo Oeconomicus. Paradigma, Critiche, Revisioni / Sergio Caruso
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STUDI E SAGGI – 103 – SEMINARIO DI STORIA DELLE IDEE POLITICHE NUOVA SER IE Direttore Claudio De Boni Comitato Scientifico Gianluca Bonaiuti, Sergio Caruso, Brunella Casalini, Vittore Collina, Antonio Zanfarino Volumi pubblicati Fabio Bertini, La democrazia europea e il laboratorio risorgimentale italiano (1848- 1860) Claudio De Boni, Descrivere il futuro. Scienza e utopia in Francia nell’età del positivismo Claudio De Boni (a cura di), Lo stato sociale nel pensiero politico contemporaneo. L’Ottocento Claudio De Boni, Lo stato sociale nel pensiero politico contemporaneo. Il Novecento. Parte prima: da inizio secolo alla seconda guerra mondiale Claudio De Boni (a cura di), Lo stato sociale nel pensiero politico contemporaneo. Il Novecento. Parte seconda: dal dopoguerra a oggi Sergio Caruso, Homo œconomicus. Paradigma, critiche, revisioni Sergio Caruso Homo œconomicus Paradigma, critiche, revisioni Saggio sui (discutibili) presupposti antropologici della razionalità utilitaria e sulle implicazioni ideologiche della loro entificazione FIrenze UnIversITY Press 2012 Homo oeconomicus. Paradigma, critiche, revisioni / Sergio Caruso. – Firenze : Firenze University Press, 2012. (Studi e saggi ; 103) http://digital.casalini.it/9788866551072 ISBN 978-88-6655-105-8 (print) ISBN 978-88-6655-107-2 (online PDF) ISBN 978-88-6655-109-6 (online EPUB) Progetto grafico di Alberto Pizarro Fernández Immagine di copertina: © Gangster | Shutterstock Certificazione scientifica delle Opere Tutti i volumi pubblicati sono soggetti ad un processo di referaggio esterno di cui sono responsabili il Consiglio editoriale della FUP e i Consigli scientifici delle singole collane. Le opere pubblicate nel catalogo della FUP sono valutate e approvate dal Consiglio editoriale della casa editrice. Per una descrizione più analitica del processo di referaggio si rimanda ai documenti ufficiali pubblicati sul sito-catalogo della casa editrice (http://www.fupress.com). Consiglio editoriale Firenze University Press G. Nigro (Coordinatore), M.T. Bartoli, M. Boddi, F. Cambi, R. Casalbuoni, C. Ciappei, R. Del Punta, A. Dolfi, V. Fargion, S. Ferrone, M. Garzaniti, P. Guarnieri, G. Mari, M. Marini, M. Verga, A. Zorzi. © 2012 Firenze University Press Università degli Studi di Firenze Firenze University Press Borgo Albizi, 28, 50122 Firenze, Italy http://www.fupress.com/ Printed in Italy Questo libro è dedicato ad Antonio Zanfarino, dal quale molti hanno molto appreso e molto continuano ad apprendere SommARIO PREMESSA DELL’AUTORE XI CAPITOLO 1 L’HOMO œCONOMICUS COME PROBLEMA FILOSOFICO 1 1. Due precisazioni, a scanso di equivoci 1 2. Giardinieri professionisti e giardinieri dilettanti 4 3. L’homo œconomicus nelle diverse teorie: possibile, reale o necessario? 4 CAPITOLO 2 CHE VUOL DIRE HOMO œCONOMICUS? 7 1. L’origine dell’espressione. 7 2. Dall’origine all’uso corrente 9 CAPITOLO 3 CARATTERISTICHE E NATURA DEL CONCETTO 11 1. I tratti principali, le loro intensificazioni 11 2. L’homo œconomicus fra psicologia ed etica, fra natura e storia 14 3. L’intensificazione come caricatura: digressione sul turbo-capitalismo (e sui capitalisti che si credono Capitan America) 20 4. L’homo œconomicus fra astrazione scientifica e caricatura ideologica 23 CAPITOLO 4 VERSO UNA TIPOLOGIA 27 1. Inopportunità di una tipologia a priori 27 2. L’individualismo come dimensione complessiva 28 3. Attrazione fatale: individualismo forte e psicologia debole 30 4. Dieci accezioni diverse, ma legate fra loro 31 5. Distinguere per giudicare 34 6. Le critiche pregresse 36 Sergio Caruso, Homo oeconomicus. Paradigma, critiche, revisioni, ISBN 978-88-6655-105-8 (print) ISBN 978-88-6655-107-2 (online PDF) ISBN 978-88-6655-109-6 (online EPUB) © 2012 Firenze University Press VIII HOMO œCONOMICUS CAPITOLO 5 L’HOMO œCONOMICUS VA IN AMERICa (E NON PIACE AGLI ECONOMISTI) 39 1. Veblen: contro la psicologia povera (e vecchia) dell’edonismo 39 2. I due Clark e la Scuola sociologica 40 3. Mitchell, Mayo e Chase: l’edonismo ingenuo detronizzato dalla psicologia osservativa 42 CAPITOLO 6 LE CRITICHE DI FILOSOFIA, ANTROPOLOGIA CULTURALE E RICERCA SOCIALE 45 1. Benedetto Croce: l’homo œconomicus… non riguarda l’economia! 45 2. Antonio Gramsci: l’homo œconomicus dal singolare al plurale 54 3. Ugo Spirito: l’homo œconomicus non fonda l’economia, ma ne impedisce lo sviluppo come scienza sociale 56 4. Mario Tronti: homo œconomicus e homo politicus, ideologie parallele 57 5. Razionalità economica e razionalità politica nel mondo moderno: alcune ricerche 58 6. Elena Pulcini: l’homo œconomicus e l’homo politicus non descrivono l’io postmoderno 61 7. Alain Caillé e Jacques Godbout: la priorità del dono sullo scambio 62 8. Mary Douglas: l’homo œconomicus come figura dello ‘straniero’ 66 9. Marshall Sahlins: «una idea erronea e perversa della natura umana» 67 10. Anxo Penalonga: «el hombre economicus es un pobre tonto» 69 11. Jan-Willem van der Rijt: scommettere col diavolo 71 12. Doris Schroeder e Rosemarie Ortner: l’homo œconomicus non piace alle donne 77 13. Que reste-t-il? 82 14. Antonio Zanfarino: l’economicismo come rischio del liberalismo 84 CAPITOLO 7 La ‘SCUOLA PSICOLOGICA’ eSPELLE LA PSICOLOGIA DALL’ECONOMIA 87 1. Le ritrovate fortune dell’homo œconomicus come surrogato della psicologia 87 2. Buone intenzioni: la riduzione della psicologia economica a prasseologia 88 SOMMARIO IX 3. Effetti paradossi: la prasseologia come forma vuota dove irrompono contenuti ideologici 89 CAPITOLO 8 IL DARWINISMO D’AccATTO, PASTICHE E SURROGATO DELLA PSICOLOGIA SOCIALE 93 1. Un’antropologia metafisica (messa al posto della psicologia) 93 2. ‘Adam F. Hobwin’, antropologo di riferimento del turbo-capitalismo 93 3. Figlioli miei, smithiani immaginari! 95 CAPITOLO 9 IL DARWINISMO VERO: SIAMO ANIMALI, MA NON BESTIE 99 1. Psicologia evoluzionistica ed economia evoluzionistica 99 2. Frans de Waal: l’homo œconomicus nel cappello del prestigiatore 101 3. La c.d. Strong Reciprocity Hypothesis, fra natura e cultura 104 4. Negare l’evidenza 109 CAPITOLO 10 L’HOMO œCONOMICUS, VERSIONE ESTREMA: IL PREDATORE (RAUBTIER) 113 1. Geoeconomie spengleriane e loro critica 113 2. Das Raubtier e la sua ‘ombra’: le bon sauvage 115 3. L’homo œconomicus, scisso in due, paradossalmente si realizza 117 CAPITOLO 11 CONCLUSIONI 119 1. Quale tipo umano per il mondo a venire? 119 2. La condizione umana è polimorfa, e ognuna delle sue forme è ambivalente 123 3. L’homo œconomicus non fa eccezione (né vi sono ragioni per fare di questa sola una forma preminente, in teoria o in pratica, sulle altre) 125 4. Homo œconomicus e i suoi fratelli, ovvero: altri personaggi della scena economica 128 5. Cattivo come un coccodrillo o socievole come un pinguino? Quale soggetto, infine, per l’economia? 137 6. L’homo œconomicus come malattia. Chi sarà il medico? 138 X HOMO œCONOMICUS AppENDICE EcONOMIA E PSICOLOGIA, OGGI: DUE NUOVI AppROccI AL DIALOGO AppENDICE 1 TEORIA. AKERLOF E SHILLER: IL RITORNO DEGLi ‘SPIRITI ANIMALI’ 143 1. Robert J. Shiller: i condizionamenti psicosociali e socioculturali del comportamento economico 143 2. George A. Akerlof: i limiti della ragione, ma anche della volontà 145 3. Humpty Dumpty a Wall Street 147 4. I cinque fattori degli ‘spiriti animali’ (con particolare riguardo alle ‘narrative’) 148 5. Implicazioni pedagogiche 152 6. Critiche e commenti 153 AppENDICE 2 PRATICA. THALER E SUNSTEIN: LE POLITICHE DEL NUDGE 157 1. L’idea di un «paternalismo libertario» 157 2. Come funziona e come si applica 159 3. Le fortune politiche della nudge strategy 161 4. Politica ed economia: rischi e speranze 164 INDICE DEI NOMI 169 PremessA Dell’AUTore Che la nozione di homo œconomicus interessi da vicino i fondamenti della teoria economica è fin troppo evidente. Ma questo libro – come di- rò meglio nel cap. 1 – non è né pretende di essere un libro di economia e, nonostante più lunghe digressioni e più impegnative osservazioni in ma- teria, neppure un libro di psicologia. La prospettiva cui principalmente mi attengo è quella stessa della materia che da tanti anni insegno nella Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri”, la filosofia delle scienze sociali; con particolare riguardo a quella ‘filosofia dell’economia’ di cui, in altra sede, ho richiamato l’interesse e l’importanza1. L’impostazione filosofica sarà – spero – evidente nel cap. 6 (dove faccio una rassegna delle critiche che la nozione di homo œconomicus ha subito da tutta una serie di filosofi, anche molto importanti) e più che mai evi- dente nel cap. 11, dove propongo di relativizzare questa figura, ma pure – nel contempo – di complessificarla e, soprattutto, di ricollocarla all’in- terno di una più ricca fenomenologia della condizione umana. Una feno- menologia dove l’homo œconomicus, pur presente, risulta affiancato da (e connesso con) tutta una serie di altre figure, variamente definibili come homo reciprocans, loquens, curans, ludens, faber ecc. Con questa propo- sta accolgo in parte una sollecitazione del M.A.U.S.S., senza però condi- videre quella mancanza di «sentimento tragico della vita» che – secondo me – comporterebbe un anti-utilitarismo sospinto fino alle estreme con- seguenze. Non solo perché l’aspetto economico-utilitario conserva tutta la sua importanza, ma perché tutti gli aspetti dell’umano conoscono am- bivalenze e scissioni che né la filosofia né le scienze sociali possono igno- rare. Infatti: come l’homo œconomicus viene di norma scisso dall’homo reciprocans, come l’homo curans viene di norma scisso dall’homo ludens, così qualunque forma dell’agire – quando presupponga un soggetto deso- cializzato