Chevrolet – La Storia Di Un Marchio Globale
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Chevrolet – La Storia di un Marchio Globale A. Louis Chevrolet e la leggenda di Beaune Come molti inventori e pionieri, Louis Chevrolet (1878-1941), pilota e progettista di automobili, rappresenta uno stimolo ispiratore per qualsiasi storico o biografo. Miti e leggende circondano lui e la sua vita. Sono numerosi gli aneddoti che si raccontano sulla sua carriera, tanto che oggi risulta molto difficile distinguere tra realtà e finzione. L’infanzia e la giovinezza di Chevrolet sono ben documentati. È nato il giorno di Natale del 1878 nella città di La Chaux-de- Fonds, nella Regione francofona della Svizzera. Ha trascorso la sua infanzia nelle vicinanze del piccolo e tranquillo villaggio di Bonfol, ancora oggi una piccola cittadina dove l'unico ricordo del suo famoso figlio è una lapide commemorativa in Place Louis Chevrolet. Quando Louis aveva nove anni la sua famiglia si trasferì a Beaune, in Francia, dove il padre possedeva un negozio di orologi, che però fallì, con il risultato che Louis iniziò a lavorare all'età di undici anni per sostenere la sua famiglia. Trovò impiego presso il negozio di biciclette Robin, dove ha imparato i fondamenti della meccanica. Ha riparato carrozze e biciclette, finché un giorno è stato inviato all’"Hotel de la Poste" per riparare un triciclo a vapore appartenente ad un americano. Questo fu il momento in cui Chevrolet si innamorò due volte. In primis delle automobili e poi dell’idea di emigrare in America. L'americano, a cui Chevrolet aveva riparato il triciclo insieme anche ad altri, non era altro che il miliardario Vanderbilt. Affascinato dal talento dimostrato dal giovane meccanico, Vanderbilt incoraggiò Louis ad andare in America: "Abbiamo il lavoro che fa per te!" Questa storia non può essere confermata, tuttavia, il giovane svizzero accettò la proposta e attraversò l'Atlantico per realizzare il suo "sogno americano". Chevrolet Italia S.p.A. Via A. Gustave Eiffel, 15 00148 Roma media.chevroleteurope.com Italia chevrolet.it - 2 - B. Il sogno americano Inizialmente, Chevrolet andò a Parigi - il centro europeo di produzione di automobili. Nel laboratorio di Darracq, Louis imparò le basi del motore a combustione interna. Successivamente, egli potrebbe aver lavorato anche per Hotchkiss e Mors. I suoi guadagni gli permisero di pagarsi il viaggio in Canada dove trovò impiego come autista e meccanico per alcuni mesi. Da lì, si trasferì a New York dove venne assunto come meccanico da un collega svizzero migrante, William Walter. Poco tempo dopo, Chevrolet entrò presso la sede americana della famosa casa automobilistica De Dion-Bouton. Nel 1902, la società di De Dion-Bouton fu chiusa e Chevrolet rimase senza lavoro. Questa pausa nella sua carriera si dimostrò però una fortuna sul piano personale: in veste di autista per la famiglia Treyvoux conobbe la sua futura moglie, Suzanne. Le nozze si celebrarono a New York nel luglio 1905, e la coppia fu benedetta dall’arrivo di due figli, Charles, nato nel 1906, e Alfred, nel 1912. Nel 1905, Chevrolet iniziò a lavorare per Fiat, ma ancora una volta non vi rimase a lungo. Un anno dopo si trasferì a Philadelphia per lavorare con Walter Christie. Nel frattempo, il fascino per i motori di Louis aveva raggiunto un'altra dimensione, attratto dalla velocità, infatti, diventò un pilota da corsa. Nella fabbrica di Christie fu nominato primo assistente allo sviluppo di una nuova vettura da corsa, basata su un concetto assolutamente innovativo: la trazione anteriore. C. “Il Dare-Devil Francese” Già il 16 luglio 1895, il "Journal de Beaune", diede notizia di una corsa ciclistica il cui vincitore fu l'impavido Louis Chevrolet. Circa dieci anni dopo Chevrolet partecipò alla sua prima corsa motorizzata, la "Tre Miglia" di New York, durante la quale raggiunse una velocità massima di 109,7 km/h - un record mondiale. Nello stesso anno, Louis Chevrolet costruì la sua prima auto da gara con cui fu cronometrato a 191,5 km/h - ancora un altro record mondiale. Successivamente, i suoi successi come pilota automobilistico crebbero a dismisura. Nonostante gareggiassero anche i suoi fratelli Arthur e Gaston, generalmente era Louis ad arrivare primo. Chevrolet Italia S.p.A. Via A. Gustave Eiffel, 15 00148 Roma media.chevroleteurope.com Italia chevrolet.it - 3 - A dispetto di tutti i successi spettacolari, Chevrolet pagò a caro prezzo la sua carriera da pilota. Celebrato dalla stampa americana come il “Dare-Devil Francese", trascorse quasi tre anni nei letti d'ospedale a seguito di diversi infortuni. E dopo la morte del suo fratello più giovane, Gaston, a causa di un incidente in gara, Louis non mise mai più piede su un’auto da corsa. D. Costituzione della Società I successi di Chevrolet come pilota automobilistico influenzarono la sua carriera. Il mercato dell'auto in forte espansione e la sua astuzia fecero sì che gli investitori cominciarono a notare l’audace e innovativo svizzero. Tra questi si fece avanti William Durant (1861- 1947), un finanziere di Boston, che incontrò Chevrolet quando per la Buick guidava auto da corsa. Solo poco tempo dopo, nel 1911, Durant e Chevrolet fondarono la "Chevrolet Motor Company Car" di Detroit. Pochi anni prima, nel 1908, Durant, un personaggio enigmatico, aveva fondato la General Motors. I suoi biografi lo hanno ritratto come un industriale carismatico in pieno spirito dei primi anni del 900, affascinante e intelligente, un appassionato e un avventuriero - non solo in termini finanziari. Walter Chrysler una volta disse di lui che poteva convincere un uccello ad allontanarsi da un albero. L’interesse di Durant non era dovuto solo alle performance di Chevrolet come pilota. È stato molto di più del suo bel nome di provenienza francese a risuonare nelle orecchie del finanziere. Proprio come nel 1904, quando Durant comprò la Buick, azienda automobilistica in crisi di David Dunbar, fu grazie al nome che si concluse l’affare. A un anno dalla nascita della "Chevrolet Motor Car Company", uscì dalla fabbrica di Detroit il primo "Classic Six", seguito dal quattro cilindri "Baby Grand", dalla due posti "Royal Mail" e dalla "L Light Six". Chevrolet Italia S.p.A. Via A. Gustave Eiffel, 15 00148 Roma media.chevroleteurope.com Italia chevrolet.it - 4 - Nel frattempo, Louis Chevrolet dimostrò di essere un disegnatore di talento. Infatti, tutte e quattro le automobili avevano la firma distintiva di Chevrolet, e se non fosse stato per la leggendaria "lotta al sigaro" tra Chevrolet e Durant , nel 1914, lo svizzero avrebbe probabilmente contribuito a progettare numerose altre automobili per l'azienda. Ma purtroppo le vetture prodotte tra il 1911 e il 1914 furono le uniche ad essere personalmente realizzate da Chevrolet. E. La decisione di produrre veicoli di massa Quando i due caparbi fondatori della società, Durant e Chevrolet, nel 1914 decisero di posizionare la loro azienda emerse una discussione. Durante una vacanza presa da Chevrolet, Durant ristrutturò l'azienda per concentrarsi maggiormente su automobili a prezzi accessibili, in concorrenza con quelle prodotte da Ford. Chevrolet considerò questo un insulto, visto che era sempre stato interessato a costruire modelli esclusivi, "automobili ad alta velocità e ad alte prestazioni". Se dovessimo credere alle dichiarazioni rilasciate dalla vedova di Durant e dalla sorella di Chevrolet decenni dopo l'accaduto, fu un laconico commento fatto da Durant a causare la rottura della partnership. Durant, infatti, suggerì a Chevrolet, in quanto dirigente del settore automobilistico, di smettere di fumare sigarette scadenti da "colletti blu" e passare ai sigari, più esclusivi. Catherine Durant più tardi disse che suo marito non disdegnava la marca delle sigarette, ma il modo in cui Chevrolet le teneva all’angolo della bocca. In ogni caso, questo commento deve avere ferito Louis Chevrolet, tanto che egli rispose: "Ti ho venduto la mia automobile, il mio nome, ma non ti vendo la mia personalità." Mise poi in una valigia le sue sigarette e lasciò l’azienda. A questo punto Durant prese una decisione fondamentale che influenzò il marchio Chevrolet. Istituzionalizzò il marchio come sinonimo di auto di buona qualità ad un prezzo accessibile. Chevrolet Italia S.p.A. Via A. Gustave Eiffel, 15 00148 Roma media.chevroleteurope.com Italia chevrolet.it - 5 - Mentre il marchio Chevrolet crebbe rapidamente in base ai dettami stabiliti da Durant, Louis Chevrolet tornò alla sua passione. Il suo motto era quello di progettare vetture moderne e partecipare alle competizioni automobilistiche. Nel compimento di questo obiettivo, nel 1914, fondò la "Frontenac Motor Corporation". In un difficile contesto economico, nel 1920, il primo prodotto – realizzato in serie - fu la Frontenac, il fiore all'occhiello dell'industria automobilistica americana. Nel 1926, lui e suo fratello Arthur fondarono una nuova società, la "Chevrolair 333", e iniziarono a sviluppare un motore per velivoli leggeri. La società fu poi sciolta a causa di una disputa tra i due fratelli. Senza ulteriori indugi, Louis fondò poi la "Chevrolet Air Car Company" di Indianapolis, che chiuse poco dopo a causa della conseguente crisi economica. Il suo ultimo colpo di genio fu nel 1932, quando sviluppò un motore a 10 cilindri a stella. Chevrolet fece richiesta del brevetto per questo motore, ma la registrazione avvenne solo nel 1935 e Louis Chevrolet non ebbe più la forza di costituire un'altra società. Invece lavorò ancora come meccanico, proprio come all'inizio della sua carriera, nello stabilimento di produzione di Chevrolet a Detroit. Morì il 6 giugno 1941, all'età di 63 anni, nella sua casa a Lakewood, a est di Detroit, dopo un lungo periodo di infermità causato da un’emorragia cerebrale. F. Il Logo del Cravattino Dopo la separazione con Louis Chevrolet, William Durant lavorò sulle sue varie aziende. In seguito alla perdita del controllo della General Motors, registrò la "Chevrolet Motor Company of Delaware". La nuova società incorporò la vecchia Chevrolet Motor Company e operò come holding per i suoi affari in ambito automobilistico.