LABANCHI LOVREGLIO · SAVOIA Fantasie D’Opera Per Clarinetto E Pianoforte
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BASSI · DELLA GIACOMA · LABANCHI LOVREGLIO · SAVOIA Fantasie d’opera per clarinetto e pianoforte GIOVANNI PUNZI · AMEDEO SALVATO 830002_Booklet.indd 1 07/12/2018 10:53 Tactus Termine latino con il quale, in epoca rinascimentale, si indicava quella che oggi è detta «battuta». The Renaissance Latin term for what is now called a measure. 2019 ℗ Tactus s. a. s. di Gian Enzo Rossi & C. www.tactus.it In copertina / cover: Federico Zandomeneghi (1841-1917) Il Palco k Producer, Musical direction, Postproduction: Rosella Clementi Sound engineer: Erik Skovgaard Pedersen English Translation: Marta Innocenti L’editore è a disposizione degli aventi diritto. 830002_Booklet.indd 2 07/12/2018 10:53 Strumenti / Instruments Clarinetto / Clarinet Buffet Crampon Model RC Prestige Clarinetto piccolo / Piccolo clarinet Schwenk & Seggelke - Eb - Model 1000 Pianoforte / Piano Piano Fazioli Grand Piano F 228 k 1 830002_Booklet.indd 1 07/12/2018 10:53 Il ‘bel canto’ e le reminiscenze operistiche sono gli elementi comuni a tutte le composizioni presenti in questo cd. Nel solco del tecnicismo melodico, tipico della scuola clarinettistica italiana ottocentesca, questi lavori offrono al virtuoso Punzi la possibilità di sfoggiare un ricco campionario di virtuosismi interpretativi. Luigi Bassi (Cremona, 1833 - Milano, 1871). Successore del celebre Ernesto Cavallini (1807 - 1874), fu 1° clarinetto nell’orchestra del Teatro alla Scala di Milano (1853 - 1870). La Fantasia di Concerto sopra motivi dell’Opera Rigoletto di Verdi (1865) si apre con la drammatica successione di accordi estratta dal preludio orchestrale all’atto I, seguita da una arabesca cadenza del clarinetto, inframmezzata dagli accordi del pianoforte. Seguono poi il recitativo «Mio Padre!» (Atto I), il quartetto «Bella figlia dell’amore» (Atto III), l’introduzione «Della mia bella incognita» (Atto I) e le arie «Caro nome che il mio cor» (Atto I) e «Parmi veder le lagrime» (Atto II) rielaborate e variate in un crescendo di spettacolari passi di bravura del clarinetto. In assoluto, questa fantasia è tra le composizioni italiane per clarinetto più nota ed eseguita in tutto il mondo. Delizioso e brillante, il Gran duetto concertato sopra motivi dell’Opera La Sonnambula del M° Bellini (1867) è scritto per clarinetto piccolo in Mib e clarinetto in Sib con accompagnamento di pianoforte. Incentrato sulla rielaborazione delle più acclamate arie della suddetta opera belliniana, nelle due variazioni finali, elaborate sull’aria «Ah, perché non posso odiarti» (Atto II), i due solisti si alternano con funambolici e spettacolari virtuosismi. Chiude il duetto un brillante e brioso «Passo finale». Nel Divertimento sopra motivi dell’Opera Il Trovatore del M° G. Verdi (1862), infine, vengono rielaborati e variati il coro «Sul l’orlo dei tetti» (Atto I) e le arie «Stride la vampa!» (Atto II), «D’amor sull’ ali rosee» (Atto IV) e «Di quella pira» (Atto III). Donato Lovreglio (Bari, 1841 - Napoli, 1907). Flautista e compositore, fu attivo principalmente a Napoli dove si esibì spesso in duo con la moglie, la pianista Adelina Castelli. La presente Fantasia da Concerto su La Traviata di G. Verdi op. 45, 2 830002_Booklet.indd 2 07/12/2018 10:53 fu dedicata all’amico clarinettista Nicola Dell’Orefice, che la eseguì per la prima volta il 7 novembre 1863 a Napoli. In questa composizione vengono rielaborati e variati materiali tematici tutti estratti dal I Atto della suddetta opera verdiana: il finale del duetto «Un dì felice, eterea», l’aria «Ah, fors’è lui che l’anima» - preceduta e seguita da due cadenze del clarinetto solo - il brindisi «Libiam ne’ lieti calici», il preludio orchestrale e la romanza «Sempre libera degg’ io folleggiare» che con un «affrettando» chiude in modo brillante la fantasia. Gaetano Labanchi (Palermo, 1829 - Napoli, 1908) - Paolo Savoia (Gerace, Reggio Calabria, 1820 - Napoli, 1915). Entrambi furono attivi a Napoli nella seconda metà dell’800: Labanchi come 1° clarinetto al Teatro S. Carlo e docente al Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella, mentre il Savoia, allievo di Donizetti e Mercadante, come compositore e Capo-musica di diverse bande militari. Il presente Concerto sopra motivi dell’Opera Un Ballo in Maschera di G. Verdi, fu eseguito la prima volta a Napoli l’11 marzo 1866 dal Labanchi, «ammirato solo per agilità e cavata, ma lasciò desiderio di maggiore accento, tanto più che la natura della sua composizione, sopraccarica di note, lo esigeva innanzi tutto». Carlo Della Giacoma (Verona, 1858 - Todi, Perugia, 1929). Compositore e direttore di varie bande musicali italiane, nel 1891 scrisse la Fantasia op. 83 sulla Cavalleria Rusticana del M° P. Mascagni. La composizione inizia con l’inciso orchestrale del finale dell’opera (Largo e ritenuto), inframmezzato da due arpeggiate cadenze del clarinetto. Seguono quindi le rielaborazioni della siciliana «O Lola ch’ai di latti la cammisa», virtuosisticamente variata, del celebre Intermezzo e dell’introduzione orchestrale alla romanza «Il cavallo scalpita», della romanza «Bada, Santuzza, schiavo non sono» e dello stornello «Fiori di giaggiolo». ADRIANO AMORE 3 830002_Booklet.indd 3 07/12/2018 10:53 “Bel canto” and operatic reminiscences are present in all the compositions included in this cd. These works, in the wake of the melodic technicality that was typical of the nineteenth-century Italian clarinet school, give the virtuoso Punzi the chance to offer us a broad range of bravura displays. Luigi Bassi (Cremona, 1833 - Milan, 1871). As a successor of the celebrated Ernesto Cavallini (1807 - 1874), he was first clarinettist in the orchestra of the Teatro alla Scala of Milan (1853 - 1870). His Fantasia di Concerto sopra motivi dell’Opera Rigoletto di Verdi (1865) begins with a dramatic sequence of chords drawn from the orchestra prelude of Act 1, which is followed by an arabesque-like cadenza played by the clarinet, alternating with piano chords. Then we hear the recitative “Mio Padre!” (Act 1), the quartet “Bella figlia dell’amore” (Act 3), the introduction “Della mia bella incognita” (Act 1), and the arias “Caro nome che il mio cor” (Act 1) and “Parmi veder le lagrime” (Act 2), refashioned and varied in a crescendo of impressive virtuoso passages of the clarinet. This Fantasia is undoubtedly the best-known and most frequently performed Italian clarinet composition worldwide. The delightful, sparkling Gran duetto concertato sopra motivi dell’Opera La Sonnambula del M° Bellini (1867) was composed for a small clarinet in E flat and a clarinet in B flat with piano accompaniment. It is based on a re-fashioning of the most acclaimed arias of that opera, in the two final variations on the aria “Ah, perché non posso odiarti” (Act 2), in which the two soloists alternate with acrobatic, spectacular virtuosity. The duet is closed by a brilliant, lively “Passo finale”. InDivertimento sopra motivi dell’Opera Il Trovatore del M° G. Verdi (1862), there are refashionings and variations on the chorus “Sull’orlo dei tetti” (Act 1) and the arias “Stride la vampa!” (Act 2), “D’amor sull’ali rosee” (Act 4) and “Di quella pira” (Act 3). Donato Lovreglio (Bari, 1841 - Naples, 1907). He was a flutist and a composer, and was active chiefly in Naples, where he performed often in a duo with his wife, the pianist Adelina Castelli. His Fantasia da Concerto su La Traviata di G. Verdi op. 45, 4 830002_Booklet.indd 4 07/12/2018 10:53 presented here, was dedicated to his friend Nicola Dell’Orefice, a clarinettist, who performed it for the first time in Naples on 7 November 1863. This composition re-fashions and varies some themes that are all drawn from Act 1 of Verdi’s opera: the finale of the duet “Un dì felice, eterea”, the aria “Ah, fors’è lui che l’anima” – preceded and followed by two cadenzas of the solo clarinet – the toast “Libiam ne’ lieti calici”, the orchestral prelude, and the romance “Sempre libera degg’ io folleggiare”, which brilliantly closes the Fantasia with an “affrettando”. Gaetano Labanchi (Palermo, 1829 - Naples, 1908) - Paolo Savoia (Gerace, Reggio Calabria, 1820 - Naples, 1915). Both these musicians were active in Naples during the second half of the nineteenth century: Labanchi as first clarinet at the Teatro S. Carlo and teacher at the Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella; Savoia, who was a pupil of Donizetti and Mercadante, as a composer and bandmaster of several military bands. This Concerto sopra motivi dell’Opera Un Ballo in Maschera di G. Verdi was performed for the first time in Naples on 11 March 1866 by Labanchi, who was “admired only for his agility and touch, but aroused the wish for a stronger accent, also because the nature of his composition, overloaded with notes, requested it particularly”. Carlo Della Giacoma (Verona, 1858 - Todi, Perugia, 1929). He was a composer and bandmaster of several Italian musical bands, and composed his Fantasia op. 83 sulla Cavalleria Rusticana del M° P. Mascagni in 1891. This piece begins with the orchestral clause of the opera’s finale (Largo e ritenuto), interpolated by two cadenzas with arpeggios played by the clarinet. This is followed by refashionings of the siciliana “O Lola ch’ai di latti la cammisa” with virtuoso variations, of the famous Intermezzo, of the orchestral introduction to the romance “Il cavallo scalpita”, of the romance “Bada, Santuzza, schiavo non sono”, and of the stornello “Fiori di giaggiolo”. ADRIANO AMORE 5 830002_Booklet.indd 5 07/12/2018 10:53 GIOVANNI PUNZI, primo Clarinetto Solista dell’Orchestra Filarmonica di Copenaghen è attualmente considerato a livello internazionale come uno dei maggiori talenti della sua generazione. Diplomato giovanissimo con lode e menzione al Conservatorio di Salerno nella classe di R. Pastore, viene in seguito ammesso all’Accademia Perosi di Biella nella classe di Thomas Friedli, per poi continuare i suoi studi a Roma, all’Accademia Italiana del flauto con Calogero Palermo e all’Accademia Nazionale d Santa Cecilia con Alessandro Carbonare.