STUDIO DEL CENTRO STORICO Art
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COMUNE DI CAMMARATA Libero Consorzio Comunale di Agrigento STUDIO DEL CENTRO STORICO art. 3 L.R. 10 Luglio 2015, n. 13 Progetto Ufficio Tecnico Comunale arch. Pietro Madonia Consulenza prof. Giuseppe Trombino (Progettista PRG) 2016 Comune di Cammarata (AG) Studio del centro storico (art. 3 L.R.13/2015) 2 Premessa Nelle pagine che seguono è illustrato lo studio del centro storico di Cammarata, redatto in attuazione delle disposizioni contenute nell’art. 3 della L.R. 10 luglio 2015, n. 13, recante “Norme per favorire il recupero del patrimonio edilizio di base dei centri storici”. Per effetto della disposizione sopra richiamata è posto l’obbligo ai Comuni di redigere uno “Studio con effetti costitutivi” riguardante il centro storico, composto da: a) una relazione esplicativa delle scelte; b) una planimetria in scala non superiore a 1:500. Finalità dello studio è quella di individuare la appartenenza delle singole unità edilizie che compongono il patrimonio edilizio esistente all’interno del centro storico alle tipologie specificate nell’art. 2 della stessa legge. E’ altresì prescritto, nell’art. 4, che vengano delimitate aree di tutela e valorizzazione all’interno dei centri storici ovvero in aree adiacenti al centro storico (purché non prevalenti in termini di superficie), ricomprendenti uno o più isolati che presentano caratteri di degrado edilizio, urbanistico, ambientale, economico e sociale. Va chiarito che lo studio sopra specificato è solamente finalizzato a semplificare le modalità e le procedure di rilascio dei titoli abilitativi per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente dei centri storici e non sostituisce gli ordinari strumenti di pianificazione, quali la Variante ex Circolare ARTA n. 3/2000 ovvero i piani particolareggiati esecutivi e di recupero edilizio. Per tutte le problematiche connesse alla sistemazione degli spazi non costruiti, all’attribuzione delle destinazioni d’uso, alla determinazione delle modalità di intervento negli edifici allo stato di rudere, nonchè per la regolamentazione urbanistica ed edilizia degli interventi pubblici e privati, occorre dunque rinviare alla definizione di un piano di dettaglio. Il presente studio è stato redatto dall’Ufficio Tecnico comunale, diretto dall’arch. Pietro Madonia, avvalendosi della consulenza del prof. Giuseppe Trombino, redattore del PRG e dell’allegato Piano particolareggiato del centro storico. In particolare, per la redazione dello studio descritto di seguito sono state utilizzate, come meglio specificato nel seguito, le informazioni e le conoscenze acquisite per la redazione del Piano particolareggiato del centro storico allegato al PRG vigente, che sono state aggiornate alla attualità e rielaborate opportunamente al fine di renderle rispondenti ai contenuti ed alle finalità del presente studio. Comune di Cammarata (AG) Studio del centro storico (art. 3 L.R.13/2015) 3 AMBITO DI RIFERIMENTO DELLO STUDIO L’art. 1 della L.R. 13/2015 prescrive che lo Studio specificato in premessa debba riferirsi al “centro storico” di ogni Comune. Tale definizione, come è noto, non è priva di ambiguità, dal momento che la Regione Siciliana non ha mai completato il progetto di catalogazione e di censimento dei centri storici siciliani, prescritto dall’art. 1della L. R. 7 maggio 1976 n 70, che recita: “Il Governo della Regione, entro sei mesi dalla pubblicazione della presente legge, è tenuto a determinare con decreto l'elenco dei comuni siciliani i cui centri storici rappresentino beni culturali di particolare pregio, ai fini della salvaguardia, della conservazione e del recupero mediante interventi di risanamento conservativo…” In assenza di specifiche indicazioni, nel presente studio, ci si è riferiti alla perimetrazione della zona A contenuta all’interno del vigente Piano Regolatore Generale, che si ritiene corrispondente alle finalità ed allo spirito delle disposizioni vigenti in materia di centri storici. Va sottolineato per altro che tale perimetro coincide quasi perfettamente con quello contenuto nella scheda C.S.U. della Soprintendenza ai BB.CC.AA. 1.1 Il Piano Regolatore Generale Il comune di Cammarata è dotato di PRG, redatto dal prof. Giuseppe Trombino, adottato con Deliberazione n. 2 del 2005, e definitivamente approvato per decorrenza dei termini nel 2011. Fig. 1 – Piano Regolatore Generale vigente. In rosso la zona A1. Centro storico urbano Comune di Cammarata (AG) Studio del centro storico (art. 3 L.R.13/2015) 4 Il PRG norma le attività all’interno del centro storico, identificato come zona A1, come appresso: “All'interno del perimetro della zona A1 ricadono il centro urbano di formazione medioevale, le successive espansioni sei-settecentesche, i tessuti edilizi di saturazione del sec. XIX nonchè le aree libere circostanti che devono considerarsi parti integranti, sotto il profilo storico e paesaggistico, degli insediamenti storici. Di tali zone il PRG prevede la salvaguardia fisico-morfologica, attribuendo al centro storico urbano un ruolo di caposaldo della nuova organizzazione funzionale del territorio. In considerazione dello stato di degrado in cui versano molti edifici ricadenti in tale zona e dell'importanza del loro recupero ai fini culturali e/o economici, la zona A1 è interamente da considerarsi "zona di recupero" ed in essa si applicano le norme e le agevolazioni previste dalla L. 457/78 e successive modificazioni nazionali e regionali. Gli interventi, di iniziativa sia pubblica che privata, dovranno tendere a far assumere a questa parte di città il ruolo centrale che le è proprio, oggi in buona misura perduto, conservando la struttura morfologica complessiva ed adeguando le caratteristiche tipologiche del patrimonio edilizio esistente alle attuali necessità abitative e ricettive. Le previsioni del PRG per la zona A1 trovano specificazione nelle Prescrizioni Esecutive progettate in conformità alla Circ. A.T.A. n. 3/2000, nelle quali sono specificate, per ciascuna unità edilizia, le modalità di intervento ammesse e sono identificati gli ambiti da sottoporre a ristrutturazione urbanistica. Gli interventi di ristrutturazione urbanistica dovranno avere come obiettivo la riqualificazione di parti dell'abitato particolarmente destrutturate e il raggiungimento di rilevanti e documentate finalità sociali e dovranno essere realizzati nel rispetto degli indici e parametri stabiliti dal D.M. 2.04.1968 e dei criteri progettuali fissati nell'art. 55 della L.R. 71/1978 e specificati nella Circ. ATA n. 3/2000. La realizzazione di tali interventi è comunque subordinata alla approvazione di specifici piani particolareggiati esecutivi”. Fig. 2 – Prescrizioni esecutive del PRG relative al centro storico. Destinazioni funzionali Al PRG sono state allegate Prescrizioni esecutive relative a varie zone, tra le quali la zona A1 del centro storico urbano. Attraverso tali prescrizioni sono state dettagliatamente normati gli interventi realizzabili nel centro storico sia da parte dei soggetti pubblici che privati. Comune di Cammarata (AG) Studio del centro storico (art. 3 L.R.13/2015) 5 2. LO STATO DI FATTO 2.1 Le vicende storiche Tralasciando le lunghe ed importanti vicende storiche che hanno coinvolto il territorio di Cammarata in epoca presistorica, e concentrando l'attenzione sullo insediamento che ha dato origine all'agglomerato urbano, va detto che esso si è sicuramente sviluppato sotto la dominazione islamica e soprattutto normanna. E' verosimile che un nucleo primitivo del paese dovette preesistere all'invasione dei musulmani. Ciò, tuttavia, nulla toglie alla centralità di tale vicenda vista la grande influenza che la cultura islamica ebbe nella cultura edificatoria di Cammarata. Anche una analisi morfologica ed insediativa di quel che rimane del nucleo storico del paese permette di cogliere non pochi riferimenti ad un preciso modo di relazionare spazi pubblici e privati e ad una profonda matrice linguistica 1. Nell'XI sec. la Sicilia era invasa dalle due stirpi musulmane dei berberi e degli arabi, tra loro antagoniste. Esse, caratterizzate per molti aspetti da un'indole nomade, ben presto si stabilirono in territori o in villaggi già popolati. Cammarata, fu scelta probabilmente per il suo essere naturale stazione di quell'importante transito attivo tra Agrigento e Palermo. Le sue sorti erano legate alle vicende dei berberi poiché Agrigento, (l'unica città gerarchicamente più importante posta nelle sue vicinanze) attorno a cui gravitava per ragioni territoriali, sottostava al dominio di Hammûd, che si estendeva su tutta la parte meridionale dell'Isola. Così, allorquando Ruggero riuscì ad espugnare Agrigento nel 1087 e a debellare gli ultimi insediamenti musulmani, anche Cammarata ed il suo castello caddero sotto la conquista normanna. Sebbene le testimonianze storiche attestino la presenza di insediamenti precedenti alla occupazione islamica, proprio in funzione di questa (ed a partire da questa) si può parlare di una significativa ripercussione nella costruzione e nella modificazione del primo nucleo edificato di Cammarata 2. Seguendo la logica insediativa islamica, esso si polarizza attorno all'edificio della moschea che verosimilmente inviluppa, giustapponendo nel suo intorno, un compatto (seppur modesto) sistema insediativo. Si tratta del quartiere Gianguarna, il solo a mantenere e manifestare caratteri di autonomia rispetto alla restante parte del paese riferibili, al di là della effettiva databilità degli edifici, al principio di aggregazione, ai rapporti tra masse costruite e spazi aperti, alla larghezza della sezione stradale ed alla concezione