Comune Di LINAROLO Provincia Di Pavia
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Comune di LINAROLO Provincia di Pavia Sindaco: Pietro Scudellari Assessore Lavori Pubblici, Edilizia, Commercio: geom. Fabio Signorelli Segratario comunale: dott. Alfredo Scrivano PIANO DI GOVERNOGOVERNO DEL TERRITTERRITORIO Orientamenti iniziali ed obiettivi generali per lala formazioneformazione deldel PGT Relazione Maggio 2010 Progettista incaricato della redazione del PGT: Arch. Marco Bosi Con la collaborazione dell’Arch. Sara Zorzolo Procedimento Valutazione Ambientale Strategica: Dott. Stefania Anghinelli COMUNE DI LINAROLO Provincia di Pavia PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO – PV Orientamenti iniziali ed obiettivi generali per la formazione del PGT Indice ___ Pag. L’IDENTITÀ, L’AMBIENTE E LA VITA 1 CENNI STORICI 1 IL TERRITORIO, GLI INSEDIAMENTI E LE INFRASTRUTTURE 3 Il territorio 3 Lo sviluppo residenziale e produttivo 3 Gli stranieri residenti 4 La ricchezza individuale all’anno 2007 4 I servizi a rete 4 I servizi alla persona 4 Le attività produttive 5 I collegamenti 5 I Nuclei di Antica formazione 5 Gli edifici di valore storico/architettonico ed i Vincoli ambientali 5 LA POPOLAZIONE, LE ABITAZIONI, LE ATTIVITÀ ECONOMICHE E L’AGRICOLTURA SECONDO L’ISTAT 6 LA POPOLAZIONE 6 LE ABITAZIONI 6 LE ATTIVITA' ECONOMICHE 6 L'AGRICOLTURA 7 VINCOLI PRESENTI SUL TERRITORI 8 a) Vincoli di Legge 8 b) Vincoli che si vogliono inserire nel P.G.T. 8 LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE SOVRACOMUNALE 10 1. IL PIANO TERRITORIALE REGIONALE 10 2. PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE- P.P.R. 11 3. PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO – P.A.I. - DEL BACINO DEL FIUME PO 13 4. PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DEL PARCO NATURALE DELLA VALLE DEL TICINO 13 5. PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DEL PARCO REGIONALE DELLA VALLE DEL TICINO 13 6. IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE 14 P.R.G. VIGENTE E SUA ATTUAZIONE 16 1. PRG VIGENTE 16 2. ATTUAZIONE DEL PRG VIGENTE 17 C.ne di Linarolo – Pv – Orientamenti iniziali ed obiettivi generali per la formazione del PGT I IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO – P.G.T. E LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – V.A.S. 23 Il DOCUMENTO DI PIANO 24 La VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 26 Il PIANO DEI SERVIZI 26 Il PIANO DELLE REGOLE 28 La COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL P.G.T. 29 La FORMA DIGITALE DEGLI ELABORATI 29 FASI DEL PROCESSO METODOLOGICO-PROCEDURALE DEL P.G.T E DELLA V.A.S. 30 LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI - LE ISTANZE PERVENUTE A SEGUITO AVVIO PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DEL P.G.T. 33 ANDAMENTO DELLA POPOLAZIONE E PREVISIONI DI SVILUPPO 37 1. ANDAMENTO DELLA POPOLAZIONE 37 2. PREVISIONI DI SVILUPPO RESIDENZIALE 39 PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA, POTENZIALITÀ ED ASPETTATIVE 40 PUNTI DI FORZA 40 PUNTI DI DEBOLEZZA 41 POTENZIALITÀ – ASPETTATIVE 41 ORIENTAMENTI INIZIALI ED OBIETTIVI GENERALI STRATEGICI 43 LE PRINCIPALI AREE TEMATICHE 44 1. ASPETTI GENERALI 44 2. SISTEMA INSEDIATIVO RESIDENZIALE 46 3. SISTEMA INSEDIATIVO PRODUTTIVO 48 4. SISTEMA DEI SERVIZI A SUPPORTO DELLE FUNZIONI INSEDIATE E PREVISTE 50 5. SISTEMA DELLA MOBILITA’ ED ACCESSIBILITA’ 51 6. RISORSE NATURALI E SALUTE 52 7. SICUREZZA DELLE PERSONE E DELLA COMUNITÀ 54 8. ECOSISTEMI - AREE AGRICOLE – PAESAGGIO 55 9. RAPPORTI CON GLI ALTRI ENTI LOCALI 56 PARTECIPAZIONE ED INFORMAZIONE 57 PIANO DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA E DELLA PARTECIPAZIONE 57 ALLEGATI TAVOLA LG1 – Istanze pervenute a seguito dell’avvio del procedimento di formazione del P.G.T. Scala 1:6.000 LG2 – Schema strategico Scala 1:6.000 C.ne di Linarolo – Pv – Orientamenti iniziali ed obiettivi generali per la formazione del PGT II COMUNE DI LINAROLO Provincia di Pavia PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO – PV Orientamenti iniziali ed obiettivi generali per la formazione del PGT --- § --- L’IDENTITÀ, L’AMBIENTE E LA VITA CENNI STORICI ( dal sito internet del Comune ) L’abitato di Linarolo è posto in una zona che fu abbastanza frequentata durante il Medioevo perché vi transitava la “ Strada Regina “ che attraversava i territori di San Leonardo ed Ospedaletto; quest’ultima località conserva ancora le vestigia di un antico ospizio per i pellegrini. A Linarolo vi sono due fabbricati di origine signorile che potrebbero essere la reviviscenza di costruzioni più antiche. Si tratta, precisamente, di un palazzo che prospetta sulla piazza della Chiesa e mostra uno stemma nobiliare sulla facciata, e della villa Nocca, in Via Manzoni, con insito un bel giardino all'italiana. Entrambe le costruzioni risalgono ad un’epoca settecentesca. Nella piazza antistante la Chiesa si nota pure una torricciola Medioevale con fascia decorativa in cotto; essa fa parte del cascinale che fu di proprietà dei Calderara fino all’epoca moderna. Il palazzo è stato di recente ceduto dall'Ospedale Maggiore di Milano a privati che hanno in animo la completa ristrutturazione. L’ipotesi che il citato palazzo possa essere sorto sulle rovine di un castello non è affatto azzardata dal momento che la tradizione ricorda che un robusto fortilizio quadrilatero sorse in paese intorno al secolo XIII e fu demolito o distrutto, per cause imprecisabili, verso il secolo XVII. Tale rocca appartenne inizialmente ad un tale Pietro Rango, indi fu devoluta ai nobili Cane o Cani, Signori di Linarolo, Albuzzano a Miradolo. Nel 1380 fu donata da Edoardo Cane, fu Marco, unitamente ad altri beni all’Ospedale e Chiesa di S. Antonio Viennese, sedenti in Pavia fuori Porta S.Vito ( l’attuale Porta Milano ). All’uno ed all’altra erano addetti frati ospitalieri dipendenti da un’abbazia eretta a Vienne, città del Deifìnato. Risulta che nel 1406 codesti religiosi investirono il castello ed i beni di Linarolo per l’annuo canone di 50 fiorini ( non si sa però a quale tìtolo ) ai nobili Tommaso e Giovanni Beccaria. Successivamente, stretti da necessità finanziarie, gli stessi religiosi alienarono ( 1422 ) tutto il coacervo patrimoniale locale a Giovanni Beccaria fu Franceschino per 180 ducati, con l’obbligo di versare annualmente alla loro Chiesa di Pavia 50 fiorini. In seguito Linarolo fu incluso nel Vicariato di Belgioioso, soggetto alla Casa d’Este, ma annoverò fra i propri feudatari anche il nobile pavese Carlo Antonio Mezzabarba ed il Conte Leonardo Calderaio, marito di Camilla Mezzabarba, figlia del predetto Carlo Antonio. Possessori di beni in Linarolo furono contemporanemente, oltre ai Beccaria ed ai Mezzabarba, anche i Conti Lonati, i Conti Salema-Opizzoni, la Commedia di San Guglielmo, il Collegio dei Notai di Pavia, il Capitolo di San Michele, la Canonica di S. Maria Gualtieri ad il Monastero di S. Pietro in Ciel d’Oro (Guizzi ). Vi è anche da segnalare che in località Vaccarizza è posizionato un Cristo scolpito su marmo risalente al secolo XII che attualmente trova la sua consona posizionatura nella cappella creata a tale scopo dai sigg. Moro-Martinoli. Il nome Linarolo trae certamente origine dalla parola latina linum – lino – per la sua diffusa coltivazione sul territorio ( la zona anticamente era appunto detta “ linaria “ ); gli abitanti sono denominati linaloresi. Di particolare interesse sono stati i toponimi utilizzati fino al medio evo per distinguere le varie parti del territorio: la zona a sud del paese era denominata “ toxicaria “ molto probabilmente per la presenza di “ male erbe “; la zona a nord “ orticaria “ per la presenza di ortiche; la zona a ovest “porcaria “ per la presenza di allevamenti di suini. C.ne di Linarolo – Pv – Orientamenti iniziali ed obiettivi generali per la formazione del PGT 1 La località Vaccarizza ha costituito nel tempo la fonte di ottimi redditti, avendo prati, vigne e terre arabili, e stalle che fornivano latte e formaggio. La storia più recente ci informa che nel 1872 il Comune di Vaccarizza venne soppresso ed aggregato al Comune di Linarolo, con grave malcontento dei suoi abitanti ( in precedenza il Comune di Vaccarizza aveva aggregato a se i piccoli Comuni di Ospedaletto e di San Leonardo ). C.ne di Linarolo – Pv – Orientamenti iniziali ed obiettivi generali per la formazione del PGT 2 IL TERRITORIO, GLI INSEDIAMENTI E LE INFRASTRUTTURE Il territorio Il Comune di Linarolo ha una popolazione al 31 Dcembre 2009 di 2.638 abitanti ( 2.518 al 31.12.2008 ), ed una superficie territoriale di 12,25 Kmq., per una densità di 215 abitanti a Kmq. ( 210 nel 2008 ); oltre al capoluogo sono presenti le Frazioni di Ospedaletto, San Leonardo ( diviso con il Comune di Valle Salimbene ) e Vaccarizza. Il Comune confina a nord con il Comune di Albuzzano; ad est con il Comune di Belgioioso; a sud con i Comuni di Albaredo Arnaboldi e Mezzanino; ad ovest con i Comuni di Travasò Siccomario e di Valle Salimbene. Il Comune è collocato nell’area del Pavese meridionale, Regione Agraria n. 6 – Pianura di Pavia, e la parte meridionale del suo territorio si trova sulla riva sinistra del Fiume Po, alla confluenza del Fiume Ticino, in località La Becca da cui prende il nome dello storico ponte in ferro costruito nel 1.912 e riedificato parzialmente nel 1950, che consente l’accesso all’Oltrepo Pavese, zona collinare della Città di Stradella e dell’imbocco della Valle Versa, famosa per i suoi eccellenti vini. Il territorio comunale, per la sua confinanza con il Fiume Ticino, è completamente ricompresso all’interno del Parco del Ticino, e suddiviso in parte fra il Parco Naturale ( fiume, anse e zone golenali fino alla scarpata fluviale, aree naturali/paesaggistiche pregate ) ed il Parco Regionale ( aree agricole/paesaggistiche – terrazzo della pianura lombarda ). Le Frazioni di Ospedaletto, San Leonardo e Vaccarizza sono poste sul margine della scarpata fluviale, mentre il capoluogo è posto sul terrazzo della pianura lombarda. Il territorio presenta un’altitudine che varia da un minimo di 59 ml. ad un massimo di 77 ml. s.l.m.; il Municipio è posto ad una altezza di 76 ml. s.l.m.; conseguentemente il terriotorio è costituito da un piano inclinato con leggera pendenza verso la scarpata fluviale la quale ne delimita l’estensione verso i fiumi.