Deliberazione n. 2/2021/SCBOLZ/CSE

Sezione di controllo per il Trentino-Alto Adige/Südtirol Sede di Bolzano

Collegio di controllo sulle spese elettorali Elezioni amministrative 2020 del Comune di Bolzano

Seduta del 10 marzo 2021 composto dai magistrati:

Presidente Josef Hermann RÖSSLER Consigliere Irene THOMASETH Consigliere Alessandro PALLAORO

VISTA la legge 10 dicembre 1993, n. 515 e successive modifiche ed integrazioni, recante norme sulla “Disciplina delle campagne elettorali per l’elezione alla Camera ed al Senato della Repubblica”; VISTA la legge 6 luglio 2012, n. 96 e successive modifiche ed integrazioni, e, in particolare, l’art. 13, comma 6, che attribuisce al Collegio istituito presso le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti la verifica della conformità alla legge delle spese sostenute da partiti, movimenti, liste e gruppi di candidati per le campagne elettorali nei Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti; VISTA la deliberazione della Sezione delle Autonomie della Corte di conti n. 24 del 1° ottobre 2013, che approva i “Primi indirizzi interpretativi inerenti l’applicazione dell’art. 13 della legge 6 luglio 2012, n. 96, sul controllo delle spese elettorali nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti”; VISTA la deliberazione della Sezione delle Autonomie della Corte di conti n. 12 del 15 aprile 2014, che enuncia i principi di diritto a cui si devono conformare le Sezioni regionali di controllo ai sensi dell’art. 6, comma 4, del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito in legge 7 dicembre 2012, n. 113;

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VISTO il decreto n. 8/2020 del Presidente di questa Sezione regionale di controllo, con il quale viene nominato il Collegio di controllo sulle spese elettorali; VISTA la deliberazione n. 9/2020 del 13 novembre 2020 di insediamento di questo Collegio; VISTA la nota del Segretario generale del Comune di Bolzano pervenuta in data 21 ottobre 2020, con la quale sono stati comunicati al Collegio i seguenti dati: numero dei cittadini iscritti nelle liste elettorali alla data di svolgimento delle elezioni, data di pubblicazione della convocazione dei comizi elettorali, data di insediamento dei consigli comunali, nominativo dei candidati e dei delegati di lista; VISTA la nota del Segretario generale del Comune di Bolzano del 2 dicembre 2020 con la quale sono stati depositati i rendiconti delle spese elettorali sostenute dalle singole liste, nonché l’ulteriore documentazione pervenuta a seguito di specifiche richieste integrative; VISTO il decreto n. 2/2021 dell’8 marzo 2021 con il quale il Presidente del Collegio di controllo delle spese elettorali ha convocato il Collegio per l’odierna camera di consiglio; CONSIDERATO che dall’esame della documentazione acquisita, in base al controllo di competenza di questo Collegio, sono emerse le considerazioni riportate nell’unita relazione;

DICHIARA la conclusione dell’attività di controllo intestata a questo Collegio;

DELIBERA di approvare l’unita relazione sul controllo delle spese elettorali e delle fonti di finanziamento delle formazioni politiche che hanno partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale, tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 (e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020) nel Comune di Bolzano, che si allega alla presente delibera costituendone parte integrante;

DISPONE la trasmissione di copia della presente deliberazione, con l’allegata relazione, al Presidente del Consiglio comunale di Bolzano, e, per conoscenza, al Commissariato del Governo per la Provincia di Bolzano, al Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte di Appello di Trento, all’Ufficio affari istituzionali (Ripartizione II) della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol e alla Ripartizione enti locali della Provincia Autonoma di Bolzano;

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INVITA il Presidente del Consiglio comunale di Bolzano a curare sia la trasmissione della relazione ai delegati di lista che la pubblicazione sul sito istituzionale dell’Ente.

Così deliberato nella camera di consiglio del giorno 10 marzo 2021.

Il Presidente f.to Josef Hermann Rössler I Componenti f.to Consigliere Irene Thomaseth f.to Consigliere Alessandro Pallaoro

Depositato in Segreteria il 12 marzo 2021 La Dirigente f.to Francesca Tondi

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SEZIONE DI CONTROLLO

PER LA REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL

SEDE BOLZANO

COLLEGIO DI CONTROLLO SULLE SPESE ELETTORALI

RELAZIONE SULLE SPESE ELETTORALI ELEZIONI DEL 20, 21 SETTEMBRE 2020 E SUCCESSIVO TURNO DI BALLOTTAGGIO DEL 4 OTTOBRE 2020

COMUNE DI BOLZANO

approvata con deliberazione n. 2/2021/CSE

(art. 12, c. 3, legge 10 dicembre 1993, n. 515; art. 13, c. 6, legge 6 luglio 2012, n. 96)

Hanno collaborato:

Johanna Erardi

Ugo Magagna

Relazione spese elettorali – Elezioni amministrative Comune di Bolzano 2020

INDICE

Premessa …………………………………………………………………………………………. 1

PARTE GENERALE ……………………………………………………………………………. 4

Soggetti passivi e termine per la presentazione del rendiconto ……………………………. 5 Contenuto del rendiconto………………………………………………………………………. 5 Periodo temporale di riferimento della campagna elettorale ………………………………. 7 Termini per la conclusione del controllo e regime sanzionatorio ………………………….. 7 Attività svolta e suggerimenti del collegio di controllo …………………………………….. 9

PARTE SPECIALE ………………………………………………………………………………. 13

1. FUTURO BOLZANO ZUKUNFT BOZEN DAVIDE COSTA …………………………..……… 14 2. IO STO CON BOLZANO FÜR BOZEN GENNACCARO SINDACO BÜRGERMEISTER…… 15 3. MOVIMENTO 5 STELLE ………………………………………………………………….……... 16 4. LISTA CIVICA BÜRGERLISTE CON MIT CARAMASCHI ……………..…………………….. 17 5. OLTRE WEITER ZANIN ………………………………………………………………………… 19 6. LEGA SALVINI PREMIER ………………………………………………………………………. 21 7. SVP …………………………………………………………………………….………………….. 22 8. …………………………………………………………...……………………………… 23 9. PARTITO DEMOCRATICO BOLZANO BOZEN …………………...... ………………………... 25 10. VOLT PSI BZ ……………………………………………………………….……………………... 26 11. GIORGIA MELONI FRATELLI D'ITALIA ………………………………...………………….. 27 12. CASAPOUND ITALIA ………………………………………………………….……………….. 28 13. VEREINTE LINKE SINISTRA UNITA ………………………………………………………... 29 14. VERDI GRÜNE VERC ……………………………………………………………………………….. 30 15. CON BOLZANO MIT BOZEN PER FÜR CARAMASCHI ……………………... 31 16. RENTNER FÜR BOZEN PENSIONATI PER BOLZANO ………………………………………... 32 17. VOX ITALIA ………………………………………………………………………………………….. 33 18. BERLUSCONI PRESIDENTE ZANIN ………………………………………….. 34

Relazione spese elettorali – Elezioni amministrative Comune di Bolzano 2020

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PREMESSA

Il presente referto, redatto ai sensi dell’art. 12, comma 3, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, come modificato dall’art. 14, comma 4, lettera c) del decreto-legge 8 dicembre 2013, n. 149 (convertito dalla legge 21 febbraio 2014, n. 13), concerne gli esiti dei controlli eseguiti sui conti consuntivi delle spese sostenute da partiti, movimenti, liste e gruppi di candidati nella campagna elettorale per le elezioni comunali di Bolzano, tenutesi il 20 e il 21 settembre 2020 (turno di ballottaggio 4 ottobre 2020). La legge 6 luglio 2012, n. 96 recante “Norme in materia di riduzione dei contributi pubblici in favore dei partiti e dei movimenti politici, nonché misure per garantire la trasparenza e i controlli dei rendiconti medesimi. Delega al Governo per l’adozione di un testo unico delle leggi concernenti il finanziamento dei partiti e dei movimenti politici e per l’armonizzazione del regime relativo alle detrazioni fiscali”, così come modificata dal decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 (convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014 n. 116), ha innovato la disciplina in materia di rimborsi delle spese elettorali ai partiti, degli obblighi dei movimenti politici e dei singoli candidati, nonché dei controlli da parte dei vari organi preposti. In particolare, l’art. 13 della legge citata introduce limiti massimi alle spese elettorali dei candidati e dei partiti, liste e movimenti politici per le elezioni comunali e prevede un obbligo di rendicontazione delle spese sostenute per la campagna elettorale, disciplinando un controllo intestato ad un apposito Collegio di controllo su dette spese, istituito presso le Sezioni regionali della Corte dei conti, limitatamente ai comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti “…al fine di assicurare la correttezza e la lealtà della competizione elettorale nonché la trasparenza dei mezzi finanziari impiegati a copertura delle spese” (cfr. in argomento le deliberazioni della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti n. 24/2013/INPR e n. 12/2014/QMIG). Il sesto comma del citato art. 13 rinvia, fra l’altro, alle seguenti disposizioni della richiamata legge n. 515/1993:

 art. 7, Limiti e pubblicità delle spese elettorali dei candidati, commi 2, 3, 4, 6, 7 e 8;  art. 11, Tipologia delle spese elettorali;  art. 12, Pubblicità e controllo delle spese elettorali di partiti, movimenti, liste e gruppi di candidati, commi 1 e 2, comma 3 primo e secondo periodo, commi 3-bis e 4;  art. 13, Collegio regionale di garanzia elettorale;  art. 14, Pubblicità e controllo delle spese elettorali dei candidati;

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 art. 15, Sanzioni, commi 3, 5, 6, 7, 8, 9 e 10, primo periodo del comma 11, comma 15, primo periodo del comma 16, e comma 19.

Da sottolineare che la normativa in vigore opera una netta separazione tra l’obbligo di rendicontazione della formazione politica e quello del singolo candidato, affidando i relativi controlli a due organi distinti. Giova sottolineare che mentre il controllo sul consuntivo relativo alle spese e alle relative fonti di finanziamento di partiti, movimenti, liste e gruppi di candidati che hanno partecipato alla campagna elettorale è svolto dall’apposito Collegio di controllo sopra citato (composto da tre magistrati contabili), la verifica dei rendiconti presentati dai singoli candidati, è affidata al Collegio regionale di garanzia elettorale, istituito presso la Corte di Appello del capoluogo di regione. Risulta che la Ripartizione II (Enti locali, previdenza e competenze ordinamentali) della Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol, Ente competente in materia, ha fornito indicazioni concernenti “Adempimenti e procedure da seguire successivamente alla proclamazione degli eletti e delle elette” a tutti i comuni interessati alle elezioni comunali, con circolare del 18 settembre 2020. Detta circolare richiama al punto n. 8 l’attenzione dei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti della Provincia di Bolzano su quanto indicato nelle “istruzioni per la presentazione delle candidature per l’elezione diretta del sindaco e per le elezioni dei consigli comunali” predisposte dalla Regione autonoma Trentino - Alto Adige ed. 2020 nella parte concernente gli obblighi di pubblicità e di rendicontazione delle spese elettorali di liste e candidati (paragrafo 18.6 e seguenti). Il Collegio di controllo all’uopo costituito presso la Sezione di controllo di Bolzano della Corte dei conti ha svolto, in linea con gli indirizzi interpretativi impartiti dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti con le deliberazioni in precedenza citate, una attività istruttoria che comprende la disamina dei conti consuntivi e dei relativi allegati, nell’ambito della attività di verifica della conformità a legge delle spese sostenute dalle formazioni elettorali, e della regolarità della documentazione prodotta a prova delle spese stesse. In particolare, per conformità a legge delle spese deve intendersi “…in base alla tipologia delle spese elettorali ammissibili indicate ai commi 1 e 2 dell’art. 11 della legge 515 del 1993, la sussistenza di una connessione, diretta o indiretta, della spesa con le finalità elettorali secondo un principio di inerenza e di congruità anche sotto il profilo temporale”. Il presente referto si compone di due parti: la parte generale che evidenzia il quadro normativo di riferimento e l’attività svolta dal Collegio di controllo e la parte speciale dove vengono

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sinteticamente descritti, per ciascuna formazione politica e nell’ordine riportato nella nota di trasmissione del Segretario generale, i contenuti dei rendiconti, le eventuali irregolarità riscontrate e gli esiti del controllo eseguito.

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PARTE GENERALE

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Soggetti passivi e termine per la presentazione del rendiconto

I rappresentanti dei partiti, movimenti, liste e gruppi di candidati partecipanti alle consultazioni elettorali devono presentare il rendiconto relativo alle spese per la campagna elettorale e alle correlate fonti di finanziamento al Collegio di controllo sulle spese elettorali istituito presso la Sezione regionale di controllo competente per territorio entro 45 giorni dall’insediamento del nuovo Consiglio comunale (art. 12, comma 1, legge n. 515/1993 nel testo riformato a cura dell’art. 14-bis del decreto legge n. 149/2013 e come richiamato dall’art. 13, comma 6, legge n. 96/2012). Soggetti destinatari della trasmissione dei conti consuntivi, a seguito della modifica apportata dal decreto-legge n. 149/2013, convertito in legge n. 13/2014, sono le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti. Il Collegio di controllo sulle spese elettorali costituito presso la Sezione di controllo di Bolzano della Corte dei conti, seguendo la giurisprudenza in materia, ha confermato una nozione ampia del termine “rappresentante”, ritenendo valida la sottoscrizione del rendiconto ovvero, della nota di trasmissione, da parte di un qualsiasi soggetto avente un rapporto funzionale con la lista (cfr. in argomento ex plurimis Collegio di controllo sulle spese elettorali della Sezione regionale di controllo per la Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol, deliberazione n. 14/2015). In relazione al termine ultimo (45 giorni) per la presentazione del rendiconto si evidenzia che lo stesso decorre dall’insediamento del Consiglio comunale e il Collegio, nel far propria la natura ordinatoria del termine, ne ha verificato il rispetto attraverso il controllo della data di trasmissione o del deposito brevi manu del conto.

Contenuto del rendiconto

Il rendiconto riporta l’indicazione delle spese sostenute per la campagna elettorale, che devono trovare riscontro nella documentazione contabile allegata a dimostrazione delle stesse e delle fonti di finanziamento correlate (art. 12 della legge n. 515/1993). Qualora la formazione politica, pur avendo partecipato alla competizione elettorale, non abbia sostenuto autonomamente spese e non abbia ricevuto finanziamenti, ovvero nel caso che le spese siano state sostenute direttamente dai singoli candidati e i finanziamenti siano stati ricevuti direttamente da essi, si ritiene che la lista debba darne formale comunicazione al Collegio al fine di assolvere agli obblighi di rendicontazione (c.d. “dichiarazione negativa”).

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Relativamente alle fonti di finanziamento è stato confermato l’orientamento che debbano essere indicate sia le fonti esterne che le fonti interne. Ciò in quanto la Sezione delle Autonomie della Corte dei conti aveva espresso l’avviso che “…il controllo di legittimità e regolarità della Corte dei conti è rivolto, fondamentalmente, ad assicurare la conoscenza dei mezzi finanziari impiegati nella competizione elettorale a copertura delle relative spese. Tale esigenza di trasparenza è particolarmente avvertita in quanto strumentale a garantire efficaci forme di contrasto al fenomeno della corruzione nel finanziamento di partiti e movimenti politici. In tal senso, il controllo … si estenderà soprattutto alle fonti esterne, vale a dire ai finanziamenti erogati da terzi.” (deliberazione n. 24/2013). In argomento rileva, altresì, la sentenza della Corte di Cassazione n. 1352 del 18 febbraio 1999, secondo la quale il controllo di legittimità e di regolarità della Corte dei conti non si estende alle risorse proprie (provenienti dai bilanci dei singoli partiti) e, pertanto, la dichiarazione di finanziamento con “mezzi propri” è sufficiente a provare la copertura delle spese. Relativamente alle spese, l’art. 13, comma 5, della legge n. 96/2012, e successive modifiche e integrazioni, prevede il limite massimo di 1 euro moltiplicato per il numero dei cittadini iscritti nelle liste elettorali comunali e l’art. 11, comma 1, della legge n. 515/1993 indica le tipologie di spese relative alla campagna elettorale, precisando che si intendono quelle relative a: a) produzione, acquisto o affitto di materiali e mezzi per la propaganda; b) distribuzione e diffusione dei materiali e dei mezzi di cui alla lett. a), compresa l’acquisizione di spazi sugli organi di informazione, sulle radio e televisioni private, cinema e teatri; c) organizzazione di manifestazioni di propaganda in luoghi pubblici o aperti al pubblico, anche di carattere sociale, culturale e sportivo; d) stampa, distribuzione e raccolta dei moduli, autenticazione delle firme, espletamento di ogni altra operazione richiesta dalla legge per la presentazione delle liste elettorali; e) personale utilizzato e ogni altra prestazione o servizio inerente alla campagna elettorale.

Il secondo comma del predetto art. 11 prevede che: “Le spese relative ai locali per le sedi elettorali, quelle di viaggio e soggiorno, telefoniche e postali, nonché gli oneri passivi, sono calcolati in misura forfettaria, in percentuale fissa del 30 per cento dell'ammontare complessivo delle spese ammissibili e documentate.”. Per le suddette spese, dato il loro carattere forfettario, non vi è bisogno di documentazione a supporto.

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Periodo temporale di riferimento della campagna elettorale

Con riguardo al periodo temporale di riferimento della campagna elettorale (nel quale le spese effettuate possono essere considerate inerenti alla consultazione), in mancanza di una disciplina specifica per le elezioni comunali e non operando l’art. 13 della legge n. 96/2012 alcun rinvio alla definizione di cui all’art. 12, comma 1-bis della legge n. 515/1993, in base al quale “il periodo della campagna elettorale sì intende compreso tra la data di convocazione dei comizi elettorali ed il giorno precedente lo svolgimento della votazione”, lo scrivente Collegio, tenuto conto delle specificità delle elezioni comunali, ha ritenuto che il periodo da prendere in considerazione sia quello ricompreso fra la data di convocazione dei comizi elettorali (13 luglio 2020) ed il giorno precedente allo svolgimento delle elezioni (19 settembre 2020), prorogabile fino al giorno precedente allo svolgimento del turno di ballottaggio (3 ottobre 2020). Tuttavia, il Collegio, seguendo la giurisprudenza prevalente, considera ammissibili singole spese effettuate anche al di fuori di tale periodo, purché risultino inequivocabilmente riferibili alla consultazione elettorale (vedasi in tal senso la deliberazione della Sezione di controllo di Bolzano n. 9/2016).

Termini per la conclusione del controllo e regime sanzionatorio

Per effetto dell’espresso richiamo operato dall’art. 13, comma 6, della legge n. 96/2012 all’art. 12, comma 3, della legge n. 515/1993 “…le attività di controllo devono concludersi entro sei mesi dalla presentazione dei consuntivi, salvo che il Collegio con delibera motivata non stabilisca un termine ulteriore, comunque non superiore ad altri tre mesi”. In argomento la Sezione delle Autonomie della Corte dei conti ha osservato che “…il dies a quo del termine ordinatorio previsto per la conclusione dei compiti del Collegio deve intendersi riferito alla data in cui, sulla base dell’elenco delle formazioni politiche che hanno partecipato alla campagna elettorale e che hanno l’obbligo di presentare il conto consuntivo delle spese sostenute, l’ultimo dei consuntivi perviene, nei termini, alla competente sezione regionale”. (cfr. delibere n. 24/2013 e n. 12/2014). Circa la disciplina del regime sanzionatorio va premesso che la legge originariamente operava una ripartizione di competenze fra la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti ed il Collegio di controllo istituito presso la Sezione regionale medesima prevedendo, in particolare, l’art. 13, comma 7, della legge n. 96/2012 che spettava alla Sezione il potere di applicare la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000,00 a euro 500.000,00 in caso di mancato deposito dei consuntivi da parte delle formazioni politiche. Il Collegio, invece, era competente

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all’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria in caso di mancata indicazione nei consuntivi delle fonti di finanziamento (nella misura da lire dieci milioni a lire cento milioni – art. 15, comma 15, legge n. 515/1993) e in caso di superamento del limite massimo di spesa (in misura non inferiore alla metà e non superiore al triplo dell’importo eccedente il limite previsto – art. 15, comma 16, legge n. 515/1993). Tale distinzione è venuta meno per effetto della modifica normativa recata dall’art. 14-bis del citato decreto-legge n. 149/2013, convertito in legge n. 13/2014, che ha assegnato al Collegio il potere sanzionatorio anche nell’ipotesi di mancato deposito. Il Collegio di controllo, pertanto, ha il potere di applicare le seguenti sanzioni amministrative pecuniarie: a) da euro 50.000,00 a euro 500.000,00 in caso di mancato deposito dei rendiconti da parte delle formazioni politiche per i comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti (art. 13, comma 7, legge n. 96/2012, così come novellato dal decreto- legge n. 91/2014 convertito in legge n. 116/2014); b) da lire dieci milioni (pari a 5.164,57 euro) a lire cento milioni (pari a 51.645,69 euro), in caso di mancata indicazione nei consuntivi delle fonti di finanziamento (art. 15, comma 15, legge n. 515/1993 richiamato dall’art. 13 comma 6 lettera f) della legge n. 96/2012); c) in misura non inferiore alla metà e non superiore al triplo dell’importo eccedente il limite massimo di spesa previsto dall’art. 15, comma 5, della legge n. 515/1993 (art. 15, comma 16, legge n. 515/1993 richiamato dall’art. 13 comma 6 lettera f) della legge n. 96/2012). In ogni caso, in relazione all’applicazione della disciplina sanzionatoria, l’art. 15, comma 19, della legge n. 515/1993 rimanda alle disposizioni generali delle Sezioni I e II del Capo I della legge 24 novembre 1981, n. 689 e, pertanto, trovano applicazione le garanzie del procedimento sanzionatorio amministrativo.

Il Collegio, in esito all’attività di controllo svolta e di cui ai capitoli seguenti, non ha riscontrato il ricorrere delle fattispecie di cui sopra.

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ATTIVITA’ SVOLTA E SUGGERIMENTI DEL COLLEGIO DI CONTROLLO

Il Collegio di controllo sulle spese elettorali si è insediato con deliberazione n. 9 in data 13 novembre 2020. Con nota del Segretario generale del Comune di Bolzano del 21 ottobre 2020 sono stati trasmessi alla Sezione i seguenti elementi:

1. il numero dei cittadini iscritti nelle liste elettorali comunali alla data di svolgimento delle elezioni amministrative 2020, al fine di poter quantificare i limiti massimi delle spese elettorali dei partiti, movimenti o liste; 2. la data di convocazione dei comizi elettorali al fine di individuare con esattezza il periodo della campagna elettorale; 3. l’elenco dei partiti, movimenti o liste partecipanti alle elezioni, dettagliando per ogni formazione politica anche l’elenco dei candidati consiglieri ed il nominativo del candidato a sindaco, nonché dei delegati di lista, al fine di poter verificare i soggetti obbligati al deposito dei consuntivi, nonché la legittimazione alla trasmissione del rendiconto stesso; 4. la data di insediamento del nuovo Consiglio comunale per la definizione del termine ultimo relativo alla trasmissione dei rendiconti da parte dei rappresentanti dei partiti, movimenti o liste partecipanti alle elezioni.

A conclusione di un primo esame di regolarità risultava quanto segue: a. in relazione alla consultazione elettorale hanno rendicontato le seguenti diciotto liste: lista 1 “Futuro Bolzano Zukunft Bozen Davide Costa”; lista 2 “Io sto con Bolzano Für Bozen Gennaccaro Sindaco Bürgermeister”; lista 3 “Movimento 5 stelle”; lista 4 “Lista civica Bürgerliste con mit Caramaschi”; lista 5 “Oltre Weiter Zanin”; lista 6 “Lega Salvini Premier”; lista 7 “SVP”; lista 8 “Team K”; lista 9 “Partito democratico Bolzano Bozen”; lista 10 “Volt Psi BZ”; lista 11 “Giorgia Meloni Fratelli d’Italia”; lista 12 “Casapound Italia”;

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lista 13 “Vereinte Linke Sinistra unita”; lista 14 “Verdi Grüne Verc”; lista 15 “Italia viva con Bolzano mit Bozen per für Caramaschi”; lista 16 “Rentner für Bozen Pensionati per Bolzano”; lista 17 “Vox Italia”; lista 18 “Forza Italia Berlusconi Presidente Zanin”; b. tutti i predetti soggetti politici hanno adempiuto all’obbligo di rendicontazione (così come previsto dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge n. 96/2012 che richiama l’art. 12 comma 1 della legge n. 515 del 1993) entro il termine di 45 giorni (così come previsto dall’art. 12, comma 1, della legge n. 515/1993, richiamato dal citato art. 13, comma 6, lettera c), decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto in data 20 ottobre 2020; infatti, i rendiconti sono stati trasmessi con nota del Segretario Generale del Comune di data 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020); sono pervenuti separatamente i rendiconti della lista Lega Salvini Premier (prot. Corte dei conti 1221 del 30 novembre 2020) e della lista Team K (prot. Corte dei conti 1235 del 2 dicembre 2020); c. tutte le formazioni politiche hanno sostenuto spese nei limiti previsti dall’art. 13 comma 5 della legge n. 96/2012; il limite di spesa è di euro 81.039,00 secondo i dati trasmessi dal Comune di Bolzano con la citata nota.

L’ attività di verifica riguardante le elezioni amministrative 2020 è stata svolta con riguardo ai seguenti profili: a. rispetto del termine e delle modalità di presentazione dei consuntivi; b. rispetto del limite massimo di spesa; c. conformità delle spese alle tipologie ammesse dalla legge; d. riferibilità delle spese al periodo di campagna elettorale; e. connessione funzionale delle spese con la campagna elettorale; f. dimostrazione della spesa attraverso idonea documentazione; g. indicazione delle fonti di finanziamento.

Nell’ambito del controllo, inoltre, sono state considerate le seguenti norme: articolo 7, comma 2, della legge 2 maggio 1974, n. 195 in tema di contributi erogati da società; art. 4, comma 3, della legge 18 novembre 1981, n. 659 in tema di contributi di importo superiore a euro tremila e art. 49, comma 1, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 in tema di limitazioni all’uso di denaro contante.

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Sono state formulate note istruttorie nei confronti di alcune liste che hanno trasmesso i chiarimenti e le integrazioni richieste, in virtù delle quali si è riscontrata, nel complesso, una sostanziale regolarità della rendicontazione presentata dalle formazioni politiche (si riscontrano talune irregolarità formali). Peraltro, nel rimandare alla parte speciale della presente relazione per i risultati dei controlli eseguiti sui rendiconti delle singole liste, il Collegio ribadisce - in termini generali e pro futuro - che:

 i rendiconti devono riportare sempre la qualifica e la sottoscrizione per esteso del soggetto presentatore;  i pagamenti delle spese sostenute dai partiti, movimenti e liste, nonché gli incassi delle relative fonti di finanziamento “...dovrebbero transitare su specifico conto corrente dedicato”, aspetto già segnalato dal Collegio di controllo sulle spese elettorali presso la Sezione di controllo di Bolzano della Corte dei conti in precedenza (ex plurimis, del. n. 9/2016). Giova evidenziare in argomento che l’Agenzia delle Entrate di Bolzano aveva comunicato al Collegio (nel corso dell’attività istruttoria di precedenti controlli e con riguardo alle concrete modalità di rilascio dei codici fiscali a partiti, liste, movimenti), che “…nulla osta…all’attribuzione di codici fiscali ai comitati promotori di liste civiche (per lo più come associazioni non riconosciute, che si possono costituire con un accordo raggiunto tra gli associati)… “ (nota del Direttore Provinciale di Bolzano del 14 settembre 2015);  tutte le fatture e i documenti di spesa (da esibirsi nel contesto di questo controllo delle spese elettorali) devono contenere l’indicazione del nome del partito, della lista o del movimento e i relativi identificativi fiscali;  devono essere trasmessi al Collegio (in allegato al rendiconto), altresì, copia dei bonifici bancari dei pagamenti effettuati in connessione alle spese rendicontate, nonché della documentazione bancaria a comprova degli accrediti delle relative fonti di finanziamento, dando conto qualora i pagamenti siano stati effettuati (in nome della lista da singoli candidati) di idonea documentazione atta a dimostrare l’avvenuto rimborso delle spese alla lista medesima;  la documentazione contabile relativa alle spese inserite nel rendiconto (fatture o scontrini fiscali parlanti) dovrà essere allegata e trasmessa in originale o in copia conforme. Circa l’eventuale dichiarazione di conformità all’originale si ricorda l’orientamento della Sezione di controllo di Bolzano della Corte dei conti (deliberazione n. 9/2016), secondo il quale andrà usata la formula di rito “copia conforme all’originale”;

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 tutte le formazioni politiche dovranno usare distinti modelli per la rendicontazione delle spese sostenute dalle liste (con indicazione delle relative fonti di finanziamento) e di quelle, invece, sostenute dai singoli candidati. Ciò, al fine di una maggiore trasparenza delle informazioni ivi contenute, consentendo all’apposito Collegio di controllo (costituito presso la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti) e al Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte di appello, di svolgere i controlli di rispettiva competenza sulla base di documentazione chiara e dettagliata;  si invitano le liste a voler porre sempre la massima attenzione anche all’aspetto fiscale (es. trattamento fiscale delle ricevute, da rilasciarsi in caso di entrate provenienti da elargizioni liberali, che parimenti necessitano di allegazione al rendiconto), nonché alla necessaria completezza della documentazione (si cita, ad esempio, quanto prevede l’ultimo comma dell’art. 7, legge n. 195/1974, in ordine ai finanziamenti erogati da società ovvero che “Chiunque corrisponde o riceve contributi in violazione dei divieti previsti nei commi precedenti, ovvero, trattandosi delle società di cui al secondo comma, senza che sia intervenuta la deliberazione dell'organo societario o senza che il contributo o il finanziamento siano stati regolarmente iscritti nel bilancio della società stessa, è punito, per ciò solo, con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e con la multa fino al triplo delle somme versate in violazione della presente legge.”).

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PARTE SPECIALE

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1. FUTURO BOLZANO ZUKUNFT BOZEN DAVIDE COSTA

La lista ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto della predetta lista è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano al Collegio per le spese elettorali con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020). La presentazione del conto è avvenuta entro il termine previsto dall’art. 12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. Nel corso dell’attività istruttoria la lista ha provveduto all’effettuazione di necessarie rettifiche/integrazioni al rendiconto e alla documentazione presentata. Circa l’obbligo di indicazione delle relative fonti di finanziamento, dalla documentazione prodotta risulta che la lista è ricorsa ad entrate costituite da “iscrizione all’associazione e donazione libera” (totale entrate esposte euro 2.265,38), entrate che coprono interamente le spese rendicontate. Il totale delle spese rendicontate e documentate dalla lista ammonta, infatti, ad euro 2.205,38. In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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2. IO STO CON BOLZANO FÜR BOZEN GENNACCARO SINDACO BÜRGERMEISTER

La lista ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Con nota del Segretario generale del Comune di Bolzano di data 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020), è stata trasmessa apposita dichiarazione negativa volta ad evidenziare che “la lista civica non ha effettuato spese per la campagna elettorale in oggetto, in quanto tutte le spese pubblicitarie sono state sostenute dai singoli candidati ai sensi dell’art. 7 della legge 10 dicembre 1993 n. 515 e ss.mm. (…) la lista non ha percepito fonti di finanziamento” La presentazione è avvenuta entro il termine previsto dall’art. 12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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3. MOVIMENTO 5 STELLE

Il movimento ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto della predetta lista è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano al Collegio per le spese elettorali con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020). La presentazione è avvenuta entro il termine previsto dall’art. 12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. Nel corso dell’attività istruttoria il movimento ha provveduto all’effettuazione di necessarie rettifiche/integrazioni al rendiconto e alla documentazione presentata. Circa l’obbligo di indicazione delle relative fonti di finanziamento, dalla documentazione risulta che il movimento è ricorso a “risorse proprie” (totale entrate esposte euro 2.000,00), che coprono interamente le spese rendicontate. Le spese evidenziate nel rendiconto, da ricondursi alle tipologie di cui all’art. 11 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, ammontano, infatti, complessivamente ad euro 1.230,32. In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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4. LISTA CIVICA BÜRGERLISTE CON MIT CARAMASCHI

La lista ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto della predetta lista è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano al Collegio per le spese elettorali con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020). La presentazione è avvenuta entro il termine previsto dall’art. 12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. Nel corso dell’attività istruttoria la lista ha provveduto all’effettuazione di necessarie rettifiche/integrazioni al rendiconto e alla documentazione presentata. Circa l’obbligo di indicazione delle fonti di finanziamento, dalla documentazione risulta che la lista ha utilizzato “risorse proprie per euro 12.791,22 e altri fondi per euro 200,00” per un totale delle entrate esposte pari a euro 12.991,22, che coprono interamente le spese rendicontate. In particolare, risulta dalla documentazione prodotta che le risorse proprie sono costituite da finanziamenti da parte di privati, peraltro anche di data successiva al ballottaggio (per un importo pari a euro 300,00), rimanendo in ogni caso soddisfatta nella sostanza “la finalità principale del controllo, che è appunto quella di assicurare trasparenza alle fonti impiegate per la conduzione della campagna elettorale, facendo emergere le modalità di costituzione della provvista” (cfr. Collegio di controllo sulle spese elettorali della Sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei conti n. 2/2018). Le spese della lista evidenziate nel rendiconto, da ricondursi alle tipologie di cui all’ art. 11 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, ammontano complessivamente ad euro 12.991,22. Una parte delle medesime (spese per un servizio fotografico) sono state anticipate dalla lista e successivamente rimborsate pro quota dai partiti interessati (Verdi/Gruene/Verc per un importo di euro 100,00 e dal partito Vereinte Linke Sinistra Unita per un importo di euro 100,00). Nel corso dell’attività istruttoria i rappresentanti di lista hanno: - fornito apposita attestazione volta a rendere noto che “le suindicate spese sono direttamente riconducibili alla LISTA CIVICA CARAMASCHI e [che] sono intestate al Sig. Pietro Borgo, in quanto la lista non aveva un proprio codice fiscale; il conto corrente bancario aperto per la raccolta dei fondi ed il pagamento delle suindicate fatture è stato intestato al mandatario elettorale Sig. Umberto Covi, in quanto la lista non aveva un proprio codice fiscale”;

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- illustrato, con nota dell’11 febbraio 2021 (prot. Corte dei conti 202 del 12 febbraio 2021, che le spese “per il servizio di Catering” sono state sostenute “in occasione della presentazione alla stampa della Lista Civica con Caramaschi...”. In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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5. OLTRE WEITER ZANIN

La lista ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto della predetta lista è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano al Collegio per le spese elettorali con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020). La presentazione del conto è avvenuta entro il termine previsto dall’art. 12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. Nel corso dell’attività istruttoria la lista ha provveduto all’effettuazione di necessarie rettifiche/integrazioni al rendiconto e alla documentazione presentata. Circa l’obbligo di indicazione delle relative fonti di finanziamento, dalla documentazione risulta che la lista ha utilizzato “risorse proprie della lista/partito/ movimento” per euro 10.000,00, “altri fondi” per euro 53.216,59 e “prestazioni natura” per euro 1.464,00, per un totale di entrate esposte pari a euro 64.680,59, che coprono interamente le spese rendicontate. In particolare, dalla documentazione prodotta si rileva che gli “altri fondi” sono costituiti da donazioni da parte di privati e società (come da deliberazioni dei preposti organi societari) e che le prestazioni in natura sono da porre in relazione a pagamenti da parte di una società per l’acquisto di materiale elettorale per euro 1.464,00. Si rileva, inoltre, che alcune delle donazioni sono state effettuate in data successiva al ballottaggio (per un importo complessivo pari ad euro 20.862,59), tra le quali due effettuate dal Candidato Sindaco a favore della lista (per un importo complessivo pari a euro 10.862,59), rimanendo in tutti i casi soddisfatta nella sostanza “la finalità principale del controllo, che è appunto quella di assicurare trasparenza alle fonti impiegate per la conduzione della campagna elettorale, facendo emergere le modalità di costituzione della provvista” (cfr. Collegio di controllo sulle spese elettorali della Sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei conti n. 2/2018). Le spese della lista evidenziate nel rendiconto, da ricondursi alle tipologie di cui all’ art. 11 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, ammontano complessivamente ad euro 61.392,72. Nel corso dell’attività istruttoria, la lista ha fornito, altresì, in data 2 febbraio 2021, apposita dichiarazione volta a certificare che tutte le spese rendicontate e documentate sono inerenti alla campagna elettorale 2020.

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In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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6. LEGA SALVINI PREMIER

La lista ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto è stato inviato al Collegio di controllo, in data 30 novembre 2020, tramite pec ([email protected]), firmato dai rappresentanti della “Lega Alto Adige per Salvini Premier” e della “ Alto Adige Suedtirol”. La presentazione del conto è avvenuta entro il termine previsto dall’art. 12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. Nel corso dell’attività istruttoria il partito ha provveduto all’effettuazione di necessarie rettifiche/integrazioni al rendiconto e alla documentazione presentata (cfr. note della “” del 19 febbraio e del 4 marzo 2021). Circa l’obbligo di indicazione delle relative fonti di finanziamento, dal rendiconto depositato (cfr. nota del 4 marzo 2021) risulta che la lista ha fatto fronte alle spese con “fondi propri del movimento” (totale entrate esposte euro 28.689,08). Le spese della lista evidenziate nel rendiconto, da ricondursi alle tipologie di cui all’ art. 11 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, sono esposte per pari importo (euro 28.689,08). La lista ha precisato tramite posta elettronica certificata ([email protected]) che alcuni pagamenti (euro 246,48, 66,16 e 167,74) sono stati effettuati per cassa alla consegna dei beni. Inoltre, con nota del 19 febbraio 2021, ha fatto presente che un pagamento effettuato in data 9 ottobre 2020 è da porre comunque interamente in relazione alla campagna elettorale, che in ogni caso tutti i documenti inviati dalla lista “a mezzo pec sono conformi agli originali conservati (…) e sono tutti attinenti [alla] campagna elettorale …”. Tra detta documentazione è compresa, altresì, una fattura per euro 2.600,00 (fattura n. 12/2020) con la seguente descrizione “Servizio Elettorale”, evidenziata nel rendiconto nella apposita voce “Costi relativi a manifestazioni ed incontri pubblici”. In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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7. SVP

La lista ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto della predetta lista è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano al Collegio per le spese elettorali con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020). La presentazione del conto è avvenuta entro il termine previsto dall’art. 12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. Circa l’obbligo di indicazione delle relative fonti di finanziamento, dalla documentazione risulta che il partito ha evidenziato donazioni liberali da parte di privati e società, per complessivi euro 58.180,82, che coprono interamente le spese rendicontate. Sono state fornite al Collegio le apposite dichiarazioni di autorizzazione degli amministratori delegati delle società. In particolare, si rileva che alcune delle donazioni, da parte di privati e di società, sono state effettuate in data successiva al ballottaggio (per un importo complessivo pari ad euro 16.519,82), rimanendo in tutti i casi soddisfatta nella sostanza “la finalità principale del controllo, che è appunto quella di assicurare trasparenza alle fonti impiegate per la conduzione della campagna elettorale, facendo emergere le modalità di costituzione della provvista” (cfr. Collegio di controllo sulle spese elettorali della Sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei conti n. 2/2018). Le spese della lista, evidenziate nel rendiconto e rideterminate dal Collegio a seguito di mero errore di calcolo, da ricondursi alle tipologie di cui all’art. 11 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, ammontano complessivamente ad euro 50.645,48 (la lista aveva originariamente evidenziato un importo paria a euro 50.635,48). Con le note di data 4 febbraio e 25 febbraio 2021, la lista ha trasmesso chiarimenti e documentazione integrativa facendo anche presente, con riguardo ad una spesa (scontrino per bevande per euro 153,30 del 16 settembre 2020), che la medesima è da ricondurre ad un evento elettorale in presenza dei candidati e di alcuni Assessori provinciali (“Fahrradtag”). In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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8. TEAM K

La lista ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto della predetta lista è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano al Collegio per le spese elettorali con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020); il conto è stato inviato al Collegio elettorale, altresì, in data 1° dicembre 2020, tramite posta elettronica certificata [email protected] - prot. Corte dei conti 1235 del 2 dicembre 2020. La presentazione del conto è avvenuta entro il termine previsto dall’art. 12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. Circa l’obbligo di indicazione delle relative fonti di finanziamento, dalla documentazione risulta che la lista si è avvalsa di “contributi partito” per euro 7.500,00, donazioni per euro 4.874,82 e “donazioni in natura” per euro 512,31 (pagamento diretto da parte del Presidente del movimento di spese concernenti due fatture), per un totale di entrate esposte pari a euro 12.887,13, che coprono interamente le spese rendicontate. Si rileva che alcune donazioni da parte di privati, sono state effettuate dopo il ballottaggio (per un importo complessivo pari ad euro 1.390,02), rimanendo in ogni caso soddisfatta nella sostanza “la finalità principale del controllo, che è appunto quella di assicurare trasparenza alle fonti impiegate per la conduzione della campagna elettorale, facendo emergere le modalità di costituzione della provvista” (cfr. Collegio di controllo sulle spese elettorali della Sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei conti n. 2/2018). Le spese della lista evidenziate nel rendiconto, da ricondursi alle tipologie di cui all’ art. 11 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, ammontano complessivamente ad euro 12.364,69. Nel corso dell’attività istruttoria il movimento ha provveduto all’effettuazione di necessarie rettifiche/integrazioni al rendiconto e alla documentazione presentata. In particolare, con nota del 4 febbraio 2021 (prot. Corte dei conti n. 165 del 05 febbraio 2021), è stato tra l’altro comunicato che “la divisione delle spese [di fatture che riguardano anche le campagne elettorali di altre città] è stata una scelta interna del Direttivo Team K, proporzionata al budget assegnato a suo tempo ad ogni singola città.”. E’ stato fatto presente, altresì: - con riferimento alla fattura n. 31/2020 che la lista ha organizzato una “conferenza stampa di presentazione di tutti i candidati Team K che si sono presentati nelle liste delle varie Città di Bolzano,

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Merano, Bressanone, Brunico e Laives. La chiave di divisione dei costi …, è stata proporzionata al numero dei candidati per ogni singola città.”; - che si è svolto un altro evento (spese di cui alla fattura n. 74/2020) “come momento di incontro e di formazione tra tutti i candidati Team K”; - con riferimento alla fattura n. 487589/20 è stato comunicato, che “L’imputazione dell’intestazione della fattura al candidato sindaco per la Città di Bolzano … è stata un errore”, che il candidato “ha tentato inutilmente con il fornitore ... di far annullare e riemettere la fattura in oggetto.”.

In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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9. PARTITO DEMOCRATICO BOLZANO BOZEN

Il partito ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto della predetta lista è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano al Collegio per le spese elettorali con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020). La presentazione del conto è avvenuta entro il termine previsto dall’art. 12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. Nel corso dell’attività istruttoria il partito ha provveduto all’effettuazione di necessarie rettifiche/integrazioni al rendiconto e alla documentazione presentata. Circa l’obbligo di indicazione delle relative fonti di finanziamento, dalla documentazione risulta che “le spese sono state coperte interamente da fondi del partito” (totale entrate esposte euro 31.981,58). Le spese evidenziate nel rendiconto, da ricondursi alle tipologie di cui all’ art. 11 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, ammontano, infatti, complessivamente ad euro 31.981,58. Con nota del 28 gennaio 2021, il tesoriere e rappresentante di lista del partito, ha fatto presente, tra l’altro, che: - per quanto riguarda alcune fatture inerenti all’utilizzo di social media, pur avendo usato account personali, si è “agito in nome della lista pubblicano post con contenuti elettorali a favore della lista medesima”; - relativamente alle attività svolte a favore della coalizione “Caramaschi Sindaco” che “una parte di detti costi, come da accordi, è stata rimborsata dalle liste appartenenti alla medesima coalizione, i.e.: € 500,00 da parte della lista “La sinistra – Die Linke” e € 1.000, 00 da parte della lista “partito Verdi/Gruene/Verc”; - di avere saldato, ancora in data 10 gennaio 2020, un acconto per prenotare alcuni spazi pubblicitari su una rivista in relazione alla campagna elettorale. In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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10. VOLT PSI BZ

La lista ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto della predetta lista è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano al Collegio per le spese elettorali con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020). La presentazione del conto è avvenuta entro il termine previsto dall’art. 12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. Nel corso dell’attività istruttoria il partito ha provveduto all’effettuazione di necessarie rettifiche/integrazioni al rendiconto e alla documentazione presentata. Circa l’obbligo di indicazione delle relative fonti di finanziamento, dalla documentazione risulta che “tutte le spese sono state pagate con fondi propri messi a disposizione dalle tre forze politiche VOLT – PSI +EUROPA” (totale entrate esposte euro 2.767,75). Le spese della lista evidenziate nel rendiconto, da ricondursi alle tipologie di cui all’ art. 11 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, ammontano complessivamente al medesimo importo (euro 2.767,75). In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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Relazione spese elettorali – Elezioni amministrative Comune di Bolzano 2020

11. GIORGIA MELONI FRATELLI D’ITALIA

Il partito ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 - 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano, a cui il partito lo aveva precedentemente trasmesso, al Collegio elettorale con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020). Il rendiconto della predetta lista è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano al Collegio per le spese elettorali con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020). Nel corso dell’attività istruttoria il partito ha provveduto all’effettuazione di necessarie rettifiche/integrazioni al rendiconto e alla documentazione presentata. Riguardo alle fonti di finanziamento, il partito ha fatto presente che trattasi di “erogazioni liberali attraverso bonifici“ per un importo di euro 23.000,00 ed “erogazioni liberali in natura – attraverso l’acquisto di terzi di materiale elettorale” per euro 2.440,00. Con riguardo alle donazioni da parte di società sono state fornite al Collegio le previste deliberazioni dei preposti organi societari, dandosi atto delle relative iscrizioni in bilancio. Complessivamente il totale delle entrate esposte è pari ad euro 25.440,00, che copre interamente le spese rendicontate. Le spese del partito evidenziate nel rendiconto, da ricondursi alle tipologie di cui all’ art. 11 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, ammontano, infatti, complessivamente ad euro 23.522,18. In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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12. CASAPOUND ITALIA

La lista ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto della predetta lista è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano al Collegio per le spese elettorali con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020). La presentazione del conto è avvenuta entro il termine previsto dall’art.12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. Nel corso dell’attività istruttoria il partito ha provveduto all’effettuazione di necessarie rettifiche/integrazioni al rendiconto e alla documentazione presentata. Circa l’obbligo di indicazione delle relative fonti di finanziamento dallia documentazione si evince che le entrate “sono riferite esclusivamente a donazioni da parte dei singoli candidati o loro familiari”, di cui una effettuata in data successiva alla data del ballottaggio. Con nota del 25 gennaio 2021, ad integrazione di quanto in precedenza comunicato, è stato, altresì, dichiarato “…che le somme in entrata sul c/c avvenute in contanti, sono a titolo di donazione ed a cura del nostro candidato Sindaco…”. Il totale delle entrate risultante dalla movimentazione contabile di apposito conto corrente bancario è stato finalizzato a sostenere le spese rendicontate e documentate che complessivamente ammontano ad euro 4.322,64, nonché una ulteriore spesa pari a euro 290,61 “per le elezioni del Comune di Bolzano del candidato sindaco ...” (spesa del singolo candidato e non della lista che pertanto esula dal presente controllo). Con particolare riguardo alla documentazione di spesa prodotta per l’avvenuto acquisto di carburante in data successiva alla consultazione elettorale, con nota del 1° febbraio 2021, il delegato di lista ha puntualizzato e dichiarato che “le spese di cui agli scontrini datati 20/9/2020 sono riferite al ripristino dei consumi di carburante dei mezzi impiegati per l’attività della campagna elettorale (affissioni, ecc.)”. In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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13. VEREINTE LINKE SINISTRA UNITA

La lista ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto della predetta lista è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano al Collegio per le spese elettorali con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020). La presentazione del conto è avvenuta entro il termine previsto dall’art. 12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. Nel corso dell’attività istruttoria la lista ha provveduto all’effettuazione di necessarie rettifiche/integrazioni al rendiconto e alla documentazione presentata. Circa l’obbligo di indicazione delle relative fonti di finanziamento, dalla documentazione risulta che la lista ha evidenziato “risorse proprie“ per un importo pari ad euro 1.500,00 e ulteriori euro 600,00 per “prestazioni in natura: Da PD Alto Adige e Lista Civica Caramaschi“ (totale complessivo delle entrate esposte euro 2.100,00). Le spese della lista esposte nel rendiconto, da ricondursi alle tipologie di cui all’art. 11 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, ammontano complessivamente ad euro 1.168,61. In particolare, con nota dell’ 11 febbraio 2021 (prot. Corte dei conti 189 del 11 febbraio 2021), il rappresentante delegato della lista, ad integrazione di quanto precedentemente trasmesso, ha fornito dichiarazioni e documenti, facendo presente, altresì, che le spese conseguenti ad un ”piccolo rinfresco”, tenutosi il giorno 18 settembre 2020 sono da ricondursi ad “un’iniziativa organizzata dalla scrivente Lista civica, a sostegno del candidato sindaco … Dopo gli interventi politici dei presenti all’evento, è seguito un piccolo rinfresco”. In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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14. VERDI GRÜNE VERC

La lista ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto della predetta lista è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano al Collegio per le spese elettorali con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020). La presentazione del conto è avvenuta entro il termine previsto dall’art. 12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. Nel corso dell’attività istruttoria la lista ha provveduto all’effettuazione di necessarie rettifiche/integrazioni al rendiconto e alla documentazione presentata. Circa l’obbligo di indicazione delle relative fonti di finanziamento, la lista ha fatto presente che “il finanziamento avviene con fondi propri della lista alimentati da trasferimenti dei propri eletti” (totale complessivo delle entrate esposte euro 10.075,53). Le spese della lista evidenziate nel rendiconto, da ricondursi alle tipologie di cui all’ art. 11 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, ammontano complessivamente ad euro 10.075,53. Con nota del 26 gennaio 2021 (prot. Corte dei conti 77 del 27 gennaio 2021), la legale rappresentante del partito ha integrato quanto già trasmesso, producendo dichiarazione e documenti e ha fatto presente, tra l’altro, che un “servizio catering con bevande e snack” rendicontato tra le spese è da riferirsi ad un evento tenutosi il 14 settembre 2020 nell’ambito della campagna elettorale. Inoltre, ha puntualizzato che la “prestazione occasionale del 18/12/2020” [rectius 18/11/2020] si “riferiva alla collaborazione occasionale come fotografa per la campagna elettorale dei Verdi di Bolzano effettuata nel periodo ottobre 2020”. Infine, ha trasmesso apposita dichiarazione volta a certificare che tutte le spese rendicontate e documentate sono inerenti alla campagna elettorale 2020. In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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15. ITALIA VIVA CON BOLZANO MIT BOZEN PER FÜR CARAMASCHI

La lista ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Con nota del 3 dicembre 2020 la lista ha trasmesso apposita dichiarazione negativa volta ad evidenziare di non avere “direttamente sostenuto spese elettorali per le elezioni amministrative 2020 del Comune di Bolzano” (analoga dichiarazione è pervenuta, altresì, direttamente alla segreteria del Collegio da parte del Presidente Nazionale e legale rappresentante pro-tempore del Partito politico “ITALIA VIVA”). La presentazione è avvenuta entro il termine previsto dall’art. 12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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16. RENTNER FÜR BOZEN PENSIONATI PER BOLZANO

La lista ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto della predetta lista è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano al Collegio per le spese elettorali con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020). La presentazione del conto è avvenuta entro il termine previsto dall’art. 12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. Nel corso dell’attività istruttoria la lista ha provveduto all’effettuazione di necessarie rettifiche/integrazioni al rendiconto e alla documentazione presentata. Circa l’obbligo di indicazione delle relative fonti di finanziamento, dalla documentazione risulta che la lista ha indicato tra le entrate “altri fondi”, per complessivi euro 4.542,65, entrate da porre in relazione a pagamenti da parte di una società con la seguente causale “pagamento diretto al fornitore”, per l’acquisto di materiale elettorale e annunci elettorali. Con riguardo a detti finanziamenti è stata fornita al Collegio apposita dichiarazione dell’amministratore unico della società, peraltro di data successiva al ballottaggio, dandosi anche atto dell’avvenuta relativa iscrizione in bilancio come previsto dall’art. 7 legge n. 195/1974, rimanendo, pertanto, soddisfatta nella sostanza “la finalità principale del controllo, che è appunto quella di assicurare trasparenza alle fonti impiegate per la conduzione della campagna elettorale, facendo emergere le modalità di costituzione della provvista” (cfr. Collegio di controllo sulle spese elettorali della Sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei conti n. 2/2018). Le spese della lista evidenziate nel rendiconto, da ricondursi alle tipologie di cui all’ art. 11 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, ammontano, come sopra esposto, complessivamente ad euro 4.542,65. In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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17. VOX ITALIA

La lista ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto della predetta lista è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano al Collegio per le spese elettorali con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020). La presentazione del conto è avvenuta entro il termine previsto dall’art. 12, comma 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, comma 6, lettera c) della legge 6 luglio 2012, n. 96, termine decorrente dalla data di insediamento del Consiglio comunale avvenuto il 20 ottobre 2020. Nel corso dell’attività istruttoria la lista ha provveduto all’effettuazione di necessarie rettifiche/integrazioni al rendiconto e alla documentazione presentata. Circa l’obbligo di indicazione delle relative fonti di finanziamento, dalla documentazione risulta che la lista è ricorsa ad “un finanziamento da parte di una candidata per un importo di euro 498,90” (totale complessive entrate esposte euro 498,90). Le spese della lista evidenziate nel rendiconto, da ricondursi alle tipologie di cui all’ art. 11 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, ammontano complessivamente al medesimo importo (euro 498,90). In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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Relazione spese elettorali – Elezioni amministrative Comune di Bolzano 2020

18. FORZA ITALIA BERLUSCONI PRESIDENTE ZANIN

Il partito ha partecipato alle elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano tenutesi il 20 e 21 settembre 2020 e successivo turno di ballottaggio del 4 ottobre 2020. Il rendiconto della predetta lista è stato inviato dal Segretario generale del Comune di Bolzano al Collegio per le spese elettorali con nota del 2 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1248 del 3 dicembre 2020). Con nota del 17 dicembre 2020 (prot. Corte dei conti 1291 del 18 dicembre 2020) è pervenuto al Collegio per le spese elettorali altro rendiconto, trasmesso dal Commissario Amministratore Nazionale del movimento politico, che evidenzia spese elettorali per 160, 67 euro. In merito al pervenimento della documentazione di cui sopra, con nota del 20 gennaio 2021 (prot. Corte dei conti 27 del 21 gennaio 2021), il Commissario Amministratore Nazionale ha precisato al Collegio che il medesimo “è l’unico, in base allo statuto, autorizzato a trasmettere i rendiconti agli organismo competenti di controllo”. Nel corso dell’attività istruttoria il partito ha provveduto all’effettuazione di necessarie rettifiche/integrazioni. Circa le fonti di finanziamento dalla documentazione risulta che il partito è ricorso a “libere contribuzioni incassate in denaro”, per complessivi euro 160,67. Le spese del partito, da ricondursi alle tipologie di cui all’ art. 11 della legge 10 dicembre 1993, n. 515, sono complessivamente di pari importo (euro 160,67 per una procura notarile – quota riferita a Bolzano). In sintesi, sulla base della documentazione prodotta e ad esito dell’attività istruttoria espletata, il Collegio ritiene che la lista abbia assolto all’obbligo di rendicontazione di cui all’art. 12, c. 1, della legge 10 dicembre 1993, n. 515, richiamato dall’art. 13, c. 6, lett. c) della legge 96/2012.

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CORTE DEI CONTI - CENTRO UNICO PER LA FOTORIPRODUZIONE E LA STAMPA - ROMA

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Beschluss Nr. 2/2021/SCBOLZ/CSE

REPUBLIK ITALIEN

DER RECHNUNGSHOF

Kontrollsektion für Trentino-Alto Adige/Südtirol Sitz Bozen

Senat zur Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben Gemeinderatswahlen 2020 der Gemeinde Bozen

Sitzung vom 10. März 2021 zusammengesetzt aus den Richtern: Präsident Josef Hermann RÖSSLER Rätin Irene THOMASETH Rat Alessandro PALLAORO

Nach Einsichtnahme in das Gesetz vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, in geltender Fassung, betreffend die “Regelung der Wahlkampagne zur Wahl in die Abgeordnetenkammer und den Senat der Republik”; nach Einsichtnahme in das Gesetz vom 6. Juli 2012, Nr. 96, in geltender Fassung, und insbesondere in Art. 13, Absatz 6, das dem bei den regionalen Kontrollsektionen des Rechnungshofs eingerichteten Senat die Überprüfung der gesetzlichen Ordnungsmäßigkeit der von den Parteien, Bewegungen, Listen und Kandidatengruppen getragenen Wahlwerbungsausgaben für die Wahlkampagnen in den Gemeinden mit mehr als 30.000 Einwohnern zuteilt; nach Einsichtnahme in den Beschluss der Sektion der autonomen Körperschaften des Rechnungshofs Nr. 24 vom 1. Oktober 2013, der die “ersten Auslegungshinweise bezüglich der

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Anwendung von Art. 13 des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, über die Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben in den Gemeinden mit mehr als 15.000 Einwohnern” genehmigt; nach Einsichtnahme in den Beschluss der Sektion der autonomen Körperschaften des Rechnungshofs Nr. 12 vom 15. April 2014, der die Rechtsgrundsätze angibt, an welche sich die regionalen Kontrollsektionen im Sinne von Art. 6, Absatz 4, des Gesetzesdekrets vom 10. Oktober 2012, Nr. 174, umgewandelt in das Gesetz vom 7. Dezember 2012, Nr. 113, anpassen müssen; nach Einsichtnahme in das Dekret Nr. 8/2020 des Präsidenten dieser regionalen Kontrollsektion, mit dem der Senat zur Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben ernannt wurde; nach Einsichtnahme in den Beschluss Nr. 9/2020 vom 13. November 2020, mit dem dieser Senat eingesetzt wurde; nach Einsichtnahme in das Schreiben des Generalsekretärs der Gemeinde Bozen, eingelangt am 21. Oktober 2020, mit welchem dem Senat die folgenden Daten mitgeteilt wurden: Anzahl der in den Wahllisten eingeschriebenen Bürger zum Zeitpunkt der Wahlen, Datum der Veröffentlichung der Ausschreibung der Wahl, Datum der Einsetzung der Gemeinderäte, die Namen der Kandidaten und der Listenbeauftragten; nach Einsichtnahme in das Schreiben des Generalsekretärs der Gemeinde Bozen vom 2. Dezember 2020, mit welchem die Rechnungslegungen der von den einzelnen Listen bestrittenen Wahlwerbeausgaben hinterlegt wurden, sowie aufgrund der weiteren - infolge von spezifischen Anfragen um Ergänzung - eingelangten Unterlagen; nach Einsichtnahme in das Dekret Nr. 2/2021 vom 8. März 2021, mit welchem der Präsidenten des Senats zur Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben den Senat für die heutige nichtöffentliche Sitzung einberufen hat; in Anbetracht dessen, dass sich aus der Prüfung der eingelangten Unterlagen, aufgrund der Kontrolle in der Zuständigkeit dieses Senats, die im beigefügten Bericht wiedergegebenen Bemerkungen ergeben haben;

ERKLÄRT der Senat die ihm zugeteilte Kontrolltätigkeit für abgeschlossen;

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BESCHLIESST er, den Bericht (welcher diesem Beschluss als wesentlicher Bestandteil beigefügt ist) über die Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben und der Finanzierungsquellen der politischen Gruppierungen, die an den am 20. und 21. September 2020 abgehaltenen Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Gemeinde Bozen (und an der folgenden Stichwahl vom 4. Oktober 2020) teilgenommen haben, zu genehmigen;

VERFÜGT er die Übermittlung einer Kopie dieses Beschlusses, samt beigefügtem Bericht, an den Präsidenten des Gemeinderates von Bozen und zur Kenntnis an das Regierungskommissariat für die Provinz Bozen, an die regionale Wahlaufsichtsbehörde beim Oberlandesgericht Trient, an das Amt für institutionelle Angelegenheiten (Abteilung II) der Autonomen Region Trentino- Alto Adige/Südtirol und an die Abteilung Örtliche Körperschaften der Autonomen Provinz Bozen;

FORDERT er den Präsidenten des Gemeinderates von Bozen auf, den Bericht den Listenbeauftragten zu übermitteln und ihn auf der amtlichen Webseite der Körperschaft zu veröffentlichen.

So beschlossen, in nichtöffentlicher Sitzung, am 10. März 2021.

Der Präsident (gez.) Josef Hermann Rössler Die Mitglieder (gez.) Rätin Irene Thomaseth

(gez.) Rat Alessandro Pallaoro

Hinterlegt im Sekretariat am 12. März 2021

Die Amtsleiterin (gez.) Francesca Tondi

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REPUBLIK ITALIEN

DER RECHNUNGSHOF

KONTROLLSEKTION FÜR TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL SITZ BOZEN

SENAT FÜR DIE KONTROLLE DER WAHLWERBUNGSAUSGABEN

BERICHT ÜBER DIE WAHLWERBUNGSAUSGABEN GEMEINDERATSWAHLEN VOM 20./21. SEPTEMBER 2020 UND NACHFOLGENDE STICHWAHL VOM 4. OKTOBER 2020

GEMEINDE BOZEN

Genehmigt mit Beschluss Nr. 2/2021/CSE

(Art. 12, Abs. 3 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515; Art. 13, Abs. 6 des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96)

Unter Mitarbeit von:

Johanna Erardi

Ugo Magagna

Bericht Wahlwerbungsausgaben – Gemeinderatswahlen Gemeinde Bozen 2020

INHALTSVERZEICHNIS

Vorwort …………………………………………………………………………………………. 1

ALLGEMEINER TEIL…………………….……………………………………………………. 4

Die Frist für die Vorlage der Rechnungslegung und die davon Betroffenen………..……. 5 Inhalt der Rechnungslegung……………...……………………………………………………. 5 Bezugszeitraum der Wahlkampagne………………………… ………………………………. 7 Fristen für den Abschluss der Kontrolle und Strafmaßnahmen……………………………. 7 Durchgeführte Kontrolltätigkeit des Senats und Empfehlungen…………………….…….. 9

SPEZIFISCHER TEIL…………………………………………………………………………. 13

1. FUTURO BOLZANO ZUKUNFT BOZEN DAVIDE COSTA …………………………..……… 14 2. IO STO CON BOLZANO FÜR BOZEN GENNACCARO SINDACO BÜRGERMEISTER…… 15 3. MOVIMENTO 5 STELLE ………………………………………………………………….……... 16 4. LISTA CIVICA BÜRGERLISTE CON MIT CARAMASCHI ……………..…………………….. 17 5. OLTRE WEITER ZANIN ………………………………………………………………………… 19 6. LEGA SALVINI PREMIER ………………………………………………………………………. 21 7. SVP …………………………………………………………………………….………………….. 23 8. TEAM K …………………………………………………………...……………………………… 25 9. PARTITO DEMOCRATICO BOLZANO BOZEN …………………...... ………………………... 27 10. VOLT PSI BZ ……………………………………………………………….……………………... 29 11. GIORGIA MELONI FRATELLI D'ITALIA ………………………………...………………….. 30 12. CASAPOUND ITALIA ………………………………………………………….……………….. 31 13. VEREINTE LINKE SINISTRA UNITA ………………………………………………………... 33 14. VERDI GRÜNE VERC ……………………………………………………………………………….. 35 15. ITALIA VIVA CON BOLZANO MIT BOZEN PER FÜR CARAMASCHI ……………………... 37 16. RENTNER FÜR BOZEN PENSIONATI PER BOLZANO ………………………………………... 38 17. VOX ITALIA ………………………………………………………………………………………….. 40 18. FORZA ITALIA BERLUSCONI PRESIDENTE ZANIN ………………………………………….. 41

Bericht Wahlwerbungsausgaben – Gemeinderatswahlen Gemeinde Bozen 2020

Bericht Wahlwerbungsausgaben – Gemeinderatswahlen Gemeinde Bozen 2020

VORWORT

Dieser Bericht wurde im Sinne von Art. 12, Absatz 3, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, abgeändert von Art. 14, Absatz 4, Buchstabe c), des Gesetzesdekrets vom 8. Dezember 2013, Nr. 149 (umgewandelt in das Gesetz vom 21. Februar 2014, Nr. 13) erstellt und betrifft die Ergebnisse der Kontrollen der Rechnungsabschlüsse über die von den Parteien, Bewegungen, Listen und Kandidatengruppen getätigten Ausgaben in der Wahlkampagne für die am 20. und 21. September 2020 (Stichwahl am 4. Oktober 2020) in Bozen abgehaltenen Gemeinderatswahlen. Das Gesetz vom 6. Juli 2012, Nr. 96, über “Bestimmungen betreffend die Kürzung der öffentlichen Beiträge zugunsten der Parteien und der politischen Bewegungen, sowie Maßnahmen zur Gewährleistung der Transparenz und die Überprüfung der diesbezüglichen Rechenschaftsberichte. Bevollmächtigung der Regierung zur Verabschiedung eines Einheitstextes der Gesetze betreffend die Finanzierung der Parteien und der politischen Bewegungen, sowie zur Harmonisierung der Regelung der Steuerabzüge”, abgeändert vom Gesetzesdekret vom 24. Juni 2014, Nr. 91 (mit Abänderungen umgewandelt in das Gesetz vom 11. August 2014, Nr. 116), hat den Bereich der Rückvergütung der Wahlwerbungsausgaben an die Parteien, der Verpflichtungen der politischen Bewegungen und der einzelnen Kandidaten, sowie der Kontrollen vonseiten der verschiedenen übergeordneten Organe neu geregelt. Insbesondere führt der Art. 13 des genannten Gesetzes Höchstgrenzen für die Wahlwerbungsausgaben der Kandidaten und der Parteien, Listen und politischen Bewegungen für die Gemeinderatswahlen ein und sieht die Pflicht der Rechnungslegung der Ausgaben für die Wahlkampagne vor, und er regelt die Kontrolle dieser Ausgaben, die er einem eigenen Senat zur Kontrolle überträgt, der bei den regionalen Sektionen des Rechnungshofs eingerichtet wird, und zwar beschränkt auf die Gemeinden mit mehr als 30.000 Einwohnern, “…um die Korrektheit und Fairness des Wahlkampfes, sowie die Transparenz der zur Deckung der Ausgaben verwendeten Geldmittel zu gewährleisten” (vgl. dazu die Beschlüsse der Sektion der autonomen Körperschaften des Rechnungshofs Nr. 24/2013/INPR und Nr. 12/2014/QMIG). Der sechste Absatz des genannten Art. 13 verweist unter anderem auf die folgenden Bestimmungen des genannten Gesetzes Nr. 515/1993:  Art. 7, Grenzen und Öffentlichkeit der Wahlwerbungsausgaben der Kandidaten, Absätze 2, 3, 4, 6, 7 und 8;  Art. 11, Typologien der Wahlwerbungsausgaben;

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Bericht Wahlwerbungsausgaben – Gemeinderatswahlen Gemeinde Bozen 2020

 Art. 12, Öffentlichkeit und Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben der Parteien, Bewegungen, Listen und Kandidatengruppen, Absätze 1 und 2, Absatz 3, erster und zweiter Teil, Absätze 3/bis und 4;  Art. 13, Regionale Wahlaufsichtsbehörde;  Art. 14, Öffentlichkeit und Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben der Kandidaten;  Art. 15, Sanktionen, Absätze 3, 5, 6, 7, 8, 9 und 10, erster Satz von Absatz 11, Absatz 15, erster Satz von Absatz 16, und Absatz 19.

Es ist zu unterstreichen, dass die geltenden Bestimmungen eine klare Trennung zwischen der Rechnungslegungspflicht der politischen Gruppierungen und jener der einzelnen Kandidaten vorsehen und die entsprechenden Kontrollen zwei verschiedenen Organen übertragen.

Während die Kontrolle der Rechnungsabschlüsse hinsichtlich der Ausgaben und der entsprechenden Finanzierungsquellen der Parteien, Bewegungen, Listen und Kandidatengruppen, die an der Wahlkampagne teilgenommen haben, vom oben genannten Senat für die Kontrolle durchgeführt wird (zusammengesetzt aus drei Richtern des Rechnungshofs), erfolgt die Überprüfung der von den einzelnen Kandidaten vorgelegten Rechnungslegungen durch die regionale Wahlaufsichtsbehörde, die beim Oberlandesgericht des Hauptortes der Region angesiedelt ist. Es geht hervor, dass die Abteilung II (Institutionelle Angelegenheiten, Ordnungsbefugnisse und Vorsorge) der Region Trentino–Alto Adige/Südtirol, die für diesen Bereich zuständig ist, mit Rundschreiben vom 18. September, Hinweise betreffend „Obliegenheiten und einzuhaltende Verfahren nach der Verkündigung der Gewählten“ an alle von den Gemeinderatswahlen betroffenen Gemeinden geliefert hat. Dieses Rundschreiben lenkt (unter Punkt 8) die Aufmerksamkeit der Gemeinden (mit mehr als 15.000 Einwohnern der Provinz Bozen), auf die Hinweise der „Anleitungen für die Vorlegung der Kandidaturen für die Direktwahl des Bürgermeisters und die Wahl der Gemeinderäte“, verfasst von der Autonomen Region Trentino-Südtirol, Edition 2020, und enthalten im Teil, welcher die Offenlegungspflichten und die Rechnungslegung der Wahlwerbungsausgaben der Listen und Kandidaten behandelt (Abschnitt 18.6 und folgende). Der Senat für die Kontrolle, der zu diesem Zweck bei der Kontrollsektion Bozen des Rechnungshofs errichtet wurde, hat, in Übereinstimmung mit den von der Sektion der autonomen Körperschaften des Rechnungshofs vorgegebenen Auslegungshinweisen (siehe die vorhin genannten Beschlüsse), eine Untersuchungstätigkeit durchgeführt, welche die Prüfung der Rechnungsabschlüsse und der

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entsprechenden Anlagen umfasst, und zwar im Rahmen der Überprüfungstätigkeit ob der Gesetzmäßigkeit der von Wahlgruppierungen bestrittenen Ausgaben und der Ordnungsmäßigkeit der Dokumentation als Beleg dieser Ausgaben. Unter Gesetzmäßigkeit ist insbesondere, “…auf der Grundlage der von den Absätzen 1 und 2 von Art. 11 des Gesetzes Nr. 515/1993 zugelassenen Typologien von Wahlwerbungsausgaben, das Bestehen eines direkten oder indirekten Zusammenhangs der Ausgaben mit den Wahlkampagnen gemäß dem Grundsatz der Kohärenz und der Kongruenz auch in zeitlicher Hinsicht” zu verstehen. Dieser Bericht besteht aus zwei Teilen: dem allgemeinen Teil, der den relevanten Gesetzesrahmen und die vom Senat für die Kontrolle durchgeführte Tätigkeit anführt, und dem spezifischen Teil, in dem zusammenfassend die Inhalte der vorgelegten Rechnungslegungen jeder politischen Gruppierung, die etwaig festgestellten Unregelmäßigkeiten und die Ergebnisse der durchgeführten Kontrolle beschrieben werden.

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ALLGEMEINER TEIL

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Die Fristen für die Vorlage der Rechnungslegung und die davon Betroffenen

Die Vertreter der Parteien, Bewegungen, Listen und Kandidatengruppen, die an den Wahlen teilgenommen haben, müssen die Rechnungslegung über die Ausgaben der Wahlkampagne und die damit verbundenen Finanzierungsquellen dem bei der für das jeweilige Gebiet zuständigen regionalen Kontrollsektion eingerichteten Senat für die Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben innerhalb von fünfundvierzig Tagen nach der Einsetzung des neuen Gemeinderates vorlegen (Art. 12, Absatz 1, Gesetz Nr. 515/1993, im überarbeiteten Text von Art. 14/bis des Gesetzesdekrets Nr. 149/2013, bzw. von Art. 13, Absatz 6, des Gesetzes Nr. 96/2012 angeführt). Die Adressaten der Übermittlung der Rechnungsabschlüsse sind, infolge der Abänderung durch das Gesetzesdekret Nr. 149/2013, umgewandelt in das Gesetz Nr. 13/2014, die regionalen Kontrollsektionen des Rechnungshofs. Der Senat für die Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben, der bei der Kontrollsektion des Rechnungshofs Bozen errichtet wurde, hat, der Rechtsprechung in diesem Bereich folgend, einen weiten Begriff des Terminus “Vertreter” übernommen und die Unterschrift der Rechnungslegung bzw. des Übermittlungsschreibens durch jedes Subjekt für gültig befunden, das in einer funktionellen Verbindung zur Liste steht (vgl. dazu, ex plurimis, Senat für die Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben der regionalen Kontrollsektion für die Region Trentino – Alto Adige/Südtirol Nr. 14/2015). Bezüglich der Frist (45 Tage) für die Vorlage der Rechnungslegung ist festzuhalten, dass diese ab der Einsetzung des Gemeinderates läuft, und der Senat hat, in Anwendung der Ordnungsnatur der Frist, ihre Einhaltung durch die Kontrolle des Übermittlungsdatums, bzw. des Datums der persönlichen Hinterlegung der Dokumente, überprüft.

Inhalt der Rechnungslegung

Die Rechnungslegung enthält die für die Wahlwerbung bestrittenen Ausgaben, welche sich in der beigefügten buchhalterischen Dokumentation widerspiegeln müssen, um diese und die damit verbundenen Finanzierungquellen zu belegen (Art. 12 des Gesetzes Nr. 515/1993). Wenn die politische Gruppierung, auch wenn sie am Wahlkampf teilgenommen hat, keine eigenen Ausgaben bestritten und keine Mittel erhalten hat bzw. wenn die Ausgaben direkt von den einzelnen Kandidaten getragen wurden und die Mittel von diesen direkt entgegengenommen

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wurden, muss sie dies dem Senat in aller Form mitteilen, um sie von der Pflicht der Rechnungslegung zu befreien (sog. “negative Erklärung”). Bezüglich der Finanzierungsquellen ist die Auslegung bestätigt worden, wonach sowohl die externen als auch die internen Quellen angegeben werden müssen; dies aufgrund der Feststellung der Sektion der autonomen Körperschaften des Rechnungshofs, welche darauf hingewiesen hatte, dass “…die Kontrolle der Rechtmäßigkeit und Ordnungsmäßigkeit vonseiten des Rechnungshofs grundsätzlich das Ziel hat, die Kenntnis der im Wahlkampf verwendeten Finanzmittel zur Deckung der entsprechenden Ausgaben zu gewährleisten. Auf diese Erfordernis der Transparenz wird besonderer Wert gelegt, da sie dazu dient, wirksame Formen der Bekämpfung des Phänomens der Korruption bei der Finanzierung von Parteien und politischen Bewegungen zu gewährleisten. In diesem Sinne weitet sich die Kontrolle … vor allem auf die externen Quellen aus, das heißt auf die von Dritten gewährten Mittel.” (Beschluss Nr. 24/2013). Dazu nimmt auch das Urteil des Kassationsgerichtshofs vom 18. Februar 1999, Nr. 1352, Stellung, laut welchem die Kontrolle der Gesetzmäßigkeit und Ordnungsmäßigkeit vonseiten des Rechnungshofs sich nicht auf die Eigenmittel ausdehnt (die von den Budgets der einzelnen Parteien stammen) und daher die Erklärung der Finanzierung mit “Eigenmitteln” als Beleg für die Deckung der Ausgaben genügt. Bezüglich der Ausgaben sieht Art. 13, Absatz 5, des Gesetzes Nr. 96/2012, in geltender Fassung, die Höchstgrenze von einem Euro, multipliziert mit der Anzahl der in den Wahllisten der Gemeinde eingetragenen Bürger vor, und Art. 11, Absatz 1, des Gesetzes Nr. 515/93 gibt die Typologien der Ausgaben in Bezug auf die Wahlkampagne an und präzisiert, dass darunter folgende zu verstehen sind: a) Herstellung, Erwerb oder Anmietung von Werbematerialien und -mitteln; b) Verteilung und Verbreitung der Materialien und Mittel laut Buchstabe a), einschließlich der Werbeschaltungen in den Medien, im privaten Radio und Fernsehen, Kino und Theater; c) Organisation von Werbeveranstaltungen an öffentlichen oder der Öffentlichkeit zugänglichen Orten, auch sozialer, kultureller und sportlicher Art; d) Druck, Verteilung und Sammlung der Vordrucke, Beglaubigung der Unterschriften, Erledigung jeder anderen vom Gesetz für die Vorlage der Wählerlisten erforderten Tätigkeit; e) eingesetztes Personal und jede andere mit der Wahlkampagne zusammenhängende Leistung und jeder Dienst.

Der zweite Absatz des vorhin genannten Art. 11 sieht Folgendes vor: “Die Ausgaben betreffend die Räume für die Wahlsitze, für die Reisen und die Unterkunft, das Telefon und die Post, sowie die Passivlasten werden pauschal berechnet, und zwar fix mit 30 Prozent des Gesamtbetrags der zugelassenen und dokumentierten

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Ausgaben.” Für die genannten Ausgaben ist, aufgrund ihres pauschalen Charakters, keine unterstützende Dokumentation erforderlich.

Bezugszeitraum der Wahlkampagne

Im Hinblick auf den Bezugszeitraum der Wahlkampagne (in dem die getätigten Ausgaben als zur Wahl gehörend betrachtet werden können), ist dieser Senat, in Ermangelung einer speziellen Regelung für die Gemeindewahlen und weil Art. 13 des Gesetzes Nr. 96/2012 keinen Verweis auf die Definition gemäß Art. 12, Absatz 1/bis, des Gesetzes Nr. 515/1993 macht, wonach “der Zeitraum der Wahlkampagne vom Datum der Ausschreibung der Wahl bis zum Tag vor der Abhaltung der Wahl geht”, der Auffassung, dass sich der zu berücksichtigende Zeitraum, der Besonderheit der Gemeinderatswahlen Rechnung tragend, vom Datum der Ausschreibung der Wahl (13. Juli 2020) bis zum Tag vor der Abhaltung der Wahl (19. September 2020) erstreckt und dass er bis zum Tag vor der Abhaltung der etwaigen Stichwahl (3. Oktober 2020) verlängert werden kann. Allerdings hält der Senat, der vorherrschenden Rechtsprechung folgend, einzelne auch außerhalb dieses Zeitraumes vorgenommene Ausgaben für zulässig, sofern sie unzweifelhaft in Zusammenhang mit der Wahl stehen (siehe in diesem Sinne Beschluss der Kontrollsektion Bozen Nr. 9/2016).

Fristen für den Abschluss der Kontrolle und Strafmaßnahmen

Aufgrund des ausdrücklichen Hinweises von Art. 13, Absatz 6, des Gesetzes Nr. 96/2012, auf Art. 12, Absatz 3, des Gesetzes Nr. 515/1993 “… müssen die Kontrolltätigkeiten innerhalb von sechs Monaten nach der Vorlage der Rechnungsabschlüsse abgeschlossen werden, sofern der Senat nicht mit begründetem Beschluss eine weitere Frist von jedenfalls nicht mehr als weiteren drei Monaten festlegt”. Dazu hat die Sektion der autonomen Körperschaften des Rechnungshofs bemerkt, dass “…der Beginn der vorgesehenen Ordnungsfrist für den Abschluss der Arbeiten des Senats sich auf das Datum bezieht, an welchem, auf der Grundlage der Liste der politischen Gruppierungen, die an der Wahlkampagne teilgenommen haben und den Rechnungsabschluss über die getätigten Ausgaben vorlegen müssen, der letzte Rechnungsabschluss fristgerecht bei der zuständigen regionalen Sektion eingetroffen ist”. (vgl. Beschlüsse Nr. 24/2013 und Nr. 12/2014). Was die Regelung der Strafmaßnahmen angeht, sei vorausgeschickt, dass das Gesetz ursprünglich eine Aufteilung der Zuständigkeiten zwischen der regionalen Kontrollsektion des Rechnungshofs und dem bei dieser regionalen Sektion eingerichteten Senat für die Kontrolle vornahm und Art. 13, Absatz 7, des Gesetzes Nr. 96/2012 insbesondere vorsah, dass es Aufgabe der Sektion war, die Verwaltungsgeldstrafe

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von 50.000,00 Euro bis zu 500.000,00 Euro, im Falle einer nicht erfolgten Hinterlegung der Rechnungsabschlüsse vonseiten der politischen Gruppierungen, zu verhängen. Im Falle der nicht erfolgten Angabe der Finanzierungsquellen in den Rechnungsabschlüssen war hingegen der Senat für die Verhängung der Verwaltungsgeldstrafe (im Ausmaß von 10.000.000 Lire bis 100.000.000 Lire – Art. 15, Absatz 15, Gesetz Nr. 515/1993) zuständig, und auch im Falle der Überschreitung der Ausgabenhöchstgrenze (im Ausmaß von nicht weniger als der Hälfte und nicht mehr als dem Dreifachen des Betrags über die vorgesehene Grenze hinaus – Art. 15, Absatz 16, Gesetz Nr. 515/1993). Diese Unterscheidung wurde aufgrund der Gesetzesänderung durch Art. 14/bis des genannten Gesetzesdekrets Nr. 149/2013, umgewandelt in das Gesetz Nr. 13/2014, das dem Senat die Sanktionsbefugnis auch im Falle der nicht erfolgten Hinterlegung zugesprochen hat, hinfällig. Der Senat für die Kontrolle ist also dafür zuständig, die folgenden Verwaltungsgeldstrafen zu verhängen: a) von 50.000,00 Euro bis 500.000,00 Euro im Falle der nicht erfolgten Hinterlegung der Rechnungslegungen vonseiten der politischen Gruppierungen für die Gemeinden mit mehr als 30.000 Einwohnern (Art. 13, Absatz 7, Gesetz Nr. 96/2012, wie von der Neuerung des Gesetzesdekrets Nr. 91/2014, umgewandelt in das Gesetz Nr. 116/2014, vorgesehen); b) von Lire 10.000.000,00 (entspricht 5.164,57 Euro) bis zu Lire 100.000.000,00 (entspricht 51.645,69 Euro) im Falle der nicht erfolgten Angabe der Finanzierungsquellen in den Rechnungsabschlüssen (Art. 15, Absatz 15, Gesetz Nr. 515/1993, bzw. Art. 13, Absatz 6, Buchstabe f), des Gesetzes Nr. 96/2012); c) im Ausmaß von nicht weniger als der Hälfte und nicht mehr als dem Dreifachen des Betrags über die vorgesehene Grenze hinaus, wenn die von Art. 15, Absatz 5, des Gesetzes Nr. 515/1993 vorgesehene Höchstgrenze überschritten wird (Art. 15, Absatz 16, des Gesetzes Nr. 515/1993, bzw. Art. 13, Absatz 6, Buchstabe f), des Gesetzes 96/2012).

Hinsichtlich der Anwendung der Strafmaßnahmen verweist der Art. 15, Absatz 19, des Gesetzes Nr. 515/1993 jedenfalls auf die allgemeinen Bestimmungen der Abschnitte I und II des Kapitels I des Gesetzes vom 24. November 1981, Nr. 689, und daher kommen die Garantien des Verwaltungsstrafverfahrens zur Anwendung. Der Senat hat, als Ergebnis der durchgeführten Kontrolltätigkeit (siehe folgende Kapitel), kein Auftreten der obigen Tatbestände festgestellt.

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VOM SENAT FÜR DIE KONTROLLE DURCHGEFÜHRTE TÄTIGKEIT

UND EMPFEHLUNGEN

Der Senat für die Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben wurde mit Beschluss vom 13. November 2020, Nr. 9, eingesetzt. Mit Schreiben vom 21. Oktober 2020 hat der Generalsekretär der Gemeinde Bozen folgende Informationen übermittelt: 1. die Zahl der in den Wählerlisten der Gemeinde zum Datum der Abhaltung der Gemeinderatswahlen 2020 eingeschriebenen Bürger, um die Höchstgrenzen der Wahlwerbungsausgaben der Parteien, Bewegungen oder Listen ausrechnen zu können; 2. das Datum der Ausschreibung der Wahl, um den Zeitraum des Wahlkampfes genau bestimmen zu können; 3. die Liste der an den Wahlen teilnehmenden Parteien, Bewegungen oder Listen, auch mit Angabe (für jede politischen Gruppierung) der Liste der Gemeinderatskandidaten und des Namens des Bürgermeisterkandidaten, sowie der Listenbeauftragten, um die zur Hinterlegung der Rechenschaftsberichte Verpflichteten, sowie die zur Übermittlung der entsprechenden Rechnungslegungen befugten Personen, bestimmen zu können; 4. das Datum der Einsetzung des neuen Gemeinderates, für die Festlegung der Frist bezüglich der Übermittlung der Rechnungslegungen vonseiten der Vertreter der Parteien, Bewegungen oder Listen, die an den Wahlen teilgenommen haben.

Zum Abschluss dieser einleitenden Untersuchungstätigkeit ist Folgendes festzuhalten:

a. hinsichtlich der Gemeinderatswahlen haben folgende achtzehn Listen eine Rechnungslegung vorgenommen: lista 1 “Futuro Bolzano Zukunft Bozen Davide Costa”; lista 2 “Io sto con Bolzano Für Bozen Gennaccaro Sindaco Bürgermeister”; lista 3 “Movimento 5 stelle”; lista 4 “Lista civica Bürgerliste con mit Caramaschi”; lista 5 “Oltre Weiter Zanin”; lista 6 “Lega Salvini Premier”; lista 7 “SVP”; lista 8 “Team K”;

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lista 9 “Partito democratico Bolzano Bozen”; lista 10 “Volt Psi BZ”; lista 11 “Giorgia Meloni Fratelli d’Italia”; lista 12 “Casapound Italia”; lista 13 “Vereinte Linke Sinistra unita”; lista 14 “Verdi Grüne Verc”; lista 15 “Italia viva con Bolzano mit Bozen per für Caramaschi”; lista 16 “Rentner für Bozen Pensionati per Bolzano”; lista 17 “Vox Italia”; lista 18 “Forza Italia Berlusconi Presidente Zanin”; b. Alle vorhin genannten politischen Subjekte sind der Verpflichtung der Rechnungslegung (wie von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes Nr. 96/2012 bzw. Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes Nr. 515/1993 vorgesehen) innerhalb der Frist von 45 Tagen ab dem Datum der Einsetzung (20. Oktober 2020) des Gemeinderates nachgekommen, wie von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes Nr. 515/1993, bzw. Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c) des Gesetzes Nr. 96/2012 vorgesehen; die Rechnungslegungen wurden mit Schreiben des Generalsekretärs der Gemeinde vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020); getrennt davon sind die Rechnungslegungen der folgenden Listen eingetroffen: Lega Salvini Premier (Prot. Rechnungshof 1221 vom 30. November 2020) und Team K (Prot. Rechnungshof 1235 vom 2. Dezember 2020); c. Die Ausgaben aller politischen Gruppierungen blieben innerhalb der von Art. 13, Absatz 5, des Gesetzes Nr. 96/2012 vorgesehenen Grenzen; laut den von der Gemeinde Bozen übermittelten Daten, beträgt die Ausgabenhöchstgrenze 81.039,00 Euro;

Die Überprüfungstätigkeit betreffend die Gemeinderatswahlen 2020 wurde in Hinblick auf die folgenden Punkte durchgeführt: a. Einhaltung der Frist und der Modalitäten der Vorlage der Rechnungsabschlüsse; b. Einhaltung des Ausgabenhöchstbetrags; c. Übereinstimmung der Ausgaben mit den vom Gesetz zugelassenen Typologien von Ausgaben; d. Möglichkeit, die Ausgaben dem Zeitraum der Wahlkampagne zuzuordnen; e. Funktionaler Zusammenhang der Ausgaben mit dem Wahlkampf; f. Belegung der Ausgaben mittels entsprechender Unterlagen; g. Angabe der Finanzierungsquellen.

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Im Rahmen der Kontrolle wurden außerdem folgende Bestimmungen berücksichtigt: Artikel 7, Absatz 2, des Gesetzes vom 2. Mai 1974, Nr. 195, betreffend die von Gesellschaften gewährten Beiträge; Art. 4, Absatz 3, des Gesetzes vom 18. November 1981, Nr. 659, betreffend Beiträge über 3.000 Euro, und Art. 49, Absatz 1, des gesetzesvertretenden Dekrets vom 21. November 2007, Nr. 231, betreffend die Beschränkungen bei der Verwendung von Bargeld. Einige Listen wurden im Zuge der Untersuchung zur Klärung und Ergänzung von unklaren Punkten aufgefordert und alle haben die erforderten Klarstellungen und Ergänzungen übermittelt, aufgrund derer, insgesamt gesehen, die Ordnungsmäßigkeit der von den politischen Gruppierungen vorgelegten Rechnungslegungen festgestellt wurde (es sind einige formale Unregelmäßigkeiten festgestellt worden). Der Senat verweist, was die Ergebnisse der Kontrollen der Rechnungslegungen der einzelnen Listen angeht, auf den spezifischen Teil dieses Berichts und– in allgemeiner Hinsicht – darauf, dass bei den nächsten Wahlkampagnen Folgendes zu beachten ist:

 Die Rechnungslegungen müssen mit der vollständigen Unterschrift der zur Vorlage befugten Person versehen sein;  Die Bezahlung der von den Parteien, Bewegungen und Listen bestrittenen Ausgaben sowie die Einnahmen aus den entsprechenden Finanzierungquellen “…sollten über das dafür bestimmte spezifische Kontokorrent laufen”, ein Aspekt, auf den, ex plurimis, bereits vom Senat für die Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben der Kontrollsektion Bozen des Rechnungshofs, mit Beschluss Nr. 9/2016, hingewiesen wurde. Dazu ist zu erwähnen, dass die Agentur für Einnahmen von Bozen dem Senat (im Laufe der Untersuchungstätigkeit und im Hinblick auf die konkreten Modalitäten der Vergabe von Steuernummern an die Parteien, Listen und Bewegungen) mitgeteilt hat, dass “…der Zuteilung von Steuernummern an die Promotorenkomitees von Bürgerlisten (meistens nicht anerkannte Vereinigungen, die mit einer Vereinbarung unter den Mitgliedern geschaffen werden können)… nichts im Wege steht“ (Schreiben des Direktors der Provinz Bozen vom 14. September 2015);  Alle Rechnungen und die Ausgabenbelege (die im Zusammenhang mit dieser Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben vorzulegen sind) müssen die Angabe des Namens der Partei, Liste oder Bewegung, sowie deren entsprechende steuerrechtliche Kennung enthalten;  Dem Senat müssen auch (als Anlage der Rechnungslegung) die Kopien der Banküberweisungen über die durchgeführten Zahlungen im Zusammenhang mit den verbuchten Ausgaben, sowie die Bankbelege über die Gutschrift aus den entsprechenden Finanzierungsquellen übermittelt

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werden, wobei im Falle der Durchführung der Zahlungen durch einzelne Kandidaten im Namen der Liste, geeignete Unterlagen vorzulegen sind, um die erfolgte Rückvergütung dieser Ausgaben zu belegen;  Von den buchhalterischen Unterlagen betreffend die in der Rechnungslegung enthaltenen Ausgaben (Rechnungen oder Steuerbelege) müssen die Originale oder die originalgetreuen Kopien beigelegt werden. Was die etwaige Beglaubigung des Originals angeht, sei an die Ausrichtung der Kontrollsektion Bozen des Rechnungshofs erinnert (Beschluss Nr. 9/2016), laut der die vorschriftsmäßige Formel “originalgetreue Kopie”, zu verwenden ist;  Alle politischen Gruppierungen müssen getrennte Vorlagen für die Rechnungslegung für die von den Listen bestrittenen Ausgaben (mit Angabe der entsprechenden Finanzierungsquellen), bzw. für die von den einzelnen Kandidaten getragenen Ausgaben verwenden. Dies zur Gewährleistung einer größeren Transparenz bezüglich der dort enthaltenen Informationen und um es dem Senat für die Kontrolle (der bei der regionalen Kontrollsektion des Rechnungshofs errichtet wurde) und der regionalen Wahlaufsichtsbehörde beim Oberlandesgericht zu ermöglichen, die Kontrollen in ihrer Zuständigkeit auf der Grundlage einer klaren und detaillierten Dokumentation durchführen zu können.  Man fordert die Listen auf, immer die höchste Aufmerksamkeit auf den steuerlichen Aspekt (z.B. die steuerrechtliche Behandlung der Quittungen, auszustellen im Falle von Einnahmen, die aus freiwilligen Spenden stammen, und welche gleichermaßen der Rechnungslegung beigelegt werden müssen), sowie auf die erforderliche Vollständigkeit der Unterlagen zu legen (z. B. wird auf den letzten Absatz des Art. 7 des Gesetzes Nr. 195/1974 hingewiesen, betreffend die von Gesellschaften gewährten Beiträge, wonach „jeder, der Beiträge gewährt oder empfängt, in Verletzung der Verbote der vorherigen Absätze, oder, falls es sich um Gesellschaften laut 2. Absatz handelt, ohne Beschluss des Gesellschaftsorganes oder ohne dass der Beitrag oder die Finanzierung ordnungsgemäß in der Bilanz der Gesellschaft eingeschrieben wurde, bestraft wird, alleine für diesen Tatbestand, mit einer Haftstrafe von 6 Monaten bis 4 Jahren und der Geldstrafe bis zum Dreifachen der gesetzeswidrig gezahlten Summen.“).

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SPEZIFISCHER TEIL

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1. FUTURO BOLZANO ZUKUNFT BOZEN DAVIDE COSTA

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde vom Generalsekretär der Gemeinde Bozen mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020). Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Liste die erforderlichen Berichtigungen/Ergänzungen der Rechnunglegung und der vorgelegten Unterlagen vorgenommen. Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen scheint aus den vorgelegten Unterlagen auf, dass die Liste auf Einnahmen, gebildet aus der „Einschreibung in die Vereinigung und freiwillige Spenden“ zurückgegriffen hat. Die Gesamteinnahmen belaufen sich auf Euro 2.265,38, welche zur Gänze die abgerechneten Ausgaben decken. Die gesamten abgerechneten und dokumentierten Ausgaben belaufen sich auf Euro 2.205,38.

Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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2. IO STO CON BOLZANO FÜR BOZEN GENNACCARO SINDACO BÜRGERMEISTER

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020) hat der Generalsekretär der Gemeinde Bozen eine eigene „negative Erklärung“ übermittelt, laut welcher „die Bürgerliste keine Wahlkampfausgaben für die gegenständliche Wahlkampagne getätigt hat, da alle Werbekosten von den einzelnden Kandidaten selbst getragen wurden, im Sinne von Art. 7 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515 und folgende. (…) die Liste hatte keinerlei Finanzierungsquellen“. Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020.

Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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3. MOVIMENTO 5 STELLE

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde vom Generalsekretär der Gemeinde Bozen mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020). Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Liste die erforderlichen Berichtigungen/Ergänzungen der Rechnunglegung und der vorgelegten Unterlagen vorgenommen. Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen, ist aus den Unterlagen ersichtlich, dass die Liste auf „Eigenmittel“ zurückgegriffen hat (Gesamteinnahmen Euro 2.000,00), welche zur Gänze die abgerechneten Ausgaben decken. Die gesamten abgerechneten Ausgaben in der Rechnungslegung, zurückzuführen auf die Typologien laut Art. 11 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, belaufen sich nämlich auf Euro 1.230,32 Euro.

Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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4. LISTA CIVICA BÜRGERLISTE CON MIT CARAMASCHI

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde vom Generalsekretär der Gemeinde Bozen mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020). Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Liste die erforderlichen Berichtigungen/Ergänzungen der Rechnunglegung und der vorgelegten Unterlagen vorgenommen. Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen, ist aus den Unterlagen ersichtlich, dass die Liste „Eigenmittel in der Höhe von Euro 12.791,22 und andere Mittel in der Höhe von Euro 200,00“, ingesamt also Gesamteinnahmen in der Höhe von Euro 12.991,22 verwendet hat, welche zur Gänze die abgerechneten Ausgaben decken. Insbesondere geht aus den vorgelegten Unterlagen hervor, dass die Eigenmittel teils aus Zuwendungen von Privatpersonen, im Übrigen zeitlich auch nach der Stichwahl (für einen Betrag von Euro 300,00) herrühren. Jedenfalls ist im Wesentlichen „das Hauptziel der Kontrolle, jenes der Gewährleistung von Transparenz beim Einsatz der Mittel zur Bestreitung des Wahlkampfes, durch das Sichtbarmachen der Zusammensetzung der Mittel“, erfüllt. (vgl. Senat zur Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben der regionalen Kontrollsektion Toskana des Rechnungshofes Nr. 2/2018). Die gesamten abgerechneten und dokumentierten Ausgaben in der Rechnungslegung, sind auf die Typologien laut Art. 11 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, zurückzuführen und belaufen sich auf insgesamt Euro 12.991,22 Euro. Ein Teil derselben (Ausgaben für eine Fotografen-Dienstleistung) wurden von der Liste vorgestreckt und nachfolgend von den betroffenen Parteien anteilig rückvergütet (Verdi/Grüne/Verc für einen

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Betrag von Euro 100,00 und die Partei Vereinte Linke Sinistra Unita für einen Betrag von Euro 100,00).

Im Laufe der Untersuchungstätigkeit haben die Listenvertreter: - eine eigene Bescheinigung vorgelegt, um bekanntzugeben, dass „die oben angegebenen Ausgaben direkt auf die LISTA CIVICA CARAMASCHI zurückzuführen sind und auf Herrn Pietro Borgo ausgestellt sind, da die Liste keine eigene Steuernummer hatte; das Bankkontokorrent, eröffnet für die Mittelbeschaffung und die Bezahlung der oben angegebenen Rechnungen, lautete auf den Wahlbeauftragten Herrn Umberto Covi, da die Liste keinen eigene Steuernummer hatte“; - mit Schreiben vom 11. Februar 2021 (Prot. Rechnungshof 202 vom 12. Februar 2021) dargelegt, dass die Ausgaben „für den Catering-Dienst anlässlich der Pressevorstellung der Lista Civica con Caramaschi…“ bestritten wurden.

Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. gemäß Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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5. OLTRE WEITER ZANIN

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde vom Generalsekretär der Gemeinde Bozen mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020). Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Liste die erforderlichen Berichtigungen/Ergänzungen der Rechnunglegung und der vorgelegten Unterlagen vorgenommen. Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen, ist aus den Unterlagen ersichtlich, dass die Liste „Eigenmittel der Liste/Partei/Bewegung“ in der Höhe von Euro 10.000, „andere Mittel“ in der Höhe von Euro 53.216,59 und „Sachleistungen“ in der Höhe von 1.464,00, verwendet hat. Die Gesamteinnahmen belaufen sich auf Euro 64.680,59, welche zur Gänze die abgerechneten Ausgaben decken. Insbesondere geht aus den vorgelegten Unterlagen hervor, dass die „anderen Mittel“ aus Spenden von Privatpersonen und Gesellschaften herrühren (wie aus Beschlüssen der zuständigen Gesellschaftsorgane hervorgeht) und dass die Sachleistungen in Zusammenhang mit der Zahlung von Euro 1.464,00 vonseiten einer Gesellschaft für den Ankauf von Wahlmaterial, stehen. Es wird weiters angemerkt, dass einige der Spenden zeitlich nach der Stichwahl erfolgt sind (für einen Gesamtbetrag von Euro 20.862,59), von denen zwei vom Bürgermeisterkandidaten zugunsten der Liste durchgeführt worden sind (für einen Gesamtbetrag in der Höhe von Euro 10.862,59). In allen Fällen ist im Wesentlichen „das Hauptziel der Kontrolle, jenes der Gewährleistung von Transparenz beim Einsatz der Mittel zur Bestreitung des Wahlkampfes, durch das Sichtbarmachen der

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Zusammensetzung der Mittel“, erfüllt worden. (vgl. Senat zur Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben der regionalen Kontrollsektion Toskana des Rechnungshofes Nr. 2/2018). Die gesamten abgerechneten und dokumentierten Ausgaben in der Rechnungslegung, sind auf die Typologien laut Art. 11 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, zurückzuführen und belaufen sich auf insgesamt Euro 61.392,72 Euro. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Liste am 2. Februar 2021, eine eigene Erklärung ausgestellt, um zu bescheinigen, dass alle abgerechneten und dokumentierten Ausgaben in die Wahlkampagne 2020 fallen.

Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. gemäß Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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6. LEGA SALVINI PREMIER

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde mittels zertifizierter elektronischer Post ([email protected]) übermittelt und von den Vertretern der „Lega Alto Adige per Salvini Premier“ und der „Lega Nord Alto Adige Suedtirol“ unterzeichnet. Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Liste die erforderlichen Berichtigungen/Ergänzungen der Rechnunglegung und der vorgelegten Unterlagen vorgenommen (vgl. Schreiben der „Lega per Salvini Premier“ vom 19. Februar 2021 und vom 4. März 2021). Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen, ist aus der hinterlegten Rechnungslegung (vgl. Schreiben vom 4. März 2021) ersichtlich, dass die Liste zur Deckung der Ausgaben „Eigenmittel der Bewegung“ verwendet hat (Gesamteinnahmen Euro 28.689,08). Die gesamten abgerechneten und dokumentierten Ausgaben in der Rechnungslegung, zurückzuführen auf die Typologien laut Art. 11 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, belaufen sich auf denselben Betrag (Euro 28.689,08). Die Liste hat mittels zertifizierter elektronischer Post ([email protected]) präzisiert, dass einige Zahlungen (Euro 246,48, Euro 66,16 und Euro 167,74) in bar, bei Übergabe der Ware erfolgt sind. Weiters hat die Liste, mit Schreiben vom 19. Februar 2021, darauf aufmerksam gemacht, dass eine am 9. Oktober 2020 durchgeführte Zahlung vollständig dem Wahlkampf zuzurechnen ist, sowie das in jedem Fall alle von der Liste „mittels zertifizierter elektronischer Post übermittelten Dokumente mit den aufbewahrten Originalen übereinstimmen (…) und in Zusammenhang mit der Wahlkampagne stehen…“. Diese Unterlagen schließen eine Rechnung in der Höhe von Euro 2.600,00 (Rechnung Nr. 12/2020) mit ein, welche folgende Beschreibung aufweist: „Wahldienst“, angeführt in der Rechnungslegung im eigenen Posten „Ausgaben bezüglich öffentliche Treffen und Veranstaltungen“.

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Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. gemäß Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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7. SVP

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde vom Generalsekretär der Gemeinde Bozen mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020). Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020. Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen, ist aus den Unterlagen ersichtlich, dass die Partei freiwillige Spenden durch Privatpersonen und Gesellschaften angegeben hat, für einen Gesamtbetrag von Euro 58.180,82, welche zur Gänze die abgerechneten Ausgaben decken. Dem Senat wurden die entsprechenden Erklärungen über die Genehmigung vonseiten der beauftragten Verwalter der Gesellschaften vorgelegt. Insbesondere wird festgestellt, dass einige der Spenden von Privatpersonen und Gesellschaften zeitlich nach dem Datum der Stichwahl erfolgt sind (für einen Gesamtbetrag von Euro 16.519,82), wobei in allen Fällen im Wesentlichen „das Hauptziel der Kontrolle, jenes der Gewährleistung von Transparenz beim Einsatz der Mittel zur Bestreitung des Wahlkampfes, durch das Sichtbarmachen der Zusammensetzung der Mittel“, erfüllt worden ist. (vgl. Senat zur Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben der regionalen Kontrollsektion Toskana des Rechnungshofes Nr. 2/2018). Die in der Rechnungslegung angegebenen Ausgaben der Liste, welche vom Senat aufgrund eines Rechenfehlers berichtigt wurden , sind auf die Typologien laut Art. 11 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, zurückzuführen und belaufen sich auf insgesamt Euro 50.645,48 (Die Liste hatte ursprünglich einen Betrag von Euro 50.635,48 angegeben). Mit Datum 4. Februar und 25. Februar 2021 hat die Liste klärende Schreiben und ergänzende Unterlagen übermittelt und auch darauf aufmerksam gemacht, in Bezug auf eine Ausgabe (Beleg für Getränke in der Höhe von Euro 153,30 vom 16. September 2020), dass diese auf eine

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Wahlveranstaltung („Fahrradtag“) in Anwesenheit der Kandidaten und einiger Landesräte zurückzuführen sei.

Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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8. TEAM K

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde vom Generalsekretär der Gemeinde Bozen mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020); außerdem wurde der Rechnungsabschluss dem Senat am 1. Dezember 2020 mittels zertifizierter elektronischer Post ([email protected] -Prot. Rechnungshof 1235 vom 2. Dezember 2020) übermittelt. Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020. Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen, ist aus den Unterlagen ersichtlich, dass die Partei auf „Partei-Beiträge“ in der Höhe von Euro 7.500,00, Spenden in der Höhe von Euro 4.874,82 und „Sachspenden“ in der Höhe von Euro 512,31 (Direktbezahlung von zwei Rechnungen für Ausgaben durch den Präsidenten der Bewegung) zurückgegriffen hat, für einen Gesamtbetrag von Einnahmen in der Höhe von Euro 12.887,12, welche zur Gänze die abgerechneten Ausgaben decken. Es wird festgestellt, dass einige der Spenden von Privatpersonen zeitlich nach dem Datum der Stichwahl erfolgt sind (für einen Gesamtbetrag von Euro 1.390,02), wobei auf jeden Fall im Wesentlichen „das Hauptziel der Kontrolle, jenes der Gewährleistung von Transparenz beim Einsatz der Mittel zur Bestreitung des Wahlkampfes, durch das Sichtbarmachen der Zusammensetzung der Mittel“, erfüllt worden ist. (vgl. Senat zur Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben der regionalen Kontrollsektion Toskana des Rechnungshofes Nr. 2/2018). Die in der Rechnungslegung angegebenen Ausgaben der Liste sind auf die Typologien laut Art. 11 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, zurückzuführen und belaufen sich auf insgesamt Euro 12.364,69. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Bewegung notwendige Berichtigungen/Ergänzungen der Rechnungsunterlagen und vorgelegten Dokumente vorgenommen. Insbesondere wurde, mit Schreiben vom 4. Februar 2021 (Prot. Rechnungshof Nr.

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165 vom 5. Februar 2021), u.a. mitgeteilt dass „die Aufteilung der Ausgaben [von Rechnungen, welche auch die Wahlkampagnen von anderen Städten betreffen] eine interne Entscheidung der Leitung des Team K war, im Verhältnis zum seinerzeit an jede einzelne Stadt zugewiesenen Budget“. Weiters wurde auf Folgendes aufmerksam gemacht: - mit Bezug auf die Rechnung Nr. 31/2020 hat die Liste „eine Pressekonferenz mit Vorstellung aller Kandidaten des Team K organisiert, welche sich auf den verschiedenen Listen der Städte Bozen, Meran, Brixen, Bruneck und Leifers präsentiert haben. Der Aufteilungsschlüssel der Ausgaben …, ist im Verhältnis zur Anzahl der Kandidaten in jeder einzelnen Stadt festgesetzt worden“; - dass eine weitere Veranstaltung durchgeführt wurde (Ausgaben laut Rechnung Nr. 74/2020) „als Moment des Zusammentreffens und der Fortbildung für alle Kandidaten des Team K“; - mit Bezug auf die Rechnung Nr. 487589/20 wird mitgeteilt, dass „die Ausstellung der Rechnung auf den Bürgermeisterkandidaten der Stadt Bozen … ein Fehler war“, und dass der Kandidat „vergeblich versucht hat, beim Lieferanten eine Annullierung oder Neuausstellung der gegenständlichen Rechnung zu erreichen.“.

Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. gemäß Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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9. PARTITO DEMOCRATICO BOLZANO BOZEN

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde vom Generalsekretär der Gemeinde Bozen mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020). Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Liste die erforderlichen Berichtigungen/Ergänzungen der Rechnunglegung und der vorgelegten Unterlagen vorgenommen. Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen, ist aus den Unterlagen ersichtlich, dass „die Ausgaben zur Gänze aus Mitteln der Partei gedeckt wurden“ (Gesamteinnahmen Euro 31.981,58). Die in der Rechnungslegung angegebenen Ausgaben sind auf die Typologien laut Art. 11 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, zurückzuführen und belaufen sich auf Euro 31.981,58. Mit Schreiben vom 28. Januar 2021 hat der Schatzmeister und Listenvertreter der Partei u.a. auf Folgendes aufmerksam gemacht:

- hinsichtlich einiger Rechnungen betreffend die Verwendung von sozialen Medien, „hat man, auch wenn persönliche accounts benutzt worden sind, durch die Veröffentlichung von posts mit Wahlinhalten zugunsten der eigenen Liste in deren Namen gehandelt“; - in Bezug auf die durchgeführte Tätigkeit zugunsten der Koalition „Caramaschi Sindaco“ sei ein Teil der genannten Kosten, wie vereinbart, von den an der Koalition beteiligten Listen rückvergütet worden, d.h.: Euro 500,00 vonseiten der Liste „La sinistra – Die Linke“ und Euro 1.000,00 vonseiten der Liste „partito Verdi/Grüne/Verc“; - mit Datum 10. Januar 2020 habe man eine Anzahlung für die Vormerkung von Werbeplätzen in einer Zeitschrift getätigt, in Hinblick auf die Wahlkampagne.

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Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. gemäß Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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Bericht Wahlwerbungsausgaben – Gemeinderatswahlen Gemeinde Bozen 2020

10. VOLT PSI BZ

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde vom Generalsekretär der Gemeinde Bozen mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020). Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Liste die erforderlichen Berichtigungen/Ergänzungen der Rechnunglegung und der Unterlagen vorgenommen. Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen, ist aus den Unterlagen ersichtlich, dass „sämtliche Ausgaben aus eigenen Mitteln, zur Verfüung gestellt von den drei politischen Kräften VOLT – PSI + EUROPA, bezahlt wurden“ (Gesamteinnahmen Euro 2.767.75). Die in der Rechnungslegung angegebenen Ausgaben der Liste sind auf die Typologien laut Art. 11 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, zurückzuführen und belaufen sich auf denselben Betrag von Euro 2.767,75).

Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. gemäß Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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11. GIORGIA MELONI FRATELLI D’ITALIA

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde vom Generalsekretär der Gemeinde Bozen mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020). Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Liste die erforderlichen Berichtigungen/Ergänzungen der Rechnunglegung und der vorgelegten Unterlagen vorgenommen. Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen, hat die Partei auf „freiwillige Spenden mittels Überweisungen“ für einen Betrag von Euro 23.000,00 und „freiwillige Sachspenden mittels Ankauf von Wahlmaterial durch Dritte“ für Euro 2.440,00 verwiesen. In Bezug auf die Spenden durch Gesellschaften wurden dem Senat die vorgesehenen Beschlüsse der zuständigen Gesellschaftsorgane vorgelegt, sowie die entsprechenden Eintragungen in der Bilanz zur Kenntnis gebracht. Insgesamt belaufen sich die Einnahmen auf Euro 25.440,00, welche zur Gänze die abgerechneten Ausgaben abdecken. Die in der Rechnungslegung angegebenen Ausgaben der Liste sind auf die Typologien laut Art. 11 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, zurückzuführen und belaufen sich auf denselben Betrag von Euro 23.522,18.

Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. gemäß Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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12. CASAPOUND ITALIA

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde vom Generalsekretär der Gemeinde Bozen mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020). Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Liste die erforderlichen Berichtigungen/Ergänzungen der Rechnunglegung und der vorgelegten Unterlagen vorgenommen. Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen geht aus den Unterlagen hervor, dass die Einnahmen „ausschließlich von Spenden der einzelnen Kandidaten oder Familienangehörigen stammen“, wovon eine zeitlich nach dem Datum der Stichwahl erfolgt ist. Mit Schreiben vom 25. Januar 2021, , hat die Partei in Ergänzung der vorigen Mitteilungen, außerdem erklärt, „…dass es sich bei den in bar eingezahlten Beträge auf der Einnahmensseite im Kontokorrent um freiwillige Spenden unseres Bürgermeister-Kandidaten handelt…“. Die aus den Bewegungen auf dem Kontokorrent resultierenden Gesamteinnahmen waren zur Deckung der abgerechneten und dokumentierten Ausgaben bestimmt, welche sich auf insgesamt Euro 4.322,64 belaufen, sowie einer weiteren Ausgabe in der Höhe von Euro 290,61 „für die Wahlen der Gemeinde Bozen des Bürgermeisterkandidaten …“ (Ausgabe des einzelnen Kandidaten und nicht der Liste und daher nicht zu kontrollieren). Mit besonderen Bezug zu den Ausgabeunterlagen für den erfolgten Ankauf von Treibstoff, welcher zeitlich nach der Wahl erfolgt ist, hat der Listenbeauftragte, mit Schreiben vom 1. Februar 2021, präzisiert und erklärt, dass „sich die Ausgaben laut den Belegen (datiert vom 20.09.2020) auf die Wiederbefüllung der für die Wahlkampaktivitäten (Plakatierungen, etc.) eingesetzten Transportmittel mit Treibstoff beziehen“.

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Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. gemäß Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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13. VEREINTE LINKE SINISTRA UNITA

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde vom Generalsekretär der Gemeinde Bozen mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020). Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. mit Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Liste die erforderlichen Berichtigungen/Ergänzungen der Rechnunglegung und der vorgelegten Unterlagen vorgenommen. Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen geht aus den Unterlagen hervor, dass die Liste „Eigenmittel“ für einen Betrag von Euro 1.500,00 und weitere Euro 600,00 für „Sachleistungen: vom PD Südtirol und Lista Civica Caramaschi“ (Gesamteinnahmen Euro 2.100,00) angegeben hat. Die in der Rechnungslegung angegebenen Ausgaben der Liste sind auf die Typologien laut Art. 11 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, zurückzuführen und belaufen sich auf insgesamt Euro 1.168,61. Insbesondere hat der beauftragte Listenvertreter, mit Schreiben vom 11. Februar 2021 (Prot. Rechnungshof 189 vom 11. Februar 2021), ergänzend zu den vorherig übermittelten Unterlagen, Erklärungen und Dokumente vorgelegt und außerdem darauf hingewiesen, dass die Ausgaben infolge einer „kleinen Erfrischung“, stattgefunden am 18. September 2020, auf „eine von der schreibenden Bürgerliste organisierten Initiative zur Unterstützung des Bürgermeisterkandidaten zurückzuführen sind…Nach den politischen Äußerungen der Anwesenden bei der Veranstaltung folgte eine kleine Erfrischung“.

Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der

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Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. gemäß Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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14. VERDI GRÜNE VERC

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde vom Generalsekretär der Gemeinde Bozen mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020). Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Liste die erforderlichen Berichtigungen/Ergänzungen der Rechnunglegung und der vorgelegten Unterlagen vorgenommen. Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen hat die Liste darauf hingewiesen, dass „die Finanzierung mit Eigenmitteln der Liste durch Überweisungen vonseiten der eigenen Gewählten erfolgt“ (Gesamteinnahmen in der Höhe von Euro 10.075,53). Die in der Rechnungslegung angegebenen Ausgaben der Liste sind auf die Typologien laut Art. 11 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, zurückzuführen und belaufen sich auf insgesamt Euro 10.075,53. Die gesetzliche Vertreterin der Partei hat, mit Schreiben vom 26. Januar 2021 (Prot. Rechnungshof 77 vom 27. Januar 2021), eine Ergänzung zur bereits vorgelegten Dokumentation vorgelegt und u.a. darauf hingewiesen, dass ein „Catering-Service mit Getränken und Snacks“, abgerechnet unter den Ausgaben, sich auf eine Veranstaltung am 14. September 2020 im Rahmen der Wahlkampagne bezieht. Weiters hat sie präzisiert, dass „sich die Gelegenheits-Leistung vom 18.12.2020“ [richtiger 18.11.2020] auf die Gelegenheits-Mitarbeit als Fotografin für die Wahlkampagne der Grünen in Bozen, durchgeführt im Zeitraum Oktober 2020, bezog“. Schließlich hat sie eine eigene Erklärung übermittelt, um zu bestätigen, dass sämtliche abgerechnete und dokumentierte Ausgaben in Zusammenhang mit der Wahlkampagne 2020 stehen.

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Bericht Wahlwerbungsausgaben – Gemeinderatswahlen Gemeinde Bozen 2020

Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. gemäß Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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15. ITALIA VIVA CON BOLZANO MIT BOZEN PER FÜR CARAMASCHI

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Mit Schreiben vom 3. Dezember 2020 hat die Liste eine eigene Erklärung übermittelt, laut welcher man „nicht direkt Wahlausgaben für die Gemeinderatswahlen 2020 der Gemeinde Bozen getragen habe“ (Eine vergleichbare Erklärung vonseiten des nationalen Vorsitzenden und gesetzlichen Vertreters pro-tempore der politischen Partei „ITALIA VIVA“ ist zudem direkt beim Sekretariat des Senats eingelangt). Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020.

Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. gemäß Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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Bericht Wahlwerbungsausgaben – Gemeinderatswahlen Gemeinde Bozen 2020

16. RENTNER FÜR BOZEN PENSIONATI PER BOLZANO

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde vom Generalsekretär der Gemeinde Bozen mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020). Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Liste die erforderlichen Berichtigungen/Ergänzungen der Rechnunglegung und der vorgelegten Unterlagen vorgenommen. Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen geht aus den Unterlagen hervor, dass die Liste unter den Einnahmen „andere Mittel“ angegeben hat, für insgesamt Euro 4.542,65, wobei diese Einnahmen in Bezug zu setzen sind zu Zahlungen vonseiten einer Gesellschaft (mit der Begründung „Direkte Bezahlung an den Lieferanten“) für den Ankauf von Wahlmaterial und Wahlanzeigen. Bezogen auf diese Mittel hat der Alleinverwalter der Gesellschaft dem Senat eine eigene Erklärung vorgelegt, übrigens nach dem Datum der Stichwahl, und die entsprechend erfolgte Eintragung in der Bilanz zur Kenntnis gebracht, wie von Art. 7 des Gesetzes Nr. 195/1974 vorgesehen. Daher ist im Wesentlichen „das Hauptziel der Kontrolle, jenes der Gewährleistung von Transparenz beim Einsatz der Mittel zur Bestreitung des Wahlkampfes, durch das Sichtbarmachen der Zusammensetzung der Mittel“, erfüllt. (vgl. Senat zur Kontrolle der Wahlwerbungsausgaben der regionalen Kontrollsektion Toskana des Rechnungshofes Nr. 2/2018). Die in der Rechnungslegung angegebenen Ausgaben der Liste sind auf die Typologien laut Art. 11 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, zurückzuführen und belaufen sich auf insgesamt Euro 4.542,65.

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Bericht Wahlwerbungsausgaben – Gemeinderatswahlen Gemeinde Bozen 2020

Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. gemäß Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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17. VOX ITALIA

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde vom Generalsekretär der Gemeinde Bozen mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020). Die Vorlage der Rechnungslegung erfolgte innerhalb der von Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. von Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes vom 6. Juli 2012, Nr. 96, vorgesehenen Frist; die Frist lief ab dem Datum der Einsetzung des Gemeinderates am 20. Oktober 2020. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Liste die erforderlichen Berichtigungen/Ergänzungen der Rechnunglegung und der vorgelegten Unterlagen vorgenommen. Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen geht aus den Unterlagen hervor, dass die Liste auf „eine Zuwendung durch eine Kandidatin für einen Betrag von Euro 498,90“ zurückgegriffen hat (Insgesamt Einnahmen Euro 498,90). Die in der Rechnungslegung angegebenen Ausgaben der Liste sind auf die Typologien laut Art. 11 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, zurückzuführen und belaufen sich auf denselben Betrag von Euro 498,90.

Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. gemäß Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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18. FORZA ITALIA BERLUSCONI PRESIDENTE ZANIN

Die Liste hat an den Wahlen des Bürgermeisters und des Gemeinderates der Stadt Bozen vom 20./21. September 2020 und an der Stichwahl vom 4. Oktober 2020 teilgenommen. Die Rechnungslegung über die Ausgaben der oben genannten Liste wurde vom Generalsekretär der Gemeinde Bozen mit Schreiben vom 2. Dezember 2020 übermittelt (Prot. Rechnungshof 1248 vom 3. Dezember 2020). Mit Schreiben vom 17. Dezember 2020 (Prot. Rechnungshof 1291 vom 18. Dezember 2020) ist eine weitere Rechnungslegung eingelangt, übermittelt vom nationalen kommissarischen Verwalter der politischen Bewegung, aus welcher Wahlausgaben in der Höhe von Euro 160,67 hervorgehen. In Bezug auf das Einlangen der obigen Dokumentation hat der nationale kommissarische Verwalter mit Schreiben vom 20. Januar 2021 (Prot. Rechnungshof 27 vom 21. Januar 2021) präzisiert, dass er „laut Statut der einzige Befugte zur Übermittlung der Rechnungslegungen an die zuständigen Kontrollorganismen ist“. Im Laufe der Untersuchungstätigkeit hat die Liste die erforderlichen Berichtigungen/Ergänzungen der Rechnunglegung und der vorgelegten Unterlagen vorgenommen. Hinsichtlich der Pflicht zur Angabe der jeweiligen Finanzierungsquellen geht aus den Unterlagen hervor, dass die Liste auf „freie durch Geldbeträge einkassierte Beiträge“ zurückgegriffen hat, für insgesamt Euro 160,67. Die in der Rechnungslegung angegebenen Ausgaben der Liste sind auf die Typologien laut Art. 11 des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, zurückzuführen und belaufen sich auf denselben Betrag (Euro 160,67 für eine notarielle Vollmacht – Anteil bezogen auf Bozen).

Zusammenfassend ist der Senat der Auffassung, aufgrund der vorgelegten Dokumentation und des Ergebnisses der durchgeführten Untersuchungstätigkeit, dass die Liste der Verpflichtung der Rechnungslegung laut Art. 12, Absatz 1, des Gesetzes vom 10. Dezember 1993, Nr. 515, bzw. gemäß Art. 13, Absatz 6, Buchstabe c), des Gesetzes 96/2012, nachgekommen ist.

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(Übersetzung in die deutsche Sprache vonseiten des Amtes) Gez. Elmar Burger

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