COMUNE DI Provincia di Venezia P.A.T.

VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA' IDRAULICA

Elaborato Scala VCI R01 . .

RELAZIONE

PROVINCIA DI VENEZIA

SINDACO Damiano Zecchinato

UFFICIO TECNICO COMUNALE Andrea Rinaldo

PROGETTAZIONE P.A.T. TOMBOLAN & ASSOCIATI Piergiorgio Tombolan - Raffaele Di Paolo - Ivan Moresco - Ludovico Bertin

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA $/,$62&,(7$ *LRYDQQL&DPSHRO&ULVWLQD%HQYHJQ

ANALISI AGRONOMICHE E VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE - Luciano Galliolo

3,$12'(//($&48((9$/87$=,21(&203$7,%,/,7¬,'5$8/,&$ IDEVA INGEGNERIA - Federico Valerio

ANALISI URBANISTICHE, QUADRO CONOSCITIVO E COORDINAMENTO INFORMATICO SIT AMBIENTE&TERRITORIO - Andrea Merlo - Fabio Casonato

ANALISI GEOLOGICHE E IDROGEOLOGICHE - HGEO - Filippo Baratto 12.12.2014 REGIONE DEL PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI VIGONOVO

COMMITTENTE:

COMUNE DI VIGONOVO Via Veneto, 2 – 30030 VIGONOVO (VENEZIA)

TITOLO: PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO Valutazione di Compatibilità Idraulica ai sensi della DGR 1322/2006 e ss.mm.ii.

. . .

REDAZIONE:

Ing. Federico Valerio SL: Viale Udine, 42 ‐ 30026 (VE) SO: via Rialto 16/10 – 30020 Noventa di Piave (VE) T. 0421.658926 – F. 041.8840113

DATA: OTTOBRE 2014 COMMESSA: 13002IVA CODICE FILE: 13002IVA_VCI‐141212.docx ELABORATO: Valutazione di Compatibilità Idraulica N° 75 pagine

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1. PREMESSE ...... 4 1.1 Descrizione delle modalità di studio ...... 4 2. INQUADRAMENTO NORMATIVO ...... 6 3. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ...... 8 3.1 Generalità ...... 8 3.2 Aspetti idrologici e pedologici ...... 9 3.3 Rete idrografica e bacini scolanti ...... 10 3.4 La rete fognaria ...... 13 4. IL RISCHIO IDRAULICO NEL TERRITORIO ...... 15 5. IL PIANO DELLE ACQUE COMUNALE ...... 18 6. ASPETTI IDROLOGICI ...... 20 7. CLASSIFICAZIONE DELLE TRASFORMAZIONI E MISURE DI MITIGAZIONE ...... 22 7.1 Determinazione del volume di invaso ...... 23 8. IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (P.A.T.) ...... 26 8.1 Dimensionamento del Piano e A.T.O...... 27 8.2 Descrizione del fabbisogno complessivo per ATO...... 29 8.3 Considerazioni finali ...... 30 8.4 Calcolo della zona agricola massima trasformabile ...... 31 9. ANALISI DEGLI AMBITI TERRITORIALI OMOGENEI ...... 32 A.T.O. Aa.1 – BRENTA IDROVIA ...... 33 A.T.O. Am.1 – RIVIERA NAVIGLIO ...... 35 A.T.O. Am.2 – VIGONOVO EST ...... 36 A.T.O. I.1 – VIGONOVO ...... 37 A.T.O. I.2 – TOMBELLE ...... 39 A.T.O. I.3 – PRODUTTIVO VIGONOVO ...... 41 A.T.O. I.4 – CELESEO ...... 42 A.T.O. I.5 – GALTA PAVA ...... 43 10. ANALISI DELLE SCHEDE URBANISTICHE DI AMBITI DA P.R.G...... 44 Scheda Urbanistica Ambito n.01 ...... 45 Scheda Urbanistica Ambito n.02 ...... 46 Scheda Urbanistica Ambito n.03 ...... 47 Scheda Urbanistica Ambito n.04 ...... 48

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Scheda Urbanistica Ambito n.05 ...... 49 Scheda Urbanistica Ambito n.06 ...... 50 Scheda Urbanistica Ambito n.07 ...... 51 Scheda Urbanistica Ambito n.08 ...... 52 Scheda Urbanistica Ambito n.09 ...... 53 Scheda Urbanistica Ambito n.10 ...... 54 Scheda Urbanistica Ambito n.11 ...... 55 Scheda Urbanistica Ambito n.12 ...... 56 Scheda Urbanistica Ambito n.13 ...... 57 Scheda Urbanistica Ambito n.14 ...... 58 Scheda Urbanistica Ambito n.15 ...... 59 Scheda Urbanistica Ambito n.16 ...... 60 Scheda Urbanistica Ambito n.17 ...... 61 Scheda Urbanistica Ambito n.18 ...... 62 Scheda Urbanistica Ambito n.19 ...... 63 Scheda Urbanistica Ambito n.20 ...... 64 Scheda Urbanistica Ambito n.21 ...... 65 Scheda Urbanistica Ambito n.22 ...... 66 Scheda Urbanistica Ambito n.23 ...... 67 Scheda Urbanistica Ambito n.24 ...... 68 Scheda Urbanistica Ambito n.25 ...... 69 Scheda Urbanistica Ambito n.26 ...... 70 11. NORME DI COMPATIBILITA’ E TUTELA IDRAULICA ...... 71 11.1 Interventi di trasformazione dell’uso del suolo ...... 71 11.2 Opere di mitigazione idraulica ...... 71 11.3 Superfici impermeabili ...... 72 11.4 Sistema di deflusso dell’acqua ...... 72 11.5 Reti di smaltimento delle acque ...... 73 12. CONCLUSIONI ...... 74 13. ALLEGATI ...... 75

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1. PREMESSE

Il presente studio riguarda la Valutazione di compatibilità idraulica del Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del comune di Vigonovo (Provincia di Venezia).

Lo scopo fondamentale dello studio di compatibilità idraulica è quello di valutare se le trasformazioni urbanistiche, sin dalla fase della loro pianificazione, tengono conto dell’attitudine dei luoghi ad accogliere la nuova edificazione e/o in generale a sostenere le modifiche d’uso del suolo.

La compatibilità delle proposte di progetto deve essere accertata in base alle possibili alterazioni del regime idraulico che le nuove destinazioni o trasformazioni di uso del suolo possono venire a determinare, in generale a seguito della maggiore superficie impermeabilizzata.

Al fine di non introdurre criticità idrauliche, o aggravare situazioni di rischio esistenti, va applicato il “principio di invarianza idraulica” secondo il quale l’aumento di volume affluito alla rete dovuto all’incremento di superficie impermeabile deve essere compensato con opportuni sistemi di invaso, da realizzarsi nelle aree in cui sono previste le trasformazioni.

In sintesi, la presente valutazione di compatibilità idraulica deve verificare che le previsioni contenute nello strumento urbanistico, siano corrette e compatibili sia dal punto di vista dell’assetto idraulico che del territorio.

Vengono di seguito descritte le diverse fasi dello studio, le caratteristiche dell’area indagata e la valutazione della compatibilità idraulica per ogni singolo Ambito Territoriale Omogeneo (A.T.O.) previsto dal Piano di Assetto del Territorio.

1.1 Descrizione delle modalità di studio

La presente Valutazione di compatibilità idraulica si sviluppa secondo le seguenti e successive fasi:

‐ Fase conoscitiva: descrizione del territorio comunale, attraverso la definizione dello stato di fatto sotto il profilo della pianificazione vigente, in particolare del Piano delle Acque, degli aspetti geopedologici, idrografici e dell’assetto idraulico (bacini di scolo e rete idrografica) con individuazione del rischio idraulico presente sul territorio; ‐ Fase di analisi: analisi idrologica ed idraulica degli A.T.O. e delle trasformazioni urbanistiche proposte dal P.A.T., per la valutazione della varianza idraulica determinata dalle nuove aree di espansione; ‐ Fase propositiva: determinazione delle misure di mitigazione da adottare per garantire il principio dell’INVARIANZA IDRAULICA degli A.T.O. e delle trasformazioni previste secondo un predefinito grado di rischio (quello associato ad un evento climatico caratterizzato da un tempo di ritorno 50 anni). In merito a quest’ultima fase si sottolinea che le misure compensative verranno individuate con una progressiva definizione, delegando agli strumenti di pianificazione operativa (Piani degli Interventi e Piani Urbanistici Attuativi) il maggiore grado di dettaglio.

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Nella presente relazione le misure compensative proposte, e determinate dalla Valutazione di compatibilità idraulica, sono da considerarsi quali “linee guida” per l’applicazione del principio di invarianza idraulica. Rivestono quindi carattere puramente indicativo e parametrico, a cui si dovrà fare riferimento nella stesura dei successivi Piani di dettaglio.

Viene comunque riportato un compendio di proposte per la realizzazione dei volumi di invaso, così da poter individuare la tipologia di opere che meglio si adatta al territorio comunale.

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2. INQUADRAMENTO NORMATIVO

Nella redazione della presente Valutazione sono state osservate le normative di carattere generale e in particolare quelle afferenti alle norme di compatibilità idraulica, alla materia ambientale ed al trattamento delle acque. Le principali leggi a cui si fa riferimento sono qui di seguito elencate:

 R.D.L. n.368 del 08.05.1904 ‐ Regolamento sulle bonificazioni paludi e dei territori paludosi;  R.D.L. n.215 del 13.02.1933 ‐ Nuove norme per la bonifica integrale ‐ e successive modificazioni;  Legge 183/1989 ‐ Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo;  Legge 36/1994 incentrata sulla costituzione del Servizio Idrico Integrato (legge Galli);  D.Lgs n. 152 del 11.05.99 con riferimento al “Piano di Tutela delle Acque”;  D.Lgs n. 152 del 03.04.06 ‐ “Norme in materia ambientale”;  L.R. n.11/2004 – “Norme per il governo del territorio”;  D.Lgs 163/2006 ‐ “Nuovo Codice Appalti”  L.R. 08 maggio 2009, n. 12 – Nuove norme per la bonifica e la tutela del territorio;

La normativa a cui si riferisce la Valutazione di compatibilità idraulica trae origine dalla D.G.R. n. 3637/2002 e ss.mm.ii. Successivamente la Regione del Veneto ha definito le Modalità operative e le indicazioni tecniche nella D.G.R. n.1322 del 10.05.2006. Infine sono state definite le competenze professionali per la redazione della Valutazione con la D.G.R. 2948 del 06.10.2009. Di seguito si riporta un estratto dalla D.G.R. 1322/06:

“Con deliberazione n. 3637 del 13.12.2002 la Giunta Regionale ha fornito gli indirizzi operativi e le linee guida per la verifica della compatibilità idraulica delle previsioni urbanistiche con la realtà idrografica e le caratteristiche idrologiche ed ambientali del territorio.

Con tale provvedimento è stato previsto che l’approvazione di un nuovo strumento urbanistico, ovvero di varianti a quello vigente, sia subordinata al parere della competente autorità idraulica su un apposito studio di compatibilità idraulica. Tale studio, al fine di evitare l’aggravio delle condizioni del regime idraulico, deve prevedere la realizzazione di idonee misure che abbiano funzioni compensative dell’alterazione provocata dalle nuove previsioni urbanistiche, nonché di verificare l’assenza di interferenze con i fenomeni di degrado idraulico e geologico indagati dai Piani per l’Assetto Idrogeologico (PAI) predisposti dalle competenti Autorità di Bacino.

In sede di applicazione della DGR citata si è appalesata la necessità che siano fornite ulteriori indicazioni per ottimizzare la procedura finalizzata ad assicurare un adeguato livello di sicurezza del territorio. (…)

L’entrata in vigore della L.R. 23.04.2004 n. 11, nuova disciplina regionale per il governo del territorio, ha infatti modificato sensibilmente l’approccio per la pianificazione urbanistica talché si è evidenziata la necessità che anche la valutazione di compatibilità idraulica venga adeguata alle nuove procedure.

Contestualmente, il sistema organizzativo regionale sulla rete idraulica superficiale ha mutato assetto con l’istituzione nell’ambito regionale dei Distretti Idrografici di Bacino le cui competenze 13002IVA_VCI‐141212.docx Pagina 6 di 75

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sono esercitate sull’intero bacino idrografico, superando i limiti dei circondari idraulici di ciascun Genio Civile.

D’altro canto anche il cosiddetto “sistema delle competenze” è andato modificandosi con l’affidamento della gestione della “rete idraulica minore” in delegazione amministrativa ai Consorzi di Bonifica, attivata con DGR 3260/2002 ed attualmente pienamente operativa.

Va inoltre ricordato che con deliberazione n. 4453 del 29 dicembre 2004 la Giunta Regionale ha adottato il Piano di Tutela delle Acque, di cui all’art. 44 del D.Lgs. 11.05.1999 n. 152, con il quale la procedura di “Valutazione di compatibilità idraulica” deve essere coerente.

E’ certamente maturata in questi anni la consapevolezza che l’azione antropica ha contribuito ad accrescere il rischio idraulico, influendo negativamente sui processi di trasformazione degli afflussi meteorici in deflussi nei corpi idrici, modificando la natura del regime idrologico ed incrementando sensibilmente i contributi specifici dei terreni.

L’esperienza acquisita in questo periodo di applicazione dai soggetti istituzionalmente preposti ha peraltro evidenziato la necessità di garantire omogeneità di approccio agli studi di compatibilità idraulica. Questi si concretizzano sostanzialmente in elaborazioni idrologiche ed idrauliche finalizzate a definire progettualmente gli interventi che hanno funzione compensativa per garantire l’”invarianza idraulica”, laddove il principio di invarianza idraulica delle trasformazioni del territorio viene così definito: "Per trasformazione del territorio ad invarianza idraulica si intende la trasformazione di un’area che non provochi un aggravio della portata di piena del corpo idrico ricevente i deflussi superficiali originati dall’area stessa."

Tali elaborazioni possono essere supportate da indagini di tipo idrogeologico qualora le caratteristiche dei terreni possano essere significative ai fini del principio sovraesposto.

Proprio per aggiornare le modalità operative al nuovo assetto nel frattempo intervenuto e per aggiornare i contenuti e le procedure anche sulla base dell’esperienza maturata si rende necessario ridefinire le “Modalità operative e indicazioni tecniche” relative alla “Valutazione di compatibilità idraulica per la redazione degli strumenti urbanistici” riportate nell’allegato al presente provvedimento, di cui costituiscono parte integrante, che sostituiscono la precedente versione allegata alla DGR 3637/2002.”

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3. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

3.1 Generalità

Il Comune di Vigonovo, sito in provincia di Venezia, si colloca ai limiti occidentali della provincia a confine con la città di Padova e comprende le frazioni di Galta, Tombelle e Celeseo. Da est e procedendo in senso orario, confina con i comuni di Fossò (VE), Noventa Padovana (PD), Padova (PD), Sant'Angelo di Piove di Sacco (PD), Saonara (PD) e (VE).

Il territorio si estende per una superficie complessiva di circa a 13 km2; a seguito del taglio artificiale realizzato nel 1896 (progetto Fossombroni‐Paleocapa), il territorio comunale è attraversato dall’alveo del Brenta‐Cunetta che lo separa nelle due porzioni in sinistra e in destra Brenta.

Il comune conta complessivamente 9.854 abitanti (dato al 2010), con una densità pari a 770 ab./km2. L’altitudine media del Comune è pari a circa 8 m s.l.m. con un territorio pressoché pianeggiante avente quote del terreno comprese fra un massimo di circa 15 m s.l.m. ed un minimo di circa 4 m s.l.m.

Dal punto di vista idraulico il territorio ricade entro i limiti consortili del Consorzio di Bonifica Bacchiglione di Padova, che ne gestisce le acque irrigue e di scolo superficiale.

PADOVA

Fig. 1 – Inquadramento territoriale del comune di Vigonovo.

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3.2 Aspetti idrologici e pedologici

Il territorio comunale di Vigonovo è caratterizzato in superficie da terreni di origine alluvionale, fini, che variano dalle sabbie alle argille. I litotipi prevalenti sono di tipo misto, con percentuali variabili di sabbie, limi e argille. Questi terreni, prevalentemente fini, rispecchiano la vicinanza dei corsi d’acqua che li hanno depositati alla foce.

Nell'ambito del bacino scolante in Laguna di Venezia, il Comune di Vigonovo appartiene al Distretto "B" Pianura alluvionale del fiume Brenta a sedimenti fortemente calcarei. In particolare, il territorio è compreso nel Sistema B4: bassa pianura recente (olocenica) ad iniziale decarbonatazione e nello specifico i suoli appartengono a:

 Unità di paesaggio B4.1: Dossi fluviali costituiti prevalentemente da limi e sabbie. Consociazione: PDS1 ‐ suolo Piove di Sacco, franchi, profondi a tessitura da media a moderatamente grossolana, molto calcarei in superficie e fortemente calcarei in profondità, alcalini, a drenaggio buono. USDA: Oxyaquic Eutrudepts coarse‐loamy, mesic. WRB: Calcaric cambisols. Caratterizzano la zona di Galta e la fascia SW del capoluogo fino al confine comunale.

 Unità di paesaggio B4.2: Pianura alluvionale indifferenziata, costituita prevalentem. da limi. Complesso: CPC1/RSN1: suoli Casa Piccolo, franco limosi, profondi, a tessitura media in superficie e da media a moderatamente fine in profondità, molto calcarei in superficie e fortemente calcarei in profondità, alcalini, a drenaggio mediocre. USDA: Oxyaquic Eutrudepts fine‐silty, mixed, mesic. WRB: Calcaric cambisols. Caratterizzano il restante territorio comunale.

I sistemi sopra descritti sono illustrati nell’elaborato grafico allegato T05 Carta pedologica, redatta con riferimento alla Carta dei Suoli del Bacino Scolante in Laguna di Venezia (ARPAV, 2005).

Relativamente alla composizione dei terreni, con riferimento alla Carta Litologica allegata al P.A.T. si possono distinguere due litologie superficiali. Si tratta di:

1) materiali alluvionali a tessitura prevalentemente limoso‐sabbiosa; 2) materiali alluvionali a tessitura prevalentemente limo‐argillosa.

 Materiali alluvionali a tessitura prevalentemente limoso‐sabbiosa: Si estendono su circa il 58.2% del territorio comunale, con un’estensione da NW a SE. Si tratta di depositi alluvionali legati ad antichi dossi o tracciati fluviali, costituiti in genere da sabbie medie e fini, con frazione limoso‐argillosa. La distribuzione territoriale è in genere in accordo con il tracciato degli antichi rami fluviali del Brenta che attraversano il Comune. Tali terreni interessano gran parte dell’abitato di Vigonovo, le zone di Galta, Pava, Gottardo e la porzione settentrionale di Tombelle. I terreni sabbiosi hanno qualità geotecniche generalmente buone, passanti a mediocri, in funzione della frazione limosa. Tali materiali rientrano nella classe di permeabilità K di tipo 2 A = Depositi mediamente permeabili per porosità (K da 10‐1 a 10‐4 cm/s).

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 Materiali alluvionali a tessitura prevalentemente limoso‐argillosa: Si estendono su circa il 33.4 % del territorio comunale e interessano le aree più depresse, interposte tra le fasce sabbiose dei dossi fluviali. Si tratta della frazione più fine dei depositi alluvionali, che per la ridotta granulometria resta maggiormente in sospensione nelle acque fluviali e, sedimentando per ultima, viene trasportata a maggior distanza dalle acque alluvionali. Queste litologie fini sono presenti nella zona di Tombelle, sul lato orientale del Comune al confine con San Pietro di Strà e Fossò e in destra Brenta a SE dell’abitato di Vigonovo. Tali terreni hanno elevata compressibilità e quindi scarse caratteristiche geotecniche di portanza. Essi rientrano nella classe di permeabilità K di tipo 3 A = Depositi poco permeabili per porosità, K da 10‐4 a 10‐6 cm/s.

3.3 Rete idrografica e bacini scolanti

Di seguito si descrive la rete idrografica caratterizzante il territorio comunale di Vigonovo, di competenza consortile e di ordine superiore, rimandando all’elaborato grafico allegato per la sua rappresentazione.

FIUME BRENTA:

Il fiume Brenta caratterizza in maniera predominante il territorio di Vigonovo, separandolo nella due porzioni, quella in sinistra Brenta e quella in destra. Il corso d’acqua che attraversa Vigonovo costituisce il ramo principale del fiume, rettifica completata nei primi anni dello scorso secolo su progetto Fossombroni‐Paleocapa. Tale ramo, denominato la “Cunetta” si diparte in corrispondenza al nodo idraulico posto a nord di Vigonovo ed a monte dell’abitato di Stra, in cui il fiume Brenta ed il Piovego si separano tra il Naviglio Brenta e la Cunetta appunto.

Il canale Piovego, scolmatore del Fiume Bacchiglione, fino alla confluenza in Brenta scorre arginato con percorso rettilineo da ovest verso est segnando il confine settentrionale del comune per una lunghezza di circa 5 km. In occasione delle piene del Bacchiglione parte delle acque di quest’ultimo vengono fatte defluire lungo il Piovego. Può accadere che la piena del Bacchiglione si presenti in concomitanza a quella del Brenta: in tali circostanze sul Piovego si riscontrano importanti fenomeni di rigurgito indotti dai livelli elevati nel Brenta che si traducono in un aumento dei livelli idrometrici lungo tutto il percorso del Piovego con conseguente pericolo di esondazione.

IDROVIA PADOVA‐VENEZIA:

L'Idrovia Padova Venezia fu progettata all'inizio degli anni 60 per sostituire e potenziare il preesistente collegamento acqueo tra le due città, che si svolgeva attraverso il Naviglio di Brenta, esistente sin dal 1200. Essa doveva partire dalla zona industriale di Padova, attraversare il fiume Brenta e quindi il Novissimo, per arrivare alla conca Gusso, l'unica di tutto il canale; quindi, dopo un ulteriore breve tratto in terraferma superare l'argine di conterminazione lagunare e raggiungere il canale di grande navigazione Malamocco Marghera, per un percorso totale di 28 km ca. Anche se l’opera è allo stato attuale incompiuta, in comune di Vigonovo è realizzata per la parte in destra Brenta. L’idrovia svolge funzione una importante di laminazione, essendo presenti alcuni impianti idrovori che, in caso di necessità, consentono il sollevamento meccanico degli scoli provenienti da nord. Le acque

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Nel territorio comunale si riconosce una fitta rete di canali e di scoli in parte tubati e in parte a cielo aperto gestiti dai Consorzi di Bonifica Bacchiglione, sia in destra che in sinistra Brenta.

Oltre agli scoli consortili, la rete idrografica superficiale è formata da una serie di corsi d’acqua minori che, a seconda della loro ubicazione, sono gestiti e mantenuti in efficienza idraulica dal Comune (fossi lungo le strade comunali), dalla Provincia (fossi lungo le strade provinciali) e dai privati (fossi a confine tra proprietà private).

In linea generale il territorio comunale di Vigonovo, per la presenza del taglio artificiale del fiume Brenta (cd. Cunetta), si divide in due distinti ambiti, quello in sinistra Brenta e quello in destra Brenta. In destra idrografica al Brenta, la presenza della Idrovia Padova‐Venezia caratterizza ulteriormente il territorio, costituendo il recapito di piena della porzione di territorio posto a nord grazie alla presenza di un impianto idrovoro di emergenza (Idrovia Piovego). Come rappresentato nella allegata tavola grafica T03, si possono pertanto individuare n.3 distinti sottobacini:

BACINO DEN. SUP. [ettari] TIP. DEFLUSSO B1 SINISTRA BRENTA 467.97 MECCANICO ALTERNATO B2 DESTRA BRENTA 413.82 NATURALE B3 IDROVIA 309.93 MECCANICO ALTERNATO

BACINO SINISTRA BRENTA (VI PRESA):

Il bacino VI presa è compreso tra il Naviglio Brenta a Nord, il Fiume Brenta ad Ovest e la S.P. n.13 ad Est, fatta eccezione per una piccola porzione posta a sud (via Villa a Bojon di Campolongo), è caratterizzato da un deflusso di tipo meccanico alternato, con le acque che scaricano direttamente in Laguna di Venezia, attraverso il Cornio, fintantoché i livelli di marea lo consentono. Allorquando il deflusso a gravità non è più consentito per l’innalzamento dei livelli in Laguna, in corrispondenza della frazione di Lova di , si chiudono le paratoie e si avvia l’omonimo impianto idrovoro (n.4 pompe idrovore da 4,00 mc/s cadauna), che pesca dal Cornio per recapitare allo scolo Fiumazzo e, quindi, in laguna attraverso la Botte di Lova in attraversamento della S.S. n.309.

La porzione comunale di Vigonovo appartenente al bacino VI Presa, è attraversata dai seguenti scoli:

Scolo Galta: costituisce la principale rete idrografica della porzione comunale posta in sinistra Brenta. Il corso d’acqua drena il territorio ad est del Brenta per circa 6 km, attraversando l’omonima frazione comunale. Fuori ambito comunale, in corrispondenza all’abitato di Sandon (Fossò) lo scolo prende il nome di Cornio Vecchio e procede fino all’idrovora di Lova scaricante in Fiumazzo e quindi in Laguna di Venezia;

Scolo Brentoncino: si origina in comune di Stra e percorre il confine nord drenando una porzione limitata di scoli e fossi del territorio comunale. Anche i fossati della parte orientale del comune;

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Gli scoli svolgono la duplice funzione irrigua e di bonifica. Durante il periodo estivo derivano le acque dai corsi d’acqua di ordine superiore ed i livelli vengono artificialmente sostenuti mediante apposite paratoie irrigue.

L’impianto idrovoro di Lova (2001), presenta le seguenti caratteristiche principali:

portata complessiva sollevabile: 16,00 mc/s; pompe n.4 da 4,00 mc/s; corpo idrico ricettore Fiumazzo – Laguna; quote di attacco: da +0,20 a +0,35 m s.m.m; quote di stacco: da ‐0,40 a ‐0,45 m s.m.m.

BACINO DESTRA BRENTA E BACINO IDROVIA:

Il Bacino Idrovia costituisce un sottobacino del Destra Brenta, essendo disconnesso da questo solamente con l’entrata in funzione degli impianti di sollevamento in Idrovia. Il bacino interessa la porzione nord occidentale del territorio comunale. I livelli dell’Idrovia sono regolati con scarico a scolo alternato nel fiume Brenta a Vigonovo mediante manufatti dotati di paratoie e da un impianto di sollevamento della portata complessiva di 3000 l/s.

La porzione comunale di Vigonovo appartenente al bacino Destra Brenta ‐ Idrovia, è attraversata dai seguenti scoli:

Scolo Piovego: costituiscono la principale rete idrografica nella porzione comunale in destra Brenta. Lo scolo, con la sua diramazione, drena l’intera porzione nord occidentale del territorio comunale, corrispondente alla frazione di Tombelle e della Zona produttiva artigianale poste a nord dell’idrovia. Lo scolo proviene da nord, dal territorio di Noventa Padovana, alimentato dagli apporti della idrovora Fornaci (circa 300 l/s in piena) dopo il passaggio del Canale Piovego su botte a sifone. Nello scolo Piovego, in corrispondenza della zona artigianale di Tombelle, confluisce lo scolo Diramazione Piovego; tale ramo si origina già in comune di Noventa Padovana in corrispondenza al nodo idraulico posto a monte del canale di arrivo alla idrovora Valli di Camin. In corrispondenza all’incrocio dello scolo Piovego con l’idrovia Padova‐Venezia, è presente un impianto di sollevamento (n.2 pompe da 150 l/s e 20 l/s) ad uso irriguo che consente anche, in caso di necessità, di scaricare le portate di piena direttamente in Idrovia.

Scolo Cornio di Celeseo: in condizioni di magra le acque che provengono al bacino Idrovia defluiscono attraverso la botte a sifone sotto l’Idrovia e poco a valle del passaggio si ripartiscono tra lo scolo Cornio di Celeseo, che segna il confine comunale con Saonara e lo scolo Villamora. A sud del territorio comunale lo scolo Villamora e lo scolo Cornio di Celeseo confluiscono nello scolo Cornio Nuovo; quest’ultimo scarica poi nello scolo Fiumazzo dopo il passaggio del Brenta in corrispondenza della Botte di Corte. A sua volta il Fiumazzo scarica in lagna di Venezia attraverso la botte di Lova sottopassante i canale Nuovissimo.

Scolo Villamora: lo scolo costituisce il principale recapito del nucleo abitato di Vigonovo capoluogo, ricevendo tutti gli apporti provenienti dagli scoli e dalle reti tombinate urbane. Si origina come derivazione

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3.4 La rete fognaria

Il territorio comunale è per gran parte dotato di reti fognarie separate, con distinzione tra le linee di acque bianche di origine meteorica e le acque reflue nere di origine civile. Nelle zone in cui non sono presenti le linea di raccolta delle acque reflue esiste un sistema di fognatura mista con impianti di modulazione e di sfioro delle portate di piena verso la rete idrografica superficiale. Le acque nere reflue, gestite dalla Azienda Veritas S.p.A. – Area Territoriale ACM sede di , vengono addotte dalla rete fognaria all’impianto di depurazione di Fusina, mediante vari impianti di sollevamento.

Per una ricognizione e verifica del sistema tombinato di smaltimento delle acque meteoriche si è quindi provveduto alla effettuazione di molteplici sopralluoghi mirati alla definizione delle caratteristiche geometriche delle principali dorsali della rete, con rilievo dei diametri, delle quote e dei versi di scorrimento, dei principali manufatti e dei punti di recapito.

Le tavole grafiche allegate al Piano (T09, T10 e T11) sintetizzano i risultati di quanto emerso dai sopralluoghi e dai rilievi della rete urbana di fognatura, per gli abitati principali di Vigonovo capoluogo, Tombelle e Galta.

Vigonovo capoluogo

Le acque meteoriche che interessano l’abitato del capoluogo comunale hanno come ricettore naturale lo scolo Villamora, corso d’acqua consortile che prende origine in derivazione tombinata dallo scolo Piovego per confluire nello scolo Cornio di Celeseo a sud‐est dell’abitato. I collettori principali di drenaggio sono costituiti dalla linea fognaria di via Roma, in condotta di cls DN 600 mm che scarica in Villamora in corrispondenza del piazzale dei campi sportivi, e dalla linea fognaria di via della Resistenza, condotta in cls DN 600 mm recapitante in un capofosso principale e qui in Villamora poco a monte del sito dell’ecocentro comunale (ex depuratore). Quest’ultima dorsale riceve le acque provenienti dai bacini urbani di via Veneto (S.P. n.17) e via Cavour. La porzione nord occidentale del capoluogo, drenata dalle fognature principali di via Padova (S.P. n.17) e di via Piemonte, scaricano in direzione del tratto tombinato dello scolo Villamora con tubazioni in cls DN 500 mm e DN 600 mm. Una piccola porzione urbana, drenata dalla linea di via Ariosto, scarica direttamente nel bacino dell’Idrovia.

Tombelle L’abitato di Tombelle è attraversato a nord dallo scolo Diramazione Piovego, corso d’acqua consortile che prende origine in corrispondenza del canale di arrivo dell’idrovora Valli di Camin per confluire nello scolo Piovego in prossimità della zona produttiva‐artigianale di Tombelle di Vigonovo. Tale scolo, unitamente all’originario fosso di guardia della strada principale di Tombelle (ora tombinato sul lato nord della S.P. n.17), costituiscono i naturali ricettori delle acque meteoriche interessanti il centro abitato. Si evince infatti che la porzione più settentrionale dell’abitato, via Martiri e via Toniolo, scarica verso nord direttamente in Diramazione Piovego, mentre le vie più prossime a via Padova sulla linea tombinata in cls

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DN 400mm, la quale a sua volta scarica nei fossati posti a est dell’abitato e quindi sempre in Diramazione Piovego. I recenti interventi edilizi ad est dell’abitato (via delle Mimose, via delle Gardenie e via Montello) hanno comportato il tombinamento di alcune scoline pre‐esistenti che drenavano il territorio con direzione sud‐ nord, sostituiti da una fitta rete di condotte scatolari con medesimo recapito finale. Infine la zona produttiva ed artigianale di via del Lavoro è drenata da una condotta principale in cls DN 500 mm che scarica verso est in Piovego.

Galta La frazione comunale di Galta costituisce il principale nucleo abitato posto in sinistra Brenta, attraversato dall’omonimo corso d’acqua consortile. Lo sviluppo urbano della frazione è avvenuta negli ultimi decenni, con la realizzazione di importanti interventi edilizi a nord ed a sud di via cesare Battisti (Piano di Lottizzazione Galta, Galta 2000 e Piazza Galta). Contestualmente, fine anni ‘90, è stato realizzato il tombinamento dello scolo consortile (condotta scatolare 210x110 cm per oltre 300 m), che di fatto costituisce l’unico ricettore delle acque meteoriche interessanti l’abitato. Su questa dorsale principale si immettono tutte le linee secondarie di drenaggio, generalmente costituite da condotte in calcestruzzo di dimetro variabile da DN 500 a DN 800 mm.

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4. IL RISCHIO IDRAULICO NEL TERRITORIO

Per una corretta proposta di Piano assume una fondamentale importanza lo sviluppo di una esauriente fase conoscitiva dello stato attuale del territorio, con particolare riferimento al rischio idraulico presente.

Il rischio idraulico nel territorio comunale di Vigonovo è prevalentemente connesso ai fiumi e ai corsi d’acqua di ordine superiore, in particolare al sistema del fiume Brenta che in corrispondenza a Vigonovo è caratterizzato dall’importante nodo idraulico del Piovego‐Naviglio Brenta‐Cunetta.

Come si evince dagli estratti sotto riportati, il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino idrografico del Fiume Brenta‐Bacchiglione (Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta‐Bacchiglione – Carta della pericolosità idraulica aggiornamento in esito a Decreto Segretariale n.2 del 20.01.2014) perimetra e classifica all’interno del territorio comunale di Vigonovo quest’unica seguente zona:

. zona classificata P1 (area a moderata pericolosità), comprendente la porzione di territorio comunale posta ad ovest dello scolo Piovego (frazione di Tombelle), per uno sviluppo di oltre 200 ettari.

Fig. 2 – Estratto dalla Tav.76 del P.A.I. bacino Brenta‐Bacchiglione.

A seguito del Decreto segretariale n.8 in data 30.01.2014, l’Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta‐Bacchiglione ha eliminato una preesistente zona classificata di attenzione idraulica, comprendente una porzione di territorio in sinistra Brenta a confine con il comune

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Oltra a questo principale rischio di “ordine superiore”, si può affermare che nel complesso la rete idrografica consortile non presenta delle particolari situazioni di sofferenza idraulica, essendo il territorio attraversato da corsi d’acqua che si collocano all’origine dei propri bacini idraulici. Inoltre, la presenza della idrovia Padova‐Venezia nella parte in destra Brenta, consente una importante laminazione artificiale dei picchi di portata che interessano questi bacini. Al termine dell’idrovia è attivo un importante impianto idrovoro che consente di scaricare direttamente in fiume Brenta.

Prendendo in esame il documento del Piano Generale di Bonifica e Tutela del Territorio (L.R. n.12 del 8.05.2009, art.23) del Consorzio di Bonifica Bacchiglione, si individuano n.3 zone che sono classificabili a rischio idraulico, come di seguito riportato:

AREA Località SUP. [ettari] Classifica Fonte

C1 Tombelle 73.00 Pericolosità idraulica media PGBTTR 1991 ‐ PGBTTR 2010

C2 Galta 66.00 Pericolosità idraulica media PGBTTR 1991 ‐ PGBTTR 2010

C3 Vigonovo 41.00 Pericolosità idraulica media PGBTTR 2010

C1

C2

C3

Fig. 2 – Estratto dal PGBTT del Consorzio di Bonifica Bacchiglione.

Tali zone presentano una diffusa situazione di difficoltà di drenaggio, in gran parte determinata da punti critici localizzati, quali tombinamenti insufficienti, depressioni, restringimenti di sezione, ecc.. In genere tali zone non interferiscono con opere o manufatti da considerare a rischio o in genere danneggiabili da temporanei episodi di allagamento. Talora risultano soggetti a ristagno degli ambiti coltivati ma la problematica è ampiamente sopportabile vista la generale assenza di colture di pregio nelle aree allagabili. Va comunque sostenuto che tali ambiti risultano paradossalmente importanti nell’ottica di una

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A parte le aree citate va tuttavia segnalato che ampie parti del territorio sono a rischio di ristagno d’acqua, sia in ambiti urbani che extraurbani con particolare riferimento alle bassure e/o in prossimità agli scoli che costituiscono luoghi di drenaggio in situazioni di forti piogge. In genere i fenomeni alluvionali non assumono connotati vistosi, potendosi tuttavia creare disagi e problemi alla viabilità ed ai manufatti. Va evidenziato come, nella maggior parte dei casi, i fenomeni alluvionali si manifestino in concomitanza con precipitazioni brevi ed intense e sono correlati quindi ai tempi di formazione delle piene nei corsi d’acqua.

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5. IL PIANO DELLE ACQUE COMUNALE

Ai sensi della Direttiva Piani Acque di cui all’art. 15 del PTPC della Provincia di Venezia, l’Amministrazione comunale ha avviato nel corso del 2014 l’incarico per la stesura e redazione del Piano delle Acque Comunale.

Direttiva “Piano delle Acque” I Comuni d’intesa con la Provincia e con i Consorzi di bonifica competenti, e in accordo con la Regione provvedono alla predisposizione a livello intercomunale, in forma organica e integrata, di apposite analisi e previsioni, raccolte in un documento denominato “Piano delle Acque”, allo scopo di perseguire i seguenti obiettivi:  integrare le analisi relative all’assetto del suolo con quelle di carattere idraulico e in particolare della rete idrografica minore;  acquisire, anche con eventuali indagini integrative, il rilievo completo della rete idraulica di prima raccolta delle acque di pioggia a servizio delle aree già urbanizzate;  individuare, con riferimento al territorio sovracomunale, la rete scolante costituita da fiumi e corsi d’acqua di esclusiva competenza regionale, da corsi d’acqua in gestione ai Consorzi di bonifica, da corsi d’acqua in gestione ad altri soggetti pubblici, da condotte principali della rete comunale per le acque bianche o miste;  individuare altresì i capifosso privati, di interesse particolare o comune a più fondi, che indicano che incidono maggiormente sulla rete idraulica pubblica e che pertanto rivestono un carattere di interesse pubblico;  determinare l’interazione tra la rete di fognatura e la rete di bonifica;  individuare le misure per favorire l'invaso delle acque piuttosto che il loro rapido allontanamento per non trasferire a valle i problemi idraulici;  recepire le valutazioni e le previsioni del competente Consorzio di Bonifica in ordine ai problemi idraulici del sistema di bonifica e le soluzioni dallo stesso individuate nell’ambito del bacino idraulico.  individuare, anche integrando e specificando le richiamate Linee Guida di cui all’appendice, apposite “linee guida comunali” per la progettazione e realizzazione dei nuovi interventi edificatori che possano creare un aggravio della situazione di “rischio idraulico” presente nel territorio (tombinamenti, parcheggi, lottizzazioni ecc…).

I comuni, in sede di redazione del PI, in collaborazione con i Consorzi di Bonifica competenti provvedono a:

 individuare le principali criticità idrauliche dovute alla difficoltà di deflusso per carenze della rete minore (condotte per le acque bianche e fossi privati) e le misure da adottare per l'adeguamento della suddetta rete minore fino al recapito nella rete consorziale, da realizzare senza gravare ulteriormente sulla rete di valle. Tali adeguamenti dovranno essere successivamente oggetto di specifici accordi con i proprietari e potranno essere oggetto di formale dichiarazione di pubblica utilità;

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Il Piano delle Acque, attualmente sviluppato nella prima fase conoscitiva generale, ha quindi lo scopo di approfondire lo studio del rischio e della pericolosità idraulica nel territorio comunale in condivisione con il Consorzio di Bonifica, attraverso le seguenti distinte fasi:

 rilievo topografico dei corsi d’acqua principali e della rete idrografica minore (scoline e fossati);  rilievo della rete di fognatura bianca a servizio dei principali nuclei abitati;  implementazione di un modello matematico idraulico per la schematizzazione della rete idrografica superficiale, di tipo integrato tra i corsi d’acqua a cielo aperto e la principale rete di drenaggio acque meteoriche;  simulazione del comportamento idraulico della rete in occasione ad eventi climatici intensi, per la verifica e definizione delle aree a rischio idraulico;  individuazione e schematizzazione di proposte di intervento per la risoluzione delle criticità e la messa in sicurezza idraulica dell’intero territorio comunale.

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6. ASPETTI IDROLOGICI

Con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3621 in data 18.10.2007 venne nominato il “Commissario Delegato per l’emergenza concernente gli eccezionali eventi meteorologici del 26 settembre 2007 che colpirono parte del territorio della Regione Veneto”, a seguito dell’intenso e persistente sistema temporalesco che tra il 26‐27 settembre 2007 interessò con forti precipitazioni la fascia costiera centromeridionale del Veneto compresa tra la zona del Piovese nel Padovano, il Veneziano centrale e il basso Trevigiano portando alla crisi il sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche.

Nell’ambito dell’attività programmata dal Commissario Delegato, nel gennaio del 2008 furono disposti tre specifici provvedimenti:

 Ordinanza n.2 del 22.01.2008: Disposizioni inerenti l’efficacia dei titoli abilitativi relativi ad interventi edilizi non ancora avviati;  Ordinanza n.3 del 22.01.2008: Disposizioni inerenti il rilascio di titoli abilitativi sotto i profili edilizio ed urbanistico;  Ordinanza n.4 del 22.01.2008: Disposizioni inerenti gli allacciamenti alla rete fognaria pubblica.

Il Comune di Vigonovo non rientrò tra i Comuni “commissariati” per i quali valsero le suddette ordinanze; tuttavia, in considerazione dei più recenti e straordinari eventi meteorologici che hanno colpito l’area Veneta, è una prassi consolidata quella di condividere e di conseguenza applicare le indicazioni che sono state fornite dalla Struttura Commissariale, come peraltro indicato dal gestore

Sempre nell’ambito dell’attività commissariale fu commissionato un importante studio idrologico volto all’aggiornamento delle Curve segnalatrici di Possibilità Pluviometrica (CPP) mediante un’analisi regionalizzata delle precipitazioni. Tale studio ha consentito di uniformare il territorio sud occidentale della Regione in quattro macro‐aree uniformi per caratteristiche di precipitazione fornendone gli elementi da porre alla base di qualsiasi studio, pubblico o privato, di carattere idraulico.

L’aggiornamento delle CPP ha evidenziato che ciò che in passato è stato progettato prendendo a riferimento un tempo di ritorno di 50 anni è oggi verificato per un tempo di ritorno di soli 20 anni, aumentando dunque la probabilità che tali opere risultino insufficienti. È di estrema importanza dunque che la pianificazione territoriale futura e le progettazioni di carattere idraulico prendano come riferimento queste nuove CPP che tengono conto dei recentissimi eventi meteorologici particolarmente intensi.

La figura descrive la suddivisione dell’area indagata nelle quattro macrozone di riferimento, la zona SUD OCCIDENTALE (SW), la zona COSTIERA (SE), la zona INTERNA (NW) e la zona NORD ORIENTALE (NE). Il Comune di Vigonovo appartiene alla prima di queste macrozone.

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Fig. 3 – Suddivisione dell’area in macro zone di riferimento (Linee guida commissariali).

Si riportano di seguito i parametri delle curve segnalatrici di possibilità pluviometrica di riferimento per la zona SUD OCCIDENTALE (SW), al variare del tempo di ritorno.

La curva di possibilità pluviometrica a 3 parametri viene così espressa:

a h  t (con t in minuti) (t  b)c

Tr a b c

2 20.6 10.8 0.842 5 27.4 12.1 0.839 10 31.6 12.9 0.834 20 35.2 13.6 0.827 30 37.1 14.0 0.823 50 39.5 14.5 0.817 100 42.4 15.2 0.808

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7. CLASSIFICAZIONE DELLE TRASFORMAZIONI E MISURE DI MITIGAZIONE

In riferimento al documento Linee guida per la redazione della Valutazione di Compatibilità Idraulica (agosto 2009, Commissario Delegato per l’Emergenza concernente gli eventi meteorologici che hanno colpito parte del territorio della Regione Veneto nel Settembre 2007 ‐ OPCM n.3621 del 18.01.2007), si definiscono di seguito le soglie dimensionali delle potenziali trasformazione ed i relativi criteri di analisi idraulica da adottare per la definizione delle opere e misure compensative di invarianza.

Classe 1 ‐ Trascurabile impermeabilizzazione potenziale

È sufficiente adottare buoni criteri costruttivi per ridurre le superfici impermeabili, quali le superfici dei parcheggi, tetti verdi ecc.

Classe 2 ‐ Modesta impermeabilizzazione

È opportuno sovradimensionare la rete rispetto alle sole esigenze di trasporto della portata di picco realizzando volumi compensativi cui affidare funzioni di laminazione delle piene, in questi casi è opportuno che le luci di scarico non eccedano le dimensioni di un diametro di 200 mm.

Classe 3 ‐ Modesta impermeabilizzazione potenziale

Oltre al dimensionamento dei volumi compensativi cui affidare funzioni di laminazione delle piene è opportuno che le luci di scarico non eccedano le dimensioni di un diametro di 200 mm e che i tiranti idrici ammessi nell’invaso non eccedano il metro.

Classe 4 ‐ Significativa impermeabilizzazione potenziale

Andranno dimensionati i tiranti idrici ammessi nell’invaso e le luci di scarico in modo da garantire la conservazione della portata massima defluente dall’area in trasformazione ai valori precedenti l’impermeabilizzazione.

Classe 5 ‐ Marcata impermeabilizzazione potenziale

È richiesta la presentazione di uno studio di dettaglio molto approfondito.

Gli interventi appartenenti alla Classe 1, essendo caratterizzati da ridotte dimensioni, non possono incidere significativamente sul regime delle acque. Per tali interventi, diversamente da quanto necessitano le altre

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Per le Classi 2 e 3, il metodo utilizzato per il dimensionamento, è basato sul concetto del coefficiente udometrico calcolato con il “metodo dell’invaso”. Per la Classe 4, il metodo utilizzato per il dimensionamento, è basato sul concetto del coefficiente udometrico calcolato con il “metodo delle piogge”, utilizzando le CPP a 2 o 3 parametri. Il dimensionamento per la Classe 5 presuppone uno studio idrologico ed idraulico dedicato e a livello di bacino sentiti preventivamente i responsabili dei Consorzi di Bonifica e del Genio Civile.

7.1 Determinazione del volume di invaso

Ai fini della quantificazione dei volumi di invaso compensativi, nella presente Valutazione si fornisce la stima del valore minimo che si dovrà ripristinare per consentire l’invarianza idraulica nella risposta del corrispondente bacino. Si utilizzano in tal senso i risultati delle citate Linee guida per la redazione della Valutazione di Compatibilità Idraulica, in cui si forniscono i parametri di dimensionamento delle opere di compensazione a seguito di una trasformazione del territorio.

Si riporta di seguito un estratto dalle Linee guida (alle pagine 24‐25, 44‐45), rappresentanti le tabelle per la determinazione del Volume di invaso specifico per l’invarianza idraulica al variare del grado di impermeabilizzazione previsto e del massimo rilascio consentito nella rete superficiale.

Relativamente a quest’ultimo parametro, come di seguito descritto in fase di analisi degli ATO, si è assunto il valore di:

 10 l/s ettaro per le trasformazioni ricadenti in ambiti non classificati con pericolosità idraulica;  5 l/s ettaro per le trasformazioni ricadenti in ambiti con pericolosità idraulica.

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Fig.4 ‐ Linee guida – Volumi di invaso per Criterio di dimensionamento 1, Zona SW, CPP 3 parametri.

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Fig.5 ‐ Linee guida – Volumi di invaso per Criterio di dimensionamento 2, Zona SW, CPP 3 parametri.

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8. IL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (P.A.T.)

Il Piano di Assetto del Territorio è, in generale, lo strumento attraverso il quale viene definito l’impianto generale delle scelte di organizzazione e trasformazione del territorio, a livello di inquadramento spaziale e temporale. Rappresenta l’espressione delle esigenze e delle priorità espresse dalla comunità locale, verificate e/o da verificare sia in funzione degli indirizzi programmatici, dei vincoli e dei progetti esistenti o in corso di elaborazione da parte degli enti sovraordinati, sia in funzione delle condizioni di compatibilità con la tutela delle risorse paesaggistico‐ambientali.

Il Piano di Assetto del Territorio oggetto della presente Valutazione non indica nessun nuovo ambito di sviluppo insediativo rispetto al vigente P.R.G. di cui recupera le previsioni derivanti da ambiti soggetti a PUA vigenti non ancora approvati. Il Piano di Assetto del Territorio è dimensionato per un fabbisogno abitativo‐residenziale di complessivi 341.041 m3, dei quali:

 241.041 m3 derivano dal vigente Piano Regolatore,  100.000 m3 sono di nuova previsione.

Il primo carico insediativo deriva dalle previsioni contenute nel vigente strumento urbanistico comunale e pertanto è da intendersi quale carico residuo da P.R.G., mentre il carico insediativo di 100.000 m3 è un margine che si è voluto assegnare allo strumento nei dieci anni di validità.

Si riporta di seguito un estratto dalla Relazione di progetto del Piano di Assetto del Territorio, nella parte relativa al dimensionamento del nuovo strumento urbanistico e della individuazione degli Ambiti Territoriali Omogenei che lo caratterizzano.

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8.1 Dimensionamento del Piano e A.T.O.

La stima della capacità insediativa, in ottica di sviluppo decennale, assume come riferimento di base la previsione della variazione del numero di famiglie nel periodo, considerando il raggiungimento di un equilibrio demografico tra saldo naturale e saldo sociale. Osservare i comportamenti delle famiglie trova ragione nella necessità di porre attenzione all’attore principale del mercato abitativo che è rappresentato appunto dalla famiglia e dalla sua dimensione. Considerando confermata la tendenza ad un'ulteriore riduzione della consistenza media dei nuclei familiari, tenendo conto della tendenza analizzata (si è passati da 2,74 del 2003 a 2,48 del 2012) è ipotizzata un'evoluzione della loro dimensione verso le 2,4 unità, a fronte delle 2,48 del 2012, potendo così delineare l’evoluzione della popolazione residente. Auspicando in futuro una continua e costante crescita demografica ed il raggiungimento di uno stabile equilibrio tra saldo naturale e sociale, l’ipotesi di dimensionamento per il P.A.T. di Vigonovo viene di seguito sintetizzato:

L'ipotesi di nuove volumetrie residenziali così calcolata viene incrementata di una quota pari al 25% necessaria a permettere l'insediamento di attività complementari e di supporto alla residenza, senza che ciò vada ad erodere il volume strettamente necessario alle esigenze abitative.

Il PAT concorre ad accrescere il capitale territoriale, inteso come risultato dell’interazione dei “capitali” di tipo sociale, insediativo‐infrastrutturale, ambientale e paesaggistico, al fine di migliorare lo stato di benessere reale della popolazione, l’attrattività sociale verso l’esterno, il livello della competitività del sistema economico e la sostenibilità del modello di sviluppo.

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Per far fronte ad interventi di compattazione edilizia, rigenerazione dei brani urbani che hanno perso i loro caratteri storici ed identitari, recupero del tessuto morfologico, recupero delle aree urbane non più utilizzate nell’ottica di una complessiva riqualificazione urbana diffusa, di nuova edilizia di qualità, il PAT mette a disposizione mc 341.041, per lo più concentrati all’interno degli ATO di Vigonovo, Tombelle e Galta‐Pava. Questo per poter investire nella città esistente, migliorarla, renderla più accogliente, non solo per una questione di qualità della vita dei cittadini, ma soprattutto per una questione legata alla necessità di attrarre interesse e investimenti dall’esterno, di costruire rapporti di collaborazione con altre realtà e territori.

Lavorare sulla metamorfosi dell’esistente non vuol dire quindi rinunciare ad immaginare nuovi futuri ma proporre un ridisegno di Vigonovo che sia capace di esplorare le potenzialità inscritte nei diversi contesti urbani: da qui l’idea di lavorare soprattutto sulle reti e sulle connessioni piuttosto che sull’aggiunta di nuovi insediamenti.

La natura strategica del PAT consente di immaginare ed elaborare nuovi possibili modelli di sviluppo in grado di generare nuove opportunità occupazionali, creando moderni sistemi economici sostenibili coordinati con le politiche di sviluppo nazionali ed europee. Il PAT deve mettere al centro tutte le risorse che il territorio offre, metterle in rete e incentivare le relazioni tra di esse, creando nuovi circuiti di sviluppo che vadano oltre i confini comunali e provinciali. I dati che fotografano la realtà vanno posti all’ordine del giorno nell’agenda delle scelte strategiche e nei processi decisionali di sviluppo posti in essere dagli attori pubblici del territorio.

L'ipotesi di nuove volumetrie residenziali così ipotizzata, viene incrementata di una quota pari al 25% necessaria a permettere l'insediamento di attività complementari e di supporto alla residenza, senza che ciò vada ad erodere il volume strettamente necessario alle esigenze abitative.

Una parte del volume stimato in precedenza è quindi necessaria a:

 realizzare le previsioni di piano non ancora attuate, identificate come “lotti liberi” e “piani urbanistici attuativi” non ancora approvati all'interno del PRG vigente;  consentire il recupero dell'attuale patrimonio edilizio, senza necessità di attuare ulteriori interventi di nuova edificazione e una conseguente compromissione di altro territorio;  realizzare cambi d’uso per riconvertire e generare una metamorfosi della città esistente.

Il dimensionamento del PAT costituisce un obiettivo e un progetto che si deve misurare non solo con le dinamiche in atto ma soprattutto con gli assetti strutturali e strategici che il piano intende darsi. Il dimensionamento del PAT è quindi il volano per lo sviluppo e la crescita che si misura e si connette con le potenzialità specifiche, che il Piano degli Interventi ha la possibilità di attivare. Il tema del dimensionamento del piano è quindi un tema complesso che non può trovare soluzione solo in termini statistici e previsionali, legandosi agli orizzonti e al progetto di territorio che il piano vuole darsi; quest’ultimi andranno a determinare la domanda futura di residenza e di altri spazi.

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8.2 Descrizione del fabbisogno complessivo per ATO

La volumetria complessiva prevista viene distribuita tra gli Ambiti Territoriali Omogenei (A.T.O.) in base ad una valutazione delle specifiche condizioni locali dell'esistente, situazione ambientale, domanda di residenza, ecc. come illustrato nella seguente tabella, considerando le tre componenti della nuova costruzione, dei cambi d'uso, alla metamorfosi della città esistente e del residuo di piano.

Il P.A.T. individua gli:

. A.T.O. del sistema ambientale e paesaggistico come una parte di territorio di interesse strategico, vocata principalmente alla tutela e valorizzazione delle funzioni agricolo‐produttive, degli aspetti naturalistico‐ambientali e paesaggistici, suddivisi nei due seguenti insiemi:  “Aa” nei quali vi è una presenza dei caratteri ambientali e paesaggistici, e la struttura dell’edificato è rada o sporadica;  “Am” nei quali vi è compresenza dei caratteri ambientali, insediativi e turistici. . A.T.O. “I” del sistema insediativo come una parte di territorio di interesse strategico, vocata principalmente ad ospitare nuclei insediativi strutturati, di interesse residenziale e produttivo.

Nelle schede normative, allegate alle Norme Tecniche del P.A.T., sono dettagliati gli obiettivi specifici da perseguire nelle singole parti di territorio del Comune di Vigonovo.

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8.3 Considerazioni finali

Il sistema residenziale si caratterizza per una crescita avvenuta per addizioni e stratificazioni successive, verso la quale è ormai necessaria una nuova progettualità. Gli interventi di pianificazione più recenti dovranno dunque essere raccordati in un quadro d’insieme, nella prospettiva ormai irrinunciabile, della sostenibilità delle scelte e del recupero del tessuto morfolologico esistente.

Il P.A.T. viene dimensionato per il prossimo decennio facendo riferimento al dimensionamento sopra in precedenza descritto, così da poter soddisfare un fabbisogno abitativo complessivo di 341.041 mc.

In particolare il P.A.T. dovrà far sì che il fabbisogno di edilizia residenziale venga in parte soddisfatto utilizzando il volume recuperabile negli interventi di recupero del patrimonio storico, in quanto è da considerarsi prioritario il recupero dei beni culturali anche con funzioni residenziali e più in generale del patrimonio edilizio esistente, con il conseguente miglioramento della qualità urbana.

Nella maggior parte il fabbisogno edilizio per la residenza verrà soddisfatto nelle aree di completamento edilizio e di espansione del sistema insediativo, mediante:

 l'utilizzazione prioritaria delle aree residenziali già urbanizzate o in corso di urbanizzazione, definite come completamento insediativo, dove è possibile sia l'edificazione dei lotti inedificati, sia il recupero, l'ampliamento e la ricostruzione degli edifici esistenti;  l’utilizzazione prioritaria di aree con edifici dismessi o in situazioni di degrado, il cui recupero determinerà un processo di riqualificazione che estenderà gli effetti su tutta l’area circostante;  il riordino morfologico e funzionale orientato dalle strutture e dagli elementi caratteristici, di pregio e dai caratteri del paesaggio;  la costituzione di punti di riferimento urbani nei tessuti che ne sono privi;  l'urbanizzazione di nuove aree insediative, nelle quali l'edificazione verrà generalmente subordinata alla approvazione di strumenti urbanistici attuativi. 13002IVA_VCI‐141212.docx Pagina 30 di 75

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Il PAT di Vigonovo si fonda da un lato sulla valorizzazione dei beni storico‐culturali‐ambientali da inserire nei processi di complessiva riqualificazione della vita degli insediamenti, dall’altro su una forte componente progettuale di innovazione, che formuli nuovi assetti compatibili e funzionali ad una crescita economica sostenibile. Dovrà quindi affrontare i problemi urbanistici partendo dalla selezione dei contenuti di attualità relativi alle problematiche territoriali, ambientali ed ecologiche, facendo corrispondere agli inevitabili incrementi dell’impegno di suolo un complessivo innalzamento della qualità.

8.4 Calcolo della zona agricola massima trasformabile

Il P.A.T. determina il limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione diversa da quella agricola. La L.R. 23 aprile 2004, n°11 assegna al Piano di Assetto del Territorio (art. 13, comma 1, lettera f) il compito, tra l’altro, di determinare “il limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione diversa da quella agricola, avendo riguardo al rapporto tra la superficie agricola utilizzata (SAU) e la superficie territoriale comunale (STC)”.

Per quanto concerne il calcolo della SAU le analisi agronomiche hanno proceduto alla determinazione di questa attraverso la lettura dettagliata delle ortofoto e la verifica sul campo. Il trattamento delle immagini è stato effettuato utilizzando il supporto informatico, consentendo di individuare e disegnare le singole aree distinte in funzione della destinazione d’uso, e di associare a ciascuna di queste una base dati contenente le informazioni relative all’identificativo ed all’estensione territoriale.

I dati finali risultanti sono i seguenti:

Il P.A.T. determina il limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione diversa quella agricola:

. Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) comunale: 8,004 kmq (8.004.065,55 mq) . Superficie Territoriale Comunale (S.T.C.): 12,81 kmq (12.805.508,19 mq); . Rapporto S.A.U. / S.T.C. = 62,50% > 61,3% . Zona agricola massima trasformabile = S.A.U. X 1,3% = 104.052,85 mq

Ne consegue che il limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione diversa da quella agricola è pari a 104.052,85 mq.

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9. ANALISI DEGLI AMBITI TERRITORIALI OMOGENEI

La Valutazione di Compatibilità Idraulica prende in esame ciascun Ambito Territoriale Omogeneo in cui viene suddiviso il territorio comunale, definendone i seguenti aspetti:

 descrizione generale d’ambito;  interventi urbanistici previsti e dimensionamento;  caratteristiche idrogeologiche e suolo;  bacino di appartenenza e rete idrografica;  smaltimento delle acque meteoriche;  pericolosità idraulica;  prescrizioni di invarianza.

Fig. 6 – Suddivisione in ATO del territorio comunale.

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A.T.O. Aa.1 – BRENTA IDROVIA

Descrizione ambito Superficie territoriale: mq 5.778.504 Abitanti residenti: 1317 L’A.T.O. AA.1 ha una forma simile ad una croce ed è rappresentato prevalentemente dagli ambiti dell’Idrovia e del Naviglio Brenta e si allarga a nord ricomprendendo i terreni agricoli sopra l’abitato di Tombelle e a sud quelli sotto l’abitato di Vigonovo. Tale ambito rappresenta un elemento importante per la rete ecologica comunale, funzione favorita dall'abbondante presenza dell'acqua e dall'assenza di strade ad alto volume di traffico. Gli elementi del paesaggio fluviale, oltre all’acqua sono costituiti dalle arginature che per quanto riguarda il Piovego e il Brenta sono sopraelevate, dalla vegetazione ripariale che si è insediata lungo le sponde, dai nuclei boscati e prati con vegetazione arborea e arbustiva sparsa che si trovano in prossimità e dai manufatti idraulici dislocati in diversi punti. Sono compresi inoltre i territori agricoli posti a i margini del paesaggio fluviale e con esso hanno un rapporto di connessione sotto l’aspetto paesaggistico ed ambientale. I fondi risultano maggiormente frazionati per la presenza di edificazione diffusa. Le colture sono prevalentemente rappresentate da seminativi, per lo più mais. Nella zona d’incrocio tra Idrovia e il Brenta, per le importanti caratteristiche paesaggistiche e ambientali, da segnalare la presenza del parco “Sarmazza” con lo scopo di tutelare e valorizzare l’area, realizzando aree di sosta attrezzate, disponendo un’adeguata cartellonistica informativa e migliorando la viabilità ciclo pedonale. Nella restante parte dell’ambito la componente agricola è invece costituita da fondi ampi e ben conservati, le sistemazioni fondiarie sono del tipo a piane alla ferrarese, le siepi e le alberate agrarie sono adeguatamente diffuse e disposte principalmente ai margini dei fossi e delle strade poderali. Nell’A.T.O. sono inoltre presenti molti vivai soprattutto nella parte tra Vigonovo Centro e il confine sud. Il tessuto insediativo è limitato prevalentemente alla presenza di edifici storico ambientale e nella parte sud dell'A.T.O. si riscontra la presenza di un elettrodotto e di un paio di cave dismesse.

Interventi urbanistici e dimensionamento Si rimanda agli allegati (v. Scheda ATO corrispondente).

Caratteristiche idrogeologiche e suolo L’ambito per la sua estensione comprende un territorio caratterizzato sia da materiali alluvionali a tessitura prevalentemente limoso‐sabbiosa sia da materiali alluvionali a tessitura prevalentemente limoso‐sabbiosa. Nel primo caso i depositi mediamente permeabili sono caratterizzati da un coefficiente di permeabilità K tra 10‐3 m/s e 10‐6 m/s; nel secondo caso K tra 10‐6 m/s e 10‐8 m/s. La falda è superficiale, variabile tra valori da 0 m a 2 m dal piano campagna.

Bacino di appartenenza e rete idrografica L’ambito per sua conformazione ed estensione comprende delle porzioni di territorio che appartengono a tutti i bacini scolanti di Vigonovo. Esso comprende sia le pertinenze fluviali del Brenta e dell’idrovia Padova‐Venezia, sia la porzione in sinistra Brenta afferente allo scolo Galta, sia la porzione in destra Brenta a nord dell’Idrovia (scolo Piovego e Diramazione Piovego) e a sud dell’Idrovia (scolo Villamora e scolo Cornio di Celeseo).

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Smaltimento acque meteoriche Le acque meteoriche che interessano l’ambito sono drenate da una fitta rete di fossi e scoline che recapitano negli scoli consortili principali e nello specchio d’acqua della Idrovia. L’ambito interessa il sedime del Fiume Brenta (Cunetta) che suddivide il territorio d’ambito nella porzione in destra Brenta e in quella in sinistra Brenta. La porzione in destra Brenta è drenata dallo scolo Piovego e dalla Diramazione Piovego, in parte scarica direttamente in Idrovia. La porzione in sinistra Brenta afferisce invece allo scolo Galta e quindi al Cornio vecchio.

Pericolosità idraulica Le criticità idrauliche riscontrabili in questo ambito sono localizzate prevalentemente nella parte nord‐ occidentale, in particolare nella porzione posta al di sopra del nucleo urbano di Tombelle ed in corrispondenza alla Idrovia. L’Autorità di Bacino perimetra tali terreni a cui viene attribuito un livello di moderata pericolosità idraulica P1, legato al rischio idraulico del sistema Brenta‐Bacchiglione. Nella porzione in sinistra Brenta, a nord dell’abitato di Galta tra il Brenta ed il sedime idrovia, si riscontra un’area soggetta a fenomeni di filtrazione.

Prescrizioni di invarianza Le espansioni urbanistiche dovranno prevedere delle misure di compensazione idraulica congruenti agli indirizzi della presente valutazione. Le espansioni dovranno osservare le Norme di compatibilità e tutela idraulica. La portata specifica massima da rilasciare al corpo idrico ricettore deve essere limitata a 10 l/s ettaro di superficie d’intervento.

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A.T.O. Am.1 – RIVIERA NAVIGLIO

Descrizione ambito Superficie territoriale: mq 359.069 Abitanti residenti: 492 L’A.T.O. AM.1 prende il nome dalla via che lo delimita a nord ovvero dal corso d’acqua in adiacenza alla stessa. L’ambito è caratterizzato dalla presenza di un nucleo consolidato, che ha al suo interno anche alcuni edifici di carattere storico, e da una parte prevalentemente agricola. Da un punto di vista idraulico l’area non presenta particolari problemi ed è in gran parte assoggettato al vincolo paesaggistico.

Interventi urbanistici e dimensionamento Si rimanda agli allegati (v. Scheda ATO corrispondente).

Caratteristiche idrogeologiche e suolo L’ambito presenta depositi alluvionali a tessitura prevalentemente limoso‐argillosa, caratterizzati da un basso coefficiente di permeabilità K compreso tra 10‐6 m/s e 10‐8 m/s. Il livello di falda freatica è compreso tra valori da 0 a 2,0 m dal piano campagna.

Bacino di appartenenza e rete idrografica L’ambito appartiene al bacino scolante Sesta Presa in Sinistra Brenta, essendo ubicato all’origine dello scolo Galta nella porzione settentrionale del territorio comunale.

Smaltimento acque meteoriche Le acque meteoriche che interessano l’ambito sono drenate dallo scolo consortile Galta, che si origina in sponda sinistra al Brenta da un vecchio sifone. Lo scolo attraversa l’ambito in parte tombinato, nel primo tratto iniziale della zona residenziale, in parte a cielo aperto nel tratto terminale.

Pericolosità idraulica Nell’ambito non sono riscontrabili criticità idrauliche legate a fenomeni di esondazione e/o difficoltà di deflusso. Nella solo porzione più meridionale si riscontra una limitata soggetta a fenomeni di filtrazione.

Prescrizioni di invarianza Le espansioni urbanistiche dovranno prevedere delle misure di compensazione idraulica congruenti agli indirizzi della presente valutazione. Le espansioni dovranno osservare le Norme di compatibilità e tutela idraulica. La portata specifica massima da rilasciare al corpo idrico ricettore deve essere limitata a 10 l/s ettaro di superficie d’intervento.

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A.T.O. Am.2 – VIGONOVO EST

Descrizione ambito Superficie territoriale: mq 1.681.878 Abitanti residenti: 554 L’A.T.O. AM.2 è caratterizzato dalla presenza di ambiti a seminativo interessanti sotto il profilo ambientale per la presenza di filari e siepi campestri; è un ambito particolarmente complesso che necessita di un intervento operativo di gestione del tessuto insediativo lineare esistente lungo le tre vie che attraversano da ovest ad est l’ambito ovvero Via Galta, Via Giovanni Pascoli e Via Gioacchino Rossini. Inoltre il PRG prevede il completamento della zona produttiva ai confini con il comune di Fossò.

Interventi urbanistici e dimensionamento Si rimanda agli allegati (v. Scheda ATO corrispondente).

Caratteristiche idrogeologiche e suolo L’ambito presenta depositi alluvionali a tessitura prevalentemente limoso‐argillosa, caratterizzati da un basso coefficiente di permeabilità K compreso tra 10‐6 m/s e 10‐8 m/s. Il livello di falda freatica è compreso tra valori da 0 a 2,0 m dal piano campagna.

Bacino di appartenenza e rete idrografica L’ambito appartiene al bacino scolante Sesta Presa in Sinistra Brenta, essendo ubicato nella porzione orientale del territorio comunale. In questo ambito non si segnala la presenza di corsi d’acqua principali, fatta eccezione per breve un tratto dello scolo Brentoncino che costituisce il confine comunale con Strà.

Smaltimento acque meteoriche Le acque meteoriche che interessano l’ambito sono drenate da una fitta rete di scoli e scoline recapitanti nei seguenti scoli consortili: scolo Brentoncino e scolo Ia Diramazione Brentonico (Fossò) per la zona a nord ed a cavallo di via Pascoli, scolo Galta per la parte più meridionale.

Pericolosità idraulica Le criticità idrauliche riscontrabili in questo ambito sono localizzate nella porzione di territorio posta tra lo scolo Brentoncino e via Pascoli, classificato come area a pericolosità idraulica media dal Piano Generale di Bonifica e Tutela del Territorio del Consorzio di Bonifica Bacchiglione.

Prescrizioni di invarianza Le espansioni urbanistiche dovranno prevedere delle misure di compensazione idraulica congruenti agli indirizzi della presente valutazione. Le espansioni dovranno osservare le Norme di compatibilità e tutela idraulica. La portata specifica massima da rilasciare al corpo idrico ricettore deve essere limitata a 5 l/s ettaro di superficie d’intervento.

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A.T.O. I.1 – VIGONOVO

Descrizione ambito Superficie territoriale: mq 2.020.320 Abitanti residenti: 3.426 L’A.T.O. I.1 si riferisce al capoluogo di Vigonovo comprensivo delle sue aree a servizi (scuole e aree attrezzate a verde, gioco e sport) e aree residenziali. Il centro storico di piccole dimensioni è adiacente ad alcuni complessi di valore storico testimoniale tra cui spicca soprattutto la Villa Aiaccio‐Baldi la cui area di pertinenza e il suo parco sono da considerarsi contesti figurativi. L’ambito è attraversato dalla SP 17 che collega Fossò a Padova, passando per il centro di Vigonovo. Proprio lungo la stessa SP 17 sono stati recentemente terminati alcuni interventi di riqualificazione urbanistica in aree dismesse e degradate che hanno dato vita a delle nuove attività commerciali e ad un nuovo distretto socio sanitario. L’ambito a ridosso del tessuto consolidato nella parte sud dell’ATO si configura come elemento della rete ecologica ovvero corridoio ecologico secondario già indicato dal PTCP.

Interventi urbanistici e dimensionamento Si rimanda agli allegati (v. Scheda ATO corrispondente).

Caratteristiche idrogeologiche e suolo L’ambito presenta depositi alluvionali a tessitura prevalentemente limoso‐sabbiosa, caratterizzati da un medio coefficiente di permeabilità K compreso tra 10‐3 m/s e 10‐6 m/s. Nella parte sud‐orientale sono presenti terreni alluvionali prevalentemente limoso‐argillosi, con coefficiente di permeabilità K compreso tra 10‐6 m/s e 10‐8 m/s. Il livello della falda freatica è compreso tra 2,0 e 5,0 m dal piano campagna nella zona settentrionale e tra 0 e 2,0 m nella zona meridionale.

Bacino di appartenenza e rete idrografica L’ambito del capoluogo appartiene al bacino scolante Sesta Presa in Destra Brenta. In questo ambito si segnala la presenza dello scolo Piovego, ad ovest lungo il confine comunale, e dello scolo Villamora, a sud del nucleo abitato, entrambi affluenti di sinistra dello scolo Cornio di Celeseo.

Smaltimento acque meteoriche Le acque meteoriche che defluiscono dalle superfici impermeabilizzate del capoluogo sono drenate da una fitta rete di tubazioni per acque bianche che convogliano le portate di pioggia fino al collettore principale, costituito dallo scolo Villamora a sud dell’abitato. Le principali dorsali di scarico delle acque meteoriche del capoluogo sono rappresentate da:

 la condotta DN 600 mm posta lungo via Roma;  il fossato di scarico posto tra via della Resistenza e via Pellico.

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Pericolosità idraulica Le criticità idrauliche riscontrabili in questo ambito sono localizzate nella porzione centrale del capoluogo, comprendente via Roma, via della Resistenza, via Vittorio Veneto (S.P.n.17), via Cavour, essendo l’area classificata a pericolosità idraulica media dal Piano Generale di Bonifica e Tutela del Territorio del Consorzio di Bonifica Bacchiglione. La pericolosità idraulica dell’area nasce da fenomeni di allagamento e difficoltà di deflusso registrati in anni passati in occasione di eventi climatici intensi.

Prescrizioni di invarianza Le espansioni urbanistiche dovranno prevedere delle misure di compensazione idraulica congruenti agli indirizzi della presente valutazione. Le espansioni dovranno osservare le Norme di compatibilità e tutela idraulica. La portata specifica massima da rilasciare al corpo idrico ricettore deve essere limitata a 5 l/s ettaro di superficie d’intervento.

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A.T.O. I.2 – TOMBELLE

Descrizione ambito Superficie territoriale: mq 791.467 ‐ Abitanti residenti: 1.670 L’A.T.O. I.2 occupa la porzione di territorio che si estende dal confine ovest del comune fino all’ATO I.3. Il tessuto insediativo corrispondente all’abitato di Tombelle è prevalentemente residenziale, interessato negli ultimi anni da alcuni processi di trasformazione e di completamento. Come per Celeseo anche la frazione di Tombelle risulta essere divisa a metà tra due comuni, Vigonovo e Saonara. La parte ricadente nel territorio vigonovese è quella con la maggior parte dei servizi, tra cui quelli scolastici, sportivi e religiosi.

Interventi urbanistici e dimensionamento Si rimanda agli allegati (v. Scheda ATO corrispondente).

Caratteristiche idrogeologiche e suolo L’ambito presenta depositi alluvionali a tessitura prevalentemente limoso‐argillosa, caratterizzati da un basso coefficiente di permeabilità K compreso tra 10‐6 m/s e 10‐8 m/s. Il livello di falda freatica è compreso tra valori da 0 a 2,0 m dal piano campagna.

Bacino di appartenenza e rete idrografica L’ambito appartiene al bacino scolante Sesta Presa in Destra Brenta posto a nord della Idrovia. In questo ambito si segnala la presenza della Diramazione Piovego, corso d’acqua consortile che scorre a nord dell’abitato e confluisce nello scolo Piovego a monte della zona artigianale‐produttiva di Tombelle.

Smaltimento acque meteoriche Le acque meteoriche che defluiscono dalle superfici dell’ambito sono drenate da una fitta rete di condotte per acque bianche che convogliano le portate di pioggia fino al collettore principale, costituito dallo scolo Diramazione Piovego sito a nord dell’abitato. Lungo la S.P. n. 17, via Padova, è presente una condotta principale di raccolta delle acque che scarica nei fossati di via San Pio X e via Verdi. La porzione agricola dell’ambito è drenata da scoline e da capofossi che riversano verso nord nello scolo Diramazione Piovego.

Pericolosità idraulica Le criticità idrauliche riscontrabili in questo ambito sono localizzate nell’intero territorio, essendo classificata l’area dalla Autorità di Bacino con un livello di moderata pericolosità idraulica P1, legato al rischio idraulico del sistema Brenta‐Bacchiglione. Inoltre il Piano Generale di Bonifica e Tutela del Territorio del Consorzio di Bonifica Bacchiglione classifica l’area compresa tra lo scolo consortile Diramazione Piovego e la S.P. n.17 di via Padova a pericolosità idraulica media; tale pericolosità idraulica dell’area è legata a fenomeni di allagamento e difficoltà di deflusso registrati in anni passati in occasione di eventi climatici intensi.

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Prescrizioni di invarianza Le espansioni urbanistiche dovranno prevedere delle misure di compensazione idraulica congruenti agli indirizzi della presente valutazione. Le espansioni dovranno osservare le Norme di compatibilità e tutela idraulica. La portata specifica massima da rilasciare al corpo idrico ricettore deve essere limitata a 5 l/s ettaro di superficie d’intervento.

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A.T.O. I.3 – PRODUTTIVO VIGONOVO

Descrizione ambito Superficie territoriale: mq 681.474 Abitanti residenti: 324 L’A.T.O. I.3 è situato nella parte nord ovest del territorio comunale e si estende dal Naviglio Brenta alla SP 17 comprendendo la zona industriale di Tombelle, la zona industriale vicina alle Case Gottardo e alcune attività produttive in zona impropria lungo via Giuseppe Toniolo. Il tessuto insediativo è costituito oltre che dalle sopraccitate zone anche da un piccolo quartiere posto lungo il confine est dell’ATO. Da segnalare come elemento di pregio la Villa Levorato e il suo contesto figurativo situati a ridosso della zona industriale della zona “Case Gottardo”.

Interventi urbanistici e dimensionamento Si rimanda agli allegati (v. Scheda ATO corrispondente).

Caratteristiche idrogeologiche e suolo L’ambito presenta depositi alluvionali a tessitura prevalentemente limoso‐sabbiosa, caratterizzati da un medio coefficiente di permeabilità K compreso tra 10‐3 m/s e 10‐6 m/s. Il livello di falda freatica è compreso tra valori da 0 a 2,0 m dal piano campagna.

Bacino di appartenenza e rete idrografica L’ambito appartiene al bacino scolante Sesta Presa in Destra Brenta posto a nord della idrovia. In questo ambito si segnala la presenza dello scolo Piovego, e in parte della Diramazione Piovego, corso d’acqua consortile che drena l’ambito da nord verso sud fino al sottopasso con botte a sifone della idrovia.

Smaltimento acque meteoriche Le acque meteoriche che defluiscono dalle superfici dell’ambito sono drenate da una rete di capofossi e di scoline che convogliano le portate di pioggia fino al collettore principale, costituito appunto dallo scolo Piovego. In corrispondenza all’incrocio tra via Verdi e via Colombo è presente un importante nodo idraulico di confluenza tra lo scolo Piovego, la Diramazione Piovego ed il fosso di guardia che proviene da via Piovego. La porzione posta a sud della S.P. n.17 è drenata dai fossati di guardia della strada che convogliano le acque direttamente in idrovia mediante l’importante fossato di via Galilei.

Pericolosità idraulica Le criticità idrauliche riscontrabili in questo ambito sono localizzate nell’intero territorio posto ad ovest dello scolo consortile Piovego, essendo classificata l’area dalla Autorità di Bacino con un livello di moderata pericolosità idraulica P1, legato al rischio idraulico del sistema Brenta‐Bacchiglione.

Prescrizioni di invarianza Le espansioni urbanistiche dovranno prevedere delle misure di compensazione idraulica congruenti agli indirizzi della presente valutazione. Le espansioni dovranno osservare le Norme di compatibilità e tutela idraulica. La portata specifica massima da rilasciare al corpo idrico ricettore deve essere limitata a 10 l/s ettaro di superficie d’intervento.

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A.T.O. I.4 – CELESEO

Descrizione ambito Superficie territoriale: mq 204.516 Abitanti residenti: 276 L’A.T.O. I.4, comprende la piccola frazione di Celeseo che si sviluppa per la maggior parte nel comune confinante di Sant’Angelo di Piove di Sacco. La parte ricadente infatti nel comune di Vigonovo comprende solamente un piccolo quartiere residenziale lungo via Matteotti e via Salvo d’Acquisto. Sotto il profilo geologico l’ambito ricade interamente in area idonea a condizione.

Interventi urbanistici e dimensionamento Si rimanda agli allegati (v. Scheda ATO corrispondente).

Caratteristiche idrogeologiche e suolo L’ambito, nella parte occidentale, presenta depositi alluvionali a tessitura prevalentemente limoso‐ sabbiosa, caratterizzati da un medio coefficiente di permeabilità K compreso tra 10‐3 m/s e 10‐6 m/s. Nella parte orientale sono presenti terreni alluvionali prevalentemente limoso‐argillosi, con coefficiente di permeabilità K compreso tra 10‐6 m/s e 10‐8 m/s. Il livello di falda freatica è compreso tra valori da 0 a 2,0 m dal piano campagna.

Bacino di appartenenza e rete idrografica L’ambito appartiene al bacino scolante Sesta Presa in Destra Brenta. In questo ambito si segnala la presenza dello scolo Cornio di Celeseo, corso d’acqua consortile che diventa scolo Cornio nuovo dopo la confluenza dello scolo Villamora.

Smaltimento acque meteoriche Le acque meteoriche che defluiscono dalle superfici dell’ambito sono drenate da alcune scoline che convogliano le portate di pioggia fino al collettore principale, costituito dallo scolo Cornio di Celeseo. Tale corso d’acqua è il recapito della rete di condotte di acque meteoriche che drenano la frazione urbana di Celeseo.

Pericolosità idraulica Nell’ambito non sono riscontrabili aree a pericolosità idraulica.

Prescrizioni di invarianza Le espansioni urbanistiche dovranno prevedere delle misure di compensazione idraulica congruenti agli indirizzi della presente valutazione. Le espansioni dovranno osservare le Norme di compatibilità e tutela idraulica. La portata specifica massima da rilasciare al corpo idrico ricettore deve essere limitata a 10 l/s ettaro di superficie d’intervento.

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A.T.O. I.5 – GALTA PAVA

Descrizione ambito Superficie territoriale: mq 1.288.384 Abitanti residenti: 1.960 L’A.T.O. I.5 è situato nella parte est del territorio comunale tra l’ATO Brenta‐Idrovia e l’ATO Vigonovo Est e prende il nome dalle frazioni che lo occupano. Il tessuto urbano consolidato si suddivide in una zona residenziale e in una zona produttiva posta a nord dell’abitato di Galta in cui sono insediate attività legate alla lavorazione di pellami per calzaturifici (zona indotto calzaturiero).

Interventi urbanistici e dimensionamento Si rimanda agli allegati (v. Scheda ATO corrispondente).

Caratteristiche idrogeologiche e suolo L’ambito presenta depositi alluvionali a tessitura prevalentemente limoso‐sabbiosa, caratterizzati da un medio coefficiente di permeabilità K compreso tra 10‐3 m/s e 10‐6 m/s. Il livello della falda freatica è compreso tra 2,0 e 5,0 m dal piano campagna nella zona settentrionale e tra 0 e 2,0 m nella porzione sud‐ orientale.

Bacino di appartenenza e rete idrografica L’ambito appartiene al bacino scolante Sesta Presa in Sinistra Brenta e segue l’andamento dello scolo consortile Galta che scorre tombinato nel centro abitato della frazione e a cielo aperto nella parte agricola a sud.

Smaltimento acque meteoriche Nella parte urbana della frazione di Galta, le acque meteoriche che interessano l’ambito sono drenate dall’omonimo scolo consortile che attraversa tombinato l’area dell’insediamento residenziale. A sud, nella parte agricola, sono presenti fossati e scoline che recapitano sempre nello scolo consortile.

Pericolosità idraulica Nell’ambito non sono riscontrabili aree a pericolosità idraulica.

Prescrizioni di invarianza Le espansioni urbanistiche dovranno prevedere delle misure di compensazione idraulica congruenti agli indirizzi della presente valutazione. Le espansioni dovranno osservare le Norme di compatibilità e tutela idraulica. La portata specifica massima da rilasciare al corpo idrico ricettore deve essere limitata a 10 l/s ettaro di superficie d’intervento.

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10. ANALISI DELLE SCHEDE URBANISTICHE DI AMBITI DA P.R.G.

In allegato alla presente Valutazione si riportano le schede urbanistiche per gli ambiti di trasformazione derivanti dal Piano Regolatore Generale e costituenti il cosiddetto carico insediativo residuo da PRG. Il Piano di Assetto del Territorio recepisce questi ambiti individuati nella Tav.4b (Carta della trasformabilità) come Aree di urbanizzazione programmata (art.25 delle NTO), assegnando a ciascun ATO la corrispondente potenzialità volumetrica di previsione (v. tabella punto 8.2). Di seguito si analizzano le trasformazioni urbanistiche corrispondenti a ciascuna Scheda urbanistica d’ambito, indicando le misure compensative da rispettare in termini di volume di invaso e prescrizioni idrauliche. La rappresentazione cartografica degli ambiti è riportata in allegato alla presente Valutazione nella “Carta degli ATO e delle schede urbanistiche di PRG con misure compensative”.

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Scheda Urbanistica Ambito n.01

Ubicazione Tombelle – Via Montegrappa e Via San Francesco

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I2 ‐ Tombelle

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta ‐ Idrovia

Superficie interessata [S] 13.050 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Significativa impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona B1 ‐ residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,15 – Area agricola e area verde

Coefficiente di deflusso post [ 0,65 – Area urbanizzata

Fognatura presente (distanza) Linea di via Monte Grappa – 20m

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Diramazione Piovego – 280m

Presenza di criticità idrauliche SI

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Area pericolosità P1 (P.A.I.) ‐ Area idonea a condizione

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 636 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 636 x 1,30 827 m3 Portata max in uscita: u = 5 l/s ha x 1,30 = 6,5 l/s

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Scoline afferenti allo scolo Diramazione Piovego

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Scheda Urbanistica Ambito n.02

Ubicazione Tombelle – Via dei Tigli, Via dei Salici

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I2 ‐ Tombelle

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta ‐ Idrovia

Superficie interessata [S] 14.000 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Significativa impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona C1 ‐ residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,15 – Area agricola e area verde

Coefficiente di deflusso post [ 0,65 – Area urbanizzata

Fognatura presente (distanza) Linea fognaria perimetrale all’ambito

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Diramazione Piovego – 300m

Presenza di criticità idrauliche SI

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Area pericolosità P1 (P.A.I.) ‐ Area idonea a condizione

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 636 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 636 x 1,40 890 m3 Portata max in uscita: u = 10 l/s ha x 1,40 = 14 l/s

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Fognatura bianca

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Scheda Urbanistica Ambito n.03

Ubicazione Tombelle – Via Toniolo

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I2 ‐ Tombelle

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta ‐ Idrovia

Superficie interessata [S] 4.000 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Modesta impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona B2 ‐ residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,15 – Area agricola e area verde

Coefficiente di deflusso post [ 0,75 – Area urbanizzata

Fognatura presente (distanza) Linea fognaria – 20m

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Diramazione Piovego – 20m

Presenza di criticità idrauliche SI

Presenza di fasce di rispetto idraulico SI

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Area pericolosità P1 (P.A.I.) ‐ Area idonea a condizione

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 887 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 887 x 0,4355 m3 Luce di scarico di dimensioni 200 mm e tiranti idrici < 1,00 m

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Scolo Diramazione Piovego

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Scheda Urbanistica Ambito n.04

Ubicazione Tombelle – Via Padova

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I2 ‐ Tombelle

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta ‐ Idrovia

Superficie interessata [S] 16.280 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Significativa impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona PEEP ‐ residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,15 – Area agricola e area verde

Coefficiente di deflusso post [ 0,75 – Area urbanizzata

Fognatura presente (distanza) Linea di Vicolo Mimose e di via San Pio X – 20m

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Diramazione Piovego – 150m

Presenza di criticità idrauliche SI

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Area pericolosità P1 (P.A.I.) ‐ Area idonea a condizione

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 762 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 762 x 1,63 1.242 m3 Portata max in uscita: u = 10 l/s ha x 1,63 = 16 l/s

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Scolina afferente allo scolo Diramazione Piovego

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Scheda Urbanistica Ambito n.05

Ubicazione Tombelle – Via Verdi

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I3 – Produttivo Vigonovo

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta ‐ Idrovia

Superficie interessata [S] 31.589 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Significativa impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona Fp – Area a servizi e attrezzature collettive

Coefficiente di deflusso attuale 0,15 – Area agricola e area verde

Coefficiente di deflusso post [ 0,40 – Area a servizi e attrezzature

Fognatura presente (distanza) NO

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Diramazione Piovego – 70m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Area pericolosità P1 (P.A.I.) ‐ Area idonea a condizione

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 277 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 277 x 3,16 875 m3 Portata max in uscita: u = 10 l/s ha x 3,16 = 32 l/s

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Fosso di guardia della S.P. n.17 recapitante in Idrovia

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Scheda Urbanistica Ambito n.06

Ubicazione Tombelle – Via Piovego

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I3 – Produttivo Vigonovo

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta ‐ Idrovia

Superficie interessata [S] 8.543 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Significativa impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona Fp – Area a servizi e attrezzature collettive

Coefficiente di deflusso attuale 0,15 – Area agricola e area verde

Coefficiente di deflusso post [ 0,75 – Area a servizi e attrezzature

Fognatura presente (distanza) NO

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Diramazione Piovego – 70m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Area pericolosità P1 (P.A.I.) ‐ Area idonea a condizione

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 743 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 743 x 0,85 632 m3 Luce di scarico di dimensioni 200 mm e tiranti idrici < 1,00 m

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Fosso di guardia della S.P. n.17 recapitante in Idrovia

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Scheda Urbanistica Ambito n.07

Ubicazione Località Gottardo – Via Colombo

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I3 – Produttivo Vigonovo

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta ‐ Idrovia

Superficie interessata [S] 5.910 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Modesta impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona B2 – Residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,40 – Area a verde e porzione già edificata

Coefficiente di deflusso post [ 0,60 – Area residenziale

Fognatura presente (distanza) NO

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Piovego – 10m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 561 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 561 x 0,591 332 m3 Luce di scarico di dimensioni 200 mm e tiranti idrici < 1,00 m

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Scolo Piovego

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Scheda Urbanistica Ambito n.08

Ubicazione Località Riviera Naviglio – Via Giotto

A.T.O. di appartenenza A.T.O. Am.1 ‐ Produttivo Vigonovo

Bacino idrografico di appartenenza Sinistra Brenta

Superficie interessata [S] 43.100 mq (Zona C3) + 16.500 mq (Zona Fc)

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Significativa impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona C3 – Residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,20 – Area agricola con porzione già edificata

Coefficiente di deflusso post [ 0,65 – Area residenziale

Fognatura presente (distanza) Linea via Giotto – 10m

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Galta – 10m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico SI

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 524 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 524 x 5,96 3.123 m3 Portata max in uscita: u = 10 l/s ha x 5,96 = 60 l/s

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Scolo Galta

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Scheda Urbanistica Ambito n.09

Ubicazione Vigonovo – Via Fermi

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I.1 ‐ Vigonovo

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta

Superficie interessata [S] 4.422 mq (Zona B1)

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Modesta impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona B1 – Residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,20 – Area a verde

Coefficiente di deflusso post [ 0,40 – Area residenziale

Fognatura presente (distanza) Linea via Padova – 10m

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Villamora tombinato – 10m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico SI

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 2,0 e 5,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 334 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 334 x 0,442 148 m3 Luce di scarico di dimensioni 200 mm e tiranti idrici < 1,00 m

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Scolo Villamora (tratto tombinato)

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Scheda Urbanistica Ambito n.10

Ubicazione Vigonovo – Via Fermi

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I.1 ‐ Vigonovo

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta

Superficie interessata [S] 2.994 mq (Zona B2)

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Modesta impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona B2 – Residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,20 – Area a verde

Coefficiente di deflusso post [ 0,80 – Area residenziale

Fognatura presente (distanza) Linea via Fermi – 10m

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Villamora tombinato – 70m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico SI

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 2,0 e 5,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 806 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 806 x 0,299 241 m3 Luce di scarico di dimensioni 200 mm e tiranti idrici < 1,00 m

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Scolo Villamora (tratto tombinato)

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Scheda Urbanistica Ambito n.11

Ubicazione Vigonovo – Via Moro

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I.1 ‐ Vigonovo

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta

Superficie interessata [S] 6.987 mq (Zona C2 da 5.207 mq e Zona Fd da 1.780 mq)

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Modesta impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona C2 – Residenziale e Zona Fd – Parcheggi

Coefficiente di deflusso attuale 0,20 – Area a verde

Coefficiente di deflusso post [ 0,60 – Area residenziale e parcheggio pubblico

Fognatura presente (distanza) NO

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Villamora – 10m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico SI

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 2,0 e 5,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 561 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 561 x 0,699 392 m3 Luce di scarico di dimensioni 200 mm e tiranti idrici < 1,00 m

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Scolo Villamora

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Scheda Urbanistica Ambito n.12

Ubicazione Vigonovo – Via Cavour

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I.1 ‐ Vigonovo

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta

Superficie interessata [S] 9.550 mq (Zona Fb da 8.370 mq e Zona Fd da 1.180 mq)

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Modesta impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona Fb – Aree per attrezzature uso comune e Zona Fd – Parcheggi

Coefficiente di deflusso attuale 0,20 – Area a verde

Coefficiente di deflusso post [ 0,45 – Area per attrezzature e parcheggio pubblico

Fognatura presente (distanza) Linea via Cavour – 10m

Corso d’acqua presente (distanza) NO

Presenza di criticità idrauliche SI

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea a condizione

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 470 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 470 x 0,955 449 m3 Luce di scarico di dimensioni 200 mm e tiranti idrici < 1,00 m

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Fognatura bianca urbana

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Scheda Urbanistica Ambito n.13

Ubicazione Vigonovo – Via Pellico

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I.1 ‐ Vigonovo

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta

Superficie interessata [S] 80.979 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Significativa impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona C2 – Residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,25 – Area a verde, area agricola ed area già urbanizzata

Coefficiente di deflusso post [ 0,75 – Area residenziale e standard

Fognatura presente (distanza) Linea di via della Resistenza e di via Silvio Pellico – 10m

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Villamora – 140m

Presenza di criticità idrauliche SI

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea a condizione

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 762 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 762 x 8,098 6.171 m3 Portata max in uscita: u = 5 l/s ha x 8 = 40 l/s

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Fossato di scarico in scolo Villamora

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Scheda Urbanistica Ambito n.14

Ubicazione Vigonovo – Via Roma

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I.1 ‐ Vigonovo

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta

Superficie interessata [S] 4.050 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Modesta impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona B1 – Residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,15 – Area a verde, area agricola coltivata

Coefficiente di deflusso post [ 0,50 – Area residenziale con area verde e parcheggio pubblico

Fognatura presente (distanza) Linea di via Roma – 10m

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Villamora – 60m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 445 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 445 x 0,405 108 m3 Luce di scarico di dimensioni 200 mm e tiranti idrici < 1,00 m

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Fossato di scarico in scolo Villamora

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Scheda Urbanistica Ambito n.15

Ubicazione Vigonovo – Via Roma

A.T.O. di appartenenza A.T.O. A.a 1 – Brenta Idrovia

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta

Superficie interessata [S] 120.150 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Marcata impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona Fc, Zona Fd, Zona Fp

Coefficiente di deflusso attuale 0,15 – Area agricola e area a verde

Coefficiente di deflusso post [ 0,40 – Area per attrezzature e parcheggio pubblico

Fognatura presente (distanza) Linea via Cavour – 10m

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Villamora – 10m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico SI

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 277 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 277 x 12 3.324 m3 Portata max in uscita: u = 10 l/s ha x 12 = 120 l/s

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Scolo Villamora – Scolo Cornio di Celeseo

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Scheda Urbanistica Ambito n.16

Ubicazione Località Villamora

A.T.O. di appartenenza A.T.O. A.a 1 – Brenta Idrovia

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta

Superficie interessata [S] 14.654 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Significativa impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona B3 – Residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,50 – Area a verde e area pavimentata

Coefficiente di deflusso post [ 0,55 – Area residenziale con area verde e parcheggio

Fognatura presente (distanza) NO

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Cornio di Celeseo – 200m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 516 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 421 x 1,465 617 m3 Portata max in uscita: u = 10 l/s ha x 1,5 = 15 l/s

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Fossato di via Roma e scarico in scolo Cornio di Celeseo

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Scheda Urbanistica Ambito n.17

Ubicazione Località Celeseo – via Matteotti

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I.4 – Celeseo

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta

Superficie interessata [S] 6.319 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Modesta impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona B2 – Residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,25 – Area a verde in parte già edificata

Coefficiente di deflusso post [ 0,65 – Area residenziale

Fognatura presente (distanza) Linea di via Matteotti e via D’Acquisto

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Cornio di Celeseo – 200m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 621 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 621 x 0,632 392 m3 Luce di scarico di dimensioni 200 mm e tiranti idrici < 1,00 m

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Fossato di via Villamora e scarico in scolo Cornio di Celeseo

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Scheda Urbanistica Ambito n.18

Ubicazione Località Celeseo – via D’Acquisto

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I.4 – Celeseo

Bacino idrografico di appartenenza Destra Brenta

Superficie interessata [S] 7.500 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Modesta impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona B2 – Residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,15 – Area agricola e area a verde

Coefficiente di deflusso post [ 0,65 – Area residenziale con area verde e parcheggio pubblico

Fognatura presente (distanza) NO

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Cornio di Celeseo – 50m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 621 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 621 x 0,75 466 m3 Luce di scarico di dimensioni 200 mm e tiranti idrici < 1,00 m

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Fossato di via Villamora e scarico in scolo Cornio di Celeseo

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Scheda Urbanistica Ambito n.19

Ubicazione Località Pava – via Verona

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I.5 – Galta Pava

Bacino idrografico di appartenenza Sinistra Brenta

Superficie interessata [S] 4.328 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Modesta impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona B2 – Residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,10 – Area agricola

Coefficiente di deflusso post [ 0,75 – Area residenziale con area verde, parcheggio e percorso cicl.

Fognatura presente (distanza) NO

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Galta– 20m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 2,0 e 5,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 743 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 743 x 0,433 322 m3 Luce di scarico di dimensioni 200 mm e tiranti idrici < 1,00 m

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Scolo Galta mediante condotta attraversante via Verona

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Scheda Urbanistica Ambito n.20

Ubicazione Località Galta – via Pava

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I.5 – Galta Pava

Bacino idrografico di appartenenza Sinistra Brenta

Superficie interessata [S] 4.118 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Modesta impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona B2 – Residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,20 – Area agricola, area verde in parte edificata

Coefficiente di deflusso post [ 0,70 – Area residenziale

Fognatura presente (distanza) Linea di vicolo Gradisca

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Galta – 300m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 681 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 681 x 0,412 281 m3 Luce di scarico di dimensioni 200 mm e tiranti idrici < 1,00 m

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Scoline di scarico in Scolo Galta

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Scheda Urbanistica Ambito n.21

Ubicazione Località Galta – via Pava

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I.5 – Galta Pava

Bacino idrografico di appartenenza Sinistra Brenta

Superficie interessata [S] 14.795 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Significativa impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona B2 – Residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,10 – Area agricola

Coefficiente di deflusso post [ 0,75 – Area residenziale con nuova piazza/parcheggio e strada

Fognatura presente (distanza) NO

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Galta – 200m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 630 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 630 x 1,48 932 m3 Portata max in uscita: u = 10 l/s ha x 1,5 = 15 l/s

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Fossato S.P. n.17 e scarico in Scolo Galta

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Scheda Urbanistica Ambito n.22

Ubicazione Località Galta – via Trieste

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I.5 – Galta Pava

Bacino idrografico di appartenenza Sinistra Brenta

Superficie interessata [S] 12.255 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Significativa impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona C2 e C3 – Residenziale

Coefficiente di deflusso attuale 0,25 – Area a verde, in parte già edificata

Coefficiente di deflusso post [ 0,75 – Area residenziale

Fognatura presente (distanza) Linea di vicolo Torino

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Galta – 10m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico SI

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 2,0 e 5,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 630 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 630 x 1,23 775 m3 Portata max in uscita: u = 10 l/s ha x 1,2 = 12 l/s

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Scolo Galta mediante scoline esistenti

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Scheda Urbanistica Ambito n.23

Ubicazione Località Galta – via Pascoli

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I.5 – Galta Pava

Bacino idrografico di appartenenza Sinistra Brenta

Superficie interessata [S] 4.500 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Modesta impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona Fa – Aree per l’istruzione

Coefficiente di deflusso attuale 0,25 – Area a verde, in parte già edificata

Coefficiente di deflusso post [ 0,70 – Area per istruzione con ambito a verde

Fognatura presente (distanza) NO

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Galta – 130m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 2,0 e 5,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 681 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 681 x 0,45 306 m3 Luce di scarico di dimensioni 200 mm e tiranti idrici < 1,00 m

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Fossato di via Pascoli e scarico in Scolo Galta

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Scheda Urbanistica Ambito n.24

Ubicazione Località Galta – via Moro

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I.5 – Galta Pava

Bacino idrografico di appartenenza Sinistra Brenta

Superficie interessata [S] 10.500 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Significativa impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona PEEP

Coefficiente di deflusso attuale 0,15 – Area agricola e area a verde

Coefficiente di deflusso post [ 0,75 – Area per insediamento residenziale

Fognatura presente (distanza) NO

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Galta – 180m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 2,0 e 5,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 630 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 630 x 1,05 662 m3 Portata max in uscita: u = 10 l/s ha x 1 = 10 l/s

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Fossato di via Pascoli e scarico in Scolo Galta

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Scheda Urbanistica Ambito n.25

Ubicazione Località Galta – via Baracca

A.T.O. di appartenenza A.T.O. I.5 – Galta Pava

Bacino idrografico di appartenenza Sinistra Brenta

Superficie interessata [S] 6.566 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Modesta impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona B2

Coefficiente di deflusso attuale 0,15 – Area agricola e area a verde

Coefficiente di deflusso post [ 0,75 – Area residenziale

Fognatura presente (distanza) Linea di via Baracca – 10m

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Galta – 10m

Presenza di criticità idrauliche NO

Presenza di fasce di rispetto idraulico SI

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 2,0 e 5,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 743 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 743 x 0,65 483 m3 Luce di scarico di dimensioni 200 mm e tiranti idrici < 1,00 m

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Scolo Galta

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Scheda Urbanistica Ambito n.26

Ubicazione Località Zona Produttiva Vigonovo‐Fossò – via Pascoli

A.T.O. di appartenenza A.T.O. Am.2 – Vigonovo Est

Bacino idrografico di appartenenza Sinistra Brenta

Superficie interessata [S] 85.000 mq

Classe dell’intervento DGR 2948/09 Significativa impermeabilizzazione potenziale

Destinazione urbanistica Zona PIP (Piano Insediamenti Produttivi) di iniziativa pubblica

Coefficiente di deflusso attuale 0,10 – Area agricola

Coefficiente di deflusso post [ 0,80 – Area per insediamento produttivo

Fognatura presente (distanza) NO

Corso d’acqua presente (distanza) Scolo Brentoncino – 400m

Presenza di criticità idrauliche SI

Presenza di fasce di rispetto idraulico NO

Presenza di vincoli, tutele e fragilità Nessun vincolo ‐ Area idonea a condizione

Caratteristiche idrogeologiche Falda a profondità tra 0 e 2,0 m dal piano campagna

Prescrizioni di invarianza Norme di compatibilità e tutela idraulica Volume specifico per ettaro di superficie: 825 m3/ha Volume di invaso minimo: V = 825 x 8,5 7.013 m3 Portata max in uscita: u = 5 l/s ha x 8,5 = 42,5 l/s

Tipologia opere di compensazione Sovradimensionamento delle condotte di drenaggio Vasche o bacini di invaso interrati Aree a verde depresse

Recapito finale Scolo Brentoncino mediante scoline esistenti Scolo Ia Diramazione Brentoncino mediante fossato via Pascoli

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11. NORME DI COMPATIBILITA’ E TUTELA IDRAULICA

11.1 Interventi di trasformazione dell’uso del suolo

Tutti gli interventi di trasformazione dell’uso del suolo che provocano una variazione di permeabilità superficiale devono comprendere misure compensative volte a mantenere costante il coefficiente udometrico secondo il principio “dell'invarianza idraulica”: pertanto l’assetto idraulico dovrà essere adeguatamente studiato adottando tecniche costruttive atte a migliorare la sicurezza ed al contempo diminuire i coefficienti di deflusso con accorgimenti validi sia per le urbanizzazioni che per i singoli fabbricati.

Ad intervento eseguito, ed a parità di evento di pioggia, la rete di smaltimento delle acque piovane deve prevedere valori di portata massima non superiori al quelle stimabili nella situazione ante intervento. A questo fine, si potranno mettere in atto contestualmente le opere di mitigazione idraulica più adeguate alla specifica situazione.

Nelle aree di territorio agricolo che manifestano situazioni di rischio o dissesto idrogeologico dovranno essere verificate le condizioni idrauliche del sito prima di eventuali interventi di miglioramento fondiario, idonee misure di regimazione delle acque superficiali e sotterranee, garantendo la stabilità dei pendii e delle scarpate.

11.2 Opere di mitigazione idraulica

Gli interventi di trasformazione dell’uso del suolo sono obbligatoriamente subordinati alla realizzazione di opere di mitigazione idraulica, che vanno definite per ciascun progetto con la procedura di calcolo e le modalità operative descritte nella Valutazione di Compatibilità Idraulica allegata al P.A.T. e approfondite nella Valutazione di Compatibilità Idraulica del PI. Le canalizzazioni e tutte le opere di drenaggio devono essere dimensionate utilizzando un tempo di ritorno ed un tempo di pioggia critico adeguato all'opera stessa ed al bacino, secondo quanto riportato nella normativa vigente (D.G.R. n.3637/2002 e D.G.R. n.1322/2006 e ss.mm. e ii.).

La tipologia specifica, le caratteristiche, le dimensioni e la localizzazione di tali opere vanno selezionate e misurate in maniera adeguata rispetto:

a) alla tipologia ed entità dell’intervento; b) all’obiettivo di una reale efficacia; c) al contesto ambientale e geologico‐idraulico.

Indicativamente, le opere di mitigazione idraulica possono consistere in:

a) aree verdi/agricole temporaneamente sommergibili e/o affossature del terreno (invasi o bacini di laminazione con un volume minimo determinato dalla normativa vigente e comunque concordato con i consorzi/enti competenti) dotate di arginature atte a delimitare l’area oggetto di sommersione e dotate di manufatto di scarico (verso il recettore finale) avente dispositivo regolatore di portata. Tali aree potranno anche essere dotate di sistemi integrativi di

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fitodepurazione (ad esempio stagni e aree vegetate, in cui le acque sono canalizzate attraverso condotti o per gravità), che provvedono al trattamento dei deflussi meteorici raccogliendo temporaneamente le acque prima che esse si infiltrino nel terreni); b) realizzazione di volumi aggiuntivi nella rete di smaltimento acque meteoriche (sia in rete che e/o puntuali), sia sovradimensionando le sezioni utili, che operando sulla livelletta delle opere; c) sistemi vegetati (fasce filtro, aree tampone, canali inerbiti, ecc.) finalizzati a contenere le acque meteoriche.

Le misure compensative andranno di norma individuate in volumi di invaso per la laminazione degli aumenti di portata. Sono da evitare volumi d'invaso depressi rispetto al punto di scarico.

11.3 Superfici impermeabili

Per gli interventi di trasformazione dell’uso del suolo che richiedono la realizzazione di superfici impermeabili saranno seguite le seguenti direttive:

a) prediligere sempre, nella progettazione delle superfici impermeabili, basse o trascurabili pendenze di drenaggio superficiale, organizzando una rete densa di punti di assorbimento (grigliati, chiusini, canalette di drenaggio). b) nelle superfici coperte, quali parcheggi, percorsi pedonali e piazzali, impiegare accorgimenti tecnici che favoriscano l'infiltrazione delle acque nel terreno, quali elementi grigliati; c) utilizzare, per le aree destinate parcheggio veicolare pubblico/privato, pavimentazioni di tipo drenante ovvero permeabile, da realizzare su opportuno sottofondo che garantisca l'efficienza del drenaggio ed una capacità di invaso (porosità efficace) non inferiore ad una lama d'acqua di 10 cm; la pendenza delle pavimentazioni destinate alla sosta veicolare deve essere sempre inferiore a 1 cm/m.

11.4 Sistema di deflusso dell’acqua

Per la salvaguardia delle vie di deflusso dell’acqua e l'eliminazione delle possibilità di ristagno si recepiscono le seguenti direttive:

a) salvaguardia, ricostituzione o risezionamento dei collegamenti con fossati o scoli esistenti (di qualsiasi natura e consistenza), eliminazione degli impedimenti del deflusso; b) mantenimento, per i fossati, scoli o scaranti esistenti, dei profili naturali del terreno evitando l'occlusione, l’impermeabilizzazione del fondo e delle loro sponde, preservandone le dimensioni; c) divieto di tombamento o di chiusura di fossati esistenti, anche privati, a meno di evidenti necessità attinenti la pubblica o privata sicurezza; in caso di tombinamento occorrerà provvedere alla ricostruzione plano altimetrica delle sezioni idriche perse secondo configurazioni che ripristinino la funzione iniziale sia in termini di volumi che di smaltimento delle portate defluenti, d) eventuali ponticelli, tombamenti, o tombotti interrati, devono garantire una luce di passaggio mai inferiore a quella maggiore fra la sezione immediatamente a monte o quella immediatamente a valle della parte di fossato a pelo libero, e garantire condizioni di deflusso a superficie libera e) l'imbocco e lo sbocco dei manufatti di attraversamento (tombini, sifoni) e le immissioni di tubazioni in fossi naturali devono essere rivestiti con massi cementati o cemento armato questo 13002IVA_VCI‐141212.docx Pagina 72 di 75

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per evitare erosioni in caso di piena e per mantenere liberi da infestanti questi punti di connessione idraulica; f) l'eliminazione di fossati o volumi profondi a cielo libero non può essere attuata senza la previsione di misure di compensazioni idraulica adeguate, g) nella realizzazione di nuove arterie stradali, ciclabili o pedonali, contermini a fossati o canali, gli interventi di spostamento sono preferibili a quelli di tombamento; in casi di assoluta e motivata necessità il tombamento dovrà rispettare le disposizioni precedentemente date; dovrà essere assicurata la continuità del deflusso delle acque tra le porzioni del territorio compartimentate dalle opere.

11.5 Reti di smaltimento delle acque

Per la realizzazione di reti di smaltimento delle acque il P.A.T. si recepiscono le seguenti direttive:

a) prediligere, nella progettazione dei collettori di drenaggi, basse pendenze e grandi diametri; b) posare le tubazioni in calcestruzzo o cemento armato a servizio dei sistemi di collettamento delle acque su letto in calcestruzzo armato di idonea rigidità, per evitare cedimenti delle stesse nel caso in cui presentino pendenze inferiori allo 0,5%; c) valutare l’opportunità di impiego di perdenti delle acque piovane nel primo sottosuolo e tubazioni della rete acque bianche del tipo drenante. d) Prevedere misure idonee a favorire il raggiungimento di uno stato di qualità soddisfacente dei corsi d’acqua attraverso la riduzione e l'intercettazione dei carichi inquinanti organici, dovuti agli insediamenti umani, all'attività agricola e agro‐zootecnica. e) promuove l'attuazione di un progetto generale di adeguamento e potenziamento del sistema fognario, prescrivendo la realizzazione di fognature di tipo separato e l'intervento nei punti critici della rete. Possono essere attuati interventi sperimentali con metodi di depurazione e trattamento delle acque di tipo naturale, quali la fitodepurazione.

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12. CONCLUSIONI

Il Piano di Assetto del Territorio del comune di Vigonovo è dimensionato per un carico insediativo di circa 341.000 m3, di cui 241.000 m3 derivanti dalle previsioni insediative residue del vigente P.R.G.

La realizzazione di opere e misure compensative quali adeguati volumi di invaso e manufatti di limitazione della portata in uscita, consentirà alle previsioni di espansione urbana contenute nel Piano di non determinare una alterazione del regime idraulico nel territorio comunale. Le misure compensative da realizzare sono definite nella presente Valutazione in termini di nuovo volume di invaso da ricavare in corrispondenza degli ambiti di trasformazione attualmente previsti (Schede urbanistiche d’ambito).

Si precisa che la determinazione della prevista impermeabilizzazione delle trasformazioni, in questa prima fase solo ipotizzabile in via approssimativa, dovrà necessariamente essere calcolata e verificata analiticamente in una successiva e più definita fase esecutiva (es. Piano degli Interventi, PUA) di maggior dettaglio per ciascuna trasformazione e/o intervento.

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13. ALLEGATI

1. Schede degli A.T.O. (n.5 pagine A4)

2. Schede urbanistiche ambiti di P.R.G. (n.26 pagine A4)

3. Carta degli ATO e delle Schede Urbanistiche e aree a rischio e pericolosità idraulica

(1:10000)

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A.T.O. - Ambientale Fluviale AA.1 BRENTA - IDROVIA

Identificazione

Superficie territoriale: mq 5.778.504 Abitanti residenti: 1317

L’A.T.O. AA.1 ha una forma simile ad una croce ed è rappresentato prevalentemente dagli ambiti dell’Idrovia e del Naviglio Brenta e si allarga a nord ricomprendendo i terreni agricoli sopra l’abitato di Tombelle e a sud quelli sotto l’abitato di Vigonovo. Tale ambito rappresenta un elemento importante per la rete ecologica comunale, funzione favorita dall'abbondante presenza dell'acqua e dall'assenza di strade ad alto volume di traffico. Gli elementi del paesaggio fluviale, oltre all’acqua sono costituiti dalle arginature che per quanto riguarda il Piovego e il Brenta sono sopraelevate, dalla vegetazione ripariale che si è insediata lungo le sponde, dai nuclei boscati e prati con vegetazione arborea e arbustiva sparsa che si trovano in prossimità e dai manufatti idraulici dislocati in diversi punti. Sono compresi inoltre i territori agricoli posti a i margini del paesaggio fluviale e con esso hanno un rapporto di connessione sotto l’aspetto paesaggistico ed ambientale. I fondi risultano maggiormente frazionati per la presenza di edificazione diffusa. Le colture sono prevalentemente rappresentate da seminativi, per lo più mais. Nella zona d’incrocio tra Idrovia e il Brenta, per le importanti caratteristiche paesaggistiche e ambientali, da segnalare la presenza del parco “Sarmazza” con lo scopo di tutelare e valorizzare l’area, realizzando aree di sosta attrezzate, disponendo un’adeguata cartellonistica informativa e migliorando la viabilità ciclo pedonale. Nella restante parte dell’ambito la componente agricola è invece costituita da fondi ampi e ben conservati, le sistemazioni fondiarie sono del tipo a piane alla ferrarese, le siepi e le alberate agrarie sono adeguatamente diffuse e disposte principalmente ai margini dei fossi e delle strade poderali. Nell’ATO sono inoltre presenti molti vivai soprattutto nella parte tra Vigonovo Centro e il confine sud. Il tessuto insediativo è limitato prevalentemente alla presenza di edifici storico ambientale e nella parte sud dell'A.T.O. si riscontra la presenza di un elettrodotto e di un paio di cave dismesse.

Obiettivi locali

Ambiente - Tutela e protezione della fauna locale e della funzionalità di corridoio ecologico primario dell'area; - Valorizzazione del territorio aperto con riconoscimento del ruolo strategico dell’agricoltura in ambito territoriale paesaggistico integrato ad altre funzioni compatibili con l’ambiente quali attività ricreative legate al turismo visitazionale e culturale; - Interventi di riordino del territorio agricolo con l’eliminazione delle opere incongrue e completamento della rete dei filari e delle siepi; - Valorizzazione della fascia di territorio lungo il fiume Brenta e del corrispondente corridoio ecologico, con sistemazione a verde attrezzato nei punti di maggior percezione (coni visuali) mediante elementi arborei e percorsi ciclo-pedonali nel quadro di un risalto complessivo delle connotazioni di pregio agricoloambientale del territorio (corsi d’acqua, ambiti di valenza architettonico- monumentale ed ecologica, complessi di valore storico-culturale); - Completamento del Parco Sarmazza per una fruizione didattica, paesaggistica e turistico-ricreativa dell’area; - Rinaturalizzazione delle aree di cava dismesse. Insediamenti - Modesta integrazione volumetrica dell'edilizia rurale diffusa in risposta alle esigenze abitative degli abitanti insediati finalizzando gli interventi al recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente nonché alla eliminazione degli elementi di degrado presenti nel territorio; - Tutela e valorizzazione degli edifici con valore storico-ambientale, volta ad un corretto recupero dei manufatti e un loro impiego a servizio di funzioni connesse alla residenza e alle attività agricole locali o per altri utilizzi compatibili. Villa Sagredo. Accessibilità e mobilità locale - L’obiettivo sovra comunale primario è il completamento dell’Idrovia come canale scolmatore, opera fondamentale e strategica in quanto da considerarsi elemento di stabilizzazione e messa in sicurezza idraulica, e come canale navigabile per il trasporto di merci; - Realizzazione di una rete di percorsi minori quali sentieri per escursioni, naturalistici e didattici e percorsi ciclo-pedonali fruendo di tracciati esistenti e di nuova esecuzione che presentino caratteristiche di compatibilità sotto il profilo paesaggistico ed ambientale.

Funzioni attribuite

Funzioni prevalentemente agricole con bassa presenza di residenzialità. COMUNE DI VIGONOVO P.A.T. – PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO

Dimensionamento Carico insediativo aggiuntivo Standard urbanistici richiesti Volumetria Primari Secondari Standard Nuova Residenziale Residuo P.R.G. (ab. teorico = mc 150) 10 mq/ab 20 mq/ab previsione mc 7.327 mc 20.000 Aree per servizi mq 44.975 S.L.P. Standard 100 mq/100mq S.L.P. Commerciale/Dire Aree per servizi zionale mq 0 mq 0 aggiuntive Superficie di zona Standard 10mq/100mq Industriale/ Aree per servizi Artigianale mq 0 mq 0 aggiuntive Volumetria Standard 15 mq/100 mc Turistico-ricettivo Aree per servizi mc 0 mq 0 aggiuntive

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A.T.O. – Ambientale Fluviale AM.1 RIVIERA NAVIGLIO

Identificazione

Superficie territoriale: mq 359.069 Abitanti residenti: 492

L’A.T.O. AM.1 prende il nome dalla via che lo delimita a nord ovvero dal corso d’acqua in adiacenza alla stessa. L’ambito è caratterizzato dalla presenza di un nucleo consolidato, che ha al suo interno anche alcuni edifici di carattere storico, e da una parte prevalentemente agricola. Da un punto di vista idraulico l’area non presenta particolari problemi ed è in gran parte assoggettato al vincolo paesaggistico.

Obiettivi locali

Ambiente - Mantenimento delle peculiarità paesaggistiche del territorio aperto nella parte meridionale dell’ambito; - Valorizzazione dello scolo consortile Galta attraverso il ripristino della vegetazione dei tratti di fascia ripariali esistenti e promozione del suo potenziamento accentuandone il valore ecologico come corridoio ecologico secondario. Insediamenti - Superamento della previsione di Piano Particolareggiato ai fini di una salvaguardia, recupero e valorizzazione identitaria: del centro storico e delle attività in essi esercitate, degli spazi aperti, della morfologia urbana e degli immobili di interesse culturale, anche mediante interventi di eliminazione o mitigazione dei contrasti con i valori culturali esistenti e cambi d’uso per recupero a destinazione residenziale e/o attività compatibili; delle Ville Venete, degli immobili di interesse tipologico–documentario e annesse pertinenze scoperte; - Conferma delle previsioni di PRG per la zona C2 posta sotto Villa Smania e Villetta Miazzi; - Modesta integrazione volumetrica dell'edilizia rurale diffusa in risposta alle esigenze abitative degli abitanti insediati; - Riqualificazione degli spazi e dei fronti edificati in rapporto con la valorizzazione del paesaggio aperto rurale. Accessibilità e mobilità locale - Realizzazione di percorsi della mobilità sostenibile lungo la Riviera Naviglio.

Funzioni attribuite

Funzioni prevalentemente agricole, residenziali e turistico ricettive.

Dimensionamento Carico insediativo aggiuntivo Standard urbanistici richiesti Volumetria Primari Secondari Standard Nuova Residenziale Residuo P.R.G. (ab. teorico = mc 150) 10 mq/ab 20 mq/ab previsione mc 43.079 mc 4.000 Aree per servizi mq 24.176 S.L.P. Standard 100 mq/100mq S.L.P. Commerciale/Dire Aree per servizi zionale mq 0 mq 0 aggiuntive Superficie di zona Standard 10mq/100mq Industriale/ Aree per servizi Artigianale mq 0 mq 0 aggiuntive Volumetria Standard 15 mq/100 mc Turistico-ricettivo Aree per servizi mc 0 mq 0 aggiuntive

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A.T.O. - Ambientale Fluviale AM.2 VIGONOVO EST

Identificazione

Superficie territoriale: mq 1.681.878 Abitanti residenti: 554

L’A.T.O. AM.2 è caratterizzato dalla presenza di ambiti a seminativo interessanti sotto il profilo ambientale per la presenza di filari e siepi campestri; è un ambito particolarmente complesso che necessita di un intervento operativo di gestione del tessuto insediativo lineare esistente lungo le tre vie che attraversano da ovest ad est l’ambito ovvero Via Galta, Via Giovanni Pascoli e Via Gioacchino Rossini. Inoltre il PRG prevede il completamento della zona produttiva ai confini con il comune di Fossò.

Obiettivi locali

Ambiente - Mitigazione, tramite schermi vegetali o altri dispositivi, degli impatti visivi sul paesaggio legati al futuro insediamento di attività produttive/artigianali nella nuova zona industriale ad est; - Valorizzazione paesaggistica dei segni territoriali quali siepi e filari. Insediamenti - Riqualificazione e modesta integrazione volumetrica dell'edilizia rurale diffusa in risposta alle esigenze abitative degli abitanti insediati finalizzando gli interventi al recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente nonché alla eliminazione degli elementi di degrado presenti nel territorio e conseguente miglioramento della qualità degli insediamenti delle frange urbane; - Conferma delle previsioni di PRG relative al completamento della zona produttiva posta a confine con il comune di Fossò. Accessibilità e mobilità locale - Allargamento della sede stradale di Via Giovanni Pascoli al fine di poter realizzare una pista ciclopedonale.

Funzioni attribuite

Funzioni prevalentemente agricole, residenziali e produttive.

Dimensionamento Carico insediativo aggiuntivo Standard urbanistici richiesti

Volumetria Primari Secondari Standard Nuova (ab. Teorico = mc 150) Residenziale Residuo P.R.G. 10 mq/ab 20 mq/ab previsione

mc 0 mc 15.000 Aree per servizi mq 19.620

S.L.P. Standard 100 mq/100mq S.L.P. Commerciale/Dire zionale Aree per servizi mq 5.000 mq 5.000 aggiuntive

Superficie di zona Standard 10mq/100mq Industriale/ Artigianale Aree per servizi mq 85.000 mq 8.500 aggiuntive

Volumetria Standard 15 mq/100 mc Turistico-ricettivo Aree per servizi mc 0 mq 0 aggiuntive

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A.T.O. - Insediativo I.1 VIGONOVO

Identificazione

Superficie territoriale: mq 2.020.320 Abitanti residenti: 3.426

L’A.T.O. I.1 si riferisce al capoluogo di Vigonovo comprensivo delle sue aree a servizi (scuole e aree attrezzate a verde, gioco e sport) e aree residenziali. Il centro storico di piccole dimensioni è adiacente ad alcuni complessi di valore storico testimoniale tra cui spicca soprattutto la Villa Aiaccio-Baldi la cui area di pertinenza e il suo parco sono da considerarsi contesti figurativi. L’ambito è attraversato dalla SP 17 che collega Fossò a Padova,passando per il centro di Vigonovo. Proprio lungo la stessa SP 17 sono stati recentemente terminati alcuni interventi di riqualificazione urbanistica in aree dismesse e degradate che hanno dato vita a delle nuove attività commericali e ad un nuovo distretto socio sanitario. L’ambito a ridosso del tessuto consolidato nella parte sud dell’ATO si configura come elemento della rete ecologica ovvero corridoio ecologico secondario già indicato dal PTCP.

Obiettivi locali

Ambiente - Valorizzazione e potenziamento degli ambiti aperti periurbani ai margini degli insediamenti consolidati, quali importanti momenti di transizione tra la matrice agraria ed il paesaggio urbano. Il ruolo della “città periurbana” costituita dalle aree aperte esterne alla città consolidata, attraverso le quali disegnare una sorta di “cintura” verde cui viene attribuito il compito di mediare il rapporto tra lo spazio rurale e quello urbano, in un articolazione dello spazio agricolo che affida a quelle più vicine alla città un ruolo fondamentale proprio per il benessere delle parti urbane; - Valorizzazione delle sponde fluviali del Brenta mediante sistemazioni a verde con elementi arborei autoctoni opportunamente inseriti; - Realizzazione di opere finalizzate alla riduzione e/o eliminazione di rischio idraulico come previsto dalla V.C.I.; - Puntare alla connessione delle aree verdi urbane esistenti e previste, dalle superfici attrezzate (parchi, aree sportive, ecc.) agli spazi aperti (viali alberati, prati, ecc.) quale importante operazione inserita in una landscape vision attraverso cui ridefinire il rapporto tra la grande dimensione dello spazio agro paesaggistico-fluviale e quelle più ridotta degli ambiti urbani. Insediamenti - Riordino morfologico della scena urbana mediante tutela e valorizzazione degli edifici, dei manufatti e degli elementi fisici di interesse storico e paesaggistico, valutando le possibilità di ampliamento e di nuova costruzione in funzione dei caratteri e della qualità dei luoghi; - Potenziare la continuità percettiva del paesaggio urbano, attraverso interventi di riqualificazione e valorizzazione dei luoghi e degli spazi pubblici, con l’accrescimento della fruizione pubblica, salvaguardando e valorizzando l’identità del centro storico e delle attività in esso esercitate; - Dimensionamento dei servizi residenziali in rapporto alle esigenze della popolazione residente e di quella aggiunta a seguito degli interventi di recupero, riqualificazione, ristrutturazione, nel rispetto degli standard urbanistici di legge; - Promuovere la creazione del Polo dei Servizi a nord nell’ambito come previsto dalle indicazioni di PRG vigente e quello dello Sport a sud dell’ambito; - Promuovere progetti per il recupero e la riqualificazione dell'edificato esistente per far fronte alle nuove esigenze insediative, privilegiando il riuso alla nuova costruzione, in modo da limitare il consumo di suolo, anche mediante cambi di destinazione d’uso, come già avvenuto per gli ultimi interventi edilizi lungo la SP.17. Accessibilità e mobilità locale - Potenziamento del sistema viabilistico mediante gerarchizzazione dei percorsi e qualificazione dei tracciati, migliorando l’accessibilità ai principali generatori di traffico (servizi e strutture di interesse locale/territoriale); - Organizzazione di un sistema di percorsi protetti ciclo-pedonali, in particolare per l’accesso ai servizi (scuole, aree verdi e impianti sportivi in primis) e alle vicine aree di interesse agro-paesaggistico; - Riqualificazione delle pertinenze stradali mediante l'impiego di arredo stradale consono per forme e materiali e la predisposizione di soluzioni di moderazione del traffico in corrispondenza degli insediamenti; - Definizione di percorsi turistici pedonali e ciclabili di collegamento tra i vari elementi di pregio storico e ambientale e integrazione degli stessi in un più ampio disegno dei percorsi della mobilità sostenibile.

Funzioni attribuite

Funzioni prevalentemente residenziali e/o compatibili con la residenza, commerciale e turistico-ricettivo.

COMUNE DI VIGONOVO P.A.T. – PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO

Dimensionamento Carico insediativo aggiuntivo Standard urbanistici richiesti Volumetria Primari Secondari Standard Nuova Residenziale Residuo P.R.G. (ab. Teorico = mc 150) 10 mq/ab 20 mq/ab previsione mc 83.336 mc 30.000 Aree per servizi mq 125.447 S.L.P. Standard 100 mq/100mq S.L.P. Commerciale/Dire Aree per servizi zionale mq 0 mq 0 aggiuntive Superficie di zona Standard 10mq/100mq Industriale/ Aree per servizi Artigianale mq 0 mq 0 aggiuntive Volumetria Standard 15 mq/100 mc Turistico-ricettivo Aree per servizi mc 0 mq 0 aggiuntive

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A.T.O. - Insediativo I.2 TOMBELLE

Identificazione

Superficie territoriale: mq 791.467 Abitanti residenti: 1.670

L’A.T.O. I.2 occupa la porzione di territorio che si estende dal confine ovest del comune fino all’ATO I.3. Il tessuto insediativo corrispondente all’abitato di Tombelle è prevalentemente residenziale, interessato negli ultimi anni da alcuni processi di trasformazione e di completamento. Come per Celeseo anche la frazione di Tombelle risulta essere divisa a metà tra due comuni, Vigonovo e Saonara. La parte ricadente nel terrtirio vigonovese è quella con la maggior parte dei servizi, tra cui quelli scolastici, sportivi e religiosi.

Obiettivi locali

Ambiente - Tutela degli elementi di naturalità presenti nella matrice agraria settentrionale a supporto del ruolo svolto nella rete ecologica dal corridoio ecologico e dalle aree di completamento. Insediamenti - Fornire una nuova centralità al nucleo principale attraverso idonei interventi diretti al miglioramento della qualità urbana, confermando le aree a servizi e le aree residenziali programmate previste dal P.R.G.; - Promuovere progetti per il recupero e la riqualificazione dell'edificato esistente per far fronte alle nuove esigenze insediative, privilegiando il riuso alla nuova costruzione, in modo da limitare il consumo di suolo, anche mediante cambi di destinazione d’uso. Accessibilità e mobilità locale - Riqualificazione e recupero della dimensione di strada urbana per il tratto di via Vigonovese che attraversa l’ambito, adottando anche tecniche di “traffic calming” con privilegio della sicurezza e della ciclabilità, realizzando zone pedonalizzate ai margini della strada, incentivando la qualità degli spazi pubblici e dei loro arredi.

Funzioni attribuite

Funzioni prevalentemente residenziali e/o compatibili con la residenziale, commerciale e turistico-ricettivo.

Dimensionamento

Carico insediativo aggiuntivo Standard urbanistici richiesti

Volumetria Primari Secondari Standard Nuova Residenziale Residuo P.R.G. (ab. teorico = mc 150) 10 mq/ab 20 mq/ab previsione

mc 49.060 mc 10.000 Aree per servizi mq 61.912

S.L.P. Standard 100 mq/100mq S.L.P. Commerciale/Dire zionale Aree per servizi mq 0 mq 0 aggiuntive

Superficie di zona Standard 10mq/100mq Industriale/ Artigianale Aree per servizi mq 0 mq 0 aggiuntive

Volumetria Standard 15 mq/100 mc Turistico-ricettivo Aree per servizi mc 0 mq 0 aggiuntive

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A.T.O. - Insediativo I.3 PRODUTTIVO VIGONOVO

Identificazione

Superficie territoriale: mq 681.474 Abitanti residenti: 324

L’A.T.O. I.3 è situato nella parte nord ovest del territorio comunale e si estende dal Naviglio Brenta alla SP 17 comprendendo la zona industriale di Tombelle, la zona industriale vicina alle Case Gottardo e alcune attività produttive in zona impropria lungo via Giuseppe Toniolo. Il tessuto insediativo è costituito oltre che dalle sopraccitate zone anche da un piccolo quartiere posto lungo il confine est dell’ATO. Da segnalare come elemento di pregio la Villa Levorato e il suo contesto figurativo situati a ridosso della zona industriale della zona “Case Gottardo”.

Obiettivi locali

Ambiente - Mitigazione dell'impatto negativo delle attività produttive verso gli ambiti circostanti, sia in relazione agli insediamenti residenziali che agli ambiti agro-paesaggistici; - Monitoraggio della produzione di rifiuti (civili ed industriali) e aumento del livello di raccolta differenziata; - Applicazione dei sistemi di gestione ambientale (ISO 14.000, EMAS, EMAS d’area, ecc.) ai cicli produttivi; - Miglioramento dell'efficienza energetica (attiva e passiva) ed ambientale degli edifici produttivi, sperimentazione di fonti energetiche rinnovabili; - Predisposizione di dispositivi ecosostenibili specifici per la mitigazione degli impatti visivi, acustici e di eventuale inquinamento da polveri, a perimetro degli insediamenti produttivi. Insediamenti - Adeguamento delle attrezzature di servizio specifiche, e inserimento di servizi a supporto delle imprese nel settore innovazione e formazione; - Organizzazione urbanistica e completamento dei percorsi ciclo-pedonali; - Completamento dell’area produttiva favorendo l’insediamento delle attività fuori zona e ispirandosi ad un progetto complessivo dell’ecologia industriale, di adeguate caratteristiche dimensionali, di accessibilità di merci e lavoratori, di dotazioni infrastrutturali e tecnologiche, di logistica avanzata per il ciclo dei materiali e dei rifiuti, della stessa qualità della progettazione paesaggistica.

Funzioni attribuite

Funzioni prevalentemente produttive e di supporto alle attività

Dimensionamento

Carico insediativo aggiuntivo Standard urbanistici richiesti

Volumetria Primari Secondari Standard Nuova Residenziale Residuo P.R.G. (ab. teorico = mc 150) 10 mq/ab 20 mq/ab previsione

mc 4.148 mc 4.000 Aree per servizi mq 11.350

S.L.P. Standard 100 mq/100mq S.L.P. Commerciale/Dire zionale Aree per servizi mq 0 mq 0 aggiuntive

Superficie di zona Standard 10mq/100mq Industriale/ Artigianale Aree per servizi mq 0 mq 0 aggiuntive

Volumetria Standard 15 mq/100 mc Turistico-ricettivo Aree per servizi mc 0 mq 0 aggiuntive COMUNE DI VIGONOVO P.A.T. – PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO

A.T.O. - Insediativo I.4 CELESEO

Identificazione

Superficie territoriale: mq 204.516 Abitanti residenti: 276

L’A.T.O. I.4, comprende la piccola frazione di Celeseo che si sviluppa per la maggior parte nel comune confinante di Sant’Angelo di Piove di Sacco. La parte ricadente infatti nel comune di Vigonovo comprende solamente un piccolo quartiere residenziale lungo via Matteotti e via Salvo d’Acquisto. Sotto il profilo geologico l’ambito ricade interamente in area idonea a condizione.

Obiettivi locali

Ambiente - Miglioramento del rapporto tra margine urbano e territorio agricolo; - Salvaguardia delle aree agricole integre da garantire tramite il mantenimento e la valorizzazione degli elementi caratterizzanti il paesaggio rurale (sistemazioni agricole tradizionali, reticolo idrografico superficiale, percorsi poderali, manufatti e insediamenti rurali, filari e siepi campestri, ecc.), con l’obiettivo di una riqualificazione diffusa indirizzata ad animare il contesto paesaggistico della campagna, valorizzando i suoli ad elevata vocazione agricola. Insediamenti - Riqualificazione e modesta integrazione volumetrica dell'edilizia rurale diffusa in risposta alle esigenze abitative degli abitanti insediati finalizzando gli interventi alla riqualificazione, recupero, riuso del patrimonio edilizio esistente nonché alla eliminazione degli elementi di degrado presenti nel territorio; - Conferma delle previsioni di PRG per le due zone di espansione a nord del quartiere residenziale esistente; - Riqualificazione degli spazi e dei fronti edificati in rapporto con la valorizzazione del paesaggio aperto rurale.

Funzioni attribuite

Funzioni prevalentemente residenziali e/o compatibili con la residenza.

Dimensionamento Carico insediativo aggiuntivo Standard urbanistici richiesti Volumetria Primari Secondari Standard Nuova Residenziale Residuo P.R.G. (ab. teorico = mc 150) 10 mq/ab 20 mq/ab previsione mc 12.478 mc 2.000 Aree per servizi mq 11.176 S.L.P. Standard 100 mq/100mq S.L.P. Commerciale/Dire Aree per servizi zionale mq 0 mq 0 aggiuntive Superficie di zona Standard 10mq/100mq Industriale/ Aree per servizi Artigianale mq 0 mq 0 aggiuntive Volumetria Standard 15 mq/100 mc Turistico-ricettivo Aree per servizi mc 0 mq 0 aggiuntive

COMUNE DI VIGONOVO P.A.T. – PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO

A.T.O. - Insediativo I.5 GALTA-PAVA

Identificazione

Superficie territoriale: mq 1.288.384 Abitanti residenti: 1.960

L’A.T.O. I.5 è situato nella parte est del territorio comunale tra l’ATO Brenta-Idrovia e l’ATO Vigonovo Est e prende il nome dalle frazioni che lo occupano. Il tessuto urbano consolidato si suddivide in una zona residenziale e in una zona produttiva posta a nord dell’abitato di Galta in cui sono insediate attività legate alla lavorazione di pellami per calzaturifici (zona indotto calzaturiero).

Obiettivi locali

Ambiente - Incentivazione, per le attività produttive, dell’adozione di sistemi gestione dei processi produttivi rispettosi dell’ambiente, nell’adesione ai sistemi di qualità ambientale come ISO14001 ed EMAS; - Predisposizione di dispositivi specifici per la mitigazione degli impatti visivi, acustici e di eventuale inquinamento da polveri, a perimetro degli insediamenti produttivi, in particolare in prossimità degli insediamenti residenziali; - Miglioramento dell'efficienza energetica (attiva e passiva) ed ambientale degli edifici produttivi, sperimentazione di fonti energetiche rinnovabili; - Garantire la compatibilità e il rispetto dei valori del paesaggio e dell’ambiente nella parte settentrionale a ridosso dell’Idrovia. Insediamenti - Riqualificazione e modesta integrazione volumetrica dell'edilizia rurale diffusa lungo via Nogia e via Pava in risposta alle esigenze abitative degli abitanti insediati; - Conferma delle previsioni di PRG per le zone C3 e C2; - Potenziamento degli spazi aperti pubblici integrandoli con la rete storica dei percorsi, fornendo inoltre una vera centralità riconoscibile e qualitativamente identificabile alla frazione. Accessibilità e mobilità locale - Completamento dei percorsi della mobilità sostenibile esistenti.

Funzioni attribuite

Funzioni prevalentemente residenziali e/o compatibili con la residenza.

Dimensionamento Carico insediativo aggiuntivo Standard urbanistici richiesti Volumetria Primari Secondari Standard Nuova Residenziale Residuo P.R.G. (ab. teorico = mc 150) 10 mq/ab 20 mq/ab previsione mc 41.613 mc 15.000 Aree per servizi mq 70.123 S.L.P. Standard 100 mq/100mq S.L.P. Commerciale/Dire Aree per servizi zionale mq 0 mq 0 aggiuntive Superficie di zona Standard 10mq/100mq Industriale/ Aree per servizi Artigianale mq 0 mq 0 aggiuntive Volumetria Standard 15 mq/100 mc Turistico-ricettivo Aree per servizi mc 0 mq 0 aggiuntive

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 1 – P.R.G.

Località Tombelle (via Monte Grappa – Via San Francesco) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. B1.131.SA.1

Località Tombelle (via Monte Grappa – Via San Francesco) (PRG 1:2.000)

Area finalizzata all’individuazione di un ambito attuativo destinato ad edificazione con bassi indici di densità territoriale, a fronte della quale la ditta realizza a propria cura e spese spazi pubblici e/o infrastrutture, internamente o esternamente all’ambito stesso, oppure parte internamente e parte esternamente. All’interno dei singoli ambiti territoriali si prevede un completo e radicale intervento di trasformazione urbanistica concernente principalmente: nuovi insediamenti, nuovi servizi, interventi di riqualificazione ambientale, attrezzature e servizi puntuali ed a rete. Nell’ambito delle aree di perequazione andrà applicato il criterio della ripartizione, ossia: - parte dell’area verrà adibita alla concentrazione edificatoria; - parte dell’area verrà destinata ad usi pubblici e servizi.

PRG VARIANTE VIGENTE – SCHEDA N. 15

1. Località: TOMBELLE

2. DATI DI PIANO

2.1 - Classificazione delle aree interessate dall’intervento

 Tutte le aree interessate dall’intervento sono classificate in un’unica Zona B1.131.SA.1 con superficie complessiva di mq. 13.050 e IDT di 0,40 mc/mq.

2.2- Modalità di attuazione

 Piano di Lottizzazione comprendente l’intera zona B1.131.SA.1 per complessivi mq. 13.050

2.3 - Potenzialità volumetriche = mc. 5.220

2.4 - Abitanti equivalenti = n. 35 di cui: a) Abitanti da PRG precedente = n. = = b) Abitanti da Variante = n. 35 di cui: - abitanti da volumi esistenti = n. 5 - abitanti da nuovi volumi = n. 30

3. OPERE RICHIESTE DAL COMUNE (da considerare per il calcolo della quota di plusvalore netto da cedere al Comune)

3.1 - Opere di urbanizzazione primaria aggiuntive a) Verde pubblico attrezzato = mq. 2.350 b) Parcheggio ad uso pubblico = mq 1.600 c) Viabilità di accesso = mq. 936 Sede stradale : ml 100 x ml 9 = mq 900 Parte dell’area di manovra : ml 12 x ml 3 = mq 36 d) Pista ciclabile = mq. 711 Collegamento tra via S. Francesco e via Montegrappa (esclusi i sottoservizi) ml 79 + ml 158 = ml 237 x ml 3

3.2 - Altre opere richieste

 Non sono richieste altre opere aggiuntive

4. PRESCRIZIONI PARTICOLARI

 Progettazione di dettaglio nel Piano di Lottizzazione  Obbligo di convenzione per: a) realizzare, con la quota del plusvalore netto da cedere al Comune derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, le opere di urbanizzazione primaria aggiuntive di cui al precedente punto 3.1; b) obbligarsi, qualora il valore delle opere richieste risultasse inferiore alla quota minima del 60% del plusvalore netto derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, a corrispondere direttamente al Comune, secondo le modalità stabilite nelle NTA, la differenza tra il valore della quota minima del 60% del plusvalore e il valore delle opere aggiuntive richieste.

5. DATI DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE

- Superficie Totale = mq. 13.050 - Volumi residenziali = mc. 5.220 - Abitanti equivalenti = n. 35 - Aree di urbanizzazione primaria per standard di legge: = mq. 350 - verde pubblico ( 5 mq/ab x 35 ab) = mq. 175 - parcheggi ( 5 mq/ab x 35 ab) = mq. 175 - Altre aree di urbanizzazione primaria previste (graficizzate): = mq. 5.597 - Verde pubblico attrezzato = mq. 2.350 - Parcheggio pubblico = mq. 1.600 - Viabilità di accesso (ml 70 x ml 9) = mq. 936 - Pista ciclabile (ml 230 x ml 3) = mq. 711 - Area edificata = mq. 1.260 - Area edificabile, comprensiva della viabilità di distribuzione interna e altro = mq. 5.843

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 2 – P.R.G.

Località Tombelle (via dei Tigli) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. PL C1

Località Tombelle (via dei Tigli) (PRG 1:2.000)

Indici e parametri urbanistici-edilizi: a) Destinazioni d'uso ammesse: art. 11 del R.E. categorie A - B - C - G b) Tipologia: Edificazione a blocco, isolato, in linea o schiera c1) Densità Edilizia territoriale DEt = 2,00 mc/mq d) Distanza tra fabbricati Df ml. 0,00 - 10,00 e) Distanza dal confine Dc ml. 0,00 - 5,00 f) Distanza strade Ds minimo ml. 5,00 Allineamento su prescrizioni specifiche del P.R.G. Allineamento agli edifici adiacenti a condizione che la strada abbia una larghezza di almeno ml 10 g) Rapporto di copertura fondiario Cf = 40% h) Altezza massima H = ml. 9,80

- Superficie Totale = mq. 14.000 - Volumi residenziali = mc. 26.700 - Abitanti equivalenti = n. 178 - Aree di urbanizzazione primaria per standard di legge: = mq. 1.780 - verde pubblico ( 5 mq/ab x 186 ab) = mq. 890 - parcheggi ( 5 mq/ab x 186 ab) = mq. 890

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 3 – P.R.G.

Località Tombelle (via Toniolo) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. B2.237.SA.2

Località Tombelle (via Toniolo) (PRG 1:2.000)

Area finalizzata all’individuazione di un ambito attuativo destinato ad edificazione con bassi indici di densità territoriale, a fronte della quale la ditta realizza a propria cura e spese spazi pubblici e/o infrastrutture, internamente o esternamente all’ambito stesso, oppure parte internamente e parte esternamente. All’interno dei singoli ambiti territoriali si prevede un completo e radicale intervento di trasformazione urbanistica concernente principalmente: nuovi insediamenti, nuovi servizi, interventi di riqualificazione ambientale, attrezzature e servizi puntuali ed a rete. Nell’ambito delle aree di perequazione andrà applicato il criterio della ripartizione, ossia: - parte dell’area verrà adibita alla concentrazione edificatoria; - parte dell’area verrà destinata ad usi pubblici e servizi.

PRG VARIANTE VIGENTE – SCHEDA N. 17

1. Località: TOMBELLE

2. DATI di PIANO

2.1 Classificazione delle aree interessate dall’intervento

 L’area è classificata come Zona B2/237.SA.2 con superficie di mq. 4.000 e IDT di 0,40 mc/mq.

2.2- Modalità di attuazione

 Piano di Lottizzazione comprendente l’intera zona B2/237.SA.2 di mq. 4.000 e parte di via Toniolo di mq. 150, per una superficie complessiva di mq. 4.150

2.3 - Potenzialità volumetriche = mc. 1.600 di cui: a) Volumi da PRG precedente = mc. = = b) Volumi da Variante mq. 4.000 x 0,40 mc/mq = mc. 1.600

2.4 - Abitanti equivalenti = n. 11 di cui: a) Abitanti da PRG vigente = n. = = b) Abitanti da Variante = n. 11

3. OPERE RICHIESTE DAL COMUNE (da considerarsi per il calcolo della quota di plusvalore netto da cedere al Comune)

3.1 - Opere di urbanizzazione primaria aggiuntive a) Parcheggio ad uso pubblico = mq. 625 b) Marciapiede lungo il fronte di via Toniolo a. ml 100 x ml 15 = mq. 150

3.2 - Altre opere richieste

 Area di riserva per l’allargamento di via S.Crispino e per la sistemazione dell’incrocio tra via S. Crispino e via Toniolo (da cedere su richiesta del Comune per quanto necessario)

4. PRESCRIZIONI PARTICOLARI

 Progettazione di dettaglio nel Piano di Lottizzazione  Obbligo di convenzione per: a) realizzare, con la quota del plusvalore netto da cedere al Comune derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, le opere di urbanizzazione primaria aggiuntive di cui al precedente punto 3, compresa la cessione delle aree necessarie per gli allargamenti di via S. Crispino e di via Toniolo; b) obbligarsi, qualora il valore delle opere richieste risultasse inferiore alla quota minima del 60% del plusvalore netto derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, a corrispondere direttamente al Comune, secondo le modalità stabilite nelle NTA, la differenza tra il valore della quota minima del 60% del plusvalore e il valore delle opere aggiuntive richieste.

5. DATI DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE

- Superficie Totale = mq. 4.150 - Volumi residenziali = mc. 1.600 - Abitanti equivalenti = n. 11 - Aree di urbanizzazione primaria per standard di legge: = mq. 110 - verde pubblico ( 5 mq/ab x 11 ab) = mq. 55 - parcheggi ( 5 mq/ab x 11 ab) = mq. 55 - Altre aree di urbanizzazione primaria previste (graficizzate): = mq. 775 - Parcheggio pubblico = mq. 625 - Area per marciapiede (ml 100 x ml 1,50) = mq. 150 - Area da cedere per viabilità = mq. 850 - Area edificabile, comprensiva della viabilità di distribuzione interna e altro = mq. 2.415

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 4 – P.R.G.

Località Tombelle (via Padova) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. ambito area PEEP = mc 15.540

Località Tombelle (via Padova) (PRG 1:2.000)

Aree per l’Edilizia Economica e Popolare “P.E.E.P.” Si richiamano le N.T.A. dei P.E.E.P. vigenti a) Destinazione d’uso art. 11 del R.E. categorie A - B - C residenziale e misto a commerciale e direzionale b) Tipologia residenziale a schiera - a blocco - c) Densità Edilizia Fondiaria DEf = 1,6 mc/mq d) Distanza tra fabbricati Df = ml. 10,00 ml. 0,00 e) Distanza confini Dc = ml. 5,00 ml. 0,00 f) Distanza strade Secondo le prescrizioni del P.E.E.P. g) Rapporto copertura fondiario Cf = 60% h) Altezza massima residenze a schiera H = ml. 7,50 a blocco e miste H = ml. 9,80

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 5 – P.R.G.

Località Tombelle (via Giuseppe Verdi) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. Fp aree private ad attrezzature collettive

Località Tombelle (via Giuseppe Verdi) (PRG 1:2.000)

Sono zone destinate a servizi ed attrezzature collettive di tipo sociale e ricreativo, per il gioco, lo sport e altre attività del tempo libero. Con uno specifico progetto, possono essere previste strutture destinate ad utilizzo ricreativo, attività sportive, servizi di ristorazione e di uso collettivo ecc. Dovrà essere predisposto uno Strumento Attuativo dell’intera zona con una distribuzione razionale delle diverse funzioni, aree a verde attrezzato, parcheggi in rapporto adeguato e secondo le indicazioni dell’art. 29. E’ obbligatorio assoggettare le strutture previste ad una convenzione. Indici e parametri urbanistici edilizi: Indici Utilizzazione territoriale Ut = 0,5 mq/mq Rapporto di copertura territoriale massimo Ct = 15% d) Distanza tra fabbricati Df ml. 0,00 - 10,00 e) Distanza dal confine Dc ml. 10,00 f) Distanza strade Ds minimo ml. 5,00 Allineamento su prescrizioni specifiche del P.R.G. Allineamento agli edifici adiacenti a condizione che la strada abbia una larghezza di almeno ml. 10 h) Altezza massima H = ml. 10,00 p) Parcheggi P minimo 1 mq/mq Slp

Sup. attrezzature 31.589 mq SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 6 – P.R.G.

Località Tombelle (via Piovego) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. Fp aree private ad attrezzature collettive

Sono zone destinate a servizi ed attrezzature collettive di tipo sociale e ricreativo, per il gioco, lo sport e altre attività del tempo libero. Con uno specifico progetto, possono essere previste strutture destinate ad utilizzo ricreativo, attività sportive, servizi di ristorazione e di uso collettivo ecc. Dovrà essere predisposto uno Strumento Attuativo dell’intera zona con una distribuzione razionale delle diverse funzioni, aree a verde attrezzato, parcheggi in rapporto adeguato e secondo le indicazioni dell’art. 29. E’ obbligatorio assoggettare le strutture previste ad una convenzione. Indici e parametri urbanistici edilizi: Indici Utilizzazione territoriale Ut = 0,5 mq/mq Rapporto di copertura territoriale massimo Ct = 15% d) Distanza tra fabbricati Df ml. 0,00 - 10,00 e) Distanza dal confine Dc ml. 10,00 f) Distanza strade Ds minimo ml. 5,00 Allineamento su prescrizioni specifiche del P.R.G. Allineamento agli edifici adiacenti a condizione che la strada abbia una larghezza di almeno ml. 10 h) Altezza massima H = ml. 10,00 p) Parcheggi P minimo 1 mq/mq Slp

Sup. attrezzature 8.543 mq

Attività produttiva da trasferire

Il P.R.G. indica le attività produttive "da trasferire" in quanto incompatibili con la zona, in contrasto ed in condizioni non adeguate o dismesse. In tali casi si prevede l'elaborazione di un Piano di Recupero o altro strumento che incentivi il trasferimento in zona idonea e nel contempo consenta un incremento e valorizzazione dell'area oggetto di intervento. SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 7 – P.R.G.

Località Gottardo (via Cristoforo Colombo) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. B2/251.SA.4

Area finalizzata all’individuazione di un ambito attuativo destinato ad edificazione con bassi indici di densità territoriale, a fronte della quale la ditta realizza a propria cura e spese spazi pubblici e/o infrastrutture, internamente o esternamente all’ambito stesso, oppure parte internamente e parte esternamente. All’interno dei singoli ambiti territoriali si prevede un completo e radicale intervento di trasformazione urbanistica concernente principalmente: nuovi insediamenti, nuovi servizi, interventi di riqualificazione ambientale, attrezzature e servizi puntuali ed a rete. Nell’ambito delle aree di perequazione andrà applicato il criterio della ripartizione, ossia: - parte dell’area verrà adibita alla concentrazione edificatoria; - parte dell’area verrà destinata ad usi pubblici e servizi.

PRG VARIANTE VIGENTE – SCHEDA N. 19

1. Località: GOTTARDO

2. DATI DI PIANO

2.1 - Classificazione delle aree interessate dall’intervento

 Zona B2/251.SA.4 con superficie di mq. 4.700 e IDT di 0,40 mc/mq  Non cambia la classificazione dell’area di mq. 1.210, ricompresa nell’attuale ZTO B2/251, che conserva l’IDT di 1,50 mc/mq, e rimane fatto salvo il permesso di costruire già rilasciato per la costruzione nel lotto già edificabile attestato su via Colombo.

2.2- Modalità di attuazione

 Piano di Lottizzazione comprendente le zone B2/251 e B2/251.SA.4 per complessivi mq. 5.910  La parte di Zona B2/251 aumenta del 25% l’IDT di 1,50 mc/mq ai sensi dell’art. 20.2 delle NTA del vigente PRG  È prescritta la realizzazione di una fascia a verde di almeno ml 12 di profondità, con doppia fila di alberature d’alto fusto, lungo tutto il confine con l’area artigianale, con funzione di barriera protettiva.

2.3 - Potenzialità volumetriche = mc. 4.148,75

2.5 - Abitanti equivalenti = n. 28 di cui: a) Abitanti da PRG precedente = n. 12 b) Abitanti da Variante = n. 16

3. OPERE RICHIESTE DAL COMUNE (da considerare per il calcolo della quota di plusvalore netto da cedere al Comune)

3.1 - Opere di urbanizzazione primaria aggiuntive

a) Parcheggio ad uso pubblico = mq. 600 b) Area a verde pubblico attrezzato confinante ad ovest con l’area a parcheggio = mq 900 c) Parti della fascia a verde con doppia fila di alberature d’alto fusto, adiacenti alle aree a verde e a parcheggio ml 61 x ml 12 = mq. 732 d) Viabilità di accesso da via Colombo, a nord delle aree a parcheggio e a verde, in modo che ad essa possano collegarsi gli edifici esistenti a nord, nella attuale Zona B2/251. Sede stradale : ml 74 x ml 9 = mq 666 Parte dell’area di manovra : ml 12 x ml 3 = mq 36 = mq. 702

3.2 - Altre opere richieste

 Non sono richieste altre opere aggiuntive

4. PRESCRIZIONI PARTICOLARI

Progettazione di dettaglio nel Piano di Lottizzazione Obbligo di convenzione per: a) realizzare, con la quota del plusvalore netto da cedere al Comune derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, le opere di urbanizzazione primaria aggiuntive di cui al precedente punto 3.1; b) realizzare, con mezzi propri, la parte della fascia a verde alberato, di ampiezza minima di ml 12, prevista lungo il confine con l’area artigianale a sud dell’area edificabile; c) obbligarsi, qualora il valore delle opere richieste risultasse inferiore alla quota minima del 60% del plusvalore netto derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, a corrispondere direttamente al Comune, secondo le modalità stabilite nelle NTA, la differenza tra il valore della quota minima del 60% del plusvalore e il valore delle opere aggiuntive richieste.

5. DATI DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE

- Superficie Totale = mq. 5.910 - Volumi residenziali = mc. 4.148,75 - Abitanti equivalenti = n. 28 - Aree di urbanizzazione primaria per standard di legge: (1) = mq. 160 - verde pubblico ( 5 mq/ab x 16 ab) = mq. 80 - parcheggi ( 5 mq/ab x 16 ab) = mq. 80 - Altre aree di urbanizzazione primaria previste (graficizzate): = mq. 3.642 - Verde pubblico attrezzato = mq. 900 - Parcheggio pubblico = mq. 600 - Viabilità di accesso = mq. 702 - Fascia a verde alberato = mq. 1.440 - Area edificabile, comprensiva della viabilità di distribuzione interna e altro = mq. 2.108

Nota: (1) Le superfici delle opere di urbanizzazione primaria dovute per legge sono calcolate solo in rapporto ai 16 abitanti equivalenti derivanti dalle nuove volumetrie della presente Variante perché per le volumetrie derivanti dall’attuale classificazione della Zona B2/251 non sono dovute opere di urbanizzazione, in quanto si ritengono già soddisfatte dal PRG vigente, mentre sono da corrispondere gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria.

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 8 – P.R.G.

Località Riviera Naviglio (via Giotto) (PRG 1:5.000)

PP Riviera L.1150/42 art. 13 - L.R. 61/85 art. 12 e successive modifiche ed integrazioni

ZTO C3 zona di espansione e aree per verde attrezzato a parco, verde e sport

ZTO C3 - Indici e parametri urbanistici-edilizi: a) Destinazioni d'uso ammesse: art. 11 del R.E. categorie A - B - C - G b) Tipologia: Edificazione a blocco, isolato, in linea o schiera c1) Densità Edilizia territoriale DEt = 1,00 mc/mq d) Distanza tra fabbricati Df ml. 0,00 - 10,00 e) Distanza dal confine Dc ml. 0,00 - 5,00 f) Distanza strade Ds minimo ml. 5,00 Allineamento su prescrizioni specifiche del P.R.G. Allineamento agli edifici adiacenti a condizione che la strada abbia una larghezza di almeno ml 10 g) Rapporto di copertura fondiaria Cf = 40 % h) Altezza massima H = 6,80 ml volume della zona C3 = 43.079 mc

F c - Verde attrezzato a parco, gioco e sport Le aree destinate a parco e giardino pubblico avranno una sistemazione con specifico progetto della vegetazione, dei percorsi esclusivamente pedonali ed attrezzature complementari a tali funzioni, giochi bimbi, panchine, fontane ecc. Manufatti di servizio alla funzionalità del parco con i seguenti indici: b) Tipologia: c1) Densità Edilizia territoriale DEt = 0,004 mc/mq d) Distanza tra fabbricati Df ml. 0,00 - 10,00 e) Distanza dal confine Dc ml. 10,00 f) Distanza strade Ds minimo ml. 5,00 Allineamento su prescrizioni specifiche del P.R.G. Allineamento agli edifici adiacenti a condizione che la strada abbia una larghezza di almeno ml. 10 h) Altezza massima H = ml. 3,50 Nelle aree destinate a sport attivo ed a gioco, è consentita la realizzazione di strutture ed edifici funzionali alla pratica sportiva ed attività connesse (spogliatoi, servizi, depositi, sale riunione, locali guardiania e manutenzione ecc.) con i seguenti indici: Distanza dai confini Indice Utilizzazione territoriale Ut = 0,4 mq/mq Devono essere previsti parcheggi per una quantità minima di 0,02 mq/mq con alberi d’alto fusto e pavimentazione in materiale permeabile.

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 9 – P.R.G.

Località Vigonovo (via Padova - Via Fermi) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. B1.104.SA.5

Località Vigonovo (Via Padova – Via Fermi) (PRG 1:2.000)

Area finalizzata all’individuazione di un ambito attuativo destinato ad edificazione con bassi indici di densità territoriale, a fronte della quale la ditta realizza a propria cura e spese spazi pubblici e/o infrastrutture, internamente o esternamente all’ambito stesso, oppure parte internamente e parte esternamente. La perequazione urbanistica persegue l’equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi, dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. All’interno dei singoli ambiti territoriali si prevede un completo e radicale intervento di trasformazione urbanistica concernente principalmente: nuovi insediamenti, nuovi servizi, interventi di riqualificazione ambientale, attrezzature e servizi puntuali ed a rete.

PRG VARIANTE VIGENTE – SCHEDA N. 24

Località: VIGONOVO Centro

DATI DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE

- Superficie Totale = mq. 4.422 - Volumi residenziali = mc. 1.768,80 - Abitanti equivalenti = n. 12 - Aree di urbanizzazione primaria per standard di legge: = mq. 120 - verde pubblico ( 5 mq/ab x 12 ab) = mq. 60 - parcheggi ( 5 mq/ab x 12 ab) = mq. 60 - Altre aree di urbanizzazione primaria previste (graficizzate): = mq. 3.457 - Verde pubblico = mq. 2.734 - Parcheggio pubblico = mq. 375 - Pista ciclo pedonale (ml 87 x ml 4) = mq. 378 - Area da cedere per pista ciclabile (fronte via Padova) = mq. 190 - Area edificabile, comprensiva della viabilità di distribuzione interna e altro = mq. 655

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 10 – P.R.G.

Località Vigonovo (Via Fermi) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. B2/202.SA.6

Località Vigonovo (Via Fermi) (PRG 1:2.000)

Area finalizzata all’individuazione di un ambito attuativo destinato ad edificazione con bassi indici di densità territoriale, a fronte della quale la ditta realizza a propria cura e spese spazi pubblici e/o infrastrutture, internamente o esternamente all’ambito stesso, oppure parte internamente e parte esternamente. La perequazione urbanistica persegue l’equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi, dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. All’interno dei singoli ambiti territoriali si prevede un completo e radicale intervento di trasformazione urbanistica concernente principalmente: nuovi insediamenti, nuovi servizi, interventi di riqualificazione ambientale, attrezzature e servizi puntuali ed a rete. PRG VARIANTE VIGENTE – SCHEDA N. 25

Località: VIGONOVO Centro

2. DATI DI PIANO

2.1 - Classificazione delle aree interessate dall’intervento

 L’attuale Zona Fd/912.7 di mq. 995 è riclassificata come Zona B2/202.SA.6 con IDT di 0,40 mc/mq.  Non cambia la classificazione delle altre tre aree interessate, attualmente ricomprese nelle Zone B2/202 e B2/204, che conservano l’IDT di 1,50 mc/mq.  Non cambia la classificazione a Viabilità del tratto iniziale di ml 27 di via Fermi.

3. OPERE RICHIESTE DAL COMUNE (da considerare per il calcolo della quota di plusvalore netto da cedere al Comune)

3.1 - Opere di urbanizzazione primaria aggiuntive  Parcheggio ad uso pubblico nell’area compresa tra via Fermi, via 1° Maggio e via Giovanni XXIII = mq. 935

3.2 - Altre opere richieste

 Il Comune richiede che venga realizzato un parcheggio privato interrato (di almeno due piani) sottostante l’area del parcheggio di cui al precedente punto 3.1, e di cui almeno due terzi dei posti macchina dovranno essere messi a disposizione, previo convenzione con il Comune, delle abitazioni e delle attività economiche ricadenti in un raggio di almeno 200 ml. (Opera da non considerarsi per il calcolo della quota di plusvalore netto da cedere al Comune)

4. PRESCRIZIONI PARTICOLARI

Progettazione di dettaglio nel Piano di Lottizzazione Va realizzato un fronte porticato lungo via 1° Maggio e via Fermi nella Zona B2/204 e lungo tutto il lotto di confine tra la intera Zona B2/202 e l’area a parcheggio, come indicato nella planimetria a scala 1/1.000 Obbligo di convenzione per: a) realizzare il fronte porticato di cui al punto precedente; b) realizzare, con mezzi propri, un parcheggio interrato di almeno 2 piani, alle condizioni indicate al precedente punto 3.2; c) realizzare, con la quota del plusvalore netto da cedere al Comune derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, il parcheggio ad uso pubblico di cui al precedente punto 3.1; d) obbligarsi, qualora il valore delle opere richieste risultasse inferiore alla quota minima del 60% del plusvalore netto derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, a corrispondere direttamente al Comune, secondo le modalità stabilite nelle NTA, la differenza tra il valore della quota minima del 60% del plusvalore e il valore delle opere aggiuntive richieste.

5. DATI DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE

- Superficie Totale = mq. 2.994 - Volumi residenziali = mc. 3.811,75 - Abitanti equivalenti = n. 25 - Aree di urbanizzazione primaria per standard di legge: (1) = mq. 70 - verde pubblico ( 5 mq/ab x 7 ab) = mq. 35 - parcheggi ( 5 mq/ab x 7 ab) = mq. 35 - Altre aree di urbanizzazione primaria previste (graficizzate): = mq. 935 - Parcheggio pubblico = mq. 935 - Viabilità esistente: tratto di via Fermi = mq. 189 - Area edificabile, comprensiva della viabilità di distribuzione interna e altro = mq. 1.800

Nota: (1) Le superfici delle opere di urbanizzazione dovute per legge sono calcolate solo in rapporto ai 7 abitanti equivalenti derivanti dalle nuove volumetrie della presente Variante perché per le volumetrie delle Z.T.O. B2/202 e B2/204 ammesse dal PRG vigente non sono dovute opere di urbanizzazione, in quanto si ritengono già soddisfatte dal PRG vigente, mentre sono da corrispondere gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria.

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 11 – P.R.G.

Località Vigonovo (Via A. Moro) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. C2 510

Località Vigonovo (Via A. Moro) (PRG 1:2.000)

Z.T.O. C2 510 (5.207 mq) = 7.810 mc

Indici e parametri urbanistici-edilizi: a) Destinazioni d'uso ammesse: art. 11 del R.E. categorie A - B - C - G b) Tipologia: Edificazione a blocco, isolato, in linea o schiera c1) Densità Edilizia territoriale DEt = 1,50 mc/mq d) Distanza tra fabbricati Df ml. 0,00 - 10,00 e) Distanza dal confine Dc ml. 0,00 - 5,00 f) Distanza strade Ds minimo ml. 5,00 Allineamento su prescrizioni specifiche del P.R.G. Allineamento agli edifici adiacenti a condizione che la strada abbia una larghezza di almeno ml 10 g) Rapporto di copertura fondiario Cf = 40 % h) Altezza massima H = ml. 8,30

Fd Aree per parcheggi - P -

Sono destinate alla sosta dei veicoli, con una adeguata distribuzione predisposta. Una parte dovrà essere attrezzata per il parcheggio cicli. Nelle nuove zone a parcheggio le superfici permeabili non potranno essere inferiore al 50% della superficie totale. In alternativa è ammesso il sistema delle isole drenanti con idonea pendenza delle superfici adibite a parcheggio. Ove possibile, il sistema di raccolta e convogliamento delle acque superficiali meteoriche nelle aree impermeabilizzate dovrà recapitare le stesse in aree permeabili adiacenti anziché direttamente in fognatura. Nelle nuove zone adibite a parcheggio o nelle altre zone stradali utilizzate per lo stazionamento dei veicoli dovranno essere piantumate alberature in modo che il numero e la posizione degli alberi piantati garantisca che la superficie coperta dalla loro chioma a maturità sia almeno il 50% dell’area pavimentata, secondo le prescrizioni tecniche contenute nell’Allegato B.

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 12 – P.R.G.

Località Vigonovo (Via Camillo Benso Conte di Cavour) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. Fb/913.12 aree per attrezzature di interesse comune e Fd/911.9 aree parcheggio

Località Vigonovo (Via Camillo Benso Conte di Cavour) (PRG 1:2.000)

Fb/913.12 = 8370 mq Fd/911.9 aree parcheggio = 1180 mq

Inserimento di nuove aree a standards pubblici Fb/913.12 aree per attrezzature di interesse comune (per mq 8730) e Fd/911.9 aree parcheggio (per mq 1180). Con riferimento alla circolare regionale n. 1 del 14.1.1999, punto 3.2:”è consentito realizzare interventi pubblici o di interesse pubblico che ampliano, entro il limite dei 10.000 mq, la superficie territoriale prevista nello strumento urbanistico generale. Per quanto attiene la viabilità necessaria e funzionale alle previsioni di cui alla presente scheda, con riferimento alla circolare regionale n. 6 del 23.6.1998, articolo 5, comma g), “resta esclusa la possibilità che tale variante confligga o impedisca la realizzazione di previsioni viarie di interesse statale, regionale, o provinciale, e che modifichi significativamente il sistema della mobilità in essere”. Vengono riservate aree sufficienti per la realizzazione di attrezzature pubbliche di interesse comune, concentrandole in zona già con la medesima vocazione, vista la presenza di due plessi scolastici, di un centro sociale e dell’ufficio postale; Conferma e rafforza la scelta già compiuta dal vigente PRG di concentrare in questa zona servizi e attività pubbliche di uso pubblico. Le viabilità di accesso e di distribuzione interna e la localizzazione e l’effettiva quantificazione delle aree da adibire a parcheggio interno alla nuova area “Fb/913.12 aree per attrezzature di interesse comune”, saranno identificate in sede di progettazione attuativa dell’area Fd medesima. SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 13 – P.R.G.

Località Vigonovo (Via Silvio Pellico) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. C2.506.2, C3.602.2, C3.602.3, C3.602.1, C2.509.1, C2.509.2, C2.508, C3.602.4 = 68.327 mc

Località Vigonovo (Via Silvio Pellico) (PRG 1:2.000)

Modifica dei perimetri relativi agli ambiti di sei piani di lottizzazione adiacenti previsti dal vigente PRG, mediante accorpamento di questi in due nuovi S.U.A. Tra i due suddetti strumenti urbanistici attuativi estesi quello che per primo intraprenderà l’iter amministrativo della progettazione dovrà redarre anche il piano guida relativo ad entrambi i due suddetti strumenti urbanistici attuativi estesi, con particolare riguardo allo studio della viabilità e della localizzazione degli spazi pubblici, della regimazione idraulica, degli impianti energetici e degli abachi delle infrastrutture e degli arredi urbani. SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 14 – P.R.G.

Località Vigonovo (Via Roma) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. B1/113.SA.7

Località Vigonovo (Via Roma) (PRG 1:2.000)

L’area viene classificata come Zona B1/113.SA.7, con superficie complessiva di mq. 4.050 e IDT di 0,40 mc/mq. Area finalizzata all’individuazione di un ambito attuativo destinato ad edificazione con bassi indici di densità territoriale, a fronte della quale la ditta realizza a propria cura e spese spazi pubblici e/o infrastrutture, internamente o esternamente all’ambito stesso, oppure parte internamente e parte esternamente. La perequazione urbanistica persegue l’equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi, dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. All’interno dei singoli ambiti territoriali si prevede un completo e radicale intervento di trasformazione urbanistica concernente principalmente: nuovi insediamenti, nuovi servizi, interventi di riqualificazione ambientale, attrezzature e servizi puntuali ed a rete. PRG VARIANTE VIGENTE – SCHEDA N. 28

Località: VIGONOVO Centro

2. DATI DI PIANO

2.1 - Classificazione delle aree interessate dall’intervento

 L’area interessata dall’intervento è classificata come Zona B1/113.SA.7 con superficie complessiva di mq. 4.050 e IDT di 0,40 mc/mq.

2.2- Modalità di attuazione

 Piano di Lottizzazione comprendente l’intera zona B1/113.SA.7 di mq. 4.050.

2.3 - Potenzialità volumetriche = mc. 1.620

3. OPERE RICHIESTE DAL COMUNE (da considerare per il calcolo della quota di plusvalore netto da cedere al Comune)

3.1 - Opere di urbanizzazione primaria aggiuntive

a) Area a verde pubblico attrezzato, confinante ad est con la Zona Fc/910.1 = mq 1.950 b) Parcheggio ad uso pubblico lungo via Roma = mq. 440 c) Fascia verde alberata, di larghezza di almeno ml 6,00, da via Roma fino all’area a verde attrezzato ad est, lungo il lato sud del lotto ml 87 x ml 6 = mq. 552 d) Percorso carraio a servizio dell’area verde a est, da collocare nel lato nord.

3.2 - Altre opere richieste

 Non sono richieste altre opere aggiuntive

4. PRESCRIZIONI PARTICOLARI

Progettazione di dettaglio nel Piano di Lottizzazione Obbligo di convenzione per: a) realizzare, con la quota del plusvalore netto da cedere al Comune derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, le opere di urbanizzazione primaria aggiuntive di cui al precedente punto 3.1; b) obbligarsi, qualora il valore delle opere richieste risultasse inferiore alla quota minima del 60% del plusvalore netto derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, a corrispondere direttamente al Comune, secondo le modalità stabilite nelle NTA, la differenza tra il valore della quota minima del 60% del plusvalore e il valore delle opere aggiuntive richieste.

5. DATI DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE

- Superficie Totale = mq. 4.050 - Volumi residenziali = mc. 1.620 - Abitanti equivalenti = n. 11 - Aree di urbanizzazione primaria per standard di legge: = mq. 110 - verde pubblico ( 5 mq/ab x 11 ab) = mq. 55 - parcheggi ( 5 mq/ab x 11 ab) = mq. 55 - Altre aree di urbanizzazione primaria previste (graficizzate): = mq. 2.726 - Verde pubblico = mq. 1.950 - Parcheggio pubblico = mq. 440 - Pista ciclo pedonale alberata (ml 87 x ml 4) = mq. 552 - Area edificabile, comprensiva della viabilità di distribuzione interna e altro = mq. 1.214

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 15 – P.R.G.

Località Vigonovo (Via Roma) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. Attrezzature di interesse comune, verde attrezzato a parco, gioco e sport, aree per parcheggi

F c) Verde attrezzato a parco, gioco e sport Le aree destinate a parco e giardino pubblico avranno una sistemazione con specifico progetto della vegetazione, dei percorsi esclusivamente pedonali ed attrezzature complementari a tali funzioni, giochi bimbi, panchine, fontane ecc. Manufatti di servizio alla funzionalità del parco con i seguenti indici: b) Tipologia: c1) Densità Edilizia territoriale DEt = 0,004 mc/mq d) Distanza tra fabbricati Df ml. 0,00 - 10,00 e) Distanza dal confine Dc ml. 10,00 f) Distanza strade Ds minimo ml. 5,00 Allineamento su prescrizioni specifiche del P.R.G. Allineamento agli edifici adiacenti a condizione che la strada abbia una larghezza di almeno ml. 10 h) Altezza massima H = ml. 3,50 Nelle aree destinate a sport attivo ed a gioco, è consentita la realizzazione di strutture ed edifici funzionali alla pratica sportiva ed attività connesse (spogliatoi, servizi, depositi, sale riunione, locali guardiania e manutenzione ecc.) con i seguenti indici: Distanza dai confini Indice Utilizzazione territoriale Ut = 0,4 mq/mq Devono essere previsti parcheggi per una quantità minima di 0,02 mq/mq con alberi d’alto fusto e pavimentazione in materiale permeabile.

F d) Aree per parcheggi - P - Sono destinate alla sosta dei veicoli, con una adeguata distribuzione predisposta. Una parte dovrà essere attrezzata per il parcheggio cicli. Nelle nuove zone a parcheggio le superfici permeabili non potranno essere inferiore al 50% della superficie totale. In alternativa è ammesso il sistema delle isole drenanti con idonea pendenza delle superfici adibite a parcheggio. Ove possibile, il sistema di raccolta e convogliamento delle acque superficiali meteoriche nelle aree impermeabilizzate dovrà recapitare le stesse in aree permeabili adiacenti anziché direttamente in fognatura. Nelle nuove zone adibite a parcheggio o nelle altre zone stradali utilizzate per lo stazionamento dei veicoli dovranno essere piantumate alberature in modo che il numero e la posizione degli alberi piantati garantisca che la superficie coperta dalla loro chioma a maturità sia almeno il 50% dell’area pavimentata, secondo le prescrizioni tecniche contenute nell’Allegato B. F p) Area privata ad attrezzature collettive Sono zone destinate a servizi ed attrezzature collettive di tipo sociale e ricreativo, per il gioco, lo sport e altre attività del tempo libero. Con uno specifico progetto, possono essere previste strutture destinate ad utilizzo ricreativo, attività sportive, servizi di ristorazione e di uso collettivo ecc. Dovrà essere predisposto uno Strumento Attuativo dell’intera zona con una distribuzione razionale delle diverse funzioni, aree a verde attrezzato, parcheggi in rapporto adeguato e secondo le indicazioni dell’art. 29. E’ obbligatorio assoggettare le strutture previste ad una convenzione. Indici e parametri urbanistici edilizi: Indici Utilizzazione territoriale Ut = 0,5 mq/mq Rapporto di copertura territoriale massimo Ct = 15% d) Distanza tra fabbricati Df ml. 0,00 - 10,00 e) Distanza dal confine Dc ml. 10,00 f) Distanza strade Ds minimo ml. 5,00 Allineamento su prescrizioni specifiche del P.R.G. Allineamento agli edifici adiacenti a condizione che la strada abbia una larghezza di almeno ml. 10 h) Altezza massima H = ml. 10,00 p) Parcheggi P minimo 1 mq/mq Slp

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 16 – P.R.G.

Località Via Villamora (PRG 1:5.000)

PRG VARIANTE VIGENTE – SCHEDA N. 11

Superficie territoriale incrocio via Roma via Cadicetto = mq. 14.654

- Superficie fondiaria B3 con i.e. 0,50 mc/mq su via Cadicetto = mq 7.300 - Indice di densità Territoriale = 0,50 mc/mq - Vol. massimo residenziale (sui mq 14654) = mc. 7.327 - Abitanti equivalenti (150 mc/ab) = n. 49 - Aree per opere di urbanizzazione primaria = mq. 416,50 - verde (5 mq x 49 ab) = mq. 245 - parcheggi (3,5 mq x 49 ab) = mq. 171,50

L’attuazione del nuovo intervento di urbanizzazione, a carattere residenziale, viene prevista sulle aree di proprietà dei richiedenti, alle spalle dell’edificato esistente, con modalità tali da consentire un completamento urbanistico funzionale dell’intera zona, nonché una relativa riqualificazione.

La zona viene disciplinata dal seguente nuovo punto 21.1 bis che viene inserito dopo il punto 21.2 “ZTO di tipo C3” dell’art. 21 “Zone Territoriali Omogenee di espansione di tipo C” delle NTA del vigente PRG: “21.1.bis – ZTO di tipo C3E – Zona di completamento esterne ai centri abitati. 1. Definizione Parti del territorio parzialmente edificate esterne ai centri abitati nelle quali il limite della superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al 7,5% della superficie fondiaria della zona e la densità territoriale non sia inferiore allo 0,50 mc/mq. 2. Norme generali Si richiamano tutte le norme e le indicazioni di cui al punto 2 del precedente art. 20, per quanto compatibili. 3. Interventi edilizi ammessi Gli interventi ammessi si attuano di norma tramite Permesso a costruire, convenzionato qualora l’Amministrazione Comunale ne ravveda la necessità. Le tavole di piano indicano le parti soggette a S.U.A., quali Piano di Lottizzazione (P.L.) Qualora l’indice di C.T. ammesso per la Zona non consenta ulteriori ampliamenti, è consentito l’ampliamento volumetrico del 20% degli edifici uni e bifamiliari esistenti con un massimo di mc. 250 per unità abitativa relativamente al volume esistente alla data di adozione della presente Variante applicabile una sola volta. Per gli edifici residenziali costruiti ai sensi delle LL.RR. n. 58/78 e n. 24/85 va fatto salvo il vincolo che ha consentito la loro edificazione. 4. Indici e parametri urbanistico-edilizi a) Destinazioni d’uso ammesse Le categorie e sottocategorie di destinazioni d’uso ammesse, con riferimento all’art. 8, sono: A – Residenza: A1 C – Commerciale D – Attività produttive, limitatamente alle attività industriali e artigianali esistenti alla data di adozione della Variante al PRG e per le quali il PRG vigente non prevede già la delocalizzazione; sono comunque escluse le attività industriali e artigianali moleste o inquinanti oltre i limiti di legge; le attività insalubri di 1° classe e le attività produttive moleste per la residenza, diverse dall’artigianato di servizio; i depositi all’aperto; le stalle, gli allevamenti, ecc; le discoteche, le sale da ballo, etc. F – Attrezzature collettive, limitatamente ad attrezzature quali servizi comuni (es. magazzino comunale), parcheggi esterni e altre attrezzature pubbliche o di interesse pubblico pertinenti gli insediamenti residenziali; sono comunque ammesse le attrezzature che, a giudizio del Comune, siano ritenute compatibili con la destinazione d’uso residenziale. G - Strutture ricettive b) Tipologia Edificazioni a blocco, isolato, a schiera c) Densità Edilizia Territoriale DET = 0,50 mc/mq d) Distanza fra fabbricati Df = ml 0,00-10,00 e) Distanza dal confine Dc = ml 0,00-5,00 f) Distanza strade Ds = minima ml 5,00 Allineamento agli organismi edilizi adiacenti a condizione che la strada abbia una larghezza di almeno ml. 10,00 g) Rapporto di copertura fondiaria Cf = 40% h) Altezza massima Ft Ht = ml 8,30 SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 17 – P.R.G.

Località Celeseo (Via Matteotti) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. B2/272-273-274 zona di completamento = 6.319 mq e 9.478 mc (DEt 1,50 mc/mq)

Località Celeseo (Via Matteotti) (PRG 1:2.000)

Indici e parametri urbanistici-edilizi: a) Destinazioni d'uso ammesse: art. 11 del R.E. categorie A - B - C - G b) Tipologia: libera, adeguata alla dislocazione e alle dimensioni del lotto c1) Densità Edilizia territoriale DEt = 1,50 mc/mq da applicare nel caso di Strumento Attuativo con la limitazione di DEt max = DEf x 1,25 c2) Densità Edilizia fondiaria DEf = 1,50 mc/mq d) Distanza tra fabbricati Df = ml. 10,00 Ammessa la costruzione in aderenza ml. 0,00 Nel caso di parete non finestrata si mantiene la Distanza dal confine e) Distanza dal confine Dc = ml. 5,00 Ammessa la costruzione a confine ml. 0,00 f) Distanza strade Ds min.= ml. 5,00 Allineamento secondo prescrizioni specifiche del P.R.G. Allineamento agli organismi edilizi adiacenti a condizione che la strada abbia una larghezza di almeno ml. 10.00 g) Rapporto copertura fondiario Cf nessuna limitaz. h) Altezza massima H = 8,30 ml.

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 18 – P.R.G.

Località Celeseo (Via D’Acquisto) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. B2/271.SA.8 = 7500 mq e IDT di 0,40 mc/mq

Località Celeseo (Via D’Acquisto) (PRG 1:2.000)

Area finalizzata all’individuazione di un ambito attuativo destinato ad edificazione con bassi indici di densità territoriale, a fronte della quale la ditta realizza a propria cura e spese spazi pubblici e/o infrastrutture, internamente o esternamente all’ambito stesso, oppure parte internamente e parte esternamente. La perequazione urbanistica persegue l’equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi, dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. All’interno dei singoli ambiti territoriali si prevede un completo e radicale intervento di trasformazione urbanistica concernente principalmente: nuovi insediamenti, nuovi servizi, interventi di riqualificazione ambientale,attrezzature e servizi puntuali ed a rete. Località: Celeseo

PRG VARIANTE VIGENTE – SCHEDA N. 33

2. DATI DI PIANO

2.1 - Classificazione delle aree interessate dall’intervento

 Viene classificata come Zona B2/271.SA.8 con superficie di mq. 7.500 e IDT di 0,40 mc/mq.

2.3- Modalità di attuazione

Piano di Lottizzazione comprendente la nuova Zona B2/271.SA.8 di mq. 7.500

2.4 - Potenzialità volumetriche = mc. 3.000

2.5 - Abitanti equivalenti = n. 20 di cui: a) Abitanti da PRG precedente = n. = b) Abitanti da Variante = n. 20

3. OPERE RICHIESTE DAL COMUNE (da considerare per il calcolo della quota di plusvalore netto da cedere al Comune)

3.1 - Opere di urbanizzazione primaria aggiuntive

Parcheggio ad uso pubblico lungo via Villamora = mq 910 Area a verde pubblico attrezzato lungo via Villamora = mq. 1.265 Viabilità di raccordo di quartiere via Villamora-via Salvo D’Acquisto di ampiezza minima di ml 900 = mq.

3.2 - Altre opere richieste

 Non sono richieste altre opere aggiuntive

4. PRESCRIZIONI PARTICOLARI

Progettazione di dettaglio nel Piano di Lottizzazione Obbligo di convenzione per: a) realizzare, con la quota del plusvalore netto da cedere al Comune derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, le opere di urbanizzazione primaria aggiuntive di cui al precedente punto 3.1; b) obbligarsi, qualora il valore delle opere richieste risultasse inferiore alla quota minima del 60% del plusvalore netto derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, a corrispondere direttamente al Comune, secondo le modalità stabilite nelle NTA, la differenza tra il valore della quota minima del 60% del plusvalore e il valore delle opere aggiuntive richieste.

5. DATI DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE

- Superficie Totale = mq. 7.500 - Volumi residenziali = mc. 3.000 - Abitanti equivalenti = n. 20 - Aree di urbanizzazione primaria per standard di legge: = mq. 200 - verde pubblico ( 5 mq/ab x 20 ab) = mq. 100 - parcheggi ( 5 mq/ab x 20 ab) = mq. 100 - Altre aree di urbanizzazione primaria previste (graficizzate): = mq. 3.291 - Verde pubblico = mq. 1.265 - Parcheggio ad uso pubblico = mq. 910 - Viabilità = mq. 1.116 - Area edificabile, comprensiva della viabilità di distribuzione interna e altro = mq. 4.009

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 19 – P.R.G.

Località Pava (Via Verona) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. B2/271.SA.8 = 7500 mq e IDT di 0,40 mc/mq

Località Pava (Via Verona) (PRG 1:2.000)

Area finalizzata all’individuazione di un ambito attuativo destinato ad edificazione con bassi indici di densità territoriale, a fronte della quale la ditta realizza a propria cura e spese spazi pubblici e/o infrastrutture, internamente o esternamente all’ambito stesso, oppure parte internamente e parte esternamente. La perequazione urbanistica persegue l’equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi, dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. All’interno dei singoli ambiti territoriali si prevede un completo e radicale intervento di trasformazione urbanistica concernente principalmente: nuovi insediamenti, nuovi servizi, interventi di riqualificazione ambientale,attrezzature e servizi puntuali ed a rete.

La parte dell’area interessata dall’intervento lungo via Pava è riclassificata come Zona B2/261.SB.2 con superficie di mq. 3.600 e IDT di 0,36 mc/mq. La rimanente parte dell’area interessata dall’intervento, che arriva fino a via Verona con una superficie di mq. 728, conserva l’attuale classificazione di Zona E5.

PRG VARIANTE VIGENTE – SCHEDA N. 30

Località: PAVA

2. DATI DI PIANO

2.1- Classificazione delle aree interessate dall’intervento

a) La parte dell’area interessata dall’intervento lungo via Pava è classificata come Zona B2/261.SB.2 con superficie di mq. 3.600 e IDT di 0,36 mc/mq. b) La rimanente parte dell’area interessata dall’intervento, che arriva fino a via Verona con una superficie di mq. 728, conserva la classificazione di Zona E5.

2.2 - Modalità di attuazione

Piano di Lottizzazione comprendente la nuova Zona B2/261.SB.2 di mq. 3.600 e la parte di Zona E5 di mq. 728, per complessivi mq. 4.328.

2.4 - Potenzialità volumetriche = mc. 1.296

2.5 - Abitanti equivalenti = n. 9 di cui: a) Abitanti da PRG precedente = n. = = b) Abitanti da Variante = n. 9

3. OPERE RICHIESTE DAL COMUNE (da considerare per il calcolo della quota di plusvalore netto da cedere al Comune)

3.1 - Opere di urbanizzazione primaria aggiuntive

Percorso ciclo pedonale alberato di almeno ml 7,00 di ampiezza lungo il lato ovest dell’attuale Zona B2, di collegamento tra la strada provinciale Pava e via Verona tratto nella Zona B2/261.SB.2 ml 54 x ml 7 = mq 378 Area a verde alberato tra la pista ciclabile e l’attuale Zona B2/261.2 confinante ad est = mq. 65 Parcheggio ad uso pubblico lungo via Pava e ad ovest della pista ciclabile di cui al precedente punto a) = mq. 315 Area a verde alberato di almeno ml 6 di larghezza lungo il fronte di via Pava ml 58 x ml 6 = mq. 348

3.2 - Altre opere richieste

 Cessione di una striscia di terreno lungo tutto il fronte della strada provinciale della profondità necessaria (almeno ml. 4,00) per realizzare la pista ciclabile, già prevista nel vigente P.R.G., e le opere connesse. ml 70 x ml 4 = mq. 280  Cessione della striscia di terreno, in Zona E5, di ampiezza di almeno ml 7, da destinarsi al prolunga- mento della pista ciclabile di cui alla lettera a) del pre- cedente punto 3.1 ml 104 x ml 7 = mq. 728

4. PRESCRIZIONI PARTICOLARI

Progettazione di dettaglio nel Piano di Lottizzazione Obbligo di convenzione per: a) realizzare, con la quota del plusvalore netto da cedere al Comune derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, le opere di urbanizzazione primaria aggiuntive di cui al precedente punto 3.1; b) cedere al Comune, sempre con la quota del plusvalore netto, le aree richieste al precedente punto 3.2; c) obbligarsi, qualora il valore delle opere richieste risultasse inferiore alla quota minima del 60% del plusvalore netto derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, a corrispondere direttamente al Comune, secondo le modalità stabilite nelle NTA, la differenza tra il valore della quota minima del 60% del plusvalore e il valore delle opere aggiuntive richieste.

5. DATI DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE

- Superficie Totale = mq. 4.328 - Volumi residenziali = mc. 1.296 - Abitanti equivalenti = n. 9 - Aree di urbanizzazione primaria per standard di legge: = mq. 90 - verde pubblico ( 5 mq/ab x 9 ab) = mq. 45 - parcheggi ( 5 mq/ab x 9 ab) = mq. 45 - Altre aree di urbanizzazione primaria previste (graficizzate): = mq. 1.106 - Percorso ciclo-pedonale alberato (parte in Zona B2) = mq. 378 - Area a verde alberato = mq. 65 - Parcheggio pubblico = mq. 315 - Area a verde alberato lungo via Pava = mq. 348 - Altre aree da cedere al Comune = mq. 1.008 - Area per pista ciclabile lungo via Pava = mq. 280 - Area per prolungamento pista ciclabile in Zona E5 = mq. 728 - Area edificabile, comprensiva della viabilità di distribuzione interna e altro = mq. 2.124

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 20 – P.R.G.

Località Galta (Via Pava) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. B2/261.SB.3 = 3890 mq e IDT di 0,36 mc/mq

Località Galta (Via Pava) (PRG 1:2.000)

Area finalizzata all’individuazione di un ambito attuativo destinato ad edificazione con bassi indici di densità territoriale, a fronte della quale la ditta realizza a propria cura e spese spazi pubblici e/o infrastrutture, internamente o esternamente all’ambito stesso, oppure parte internamente e parte esternamente. La perequazione urbanistica persegue l’equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi, dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. All’interno dei singoli ambiti territoriali si prevede un completo e radicale intervento di trasformazione urbanistica concernente principalmente: nuovi insediamenti, nuovi servizi, interventi di riqualificazione ambientale,attrezzature e servizi puntuali ed a rete. L’area interessata in Zona E2 è riclassificata come Zona B2/261.SB.3 con superficie complessiva di mq. 3.890 e IDT di 0,36 mc/mq. Le aree a viabilità di mq. 130 e 98 mantengono l’attuale classificazione di Zona B2/261.1 e, trattandosi di viabilità, non generano volumetria

PRG VARIANTE VIGENTE – SCHEDA N. 31

Località: PAVA

2. DATI DI PIANO

2.1 Classificazione delle aree interessate dall’intervento

 L’area interessata classificata come Zona B2/261.SB.3 con superficie complessiva di mq. 3.890 e IDT di 0,36 mc/mq.  Le aree a viabilità di mq. 130 e 98 mantengono l’attuale classificazione di Zona B2/261.1 e, trattandosi di viabilità, non generano volumetria

2.2- Modalità di attuazione

Piano di Lottizzazione comprendente l’intera zona B2/261.SB.3 di mq. 3.890 e i due tratti di viabilità di accesso (come indicati nella planimetria a scala 1/1.000) ricompresi nella confinante Zona B2/261.1, per una superficie totale di mq. 4.118.

2.3 - Potenzialità volumetriche = mc. 1.400

2.4 - Abitanti equivalenti = n. 9 di cui: a) Abitanti da PRG precdente = n. = = b) Abitanti da Variante = n. 9

3. OPERE RICHIESTE DAL COMUNE (da considerare per il calcolo della quota di plusvalore netto da cedere al Comune)

3.1 - Opere di urbanizzazione primaria aggiuntive

Non sono richieste opere di urbanizzazione primaria aggiuntive

3.2 - Altre opere richieste

 Non sono richieste altre opere aggiuntive

4. PRESCRIZIONI PARTICOLARI

Progettazione di dettaglio nel Piano di Lottizzazione Obbligo di convenzione per: a) obbligarsi, qualora il valore delle opere richieste risultasse inferiore alla quota minima del 60% del plusvalore netto derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, a corrispondere direttamente al Comune, secondo le modalità stabilite nelle NTA, la differenza tra il valore della quota minima del 60% del plusvalore e il valore delle opere aggiuntive richieste.

5. DATI DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE

- Superficie Totale = mq. 4.118 - Zona B2/261.SB.3 = mq. 3.890 - Viabilità di accesso in Zona B2/261.1 = mq. 228 - Volumi residenziali = mc. 1.400 - Abitanti equivalenti = n. 9 - Aree di urbanizzazione primaria per standard di legge: = mq. 90 - verde pubblico ( 5 mq/ab x 9 ab) = mq. 45 - parcheggi ( 5 mq/ab x 9 ab) = mq. 45 - Altre aree di urbanizzazione primaria previste (graficizzate): = mq. 228 - Viabilità di accesso = mq. 228 - Area edificabile, comprensiva della viabilità di distribuzione interna e altro = mq. 3.890

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 21 – P.R.G.

Località Galta (Via Pava) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. B2/261.SB.4 = 14525 mq e IDT di 0,40 mc/mq

Località Galta (Via Pava) (PRG 1:2.000)

Area finalizzata all’individuazione di un ambito attuativo destinato ad edificazione con bassi indici di densità territoriale, a fronte della quale la ditta realizza a propria cura e spese spazi pubblici e/o infrastrutture, internamente o esternamente all’ambito stesso, oppure parte internamente e parte esternamente. La perequazione urbanistica persegue l’equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi, dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. All’interno dei singoli ambiti territoriali si prevede un completo e radicale intervento di trasformazione urbanistica concernente principalmente: nuovi insediamenti, nuovi servizi, interventi di riqualificazione ambientale,attrezzature e servizi puntuali ed a rete. La parte interessata della Zona E2 è riclassificata come Zona B2/261.SB.4. Le aree di mq 60 e mq 50 conservano l’attuale classificazione di Zona B2/261.1. Il tratto di via Gradisca conserva la classificazione a Viabilità e non genera potenzialità volumetrica.

PRG VARIANTE VIGENTE – SCHEDA N. 32

Località: GALTA

2. DATI DI PIANO

2.1 - Classificazione delle aree interessate dall’intervento

 La parte interessata è classificata come Zona B2/261.SB.4 con superficie di mq. 14.525 e IDT di 0,40 mc/mq;  Le aree di mq. 60 e mq. 50 conservano l’attuale classificazione di Zona B2/261.1 e mantengono l’IDT di 1,50 mc/mq;  Il tratto di via Gradisca conserva la classificazione a Viabilità e non genera potenzialità volumetrica.

2.3- Modalità di attuazione

Piano di Lottizzazione comprendente la nuova Zona B2/261.SB.4 di mq. 14.525, le due parti dell’attuale Zona B2/261.1 di mq. 60 e mq. 50 e il tratto di via Gradisca di mq. 160, per complessivi mq. 14.795. Le aree ricomprese nella Zona B2/261.1 aumentano del 25% l’IDT di 1,50 mc/mq, ai sensi dell’art. 20.2 delle NTA del PRG vigente. Le volumetrie derivanti dalle due aree ricomprese nella Zona B2/261.1 possono essere accorpate con quelle derivanti dalla nuova Zona B2/SB.4 e realizzate nell’area edificabile individuata nella planimetria di dettaglio a scala 1/1.000, in modo da consentire la sistemazione dell’incrocio tra via Gradisca e la nuova strada di collegamento.

2.4 - Potenzialità volumetriche = mc. 5.435,25

2.5 - Abitanti equivalenti = n. 36

3. OPERE RICHIESTE DAL COMUNE (da considerarsi per il calcolo della quota di plusvalore netto da cedere al Comune)

3.1 - Opere di urbanizzazione primaria aggiuntive

a) Aree a verde pubblico parzialmente attrezzate, nella parte ad est della Zona B2/261.SB.4 ricadente nella fascia di rispetto dell’elettrodotto = mq 6.670 b) Nuova strada di collegamento tra via Pava e via Gradisca di almeno ml 9 di ampiezza complessiva (ml 6 di sede stradale e ml 3 di marciapiedi su entrambi i lati) ml 110 x ml 9 = mq. 990 c) Fasce a verde alberato, dell’ampiezza di ml 2,50 l’una, lungo la nuova strada di collegamento tra via Pava e via Gradisca ml (95 + 105) x ml 2,50 = mq. 500 d) Sistemazione dell’incrocio tra via Gradisca e la nuova strada di collegamento, con ampliamento della sede stradale alle due aree di mq 50 e mq 60 ora classificate come Zona B2/261.1 mq 50 + 60 + 160 = mq. 270 e) Ampliamento di via Gradisca per un’ampiezza di almeno ml 3,50 ml 100 x ml 3,50 = mq. 350 f) Area a piazza/parcheggio ad uso pubblico da ubicarsi lungo il fronte di via Gradisca = mq. 650

3.2 - Altre opere richieste

 Cessione di una striscia di terreno lungo il fronte della strada provinciale della profondità necessaria (almeno ml 5,00) per realizzare la pista ciclabile, già prevista nel PRG vigente, e le opere connesse ml 125 x ml 5 = mq. 625

4. PRESCRIZIONI PARTICOLARI

Progettazione di dettaglio nel Piano di Lottizzazione Obbligo di convenzione per: a) realizzare, con la quota del plusvalore netto da cedere al Comune derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, le opere di urbanizzazione primaria aggiuntive di cui al precedente punto 3.1; b) cedere al Comune, sempre con la quota del plusvalore netto, le aree richieste al precedente punto 3.2; c) obbligarsi, qualora il valore delle opere richieste risultasse inferiore alla quota minima del 60% del plusvalore netto derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, a corrispondere direttamente al Comune, secondo le modalità stabilite nelle NTA, la differenza tra il valore della quota minima del 60% del plusvalore e il valore delle opere aggiuntive richieste.

5. DATI DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE

- Superficie Totale = mq. 14.795 - Volumi residenziali = mc. 5.435,25 - Abitanti equivalenti = n. 36 - Aree di urbanizzazione primaria per standard di legge: (1) = mq. 350 - verde pubblico ( 5 mq/ab x 35 ab) = mq. 175 - parcheggi ( 5 mq/ab x 35 ab) = mq. 175 - Altre aree di urbanizzazione primaria previste (graficizzate): = mq. 9.430 - Area a verde pubblico parzialmente attrezzato = mq. 6.670 - Nuova strada di collegamento (via Pava – via Gradisca) = mq. 990 - Fasce alberate lungo strada di collegamento = mq. 500 - Sistemazione incrocio via Gradisca = mq. 270 - Ampliamento via Gradisca = mq. 350 - Piazza/parcheggio ad uso pubblico = mq. 650 - Area da cedere al Comune = mq. 625 - Area lungo via Pava per pista ciclabile = mq. 625 - Area edificabile, comprensiva della viabilità di distribuzione interna e altro = mq. 4.390

Nota: (1) Le superfici delle opere di urbanizzazione dovute per legge sono calcolate solo in rapporto ai 35 abitanti equivalenti derivanti dalle nuove volumetrie della presente Variante perché per le volumetrie derivanti dalle aree in Zona B2/261.1 non sono dovute opere di urbanizzazione, in quanto si ritengono già soddisfatte dal PRG vigente, mentre sono da corrispondere gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria.

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 22 – P.R.G.

Località Galta (Via Trieste) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. C3/623 = 9990 mq, DEt 1,00 mc/mq = 9990 mc Z.T.O. C2/524.2 = 2265 mc, DEt 1,50 mc/mq = 3397 mc

Località Galta (Via Trieste) (PRG 1:2.000)

Z.T.O di tipo "C2" Indici e parametri urbanistici-edilizi: a) Destinazioni d'uso ammesse: art. 11 del R.E. categorie A - B - C - G b) Tipologia: Edificazione a blocco, isolato, in linea o schiera c1) Densità Edilizia territoriale DEt = 1,50 mc/mq d) Distanza tra fabbricati Df ml. 0,00 - 10,00 e) Distanza dal confine Dc ml. 0,00 - 5,00 f) Distanza strade Ds minimo ml. 5,00 Allineamento su prescrizioni specifiche del P.R.G. Allineamento agli edifici adiacenti a condizione che la strada abbia una larghezza di almeno ml 10 g) Rapporto di copertura fondiario Cf = 40 % h) Altezza massima H = ml. 8,30

Z.T.O di tipo "C3" Indici e parametri urbanistici-edilizi: a) Destinazioni d'uso ammesse: art. 11 del R.E. categorie A - B - C - G b) Tipologia: Edificazione a blocco, isolato, in linea o schiera c1) Densità Edilizia territoriale DEt = 1,00 mc/mq d) Distanza tra fabbricati Df ml. 0,00 - 10,00 e) Distanza dal confine Dc ml. 0,00 - 5,00 f) Distanza strade Ds minimo ml. 5,00 Allineamento su prescrizioni specifiche del P.R.G. Allineamento agli edifici adiacenti a condizione che la strada abbia una larghezza di almeno ml 10 g) Rapporto di copertura fondiaria Cf = 40 % h) Altezza massima H = 6,80 ml

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 23 – P.R.G.

Località Galta (Via G. Pascoli) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. Fa 925.1 aree per l’istruzione di mq 3164 (di cui mq 364 già z.t.o. Fa 925.1 aree per l’istruzione da PRG vigente, e mq 2800 ex z.t.o. Fb 924.1 aree di interesse comune) Z.T.O. B2 mq 2830 già esistenti

Località Galta (Via G. Pascoli) (PRG 1:2.000)

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 24 – P.R.G.

Località Galta (Via A. Moro) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. PEEP = 10.526 mq (DEf 1,6 mc/mq) 16.841 mc

Località Galta (Via A. Moro) (PRG 1:2.000)

Aree per l’Edilizia Economica e Popolare “P.E.E.P.” Si richiamano le N.T.A. dei P.E.E.P. vigenti a) Destinazione d’uso art. 11 del R.E. categorie A - B - C residenziale e misto a commerciale e direzionale b) Tipologia residenziale a schiera - a blocco - c) Densità Edilizia Fondiaria DEf = 1,6 mc/mq d) Distanza tra fabbricati Df = ml. 10,00 ml. 0,00 e) Distanza confini Dc = ml. 5,00 ml. 0,00 f) Distanza strade Secondo le prescrizioni del P.E.E.P. g) Rapporto copertura fondiario Cf = 60% h) Altezza massima residenze a schiera H = ml. 7,50 a blocco e miste H = ml. 9,80

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 25 – P.R.G.

Località Galta (Via Baracca) (PRG 1:5.000)

Z.T.O. B2/225/SB.1 = 13.681 mq (IDt 0,30 mc/mq) NB: la potenzialità volumetrica residua da PRG vigente è di 3.254 mc

Località Galta (Via Baracca) (PRG 1:2.000)

Area finalizzata all’individuazione di un ambito attuativo destinato ad edificazione con bassi indici di densità territoriale, a fronte della quale la ditta realizza a propria cura e spese spazi pubblici e/o infrastrutture, internamente o esternamente all’ambito stesso, oppure parte internamente e parte esternamente. La perequazione urbanistica persegue l’equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi, dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. All’interno dei singoli ambiti territoriali si prevede un completo e radicale intervento di trasformazione urbanistica concernente principalmente: nuovi insediamenti, nuovi servizi, interventi di riqualificazione ambientale,attrezzature e servizi puntuali ed a rete.

PRG VARIANTE VIGENTE – SCHEDA N. 29

Località: GALTA

2. DATI DI PIANO

2.1 - Classificazione delle aree interessate dall’intervento  Le aree interessate dall’intervento sono classificate in un’unica Zona B2/225.SB.1 con superficie complessiva di mq. 13.681 e IDT di 0,30 mc/mq.

2.2- Modalità di attuazione Piano di Lottizzazione comprendente l’intera zona B2/225.SB.1. La superficie sulla quale computare l’indice di edificabilità, pari a mq 10.847, corrisponde all’intera superficie territoriale, mq 13.681, decurtata della superficie corrispondente al sedime della strada, mq 2.834.

2.3 - Potenzialità volumetriche = mc. 3.254

2.4 - Abitanti equivalenti = n. 21 di cui: a) Abitanti da PRG precedente = n. = = b) Abitanti da Variante = n. 21

3. OPERE RICHIESTE DAL COMUNE (da considerare per il calcolo della quota di plusvalore netto da cedere al Comune)

3.1 - Opere di urbanizzazione primaria aggiuntive

Area a parcheggio di uso pubblico lungo via Baracca = mq 595 Area a verde pubblico attrezzato a sud dell’area a parcheggio = mq. 1.205 Fascia a verde, di almeno 12 ml di larghezza, con doppia fila di alberature d’alto fusto lungo tutto il lato ovest ml 84 x ml 12 = mq. 1.008

3.2 - Altre opere richieste  Non sono richieste altre opere aggiuntive

4. PRESCRIZIONI PARTICOLARI

Progettazione di dettaglio nel Piano di Lottizzazione Obbligo di convenzione per: a) realizzare, con la quota del plusvalore netto da cedere al Comune derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, le opere di urbanizzazione primaria aggiuntive di cui al precedente punto 3.1; b) obbligarsi, qualora il valore delle opere richieste risultasse inferiore alla quota minima del 60% del plusvalore netto derivante dalle nuove volumetrie ammesse con la presente Variante, a corrispondere direttamente al Comune, secondo le modalità stabilite nelle NTA, la differenza tra il valore della quota minima del 60% del plusvalore e il valore delle opere aggiuntive richieste.

5. DATI DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE

- Superficie Totale = mq. 13.681 - Volumi residenziali = mc. 3.254 - Abitanti equivalenti = n. 21 - Aree di urbanizzazione primaria per standard di legge: = mq. 150 - verde pubblico ( 5 mq/ab x 21 ab) = mq. 105 - parcheggi ( 5 mq/ab x 21 ab) = mq. 105 - Altre aree di urbanizzazione primaria previste (graficizzate): = mq. 2.808 - Verde pubblico = mq. 1.205 - Parcheggio pubblico = mq. 595 - Fascia a verde alberato = mq. 1.008 - Area edificabile, comprensiva della viabilità di distribuzione interna e altro = mq. 3.267

SCHEDA URBANISTICA AMBITO n. 26 – P.R.G.

Località Zona Produttiva Vigonovo-Fossò (Via G. Pascolo) (PRG 1:5.000)

PIP (Piano Insediamenti Produttivi) di iniziativa pubblica = 85.000 mq industriale/artigianale

Strumento Urbanistico Attuativo di iniziativa pubblica per zona di nuovi insediamenti produttivi. La distribuzione delle aree, delle infrastrutture ed attrezzature pubbliche specificate nei grafici di P.R.G. di norma ha carattere indicativo. In sede di Piano attuativo, dovrà essere mantenuto lo schema distributivo e infrastrutturale, dimensionato secondo le leggi vigenti. E’ obbligatorio predisporre un Piano di impatto ambientale sia per le attività eventualmente già esistenti all’interno della zona, che per quelle di nuovo insediamento. Viene prescritto un Indice di Utilizzazione fondiario Uf invece di territoriale, in funzione di un miglior controllo delle capacità edificatorie delle zone produttive risultanti. Indici e parametri urbanistici-edilizi: a) Destinazioni d’uso indicazioni precisate al 4° punto art. 23 b) Tipologia b1) Edificazione in serie per moduli funzionali di tipologia unificata. Le unità produttive potranno avere superfici variabili in larghezza, con campate di dimensioni multiple del modulo base. b) Edificazione a blocco c) Indice Utilizzazione Fondiaria per tipologia b1) Uf1 = 1,00 mq/mq per tipologia b2) Uf2 = 0,80 mq/mq d) e) Distanza tra fabbricati e dal confine specifiche previsioni del Piano attuativo con minimo di ml.5,00 f) Distanza strade Ds = 10,00 ml Per la tipologia b1) dovrà essere prevista una strada di servizio carrabile sul fronte retrostante rispetto la viabilità principale, per carico e scarico merci. g) Rapporto di copertura fondiario Cf1 = 70% Cf2 = 60% h) Altezza massima H = 10,00 ml L’altezza interna dovrà essere in funzione del tipo di attività, ad eccezione di particolari esigenze tecnologiche documentate.