CANTIERE DI PROMOZIONE CULTURALE DELLA CSR

Mondiali di calcio in 2022

Spettacolarità degli stadi e impatto ambientale.

Di Giuseppina Forestiero, Vincitrice della XII edizione del Premio Socialis.

Il Qatar Quando si parla del Qatar il pensiero vola subito alle distese pianeggianti e desertiche e la visione si rafforza pensando alla ricca economia basata sullo sfruttamento dei giacimenti petroliferi così come gli altri Paesi limitrofi della Penisola Arabica.

Trent'anni fa il Qatar era una terra desolata, abitata da pescatori di perle e contadini domati da eserciti d'imperi lontani. Oggi, il piccolo emirato è la dimostrazione che l’incredibile può essere reso reale dal denaro acquisito grazie ai doni del sottosuolo.

Oltre il 40% degli abitanti vive nella capitale , città che ha vissuto una repentina crescita in questi primi anni del XXI secolo. L'imponente flusso migratorio di inizio secolo per la grande richiesta di manodopera, soprattutto nel settore edile, ha fatto si che la percentuale di Qatariani sia scesa al 14% (attuale), i lavoratori stranieri sono in prevalenza Indiani, Nepalesi, Filippini e Bengalesi.

La maggior parte delle costruzioni sono state indirizzate allo sviluppo turistico, investendo ingenti quantità di denaro, in special modo nell'edificazione di lussuosi hotel, resort e centri di divertimento vari. Anche se si possono trovare nel Paese diversi siti di discreto interesse storico, culturale o ambientale.

La capitale Doha è tutta un cantiere. L'espansione urbana si estende impertinente nei territori della natura arida del deserto, retrostante il Golfo Persico. Un'isola artificiale di 400 ettari denominata, "la Perla", con le sue migliaia di appartamenti, di ville, d'imbarcazioni allineate nel porto turistico, è diventata la meta residenziale preferita per i manager, i tecnici economici stranieri, accorsi in questo nuovo Eldorado arabo.

Anche l'elegante Museo di arte islamica, realizzato da I. M. Pei, l'architetto del Louvre, sorge in un isolotto artificiale collegato da un ponte alla terra ferma, per evitare che le sue linee geometriche essenziali venissero alterate dalla prossimità con altri edifici.

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Ma il vero monumento al potere effettivo e immutabile del danaro è la città che sorge in una laguna chiamata "West Bay" mostrando il suo progresso e la sua ricchezza oltre ad essere estremamente affascinante al pari degli skyline delle città occidentali più suggestive.

Ricchezza sottolineata dai consumi esasperati da simboli come le Rolls Royce personalizzate, la nuova passione dell'alta borghesia, che sfilano sui viali del quartiere diplomatico. La flotta da diporto che solca le acque del Golfo Persico è capitanata da yacht che raggiungono lunghezze di 135 metri.

Il Qatar è una monarchia assoluta, ma la filosofia adottata dall'emiro, Hamad Bin Khalifa Al Thani in carica dal 1995 al 2013, si basa sul soft power, capacità di convincere ostentando un sorriso accattivante sotto i suoi baffetti, facendo intendere che il potere e il danaro non necessariamente debbano essere al servizio di cause sbagliate. Da qui la sua convinta adesione alle cause della Primavera araba, in Libia e in Siria, contro i regimi del passato. Anche l’attuale Emiro Tamim bin Hamad al-Thani, figlio del suo predecessore, sembra perseguire tale pensiero.

L'assegnazione dei mondiali di calcio Lo sviluppo incessante del territorio qatariano ha trovato un’ulteriore spinta grazie all’assegnazione dei Mondiali di Calcio del 2022. Molti interrogativi sorgono circa i preparativi del Qatar per ospitare la Coppa del Mondo nel 2022.

Il campionato mondiale di calcio del 2022 o Coppa del mondo FIFA del 2022 sarà la 22° edizione del campionato mondiale di calcio per squadre nazionali maggiori maschili organizzato dalla FIFA.

La Fifa è un mostro che muove ogni anno miliardi di dollari, per questo rappresenta un prestigio la sua assegnazione. L’organizzazione di un Mondiale significa per tutti un affare colossale da centinaia di milioni.

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La Fifa fattura 1,4 miliardi l’anno, altrettanto conserva come riserve, e dai Mondiali arriva a guadagnarne tre/quattro volte tanto.

Per mostrarsi al Mondo il Qatar ha in mente un progetto ambizioso di 12 stadi, dei quali nove da costruire di sana piana e tre da ristrutturare, che dovranno essere ad "emissioni zero", come la metropolitana leggera che servirà a collegare gli impianti e che da sola costerà 25 miliardi di dollari.

Il Qatar non solo uno dei più grandi produttori di petrolio e di gas al mondo, ma anche attento e all'avanguardia nello studio delle energie alternative. È proprio sui principi di "ecologico" e "compatibile" che verte l’azione di progettazione e pianificazione dell’evento sportivo del 2022.

Le struttstruttureureureure e i progetti Un aspetto significativo delle strutture è il loro assemblaggio modulare. Alla fine dei Mondiali, le calotte superiori degli impianti saranno smontate e saranno donate alla FIFA per destinarle alla costruzione di infrastrutture calcistiche nei Paesi in via di sviluppo, mentre in Qatar resteranno degli stadi più ridotti, adeguati alle reali esigenze calcistiche della regione.

Tra le proposte di progetto per i 12 stadi da costruire ed ampliare è presente quella dell’archistar araba, Zaha HadHadidididid , che con lo studio Zaha Hadid Architects in collaborazione con AECOM , fornitore globale di servizi di assistenza tecnica e di gestione professionale, hanno ideato il nuovo Al Wakrah Stadium a sud della capitale Doha. Il nome dello stadio è stato stabilito in onore di una delle 10 municipalità in cui sorgerà la struttura stessa. Al Wakrah è stato a lungo porto commerciale al servizio della capitale Doha, da cui dista una quindicina di chilometri. Il design concepito da Jim Heverin , l'architetto dello studio Zaha Hadid Architects, è ispirato alla dhow, la tradizionale barca a vela araba con una o più vele triangolari utilizzata per la pesca che ancora adesso si può trovare ormeggiata nel porto della città. La copertura dello stadio avrà forma curvilinea, destinata a proteggere sia i

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giocatori che gli spettatori dal sole del deserto intenso, costituita da costole di legname e munito di impianti a fonti energetiche sostenibili. Per rispondere alle temperature costantemente calde del territorio è stata pensata l’installazione di sistemi di raffreddamento in tutto lo stadio, con requisiti di climatizzazione controllata per la produzione di energia da fonti rinnovabili quale quella del sole.

Avrà una capacità di 40.000 posti a sedere che potranno essere ridotti a 20.000 grazie alle ultime file di gradinate modulabili. L'ingresso principale dello stadio si affaccerà su una bellissima piazza che creerà il senso di un unico grande parco.

L’impianto sarà immerso in un parco culturale con architetture della tradizione islamica, edifici storici, moschee distintive e siti archeologici che appartengono ad una delle più antiche zone abitate del Qatar, oltre ad una piscina a tema, una spa, attrezzature sportive e un centro commerciale. Questo sarà motivo di successo per l’affluenza dello stadio come ha rilevato il Comitato Supremo del Qatar.

Hassan Al Thawadi, Segretario Generale della Commissione suprema per Qatar 2022, ha dichiarato: “ Il design unico rispecchia la cultura in cui il nostro paese crede e la reinterpreta in chiave contemporanea, ispirandosi ai materiali e alla forma del tradizionale dhow .

Per il medesimo lotto è stata presentata anche un’altra proposta per un nuovo complesso sportivo, si tratta del progetto dello studio tedesco AS&P , Albert Speer and Partner GmbH.

Per l’impianto del Al Wakrah Stadium è stato pensato un complesso di 45.000 posti, che sorgerà nel sud-est del Qatar, posizionato nell’ampio spazio all’aperto.

Il complesso sportivo è stato concepito per rappresentare visivamente un oasi, che abbraccia il patrimonio culturale della città ospitante. 4

Sono tre gli stadi che saranno realizzati, a nuovo, dallo studio AS&P . Oltre il progetto per Al Wakrah Stadium gli altri progetti presentati sono:

- Al Shamal Stadium , che dovrà sorgere nel nord del Qatar in particolare nella municipalità di Madinat ash Shamal ed avere una capacità di ospitare 45.120 posti. La forma concava deriva dalle tradizionali "dhow", le imbarcazioni da pesca locali.

- Al Khor Stadium , uno stadio di 45.330 posti, situato nel nord est del Qatar, progettato con la forma di una splendida conchiglia asimmetrica. Alcuni spettatori potranno vedere il Golfo dal loro posto mentre i giocatori potranno beneficiare di una copertura flessibile che assicurerà l’ombra sul terreno di gioco.

In aggiunta a queste strutture, lo studio tedesco AS&P, con sede a Francoforte, ha proposto l’ampliamento di due stadi:

- Stadium ,,, che verrà ubicato a 20 chilometri a nord-ovest di Doha, la cui attuale capacità, grazie alla giustapposizione di una tribuna superiore, dovrebbe raddoppiare fino a ospitare 44.740 spettatori. Lo stadio sarà avvolto da una speciale membrana che servirà da schermo gigante per la proiezione di aggiornamenti flash e informazioni sulla partita.

- Al Gharafa Stadium , che sarà costruito a Doha. Anch’esso esibirà una nuova tribuna superiore che raddoppierà la sua attuale capacità fino a 44.740 spettatori. La facciata sarà costituita dall’intreccio dei colori di tutti i paesi che si qualificheranno per la 2022 Qatar FIFA World Cup , simboleggiando l'amicizia, la tolleranza e il rispetto reciproci fra la FIFA World Cup e il Qatar.

Con lo scopo di ridimensionare le esigenze del Qatar Stars League la maggior parte degli stadi è stata pensata con un modulo costruttivo nella fascia superiore, che possa essere smontato dopo la Coppa del Mondo, e mantenere comunque l’assetto di uno stadio. 5

Molte sono le critiche che fanno riferimento al grande limite climatico dell’ambiente desertico del Qatar. Per far fronte alle estreme condizioni climatiche, tutti gli stadi avranno impianti di raffreddamento a emissioni zero grazie all’utilizzo di tecnologie solari per garantire che la temperatura non superi mai i 27°C e assicurando sempre ottimali condizioni di gioco e un ambiente confortevole per i tifosi. Gli stadi sfrutterebbero infatti l’ottima predisposizione naturale del Qatar per produrre grandi quantità d’energia dal sole e con un controllo tecnologico e all’avanguardia sul clima, le temperature non dovrebbero superare i 27/28 °C sul campo, una sorta di condizionamento dell’aria a impatto zero.

Altra rivoluzione dell’evento “Mondiale 2022” sarà la vicinanza, la pianificazione degli impianti sportivi infatti è stata ideata con un’organizzazione in cui le strutture sorgeranno in un raggio di 35/40 chilometri, al fine di consentire ai tifosi di assistere a più di una partita al giorno annullando i viaggi e le trasferte. Una specie di Mondiale-Olimpiade in cui il tifoso potrebbe togliersi il gusto di vedere due partite in un giorno solo spostandosi con la metropolitana, anche essa di nuova costruzione, o con i bus elettrici e alcuni stadi potrebbero essere raggiunti anche da taxi d'acqua.

Una nuova ed efficiente rete metropolitana, con una lunghezza totale di 320 km, sarà realizzata nel 2021. Tutti gli stadi saranno collegati al sistema autostradale del Qatar e, per offrire un comodo accesso agli spettatori, alcuni potrebbero essere raggiunti anche dai taxi d'acqua.

Insomma si prospetta per questa Nazione un’ampia pianificazione territoriale volta a soddisfare tutte le esigenze per il torneo e anche post torneo.

Il Comitato Supremo del Qatar & Legacy (SC) ha nominato uno dei più innovativi studi di progettazione al mondo Foster + Partners , per la progettazione del Lusail Iconic Stadium .

La studio di architettura britannico ha vinto un concorso internazionale per la progettazione di 80.000 posti per il Lusail Stadium, destinato a rappresentare il luogo per la cerimonia di apertura e la finale della Coppa del Mondo 2022 in Qatar. La FIFA impone un requisito 6

minimo di otto stadi per i paesi ospitanti della Coppa del Mondo, di cui almeno uno di 80.000 posti per ospitare la finale.

Con la sua capacità di contenere 80.000 posti a sedere, lo stadio, sarà il più grande edificio sportivo ad essere costruito per i Mondiali del 2022 in Qatar. La progettazione coinvolgerà alcuni dei più importanti architetti del mondo come Foster + Partners che lavoreranno con lo studio di ingegneria Arup e architetti di strutture sportive quali Populous , che hanno progettato il principale stadio per le Olimpiadi di Londra 2012, una vera e propria squadra di esperti.

Il progetto prevede un campo a cielo aperto, con l’integrazione di sistemi di raffreddamento per mantenere la temperatura interna a 26 °C. È stato progettato per essere altamente efficiente e in grado di svolgere la sua funzione in condizioni climatiche estive estreme.

Situato nel centro di un nuovo centro di sviluppo a nord di Doha, con collegamenti diretti su strada e una nuova linea della metropolitana, Lusail Iconic Stadium è destinato ad essere un catalizzatore di un'ulteriore crescita. Le aree di parcheggio e di servizio sono ombreggiate da tettoie muniti di collettori solari, che producono energia per lo stadio quando è in uso, prestazione energetica sfruttabile anche per gli edifici vicini.

Lo stadio ha un ingombro quasi circolare ed è posto sull'asse primario del masterplan, che divide la zona ricettiva in due metà. Circondato da uno specchio riflettente di acqua, gli spettatori attraversano il 'fossato' per entrare nell'edificio attraverso sei ponti. Un percorso pedonale esterno si estende dal mare verso una serie di edifici più piccoli e un hotel al fianco dello stadio.

La copertura è rappresentata da un anello sorretto da colonne arcuate. La parte centrale della chiusura superiore può aprirsi per consentire una partita sia a cielo aperto che completamente coperta. Il profilo concavo dell’involucro esterno dello stadio, evoca le vele della barca tradizionale “dhow” e incorpora un sistema di lamelle per la struttura portante. 7

Ma i progetti per l’evento degli eventi del 2022, sono ancora in vaglio. Tra questi c’è ancora Al Rayyan Stadium , che sarà costruito sul sito di . Il nuovo stadio sarà predisposto per 40.000 posti. La società AECOM rappresenta il project manager dello stadio, mentre il lavoro di progettazione è stato intrapreso da Ramboll e Design Pattern .

La facciata di Al Rayyan Stadium è formata da sette modelli, che rappresentano la storia e i diversi aspetti della cultura del Qatar. Si basano su forme molto astratte, che riecheggiano i motivi decorativi peculiari dell’architettura islamica.

I modelli rappresentano l'importanza della famiglia nella cultura del Qatar, l'austera bellezza del deserto e la flora e la fauna che prosperano là, e il commercio locale e internazionale, che è stato un pilastro dell'economia del Qatar per secoli. Un modello scudo, che intreccia tutti gli altri, rappresenta la lealtà, l'unità e la perseveranza - elementi chiave di qualsiasi squadra di calcio di successo.

La zona circostante al complesso sportivo, includerà una vasta gamma di servizi, tra cui una moschea, un centro acquatico, una pista di atletica, un campo da cricket, campi da tennis e un campo da hockey. Passerelle ombreggiate si snodano attraverso il parco paesaggistico, che conterrà anche uno skate park, una pista ciclabile, una pista di atletica e attrezzature per il fitness all'aperto. Nel distretto verrà costruita inoltre, una nuova filiale dell’ospedale Aspetar, primo ospedale specializzato di Ortopedia e Medicina dello Sport, impianto di eccellenza per la FIFA Medical.

Impianti ad alta efficienza energetica consentiranno l'uso di campi da calcio durante tutto l'anno, giorno e notte. L'energia rinnovabile sarà generato all'interno del recinto, minimizzando attivamente le emissioni di anidride carbonica dello stadio. Un'ulteriore riduzione dei gas a effetto serra, sarà ottenuta attraverso il design leggero grazie alla scelta accurata dei materiali e l'attuazione di misure di efficienza energetica e idrica. I materiali costituenti l’Ahmed Bin Ali Stadium saranno riciclati anche per sviluppare installazioni di opere d’arte pubblica. Dopo il mondiale, la capienza di Al Rayyan Stadium 8

sarà ridotto a circa 21.000. Il livello superiore dello stadio, essendo modulare, sarà devoluto a nazioni che hanno bisogno di infrastrutture sportive. Lo stadio ridimensionato diventerà la nuova casa di Al Rayyan Sports Club, che è stata storicamente una delle squadre di calcio più popolari e di successo del Qatar.

Anche , lo stadio che dovrà sorgere nella località di Al Khor, nelle vicinanze di Doha, ha iniziato a prendere forma. Sarà uno dei luoghi della semi-finale della Coppa del Mondo del 2022 che uno dei leader mondiale di progettazione, gestione e supervisione come Dar Al Handasah ha preso in consegna. La struttura ha un organizzazione modulare, che include al livello superiore, sedili rimovibili. Avrà una capienza di 60.000 posti a sedere, ma dopo il torneo alla struttura sportiva sarà rimosso il livello superiore di post, riducendo lo stadio a 32.000 posti a sedere. I sedili rimossi saranno donati ad altri paesi con il fine di promuovere lo sviluppo del calcio internazionale. Il progetto dello stadio riflette la storia orgogliosa del Qatar e della sua cultura.

Esso si basa un enorme tendaggio bianco e nero tradizionalmente usato dalle tribù nomadi del Qatar. Hassan Al Thawadi, Segretario Generale del Comitato Supremo del Qatar per il recapito e Legacy, ha dichiarato: "il lancio di Al Bayt Stadium è un'altra pietra miliare del progressivo sviluppo per la Coppa del Mondo FIFA 2022".

Il Comitato Supremo per il Qatar & Legacy (SC) e Qatar Foundation (QF) ha presentato il progetto per il Qatar Foundation Stadium e per il Health&Wellness Center , luogo di accoglienza per la Coppa del Mondo FIFA 2022. Lo stadio dovrà essere in grado di ospitare i quarti di finale del torneo. È uno dei cinque stadi che saranno in fase di realizzazione da parte del SC e dei suoi partner. Lo stadio avrà una capienza di 40.000 posti e come con tutti gli stadi proposti per la Coppa del Mondo del 2022, sarà caratterizzato da tecnologie di raffreddamento innovative e all’avanguardia, in modo da garantire un gioco confortevole sia per i giocatori che per i tifosi.

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RFA Fenwick Iribarren Architects è il consulente di design per il QF Stadium, mentre Astad sarà la figura del Project Manager. Il design dello stadio sarà caratterizzato dalla luce naturale che filtrerà attraverso motivi geometrici complessi. Progetto innovativo e unico nel suo genere per gli impianti sportivi. Sarà situato in Education City. La Società Arup affiancherà la progettazione con servizi completi di consulenza per il sistema di raffreddamento, la sostenibilità, la sicurezza antincendio, nonché servizi audiovisivi.

In merito alla domanda più comune di questo evento sportivo, ossia come si può tenere un grande evento sportivo a temperature elevate come quelle desertiche di 45 °C, la risposta viene dallo studio di progettazione Arup Associates , che per il 2022 FIFA World Cup in Qatar, ha ideato un progetto denominato Showcase , il caratteristico edificio sperimentale che si pone come elemento di promozione della sostenibilità del Qatar per l'offerta della Coppa del Mondo FIFA. Il “Qatar 2022 Showcase” offre le tecniche più sofisticate per catturare e immagazzinare il potere del sole e trasformarlo in beneficio energetico.

La proposta di Arup Associates è stata quella di un progetto sperimentale riferita ad uno "stadio modello" con 500 posti che avrà emissioni di anidride carbonica pari a zero e sarà una piattaforma di sviluppo e di perfezionamento di queste tecnologie ad alta efficienza energetica, in tutte le regioni aride.

Il fine è quello di dimostrare alla FIFA e al pubblico in tutto il mondo che il clima rigido durante i mesi estivi non è più una barriera per ospitare eventi globali. Si tratta di sperimentazioni, soluzioni all'avanguardia innovative per la creazione di un microclima controllato sopra e intorno al campo da calcio, e altri spazi pubblici. La sfida che si sono preposti l’Arup Associates per la Showcase, è la promozione della sostenibilità, il divulgamento delle tecnologie ecocompatibili e l’innovazione della bioarchitettura in un edificio unico nel suo genere.

Il prototipo, denominato “la vetrina”, serve come prova dimostrativa di una tecnologia avanzata di raffreddamento e climatizzazione all’avanguardia.

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Lo studio Arup Associates ha progettato un sistema pionieristico che converte il calore del sole in energia e poi in aria fresca che viene fatta circolare intorno allo stadio per mantenere comfort a giocatori e spettatori. Poiché l'energia del sole viene utilizzato per alimentare l'intero stadio, le emissioni si riducono fino ad annullarsi. Il progetto si basa su tre aspetti fondamentali: una architettura emozionante e confortevole grazie alle tradizionali idee di progettazione passiva che rappresenta un nuovo concetto di risparmio energetico; un impianto di fotovoltaico che converte l'energia del sole in energia elettrica; un sistema di cattura dei raggi solari e conversione in calore di questi, in modo che generi raffreddamento per l'estate con alimentazione autonoma.

Le idee usate in questa “vetrina” sono destinati a dimostrare come l'energia possa essere considerata come un aspetto integrato a livello architetturale, ingegneristico e infrastrutturale con l'energia rinnovabile che contribuisce per la prima volta in Qatar all’auto-sostenibilità di un edificio.

La vetrina, "stadio modello" del Qatar, è stato completo dopo un periodo di costruzione di soli 4 mesi, con i suoi elementi architettonici quali una tettoia girevole che restituisce l’ora legale.

L’ irresistibile tettoia girevole del Showcase svolge un ruolo importante nella strategia di sostenibilità dello stadio. Essa si sposta infatti per fornire ombreggiamento all'interno dell'edificio e funge da barriera isolante per il sole caldo dell’estate, oltre che per protezione dai venti del deserto. Nelle sere d'estate, il tetto può essere aperto per rivelare la vista del cielo. E' il primo tetto di questo tipo ed è già considerato una mossa pionieristica verso un approccio più ecologicamente responsabile all'architettura degli stadi. La quantità di energia elettrica prodotta dal sole supera la quantità di elettricità necessaria per gli eventi nel corso dell'anno, rendendo l'impianto ad emissioni di anidride carbonica pari a zero. L’importanza dell’impianto fotovoltaico della Showcase è che essendo collegato al sistema della rete elettrica nazionale, può essere da supporto per la richiesta nazionale di elettricità.

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È importante sottolineare che tutte le superfici della Showcase sono state progettate per rimanere fresche per tutta la partita e dare sollievo alle persone.

Di fronte allo scetticismo diffuso per questi Mondiali, dovuto alle alte temperature che si aggirano intorno ai 45 gradi nei mesi di giugno e luglio, il comitato organizzatore ha presentato un dossier che sostenesse le scelte progettuali e tecnologiche: ogni impianto è stato progettato con aria condizionata sia a livello terreno di gioco che di tribune, con un risparmio energetico interamente garantito da fonti rinnovabili. Anche se dalle recenti notizie si è appurato che senza dubbio i Mondiali di Qatar 2022 si giocheranno in pieno inverno per non mettere a repentaglio la salute di calciatori e tifosi. Infatti la rivista Sports Illustrated ha riferito il 18 febbraio 2015 che l’evento sarà in scena da metà novembre a metà dicembre.

Oltre agli imponenti e fantascientifici impianti sportivi è con Lusail City, che i qatariani esibiscono la loro attenzione per questi mondiali. Si sta parlando di un progetto di una città da 45 miliardi di dollari, costruita da zero che comprende lo stadio da 80.000 posti che ospiterà la finale della Coppa del Mondo, si prevedono inoltre: porti turistici, aree residenziali, resort dell’isola, quartieri commerciali, negozi di lusso e strutture ricreative, tra cui due campi da golf, uno zoo e altre strutture attrattive. La società britannica di ingegneria Halcrow, parte del gruppo CH2M Hill, leader globale nella consulenza, progettazione, design-build, è responsabile del progetto Lusail in riferimento alla progettazione delle infrastrutture e direzione lavori.

Secondo alcune stime, il Qatar spenderà 100 miliardi di dollari in progetti infrastrutturali per sostenere la Coppa del Mondo. Oltre alla costruzione dei nove stadi, il paese si è impegnato alla realizzazione di nuove strade per un valore di 20 miliardi di dollari, 4 miliardi di dollari per una via che collega il Qatar a Bahrain, 24 miliardi di dollari per una rete ferroviaria ad alta velocità, oltre al nuovo aeroporto, e 55.000 dollari per strutture ricettive volte a ospitare i tifosi.

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Sommariamente la stima in termini di investimenti è di circa 4 miliardi di dollari solo per i 12 impianti che dovranno ospitare i 3 milioni di spettatori previsti. Per quanto riguarda le infrastrutture, gli aeroporti, la logistica e l’ospitalità la cifra supera i 250 miliardi, arrivando facilmente ai 300 miliardi di dollari. Soldi che la famiglia dell’emiro possiede ed è ben lieta di investire.

I lavoratori migranti In tutto questo sfarzo e potere fa breccia un limite che potrebbe inclinare l’ascesa del Qatar ed è rappresentato dalla forza lavoro. In quanto il potente emirato è dipendente dalle figure lavorative di tutti i livelli, che vanno dai dirigenti d’azienda, ai tecnici specializzati, e soprattutto agli operai stranieri. L’evento dei mondiali, ad esempio, porterà il Qatar ad impiegare numerosi lavoratori ed in particolare operai edili per la sua ambiziosa visione.

Il Qatar ha il più alto rapporto di lavoratori migranti nel mondo, infatti più del 90% della forza lavoro sono immigrati e il paese si prevede di reclutare fino a 1,5 milioni di lavoratori per costruire gli stadi, strade, porti e alberghi necessari per il torneo.

Secondo le dichiarazioni del presidente della FIFA, Joseph Blatter, le condizioni in cui lavorano gli operai impegnati nella costruzione degli impianti di Qatar 2022 non è responsabilità della Fifa, ma delle imprese. I lavoratori che vi operano sono impiegati da aziende provenienti da Francia, Germania e altri Paesi europei.

Nel suo discorso Blatter afferma che “i lavoratori avranno condizioni migliori grazie ai Mondiali e questa situazione non riguarda solo il Qatar. La Fifa assicura che farà di tutto affinché gli operai possano lavorare nelle giuste condizioni”.

Ed è proprio in riferimento alle condizioni degli operai che sono emerse testimonianze allarmanti su cui si è fatto luce, oscurando la magnificenza delle opere che mostrava il Qatar. Diverse sono le indagini che hanno voluto fare luce su questa storia.

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Un rapporto della Human Rights Watch del 2014 illustra le drammatiche condizioni a cui sono sottoposti i lavoratori stranieri in Qatar, che solitamente pagano cifre esorbitanti per il processo di selezione e assunzione nei cantieri edili.

Anche il report di Amnesty International aveva sottolineato le condizioni di lavoro inaccettabili e gli abusi nel settore dell’edilizia in Qatar già nel 2013. Lavoratori migranti pagati meno di un euro l’ora nel progetto di costruzioni di lusso, costretti a dormire in sette per stanza in baraccopoli prive di servizi, mentre di giorno sfruttati per costruire opere maestose come il grattacielo chiamato La Torre del Calcio che ospita il Comitato organizzatore del Mondiale 2022. Nel rapporto l’Amnesty International analizzava e sottolineava le condizioni dei lavoratori che non ricevono lo stipendio da oltre un anno. Chi protesta è licenziato senza che gli siano restituiti i documenti per espatriare, o è addirittura arrestato.

I protagonisti di tale situazione sempre più insostenibile dal punto di vista dei diritti umani, sono i migranti provenienti per lo più da Nepal, India e Sri Lanka al lavoro per 7,5 euro al giorno che non vengono nemmeno pagati da svariati mesi, come denuncia Amnesty International.

Dal risultato di ricerche ed interviste è emerso un vero e proprio abuso in materia di diritto del lavoro, cui il Qatar rimane insensibile ha dichiarato Sharan Burrow, segretario del sindacato internazionale ITUC che utilizza senza timore il termine “schiavitù moderna”.

L’inchiesta di Robert Booth e di Pete Pattisson, pubblicata nell’estate 2013 sul quotidiano britannico “The Guardian” racconta l’infernale odissea di migliaia di lavoratori nepalesi che partecipano alla costruzione degli avveniristici stadi dove si dovrebbero giocare le partite. Storie di straordinario sfruttamento della manovalanza migrante: tra lavori forzati, indegne condizioni sanitarie, passaporti requisiti e stipendi congelati dalle società appaltatrici dei lavori.

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Il tutto per la gloria di uno dei paesi più ricchi al mondo, grazie agli enormi giacimenti di petrolio e gas naturale che possiede, e per il piacere del pubblico televisivo di poter assistere ai primi Mondiali di calcio giocati in nuovi stadi utopistici e architettonicamente virtuosi.

Intanto in Qatar si continua a lavorare.

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