IL Purosanguedi Corsa Settimanale Di Informazione Ippica a Cura Di A.N.A.C
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Anno 2014 - Numero 14 IL PUROSANGUEdi Corsa Settimanale di informazione ippica a cura di A.N.A.C. e S.G.A. RaimondoVisione TRENT’ANNI DI DERBY ...Tra storie e ricordi La notizia buona è che in pista di saranno due fratellastri di der- bywinner figli di Sea The Stars, lo stallone caldo di queste setti- Gastone degli Albizi alla fine degli anni 50 scrisse la Storia del mane che al momento in cui furono concepiti i puledri costava Derby italiano dalla fondazione ai suoi giorni. Nel 1985 , del tutto 85.000 euro. Sono Dark Sea (fratellastro di De Sica) e Sopran Ni- immeritatamente, fummo chiamati dalla Lancia che sponsorizzava colo (fratellastro di Cima de Triomphe). Leggere questi nomi signi- la nostra massima corsa a colmare la lacuna degli anni che erano fica che l’allevamento italiano è ancora in piedi, anche se i puledri trascorsi. Il volume fu curato da Cesare Beltrami per la edizioni del Derby 2014 erano stati pensati tra l’inverno del 2009 e la pri- Derby e fu dedicato alla amicizia verso Enrico Arcari. Sono passati mavera del 2010, prima che la crisi esplodesse in maniera clamo- altri 30 anni, l’ippica sta vivendo e da diverse stagioni il suo “day rosa. La notizia cattiva è che in campo ci sarà solo un portacolori after”. Non c’è più nulla, intorno a noi rovine e desolazione. Se chi estero, il tedesco Oil of England che è ancora maiden ma va co- ha la età giusta si guarda indietro si mette a piangere, eppure l’av- munque temuto. Potevamo avere anche l’irlandese Good Tradi- tion, ma Dermot Weld dopo aver predisposto tutto per la trasferta venire non è dietro le spalle ma sempre dinanzi a noi e , sempre non è stato soddisfatto di un lavoro e ha abbandoto il progetto. noi, siamo gli artefici del nostro destino. Ci vuole molto coraggio Che Derby sarà? Un Derby figlio del suo tempo, come sempre, a pensare ad un avvenire per l’ippica italiana . Proviamoci lo stesso perché le corse non sono slegate dalla realtà che hanno intorno. adesso che forse ci è stata riconsegnata ope legis ( vedremo Un Derby di crisi, oseremmo dire boicottato dagli stranieri, che come) la nostra Istituzione di riferimento. Il primo passo. Pensare hanno un sacco di buone ragioni e un solo torto, quello di pensare di trovare un editore ippico nell’anno di disgrazia 2014 è più di all’ippica europea come a una somma di entità nazionali – magari una barzelletta. Eppure solo la Cultura può salvarci, solo le giuste in battaglia tra di loro – e non come a un’unica “industria”, in cui coordinate intellettuali possono essere la base per un tentativo di c’è spazio per i fortissimi, i forti e i deboli. Oltretutto i ruoli spesso ricrescita o per resettare il settore. Della Cultura vuole essere ba- si scambiano. Paesi che sembravano forti sono diventati deboli luardo anche fastidioso a volte ma non rinuncia alla sua missione. come nel caso dell’Italia, altri che vent’anni fa erano sull’orlo di Per questo ci proponiamo di rivivere insieme (ognuno ovviamente una crisi di sistema (la Francia) si sono risollevati e rappresentano condirà il tutto con i preziosissimi personali ricordi) i trenta anni il nuovo Eldorado. La cosa certa è che l’Itala deve mettersi a che separano il Derby 1984 , l’ultimo presente sul libro, da quello norma per tornare a sedersi senza complessi al tavolo europeo. Il che ci andremo a gustare insieme. Un piccolo, relativo , tuffo nel disastro del 2012 sarà lungo da riparare, la prima pezza è stata passato sempre più vicino man mano che gli anni passeranno. messa, ora manca la seconda, il saldo dei premi alle scuderie ita- Alcune di queste storie sono state pubblicate da Trotto & Turf, altre liane almeno per le corse di gruppo e le listed. lo saranno. Qui proponiamo un rapido bigino che vi potrà essere Sarà solo un salvataggio in corner ma ce l’ha insegnato l’Uruguay utile per fare la figura dei sapienti nei conciliaboli intorno al Derby del Maracanazo. Si può anche difendere la sconfitta aspettando Un qualcosa che è reso possibile dalla disponibilità generosa di di creare le condizioni per ribaltare la partita. Il galoppo, l’alleva- uno degli ultimi altri baluardi della cultura del nostro mondo , mento, hanno davanti almeno un lustro di sangue sudore e la- l’Anac, testimone preziosa ed operosa di un messaggio che Enrico crime, di lenta ricostruzione. Arcari ha consegnato a tutti colori che hanno creduto in lui. Anac Lo sappiamo tutti e non ci sono bacchette magiche, l’unica solu- è cultura e dobbiamo alla gentilezza di Alessandro Santoni il re- zione è quella di abbassare la testa e lavorare, di investire con perimento non facile ma indispensabile del materiale di ricerca maggior saggezza dato che i mezzi a disposizione sono minori, di che era stato conservato con pazienza dalla cara Carla , lei si dav- raccontare sempre la verità. Forza, signori, il Derby sta arrivando vero testimone operosa di un mondo che è pian piano è svanito e alla corsa che tutti vogliono vincere è dedicato questo numero. ma che lottiamo perché torni ad essere il nostro vero mondo. Alla Buon Derby a tutti, per un giorno almeno cerchiamo di divertirci nostra Carla dedichiamo questo modesto sforzo. con le corse e i cavalli. Mario Berardelli N U O V A S E D E A N A C - S G A s r l Viale F. Caprilli 30, 20151 Milano Orari Ufficio 8.30 - 12,30 / 13,30 - 17,30 Tel. 02.39210416 - 02.33004116 - Fax 02.33004061 [email protected] - [email protected] 2 ©ANAC-SGA IL PUROSANGUEdi Corsa Proprio per questo serve un’associazione degli allevatori Elezioni ANAC il momento delle scelte forte e battagliera, capace di fissare dei punti fermi, di es- VOLTI NUOVI E PASSIONI sere rappresentativa e di ribadire la centralità dell’alleva- mento. Speravo in vista di queste elezioni si potesse Una volta, quando l’ippica era ricca e potente, le elezioni per arrivare alla riunificazione delle associazioni degli allevatori. le cariche sociali dell’Anac facevano discutere per mesi, Purtroppo non è accaduto ma mi auguro che ci si possa come gli antichi congressi della Democrazia Cristiana, tra giungere nel breve periodo perché siamo una parte di un notti dei lunghi coltelli e liste bulgare. Ora che siamo asser- settore già piccolo, che non può permettersi il lusso di di- ragliati alla difesa del fortino l’assemblea di Roma arriva visioni all’interno delle categorie stesse”. Carlo Borsani è quasi sottovoce. Eppure domenica si sceglieranno gli undici probabilmente il più riservato tra i protagonisti del’ippica consiglieri chiamati a reggere l’associazione in un momento italiana. Se dovesse fondare un partito lo chiamerebbe Sot- estremamente delicato. Massimo Parri della Le.Gi. ne ha la tovoce… “Ho sempre avuto un approccio diverso, le corse piena consapevolezza: “Qui si continua a discutere e tutti sono un divertimento e un impegno sportivo. I colori di fa- pensano a difendere il loro orticello, dimenticando che se miglia esistono da decenni però non avevo mai pensato a non ci sarà uno sforzo comune, tra poco non avremo più un ruolo in un’associazione. Me l’hanno chiesto e, per spi- l’orto e nulla di cui parlare. I numeri sono chiari, il calo delle rito di servizio, ho accettato. Cercherò di portare il mio con- nascite è arrivato oltre il livello di allarme. Se non riparte la tributo di lavoro e di passione”. Borsani, sottovoce, è produzione viene a mancare una delle ragioni fondamentali proprietario e allevatore sia al galoppo che al trotto, com- per fare le corse e gli ippodromi non potranno più difendere proprietario di Red Rocks, impegnato a tutto campo. Non il loro diritto a ospitare una giornata in più o in meno…” aspettatevi proclami, piuttosto suggerimenti e passione. Un L’allevatore di Biz The Nurse ha un disegno in mente: “Più altro nome nuovo per il consiglio ANAC è quello di France- che altro sono pronto a dare il mio contributo all’associa- sca Turri, che lavora con grande passione e ama poco par- zione, adesso che serve una svolta nel modo di pensare. lare. “Se c’è da dare una mano sono a disposizione, anche L’allevamento è la spina dorsale dell’attività ippica, forse lo se il tempo, con tutti gli impegni che ho con i cavalli, non è dico perché sono allevatore, ma credo che senza una pro- molto. Penso di poter fare da punto di riferimento per la To- duzione nazionale degna di questo nome le corse non ab- scana, che è una regione importante, dove ci sono com- biano significato. Per questo gli allevatori vanno tutelati. In plessi grandi ma anche tanti piccoli allevatori” spiega passato c’erano incentivi forti, ora non c’è più nulla e questo Francesca. spostamento di risorse ha avviato la crisi della produzione. E la sua presenza permetterà una rappresentanza a una Non potremo far conto – ma non sarà diverso in altri settori “forma allevatoria” particolare. “Allevo per correre, selezio- - sugli aiuti dello Stato ma sulle risorse che sapremo pro- nando tra le mie cavalle quelle che meritano di andare in durre e dovremo essere molto vigili sulla distribuzione delle razza. Sono arrivata a nove fattrici, non sono poche” rac- stesse. Per questo serve un’associazione degli allevatori conta.Domenica si voterà, questi quattro sono i volti nuovi forte, che sappia valorizzare il contributo di tutti, di chi si af- per l’ANAC. Rimangono da riempire altri sette sgabelli e a faccia per la prima volta alla “politica” e di chi si occupa da riguardo alcuni tra i consiglieri in carica hanno offerto la di- anni dell’associazione”.