MENSILE N.9 SETTEMBRE 2013 € 3,50

fondazione ente™ dello spettacolo SPAZIO

VENEZIA 70 QUANDO LA MOSTRA PROFONDO E’ DOC Clooney e Sandra Bullock alla ricerca di Gravity. L’odissea in 3D di Cuarón GIOCHI DA RAGAZZI Continua la saga di Percy Jackson, figlio di Poseidone rivisitato da Hollywood RUSH FINALE Due leggende al volante: Niki Lauda vs. James Hunt. Dirige Ron Howard Poste Italiane SpA - Sped. in Abb. Post. - D.I. 353/2003 - D.I. Post. Abb. in Italiane SpA - Sped. Poste DCB Milano comma 1, 1, art. n° 46), 27.02.2004, in L. (conv.

FABIO NOVEMBRE - ATELIER PERSOL, NOV 2012. rivista del cinematografo fondazione ente dello spettacolo

Nuova serie - Anno 82 n. 9 settembre 2013 In copertina Gravity di Alfonso Cuarón Punti di vista Seguici anche su FACEBOOK Rivista del Cinematografo Cinematografo.it EnteSpettacolo TertioMillennioFilmFest TWITTER @cinematografoIT

YOUTUBE EnteSpettacolo Approdo al Lido

DIRETTORE RESPONSABILE Dario Edoardo Viganò “Meno frenetico di Cannes, più attento ai dettagli di Toronto, e senza il clima rigido di Berlino. Qui l’atmosfera è curiosamente rilassata. I suoi CAPOREDATTORE Marina Sanna frequentatori vanno in giro in bicicletta. Il programma, è relativamente REDAZIONE snello. Ma tutto ciò non avrebbe alcuna importanza se non avesse Gianluca Arnone, Federico Pontiggia, Valerio pure un cartellone degno della massima attenzione” (Justin Chang, Sammarco Variety, 26 luglio 2013). Sottoscriviamo tutto questo non per piaggeria CONTATTI [email protected] nei confronti della Mostra ma perché un occhio meno implicato nelle ART DIRECTOR Alessandro Palmieri meglio le eccellenze che abbiamo davanti. Spesso tirato in mezzo da HANNO COLLABORATO corifei della polemica, il Festival di Venezia merita rispetto. Specie Angela Bosetto, Orio Caldiron, Gianluigi Ceccarelli, Andrea Chimento, Silvio Danese, in un anno in cui il programma allestito Alessandro De Simone, Alessandra De Tommasi, da Barbera & Co. è un capolavoro di Adriano Ercolani, Bruno Fornara, Antonio Fucito, Sante Giannoccaro, Gianfrancesco Iacono, equilibrio: insieme ai maestri (Miyazaki, Massimo Monteleone, Franco Montini, Morando Morandini, Luca Pellegrini, Manuela Pinetti, Amelio, Frears) le star (Clooney, Bullock) Angela Prudenzi, Italo Silla, Marco Spagnoli Gravity, REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE DI ROMA Philomena) trovano asilo autori giovani N. 380 del 25 luglio 1986 Iscrizione al R.O.C. n. 15183 del 21/05/2007 o già affermati (Gröning, Morris, Rosi), ricerca e contaminazioni linguistiche, STAMPA !"#$%%%'% Pomezia (RM) Finita di stampare nel mese di agosto 2013 documentario.

MARKETING E ADVERTISING *+!4';<%#'=> Una Mostra che ridisegna la mappa %<?H'<;%H%UWX%<?H'<;%H< del cinema collegando il centro alla "HHYY'

PROPRIETA’ ED EDITORE protagonisti al Lido. Nel consueto spazio Ad Amos Gitai dedicato – lo stand all’Excelsior – ospiteremo anche una gift room, il Bresson 2013 documentari (Carlo Maria Martini. Un uomo di Dio, di Salvatore Nocita), convegni internazionali (sull’integrazione, con il ministro Kyenge). PRESIDENTE Dario Edoardo Viganò , un saluto e un grazie, alla redazione, ai collaboratori, a tutto DIRETTORE il personale: dopo quasi dieci anni di intenso lavoro alla guida della Antonio Urrata Rivista e della Fondazione, lascio il timone di entrambe a Ivan Maffeis, UFFICIO STAMPA a cui mi legano un’amicizia di lungo corso e rapporti costruttivi a livello professionale. Con la sua decennale esperienza nei media, saprà COMUNICAZIONE E SVILUPPO Franco Conta - [email protected] valorizzare al meglio il ricco patrimonio umano e culturale che gli

COORDINAMENTO SEGRETERIA Marisa Meoni - [email protected]

DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE Via G. Palombini, 6 - 00165 Roma - Tel. 06.96.519.200 Fax 06.96.519.220 - amministrazione@ entespettacolo.org

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Iniziativa realizzata con il contributo della Direzione Generale Cinema - Ministero per i Beni e le Attività Culturali La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250 rivista del cinematografo settembre 2013 fondazione ente dello spettacolo 5

SOMMARIO SETTEMBRE 2013

18 Morandini in pillole 10 Glamorous 14 Colpo d’occhio 16 Il ritorno di Percy Jackson A tu per tu con Logan Lerman e Alexandra Daddario. Protagonisti nel sequel del kolossal mitologico per ragazzi 22 18 Formula Rush L’epica rivalità tra Niki Lauda Sandra e James Hunt nell’esplosivo biopic di Ron Howard. Daniel Bullock Brühl e Chris Hemsworth piloti senza paura PERSA NELLO SPAZIO: GRAVITY 22 COVER STORY Gravity 3D Alla scoperta dell’ignoto: la 50 scommessa stereoscopica di 32 Cuarón, con Clooney e Bullock. Apertura stellare al Lido 27 VENEZIA 70 Alberto Barbera: “La mia Mostra” 32 I film 40 Lady Eva 42 William Friedkin. Genere d’autore 46 Bernardo DIRK BOGARDE Bertolucci. L’anticonformista 48 Paul Schrader. Canyons con 18 vista 50 Ritratti Dirk Bogarde: la svolta con Il servo di Losey, la consacrazione con Luchino Visconti Scarlett Johansson 53 IN PISTA CON RUSH UNDER THE SKIN Recensioni, anteprime, colpi di fulmine

72 Dvd & Blu-ray Re della terra selvaggia, Il grande Gatsby e “Mad Max Collection” 78 Borsa del cinema 42 16 80 Libri IL LEONE D’ORO PERCY JACKSON NEL WILLIAM FRIEDKIN MARE DEI MOSTRI 82 Colonne sonore

rivista del cinematografo settembre 2013 fondazione ente dello spettacolo 7 Morandini in pillole di Morando Morandini Fine pen[n]a mai

Il cingalese indomito 30 anni - Si può diventare cineasti in molti modi, lo sappiamo da anni, ma quello del cingalese Asoka Handagama è un caso speciale. Ha diretto 7 lungometraggi tra cui This is My Moon e Flying with One Wing hanno circolato in molti festival interna- zionali. Censurato in patria nel 2005, il successivo Aksharaya non è mai uscito dallo Sri Lanka (già Ceylon), ma su Internet ha trovato 6 milioni di spettatori. Ora Handagama, cineasta e poeta, si guadagna da vivere come direttore della comunica- VISIONI FORZATE E INDULTI CRITICI Una scena di Ini Avan, scritto e Nella Mostra piccola c’è il vino buono. diretto da Asoka STOP Venezia non Baratta: il Sacro Handagama GRA e l’ultimo dei Templari, Marco Müller. STOP L’intrepido di Gianni STOP Bassa e alta marea al Lido: Emma e Dante in Concorso. STOP Dopo Ruby Tuesday ne , Franco Cuarón: “Cerco un centro di Gravity permanente”. STOP un premio di Venezia 70: il Bastone bianco di Filmcritica a James Deen STOP Non solo Hayao Miyazaki e Captain Harlock, un’altra animazione !"# zione della Banca Centrale di Colombo. Finita la guerra civile $%STOP &%, nel 2009, durata più di 30 anni, ha trovato l’energia di scrivere sinossi: hai voluto la bicicletta, adesso dopati! STOP Allerta parrucchieri e dirigere Ini Avan ] E ] F %( EFE`H ]- )STOP$ {|H] per Scarlett Johansson: Under the disperazione. Non volevo che fosse proibito, ma che uscisse su- Skin. STOP$%* scitando discussione. Ho deciso di non far vedere i soldati redu- % -! 4" ci ma di far sentire la loro presenza. Per sopravvivere, la donna STOP6%Stray } ~ ; H&6= amari della guerra non sono mostrati, ma ondeggiano nell’aria”. STOP6>!= L’immorale, Se sposti un tavolo, Fatela Ripetizioni &%?@I"% stattene a casa, One Dementia 3D, Nel libro (ed. de Fallois, 1990) Marcel Pagnol rac- Universitari – Moccia più che Amici. €] XE!F] <% #$'= YH € XEF|Le ALMOST (IN)FAMOUS: DALLE Handagama, Monde del 10-7-2013 si racconta l’aneddoto perché un altro at- STALLE ALLE STARLETTE cineasta tore francese, Daniel Auteuil, ha sentito il bisogno o il desiderio Pete Doherty: “Smetterei...se Marius (1931) e perdessi una mano”. Sbagliato, e poeta Fanny (1932), che fanno parte della trilogia marsigliese. Sono, parla di droga… ##### cingalese, si | olet: Kim Kardashian e Kanye West comprano sanitari d’oro per 500 guadagna da periodo, sebbene i cinecritici del tempo li sbrigarono come un mila sterline. #### BREAKING: Tony  <%## ƒ vivere come Maiello in accappatoio su Facebook. direttore della un remake di #$'%„- #### Ruby: “Non sono una prostituta comunicazione Eƒ] %% per un passatista - ha scritto il critico Franck Nouchi nel 2013 XF######* della Banca - facciamo voti che ciascuno abbia avuto la fortuna di vedere e ;HE[!F Centrale di ascoltare Raimu che interpreta César. Quanto a Auteuil, si limita ##### Al Bano, l’esorciccio: Colombo ancora una volta a un semplice esercizio di imitazione di Raimu”. E\! mi coprivo di croci”. ####E$ !*6 F" Federico Pontiggia rivista del cinematografo 8 fondazione ente dello spettacolo settembre 2013 KIM ROSSI STUART

MICAELA RAMAZZOTTI

MARTINA FRIEDERIKE GEDECK

CATTLEYA E RAI CINEMA PRESENTANO ANNI FELICI UN FILM DI DANIELE LUCHETTI CONKIM ROSSI STUART MICAELA RAMAZZOTTI MARTINA FRIEDERIKE GEDECK SAMUEL GAROFALO NICCOLÒ CALVAGNA BENEDETTA BUCCELLATO PIA ENGLEBERTH SOGGETTOESCENEGGIATURASANDRO PETRAGLIA STEFANO RULLI CATERINA VENTURINI EDANIELE LUCHETTI CASTING DIRECTOR E AIUTO REGISTA GIANNI COSTANTINO DIRETTORE DI PRODUZIONE RICCARDO BORNI OPERATORE IVAN CASALGRANDI SEGRETARIA DI EDIZIONE MELISSA STRIZZI COSTUMI MARIA RITA BARBERA SCENOGRAFIA GIANCARLO BASILI SUONO MAURIZIO ARGENTIERI FOTOGRAFIACLAUDIO COLLEPICCOLO MUSICHEFRANCO PIERSANTI MONTAGGIOMIRCO GARRONE FRANCESCO GARRONE ORGANIZZATOREGENERALESANDRA BONACCHI PRODUTTOREESECUTIVOMATTEO DE LAURENTIIS PRODOTTODACATTLEYA CONRAI CINEMA PRODUTTOREDELEGATOGINA GARDINI PRODOTTODARICCARDO TOZZI GIOVANNI STABILINI MARCO CHIMENZ REGIADIDANIELE LUCHETTI /annifeliciilfilm DAL 3 OTTOBRE AL CINEMA glam]@*orous a cura di Gianluca Arnone

I pentiti E\Kick Ass 2 prima di $^\_ ""[ onestà, non posso sponsorizzare quel tipo di violenza”. Con questo @`)^ lavoro, al punto da rinunciare alla *)^ \^@* 6j sempre tardivi, talvolta sospetti. 6O!% questo: lavano via la coscienza.

rivista del cinematografo 10 fondazione ente dello spettacolo settembre 2013 Halle Berry #4**@H{||} E\%% )@^%E4* *!F-Daredevil{||X >!"F !!*%

Katherine Heigl Colin Farrell Molto incinta`@ In Miami Vice di Michael Mann, )EF# I`I€€ %\E;! H!)_ le donne come bisbetiche, ansiose e ! * quest’ultimo la star obietta: “A me non amabili e divertenti”. F

Megan Fox Megan Fox contro Transformers non è †E‡ˆ }F ancora interdetti, ma anche prima aveva XE`† H}F

James Franco “Sua Maestà! Mea culpa tardivi, F`I spesso sospetti. !!! di David Gordon Green, in cui l’attore interpretava un principe audace e inconsapevole. rivista del cinematografo settembre 2013 fondazione ente dello spettacolo 11 glamorous Work in progress

Al Pacino Helen Mirren Jacki Weaver Jerry Schatzberg è al lavoro sul sequel de L’attrice Premio Oscar ha confermato la sua Woody Allen ha scelto Jacki Weaver e Lo spaventapasseri, che ha vinto la Palma }4{ >ˆ{ d’Oro quattro decadi fa. Il regista, che Madame Mallory e il piccolo chef indiano, Francia, attualmente al ciak. I due si uniranno ha in mano la sceneggiatura, vorrebbe il tratta dal bestseller di Richard C. Morais. "U] ritorno sul set sia di Al Pacino che di Gene 4> trama, sconosciuto il titolo. Producono Letty Hackman, ma c’è da convincere la Warner. >]Œˆ ƒ]

Joel Edgerton Kevin Costner Neve Campbell 4HŠ] }  Michael Shannon in Midnight Special, il vedremo in Jack Ryan, in due action thriller ŒOrdetWalter, dramedy Š`] (Three Days to Kill e Midnight Delivery), di Anna Mastro basato su un racconto di nel dramma razziale Black and White e in ]X` ] Draft Day e "€{>ˆ H<%#' McFarland„ŒO} Virginia Madsen e Milo Ventimiglia.

rivista del cinematografo 12 fondazione ente dello spettacolo settembre 2013 La più dolce E STRAORDINARIA DI TUTTE LE STORIE D’AMORE

BRIO FILMS & STUDIOCANAL PRESENTANO Romain Audrey GAD Omar Aïssa Charlotte Duris Tautou ELMALEH Sy Maïga Le bon

UN FILM DI TRATTO DA UN ROMANZO DI Michel Gondry Boris Vian edito in Italia da Marcos Y Marcos

LE PARISIEN MATCH PREMIÈRE 12 SETTEMBRE AL CINEMA

scarica l’app di AR-CODE e inquadra la pagina www.kochmedia.it facebook.com/Moodindigoilfilm per visualizzare i contenuti extra del film colpo d’occhio Una scena FESTIVAL DEL MESE di Teen Beach a cura di Massimo Monteleone Movie

Il Canada fa man bassa: Toronto, Ottawa e Vancouer. Attenzione a San Sebastian

TORONTO BICYCLE FILM FESTIVAL 1 INTERNATIONAL FILM 5 ~} FESTIVAL festival newyorchese che in XXXVIII edizione 13 anni ha attraversato più dell’autorevole festival 'Y competitivo, che presenta raccontare il ciclismo urbano molti titoli canadesi e e celebrare la bicicletta in internazionali, con molte ogni forma. Musica, arte, anteprime assolute. Il mercato design, contest, eventi off, ma mondiale del cinema è puntato soprattutto cinema. Più di 60 sulla manifestazione. }X report di eventi, animazione, coloro che reinventano lo spazio e la città, su due ruote. Località Firenze, Italia Periodo 26-29 settembre Tel.H';?Y='<<< Web ˆ Mail [email protected] Resp. Ciclica

PRIX ITALIA Località Toronto (Ontario), 6 LXV edizione del Premio, Canada la più antica e prestigiosa Periodo 5-15 settembre rassegna-concorso Tel.%%#'#=„$=;;H;# internazionale per opere Web tiff.net radiofoniche, televisive L’esercito del surf Mail • (nelle tre sezioni: Drama, Resp. Piers Handling Documentari, Performing Il beach party movie torna di moda. Dalla Disney ƒ„€ MILANO FILM FESTIVAL rappresentati un centinaio di un tuffo nel passato 2 XVIII edizione del concorso '? }EF paesi. lungometraggi. Una selezione Località Torino, Italia di titoli inediti e di qualità, più Periodo 21-26 settembre una ricca programmazione di Tel. (06) 36862358 cantava dei Beach Boys, opere fuori concorso. Previsto Web prixitalia.rai.it Catherine Spaak. Lontano (con Paul Dano protagonista), un omaggio a Sylvain George, Mail [email protected] autore di cinema politico e Resp. Giovanna Milella L’ #$='4H ]Œˆ sperimentale, con un’ampia dei Beach Boys a frangersi sotto destinato a sostituire ’*]E} DONOSTIA ZINEMALDIA the time”. 7 - FESTIVAL DE SAN l’ombrellone, sirene in bikini a nel cuore dei fan: Teen Località Milano, Italia SEBASTIAN Periodo 5-15 settembre LXI edizione per la rassegna coprire distanze di decoro e di Ultimo anno di Tel. (02) 713613 basca, competitiva, palme su spiagge assolate. L’Italia college, due adolescenti che si Web fra i maggiori festival Mail • Abbronzatissima, la California amano a scadenza (Ross Lynch e Resp. Alessandro Beretta, Recenti produzioni mondiali in nuova terra promessa. Nell’aria Maia Mitchell, nella foto in basso), Vincenzo Rossini }}E"]F inoltre retrospettive. ozio e indolenza. Good vibrations emozioni in musica, innocenti OTTAWA {ˆ’] evasioni e surf, tutto dentro il 3 INTERNATIONAL ANIMATION FESTIVAL ]ˆ sogno di una notte di mezza XXXVII edizione dell’importante manifestazione } estate che trasporta i novelli canadese dedicata al cinema di una stagione, scottato dall’onda Romeo e Giulietta dentro il loro d’animazione. Prevede sezioni competitive e non, lunga della politica (il Vietnam, XWet Side Story. più retrospettive e proiezioni il ‘68). Oggi ci riprova: in arrivo A settembre su Disney Channel speciali. Località Ottawa (Ontario), ‡€ Italia. G.A. Canada Periodo 18-22 settembre Località Donostia-San Tel. (001-613) 2328769 Sebastiàn, Spagna Web animationfestival.ca Periodo 20-28 settembre Mail [email protected] Tel. %%H'$'H„'?#<#< Resp. Chris Robinson Web sansebastianfestival.com Mail ssiff@sansebastianfestival. TRAILERS FILMFEST com 4 XI edizione del festival Resp. José Luis Rebordinos che premia – unico in Europa – i migliori trailer VANCOUVER 8 INTERNATIONAL FILM di distribuzione e l’art director FESTIVAL della migliore locandina XXXII edizione del festival dell’anno. Tra le iniziative, competitivo, uno dei più ’*]E] grandi del Nordamerica: Game” H?%;Y} (dedicato alla progettazione con particolare attenzione „E4 alle produzioni dell’Estremo comunicazione integrata. Dal Oriente, del Canada e ai titoli poster ai titoli di testa”, ma anche un incontro sulla storia Località Vancouver (BC), e l’evoluzione del videogioco. Canada Località Catania, Italia Periodo 26 settembre - 11 Periodo 25-28 settembre ottobre Tel. %=„H<<'

rivista del cinematografo ‚} fondazione ente dello spettacolo settembre 2013

leggenda teen

Alexandra Daddario e Logan Lerman protagonisti di Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - Il mare Percy dei mostri nel mito Logan Lerman e Alexandra Daddario ci parlano di Dei dell’Olimpo - Il mare dei mostri: “Jackson piace perché, come tutti noi, non è perfetto”

di Alessandra De Tommasi

La favola della buonanotte Una saga nata per amore: Rick Riordan

Peter Pan e Pinocchio sono stati pensionati prima del tempo quando un insegnante texano, Rick Riordan, ha inventato una nuova favola della buonanotte per il figlio di 9 anni, Haley. Il bambino, affetto da dislessia e disturbi dell’attenzione, detestava la scuola e aveva bisogno di un personaggio con cui potesse identificarsi. Ci ha pensato il papà, sfruttando il suo amore per la mitologia greca: è nato così rivista del cinematografo 16 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 arry Potter ha la in Noah di Aronofsky – resta H sindrome la capacità di chiedere aiuto. dell’abbandono, Il sostegno della famiglia e Katniss di Hunger Games degli amici aiuta a agisce prima di pensare, Bella riconquistare fiducia in se di Twilight è imbranata e stessi e nelle proprie Lena di Beautiful Creatures capacità. Anch’io a scuola vive di paranoie: non si può mi sentivo un perdente e certo dire che gli eroi tuttora ci sono situazioni cinematografici (mutuati che mi mettono a disagio e dalla letteratura young adult) decisioni di cui mi pento, ma rappresentino il ritratto alla fine cerco di trarne dell’invulnerabilità. E il senso lezioni per il futuro”. “Il liceo di inadeguatezza di Percy rischia di travolgerti – Jackson, semidio adolescente aggiunge la Daddario – e figlio di Poseidone, conferma devi fare attenzione: va la teoria: dopo una missione bene avere in mente ben gloriosa sperimenta la chiari gli obiettivi e seguire caducità del successo nella cuore e istinto per seconda pellicola della saga, raggiungerli, ma la Percy Jackson e gli dei competizione deve restare dell’Olimpo - Il mare dei sana e sportiva”. mostri, in sala dal 12 settembre ma presentata al L’Olimpo di Giffoni Film Festival dalla Hollywood coppia di protagonisti, Logan La progenie degli dei Lerman (Percy) e Alexandra dell’Olimpo viene Daddario (Annabeth, sottoposta ad una serie di generata da Atena). sfide nel Campo Mezzosangue: queste Ordinario ed battaglie-allenamento eccezionale ricordano la rivalità “Percy piace proprio perché hollywoodiana. non è perfetto – spiega “Ingenuamente quando Lerman –. Ha infatti una serie avevo 14 anni – ricorda di problemi, dislessia inclusa. Lerman – pensavo che un Diverte e appassiona: le sue film mi avrebbe spalancato avventure sono storie di le porte dello show persone ordinarie a cui business. Ho trovato quattro capitano avventure copioni interessanti che eccezionali, proprio come avrei voluto interpretare ma nei romanzi di Harry Potter nessuno mi ha dato una con cui sono cresciuto”. “In chance. Solo grazie a Percy effetti le difficoltà della vita mi si sono spalancate non ti impediscono di numerose porte e ho il diventare grande – concorda privilegio di scegliere la collega – perché da sbagli indistintamente blockbuster ed errori poi ti riprendi. Non o pellicole indipendenti”. avremmo potuto lanciare ai “Conosco bene la ragazzi un messaggio più sensazione di essere e il semidio per il figlio di 9 anni profondo: persino i figli di un rifiutata – dice la partner – dio greco hanno i loro limiti”. perché ho collezionato Percy Jackson, il semidio figlio di Poseidone, moltissimi no prima di pessimo studente e combinaguai doc. “Mi ha Una vittoria venire notata per questo cambiato la vita – ha dichiarato Haley al condivisa ruolo. Ora il prossimo Mark Ruffalo in NowGuardian You See– Meperché. finalmente gli eroi smettono “Il segreto per non lasciarsi obiettivo consiste nel fare le Adi sinistra essere Morgan perfetti. Percy combatte anche contro sopraffare – continua scelte giuste, con ottimismo Freemanla malattia e e non solo contro i mostri”. La saga l’attore, che presto vedremo e lungimiranza”. % Mélanie Laurent letteraria, pubblicata in Italia da Mondadori, comprende 5 libri venduti in 35 Paesi per oltre 20 milioni di copie. (A.D.T.) rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 17 motore, azione! ULTIMO

La storica rivalità tra Niki Lauda e James Hunt in Rush di Ron Howard: “Il Computer vs. lo Schianto” di Angela Bosetto

rivista del cinematografo 18 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 GIRO

tu chi tifi? Il Computer o lo ‘‘ Schianto?”. E Durante gli anni Settanta, questa era la grande domanda che circolava fra gli appassionati di Formula 1. Ossia, stai con Niki Lauda o con James Hunt? Complice l’uscita del film Rush (dal 19 settembre con 01 distribution), diretto da Ron Howard e dedicato ai due leggendari piloti (rivali sulla pista, amici nel pri- vato), anche il pubblico contempora- neo sarà costretto a prendere posi- zione. Perché, ieri come oggi, parteg- giare per l’uno o per l’altro non è una questione di scuderie o di naziona- lità, quanto la scelta di uno stile di vita e di corsa ben preciso: il metodo contro l’istinto. L’austriaco Lauda, freddo e di poche parole, era total- mente dedito al culto dell’auto (con-

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 19 motore, azione!

Rush: a sinistra Brühl con Ron Howard, in basso ancora l'attore con Chris Hemsworth

trollava le sue vetture in ogni singolo che per incarnare due uomini così volto (anzi, gli addominali) di Thor, il dettaglio, meglio di un elaboratore diversi, servIssero anche due interpre- dio del tuono (la cui prossima avven- dati) e dava la priorità assoluta al ti agli antipodi. Infatti, al di là della tura arriverà a novembre). D’altro risultato, non all’intrattenimento del giovane età, cos’hanno in comune canto, il secondo sinora ha sempre pubblico, il che spiega la sua guida, Chris Hemsworth e Daniel Brühl? Il snobbato la sirena americana per lavorare nei vari paesi europei (lo aiuta il fatto di parlare tedesco, spa- gnolo, inglese, francese e catalano), “La vita è breve e voglio trarne privilegiando ruoli anticonformisti e il massimo godimento”, diceva il film impegnati (Good Bye, Lenin!, Salvador – 26 anni contro, John Rabe, pilota inglese interpretato da Eva). I titoli più hollywoodiani a cui ha partecipato sono stati The Bourne Hemsworth. A Daniel Brühl il ruolo Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo e dell’austriaco Bastardi senza gloria, scelti, però, per appagare il desiderio di farsi dirigere da Paul Greengrass e Quentin Tarantino. Certo Brühl è più carino tanto precisa quanto avara di guizzi primo è il prototipo del ragazzone del vero Lauda, ma se, in teoria, nem- spettacolari. Invece il rivale inglese australiano, tutto sport e blockbuster meno agli attori serve una bella fac- non era soprannominato “Hunt the (da Star Trek a Biancaneve e il caccia- cia per recitare, nella realtà aiuta. % Shunt” (Hunt lo Schianto) per il suo tore, passando per The Avengers), Photo Credit: Jaap Buitendijk © Rush Films aspetto, bensì per le gare spericolate, universalmente noto per essere il Limited / Egoli Tossell Film and Action Image costellate di incidenti. Amava correre a rotta di collo, ma amava ancora di più l’alcol, le feste e le donne (sulla tuta aveva cucita la scritta “Sex: Breakfast of Champions” e i tabloid gli attribuiscono 5000 conquiste). D’altra parte, al contrario del serissi- mo Niki (secondo il quale “a un pilota serve un buon sedere, non una bella faccia”), James era un attraente gua- scone che affermava: “Lauda parla per ore di meccanica coi tecnici. Io sono l’opposto. L’unica cosa che mi interessa è stare dietro un volante, battermi, e vincere. La vita è breve e voglio trarne il massimo godimento”. La loro era storia fin troppo allettante perché il cinema non se ne impadro- nisse. Per adattarla si è scomodato persino un drammaturgo del calibro di Peter Morgan (The Queen, Frost/Nixon). A questo punto è ovvio

rivista del cinematografo 20 fondazione ente dello spettacolo settembre2013

COVER STORY

rivista del cinematografo 22 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 ODISSEA CUARÓN Ritorno spaziale al Lido per il regista messicano. Gravity sovverte le leggi del mercato, punta Kubrick e, con Clooney e la Bullock, viaggia in orbita Oscar di Gianluca Arnone

Un kolossal “sperimentale” Quella di Cuarón è una sfida che rasenta l’impresa. Un thriller sci-fi con soli due personaggi in scena, una trama esilissima e un profluvio di long take. Un paio d’ore dopo si contano appena 156 inquadrature per un film che di norma ne richiederebbe 2000, e piani-sequenza da 6, 8 e 10 minuti. Quello d’apertura esagera: minuti 17. Roba da cinema sperimentale se non fosse un’operazione targata Warner, che proprio su Gravity punta forte in vista degli Oscar 2014. Per ambizioni e specifiche tecniche non era scontato. Dal progetto, che ha avuto una gestazione lunghissima (quasi 3 anni di lavorazione e un rinvio di 11 mesi della data di uscita), si sono sfilati prima la Universal, a cui da tempo Cuarón e il figlio Jonas avevano affidato la loro sceneggiatura, e poi attori del calibro di Robert Downey Jr., Angelina Jolie (che pretendeva un cachet da 20 milioni di dollari!) e Natalie Portman. Alla fine la scelta

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 23 COVER STORY

Saliscendi emotivo che d’improvviso si ferma e scopre scorci di sconvolgente bellezza

è caduta su George Clooney e Sandra Bullock, non proprio un ripiego. Budget finale: 80 milioni, non tantissimi ma nemmeno un’inezia. Sandra Bullock, costretta a recitare senza make-up, è il cuore del film e una potenziale candidata agli Oscar; Clooney, bravo anche lui, ha un peso specifico ridotto rispetto alla collega e Gravity è il lavoro più ambizioso del regista messicano (coadiuvato come sempre dal direttore della fotografia Emmanuel Lubezki), un ritorno in grande a Venezia - apertura, fuori concorso - sette anni dopo I figli degli uomini.

Open Water nello Spazio La Bullock è Ryan Stone, ingegnere alla prima missione Shuttle, e Clooney il veterano incaricato di affiancarla. E’ una “passeggiata”, ma un imprevisto lascia i due alla deriva, in balia del vuoto, l’oscurità, la solitudine e il silenzio. Le quattro grandi privazioni descritte da Burke, il filosofo della Darkness. Ma più che di retaggi romantici il film abbonda di rimandi cinematografici. La descrizione che qualcuno ne ha fatto come di un Open Water nello spazio gli calza a pennello. Anche questo è un survival-movie ad alto tasso d’ansia, un saliscendi emotivo di volontà e sfiducia, speranza e terrore, che d’improvviso si ferma e scopre scorci di sconvolgente bellezza. Forte l’eco esistenziale: il punto più basso della caduta, l’abisso dell’abbandono e della disperazione, è anche l’apice della dignità umana, il definitivo rintocco dello spirito al finale di partita. Lotta per la sopravvivenza che diventa preghiera di salvezza, come nel recente The Grey, dove azione faceva rima con meditazione. Dal “grigio” Alaska di Carnahan al profondo nero di Cuarón, che non è assenza di luce ma ombra di possibili rivelazioni (“…eppure proprio questo spazio vuoto, questo niente contiene la cosa più importante”, Kierkegaard).

Il cosmo di Kubrick Allora la gravità del titolo è l’attrazione del cinema – intero, non solo quello del regista

rivista del cinematografo 24 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 messicano – per l’oscuro? Ostruzione e apertura dell’immagine, il tutto del paesaggio e il nulla del fondo nero? Clooney prima e Del Toro poi (Guillermo ha visto il montato originale), suggeriscono questa lettura e ci danno un riferimento ben preciso: Kubrick. Come nella sua Odissea, anche questo percorso non avrebbe nulla di spaziale ma è pura ottica, “un mare ondoso di sensazioni che si alza e si abbassa oppure respira e sfavilla, come se riempisse senza contorni tutto il campo visivo” (Musil). Lo confermerebbero le soluzioni tecniche e di stile approntate da Cuarón. A parte l’imponente lavoro sul 3D, abbondano travelling, teleobiettivi, panoramiche e soggettive, una cosmologia di marca kubrickiana. Una “fotogenia dell’imponderabile”, per citare Epstein, in cui lo

Spazio è una traiettoria creata dalla mdp, la soggettiva rivela la relatività del vedere, il tempo la coscienza di una durata (un presente immobile), il silenzio l’enigma della parola. E Il cinema un pensiero, informe e disarticolato, spaccato nei frammenti di una Weltanschauung postuma, come quei detriti cosmici di stazioni spaziali in disuso, pattumiere eteree fluttuanti tra le galassie. L’underworld delilliano in orbita con le discariche, gli accumuli e gli sprechi di una civiltà che osserva e si chiede, con tragica incredulità, che cosa ha prodotto. Un naufragio tra il nulla e i rifiuti che non è, non ancora, cupio dissolvi, ma caccia allo scarto a cui aggrapparsi. La dimenticata pietra angolare. Che Cuarón abbia trovato la sua? %

George Clooney e Sandra Bullock in alcune scene di Gravity, diretto da Alfonso Cuarón. Qui sopra 2001: Odissea nello Spazio di Stanley Kubrick

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 25

venezia 70 Steven Spielberg ha lasciato il segno: i premi sono stati dati con il cuore di Marina Sanna foto Pietro Coccia

La selezione è dark ma non mancano le sorprese. Tra horror da ridere e fantasy in 3D

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 27 venezia 70

Il direttore della Mostra di Venezia Alberto Barbera - Foto ASAC

Brad Pitt e altre spettacolari scene di World War Z. In sala dal 27 giugno

rivista del cinematografo 28 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 "Un cartellone rischioso, per fornire una macrofotografia del cinema mondiale”, dice il direttore del Festival. E non si nasconde: “Se un film ha un grande cast ma non ci piace, non lo prendiamo” Alberto Barbera La mia Mostra

di Valerio Sammarco

opera seconda, si sa, è più complicata della getta alle convenzioni e che per questo ha realizza- ’ precedente. Nel caso di Alberto Barbera, al to un’opera molto complessa, visivamente stupefa- secondo anno del secondo mandato (non cente e che, sì, può forse considerarsi spartiacque L consecutivo) da direttore della Mostra di come all’epoca furono le invenzioni di Kubrick. Venezia, non sembra essere così: “Quest’anno sia- E il concorso? Rispetto alla scorsa edizione ci so- mo stati più fortunati, per il cinema mondiale è sta- no due titoli in più. to un periodo molto fertile – abbiamo visto qualco- Rispetto ai 18 film dell’anno passato, abbiamo do- sa come 2000 lungometraggi e oltre 1000 corti – e vuto fare alcune eccezioni: la prima è stata quella di il fatto di poter aprire il Festival con un film come mettere in gara il film di Miyazaki, The Wind Rises, Gravity lo dimostra”. pur non essendo una prima mondiale. Ma è un lavo- Con i dovuti distinguo, la sensazione è quella che ro straordinario, anche per come si inscrive nell’o- sia un colpo paragonabile ad Eyes Wide Shut di pera del regista nipponico, che ha sempre avuto un Kubrick. legame particolare con Venezia. Tutte le altre sono La fortuna gioca molto, è una questione di coinci- premiere mondiali, con scelte che sorprenderanno. denze tra il periodo in cui è prevista la Mostra e la Penso ai documentari di Gianfranco Rosi (Sacro disponibilità di un film. Lo scorso anno, ad esempio, GRA) ed Errol Morris (The Unknown Known): pur per una serie di motivi non riuscimmo a portare Ar- creando un precedente - credo sia la prima volta go di Ben Affleck. Al contrario, neanche il più incal- che la competizione ospita due documentari - ab- lito dei sognatori poteva immaginare che nel ’99 biamo assunto questo rischio per tanti motivi. In avrei inaugurato la mia prima edizione da direttore primo luogo per la qualità di entrambi, in seconda con Eyes Wide Shut… Tornando al presente, e a battuta perché crediamo siano due opere che tra- Gravity, siamo di fronte ad un film di genere, diretto scendono i confini tradizionali del cinema del reale, però da un regista come Cuarón che non si assog- dimostrando come oggigiorno certe “barriere” non

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abbiano più alcun senso: una scelta che prende at- to di quanto non esistano più i “generi” come si in- tendevano una volta. Qual è, se esiste, il fil rouge che caratterizza le opere in gara? È una selezione che fornisce una macrofo- tografia del cinema mondiale a 360°, con riferimenti eterogenei. Siamo rimasti molto colpiti dalla ricorrenza di certi elementi, co- me la violenza non solo sociale, ma familia- re, domestica: un esempio per tutti, Miss Violence del greco Alexandros Avranas. L’altro aspetto che emerge con forza è questa indicazione metaforica rispetto alla crisi mondiale, come se pesasse così tanto da non permettere ai cineasti di realizzare film capaci di dare indicazioni per il futuro o fornire sguardi di speranza, di ottimismo. Una selezione molto radicata nel presente, Il poster di che regala un’immagine complessiva dei tempi bui Venezia70. che stiamo vivendo. A destra, dall’alto, Sacro GRA di Qualche titolo scelto per il richiamo del cast? Gianfranco Rosi e Nessuno. Ci sono film che pur garantendo grosse Stray Dogs di Tsai presenze non ci hanno convinti e quindi non li ab- Ming Liang biamo voluti. Insieme al gruppo di selezionatori – con cui anche quest’anno si è creata una collabora- zione efficace ed armoniosa – abbiamo operato so- lamente scelte funzionali a un allargamento di pro- spettiva sul cinema contemporaneo. sibilitate a garantire la promozione che vorrebbero Per quanto riguarda il discorso sul glamour, poi, ho al proprio film. letto di tutto nel corso dell’anno sui vari Festival. Ci Nell’edizione passata è partito l’esperimento di sono critiche spesso opposte nella loro radicalità: Biennale College. Come procede? da una parte c’è chi accusa le kermesse di essere Il tempo in questa scommessa si è rivelato decisivo: troppo asservite alle logiche del mercato e quindi un anno è veramente molto poco. Ma siamo molto poco attente alla sperimentazione, dall’altra invece soddisfatti di questa edizione numero 0, perché ten- c’è chi, per lo stesso Festival, muove la critica op- tata per la prima volta nel mondo. Alla Mostra pre- posta… senteremo i primi tre film e annunceremo i nuovi 12 Ci sono state rinunce “dolorose”? progetti, facendo tesoro di questa prima esperienza Tutto sommato no, non sono molti i film che man- per migliorarla ancora. cano all’appello. Le assenze sono determinate da E l’esperienza da direttore del Festival? ragioni diverse: perché il film non è ancora pronto Confesso che è stato un anno molto difficile, da tanti oppure perché le strategie di promozione definite punti di vista. La crisi rende tutto molto più compli- dalle società di produzione non coincidono con le cato e questo processo di ridefinizione del cinema e strategie o i desiderata del Festival. dei suoi paradigmi, a tutti i livelli, è qualcosa che co- Spesso può anche accadere che attori importanti stringe gli organizzatori di Festival ad un lavoro di abbiano altri impegni concomitanti al periodo della adeguamento. Un riassetto complessivo del proprio Mostra, quindi le produzioni si troverebbero impos- ruolo e della dimensione del proprio agire. % “Opere molto radicate nel presente, che danno un’immagine complessiva dei tempi bui che stiamo vivendo”

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venezia 70 I FILM DELLA MOSTRA A cura della redazione GIÀ CULT DA NON PERDERE FUORICLASSE OPERE PRIME Tracks di John Curran C Per la prima volta a Venezia, in concorso, il newyorkese John Curran (Il velo dipinto, Stone) con la vera storia di Robyn Davidson (Mia Wasikowska), scrittrice australiana che nel 1977 intraprende un viaggio lungo 2700 Km da Alice Springs fino al mare, attraverso lo sterminato bush australiano. Ad accompagnarla nei nove mesi di viaggio, soltanto quattro cammelli e il fedele cane. Preparate i fazzoletti. CULT ’ GIA

Miss Violence di Alexandros Avranas C

Opera seconda del regista greco che, nel 2008, con Without, è stato premiato al Thessaloniki Film Festival. Stavolta racconta la storia di Angeliki, 14enne che il giorno del suo compleanno si getta dal balcone. La famiglia cerca di nascondere la verità, ma i nodi vengono al pettine. Uno dopo l’altro. Spaventoso e più vero del vero.

rivista del cinematografo 32 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 Wolf Creek 2 di Greg McLean FC

Space Pirate Captain Harlok di Shinji Aramaki FC Trasposizione 3D del pirata spaziale creato da Matsumoto Leiji, il film è ambientato nel 2977, quando gli uomini sono stati esiliati dalla Terra al termine di una sanguinosa battaglia galattica. L’unica speranza dell’umanità per tornare sul pianeta è rappresentata da Harlock e dalla sua ciurma a bordo dell’astronave Arcadia... Dirige Shinji Aramaki, Sono passati quasi dieci anni dagli regista e disegnatore di anime giapponese, per la gioia dei fan. efferati delitti perpetrati da Mike Taylor – vittima una combriccola di giovani persi nel deserto Tom à la ferme

australiano - e il serial killer non è CULT di Xavier Dolan C

ancora pago. La mattanza continua ’ in Wolf Creek 2, sequel di uno dei Giovanissimo regista canadese migliori (e più sottovalutati) film di (classe ’89), Xavier Dolan arriva per genere del decennio. A dirigerlo è la prima volta in concorso al Lido, ancora Greg Mclean, vero talento dopo i recenti passaggi al Certain sanguinario. Grido di battaglia: Regard di Cannes con Les amours morte a Venezia. imaginaires e Laurence Anyways. Stavolta racconta la storia di Tom, GIA caduto in depressione dopo la morte del suo amico (amante): Under the Skin quando decide di andare al di Jonathan Glazer C funerale, si scontra contro un muro di pregiudizi, ipocrisie e omofobia. Jonathan Glazer, nove anni dopo Birth – Io sono Sean. Il regista inglese porta sullo schermo un film tratto dal romanzo omonimo di Michel Faber (Sotto la pelle), Sacrament con Scarlett Johansson nei panni di Isserley, di Ti West O aliena in viaggio a caccia di prede umane, sfruttando la sua bellezza come esca. Ispirato al caso di Jonestown, Innovativo e raffinato. Scarlett da Coppa. quando il predicatore Jim Jones guidò ben 909 persone a compiere il più grande suicidio di massa della storia. Amante del genere thriller/horror, l’americano Ti West, prende dalla storia e ne fa un film che non fa sconti: produce Eli Roth, tenete gli occhi aperti, fino alla... Fine.

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 33 venezia 70 I FILM DELLA MOSTRA GIÀ CULT DA NON PERDERE FUORICLASSE OPERE PRIME Night Moves di Kelly Reichardt C Child of God di James Franco C

Aveva stupito la Mostra, nel 2010, con il western Meek’s Cutoff. Ora l’americana Kelly Reichardt racconta la storia di tre ambientalisti, il cui obiettivo è far esplodere una diga. Cast eccellente: Dakota Fanning, Peter Sarsgaard e soprattutto Jesse Eisenberg, faccia d’angelo e psicopatico da brividi.

The Wind Rises di Hayao Miyazaki C

Qualche mese dopo il passaggio al Certain Regard con As I Lay Dying, James Franco porta in Laguna il suo nuovo film da regista, tratto dal romanzo di McCarthy. La storia è Il grande maestro dell’animazione quella di Lester Ballad, disadattato rifugiatosi in una nipponica e premio Oscar – già caverna che precipita in una condizione selvaggia. Fino a Leone d’Oro alla Carriera nel perdere la ragione e con lui lo spettatore. Con Scott Haze, 2005 – torna in competizione a Tim Blake Nelson e Jim Parrack. Venezia cinque anni dopo Ponyo sulla scogliera. Questa volta il protagonista è Jir Horikoshi, costruttore di aeroplani durante la Seconda Guerra Mondiale. DA NON PERDERE Sacro GRA di Gianfranco Rosi C

Dopo l’India dei barcaioli, il deserto americano dei dropout, il Messico dei killer del narcotraffico, il premiato documentarista Gianfranco Rosi per tre anni s’è perso con un mini-van sul Grande Raccordo Anulare di Roma incrociando mondi invisibili e futuri possibili: antropologia d’asfalto, quando l’on the road è superdoc!

rivista del cinematografo 34 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 Les Terrasses di Merzak Allouache C Algunas Chicas 5 storie diverse che hanno come di Santiago Palavicino O unico comune denominatore la location: la terrazza. Non è Ettore Scola (La terrazza, 1980) ma molto lo ricorda il film di Merzak Allouache, algerino classe ‘47, che opta per il plurale (Les Terrares), come a voler sottolineare che per conoscere Algeri oggi, un solo punto d’osservazione non basta.

Locke In crisi con il marito, Celina decide di di Steven Knight FC rifugiarsi da una vecchia amica nella sua casa di campagna: a catturare la sua La vita di Ivan Locke, costellata di attenzione è Paula, la figlia adottiva successi privati e lavorativi, viene dell’amica. Misteri, realtà e incubi si messa a dura prova da una sovrappongono in un delirio onirico ed telefonata: inizia una corsa contro il esoterico. L’argentino Santiago Palavecino tempo per salvare ciò che gli è più dirige il suo quarto lungometraggio. caro… Thriller girato in tempo reale, con protagonista Tom Hardy, la regia è firmata dall’inglese Steven The Unknown Knight, classe 1959, già ottimo sceneggiatore di Dirty Pretty Known Things e Eastern Promises. di Errol Morris C Astenersi cardiopatici, please.

35 ore trascorse con Donald Rumsfeld - condensate in un’ora e mezza di grande cinema-veritè - restituiscono Tutto si può rimproverare già la misura dell’impresa. Stiamo a David Gordon Green, ma non parlando del controverso, per alcuni di essere scontato. Capacità di mefistofelico, ex Segretario della maneggiare registri e generi Difesa del governo Bush, tra i grandi diversi, smisurato talento, burattinai della Storia americana-e-non fatale discontinuità. Stavolta si degli ultimi 20 anni. Lo intervista Errol misura con una storia di Morris, forse il più radicale dei peccati e redenzione vecchio documentaristi americani. Serve altro? stile. Se non fosse che a dirigerla è lui e a interpretarla un Nicolas Cage che non t’aspetti. DA NON PERDERE

Joe di David Gordon Green C

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 35 venezia 70 I FILM DELLA MOSTRA

GIÀ CULT DA NON PERDERE FUORICLASSE OPERE PRIME

La Jalousie Ana Arabia di Philippe Garrel C di Amos Gitai C Vive con una donna in una modesta abitazione. Ha una figlia, frutto di una passata relazione. É un attore di teatro, molto povero, innamorato della sua compagna. Lei è la bellissima Anna Mouglalis, lui Louis Garrel, l’altro suo padre Philippe. Un abbonato al concorso. Nel 2004 Leone d’Argento alla regia con Les amants régulier.

The Zero Theorem di Therry Gilliam C Quale Terry Gilliam dobbiamo aspettarci a Venezia? Il geniaccio visionario di Brazil o il filmaker involuto degli ultimi anni? A giudicare dalla cifra di questo nuovo progetto – monito di fantasia, ma attuale - più il primo. Hacker solitario sfida l’odioso Management mondiale. Futuro da incubo, cast da sogno: Christoph Waltz, Matt Damon e Tilda Swinton.

Venezia magica per Gitai. Il regista israeliano torna in gara per il Leone d’Oro e porta a casa il Bresson della Fondazione Ente dello Spettacolo, tributo al suo cinema del dialogo. Che regala prospettive nuove in Ana Arabia, sul reportage di una giornalista musulmana in un quartiere di Gerusalemme. Un unico piano sequenza per restituirci il sogno di un mondo senza più fratture. Nemmeno di montaggio. FUORICLASSE

Stray Dogs di Tsai Ming Liang C

Uomo sulla quarantina, disoccupato, abbandonato dalla moglie, vive coi suoi due figli in un quartiere povero di Taipei. Esiste più che altro. Finché un incontro non cambierà il suo destino. Tsai Ming-liang annuncia che sarà il suo ultimo film. Barbera che è un’esperienza oltre il cinema. Non vediamo l’ora di vederlo.

rivista del cinematografo 36 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 L’intrepido di Gianni Amelio C

Il ritorno di Gianni Amelio in gara sette anni dopo La stella che non c’è, con una commedia amara interpretata da Antonio Albanese. In una Milano nel pieno della crisi economica, il quarantenne disoccupato Antonio Pane sbarca il lunario come può: autista di tram, cameriere, muratore, Antonio sembra però non perdere mai la speranza, alla ricerca di una vita migliore. Nel cast anche Livia Rossi e Sandra Ceccarelli.

Philomena di Stephen Frears C Il regista inglese torna in Concorso dopo The Queen, che valse la Coppa Volpi ad Helen Mirren. Ancora una grande protagonista, Judi Dench, per raccontare la storia vera di una donna irlandese che decide di mettersi sulle tracce del figlio, strappatole dalle braccia molti anni prima. Il film è basato sul libro di Martin Sixsmith, The Lost Child of Philomena Lee: A Mother, Her Son and a 50 Year Search. FUORICLASSE

The Police Officer’s Wife di Philip Gröning C Un uomo, una donna, un bambino: The Police Officer’s Wife, la storia – divisa in capitoli – di una giovane famiglia. Cellula fondamentale della società umana, suo emblema. Albero della vita, le radici sono marcie. In regia il Malick tedesco, perciò più livido, chiuso e austero: Philip Gröning. Cinema puro, bello, radicale. Dal grande silenzio al piccolo inferno, sussurra la domanda: dov’è Dio?

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 37 venezia 70 I FILM DELLA MOSTRA GIÀ CULT DA NON PERDERE FUORICLASSE OPERE PRIME

Parkland di Peter Landesman C Un anno dopo At Any Price, Zac Efron di nuovo in Concorso nell’opera prima di Peter Landesman, con Billy Bob Thornton e Paul Giamatti. Basato sul libro di Vincent Bugliosi, il film racconta gli eventi che si sono verificati al Parkland Hospital di Dallas, il giorno in cui Via Castellana Bandiera fu assassinato il presidente John F. Kennedy. di Emma Dante C Domenica pomeriggio, e scirocco: due donne al volante, due macchine, un vicolo. Né la giovane Rosa (Emma Dante, in Piccola patria auto con Alba Rohrwacher), né l’anziana di Alessandro Rossetto O Samira (Elena Cotta) retrocedono, nessuna In un ambizioso e meschino intende farsi da parte: la sfida diventa attesa, nordest italiano, Luisa mette in il romanzo d’esordio della drammaturga e atto un ricatto a sfondo sessuale regista Emma Dante diventa la sua opera a discapito di Menon, con la prima. Scommessa da Leone? complicità di Bilal, il ragazzo dell’amica Renata. E la situazione si complica ancor più… Dirige il padovano Alessandro Rossetto, Il terzo tempo documentarista con studi di di Enrico Maria Artale O antropologia. Dentro e fuori dal carcere, Samuel finisce in un programma di riabilitazione presso un’azienda agricola con la supervisione di Vincenzo,

OPERE PRIME assistente sociale ed ex campione di rugby: lo sport può riscattare la vita? Regista romano, classe 1984, dopo tanti cortometraggi, Enrico Palo Alto Maria Artale esordisce in lungo: Venezia dirà di Gia Coppola O se il ragazzo s’è fatto. Dalla raccolta di racconti In stato di ebbrezza dell’onnipresente James Franco, l’esordiente Gia “Nipote di Ford e Sofia” Coppola scrive, dirige e mette in scena storie di confusione e frustrazione Medeas adolescenziale. Con un occhio a di Andrea Pallaoro O Gus Van Sant e l’altro… ai gioielli di famiglia. L’intimità di una famiglia si rivela tra crepe e ombre. Senza esprimere giudizi morali, l’esordiente Andrea Pallaoro, trentino, sonda i limiti e le fragilità delle relazioni umane, affidandosi a Catalina Sandino Moreno e Brían F. O’Byrne. Attori superlativi, finale tragico. rivista del cinematografo 38 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 VIDEA-CDE E VERTEBRA FILMS PRESENTANO IN ASSOCIAZIONE CON FOCUS FEATURES INTERNATIONAL UNA PRODUZIONE CROSS CREEK PICTURES IN ASSOCIAZIONE CON MONARCH BAY PRODUCTIONS COLIN FIRTH EMILY BLUNT “IL MONDO DI ARTHUR NEWMAN” (ARTHUR NEWMAN) ANNE HECHE CASTING FRANCINE MAISLER C.S.A. E KATHY DRISCOLL-MOHLER SUPERVISORE MUSICHE LINDA COHEN COSTUMI NANCY STEINER MONTAGGIO OLIVIER BUGGE COUTTE MUSICHE NICK URATA SCENOGRAFIA CHRISTOPHER GLASS DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA EDUARD GRAU COPRODUTTORE STEFAN SONNENFELD PRODUTTORI ESECUTIVI HELEN CAPPUCCINO ANDREW CAPPUCCINO JAMES HOLT ERIC M.GREENFELD LISA BRUCE NATALIE G.HILL PRODOTTO DA ALISA TAGER BECKY JOHNSTON MAC CAPPUCCINO BRIAN OLIVER SCENEGGIATURA BECKY JOHNSTON REGIA DANTE ARIOLA www.ilmondodiarthurnewman.it venezia 70

Eva Riccobono nella foto di Giovanni Gastel. Pagina accanto, l'attrice- modella negli scatti di (dall'alto, in senso orario) , Karel Losenicky e Simone Falcetta

Lady Eva

Bellezza ed eleganza, ma non solo. La modella-attrice, madrina della Mostra, si racconta: “Quando l’ho saputo ho pianto di felicità”

di Angela Prudenzi

rivista del cinematografo 40 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 ella è bella, anzi bellissima. sere la madrina della Mostra mi sono In più dotata della naturale sentita onorata e allo stesso tempo ho B eleganza che solo le - avuto paura di non essere all’altezza le hanno in dono. Eva Riccobono, sici- perché di solito questo per un’attrice è liana con sangue tedesco nelle vene, ol- un punto di arrivo, mentre io sono solo tre che stupenda è anche umile. Ha fat- agli inizi. Poi ho pensato che Barbera to il salto nel cinema senza evitare la fi- attraverso me volesse invitare tutti a la, anzi dedicandosi con slancio a quei guardare avanti. Credo sia il segno del- ruoli minori che sono la migliore scuola la sua idea di festival, visto che l’anno per arrivare in alto. Nel 2008 quando passato i film possedevano tutti forti Verdone la chiama accanto a sé in elementi di novità e di apertura verso

“Altra tappa importante nel mio cammino di crescita è La vita oscena di Renato De Maria, appena finito di girare”

Grande Grosso e Verdone in molti l’a- un cinema non scontato”. Ecco che tor- spettano al varco, invece stupisce ca- na la modestia, nonostante nuovi film in vandosela benissimo nella parte della uscita e un progetto per il teatro su cui prostituta di alto bordo. Poi silenzio scaramanticamente tace. per un lungo periodo, fino a una parte- “Sono fatta così, se mi dedico a una co- cipazione nel discusso E la chiamano sa so di non poter improvvisare - com- estate di Paolo Franchi. L’occasione menta esibendo una erre dolcemente giusta è però Passione sinistra (qui so- arrotondata. Per ottenere dei risultati pra) di Marco Ponti, che le regala un non si deve mai correre ma aspettare le Ciak d’oro come migliore attrice non giuste occasioni. Amo troppo questo protagonista. E ora eccola madrina del- mestiere, probabilmente quello che ho la 70° Mostra di Venezia. Un ruolo mai sempre voluto fare. Ho appena finito di facile, figurarsi nell’anno del settanten- girare La vita oscena di Renato De Ma- nale. Ma anche in questo caso sfodera ria, questo film fotografato magistral- l’approccio perfetto: “E’ il mio anno for- mente da Daniele Ciprì farà emergere al tunato – confessa senza reticenze –, pri- massimo le sue qualità di regista visio- ma il Ciak d’oro e ora Venezia: non mi nario. Non sono molti gli autori in grado vergogno a dire che in entrambe le oc- di sperimentare, lui lo è. Mi ha lasciata casioni ho pianto di felicità. Non mi ac- libera di costruire il mio personaggio: cadeva da quando muovevo i primi un’altra tappa importante nel cammino passi nella moda ed ero capace di entu- di crescita”. In attesa della prossima siasmarmi per ogni piccolo riconosci- che, c’è da esserne sicuri, Eva Riccobo- mento. Quando mi hanno chiesto di es- no non tarderà a conquistare. %

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WilliWilliamam FrieFriedkindkin Genere d’autore Leone d’Oro all’Esorcista di Hollywood: “Dovessi pagare per fare il regista, lo farei”

di Silvio Danese

rivista del cinematografo 42 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 ella Nuova Hollywood dei primi anni ‘70, tra le sperimentazioni autoriali dei giovani Scor- ‘‘ sese, De Palma e Spielberg, Il braccio violen- to della legge era un film con le idee molto N chiare. I generi si tengono, la realtà decide come, l’io è un codice per leggere il mondo attuale. Po- peye l’investigatore razzista, Regan la posseduta di Sata- na, Steve l’infiltrato delirante, Aaron il soldato dei nostri Con le sue peccati, lo sceriffo sicario Killer Joe sono sculture vive di un’istintiva, e poi ragionata, combinazione tra l’ossessio- opere ha ne per il cinema e l’ossessione per la realtà. Attratto dal documentario e da Hitchcock, dalla cronaca nera e da illuminato i Fritz Lang, dalla fiaba horror e da Polanski, dotato di un sensibile e raro gusto per l’autocritica, William Friedkin – nuovi linguaggi scrivevo nella motivazione per il premio alla carriera della Milanesiana l’anno scorso – “ha dovuto difendere la sua della violenza e indipendenza dalle ideologie che tendevano a staccare etichette dove, invece, i suoi film illuminavano i nuovi lin- della crisi di guaggi della violenza e della crisi di valori. La sfida di queste righe d’onore era non nominare mai L’esorcista”. valori Ha almeno due primati nella storia del cinema, Friedkin: ha diretto un hit, che come certe canzoni sigilla una car- riera e una biografia artistica con un vago sentore di po- stumo, nel caso un capofila del cinema della paura che, dopo Psycho e Gli uccelli, è tornato a fare paura davvero, essendo L’esorcista (1973) un estrattore equilibrato, per istinto tematico e per ragion formale, di immagini di deli- rio infantile perduranti nel subconscio adulto; ha diretto il primo film omosessuale di Hollywood, una commedia di apparente coralità che scalpella il legno di un umore su- perficiale e condiviso del vissuto gay, scoprendo una ve- ra infelicità individuale che non ha giovato al successo del film, essendo Festa per il compleanno del caro amico Harold (1970) un tentativo d’indagine culturale senza pietà, con gli eccessi del caso. Due film sul diavolo: Pazu- zu e l’invertito. Pazuzu era, è, tremendo, il più bestiale e fruttuoso diavolo della storia del cinema (vale quasi 500 milioni di dollari e non si vede). Harold (e i suoi) è l’altro, il primo gay esposto, nel quotidiano di fragilità, nevrosi, promiscuità, senso di colpa, solitudine, frustrazioni, come era possibile a fine anni ‘60 nel sistema che Friedkin combatteva, ed era già un gesto di ribellione al regime (anche di linguaggio: la frenesia della cinepresa cerca ac- cordi con il ritmo di una vitalità angosciosa).

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Matthew McConaughey in Killer Joe di William Friedkin

fuga in contromano in Vivere e morire a L.A. Ha dovuto difendere la sua (1985), ma anche le sfide corpo a corpo nella na- tura di The Haunted (2003) e le sfide miste mo- indipendenza dalle ideologie che to/corpo di Killer Joe (2012), è l’apertura tempo- ranea di un luna park, originale, irripetibile (ci pro- volevano etichettarlo va ribaltando i tempi Winding Refn), una giostra in cui il tour si alza a volo sopra le cause dramma- Sul diavolo, cioè sulla devianza sepolta e svelata, tiche, nelle mani di un giostraio che gode della di- sull’opposizione al conformismo, sul processo di in- mensione ludica dell’azione, ma non ne perde ra- dagine per suscitare la stortura che un potere ne- gioni e dinamiche. Il piacere del testo, nei suoi ga, copre, rimuove, utilizza, al di là del giudizio, si film, sta quasi sempre nell’equilibrio di una pianifi- gioca una filmografia tra i generi, thriller e horror, cazione estetica. Si discute la “tenuta” del detec- con una vitalità e un piacere, un vero senso del gio- tive di Cruising (1980), imputabile ad Al Pacino, co, diciamo, che ricordano cineasti più giovani e che “ha avuto paura di distruggere la sua imma- freschi, in rincorsa, come Steven Spielberg. “Se do- gine di star con un personaggio troppo negativo” vessi pagare per fare il regista, lo farei. Se cambias- (Morandini), ma non è per niente un film deluden- sero tutte le regole e dicessero: ‘Devi metterti in fila te. A riprova, l’analisi di Vivere e morire a L. A. ci e pagare per farlo’, sarei il primo di quella fila. Diri- porterebbe a comprendere il successo del faccia gere significa giocare, interpretare un ruolo”, così a faccia tra Peterson e Dafoe, secondo regole di Friedkin citato in un bel libro di Daniela Catelli, labirinto scoperte man mano, proprio nella di- uscito quando nessuno prefigurava di dare a Cesa- mensione formale. Killer Joe, un ritratto dell’as- re quel che è di Cesare, come il Leone d’oro che gli surdo criminale contemporaneo, combina in un’o- consegna la Mostra di Venezia 2013. pera il dualismo costante della filmografia di Forse Friedkin è diventato un asso della ripresa Friedkin, tra commedia del paradosso e dell’e- d’inseguimento d’auto perché Howard Hawks, un stravaganza (anche il burlesque di La notte che giorno, facendo a pezzi i suoi film, gli disse: la inventarono lo spogliarello) e thriller di conflitti gente ama gli inseguimenti, buttati, ma fai il mi- machiavellici (anche Jade), rivelatori di storture gliore che sia mai stato girato. La cosa che li ren- sociali ed esistenziali alle radici della violenza, nel de speciali, sotto la metropolitana in Il braccio, la suo macabro spettacolo. %

rivista del cinematografo 44 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 SNGCI SINDACATO NAZIONALE GIORNALISTI CINEMATOGRAFICI ITALIANI venezia 70 L’anticonformista

Benvenuto Presidente. L’ultimo imperatore del cinema italiano sbarca in Giuria. Grande cineasta e spettatore ideale, con lui la qualità è salva

di Silvio Danese

pettatore libero e onnivoro parte gli ammiratori, mentre il punto appunto una vocazione dell’umore di film, e lo è ancora tenace- di fuga, intimo, di questo istinto, è l’ir- del film, che invece, al fondo, è sem- mente, Bernardo Bertolucci resoluto rapporto col padre Attilio, pre un mélo esistenziale, a volte acca- è l’unico cineasta nella sto- che un giorno del marzo 1996, dopo demico, a volte selvatico, legato alle ria del cinema italiano che aver visto Io ballo da sola, a decenni radici dell’artista, a quel doppio esor- S da Strategia del ragno, Ultimo tango a dio nella vita artistica, nella poesia e ha potuto produrre e girare film co- lossali in qualsiasi angolo del pianeta, Parigi, Novecento e L’ultimo impera- nel cinema, a 21 anni, nel 1962. Berto- combinando in tempi grami fi- lucci ha incominciato a meno di che dei grandi capitali e roulet- vent’anni con una sedici milli- te indipendenti, cast e troupe metri tra le cascine dell’Appen- internazionali, nel modello arti- nino dove andava in vacanza. In gianale invece che industriale, sala, quando esce La commare secondo una sensibilità ai tem- secca, a 21 anni, è un exploit pi e nei tempi, direi unica, dei per i critici, che riconoscono sincretismi artistici e culturali un’immagine radicale, fotogra- che evocavano un trend devia- fia di borgata (dall’ultimo capi- to del postmoderno: Visconti, tolo di Ragazzi di vita di Pasoli- Pasolini, Godard, la psicanalisi ni) con sfumature liriche, nell’e- freudiana, il melodramma italia- co della nouvelle vague france- no, David Lean, la world music, se che esaltava il neorealismo, il dipinto rinascimentale nella mentre il giovane Bertolucci lo luce e un istinto decisivo al verso poe- tore gli disse: “Bravo, è il tuo primo trascendeva, come il giovane Pasolini, tico, all’immagine simbolica, a volte al film”. ma in un modo diverso: “Non è affatto canto, decisivo perché stabilisce da Questa vocazione cosmopolita nell’u- pasoliniano nello stile e pochi critici lo che parte stanno i detrattori e da che more del film di Bertolucci Bernardo è notarono” (Morando Morandini). I ci-

rivista del cinematografo 46 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 nici dicono che per tutta la vita Ber- nardo ha cercato nel film un riscatto dalla poesia scritta, totem paterno, motore intimo di tormento per risulta- ti a volte molto alti (Il conformista, Ul- timo tango a Parigi, L’assedio, Strate- gia del ragno). La poesia è sempre un’intenzione vera quando non la si cerca. Ma quella di Bertolucci, non è una debolezza, ovve- ro un obiettivo da perseguire. E’ un im- pulso, una libido. E’ da comprendere che chi non lo capisce o non l’accetta, rifiuti il cinema di Bertolucci. L’altalena è il marchietto adatto per un bigino sui suoi film. Norman Mailer, sull’Espresso, citava incredulo Pauline Kael che, a proposito di Ultimo tango a Parigi par- la di pietra miliare paragonabile nella storia della musica a Le sacre du prin- temps di Stravinsky (“possiede la stes- sa specie di eccitazione, la stessa forza primitiva, lo stesso erotismo penetran- te e imperioso, Bertolucci e Brando hanno alterato i lineamenti d’una forma d’arte”). Mailer lo distrugge. Come Na- La poesia talia Ginzburg, che sul Corriere fa un bel compendio quando esce Novecen- è sempre to: “Trovo Novecento peggio degli altri film, perché più lungo e più ambizioso un'intenzione degli altri, qui l’inutilità, la fatuità e l’ambizione durano più degli altri”. vera quando Gli elogi, li troviamo ovunque, mentre la questione spinosa della tensione non la si cerca. poetica di Bertolucci ci interessa nel caso del suo occhio giudicante. Que- E' un impulso, sta tensione ha creato una sensibilità alla scoperta che fa di Bertolucci Ber- una libido nardo uno spettatore ideale del cine- ma, e questo lo sanno un po’ tutti. Questo è l’elogio a un presidente di giuria? (che torna a Venezia dopo 30 anni). In questo senso: in un grande fe- stival internazionale il cinema gode del privilegio di promiscuità artistica co- me occasione di dispiegamento di una certa totalità, di una massa di creati- vità e industria e modelli culturali e decentramenti che diventa esperienza e scoperta solo in uno sguardo vera- mente libero. Forse, se c’è ancora un film di Mendoza all’altezza di Thy Womb non corriamo il rischio che nes- suno se ne accorga. %Inno alla libertà ambientato Foto pag.46: Courtesy lnell’Americaa Biennale di Venezia - ASAC puritana degli anni ’50: “Il pericolo oggi è perdere la voglia di combattere” rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 47 venezia 70

Da Ozu a Lindsay Lohan, da Scorsese a Bret Easton Ellis: chi comanda la giuria di Orizzonti è al Lido con un film e un pornoattore...

i può passare da Ozu, Bresson e temporanea, i rifiuti di due festival (Sun- ha fatto il regista, con tutti i casi del ca- Dreyer (Trascendental Style in dance e SXSW) sulla fedina penale, le so indie, non ultimo il ricorso a Steven Film, tesi e poi libro nel ’72 a 26 code al Marché di Cannes per condizio- Soderbergh, che dopo aver visto un S anni) a Lindsay Lohan senza nale, la doppia coppia Lohan&Deen, montaggio grezzo s’era offerto di ri- farsi diagnosticare la schizofrenia? Si Schrader&Ellis per garanzia che qualco- montarlo in tre giorni. Com’è finita? Due può scrivere per Scorsese (Taxi Driver, sa di geniale, sballato, weird, fuori fuoco medi alzati, ecco come: “E’ quello che Toro scatenato, L’ultima tentazione di (nonostante abbia l’Auto Focus in car- farebbe lo stesso Soderbergh se un re- Cristo, Al di là della vita) e farsi scrivere net) e wannabe quel che vi pare c’è. gista si offrisse di montargli il film”, ha da Bret Easton Ellis senza, colpo ferire? Crowdfunding, 250mila dollari di bud- chiosato Schrader. Ancora, si può dirigere American Gigolo get e attori pagati 100 al giorno, Lind- C’è da capirlo, ma la speranza è anche e poi trovarsi davanti alla macchina da say Lohan in rehab prima della prima quella di capire il film, che LiLo volle, for- presa il pornoattore “della porta accan- veneziana, il “pranky noirish thriller” in- tissimamente volle interpretare da pro- to”, James Deen? Si può, ma solo se ti teso da Ellis e lo “Schrader film” che ne tagonista, che James Deen (quasi omo- chiami Paul Schrader. nimia a luci rosse) accettò su in- Presidente di giuria a Orizzonti, vito di Ellis. Dalla sua, di Deen, fuori concorso con The Canyons, parodie XXX (Simpson, Griffin) e è al Lido in giudizio e immagini: studi orali (Here comes the Pre- sul primo, lui che è stato calvini- sident), ragazzine concupiscenti sta senza cinema, critico senza e il salto già fatto da Sasha Grey camera, sceneggiatore senza re- (The Girlfriend Experience), con gia, infine, autore uno e bino (re- un biglietto da visita rubato a gia & script) ci si può scommet- Godzilla: Size does matter. Spe- tere, sulla sua ultima fatica, beh, riamo che per Schrader non val- tocca sperare. Un thriller sulla ri- ga: piccolo film, sbilenco e insta- cerca di potere, amore, sesso e bile, ma quanto ci sta bene uno successo nella Hollywood con- dei Canyons al Lido? % Paul Schrader Canyons con vista

di Federico Pontiggia

rivista del cinematografo 48 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 Sandro Parenzo presenta Torna al cinema il Kolossal italiano più famoso al mondo 9 premi oscar® - 4 nastri d’argento 9 david di donatello - 4 golden globe®

UN FILM DI BERNARDO BERTOLUCCI L’EVENTO 10 E 11 SETTEMBRE AL CINEMA IN 3D

www.videa-cde.it RITRATTI di Orio Caldiron

Bogarde, un divo romantico che seppe farsi mirabile attore: dal Servo di Losey alla Morte a Venezia di Visconti Tutta la classe di Dirk

rivista del cinematografo 50 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 irk Bogarde è il nome d’arte di Derek Jules in una gamma di toni che vanno dal Gaspard Ulric Niven van den Bogaerde, nato mellifluo al laido, facendo del sorrisetto a Hampstead il 28 marzo 1921 e morto a stampato in faccia al personaggio il filo Londra l’8 maggio 1999. Figlio dell’art editor conduttore dell’intero film che scandisce le di origine olandese del Times e dell’attrice fasi sempre più abiette della degradazione. Margaret Niven, frequenta la Chelsea School Non è meno inquietante il maturo of Art e debutta in teatro prima dello professore oxfordiano di L’incidente (1967) scoppio del secondo conflitto mondiale. di Losey, scritto da Pinter, che sfrutta al L’esperienza più traumatica è la prigionia nel meglio il suo pacato aplomb di gentleman campo di concentramento di Bergen-Belsen. qui in competizione con l’estroverso Stanley Nel dopoguerra ritorna al palcoscenico, ma Baker. L’ambiente accademico con le sue arriva presto al cinema. Scritturato dalla ipocrisie è lo scenario più adatto per DRank, nonostante la disinvoltura con cui smascherare il fondo torbido e represso che passa da un genere all’altro, deve la sua si nasconde dietro la facciata della popolarità all’affascinante dottore di Quattro rispettabilità, facendo esplodere la ferocia in medicina (1954), la prima di una serie di con cui si approfitta della studentessa commedie che per la loro spregiudicatezza straniera in stato di shock. si collocano in vetta agli incassi. Senza La stagione italiana ne segna la definitiva volerlo, diventa il divo romantico made in consacrazione. La vicenda dell’artista di England più amato dal pubblico femminile. Morte a Venezia (1971) di Luchino Visconti, Nel gran numero di film in cui affina il che insegue l’ultimo slancio erotico per mestiere, solo in rare occasioni – l’aggressivo l’efebico Tadzio, rischierebbe di perdersi nel criminale di I giovani uccidono (1950), il sovraccarico degli arredi e dei costumi coraggioso avvocato omosessuale di Victim dell’inizio novecento se non fosse per la (1961), l’esuberante pistolero di Il coraggio e vibrante interpretazione di Bogarde. la sfida (1961) – lascia affiorare la sua acuta Sofferto alter ego del regista, si aggira tra le sensibilità e sembra far le prove per i calli con lo sguardo smarrito e il passo personaggi disturbanti che gli daranno la claudicante, incapace di sottrarsi alla paura fama. d’invecchiare e al desiderio di bellezza fino Il film della svolta è Il servo (1963) di Joseph a quando nella spiaggia non si affloscia Losey al suo primo incontro con Pinter. sulla sdraio come una marionetta inanimata, Strepitosa radiografia dei rapporti tra servo mentre l’immagine di Tadzio scompare e padrone nella casa signorile – che nella all’orizzonte. Solo un paio d’anni prima il dislocazione dei piani rimanda alle maestro milanese l’aveva voluto sul set di La In apertura e stratificate gerarchie della società caduta degli dei (1969) nei panni sopra Dirk britannica – offre all’attore quarantaduenne dell’impeccabile comprimario chiamato a Bogarde. In alto l’occasione tanto attesa di un ruolo far da spalla alle ambizioni di potere di a destra con memorabile, quello del cameriere Ingrid Thulin sullo sfondo del nazismo Brigitte Bardot dell’esangue aristocratico destinato a rampante, un Macbeth bello e dannato dai in Un dottore in % alto mare soccombere. Il servo è reso magistralmente sinistri bagliori.

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 51 ASUS consiglia Windows 8.

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The Bling Ring

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64 In Another Country

The Grandmaster

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65 In Trance 69 Riddick

Foxfire

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Elysium 54The Bling Ring 64 Infanzia clandestina 56 The Grandmaster 65In Trance 57Come ti spaccio la famiglia 67 A Royal Affair 67 57 Starbuck 67 La variabile umana 59 Foxfire – Ragazze cattive 68La religiosa 59 Una canzone per Marion 68Turbo 60 Elysium 69 Preview 61 Mood Indigo Un piano perfetto 61Il mondo di Arthur I puffi 2 3D Newman L’ultimo imperatore 3D 63 L’evocazione This Is Us (1D3D) 63Oscure presenze Il potere dei soldi A Royal Affair 64 In Another Country Riddick

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 53 i film del mese

Le scarpe di Paris Hilton come le gemme di Ali Babà

rivista del cinematografo 54 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 THE BLING RING ##### Hollywood e fame di fama, Nirvana consumista e teen- emulazioni: la mitologia di Sofia Coppola non giudica

Anteprima caotico ed eccessivo di una show su una delle famiglie certa Los Angeles - quella coinvolte, Pretty Wild. Regia Sofia Coppola delle star che non luccicano Non è una diminuzione che Con Emma Watson, Taissa in cielo, ma brillano, non di la regia sia una sommatoria Farmiga luce propria, sulla terra dei di sequenze piuttosto Genere Drammatico potenti - e la storia di Bling eccitate, che utilizzano Ring diventa plausibile e filmati di telecamere, incredibile allo stesso momenti narrativi in e ragazze non sono tempo. Sofia Coppola, progressiva accelerazione - interrotte. Sanno esperta in solitudini e in perché il furto diventa una L quello che vogliono, mitologie di ieri e di oggi droga e una dipendenza - e hanno ben chiaro a cosa dislocate a diverse un finale pseudo- aspirare. I loro modelli latitudini, dopo aver letto le documentario collegato hanno i contorni luccicanti inchieste e un reportage di alle immagini dell’epoca in e il cuore effimero del Vanity Fair sulla storia vera cui i fatti sono avvenuti sistema che li protegge e di questi adolescenti, ladri (dalla fine del 2008 riproduce. E il sistema è improvvisati più per il gusto all’agosto del 2009, quello - senza scomodare di esserlo che per refurtiva accertata per oltre ancora una volta il concetto necessità, attirati come 3 milioni di dollari, di apparenza – mosche fameliche dagli coinvolte anche le magioni dell’emulazione per quel oggetti e i vestiti custoditi di Orlando Bloom, Megan “nulla” che si appiccica nelle ville dei super-ricchi Fox e Lindsay Lohan, a sua addosso alla vita opulenta hollywoodiani, ha scritto e volta coinvolta come diretto un film che rimane responsabile di altri furti). appunto sospeso in questo La Coppola si astiene non-mondo, che a noi pare fortunatamente distante e per tantissimi dall’assumere una non lo è. Le migliaia di paia posizione giudicante, cosa di scarpe nel boudoir di che ha sempre fatto, che si Paris Hilton - la villa è trattasse degli eccessi davvero la sua - che agli settecenteschi di Marie occhi eccitati dei neo-ladri Antoniette o delle abissali paiono le gemme nella apatie di Somewhere. Ha grotta di Ali Babà e sempre un occhio lucido e scatenano l’effetto Nirvana moderno, e riesce a piegare più di qualsiasi altra perfettamente la sua regia di chi è alla moda. E ha i sostanza stupefacente, alle esigenze e ragioni della mezzi per permetterselo. sono lì a rappresentare storia che vuole raccontare. Mettete poi il gruppetto l’ansia per il tesoro Con qualche spruzzata di disinibito, carino e privo di impossibile di una società eccentrica caratura grandi valori, formato da possibile. Quella stessa che personale. Perfetta la quattro ragazze (tra le poi su quei fatti e con quei colonna sonora. Come quali Emma Watson) e un protagonisti ci ha creato sempre, con Sofia. compagno, nel mondo pure l’immancabile reality LUCA PELLEGRINI %

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 55 i film del mese

THE GRANDMASTER ##### C’era una volta il kung-fu: memoria e oblio per un’elegia delle arti marziali

Anteprima s’inserisce nel filone gongfu, in verità in un bottone strappato a un particolare tra i biopic dedicati al vecchio cappotto e passato di mano, Regia Wong Kar-wai maestro di arti marziali Chiu-wai, (Ip che in una guerra mondiale; più Con Tony Leung, Ziyi Zhang Man, Ip Man 2) alfiere di una tecnica in emozione in un fugace incontro di Genere Drammatico tre mosse, il Wing Chun, e insegnante di sguardi che in tante storie d’amore Bruce Lee. Ma la divaricazione dalla bagnate di lacrime e retorica. E’ il CHI PENSAVA che le arti marziali non tradizione è, in questo caso, così riverbero nel dettaglio, l’eterno nel fossero nelle corde di Wong Kar-wai evidente che sarebbe improprio parlare momento, il destino nella mossa, a dovrà ricredersi vedendo The di comune matrice. Se il film traccia un rendere The Grandmaster un gemello di Grandmaster. Il raffinato tessitore di arco abbastanza ampio nella vita di 2046. Uno struggente apologo mélo assimila il kung-fu con naturalezza Chiu-wai, lo fa secondo il movimento leoniano sulla memoria e l’oblio (con impressionante, come un’estensione astratto e il tempo interiore caratteristici tanto di traccia ripresa da C’era una concava al suo cinema. La disciplina del del cinema di Wong. Nell’abbracciare volta in America). Un film che relega la lottatore, la solennità del gesto, quasi un ventennio – dal 1936 al 1953 – Storia sullo sfondo per illuminare le l’armonia del colpo, la danza del di vicissitudini personali, trasformazioni epopee preziose e dimenticate di chi ha combattimento - atti puri di una sociali e rivolgimenti politici, il regista lasciato più frutti che segni. Piccole metafisica della bellezza - sono non si limita a isolare gli episodi salienti, storie di uomini grandi. Storie di congeniali alla Weltanschauung poetica ma riesce sempre ad estrarre dai singoli maestri. ed estetica del regista, rimandano a uno eventi un riflesso della totalità: c’è più GIANLUCA ARNONE % stile e a un modo di raccontare riconoscibili. A rimarcare poi il legame filogenetico con i precedenti lavori di Wong Kar-wai regala all'action il Wong, ci pensa Tony Leung, l’alter-ego insostituibile. The Grandmaster ritmo interiore del mélo

rivista del cinematografo 56 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 i film del mese

STARBUCK ##### come “Starbuck”. Arriva in Italia con Risate ed emozioni: in provetta, ma vere due anni di ritardo il film campione d’incassi in Canada diretto da Ken Scott: un piccolo caso che ha incuriosito anche la Dreamworks e Spielberg tanto da produrne un remake (Delivery Man), sempre diretto da Scott, che tra qualche mese sarà anche nelle nostre sale. Commedia intelligente e aperta alla vita, capace di regalare molte risate e buone emozioni: il personaggio di David decide di evolvere, per farlo cerca di stabilire un contatto (sotto mentite spoglie) con ognuno di quei 142 ragazzi. E il risultato convince, anche grazie alla prova di Huard e del cast di contorno: in primis il suo migliore amico (Antoine Bertrand), avvocato a dir poco “di peso”. 42 ANNI, David Wozniak non ne vuole incinta. A complicare ulteriormente la VALERIO SAMMARCO % sapere di crescere. Consegna la carne situazione ci si mette anche il passato: per la macelleria di famiglia, ma non da dove arriva il “frutto” di prolungate In sala basta per saldare un debito di 80mila donazioni ad una clinica. 533 figli, 142 Regia Ken Scott dollari. Oltre a questo, rischia di far dei quali hanno intrapreso una causa Con Patrick Huard, Julie LeBreton naufragare la relazione con Valerie, legale per scoprire l’identità del loro Genere Commedia che tra le altre cose gli rivela di essere padre biologico, conosciuto solo

COME TI SPACCIO LA FAMIGLIA ##### L’erba del vicino e lo strip della Aniston: solo fumo

In uscita

Regia Rawson Marshall Thurber Con Jennifer Aniston, Jason Sudeikis Genere Commedia

CON IL LORO SUCCESSO, le Notti da leoni hanno emendato la commedia USA, lasciando campo aperto però a variazioni sul tema nate al solo scopo di speculare e congelarne la formula. Non fa eccezione Come ti spaccio la nell’occhio. A bordo di un minivan i Marshall Thurber dirige ma è solo un famiglia,tentativo di “rinverdire” il quattro nascondono tanta marijuana dettaglio. La Aniston ritrova Sudeikis canovaccio con traffici d’erba e da intossicare un paese, ma portarla a (Come ammazzare il capo…) e la forma parentali: uno spacciatore di mezza casa si rivelerà tutto meno che uno dei giorni migliori, dandosi un bel da tacca (Jason Sudeikis) ingaggia sballo. Da fumo in viaggio a viaggio in fare mentre vortica seminuda tra stripper stagionata (Jennifer Aniston) e fumo, l’on the road a propulsione sbarre e getti d’acqua. Anche lei gira a coppia di teenager disperati (Emma familiare regala comunque poco vuoto. Sintomatico lo shot genitale: il Roberts e Will Poulter) per mettere su movimento e più toppe che tappe, film confonde volgarità con pseudo-famiglia con cui passare smarrendo la via della dissacrazione trasgressione. Per non dire spaccia. frontiera messicana senza dare dietro una sbiadita segnaletica morale. GIANLUCA ARNONE %

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 57

i film del mese

FOXFIRE - RAGAZZE CATTIVE ##### opere (tante) e omissioni (ideologiche) Altro che Pussy Riot: la baby-gang di Cantet spacca il comunismo, ma nell’equazione $=Shit=Death la parte più vera è la vernice che imbratta la vetrina, e la capobranco Legs (Raven Adamson, splendida) non ce ne voglia. Primum vivere deinde philosophari, e quel primum è tutto, quel vivere fino alle estreme conseguenze, l’attimo fuggente in una teoria a tempo determinato, se non precaria: film sinuoso ed energico senza parossismo, che si dibatte felicemente tra l’architettura classica e il design d’interni (macchina a mano, piani sporchi) guerrilla-style, rifiuta la bacheca nonostante il modernariato, guarda a ieri ma vede l’oggi, evitando le tirate pseudo femministe, gli occhiolini impegnati, la lotta seriosa. DAL ROMANZO di Joyce Carol Oates, e offese che sotto il nome Foxfire FEDERICO PONTIGGIA % la prima volta fuori dalla Francia per sfidano sessismo e conformismo. Prima Laurent Cantet: reduce dalla Palma delle Pussy Riot, prima delle Femen, e In sala d’Oro 2008 per La classe, continua con meglio di entrambe, le Foxfire hanno Regia Laurent Cantet gli adolescenti, ma back in the days, gli uno spontaneismo libertario, la mano Con Raven Adamson, Katie Coseni anni ’50, una cittadina nello Stato di (anche) armata e la coscienza da Genere Drammatico New York e una “baby-gang” di umiliate venire, predicano in parole (poche),

UNA CANZONE PER MARION ##### Solitudine, eppur si ride: gerontocommedia british

In sala

Regia Paul Andrew Williams Con Terence Stamp, Vanessa Redgrave Genere Commedia

UN BURBERO “bienfaisant” lui, una moglie gravemente malata lei. Due vecchiaie che vacillano sotto il peso della morte che incombe. Arthur e Marion, Terence Stamp e Vanessa Redgrave, perfetti per età e carisma, dirige con entusiasmo (esiste davvero fine, quando ormai non c’è più, sono i protagonisti di Una canzone nel paesino di Newcastle-on-Tyne e canterà per lei nel modo più bello. Il per Marion del quarantenne Paul davvero è stato scritturato); lui, lato positivo è che il film non si Andrew Williams. Non un dramma, ma invece, non ha pace e il carattere compiace della tristezza inevitabile, una commedia squisitamente certo non lo aiuta: aggredisce e bandisce il mélo, perché questa volta britannica sulla solitudine, la perdita, rifiuta, pure il figlio James. Man mano gli anziani coristi dilettanti ridono tra la fragilità. Lei trova sollievo, spirituale che il cancro corrode il corpo di loro e per noi, accompagnano Marion più che fisico, partecipando alle serate Marion, ma non la voce, e che le all’estremo saluto con leggerezza e lei del coro “very old fashion”, che la amiche le si fanno intorno in attesa con leggerezza se ne va. giovane Elizabeth (Gemma Artenton) dell’addio, Arthur si allontana. Ma alla LUCA PELLEGRINI %

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 59 i film del mese

ELYSIUM ##### Fantascienza con i piedi piantati per Terra: Neill Blomkamp stratosferico

In sala beccato una dose letale di radiazioni in ingegneria sociale: in campo lungo, il fabbrica, l’unica salvezza è raggiungere ritorno al passato-presente Regia Neill Blomkamp una capsula, ma dovrà fare i conti col sociopolitico, in primo piano il ritorno Con Matt Damon, Sharlto Copley ministro della Difesa di Elysium (Foster) al futuro di uno sci-fi con i piedi Genere Sci-Fi e il suo braccio armato (il Sharlto piantati per Terra. Già, la Terra Copley di District 9, superbo) e contare sovrappopolata, sperequata e POCHE STORIE: oggi per gli action sci- sull’amore di una vita (Alice Braga), un prostrata, che il Max bambino ebbe in fi di gusto e senso ci sono in campo amico (Diego Luna) e un boss (Wagner dono nel cammeo portafoto di una solo due nomi, Chris Nolan e Neill Moura). Dimenticate Man of Steel, suora: il Paradiso può attendere, ma Blomkamp. Dopo l’ottimo District 9, il Pacific Rim e compagnia brutta, questo l’Inferno va lasciato, e anche Dante regista sudafricano trova Hollywood, un è un altro pianeta: eccellenza tecnica, converrebbe. Mago degli FX, budget di oltre 100 milioni di dollari, le guerrilla style terrestre ed effetti sceneggiatore ancora perfettibile, star Matt Damon e Jodie Foster e stratosferici, senza perdere di vista il Blomkamp dà una lezione di regia: un’altra fantascienza distopica: Elysium. retroterra umano, con il dito che punta sequenze action da antologia, soste Anno 2154, i poveri cristi sono tutti giù Elysium e gli occhi sulla nostra realtà uman(ist)e, nuove frontiere poetiche per Terra, mentre lassù qualcuno li odia: qui e ora. L’accesso alle cure mediche ed estetiche per i big budget gli happy few risiedono nella stazione continuerà a discriminare tra ricchi e hollywoodiani. Speriamo nel pubblico: spaziale Elysium, con ville nel verde, poveri, dividere tra chi può e chi no, ma Neill c’è, e alla grande. robot per vigilantes, capsule mediche Blomkamp non ha risposte di FEDERICO PONTIGGIA % che curano ogni male e perfino ringiovaniscono. E’ l’apogeo dell’apartheid, ma c’è chi a L.A. Azione da antologia e soste vorrebbe raccorciare le distanze: ex criminale, Max (Damon, tosto) s’è umaniste: una lezione di regia

rivista del cinematografo 60 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 i film del mese

MOOD INDIGO ##### Un buon ritorno, ma il vero Gondry è lontano una ragazza di cui l’uomo s’innamora perdutamente. I due si sposano ma durante la luna di miele Chloe rimane vittima di una rara e bizzarra malattia. Dopo il commerciale The Green Hornet (2011) e il poco visto The We and the I (2012), Gondry sembra essere tornato ai tempi de L’arte del sogno (2006): la magia, artigianale e surreale, del film precedente appare però, in questo caso, più calcolata e meno personale. Seppur non manchino diversi momenti toccanti (soprattutto nella parte centrale) e di questi ci si possa accontentare, Mood Indigo resta solo un abbozzo del talento di un regista che sembra ormai inseguire, disperatamente, quella creatività un tempo spontanea e oggi così difficile da ritrovare. C’ERA UNA VOLTA Michel Gondry, quello che cada, senza paracadute, ANDREA CHIMENTO % regista tra i più talentuosi del primo nel puro manierismo. Tratto dal decennio del duemila, che da qualche romanzo L’écume des jours di Boris In uscita anno sembra diventato l’ombra di se Vian del 1947, il film racconta la Regia Michel Gondry stesso. In Mood Indigo, la sua ultima relazione tra Colin (Romain Duris), un Con Romain Duris, Audrey Tautou fatica, lo stile dell’autore di Versailles ricco parigino che si dedica a curiose Genere Drammatico è sempre riconoscibile, ma il rischio è invenzioni, e Chloe (Audrey Tautou),

IL MONDO DI ARTHUR NEWMAN ##### Molti stereotipi, per un debutto da rivedere

In uscita

Regia Dante Ariola Con Colin Firth, Emily Blunt Genere Commedia

NELLA “TERRA DELLE OPPORTUNITÀ” come Lars von Trier aveva definito gli Stati Uniti nella sua trilogia incompiuta, avere una seconda chance è quasi impossibile. Proverà comunque a riscattarsi Wallace Avery (Colin Firth), quella di Mike (Emily Blunt), una ragazza Il mondo di Arthur Newman paga una uomo di mezz’età con un figlio con cui scoprirà di avere molto in sceneggiatura insipida e furbetta, che ha adolescente che vede di rado, un comune. Per il suo debutto nel troppe “ispirazioni” (compreso Ferro 3 di fidanzamento senza amore e un lavoro lungometraggio, Dante Ariola (noto nel Kim Ki-duk) e risulta sempre più banale frustrante. Deciso a cambiare vita, mondo della pubblicità) si affida a col passare dei minuti. Ariola è attento s’inventerà una nuova identità, quella di un’ormai stereotipata poetica della (anche troppo) a non fare sbavature, ma Arthur Newman, per rivitalizzare il suo provincia americana, con i suoi motel a la sua regia ha poca personalità e ancor vecchio sogno (americano?) di diventare basso prezzo e i suoi volti deturpati meno coraggio. Riuscirà ad avere una un golfista professionista. La sua dall’attesa di un cambiamento che pare seconda chance? solitudine s’incrocerà casualmente con impossibile. Se gli interpreti sono efficaci, ANDREA CHIMENTO %

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 61

i film del mese

OSCURE PRESENZE ##### Famiglia, crisi e tremori sci-fi: straniante regista Scott Stewart, qui decisamente più misurato dei suoi precedenti Legion e Priest, inserisce tutti gli elementi tipici del genere, dai misteriosi accadimenti alle anomalie fisiche e psichiche, non disdegnando il voyerismo dell’immagine rubata in puro stile Paranormal Activity, format di successo degli ultimi anni. Ma la variabile più interessante del film è il camuffamento del dramma familiare che dà alla narrazione un effetto straniante facendo passare in secondo piano il noioso e già visto plot, fino a un finale a sorpresa molto efficace. Comunque una mezza occasione persa, soprattutto per Keri Russell e Josh Hamilton, davvero bravi nei panni della coppia protagonista. C’E VITA SU MARTE? Un po’ il sabato e Daniel vedono la loro vita sconvolta ALESSANDRO DE SIMONE % sera. Un classico dell’umorismo che da eventi la cui spiegazione sembra sarebbe piaciuto a Fox Mulder, colui essere quella più assurda e lontana da Anteprima che credeva nell’imperscrutabile di cui questo mondo. Nel vero senso della Regia Scott Stewart farebbe volentieri a meno la famiglia parola. Con Keri Russell, Josh Hamilton Barrett. Apparentemente felici, ma Oscure presenze (Dark Skies in Genere Fantascienza alle prese con la crisi economica, Lacy originale) è un horror sci-fi in cui il

L’EVOCAZIONE ##### Horror demoniaco old style: Wan convince anche senza macelleria

In sala

Regia James Wan Con Vera Farmiga, Patrick Wilson Genere Horror

SE UN HORROR deve soprattutto far paura, L'evocazione è riuscita. James Wan, noto per aver dato vita alla saga di Saw e nuova linfa al genere, evita stavolta la bassa macelleria puntando non sull’insostenibilità della visione tensione. Fattura vecchio stile, ipo- vera o forse no, autentica di certo è la ma sulla sua ambivalenza. Tra vedere emorragica e congeniale agli studios, nostalgia: siamo negli anni ’70, per e non vedere, c’è un cinema che il film intreccia reale e irreale svelando l’horror l’età dell’oro. Da appassionati, insegue il paranormale come la sua uno dei casi più difficili risolti da una impossibile non sentire un po’ di ombra (d’altra parte, scriveva Deleuze, coppia di famosi demonologi, i malinconia. E poi il décor fa apparire non è forse il cinema “Un’immagine Warren, gli stessi dell’affaire tutta l’operazione meno demoniaca”?). Da Poltergeist a Amityville. Anche qui c’è una casa convenzionale di quanto in effetti non L’esorcista, da Gli Uccelli alla Bambola infestata, porte che cigolano, finestre sia. Lo è indubbiamente. Però assassina, Wan insegue di tutto senza che sbattono e orologi che si fermano funziona, diavolo se funziona. mai perdere la bussola narrativa della sempre alla stessa ora. La storia è GIANLUCA ARNONE %

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 63 i film del mese

INFANZIA CLANDESTINA ##### lungometraggio: la volontà però non Esordio dignitoso per raccontare l'Argentina buia era quella di realizzare un film totalmente autobiografico, ma servirsi del proprio vissuto da bambino per raccontare una storia d’amore tra ragazzini in un periodo particolare, quello dell’Argentina sotto la dittatura militare. Romanzo di formazione anomalo, il film si serve di inserti animati per rappresentare la violenza e insiste naturalmente sul punto di vista del bambino protagonista. Consapevole dei rischi, Juan/Ernesto sarà comunque capace di contrapporre alla paura costante anche momenti di gioia e passione. Ed è questo il vero punto di forza di Infanzia clandestina, opera che inneggia alla libertà contrapponendo alla repressione l’arma della convinzione. ARGENTINA, 1979. Il dodicenne Juan continuare a garantire la sicurezza sua e VALERIO SAMMARCO % torna a Buenos Aires con la famiglia, dei familiari, sarà per tutti Ernesto: per i sotto falsa identità, dopo aver trascorso compagni di scuola e per Maria, In uscita alcuni anni in esilio. Madre, padre e lo ragazza della quale ben presto finirà Regia Benjamín Ávila zio Beto fanno parte dei Montoneros, per innamorarsi. Con Teo Gutierrez Moreno, Ernesto Alterio organizzazione che sfida il potere della Si affida ai ricordi della propria infanzia, Genere Drammatico dittatura militare. E il piccolo Juan, per Benjamín Ávila, per l’esordio al

IN ANOTHER COUNTRY ##### Il lost in translation di un maestro coreano: musica per gli occhi

In uscita

Regia Hong Sang-soo Con Isabelle Huppert, Yu Jun-Sang Genere Commedia

C’ERA BISOGNO di Isabelle Huppert perché Hong Sang-soo, tra i pochi del suo paese a non aver goduto della fortuna internazionale che ha baciato la new wave coreana, arrivasse in Italia. In Another Country, il suo quindicesimo intuirlo, si nasconde lo stesso Hong. Le narrativo rivelando uno sguardo sereno film, è un agile vademecum per possibilità combinatorie del cinema, e distaccato sul mondo. E se, con conoscerne poetica e motivi. La fucina che utilizza sempre gli stessi bonaria ironia, Hang registra il lost in Huppert, come gli altri protagonisti, attrezzi per dar vita a storie ogni volta translation della lingua e dei costumi interpreta tre parti differenti, tante diverse, offrono una chiave che si stabilisce (sembra un quante sono le variazioni sul tema - metalinguistica per capire il senso controsenso) tra stranieri, il film ha una l’arrivo di una francese a Mohang e dell’operazione. In Another Country è leggerezza colma di sfaccettature, che l’accoglienza che suscita tra i locali – costruito come un intermezzo delega al registro ludico la spiazzante immaginate da una giovane musicale, dove ritmo, ripetizioni e malinconia di un esilio. sceneggiatrice, dietro la quale, facile scarti si antepongono allo spartito GIANLUCA ARNONE %

rivista del cinematografo 64 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 i film del mese

IN TRANCE ##### Confezione extralusso, schema a tavolino: il solito Boyle

In sala dimenticare dove sia finito il quadro e, stringere la guardia già a metà soprattutto, quale fosse il motivo che racconto. Sì, perché pur tralasciando Regia Danny Boyle l’ha spinto a non attenersi al piano le numerose incongruenze che Con James McAvoy, Rosario Dawson stabilito. La terapista ben presto minacciano di tanto in tanto la Genere Thriller intuisce le reali intenzioni del sospensione dell’incredulità (all’inizio paziente: e decide di entrare a farne una descrizione minuziosa per OGNI VOLTA un film “diverso”: a parte... illustrare i dispositivi di controllo alla Danny Boyle va riconosciuta la Come sempre impeccabile la casa d’aste, poi una misteriosa cassa tenacia con cui tenta di esplorare ogni confezione (montaggio, fotografia e piena d’armi nei corridoi del tipo di genere cinematografico. colonna sonora sono inattaccabili), e caveau…), alla resa dei conti quello Stavolta si addentra nei meandri del con essa la direzione degli attori, che interessava al regista britannico thriller psicologico, concedendosi altrettanto abituale lo schema con cui era prenderci in giro, regalando anche anche divertenti derive splatter. Come Boyle costruisce le dinamiche del due “full frontal nude” della Dawson, da titolo, Simon (James McAvoy) racconto: la sensazione che ormai ci intrattenendoci con un film “ipnotico”: inizia una terapia d’ipnosi sotto accompagna di fronte ad ogni suo ma quando il calcolo prende il mentite spoglie presso la dottoressa lavoro (si pensi a Sunshine, o allo sopravvento sul contenuto, la Elizabeth (Rosario Dawson): non per stesso The Millionaire, più il recente missione fallisce. E il valore del smettere di bere o per superare chissà 127 ore…) è quella di chi, consapevole quadro si deprezza. quale fobia, “semplicemente” per del colpo basso in arrivo, inizia a VALERIO SAMMARCO % ritrovare un prezioso dipinto di Goya (Il volo delle streghe) che aveva contribuito a far rubare dall’interno di una celebre casa d’aste. La violenta Se il calcolo prevale sul botta in testa ricevuta dal capobanda Franck (Cassel), però, gli ha fatto contenuto, la missione fallisce

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 65 A SETTEMBRE AL CINEMA

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LA VARIABILE UMANA ##### sull’omicidio di un noto uomo d’affari. Oliviero dal doc al giallo: sfumature coraggiose Vedovo da tre anni, Monaco ha staccato tanto dalla vita privata (non funziona il rapporto con la figlia, interpretata dall’esordiente Raffaelli) quanto dal suo ruolo pubblico. Ma l’indagine, che lo porta a scoprire una realtà metropolitana decadente e promiscua, lo costringe a riconsiderare tutto quanto. Un “giallo dell’anima”, La variabile umana, che paga forse uno sviluppo del racconto non proprio convincente, ma al quale va dato atto di aver saputo impiegare un attore come Orlando lontano dai suoi abituali confini e di possedere una riconoscibile idea di messa in scena. Che sfiora le atmosfere del noir, sfruttando le musiche di Michael Stevens, compositore jazz sodale di un certo Clint Eastwood... NAPOLETANO, trapiantato ormai da segreto di Stato), non poteva non VALERIO SAMMARCO % una decina d’anni a Milano, Bruno ambientare proprio lì il suo primo film Oliviero conosce le atmosfere della di finzione. Che tenta di riportare il In sala città meneghina forse meglio dei cinema italiano sulla strada del giallo, Regia Bruno Oliviero milanesi stessi: per questo, dopo la genere ormai snobbato dalle consuete Con Silvio Orlando, Alice Raffaelli serie di documentari dedicati (MM produzioni: l’ispettore Monaco Genere Giallo Milano Mafia, Milano 55,1 e Il giudice e il (Orlando) è costretto ad indagare

A ROYAL AFFAIR ##### Il solito triangolo a corte? Macché, Nikolaj Arcel firma un film king size!

In uscita

Regia Nikolaj Arcel Con Mikkel Boe Følsgaard, Mads Mikkelsen Genere Drammatico

C’E’ DEL CINEMA in Danimarca, eccome. Accanto ai soliti noti, i Von Trier, i Vinterberg e le Bier, piccoli registi crescono, e Nikolaj Arcel è nel mazzo: classe 1972, il suo quarto film, A Royal Affair, è stato candidato agli pericolose a corte. Come? Affidandosi guasta: il re psicotico Christian VII ultimi Oscar dalla Danimarca e ha a grandi attori e svecchiando le (Følsgaard), la consorte Caroline vinto due premi a Berlino 2012, l’Orso atmosfere monarchiche nell’eternità Mathilda (Alicia Vikander) e il medico d’Argento per la sceneggiatura e il dei moti d’animo, gli ideali e il cuore di Sua Maestà Struensee (Mads miglior attore Mikkel Boe Følsgaard. (anche di tenebra) dell’uomo, Mikkelsen), idealista e illuminista. Nulla da dire, solo da plaudire: per attraverso la storia di un uomo Romanticismo barricadero, Lumi da giunta tratto da una storia vera, il film qualunque che conquista il cuore far perdere la testa, parole, opere e ha il merito innegabile di rendere della regina e dà il là alla rivoluzione. missioni, A Royal Affair è un film king originali, vibranti e, non esageriamo, Avete capito bene, il triangolo sì, e size. appassionanti le solite relazioni con un pizzico di follia che non FEDERICO PONTIGGIA %

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 67 i film del mese

TURBO #####

Sos animazione: la creatività boccheggia nuovo rispetto a quanto visto in precedenza, puntando più sull’effetto visivo che sulla compattezza della storia. Il risultato estetico è indubbiamente notevole, ma quanto a solidità del racconto e caratterizzazione dei personaggi proprio non ci siamo. Rimangono dunque le scene spettacolari, che poi sono il metodo più sicuro per entusiasmare gli spettatori più piccini e lanciare il film a livello di merchandising, il mercato a cui l’animazione contemporanea sembra puntare anche di più rispetto agli incassi in sala. Turbo appare un film ideato e realizzato a tavolino per vendere i suoi protagonisti, non per intrattenere dentro una sala cinematografica. Con buona pace SE L’ANIMAZIONE da qualche tempo a prima del prossimo Planes ecco un dell’originalità e della freschezza. questa parte ci sta proponendo una altro prodotto che ha come fulcro della ADRIANO ERCOLANI % certa ripetitività nei temi trattati e nei sceneggiatura una competizione messaggi diretti al pubblico più sportiva, da sempre veicolo di In sala giovane, adesso anche la varietà nelle spettacolarità e scene roboanti. Regia David Soren soluzioni narrative sembra cominciare Il problema maggiore di Turbo è quello Genere Animazione a scarseggiare. Dopo i due Cars e di non riuscire a proporre nulla di

LA RELIGIOSA ##### L’anticlericalismo di Diderot rivisto oggi? Noioso e improponibile

In uscita

Regia Guillaume Nicloux Con Pauline Etienne, Isabelle Huppert Genere Drammatico

NONOSTANTE IL VOLTO LUMINOSO di Pauline Etienne inviti a un minimo d’indulgenza, c’è poco da salvare ne La religiosa di Guillaume Nicloux, secondo adattamento per il cinema (dopo quello di Rivette del 1966) del romanzo badesse sadiche (Louise Bourgoin) o nel testo illuminista avrebbero potuto di Denis Diderot. Bandiera latrici di pulsioni saffiche (Isabelle sollecitare una rivisitazione in chiave dell’anticlericalismo radicale, il Huppert, imbalsamata nell’enorme moderna. Prevale invece l’invettiva racconto delle disavventure tonaca e in raccapriccianti sorrisetti ideologica, nemica della discussione e conventuali di una ragazza di 17 anni, d’incoraggiamento), appare oggi sorella della pigrizia ideativa, di cui forzata dalla propria famiglia a sorpassato da una cultura avvezza agli Nicloux fa sfoggio anche in ambito intraprendere la vita monastica senza scandali e capace di pensare la estetico, dove una regia scolastica al averne la vocazione e trascinata in una complessità più di quanto non lo fosse servizio di una messa in scena serie di umilianti prove di sopravvivenza tre secoli fa. Peccato, perché le surgelata genera soprattutto sbadigli. da madri insensibili (Martina Gedeck), questioni di gender e di potere latenti GIANLUCA ARNONE %

rivista del cinematografo 68 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 i film del mese preview a cura di Manuela Pinetti

UN PIANO I PUFFI 2 - 3D L’ULTIMO PERFETTO IMPERATORE 3D L’AMORE NON È UN GIOCO, e NON C’È MAI PACE che duri troppo a SI DICHIARA SEDOTTO dalle nuove portare all’altare – e subito dopo, lungo per i pacifici Puffi. tecnologie, Bernardo Bertolucci, ed è abbandonare - uno sconosciuto è il Il malvagio mago Gargamella, quasi grazie a questa seduzione che piano perfetto dell’affascinante un novello dottor Frankenstein, ha assistiamo al ritorno in sala di un film protagonista per salvare se stessa e infatti creato due piccoli esserini che ha collezionato innumerevoli l’adorato fidanzato da una molto simili a loro. Quindi rapisce riconoscimenti, premi, applausi. Un maledizione: nella sua famiglia ogni Puffetta, detentrice della formula che lavoro intenso protrattosi per più di primo matrimonio naufraga trasformerà i due Monelli in autentici un anno, che oltre alla versione in 3D inesorabilmente in un divorzio. Puffi. ha regalato nuova magia alle Cinismo e tanta avventura in giro per Il rocambolesco e avventuroso immagini: “Sarà come vivere nella il mondo per la nuova commedia salvataggio della biondina dalla pelle Città Proibita e correre al fianco del romantica del regista blu creerà il caos nella città di Parigi. piccolo Imperatore”, ha detto il dell’apprezzatissimo Il Truffacuori. % % Maestro. %

Regia Pascal Chaumeil Regia Raja Gosnelli Regia Bernardo Bertolucci Con Dany Boon, Diane Kruger Con Hank Azaria, Neil Patrick Harris Con Peter O’Toole, John Lone

THIS IS US (1D3D) IL POTERE DEI SOLDI RIDDICK

NIALL, Zayn, Liam, Harry e Louis. DOPO AVER ACCETTATO un accordo QUEL CHE NON UCCIDE, si sa, O, in due parole: One Direction, la pop neanche troppo losco, ovvero rafforza. E nel caso di Riddick, la cui boy band rivelazione della settima praticare spionaggio industriale, il saga è giunta al terzo capitolo, è più stagione del reality X Factor inglese. giovane Adam ottiene il perdono per vero che mai. Abbandonato più morto Il documentario promette un all uno stupido scherzo per cui ha quasi che vivo in un pianeta ostile ma non access a concerti, tour, backstage e perso il lavoro, nonché la del tutto disabitato, l’antieroe che sa vita privata dei cinque ventenni, che si realizzazione dei suoi sogni: soldi, vedere nel buio sfrutterà queste definiscono “persone normali, con un carriera, potere. Ma la posta in gioco nuove, terribili avversità per diventare lavoro anormale”. si rivelerà molto più alta. Tratto dal ancora più invincibile e letale. Lo Grazie al taglio scelto dal regista bestseller Paranoia di Joseph Finder, scontro con i cacciatori di taglie – e Morgan Spurlock, il film potrebbe autore non nuovo a thriller dalla trama non soltanto con loro – sarà epico e essere godibile anche dai non fan. % appassionante. % imprevedibile. %

Regia Morgan Spurlock Regia Robert Luketic Regia David Twohy Con Harry Styles, Niall Horan Con Liam Hemsworth, Gary Oldman Con Vin Diesel, Karl Urban

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 69

Dvd /// Blu-ray /// SerieTv /// Borsa del cinema /// Libri /// Colonne sonore TELECOMANDO A cura di Valerio Sammarco

Dvd & Blu-ray Re della terra selvaggia e trilogia Mad Max Borsa del cinema A tu per tu con il produttore Jason Blum Libri Centauri nel mito, etica e Meadows Colonne sonore The Bling Ring e In Trance

Casa Dal cult di Sam Raimi, la sorpresa Fede Alvarez: extra da scoprire TELECOMANDO /// Dvd & Blu-ray ///------Re della terra In Blu-ray e Dvd il film-fenomeno della scorsa stagione. Glory

rivista del cinematografo 72 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 ------

Laclasse deiclassici selvaggia a cura di Bruno Fornara at Sea negli extra Il bacio della pantera La coppia Val Lewton produttore e Jacques Tourneur regista ha realizzato per la RKO un terzetto famoso di horror, Il bacio della pantera (1942), Ho camminato con uno zombie (1043) e L’uomo leopardo (1943), tutti film di serie b, ovvero pochi soldi e buone idee. Ha scritto Tourneur: “Bisogna suggerire l’orrore, mai mostrarlo direttamente. Fare un vero film dell’orrore significa mostrare che tutti viviamo – inconsciamente – nella paura”. Lo diceva, uno fra i tanti, Torquato Tasso: “Bello in sì bella vista anco è l’orrore / e di mezzo la tema esce il diletto” (La Gerusalemme liberata, XX, 30). Così la paura, la tema, e il desiderio, il diletto, si fondono negli occhi dello spettatore. Nel Bacio della pantera, la protagonista Irina Dubrovna, di origini serbe, diventa pantera, è pantera ed è donna, i ruggiti notturni delle belve disponibile in Blu-ray e Dvd il film-fenomeno della scorsa del vicino zoo sono per lei ’ stagione, Re della terra selvaggia, opera prima di Benh Zeitlin “come il mormorio del E scoperto al Sundance e poi candidato a 4 premi Oscar, tra cui mare, naturale e dolce”, miglior film e regia, più la nomination alla giovanissima protagonista, “io amo il buio, è fraterno”. Quvenzhané Wallis, straordinaria interprete del film. La bimba è La donna e la pantera Hushpuppy, e insieme al padre vive nelle paludi della Louisiana, sono dentro questo vuoto. chiamate anche “Grande Vasca” a causa delle continue alluvioni che La donnapantera è dentro affliggono la zona. Durante la minaccia di una terribile tempesta il questo cinema. padre scopre di essere malato e decide di insegnare a sua figlia come sopravvivere e amare la propria terra con la speranza che un giorno Regia Jacques Tourneur Con Simone Simon, Kent Smith la piccola ne diventi il re. Negli extra le scene tagliate, il dietro le Genere Horror (Usa, 1942) quinte e il corto Glory at Sea, sorta di preambolo al film. Distr. Terminal Collection

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rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 73 TELECOMANDO /// Dvd & Blu-ray ///------

Epic - Il mondo segreto “Solo perché non hai visto qualcosa non vuole dire che non esista”. Dispo- nibile dal 5 settem- bre in Blu-ray 3D, Blu-ray, Dvd e Digital HDTM il nuovo lavoro animato dei Blue Sky Studios (L’era glaciale), avventu- ra in un incredibile mondo na- scosto abitato dai LeafMen, dispo- sti a tutto pur di salvaguardare il loro habitat minacciato dai temi- bili Boggan. Realizzata rispettan- do l’ambiente e la natura grazie ad un eco pack con minore per- centuale di plastica, l’edizione ho- mevideo di Epic è ricca di extra (come “Uccelli, insetti e lumache: esplora la foresta” o “L’arte di mi- metizzarsi”) e divertenti giochi educational.

DISTR. 20TH CENTURY FOX H.E.

A Royal Weekend Nel giugno 1939 il Presidente Franklin Delano Roosevelt e sua moglie Eleanor ospitano il re e la regina di Inghilter- ra per un weekend nella loro ca- sa di Hyde Park on Hudson. Gli inglesi sono sulla soglia del con- flitto con la Germania di Hitler e hanno disperatamente bisogno dell’aiuto di Roosevelt. La prima visita di un monarca inglese in Il grande Gatsby America sarà non solo l’occasione rriva in Blu-ray 3D, Blu-ray e Dvd (Luhrmann spiega come ha realizzato l’a- per tessere una speciale relazione l’ultima fatica di Baz Luhrmann, Il dattamento); Within and Without (scene tra i due Paesi, ma anche per ri- grande Gatsby, naturalmente basa- dal set filmate da Tobey Maguire); The flettere sui misteri dell’amore e A ta sull’immortale capolavoro di F. Scott swinging sounds of Gatsby (le musiche); dell’amicizia. Uscito in sordina, Fitzgerald e interpretata da Leonardo Di The Jazz Age; Razzle Dazzle: The Fashion arriva in Dvd il nuovo film di Ro- Caprio, Tobey Maguire e Carey Mulligan. of the ‘20s; Fitzgerald’s visual poetry (l’uso ger Michell, con Bill Murray e Classico e moderno, mélo e barocchismi: del 3D); Gatsby revealed (sguardo al Laura Linney protagonisti di una l’intenzione è quella di parlare ad un pub- processo creativo che ha generato alcune commedia che mette a confronto blico trasversale, aggiornando così il mito delle scene più memorabili; scene elimi- due culture diverse e mai così di un’icona, quella di Gatsby, sintesi del nate e finale alternativo. unite. sogno americano e della sua distruzione. DISTR. BIM/01 DISTRIBUTION Moltissimi extra: The Greatness of Gatsby DISTR. WARNER HOME VIDEO

rivista del cinematografo 74 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 ------

Mad Max Collection Spring Breakers La casa La trilogia cult in cofanetto Blu-ray Arriva in Dvd uno Disponibile dall’11 dei film “scandalo” settembre, in Blu- “We Don’t tre film cult della scorsa stagio- ray e Dvd, il pre- Need diretti da ne, in concorso alla quel-remake del Another George Miller 69° Mostra di Vene- film culto di Sam Hero” ambientati in zia. Harmony Kori- Raimi, diretto sta- cantava Tina un futuro post- ne segue le gesta di quattro pro- volta da Fede Alvarez. Che non Turner apocalittico, vocanti studentesse disposte a fa rimpiangere l’originale, sfrut- nell’ultimo dove per un tutto pur di non rinunciare allo tando oltre ai numerosi colpi di capitolo goccio di “Spring break”, le vacanze di pri- scena anche doverosi richiami della trilogia carburante si è mavera. Svaligiano un fast food, alle atmosfere dell’epoca. Pro- su Mad Max, disposti ad ma non finiscono dentro grazie dotto dallo stesso Raimi, La ca- Oltre la uccidere: oltre ad Alien, criminale del posto che sa è interpretato da attori emer- sfera del a numerosi prima paga la cauzione e poi de- genti quali Jane Levy, Shiloh tuono. In attesa contenuti speciali, sarà cide di prendere le ragazze sotto Fernandez, Lou Taylor Pucci, dell’ormai annunciato da finalmente possibile la sua protezione: quello che ini- Jessica Lucas e Elizabeth Black- tempo Fury Road, con rivedere Interceptor, zia, per loro, sarà un viaggio che more. Molti i contenuti speciali Tom Hardy nel ruolo che Interceptor – Il guerriero non avrebbero mai immaginato previsti, soprattutto nell’edizio- fu di Mel Gibson della strada e Mad Max – di compiere. Indimenticabile la ne Blu-ray: oltre al commento affiancato da Charlize Oltre la sfera del tuono performance di James Franco, a di regista e cast, approfondi- Theron e Megan Gale, con l’audio originale capo di un gruppo di ninfette la- menti sulla regia, sulla genesi arriva l’imperdibile inglese/australiano. Non scive interpretate da Selena Go- del remake, “Il ruolo di Mia”, cofanetto Blu-ray – con lasciatevelo sfuggire! mez, Vanessa Hudgens, Ashley “Il male viene liberato” e “Com- packaging a forma di Benson e Rachel Korine. plicarsi la vita”. tanica di benzina! – dei DISTR. WARNER HOME VIDEO

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VIDEOGAME SENZA FRENI! Promised Land Dopo il bellissimo L’amore che resta, Gus Van Sant torna GRAND THEFT AUTO V a dirigere Matt Da- La celebre saga continua: su Xbox 360 e PlayStation 3 mon a 15 anni di distanza da Will arrembante senza punti morti, Hunting: stavolta prende in ma- lasciando piena libertà al giocatore no uno script firmato dallo stes- di fare quel che vuole e dilettarsi in so attore insieme a John Krasin- diverse attività secondarie. I ski e ci porta nella cittadina ru- protagonisti infatti sono tre, le cui rale di McKinley, dove Steve Bu- storie s’intrecciano in tempo reale tler (Damon) cercherà di con- e garantiscono una grande vincere la comunità a vendere i profondità. Michael, un uomo di propri terreni alla Global, so- mezza età, vero e proprio veterano cietà di estrazione di gas natura- dei furti in banca. Franklin, una le. Ma la ricerca di consensi por- sorta di agente di riscossione terà l’uomo a scoprire le vere crediti per un concessionario strategie della ditta per cui lavo- Grand Theft Auto V è il nuovo capitolo della armeno di auto di lusso non proprio ra: e si troverà a dover scegliere famosa serie che ha venduto nel corso degli pulitissimo, e Trevor, uno psicopatico tra la carriera e l’etica. Un film anni decine di milioni di copie. Il gioco è dall’indole spesso violenta e altamente da recuperare: non fosse altro ambientato a Los Santos (la Los Angeles distruttiva. In uscita il 17 settembre su perché i tycoon dell’energia dei nostri giorni) e nasce con il preciso PlayStation 3 e Xbox 360. hanno tentato di boicottarne l’u- obiettivo di offrire più varietà al giocatore, Per saperne di più visitate www.multiplayer.it scita. un maggiore dinamismo ed una narrazione ANTONIO FUCITO DISTR. BIM/1 DISTRIBUTION

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 75 TELECOMANDO /// Serie Tv ///------

Motive

[CANALE 324 DEL DIGITALE TERRESTRE] Dal 21 settembre ogni venerdì alle 21.15 la serie canadese ideata da Daniel Cerone

rriva in anteprima assoluta per ad Angie Flynn, madre single e detecti- mat (13 episodi trasmessi in America da l’Italia su Premium Crime, dal 21 ve instancabile della Squadra Omicidi di ABC), l’apertura di ogni puntata con la A settembre ogni venerdì alle Vancouver. Al suo fianco il partner messa in scena dell’omicidio e la rivela- 21.15, il crime-drama canadese ideato Oscar Vega, il medico legale Betty zione del suo autore: il tenente da Daniel Cerone e interpretato da Rogers, il sergente Boyd Bloom e il gio- Colombo vi ricorda nulla? Naturalmente, Kristin Lehman, Louis Ferreira, Lauren vane Brian Lucas, detective alle prime compito dei protagonisti sarà quello di Holly, Roger R. Cross, Brendan Penny e armi deciso ad imparare in fretta tutti i risolvere il caso il più in fretta possibile: Cameron Bright. La serie ruota intorno segreti del mestiere. Peculiarità del for- giusto il tempo di un episodio...

filminorbita a cura di Federico Pontiggia

Hannibal Chicago Fire Golden Boy Italia 1 Premium Action Premium Crime

Il prequel de Il silenzio Dal 7 settembre, ogni Dal 18 settembre, la degli innocenti, con sabato fuoco cammina fulminea ascesa a Mads Mikkelsen e Gillian con loro: Jessie Spencer detective di uno sbirro Anderson. There will be e Taylor Kinney, “qualunque”: cancellata blood? pompieri a Chicago. da CBS, vizio di forma?

rivista del cinematografo 76 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 UNA “BLACK COMEDY” TUTTA ITALIANA CON TRE ATTRICI SIMBOLO DI DIVERSI MODI DI INTERPRETARE LA FEMMINILITÀ IN GRANDE ARMONIA E CON SOTTILE IRONIA. DIRETTE DALL’ESORDIENTE GIORGIA FARINA: CLAUDIA GERINI, CRISTIANA CAPOTONDI E SABRINA IMPACCIATORE

UN FILM DI GIORGIA FARINA

IN VENDITA IN DVD E BLU-RAY DISC DAL 12 SETTEMBRE

TELECOMANDO /// Borsa del cinema /// ------

Programmazione raddoppiata, introiti invariati. E dal 2006 ad oggi sono scomparse 148 strutture ESERCIZIO SCOPPIATO? di Franco Montini

a quantità dell’offerta cinematogra- con un andamento altalenante e qualche Non è un caso che nel periodo preso in fica in sala è in progressiva, rapida picco di presenze in più, di fatto il nume- considerazione siano scomparse 148 L crescita. I numeri contenuti ed evi- ro degli spettatori che frequentano il strutture, ovvero il 12,4% dell’esercizio denziati dal Rapporto 2012 - Il mercato e l’indu- grande schermo è rimasto stabile. Poiché esistente. stria del cinema in Italia edito da FEdS indica- il prezzo del biglietto è rimasto di fatto In Italia ci sono sempre meno cinema, no che dal 2006 all’anno scorso l’attività invariato, se ne deduce che gli introiti ma, altro paradosso, aumenta il numero di programmazione nel nostro paese è delle sale siano rimasti sostanzialmente degli schermi, perché dal 2006 al 2012, più che raddoppiata, passando da 1,26 invariati, ma che, anche in base ad una accanto alle chiusure suddette, soprattut- milioni di proiezioni ad oltre 3 milioni. Di maggiore attività di programmazione, le to monosale e multisale di piccole dimen- conseguenza, sarebbe stato logico atten- spese per gli esercenti siano inevitabil- sioni, gli schermi, grazie all’apertura di al- dersi un forte incremento delle presenze mente aumentate, in molte situazioni az- cune grandi strutture, sono aumentati di in sala ed invece in questi sei anni, pur zerando i già magri margini di guadagno. 177 unità, pari al 6,7% del totale. Il cam-

rivista del cinematografo 78 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 ------

Cast Crew Marco Spagnoli

biamento sociologico ed antropologico nelle modalità del consumo di film in sala Produttore “da paura” non è l’unica ed esclusiva ragione alla ba- se del fenomeno. A determinare dolorose Jason Blum, da Paranormal Activity a interruzioni delle attività, ancora più del Sinister e La notte del giudizio: trasferimento di una consistente fetta di quando il low budget è di successo pubblico dal cinema sotto casa al multi- plex, è la mancanza di regole e di conse- La società multimediale milioni di dollari per un pubblico guenza della possibilità di una onesta, Blumhouse di Jason Blum ha più ampio possibile. Non è vero reale e concreta concorrenza. sperimentato un nuovo modello che il low budget non possa La nascita di due grandi gruppi di eserci- di produzione di film a basso avere qualità e non è vero che zio, Uci e Space, che insieme controllano budget, ma di alta qualità, non possa raggiungere le grandi circa la metà del mercato nazionale, ha soprattutto horror, distribuiti in platee. Gli studios poi, provocato ed accentuato una disparità di tutto il mondo. Ha prodotto più considerati i bassi investimenti trattamento nei rapporti con le distribu- di 30 film tra cui la saga iniziali, sono molto più zioni. Proprio in base al loro potere con- Paranormal Activity, Sinister, disponibili a rischiare su questo trattuale, Uci e Space, del tutto legittima- Insidious e, più recentemente, La tipo di produzioni. mente dal punto di vista aziendale, rie- notte del giudizio. “Ho iniziato la Quali i benefici? scono a strappare condizioni di noleggio carriera come direttore di Si tutela la totale libertà creativa che sono di alcuni punti più favorevoli ri- produzione della compagnia del regista. Potrei produrre un spetto a quelle di singoli esercenti o an- teatrale Malaparte, fondata da film da 80 milioni di dollari, ma a che di circuiti di minore consistenza. Per Ethan Hawke”, spiega Blum, che quel punto perderei il controllo capire il rapporto di forza che oggi esiste ha anche coprodotto The Reader creativo del progetto. Cosa che fra distributori ed esercenti, è sufficiente di Stephen Daldry. “Il mio non sono disposto a fare. una piccola ma significativa annotazione: modello di business è ispirato al Perché? per esporre i propri cartonati pubblicitari grande cinema autoriale Non potrei “rompere le regole” e europeo, dove il regista ha molto fare film diversi, che provano ad nei cinema dei maggiori circuiti, contra- più controllo del film rispetto a incontrare l’intelligenza del riamente a quanto avvenuto finora e a quanto accade qui in America. pubblico, sorprendendolo. Non quanto avviene con gli altri esercenti, le La differenza, però, è che non sempre si ottiene successo, ma i distribuzioni sono costrette a pagare. produciamo cinema d’essai, ma nostri film sono diversi perché Se a tutto ciò si aggiunge il fatto che nei solo film commerciali” . offrono la visione di un filmaker grandi circuiti anche il costo del persona- Qual è la sua filosofia? e non di uno studio le, grazie ad una serie di contratti stipulati Realizzare film al di sotto dei tre hollywoodiano. di recente, è assai inferiore rispetto ad aziende di maggiore anzianità, non deve sorprendere che l’esercizio tradizionale versi in condizioni precarie. Così diventa quasi inevitabile che la situazione di crisi abbia coinvolto anche Circuito Cinema, la più ampia e florida catena d’esercizio di qualità, con conseguenze che si annun- ciano disastrose per il cinema d’autore. Il paradosso è questo: ci sono sempre meno cinema, ma aumenta il numero degli schermi Una scena de La notte del giudizio (The Purge)

rivista del cinematografo settembre2013 fondazione ente dello spettacolo 79 TELECOMANDO /// Libri ///------

I selvaggi Alberto Morsiani Ribelli on the road. Moto e bikers del cinema

Una storia della moto al cinema mancava, in tut- ti i sensi. Del re- sto, quanti film (da Easy Rider in poi) devono il proprio fascino al brivido della libertà promesso dalle due ruote? E quanti attori (non solo americani, come di- mostra la sezione Bikers of the world) hanno legato la propria immagine a quella della motoci- cletta rombante? Anche Morsiani è un appassionato biker e si sente: dai precursori (Marlon Brando e Steve McQueen) che cavalcarono la moto molto pri- ma che, fra gli anni sessanta e settanta, esplodesse la moda dei biker movies (inaugurata da I selvaggi di Roger Corman) ai potentissimi bolidi modificati (e ben pubblicizzati) che costella- Schermi in corsa no i film contemporanei, il libro corre via come una canzone de- Da Marlon Brando a Easy Rider, il mito delle due ruote in gli Steppenwolf. sala. Poi Meadows e Fulci, Dietrich e Riefenstahl (Gremese, Pagg. 160, € 19,50). ANGELA BOSETTO

Tutti giù per vince il Gran Premio della Giu- Uno, cento, mille... famiglie, alle pellicole dettate ria al Festival Internazionale del da private esigenze autoriali, l’Inghilterra Film di Roma con la pellicola sempre Gesù che fecero scandalo alla loro Stefano Giorgi e This is England. Meadows è un Giammario Di Risio uscita. Andrea Diego brillante esempio di osservatore L’immagine-Cristo. Di queste ultime l’autore ne Bernardini (a della società britannica, capace Rappresentazione sceglie quattro (Il Vangelo se- cura di) di ritrarne vizi e virtù. Questo li- cinematografica condo Matteo di Pier Paolo Pa- This is Shane. Il bro è un’interessante raccolta di di Gesù di Nazareth solini, Jesus Christ Superstar di cinema di Shane saggi che viaggia all’interno del- in Pasolini, Jewison, Norman Jewison, L’ultima ten- Meadows la sua filmografia. Una buona Scorsese e Gibson tazione di Cristo di Martin Scor- occasione per scoprire le tante sese e The Passion di Mel Gib- Shane Meadows (1972), uno dei opere di un regista che è cono- La settima arte è sempre stata son) e analizza le variazioni più importanti registi del cinema sciuto soprattutto per This is En- affascinata dalla storia e dalla fi- dell’immagine cristologica, britannico del nuovo millennio, gland, divenuto anche serie tv, gura Gesù, motivo per cui l’ha creando un percorso fra cine- vanta al suo attivo decine di cor- e per Dead Man’s Shoes. continuamente raccontata in in- ma, religioni (ebraica e cristia- tometraggi, sette lungometraggi (Edizioni Il Foglio, Pagg. 120, € numerevoli film, spesso agli an- na), filosofia e teologia. e due serie televisive per la rete 12.00) tipodi fra loro. (Le Mani, Pagg. 204, € 16,00). britannica Channel 4. Nel 2006 SANTE GIANNOCCARO Si va dai kolossal edificanti per ANGELA BOSETTO

rivista del cinematografo 80 fondazione ente dello spettacolo settembre2013 ------UnaGattopardo questione etica Psicologia, sociologia e semiologia: Partly Cloudy, lo spettatore e gli argomenti più un corto della Pixar spinosi affrontati dalla settima arte di Italo Silla ne L’angelo azzurro. Un breve momento di contatto e poi di- ventano una l’antitesi dell’altra: 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni di Cristian antinazista emigrata a Hol- Mungiu lywood la Dietrich, regista sim- bolo della Germania hitleriana la Riefenstahl. Dal momento che entrambe “corressero” più volte la propria biografia (visto il passato ingombrante non c’è da stupirsi), lo scopo del libro è proprio lo smascheramento be- nevolo (e a confronto) delle memorie rivedute di Marlene, “la divina marionetta”, e Leni, “l’impossibile amazzone”. (Feltrinelli, Pagg. 208, € 16,00). ANGELA BOSETTO

Incubi nostrani “Non esiste questione che non abbia diritto a essere raccontata e messa in Francesco Basso scena purché ciò non avvenga Lucio Fulci. Le attraverso l’insincerità, la superficialità origini dell’horror o, peggio ancora, con finalità surrettizie che portano alla Breve ma conci- manipolazione ideologica so, il saggio di (inautenticità dell’arte)”. Importante, Francesco Basso feconda nonché attuale è la riflessione che Dario E. Viganò propone nel suo torna a occuparsi ultimo libro. Prendendo le mosse dai di un autore cult del cinema no- guadagni della psicologia, della strano come Lucio Fulci. Con- sociologia, della semiologia e dell’etica centrandosi sul periodo ’66-’78, della comunicazione, l’autore affronta definito “sperimentale”, l’autore la questione dell’etica del cinema, e più si muove sull’inedita prospettiva in generale dell’etica dell’audiovisivo, critica di voler rintracciare, nelle soffermandosi ad analizzare la figura La divina e pellicole di quegli anni, le origi- dello spettatore. l’amazzone ni della produzione autentica- Viganò si occupa anzitutto di mente horror del Fulci maturo. ricostruire il complicato rapporto tra Gian Enrico L’analisi dell’eterogenea opera cinema e legislatore, il procedimento di Rusconi del regista, dal western al giallo revisione cinematografica (la censura) Marlene e Leni. all’erotico, fino ad arrivare ai in Italia e nelle principali industrie Seduzione, grandi thriller prima della svolta culturali internazionali. Segue, poi, una cinema e politica orrorifica, procede così sulle riflessione di carattere teorico- tracce, scena per scena, soggetto metodologico, chiarendo pertanto Due dive affasci- dopo soggetto, del “filo condut- l’approccio adottato per il lavoro; nello nanti e anticonformiste, icone tore della violenza”. Un ottimo specifico, la riflessione si occupa non del cinema del loro tempo, viatico dunque, questo libro, per tanto di un’etica nel cinema, bensì di amate da pubblico e critica: approcciarsi al mondo (e agli in- un’etica del cinema, ovvero della Marlene Dietrich e Leni Riefen- cubi) di uno dei maestri italiani relazione tra l’istanza narrante e lo spettatore, della libertà accordata allo stahl, i volti della nuova donna del terrore. sguardo spettatoriale. L’opera termina tedesca. A farle “incontrare” è (Edizioni Il Foglio, Pagg. 150, con un case study specifico, un’attenta Josef von Sternberg: entrambe €14,00) disamina su come il cinema si sia vogliono la parte di Lola Lola GIANFRANCESCO IACONO Etica del Cinema confrontato negli ultimi decenni con le questioni della bioetica (eutanasia ed aborto), passando in rassegna numerosi testi cinematografici. TELECOMANDO /// Colonne sonore ///------

IN TRANCE WE TRUST! Relax ipnotico: nomen omen, è il segreto della soundtrack di In Trance, ed è anche la storia della lunga collaborazione tra Danny Boyle e Rick Smith, ovvero, la metà degli elettronici Underworld. In Trainspotting ci stavano due loro pezzi, l’indimenticata “Born Slippy NUXX”e “Dark & Long (Dark Train)”, in The Beach “8 Ball”, in Sunshine “Peggy Sussed”, ma Mr. Smith non si limita a questo: orecchio sodale di Boyle, gli ha musicato la cerimonia d’apertura della Londra olimpica 2012 e qui firma il suo primo score completo. Classe elettronica! F.P. REITZELL E LOPATIN PER LA COPPOLA

ABITUALE MUSIC SUPERVISOR per la regista Sofia Coppola, per The Bling Ring il compositore e produttore Brian Reitzell realizza una suite inedita assieme a Daniel Lopatin (a sua volta presente col suo progetto musicale Oneohtrix Point Never), parte forte col rock degli Sleigh Bells, poi agisce su un duplice versante. Il primo è una musica cucita sui giovani adolescenti protagonisti: largo allora ONE DIRECTION: THIS all'hip-hop “bad” di Kanye West (due volte in IS... WHAT? scaletta) e quello commerciale e da discoteca La regia fa ben sperare (Azealia Banks, Rye Rye, Reema Major), (Morgan Spurlock), loro sottofondo un po' scontato per la descrizione di un molto meno: Niall, Zayn, Liam, Harry e Louis, vuoto esistenziale giovanile, tema prediletto dalla ROSA SHOCKING “ascolta i ragazzi – recita il regista dai tempi de Il giardino delle vergini suicide. Il blues straniante e cinematografico marketing - e guarda Molto interessante invece il ricorso al Kraut ante assai dei Timber Timbre, alias Taylor attraverso i loro occhi cosa litteram dei Can (la fluviale Halleluwah) per Kirk, Simon Trottier e Mika Posen, per significhi far parte di One evocare quel che Reitzell ha definito “il sound il primo espatrio del francese Laurent Direction”. E se in quegli Cantet, Foxfire, tratto da Joyce Carol notturno di L.A, mentre si è alla guida”. Con Freeze occhi ci trovi il vuoto? F.P. Oates. Musica di atmosfera, del pioniere dell'elettronica Klaus Schulze (e ancoraggio storico ed estetica di non Ouroboros del succitato Lopatin) la musica si fa consumo, la baby gang in rosa score, e dilata le atmosfere in lunghi loop dalle shocking ha la sua benedetta colonna minime varianti, che esplodono fragorosi nella sonora, con aggiunte del calibro di electrohouse di Deadmau5 a seguire (FML). Si Johnny Carroll (Wild Wild Women), chiude controcorrente, con il morbido soul di Carmen Miranda (I Want My Mama) e Frank Ocean e l'indie rock dei Phoenix di Thomas Rosco Gordon (Let’s Get High). Mars. Quanto mai appropriato, visto che della Explicit lyrics nel gusto e nella Coppola è il legittimo consorte... sostanza, a ribadire una verità: GIANLUIGI CECCARELLI musica, femminile! F.P.

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