Vendita all’Asta n. 103

giovedì 26 Maggio 2016 ore 19:00

Esposizione: Napoli, via Tito Angelini, 29 da venerdì 20 a giovedì 26 Maggio 2016 orario 10:00 -19:00 domenica 22: 10:00-14:00 / 16:00-20:00 giovedì 26: 10:00-14:00

Via Tito Angelini, 29 Tel. (39) 081 372 33 15 Napoli 80129 Telefax (39) 081 229 12 37 email: [email protected] website: www.vincentgalleria.it

Dipinti del XIX e XX Secolo provenienti da Collezioni Private 68 Anonimo tedesco (Attivo del XIX secolo) Scena di genere litografia, cm 50x68 Provenienza: Antica Libreria Regina, Napoli; coll. privata, Napoli Stima: € 400/800

69 Hackert George (1755 - 1805) Veduta del Porto e Badia di Palermo da un’opera 68 del fratello Jakob Philipp Hackert (1737-1807) acquaforte, cm 63x87 Stima: € 400/800

70 Hackert George (1755 - 1805) La rada di Napoli da un’opera del fratello Jakob Philipp Hackert (1737-1807) acquaforte, cm 66x90 Stima: € 400/800

69

71 Anonimo inizi XIX secolo

Villa comunale gouaches su carta, cm 38x70 Stima: € 600/1.200

72 Anonimo inizi XIX secolo

Napoli da Mergellina gouaches su carta, cm 38x70 70 Stima: € 500/1.000

4 71

72 5 73 Scuola di Posillipo inizi del XIX secolo

Paesaggio olio su carta rip. su tela, cm 28,5x19 Stima: € 350/650

74 Lanza Giovanni Giordano (Napoli 1827 - 1890) Sorrento acquerello su carta, cm 16x24 firmato in basso a sinistra: G.G. Lanza Stima: € 750/1.350

75 Duclere Teodoro (Napoli 1815 - 1869) Villa Tasso a Sorrento olio su carta rip. su tela, cm 43x33 firmato in basso a sinistra: Duclere 73 Stima: € 2.500/4.500

74

6 7 76 Fergola Salvatore attr. 77 Mattej Pasquale (Napoli 1799 - 1874) (Formia 1813 - Napoli 1879) Paesaggio con cascata Processione a palazzo Cellamare olio su tela, cm 37x46,5 olio su carta rip. su cartone, cm 40x30 Stima: € 600/1.200 siglato in basso a sinistra: P. M. Stima: € 9.000/13.000

8 9 78 Palizzi Nicola (Vasto - CH 1820 - Napoli 1870) Paesaggio flegreo olio su tela, cm 37x48 firmato e datato in basso a destra: N. Palizzi 1844 Stima: € 3.000/5.000

10 79 Smargiassi Gabriele (Vasto, CH 1798 - Napoli 1882) Paesaggio olio su tela, cm 38x58 firmato e datato in basso a sinistra: G. Smargiassi 61 a tergo cartiglio Mostra della Scuola di Posillipo ,Napoli Esposizioni: Mostra della Scuola di Posillipo ,Museo civico Filangieri Napoli sett. - dic. 1945 Stima: € 3.000/5.000

11 80 Quercia Federico (Caserta 1824 - Napoli 1899) Figura femminile tecnica mista su tela, cm 69,5x56 firmato a lato a destra: F. Quercia Stima: € 600/1.200

81 Aprea Federico (Attivo nel XIX secolo) Natura morta olio su tela, cm 27x41 firmato e datato in basso a sinistra: Federico Aprea 1877 Stima: € 350/750

12 82 Celentano Bernardo (Napoli 1835 - Roma 1863) Pia de’ Tolomei olio su tavola, cm 25,5x20 firmato in basso a sinistra: Celentano a tergo iscritto: Bernardo Celentano Pia de’ Tolomei Proviene dalla raccolta del Barone ... Stima: € 350/750

13 83 Palizzi Giuseppe (Lanciano, CH 1812 - Passy 1888) Fanciulle al bagno

olio su tela, cm 64,5x81 firmato e datato in basso al centro: Palizzi 51

Bibliografia: A. Schettini, La Pittura napoletana dell’Ottocento E.D.A.R.T. Napoli 1966 vol I pag. 121 Stima: € 4.000/7.000

Non sarebbe stato difficile probabilmente datare quest’opera anche qualora Giuseppe Palizzi non l’avesse fatto in prima persona, riconoscendosi in essa già al primo sguardo la foresta di Fontainebleau, particolarmente cara all’artista e ricorrente pertanto in una folta schiera di sue opere, tanto da far ribattezzare l’autore «le Sylvain» all’interno della comunità artistica di Parigi, città in cui egli giunse tra il 1844 e l’anno seguente, dopo la definitiva rottura con l’ambiente accademico napoletano ed in particolare con Gabriele Smargiassi. L’arrivo della tela in questione nel capoluogo campano potrebbe dunque risalire già alla fine del secolo diciannovesimo, quando alla morte dell’autore il fratello Filippo cercò di vendere tutto il possibile in Francia e riportò con sé in terra natia quel che rimase. Comunque Giuseppe Palizzi del suddetto Smargiassi (che pure fu suo maestro durante gli anni di formazione) conservò una qualche influenza se, pur innovando radicalmente l’approccio di fondo alla sua pittura di paesaggio, rigorosamente ritratto dal vero come andavano facendo i nuovi amici della Scuola di Barbizon, conferì a questo spesso un’aura idillica e romantica, come è chiaramente impresso del resto proprio sull’opera proposta, i cui eleganti personaggi sembrano attardarsi dal secolo precedente piuttosto che anticipare i protagonisti de “Le déjeuner sur l’herbe” di Édouard Manet (che pure il Palizzi conobbe), i quali avrebbero fatto capolino al Salon des Refusés dieci anni più tardi. Per le simpatie maturate nel corso della nuova vita parigina è logico nonché giusto pensare poi per il Palizzi anche un confronto col maestro indiscusso del paesaggio francese dell’Ottocento, Théodore Rousseau, un confronto tutto giocato senza ombra di dubbio sul geometricamente ristretto eppur potenzialmente infinito campo della tavolozza adoperata dai due pittori: se infatti il caposcuola dei Barbisonnier, legato a suggestioni tutte fiamminghe, preferì sempre come è noto caratteristiche tinte rossastre, l’artista di Vasto vi oppose colori più freddi, tra una gran varietà di verdi ed il nero, così come gli fu imposto dallo spettacolo della natura che gli si manifestò tante volte tra luci ed ombre nei meandri dell’adorata foresta alle porte di Parigi.

14 15 84 Palizzi Filippo (Vasto, CH 1818 - Napoli 1899) Cavalli in amore olio su tela, cm 31x44,5 firmato in basso a sinistra: Fil. Palizzi Stima: € 12.000/18.000

Nella carriera di Filippo Palizzi, costellata di innumerevoli esposizioni, onorificenze ed incarichi istituzionali conferiti, dunque in generale di grande successo sia in Italia quanto all’estero, il rapporto tra l’artista ed il mondo animale occupa uno spazio assai cospicuo; non a caso del resto su una vasta bibliografica ricorre spesso la precisa espressione di “realismo animalista” in proposito del quintogenito di casa Palizzi. Se in effetti il rapporto suddetto potrebbe essere fatto risalire proprio ai primi anni di vita del nostro artista, quando egli con i fratelli (detti “muse”) modellava in creta elementi del presepio, per un più significativo (determinante, in realtà) confronto bisognò attendere gli anni napoletani, quando Filippo, pur avendo abbandonato gli studi accademici al Real Istituto di Belle Arti, per partecipare ugualmente ai concorsi da esso banditi prese a ritrarre animali dal vero nelle campagne. In una prima fase, coincidente grosso modo col quinto decennio dell’Ottocento, il Palizzi in realtà non dovette nella rappresentazione del mondo animale comportarsi molto differentemente da quanto già andava facendo per i costumi popolari, dividendosi cioè tra visione concreta del reale e studio di repertori di incisioni altrui: nel campo specifico della raffigurazione di equini fu ad esempio piuttosto logico ispirarsi ad opere inglesi, principalmente (a quanto sappiamo da documenti e confronti stilistici) quelle di John Frederick Herring. Ben nota è pure una iniziale influenza subita da parte della fisiognomica settecentesca di Lavater, testimoniata da disegni in cui i profili animali sono associati a volti umani caratterizzati dalle medesime espressioni. Un cambiamento di rotta sensibile, o meglio un ribaltamento della situazione di partenza, si verificò invece nel corso degli anni Sessanta, quando cioè Filippo si convinse del fatto che gli animali fossero in realtà ben più interessanti da rappresentare degli uomini stessi, e per una motivazione non in qualche modo ancora moralistica quanto piuttosto puramente estetica: l’attenzione veniva tutta a concentrarsi nella resa della primordiale comunione tra fauna e flora nonché dei molteplici effetti ottici determinati dal diverso posarsi della luce sul pelo ferino. A testimonianza di questa sfida rimane l’opera proposta in cui, in uno spazio recintato che lascia solo sottintendere la presenza umana, stanno alcuni cavalli a ruminare, dei quali i due in primo piano presentano in effetti sul manto vellutato un sapiente gioco chiaroscurale che modella ed esalta tangibilmente i possenti muscoli sottostanti, quasi fossimo in presenza di una scultura tridimensionale piuttosto che di un semplice dipinto.

16 17 85 Gaeta Enrico (Castellamare di Stabia 1840 - 1887) Tetti olio su tela, cm 52x64 sul retro cartiglio delle “Celebrazioni della Campania”

Esposizioni: Il paesaggio nella pittura napoletana dell’Ottocento, Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti, Napoli settembre 1936; Napoli,Associazione “Circolo ArtisticoPolitecnico”, 03 - 14 Maggio 2014

Bibliografia: Il paesaggio nella pittura napoletana dell’Ottocento, Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti, Napoli 1936, pag. 95 n.59; Don Riccardo, Artecatalogo dell’Ottocento “Vesuvio” dei pittori napoletani, Editorialtipo, Roma 1973, pag. 48; Enrico Gaeta a cura di Rosario Caputo , Ed. Vincent Napoli 2014, tav 6,pag. 20 Stima: € 7.000/13.000

Più di altri pezzi della purtroppo esigua produzione dell’autore, morto prematuramente, l’opera proposta si denota come assai vicina al capolavoro indiscusso del Gaeta, “I pini” (in esposizione molteplici volte tra Italia ed estero), per il forte lirismo che la pervade principalmente grazie al sapiente uso dei colori, che colpì finanche il grande Raffaello Causa, il quale propose in generale per lo stile del Gaeta, ma riferendosi specificamente sia a “I pini” suddetti che a questa tela (nel suo commento intitolata “Veduta di tetti a Quisisana”), una certa consonanza coi primi Macchiaioli toscani. Se l’ambiente de “I pini” è tuttavia visibilmente crepuscolare, qui la luce appare più probabilmente come meridiana, e determina di conseguenza le gamme cromatiche adoperate, dal ventaglio di gialli ed aranci che identificano inequivocabilmente i materiali di costruzione delle case popolari (più volte è stata sottolineata la sorprendete abilità del Gaeta nella riproduzione delle mura rustiche, screpolate, palpabilmente materiche nelle sue opere) ai molteplici toni di verde notoriamente cari all’autore, vividi o cupi tra una macchia di vegetazione e l’altra a seconda di dove si posino i raggi solari. Questo trattamento dello spazio-luce pure caratterizza le serie di tele che Gaeta dedicò a Pompei (allora ancora oggetto dei nuovi scavi cominciati da Fiorelli pochi decenni prima) sotto l’influenza dell’amico Giacinto Gigante, nonché può considerarsi visibile esempio dell’adesione (non sempre dichiarata) dell’autore alla Scuola di Resina ed in particolare a certi modi di Marco De Gregorio, suo mentore per un certo periodo: la stessa composizione ritmica di quest’opera, assai particolare, fondata sul contrasto di pieni e vuoti e luci ed ombre nel susseguirsi e nel sovrapporsi degli edifici di Quisisana, ricorda del resto per certi versi la struttura di un celebre quadro dell’artista porticese, “La Strada di Resina”.

18 19 86 Marinelli Vincenzo (S. Martino D’Agri, PZ 1819 - Napoli 1892) Soggetto orientalista olio su tavola, cm 35,5x27,5 Provenienza: Eredi dell’artista; coll. privata, Napoli Esposizione: Potenza, Pinacoteca Provinciale 18 giugno -7 settembre 2002; Potenza- Pinacoteca Provinciale 28 marzo - 2 giugno 2015 Bibliografia: Pittori lucani dell’800 e dei primi del ‘900, a cura di S. Abita Potenza 2002 pag. 22; M.C. Minopoli, Vincenzo Marinelli. L’avventura intellettuale di un artista romantico, Paparo Ed. , Napoli 2005 tav. XX ; I. Valente, Vincenzo Marinelli e gli artisti lucani del suo tempo, Calice ed. Rioneroin Vulture, PZ 2015, pag. 80 Stima: € 1.500/2.500

20 87 Marinelli Vincenzo (S. Martino D’Agri, PZ 1819 - Napoli 1892) Cristo che battezza dei ragazzini olio su tavola, cm 12,5x21 firmato in basso a sinistra: V. Marinelli Provenienza: Eredi dell’artista; coll.privata,Napoli Esposizione: Potenza- Pinacoteca Provinciale 28 marzo - 2 giugno 2015 Bibliografia: I. Valente, Vincenzo Marinelli e gli artisti lucani del suo tempo, Calice ed. Rioneroin Vulture, PZ 2015, pag. 97 Stima: € 2.400/3.200

21 88 Morelli Domenico (Napoli 1823 - 1901) La tratta degli schiavi olio su tela, cm 86x175 a tergo antica etichetta recante la scritta: Mostra Nazionale 30 Dicembre 1932?, Museo S. Martino, Napoli Stima: € 7.000/12.000

L’opera è praticamente gemella di quella oggi custodita al Museo di San Martino di Napoli, ove giunse nel 1911 tra i numerosi pezzi della ricca collezione di Paolo e Beniamino Rotondo, promotori di un importante circolo culturale dell’epoca. In vero nei testi più antichi al tema rappresentato è dato un tiolo diverso, “Preda del corsaro” (in Primo Levi l’Italico, ad esempio, che definisce inoltre l’opera «fra le più preziose gemme della pittura Morelliana»), ricollegandolo così al vasto repertorio di opere di George Gordon Byron di cui Morelli fu notoriamente appassionato (come tanti suoi contemporanei, del resto): dal Lord inglese fu infatti pubblicato nel 1814 il poema “Il Corsaro”, e se già più d’un artista – pittore, scultore o musicista che fosse – vi si inspirò per la propria opera, Morelli vi lavorò fin dal 1847, contestualmente all’amico Giuseppe Verdi che presentò un’omonima composizione l’anno successivo a Trieste; dalla trama byroniana il Morelli trasse poi anche “Il conte Lara” celeberrimo del 1861, in collezione Vonwiller e poi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma dal 1901 (anno di morte dell’autore).

22 «Tutte le volte che si parla […] di tecnica moderna, di espressione si venga qui ad apprenderne i segreti», sentenziò negli anni ’20 del Novecento Vittorio Spinazzola a proposito di quest’opera, ed è difficile a quasi un secolo di distanza trovare parole migliori; gli insegnamenti di Morelli del resto superarono senza dubbio il suo tempo, finendo probabilmente per influenzare finanche i grandi autori dell’Informale. La varietà cromatica è stupefacente e tuttavia armonicamente disposta con grande maestria, con gli incarnati scuri ed il ventaglio di verdi dello sfondo puntualmente contrappuntati dai bianchi tipicamente morelliani o comunque dai toni più chiari, che vivacizzano (per quanto possibile) la composizione. Anche il non finito, che pure caratterizza tanti altri capolavori del Morelli a questo coevi (basti pensare alle tele sui Foscari o ai quadri più spiccatamente orientalisti, come “I profughi di Aquileia” o “La preghiera prima della battaglia di Od”), non preclude affatto la forza espressiva e la definizione psicologica di ogni singolo giovinetto ammassato in primo piano, tra chi sonnecchia, chi si preoccupa per la propria triste condizione, chi sfida spavaldamente lo sguardo dello spettatore.

23 89 Postiglione Raffaele (Napoli 1818 - 1897) L’Imperatore Claudio fa uccidere il suo legatario Asiatico olio su tela, cm 59x78 a tergo iscritto: L’imperatore Claudio fa uccidere il suo legatario Asiatico su istigazione di Messalina sua moglie. Raffaele Postiglione offre in dono al sig dirigente comm. Giacomo Muzzi V Stima: € 2.500/4.500

24 90 Di Chirico Giacomo (Venosa, PZ 1844 - Napoli 1883) Autoritratto olio su tela, cm 60x50 firmato al centro: G. Di Chirico Stima: € 2.000/3.000

25 91 Mancini Francesco detto Lord (Napoli 1830 - 1905) Contadini alle messi olio su tela, cm 94x150 firmato e datato in basso a destra: F. Mancini 68 a tergo timbro Gall. Edmondo Sacerdoti, Milano; cartiglio Gall. Bianchi d’Espinosa & Rossato

Provenienza: Gall. Sacerdoti, Milano; Gall. Bianchi d’Espinosa & Rossato; coll. privata, Napoli Esposizioni: Galleria d’arte Bianchi d’Espinosa & Rossato ,Napoli 1972 Bibliografia: Cat. Galleria d’arte Bianchi d’Espinosa & Rossato, Napoli 1972, tav. 22 n° cat 66 Stima: € 7.500/12.500

Se la ricca produzione che gli valse il celebre soprannome di Lord fu tutta incentrata sugli svaghi dell’alta società inglese (che assiduamente frequentava), con qualche eccezione squisitamente folclorica (e comunque fortemente influenzata dai modi di artisti locali quali Leitch e Stanfield) solo per soddisfare le richieste degli amici collezionisti londinesi, il primo repertorio di Francesco Mancini andò oscillando fra il vedutismo ancora fortemente romantico di Gabriele Smargiassi (suo mentore negli anni di formazione al Real Istituto di Belle Arti di Napoli durante il quinto decennio dell’Ottocento), pur arricchito di frequenti studi dal vero nel corso di più viaggi per tutto il Meridione italiano, ed il nuovo naturalismo di Filippo Palizzi, lo studio del quale il nostro frequentò a partire dal 1858, conoscendo così anche l’Altamura, il Morelli, il Tedesco ed in generale tutto il gruppo degli artisti calabresi (cui Francesco si sentì affine anche per afflato risorgimentale). Eccellente riprova di questa duplice tendenza costituisce la grande opera proposta: lo scenario deve far pensare ad una attenta riproduzione dal vero, mostrando inoltre i segni evidenti della sempre maggiore sensibilità atmosferica e luministica che il Mancini andò via via maturando verso le svariate e molteplici condizioni del tempo e delle stagioni, laddove i suoi personaggi, in tipici ma stranamente lindi abiti popolari, tradiscono una certa trasfigurazione del mondo contadino ed i suoi lavori in senso lirico e sognante, più vicino al ricercato souvenir per gli ultimi viaggiatori del Grand Tour che alla difficile realtà sociale vissuta al tempo dai ceti più bassi del Sud Italia.

26 27 92 Rossano Federico 93 Dalbono Edoardo attr. (Napoli 1835 - 1912) (Napoli 1841 - 1915) Bosco Figura femminile olio su tavola, cm 20,7x14,5 olio su tela, cm 21x17,5 firmato in basso a destra: Rossano a tergo iscritto: a tergo firmato E. Dalbono opera del maestro Federico Rossano Repubblica Stima: € 450/750 di Portici 1877 Roberto Conte Stima: € 700/1.200

28 94 Casciaro Giuseppe (Ortelle, LE 1863 - Napoli 1941) Vaso con fiori pastelli su carta, cm 44x52 firmato e datato in basso a destra: G. Casciaro 10 aprile XIII a tergo: timbro Giuseppe Casciaro, Napoli; cartiglio Galleria Bianchi d’Espinosa & Rossato, Napoli Esposizioni: Napoli 1972 Bibliografia: cat. Galleria Bianchi d’Espinosa & Rossato, febbraio 1972, n° cat. 103 ill. 12 Stima: € 1.400/2.800

29 95 Mancini Antonio (Roma 1852 - 1930) La spagnola olio su tela cm 140x70 firmato,iscritto e datato in alto a destra: A.Mancini Frascati 914 Stima: € 25.000/35.000

Nell’anno di esecuzione di questa tela Antonio Mancini era – lui stesso tiene a farcelo sapere – a Frascati. S’era già verificato dunque l’abbandono praticamente definitivo dell’adottiva Napoli (l’artista vi tornò solo del ’23) a seguito di una nuova crisi psichica (non è chiaro per quale traumatica motivazione), già avvenuta era pure l’improvvisa e scioccante separazione dal padre Paolo, unico sostegno del pittore nei suoi momenti più bui; ancora nelle difficoltà economiche dovute al recente trasferimento a Roma, predato da meschini affaristi pronti a privarlo per pochi spicci dei capolavori presenti nel suo studio, il Mancini trovò rinnovata protezione in Peppino Giosi, raffinato mercante locale, il quale – si può dirlo senza errore – rivoluzionò la vita dell’artista, curandone non solo gli affari ma anche la vita sociale (ridotti furono, in realtà, i rapporti con gli avventori per non sollecitare la delicata personalità del pittore). Ecco nuovamente allora la sospirata serenità per Antonio, ecco il soggiorno di Frascati durante il quale, lo raccontò pare Giuseppe Casciaro, all’autore mancò terribilmente proprio l’amico Giosi, primo pensiero al ritorno a Roma. Anche stilisticamente parlando siamo dunque lontani dal (primo) periodo napoletano, dai guappetielli, dagli ultimi, dalla miseria, ora che le figure umane, meticolosamente riportate sulle tele grazie all’uso di un caratteristico doppio reticolato che resta (come nel caso proposto) molto spesso visibile al di sotto della superficie pittorica dei quadri romani, si fanno più ricche, voluminose, pesanti, e paiono quasi fuoriuscire dallo spazio della rappresentazione ed invadere quello dell’osservatore grazie a pennellate fortemente materiche, quasi schizzi distribuiti direttamente dal tubetto di pittura, alternativa tutta caratteristica del Mancini alle più tradizionali mezze tinte per la resa dei chiaroscuri, che risultano così assai più realistici; ad animare ulteriormente la composizione l’autore pure prese ad inserire nel medium frammenti d’altri materiali, tutti comunque fortemente riflettenti (qui capita rinvenire qualche pezzetto metallico, ad esempio), per inondare di nuova e concreta luce le sue ultime, meravigliose opere.

30 31 96 Gemito Vincenzo (Napoli 1852 - 1929) Matilde che legge tecnica mista su carta, cm 15,5x11 firmato in basso a destra: V. Gemito Stima: € 1.000/2.000

Mathilde Duffaud sofferente, Mathilde Duffaud al ricamo, Mathilde Duffaud che legge, Collezione Minozzi Collezione Minozzi Collezione Minozzi

32 97 Netti Francesco (Santeramo in Colle 1832 -1894) Marinaretto olio su tela, cm 46,5x37 firmato in basso a destra: F. Netti Stima: € 1.500/2.500

33 98 Lojacono Francesco (Palermo 1838 - 1915) Paesaggio costiero siciliano olio su tela, cm 24,5x60,5 firmato in basso a destra: F. Lojacono Stima: € 6.000/9.000

34 99 Costantini Giuseppe (Nola, NA 1844 - San Paolo Belsito, NA 1894) Mosca cieca olio su tavola, cm 21x34 firmato e datato in basso a destra: G. Costantini 90 Stima: € 3.500/6.500

35 100 Torcia Francesco Saverio (Napoli 1840 - 1891) Marina con barche olio su tela, cm 64x105 accenni di firma in basso a destra Stima: € 3.400/4.500

36 101 Pistilli Ulrico (Napoli 1854 - 1950) L’attesa olio su tela, cm 63,5x49 firmato a lato a destra: Pistilli Stima: € 1.600/2.800

37 102 Pratella Attilio (Lugo - RA 1856 - Napoli 1949) Via Foria tempera su carta, cm 10,5x13 firmato in basso a destra: A. Partella Bibliografia: A. Schettini, Attilio Pratella Morano Editore 1954 Napoli tav. XXXVIII Stima: € 1.300/2.800

103 Migliaro Vincenzo (Napoli 1858 - 1939) Un profilo olio su tela, cm 62x48 firmato in basso a destra: Migliaro a tergo: vecchio cartiglio Galleria Pesaro, Milano Provenienza: Galleria Pesaro, Milano; Coll. privata, Venezia; Coll. privata, Napoli Esposizioni: Milano 1927 Bibliografia: Mostra di Vincenzo Gemito, Vincenzo Caprile, , Galleria Pesaro, Bestetti e Tumminelli, Ed. Milano 1927, n° ord. 4 Stima: € 13.000/18.000

38 39 104 Ragione Raffaele (Napoli 1851 - 1925) Al Parc Monceau olio su tela rip. su cartone, cm 28x35 firmato in basso a destra: R. Ragione Stima: € 4.000/6.000

40 105 Diodati Francesco Paolo (Campobasso 1864 - Napoli 1940) L’attesa olio su tavola, cm 33x20 firmato e datato in basso a destra: Diodati 1885 Stima: € 2.500/4.500

41 106 Pratella Attilio (Lugo di Romagna, RA 1856 - Napoli 1949) Pescatori nel golfo di Napoli olio su tela, cm 29,5x39,5 firmato in basso a destra: Attilio Pratella Stima: € 4.500/7.500

42 107 Scorzelli Eugenio (Buenos Aires - Argentina 1890 - Napoli 1958) Preparativi per la caccia olio su tela, cm 66x105 firmato in basso a destra: Eug. Scorzelli Esposizioni: Christie’s, Roma 2004 Bibliografia: G. L. Marini, Il valore dei dipinti dell’Ottocento e del primo Novecento. XXIII ed. Allemandi Ed. Torino 2005-06, pag. 771, in b/n Stima: € 4.000/7.000

43 108 Issupoff Alessio (Viatka, Russia 1889 - Roma 1957) Paesaggio con cavallo olio su tavola, cm 17x33,5 firmato e datato in basso a sinistra: Alessio Issupoff 1948 Stima: € 2.800/4.200

44 109 Pratella Attilio (Lugo di Romagna, RA 1856 - Napoli 1949) Vecchio Vomero olio su tavola, cm 23x34,7 firmato in basso a destra: A. Pratella Stima: € 3.500/5.500

45 110 Caprile Vincenzo (Napoli 1856 - 1936) Le formiche olio su tavola, cm 31,5x22 firmato in basso a sinistra: V. Caprile Stima: € 2.500/4.500

46 111 Ragione Raffaele (Napoli 1851 - 1925) Figura nel parco olio su tela rip. su cartone, cm 32x16,5 firmato in basso a sinistra: Ragione Stima: € 2.000/3.500

47 112 Covelli Gaele (Crotone 1872-1932) Autoritratto olio su tela, cm 85x57 firmato e datato in alto a sinistra: G. Covelli 1909 113 Covelli Gaele Provenienza: Eredi dell’artista (Crotone 1872-1932) Bibliografia: Gaele Covelli pittore (1872-1932), a cura Corridoio di Palazzo Pitti dell’Ufficio Beni Culturali, Comune di Crotone, FRAMA olio su tela, cm 40x33 SUD, Chiaravalle Centrale, 1988, p. 201 Provenienza: Eredi dell’artista Stima: € 1.300/1.800 Bibliografia: Gaele Covelli pittore (1872-1932), a cura dell’Ufficio Beni Culturali, Comune di Crotone, FRAMA SUD, Chiaravalle Centrale, 1988, p. 198 Stima: € 1.400/2.800

48 115 Covelli Gaele (Crotone 1872-1932) Ritratto di Zio Vittorio olio su tela, cm 74x60 114 Covelli Gaele firmato in basso a sinistra: G. Covelli (Crotone 1872-1932) Provenienza: Eredi dell’artista Figura maschile con tuba Bibliografia: Gaele Covelli pittore (1872-1932), a cura olio su tela, cm 33x22 dell’Ufficio Beni Culturali, Comune di Crotone, FRAMA Provenienza: Eredi dell’artista SUD, Chiaravalle Centrale, 1988, p. 201 Bibliografia: Gaele Covelli pittore (1872-1932), a Stima: € 1.300/1.800 cura dell’Ufficio Beni Culturali, Comune di Crotone, FRAMA SUD, Chiaravalle Centrale, 1988, p. 127 Stima: € 900/1.300

49 116 Migliaro Vincenzo (Napoli 1858 - 1938) Profilo femminile olio su tavola, cm 21,5x14 firmato in basso a destra: Migliaro Stima: € 1.200/2.400

117 Casciaro Giuseppe (Ortelle, LE 1863 - Napoli 1941) Mareggiata pastelli su carta, cm 20x31 firmato e datato in basso a sinistra: G. Casciaro 28 ott. XV a tergo timbro G.Casciaro, Napoli; Gall. Michelangelo Napoli Stima: € 800/1.300

50 118 Scorzelli Eugenio (Buenos Aires - Argentina 1890 - Napoli 1958) Figura di ragazzo pastelli su carta, cm 44,5x38 firmato al centro a destra: Scorzelli Stima: € 1.000/2.000

51 119 Migliaro Vincenzo (Napoli 1858 - 1938) Al chiaro di luna olio su tavola, cm 16,2x8,4 firmato in basso a sinistra: Migliaro Provenienza: Christie’s; Coll. privata, Napoli Stima: € 1.000/2.000

120 Capone Gaetano (Maiori, SA 1845 -1924) Marina di Amalfi olio su tavola, cm 19x38 firmato in basso a destra: G. Capone Stima: € 700/1.300

52 121 Miola Camillo (Napoli 1840 - 1919) Figura femminile olio su tavola, cm 15x10 firmato in basso a sinistra: Miola Stima: € 800/1.400

122 Scuola Toscana

Bosco olio su carta rip. su cartone, cm 13x23,5 a tergo iscritto: S. Lega Modigliana 20/7/1883 Stima: € 800/1.000

53 123 Pratella Attilio (Lugo di Romagna, RA 1856 - Napoli 1949) Paesaggio tecnica mista su carta, cm 19x21 firmato in basso a sinistra: A. Pratella a tergo timbro Galleria Michelangelo, Napoli Stima: € 500/1.000

124 Arcos V. (XIX secolo) Corteggiamento acquerello su carta, cm 35x68 firmato e datato in basso a destra: V. Arcos 97 Stima: € 300/600

54 125 Buono Eugenio (1861-1954) Soldato a cavallo olio su cartone, cm 18x13,5 firmato in basso a sinistra: Eug. Buono Stima: € 700/1.000

126 Monteforte Edoardo (Polla SA 1849 - Napoli 1933) Marina con pescatori acquarello su carta, cm 36x48 firmato in basso a sinistra: E. Monteforte Stima: € 600/900

55 127 Morelli Ennio 128 Pratella Attilio (Torino 1874 - 1941) (Lugo di Romagna, RA 1856 - Napoli 1949) Donna al leggio Paesaggio carboncino su carta, cm 46x35,5 olio su tavola, cm 19x13 a tergo cartiglio: Galleria d’Arte Fogliato, Torino firmato in basso a destra: A. Pratella Stima: € 300/500 Stima: € 400/700

56 129 Giardiello Giuseppe (Napoli 1871 - 1916) Figure femminile olio su tela, cm 40x25 firmato in basso a sinistra: Giardiello Stima: € 1.200/2.400

130 Ricciardi Oscar (Napoli 1864 - 1935) Veduta di Castellammare olio su tela, cm 41x61 firmato e iscritto in basso a sinistra: Ricciardi Napoli Stima: € 1.000/2.000

57 131 Raimondi Elviro (Napoli 1867 - Capri 1920) Profilo femminile piatto in ceramica, diametro cm 33 a tergo firmato e datato: Elviro Raimondi 1888 Stima: € 850/1.450

132 Paolillo Luigi ( 1864-1934) Belvedere Palazzo Rufolo acquerello su carta, cm 20x25,5 firmato in basso a destra L. Paolillo Stima: € 800/1.200

58 133 d’Orsi Achille (Napoli 1845 - 1929) Pane pesante gesso, h. cm 38 firmato e dedicato sulla base: Al Commendator Vittorio Castellani ricordo di A. d’Orsi. Stima: € 1.000/2.000

59 134 Renda Giuseppe (Polistena, RC 1859 - 1939) Ritratto di Terra terracotta, h cm 45x35x28 siglata sul lato sinistro G.R. Provenienza: Proprietà dell’autore, Coll. Eredi Renda, Napoli , coll. privata, Napoli Esposizioni: Napoli, 1973; Polistena 1995; Napoli 2007/2008 ; Napoli 2015 Bibliografia: A.Schettini , Giuseppe Renda, Gall. Colonna Arti figurative,Napoli 1973 pag. 11; Giuseppe Renda a cura di F. Negri Arnoldi Electa Na 1995 tav. 58 pag. 56 n. 171; Giuseppe Renda 1859-1939 tra tradizione e rinnovamento a cura di D.Esposito ,Electa 2007 tav. 52 pag 97; Il Bello o il Vero La scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento, a cura di Isabela Valente N. Longobardi Ed. Napoli 2015 pag.388 Stima: € 3.000/5.000

60 135 De Matteis Francesco (Lecce 1852 - Napoli 1917) Una notte d’inverno a Napoli terracotta, largh. cm 26, h cm 32, prof. cm 16 firmato e iscritto sulla base: Una notte d’inverno a Napoli De Matteis Stima: € 2.500/4.500

61 136 Cifariello Filippo 137 Renda Giuseppe (Molfetta 1864 - Napoli 1936) (Polistena, RC 1859 - 1939) Settembrina Il generale bronzo, h cm 24 bronzo, h cm 43 firmato Cifariello firmato: Renda Stima: € 600/900 timbro Fonderia Laganà Stima: € 1.400/2.200

138 De Luca Luigi (Napoli 1857 - 1938) Donna che regge una lucerna bronzo, h cm 46 firmato De Luca, timbro di fonderia Stima: € 1.400/2.200

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Raccolta di Opere provenienti da un’ unica Collezione dal lotto 139 al 158

139 Scoppetta Pietro (Amalfi, Sa 1863 - Napoli 1920) Casolare olio su tavola, cm 18x28 firmato in basso a destra: P.Scoppetta Stima: € 1.200/2.500

63 140 Irolli Vincenzo 141 Migliaro Vincenzo (Napoli 1860 - 1949) (Napoli 1858 - 1939) Crostacei Mercato olio su tavola, cm 23x35 olio su tela rip. cartone, cm 28x23 firmato in basso a sinistra: V. Irolli firmato in basso a destra: Migliaro Stima: € 1.200/2.500 Stima: € 4.000/7.000

64 65 142 Grassi Alfonso (Solofra,AV 1918 - Salerno 2002) Interno con vecchio olio su tela, cm 30x40 firmato in alto a destra: A.Grassi a tergo iscritto: da me dipinto Alfonso Grassi 1969 Stima: € 500/800

143 Panza Giovanni (Napoli 1894 - 1989) Nello studio del pittore olio su tavola, cm 30x40 firmato in basso a destra: G. Panza Stima: € 1.000/1.500

66 144 De Corsi Nicolas (Odessa, 1882 - Napoli, 1955) Case di pescatori olio su tavola, cm 50x70 firmato e datato in basso a destra: De Corsi 1915 Stima: € 1.200/2.500

67 145 Toro Attilio (Napoli 1892 - Portici, NA 1982) La modella olio su tavola, cm 25x18 firmato in basso a destra: A Toro Stima: € 500/1.000

146 Buono Leon Giuseppe (Pozzuoli, NA 1887 - 1975) Banchina olio su masonite, cm 40x50 firmato in basso a destra: L. G. Buono Stima: € 600/1.000

68 147 Tafuri Clemente (Salerno 1903 - Genova 1971) La modella olio su tavola, cm 24x18 firmato e datato in basso a destra: Tafuri 1954 Stima: € 800/1.500

148 Tafuri Clemente (Salerno 1903 - Genova 1971) Figura sdraiata olio su tavola, cm 18x23 firmato e datato in basso a destra: C. Tafuri 1954 Stima: € 800/1.500

69 149 Bresciani Antonio (Napoli 1902 - 1998) Rose olio su tavola, cm 36x44 firmato in basso a destra: Bresciani Stima: € 1.000/1.500

150 Battaglia G. (Attivo tra il XIX e XX secolo) Paesaggio olio su tela, cm 17x26 firmato in basso a destra: G. Battaglia Stima: € 400/700

70 151 Crisconio Luigi (Napoli 1893 - Portici, NA 1946) Strada di paese olio su tavola, cm 25x33 firmato e datato in basso a sinistra: L. Crisconio 40 Stima: € 800/1.300

152 White Valentino (, SA 1909 - 1986) Mareggiata olio su tavola, cm 16x30 firmato in basso a destra: V. White Stima: € 600/1.200

71 153 De Corsi Nicolas (Odessa, 1882 - Napoli, 1955) Paesaggio costiero olio su tavola, cm 10x15 firmato in basso a sinistra: De Corsi Stima: € 300/500

154 Buono Leon Giuseppe (Pozzuoli, NA 1887 - 1975) Tramonto olio su masonite, cm 30x40 firmato in basso a sinistra: L. G. Buono Stima: € 400/700

72 155 Bresciani Antonio (Napoli 1902 - 1998) Volto femminile carboncino su carta, cm 40x30 firmato in basso a destra: Bresciani Stima: € 400/700

156 Bresciani Antonio (Napoli 1902 - 1998) La modella sanguigna su carta, cm 55x40 firmato in basso a destra: Bresciani 155 Stima: € 400/700 156

157 Bresciani Antonio 158 Bresciani Antonio (Napoli 1902 - 1998) (Napoli 1902 - 1998) Figura femminile In posa carboncino su carta, cm 55x45 carboncino su carta, cm 58x40 firmato in basso a destra: Bresciani firmato in basso a destra: Bresciani Stima: € 400/700 Stima: € 400/700

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73 159 Carugati Angela 160 Panza Giovanni (Firenze 1881 - 1977) (Napoli 1894 - 1989) La modella Gitana olio su tela cm 48x39 olio su tavola, cm 40x30 firmato, datato e iscritto in basso a sinistra e al firmato in basso a destra: G. Panza centro: Angela Carugati Napoli 1908 Stima: € 600/900 Stima: € 900/1.400

74 161 Villani Gennaro (Napoli 1885 - 1948) Casolare olio su cartone, cm 17x30 firmato in basso a destra: G. Villani a tergo timbri: Galleria Mediterranea e Galleria Michelangelo, Napoli Stima: € 600/900

162 De Corsi Nicolas (Odessa, 1882 - Napoli, 1955) Mareggiata olio su tela, cm 50x50 firmato in basso a sinistra: De Corsi Stima: € 800/1.200

75 163 Asturi Antonio (Vico Equense, NA 1904 - 1986) In città tecnica mista su carta, cm 24x18 firmato e datato in basso a destra: Asturi A. Napoli 11-12-949 Stima: € 200/500

164 Terracina Arturo Bacio (Napoli 1882 - 1951) Arco con scale olio su cartone, cm 21x30 firmato in basso a sinistra. A. Terracina Stima: € 600/900

76 165 Panza Giovanni (Napoli 1894 - 1989) Maternità olio su tela, cm 50x40 firmato in basso a destra: G. Panza Stima: € 900/1.400

166 Canino Vincenzo (Napoli 1892 - 1978) Viale con carrozzelle olio su tavola, cm 24,5x49 firmato in basso a destra: V. Canino Stima: € 800/1.200

77 167 Bresciani Antonio (Napoli 1902 - 1998) Volto femminile olio su tavola, cm 20x26 firmato in alto a sinistra: Bresciani Stima: € 500/1.000

168 Colmo Giovanni (Torino 1867 - 1947) Paesaggio di montagna olio su tavola, cm 20,5x28 firmato e datato in basso a destra: G. Colmo 11-12-20 Stima: € 250/650

78 169 Bresciani Antonio (Napoli 1902 - 1998) Ragazza con camicetta a righe olio su cartone, cm 23,5x17 firmato in basso a destra: Bresciani Stima: € 500/1.000

170 Asturi Antonio (Vico Equense, NA 1904 - 1986) Concertino tempera su carta cm 52x72 firmato in basso a destra: Asturi A . Stima: € 500/800

79 171 Bresciani Antonio (Napoli 1902 - 1998) Natura morta olio su tela, cm 50x60 firmato in basso a destra: Bresciani Stima: € 1.000/1.500

172 De Corsi Nicolas (Odessa, 1882 - Napoli, 1955) Paesaggio marino olio su cartone, cm 26x20,5 firmato in basso a destra: De Corsi Stima: € 600/1.000

80 173 Califano Giovanni (Roma 1864 - 1946) Paesaggio con pastore e pecore olio su tela, cm 51,5x85 firmato in basso a destra: J. Califano Stima: € 850/1.350

174 Bresciani Antonio (Napoli 1902 - 1998) In poltrona olio su tavola, cm 17x16 firmato in basso a sinistra: Bresciani Stima: € 400/800

81 175 Leone Romolo (Napoli 1890 - 1964) Intimità domestica olio su tavola, cm 18,6x23,6 firmato iscritto e datato in basso a destra: Romolo Leone Napoli XIX a tergo timbro Gall. L’Archipendolo, Napoli Stima: € 500/1.000

176 De Corsi Nicolas (Odessa, 1882 - Napoli, 1955) Paesaggio marino olio su cartone, cm 16x25 firmato in basso a sinistra: De Corsi Stima: € 800/1.300

82 177 Grassi Alfonso (Solofra, AV 1918 - Salerno 2002) Vecchio con lume olio su tela, cm 50x40 firmato in basso a destra: Alfonso Grassi Stima: € 500/800

178 Perindani Carlo (Milano 1899 - Capri 1986) Marina di Capri olio su tela, cm 30x40 firmato in basso a sinistra: Perindani Stima: € 500/800

83 179 Leone Romolo (Napoli 1890 - 1964) Paesaggio olio su tela rip. su cartone, cm 30x40 firmato e iscritto in basso a sinistra: Romolo Leone Napoli Stima: € 400/800

180 Di Marino Francesco (Napoli 1892 - 1954) In città olio su tavola, cm 25x35 firmato in basso a destra: Di Marino Stima: € 200/500

84 85 SCHEDA COMMISSIONI Indice degli Artisti DIPINTI DEL XIX E XX SECOLO PROVENIENTI DA COLLEZIONI PRIVATE A G P giovedì 26 Maggio 2016 Anonimo inizi XIX sec. 71, 72 Gaeta E. 85 Palizzi F. 94 ore 19:00 Anonimo tedesco 68 Gemito V. 96 Palizzi G. 83 Aprea F. 81 Giardiello G. 129 Palizzi N. 78 Chi non può essere presente ha la possibilità di partecipare all’asta inviando al nostro numero di fax Arcos V. 124 Grassi A. 142, 177 Panza G. 143, 160, 165 la presente scheda compilata o consegnandola direttamente presso la nostra segreteria Asturi A. 163, 170 Paolillo L. 132 Perindani C. 178  Commissione  Gara Telefonica Pistilli U. 101 Postiglione R. 89 Nome e Cognome ...... B H Pratella A. 102, 106, 109, 123, 128 Battaglia G. 150 Hackert G. 69, 70 Via ...... Bresciani A. 149, 155, 156, 157 Q 158 167, 169, 171, 174 Quercia F. 80 Città ...... Pr ...... Cap ...... Buono Eugenio 125 Buono L. G. 146, 153 I Tel...... E-mail ......

Irolli V. 140 R Cod. Fiscale/P.IVA ...... C Issupoff A. 108 Ragione R. 104, 111 Califano G. 173 Raimondi E. 131 Canino V. 166 Renda G. 134, 138 N° cat. Descrizione sommaria Offerta massima Capone G. 120 Ricciardi O. 130 (esclusa vostra commissione) Caprile V. 110 Rossano F. 92 Carugati A. 159 Casciaro G. 94, 117 L Celentano B. 82 Cifariello F. 136 Lanza G. G. 74 Colmo G. 168 Leone R. 175, 179 S Costantini G. 99 Lojacono F. 98 Covelli G. 112, 113, 114, 115 Scoppetta P. 139 Crisconio L. 151 Scorzelli E. 107, 118 Scuola di Posillipo 73 Scuola Toscana 122 M Smargiassi G. 79

Mancini A. 95 Mancini F. detto Lord 91 T D Marinelli V. 86, 87 Dalbono E. attr. 93 Mattej P. 77 Tafuri C. 147, 148 De Corsi N. 144, 154, 162, 172 Migliaro V. 103, 116, 119, 141 Terracina A. B. 164 176 Miola C. 121 Torcia F. S. 100 De Luca L. 137 Monteforte E. 126 Toro A. 145 De Matteis F. 135 Morelli D. 88 Di Chirico G. 90 Morelli E. 127 Di Marino F. 180 Diodati F. P. 105 V d’Orsi A. 133 Duclere T. 75 N Villani G. 161

Netti F. 97 In caso di gara telefonica specificarlo nel campo “offerta massima” F W CONDIZIONI GENERALI DI VENDITA: gli oggetti saranno aggiudicati al minimo prezzo possibile in rapporto White V. 152 Fergola S. attr. 76 all’offerta precedente. A parità di offerta prevale quella della sala o la prima ricevuta. Le condizioni di vendita sono specificate nel Catalogo dell’Asta.

Firma...... Data...... SCHEDA COMMISSIONI DIPINTI DEL XIX E XX SECOLO PROVENIENTI DA COLLEZIONI PRIVATE giovedì 26 Maggio 2016 ore 19:00 Chi non può essere presente ha la possibilità di partecipare all’asta inviando al nostro numero di fax la presente scheda compilata o consegnandola direttamente presso la nostra segreteria  Commissione  Gara Telefonica Nome e Cognome ......

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Tel...... E-mail ......

Cod. Fiscale/P.IVA ......

N° cat. Descrizione sommaria Offerta massima (esclusa vostra commissione) In caso di gara telefonica specificarlo nel campo “offerta massima” CONDIZIONI GENERALI DI VENDITA: gli oggetti saranno aggiudicati al minimo prezzo possibile in rapporto all’offerta precedente. A parità di offerta prevale quella della sala o la prima ricevuta. Le condizioni di vendita sono specificate nel Catalogo dell’Asta.

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