Round the Clock a Cura Di Martina Cavallarin

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Round the Clock a Cura Di Martina Cavallarin ROUND Spazio Thetis, THE Arsenale Novissimo, Venezia CLOCK A cura di Martina Cavallarin Evento collaterale della 54. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia Round the Clock A cura di Martina Cavallarin Biennale di Venezia 54. Esposizione Internazionale d’Arte 4 giugno - 27 novembre 2011 Martina Cavallarin +39 335 6798887 [email protected] Germano Donato +39 335 7430690 [email protected] www.biennaleroundtheclock.com di SEGNO in SEGNO Associazione Via Giorgio Paglia 28 24122 Bergamo Italia Tel. +39 035 210340 Fax + 39 035222674 di sperimentazione del connubio tra arte contemporanea e ricerca e sviluppo tecnologico, un luogo dove giovani e meno giovani artisti hanno trovato l’humus per creare qualcosa di nuovo. Il luogo Spazio Thetis, Arsenale Novissimo, Venezia (Thetis SpA, Castello 2737/f - 30122 Venezia VE) Thetis non è solamente una società di ingegneria. Due sono gli elementi che ne determinano la peculiarità. Da una lato, una solida dimensione etica permea tutte le attività che la società svolge. Dall’altro, per alimentare la creatività Thetis ha sempre accolto nei suoi spazi i lavori di artisti contemporanei, con la convinzione che tra l’artista e il ricercatore vi sia una affinità di percorsi e la possibilità di influenze positive reciproche. Thetis, nell’ essere “in primis” un progetto finalizzato al recupero produttivo dell’Arsenale, doveva contenere già in sé le componenti necessarie per comprendere e per confrontarsi con l’arte e la storia. Doveva, nei fatti, avere un orizzonte più aperto, più ampio del solo spirito im- prenditoriale. Doveva, necessariamente, essere portatore di una nuova visione, di un modo nuovo di interpretare il concetto di impresa. Non è stato solo il caso, quindi, a far si che Thetis iniziasse il proprio cammino a braccetto con una sua “identità” di promotore dell’arte contemporanea. Da queste osservazioni è nato lo “Spazio Thetis”. Un luogo tuale come base per una riflessione or- segno della resistenza di un’arte che sp- ganica e progressiva. Tale convergenza inge verso la condizione esistenziale del avviene mediante l’analisi di un percorso reale riuscendo a far sentire in questo che si basa su un’idea forte realizzata modo l’effetto e la totalità del tutto. impiegando strumenti poveri. L’opera è la parte finale di uno svolgimento Se l’arte contemporanea tiene sempre Il progetto Round the Clock è un progetto che complesso narrato dalla suggestione di aperto un interrogativo - quello che ri- parte da due necessità complementari oggetti silenziosi quanto energetici, po- guarda l’uomo, la sua esistenza, le sue e intersecanti ovvero l’estensione inces- tenti e sottili, estesi dall’amplificazione reticenze - certamente oggi il rapporto sante, ossessiva e sempre aperta a straniante del “pensiero dolce” ovvero con il territorio, la terra, il futuro del domande e dubbi dell’arte contempora- un lavoro intellettuale e concettuale pianeta e la sua vivibilità sono contenuti nea e il bisogno di abitare e convivere espresso con mezzi modesti: carta, car- in essa e intrinsecamente le apparten- con un nuovo umanesimo costituito da tone, cenere, plastica, plexiglass, ferro, gono. una maggiore sensibilità verso i luoghi pietra, rame, acciaio, vetro, acqua, tes- A volte l’arte stessa può contribuire che abitiamo e un rispetto da recuperare suto, terra, luce. I media adoperati pas- ad alleviare la modernità dai pesi che verso le risorse e le energie del pianeta. sano dalla fotografia all’installazione, dal si è imposta come bellezza, identità, video alla performance, dalla scultura al verità e significato. Occorre ripudiare Round the Clock è un progetto che ricamo a terra per un’esposizione che si le convenzioni e scandagliare per fram- pone in dialogo arte ed ecosistemi sos- addentri nell’emergenza di una vivibilità menti il binomio mondo-realtà. Il lavoro tenibili attraverso un’esposizione corale migliore sfuggendo però alle più ordina- dell’artista in Round the Clock è quello realizzata da artisti internazionali che, rie metodologie espositive con una co- di indagare quindi la dimensione del so- mediante la forza energetica ed indaga- ralità complessa, pensata, contempora- ciale, i problemi dell’eco-sostenibilità, trice delle loro opere, allaccino percorsi nea, straniante e visivamente altrettanto delle bio-diversità e tale atteggiamento e attraversino tentativi. L’esposizione ar- efficace. Le “24 ore su 24” di Round non può avere la vocazione del patteg- tistica nella sua esplicazione attuale ha the Clock respirano in una mappatura giamento e pareggiamento tra ideologia un andamento circolare che comprende completa e rappresentativa essendo i e verità, ma mediante un’immersione titolo, opera, linguaggio, impatto visivo. singoli lavori una macchina biologica riflessiva deve ambire a raggiungere le In questi termini imballaggi, assemblaggi compressa in un respiro unico, recupe- discrepanze tra i comportamenti e dare e riutilizzo sono parte del processo inda- rati attraverso una teoria di passaggi le- voce a grida soffocate. E’ necessario in- gato dall’artista dal punto di vista intellet- gati indissolubilmente gli uni agli altri nel tensificare il movimento e incrementare l’energia con un’opera che vive dei apevole e più aderente all’esistenza rapporti tra artista e spettatore attra- dell’uomo. In una naturale tendenza verso un luogo d’accoglienza finaliz- all’entropia la capacità risiede ora zato all’affioramento dei significati del nella rielaborazione dei codici in una mondo. chiave di complessità che si rivela in una trasversale consapevolezza per Se in questo primo scorcio di millen- ritrovare bellezza e lentezza in un am- nio è proprio l’arte contemporanea biente complesso di sperimentazioni che si specchia trasversalmente, spi- e proposte. azzata da interdisciplinarietà e meta- linguaggi che fino allo scorso millen- Ogni società civile si dovrebbe es- nio non si ponevano in contatto con il porre al dovere del dubbio. Il dovere mondo oggettivo, ora la conseguen- del dubbio è sottoposto al quesito za è un’oscillazione psicologica che dell’arte per sperimentare la libertà deve rendere più naturale la pratica di nuove soluzioni e differenti con- del presente tramite il raccordo di clusioni. Racconta Sant’Agostino a un idioma e un atteggiamento forte- proposito di un pirata catturato da mente aperto nei confronti del vivere Alessandro Magno: <A. M.: Come osi civile. Allora la contingente urgenza tu creare scompiglio in tutto il mon- di Round the Clock propone una do?> Gli risponde il pirata <Poiché io nuova sensibilità figurativa e concet- lo faccio con una sola piccola nave, tuale attraverso un uso di materiali mi chiamano malfattore; mentre tu, che provengono da un innesto sano, che lo fai con una grande flotta, sei una commistione studiata e intrig- chiamato imperatore.> ante tra naturale e artificiale. Nella necessità di un vivere migliore intenti precisi e gesti energetici germinanti da Round the Clock possono res- tituire vigore, senso e uno spessore contemporaneo per un’arte più cons- Elenco Artisti • Francesco Bocchini • Ulrich Egger • Eva Jospin • Chiara Lecca • Serafino Maiorano • Gianni Moretti • Maria Elisabetta Novello • Svetlana Ostapovici • David Rickard • Antonio Riello • Matteo Sanna • Wilhelm Scheruebl • Silvia Vendramel • Devis Venturelli • Peter Welz FRANCESCO BOCChINI L’operatività artistica di Francesco Bocchini si è concentrata nel tempo su latte e ferri smaltati per produrre ingranaggi di marchingegni elementari, installazioni, teche. Ora l’interesse dell’artista si sta spostando su installazioni, vetrine e meccanismi costruiti intorno al concetto di classificazione del mondo naturale rappresentato da fiori creati con lastre metalliche riciclate e organizzate in fila dietro i vetri opachi di una vetrina che detiene all’interno del materiale impiegato memorie e storie che rivivono nella rinnovata epifania offerta dall’opera. FRANCESCO BOCChINI Colonne, Nonantola, a cura di Nadia e Maria Luisa Frisa 1997 Trialog Werkgallerie, Kassel (D) RESIdENzE E WORkShOP Raimondi Bologna Contemporanea 1975 - 2005 Luoghi, Galleria Nazionale di Arte Nato a Cesena (Italia) nel 1969. 2001 Lés funenbrés, Galleria L’Affiche, Galleria d’Arte Moderna, Bologna, a Moderna, Repubblica di San Marino 2006 Castello di Schrattenberg Milano, testo di Rosalba Paiano cura di Peter Weiermair programma internazionale di residenza 1999 Storie d’Egitto, Galleria Il Graffio, 2004 XIV Quadriennale, Anteprima per artisti FORmAzIONE Bologna Promotrice delle Belle Arti, Torino PREmI 1998 Anima patata, Galleria L’Affiche, Dal profondo Palazzo della fortezza, 1993 Diploma in pittura, Accademia di Milano, testo di Enzo Fabbrucci Mainz (D), Carloni SpazioArte, Frankfurt 2010 Biennale Internazionale di COllABORAzIONI Belle Arti di Bologna, Italia 1996 Partito preso, Galleria Nazionale (D) Scultura, Premio Umberto Mastrioanni d’Arte Moderna, Roma, a cura di Anna Tremante Laboratorio dell’imperfetto, 2006 Premio Michetti Museo Michetti, 2001 Lombroso-Amleto Compagnia Martirolo Gambettola, Forlì, a cura di G. Papi Palazzo San Domenico, Francavilla al Deicalcitatro, Bologna, scenografie mOSTRE PERSONAlI Cauda Pavonis, AndreA Arte mare (Chieti), a cura di Philippe Daverio 1998 Infinito Compagnia Teatro Rio Contemporanea, Vicenza, a cura di 2004 Premio Michetti Museo Michetti, Rose e Bjorn Theatre, scenografie 2010 La Storia Naturale, Galleria mOSTRE COllETTIvE SElEzionate Alberto Zanchetta Palazzo San Domenico, Francavilla al 1997 Turandot Compagnia Accademia l’Affiche, Milano, testo di Roberta
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