n. 2020 79 l a d i F / o b m o l o C o t o F La paura d epalg ginrai7 llo

TBitoelon intdooorrnata e minimo olimpico (1.96) per Elena Vallortigara desiderato. “Gimbo” si è arenato a 2.20, battuto da Marco Fassinotti. Per il piemontese, un successo cor - roborante per il resto della stagione. Tamberi si è scu - sato con il pubblico e poi tramite “social”. La via verso il paradiso, come sempre, è lastricata d’inciampi. Se Tamberi ha fatto sobbalzare il pubblico sugli spalti (ne pretendevo di più con la presenza di Tortu), non è stato da meno l’ottocentista Simone Barontini che ha vinto (1’48”41) con il supporto dello speaker che per tutti gli ultimi due giri negli 800 non ha fatto che urlare: “Barontini, Barontini, Barontini”, una sorta di marchio di fabbrica della manifestazione marchigiana. E veniamo a Pippo Tortu che, finalmente, può vantare un titolo italiano assoluto. Tre turni per indossare il tricolore nei 60 metri. Il suo primato di 6”58 realizzato nello stesso impianto un anno fa ha resistito, si è im - posto con 6”60, dopo il primo turno vinto in 6”72 e il secondo in 6”71. La sua partenza anche se è stata mo - dificata (così il suo coach babbo Salvino) non è stata di quelle che fanno storia, infatti, ha beccato quasi un metro da Massimiliano Ferraro, ma il suo lanciato dai 40 all’arrivo è stato da spettacolo! Chi sperava in una sfida con Marcell Lamont Jacobs se n’é tornato a casa deluso. Il poliziotto dopo una sorta di tour europeo ha preferito non forzare, i muscoli delicati avrebbero po - tuto rifiutarsi di soffrire. Peccato! Non era meglio una sfida con Pippo che in caso di successo gli avrebbe dato maggiore importanza anche in campo nazionale! Ultima chicca finale il peso con Leonardo Fabbri. Il gi - gante toscano dopo aver girato in lungo e in largo nelle palestre d’Europa per scagliare la palla di ferro più lontana possibile ad ha lanciato a 21.45 Elena, regina d’Ancona con soli due lanci validi. Negli Assoluti marchigiani brilla la sal - lotta, coach da qualche mese di . Il tec - nico lombardo ha fatto notare la capacita muscolare di tatrice vicentina: 1.96 nell’alto (minimo Elena che subito sin dai primi balzi era parsa in grado olimpico). Buone le prove di Tortu nei 60 di valicare vette importanti. La prova nell’impianto do - rico è stata quanto mai viva con le tre azzurre Vallorti - (6”60) e Leo Fabbri nel peso (21.45). gara, Trost e Furlani a battersi per il successo, mentre Sotto tono Tamberi, battuto da Marco la graziosa Rossit ha abbandonato la compagnia anzi - Fassinotti. Entrambi fermi a 2.20. tempo. Erika Furlan per arrivare a 1.90 ha dovuto compiere la bellezza di sedici salti! Un ritorno a ogni buon conto importante per Elena, come pure quello di Walter Brambilla Alessia Trost per la prima volta nel 2020 arrampicatasi ome avete potuto vedere la nostra copertina sino a 1.90. Rimanendo sempre nel settore salti, ci si è dedicata a Elena Vallortigara. La saltatrice attendeva “Gimbo” Tamberi che ha costretto amici, pa - in alto merita il primo piano della nostra renti, stampa e pubblico ad arrivare presto (ore 9,00) pubblicazione per essersi elevata a 1.96 e per vederlo all’opera. Esperimento fatto poiché a aver fallito i fatidici due metri. Elena era alla Tokyo (Giochi) le qualificazioni saranno a quell’ora! C sua prima gara dell’anno dopo aver digerito Solito personaggio da spettacolo e ogni infortuni assortiti che purtroppo spesso la costringono tanto in un ambiente assai paludato come il Sopra il podio dell’alto femminile. Sa ai box per sistemare il motore, che visto all’opera ad nostro serve eccome! Solo che questa volta sinistra: Alessia Trost, 2ª/1.909, Elena Vallortigara 1ª/1.96, 3ª/1.90. Ancona è di una cilindrata notevole. Chi scrive ha se - gli amici, il battito ritmato delle mani e tutto A destra: Leonardo Fabbri, tricolore con una guito la gara dell’alto donne a fianco di Roberto Vanzil - quanto fa spettacolo non ha sortito l’effetto bordata a 21.45. Foto Colombo/Fidal. Da sinistra in senso orario: Ayomide Folorunso, prima nei 400 (52”82), Raphaela Lukudo, seconda (53”10), Felicità Rebecca Borga, terza (54”44), Irene Siragusa prima nei 60 (7”34.), Ga - briele Chilà nel salto vincente (8.00), Valentina Trapletti, 12’53”61 nei 3.000 di marcia. è un ballo Foto Colombo/Fidal tricolore

Daniele Perboni ncona come porto sicuro luti, strette di mano, dove approdare alla fine di cenni col capo men - un inverno che lungo non tre ti lanci alla ri - è stato. Forse mai iniziato. cerca del desk Meteorologicamente par - (tavolo, banco, scri - A lando. Dal punto di vista vania, chiamatela agonistico, invece, qualcosa si è po - come meglio vi pare, tuto gustare. Così eccoci per l’enne - anche se l’appella - sima volta ad assaporare la mite tivo in inglese è più atmosfera della città dorica. In ri - figo…). Ricerca cordo dei suoi fondatori: i greci di Si - breve quanto infrut - racusa che giunsero su questi lidi nel tuosa. Il tuo nome 387 a. C. Bene, dopo aver sfoggiato le non c’è. Il compagno nostre conoscenze storiche ritor - di avventura, milanese doc, subito si nalisti abbiano richiesto l’accredito. A Strongest Man . Insomma, niamo con i piedi a terra e lancia - spazientisce e parte con la solita filip - fronte dei consueti quattro-cinque l’uomo più forte d’Italia. Fra moci, almeno proviamo, a raccontare pica. Cerchiamo di tenerlo sotto con - degli anni precedenti. Il che ha rivolu - le cinque prove da affrontare i due giorni in riva al mar Adriatico. trollo. Inutilmente. In un batter zionato l’organizzazione e l’acco - anche il Car Walk (portare a Anche se quella distesa d’acqua l’ab - d’occhio si è già lanciato alla scoperta glienza per la stampa. In meglio per spalla, come uno zaino, una Fiat 500 Gialle, con il Cus Pro biamo vista solo di sfuggita, intenti del santo Graal o di chi e cosa lo sa quanto ci riguarda. Spazio a suffi - di 380 kg). Nulla di tutto questo. Il Patria secondo da - come eravamo a seguire corse, salti e solo lui. Un poco di pazienza e il mi - cienza, monitor, libertà di movimento. “nostro” Castelli è un ancor esile set - vanti alla Bracco. lanci sotto il tetto del Palaindoor. Pic - stero è risolto. Lì smistano solo “pass” Tutto ciò ha consentito il vantaggio di tantenne ex ottocentista di medio va - Due giorni, dunque, cola confessione doverosa: il sabato per dirigenti, tecnici, accompagna - venire a contato con la varia umanità lore (e qui ci aspettiamo una all’insegna dell’agoni - pomeriggio, piuttosto noioso sotto il tori, vip. Due minuti due ed ecco che che “pascola” in simili frangenti. Op - reprimenda coi fiocchi…) che riesce smo e della campagna elettorale allora? Ci terremo “Re Alfio” ancora profilo tecnico, lo abbiamo passato al collo compare il tanto agognato la - portunità ghiotta, specialmente per il ad entusiasmarsi per la classifica a che da mesi imperversa in ogni per un altro anno? Non resta che bevendo l’amaro calice dell’ennesima sciapassare. Bastava infilarsi nella milanese (non imbruttito) con cui da squadre alla fine dei tricolori. Se non frangia e in ogni angolo della peni - attendere pazientemente. sconfitta patita dalla nazionale di porta giusta, trovare Anna Chiara tempo immemore facciamo copia rischiassimo la querela potremmo sola. Tutti i diretti interessati si L’ora del ballo è finita. Si smobilita. rugby nel Sei nazioni. Una disfatta co - Spigarolo e… bingo! nelle varie trasferte. dire che sembrava il classico adole - sono affacciati alla balaustra e se - Sessanta metri coperti in sei secondi cente contro la Scozia, unica avversa - L’annunciata presenza del salvatore Presenza fissa alle nostre spalle, scente brufoloso e arrapato al co - duti sui freddi gradoni. La disfida e sessanta centesimi. Vince Pippo. ria che, almeno sulla carta, era alla della patria, alias Pippo Tortu, ha sca - come il famoso condor del trio Aldo, spetto della vicina dirimpettaia che si sta diventando incandescente. Alla Quattro ore e venticinque minuti il portata degli azzurri. Ma che volete tenato l’inferno, anche se il generale Giovanni e Giacomo, il Presidente del fa trovare sul pianerottolo con la ve - fine ne resterà vivo uno solo. Gli viaggio di ritorno, sfiorando la zona farci, siamo inguaribili masochisti. romano Massimo Decimo Meridio non Cus Milano Pro Patria Alessandro Ca - staglia aperta e sotto il vestito niente. altri dormiranno all’inferno! Sem - rossa. Siamo lombardi. Appestati, pe - Appena metti piede nel palazzetto è mai transitato su questi lidi. Pare, stelli. Attenzione a non confonderlo La sfida riguardava i cussini e le pre che i Giochi rispetteranno la ricolosi untori. Mascherine sul viso anconetano vieni catapultato in un ma la notizia non è stata confermata con quell’altro milanese, 34 anni, che atlete della Bracco. Alla fine l’hanno consueta cadenza. Già si mormora non ne abbiamo, ci piace vivere peri - mondo parallelo, fatto di continui sa - ufficialmente, che una ventina di gior - a dicembre 2019 si è laureato Italian spuntata le ragazze delle Fiamme di un possibile rinvio. Che accadrà colosamente. a lunga cordo ai tre un’altra telefonata ricevuta circa un corsa verso contendenti che mese prima, dove un vecchio amico L lo scranno pure “Smart comune chiedeva perché mai avessi più alto della La lunga marcia Atletica” ha an - pesantemente criticato “il Gianni”. Federazione è nunciato un La voce, sicura, ferma e perentoria partita da qual - programma in continua. Immagino sia una precisa che tempo, più punti pre - strategia per incutere timore. «Vor - forse da troppo. Sono tre i nomi in lizza per la candidatura alle prossime elezioni presiden - sentato proprio rei chiederle perché ha descritto in Deve esercitare ziali di novembre. Due sono già noti, il terzo si saprà dopo i tricolori di cross. ad Ancona tra la quel modo la persona di cui stiamo un fascino in - prima e la se - parlando. In modo offensivo intendo. credibile, lo Walter Brambilla conda giornata. Perché sa, è lecito criticare ma of - scranno più alto Tramite Mas - fendere… Dato che mi sembra una di Via Flaminia Nuova 830, Roma, poiché in simo Magnani hanno fatto sapere persona ragionevole prima di proce - tanti hanno cominciato a calzare le scarpe che il loro programma può es - dere ho voluto parlare con lei, sono adatte, chi da maratoneta, chi da mezzofon - sere realizzato in non meno di pratiche fastidiose queste, che pos - dista prolungato e chi da ottocentista. Allora due mandati presidenziali e che sono andare avanti per anni. Preferi - procediamo con ordine. Il maratoneta è Ste - gradirebbero un incontro con rei evitare». fano Mei che è partito con “Orgoglio del Ri - le forze in campo, in caso con - Traduco dalla lingua degli azzecca - scatto” da tantissimo tempo, anzi non ha mai trario potrebbero pure loro garbugli: “Stai attento perché se smesso di correre. Dopo la sconfitta pa - candidarsi. E qui, chi scrive non cambi atteggiamento verso il tita da Re Alfio quattro anni fa, non ha si ferma, non prima di ri - mio cliente siamo pronti a farti un mai staccato per ripresentarsi alle cordare a chi scen - culo così”. elezioni che dovrebbero derà davvero in Cerco di mantenere la calma e spiego tenersi a fine novem - campo che tutti do - le ragioni che mi hanno spinto a dargli bre. Ad Ancona (As - vremmo sostenere il del “grillo parlante” (che, tra l’altro, soluti indoor) partito dell’atletica, al - Il presidente generalmente è considerato un perso - Stefano Mei ha annun - l’interno dei partiti ci naggio positivo, rappresenta la sag - ciato nella squadra sia Fiona May sono le correnti, in gezza delle persone di buon senso) e sia Francesco Panetta due az - atletica queste divi - Daniele Perboni in altra parte dell’articolo “usignolo”. zurri di “peso”. Il mezzofondista sioni al massimo do - arda mattinata di un giorno di metà febbraio. Il «Il signor Mauri, Presidente del più importante Comitato è Roberto Fabbricini (“Un im - vrebbero essere cedllulare sipanfde nfell’aaria notem di Hurricaane del tRo egionale italiano, ricopre una carica “politica” e non ri - pegno per l’atletica”), uomo di delle sfaccettature, vecchio Bob Dylan. Mittente sconosciuto. Solita - tengo opportuno che un politico continui imperterrito a grande carisma e di un’esperienza invece a volte si gioca mente non rispondo. Contravvengo alla regola e speakerare, soprattutto nella sua regione. Il presidente, senza confini, basta leggere il palma - con il coltello tra i T pigio il tasto verde. appunto per il ruolo che ricopre, dovrebbe tenere i con - res delle sue vittorie (attività) per denti, si combatte non «Buon giorno, lei è Daniele Perboni?» Chiede gentil - tatti con amministratori e politici locali, presidenti di so - rendersene conto. Ha iniziato a rical - ha colpi di fioretto, ma mente la voce. Sconosciuta. cietà, atleti, dirigenti sportivi, eventuali sponsor…». care prati (Campaccio) e piste (An - si usano armi da fuoco «Eccomi. Presente!». Spiego che in un paio di occasioni un consigliere federale cona) tra le due prove ha fatto sapere al molto precise, puntate «Lei scrive su Trekkenfild?». non è riuscito a conferire con Mauri perché questi è stato mondo, tramite una mail, la sua candidatura per fare male, per demo - «Certo». continuamente impegnato con il microfono. Senza con - alla presidenza, lire l’avversario. A fine feb - «Ha scritto lei il pezzo dove si da del “grillo parlante” al tare che proprio “il presidente” ha organizzato corsi per mentre il marato - braio i nomi certi sono due, presidente della Fidal Lombardia?». speaker. Dove sono finiti? neta Stefano Mei a non ricordo altre elezioni con Resto sorpreso. «Sì, l’ho scritto io. Scusi, ma lei chi è?». «Detto in questi termini – afferma l’avvocato Boroni – non Milano a novembre più di due contendenti «Mi chiamo Andrea Boroni e sono un avvocato, ma vedo nessuna forma di calunnia, ma dovrebbe smetterla di aveva organizzato al successo. Non ap - prima ancora un presidente di società che legge Trek - dargli del grillo parlante. È diffamazione». una conferenza pena il cardinale Ri - kenfild e in molte occasioni mi trova d’accordo sulle po - Comincio ad innervosirmi e cerco di tagliare la comunica - stampa negli eleganti chelieu (alias Dino sizioni che assumete». zione il più gentilmente possibile. «Bene, vorrà dire che saloni della Confcom - Ponchio) avrà fatto sa - «Mi faccia capire: in che veste mi sta chiamando? Come non lo chiamerò più grillo parlante». mercio. E veniamo al - pere al popolo il nome della lettore oppure come avvocato, presumo, del presidente Immagino il largo sorriso da vincitore sul volto dell’avvo - l’ottocentista. Il suo nome “creatura” che stanno partorendo da regionale?». cato mentre mi saluta: «Vedo che è una persona ragione - sarà svelato a metà marzo. Il personaggio si deve cer - mesi, chiederemo ai tre o quattro, protagonisti tre/quat - «Diciamo che potrei anche essere l’avvocato di tutte le so - vole. Ripeto, mi sarebbe spiaciuto assai procedere care tra i nomi della lista “Insieme per l’Atletica” che il tro punti del loro programma. Invitiamo i candidati già cietà lombarde. Ma in questo caso…». diversamente. Arrivederci». suo grande “tessitore” renderà noto. C’è chi sostiene da ora a non esprimersi in politichese, o in “atletichese”, Mi si rizzano le antenne. Sorrido e penso. “Ci siamo, il Così vanno le cose nel Belpaese per chi osa criticare o fare che il nome sia…. altri, invece… pensano. Aspettiamo. senza lungaggini e in poche righe. Magari se ci volessero tipo (nel senso del presidente regionale), sta muovendo un minimo di satira ai “potenti” di turno. Qualcuno li Per ora sia il maratoneta sia l’ottocentista sono convinti aggiungere una rosa di nomi per la carica di DT, non sa - tutte le pedine. Si sente attaccato. Oppure ha la coda di chiama “amici che sbagliano”. Personalmente li definirei… di vincere, come si suol dire, a mani basse. Intanto ri - rebbe male. Non resta che aspettare. paglia”. Immediatamente collego questa chiamata ad meglio lasciar perdere. L’avvocato è sempre in agguato.

TORIA STORIA

Non vestivamo alla marinara Un giorno di qualche anno fa, nella seconda A delle elementari che frequentavo nella scuola di Via d’Intiminiano, a Milano, ubi - cata in una traversa di Via De O’Callaghan il grande: Amicis, 1500 metri da piazza Duomo, davanti ad almeno 40 scolari, tutti rigorosamente vestiti non “alla marinara”, ma con grembiuli neri e un bellissimo fiocco azzurro, la maestra Felicita Conio ci disse: “Oggi parliamo di doppio oro olimpico parole strane, di una in partico - lare: po’. Come vedete po’ con l’apostrofo è una specie d’inter - era Skiöld che l’anno precedente 1935; nei suoi tre anni buoni portò vento chirurgico fatto sulla parola Luciano Serra poco. Poiché si tratta di un’ope - aveva lanciato a 53.85 e che si il record europeo a 56.06 il 9 ago - razione, si toglie il co, il medico ci l 1 dicembre 1991 a Clonmel, portò in testa con 51.29; ma O’Cal - sto 1931 a Clonmel e a 56.94 e En - lascia il segno, che è l’apostrofo. dove nel 1931 aveva battuto il laghan beffò tutti al quinto lancio, niscorty il 24 settembre 1933. Ma Mi raccomando bambini, l’apo - strofo e non l’accento”. Devo es - Irecord europeo è morto Patrick portandosi a 51.39, e il gioco gli intanto si era verificato l’incre - sere stato un allievo molto O’Callaghan, campione olimpico di riuscì quattro anni dopo, il 1 ago - scioso non riconoscimento da fortunato per avere incontrato la lancio del martello nel 1928 e sto 1932, a Los Angeles dove ac - parte della IAAF della NACA (Na - Signora Felicita Conio, poiché buttando l’occhio qua e là su 1932, nato a Kanturk il 15 settem - canto a Skiöld e Poggioli trovò tional Athletic and Cycling Asso - quotidiani nazionali, l’apostrofo bre 1905. Era il discendente di anche il finlandese Ville Pörhöla, ciation) e O’Callaghan non potè dopo la parola po’ è sparito. tutti gli irlandesi martellisti emi - campione olimpico nel peso nel partecipare ai Giochi di Berlino. Adesso po’, si scrive accentan - grati negli Stati Uniti da Barry a 1920 e che nel 1934 sarà campione Non solo, ma avendo un sussulto dolo (pò)! “Obbrobrio” avrebbe Il martellista ir - esclamato la Signora Felicita Mitchel, da Flanagan a McGrath e europeo di martello, e l’americano d’orgoglio battuto il record mon - landese Patrick O’Callaghan in Conio! Ryan, ma rimase nella sua terra ad Peter Zaremba. Dopo i primi tre diale di Pat Ryan, che resisteva dal azione alle W. B. esercitare la professione di medico lanci di finale la classifica vedeva 1913, non lo potè vedere omolo - Olimpiadi di Los Angeles del e a gareggiare dal 1927 al 1937. in testa Pörhöla con 52.27 prece - gato. Lo ottenne a Fermoy il 22 agosto 1937, lanciando a 59.56 in risultò di 1932. pesava 170 grammi in più. Misurava 1.86 in altezza ed oscil - dendo di soli sei centimetri l’irlan - un avventuroso aggrovigliarsi di vi - 60.55, la stessa Comunque, e lo ha scritto con lava dagli 86 hai 92 chili. Era agile dese. Al quarto lancio O’Callaghan cende: la misurazione venne ese - pedana aveva il diametro di 2.007 molta efficacia Giorgio Bonacina, e scattante tanto da saltare 1.89 (6 arrivò a 51.81 e al quinto a 51.84; 11 anni di lanci guita al centro della pedana e e non di 2.134 ed inoltre l’attrezzo “un mito era finalmente crollato”. piedi e 2 pollici = 1.889) in alto e ma al sesto con una bordata di da lanciare il peso a14.75 e il disco 53.92 fu l’alloro olimpico. 1927 46.17 a 41.65. Dell’alto fu campione ir - A Los Angeles l’Eire si era presen - 1928 52.32 landese dal 1930 al 1932. tata con tre atleti e sfiorò il tris: 1929 49.78 Milano: ennesima beffa al XXV Aprile Ad Amsterdam nel 1928 si pre - prima nel martello con O’Calla - 1930 52.22 sentò senza grandi precedenti al ghan e prima nei 400 ad ostacoli 1931 56.06 Vergogna, vergogna, vergogna. Altro che Giochi trebbe essere considerato una sorta di monumento suo attivo ma con elevate ambi - con Robert Tisdall (51.8), quarta 1932 53.92 Olimpici. Altro che (che si farà a Na - vivente: “prima della lapide…”. Parole sante, caro zioni e il 30 luglio vi trovò il qua - nel triplo con Eamon Fitzgerald 1933 56.94 poli), prima si pensi agli impianti che sono in costru - Giorgio. Chi scrive ha visto il trascorrere degli anni, il rantenne italiano Armando (15.01). Terzo nelle classifiche 1934 51.43 zione da… non ricordo bene più da quanti anni. continuo decadimento degli impianti di Milano, ini - Poggioli, il trentaseienne svedese mondiali del 1930, Pat fu primo 1935 52.68 Dieci, forse addirittura di più. Cos’è successo? Una ziati con il famoso crollo del Palazzo dello Sport in Ossian Skiöld e il coetaneo statu - nel triennio 1931-33, per poi pas - 1936 ---- giornata particolarmente ventosa alla fine di febbraio seguito alla nevicata del gennaio 1985 e mai più rico - nitense Edmund Black. Il favorito sare nono nel 1934 e al settimo nel 1937 59.56 ha fatto volare alcuni pezzi dell’impianto indoor a struito. L’Arena avrebbe dovuto avere un nuovo fianco del Campo Sportivo XXV Aprile di Milano. Un manto dal 2019, invece, forse sarà pronta a maggio? manufatto mai messo a disposizione degli atleti, in Con oltre un anno di ritardo. Adesso per l’ennesima seguito a una controversia legale con la società co - volta il cosiddetto “pistino” non sarà agibile, fino a struttrice. Che cosa accadrà ora è difficile stabilirlo. quando? Milano non merita questo. Purtroppo però Ci sarà un continuo rimbalzo di responsabilità, com’è in Comune si disserta solo se costruire o meno un sempre stato. Sta di fatto, come scrisse, se non vado nuovo stadio per il calcio! errato, Giorgio Rondelli che il Campo XXV Aprile po - W.B.