Poetica E Satire Di Benedetto Menzini, Con Annotazioni
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Digitized by Google Digìtized by Google Oigitized by Google DfcitU :.v GOOglf POETICA E SATIRE DI BENEDETTO MENZINI con ANNOTAZIONI. MILANO D&lla Società Tipografica OB'CLASsia Italiahi, contrada di s. Margherita, N.* iiit. ANNO l8o8t Digitized by Google j fT: ' \ A*: V A ' ‘ ’.y . .! •. r.v,!> .'v' >j- , r. A. :: } «. ' • "\ •. ' -. -. :,y; V . >v, U •' '\'} r >.< UVj Tii . ".'•'SC ‘ ' *é'>’ ' ''. '.* * ’ . 5 ’^ 0 • , '"'/i*' V V r-. ' .'A >Li - -Ai A' aS "'vi A f?jsV., ‘v- W'A-a'vA iij ;- A A.' '.Ài A'- ’i '"VAI ). ''V5, ^ tS''.'", A V, ;'-À:a^. .v-*0-. S» Aiù- ; i/'iU'*’./' '1 " •O.u. '.À'.'' w*. \\\ ' 1- V- ij'A. iV-r'», i'-,> vA "'''.y t V .C'.t’j *>> ii'A'-'Ae-A PiV'AJ 'V' , V*> 'UiA'iV J) ; 4..Av'À"Sr Digitized by Coogle i m GLI EDITORI AI LORO CORTESI ASSOCIATI. in una Collezione, nella. quale tanti e sì rinomati Poeti hanno luogo , non dovea certamente ommettersi una Poetica, un’ o- pera cioè., in cui tutte raccolte fossero le regole per ben giudicare del bello poetico , e per rettamente correre sulla scabrosa via che al Parnaso conduce. Eccovi, o cortesi As.< sodati, la ragione, per cui insieme colle Satire del Menzini vi presentiamo ancori Vincomparabile di lui trattato suU‘A.ne Po«- tica. In questa egli con sommo artifiio congiunse alla dottrina de’ precetti, la pratica degli esempj'p e tanta fama ne ot- Digitized by Coogle tènng, che.à^llt sue. ledi ancora cantar si potrebbe -. ^ . ^ \ ' È srriitò' altrove sì, cKe mille Penne*' Ne son già stanche. Un pregio singolare poi della nostra edi-m zione è quello d'essere fatta perfettamente su Ut bella e non comune di Firenze per li Tartini e Franchi 1731. citata dagli Ac^ cademici della Crusca. Alla Poetica jie- uono le Satire , nelle quali non v’ha dub» fio che il Menzini abbia di gran lunga supe- rati tutti gli Scrittori, che prima di lui in questo metro si fecero a mordere i perversi costumi dell’ umana schiatta. Tanta è la lepidezza , e tanta la venustà e l’eleganza con cui sono esse composte. Per esse an- cora abbiamo prescelta una delle edizioni citate dalla quella Accademia , cioè di Lucca 1759. colla supposta data di Lei- da i non avendo per altro noi ommesso di consultarne le altre edizioni ancora , fra le quali specialmente quella di Napoli 1 763. per molti pregi commendevole, ed in par- ticolare per le varie lezioni aggiuntevi so- pra un testo a penna. Affinchè poi nulla nancasse nella nostra edizione, abbiamo Toi ancora corredate le Satire colle Anno- tttioni del Salvini , del Biscioni, del Van- dtr-Brood e d’altri, e finalmente abbiamo aggiunto a questo volume la vita dell’Au- tore scritta già con copiosa eruditone dak Digilized by Google 1 \ ; Vt T, r ysfì/ Giuseppe Paoluccf da Spello in- serita nella prima parte delle Vité degì^ Arcadi illustri , impressa in £Lon^ nel tiJoS. '»' * fai;,,:'" in (jiùirte. Vivete felicu. è.r^ axjc StK « V. V •..'•‘« v vi''.' r r- •- ?VI, r.ì 'Ti vV.'w\ y ^ ^ ^u-,. ,\. *, \ b i;-.t '. 1* *• . 'j . > Il • i fo.'J-.sT /i -r^'' ;• !{ xù'\, -'. -.i-.C» ; i -m . 'vcir > <i\ i... V ,-. *i» . V Uji\I!bì^ Vl 53“' M i'.'ì V. liA'V.i^ t.'.'.. .a/' 4'S \M.\ '. ' -l'l'rt f’ ; *>.;* b : s'i.' Ei O'-S :t>\ u ’,s;q f'V < 1 i. •'l ì A-V. il"-. ' »> ’/jV. '' r* i'" ; V.',;- : 'V :.l\ V\ b . b \ ' . *: (<•'? . — i\v* 1 'bA .b»' .1 ?; » VO* • I '!> . : -'b \ ,. -.Ub»> 1 VlV ^ iv- ’-V^ > •>'': ' ' ’> . !•> nv \i i* . i t 1 :: va ’ \ ' -V'1 ''l AjVj'is : \\ iV) |U'.' 'A,; .XV 1 \ .' iVl f. V>U v' -v: V t . 'ViY-iti'.-is, ; i t% t S' \ f 1 Si *,\ *' ' - • V.t Jy » y\'i vv'-: ‘b P' i * ' ' *,V^; ’ l'; , i »\A '1 ’ ^v..* ‘ < l :‘A :.> \ ^^'sj -V V \\\ 1 Vo -.1 • v‘, .-1 ••Al j\j<\ *-V . r. TiA un- ' AV*' ,;ii' b'. • )\ '•ili • ‘yilìn't y\ ,.',rv n - \s'<; |V" -lU. / \ /v> \ , UV/}’-y^ \U.M3»Ì our.\\>\Ari b , h b<'<i i<*--nii < -i (ii/r ii\ W-Oiv^o"; iioa é’.'^ «:V' v.>ì> Digitized by Google .V * • > / J V 'l ,i *« 'ì • Ci > -1 ; f ^ 0 fl j **' V’h è'. • !lJ*’ il'j ^•' t ^ • • ’ì’ '. \\'. ;‘. ..;; -'• .L--. T . ;• '; • • ;-,i /i r -ìji /,--- •. .• • - ' ;•;• ' • t i i-iu w 3 . i * ;• • 1> .' I •.•i! li '? ,1 . •‘ ). f; »i, -'• •; rj •1)1' f ‘'.•) .-.il .'ì ’V.-'tf • 'Ji-f'llov i- -wl •!.{. j 'i '< l l'-fcr'’. T . ox- -.-- ' ;b Ol'?‘,'il'E r'> t .'J J.iiii.'M i; t ,..» ' '••••. 0(1?, If’! "i •> O r)U ?» f > ;-jp r -lù ai' iiiu tii.ic'»,} Digitized by Google vrt VITA D I BENEDETTO MENZINI FIORENTINO. Oe è egli pur vero, come io credo, le che non possa mettersi in dubbio , che Città grandi ed illustri, e i cittadini per molta virtù e per approvato valore famosi diansi fra loro, e ricevano egualmente a vicenda augu- mento di gloria* Firenze Madre feconda di tan- ti incliti ingegni anderà certamente più chiara, per essere stata Patria di Benedetto Menzini, ed egli anche più celebre di quello, che per se stesso siasi per esser figlio di sì , riguardevol Patria. E ben mostrò questi di conoscere tal suo vantaggio , e ne fece indubitata testimonianza, allor quando nelle Digilìzec by Google ,• il prioMi''' Ktànape delle- sue Opere deposto f&rsi solamente dal SDO loognonae ^ ,voU®\ Alondo conoscere per, Benedetto t iorentino- Nacque egli adunque in Firenze, in contra- da detta Rubaconte, come attestò egli me- Satire : desimo in una ideile sue - ^ \ ' V. i', nacqui in Rubaconte, , /o son ^coluij che Vi 0 A .1 ^ x)iui E ftt Tanno della nostra Redenzione 1646. da\ poveri sì, ma onesti I^arcntij e ck> accrebbe maggior fregio alla sua virtù, imperciocché quantunque posto in una as- isai ànguaU fortuna, e privo di quegli agi, il \e di^quelle comodità , che agevolano modo i figbuoli e di a-padrL di/ allevar \ bene , gl’ instrui- - mantenere accreditati^ maestri, che ,scano nelle, scienze, e dian loro quegli or- -namenti di lettere-, che, -distinguono gli uomini di ulentodalla bassa schiera del volgo ; jda se .stesso a egli nondimeno . si portò quel e idi fama nella .quale grado i di sapere- , V ( con moltaj gloria della .nostra .Arcadia ora usi scorge. Di questa; infelice condizione, in fece nella sua Acca-, ,.,fui tenne ì al Monde, distinta memoria con a demia Tusculana n , , , Prosa, 5 . )iaupersona,|del . introdurre ìlneJla Pietro Apdrea,Farzoni„s9tto .il nome ; Doaor , Dottor 0 Accadiooud’Amalio quella del ' Batistói Rossi; appellato arcadicamente parlar, cosi, di lui stesso ; O i.a . 'ErptimOi, , uq^nto\ i^ese\!egU a dù'e^,verso Rrotimo ) laudatore novello . d^erso «7 , 1 qaanta è 1 , Digilized by Googl , rx ^ella sua Laura' testé' ricordaio d/dl’^écnti- co e valorosissimoy il quale •enrpiè^di sua chiara fama ogni paese dovete yintore : e cortesia traggono il lor ••felice' soggiornót rimo benché a povero ' stato' inchmassé\ fu nulladimeno padrone di qualche 'giie^ ge ; raltro , Dio sa se egli avesse nè irsu- nè te pelli onde coprirsi ' capanna 1%. nè tetto ove ricoverarsi. Il primo mietè a fasci'i lauri trionfati, e ne Riandò’ glorioso su per li setti' colli' di Roma v 'il^ seocaido a grande stento piantò' una pieciolo/ ver- mena , che' miracolo è'at certo ,’'’ehe' reg- gesse al flagellare di Borea i, ' e ohe ad- onta dell avverso' temporale pur «si vestisse del verde -onore delie sue frondi, bla ancorché in così strette cohtinf^etìre, ‘ e nella mancan- za dèlie cose piiV necessarie posto si vedesse, 'nulladimeno tratto da <un nobìl genio- di vin- cere la sua fortuna, e schivo'di avvilir la ma- no, e la’ mente nell’ esercizio dWii- mecca- niche è 'igHOhili, alle’ quali mU Padre-i.per -sollievo’ della sua -povera''- casa ' volemie- • ' ri impiegato ravrébbeV' diede opera . a tutlo suo potere , ' e- nélle*’Scuole, - che dai ' più teneri anni con non mai >iriterrotta e sollecita fatica frequentò, e' nell’ Accademie, e ne’ -congressi ' di ‘persone' erudite, ‘fra le quali j fatto poi 'adalto ^* con ^ pronto amino interveniva/' per ‘ apparir'' tjuèl grand’ Uomo, che in ' fatti riuscì ,’ c<osìt^cHa fJteuoric* ' come nelle Poetiche' facòlià.’’ Quindi più oltre passandò/' 'acquistò' imche la’ ‘oogolzio- Digilized by Google , st ne^-ed n possesso di molte altre erienxe speculative e morali : scegliendo il suo ot- timo gustosi più gravi e rinomati Autori {>er norma e guida, e quelli coatinuameor ‘ Jle ira . mani rivolgendo. A questo suo buono incamminarnento contribuì grandemente la generosità ^ del Marchese Gio. Vincenzo Sal- viaii Cavaliere Fiorentino, riguardevole non meno ‘per lo splendore de’ nobili natali, che per le singolari doti dell’ animo , il quale j ' ravvisando , io. Benedetto Menzini, ajlor gio- 'panetto, ma vivo talento, e una capacità di mentecatta ad apprendere qualunque più ardua disciplina, volle, averlo appresso di se, con prestargli il ricovero della sua Casa, e stender la sua favorevol mano a questo giovane, che a gran passi con tal soccorso a’ incamminò poi per l'erta strada della vir- •tn. Cresceva adunque il Menzini nell’ età, e -insieme nelle lettere sotto la disciplina del -Migliorucci Maesuo allora di Reiiorica, es- sendosi sollecitamente I spedito dai primi studj di Gramatica e Umanità; e con la buona direzione di tal precettore proOitò -tanto nell’ arte dell’ eloquenza sovra degli altri suoi condiscepoli, che giunse anche ^talorà , o in assenza , o per sollievo del Migliorucci suddetto , a dar. loro lezione: 'finché mancato pec morte il ; medesimo -.mosso da un nobile desiderio di giovare al- trui ,, stimando di niun uso, o di poco .sprezzo Iquel >bene , che fatto privato ad al- tri accora non si comunica,.