Biografia Di Helen Oxenbury
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Biografia di Helen Oxenbury Nata 1938 nel Suffolk in Inghilterra si è formata frequentando la Ipswich School of Art e la Central School of Arts and Crafts a Londra. E' sia una scrittrice sia un'illustratrice di libri per bambini; si è occupata anche di design facendo degli stage a Colchestere nel 1960 e a Tel-Aviv nel 1961 e lavorando per la televisione inglese. Ha vinto molti premi tra cui: il Kate Greenaway Award della British Library Association (BLA), 1969, per The Quangle-Wangle's Hat, il Baby Book Award di Sainsbury, 1999, per Tickle, il Kurt Maschler Award nel 1999 e il Kate Greenaway Award, BLA, 2000, entrambi per Alice's Adventures in Wonderland, il Boston Globe-Horn Book Picture Book Award nel 2003, for Big Momma Makes the World. ððð " Helen Oxenbury è l'autorità più competente nell'ambito dei libri sui costumi e l'anatomia del piccolo popolo " scrive Tim Wynne-Jones sul Toronto Globe and Mail. Helen è stata una delle prime scrittrici a progettare i 'board books', i piccoli e durevoli libri dalle pagine spesse ideati per i bambini che muovono i primi passi. Nelle storie come Friends, The Car Trip e nella serie dedicata a Tom e Pippo Helen mostra bambini nell'età prescolare che scoprono tante nuove cose e fanno le prime piccole esperienze della vita. Le sue illustrazioni così semplici e piene di umorismo riescono a comunicare più cose di quanto le parole stesse potrebbero. Wynne-Jones dice: "non c'è rotondità o piega di pannolino che lei non abbia amato ritrarre nei suoi luminosi acquerelli riguardanti il mondo della pima infanzia". Quando era ancora una bambina non aveva in programma di diventare un'illustratrice; era, invece, talentuosa nel creare scenografie per le rappresentazioni teatrali. Iniziò a lavorare, ancora adolescente, nel teatro locale e scelse di frequentare un college in cui potesse studiare design. A scuola incontrò il suo futuro marito, John Burnigham, che si interessava d'illustrazione e di grafica. In seguito lo seguì in Israele, dove lei lavorò come designer di scenografie. Al ritorno della coppia in Inghilterra, mentre Burnigham pubblicava il suo primo libro, Borka, una storia per bambini che vinse anche un premio, Helen continuò a lavorare per il teatro. Nel 1964 si sposarono ed ebbero subito i primi due bambini, fatto che fece decidere ad Helen di interrompere la sua carriera teatrale per prendesi cura di loro. "A quei tempi era difficile fare due cose nello stesso tempo e noi non avevamo soldi per una tata" spiega l'Oxenbury a Michele Field del Publishers Weekly. "Io volevo qualcosa da fare a casa, e guardando John che realizzava libri per bambini, ho pensato che sarebbe stato possibile". I primi progetti furono le illustrazioni per i libri di Lewis Carroll, l'autore di Alice in Wonderland, e di Eduard Lear, conosciuto per le sue divertenti 'storie nonsense'. Nello scegliere di illustrare quale tra questi due lavori, trovò più affascinanti i libri umoristici. Come ci rivela in un articolo : è stata "la meravigliosa commistione tra strane creature in situazioni da sogno che sorprendono mentre fanno o dicono un attimo prima cose normali ed ordinarie ed un attimo dopo cose assurde e buffe " che l'ha stimolata al lavoro. Ha catturato questo sentimento contraddittorio nel libro di Lear The Quangle- Wangle's Hat con illustrazioni di strane creature e del magico cappello. Come nota Crispin Fisher nel libro Children and Literature "il suo paesaggio è selvaggio e magico, nulla è invitante o repellente, ma è inesplicabilmente attinente allo scenario di Lear " Il primo progetto che l'Oxenbury realizzò da sola è stato Numbers of Things, un libro d'illustrazioni in cui usa oggetti familiari ed animali per insegnare ai bambini a contare. Reinterpreta i numeri da uno a dieci, poi da venti fino a cinquanta per decine. Le divertenti illustrazioni "con i loro venti palloncini e cinquanta coccinelle, aiuteranno i bambini a capire la differenza di quantità tra questi numeri" scrive un recensore sul Junior Bookshelf. "Il nonsense nel suo aspetto didattico!" sottolinea un recensore del Publishers Weekly. "Un urrà, invece, per l'aspetto divertente di tutto ciò!" Con il suo umorismo immediato dal semplice approccio e "l'uso originale della forma e del colore" commenta Jean Russell in Books for Your Children, Numbers of Things "l'Oxembury può essere definita una delle più grandi artiste di libri per bambini " Helen stava iniziando a lavorare nella creazione di libri robusti per bambini che muovono i primi passi, quando, sua figlia Emily, la più piccola, si ammalò. "Stavamo svegli tutta la notte con lei, dovevamo inventarci cose per distrarla dalla sua malattia". Per rendere un libro più attraente per dei lettori così giovani, Helen semplificò il suo stile di disegno e si concentrò esclusivamente sulle storie di bambini piccoli piccoli. Stravolse il layout associando ad una pagina con parole una grande illustrazione senza parole. Il libro, infine, veniva realizzato in un piccolo formato quadrato, facile da essere maneggiato da piccole mani, con pagine spesse di cartone atte a resistere a tutti i morsi e gli abusi che ogni giocattolo per bambni così piccoli subisce. La prima serie di board book, inclusi Dressing, Family, Friends, Playing, e Working, sono "perfettamente in sintonia con gli interessi della 'popolazione in fase di dentizione', ed allo stesso tempo sono realizzati con arguzia e spirito artistico adatto ai bambini di quell'età per i quali la semplicità è la miglior cosa" scrive Betsy Hearne in Booklist. "Le illustrazioni stesse sono molto semplici" analogamente annota Robert Wilson nel Washington Post Book World, "ma ovunque nei disegni è presente un umorismo sottile," così come "un'acutezza d'osservazione da parte dell'artista che denota una grossa familiarità col mondo dei bambini." E con i loro "magistrali" ritratti di bambini, in particolare il "delizioso bambino dal bernoccolo" il libri dell' Oxenbury sono "certamente la serie con più probabilità di poter fare appello agli adulti," conclude Lucy Micklethwait nel Times Literary Supplement. In altre collezioni ha seguito la crescita dei bambini e tutte le loro attività. Una serie mostra un piccolo bimbo che va al mare, va a fare shopping con la mamma e aiuta in casa. I libri sono "divertenti, ma anche molto di più" Sutherland dice in una recensione sullo Shopping Trip for Bulletin of the Center for Children's Books, sono anche "orientati verso gli interessi e le esperienze dei bambini". In altre serie di libri i bambini vengono mostrati mentre fanno molte cose per la prima volta come: andare ad una festa di compleanno, andare dal dottore, andare a scuola e mangiare al ristorante. In ogni episodio c'è sempre un piccolo incidente; in The Dancing Class, ad esempio, una bimba in viaggio provoca uno scontro di studenti. "La comicità ha sempre un posto centrale nelle vignette dell'Oxenbury", osserva Denise M. Wilms nel Booklist, e sia i bambini sia gli adulti sono bersaglio "in questi delicati spaccati di vita che riflettono le loro piccole mancanze". Helen Oxenbury "non solo conosce come i bambini si muovonono ma anche come pensano" dice Mary M. Burns dell'Horn Book; il suo stile così semplce può essere accomunato "allo stile descrittivo usato dai bambini". Come sempre, le sue illustarzioni "chiare e colorate" contribuiscono a rafforzare "il sottile umor" della storia, scrive Amanda J. Williams in una recensione del Our Dog nel School Library Journal. Helen, scrivendo e disegnando per un pubblico molto giovane cerca di non sottovalutare la loro facoltà di capire le cose. "Io credo che i bambini abbiano un buona capacità di giudizio che gli consente di capire immediatamente se gli adulti parlano, scrivono o disegnano su di loro, di conseguenza è scontata l'impopolarità di alcuni disegni, dallo stile simile a quello dei bambini, che appaiono in alcuni libri", scrive la stessa illustratrice sul Junior Bookshelf. "L' illustratore è fuori strada pensando che il bambino possa riconoscersi meglio in un disegno simile al proprio, probabilmente, invece, è deluso dal fatto che un adulto non riesca a fare meglio di lui". Le illustrazioni della Oxenbury sono ordinate piuttosto che semplici e sono ricche di tanti piccoli dettagli umoristici che possono esser goduti sia dai bambini sia dagli adulti. Nel libro The Helen Oxenbury Nursery Story Book, ad esempio, "il suo disegno aggiuge un'altra dimensione ad ogni racconto e fornisce alcune risposte alle domande che spuntano nella mente dei bambini", commenta Marcus Crouch commented nel Junior Bookshelf. In questa raccolta, l'autore riracconta con le proprie illustrazioni, alcune storie classiche come: "The Three Pigs," "Little Red Riding Hood," ed altre otto. " Una raccolta di semplici racconti popolari non può essere unica", scrive Ethel L. Heins nell' Horn Book, "ma sicuramente può essere una straordianaria attrattiva come prima lettura". La maggior parte del fascino di un libro sta nelle illustrazioni, "che danno alle storie un sentimento fortemente personale e essenzialmente fresco", commenta Margery Fisher nel Growing Point. "Ogni volta che si gira pagina un'illustrazione appare a deliziare gli occhi", aggiunge Heins. In tutto il libro "le illustrazioni trasudano vigore, movimento" ed anche un vivace umorismo, "che cerca di essere sia studiato sia naive". Alla fine degli anni '80, Helen presenta in una serie di libri illustrati due personaggi: Tom e Pippo. Tom è un ragazzino con un compagno fisso, la sua scimmia di pezza, Pippo. Le illustrazioni si presentano sempre con lo stesso stile immediato e semplice; "vale la pena di guardare" soprattutto la faccia di Pippo "quando è accigliato mentre gira nella lavatrice o mentre pieno di nostalgia allunga, dal filo del bucato steso, le braccia verso Tom" sottolinea un critico del Publishers Weekly. I volumi mostrano un umorismo accattivante che è il segno che contraddistingue l'illustratrice.