Ventitreesima Tappa S. Bartolomeo Al Mare - Imperia

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Ventitreesima Tappa S. Bartolomeo Al Mare - Imperia VENTITREESIMA TAPPA S. BARTOLOMEO AL MARE - IMPERIA Descrizione dell’approdo Il porticciolo di San Bartolomeo al Mare si trova circa 1 M a nord-est del porto di Diano Marina. E’ composto da una banchina di riva non attraccabile dalla quale si dipartono tre pontili galleggianti a forma di “T”; un quarto pontile galleggiante è ancorato parallelamente alla diga foranea nord di sottoflutto. Le scogliere foranee sono regolarmente segnalate in testata da fanali. Pericoli: bassi fondali (min. m 1,20 max m 2,60). DATI Orario di accesso: continuo. Accesso: ormeggiarsi sulla testata del pontile “B” (se < a 8 m) o del pontile “C” (se > di 8 m) ed attendere il personale. Fondo marino: fangoso. Fondali: minimo m 1,20 max m 2,60. Posti barca: 170. Lunghezza massima: 15 m. Divieti: è vietato effettuare lavori sulle imbarcazioni in porto; divieto di pesca, balneazione, immersioni sub se non autorizzate, sci nautico e windsurf. Venti: levante, scirocco. Traversia: libeccio. Ridosso: da tramontana. Rade sicure più vicine: Imperia e Andora. Latitudine Lat. 43°55’,00 N Longitudine Long. 08°06’,50 E www.sanbart.net IL TERRITORIO Punti di interesse storico culturale Santuario della Madonna della Rovere Luogo sacro sin dai tempi dei Liguri, nella zona sono in corso gli scavi di un antico insediamento romano. Infatti nei pressi dell’edificio religioso, durante recenti campagne archeologiche, sono stati rinvenuti importanti reperti di origine romana. Due brevi tratti di strada asfaltata inframmezzati da un piacevole sentiero che conduce alla pineta pubblica portano a Poiolo: piccola borgata distrutta durante il terremoto del 1887, il suo nome deriva probabilmente dalla parola “poggiolo”, termine con il quale anticamente veniva indicata la zona, forse per evidenziare la sua posizione panoramica. Qui incontriamo la chiesa dedicata a Sant’Anna, edificio religioso realizzato probabilmente su una precedente cappella campestre. Cervo. Cervo, da anni certificato tra I Borghi più belli d’Italia ha conservato intatte le sue originalissime caratteristiche di borgo medievale sul mare, protetto da torri e mura cinquecentesche e circondato da verdi colline. Il centro storico è praticabile solo a piedi ed è stato conservato con i suoi edifici, vecchi di secoli, e i suoi vicoletti ciottolati dove si trovano botteghe di artigiani ed artisti. Notevole il patrimonio culturale: Cervo è dominata da un castello medievale, antica dimora dei Marchesi Clavesana, che oggi ospita mostre d`arte e il permanente Museo Etnografico del Ponente Ligure; nel Borgo, gli antichi palazzi nobiliari aprono i portoni sui `carrugi` dove si affacciano i portali del romanico Oratorio di Santa Caterina; sul sagrato dei Corallini, la barocca Chiesa di San Giovanni Battista offre la concava facciata quale immagine caratteristica del paese. Per quanto concerne le manifestazioni, Cervo è nota per il Festival Internazionale di Musica da Camera che si svolge ormai da più di quarant’anni e dove i maggiori artisti d`Europa offrono concerti al chiaro di luna, da vivere in rapito silenzio. Il Festival e le rinomate Accademie musicali, hanno valso a Cervo il titolo di `Borgo della Musica`. Principali aree naturali di interesse Santuario dei cetacei. Il Comune di Diano Marina ha aderito alla Carta Pelagos. L’adesione alla Carta Pelagos impegna ogni Comune aderente ad adottare, per quanto di competenza, le soluzioni che abbiano l’impatto minore sui cetacei che abitano nel Santuario Internazionale dei Mammiferi Marini “Pelagos”, area marina di circa 96.000 km2, istituita con un accordo internazionale firmato nel 1999 da Italia, Francia e Principato di Monaco e finalizzata alla protezione dei mammiferi marini e del loro habitat. Descrizione dell’approdo Il porto turistico di Imperia è attualmente interessato da lavori di ristrutturazione e ampliamento. Le opere a mare esistenti saranno quasi interamente conservate ed integrate con nuove strutture che andranno a formare due bacini interni separati dalla banchina dello Yacht Club, l'attuale Molo Corto. All'interno dei circa 263.000 mq della concessione demaniale troveranno posto complessivamente 1.293 posti barca per natanti di lunghezze comprese tra 5 e 90 m, ma anche spazi per la cantieristica da diporto, spazi commerciali, residenze, servizi, parcheggi pubblici e privati. Pericoli: sono in corso di esecuzione i lavori di costruzione del Porto Turistico di Imperia che interessano l'intero bacino portuale di Porto Maurizio. Orario di accesso: continuo. Accesso: norme particolari da osservare. I lavori di costruzione del Porto Turistico di Imperia hanno notevolmente modificato l'ingresso in ambito portuale che, attualmente e per le unità in ingresso, necessità di un corridoio di atterraggio da ENE - E ed il successivo mantenimento del centro delle nuove ostruzioni, determinate a dritta dalla testata del nuovo Molo di San Lazzaro, e a sinistra dalla testata del nuovo pennello interno del Molo Salvo. Anche in uscita sarà necessario mantenersi al centro delle nuove ostruzioni. DATI Fondo marino: fangoso buon tenitore. Fondali: in banchina da 1,5 a 6 m. Radio: Vhf canale 09. Telefono: Porto di Imperia spa – v. San Lazzaro, 8 – Imperia tel. 0183.62679 – www.portodimperia.it e-mail: [email protected] Posti barca: 662 variabili per esecuzione lavori. Lunghezza massima: 35 m. Divieti: l lavori in corso di esecuzione limitano l'utilizzo di zone del bacino stesso, nelle quali vige il divieto di navigazione, ancoraggio e ormeggio di unità estranee all'attività di cantiere; nonchè dì balneazione, pesca ed ogni altra attività sia di superficie e sia subacquea. Il pescaggio massimo consentito dovrà essere inferiore a metri 6. Prima di intraprendere la navigazione in ambito portuale, è necessario contattare la società Porto di Imperia S.p.a. (Vhf canale 09) e/o l'Autorità Marittima (Vhf canale 16). Venti: scirocco e levante. Traversia: II quadrante. Ridosso: dal III e IV quadrante. Rade sicure più vicine: Diano Marina zona Landini (ridosso dai venti occidentali); Oneglia (porto). Latitudine Lat. 43°52’,58 N Longitudine Long.08°01’,82 E www.goimperia.it IL TERRITORIO Punti di interesse storico culturale Imperia. E’ città dai due cuori, città con due anime, città con due centri: Oneglia e Porto Maurizio. Villa Grock è senza ombra di dubbio uno degli edifici più particolari e bizzarri che si possono trovare nella Riviera dei Fiori. L’architettura e le decorazioni, cariche di simbolismi esoterici e massoni, sono talmente legate alla stessa personalità di Grock. Il promontorio del Parasio è il centro storico medievale di Porto Maurizio ed è uno dei simboli che caratterizzano la città di Imperia. Ricco di opere architettoniche, tra cui chiese, antichi palazzi e caratteristici vicoli tipicamente liguri (carrugi), offre a chi lo visita scorci mozzafiato che solo un borgo affacciato sul mare possiede. Borgo Foce è Antico e davvero suggestivo, era un tempo un villaggio di pescatori di cui rimane oggi il piccolo porticciolo per barche da pesca (i tipici gozzi liguri) intitolato al marinaio Emanuele Aicardi. Il Museo dell’olivo. Inaugurato nel 1992 nella sede storica della Fratelli Carli di Imperia Oneglia, una delle principali aziende olearie della Riviera, il museo illustra la storia dell'olivo che per secoli ha rappresentato la principale risorsa dell'economia locale e la cui presenza caratterizza tuttora il paesaggio della Riviera di Ponente. L'esposizione raccoglie i materiali radunati dalla famiglia Carli in quasi un secolo di ricerche, a partire da un primitivo nucleo di utensili per l'illuminazione e l'alimentazione, formato da preziosi lumi a olio ed oliere in argento. www.museodellolivo.com Pieve di Teco. Le origini medioevali di Pieve di Teco caratterizzano la sua incredibile bellezza per i visitatori che attraversano le sue vie pavimentate e non di rado incontrano diversi edifici religiosi e chiese. Un’altra caratteristica inconfondibile di Pieve di Teco sono i suoi portici, che ancora oggi come in passato sono il luogo preferito dai commercianti, soprattutto lungo la via Ponzoni dove si avvicendano bancarelle e mercati. È in queste occasioni che le vie si popolano di visitatori, turisti e di gente in cerca dell’affare o anche solo per fare una passeggiata. Principali aree naturali di interesse Il Parco Alpi Liguri è considerato un vero paradiso per i botanici, essendo l’habitat naturale di oltre 3000 specie vegetali, molte delle quali sono endemiche. Il Bosco di Rezzo, nell’Alta Val Arroscia, è un’immensa faggeta, estesa 527 ettari, con esemplari che raggiungono i 30 m di altezza. Il suo sottobosco è ricco di arbusti, come il pungitopo e l’agrifoglio, e di fiori, come il Geranio nodoso e l’Anemone ranuncoloide. Sotto i 1000 m dominano castagni, roverelle e carpini neri. Nella penombra si aggirano, silenziosi, i lupi e i gatti selvatici e si librano le splendide aquile reali e i maestosi barbagianni. Scendendo lungo il corso del Torrente Arroscia il paesaggio si fa più mediterraneo, prevalgono valli e borghi, viti e ulivi. Il Monte Saccarello con i suoi 2200 m s.l.m. è il più alto della Liguria e, insieme al Monte Gerbonte (1727 m s.l.m.) offre i i più aspri scenari montani, caratterizzati da profondissime cavità carsiche. La Val Nervia è la più vicina al mare ed è caratterizzata, nel suo versante più meridionale, dai terrazzamenti tipici della Liguria, in cui con ingegno si strappa alle montagne superficie fertile per le coltivazioni. Il complesso montuoso del Toraggio (1971 m s.l.m.) – Pietravecchia (2038 m s.l.m.) è probabilmente l’ambiente più emblematico del Parco, poiché in poco più di 1 km si passa dal mare ai monti, con una ricchezza di specie botaniche che riassume un quinto delle varietà del territorio italiano. Snodi/Raccordi con altre opzioni BEACTIVE Sentiero Liguria TAPPA 25 – Cervo Imperia Percorso Andar per chiesette di San Bartolomeo al mare - Una splendida passeggiata di 3 h alla scoperta di antiche mulattiere, chiesette e ponti medievali. L’itinerario proposto rientra nel più ampio progetto dell’ecomuseo del territorio che si sta sviluppando all’interno di quell’area un tempo occupata dal “Lucus Bormani”, il grande bosco sacro che ricopriva le valli da Capo Cervo a Capo Berta.
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