I Conti Di Gorizia E L'istria Nel Medioevo
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
UDK: 323.31(091)(450.367+497.4/.5-3Istria)”653/654” ISSN 0353-3301 ISBN 978-953-7891-05-3 CENTRO DI RICERCHE STORICHE - ROVIGNO Collana degli Atti N. 36 PETER ŠTIH I CONTI DI GORIZIA E L’ISTRIA NEL MEDIOEVO I CONTI DI GORIZIA E L’ISTRIA NEL MEDIOEVO NEL E L’ISTRIA I CONTI DI GORIZIA - TIH Š ETER P UNIONE ITALIANA – FIUME UNIVERSITÀ POPOLARE – TRIESTE ROVIGNO 2013 COLLANA DEGLI ATTI, Centro Ricerche Storiche, Rovigno, n. 36, p. 1 - 285, Rovigno, 2013 Collana degli Atti N. 36 2013 L'immagine di copertina è tratta da: Caspar MERIAN, Görz in Friaul, incisione in rame risalente intorno all'anno 1650, Topographia Austriacarum Provinciarum (Narodni muzej Slovenije/Museo nazionale della Slovenia, N.ro inv. G-5876; foto Tomaž Lauko). COLLANA DEGLI ATTI - N. 36 La ricerca e la pubblicazione del presente volume sono state realizzate con il contributo del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana, Direzione generale per l’Unione europea, ai sensi della Legge n. 194 del 2009 UDK: 323.31(091)(450.367+497.4/.5-3Istria)”653/654” ISSN 0353-3301 ISBN 978-953-7891-05-3 CENTRO DI RICERCHE STORICHE - ROVIGNO Collana degli Atti N. 36 PETER ŠTIH I CONTI DI GORIZIA E L’ISTRIA NEL MEDIOEVO UNIONE ITALIANA – FIUME UNIVERSITÀ POPOLARE – TRIESTE ROVIGNO 2013 COLLANA DEGLI ATTI, Centro Ricerche Storiche, Rovigno, n. 36, p. 1 - 285, Rovigno, 2013 CENTRO DI RICERCHE STORICHE – ROVIGNO UNIONE ITALIANA – FIUME UNIVERSITÀ POPOLARE – TRIESTE REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Piazza Matteotti 13 – Rovigno (Croazia), tel. +385 (052) 811-133 – fax (052) 815-786 internet: www.crsrv.org e-mail: [email protected] COMITATO DI REDAZIONE MARINO BUDICIN, Rovigno LUCIANO LAGO, Trieste RINO CIGUI, Verteneglio ANTONIO PAULETICH, Rovigno FRANCO CREVATIN, Trieste ALESSIO RADOSSI, Rovigno GIUSEPPE CUSCITO, Trieste GIOVANNI RADOSSI, Rovigno DONATA DEGRASSI, Trieste DIEGO REDIVO, Trieste ANITA FORLANI, Dignano FULVIO SALIMBENI, Trieste EGIDIO IVETIC, Rovigno GIUSEPPE TREBBI, Trieste REDATTORE MARINO BUDICIN, Rovigno DIRETTORI RESPONSABILI LUCIANO LAGO, Trieste GIOVANNI RADOSSI, Rovigno OPERA FUORI COMMERCIO © 2013 – Tutti i diritti d’autore e grafici appartengono al Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, nessuno escluso. Finito di stampare in Italia nel mese di febbraio 2014 presso la Tipografia Mosetti Tecniche Grafiche – Trieste PETER ŠTIH I CONTI DI GORIZIA E L’ISTRIA NEL MEDIOEVO Mojim rovinjskim prijateljem Ai miei amici rovignesi P. ŠTIH, I conti di Gorizia e l’Istria nel Medioevo, Collana degli Atti, n. 36, 2013, p. 1-285 9 INDICE PREFAZIONE ............................................... Pag. 11 1. I CONTI DI GORIZIA ..................................... ” 15 1.1 La famiglia e i sui inizi ................................... ” 15 1.2 Le basi del loro potere: dominium comitum Goriciae ........... ” 20 1.3 Il ruolo politico dei conti di Gorizia nella regione compresa tra le Alpi e l’Adriatico ................................... ” 42 2. LO SVILUPPO TERRITORIALE DEI POSSEDIMENTI DEI CONTI DI GORIZIA IN ISTRIA E LA FORMAZIONE DELLA CONTEA D’ISTRIA COME PROVINCIA (LAND) ...... ” 53 2.1 La genesi del dominio dei conti di Gorizia in Istria ............. ” 55 2.2 La crescente importanza della nobiltà e il privilegio del conte Alberto III di Gorizia del 1365 ...................... ” 66 2.3 Il passaggio sotto gli Asburgo e la graduale integrazione della Contea d’Istria nell’ambito della Carniola ................ ” 79 3. L’AMMINISTRAZIONE DEL DOMINIO DEI CONTI DI GORIZIA IN ISTRIA ................................... ” 93 3.1 Il capitano ............................................. ” 94 3.2 Il vicecomes e gli altri funzionari di rango inferiore ............. ” 101 4. I CONTI DI GORIZIA E TRIESTE FINO ALLA SOTTOMISSIONE DI QUEST’ULTIMA CITTÀ AGLI ASBURGO NEL 1382 ....... ” 109 5. CATALOGO DELLE FAMIGLIE MINISTERIALI E DEI CASTELLI DEI CONTI DI GORIZIA IN ISTRIA ....... ” 127 5.1 Barbana ............................................... ” 127 5.2 Castelnuovo d’Arsa ...................................... ” 131 5.3 Chersano .............................................. ” 133 5.4 Cosliacco .............................................. ” 136 5.5 Duino ................................................. ” 142 5.6 Gherdosella ............................................ ” 160 5.7 Lupogliano ............................................. ” 163 5.8 Momiano .............................................. ” 170 5.9 Piemonte d’Istria ........................................ ” 181 5.10 Pisino ................................................ ” 184 5.11 Raspo ................................................ ” 197 5.12 Sovignacco ............................................ ” 203 10 P. ŠTIH, I conti di Gorizia e l’Istria nel Medioevo, Collana degli Atti, n. 36, 2013, p. 1-285 6. APPARATO CRITICO ..................................... ” 207 6.1 Sigle e abbreviazioni ..................................... ” 207 6.2 Fonti .................................................. ” 210 6.2.1 Fonti non pubblicate. ” 210 6.2.2 Fonti pubblicate .................................... ” 211 6.3 Bibliografia ............................................ ” 217 6.4 Indice bilingue dei toponimi in Croazia e Slovenia .............. ” 231 6.5 Elenco delle illustrazioni .................................. ” 234 6.5.1 Ilustrazioni nel testo ................................. ” 234 6.5.2 Illustrazioni fuori testo ............................... ” 235 7. SOMMARI. ” 255 7.1 Povzetek ............................................... ” 255 7.2 Sažetak ................................................ ” 259 7.3 Zusammenfassung ....................................... ” 263 7.4 Summary .............................................. ” 267 8. INDICE DEI NOMI E DEI LUOGHI ......................... ” 271 P. ŠTIH, I conti di Gorizia e l’Istria nel Medioevo, Collana degli Atti, n. 36, 2013, p. 1-285 11 PREFAZIONE Quasi per mezzo millennio, dall’ultimo quarto del Trecento fino alla fine del Settecento, l’Istria fu divisa nella parte interna, asburgica, e in quella costiera, ve- neziana. La divisione politica ebbe grandi conseguenze sociali, economiche, isti- tuzionali, culturali, demografiche e anche etno-linguistiche, il che ha segnato in modo durevole la storia istriana e ha delineato un paesaggio culturale complesso e variopinto, che ispira e entusiasma ancora oggi i visitatori della penisola istriana. Uno dei più importanti ruoli nel corso storico, che portò alla bipolarità in Istria e che caratterizzò la vita sulla penisola nei successivi secoli, fu svolto dai conti di Gorizia, dato che proprio dai loro possedimenti e dai diritti che essi godevano all’interno dell’Istria si delineò uno dei due poli politici della penisola. Si trattava di una delle più importanti famiglie alto-nobiliari della zona estesa tra le Alpi e l’Adriatico nel tardo Medioevo, che si estinse in linea maschile nell’anno 1500. All’apice del potere dei conti di Gorizia i loro territori, i loro domini feudali, la clientela nobiliare e il potere legato a tutto questo si estendevano sull’ampio territorio tra il Tirolo e la Carinzia fino all’Istria e dal Friuli fino al fiume Kolpa nella Carniola Bianca. Per via della frantumazione dei loro possedimenti, delle grandi distanze e delle barriere geografiche però tutto questo estesodominium dei conti di Gorizia non riuscì mai a fondersi in una sola entità territoriale (provincia; land), ossia in un solo “stato” basato sulla dinastia dei conti di Gorizia. Invece, dal loro dominio (del ramo albertino) si delinearono quattro province, ovvero cinque se teniamo conto anche del Tirolo, che tra gli anni 1271 e 1335 era in mano del ramo mainardino dei conti di Gorizia. In questo modo dai possedimenti del Tirolo orientale e della Carinzia superiore nacque la “Contea esterna”, dai possedimenti lungo l’Isonzo, sul Carso e in parte in Friuli il Goriziano proprio, dai possedimenti goriziani nella Bassa Carniola e nella Carniola Bianca la Contea della Marca e della Metlika e da quelli che la famiglia aveva in Istria la contea d’Istria (di Pisino). Già nel 1374 queste due ultime contee passarono agli Asburgo, che nel Quattrocento per un determinato tempo, assieme a Trieste e alle signorie sul Carso quali “signorie associate”, vennero incluse nella Carniola, che in questo modo nel Cinquecento raggiunse la sua massima estensione territoriale. Il fat- to che ancora nel 1557 l’arciduca Carlo quale principe territoriale dell’Austria 12 P. ŠTIH, I conti di Gorizia e l’Istria nel Medioevo, Collana degli Atti, n. 36, 2013, p. 1-285 interna avesse confermato in modo separato, in tre diversi atti, i privilegi della Carniola, della Contea della Marca e della Metlika e della Contea d’Istria, mostra quanto fossero profonde le radici e quanto fosse persistente la tradizione delle due province incluse nella Carniola ma una volta goriziane. Solo l’imperatore Rodolfo II quale tutore del minorenne figlio di Carlo, Ferdinando II, confermò nel 1593 a Praga con un solo atto i privilegi territoriali della Carniola e delle due province (contee) menzionate. Il significato che i conti di Gorizia ebbero per lo sviluppo giuridico-costitu- zionale e territoriale delle odierne Slovenia, Italia e Croazia è molto più grande di quanto abitualmente si pensi e anche l’eredità che essi hanno lasciato dietro di se non è esigua. Ai nostri occhi questa eredità è in bella vista specialmente nel nome della provincia estesa lungo l’Isonzo, il Goriziano, che comprende la parte slovena e quella italiana. Nell’autonomia che in Italia la Provincia di Gorizia ha all’interno della Regione