Convenzione sulla manipolazione delle competizioni sportive: il Consiglio federale avvia la procedura di consultazione

Berna, 16.09.2016 - Il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione concernente l’approvazione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive. La procedura di consultazione si concluderà il 23 dicembre 2016.

La corruzione e la manipolazione delle competizioni sono diventate un grande pericolo per lo sport. Nella maggior parte dei casi simili, accordi hanno lo scopo di ottenere vincite da scommesse illegali. In considerazione della rapida crescita a livello mondiale delle scommesse sportive, legali e illegali, lo sport non è più in grado di affrontare da solo il fenomeno e dipende pertanto dall'aiuto delle istituzioni statali. Il Consiglio d'Europa ha quindi elaborato una convenzione giuridicamente vincolante firmata il 18 settembre 2014 a Macolin in occasione della 13a Conferenza dei ministri dello sport del Consiglio d'Europa. La convenzione entrerà in vigore dopo la ratifica da parte di cinque Stati.

Gli Stati che aderiscono alla Convenzione di Macolin si impegnano, tra l'altro, a emanare norme penali efficaci e a rafforzare la collaborazione nonché la reciproca assistenza giuridica nel quadro della lotta contro la manipolazione delle competizioni sportive. Fornisce inoltre raccomandazioni per gestire gli organizzatori di scommesse sportive nonché provvedimenti che devono essere adottati dalle organizzazioni sportive.

I necessari adeguamenti normativi per l'applicazione della Convenzione di Macolin in Svizzera sono inclusi nel disegno relativo alla nuova legge sui giochi in denaro, attualmente in fase di deliberazione parlamentare.

Indirizzo cui rivolgere domande

Karin Suini Portavoce del DDPS 058 464 50 86

Pubblicato da

Il Consiglio federale https://www.admin.ch/gov/it/pagina-iniziale.html l

Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport http://www.vbs.admin.ch l

Ufficio federale dello sport http://www.baspo.admin.ch/ l

Rapporto esplicativo concernente l’approvazione della Convenzione sulla manipolazione delle competizioni sportive

Compendio La Convenzione del Consiglio d’Europa del 18 settembre 2014 sulla manipolazione delle competizioni sportive (cosiddetta Convenzione di Macolin) ha lo scopo di prevenire, indaga- re, punire e perseguire la manipolazione delle competizioni sportive nonché di migliorare lo scambio di informazioni e la collaborazione a livello nazionale e internazionale tra le autorità competenti come pure con le associazioni sportive e con gli organizzatori di scommesse sportive. Con la Convenzione si chiede agli Stati contraenti di incentivare attivamente, e se del caso di prescrivere per legge, la collaborazione tra tutti i partner (organizzazioni sportive, operatori delle scommesse, autorità giudiziarie e di regolamentazione delle scommesse). Le legisla- zioni in materia di protezione dei dati devono consentire lo scambio di dati necessario tra i partner. Inoltre, a livello penale, va garantito che la manipolazione delle competizioni legata a corruzione, truffa, minaccia o coazione sia adeguatamente sanzionata. Alle organizzazioni sportive si chiede (e ci si attende da esse) l’emanazione di prescrizioni di autoregolamentazione adeguate a contrastare le attività di manipolazione. Vanno ad esem- pio vietate le scommesse su manifestazioni nelle quali gli attori sono direttamente coinvolti e la diffusione di informazioni privilegiate. L’accettazione di vantaggi deve essere disciplinata in modo chiaro e le violazioni delle regole di comportamento vanno sanzionate opportunamen- te. Dovranno essere introdotti organi di denuncia (anonimi) per gli atleti; la collaborazione e lo scambio di informazioni con gli altri partner dovranno essere migliorati. Dovranno altresì essere potenziate le misure di prevenzione negli ambiti della formazione, dell’educazione e dell’informazione. Le autorità di regolamentazione delle scommesse devono emanare misure adeguate per impedire la manipolazione delle competizioni. Ad esempio dovranno essere vietate o limitate le scommesse su competizioni riservate ai minorenni e le scommesse su competizioni senza valore sportivo (ad es. partite amichevoli). Si dovrà rinunciare a determinati prodotti come ad esempio alcuni tipi di scommesse in diretta e si dovranno prevedere limitazioni e presupposti per la partecipazione alle scommesse dei collaboratori degli operatori delle scommesse. Inoltre gli operatori delle scommesse non dovrebbero avere posizioni dominanti (partecipa- zione finanziaria) nei club sportivi né un qualsiasi tipo di influsso sugli eventi sportivi (ad es. come sponsor). La Convenzione è una tappa importante del percorso volto a contrastare la manipolazione delle competizioni sportive in modo uniforme a livello internazionale. Il diritto svizzero rispon- de già in gran parte alle esigenze della Convenzione. Con l’emanazione della nuova legge sui giochi in denaro) la Svizzera soddisferà pienamente le esigenze in ogni punto.

1

Indice

Convenzione sulla manipolazione delle competizioni sportive 1 Compendio 1 1 Punti essenziali del progetto 3 1.1 Situazione iniziale e genesi della Convenzione 3 1.2 Panoramica del contenuto della Convenzione 3 1.3 Valutazione 4 2 Spiegazione dei singoli articoli della Convenzione e loro compatibilità con il diritto nazionale 4 3 Ripercussioni 26 4 Rapporto con il programma di legislatura e le strategie nazionali 27 5 Aspetti giuridici 28 5.1 Costituzionalità 28 5.2 Forma dell’atto 28

2

1 Punti essenziali del progetto 1.1 Situazione iniziale e genesi della Convenzione Negli ultimi anni, la corruzione e le manipolazioni delle competizioni sono arrivate a rappre- sentare un rischio enorme per lo sport. Esse costituiscono, insieme al doping, la più impor- tante minaccia per lo sport e ne ledono l’immagine perché eliminano l’imprevedibilità delle competizioni sportive e si pongono in contraddizione con i valori fondamentali dello sport, come equità e rispetto. Esse minano quindi le fondamenta stesse dello sport. Il Consiglio d’Europa ha già riconosciuto da tempo che la comunità degli Stati deve adottare provvedimenti per tutelare l’integrità dello sport. Già nel 2008, in occasione della loro Confe- renza ad Atene, i ministri e le ministre dello Sport dei Paesi del Consiglio d’Europa hanno evidenziato la necessità di agire nell’ambito delle manipolazioni delle competizioni sportive. Alla Conferenza del Comitato dei ministri tenutasi nel 2010 a Baku, i Paesi del Consiglio d’Europa hanno emanato raccomandazioni volte a contrastare la manipolazione delle com- petizioni sportive. Successivamente, in occasione della 12esima Conferenza dei ministri dello sport nel 2012, è stato deciso di elaborare una Convenzione vincolante, nel quadro dell’Accord partiel élargi sur le sport (APES). Si è trattato di una forma particolare di collabo- razione nel campo dello sport nell’ambito del Consiglio d’Europa, alla quale ha partecipato anche la Svizzera. Ai lavori della commissione di redazione dell’APES hanno partecipato delegazioni provenienti da più di 30 Paesi europei oltre ad Australia, Canada, Giappone e Nuova Zelanda. Le delegazioni erano composte da rappresentanti delle autorità negli ambiti della giustizia, delle lotterie/scommesse e dello sport. La Convenzione è stata aperta alla firma il 18 settembre 2014 in occasione della 13esima Conferenza dei ministri dello sport tenuta a Magglingen/Macolin. Per questa ragione la Convenzione è denominata a livello informale «Convenzione di Macolin». La Svizzera è stata il primo Paese a sottoscrivere l’accordo. A fine luglio 2016 l’accordo era stato ratificato da Norvegia e Portogallo. Lo avevano sotto- scritto 25 Paesi: Albania, Armenia, Austria, Azerbaigian, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Moldavia, Mon- tenegro, Paesi bassi, Polonia, Russia, Serbia, Slovenia, Spagna, Svizzera e Ucraina.

1.2 Panoramica del contenuto della Convenzione La Convenzione ha lo scopo di prevenire, indagare, punire e perseguire la manipolazione delle competizioni nel settore dello sport. Per raggiungere tale obiettivo essa regola essen- zialmente i seguenti ambiti: - obbligo degli Stati a una (maggiore) collaborazione tra organizzazioni sportive, operatori del settore delle scommesse e autorità statali; - obbligo degli Stati a una (maggiore) collaborazione internazionale attraverso l’istituzione di un «single point of contact» e la garanzia di assistenza giudiziaria reciproca; - prescrizioni in materia di governance per gli operatori del settore delle scommesse volte a contrastare la manipolazione delle competizioni sportive; - raccomandazioni in materia di governance per le organizzazioni sportive volte a contra- stare la manipolazione delle competizioni sportive; - obbligo degli Stati di definire norme penali in materia di manipolazione delle competizioni; - meccanismi di attuazione. Anche se dichiaratamente si pone l’accento sulla manipolazione delle competizioni sportive in relazione alle scommesse, più in generale si vuole combattere ogni sorta di manipolazione delle competizioni sportive.

3

1.3 Valutazione L’obiettivo della Convenzione è di armonizzare in ambito europeo le legislazioni nazionali in questo importante settore giuridico, di perseguire questa forma di criminalità con standard equiparabili a livello internazionale nonché di rafforzare e semplificare la collaborazione e lo scambio di informazioni tra i Paesi contraenti. Con l’adesione alla Convenzione di Macolin la Svizzera dimostrerebbe di sostenere una tap- pa importante del percorso volto a contrastare la manipolazione delle competizioni sportive in modo uniforme a livello internazionale.

2 Spiegazione dei singoli articoli della Convenzione e loro compatibilità con il diritto nazionale Capitolo I Scopo, principi guida, definizioni Articolo 1 Scopo e obiettivi principali Lo scopo della Convenzione di Macolin è di contrastare la manipolazione delle competizioni sportive, al fine di tutelare l’integrità dello sport e l’etica sportiva in accordo con il principio dell’autonomia dello sport. Facendo riferimento all’etica sportiva e all’integrità dello sport l’articolo sottolinea che ogni forma di manipolazione costituisce una minaccia per i valori dello sport. Ciò non significa comunque che ogni tipo di manipolazione debba essere perseguito penal- mente. Un obbligo in tal senso sussiste soltanto nell’ambito previsto nell’articolo 15. La volontà di perseguire penalmente la manipolazione di eventi sportivi in Svizzera e di adot- tare le corrispondenti misure per regolare il mercato delle scommesse sportive è stata espressa dal Consiglio federale già nel rapporto del 7 novembre 20121 Lotta contro la corru- zione e manipolazione delle competizioni nello sport in adempimento del postulato 11.3754 della Commissione delle scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati del 28 giugno 2011. Con il Messaggio concernente la legge federale sui giochi in denaro del 21 ottobre 20152 e con il disegno di legge federale sui giochi in denaro3 (LGD) il Consiglio federale ha pertanto proposto al Parlamento tutta una serie di disposizioni per lottare contro la manipolazione degli eventi sportivi. Come si illustra nelle pagine seguenti, con l’adozione di tali disposizioni la Svizzera soddisfa pienamente i requisiti previsti nell’accordo. Prima camera ad occuparsi dell’oggetto, il Consiglio degli Stati ha concluso i lavori riguardanti questa legge il 30 giugno 2016. Negli ambiti che riguardano la Convenzione non sono state prese decisioni difformi da quanto richiesto dal Consiglio federale. La competente commissione del Consiglio nazionale discuterà nel dettaglio la normativa probabilmente a ottobre 2016. Si può prevedere l’approvazione dell’oggetto in questione nel corso del 2017.

Articolo 2 Principi guida L’articolo 2 definisce una lista di principi di fondo (rispetto dei diritti umani, osservanza dei principi di legalità e proporzionalità, protezione della vita privata e dei dati personali) che hanno fatto da linee guida per l’elaborazione della Convenzione e devono essere osservati da tutti gli attori della lotta contro la manipolazione delle competizioni sportive sia nella loro azione sia nei loro rapporti reciproci. Si tratta qui di principi contenuti nella Costituzione sviz- zera4 e che vanno pertanto in ogni caso rispettati dalle autorità statali.

1 Il rapporto può essere consultato all’indirizzo www.baspo.ch > Aktuell > Themen (Dossiers) > Korruption und illegale Wetten > Dokumentation 2 FF 2015 6849 3 FF 2015 6989 4 RS 101

4

Articolo 3 Definizioni Numero 1 Definizione del termine «competizione sportiva»: la Convenzione regola le compe- tizioni da un lato organizzate secondo le regole di una organizzazione sportiva riportata nella lista di cui all’articolo 31 capoverso 2 e dall’altro riconosciute da un’organizzazione interna- zionale o da altra organizzazione sportiva competente per quel determinato sport. Pertanto una partita di calcio ad esempio, viene considerata come evento sportivo ai sensi della Con- venzione se si svolge secondo le regole della federazione calcistica internazionale ed è rico- nosciuta da una lega calcio nazionale, ad esempio nel quadro di un campionato. Alcuni in- contri amichevoli o tornei dilettantistici organizzati per divertimento non rientrano quindi nel campo d’applicazione. Sono comprese nel concetto di competizione sportiva quale precisato nelle spiegazioni della Convenzione5 emanate dal Consiglio d’Europa non solo la gara in sé, ma anche alcune pro- cedure come l’estrazione a sorte degli avversari o la designazione degli arbitri. Sono invece esclusi gli eventi sportivi virtuali presentati da alcuni terminali di scommesse a quote fisse (fixed odds betting terminal) che simulano le competizioni. Le altre manifestazioni che hanno luogo in seno alle organizzazioni sportive, come assemblee o conferenze, non devono essere considerate come eventi sportivi. Il concetto di competizione sportiva utilizzato nella Convenzione corrisponde sostanzialmen- te alla descrizione contenuta nell’ordinamento svizzero (art. 75 dell’ordinanza sulla promo- zione dello sport del 23 maggio 20136 OPSpo) per il quale sono considerate competizioni sportive tutte le manifestazioni sportive organizzate dall’associazione mantello dello sport svizzero, dalle federazioni ad essa affiliate e dalle loro federazioni locali e società sportive che si tengono secondo i regolamenti di una federazione sportiva internazionale o nazionale. La sola differenza si sostanzia nel fatto che la cerchia delle possibili competizioni ai sensi dell’OPSpo è del tutto aperta, mentre la Convenzione si applica solo alle competizioni sporti- ve delle federazioni internazionali indicate nella lista di cui all’articolo 31 capoverso 2. Numero 2: definizione del termine «organizzazione sportiva». Anziché dare una definizione la Convenzione rimanda a una lista di organizzazioni compilata dal Comitato di attuazione della Convenzione ai sensi dell’articolo 31 capoverso 2. Lo scopo della Convenzione è quello di proteggere in modo globale le competizioni sportive dalla manipolazione, per mantenere inalterati i valori positivi che lo sport riveste per la socie- tà civile. A tale proposito va osservato che finora non esiste nel diritto internazionale né in quello svizzero una definizione o una limitazione del significato della parola sport. Dal punto di vista giuridico è assolutamente aperto quali attività vanno ricondotte allo sport organizzato. Uno sguardo sull’evoluzione del movimento olimpico mostra che anche in questo ambito limitato negli ultimi anni sono avvenuti sempre nuovi cambiamenti. Nuovi sport sono stati inseriti nel programma olimpico e altri sono scomparsi. La protezione delle competizioni dalle manipolazioni però non dovrebbe essere limitata alle gare negli sport olimpici, ma riguardare in principio tutte le competizioni. Uno sguardo sugli accordi in vigore in materia di lotta contro il doping, in particolare la Convenzione internazio- nale contro il doping nello sport del 19 ottobre 20057 (convenzione antidoping) evidenzia come si sia rinunciato a limitare il campo di applicazione nei confronti di singoli sport o fede- razioni sportive. In quella sede si è preferito piuttosto estendere la regolamentazione a tutte le federazioni sportive e agli sport che si sottomettono volontariamente alle regole dell’agenzia mondiale antidoping (WADA). Per la Convenzione contro la manipolazione delle

5 Il testo può essere consultato all’indirizzo www.coe.int/fr/web/conventions/full-list/-/conventions/treaty/215 > Rapport explicatif, nelle versioni in lingua francese e inglese. 6 RS 415.01 7 RS 0.812.122.2

5

competizioni sportive una limitazione si rivela però avveduta, in particolare perché si orga- nizzano scommesse anche su gare che nell’immaginario collettivo non rientrano o non rien- trano chiaramente nella nozione di competizione sportiva. Si pensi ad esempio a una partita di scacchi in cui un giocatore si batte contro un computer o alle corse di cavalli e di cani. Utilizzando una lista si dovrebbe chiarire in modo univoco se la Convenzione si applica ad attività del genere. Le organizzazioni continentali sono considerate «internazionali», mentre le organizzazioni locali sono reputate «nazionali». Il termine «organizzazioni nazionali» designa altresì le or- ganizzazioni mantello nazionali, come le associazioni mantello nazionali dello sport. Per il concetto di organizzazione sportiva nell’ordinamento giuridico svizzero non esiste alcuna definizione legale e non sussiste pertanto alcuna possibile divergenza. Numero 3: definizione del termine «organizzatore di competizioni». La definizione si estende alle persone fisiche e alle persone giuridiche. Nella maggior parte dei casi si tratta di orga- nizzazioni sportive, ma succede anche che le organizzazioni sportive riconoscano competi- zioni organizzate da altri soggetti, ad esempio da un’organizzazione incaricata di un evento polisportivo o da una società privata. Per il concetto di organizzatore di competizioni nell’ordinamento giuridico svizzero non esiste alcuna definizione legale e non sussiste per- tanto alcuna possibile divergenza. Il numero 4 si limita a definire il termine «manipolazione di competizioni sportive», ma di per sé solo non rappresenta ancora la fattispecie penale. Il termine comprende non solo accordi, atti o omissioni effettivamente volti a modificare il risultato o l’andamento di una competizione, ma anche gli atti commessi con questa inten- zione che dovessero rivelarsi vani. E il caso ad esempio di un giocatore su cui si sono fatte pressioni che non è stato poi utilizzato in partita dal suo allenatore. Dal momento che il punto centrale è l’intenzione, sono intese solo le manipolazioni intenzionali e non quelle colpose. Il concetto di manipolazione delle competizioni sportive quale definito nel disegno di legge federale sui giochi in denaro non differisce da quello che viene utilizzato in questa sede. Numero 5: il termine «scommessa sportiva» corrisponde dal punto di vista contenutistico a quello utilizzato all’articolo 3 let. c del disegno di legge federale sui giochi in denaro e fa rife- rimento ai pronostici fatti puntando sul verificarsi di avvenimenti durante le competizioni spor- tive che consentono di ottenere un guadagno. L’espressione «operatore di scommesse» utilizzato nella Convenzione comprende tutti i tipi di operatori che forniscono servizi di scommesse sportive, indipendentemente dal fatto che operino per mezzo di una rete fisica o a distanza, pubblici e privati, specializzati in scommesse sportive o no (bookmaker, organiz- zatori di scommesse sportive specializzati, operatori di giochi d’azzardo e lotterie che offrono prestazioni di scommesse sportive), quale che sia il tipo di scommesse sportive fornito. Sono descritti tre diversi tipi di attività problematiche per la Convenzione: scommesse sporti- ve illegali (definite anche «scommesse sportive non consentite»), scommesse sportive irre- golari e scommesse sportive sospette. L’identificazione di questi diversi tipi di scommesse può giustificare una serie di misure specifiche a cura di una delle Parti interessate. Sono definite illegali tutte le attività di scommesse sportive di un tipo o di un operatore non autorizzati ai sensi della legislazione del Paese in cui il consumatore si trova. Il concetto di scommessa sportiva illegale viene utilizzato nel disegno di legge sui giochi in denaro nella stessa accezione usata nella Convenzione (cfr. art. 21 e 24 LGD a contrario). L’espressione «scommessa sportiva irregolare» designa scommesse con caratteristiche non conformi agli standard abituali o futuri del mercato considerato o basate su competizioni sportive il cui svolgimento presenta caratteristiche anomale. L’identificazione delle scom- messe irregolari dipende quindi non solo dal mercato delle scommesse ma anche dalle

6

competizioni sportive considerate. Le caratteristiche inusuali di una competizione sportiva possono essere scoperte dalle organizzazioni o dalle autorità coinvolte nella sorveglianza del mercato delle scommesse, dagli operatori del settore delle scommesse e dalle organizzazio- ni sportive. L’espressione «scommesse sportive sospette» designa ogni scommessa sportiva che, sulla base di indicatori fondati e concordanti, appare collegata alla manipolazione della competi- zione sportiva su cui si basa. Se le autorità, gli organizzatori di scommesse sportive o le organizzazioni sportive dispongo- no di informazioni concernenti scommesse sportive irregolari e sospette, devono scambiarle tramite le piattaforme nazionali con le organizzazioni e le autorità nazionali e straniere che potrebbero essere coinvolte. I criteri per determinare le scommesse sportive irregolari e so- spette sono elaborati se del caso dal Comitato di controllo dell’attuazione della Convenzione, ma la Convenzione non mira ad armonizzare sul piano internazionale il modo in cui questi criteri saranno combinati e le soglie esatte che determinano la caratterizzazione come scommessa irregolare e sospetta, in quanto tali elementi dipendono essenzialmente dalle caratteristiche di ogni mercato nazionale delle scommesse e dalla competizione sportiva considerata. Numeri 6 e 7: per i concetti di «parte interessata alla competizione» e «informazioni privile- giate», nell’ordinamento giuridico svizzero non esiste alcuna definizione legale e non sussi- ste pertanto alcuna possibile divergenza.

Capitolo II Prevenzione, cooperazione e altre misure Articolo 4 Coordinamento interno Questo articolo prescrive che ogni Paese contraente debba armonizzare le strategie e le procedure di tutte le autorità coinvolte nella lotta alla manipolazione delle scommesse sporti- ve e incoraggiare a collaborare le organizzazioni sportive, gli organizzatori di competizioni e gli organizzatori di scommesse sportive. In tal modo alle Parti contraenti si affida un ruolo centrale nella lotta contro la manipolazione delle competizioni sportive. La coordinazione a livello interno nel singolo stato avviene essenzialmente tramite la creazione di piattaforme nazionali. In Svizzera tale ruolo di coordinamento dovrebbe essere svolto in futuro (cfr. art. 63 e 64 disegno LGD) dall’autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione (attualmente la com- missione intercantonale delle lotterie e delle scommesse Comlot). Si deve cooperare non soltanto con le autorità e le organizzazioni esplicitamente citate nel disegno di legge sui gio- chi in denaro, ma in particolare anche con l’Ufficio federale dello sport (UFSPO), che ai sensi dell’articolo 18 della legge sulla promozione dello sport del 17 giugno 20118 (LPSpo) ha il compito di combattere gli effetti collaterali indesiderati nello sport. L’UFSPO dal canto suo pretende dalle organizzazioni cui sono concessi aiuti finanziari il rispetto delle regole per uno sport corretto e sicuro, fra le quali rientrano anche misure contro la manipolazione delle competizioni sportive.

Articolo 5 Valutazione e gestione del rischio La valutazione del rischio di manipolazione delle competizioni sportive costituisce un compito permanente di cui devono occuparsi per conto dello Stato le autorità di regolamentazione delle scommesse e i ministeri dello sport – in Svizzera la Comlot e l’UFSPO. Per quel che attiene alla legislazione, a tale proposito si prevede in particolare che gli organizzatori di scommesse sportive devono elaborare un piano di misure di sicurezza che tenga in piena

8 RS 415.0

7

considerazione il potenziale di pericolo del gioco (art. 42 disegno LGD). Le organizzazioni sportive sostenute ai sensi delle disposizioni della LPSpo, come ricordato in precedenza, sono tenute al rispetto delle regole dello sport corretto e sicuro, fra le quali rientrano le misu- re contro la manipolazione delle competizioni e altre regole di good governance. In questo senso anch’esse devono procedere a una valutazione continua dei rischi di manipolazione.

Articolo 6 Educazione e sensibilizzazione La divulgazione e la sensibilizzazione sui temi della manipolazione delle competizioni deve avvenire essenzialmente tramite le organizzazioni sportive e gli organizzatori di competizioni sportive. Per regolamentazioni più dettagliate sulla sensibilizzazione e sull’educazione si rimanda agli articoli 7 e 10. L’articolo 6 riguarda anche l’educazione di gruppi come atleti giovani, funzionari pubblici, giudici, nonché la sensibilizzazione dell’opinione pubblica. L’attuazione può avvenire con strumenti quali un codice anti manipolazione, piattaforme In- ternet e strumenti di apprendimento online. La Confederazione sostiene educazione e sensibilizzazione subordinando il sostegno offerto alle federazioni sportive nazionali alla realizzazione da parte di quelle di misure ragionevoli a favore dello sport corretto e sicuro. I temi della corruzione e delle scommesse sportive sono pertanto riportati esplicitamente dall’inizio del 2015 nella Carta etica di Swiss Oympic e UFSPO9.

Articolo 7 Organizzazioni sportive e organizzatori di competizioni L’articolo 7 tratta delle misure che le organizzazioni sportive e gli organizzatori di competi- zioni devono prendere nel quadro della lotta contro la manipolazione delle competizioni spor- tive e va inteso come integrazione dell’articolo 5. In considerazione del principio dell’autonomia dello sport la Convenzione chiede alle Parti contraenti di incoraggiare le or- ganizzazioni sportive ad adottare regole per combattere la manipolazione delle competizioni sportive e i relativi principi di buon governo. Il capoverso 1 contiene prescrizioni che le organizzazioni sportive devono attuare attraverso regolamenti. Il mancato rispetto dei regolamenti deve comportare procedimenti e sanzioni disciplinari. Per interpretare la nozione di «principi di buon governo» il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha elaborato la Raccomandazione CM/Rec(2005)8 del 20 aprile 200510 agli Stati membri. Ai fini della presente Convenzione i principi richiedono fra l’altro di garantire una procedura trasparente nelle questioni finanziarie e amministrative e strutture democratiche. Il capoverso 2 indica singole misure che le organizzazioni sportive dovrebbero adottare per impedire la manipolazione delle competizioni. Queste misure possono essere attuate tramite procedure, norme, pratiche o regole. Le organizzazioni sportive dovrebbero essere incoraggiate a prendere le seguenti misure: • Lettera a: controllo rinforzato ed efficace dello svolgimento delle competizioni sportive esposte al rischio di manipolazione. • Lettera b: segnalazione di attività sospette alle autorità o alla piattaforma nazionale. • Lettera c: garanzia per gli attori della competizione di poter segnalare le attività sospette in modo confidenziale. Il destinatario dell’informazione deve essere di affidabilità e inte- grità incontestabili e in particolare non deve essere implicato nella competizione (ad es. dirigente di società). Questi meccanismi possono comprendere ad esempio una perma- nenza telefonica, un’applicazione mobile, un luogo indipendente, un mediatore affidabile

9 Consultabile all’indirizzo www.swissolympic.ch/it/Ethik/Carta-etica 10 Disponibile all’indirizzo www.coe.int/t/dg4/epas/ > Recommendations (solo in francese e in inglese)

8

tenuto al segreto o la possibilità di dichiarare in modo anonimo e/o di vedere preservato il proprio anonimato nel corso della procedura. Vi rientrano anche le misure per proteg- gere gli informatori (whistleblower). • Lettera d: sensibilizzazione delle Parti interessate alla competizione, compresi i giovani atleti, tramite azioni d’informazione e di formazione sui rischi di manipolazione delle competizioni. Se possibile anche i tifosi dovrebbero essere informati e coinvolti nella lot- ta contro la manipolazione delle competizioni, benché non possano essere considerati «attori della competizione» in senso stretto. • Lettera e: la designazione il più possibile tardiva degli arbitri. Ciò può contribuire a ren- dere meno facili i tentativi di corruzione degli stessi. Capoverso 3: le organizzazioni sportive devono essere invitate a comminare sanzioni disci- plinari per l’infrazione di regole interne riguardanti la manipolazione delle competizioni. Se- condo il testo esplicativo della Convenzione redatto dal Consiglio d’Europa vanno rispettate le stesse regole formulate nell’articolo 7 capoverso 2 lettera d della Convenzione contro il doping. Ai sensi di dette disposizioni i procedimenti disciplinari devono garantire il rispetto dei diritti umani. Si devono rispettare i principi internazionali riconosciuti della giustizia naturale e garantire il rispetto dei diritti fondamentali degli sportivi su cui pesa il sospetto. Le persone sospettate hanno diritto a un processo equo nonché al patrocinio e alla rappresentanza legale. Le auto- rità inquirenti devono essere indipendenti dalle autorità disciplinari. Devono inoltre esistere disposizioni chiare e applicabili per quanto concerne il diritto di opposizione. Ciò significa che per le sanzioni disciplinari comminate dalle organizzazioni sportive deve sussistere la possi- bilità di rinvio a un tribunale o a un tribunale arbitrale. Le eventuali sanzioni disciplinari imposte dalle organizzazioni sportive devono essere ogget- to di procedura di riconoscimento reciproco da parte delle federazioni nazionali straniere e delle federazioni internazionali. Questa disposizione si rifà ai regolamenti esistenti in materia di lotta contro il doping. Capoverso 4: le sanzioni disciplinari in ambito sportivo derivano da un ordine giuridico distin- to dal diritto penale; si basano su norme distinte applicate secondo procedure e modalità di prova diverse. Pertanto le sanzioni disciplinari non sono paragonabili a sanzioni penali. Il principio «non bis in idem» non esclude quindi che un atto sia sanzionato sia sul piano disci- plinare sia su quello penale. Parimenti un atto può essere sanzionato dal punto di vista disci- plinare senza essere rilevante per il diritto penale, o dal punto di vista penale senza dar luo- go a sanzioni disciplinari. La Svizzera rispetta il dovere di incoraggiare le organizzazioni sportive in quanto nell’accordo di prestazioni con Swiss Olympic, l’associazione mantello dello sport svizzero, e nei contratti che regolano le sovvenzioni alle federazioni sportive pretende regolarmente che tutte queste controparti adottino le misure necessarie per garantire correttezza e sicurezza nello sport, in conformità alle norme della carta etica. Il numero 9 della carta etica dello sport obbliga tutte le Parti interessate a regolamentare «… l’approccio e la gestione di conflitti d’interessi, omaggi, dati finanziari e scommesse e renderli sistematicamente pubblici.» Di conseguenza nell’accordo di prestazioni 2014/2016 Swiss Olympic si è impegnata nei confronti dell’UFSPO a: • elaborare per le federazioni affiliate offerte adeguate ai bisogni e strumenti per attuare la carta etica; • controllare l’attuazione della carta etica da parte delle federazioni e adottare misure nel caso di mancata attuazione: • redigere un codice di comportamento per gli atleti;

9

• elaborare in collaborazione con l’UFSPO un codice di comportamento per allenatori e monitori: • garantire che le federazioni adottino il prima possibile ma comunque non oltre la fine del 2015 il codice di comportamento per gli allenatori. Le federazioni sportive nazionali sono già ora sensibilizzate alla tematica della manipola- zione delle competizioni sportive. Ad esempio l’associazione svizzera di football dispone di un programma per garantire l’integrità del calcio, che impone al giocatore il rispetto di de- terminate regole: 1. informazione: conoscere le regole; 2. sicurezza: non scommettere mai sulle partite di calcio; 3. prudenza: mai trasmettere ad altri informazioni confidenziali; 4. integrità: mai concordare il risultato di una partita di calcio; 5. apertura: denunciare subito ogni tentativo di corruzione. Nel quadro del disegno di legge sui giochi in denaro le organizzazioni sportive hanno ora obblighi sanciti penalmente. L’articolo 63 capoverso 2 del disegno di LGD obbliga le orga- nizzazioni che sospettano la manipolazione di una competizione sportiva a informare senza indugio l’autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione competente nel caso in cui par- tecipano alla competizione, la organizzano o la supervisionano. Per quel che attiene alle garanzie procedurali nel procedimento disciplinare, l’articolo 75 del codice civile11 (CC) garantisce per i soci delle organizzazioni sportive costituite in forma di associazione la possibilità di contestare davanti al giudice le risoluzioni contrarie alla legge o agli statuti.

Articolo 8 Misure relative al finanziamento delle organizzazioni sportive La disposizione chiede in particolare che gli Stati contraenti: • pretendano la trasparenza finanziaria delle organizzazioni sportive che sostengono fi- nanziariamente (capoverso 1); • aiutino le organizzazioni sportive negli sforzi contro la manipolazione delle competizioni sportive (capoverso 2); • valutino la sospensione degli aiuti finanziari agli atleti sanzionati per manipolazione di competizioni per la durata della sanzione (capoverso 3). • ritirino in tutto o in parte il sostengo finanziario se l’organizzazione sportiva non fa i passi che da essa si possono pretendere per impedire la manipolazione di competizioni sporti- ve (capoverso 4). Capoverso 1: la disposizione non concerne l’impiego dei fondi pubblici da parte delle orga- nizzazioni sportive a livello di contenuto, ma mira a far sì che tali organizzazioni dispongano di un’amministrazione efficiente e di una gestione finanziaria trasparente. L’obbligo delle Parti contraenti di assicurare una sufficiente trasparenza di tali organizzazioni, «sostenute finanziariamente dalle Parti» va inteso come standard minimo. Le Parti il cui ordinamento giuridico interno richiede una trasparenza analoga anche nei confronti di organizzazioni non sovvenzionate, possono naturalmente applicarla. La Svizzera soddisfa l’obbligo nel limite in cui le autorità federali, ai sensi dell’articolo 11 del- la legge sui sussidi12 del 5 ottobre 1990 possono pretendere dalle organizzazioni che ricevo- no aiuti finanziari una generica trasparenza in materia di finanze. Oltre a ciò l’UFSPO in linea di principio inserisce in tutti i contratti di sussidio stipulati con le organizzazioni sportive una

11 RS 210 12 RS 616.1

10

clausola che obbliga l’organizzazione a consentire su richiesta l’accesso a tutte le scritture contabili. Il diritto svizzero non prevede invece un obbligo di rendiconto per le organizzazioni sportive non sovvenzionate, quali le società sportive. Naturalmente però queste organizza- zioni sono tenute a render conto delle proprie finanze ai soci. Capoverso 2: dal momento che le organizzazioni sportive hanno un ruolo decisivo nella lotta alla manipolazione delle competizioni, le Parti contraenti devono vagliare la possibilità di sostenerle nell’impegno in questo ambito. Basandosi sull’articolo 4 LPSpo l’UFSPO versa regolarmente a Swiss Olympic contributi destinati - ai sensi dell’articolo 41 capoverso e let. d OPSpo – anche alla realizzazione di misure nel campo dello sport corretto e sicuro, che includono anche le disposizioni contro la manipolazione delle competizioni sportive. Non sono previste misure di sostegno più incisive. Capoverso 3: la Confederazione non dispone di basi legali per concedere un sostegno finan- ziario diretto a singoli sportivi. Nello sport elvetico il sostengo individuale si sostanzia essen- zialmente a due livelli: aiuti ai militari a contratto temporaneo o sostengo tramite la fondazio- ne Aiuto sport svizzero. Per gli atleti che dispongono di un contratto come soldati a contratto temporaneo con il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport la violazione delle norma antidoping o il coinvolgimento nella manipolazione di risultati sportivi costituisce una violazione della carta etica che hanno riconosciuto espres- samente come vincolante, che potrebbe portare al ritiro dei contributi di sostegno. Capoverso 4: l’articolo 32 capoverso 1 let. d della LPSpo prevede che alle organizzazioni sportive e agli organizzatori di manifestazioni sportive si possano negare aiuti finanziari o chiederne la restituzione se esse non adempiono i loro obblighi nel campo dello sport corret- to e sicuro. I contratti di sovvenzione dell’UFSPO contengono pertanto clausole che preve- dono la restituzione dei contributi da parte delle organizzazioni sportive in caso di violazione delle regole sullo sport corretto e sicuro, fra le quali rientra anche il divieto di manipolazione delle competizioni.

Articolo 9 Misure relative alle autorità per la regolamentazione delle scommesse o alle altre autorità responsabili Oltre alle organizzazioni sportive, anche le autorità per la regolamentazione delle scommes- se (o altre autorità responsabili) hanno un ruolo chiave nel garantire lo scambio di informa- zioni tra le organizzazioni sportive e gli organizzatori di scommesse sportive, nel coordina- mento delle regolamentazioni rivolte agli organizzatori di scommesse sportive nonché nella sorveglianza del rispetto di tali regole. La Convenzione obbliga la Parti contraenti a impiegare un’autorità preposta alla regolamen- tazione che applichi le misure «pertinenti» per combattere la manipolazione delle competi- zioni in relazione alle scommesse sportive. Il catalogo elencato nell’accordo non è tuttavia vincolante per le Parti contraenti in quanto si tratta di misure da prendere «se del caso». L’autorità di controllo è tenuta pertanto a prendere le misure elencate soltanto nei limiti in cui si abbiano nel singolo Paese le basi legali per l’applicazione di tali disposizioni. Lo scambio d’informazioni di cui alla lettera a, ad esempio, è possibile solo nel quadro della legislazione concernente la protezione dei dati. Dal testo della Convenzione e dalle spiegazioni del Con- siglio d’Europa al riguardo non si evince invece per i gli Stati contraenti un obbligo a creare le basi legali per poter applicare le suddette misure. Nella fattispecie esse comprendono quanto riportato di seguito. Capoverso 1 lettera a: scambio di informazioni tempestivo con altre autorità o piattaforme nazionali su scommesse sportive illegali, irregolari o sospette. Si deve decidere di volta in volta quali informazioni siano da considerare rilevanti.

11

Capoverso 1 lettera b: la limitazione dell’offerta di scommesse sportive, per escludere le manifestazioni sportive che presentano un elevato rischio di manipolazione. Vi rientrano le competizioni alle quali prendono parte soprattutto persone minori di 18 anni, o competizioni che presentano un interesse sportivo limitato, come le partite amichevoli. Capoverso 1 lettera c: la diffusione anticipata di informazioni a organizzazioni sportive, se si tengono scommesse sulle loro competizioni. Sulla base di tali informazioni le organizzazioni sportive dovrebbero poter meglio individuare e gestire eventuali manipolazioni delle proprie competizioni. Capoverso 1 lettera d: una norma a favore dell’uso sistematico di mezzi di pagamento che consentano la tracciabilità di flussi di denaro che superano una soglia determinata. Questa tracciabilità è un aspetto importante nelle indagini su casi di manipolazione delle competizio- ni, riciclaggio di denaro o altri reati. Capoverso1 lettera e: predisposizione di meccanismi in collaborazione con le organizzazioni sportive per garantire l’attuazione del divieto di scommettere per gli atleti interessati alla competizione. Capoverso 1 lettera f: possibilità di sospendere la scommesse in merito a cui si siano ricevu- te segnalazioni rilevanti. In Svizzera in merito a tali misure la legislazione prevede quanto segue. • In base alla vigente legge federale dell’8 luglio 192313 in materia di lotterie e scommes- se professionalmente organizzate i Cantoni hanno dato vita tramite concordato inter- cantonale a una Commissione delle lotterie e delle scommesse (la Comlot). Anche il disegno di legge sui giochi in denaro riprende la commissione, indicata come «autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione» attribuendole ampi compiti nel campo della coordinazione e dell’emanazione di misure contro la manipolazione delle competizioni collegate a scommesse sportive. • Detta autorità autorizza le scommesse sportive accertandosi fra l’altro che possano es- sere svolte in modo sicuro e trasparente (art. 25 capoverso 1 disegno LGD). • Essa può di conseguenza proibire scommesse su manifestazioni sportive che non hanno un valore sportivo rilevante e sono pertanto a rischio di manipolazione. • Basandosi su tale disposizione può chiedere agli organizzatori di scommesse che in- formino di volta in volta le organizzazioni sportive sull’offerta di scommesse sportive ri- levanti e che queste, sulla scorta delle informazioni ricevute dagli organizzatori di scommesse verifichino che gli atleti rispettino i divieti previsti per loro. • Non può autorizzare scommesse sportive su eventi sportivi cui partecipano in maggio- ranza minorenni (art. 25 capoverso 2 disegno LGD). • Gli articoli 64, 108 e 109 del disegno di legge LGD garantiscono che l’autorità abbia un adeguato scambio di informazioni con tutte le pertinenti autorità e le organizzazioni. • Nell’ambito della vigilanza - in caso di violazione della legge o di altre irregolarità - essa ha la competenza di disporre «le misure necessarie per ripristinare lo stato legale e sopprimere le irregolarità» (art. 105 capoverso 1 let, g disegno LGD). • Nel quadro della concessione di autorizzazioni deve verificare inoltre l’esistenza di un piano di sicurezza che contenga una sistema di controllo che verifica e documenta le poste e il pagamento delle vincite (art. 22 capoverso 1 let. h combinato all’art. 42 capo- verso 2 let. b disegno LGD).

13 RS 935.51

12

Articolo 10 Operatori di scommesse sportive Il capoverso 1 obbliga le Parti contraenti ad adottare misure per impedire i conflitti di interes- se e l’abuso di informazioni privilegiate da parte di persone coinvolte nella predisposizione dell’offerta di scommesse. In particolare si vuole evitare: • La possibilità di scommettere sui propri prodotti. • Che gli operatori delle scommesse in qualità di sponsor o comproprietari di un’organizzazione sportiva possano influenzare una competizione sportiva. Ciò non si sostanzia in un divieto di sponsorizzazione delle competizioni da parte degli operatori delle scommesse. Tuttavia, è opportuno ricordare che in questo ambito esiste il rischio di un conflitto di interessi che deve essere riconosciuto dalle autorità competenti e se del caso perseguito. Da una parte sussiste il pericolo che l’operatore delle scommesse sfrut- ti la sua posizione di sponsor, che gli procura informazioni privilegiate, nel rapporto con i propri clienti, dall’altra è possibile che cerchi di influenzare a proprio favore lo svolgimen- to di una competizione. • Che le Parti interessate non siano coinvolte nella compilazione delle quotazioni di scommesse. • Che gli operatori delle scommesse che controllano un’organizzazione sportiva o sono controllati da un’organizzazione sportiva offrano scommesse riguardanti le competizioni di tale organizzazione sportiva. Capoverso 2: chiede alle Parti di incoraggiare gli organizzatori di scommesse sportive e le loro organizzazioni di categoria a sensibilizzare proprietari e dipendenti in merito alla temati- ca della manipolazione delle competizioni e a formali in questo campo. In considerazione del rischio e delle caratteristiche del gioco, ai sensi dell’articolo 42 del di- segno LGD gli organizzatori di scommesse sportive sono tenuti ad approntare un piano di misure di sicurezza che prevede disposizioni volte a garantire la gestione sicura e trasparen- te dei giochi e a combattere criminalità e riciclaggio di denaro. Ciò facendo la legislazione svizzera va oltre il mero incoraggiamento e richiede misure concrete. Il capoverso 3 esige che le Parti adottino le misure necessarie per obbligare gli operatori a segnalare senza indugio le scommesse illegali o sospette all’autorità di regolamentazione delle scommesse oppure alle altre autorità responsabili o alla piattaforma nazionale. Con il disegno di legge sui giochi in denaro la Svizzera adempie gli obblighi di cui sopra. L’articolo 22, capoverso 1 let. f disegno LGD pretende dagli organizzatori di scommesse sportive una gestione indipendente degli affari. I membri degli organi direttivi pertanto non possono assumere cariche direttive in organizzazioni sportive che partecipano a competizio- ni sportive per le quali detto operatore propone scommesse sportive. Pertanto gli organizza- tori di scommesse sportive non possono essere sponsor di sportivi o di squadre per i quali propongono scommesse sportive e non possono avere il controllo finanziario di organizza- zioni sportive i cui atleti o le cui squadre partecipano a competizioni sportive per le quali l’operatore propone scommesse sportive (art. 22 capoverso 1 let. f, art. 62 disegno LGD). Ciò non esclude comunque che gli organizzatori di scommesse sportive possano essere attivi come sponsor di una federazione sportiva o di una lega, perché in tale posizione non è possibile in alcun modo influenzare il comportamento sportivo dei partecipanti alle competi- zioni. Infine gli operatori delle scommesse devono disporre di un piano di misure di sicurezza e un piano di misure sociali (art. 22 capoverso 1 let. h disegno LGD). Su queste basi si pos- sono pretendere dalle imprese le misure necessarie per evitare che i propri collaboratori partecipino a scommesse o concorsi nei quali essi sono coinvolti nella compilazione delle quotazioni.

13

L’obbligo di segnalare scommesse irregolari o sospette all’autorità di regolamentazione delle scommesse è assolto dalla Svizzera con le disposizioni dell’articolo 63 capoverso 1 disegno LGD.

Articolo 11 Lotta alle scommesse sportive illegali Gli operatori di scommesse sportive illegali (non consentite) rappresentano una minaccia particolare nell’ambito della manipolazione, dal momento che chi offre tali prodotti si sottrae a ogni tipo di controllo e non è disposto a collaborare. Pertanto la lotta alle scommesse spor- tive illegali - anche nei casi in cui esse siano ammesse in altri Paesi – costituisce una parte importante nella lotta contro la manipolazione delle competizioni sportive. Le Parti contraenti della Convenzione non sono obbligate ad adottare delle misure, ma devono per lo meno prendere in considerazione l’adozione di misure. Già secondo il diritto finora vigente in Svizzera vige il divieto di pubblicità per le scommesse proibite (art. 33 capoverso 2 della Legge sulle lotterie e le scommesse professionalmente organizzate. Tale divieto resta anche nel disegno di legge sui giochi in denaro (art. 72 capo- verso 3 disegno LGD). Oltre a ciò in futuro si vuole bloccare l’accesso alle offerte di gioco non autorizzate (art. 84 – 90 disegno LGD), che costituisce un notevole passo avanti nella lotta alle scommesse illegali online.

Capitolo III Scambio di informazioni Articolo 12 Scambio di informazioni tra le autorità pubbliche competenti, le organizzazioni sportive e gli organizzatori di scommesse sportive La lotta contro la manipolazione presuppone un sostanziale scambio di informazioni su que- stioni diverse fra le autorità pubbliche interessate, ivi comprese le forze dell’ordine e le auto- rità giudiziarie, le organizzazioni, gli organizzatori di competizioni, gli organizzatori di scom- messe sportive e le piattaforme nazionali. Lo scambio di informazioni nell’ambito dei procedimenti di assistenza giudiziaria e di estradizione non può però avvenire con autorità diverse da quelle di procedimento penale interessate. La legge federale sull’assistenza inter- nazionale in materia penale14 (Assistenza in materia penale) e gli strumenti internazionali, soprattutto a livello di Consiglio d’Europa,15 regolano fra l’altro lo scambio di informazioni. Il principio è che le informazioni non vengono comunicate al di fuori del procedimento penale. Capoverso 1: ciascuna Parte deve facilitare, in conformità alla propria legislazione in materia d protezione dei dati, gli scambi di informazioni rilevanti tra le Parti interessate, Le Parti contraenti dispongono di un margine di manovra nei limiti in cui non si prescrive l’obbligo di predisporre informazioni specifiche. Per «informazioni pertinenti» si può intendere ogni elemento d’informazione raccolto da una persona che partecipa all’organizzazione o allo svolgimento di una competizione sportiva o di una scommessa sportiva e che potrebbe interessare un’altra persona nella sua lotta alla manipolazione delle competizioni. Queste informazioni possono riguardare ad esempio il volume delle scommesse raccolte su una particolare competizione, l’eccezionale variazione

14 RS 351.1 15 Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale (RS 0.351.1); https://www.admin.ch/opc/de/classified- compilation/19590078/index.html ; Secondo Protocollo addizionale alla Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale (RS 0.351.12) https://www.admin.ch/opc/de/classified-compilation/20021581/index.html; Convenzione eu- ropea di estradizione (RS 0.353.1) https://www.admin.ch/opc/de/classified-compilation/19570239/index.html ; Protocollo addizionale alla Convenzione europea di estradizione (RS 0.353.11) https://www.admin.ch/opc/de/classified- compilation/19750278/index.html; Secondo protocollo addizionale alla Convenzione europea di estradizione (RS 0.353.12) https://www.admin.ch/opc/de/classified-compilation/19780061/index.html; Terzo e quarto protocollo addizionale alla Con- venzione europea di estradizione (non ancora in vigore).

14

di una quota o la localizzazione geografica degli autori di scommesse irregolari. Si può an- che trattare di voci in merito alla manipolazione di una competizione. Capoverso 2: su richiesta, l’autorità o l’organizzazione che riceve questo tipo di informazioni dovrà informare l’organizzazione che gli ha trasmesso l’informazione del seguito dato alla comunicazione. Tuttavia la legislazione interna può porre limiti a questa informazione. Ad esempio, le autorità di perseguimento penale che istruiscono un’indagine sulla base di ele- menti comunicati da organizzazioni private non sono autorizzate a diffondere alcune infor- mazioni sul caso in virtù del segreto d’ufficio cui sottostanno l’indagine o l’istruzione. Capoverso 3: al fine di combattere le scommesse sportive illegali le Parti contraenti devono riesaminare e migliorare costantemente la collaborazione e lo scambio di informazioni. Negli articoli 63, 64, 108 e 109 del disegno della LGD si prevedono le disposizioni necessa- rie a consentire e assicurare uno scambio completo delle informazioni fra le diverse autorità e fra autorità e privati. L’autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione è pertanto tenuta a collaborare con le organizzazioni sportive, gli organizzatori di scommesse sportive e le autorità, anche all’estero. Ciò si sostanzia anche in uno scambio di informazioni che in alcuni casi possono riguardare anche le misure adottate. Per l’inoltro di dati personali è comunque necessaria una base legale meglio definita, come ad esempio gli articoli 63 capoverso 3 o 64 capoverso 2 del disegno LGD. A norma dell’articolo 63 disegno LGD in particolare gli organizzatori di scommesse sportive e le organizzazioni con sede in Svizzera che partecipano alle competizioni sportive o le orga- nizzano, ne curano lo svolgimento o le supervisionano informano l’autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione in caso di sospetta manipolazione. Essi devono inoltre fornire alle autorità di Confederazione, Cantoni e Comuni le informazioni necessarie per la prevenzione e il perseguimento di manipolazioni di competizioni sportive. La suddetta autorità di vigilanza e d’esecuzione a sua volta può trasmettere i dati ricevuti, inclusi quelli personali degni di particolare protezione, agli organizzatori di scommesse sportive o agli organizzatori di mani- festazioni sportive coinvolti nello svolgimento di una manifestazione sportiva, se vi sono fon- dati motivi di sospettare una manipolazione (art. 64 capoverso 2 disegno LGD). L’autorità intercantonale è tenuta inoltre a denunciare all’autorità di perseguimento penale comporta- menti punibili, a collaborare con le altre autorità e a prestare mutua assistenza (art. 108 di- segno LGD).

Articolo 13 Piattaforma nazionale L’articolo 13 prescrive di identificare in tutti i Paesi contraenti una piattaforma nazionale inca- ricata di affrontare la manipolazione delle competizioni sportive. Questo elemento è uno dei punti chiave della Convenzione. L’identificazione della piattaforma deve prendere in conside- razione le strutture nazionali già presenti. L’incarico non deve obbligatoriamente essere affi- dato a un’autorità pubblica, ma tale scelta potrebbe avere il vantaggio di creare un quadro neutrale per la collaborazione tra gli attori privati provenienti da diversi settori e di offrire con- dizioni appropriate per lo scambio di informazioni. La piattaforma nazionale ha da un lato la responsabilità di coordinare la lotta alla manipola- zione delle competizioni sportive a livello nazionale e garantisce pertanto l’effettivo funzio- namento dello scambio di informazioni fra le autorità statali di cui all’articolo 12, dall’altro funge essenzialmente da centro di contatto per lo scambio di informazioni a livello interna- zionale. In considerazione del carattere transnazionale dei rischi collegati alla manipolazione, effetti- vamente è molto importante che le informazioni possano essere scambiate rapidamente fra le Parti.

15

Da quanto detto a proposito dell’articolo 12 si evince che i compiti di questa piattaforma in Svizzera sono stati attribuiti all’autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione. Nel mes- saggio concernente la legge federale sui giochi in denaro si fa esplicito riferimento ad essa.16

Articolo 14 Protezione dei dati personali L’articolo 14 chiede in linea di principio che nell’adottare misure contro la manipolazione del- le competizioni sportive si rispettino le pertinenti normative nazionali e internazionali sulla protezione dei dati. Sul piano internazionale, le norme di protezione dei dati sono stabilite in particolare dalla Convenzione del 28 giugno 198117 per la protezione delle persone in relazione all’elaborazione automatica dei dati a carattere personale (Convenzione 108) e dal Protocol- lo aggiuntivo alla Convenzione per la protezione delle persone in relazione all’elaborazione automatica dei dati a carattere personale concernente le autorità di controllo e i flussi inter- nazionali di dati dell’8 novembre 200118 (Protocollo aggiuntivo n. 181). L’applicazione della presente Convenzione avviene a prescindere dal fatto che le Parti contraenti abbiano ratifi- cato o no la Convenzione 108 del Consiglio d’Europa. Le Parti contraenti devono però garan- tire che siano rispettati i principi della legalità, della proporzionalità, della pertinenza e dell’esattezza nelle attività di raccolta, trattamento e scambio dei dati personali e che lo scambio di dati non vada oltre il minimo necessario a perseguire lo scopo dichiarato. Con gli articoli 63, 63, 108 e 109 del disegno LGD si creano le necessarie basi legali formali per il trattamento di dati personali, compresi quelli degni di particolare protezione e dei profili personali. La base per il trattamento dei dati da parte delle autorità federali, dell’autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione e di organizzazioni private è costituita dalla legge federale sulla protezione dei dati del 19 giugno 1992 (LPD).19 I principi generici riguardanti legittimità, ade- guatezza, pertinenza e precisione del trattamento dei dati e della sicurezza dei dati derivano per le organizzazioni private direttamente agli articoli 4 e 7 LPD. Tali principi generici ai sensi dell’articolo 37 LPD valgono però anche per il trattamento di dati personali da parte dell’autorità intercantonale. Pertanto le disposizioni del disegno di legge della LGD combinate con quelle della LPD sod- disfano le richieste contenute nella Convenzione.

Capitolo IV Diritto penale sostanziale e cooperazione in materia di applicazione della normativa Lo scopo degli articoli 15 -18 è di garantire che il diritto interno delle Parti contraenti preveda sanzioni penali per la manipolazione delle competizioni sportive che consenta di punire in modo adeguato questi crimini.

Articolo 15 Reati relativi alla manipolazione delle competizioni sportive L’articolo 15 prescrive alle Parti contraenti di garantire la possibilità di sanzionare penalmen- te la manipolazione delle competizioni quando esse comprendano elementi di coazione, di corruzione o di truffa come definiti dal diritto interno di ciascuna Parte. Non è invece neces- sario prevedere una fattispecie penale specifica e uniforme per la manipolazione delle com- petizioni sportive. In funzione delle definizioni delle fattispecie penali esistenti e della giuri- sprudenza pertinente, le Parti hanno facoltà di decidere se affidarsi alle disposizioni penali

16 FF 2015 6849 17 RS 0.235.1 18 RS 0.235.11 19 RS 235.1

16

esistenti ad esempio sull’estorsione, la corruzione o la truffa, o se stabilire nuove fattispecie penali come la manipolazione delle competizioni sportive. Ciò significa che è sufficiente se le situazioni menzionate possono essere comprese in una determinata fattispecie e non è ne- cessario cercare di attribuirle a un’ulteriore fattispecie. Ciò facendo la Convenzione accetta consapevolmente che le Parti contraenti possono com- battere la manipolazione delle competizioni con norme penali diverse fra loro e parte dal principio che non si ha una figura unitaria della manipolazione delle competizioni sportive. Ai sensi delle spiegazioni di cui sopra la Svizzera soddisfa già con il diritto vigente gli obblighi derivanti dalla Convenzione in quanto diverse forme di manipolazione delle competizioni possono essere ricomprese nelle norme penali esistenti. Tuttavia le sentenze del Tribunale penale federale del 13 novembre 201220 hanno mostrato che non tutte le fattispecie in cui si sostanzia la manipolazione delle competizioni sono co- perte dal diritto vigente e in particolare il reato di truffa (art. 146 CP) non è applicabile a tutti i casi in cui le scommesse sportive fatte sulla base di un accordo di manipolazione vengono piazzate presso un organizzatore di scommesse online (e non un operatore fisicamente identificato) e ai casi in cui la manipolazione avviene indipendentemente da scommesse sportive. Questa lacuna sarà colmata da un lato con la modifica di altre prescrizioni del disegno di LGD tramite il nuovo articolo 25 a della LPSPO (disegno di LPSpo) e dall’altro dagli articoli 322octies e 322novies del Codice penale svizzero (CP)21 rivisti, in vigore dal 1° luglio 2016. Con il nuovo articolo 25a del disegno LPSpo da inserire nella LPSpo si vuole proteggere la corretta competizione sportiva e con essa l’integrità e la credibilità dello sport come bene immateriale. La norma si rifà ai reati di corruzione ma non richiede per configurarla un parti- colare rapporto di lealtà verso un datore di lavoro o un mandate. In luogo di essi si prevede la turbativa dell’andamento regolare della competizione sportiva. Rientrano comunque nella fattispecie di reato solo colloqui volti a corrompere o l’istigazione a manipolare le competizio- ni sulle quale contemporaneamente si scommette. Si tratta in quest’ultima ipotesi di una limi- tazione relativa, perché nella pratica la manipolazione delle competizioni sportive avviene regolarmente in relazione a scommesse sportive. Gli articoli 322octies e 322novies del codice penale inoltre riescono a colmare tale lacuna. Essi considerano la corruzione attiva e passiva di privati punibile anche se non avvengono nell’ambito della concorrenza in campo economico. Basta che esista un rapporto di fiducia - ad esempio fra un dipendente o mandatario e un mandante - che a causa di un accordo di corruzione non viene più rispettato conformemente alla legge. Se atleti o funzionari si trova- no in un rapporto di fiducia con un datore di lavoro o un mandatario possono quindi essere parte di colloqui volti a concordare una manipolazione ai sensi degli articoli 322octies e 322novies. Sarà la giurisprudenza a mostrare se, nel singolo caso concreto - ove non sussista un immediato rapporto contrattuale – si possa configurare un rapporto di fiducia rilevante con gli organizzatori di competizioni sportive basandosi solo sull’accettazione dei pertinenti rego- lamenti di gara. Con le nuove disposizioni penali il diritto svizzero soddisfa le richieste dell’articolo 15 della Convenzione.

20 SK 2011.33 e SK 2012.21 21 RS 311.0

17

Articolo 16 Riciclaggio dei proventi dei reati relativi alla manipolazione delle competizioni sportive Capoversi 1 e 2: la Convenzione esige che la manipolazione sanzionabile delle competizioni sia intesa come reato sottostante al riciclaggio di denaro. La fattispecie del riciclaggio di denaro, il cui obiettivo è di nascondere l’origine illecita di en- trate, presuppone sempre un reato sottostante che genera profitti (definito anche reato prin- cipale) e rappresenta la fonte del denaro acquisito illegalmente. Nel quadro di questa defini- zione, l’espressione «reato sottostante che genera i profitti» indica, ai sensi delle Convenzioni sopra citate, tutti i reati che hanno generato profitti che sono poi diventati ogget- to di ulteriori reati. Come reato principale del riciclaggio di denaro nel diritto svizzero si considerano solo crimini, ovvero reati che prevedono pene detentive di oltre tre anni. Mentre nel caso della truffa (art. 146 CP), dell’estorsione (art 156 CP) e della corruzione di pubblici ufficiali svizzeri (art 322ter CP) tale condizione è soddisfatta in ogni caso, nella nuova fattispecie della manipolazione delle competizioni sportive (art 25 a disegno LPSpo) essa si avvera solo se si realizza una fattispecie qualificata (furto per mestiere o come associato a una banda). Dato però che la Convenzione non considera scontato arrivare a una definizione unitaria della fattispecie della manipolazione delle competizioni, essa lascia alle Parti contraenti la libertà di stabilire autonomamente come definire le fattispecie che costituiscono un reato principale per il riciclaggio di denaro. Resta fermo che l’associazione a una banda nella manipolazione delle competizioni in rela- zione a scommesse sportive dovrebbe verificarsi relativamente di frequente. Sulla base dell’esperienza tali manipolazioni consistono nell’accordo e la cooperazione fra molti attori, che spesso operano a livello internazionale. Capoverso 3: le Parti contraenti devono valutare in quale misura il tema della manipolazione delle scommesse va incluso nelle misure di prevenzione contro il riciclaggio di denaro. Se- gnatamente si tratta dell’obbligo di diligenza degli organizzatori di scommesse nell’approccio con i clienti e dell’obbligo di tenere registri commerciali e di rendiconto. L’articolo 42 del disegno LGD prescrive per gli organizzatori di scommesse sportive e di gio- chi di grande estensione l’obbligo di predisporre un piano di misure di sicurezza che, consi- derando i potenziali rischi dei rispettivi giochi prevede misure con cui si possa garantire uno svolgimento sicuro e trasparente dei giochi e volte a combattere il riciclaggio di denaro. A completare il tutto gli articoli 43, 63, 64, 66 e 67 del disegno LGD prevedono obblighi concreti concernenti la trasmissione di informazioni e le misure contro il riciclaggio di denaro.

Articolo 17 Complicità e istigazione La manipolazione di competizioni sportive è spesso commessa da reti della criminalità orga- nizzata, in cui sono implicati i singoli individui, ciascuno con un apporto diverso al verificarsi del reato. Per tale ragione è necessario includere tra le azioni sanzionabili tutti gli atti com- messi con l’intenzione e lo scopo di concorrere a una manipolazione sanzionabile di una competizione. La Convenzione impone pertanto che la punibilità della manipolazione delle competizioni sportive sia estesa anche alla complicità e all’istigazione. Oltre a ciò ai sensi dell’articolo 16 capoverso 1 è necessario che anche la complicità rappresenti un reato principale ai sensi del riciclaggio di denaro. Gli articoli 24 e 25 del codice penale prevedono in linea generica la punibilità dell’istigazione e della complicità relative a crimini e delitti. Anche se in genere la complicità viene punita con pena attenuata, nulla cambia in merito al tipo di reato. Nei limiti in cui la manipolazione delle

18

competizioni viene considerata come crimine in virtù del modo in cui essa viene commessa, lo stesso vale anche per la complicità e l’istigazione. Anch’essi pertanto costituiscono un reato sottostante ai sensi del riciclaggio di denaro. La Svizzera può pertanto soddisfare le richieste della Convenzione anche in questo punto.

Articolo 18 Responsabilità delle persone giuridiche Il capoverso 1 esige che le Parti contraenti adottino le misure legislative o di altra natura necessarie ad assicurare che le persone giuridiche possano essere ritenute responsabili dei reati di cui agli articoli 15 - 17 della presente Convenzione. La responsabilità presuppone altresì che il relativo reato sia commesso per conto della per- sona giuridica da una persona fisica che agisce individualmente o come membro di un orga- no della persona giuridica e che eserciti un ruolo direttivo in seno alla persona giuridica. Se- condo le lettere a – c, un tale ruolo direttivo è dato quando la persona fisica detiene il potere di rappresentanza della persona giuridica, ha l’autorità di adottare decisioni per conto della persona giuridica o deve svolgere compiti di controllo. Il capoverso 2 precisa che si può trattare di responsabilità penale, civile o amministrativa. Secondo il capoverso 3, la responsabilità delle persone giuridiche deve inoltre essere estesa ai casi in cui le persone con un ruolo dirigenziale non esercitano la necessaria vigilanza sulle persone sottoposte alla loro autorità e tale mancanza di vigilanza abbia reso possibile il rea- to. Il capoverso 4 prevede a tale proposito che la punibilità delle persone giuridiche non deve pregiudicare la responsabilità di chi ha commesso il reato. Diverse convenzioni internazionali concluse negli ultimi anni in materia di diritto penale pre- vedono regole simili e in parte identiche in merito alla responsabilità dell’impresa22. Nel diritto penale svizzero una responsabilità penale primaria dell’impresa sussiste per alcu- ne categorie di reati, quando si può rimproverare all’impresa di non aver preso tutte le misure organizzative ragionevoli e indispensabili per impedire il reato (art. 102 capoverso 2 CP). I reati previsti nella Convenzione del Consiglio d’Europa rientrano nelle citate categorie di reati nei limiti in cui si tratta di corruzione attiva di privati (art. 322octies CP). In questo caso nel dirit- to penale svizzero la responsabilità va oltre quanto richiesto dalla Convenzione, in quanto viene attribuito all’impresa ogni atto punibile commesso nell’esercizio di attività commerciali conformi allo scopo imprenditoriale e non solo quelli di persone che agiscono come organo della persona giuridica o in un ruolo direttivo nella stessa. La pena è la multa fino a cinque milioni di franchi. Nel caso in cui il reato è commesso nel quadro dello scopo imprenditoriale e non può essere ascritto a una persona fisica determinata sussiste inoltre una responsabilità penale sussidia- ria della persona giuridica (art. 102 capoverso 1 CP). Tale responsabilità penale riguarda tutti i crimini e i delitti previsti nell’ordinamento svizzero e copre pertanto tutti i reati previsti nella Convenzione. Come detto però ai sensi dell’articolo 102 capoverso 1 CP l’impresa è punibile solo se il reato non può essere ascritto a una persona fisica. Questa responsabilità sussidiaria della persona giuridica non si contrappone e non elimina quella delle persone fisiche in quanto viene applicata soltanto nel caso in cui per carente organizzazione interna dell’impresa non sia possibile punire il responsabile. L’articolo 102

22 Cfr. ad esempio Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, RS 0.311.54; Convenzione internazionale per la repressione del finanziamento del terrorismo, RS 0.353.22; Convenzione sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali del 17 dicembre 1997, RS 0.311.21; Convenzione pe- nale sulla corruzione del 27 gennaio 1999, RS 0.311.55; Convenzione sulla cibercriminalità del 23 novembre 2001 , RS 0.311.43; Convenzione del Consiglio d’Europa contro la tratta di esseri umani del 16 maggio 2005, RS 0.11.543; Conven- zione del Consiglio d’Europa sulla protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuali, RS 0.311.40.

19

capoverso 1 CP non è pertanto in contrasto con la regola del capoverso 4 del testo della Convenzione. Una responsabilità civile dell’impresa per le azioni dei propri dipendenti deriva in generale dalla responsabilità del padrone di azienda di cui all’articolo 55 del codice delle obbligazioni. Ai sensi dello stesso l’impresa risponde dei danni arrecati a terzi nell’esercizio delle incom- benze di servizio o d’affari. Pertanto tale responsabilità non è limitata alle sole attività di quanti si trovano alla guida dell’impresa. Oltre alla responsabilità penale e civile sono disponibili lo strumento della responsabilità amministrativa e le relative sanzioni, che consentono di prevenire comportamenti illegali, ad esempio tramite il ritiro dell’autorizzazione oppure il rifiuto o la richiesta in restituzione degli aiuti finanziari. L’ordinamento giuridico svizzero conosce diversi meccanismi del genere, che però non possono essere applicati sempre a tutte le imprese e sono rilevanti soltanto per alcuni settori di mercato e dell’economia. Quando si tratta di illeciti commessi dagli organiz- zatori di scommesse sportive, ai sensi del disegno di legge sui giochi in denaro l’autorità di sorveglianza può «disporre, in caso di violazioni della presente legge o di altre irregolarità, le misure necessarie per ripristinare lo stato legale e sopprimere le irregolarità» (art. 102 capo- verso 1 let. g disegno LGD) e prevedere sanzioni amministrative di tipo finanziario (art. 106 disegno LGD). Se le organizzazioni sportive violano le regole della correttezza e della sicu- rezza nello sport, che comprendono anche quelle contro la manipolazione delle competizioni sportive, si possono loro negare aiuti finanziari oppure chiederne la restituzione (art. 32 ca- poverso 1 let. d LPSpo).

Capitolo V Giurisdizione, procedimento penale e misure di applicazione della normativa Articolo 19 Giurisdizione Il capoverso 1 prevede per poter configurare la fattispecie di reato della manipolazione delle competizioni che si realizzino varie condizioni quali la territorialità indicata alla lettera a (fatti avvenuti in Svizzera) e la legge della bandiera di cui alle lettere b e c, (eventi accaduti a bor- do di una nave o di un aeromobile battenti bandiera svizzera) ma anche altre legate alle per- sone, che devono essere cittadini svizzeri o persone che risiedono abitualmente in Svizzera, cfr. lettera d. A sensi del capoverso 2 è possibile apportare una riserva per non applicare o applicare solo a determinate condizioni le regole previste alla lettera d del capoverso 1. I fatti commessi all’estero sono perseguiti in Svizzera solo a determinate condizioni che sono più limitanti di quelle previste quindi dalla lettera d del capoverso 1 della Convenzione. Ciò vale per reati commessi all’estero da stranieri. In questi casi la Svizzera persegue i reati solo se l’estradizione viene rifiutata per motivi che non riguardano la fattispecie o se si giudica un crimine particolarmente grave, ed esso è condannato dalla comunità internazionale. La cir- costanza che un autore di reato straniero abbia domicilio abituale in Svizzera non è pertanto sufficiente per perseguirlo in Svizzera per reati commessi all’estero ai sensi della presente Convenzione. In caso di ratifica la Svizzera deve pertanto comunicare una riserva in tal senso. Ai sensi del capoverso 3 ciascuna Parte è tenuta a stabilire la propria giurisdizione per i reati ai sensi della Convenzione anche quando il presunto colpevole si trova sul suo territorio e non può essere estradato in quanto cittadino. La Svizzera soddisfa tale obbligo di perseguire penalmente i reati in caso di mancata estradizione (principio «aut dedere aut iudicare») sulla base degli articoli 6 e 7 del CP. La legge sull’assistenza in materia penale sancisce all’articolo 7 che nessun cittadino svizzero può essere estradato contro la sua volontà a sco- po di perseguimento penale. La Convenzione europea di estradizione del 13 dicembre 1957

20

regola l’estradizione dei cittadini all’articolo 6 e ribadisce il medesimo principio previsto nella presente Convenzione. Capoverso 4: in ragione dell’internazionalizzazione del fenomeno della manipolazione dei risultati sportivi può accadere che diverse Parti siano competenti rispetto ad alcune o a tutte le persone che hanno partecipato a un reato. Al fine di evitare procedure in concorrenza fra loro e per rinforzare d’altro lato efficacia ed equità delle procedure, le Parti interessate devo- no consultarsi per decidere quale giurisdizione è meglio situata per svolgere le procedure. La Svizzera garantisce il perseguimento di un reato in via sostitutiva nel quadro della legge sull’assistenza in materia penale che agli articoli 85 - 87 prevede l’assunzione del persegui- mento penale da parte della Svizzera e agli articoli 88 e 89 la delega all’estero della procedu- ra di perseguimento penale. Nel quadro dell’applicazione di tale disposizione si tengono an- che le relative consultazioni.

Articolo 20 Misure per ottenere prove elettroniche Le infrazioni relative alla manipolazione delle competizioni sportive possono implicare il ri- corso a tecnologie dell’informazione e della comunicazione e la commissione di atti conside- rati come criminalità su Internet. Può trattarsi ad esempio dell’intercettazione illegale di dati a scopo di estorsione, della falsificazione informatica volta ad alterare la pubblicazione di in- formazioni su competizioni sportive o scommesse ad esse collegate, o di interventi illegali sul sistema per annullare una scommessa in caso di manipolazione infruttuosa. D’altra parte le tecnologie dell’informazione e della comunicazione possono essere utilizzate per commettere reati, ad esempio trasmettere istruzioni a un complice incaricato di minaccia- re un attore della competizione o di scommettere su un evento. Infine questi sistemi informa- tici, anche se non sono stati utilizzati direttamente per commettere un reato, possono regi- strare informazioni utili per stabilire i fatti. L’articolo 20 chiede pertanto agli Stati di prevedere la possibilità se del caso di ottenere pro- ve elettroniche, supporti mediatici o sistemi computerizzati in cui esse si trovano. Nella fatti- specie si tratta qui di imporre la messa in sicurezza di dati informatici, dati relativi al traffico, ordini di produzione o il sequestro di dati informatici, la raccolta in tempo reale di dati sul traffico e l’intercettazione di dati relativi al contenuto. Tutte misure che devono essere prese in conformità con le legislazioni nazionali, il che significa ad esempio che si devono rispettare gli eventuali limiti imposti dalla legislazione in materia di protezione dei dati. Le basi legali necessarie per tutte queste misure si trovano nel codice di diritto processuale penale svizzero23 (Codice di procedura penale CPP) agli articoli 246 - 248 e - 263 - 281 CPP. Oltre a ciò nel quadro della normativa sui giochi in denaro si crea la base legale per consen- tire - in caso di manipolazione qualificata delle competizioni sportive ai sensi del nuovo arti- colo 25a del disegno di legge LPSpo -intercettazioni elettroniche e inchieste mascherate (nuovo art. 269 capoverso 2 let. i e art. 286, capoverso 2 let. h CPP). Anche se in tal modo la sorveglianza delle comunicazioni in tempo reale sarà possibile sono in casi gravi, in particolare in quelli di manipolazione delle competizioni per mestiere o asso- ciati in bande, la Svizzera soddisfa le richieste contenute nell’articolo 20 della Convenzione. Come più volte ricordato la Convenzione non parte dal presupposto di una fattispecie di rea- to unitaria per la manipolazione delle competizioni, ma lascia alle Parti contraenti la defini- zione della fattispecie che giustifica una sorveglianza elettronica.

23 RS 312.0

21

Articolo 21 Misure di protezione La Convenzione chiede alle Parti contraenti di prendere in considerazione l’adozione delle misure necessarie a proteggere le persone che forniscono informazioni relative a eventuali reati alle autorità responsabili. Possono necessitare di protezione segnatamente le persone che sono (o sono state) contat- tate o messe sotto pressione da organizzazioni criminali. Numerosi sono i casi di manipola- zione in cui si può ricorrere a minacce, costrizioni o ricatti nei confronti degli attori delle com- petizioni sportive o delle persone che assistono gli atleti. La Svizzera ha già previsto nel proprio ordinamento le relative misure di protezione. È possi- bile prendere misure sulla base degli articoli 149 – 151 CPP e della legge federale sulla pro- tezione extraprocessuale dei testimoni24 del 23 dicembre 2011.

Capitolo VI Sanzioni e misure Articolo 22 Sanzioni penali contro le persone fisiche La Convenzione chiede che le sanzioni siano efficaci, proporzionate e dissuasive al punto da preveder anche misure privative della libertà, che possano dar luogo a estradizione. La Convenzione europea di estradizione del 13 dicembre 195725 ratificata dalla Svizzera stabilisce che l’estradizione è giustificata per fatti con pene detentive di un massimo di alme- no un anno o pena più severa. Tutte le ipotesi di reato che vengono in considerazione per sanzionare la manipolazione delle competizioni sportive (in particolare la manipolazione delle competizioni sportive a norma dell’art. 25 a disegno LPSpo), come corruzione attiva e passiva di privati di cui agli articoli 322octies e 322novies CP, truffa ai sensi dell’art. 146 CP, estorsione ai sensi dell’art 156 CP e coazione secondo l’articolo 181 CP) sono puniti con una pena privativa della libertà di un massimo di almeno un anno e possono pertanto portare all’estradizione dei responsabili.

Articolo 23 Sanzioni contro le persone giuridiche Nei limiti in cui le persone giuridiche possono essere sanzionate ai sensi dell’articolo 18 della Convenzione anche queste sanzioni devono essere efficaci, proporzionate e dissuasive. L’articolo 102 CP prevede che l’impresa, in funzione della gravità del reato, della portata delle lacune organizzative, del danno provocato e della capacità economica dell’impresa, è punita con la multa fino a cinque milioni di franchi. L’ordinamento svizzero in linea di massima non prevede invece come sanzioni le misure enunciate nel capoverso 1, come interdizione dell’esercizio dell’attività commerciale, sorve- glianza giudiziaria e liquidazione giudiziaria. D’altra parte la Convenzione non impone di creare le basi giuridiche per misure del genere, ma le intende piuttosto come possibili ulterio- ri misure sanzionatorie.

Articolo 24 Sanzioni amministrative A norma dell’art. 24 le Parti adottano le misure amministrative e le sanzioni necessarie a combattere la manipolazione delle competizioni. In particolare può trattarsi di regolamenti amministrativi per gli organizzatori di scommesse sportive, ad esempio concernenti l’autorizzazione a offrire scommesse, o il controllo della loro attività. La violazione di queste norme regolamentari devono comportare sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive.

24 RS 312.2 25 RS 0.353.1

22

Ai sensi dell’articolo 105 disegno LGD l’autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione emana decisioni e regolamenti in relazione all’autorizzazione e allo svolgimento di scom- messe sportive. In particolare in caso di violazione della legge o di irregolarità può disporre tutte le misure necessarie per ripristinare lo stato legale e sopprimere le irregolarità (art. 105 capoverso 1 let. g disegno LGD). Può inoltre procedere all’esecuzione sostitutiva di una sua misura (art. 105 capoverso 1 let. h disegno LGD) e comminare come sanzione amministrati- va multe in denaro fino al 15 per cento del prodotto lordo dei giochi dell’ultimo anno d’esercizio (art. 106 disegno LGD). Ciò vale anche per le misure volte a impedire la manipo- lazione delle competizioni come il controllo dei piani delle misure di sicurezza o il rispetto dell’obbligo di comunicazione.

Articolo 25 Sequestro e confisca Gli Stati contraenti devono consentire sequestro e confisca di beni che derivano da un reato riguardante la manipolazione delle competizioni o che sono stati utilizzati da organizzazioni criminali per commettere uno di tali reati. Nel testo esplicativo della Convenzione del Consiglio d’Europa si ricorda che il sequestro può riguardare anche beni di terzi non coinvolti nel reato, per cui si devono adeguatamente tutelare i loro diritti. I relativi strumenti in Svizzera si trovano agli articoli 263 - 268 del CPP se si tratta di mettere al sicuro mezzi di prova e negli articoli 69 - 72 CP per quel che riguarda la confisca di valori patrimoniali prodotto del reato. Agli articoli 70 capoverso 2 e 71 capoverso 1 si trovano an- che regole a tutela dei terzi

Capitolo VII Cooperazione internazionale giudiziaria e in altri ambiti Articolo 26 Misure per la cooperazione internazionale in materia penale L’articolo 26 obbliga le Parti contraenti a collaborare nelle indagini, nelle azioni penali e nei procedimenti giudiziari nel miglior modo possibile sulla base delle disposizioni in vigore a livello nazionale e internazionale. La Svizzera ha aderito alla Convenzione europea di estradizione, alla Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale26 del 20 aprile 1995 e alla Convenzione sul rici- claggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato27 dell’8 novembre 1990, che possono essere applicate anche per consentire la collaborazione alle indagini nel caso dei reati menzionati agli articoli 15-17 della presente Convenzione. La presente Convenzione non genera ulteriori doveri di collaborazione e in particolare non ne derivano obblighi relativi all’emanazione di regolamenti. Capoverso 3: ogniqualvolta la doppia incriminazione sia considerata un requisito, questo deve essere soddisfatto a prescindere dalla fattispecie alla quale è attribuita la manipolazio- ne sanzionabile delle competizioni nei singoli Stati. Determinante è solo il fatto che il compor- tamento costituisca reato in base al diritto interno di ambedue le Parti. Il capoverso 4 prevede che la Convenzione, nei reati di cui agli articoli 15 - 17, può essere considerata base giuridica per l’estradizione o la mutua assistenza giuridica fra gli Stati con- traenti nei casi in cui il diritto nazionale condiziona l’estradizione o l’assistenza giuridica in materia penale all’esistenza di un trattato e quest’ultimo non esiste. Dato che si tratta di una norma che prevede una semplice eventualità, da essa non nascono per la Svizzera diritti e obblighi di sorta.

26 RS 0.351.1 27 RS 0.311.53

23

Articolo 27 Altre misure di cooperazione internazionale in materia di prevenzione L’articolo 27 è un ammonimento a considerare che nel quadro dell’attuazione della Conven- zione, in particolare negli sforzi a favore della prevenzione, le Parti devono considerare misu- re e interessi degli altri Stati. Dalla disposizione non sorgono per la Svizzera obblighi di sorta.

Articolo 28 Cooperazione internazionale con le organizzazioni sportive internazionali La Convenzione invita le Parti a collaborare nella lotta alle manipolazioni delle competizioni con le organizzazioni sportive internazionali. La Svizzera, come Stato che ospita diverse organizzazioni sportive internazionali, cura con esse contatti regolari a diversi livelli e su diversi temi, fra cui anche le questioni riguardanti l’integrità dello sport. Le federazioni sportive internazionali sono inoltre necessarie nello scambio di informazioni di cui agli articoli 63 e 64 del disegno della LGD.

Capitolo VIII Misure di attuazione L’istituzione di un organo di accompagnamento credibile e legittimo è un presupposto fon- damentale per un’attuazione efficace della Convenzione. Viene pertanto istituito un Comitato di attuazione della Convenzione, formato da rappresentanti delle Parti contraenti.

Articolo 29 Comunicazione delle informazioni Per il tramite del Segretario generale del Consiglio d’Europa, si vuole assicurare lo scambio di informazioni e di esperienze tra le Parti contraenti e gli osservatori in materia di misure di attuazione.

Articolo 30 Comitato di attuazione della Convenzione Il capoverso 1 introduce il Comitato di attuazione della Convenzione. Capoverso 2: ciascuna Parte può essere rappresentata nel Comitato di attuazione da uno o più delegati, in particolare da rappresentanti delle autorità attive nei campi dello sport, dell’applicazione della legge e della regolamentazione delle scommesse. A prescindere da ciò ogni Parte contraente ha un voto in seno al comitato. La possibilità (prevista al capoverso 3) di invitare Stati che non sono parte della Convenzione nonché organizzazioni o organi internazionali a partecipare alle sedute del Comitato di attua- zione della Convenzione è una caratteristica importante del Comitato. In tal modo quest’ultimo può infatti beneficiare di ulteriori conoscenze ed esperienze di terzi già coinvolti nella lotta contro la manipolazione delle competizioni sportive o in altre attività rilevanti. Capoverso 4: il comitato inizia la sua attività non appena la Convenzione è entrata in vigore. Capoverso 5: la Convenzione non stabilisce il modo di lavorare e la procedura decisionale in seno al comitato. Tali argomenti vengono invece regolati dal comitato di attuazione in modo consensuale. Si può pertanto ritenere che anche le decisioni nell’ambito del comitato saran- no prese consensualmente. Al comitato viene attribuita importanza, dato che spetta ad esso redigere la lista delle orga- nizzazioni sportive - e di conseguenza degli sport e delle discipline – assoggettate alla Con- venzione. I rappresentanti della Svizzera nel comitato dovrebbero ricevere un adeguato mandato. Allo scopo il Parlamento deve pertanto autorizzare il Consiglio federale e delegare detti rappresentanti dando loro le relative istruzioni.

24

Articolo 31 Funzioni del Comitato di attuazione della Convenzione Capoverso 2: uno dei compiti centrali del comitato è la compilazione della lista delle organiz- zazioni sportive e quindi la determinazione degli sport che rientrano nel campo di applicazio- ne della Convenzione. Nel caso di federazioni e sport non diffusi a livello internazionale, co- me ad esempio la lotta svizzera o l’hornuss, sono i singoli Stati interessati a dover chiedere al comitato di inserire nella lista la federazione sportiva o le competizioni da essa organizzate se vogliono che ad essi si applichi la Convenzione. Dal punto di vista della tecnica legislativa la lista rappresenta un elemento dinamico; tramite essa, che non è oggetto della ratifica da parte dei singoli Stati, si limita il campo d’applicazione della Convenzione. Un simile elemento dinamico si trova d’altronde anche nella Convenzione internazionale contro il doping nello sport, ratificata dalla Svizzera, laddo- ve non si definisce o si circoscrive il concetto di sport, ma si è preferito estendere la regola- mentazione a tutte le federazioni sportive e gli sport che si sottomettono volontariamente alle regole della WADA. Se si parte dal concetto molto ampio di sport, che sta alla base della Convenzione e della legge svizzera sulla promozione dello sport LPSpo, stilare una lista significa quindi procede- re a una limitazione del campo di applicazione della Convenzione, che si applica solo alle competizioni degli sport inseriti in questa lista. Anche se detta lista non fa parte della Con- venzione, da essa non derivano per la Svizzera ulteriori obblighi indesiderati. Durante i lavori di elaborazione della Convenzione in seno all’APES si è ribadito che si devono inserire nella lista le federazioni sportive delle discipline olimpiche o riconosciute dal CIO come discipline sportive non olimpiche. Si tratta nella fattispecie di quelle riunite nella associazione delle federazioni degli sport olimpici estivi ASOIF, nell’associazione degli sport olimpici invernali AIOWF e nell’associazione delle federazioni sportive internazionali riconosciute dal CIO ARISF.28 Capoverso 3: il Comitato può formulare raccomandazioni alle Parti sulle misure da adottare, in particolare per quanto riguarda la cooperazione internazionale. Se necessario queste rac- comandazioni saranno predisposte coordinandosi con gli altri organi del Consiglio d’Europa che formulano raccomandazioni su questi temi (ad es. il «Groupe d’Etats contre la Corrupti- on», GRECO). Capoversi 4 e 5: ai fini della verifica dell’efficacia il comitato può organizzare incontri di esperti o svolgere nei singoli Stati peer review, Concretamente, possono ad esempio avere luogo visite o audizioni concordate in precedenza. Il tutto allo scopo di consentire allo Stato in esame di migliorare le sue politiche, adottare pratiche ottimali e conformarsi a norme e principi stabiliti.

Capitolo IX Disposizioni finali Fatte salve poche eccezioni, la redazione degli articoli 32 - 41 si rifà essenzialmente ai mo- delli di disposizioni finali per le convenzioni e accordi conclusi nel quadro del Consiglio d’Europa, approvati dal Comitato dei ministri in occasione della 315esima riunione dei Dele- gati tenutasi nel febbraio del 1980. Le disposizioni finali non creano nel complesso alcun obbligo ulteriore per la Svizzera. Ciò vale in particolare anche con riferimento alle condizioni e garanzie di cui all’articolo 34.

28 I link delle federazioni sportive riconosciute dal CIO sono disponibili al sito www.olympic.org > About > Who we are > The International Federations

25

Articolo 32 Firma ed entrata in vigore Capoverso 2: in virtù della natura transfrontaliera del rischio di manipolazioni delle competi- zioni sportive e della necessità di combattere questa minaccia anche al di là dei confini euro- pei, la Convenzione deve poter essere sottoscritta anche da Paesi non membri del Consiglio d’Europa, che non hanno preso parte all’elaborazione della Convenzione. Capoverso 4: la Convenzione entra in vigore quando è stata ratificata da cinque Parti, di cui almeno tre Stati membri del Consiglio d’Europa. Gli ostacoli all’entrata in vigore della Con- venzione sono consapevolmente poco rilevanti, al fine di consentire l’attuazione più rapida possibile.

Articolo 33 Effetti della Convenzione e rapporto con altri strumenti internazionali L’articolo 33 mira a integrare con la massima armonia la Convenzione nella struttura degli altri accordi che disciplinano tematiche analoghe.

Articolo 34 Conidzioni e garanzei È cosa ovvia che le misure statali - e nella fattispecie gli interventi sulla libertà dei singoli – siano subordinate al rispetto delle garanzie costituzionali del cittadino.

Articolo 35 Applicazione territoriale Gli Stati contraenti hanno facoltà di stabilire l’applicazione territoriale della Convenzione all’interno del loro territorio. Tuttavia, è evidente che una limitazione dell’applicazione territo- riale sarebbe in contraddizione con lo scopo della Convenzione. La limitazione dell’applicazione territoriale non è argomento di discussione per la Svizzera.

Articolo 36 Clausola federale In Svizzera gli obblighi regolati ai capitoli II, IV, V e VI sono di competenza della legislazione federale. Non si rende pertanto necessaria una riserva ai sensi dell’articolo 36.

Articolo 37 Riserve Come già accennato la Svizzera si riserva il diritto di non perseguire le attività di svizzeri all’estero o di stranieri con domicilio abituale in Svizzera.

Articoli 38 - 41 Le disposizioni contengono essenzialmente le modalità riportate in tutti gli altri accordi del Consiglio d’Europa per quel che riguarda gli emendamenti (art. 38), la risoluzione delle con- troversie (art. 39), la denuncia (art. 40) e la ratifica (art. 41). In particolare la Convenzione può essere denunciata in ogni momento con una scadenza di tre mesi, tramite notifica al Segretario generale del Consiglio d’Europa.

3 Ripercussioni 3.1 Ripercussioni per la Confederazione Con il disegno di legge sui giochi in denaro che sostituirà la legge federale sulle lotterie e le scommesse professionalmente organizzate e la legge federale sul gioco d’azzardo e sulle case da gioco del 18 dicembre 199829 attualmente in vigore, colmerà le attuali lacune pre- senti nel diritto nazionale in materia di lotta alla manipolazione delle competizioni. Nell’elaborazione delle relative norme si è già tenuto conto del disegno della Convenzione.

29 RS 935.52

26

Con l’attuazione della legge sui giochi in denaro la Svizzera adempirà pertanto alle esigenze poste dalla Convenzione. Come illustrato nel progetto della legge sui giochi in denaro e nelle relative spiegazioni, i compiti di attuazione principali saranno affidati all’autorità intercantona- le di vigilanza e d’esecuzione. Il messaggio concernente il disegno di legge sui giochi in denaro illustra in dettaglio le riper- cussioni della normativa proposta nell’ambito dei giochi in denaro. Esso contiene altresì le misure contro la manipolazione delle competizioni. Per quanto concerne le ripercussioni sull’effettivo del personale della Confederazione sono valide tra l’altro le seguenti considerazioni: «il presente progetto [concernente la legge sui giochi in denaro] comporta un fabbisogno supplementare in termini di coordinamento tra le varie autorità svizzere ed estere, in particolare negli ambiti del contrasto alle offerte non au- torizzate su Internet e nel quadro della lotta alla manipolazione delle competizioni. Questi nuovi compiti richiedono complessivamente mezzo posto di lavoro.»

3.1.1 Ripercussioni finanziarie L’approvazione della Convenzione non ha ripercussioni sulle finanze della Confederazione.

3.1.2 Ripercussioni sull’effettivo del personale L’approvazione della Convenzione non ha ripercussioni sull’effettivo del personale della Con- federazione.

3.2 Ripercussioni per i Cantoni e i Comuni, le città, gli agglomerati e le re- gioni di montagna Ai fini dell’autorizzazione e della vigilanza dei giochi di grande estensione, che comprendono anche le scommesse sportive, il disegno di legge prevede l’istituzione di un’autorità intercan- tonale di vigilanza e d’esecuzione. Si tratta concretamente della già esistente Comlot. Tra i compiti, in parte ampliati rispetto alla legislazione in vigore, oltre ad autorizzazione e control- lo sui giochi di destrezza automatizzati svolti a livello intercantonale o online, rientrano tra l’altro lo scambio di dati con attori svizzeri ed esteri nel settore della lotta alla manipolazione delle competizioni e dei giochi d’azzardo nonché il sostegno alle autorità di perseguimento penale in questo ambito. Il messaggio concernente la legge federale sui giochi in denaro presuppone che, a partire dall’entrata in vigore della legge sui giochi in denaro, alla Comlot debbano essere attribuiti mezzi finanziari chiaramente superiori a quelli ricevuti finora (circa 4-6 milioni a fronte degli attuali 2.2 milioni). L’approvazione della Convenzione non ha ulteriori ripercussioni per i Cantoni e i Comuni, le città, gli agglomerati e le regioni di montagna.

3.3 Altre ripercussioni L’approvazione della Convenzione non ha alcuna ripercussione prevedibile per l’economia nazionale, la società e l’ambiente. Con l’approvazione della Convenzione la Svizzera, come Paese che ospita la sede di molte organizzazioni sportive internazionali, testimonia nei confronti della comunità internazionale la sua disponibilità ad assumersi delle responsabilità nella lotta agli effetti collaterali indeside- rati nello sport.

4 Rapporto con il programma di legislatura e le strategie nazionali 4.1 Rapporto con il programma di legislatura

27

La Convenzione non è annunciata nel messaggio sul programma di legislatura 2015-2019 del 27 gennaio 201630, né nel decreto federale sul programma di legislatura del 14 giugno 201631. Essa è stata elaborata nel periodo di legislatura 2011-2015 e firmata nel settembre 2014. Stando al mandato originario del Consiglio federale il messaggio per l’approvazione dovrebbe essere inviato nel quadro della stessa legislatura. In considerazione della necessa- ria procedura di consultazione si rende necessario un ulteriore lasso di tempo.

4.2 Rapporto con le strategie nazionali La strategia per uno sviluppo sostenibile 2016-2019 rimanda in varie occasioni al significato dello sport nella società. Per poter svolgere in modo credibile questo ruolo sono necessarie misure adeguate per proteggere l’integrità dello sport. La lotta contro la manipolazione delle competizioni è una di queste misure.

5 Aspetti giuridici 5.1 Costituzionalità Il disegno di decreto federale si basa sull’articolo 54 capoverso 1 Cost., secondo cui la Con- federazione è competente per gli affari esteri. L’articolo 184 capoverso 2 Cost. conferisce al Consiglio federale la facoltà di firmare e ratificare trattati internazionali. Secondo l’articolo 166 capoverso 2 Cost. l’Assemblea federale approva i trattati internazionali, esclusi quelli la cui conclusione è di competenza del Consiglio federale in virtù della legge o di un trattato internazionale (art. 7a capoverso 1 della Legge sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione del 21 marzo 199732 LOGA).

5.2 Forma dell’atto In base all’articolo 141 capoverso 1 let. d numero 3 della Costituzione (Cost.), i trattati inter- nazionali sottostanno a referendum facoltativo se comprendono disposizioni importanti che contengono norme di diritto o per l’attuazione dei quali è necessaria l’emanazione di leggi federali. Secondo l’articolo 22 capoverso 4 della legge sul Parlamento del 13 dicembre 200233 contengono norme di diritto le disposizioni che, in forma direttamente vincolante e in termini generali ed astratti, impongono obblighi, conferiscono diritti o determinano competen- ze. Sono invece importanti le disposizioni che in virtù dell’articolo 164 capoverso 1 Cost. devono essere emanate sotto forma di legge federale. Conclusa per una durata indeterminata, la Convenzione è denunciabile in ogni momento. Essa non prevede l’adesione a un’organizzazione internazionale. La Convenzione richiede varie attività e in particolare anche l’emanazione di norme penali per contrastare e impedire la manipolazione delle manifestazioni sportive. Essa delega la determinazione delle organiz- zazioni sportive soggette alla Convenzione a un Comitato di attuazione che essa stessa pre- vede. La Convenzione comporta pertanto disposizioni importanti che contengono norme di diritto ai sensi dell’articolo 141 capoverso 1 let. d numero 3 Cost. Il decreto federale concernente l’approvazione della Convenzione sottostà quindi a referen- dum facoltativo ai sensi dell’articolo 141 capoverso 1 let. d numero 3 Cost.

*** *

30 FF 2016 909 31 FF 2016 1039 32 RS 172.010 33 RS 171.10

28

Decreto federale Che approva la Convenzione del Consiglio d’Europa contro la manipolazione delle competizioni sportive del …

L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visti gli articoli 54 capoverso 1 e 166 capoverso 2 della Costituzione federale (Cost.)1, visto il messaggio del Consiglio federale del …….2 , decreta:

Art. 1 1 La Convenzione del Consiglio d’Europa del 18 settembre 20143 sulla manipola- zione delle competizioni sportive, (Convenzione di Macolin) è approvata. 2 Il Consiglio federale è autorizzato a ratificarla. 3 Visto l’articolo 37 della Convenzione, all’atto della ratifica il Consiglio federale formula la seguente riserva: Riserva relativa all’articolo 19 capoverso 2: Basandosi sull’articolo 19, capoverso 2 la Svizzera si riserva il diritto di non appli- care l’articolo 19 capoverso 1 lettera d. 4 Il Consiglio federale comunica al Segretario generale del Consiglio d‘Europa quanto segue: a. L’autorità responsabile incaricata di attuare i regolamenti sulle scommesse sportive e applicare le pertinenti misure per combattere la manipolazione della competizioni sportive in relazione alle scommesse sportive ai sensi dell’articolo 9 capoverso 1 è la Commissione intercantonale delle lotterie e scommesse (Comlot), 3011 Berna. b. La Commissione intercantonale delle lotterie e scommesse (Comlot), 3011 Berna è la piattaforma nazionale incaricata di affrontare la manipolazione delle competizioni sportive ai sensi dell’articolo 13 capoverso 1.

1 RS 101 2 FF 2015 3

2016–...... 1

Art. 2 Il Consiglio federale è autorizzato a nominare i rappresentanti della Svizzera nel Comitato di attuazione della Convenzione di cui all’articolo 30 e a dare loro istru- zioni.

Art. 3 Il presente decreto sottostà al referendum (art. 141 cpv. 1 lett. d n. 3 Cost.).

2 Traduzione Convenzione del Consiglio d'Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive Conclusa a Macolin il 18 settembre 2014

Pr eambolo

Gli Stati membri del Consiglio d'Europa e gli altri firmatari della presente Conven- zione, Considerando che il Consiglio d'Europa è chiamato a realizzare un'unione più mar- cata tra i suoi membri; Considerando che è necessario elaborare ulteriormente un quadro comune, europeo e globale, per lo sviluppo dello sport, sulla base delle nozioni di democrazia pluralista, stato di diritto, diritti umani ed etica dello sport; Consapevoli che la manipolazione di competizioni sportive può riguardare ogni paese e ogni tipo di sport a livello mondiale, e sottolineando che tale fenomeno, in quanto minaccia globale all'integrità dello sport, richiede una risposta globale soste- nuta anche dagli Stati che non sono membri del Consiglio d'Europa; Preoccupati per il coinvolgimento delle attività criminali, in particolare del crimine organizzato, nella manipolazione delle competizioni sportive, e per la sua natura transnazionale; Richiamando la Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Liber- tà fondamentali (1950, ETS n. 5) e i suoi protocolli, la Convenzione europea sulla violenza e i disordini degli spettatori durante le manifestazioni sportive, segnata- mente nelle partite di calcio (1985, ETS n. 120), la Convenzione contro il doping (1989, ETS n. 135), la Convenzione penale sulla corruzione (1999, ETS n. 173) e la Convenzione del Consiglio d'Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo (2005, CETS n. 198); Richiamando la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (2000) e i relativi protocolli; Richiamando inoltre la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (2003); Ricordando l'importanza di indagare efficacemente senza indebiti ritardi sui reati che rientrano nella loro giurisdizione; Ricordando il ruolo fondamentale dell'Organizzazione internazionale della polizia criminale (Interpol) nel facilitare la cooperazione tra le autorità incaricate dell'appli- cazione della legge oltre alla cooperazione giudiziaria; e, Sottolineando che le organizzazioni sportive hanno la responsabilità di individuare e sanzionare la manipolazione delle competizioni sportive perpetrata da persone soggette alla loro autorità;

1

Convinti che una lotta efficace contro la manipolazione delle competizioni sportive richieda una cooperazione nazionale e internazionale rinforzata, rapida, sostenibile e ben funzionante; Viste le raccomandazioni del Comitato dei Ministri agli Stati membri Rec(92)13rev sulla Carta europea dello sport riveduta; CM/Rec(2010)9 sul Codice di etica sportiva riveduto; Rec(2005)8 sui principi della buona governance nello sport e CM/Rec(2011)10 sulla promozione dell'integrità dello sport per contrastare la mani- polazione dei risultati, in particolare le partite truccate; Alla luce dei lavori e delle conclusioni delle seguenti conferenze: – Consiglio d'Europa - 11a conferenza dei Ministri responsabili per lo Sport, Atene, 11-12 dicembre 2008; – Consiglio d'Europa - 18a conferenza informale dei Ministri responsabili per lo Sport (Baku, 22 settembre 2010) sulla promozione dell'integrità dello sport con- tro le manipolazioni dei risultati (partite truccate); – Consiglio d'Europa - 12a conferenza dei Ministri responsabili per lo Sport (Belgrado, 15 marzo 2012) in particolare per quanto riguarda la stesura di un nuovo strumento giuridico internazionale contro la manipolazione dei risultati sportivi; – UNESCO - 5a Conferenza dei Ministri e degli alti funzionari responsabili per l'Educazione fisica e lo sport (MINEPS V); Convinti che il dialogo e la cooperazione tra le autorità pubbliche, le organizzazioni sportive, gli organizzatori di competizioni e gli operatori delle scommesse sportive a livello nazionale e internazionale, sulla base di fiducia e rispetto mutui, siano essen- ziali nella ricerca di risposte comuni efficaci alle sfide poste dal problema della manipolazione delle competizioni sportive; Riconoscendo che lo sport, basato su una competizione leale ed equa, presenta un carattere di imprevedibilità, e necessita di un contrasto vigoroso ed efficace delle pratiche e dei comportamenti sportivi non etici; Sottolineando la loro convinzione che l'applicazione coerente dei principi della buona governance e dell'etica nello sport sia un fattore importante nell'eliminazione della corruzione, della manipolazione delle competizioni sportive e di altri tipi di abusi nello sport; Riconoscendo che, in conformità al principio di autonomia dello sport, le organizza- zioni sportive sono responsabili per lo sport e hanno responsabilità disciplinari e di autoregolamentazione nella lotta alla manipolazione delle competizioni sportive, ma anche che le autorità pubbliche, ove appropriato, proteggono l'integrità dello sport; Riconoscendo che lo sviluppo delle attività nel settore delle scommesse sportive, in particolare quelle illegali, aumenta il rischio di tali manipolazioni; Considerando che la manipolazione delle competizioni sportive va affrontata in ogni caso, che sia collegata o meno alle scommesse sportive o a reati; Tenuto conto del margine di discrezionalità di cui godono gli Stati, nell'ambito del diritto applicabile, in merito alle politiche sulle scommesse sportive,

2 hanno convenuto quanto segue: Capitolo I Scopo, principi guida, definizioni

Articolo 1 Scopo e obiettivi principali 1 Lo scopo della presente Convenzione è combattere la manipolazione delle compe- tizioni sportive al fine di proteggere l'integrità e l'etica dello sport in conformità al principio dell'autonomia dello sport. 2 A tal fine, i principali obiettivi della presente Convenzione sono: a. prevenire, identificare e sanzionare le manipolazioni nazionali o transnazio- nali delle competizioni sportive nazionali o internazionali; b. promuovere la cooperazione nazionale e internazionale contro la manipola- zione delle competizioni sportive tra le autorità pubbliche interessate e con le organizzazioni coinvolte nello sport e nelle scommesse sportive.

Articolo 2 Principi guida La lotta alla manipolazione delle competizioni sportive assicura il rispetto, tra l'altro, dei seguenti principi: a diritti umani; b. legalità; c. proporzionalità; d. protezione della vita privata e dei dati personali.

Articolo 3 Definizioni Ai fini della presente Convenzione si intende per: 1. «competizione sportiva»: qualsiasi evento sportivo organizzato in conformità alle norme stabilite da un'organizzazione sportiva registrata dal Comitato di attuazione della Convenzione a norma dell'articolo 31, paragrafo 2, e riconosciuta da un'orga- nizzazione sportiva internazionale o, se del caso, da un'altra organizzazione sportiva competente. 2. «organizzazione sportiva»: qualsiasi organizzazione che disciplina lo sport, o uno sport particolare, e che figura nell'elenco adottato dal Comitato di attuazione della Convenzione a norma dell'articolo 31, paragrafo 2, nonché le sue affiliate continen- tali e nazionali, se necessario; 3. «organizzatore di competizioni»: qualsiasi organizzazione sportiva o altra perso- na, indipendentemente dalla loro forma giuridica, che organizza competizioni spor- tive; 4. «manipolazione di competizioni sportive»: un accordo, un atto o un'omissione intenzionali volti a modificare impropriamente il risultato o lo svolgimento di una competizione sportiva al fine di eliminarne in tutto o in parte l'imprevedibilità per ottenere un indebito vantaggio per se stessi o per altri;

3

5. «scommessa sportiva»: qualsiasi puntata di una somma di denaro in vista di un premio in denaro che dipende dal verificarsi di un avvenimento futuro e incerto collegato a una competizione sportiva; In particolare: a. «scommessa sportiva illegale»: qualsiasi attività di scommessa sportiva non consentita, per la sua tipologia o per l'operatore che la offre, dalla legislazio- ne del paese in cui si trova il consumatore; b. «scommessa sportiva irregolare»: qualsiasi attività di scommessa sportiva non conforme agli schemi usuali o previsti del mercato in questione, o rela- tiva a scommesse su competizioni sportive il cui svolgimento ha caratteristi- che inusuali; c. «scommessa sportiva sospetta»: qualsiasi attività di scommessa sportiva che, secondo prove attendibili e concordanti, appare collegata a una manipola- zione della relativa competizione sportiva; 6. «parti interessate alla competizione»: qualsiasi persona fisica o giuridica che rientra in una delle seguenti categorie: a. «atleta»: qualsiasi persona o gruppo di persone che partecipa a competizioni sportive; b. «personale di supporto degli atleti»: qualsiasi coach, allenatore, manager, agente, membro dello staff, funzionario dello staff, personale medico e pa- ramedico che lavora per gli atleti che partecipano a competizioni sportive o si preparano a prendervi parte, e tutte le altre persone che lavorano con gli atleti; c. «funzionario»: qualsiasi persona che sia proprietaria, azionista, dirigente o membro del personale di entità che organizzano e promuovono le competi- zioni sportive, nonché gli arbitri, i membri delle giurie e ogni altra persona accreditata; Questa espressione designa inoltre i dirigenti e il personale delle organizzazioni sportive internazionali o, se del caso, di altre organizzazioni sportive competenti che riconoscono la competizione; 7. «informazioni privilegiate»: informazioni relative a una competizione alle quali una persona ha accesso in virtù della sua posizione in relazione a uno sport o a una competizione, fatta esclusione di informazioni già pubblicate o note, facilmente accessibili per il pubblico interessato o divulgate in conformità alle norme e ai regolamenti che disciplinano la competizione in questione.

Capitolo II Prevenzione, cooperazione e altre misure

Articolo 4 Coordinamento interno 1 Ciascuna Parte coordina le politiche e le azioni di tutte le autorità pubbliche coin- volte nella lotta alla manipolazione delle competizioni sportive. 2 Ciascuna Parte, nell'ambito della sua giurisdizione, incoraggia le organizzazioni sportive, gli organizzatori di competizioni e gli operatori delle scommesse sportive a

4 cooperare nella lotta alla manipolazione delle competizioni sportive e, se del caso, affida loro l'attuazione delle pertinenti disposizioni della presente Convenzione.

Articolo 5 Valutazione e gestione del rischio 1 Ciascuna Parte - se del caso in collaborazione con le organizzazioni sportive, gli operatori delle scommesse sportive, gli organizzatori di competizioni e altre perti- nenti organizzazioni - identifica, analizza e valuta i rischi associati alla manipola- zione delle competizioni sportive. 2 Ciascuna Parte incoraggia le organizzazioni sportive, gli operatori delle scommes- se sportive, gli organizzatori di competizioni e le altre organizzazioni pertinenti a stabilire procedure e regole per combattere la manipolazione delle competizioni sportive e adotta, se del caso, misure legislative o di altra natura necessarie a tal fine.

Articolo 6 Educazione e sensibilizzazione Ciascuna Parte incoraggia la sensibilizzazione, l'educazione, la formazione e la ricerca finalizzate alla lotta alla manipolazione delle competizioni sportive.

Articolo 7 Organizzazioni sportive e organizzatori di competizioni 1 Ciascuna Parte incoraggia le organizzazioni sportive e gli organizzatori di compe- tizioni a adottare e attuare regole per combattere la manipolazione delle competizio- ni sportive e principi di buona governance relativi, tra l'altro: a. alla prevenzione dei conflitti di interesse, compresi: – la proibizione per le parti interessate alla competizione di scommettere sulle competizioni sportive alle quali partecipano; – la proibizione dell'abuso o della divulgazione delle informazioni privile- giate; b. il rispetto di tutte le obbligazioni contrattuali da parte delle organizzazioni sportive e dei loro membri affiliati; c. l'obbligo per le parti interessate alla competizione di segnalare immediata- mente eventuali attività sospette, incidenti, incentivi o approcci che possano essere considerati una violazione delle regole contro la manipolazione delle competizioni sportive. 2 Ciascuna Parte incoraggia le organizzazioni sportive ad adottare e attuare le oppor- tune misure per garantire: a. un controllo efficace e rafforzato dello svolgimento delle competizioni spor- tive esposte al rischio di manipolazione; b. disposizioni in merito alla segnalazione immediata di casi di attività sospette legate alla manipolazione delle competizioni sportive alle pertinenti autorità pubbliche o piattaforme nazionali; c. meccanismi efficaci per facilitare la rivelazione di eventuali informazioni relative a casi effettivi o potenziali di manipolazione delle competizioni sportive, compresa un'adeguata protezione per coloro che denunciano irrego- larità;

5

d. la sensibilizzazione delle parti interessate alla competizione, compresi i gio- vani atleti, sui rischi della manipolazione delle competizioni sportive e sugli sforzi per contrastarla, mediante educazione, formazione e diffusione di in- formazioni; e. la designazione il più possibile tardiva dei funzionari per le competizioni sportive, in particolare giudici e arbitri. 3 Ciascuna Parte incoraggia le sue organizzazioni sportive, e per loro tramite le organizzazioni sportive internazionali, ad applicare sanzioni e misure disciplinari specifiche, efficaci, proporzionate e dissuasive per la violazione delle loro regole interne contro la manipolazione delle competizioni sportive, in particolare quelle di cui al paragrafo 1 del presente articolo, e ad assicurare riconoscimento e attuazione reciproci delle sanzioni imposte da altre organizzazioni sportive, in particolare in altri paesi. 4 La responsabilità disciplinare stabilita dalle organizzazioni sportive non esclude la responsabilità penale, civile o amministrativa.

Articolo 8 Misure relative al finanziamento delle organizzazioni sportive 1 Ciascuna Parte adotta le misure legislative o di altra natura necessarie ad assicurare l'adeguata trasparenza in merito ai finanziamenti delle organizzazioni sportive sostenute finanziariamente dalle Parti. 2 Ciascuna Parte considera la possibilità di aiutare le organizzazioni sportive a contrastare la manipolazione delle competizioni sportive, anche attraverso adeguati meccanismi di finanziamento. 3 Ciascuna Parte, se del caso, valuta se ritirare il sostegno finanziario, o invitare le organizzazioni sportive a ritirare il sostegno finanziario, alle parti interessate a competizioni che sono state sanzionate per manipolazione, per la durata della san- zione. 4 Se del caso ciascuna Parte prende i provvedimenti necessari per ritirare del tutto o in parte il sostegno finanziario o altri tipi di sostegno collegati allo sport a qualsiasi organizzazione sportiva che non applichi in modo efficace i regolamenti sulla lotta alla manipolazione delle competizioni sportive.

Articolo 9 Misure relative alle autorità per la regolamentazione delle scommes- se o alle altre autorità responsabili 1 Ciascuna Parte identifica una o più autorità responsabili incaricate, nell'ambito dell'ordinamento giuridico della Parte, di attuare i regolamenti sulle scommesse sportive e applicare le pertinenti misure per combattere la manipolazione delle competizioni sportive in relazione alle scommesse sportive, compresi se del caso: a. lo scambio tempestivo di informazioni con altre pertinenti autorità o piatta- forme nazionali in merito a scommesse sportive illegali, irregolari o sospette e alle violazioni dei regolamenti contemplati nella presente Convenzione o istituiti in conformità alla presente Convenzione;

6 b. la limitazione dell'offerta di scommesse sportive, previa consultazione con le organizzazioni sportive nazionali e gli operatori delle scommesse sportive, in particolare escludendo le competizioni - riservate ai minori di 18 anni oppure - le cui condizioni organizzative e/o i cui risultati in termini sportivi sono inadeguati; c. la diffusione anticipata di informazioni sui tipi e gli oggetti delle scommesse sportive agli organizzatori di competizioni a sostegno dei loro sforzi volti ad individuare e gestire i rischi di manipolazione sportiva nell'ambito della competizione; d. il ricorso sistematico, nelle scommesse sportive, a mezzi di pagamento che consentano la tracciabilità dei flussi di denaro che superano una determinata soglia stabilita dalle Parti, in particolare per quanto riguarda i mittenti, i be- neficiari e gli importi; e. meccanismi in collaborazione con e tra organizzazioni sportive e, se del ca- so, operatori delle scommesse sportive, per impedire alle parti interessate al- la competizione di scommettere su competizioni sportive che violano le per- tinenti regole sportive o la legislazione applicabile; f. la sospensione, in base alle norme di diritto nazionale, delle scommesse sulle competizioni oggetto di una segnalazione. 2 Ciascuna Parte comunica al Segretario generale del Consiglio d'Europa la denomi- nazione e l'indirizzo dell'autorità o delle autorità designate in applicazione del para- grafo 1 del presente articolo.

Articolo 10 Operatori di scommesse sportive 1 Ciascuna Parte adotta le misure legislative o di altra natura necessarie a prevenire conflitti di interesse e abuso di informazioni privilegiate da parte di persone fisiche o giuridiche coinvolte nella fornitura di scommesse sportive, in particolare limitando: a. le scommesse sui propri prodotti da parte di persone fisiche e giuridiche coinvolte nell'offerta di scommesse sportive; b. l'abuso di posizione da parte di uno sponsor o comproprietario di un'organiz- zazione sportiva al fine di facilitare la manipolazione di una competizione sportiva o l'abuso di informazioni privilegiate; c. il coinvolgimento delle parti interessate alla competizione nella compilazio- ne delle quotazioni di scommesse relative alle competizioni alle quali pren- dono parte; d. la possibilità, per qualsiasi operatore di scommesse sportive che controlli un organizzatore di competizioni o una parte interessata alla competizione, o che ne sia controllato, di offrire scommesse sulla competizione alla quale ta- le organizzatore di competizioni o parte interessata partecipa; 2 Ciascuna Parte incoraggia i suoi operatori delle scommesse sportive, e per loro tramite le organizzazioni internazionali di operatori delle scommesse sportive, a sensibilizzare i proprietari e i dipendenti in merito alle conseguenze della manipola- zione delle competizioni sportive e alla relativa attività di contrasto, mediante edu- cazione, formazione e diffusione di informazioni.

7

3 Ciascuna Parte adotta le misure legislative o di altra natura necessarie ad obbligare gli operatori delle scommesse sportive a segnalare senza indugio le scommesse irregolari o sospette alle autorità di regolamentazione delle scommesse, alle altre autorità responsabili o alle piattaforme nazionali.

Articolo 11 Lotta alle scommesse sportive illegali 1 Al fine di combattere la manipolazione delle competizioni sportive ciascuna Parte esamina i mezzi più adeguati per lottare contro gli operatori di scommesse sportive illegali e prende in considerazione l'adozione di misure, in conformità alla legisla- zione applicabile delle giurisdizioni pertinenti, quali: a. la chiusura delle attività degli operatori delle scommesse sportive illegali da remoto o la limitazione diretta o indiretta dell'accesso a tali operatori, e la chiusura delle attività degli operatori delle scommesse sportive illegali aven- ti sede nel territorio sul quale si esercita la giurisdizione della Parte; b. il blocco dei flussi finanziari tra gli operatori delle scommesse sportive ille- gali e i consumatori; c. la proibizione della pubblicità degli operatori delle scommesse sportive ille- gali; d. la sensibilizzazione dei consumatori sul rischio associato alle scommesse sportive illegali.

Capitolo III Scambio di informazioni

Articolo 12 Scambio di informazioni tra le autorità pubbliche competenti, le organizzazioni sportive e gli operatori di scommesse sportive 1 Fatto salvo l'articolo 14, ciascuna Parte facilita, a livello nazionale e internazionale e in conformità al proprio diritto nazionale, gli scambi di informazioni tra le autorità competenti, le organizzazioni sportive, gli organizzatori di competizioni sportive, gli operatori delle scommesse sportive e le piattaforme nazionali. In particolare, ciascu- na Parte si impegna a istituire meccanismi per la condivisione delle informazioni pertinenti qualora tali informazioni possano essere d'aiuto ai fini della valutazione del rischio di cui all'articolo 5, segnatamente la condivisione tempestiva con gli organizzatori di competizioni di informazioni sulla tipologia e l'oggetto delle scom- messe offerte e la condivisione di informazioni contestualmente all'avvio o allo svolgimento di indagini e procedimenti relativi alla manipolazione di competizioni sportive. 2 Su richiesta il destinatario di tali informazioni, in conformità al diritto nazionale, informa senza indugio l'organizzazione o l'autorità che ha condiviso le informazioni sul seguito dato alla comunicazione. 3 Ciascuna Parte esamina come sviluppare o rafforzare la collaborazione e lo scam- bio di informazioni nel contesto della lotta alle scommesse illegali come disposto all'articolo 11 della presente Convenzione.

8 Articolo 13 Piattaforma nazionale 1 Ciascuna Parte identifica una piattaforma nazionale incaricata di affrontare la manipolazione delle competizione sportive. La piattaforma nazionale, in conformità al diritto nazionale, tra l'altro: a. funge da centro di informazioni, raccogliendo e diffondendo informazioni sulla lotta alla manipolazione delle competizioni sportive presso le organiz- zazioni e autorità pertinenti; b. coordina la lotta alla manipolazione delle competizioni sportive; c. riceve, centralizza e analizza le informazioni sulle scommesse irregolari e sospette sulle competizioni sportive che si svolgono sul territorio della Parte e, se del caso, diffonde una segnalazione; d. trasmette le informazioni relative a possibili violazioni della legge o dei re- golamenti sportivi alle autorità pubbliche o alle organizzazioni sportive e/o agli operatori delle scommesse sportive; e. collabora con le organizzazioni e le autorità competenti a livello nazionale e internazionale, comprese le piattaforme nazionali di altri paesi. 2 Ciascuna Parte comunica al Segretario generale del Consiglio d'Europa la denomi- nazione e l'indirizzo della piattaforma nazionale.

Articolo 14 Protezione dei dati personali 1 Ciascuna Parte adotta le misure legislative o di altra natura necessarie ad assicurare che tutte le azioni intraprese contro la manipolazione delle competizioni sportive siano conformi alle pertinenti norme e disposizioni legislative nazionali e interna- zionali in merito alla protezione dei dati personali, in particolare per quanto riguarda lo scambio di informazioni previsto dalla presente Convenzione. 2 Ciascuna Parte adotta le misure legislative o di altra natura necessarie ad assicurare che le autorità pubbliche e le organizzazioni contemplate dalla presente Convenzio- ne applichino le misure richieste per garantire che nella raccolta, nel trattamento e nello scambio dei dati personali, indipendentemente dalla natura di tali scambi, si presti la dovuta attenzione ai principi di legittimità, adeguatezza, pertinenza e preci- sione, nonché alla sicurezza dei dati e ai diritti delle persone interessate. 3 Ciascuna Parte dispone nella propria legislazione che le varie autorità pubbliche e organizzazioni contemplate dalla presente Convenzione garantiscano che lo scambio di dati ai fini della Convenzione non vada oltre il minimo necessario per raggiungere i fini dichiarati dello scambio. 4 Ciascuna Parte invita le autorità pubbliche e le organizzazioni contemplate dalla presente Convenzione a dotarsi dei mezzi tecnici necessari ad assicurare la sicurezza dei dati scambiati e la loro affidabilità e integrità, nonché la disponibilità e l'integrità dei sistemi di scambio di dati e l'identificazione degli utenti.

9

Capitolo IV Diritto penale sostanziale e cooperazione in materia di applicazione della normativa

Articolo 15 Reati relativi alla manipolazione delle competizioni sportive Ciascuna Parte si assicura che la propria legislazione nazionale consenta di sanzio- nare penalmente la manipolazione delle competizioni sportive implicante pratiche coercitive, di corruzione o fraudolente, quali definite nell'ordinamento giuridico interno.

Articolo 16 Riciclaggio dei proventi dei reati relativi alla manipolazione delle competizioni sportive 1 Ciascuna Parte adotta le misure legislative o di altra natura necessarie ad attribuire il carattere di reato, nell'ambito dell'ordinamento giuridico interno, ai comportamenti di cui all'articolo 9, paragrafi 1 e 2, della Convenzione del Consiglio d'Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanzia- mento del terrorismo (2005, CETS n. 198), all'articolo 6, paragrafo 1, della Conven- zione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (2000), o all'articolo 23, paragrafo 1, della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corru- zione (2003), alle condizioni ivi stabilite, qualora il reato sottostante che genera i profitti sia uno di quelli contemplati agli articoli 15 e 17 della presente Convenzione e in ogni caso qualora di tratti di estorsione, corruzione e frode. 2 Nel determinare la gamma dei reati sottostanti di cui al paragrafo 1, ciascuna delle Parti può decidere, in conformità al diritto nazionale, come intende definire tali reati e la natura di eventuali elementi particolari che li rendono gravi. 3 Ciascuna Parte valuta se includere la manipolazione delle competizioni sportive nel suo quadro di prevenzione del riciclaggio del denaro prescrivendo che gli opera- tori delle scommesse sportive mettano in opera l'esercizio della dovuta diligenza nei confronti della clientela, la conservazione dei documenti e gli obblighi di segnala- zione.

Articolo 17 Complicità e istigazione Ciascuna Parte adotta le misure legislative o di altra natura necessarie ad attribuire il carattere di reato, nell'ambito dell'ordinamento giuridico interno, alla complicità e all’istigazione intenzionali nella commissione di uno dei reati contemplati all'artico- lo 15 della presente Convenzione.

Articolo 18 Responsabilità delle persone giuridiche 1 Ciascuna Parte adotta le misure legislative o di altra natura necessarie ad assicurare che le persone giuridiche possano essere ritenute responsabili dei reati di cui agli articoli da 15 a 17 della presente Convenzione, commessi a loro vantaggio da qual- siasi persona fisica che agisca individualmente o in qualità di membro di un organo della persona giuridica, che eserciti un ruolo direttivo in seno alla persona giuridica sulla base:

10 a. del potere di rappresentanza della persona giuridica; b. dell'autorità di adottare decisioni per conto della persona giuridica; c. dell'autorità di esercitare controlli in seno alla persona giuridica. 2 In linea con i principi giuridici delle Parti la responsabilità della persona giuridica può essere penale, civile o amministrativa. 3 Oltre ai casi di cui al paragrafo 1, ciascuna Parte contraente prende le misure necessarie ad assicurare che le persone giuridiche possano essere considerate re- sponsabili quando la mancanza di vigilanza o controllo da parte di una persona fisica di cui al paragrafo 1 abbia reso possibile la commissione di un reato di cui agli articoli da 15 a 17 della presente Convenzione a vantaggio della persona giuridica in questione da parte di una persona fisica che agisca sotto la sua autorità. 4 Tale responsabilità non pregiudica la responsabilità penale delle persone fisiche che hanno commesso il reato.

Capitolo V Giurisdizione, procedimento penale e misure di applicazi- one della normativa

Articolo 19 Giurisdizione 1 Ciascuna Parte adotta le misure legislative o di altra natura necessarie a stabilire la giurisdizione sui reati di cui agli articoli da 15 a 17 della presente Convenzione nei casi in cui il reato sia commesso: a. nel suo territorio; oppure b. a bordo di una nave battente la sua bandiera; oppure c. a bordo di un aeromobile immatricolato secondo la sua legislazione; oppure d. da uno dei suoi cittadini o da persona che risiede abitualmente nel suo terri- torio. 2 Contestualmente alla firma o al deposito dello strumento di ratifica, accettazione o approvazione, ciascuno Stato o l'Unione europea può, con una dichiarazione indiriz- zata al Segretario generale del Consiglio d'Europa, comunicare che si riserva il diritto di non applicare o di applicare solo in casi e condizioni specifici le regole sulla giurisdizione di cui al paragrafo 1, lettera d), del presente articolo. 3 Ciascuna Parte prende le misure legislative o di altra natura necessarie a stabilire la giurisdizione sui reati di cui agli articoli da 15 a 17 della presente Convenzione nei casi in cui un presunto reo sia presente sul suo territorio e non possa essere estradato verso un'altra Parte sulla base della sua cittadinanza. 4 Qualora più Parti rivendichino la giurisdizione per un presunto reato di cui agli articoli da 15 a 17 della presente Convenzione, le Parti in causa si consultano, se del caso, al fine di determinare la giurisdizione più appropriata ai fini del procedimento giudiziario. 5 Fatte salve le norme generali del diritto internazionale, la presente Convenzione non esclude alcuna giurisdizione penale, civile e amministrativa esercitata da una Parte contraente in conformità al proprio diritto nazionale.

11

Articolo 20 Misure per ottenere prove elettroniche Ciascuna Parte adotta le misure legislative o di altra natura necessarie a ottenere prove elettroniche mediante, tra l'altro, la conservazione rapida di dati informatici immagazzinati, la conservazione e divulgazione rapide di dati relativi al traffico, gli ordini di produzione, la perquisizione e il sequestro di dati informatici immagazzina- ti, la raccolta in tempo reale di dati sul traffico e l'intercettazione di dati relativi al contenuto, in conformità alla propria legislazione nazionale, nell'ambito delle inda- gini sui reati di cui agli articoli da 15 a 17 della presente Convenzione.

Articolo 21 Misure di protezione Ciascuna Parte prende in considerazione l'adozione delle misure giuridiche necessa- rie a proteggere efficacemente: a. le persone che forniscono, in buona fede e in base a premesse ragionevoli, informazioni sui reati di cui agli articoli da 15 a 17 della presente Conven- zione, o che in altro modo collaborino con le autorità responsabili delle in- dagini e dell'azione penale; b. i testimoni che depongono in relazione a tali reati; c. se del caso, i familiari delle persone di cui alle lettere a) e b).

Capitolo VI Sanzioni e misure

Articolo 22 Sanzioni penali contro le persone fisiche Ciascuna Parte prende le misure legislative o di altra natura necessarie ad assicurare che i reati di cui agli articoli da 15 a 17 della presente Convenzione commessi da persone fisiche siano punibili mediante sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive, incluse le sanzioni pecuniarie, tenuto conto della gravità dei reati. Tali sanzioni includono misure privative della libertà che possono dar luogo a estradizione, in base a quanto definito dalla legislazione nazionale.

Articolo 23 Sanzioni contro le persone giuridiche Ciascuna Parte prende le misure legislative o di altra natura necessarie ad assicurare che le persone dichiarate responsabili ai sensi dell'articolo 18 siano soggette a san- zioni efficaci, proporzionate e dissuasive, incluse le pene pecuniarie, ed eventual- mente ad altre misure quali: a. interdizione temporanea o permanente dall'esercizio di un'attività commer- ciale; b. assoggettamento alla sorveglianza giudiziaria; c. liquidazione giudiziaria.

12 Articolo 24 Sanzioni amministrative 1 Ciascuna Parte adotta nei confronti degli atti punibili a norma del suo diritto na- zionale, se del caso, le misure legislative o di altra natura necessarie a punire me- diante sanzioni e misure efficaci, proporzionate e dissuasive le violazioni contempla- te dalla presente Convenzione a seguito di procedimenti intentati dalle autorità amministrative nei quali la decisione può dar luogo a un procedimento dinanzi al giudice competente. 2 Ciascuna Parte garantisce che le misure amministrative siano applicate. L'applica- zione può spettare, conformemente all'ordinamento giuridico interno, all'autorità di regolamentazione delle scommesse o ad altre autorità competenti.

Articolo 25 Sequestro e confisca Ciascuna Parte prende le misure legislative o di altra natura necessarie, conforme- mente all'ordinamento giuridico interno, per permettere il sequestro e la confisca di: a. merci, documenti e altri strumenti usati o destinati a essere usati per com- mettere i reati di cui agli articoli da 15 a 17 della presente Convenzione; b. i proventi di tali reati, o proprietà del valore corrispondente a tali proventi.

Capitolo VII Cooperazione internazionale giudiziaria e in altri ambiti

Articolo 26 Misure per la cooperazione internazionale in materia penale 1 Le Parti, conformemente alle disposizioni della presente Convenzione e ai perti- nenti strumenti e accordi internazionali e regionali stipulati sulla base di una legisla- zione uniforme o in condizione di reciprocità e in conformità al loro diritto naziona- le, cooperano nella misura più ampia possibile nelle indagini, nelle azioni penali e nei procedimenti giudiziari relativi ai reati di cui agli articoli da 15 a 17 della presen- te Convenzione, compresi il sequestro e la confisca. 2 Le Parti, nella misura più ampia possibile, in conformità ai pertinenti trattati inter- nazionali, regionali e bilaterali in materia di estradizione e mutua assistenza in campo penale e in conformità al loro diritto nazionale, cooperano in relazione ai reati di cui agli articoli da 15 a 17 della presente Convenzione. 3 In materia di cooperazione internazionale, ogniqualvolta la doppia incriminazione sia considerata un requisito, tale requisito si considera soddisfatto se il comporta- mento considerato reato per il quale sono state richieste la mutua assistenza o l'e- stradizione costituisce reato in base al diritto interno di ambedue le Parti, a prescin- dere dal fatto che la rispettiva legislazione classifichi o meno il reato nella stessa categoria o lo denomini con la stessa terminologia della legislazione dello Stato richiedente. 4 Qualora una Parte condizioni l'estradizione o la mutua assistenza giuridica in campo penale all'esistenza di un trattato e riceva una richiesta di estradizione o di assistenza giuridica in campo penale da un'altra Parte con la quale non ha concluso tali trattati, la presente Convenzione può essere considerata, agendo in piena con- formità agli obblighi derivanti dal diritto internazionale e fatte salve le condizioni stabilite dal suo diritto interno, come base giuridica per l'estradizione o la mutua

13

assistenza giuridica nei riguardi dei reati di cui agli articoli da 15 a 17 della presente Convenzione.

Articolo 27 Altre misure di cooperazione internazionale in materia di prevenzio- ne Ciascuna Parte si impegna ad integrare, ove opportuno, la prevenzione e il contrasto della manipolazione delle competizioni sportive nei programmi di assistenza a vantaggio degli Stati terzi.

Articolo 28 Cooperazione internazionale con le organizzazioni sportive interna- zionali Ciascuna Parte, in conformità al proprio diritto nazionale, coopera con le organizza- zioni sportive internazionali nella lotta alla manipolazione delle competizioni sporti- ve.

Capitolo VIII Misure di attuazione

Articolo 29 Comunicazione delle informazioni Ciascuna Parte trasmette al Segretario generale del Consiglio d'Europa, in una delle lingue ufficiali del Consiglio d'Europa, tutte le pertinenti informazioni sulle misure legislative e di altro tipo da essa adottate per conformarsi ai termini della presente Convenzione.

Articolo 30 Comitato di attuazione della Convenzione 1 Ai fini della Convenzione è istituito il Comitato di attuazione della Convenzione. 2 Ciascuna Parte può essere rappresentata nel Comitato di attuazione della Conven- zione da uno o più delegati, compresi rappresentanti delle autorità pubbliche respon- sabili dello sport, dell'applicazione della legge o della regolamentazione delle scommesse. Ciascuna Parte dispone di un voto. 3 L'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e gli altri pertinenti comitati intergovernativi del Consiglio d'Europa nominano un rappresentate ciascuno in seno al Comitato di attuazione della Convenzione al fine di contribuire a un approccio multisettoriale e multidisciplinare. Il Comitato di attuazione della Convenzione può, se del caso, invitare con decisione unanime qualsiasi Stato che non sia parte della Convenzione e qualsiasi organizzazione o organo internazionale ad essere rappre- sentati da un osservatore alle riunioni. I rappresentanti designati ai sensi del presente paragrafo partecipano alle riunioni del Comitato di attuazione della Convenzione senza diritto di voto. 4 Le riunioni del Comitato di attuazione della Convenzione sono convocate dal Segretario generale del Consiglio d'Europa. La sua prima riunione è organizzata prima possibile, e in ogni caso entro un anno dalla data di entrata in vigore della

14 Convenzione. Esso si riunisce successivamente ogniqualvolta sia richiesta una riunione da almeno un terzo delle Parti o dal Segretario generale. 5 Fatte salve le disposizioni della presente Convenzione, il Comitato di attuazione della Convenzione elabora e adotta per consenso il proprio regolamento interno. 6 Il Comitato di attuazione della Convenzione è assistito, nell'esercizio delle sue funzioni, dal Segretariato del Consiglio d'Europa.

Articolo 31 Funzioni del Comitato di attuazione della Convenzione 1 Il Comitato di attuazione della Convenzione è responsabile dell'attuazione della presente Convenzione. 2 Il Comitato di attuazione adotta e modifica l'elenco delle organizzazioni sportive di cui all'articolo 3, paragrafo 2, assicurandosi che sia reso pubblico in modo adeguato. 3 Il Comitato di attuazione della Convenzione può, in particolare: a. formulare raccomandazioni alle Parti sulle misure da adottare ai fini della presente Convenzione, in particolare per quanto riguarda la cooperazione in- ternazionale; b. se del caso, formulare raccomandazioni alle Parti a seguito della pubblica- zione di documenti esplicativi, e previa consultazione preliminare dei rap- presentanti delle organizzazioni sportive e degli operatori di scommesse sportive, in particolare sui seguenti aspetti: - i criteri che devono essere soddisfatti dalle organizzazioni sportive e da- gli operatori di scommesse sportive al fine di trarre vantaggio dallo scambio di informazioni di cui all'articolo 12, paragrafo 1, della Con- venzione; - altre modalità volte a rafforzare la cooperazione operativa tra le autorità pubbliche, le organizzazioni sportive e gli operatori di scommesse, come indicato nella presente Convenzione; c. informare il pubblico e le pertinenti organizzazioni internazionali delle atti- vità svolte nel quadro della presente Convenzione; d. esprimere un parere al Comitato dei Ministri in merito alle richieste di Stati non membri del Consiglio d'Europa di essere invitati dal Comitato dei Mini- stri a firmare la Convenzione in forza dell'articolo 32, paragrafo 2. 4 Al fine di esercitare le proprie funzioni il Comitato di attuazione della Convenzio- ne può, di propria iniziativa, organizzare riunioni di esperti. 5 Il Comitato di attuazione della Convenzione, previo accordo della Parte interessata, organizza visite alle Parti.

Capitolo IX Disposizioni finali

Articolo 32 Firma ed entrata in vigore 1 La presente Convenzione è aperta alla firma degli Stati membri del Consiglio d'Europa, degli altri Stati parti della Convenzione culturale europea, dell'Unione

15

europea e degli Stati non membri che hanno partecipato alla sua elaborazione o che godono dello status di osservatore presso il Consiglio d'Europa. 2 La presente Convenzione è inoltre aperta alla firma da parte di qualsiasi altro Stato non membro del Consiglio d'Europa su invito del Comitato dei Ministri. La decisio- ne di invitare uno Stato non membro a firmare la Convenzione può essere presa a maggioranza in conformità all'articolo 20, lettera d), dello Statuto del Consiglio d'Europa e con voto unanime dei rappresentanti degli Stati contraenti aventi titolo a sedere nel Comitato dei Ministri, previa consultazione del Comitato di attuazione della Convenzione una volta stabilito. 3 La presente Convenzione è soggetta a ratifica, accettazione o approvazione. Gli strumenti di ratifica, accettazione o approvazione devono essere depositati presso il Segretario Generale del Consiglio d'Europa. 4 La presente Convenzione entra in vigore il primo giorno del mese successivo allo scadere di un periodo di tre mesi a decorrere dalla data in cui cinque firmatari, compresi almeno tre Stati membri del Consiglio d'Europa, avranno espresso il loro consenso ad essere vincolati dalla Convenzione conformemente alle disposizioni dei paragrafi 1, 2 e 3. 5 Nei confronti di ogni Stato firmatario o dell'Unione europea che esprima successi- vamente il proprio consenso a essere vincolato dalla Convenzione, essa entrerà in vigore il primo giorno del mese successivo allo scadere di un periodo di tre mesi a decorrere dalla data in cui viene espresso il consenso in conformità alle disposizioni dei paragrafi 1, 2 e 3. 6 Una Parte contraente che non è membro del Consiglio d'Europa contribuisce al finanziamento del Comitato di attuazione della Convenzione con modalità decise dal Comitato dei Ministri previa consultazione di detta Parte.

Articolo 33 Effetti della Convenzione e rapporto con altri strumenti internaziona- li 1 La presente Convenzione non pregiudica i diritti e gli obblighi delle Parti derivanti da convenzioni internazionali multilaterali relative a oggetti specifici. In particolare, la presente Convenzione non altera i diritti e gli obblighi derivanti da altri accordi conclusi in precedenza per quanto riguarda la lotta al doping e coerenti con l'oggetto e le finalità della presente Convenzione. 2 La presente Convenzione integra in particolare, se del caso, i trattati multilaterali o bilaterali applicabili tra le Parti, comprese le disposizioni: a. della Convenzione europea di estradizione (1957, ETS n. 24); b. della Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale (1959, ETS n. 30); c. della Convenzione sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato (1990, ETS n. 141); d. della Convenzione del Consiglio d'Europa sul riciclaggio, la ricerca, il se- questro e la confisca dei proventi di reato (1990, STE n° 141).

16 3 Le Parti della Convenzione possono concludere tra loro trattati bilaterali o multila- terali sulle questioni contemplate dalla presente Convenzione al fine di integrarne o rafforzarne le disposizioni o di facilitare l'applicazione dei principi in essa contenuti. 4 Qualora due o più Parti abbiano già concluso un trattato sulle questioni contempla- te dalla presente Convenzione o abbiano in altro modo stabilito relazioni in tale ambito, esse avranno anche facoltà di applicare tale trattato o di regolare le loro relazioni di conseguenza. Tuttavia, qualora le Parti stabiliscano le loro relazioni rispetto alle questioni contemplate dalla presente Convenzione con modalità diverse da quelle stabilite dalla Convenzione stessa, tali modalità non sono incompatibili con l'oggetto e i principi della Convenzione. 5 Nessuna disposizione della presente Convenzione incide su altri diritti, restrizioni, obblighi e responsabilità delle Parti.

Articolo 34 Condizioni e garanzie 1 Ciascuna Parte si assicura che l'istituzione, l'attuazione e l'applicazione dei poteri e delle procedure di cui ai capi da II a VII siano soggette alle condizioni e alle garan- zie previste dal proprio ordinamento giuridico interno, che assicuri un'adeguata tutela dei diritti umani e delle libertà, in particolare dei diritti derivanti da obblighi assunti in base alla Convenzione per la tutela dei diritti umani e delle libertà fonda- mentali, al Patto Internazionale delle Nazioni Unite del 1966 relativo ai diritti civili e politici e agli altri strumenti internazionali applicabili in materia di diritti umani, e che integri nell'ordinamento giuridico interno il principio di proporzionalità. 2 Se del caso, avuto riguardo alla natura del potere o della procedura, queste condi- zioni e garanzie includono, tra l'altro, una supervisione indipendente, giudiziaria o di altra natura; una motivazione che giustifichi l'applicazione; la limitazione del campo di applicazione e della durata di tale potere o procedura. 3 Nella misura in cui ciò sia rispondente all'interesse pubblico e, in particolare, alla buona amministrazione della giustizia, ogni Parte considera l'impatto dei poteri e delle procedure di cui al presente capo sui diritti, sulle responsabilità e sugli interessi legittimi dei terzi.

Articolo 35 Applicazione territoriale 1 Ciascuno Stato o l'Unione europea, al momento della firma o quando depositi il proprio strumento di ratifica, accettazione o approvazione, può specificare il territo- rio o i territori ai quali si applica la presente Convenzione. 2 Ciascuna Parte può, mediante una successiva dichiarazione indirizzata al Segreta- rio generale del Consiglio d'Europa, estendere l'applicazione della Convenzione ad ogni altro territorio specificato nella dichiarazione per il quale sia responsabile per le relazioni internazionali o in nome del quale sia autorizzata ad assumere impegni. Nell'ambito di tale territorio la Convenzione entrerà in vigore il primo giorno del mese successivo allo scadere di un periodo di tre mesi a decorrere dalla data di ricevimento della dichiarazione da parte del Segretario generale. 3 Ogni dichiarazione effettuata in base ai due precedenti paragrafi può, nell'ambito di ogni territorio specificato in tale dichiarazione, essere revocata attraverso una notifi- ca indirizzata al Segretario generale del Consiglio d'Europa. La revoca avrà effetto

17

dal primo giorno del mese successivo allo scadere di un periodo di tre mesi a decor- rere dalla data di ricevimento di tale notifica da parte del Segretario generale.

Articolo 36 Clausola federale 1 Uno Stato federale può riservarsi il diritto di onorare gli impegni derivanti dai capi II, IV, V e VI della presente Convenzione nella misura in cui siano compatibili con i principi fondamentali che regolano i rapporti tra il proprio governo centrale e gli Stati membri o altre entità territoriali simili, a condizione che esso sia in grado di cooperare come stabilito ai capi III e VII. 2 Quando esprime a riserva di cui al paragrafo 1, uno Stato federale non può applica- re i termini di tale riserva per escludere o diminuire sostanzialmente i propri obbli- ghi di adottare le misure di cui ai capi III e VII. In ogni caso, esso deve dotarsi di estese ed efficaci capacità di applicazione della normativa in relazione a tali misure. 3 Con riguardo alle disposizioni di questa Convenzione la cui applicazione è compe- tenza di ciascuno Stato membro o altra entità territoriale simile che in base al siste- ma costituzionale della federazione non siano obbligati ad adottare misure legislati- ve, il governo federale informa le autorità competenti di tali Stati delle suddette disposizioni, esprimendo parere favorevole e incoraggiandoli ad assumere iniziative adeguate per darvi esecuzione.

Articolo 37 Riserve 1 Con una notifica scritta indirizzata al Segretario generale del Consiglio d'Europa, ciascuno Stato o l'Unione europea, al momento della firma o quando depositi il proprio strumento di ratifica, accettazione o approvazione, può dichiarare che si avvale delle riserve di cui all'articolo 19, paragrafo 2, e all'articolo 36, paragrafo 1. Non sono ammissibili altre riserve. 2 La Parte che abbia espresso una riserva in conformità al paragrafo 1 può ritirarla del tutto o in parte inviando una notifica al Segretario generale del Consiglio d'Eu- ropa. Tale ritiro avrà effetto dalla data di ricevimento di tale notifica da parte del Segretario Generale. Qualora la notifica indichi che il ritiro avrà effetto da una data specifica in essa indicata e tale data sia successiva alla data della notifica, il ritiro ha effetto in tale data successiva. 3 La Parte che abbia espresso una riserva può ritirarla, del tutto o in parte, non appe- na le circostanze lo permettano. 4 Il Segretario generale del Consiglio d'Europa può domandare periodicamente alle Parti che hanno espresso una o più riserve quali siano le prospettive future di un ritiro di dette riserve.

Articolo 38 Modifiche 1 Le modifiche agli articoli della presente Convenzione possono essere proposte da una Parte qualsiasi, dal Comitato di attuazione della Convenzione o dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa.

18 2 Eventuali proposte di modifica sono comunicate al Segretario generale del Consi- glio d'Europa e dallo stesso trasmesse alle Parti, agli Stati membri del Consiglio d'Europa, agli Stati non membri che hanno partecipato all'elaborazione della presen- te Convenzione o che godono dello status di osservatori presso il Consiglio d'Euro- pa, all'Unione europea, agli Stati invitati a firmare la presente Convenzione e al Comitato di attuazione della Convenzione almeno due mesi prima della riunione durante la quale saranno discusse. Il Comitato di attuazione della Convenzione trasmette al Comitato dei Ministri il suo parere in merito alle modifiche proposte. 3 Il Comitato dei Ministri esamina la proposta di modifica e il parere del Comitato di attuazione della Convenzione e può adottare la modifica con la maggioranza prevista dall'articolo 20, lettera d), dello statuto del Consiglio d'Europa. 4 Il testo di ogni modifica adottata dal Comitato dei Ministri in conformità al para- grafo 3 del presente articolo è trasmesso alle Parti per l'accettazione. 5 Ogni modifica adottata conformemente al paragrafo 3 del presente articolo entra in vigore il primo giorno del mese successivo alla scadenza di un periodo di un mese a decorrere dal momento in cui tutte le Parti, dopo l'espletamento delle rispettive procedure interne, hanno informato il Segretario generale della loro accettazione della modifica. 6 Se una modifica è stata adottata dal Comitato dei Ministri, ma non è ancora entrata in vigore in conformità al paragrafo 5, uno Stato o l'Unione europea non può espri- mere il suo consenso a essere vincolato dalla Convenzione senza accettare al tempo stesso la modifica.

Articolo 39 Risoluzione delle controversie 1 Il Comitato di attuazione della Convenzione, in stretta collaborazione con i perti- nenti comitati intergovernativi del Consiglio d'Europa, è informato di ogni difficoltà nell'interpretazione e nell'applicazione della presente Convenzione. 2 In caso di controversia tra le Parti sull'interpretazione o l'applicazione della presen- te Convenzione, esse cercano di pervenire a una composizione della controversia stessa mediante negoziato, conciliazione, arbitrato, o altri mezzi pacifici di loro scelta. 3 Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa può istituire procedure di risolu- zione che possono essere utilizzate dalle Parti coinvolte in una controversia qualora queste ultime approvino tale misura.

Articolo 40 Denuncia 1 Ciascuna Parte può, in ogni momento, denunciare la presente Convenzione me- diante una notifica al Segretario generale del Consiglio d'Europa. 2 La denuncia produce effetto a partire dal primo giorno del mese successivo allo scadere di un periodo di tre mesi a decorrere dalla data di ricevimento della notifica da parte del Segretario generale.

Articolo 41 Notifica Il Segretario generale del Consiglio d'Europa notifica alle Parti, agli Stati membri del Consiglio d'Europa, agli altri Stati parti della Convenzione culturale europea,

19

agli Stati non membri che hanno partecipato all'elaborazione della presente Conven- zione o che godono dello status di osservatori presso il Consiglio d'Europa, all'Unio- ne europea e agli Stati invitati a firmare la presente Convenzione in conformità alle disposizioni dell'articolo 32: a. le firme; b. il deposito degli strumenti di ratifica, accettazione, o adesione; c. la data di entrata in vigore della presente Convenzione in base all'articolo 32; d. eventuali riserve espresse in conformità all'articolo 37 e ritiri di tali riserve; e. le dichiarazioni fatte in base agli articoli 9 e 13; f. ogni altro atto, notifica o comunicazione relativa alla presente Convenzione.

In fede i sottoscritti, debitamente autorizzati a tal fine, hanno firmato la presente Convenzione. Fatta a Magglingen/Macolin, il 18 settembre 2014, in inglese e francese, entrambi i testi egualmente autentici, in unica copia che dovrà essere depositata negli archivi del Consiglio d'Europa. Il Segretario generale del Consiglio d'Europa trasmette copia certificata ad ogni Stato membro del Consiglio d'Europa, agli Stati non mem- bri che hanno partecipato all'elaborazione della presente Convenzione o che godano dello status di osservatore presso il Consiglio d'Europa, all'Unione europea e ad ogni Stato invitato a firmare la presente Convenzione.

20

Genehmigung des Übereinkommens des Europarats gegen die Manipulation von Sportwettbewerben

Approbation de la Convention du Conseil de l’Europe sur la manipulation de compétitions sportives

Approvazione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive

Liste der Vernehmlassungsadressaten Liste des destinataires Elenco dei destinatari

1. Kantone / Cantons / Cantoni 2 2. In der Bundesversammlung vertretene politische Parteien / partis politiques représentés à l'Assemblée fédérale / partiti rappresentati nell' Assemblea federale 4 3. Gesamtschweizerische Dachverbände der Gemeinden, Städte und Berggebiete / associations faîtières des communes, des villes et des régions de montagne qui œuvrent au niveau national / associazioni mantello nazionali dei Comuni delle città e delle regioni di montagna 6 4. Gesamtschweizerische Dachverbände der Wirtschaft / associations faîtières de l'économie qui œuvrent au niveau national/ associazioni mantello nazionali dell'economia 6 5. Interessierte Organisationen / organisations concernées / ambienti interessati 7

1

1. Kantone / Cantons / Cantoni

Staatskanzlei des Kantons Zürich Neumühlequai 10 8090 Zürich [email protected]

Staatskanzlei des Kantons Bern Postgasse 68 3000 Bern 8 [email protected]

Staatskanzlei des Kantons Luzern Bahnhofstrasse 15 6002 Luzern [email protected]

Standeskanzlei des Kantons Uri Rathausplatz 1 6460 Altdorf [email protected]

Staatskanzlei des Kantons Schwyz Regierungsgebäude Bahnhofstrasse 9 Postfach 1260 6431 Schwyz [email protected]

Staatskanzlei des Kantons Obwalden Rathaus 6061 Sarnen [email protected]

Staatskanzlei des Kantons Nidwalden Dorfplatz 2 Postfach 1246 6371 Stans [email protected]

Regierungskanzlei des Kantons Glarus Rathaus 8750 Glarus [email protected]

Staatskanzlei des Kantons Zug Seestrasse 2 Regierungsgebäude am Postplatz 6300 Zug [email protected]

Chancellerie d'Etat du Canton de Fribourg Rue des Chanoines 17 1701 Fribourg [email protected] [email protected]

2

Staatskanzlei des Kantons Solothurn Rathaus Barfüssergasse 24 4509 Solothurn [email protected]

Staatskanzlei des Kantons Basel-Stadt Marktplatz 9 4001 Basel [email protected]

Landeskanzlei des Kantons Basel-Landschaft Regierungsgebäude Rathausstrasse 2 4410 Liestal [email protected]

Staatskanzlei des Kantons Schaffhausen Beckenstube 7 8200 Schaffhausen [email protected]

Kantonskanzlei des Kantons Appenzell Ausserrhoden Regierungsgebäude 9102 Herisau [email protected]

Ratskanzlei des Kantons Appenzell Innerrhoden Marktgasse 2 9050 Appenzell [email protected]

Staatskanzlei des Kantons St. Gallen Regierungsgebäude 9001 St. Gallen [email protected]

Standeskanzlei des Kantons Graubünden Reichsgasse 35 7001 Chur [email protected]

Staatskanzlei des Kantons Aargau Regierungsgebäude 5001 Aarau [email protected]

Staatskanzlei des Kantons Thurgau Regierungsgebäude Zürcherstrasse 188 8510 Frauenfeld [email protected]

Cancelleria dello Stato del Cantone Ticino Palazzo delle Orsoline 6501 Bellinzona [email protected]

3

Chancellerie d’Etat du Canton de Vaud Place du Château 4 1014 Lausanne [email protected]

Chancellerie d’Etat du Canton du Valais Planta 3 1950 Sion [email protected]

Chancellerie d’Etat du Canton de Neuchâtel Le Château Rue de la Collégiale 12 2000 Neuchâtel Secretariat.chancellerie@n e.ch

Chancellerie d’Etat du Canton de Genève Rue de l’Hôtel-de-Ville 2 Case postale 3964 1211 Genève 3 [email protected]

Chancellerie d’Etat du Canton du Jura 2, rue de l’Hôpital 2800 Delémont [email protected]

Konferenz der Kantonsregierungen (KdK) Sekretariat Conférence des gouvernements cantonaux (CdC) Haus der Kantone Conferenza dei Governi cantonali (CdC) Speichergasse 6 Postfach 3000 Bern [email protected]

Schweizerische Konferenz der kantonalen Haus der Kantone Erziehungsdirektoren EDK Speichergasse 6 Postfach 660 3000 Bern 7

2. In der Bundesversammlung vertretene politische Parteien / partis politiques représentés à l'Assemblée fédérale / partiti rappresentati nell' Assemblea federale

Bürgerlich-Demokratische Partei BDP Postfach 119 Parti bourgeois-démocratique PBD 3000 Bern 6 Partito borghese democratico PBD [email protected]

4

Christlichdemokratische Volkspartei CVP Generalsekretariat Parti démocrate-chrétien PDC Klaraweg 6 Partito popolare democratico PPD Postfach 3001 Bern [email protected]

Christlich-soziale Partei Obwalden csp-ow Frau Linda Hofmann St. Antonistrasse 9 6000 Sarnen [email protected]

Christlichsoziale Volkspartei Oberwallis Geschäftsstelle Postfach 132 3930 Visp [email protected]

Evangelische Volkspartei der Schweiz EVP Nägeligasse 9 Parti évangélique suisse PEV Postfach Partito evangelico svizzero PEV 3000 Bern vernehmlassungen@evppe v.ch

FDP. Die Liberalen Generalsekretariat PLR. Les Libéraux-Radicaux Neuengasse 20 PLR.I Liberali Radicali Postfach 3001 Bern [email protected] [email protected]

Grüne Partei der Schweiz GPS Waisenhausplatz 21 Parti écologiste suisse PES 3011 Bern Partito ecologista svizzero PES [email protected]

Grünliberale Partei glp Laupenstrasse 2 Parti vert’libéral pvl 3008 Bern [email protected]

Lega dei Ticinesi (Lega) Via Monte Boglia 3 Case postale 4562 6904 Lugano [email protected]

Mouvement Citoyens Case postale Romand (MCR) 1211 Genève 17 [email protected]

5

Partei der Arbeit PDA Postfach 8640 Parti suisse du travail PST 8026 Zürich [email protected]

Schweizerische Volkspartei SVP Generalsekretariat Union Démocratique du Centre UDC Postfach 8252 Unione Democratica di Centro UDC 3001 Bern [email protected]

Sozialdemokratische Partei der Schweiz SPS Zentralsekretariat Parti socialiste suisse PSS Spitalgasse 34 Partito socialista svizzero PSS Postfach 3001 Bern verena.loembe@spschweiz. ch

3. Gesamtschweizerische Dachverbände der Gemeinden, Städte und Berggebiete / associations faîtières des communes, des villes et des régions de montagne qui œuvrent au niveau national / associazioni mantello nazionali dei Comuni delle città e delle regioni di montagna

Schweizerischer Gemeindeverband Laupenstrasse 35 3001 Bern [email protected]

Schweizerischer Städteverband Monbijoustrasse 8 Postfach 3001 Bern [email protected]

Schweizerische Arbeitsgemeinschaft für die Berggebiete Seilerstrasse 4 Postfach 3001 Bern [email protected]

4. Gesamtschweizerische Dachverbände der Wirtschaft / associations faîtières de l'économie qui œuvrent au niveau national/ associazioni mantello nazionali dell'economia economiesuisse Hegibachstrasse 47 Verband der Schweizer Unternehmen Postfach Fédération des entreprises suisses 8032 Zürich Federazione delle imprese svizzere [email protected] Swiss business federation [email protected]

6

Schweizerischer Gewerbeverband (SGV) Schwarztorstrasse 26 Union suisse des arts et métiers (USAM) Postfach Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) 3001 Bern [email protected]

Schweizerischer Arbeitgeberverband Hegibachstrasse 47 Union patronale suisse Postfach Unione svizzera degli imprenditori 8032 Zürich [email protected]

Schweiz. Bauernverband (SBV) Laurstrasse 10 Union suisse des paysans (USP) 5201 Brugg Unione svizzera dei contadini (USC) [email protected]

Schweizerische Bankiervereinigung (SBV) Postfach 4182 Association suisse des banquiers (ASB) 4002 Basel Associazione svizzera dei banchieri (ASB) [email protected] Swiss Bankers Association

Schweiz. Gewerkschaftsbund (SGB) Monbijoustrasse 61 Union syndicale suisse (USS) Postfach Unione sindacale svizzera (USS) 3000 Bern 23 [email protected]

Kaufmännischer Verband Schweiz Hans-Huber-Strasse 4 Société suisse des employés de commerce Postfach 1853 Società svizzera degli impiegati di commercio 8027 Zürich [email protected] h [email protected]

Travail.Suisse Hopfenweg 21 Postfach 5775 3001 Bern [email protected]

5. Interessierte Organisationen / organisations concernées / ambienti interessati

Swiss Olympic Association Haus des Sports Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen

Swiss Olympic Athletes Commission (SOAC) Herrn Marc Schneeberger Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen

7

Aero-Club der Schweiz Lidostrasse 5 6006 Luzern

Schweizer Alpen-Club SAC Monbijoustrasse 61 Postfach 3000 Bern 23

Schweizerischer Amateurringerverband c/o Daniel Hüsler Rötelberg 6122 Menznau

Eidgenössischer Armbrustschützenverband Gaby Nägeli, Verbandspräsidentin Rankmattweg 17 4900 Langenthal

Swiss Athletics Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen

Swiss Badminton Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen

Swiss Baseball and Softball Federation c/o Monique Schmitt Birsmattstrasse 21 4106 Therwil

Swiss Basketball Route d'Englisberg 5 Case postale 156 1763 Granges-Paccot

Swiss Sliding Zürichstrasse 74 8340 Hinwil

Swiss Archery Association c/o Maël Loretan Rte d‘Anzère 8° 1974 Arbaz

Swiss Curling Association Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen

Swiss Cycling Velodrome Suisse Sportstrasse 44 2540 Grenchen

Swiss Dance Sport Federation c/o Herbert Waller Alpenblick 6 6330 Cham

8

Swiss Ice Hockey Federation Flughofstrasse 50 8152 Glattbrugg

Swiss Ice Skating Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen

Swiss-Fencing Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen

Schweizerischer Fussballverband Worbstrasse 48 3074 Muri b. Bern

Schweizerischer Golfverband Place de la Croix-Blanche 19 1066 Epalinges

Schweizerischer Handball Verband Tannwaldstrasse 2 Postfach 1750 4600 Olten

Schweizerischer Hochschulsport-Verband Universität St. Gallen Dufourstrasse 50 9000 St. Gallen

Swiss Hockey Grisigenstrasse 6 6048 Horw

Eidgenössischer Hornusserverband Geschäftsstelle EHV Ersingerstrasse 32 3422 Kirchberg

Schweizerischer Inline Hockey Verband c/o Manuel Suter Am Bach 2 5643 Sins

Schweizerischer Judo- und Ju-Jitsu-Verband Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen

Schweizerischer Kanu-Verband Rüdigerstrasse 10 8045 Zürich

Swiss Paralympic Committee (SPC) Haus des Sports Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen

Swiss Karatedo Confederation c/o Marcel Suri Megglete 3 1792 Cordas

9

Swiss Karate Federation c/o Marianne Furrer Luzernerstrasse 82 6010 Kriens

Swiss Orienteering Geschäftsstelle Krummackerweg 9 4600 Olten

Pentathlon Suisse c/o Peter Burger Brunnadernrain 3 3006 Bern

Schweizerische Paraplegiker-Vereinigung Rollstuhlsport Schweiz Kantonsstrasse 40 6207 Nottwil

Schweizerischer Verband für Pferdesport Papiermühlestrasse 40H 3000 Bern 22

PluSport - Behindertensport Schweiz Chriesbaumstrasse 6 8604 Volketswil

Schweizerischer Rollhockeyverband Geschäftsstelle Kreuzackerweg 16 3250 Lyss

Schweizer Rollsport Verband c/o G. Egli August Müllerstrasse 7 8134 Adliswil

Swiss Rowing Brünigstrasse 182 A 6060 Sarnen

Schweizerischer Rugby-Verband Rue Beau-Séjour 15 1003 Lausanne

Swiss Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen

Schweizer Schiesssportverband Lidostrasse 6 6006 Luzern

Schweizerischer Schwimmverband Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen

Eidgenössischer Schwingerverband c/o Rolf Gasser Rumendingenstrasse 1 3423 Ersigen

10

Swiss Ski Worbstrasse 52 Postfach 252 3074 Muri b. Bern

Sport Union Schweiz Rüeggisingerstr. 45 6020 Emmenbrücke

Schweizerischer Squash Verband Sihltalstrasse 63 8135 Langnau am Albis

Schweizer Taekwondo Verband c/o Walid Younes Chemin Neuf 6 1028 Préverenges

Schweizer Tauzieh-Verband c/o Ursula Gander Parkettistrasse 4 6374 Buochs

Swiss Tennis Roger-Federer-Allee 1 Postfach 2501 Biel

Swiss Table Tennis Haus des Sports Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen

Swiss Triathlon Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen

Schweizerischer Turnverband Postfach 5001 Aarau

Swiss Unihockey Haus des Sports Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen Swiss Volley Zieglerstrasse 29 3000 Bern 14

Schweizerischer Wasserski und Wakeboard Verband Chemin du Mont-de- Fourches 13B 1162 St. Prex

Antidoping Schweiz Eigerstrasse 60 3007 Bern

11

Arbeitsgemeinschaft Schweizerischer Sportämter ASSA Sportamt der Stadt Bern Effingerstrasse 21 Postfach 8125 3001 Bern

Société de la Loterie de la Suisse romande Avenue de Provence 14 Case postale 6744 1002 Lausanne

Sport-Toto-Gesellschaft Lange Gasse 10 Postfach 4002 Basel swiss coach Dorfstrasse 27 Postfach 321 6043 Adligenswil

SwissTopSport c/o atworx AG Gewerbestrasse 6 6330 Cham

Swisslos Interkantonale Landeslotterie Lange Gasse 20 4002 Basel

Comité international Olymique CIO Route de Vidy 9 1007 Lausanne

Fédération Internationale de Football Association FIFA FIFA-Strasse 20 8044 Zürich

Fédération International du Ski FIS Marc Hodler House Blochstrasse 2 3653 Oberhofen

International Ice Hockey Federation IIFH Brandschenkenstrasse 50 Postfach 1817 8027 Zürich

Tribunal Arbitral du Sport TAS/CAS Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne

Union Cycliste Internationale UCI Ch de la Mêlée 12 1860 Aigle

Union des Associations Européennes de Football UEFA Route de Genève 46 1260 Nyon

12

Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport

Ufficio federale dello sport UFSPO

Macolin, novembre 2017

Approvazione della Convenzione sulla manipolazione delle competi- zioni sportive del Consiglio d’Europa

Rapporto sui risultati della procedura di consultazione

Il presente rapporto è disponibile nelle tre lingue ufficiali all’indirizzo seguente: https://www.admin.ch/ch/i/gg/pc/ind2016.html#DDPS

1. Contesto

Il 19 settembre 2016 il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale della difesa, del- la protezione della popolazione e dello sport (DDPS) di svolgere presso i Cantoni, i partiti politi- ci, le associazioni mantello nazionali dei Comuni, delle città e delle regioni di montagna, le as- sociazioni mantello dell’economia e le cerchie interessate una procedura di consultazione con- cernente l’approvazione della Convenzione sulla manipolazione delle competizioni sportive del Consiglio d’Europa. La documentazione relativa alla procedura di consultazione dopo la deci- sione del Consiglio federale è stata pubblicata sul sito internet della Cancelleria federale e dell’Ufficio federale dello sport (UFSPO). I partecipanti alla consultazione sono stati esaurien- temente informati. Il termine per partecipare alla consultazione è scaduto il 23 dicembre 2016.

2 Osservazioni preliminari Oltre ai Cantoni hanno preso parte CdC, CDPE e 93 organizzazioni e federazioni interessate, per un totale di 142 partecipanti alla consultazione. Nel quadro della consultazione sono state inoltrate nel complesso 51 prese di posizione1. I partecipanti alla procedura sono indicati di regola facendo uso di sigle o abbreviazioni (cfr. allegato 5.2). Per motivi di praticità per istituzioni che non dispongono di una sigla ufficiale, o la cui sigla non è univoca, sono state utilizzate delle abbreviazioni ad hoc. L’ordine delle presentazioni è puramente casuale e non rispecchia alcun criterio di valore.

Valutazione generale sul progetto Quasi tutti i partecipanti sono favorevoli all’approvazione della Convenzione sulla manipolazio- ne delle competizioni sportive del Consiglio d’Europa e la approvano quasi senza osservazioni di sorta. Soltanto l’UDC respinge la convenzione.

4 Presentazione delle prese di posizione Cantoni ZH concorda con l’approvazione della convenzione e aggiunge che ZH già nel quadro della consultazione sul disegno di legge sui giochi in denaro si era espressoa favorevolmente sulle disposizioni proposte per l’attuazione della convenzione e per l’attribuzione dei compiti di lotta contro la manipolazione che da essa derivano all’autorità intercantonale di esecuzione Comlot. BE approva il decreto federale proposto, ritenendo la lotta alla manipolazione delle competizioni sportive nell’interesse di uno sport corretto e giusto. LU è in linea di principio d’accordo, ma chiede che il finanziamento dei compiti di vigilanza e d’esecuzione attribuiti alla commissione intercantonale delle lotterie e delle scommesse (Com- lot) non venga poi addossato ai Cantoni e si dice contrario all’aumento del budget della Comlot di cui si parla nel messaggio concernente la legge sui giochi in denaro. UR e OW si dichiarano d’accordo con la convenzione. SZ accoglie favorevolmente la convenzione nella consapevolezza che le strutture richieste esi- stono già e/o sono già pianificate nella direzione richiesta, per cui le disposizioni finali non com- portano per la Svizzera ulteriori obblighi e l’approvazione della convenzione non ha alcun effetto successivo sui Cantoni.

1 Cfr. Lista all’allegato 5.2 2

NW appoggia l’oggetto ma - considerata la competenza della Confederazione in materia - ri- nuncia a esprimersi sul contenuto. GL giudica importante la lotta alla manipolazione delle competizioni e appoggia i conseguenti sforzi a favore di uno sport pulito. GL accetta pertanto il decreto. ZG rinuncia a una presa di posizione. FR accoglie con favore il principio della convenzione e l’impegno che i firmatari si assumono. FR raccomanda che la Svizzera ratifichi la convenzione affinché possa entrare in vigore in tem- pi brevi. BS approva in linea di principio la convenzione e ribadisce che BS persegue una politica dello sport che appoggia ogni sforzo volto a sostenere uno sport corretto e sicuro. Con l’entrata in vigore della nuova legge sui giochi in denaro l’autorità intercantonale di vigilanza e d’esecuzione (la già esistente Comlot) avrà a disposizione un budget maggiore. In tal modo dovrebbe essere possibile perseguire e punire meglio gli abusi nel campo delle scommesse illegali. Contemporaneamente si sosterrebbe in modo sostenibile il sistema «Swisslos», che nella Svizzera tedesca ha una posizione dominante. BL sostiene senza riserve l’approvazione della convenzione. L’integrità e i principi etici dello sport sono pilastri portanti della vita nella società, che vanno conservati e stabilizzati tramite misure adeguate. SH approva la ratifica della «Convenzione di Macolin», ritenendo che con essa si migliori note- volmente la lotta alla manipolazione dei risultati sportivi. Per il resto SH rimanda alla presa di posizione della Comlot. AR accoglie favorevolmente l’approvazione della convenzione, in quanto essa sarebbe un im- portante passo verso una lotta unitaria a livello internazionale alla manipolazione delle competi- zioni sportive. Oltre a ciò si fa notare che non si conoscono ancora gli effetti che avrà in futuro la nuova legge sui giochi in denaro. Nel complesso si può congetturare uno sviluppo positivo per le finanze cantonali. AI raccomanda l’approvazione della convenzione ed esprime la propria soddisfazione per l’interesse mostrato dal Consiglio d’Europa e della Confederazione per il problema della mani- polazione delle competizioni sportive. SG saluta la convenzione, che sostiene la collaborazione fra i diversi attori nel settore dello sport e delle scommesse sportive e intende creare norme penali efficaci in caso di manipolazio- ne delle competizioni tendendo nella debita considerazione i principi della protezione dei dati. GR sostiene l’approvazione della «Convenzione di Macolin» e accoglie positivamente gli sforzi internazionali per prevenire, identificare, sanzionare e punire le manipolazioni delle competizioni sportive e per il miglioramento della collaborazione internazionale fra le autorità competenti e con federazioni sportive e organizzatori di scommesse. Per quel che riguarda l’attuazione della «Convenzione di Macolin» nel diritto svizzero GR concorda in pieno con le raccomandazioni di Transparency. AG e SO sostengono la convenzione, precisando che essa sostiene tutti gli sforzi fatti a livello di politica dello sport a favore della correttezza e della sicurezza nello sport. TG rileva con soddisfazione che il Consiglio d’Europa si è occupato della manipolazione delle competizioni sportive e sostiene l’approvazione della convenzione. TI rimanda al significato della convenzione per l’armonizzazione a livello internazionale della lotta al problema della manipolazione delle competizioni. Facendo riferimento in particolare al carattere non vincolante degli articoli 9 e 11 della Convenzione, il Cantone Ticino deplora che la convenzione ne risulti piuttosto indebolita. Il Ticino propone inoltre che il Consiglio federale si impegni affinché la convenzione sia completata con un disciplinamento anche delle tipologie di gioco particolarmente soggette al rischio di manipolazione. Si rileva ad esempio come ciò possa avvenire nelle competizioni in cui il risultato è determinato dal comportamento di una singola persona.

3

VD raccomanda la ratifica della convenzione e concorda con la posizione del proprio «Ministère public» secondo cui la corruzione di privati ai sensi degli articoli 322octies e 322novies del Co- dice penale svizzero, come pure la manipolazione di competizioni sportive ai sensi del nuovo articolo 25a cpv. 1 e 2 della legge sulla promozione dello sport dovrebbero essere considerate come reati. VS accetta l’approvazione della convenzione, dato che la manipolazione delle competizioni sportive è assieme al doping la minaccia maggiore per lo sport e la sua etica. Le federazioni sportive internazionali contattate hanno espresso consenso unanime e incondizionato, l’UEFA e il CIO hanno partecipato al gruppo di relatori e chiedono alla Svizzera di ratificare la convenzio- ne affinché un gran numero di Paesi europei ne segua l’esempio e la convenzione possa entra- re in vigore il prima possibile. NE ribadisce la minaccia che le manipolazioni delle competizioni rappresentano per lo sport e accetta pertanto la convenzione. JU accoglie con favore l’accordo e fa notare che la Svizzera, come Paese in cui la convenzione è stata firmata, dovrebbe ratificarla rapidamente affinché possa entrare in vigore.

Partiti: Il PBD appoggia pienamente la richiesta, dato che si creerebbero norme penali efficaci per l’ipotesi di manipolazione delle competizioni e si migliorerebbe la collaborazione fra gli attori interessati. Il PS sostiene con forza l’approvazione della convenzione e si orienta per quel che riguarda le motivazioni a quelle di Transparency. Il PLR approva in linea di principio il proposito e fa notare che la Svizzera in quanto sede di molte federazioni sportive internazionali ricopre un ruolo importante nella lotta alla manipolazio- ne delle competizioni sportive. Il PPD si dice in principio d’accordo con l’approvazione della convenzione, ma ritiene non otti- male la tempistica della procedura di consultazione, in quanto essa si è svolta mentre era anco- ra in corso l’iter parlamentare della legge sui giochi in denaro, che contiene le disposizioni ap- plicative. L’UDC respinge l'oggetto, che a suo avviso non contiene alcun valore aggiunto ma comporta impegni di diritto internazionale e un inutile dispendio in termini di burocrazia e di finanze. In relazione ai suddetti impegni si genererebbero fra l’altro ulteriori costi per misure di sensibilizza- zione di dubbia efficacia.

Altre organizzazioni interessate SAG, città, comuni, Travailsuisse rinunciano a una presa di posizione. SGV non ha osservazioni da fare. Rowing, ASF, SKF, Swimming, Sliding, Volley, Curling e SPV appoggiano la convenzione e non hanno osservazioni da fare. L’ASF sottolinea inoltre l’importanza di questi nuovi strumenti, visto che in relazione al caso «Bochum» ha fatto esperienza diretta di come siano organizzati e collegati a livello internazionale quanti organizzano le manipolazioni delle competizioni per trar- ne indebiti profitti Il CIO rimanda ai propri sforzi nella lotta contro la manipolazione delle competizioni, ma sottoli- nea come il problema non possa essere risolto solo dal mondo dello sport, ma richieda piuttosto un impegno da parte degli Stati. Per questo motivo accoglie con favore la convenzione e ritiene essenziale una sua rapida entrata in vigore.

4

Le lotterie Swisslos e LoRo come pure Sport-Toto e la WLA appoggiano senza riserve il pro- getto. LoRo e WLA apprezzano in particolare anche le norme di esecuzione previste nella leg- ge sui giochi in denaro riguardanti sia le misure preventive sia le previste norme penali. In parti- colare ricordano l’importanza della lotta contro le scommesse sportive illegali, dello scambio di informazioni e della collaborazione (internazionale) fra tutte le istanze coinvolte. Transparency appoggia l’approvazione della convenzione. A suo parere però restano nella legislazione svizzera due lacune, con la conseguenza che gli articoli 7 e 8 della convenzione non possono essere applicati, o che ciò avviene solo parzialmente. Transparency è dell’avviso che le organizzazioni sportive debbano essere obbligate per legge a prendere misure contro la manipolazione delle competizioni sportive, ad esempio introducendo dei codici di comportamen- to. Esse dovrebbero inoltre essere obbligate per legge a dichiarare pubblicamente la propria situazione finanziaria. Comlot accoglie con favore la convenzione ed è pienamente motivata ad assumere i compiti di piattaforma nazionale che si è pensato di attribuirle come concretizzati nella legge sui giochi in denaro. Ciò presuppone tuttavia che tale compito venga confermato in questi termini nel quadro del concordato (Convenzione intercantonale sulla sorveglianza, l’autorizzazione e la ripartizione dei proventi delle lotterie e delle scommesse gestite sul piano intercantonale o su tutto il territo- rio della Confederazione) se che le vengano attribuiti i mezzi necessari a svolgere tale ruolo. Ricorda infine i ruoli centrali attribuiti all’UFSPO sulla base della legge sulla promozione dello sport e alle autorità di perseguimento penale sulla base delle norme penali nella lotta contro la manipolazione delle competizioni.

5. Allegati 5.1 Lista dei destinatari

1. Kantone / Cantons / Cantoni

Staatskanzlei des Kantons Zürich Neumühlequai 10 8090 Zürich [email protected] Staatskanzlei des Kantons Bern Postgasse 68 3000 Bern 8 [email protected] Staatskanzlei des Kantons Luzern Bahnhofstrasse 15 6002 Luzern [email protected] Standeskanzlei des Kantons Uri Rathausplatz 1 6460 Altdorf [email protected] Staatskanzlei des Kantons Schwyz Regierungsgebäude Bahnhofstrasse 9 Postfach 1260 6431 Schwyz [email protected] Staatskanzlei des Kantons Obwalden Rathaus 6061 Sarnen [email protected]

5

Staatskanzlei des Kantons Nidwalden Dorfplatz 2 Postfach 1246 6371 Stans [email protected] Regierungskanzlei des Kantons Glarus Rathaus 8750 Glarus [email protected] Staatskanzlei des Kantons Zug Seestrasse 2 Regierungsgebäude am Postplatz 6300 Zug [email protected] Chancellerie d’Etat du Canton de Fribourg Rue des Chanoines 17 1701 Fribourg [email protected] Staatskanzlei des Kantons Solothurn Rathaus Barfüssergasse 24 4509 Solothurn [email protected] Staatskanzlei des Kantons Basel-Stadt Marktplatz 9 4001 Basel [email protected] Landeskanzlei des Kantons Basel-Landschaft Regierungsgebäude Rathausstrasse 2 4410 Liestal [email protected] Staatskanzlei des Kantons Schaffhausen Beckenstube 7 8200 Schaffhausen [email protected] Kantonskanzlei des Kantons Appenzell Ausserrhoden Regierungsgebäude 9102 Herisau [email protected] Ratskanzlei des Kantons Appenzell Innerrhoden Marktgasse 2 9050 Appenzell [email protected] Staatskanzlei des Kantons St. Gallen Regierungsgebäude 9001 St. Gallen [email protected] Standeskanzlei des Kantons Graubünden Reichsgasse 35 7001 Chur [email protected] Staatskanzlei des Kantons Aargau Regierungsgebäude 5001 Aarau [email protected] Staatskanzlei des Kantons Thurgau Regierungsgebäude Zürcherstrasse 188 8510 Frauenfeld [email protected]

6

Cancelleria dello Stato del Cantone Ticino Palazzo delle Orsoline 6501 Bellinzona [email protected] Chancellerie d’Etat du Canton de Vaud Place du Château 4 1014 Lausanne [email protected] Chancellerie d’Etat du Canton du Valais Planta 3 1950 Sion [email protected] Chancellerie d’Etat du Canton de Neuchâtel Le Château Rue de la Collégiale 12 2000 Neuchâtel Secreta- [email protected] Chancellerie d’Etat du Canton de Genève Rue de l’Hôtel-de-Ville 2 Case postale 3964 1211 Genève 3 [email protected] Chancellerie d’Etat du Canton du Jura 2, rue de l’Hôpital 2800 Delémont [email protected] Konferenz der Kantonsregierungen (KdK) Haus der Kantone Conférence des gouvernements cantonaux (CdC) Speichergasse 6, Postfach Conferenza dei Governi cantonali (CdC) 3000 Bern [email protected] Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica edu- Haus der Kantone cazione (CDPE) Speichergasse 6, Postfach 3000 Bern [email protected]

2. In der Bundesversammlung vertretene politische Parteien / partis politiques re- présentés à l’Assemblée fédérale / partiti rappresentati nell’ Assemblea federale

Bürgerlich-Demokratische Partei BDP Postfach 119 Parti bourgeois-démocratique 3000 Bern 6 Partito borghese democratico [email protected] Partito borghese democratico PBD Christlichdemokratische Volkspartei CVP Generalsekretariat Parti démocrate-chrétien PDC Klaraweg 6, Postfach Partito popolare democratico PPD 3001 Bern [email protected] Christlich-soziale Partei Obwalden csp-ow Frau Linda Hofmann St. Antonistrasse 9 6000 Sarnen [email protected]

7

Christlichsoziale Volkspartei Oberwallis Geschäftsstelle Postfach 132 3930 Visp [email protected] Evangelische Volkspartei der Schweiz EVP Nägeligasse 9, Postfach Parti évangélique suisse PEV 3000 Bern Partito evangelico svizzero PEV vernehmlassun- [email protected] FDP. Die Liberalen Generalsekretariat PLR. Les Libéraux-Radicaux Neuengasse 20, Postfach PLR.I Liberali Radicali 3001 Bern [email protected] [email protected]

Grüne Partei der Schweiz GPS Waisenhausplatz 21 Parti écologiste suisse PES 3011 Bern Partito ecologista svizzero PES [email protected]

Grünliberale Partei glp Laupenstrasse 2 Parti vert’libéral pvl 3008 Bern [email protected]

Lega dei Ticinesi (Lega) Via Monte Boglia 3 Case postale 4562 6904 Lugano [email protected] Mouvement Citoyens Romand (MCR) Case postale 1211 Genève 17 [email protected] Partei der Arbeit PDA Postfach 8640 Parti suisse du travail PST 8026 Zürich [email protected] Schweizerische Volkspartei SVP Generalsekretariat Union Démocratique du Centre UDC Postfach 8252 Unione Democratica di Centro UDC 3001 Bern [email protected] Sozialdemokratische Partei der Schweiz SPS Zentralsekretariat Parti socialiste suisse PSS Spitalgasse 34, Postfach Partito socialista svizzero PSS 3001 Bern vere- [email protected]

8

3. Gesamtschweizerische Dachverbände der Gemeinden, Städte und Berggebiete / associations faîtières des communes, des villes et des régions de montagne qui œuvrent au niveau national / associazioni mantello nazionali dei Comuni, delle ci- ttà e delle regioni di montagna

Associazione dei Comuni svizzeri Laupenstrasse 35 3001 Bern [email protected] Unione delle città svizzere Monbijoustrasse 8, Postfach 3001 Bern [email protected]

Gruppo svizzero per le regioni di montagna Seilerstrasse 4, Postfach 3001 Bern [email protected]

4. Gesamtschweizerische Dachverbände der Wirtschaft / associations faîtières de l‘économie qui œuvrent au niveau national/ associazioni mantello nazionali dell‘economia economiesuisse Hegibachstrasse 47 Verband der Schweizer Unternehmen Postfach Fédération des entreprises suisses 8032 Zürich Federazione delle imprese svizzere [email protected] Swiss business federation [email protected] Schweizerischer Gewerbeverband (SGV) Schwarztorstrasse 26 Union suisse des arts et métiers (USAM) Postfach Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) 3001 Bern [email protected] Schweizerischer Arbeitgeberverband Hegibachstrasse 47 Union patronale suisse Postfach Unione svizzera degli imprenditori 8032 Zürich [email protected] Schweiz. Bauernverband (SBV) Laurstrasse 10 Union suisse des paysans (USP) 5201 Brugg Unione svizzera dei contadini (USC) [email protected] Schweizerische Bankiervereinigung (SBV) Postfach 4182 Association suisse des banquiers (ASB) 4002 Basel Associazione svizzera dei banchieri (ASB) [email protected] Swiss Bankers Association Schweiz. Gewerkschaftsbund (SGB) Monbijoustrasse 61 Union syndicale suisse (USS) Postfach Unione sindacale svizzera (USS) 3000 Bern 23 [email protected]

9

Kaufmännischer Verband Schweiz Hans-Huber-Strasse 4 Société suisse des employés de commerce Postfach 1853 Società svizzera degli impiegati di commercio 8027 Zürich ste- [email protected] [email protected] Travail.Suisse Hopfenweg 21 Postfach 5775 3001 Bern [email protected]

5. Interessierte Organisationen / organisations concernées / organizzazioni interes- sate

Swiss Olympic Association Haus des Sports Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen Swiss Olympic Athletes Commission (SOAC) Herrn Marc Schneeberger Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen Aero-Club der Schweiz Lidostrasse 5 6006 Luzern Schweizer Alpen-Club SAC Monbijoustrasse 61 Postfach 3000 Bern 23 Schweizerischer Amateurringerverband c/o Daniel Hüsler Rötelberg 6122 Menznau Eidgenössischer Armbrustschützenverband c/o Gaby Nägeli Rankmattweg 17 4900 Langenthal

Swiss Athletics Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen Swiss Badminton Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen Swiss Baseball and Softball Federation c/o Monique Schmitt Birsmattstrasse 21 4106 Therwil Route d’Englisberg 5 Case postale 156 1763 Granges-Paccot Swiss Sliding Zürichstrasse 74 8340 Hinwil

10

Swiss Archery Association c/o Maël Loretan Rte d‘Anzère 8° 1974 Arbaz Swiss Curling Association Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen Velodrome Suisse Sportstrasse 44 2540 Grenchen Swiss Dance Sport Federation c/o Herbert Waller Alpenblick 6 6330 Cham Swiss Ice Hockey Federation Flughofstrasse 50 8152 Glattbrugg Swiss Ice Skating Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen Swiss-Fencing Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen Associazione svizzera di football ASF Worbstrasse 48 3074 Muri b. Bern Schweizerischer Golfverband Place de la Croix-Blanche 19 1066 Epalinges Schweizerischer Handball Verband Tannwaldstrasse 2 Postfach 1750 4600 Olten Schweizerischer Hochschulsport-Verband Universität St. Gallen Dufourstrasse 50 9000 St. Gallen Swiss Hockey Grisigenstrasse 6 6048 Horw Eidgenössischer Hornusserverband Geschäftsstelle EHV Ersingerstrasse 32 3422 Kirchberg Schweizerischer Inline Hockey Verband c/o Manuel Suter Am Bach 2 5643 Sins Schweizerischer Judo- und Ju-Jitsu-Verband Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen Schweizerischer Kanu-Verband Rüdigerstrasse 10 8045 Zürich Swiss Paralympic Committee (SPC) Haus des Sports Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen Swiss Karatedo Confederation c/o Marcel Suri Megglete 3 1792 Cordas

11

Swiss Karate Federation c/o Marianne Furrer Luzernerstrasse 82 6010 Kriens Geschäftsstelle Krummackerweg 9 4600 Olten Pentathlon Suisse c/o Peter Burger Brunnadernrain 3 3006 Bern Schweizerische Paraplegiker-Vereinigung Rollstuhlsport Schweiz Kantonsstrasse 40 6207 Nottwil Schweizerischer Verband für Pferdesport Papiermühlestrasse 40H 3000 Bern 22 PluSport – Behindertensport Schweiz Chriesbaumstrasse 6 8604 Volketswil Schweizerischer Rollhockeyverband Geschäftsstelle Kreuzackerweg 16 3250 Lyss Schweizer Rollsport Verband c/o G. Egli August Müllerstrasse 7 8134 Adliswil Swiss Rowing Brünigstrasse 182 A 6060 Sarnen Schweizerischer Rugby-Verband Rue Beau-Séjour 15 1003 Lausanne Swiss Sailing Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen Schweizer Schiesssportverband Lidostrasse 6 6006 Luzern Schweizerischer Schwimmverband Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen Eidgenössischer Schwingerverband c/o Rolf Gasser Rumendingenstrasse 1 3423 Ersigen Swiss Ski Worbstrasse 52 Postfach 252 3074 Muri b. Bern Sport Union Schweiz Rüeggisingerstr. 45 6020 Emmenbrücke Schweizerischer Squash Verband Sihltalstrasse 63 8135 Langnau am Albis Schweizer Taekwondo Verband c/o Walid Younes Chemin Neuf 6 1028 Préverenges

12

Schweizer Tauzieh-Verband c/o Ursula Gander Parkettistrasse 4 6374 Buochs Swiss Tennis Roger-Federer-Allee 1 Postfach 2501 Biel Swiss Table Tennis Haus des Sports Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen Swiss Triathlon Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen Schweizerischer Turnverband Postfach Federazione svizzera di ginnastica 5001 Aarau

Swiss Unihockey Haus des Sports Talgut-Zentrum 27 3063 Ittigen Swiss Volley Zieglerstrasse 29 3000 Bern 14 Schweizerischer Wasserski und Wakeboard Verband Chemin du Mont-de- Fourches 13B 1162 St. Prex Antidoping Schweiz Eigerstrasse 60 Antidoping Svizzera 3007 Bern Arbeitsgemeinschaft Schweizerischer Sportämter ASSA Sportamt der Stadt Bern Associazione Svizzera dei Servizi dello Sport ASSS Effingerstrasse 21 Postfach 8125 3001 Bern Société de la Loterie de la Suisse romande Avenue de Provence 14 Case postale 6744 1002 Lausanne Sport-Toto-Gesellschaft Lange Gasse 10, Postfach 4002 Basel swiss coach Dorfstrasse 27 Postfach 321 6043 Adligenswil SwissTopSport c/o atworx AG Gewerbestrasse 6 6330 Cham Lotteria intercantonale Swisslos Lange Gasse 20 4002 Basel Comité international Olymique CIO Route de Vidy 9 1007 Lausanne Fédération Internationale de Football Association FIFA FIFA-Strasse 20 8044 Zürich

13

Fédération International du Ski FIS Marc Hodler House Blochstrasse 2 3653 Oberhofen International Ice Hockey Federation IIFH Brandschenkenstrasse 50 Postfach 1817 8027 Zürich Tribunal Arbitral du Sport TAS/CAS Château de Béthusy Avenue de Beaumont 2 1012 Lausanne Union Cycliste Internationale UCI Ch de la Mêlée 12 1860 Aigle Union des Associations Européennes de Football UEFA Route de Genève 46 1260 Nyon

5.2 Lista dei partecipanti e sigle utilizzate

Tutti i Cantoni

Partito borghese democratico BDP

Partito popolare democratico PPD PPD

Unione democratica di centro UDC UDC

PLR. I Liberali Radicali PLR

Partito socialista svizzero PSS PS

Associazione dei Comuni svizzeri comuni

Unione delle città svizzere città

Unione svizzera delle arti e mestieri USAM

Unione svizzera degli imprenditori SAG

Travail.Suisse Travailsuisse

Swiss Curling Association Curling

Associazione svizzera di football ASF Swiss Karate Federation SKF Schweizerische Paraplegiker-Vereinigung SPV Swiss Rowing Rowing Swiss Swimming Swimming Swiss Sliding Sliding Swiss Volley Volley Société de la Loterie de la Suisse romande LoRo

14

Società Sport-Toto Sport-Toto Lotteria Intercantonale Swisslos Swisslos Comitato Internazionale Olimpico CIO World Lottery Association WLA Commissione delle lotterie e delle scommesse Comlot Comlot Transparency International Transparency Ministère public du canton de Vaud Ministère public VD

15