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ANNO XX NUMERO 213 DIRETTORE CLAUDIO CERASA MERCOLEDÌ 9 SETTEMBRE 2015 - € 1,50 Da Theo van Gogh a Charlie Hebdo. Anche il più noto comico olandese si autocensura e getta la spugna: “basta islam” Roma. A gennaio, dopo il massacro a Charlie Hebdo, il più famoso successa prima. Teeuwen ha detto di essere padre e che adesso deve la Giustizia Pieter Donner, che dopo quell’omicidio multiculturale si mo perso la libertà di parola. Come i cineasti che hanno dovuto cen- comico e cabarettista olandese, Hans Teeuwen, cinquant’anni passati essere più prudente. “Quel sentimento è diventato più forte in questi disse favorevole a reintrodurre la legge sulla blasfemia: “Forma una surare i lavori nelle dittature, ora dobbiamo inventare modi creativi a irridere tutto e tutti, aveva realizzato un video di quattro minuti in ultimi anni. L’artista che versa sangue di maiale su un Corano, in un car- bella squadra con Mohammed Bouyeri, che sfortunatamente non può per dire ciò che consideriamo importante senza farsi sparare e ucci- cui diceva: “Buona sera signore e signori, questo è il mio nastro suici- tone animato o in una battuta, ha un grosso problema. E’ importante essere qui con noi a causa di certi obblighi penali”, scherzò Teeuwen, dere”. Anche il vignettista preferito da Van Gogh, Gregorius Nekschot, riconoscere che la paura è lì. Ci sono persone che, nelle reazioni, mi- riferendosi al giovane marocchino che aveva tagliato la gola a Van Go- è uscito di scena. La sua vignetta più celebre mostra la scritta “Islam- DI GIULIO MEOTTI nimizzano l’importanza della libertà di parola. Che è molto peggio. Ma gh e inciso nel suo petto la lettera di rivendicazione dell’attentato. E’ sterdam” e un imam con un coltello fra i denti. Il nome nasce da Gre- da. Ho deciso di scrivere un delizioso finale alla mia vita, vale a dire l’influenza del terrore si estende fino al punto che dobbiamo comin- passato tanto tempo (e tanti vignettisti), giornalisti e scrittori sono sta- gorius, in onore di Gregorio IX Papa dell’Inquisizione, e la parola olan- morire per la libertà di parola. La lotta contro i fascioislamici deve con- ciare a pensare in modo diverso”. Teeuwen non è soltanto un famoso ti ammazzati o sono scomparsi, resi invisibili. Il comico olandese Theo dese Nekschot, che sta per “giustiziato alla nuca”. In un’intervista a tinuare, ridendo. Possiamo ancora dire il cazzo che vogliamo”. Ma la comico. Era anche l’amico più intimo di Theo van Gogh, il regista as- Maassen ha detto: “Teeuwen ha paura di ciò che potrebbe accadergli Volkskrant, il vignettista ha così spiegato la scelta di smettere di dise- lotta è durata poco. Hans Teeuwen ha appena annunciato: “Dobbiamo sassinato ad nel 2004 per il “Submission”. Assieme se dicesse quello che ha in mente”, e lo stesso Teeuwen ha ammesso gnare: “Posso essere di nuovo me stesso, non ho bisogno di essere mi- avere il coraggio di dire che la libertà di espressione non esiste più”. avevano realizzato il film “Interview”. Di Teeuwen l’orazione funebre che “siamo a corto di gente che parli in Olanda, e alcune persone mi sterioso sulla mia vita personale, non devo più preoccuparmi che la mia Lo ha fatto in occasione del lancio del suo nuovo disco, “Popstukken”. in omaggio all’amico e collega ucciso da un islamista, in cui invitava i guardano come il prossimo della lista”. “Il rischio di incidenti è diven- identità diventi nota. E’ la fine della paura”. Ma come ha ammesso Questo album, infatti, non contiene nessuna satira sull’islam, cosa mai suoi assassini a farsi avanti. Una sfida che lanciò anche al ministro del- tato troppo grande”. “Non ci resta che il coraggio di stabilire che abbia- Hans Teeuwen, è anche la fine della nostra libertà d’espressione. Il Papa e la pastorale low cost Ieri l’aborto, adesso il divorzio breve. La chiesa della misericordia di Francesco si è messa a correre rinunciando a proteggere laici e cattolici dai lupi del postmodernismo, buone intenzioni e fini santi a parte

eri l’aborto, adesso il divorzio breve. La considerata un ostacolo dalla gente comune, Ichiesa della misericordia si è messa a cor- dal gregge, in particolare dai poveri del mon- rere. Accoglie, accoglie, accoglie. E’ chiesa do, tra cui annovera non solo i derelitti delle orante, non giudicante. E’ chiesa della gra- periferie urbane ma anche i divorziati, chi vi- ve il famoso “dramma dell’aborto”, chi ama il DI GIULIANO FERRARA proprio stesso sesso, il popolo delle periferie tuità, perfino low cost. Il vescovo può scioglie- esistenziali che dalla chiesa si allontana se la re in un anno, anche meno, un matrimonio ri- chiesa non lo accoglie con amore. Non si per- velatosi spiritualmente nullo. Se ne può con- donano la corruzione, la pompa, la filologia li- trarre un altro, magari più di uno, e restare in turgica tradizionalista, il peccato di monda- comunione senza problemi e senza comples- nità o di formalismo delle élite, specie di quel- si. Il Papa, gesuita in chief, eccita riserve e op- le ecclesiastiche. Su tutto il resto si spande la posizioni che i giornali riferiscono forti e mi- dolcezza della chiesa missionaria, in uscita, nacciose, ma spesso così ben dissimulate che che predica un vangelo del gaudio, che indi- non si riesce a vederle, almeno nella gerar- ca un Dio che ride e ama senza ammonimen- chia, ma trionfa nei cuori dei fedeli ti diretti al cuore carnale dell’umanità. e nel secolo, nella sua cultura e Oggi nessuno potrebbe più scrivere nei suoi giornali, radio, televisio- il “Diario di un curato di campa- ni, social media. Francesco ha gna”, famoso racconto tragico di sempre la ragionevolezza dal- Georges Bernanos, oppure “Il la sua, è sempre in continuità gesuita perfetto” di Furio con i predecessori, non rin- Monicelli, altra epopea nega, non altera, anzi è teo- del peccato imbrigliato logicamente un conservato- nelle inibizioni della dot- re, dicono i preti del dissen- trina e della prassi pasto- so oltranzista radunati in rale d’antan. Erano gli un fascicoletto di MicroMe- anni Trenta o gli anni ga; ma la sua pastorale del Cinquanta, il cuore di un perdono ha sfondato, e al secolo ferrigno e malin- Pontefice tocca il privilegio di conico. Un Papa venuto essere nel solco della chiesa di cui dal Cinquecento misti- è figlio e al tempo stesso in un campo o co, nutrito della spiri- ospedale da campo rivoluzionario in cui le fe- tualità di san Pietro Fa- rite si curano sola fide, sola scriptura, il famo- vre, il primo prete gesuita che predicava gli so vangelo sine glossa, sulla scia dell’alter Ch- Esercizi ignaziani e le mozioni dell’anima nel- ristus, Francesco il grande santo, che si spo- l’Europa attraversata dal luteranesimo, anche gliò dei suoi beni, riaggiustò la sua chiesa e le lui sola fide e solus Christus, è la risorsa ulti- diede nuova vita parlando con gli uccellini, i ma di una chiesa piagata dall’attacco tempo- lupi, la luna, il Soldano, preparandosi con le ralista: la riconquista e la conversione devo- stimmate e la teologia della povertà a sora no- no usare mezzi che non abbiano nulla di cor- stra morte corporale. rezionale, di polemico, di dialettico e di razio- Naturalmente esagero con le iperboli, dun- nale, mezzi non formalistici, slegati dal peso que semplifico, volgarizzo in modo saccente e insopportabile della vecchia e polverosa idea impertinente, ma davvero non sono minima- del sacramento, dal cosiddetto dottrinarismo. mente polemico. La chiesa di Francesco è La rinuncia di Benedetto XVI e l’elezione di contro l’aborto, lo considera tuttora un pecca- un gesuita argentino sono state una cosa seria, to. E’ per il matrimonio tra uomo e donna, co- che ha delle conseguenze. Il problema è che me si dice aperto alla procreazione, è per la il cristianesimo che ne risulta è privo di con- promessa definitiva, l’attesa anziché la produ- seguenze, seduce con la misericordia il mon- zione seriale e medicalmente congegnata di fi- do estraneo all’idea regolativa di una giusti- gli di tutti i tipi, à la carte, in ogni tipo possi- zia divina. Si perdono ammennicoli letterali- bile di coppia (per adesso siamo a due, anche sti e canonistici, si rinnova la spinta spiritua- nella cultura secolarista, poi vedremo). La le, ma il sale della terra rischia alla fine di ri- chiesa cattolica è sempre la stessa, si occupa sultare insipido. La salvezza della chiesa, for- (segue a pagina quattro) della salvezza delle anime, non rinuncia a dir- se. Quella delle anime, lo si spera. La rovina di si diversa dal way of life dei postmoderni ma una cultura della contraddizione etica e del non vuole essere percepita come estranea. cristianesimo come ossatura della civiltà oc- Considera ideologico, in senso culturale e an- cidentale, con una chiesa capace di discipli- che in senso religioso, tutto quello che non fa narsi e disciplinare, proteggendo laici e catto- riferimento diretto allo svuotamento mistico lici dai lupi del postmodernismo, questo mi dei cuori, alla fede come fede personale, non sembra sempre più probabile, buone intenzio- vuole che la mediazione dei sacramenti sia ni e fini santi a parte. Nozze nulle in tempi record La rivoluzione matrimoniale del Papa per “la salvezza delle anime”

Roma. Il Papa ha riformato il processo ca- la nullità del matrimonio, oppure da lui la nonico per le cause di dichiarazione di nul- causa viene rimessa a processo ordinario”. lità matrimoniale. Francesco cambia, con i L’appello è sempre possibile, a patto che non motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus e Mi- sia “meramente dilatorio”. Una struttura, in- tis et misericors Dominus Iesus le norme, come somma, “molto agile e perciò veloce”, anche prima di lui avevano fatto solo Benedetto se il prelato uditore della Rota, mons. Alejan- XIV e Pio X. Una decisione “presa con gra- dro W. Bunge, ha auspicato che non si parli di vità ma anche con grande serenità”, dopo “processo sommario”. Per quanto riguarda il aver anche consultato “quattro grandi esper- processo ordinario, la novità maggiore è l’e- ti i cui nomi rimarranno segreti”, ha spiega- liminazione della doppia sentenza conforme to durante la conferenza stampa di rito mons. per dichiarare la nullità: “Non è più obbli- Pio Vito Pinto, decano della Rota romana e gatorio appellare ex officio a un secondo gra- presidente della commissione speciale per do”, anche se nulla toglie che il ricorso sia la riforma del processo matrimoniale canoni- sempre lecito. Con una precisazione, una co istituita un anno fa. E’ il cardinale France- “grossa novità”, secondo le parole usate dal sco Coccopalmerio, presidente del Pontificio porporato canonista: “Se l’appello risulta consiglio per i Testi legislativi, a elencare le manifestamente dilatorio”, il tribunale colle- novità, che sono tante e tutte rilevanti. Innan- giale infatti dovrà “confermare con proprio zitutto, la premessa d’obbligo: “Non si tratta decreto la sentenza di prima istanza”. Per di un processo che conduce all’annullamen- dirla con mons. Bunge, “l’appello può essere to del matrimonio. Si tratta di un processo respinto in caso di evidente mancanza di ar- che conduce alla dichiarazione di nullità. In gomenti”. Non ci sono cambiamenti per altre parole, si tratta di vedere se un matri- quanto attiene ai compiti del difensore del monio è nullo e poi, in caso positivo, dichia- vincolo, che avrà sempre il compito di “pro- rarne la nullità”. La nuova normativa – ispi- porre ogni genere di prove, di eccezioni, di ri- rata a un criterio di collegialità – pone al cen- corsi e appelli che, nel rispetto della verità, tro il vescovo diocesano, che è giudice nella favoriscano la difesa del vincolo sia nelle sua chiesa particolare e che assume un ruo- cause di nullità del matrimonio che dello lo decisivo nel nuovo processus brevior, il pro- scioglimento del matrimonio rato, ma non cesso breve: trenta giorni (più ulteriori quin- consumato”. Uno snellimento delle procedu- dici di proroga) per arrivare a sentenza. In re che ha incontrato l’opposizione di alcuni questo caso, il vescovo sarà giudice unico. Di- settori più conservatori dell’episcopato mon- nanzi a lui, la causa sarà introdotta da en- diale, che nei giorni scorsi avevano paventa- trambe le parti, “le quali pertanto devono es- to il rischio di aprire le porte al “divorzio cat- sere entrambe convinte della nullità del ma- tolico”. Il decano della Rota rispedisce al trimonio”. La sentenza, ha chiarito Coccopal- mittente ogni ragionamento di questo tipo: merio, “è emanata dallo stesso vescovo dio- “La nostra massima legge, qui perseguita, è cesano se raggiunge la certezza morale circa la salvezza delle anime”. (segue a pagina due) ANNO XX NUMERO 213 - PAG 2 IL FOGLIO QUOTIDIANO MERCOLEDÌ 9 SETTEMBRE 2015

I DUBBI SUI TROPPI POTERI CONFERITI AI VESCOVI DIOCESANI Il Papa toglie ai padri sinodali un motivo per darsele di santa ragione (segue dalla prima pagina) sto, su cui si è voluto soffermare mons. Luis scritto che la riforma di Francesco annun- questo è ormai un fatto compiuto”. A ogni Durante la conferenza stampa è stato af- Francisco Ladaria Ferrer, gesuita e segreta- ciata ieri “ridurrà l’enfasi sulla questione modo, i due motu proprio rappresentano fermato che il Pontefice ha deciso di pro- rio della congregazione per la Dottrina del- della comunione per i divorziati risposati al solo un primo passo: “Sembra necessario, mulgare le modifiche al codice di diritto la fede: “Il matrimonio è uno, si possono prossimo Sinodo”. E questo perché “antici- oltre a qualche aggiornamento piuttosto di canonico prima del Sinodo sulla famiglia unire in matrimonio soltanto un uomo e una pando il compromesso”, il Pontefice ha re- natura dottrinale, una integrazione con ca- perché era evidente il consenso pressoché donna”, ha detto, aggiungendo che “il matri- so “meno incandescente il dibattito sulla noni sulla famiglia”, ha detto il cardinale unanime sui cambiamenti da adottare. Una monio è anche indissolubile, così è stato in- comunione ai divorziati risposati”, garan- Coccopalmerio, osservando che “il codice unanimità che, però, non pare sussistere, segnato da Gesù e abbiamo nei Vangeli nu- tendo al contempo che “il Sinodo non si im- latino dovrebbe dare spazio non solo al sa- se si legge il paragrafo 115 dell’Instrumen- merose testimonianze di questo insegna- pantanerà nella discussione di ciò che po- cramento del matrimonio, bensì anche al- tum laboris diffuso lo scorso giugno: se sul- mento”. Ladaria Ferrer ha però posto l’ac- trebbe sembrare un annullamento, perché la famiglia”. Senza dimenticare, poi, “il l’eliminazione della doppia sentenza cento sul rischio concreto che le diverse problema delle nuove normative civili rela- conforme non c’erano troppe resistenze, sensibilità dei vescovi-giudici producano tive a matrimonio e famiglia, spesso incom- sui poteri da assegnare al vescovo diocesa- sentenze difformi su casi simili: “Anche se patibili con la dottrina e la disciplina del- no sì. Si legge infatti che “non riscuote una- i processi si devono svolgere nelle diverse la chiesa, però di fatto esistenti” e che han- nime consenso la possibilità di un procedi- diocesi, e non potrebbe essere altrimenti, no un impatto sull’ordinamento canonico. mento amministrativo sotto la responsabi- le regole, con le necessarie distinzioni fra Il problema è come reagire a tali normati- lità del Vescovo diocesano, poiché alcuni l’oriente e l’occidente, sono le stesse per ve. “Un solo caso, tra i più semplici: nelle ne rilevano aspetti problematici”. Per il de- tutta la chiesa. E’ il Papa con la sua auto- legislazioni in cui le coppie omosessuali cano della Rota, mons. Pinto, è fondamen- rità che le stabilisce sia per le chiese orien- possono adottare, se una coppia omoses- tale che i vescovi siano stati investiti di fi- tali come per quella latina. Il potere delle suale vuole battezzare il bambino, come si ducia da parte del Papa che “non fa sconti chiavi di Pietro rimane sempre immutato”. deve procedere?”. Le risposte, è la promes- sul vincolo sacramentale”. Un punto, que- Il vaticanista americano John Allen ha sa, non tarderanno ad arrivare. (mat.mat)