Comune Di Calcinaia

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Comune Di Calcinaia Inventario dell’archivio storico postunitario del Comune di Calcinaia a cura di Monica Biondi AVVERTENZE PER LA CONSULTAZIONE Per una più completa comprensione del contenuto dell’archivio ed un migliore utilizzo dell’inventario è necessario spiegare alcune delle scelte fatte nella fase preliminare del lavoro e dei criteri utilizzati nel riordino e nella descrizione delle singole unità archivistiche. Le serie individuate sono state mantenute aperte, prevedendo una numerazione autonoma per ciascuna di esse così da poter recepire il materiale versato dall’archivio di deposito. La documentazione riconducibile allo Stato Civile, che costituisce una parte consistente e distintiva dell’archivio, anche in riferimento alla sua collocazione fisica, è stata suddivisa in serie autonome. E’ stata segnalata anche la documentazione che, seppure cronologicamente non antecedente a 40 anni, si conservava all’interno di buste o registri iniziati entro il 1960. Per quanto riguarda il livello di descrizione si è stabilito di procedere ad un livello più o meno analitico in rapporto alla tipologia documentaria, ritenendo di fornire indicazioni più precise laddove si trattasse di materiale non inquadrabile in una precisa categoria di contenuto. Sul piano della descrizione fisica dei pezzi, invece, si è deciso di non riportare le annotazioni esterne presenti sui registri perché generalmente ridondanti rispetto alla definizione del contenuto, ma di trascrivere solo quelle segnate sulle buste, in quanto appunto indicative del contenuto, spesso eterogeneo, e utili per una più rapida individuazione dei pezzi. Nella scelta dell’impostazione grafica delle schede descrittive si è voluto mantenere una certa uniformità con l’inventario informatizzato, realizzato con l’utilizzo del software Sesamo e consultabile in rete. Infatti, quasi sempre, la descrizione delle singole unità archivistiche è preceduta dall’indicazione della serie a cui appartengono (questo, peraltro, rende più immediato il legame tra i pezzi e la serie a cui si riconducono). In altri casi, dove si rendeva opportuno un richiamo diretto al contenuto, il nome della serie è stato sostituito da un titolo orientativo in questo senso. 2 TAVOLA DELLE ABBREVIAZIONI c. = carta cc. = carte p. = pagina pp. = pagine n.n. = non numerate v. = verso r. = recto cat. = categoria art. = articolo n. = numero nn. = numeri […] = per segnalare brani omessi (…) = per segnalare brani omessi “ “ = per segnalare la trascrizione letterale del testo SIGLE UTILIZZATE ASCC: Archivio storico Comune di Calcinaia R. D. = Regio Decreto T. U. = testo unico D.lg. = decreto legislativo L. = legge 3 INTRODUZIONE L’archivio storico postunitario raccoglie la documentazione prodotta dal Comune a partire dal 1865 (data che segna l’unificazione amministrativa del Regno d’Italia) fino al termine previsto dal D.lgs. 490/99 (legislazione archivistica), il quale stabilisce che ogni documento entri a far parte dell’archivio storico dopo quaranta anni dalla conclusione della pratica di cui fa parte. Nell’ambito di questo lavoro di riordino e di inventariazione, per ragioni di opportunità e praticità, si è scelto di circoscrivere l’intervallo temporale, facendo oggetto della riorganizzazione in serie e della descrizione analitica le unità archivistiche prodotte fino al 1960. Il materiale documentario si conserva in un locale appena fuori dal centro del paese, sulla via Vicarese. Prima di trovare sistemazione nella sede attuale, per altro non ottimale dal punto di vista della sicurezza, l’archivio è stato oggetto di diversi spostamenti che hanno probabilmente provocato qualche dispersione ed una certa confusione delle carte. Perdite di materiale particolarmente gravose si sono senz’altro verificate durante la seconda guerra mondiale, quando i locali adibiti ad archivio, all’interno del palazzo comunale, furono pesantemente danneggiati 1. Nella corrispondenza degli anni successivi tra l’amministrazione comunale e le autorità competenti non mancano i riferimenti alla condizione particolarmente disordinata dell’archivio, descritto come un ammasso di volumi, inserti, fascicoli in cui non è più possibile riconoscere le serie e tantomeno reperire singoli documenti. Lo stato dell’archivio risulta aggravato dalle “manipolazioni e asportazioni” (si parla addirittura di saccheggio) compiute da parte di estranei sempre nel periodo bellico. Il funzionario dell’archivio di stato di Pisa, che visita l’archivio nel 1950, fa presente l’assenza di un inventario e sollecita un intervento di riordino, del resto già suggerito nel 1933 2. La documentazione venne riordinata, parte nel 1950 e parte nel 1955, ad opera di alcuni impiegati comunali 3. Scarti di materiale sono stati deliberati negli anni 1933, 1936, 1955, 1965, 1995 4. La frammentarietà che oggi si riscontra in alcune serie dell’ archivio, che appaiono particolarmente lacunose, è da ricondurre alle perdite di materiale documentario a cui si è fatto riferimento. Tuttavia le dispersioni si sono verificate solo limitatamente ad alcune serie, mentre altre sono giunte fino a noi nella loro interezza. Si può ipotizzare, dunque, che il materiale fosse conservato in luoghi distinti. Negli ultimi decenni l’archivio ha subito diversi spostamenti che hanno sicuramente accentuato il disordine delle carte e provocato ulteriori dispersioni. Nel 1988, in occasione dei lavori di restauro del palazzo comunale, fu trasferito in un fabbricato preso in affitto dal Comune posto anch’esso sulla via Vicarese ed adibito anche a magazzino e garage dei mezzi comunali. Con deliberazione del 2 giugno 1992 la Giunta Municipale, “vista l’urgenza di procedere alla realizzazione delle opere occorrenti per lo spostamento del magazzino e dell’archivio”, stabilisce lo spostamento di quest’ultimo al primo piano dei locali del fabbricato ex Guidi, di proprietà comunale, in via Piave a Fornacette. Al 1997 risale, infine, l’ultimo trasferimento del materiale in un fondo in locazione al Comune, dove oggi si trova, disposto su scaffali metallici, insieme all’archivio di deposito. Fanno eccezione gran parte delle unità archivistiche riconducibili alle serie dello Stato civile (“Atti di Nascita”, “Atti di Matrimonio”, “Atti di Morte”, “Atti di Cittadinanza”, “Indici decennali ai registri di Cittadinanza, delle Nascite, dei Matrimoni, dei Morti”, “Registro della Popolazione” 5) che si conservano nel Palazzo Comunale, parte in un armadio al secondo piano, parte all’interno dell’ufficio di stato civile e anagrafe. Attualmente l’archivio risulta composto da 1489 unità archivistiche distribuite in 36 serie. Oltre a queste, che fanno parte della documentazione prodotta direttamente dal Comune, sono stati rinvenuti anche gli archivi di alcuni enti, associazioni ed istituzioni che hanno gravitato attorno alla realtà comunale. Mi riferisco agli archivi aggragati dell’ Ente Comunale di Assistenza (69 unità; 1937-1965), del Consorzio Idraulico Fosso Giuntino (50 unità; 1865-1975) e del Consorzio Idraulico Fosso S. Lorenzo (4 unità; 1887-1909), e agli archivi del Giudice Conciliatore (16 unità; 1867-1971), del Comitato di Liberazione Nazionale (8 unità; 1944-1946), della Società Operaia di Mutuo Soccorso (6 unità; 1887-1949), della Società Cooperativa di Consumo (2 unità; 1941-1942), della Società Cooperativa Terrazzieri (3 unità; 1912-1947). Complessivamente comprendono 156 pezzi, anche se la loro consistenza è variabile; in alcuni casi è piuttosto esigua, come nel caso degli archivi del Consorzio Fosso S. Lorenzo e della Società Cooperativa di Consumo, anche perché l’attività di alcuni di questi enti o associazioni 1 “Durante la guerra, in seguito ad azioni belliche, la stanza destinata all’archivio ebbe a subire gravissimi danni e segnatamente il crollo della parete che dà sulla piazza. In conseguenza di ciò le carte ne risentirono sfavorevolmente e una buona parte è tuttora ammucchiata alla rinfusa così come fu recuperata dalle macerie”, ARCHIVIO DELLA SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA TOSCANA , Calcinaia , relazione del dott. Mormone dell’Archivio di Stato di Pisa, Pisa, 23 giugno 1950. 2 Cfr. Ibidem . 3 Cfr. ASCC, Postunitario, Carteggio degli affari comunali , n. 235. 4 Cfr. rispettivamente: deliberazioni del Podestà, 13 aprile 1933, 10 gennaio 1936, deliberazioni della Giunta Municipale, 29 marzo 1965, 12 dicembre 1995. 5 Solo le unità n. 2-7, 13-14 4 fu circoscritta a brevi periodi di tempo. In ogni caso non c’è dubbio che costituiscano, al pari dell’archivio comunale propriamente detto, un patrimonio significativo per la storia particolare della comunità di Calcinaia. Per quanto riguarda la condizione materiale delle unità archivistiche, si può dire che il quadro complessivo risulta soddisfacente: per lo più sono stati riscontrati danneggiamenti dovuti all’uso o all’esposizione all’umidità. Nella maggior parte dei casi, allo stato attuale, la leggibilità del contenuto non appare compromessa. Fanno eccezione molti dei registri contenenti i bilanci di previsione, che presentano macchie di muffe molte estese ed avrebbero bisogno di un intervento quanto meno conservativo; e parte del materiale dell’ Ente Comunale di Assistenza, in condizioni decisamente precarie, sempre dovute all’umidità. Sarebbe indispensabile un immediato intervento di restauro. Nel 1997 l’archivio è stato oggetto di ordinamento e inventariazione da parte della cooperativa Itinera limitatamente alla corrispondenza ed ai protocolli delle deliberazioni del Consiglio e della Giunta Municipale. Le unità archivistiche precedentemente descritte sono confluite, dopo un’ opportuna
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