Parrocchia di Santa Margherita in Bocenago. Inventario dell'archivio storico (1341 - 2012)

a cura di Cooperativa Koinè

Provincia autonoma di , Soprintendenza per i Beni Culturali, in collaborazione con Archivio Diocesano Tridentino

Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati effettuati per incarico e con la direzione della Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio Diocesano Tridentino; la redazione dell'inventario è stata curata da Cinzia Groff, Francesca Tecilla, Elena Bertagnolli e Ornella Bolognese socie della cooperativa Koinè e ultimata nel febbraio 2014.

L'intervento è stato realizzato utilizzando il Sistema informativo degli archivi storici del . Le schede sono state compilate secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006. Relativamente alla descrizione delle singole unità archivistiche sono stati usati i seguenti criteri: - il titolo originale del documento è riportato tra virgolette; - nella trascrizione dei titoli si sono ricondotti all'uso moderno i segni d'interpunzione, i segni diacritici, le lettere maiuscole e minuscole e si sono sciolte le abbreviature; - le ricostruzioni di titoli, di date ed eventuali altre integrazioni sono state indicate tra parentesi quadre; - di ogni unità archivistica si sono indicati gli estremi cronologici, la definizione archivistica e il numero delle carte.

In particolare per i registri:

- in presenza di più titoli originali, si è scelto quello più significativo, specificandone la posizione solo se esso non appare all'esterno; - si è riportata, ove presente, la numerazione originaria per carte o per pagine; se assente si è dato il computo delle carte scritte, facendo seguire al numero l'espressione "non numerate" (n.n.); - la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte viene espressa mediante la locuzione "carte sinistra - destra" (cc. sd); - in presenza di una numerazione non omogenea si è indicato il computo totale delle carte scritte, specificando di seguito, tra parentesi tonde, il tipo di numerazione presente (parziale, varia, imprecisa); - si è indicata tra parentesi la presenza di carte bianche, tranne quelle esistenti in fine registro.

Nelle citazioni, l'unità archivistica è individuata dal nome del , dal nome della serie e dal numero che indica la posizione dell'unità all'interno della serie. Ad ogni unità archivistica è inoltre associata una segnatura, scritta nel margine sinistro in alto e applicata sul pezzo, che indica la collocazione fisica del pezzo all'interno della serie. Questa è costituita da una lettera alfabetica maiuscola diversa per ogni fondo, dal numero corrispondente alla serie, dal numero del pezzo in inventario e, eventualmente, dal numero della busta-contenitore.

Nella descrizione delle unità archivistiche si è fatto ricorso alle seguenti abbreviazioni e sigle: c., cc. carta, carte recto - verso cc. sd carte sinistra - destra, cioè con la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte n., nn. numero, numeri n. n. non numerato/e num. orig. numerazione originale p., pp. pagina, pagine tit. dorso titolo dorso tit. int. titolo interno

ADT Archivio Diocesano Tridentino

Alla fine dell'inventario si trovano indici relativi a: persone, toponimi, istituzioni e cose notevoli. Ad ogni lemma dell'indice sono associati i numeri che indicano la posizione del lemma stesso nell'inventario; tali numeri sono collocati tra parentesi graffe, accanto alle introduzioni e alle unità archivistiche, in alto a destra. Le voci dell'indice si riferiscono esclusivamente a quanto riportato nel presente inventario, senza ulteriori ricerche e approfondimenti critici.

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Sommario

Parrocchia di Santa Margherita in Bocenago, 1341 - 2012 ...... 6 Curazia di Santa Margherita ...... 9 Parrocchia di Santa Margherita...... 12 Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, 1341 - 2012...... 15 Registri dei nati e battezzati e dei matrimoni, 1765 - 1845 ...... 16 Registri dei nati e battezzati, 1801 - 1994 ...... 17 Registri dei matrimoni, 1846 - 1968...... 19 Registri dei morti, 1800 - 2012...... 21 Indici dei nati e battezzati, matrimoni e morti, sec. XX prima metà ...... 23 Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti all'estero, 1912 - 1936...... 24 Registri dei cresimati, 1912 - 2011...... 25 Stati delle anime, 1865 - sec. XX prima metà ...... 26 Registri degli sponsali, 1908 - 1941 ...... 28 Registri degli avvisi e delle pubblicazioni matrimoniali, 1902 - [1964]...... 29 Atti matrimoniali, 1945 - 1963 ...... 31 Carteggio e atti attinenti all'anagrafe, 1817 - 1952...... 32 Diari delle messe avventizie, 1850 - 1960...... 33 Registri dei legati, [1864] (con annotazioni fino al 15 dicembre 1956) ...... 35 Registri degli adempimenti degli oneri missari, 1779 - 1983...... 36 Registri delle elemosine e delle offerte, 1866 - 1936 ...... 37 Registri degli iscritti ad associazioni ed opere pie, 1865 - sec. XX seconda metà ...... 38 Protocolli degli esibiti, 1864 - 1956...... 39 Carteggio e atti ordinati, 1479 - 1964...... 40 Carteggio e atti, 1341 - 1964 ...... 49

Primissaria di Bocenago ...... 52 Primissaria di Bocenago, 1831 - 1963...... 54 Registri delle rese di conto, 1831 - 1878 ...... 55 Registri di cassa, 1954 - 1963...... 56 Resoconti, 1862 - 1963...... 57

Chiesa di Santa Margherita...... 58 Chiesa di Santa Margherita in Bocenago, 1640 - 1977 ...... 61 Registri delle rese di conto dei massari, 1640 - 1878 ...... 62 Registri di cassa, 1866 - 1963...... 64 Resoconti, 1832 - 1977...... 65 Carteggio e atti, 1766 - 1963 ...... 67

Beneficio Bartolomeo Franzelli...... 68 Beneficio Bartolomeo Franzelli in Bocenago, 1861 - 1977 ...... 70

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Resoconti, 1950 - 1977...... 71 Carteggio e atti, 1861 - 1964 ...... 72

Confraternita della Dottrina cristiana...... 73 Confraternita della Dottrina cristiana in Bocenago, 1750 - 1950 ...... 75 Registri di amministrazione, 1750 - 1936...... 76 Registri degli iscritti, 1921 - 1950 ...... 77

Confraternita del Santissimo Sacramento ...... 78 Confraternita del Santissimo Sacramento in Bocenago, 1735 - 1985...... 80 Registri delle rese di conto dei massari, 1735 - 1807 ...... 81 Registri di amministrazione, 1831 - 1936...... 82 Registri degli iscritti, 1908 - 1985 ...... 83 Registri di cassa, 1950 - 1964...... 84 Registri dei verbali delle riunioni, 1937 - 1982 ...... 85

Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco ...... 86 Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco in Bocenago, 1874 - 1921...... 88 Registri delle deliberazioni, 1874 - 1913...... 89 Registri di cassa, 1874 - 1921...... 90

Fostini, Giuseppe ...... 91 Documentazione privata di don Giuseppe Fostini da Bocenago, 1900 - 1924 ...... 92 Carteggio e atti, 1924...... 93 Diari di viaggio, 1900 - 1912...... 94

Comunità di Bocenago...... 98 Documentazione dell'archivio della comunità di Bocenago, 1701 - 1779...... 99 Registri delle rese di conto dei consoli, 1701 - 1779...... 100 Registri della carità, 1715 - 1776...... 101

Indici ………………………………………………………………………………………………………………… 101

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Albero dei soggetti produttori

Curazia di Santa Margherita, Bocenago, 1764 dicembre 17 - 1921 ottobre 27 Successori: Parrocchia di Santa Margherita, Bocenago, 1921 ottobre 28 - E' filiale di : Parrocchia di San Vigilio, , sec. XIII -

Parrocchia di Santa Margherita, Bocenago, 1921 ottobre 28 - Predecessori: Curazia di Santa Margherita, Bocenago, 1764 dicembre 17 - 1921 ottobre 27 Assorbe : Chiesa di Santa Margherita, Bocenago, [ante 1427] - 1987 gennaio 24 Assorbe : Beneficio Bartolomeo Franzelli, Bocenago, 1703 luglio 14 - 1987 gennaio 24

Primissaria di Bocenago, Bocenago, 1850 - 1987 gennaio 24

Chiesa di Santa Margherita, Bocenago, [ante 1427] - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di Santa Margherita, Bocenago, 1921 ottobre 28 -

Beneficio Bartolomeo Franzelli, Bocenago, 1703 luglio 14 - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di Santa Margherita, Bocenago, 1921 ottobre 28 -

Confraternita della Dottrina cristiana, Bocenago, 1750 settembre 27 - ante 2004

Confraternita del Santissimo Sacramento, Bocenago, 1731 aprile 1 - ante 2004

Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco, Bocenago, 1873 agosto - ante 2004

Fostini, Giuseppe, Bocenago, 1864 settembre 28 - 1929 marzo 25

Comunità di Bocenago, Bocenago, [sec. XIII] - 1810 [agosto 31] Gestisce : Amministrazione dei legati pii di Bocenago, Bocenago, [1711] - 1973 E' assorbito da : di Fisto, Fisto (Spiazzo), 1810 settembre 22 - 1820 dicembre 31 E' assorbito da : Frazione di Bocenago, Bocenago, 1810 - 1820

5 superfondo Parrocchia di Santa Margherita in Bocenago, 1341 - 2012 {1}

registri 75, fascicoli 31; metri lineari 4.0

Storia archivistica L'archivio storico della parrocchia di Bocenago si trovava, al momento del presente intervento di riordino, nella vecchia canonica parrocchiale. Parte della documentazione era conservata in un armadio metallico e parte in una credenza; altri documenti si trovavano in un armadio di legno nel ripostiglio. L'archivio verrà ricollocato in ambiente e arredi idonei alla conservazione nella canonica di Caderzone insieme agli archivi di e Caderzone. La documentazione più antica si trovava raccolta in teche numerate originariamente da I a XII (mancano le teche VI e VIII) riportanti al loro esterno un titolo con l'indicazione sommaria del contenuto. Al loro interno, in alcuni casi, vi erano fascicoli o mazzi riportanti titoli spesso di mani diverse e corrispondenti all'indicazione esterna. Si segnala che molta documentazione nel corso degli anni è stata estrapolata dalle teche e si trova frammista ad altre carte dell'archivio. La formazione delle teche è presumibilmente opera del curato don Francesco Ermon che, al momento del suo arrivo a Bocenago nel 1907, aveva riordinato quanto gli era stato consegnato raggruppando nelle teche anche fascicoli titolati precedentemente dagli altri curati, in particolare da don Antonio Maffei, curato a Bocenago dal 1864 al 1890. E' comunque attribuibile con certezza a don Ermon la scrittura presente sulle teche. In occasione della consegna del 18 ottobre 1911 al suo successore don Alfonso Facchini si legge al punto 32: "N. 11 teche contenenti atti matrimoniali , atti curaziali, testamenti e documenti e stabili della chiesa e della primissaria ..." (1). La Commissione Beni Culturali dell'8 giugno 1994 ha dichiarato l'archivio parrocchiale di interesse storico.

Lingua Italiano; latino; tedesco

Criteri di ordinamento e inventariazione Come riferimento metodologico generale per l'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio storico della parrocchia di Bocenago ci si è attenuti a quanto indicato nelle "Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento e inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi" approvate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione 29 marzo 1993, n. 3692, parte prima, punto 3, che fa riferimento alla C.M. del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli Archivi di Stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari". Il presente lavoro ha comportato tre momenti principali: la schedatura, l'ordinamento e l'elaborazione finale. In fase iniziale sono stati schedati tutti i pezzi rinvenuti nell'archivio parrocchiale rispettando le unità preesistenti. Per quanto riguarda l'ordinamento poiché non è stato possibile ricostruirne uno preesistente, si sono individuate le varie attività svolte dal parroco e le amministrazioni che nella parrocchia operano sotto la sua diretta o indiretta responsabilità. Le valutazioni, le scelte e le operazioni occorse nel presente lavoro di riordino sono state comunque concertate con il direttore dell'Archivio Diocesano Tridentino e con il referente della Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento.

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Condizioni di accesso In base alle "Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana" la consultazione dei documenti riguarda esclusivamente la documentazione dichiarata di interesse storico. La consultazione di documenti di carattere riservato, relativi a situazioni puramente private di persone, è regolata in termini di legge statale (D. L. 30/6/03 n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali") richiamata dal "Testo unico provinciale dei Beni Culturali" (L. P. n. 1/2003). Ai titolari degli archivi viene riservato il giudizio sulla consultabilità dei documenti che possono ledere il riserbo dovuto alle persone e comunque solo ad essi, o ad operatori autorizzati, è concessa la facoltà di accedere alla parte relativa all'anagrafe. Inoltre, in base alle suddette "Intese", la consultazione da parte degli studiosi deve comunque avvenire mediante motivata richiesta da inoltrarsi al titolare dell'archivio tramite l'Archivio Diocesano, il quale dovrà inviare al servizio provinciale competente l'elenco delle autorizzazioni rilasciate.

Condizioni di riproduzione La riproduzione (fotoriproduzione, microfilmatura, ecc.) dei documenti conservati nell'archivio parrocchiale è consentita previa autorizzazione da parte del titolare dell'archivio stesso, sentito il parere e avuto il consenso dell'incaricato diocesano per gli archivi parrocchiali. L'Ordinariato consente alla Provincia la microfilmatura dei documenti al fine di costituire copie di sicurezza che saranno conservate presso l'Archivio provinciale.

Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 69

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888 COPPOLA G., GRANDI C. (a cura di), La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, Bologna, 1989 GRANDI C. (a cura di), La riconta delle anime (1987-2006): il sacro, il sociale e il profano nelle fonti normative confessionali, Atti del convegno (Trento 3-4 aprile 2008), Roma, 2011 SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989

Fonti normative Circolare del Ministero dell'Interno 25 giugno 1966, n. 39, Norme per la pubblicazione degli inventari Codice di diritto canonico (1983) Decreto arcivescovile 10 febbraio 1993, istituzione dell'Archivio Diocesano Tridentino Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 29 marzo 1993 n. 3692, Approvazione delle direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento ed inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi (art. 28, comma 2 L.P. 14 febbraio 1992, n. 11) Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 27 agosto 1993, n. 11704, Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana

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Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali Codice in materia di protezione dei dati personali, D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196

Norme o convenzioni La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5.3.

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Ente Curazia di Santa Margherita {2} 1764 dicembre 17 - 1921 ottobre 27

Luoghi Bocenago (TN)

Archivi prodotti Fondo Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, 01/01/1341 - 31/12/2012

Storia Il paese di Bocenago si trova su un terrazzamento situato sulla sponda sinistra del fiume Sarca. La chiesa dedicata a Santa Margherita, della quale si trova notizia già negli atti visitali del 1537 (1), è molto antica e sorge all'estremità nord del paese. Nella sagrestia sono conservate pitture che riportano la data 1427, anno in cui avvenne il primo ampliamento. L'attuale edificio è il risultato di una serie di successivi interventi di ingrandimento l'ultimo dei quali, attuato su progetto dell'architetto Pietro Parolari da Seo, si colloca tra il 1870 e il 1874. Il 2 settembre 1730, su richiesta della comunità di Bocenago, il vicario generale del vescovo i Trento Francesco Martini, concesse la facoltà di erigere il tabernacolo nella chiesa (2). Questo comportava per i fedeli del paese la possibilità di avere il sacramento dell'Eucarestia senza doversi recare nella chiesa parrocchiale di Spiazzo Rendena da cui Bocenago dipendeva. Alcuni anni dopo gli abitanti di Bocenago riferivano le difficoltà nel battezzare i fanciulli nella chiesa parrocchiale, soprattutto nei mesi invernali, tanto che alcuni erano morti "dietro la strada privi di battesimo" (3). Venne così fatta richiesta al vescovo per ottenere la licenza di erigere il fonte battesimale nella chiesa, autorizzazione che arrivò il 17 dicembre 1764. Nell'atto di concessione, sottoscritto dal curato don Giovanni Battista Dorna e da alcuni rappresentanti della comunità, venne posto l'accento sulla dipendenza dalla matrice e sul fatto che nessun diritto parrocchiale dovesse essere leso (4). Il 3 settembre 1800 i rappresentanti della comunità di Bocenago si rivolsero al vescovo al fine di potersi emancipare dalla matrice, "per evitare i gravi incomodi e disturbi ch'essi dovevano sentire per la soggezione della loro cura a codesta parrocchia per dar sepoltura ai morti, per assistere ai matrimoni e per intervenire alle altre sagre funzioni parrocchiali" (5). Alcuni giorni dopo il decano Sigismondo Manci de Ebenhein espresse parere favorevole alla richiesta; il 19 settembre 1800 l'autorità vescovile concesse al curato pro tempore di Bocenago la facoltà di assistere ai matrimoni e di seppellire i morti tanto di stola bianca quanto di stola nera. Da quel momento in poi il sacerdote investito ottenne il titolo di curato-cappellano pur rimanendo "interamente subordinato" al parroco così come lo erano tutti gli altri curati- cappellani della pieve.

ELENCO DEI CURATI (6)

1579- ? Eleuterio da 1651- ? Pietro Donati 1658- ? Benedetto Antonio Tisi 9

1665-1670 [...] Dossi 1671- ? Giovanni Alberti 1712- ? Alberto Alberti 1721-1731 Giovanni Antonio Cima 1732-1749 ? 1750 Giovanni Cozzini 1751-1778 Giovanni Battista Dorna 1778-1786 Giuseppe Corradi 1786-1795 Giovanni Cereghini 1795-1796 Pietro Franzelli 1796- Giovanni Collini 1796-1799 Lorenzo Buffi 1799-1802 Pietro Chesi 1802-1804 Marco Terazza 1804-1806 Antonio Monte 1806-1807 - vicario - 1807-1863 Giuseppe Marchetti 1863-1864 - vicario - 1864-1890 Antonio Maffei 1891-1893 Giovanni Trotter 1893-1907 Luigi Balter 1907-1911 Francesco Ermon 1911-1921 Alfonso Facchini

Funzioni, occupazioni e attività Con il termine "curazia" si vuole indicare un luogo o un territorio determinato, con chiesa propria, situata all'interno dei confini della parrocchia, sottratta parzialmente alla giurisdizione del parroco e affidata a un curato. La curazia poteva essere, in relazione alla parrocchia d'origine, completamente o parzialmente dipendente, o indipendente a seconda delle concessioni ottenute a mano a mano dall'autorità ecclesiastica e civile. Nei territori soggetti alla giurisdizione austriaca venivano riconosciute come indipendenti quelle sole stazioni di cura d'anime delle quali si poteva comprovare l'erezione a cura indipendente con il beneplacito dello Stato. I sacerdoti che ambivano all'assegnazione del beneficio curaziale dovevano sostenere gli esami di concorso indetti dall'Ordinariato. Il curato era tenuto a celebrare la messa "pro populo" ed era autorizzato a tenere, senza delegazione parrocchiale, i registri di battesimo, matrimonio e morte. Nel Tirolo tuttavia si ebbero curazie erette anche senza la presenza di tutti gli elementi descritti sopra. Tra le due guerre mondiali la maggior parte delle curazie presenti sul territorio tridentino ottennero l'elevazione a parrocchia e il sistema curaziale fu abolito completamente in seguito al Concordato del 1984.

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Rendena

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Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti visitali ADT, Fondazioni Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 501-503 GORFER A., Le valli del Trentino. Trentino occidentale, Calliano, Arti grafiche Manfrini, 1977, pp. 544- 546

Note (1) Cfr. ADT, Atti visitali, n. 1, c. 80. (2) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Margherita, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5.1, cc. 1-4 e ADT, Fondazioni, n. 27, c. 534. (3) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Margherita, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5.1, cc. 9-10. (4) Ibidem. (5) Ibidem, cc. 17-26. (6) I nomi dei curati dal 1579 al 1750 sono stati desunti da annotazioni riportate in Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Registri degli adempimenti degli oneri missari, reg. 1.

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Ente Parrocchia di Santa Margherita {3} 1921 ottobre 28 -

Luoghi Bocenago (TN)

Archivi prodotti Fondo Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, 01/01/1341 - 31/12/2012

Storia Con deliberazione del 1 ottobre 1921, al fine di ottenere l'erezione a parrocchia, il comune di Bocenago si impegnò ad assumere l'onere del completamento di congrua per i futuri parroci. Il 28 ottobre 1921 il vescovo di Trento Celestino Endrici decretò l'erezione della parrocchia (1). Immediatamente si intrapresero le pratiche per il riconoscimento civile e, con deliberazione del 13 dicembre 1941, l'amministrazione separata del comune di Bocenago autorizzò il versamento alla Curia di 30.000 lire; due anni dopo avvenne un'ulteriore contribuzione di 20.000 lire. Il 28 novembre 1955, poiché la pratica non era ancora stata evasa, il parroco don Livio Caldera chiese alla Curia la restituzione del denaro versato dall'amministrazione comunale. Il parroco propose di devolvere parte delle rendite del beneficio Bartolomeo Franzelli al beneficio parrocchiale; in questo modo si ovviava la dipendenza dal Comune per il supplemento di congrua. La parrocchia è inserita nel decanato di Rendena. Con decreto ministeriale del 30 dicembre 1986 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio 1987 la parrocchia è stata dichiarata persona giuridica privata (Tribunale di Trento, Registro Persone Giuridiche n. 204).

ELENCO DEI PARROCI

1922-1936 Pietro Girardini 1937-1947 - vicari - 1948-1948 Lucillo Carli 1950-1957 Livio Caldera 1957-1958 - vicari - 1958-1963 Vittorio Dalsass 1964-1981 Remo Dossi 1981-1992 Rinaldo Binelli (con Strembo) 1992-1995 Celestino Lorenzi (amministratore parrocchiale) 1995-2001 Giovanni Paoli (con Caderzone) 2002-2007 Bruno Armanini (con Strembo) 2007-2012 Augusto Tamburini (con Caderzone e Strembo) 2012- Federico Andreolli (con Caderzone, , Piazzo e Strembo)

Condizione giuridica 12 ente ecclesiastico civilmente riconosciuto

Funzioni, occupazioni e attività Il termine "parrocchia" (2) deriva dal greco e indica, dal punto di vista etimologico, una qualsiasi circoscrizione territoriale. Nei primi secoli della cristianità fino al basso medioevo il termine venne adottato per indicare le ripartizioni dei territori diocesani in circoscrizioni minori, fenomeno nato in conseguenza del moltiplicarsi nelle diocesi di nuove chiese sotto la spinta delle crescenti esigenze dei fedeli. La consacrazione definitiva del "sistema parrocchiale" si ebbe con il Concilio di Trento che, sulla base della precedente normativa pontificia e conciliare, dettò una nuova e completa disciplina della struttura della Chiesa. I legislatori del Concilio prescrissero che, per la più efficace tutela della cura delle anime affidate ai vescovi, il "populus fidelium" si dovesse distinguere in parrocchie proprie con confini determinati e che a ciascuna di esse venisse assegnato un sacerdote che vi risiedesse, soltanto dal quale i fedeli potevano ricevere i Sacramenti (Sess. XXIV, cap. 13). Si ordinò così che venissero erette parrocchie in tutti i luoghi in cui esse non esistevano e si stabilirono delle norme per assicurare ai parroci un reddito minimo. Il parroco si impegnava a risiedere nel luogo assegnatogli, ad approfondire la conoscenza della comunità dei fedeli attraverso la compilazione e l'accurata custodia dei libri parrocchiali e a partecipare alle adunanze vicariali. I principi enunciati dal Concilio di Trento e successivamente ribaditi nella normativa pontificia sono stati accolti e sintetizzati nel testo del Codice di diritto canonico del 1917. Il can. 216 §1 dispone che il territorio di ogni diocesi debba essere diviso in "distinctas partes territoriales", a ciascuna delle quali "sua peculiaris ecclesia cum populo determinato est assignanda suusque peculiaris rector, tamquam proprius eiusdem pastor, est praeficiendus pro necessaria animarum cura". L'istituzione parrocchiale dunque risulta costituita, oltre che dall'elemento territoriale, da altri tre elementi: un determinato "popolo", una peculiare "chiesa" e un "pastor". Il Codice di diritto canonico del 1983 ha riconosciuto la personalità giuridica della parrocchia espressamente concepita come "Communitas Christifidelium" (CIC 1983, can. 515 §3). Tale riforma è stata recepita sia nell'accordo tra Stato e Chiesa (legge 121/1985) sia nelle disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici (legge 222/1985); le diocesi e le parrocchie acquistano la personalità giuridica civile dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell'interno che conferisce loro la qualifica di "ente ecclesiastico civilmente riconosciuto".

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Rendena

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Parrocchie e curazie Bibliografia BERTOLOTTI G., Il parroco italiano ne' suoi rapporti con le leggi dello stato, Roma, 1910 COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986 LUTTEROTTI VON A., Il Trentino, Bolzano, 1997

Note

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(1) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie (2) Cfr. MAURO T., Parrocchia, in Enciclopedia del diritto, XXXI, Milano, Giuffré, 1981, pp. 868-887.

14 fondo A Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, 1341 - 2012 {4}

registri 39, fascicoli 18

Soggetti produttori Curazia di Santa Margherita, 1764 dicembre 17 - 1921 ottobre 27 Parrocchia di Santa Margherita, 1921 ottobre 28 -

Modalità di acquisizione e versamento Il fondo è sempre stato di proprietà dell'ente.

Contenuto La documentazione conservata nel fondo è quella tipica presente in tutte le parrocchie, composta prevalentemente dai registri anagrafici e dai relativi atti, da registri di amministrazione, da carteggio e atti vari.

Lingua Italiano; latino; tedesco

Incrementi previsti Si prevede il continuo accrescimento della documentazione in quanto l'ente parrocchia è ancora attivo.

Esistenza e localizzazione delle copie Presso l'Archivio Diocesano si trovano microfilmati tutti i registri anagrafici (nati e battezzati, matrimoni, morti) dal Concilio di Trento fino alla fine del 1923, data oltre la quale tali registrazioni e certificazioni diventano di competenza comunale. Le registrazioni continuano in parrocchia con il solo valore ecclesiastico.

15 serie A 1 Registri dei nati e battezzati e dei matrimoni, 1765 - 1845 {5}

registri 1

Contenuto La serie è costituita da un registro che riporta le registrazioni più antiche delle nascite e dei battesimi avvenuti a Bocenago a partire dal 1765 e dei matrimoni dal 1801. Il registro è redatto in forma discorsiva ed in lingua latina. Nel 1816 venne introdotto l'utilizzo di una tabella rigata a mano in cui erano più chiaramente individuabili i dati anagrafici, redatto in lingua italiana; questo tipo di registrazione si trova anche adottata nell'anno 1804.

Per un'introduzione generale alle serie (nati, matrimoni) si vedano le serie corrispondenti.

A 1.1 {6} "Vol. I battezzati 1765-1801 e I matrimoni 1801-1845" 1765 aprile 22 - 1845 settembre 15 Altre denominazioni: "I. Nati. 1765-1801 e I matrimoni 1801-1845" (1) (tit. dorso) pp. 1-84: registro dei nati e battezzati , 1765 aprile 22-1800 settembre 11; cc. 1-36: "1801. Hic et infra adscribetur matrimonia benedicta et celebrata in ecclesia curata Sanctae Margaritae Bocenagi Rendenae", registro dei matrimoni, 1801 maggio 18-1845 settembre 15 (2) All'inizio: annotazione relativa alla concessione del sacro Fonte battesimale avvenuta nell'anno 1765, s.d. alla fine: copia dell'ordinanza "pubblica" del 12 luglio 1804 relativa all'introduzione dell'uso obbligatorio di tre diversi registri per le registrazioni dei nati, dei matrimoni e dei morti e alle modalità con cui dovevano effettuarsi le annotazioni, s.d.; "Tabella de matrimoni, nati e morti della cura di Bocenago per l'anno militare 1805", prospetto riassuntivo. Italiano, latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, con appigli, pp. 84, cc. 36 (bianche diverse carte tra le due parti) Segnature precedenti: I Note (1) Si intravvede parte di un altro titolo presente sul dorso poi ricoperto dall'attuale etichetta. (2) Non ci sono registrazioni di matrimoni per gli anni 1811 e 1812; incomplete le registrazioni dell'anno 1845.

16 serie A 2 Registri dei nati e battezzati, 1801 - 1994 {7}

registri 3

Contenuto I registri dei battesimi insieme a quelli dei matrimoni furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91-97 del "Rituale Romanum" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei battezzati vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili e anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione in modo da "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno), con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile. In base al decreto del 2 luglio 1825 (Raccolta delle leggi provinciali, volume 63, p. 114) nel periodo austriaco il curatore d'anime era tenuto ad inserire nel registro dei nati il nome della levatrice che assisteva al parto. Fino al primo gennaio 1924, data dell'istituzione dello stato civile italiano presso i Comuni, il parroco mantenne la funzione di ufficiale di stato civile; da quella data le registrazioni nelle parrocchie continuano ma solo con valore ecclesiastico.

La serie è formata da tre registri che riportano le registrazioni dei nati e battezzati di Bocenago a partire dal 1801. Le registrazioni precedenti, dal 22 aprile 1765 all'11 settembre 1800, si trovano in Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Registri dei nati e battezzati e dei matrimoni, reg. 1. Il primo registro della serie è strutturato a tabella rigata a mano, mentre i seguenti a tabella prestampata e riportano, secondo le disposizioni governative, le generalità del battezzato, "il tempo della nascita" (anno, mese, giorno e ora), il luogo di nascita, il giorno del battesimo, i nomi dei genitori, del ministro battezzante e dei padrini, e la condizione sociale di questi ultimi. In alcuni casi viene riportato il nome della levatrice (mammana) che ha assistito al parto. Fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni, il parroco mantenne la funzione di ufficiale di stato civile; da quella data le registrazioni nelle parrocchie continuano ma con solo valore ecclesiastico. Per quanto riguarda la rilevazione degli estremi cronologici si specifica che viene sempre segnalata come prima data quella riferita alla nascita e come ultima quella riferita al battesimo.

17

A 2.1 {8} "Liber secundus baptizatorum. 1801-1845" 1801 marzo 6 - 1845 dicembre 31 Altre denominazioni: "II. Nati. 1801-45" (tit. dorso) "Secondo libro dei nati e battezzati della curazia di Bocenago" (tit. int.) Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 55 (bianca p. 47), cc. sd 56-121, con indice alfabetico parziale alla fine n.n. Segnature precedenti: Libro secondo

A 2.2 {9} "Libro III dei nati e battezzati della curazia di Bocenago dal 1846 al 1896.27/3" 1846 gennaio 4 - 1896 marzo 28 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 159 (bianche le cc. sd 93 e 111) Segnature precedenti: Libro III

A 2.3 {10} "Bocenago. Battezzati IV. 1896-1994" 1896 aprile 2 - 1994 ottobre 22 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. sd 198, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: IV

18 serie A 3 Registri dei matrimoni, 1846 - 1968 {11}

registri 3

Contenuto I registri dei matrimoni, insieme a quelli dei battesimi, furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91- 97 del "Rituale Romanum" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; i libri dei matrimoni infatti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con la legge imperiale del 20 aprile 1815 ed il decreto del 21 agosto 1815 della Commissione aulica centrale d'organizzazione veniva restituito ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'istituzione dello stato civile italiano presso i Comuni. Se durante la dominazione austriaca il matrimonio celebrato in chiesa aveva validità civile e al parroco veniva richiesta un'attenzione particolare nella produzione degli atti necessari per la celebrazione e la registrazione del sacramento (Cfr. Codice civile austriaco, § 80), negli anni tra l'annessione al Regno d'Italia e il Concordato del 1929 stipulato tra la Santa Sede e l'autorità politica, i riti civile e religioso venivano celebrati separatamente. Con la legge n. 847 del 27 maggio 1929 lo Stato italiano riconobbe la validità civile del matrimonio celebrato secondo le norme di diritto canonico ed il curatore d'anime è tenuto alla notificazione dell'avvenuta celebrazione al Comune, per la sua trascrizione nei registri anagrafici.

La serie è formata da tre registri che riportano le registrazioni dei matrimoni celebrati a Bocenago a partire dall'anno 1846. Registrazioni precedenti di matrimoni celebrati dal 18 maggio 1801 al 15 settembre 1845 si trovano in Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Registri dei nati e battezzati e dei matrimoni, reg. 1. I primi due registri sono compilati su tabella prestampata e riportano, secondo le disposizioni governative, la data del matrimonio, le generalità degli sposi, del ministro celebrante, dei testimoni e la condizione sociale di questi ultimi. L'ultimo registro è compilato secondo le norme concordatarie.

{12}

19

A 3. 1 "Libro II dei matrimoni nella chiesa curaziale di Bocenago. 1845-***" 1846 gennaio 8 - 1923 agosto 11 Altre denominazioni: "Matrimoni II. 1846-1923" (tit. dorso) All'interno del piatto anteriore: "Taxa pro matrimoniis", annotazione delle tasse da versare al curato e al sacrestano per le pratiche necessarie alla celebrazione dei matrimoni, 1908 maggio 8. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 1-43, cc. sd 44-166 Segnature precedenti: Libro II

A 3.2 {13} "Parrocchia Bocenago. Matrimoni III. 1924-***" 1924 marzo 3 - 1941 ottobre 30 Altre denominazioni: "Matrimoni. 1921_***" (tit. dorso) Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 21 Segnature precedenti: III

A 3.3 {14} "Parrocchia di Bocenago. Atti di matrimonio dal 28/11.1930 al 1968 compreso" 1930 settembre 20 - 1968 aprile 28 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 1-3, pp. 4-91, con indice alfabetico parziale a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: IV

20 serie A 4 Registri dei morti, 1800 - 2012 {15}

registri 3

Contenuto I registri dei morti furono resi obbligatori insieme ai registri dei cresimati e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum" di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilivano anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). Tale normativa trovò applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei morti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'istituzione dello stato civile italiano presso i Comuni. Le registrazioni nelle parrocchie continuano ma con solo valore ecclesiastico.

La serie è formata da cinque registri che riportano le registrazioni delle morti avvenute a Bocenago a partire dall'anno 1800. Il primo registro è compilato fino al 1816 in forma discorsiva e in lingua latina; di tanto in tanto viene segnalata anche la causa della morte che, generalmente appare solo con l'introduzione dei registri a tabella dal 1816 e il conseguente utilizzo della lingua italiana. Dal 1846 i registri hanno la tabella prestampata e riportano, secondo le disposizioni governative, la data del decesso, le generalità del defunto, la sua appartenenza religiosa, il sesso, l'età e la causa della morte.

A 4.1 {16} "1800-1846. Liber I mortuorum A." 1800 ottobre 1 - 1845 dicembre 23 Altre denominazioni: "I. Morti. 1800-846" (tit. dorso) "Registro dei morti della curazia di Bocenago" (ti. int.) Italiano, latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 77, con indice alfabetico parziale a rubrica alla fine n.n.

21

A 4.2 {17} "LIbro II dei morti della curazia di Bocenago dal 1846 al 1923" 1846 gennaio 4 - 1923 dicembre 27 Altre denominazioni: "II. Morti. 1846-1923" (tit. dorso) Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 233 Segnature precedenti: II

A 4.3 {18} "Parrocchia Bocenago. Morti III. 1924-***" 1924 gennaio 11 - 2012 agosto 17 Altre denominazioni: "III°. Morti. 1924" (tit. dorso) Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 198 (bianche le pp. 107, 186, 189), con indice per annate alle pp. 180-198 Segnature precedenti: III

22 serie A 5 Indici dei nati e battezzati, matrimoni e morti, sec. XX prima metà {19}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un indice relativo alle registrazioni dei nati e battezzati dal 1765 al 1936, dei matrimoni dal 1801 al 1937 e dei morti dal 1800 al 1936.

A 5.1 {20} "Indice nati, morti, matrimoni. Anagrafe" sec. XX prima metà pp. 4-106: indice alfabetico dei nati e battezzati relativo agli anni 1765-1936 (1); pp. 112-197: "Morti", indice alfabetico relativo agli anni 1800-1936 (2); pp. 200-256: "Matrimoni", indice alfabetico relativo agli anni 1801-1937 (3). Alle pp. 259-352: "Anagrafe della parrocchia di Bocenago. 1934", [1934] (con integrazioni e aggiunte fino al 1936), con indice alfabetico sciolto. Italiano Registro; carta, legatura in tela, pp. 352 (bianche diverse pp. tra le parti), con indice alfabetico sciolto relativo all'anagrafe Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Registri dei nati e battezzati e dei matrimoni, reg. 1 e Registri dei nati e battezzati, regg. 1, 2 e 3 (parziale). (2) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Registri dei morti, regg. 1, 2 e 3 (parziale). (3) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Registri dei nati e battezzati e matrimoni, reg. 1 e Registri dei matrimoni, regg. 1 e 2 (parziale).

23 serie A 6 Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti all'estero, 1912 - {21} 1936

registri 1

Contenuto La serie è costituita da un unico registro che riporta le nascite e i battesimi, i matrimoni e i decessi di persone di Bocenago trasferitesi per vari motivi fuori parrocchia ed in particolare all'estero. Da segnalare la particolare attenzione con cui sono redatti i titoli delle varie parti arricchiti con disegni acquarellati.

A 6.1 {22} "Nati, morti, matrimoni" 1912 agosto 26 - 1936 giugno 13 cc. sd 1-3: "Nati all'estero dal 1913", registro dei nati e battezzati, 1912 agosto 29-1930 giugno 6; cc. 1-6: "Morti all'estero dal 1913", registro dei morti, 1913 maggio 16-1935 gennaio 25; cc. 1-4: "Matrimoni all'estero dal 1913", registro dei matrimoni, 1912 agosto 26-1936 giugno 13. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 3, cc. 6, cc. 4 (bianche parecchie cc. tra le parti)

24 serie A 7 Registri dei cresimati, 1912 - 2011 {23}

registri 1

Contenuto I registri dei cresimati furono resi obbligatori insieme ai registri dei morti e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum" di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilirono anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). In realtà nella diocesi di Trento i registri dei cresimati furono compilati con sistematicità solo a partire dal secolo XIX.

A 7.1 {24} "Cresimati di Bocenago dall'anno 1912" 1912 agosto 4 - 2011 maggio 15 Altre denominazioni: "Registro dei cresimati della parrocchia (curazia) di Bocenago" (tit. int.) Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. 39 n.n.

25 serie A 8 Stati delle anime, 1865 - sec. XX prima metà {25} registri 2

Contenuto Il "Liber Status animarum" (o Anagrafe) era un registro che permetteva al parroco di conoscere in modo esatto la composizione, la situazione anagrafica e l'impartizione dei Sacramenti delle famiglie sottoposte alla sua cura al fine di facilitare il suo compito di sacerdote e di ufficiale di stato civile. La compilazione degli stati delle anime venne raccomandata, insieme a quella dei registri dei cresimati e dei morti, dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614. Successivamente diversi concilii e sinodi ordinarono che durante la Quaresima di ogni anno questi libri venissero aggiornati. Queste disposizioni non furono applicate diligentemente nelle parrocchie della diocesi di Trento: prima del XIX secolo infatti si sono conservati pochi registri di questo tipo nonostante le frequenti sollecitazioni provenienti anche dalle autorità civili. Molti sono i vescovi tridentini che, negli atti delle visite pastorali, richiamano l'attenzione su questa lacuna; ma fu il vescovo Celestino Endrici che in occasione della sua prima visita pastorale nella diocesi stilò un formulario in cui si richiedeva, tra l'altro, e per la prima volta in forma esplicita, di segnalare la presenza in parrocchia degli "Status animarum" o "Anagraphes". Nel 1917 il Codice di diritto canonico li rese obbligatori, lasciando alle disposizioni dei vari Ordinari il compito di introdurli e di stilare anche nuovi e più semplici metodi di compilazione.

La serie si compone di due registri; il secondo registro riporta oltre ai dati prettamente anagrafici anche note relative al nucleo familiare e ai suoi comportamenti. Un'anagrafe compilata nell'anno 1934 si trova in Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Indici dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, reg. 1, pp. 259-352.

Vedi anche: Serie Indici dei nati e battezzati, matrimoni e morti.

Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, p. 52 Codice di diritto canonico, Roma, 1984, can. 440 Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, VII (1905), p. 239 SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989

A 8.1 {26} "Anagrafe della curazia di Bocenago compilata dal curato Antonio Maffei nel gennaio 1865" (tit. int.) [1865 gennaio] (con integrazioni e aggiunte fino al 1949) Altre denominazioni: "Anagrafe Bocenago incominciata l'anno 1875 (1908)" Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 137, con indice sciolto relativo all'anno 1945 26

A 8.2 {27} "Status animarum" sec. XX prima metà Elencazione e descrizione dettagliata e particolareggiata delle 81 famiglie di Bocenago con particolari annotazioni relative alla moralità delle famiglie e dei relativi componenti. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 24 n.n.

27 serie A 9 Registri degli sponsali, 1908 - 1941 {28}

registri 1

Contenuto Papa Pio X nel decreto "Ne temere" stabilì che dal giorno di Pasqua del 1908 la promessa di matrimonio per essere valida dovesse essere fatta per iscritto, alla presenza del parroco oppure di due testimoni e firmata dai due fidanzati. Tutto questo allo scopo di impedire problemi o controversie che potevano nascere in seguito ad accordi segreti e di evitare litigi o inimicizie tra persone e famiglie. Il decreto era anche in sintonia con il Codice civile austriaco che stabiliva inoltre che la promessa di matrimonio non imponeva alcun obbligo legale né a contrarre il matrimonio né a versare quanto era stato pattuito, nel caso uno dei due fidanzati mancasse alla promessa.

Bibliografia Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, n. III (1908)

A 9.1 {29} "Registro sponsali Bocenago dal 20 aprile 1908 al 15/5.1941" 1908 ottobre 17 - 1941 maggio 15 Altre denominazioni: "Sponsali" (tit. dorso) All'inizio, sulla carta di guardia: annotazioni in merito alle modalità di registrazione degli atti in base a disposizioni del foglio diocesano n. 3 del 1908. Italiano Registro; carta, legatura in tela, pp. 83

28 serie A 10 Registri degli avvisi e delle pubblicazioni matrimoniali, 1902 - [1964] {30} registri 7

Contenuto La serie è composta da sette registri sui quali si trovano annotati gli avvisi da leggersi ai fedeli a conclusione delle principali celebrazioni liturgiche; essi riguardavano l'orario e la scadenza delle funzioni settimanali, lo smarrimento di oggetti rinvenuti e portati in chiesa, l'orario delle confessioni, le attività di preparazione alle feste religiose e altre comunicazioni. Su di essi si trovano annotate e successivamente comunicate ai fedeli anche le date delle tre pubblicazioni necessarie alla celebrazione dei matrimoni stabilite dal Concilio di Trento (Sess. 24) e dal Codice di diritto civile austriaco (§ 71) che recitava "la denuncia deve farsi in tre giorni di domenica o di festa, all'adunanza ordinaria nella chiesa parrocchiale del distretto e se gli sposi abitano in diversi distretti nella chiesa parrocchiale del distretto di ciascun di essi". Quasi tutti i registri non riportano l'anno di riferimento che è stato ricostruito in base ad indizi ricavati negli avvisi stessi.

A 10.1 {31} Avvisi 1902 gennaio 6 - 1905 giugno 22 Italiano Registro; carta, cc. 83 n.n. senza coperta

A 10.2 {32} Avvisi 1947 luglio 20 - 1953 settembre 4 Le pubblicazioni matrimoniali sono state registrate capovolgendo il registro. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 58 n.n.

A 10.3 {33} Avvisi [1958] agosto 24 - [1959] aprile 19 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 18 n.n.

A 10.4 {34} "Avvisi parrocchiali. Bocenago. Maggio 1959-***" (tit. int.) 1959 maggio [3] - [1964] maggio 17 Lacuna tra il 1960 e il giugno 1963. Italiano 29

Registro; carta, legatura in carta, cc. 36 n.n.

A 10.5 {35} Avvisi [1960] agosto 28 - [1962] luglio 29 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 35 n.n.

A 10.6 {36} Avvisi [1962] agosto 5 -[1963] maggio 9 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 18 n.n.

A 10.7 {37} Avvisi [1963] agosto 25 - [1964] maggio 24 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 15 n.n.

30 serie A 11 Atti matrimoniali, 1945 - 1963 {38}

fascicoli 1

Contenuto La documentazione è composta dall'insieme delle pratiche relative ai singoli matrimoni celebrati nella parrocchia. Gli atti, prodotti dagli enti ecclesiastici o civili e dai futuri sposi, variano per genere e quantità a seconda delle epoche e dei governi. Si possono trovare, per esempio, certificati di battesimo e di cresima, esami di religione, attestati di avvenute pubblicazioni, dispense vescovili da impedimenti, permessi politici e militari, consensi paterni. Il permesso politico, introdotto nel Tirolo con il decreto della Cancelleria aulica del 12 maggio 1820, veniva rilasciato dal Comune e doveva dimostrare che lo sposo fosse in grado di mantenere una famiglia mediante l'esercizio di un'attività o fosse garantito da una paga giornaliera. Ai parroci era vietato benedire i matrimoni di coloro che non lo avessero presentato. In seguito alla legge n. 847 del 27 maggio 1929, la documentazione di ogni matrimonio viene raccolta nel bifoglio "Esame dei contraenti", consistente nelle domande da farsi agli sposi secondo il can. 1020 del Codice di diritto canonico, e comprende anche la notificazione al comune dell'avvenuta celebrazione da parte del parroco con la relativa attestazione della sua registrazione nei registri anagrafici comunali.

Per le pratiche matrimoniali relative agli anni 1814-1944 si veda Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Carteggio e atti ordinati, fascc. 1 e 2.

Vedi anche: Serie Carteggio e atti ordinati.

A 11.1 b. 1 {39} Atti matrimoniali 1945 - 1963 Italiano Fascicolo; carta, cc. 474 n.n.

31 serie A 12 Carteggio e atti attinenti all'anagrafe, 1817 - 1952 {40}

fascicoli 1

Contenuto La serie si compone di un fascicolo che comprende la documentazione pervenuta al curatore d'anime di Bocenago relativa alla gestione dell'ufficio di anagrafe.

A 12.1 b. 1 {41} Carteggio e atti 1817; 1850 - 1952 Alberi genealogici, richieste di certificati, elenchi di profughi di guerra, permessi per il trasporto di salme, atti vari relativi all'anagrafe (1817; 1850-1962); certificati e documentazione relativa a nascite e battesimi avvenuti fuori parrocchia (1883-1929); certificati e comunicazioni relativi a matrimoni celebrati fuori parrocchia (1889-1962); "Certificati di morti fuori", attestati di decessi avvenuti fuori parrocchia o all'estero (1892-1934); certificati di ispezione cadaverica e permessi di seppellimento (1909-1957) Italiano, latino, tedesco, spagnolo Fascicolo; carta, cc. 367

32 serie A 13 Diari delle messe avventizie, 1850 - 1960 {42}

registri 5

Contenuto L'autorità ecclesiastica centrale predispose l'uso di tre diari per la registrazione delle messe: il diario per le messe legatarie, quello per le messe avventizie e il diario personale del sacerdote e ne stilò le norme per la loro compilazione. I diari delle messe avventizie, con quelli delle messe legatarie, dovevano essere custoditi in sacrestia, come stabilito da una comunicazione ai decani del 14 agosto 1804 redatta dal vicario generale del vescovo di Trento Simone Albano Zambaiti che riprendeva quanto enunciato nell'enciclica 'Quamvis iterato' del 4 gennaio 1774. Tali disposizioni vennero confermate dal vescovo Francesco Saverio Luschin nel 1825 (Costituzioni diocesane, 1 marzo 1825). Nei diari delle messe avventizie dovevano essere annotati il numero progressivo delle messe celebrate, la data della celebrazione, l'intenzione e il nome del ministro celebrante.

Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 382-386

A 13.1 {43} "Diario della chiesa curaziale di Bocenago. 1850-1877" 1850 gennaio 1 - 1877 maggio 22 Altre denominazioni: "Ad uso di diario ove si scrivono le messe che vengono celebrate nella chiesa curaziale di Bocenago e che si tiene in sacristia" (tit. int.) "Diario delle messe. 1850-1877" (tit. dorso) All'interno del piatto anteriore della coperta e di seguito al titolo interno: annotazioni relative alla consacrazione della chiesa avvenuta nella prima metà del XVI secolo, s.d.; "Memoria" delle celebrazioni di messe con candele, s.d. Latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 128 n.n.

A 13.2 {44} "Diarium missarum celebratarum in ecclesia Baucenaci ab anno 1877-***" 1877 ottobre 1 - 1907 marzo 8 Altre denominazioni: "Diario messe sacrestia. 1877-1907" (tit. dorso) Alla fine: annotazione del curato don Francesco Ermon con la quale fornisce informazioni sui vari sacerdoti che si sono alternati nelle celebrazioni, 1907 novembre 11; segue annotazione dello stesso sacerdote in merito all'inizio di un nuovo registro, 1907 novembre 22. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 210 n.n.

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A 13.3 {45} "Diarium a die 25 augustus 1907-***" 1907 agosto 25 - 1929 giugno 15 Altre denominazioni: "Diarium missarum in ecclesia Sancatae Margheritae Baucenaci celebratarum a die 25 augustis- 17 iulii 1911; a die 8 octobris-22 dicembre 1921" (1) (tit. int.) Latino Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 216 Note (1) Le registrazioni non presentano lacune.

A 13.4 {46} "Diarium missarum" 1929 giugno 7 - 1950 novembre 18 Altre denominazioni: "Diarium missarum celebratarum in eccelsia Baucenaci ab septima iuni 1929 ad 18 novembris 1950" (tit. int. prestampato) Mancano le registrazioni delle messe dal settembre 1936 fino all'ottobre 1940 e dal novembre 1941 fino al maggio 1945. Latino Registro; carta, legatura in tela, cc. 99 n.n.

A 13.5 {47} "Diarium missarum" 1950 novembre 19 - 1960 luglio 31 Altre denominazioni: "Diarium missarum celebratarum in ecclesia Baucenaghi ab 19.ma die novembris 1950 ad ***" (tit. int ) Latino Registro; carta, legatura in tela, cc. 80 n.n.

34 serie A 14 Registri dei legati, [1864] (con annotazioni fino al 15 dicembre 1956) {48}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro, iniziato dal curato don Antonio Maffei, sul quale sono riportate le disposizioni di vari legati a carico della chiesa di Bocenago, di privati e di altri enti. Il curato, avendo notato che il vecchio registro presentava errori e imprecisioni, consultò tutta la documentazione presente in archivio in quel periodo e realizzò un registro completo e preciso. Fu lo stesso sacerdote il 12 giugno 1872 a riportare anche notizie sulla costruzione della chiesa dando in questo modo l'impulso ai suoi successori a utilizzare il registro anche per annotare notizie di cronaca parrocchiale.

A 14.1 {49} "Urbario della chiesa curaziale di Bocenago" [1864] (con annotazioni fino al 15 dicembre 1956) Altre denominazioni: "II urbario" (tit. int.) Registro delle messe a carico della chiesa di Bocenago, di vari benefici e legati pii, del comune di Bocenago, della primissaria e di privati, con annotazioni di eventuali affrancazioni. All'inizio: "Introduzione" di don Antonio Maffei relative alle modalità di stesura dell'urbario, 1864; alle pp. 91-95, 105, 186-247: memorie relative alla chiesa, agli arredi, ai dipinti, alle campane, ai sacerdoti, all'erezione a parrocchia, alla primissaria, ecc., sec. XIX fine-1956 (incollate molte fotografie in b/n). Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 247 (bianche diverse pp. tra le parti), con indici parziali delle parti all'inizio e alla fine Segnature precedenti: II

35 serie A 15 Registri degli adempimenti degli oneri missari, 1779 - 1983 {50}

registri 2

Contenuto La serie è formata da due registri sui quali sono annotati gli adempimenti degli oneri missari a carico della chiesa di Santa Margherita, del comune di Bocenago e di vari privati.

A 15.1 {51} "Urbario vecchio. Messe legatarie. 1779-1864" (tit. dorso) 1779 gennaio 3 - 1864 maggio Altre denominazioni: "Prescriptio officium et missarum legatarum in perpetuo celebratarum in hac ecclesia curata Sanctae Margheritae ad normam tabelle sacrarii facta cum suis fundamentionibus a presentaneo curato anno 1779" (tit. int.) "Registro delle messe legatarie, offici legatari di alcuni benefattori che lasciarono carità da dispensare in perpetuo" (tit. dorso) Registro degli adempimenti degli oneri missari a carico della chiesa, del Comune e di privati. All'interno del piatto anteriore e della carta di guardia: annotazioni relative a lavori apportati alla chiesa, sec. XIX prima metà; "Memoria" relativa alle soddisfazioni di messe legatarie, 1860-1864; a p. 510: "Preti di Bocenago desunti dall'urbario o da altri scritti", elenco dei curati dal 1651 al 1864 con breve descrizione, s.d. Italiano, latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 510 (bianche diverse pp. tra le parti), con indice delle parti di seguito al titolo interno Segnature precedenti: I

A 15.2 {52} "Diario delle messe legatarie di questo paese di Bocenago incominciato dal sottoscritto curato (1) nel 1865" (tit. int.) 1865 - 1983 Altre denominazioni: "Diario sante messe legatarie" (tit. cop.) All'interno del piatto anteriore: annotazioni di mano di don Francesco Ermon relative a incerti e tasse per battesimi, obiti, messe avventizie, messe basse, messe in canto e per festività particolari, 1908 agosto 5; a p. 32: "Annotazioni messe legatarie", prospetto delle messe legatarie a carico di vari enti di mano del curato Francesco Ermon, 1909. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 32 n.n. (numerazione originale parziale) Note (1) Si tratta del curato don Antonio Maffei.

36 serie A 16 Registri delle elemosine e delle offerte, 1866 - 1936 {53}

registri 3

Contenuto La serie è formata da tre registri sui quali sono state annotate offerte ed elemosine a favore di opere diocesane, circoli cattolici, poveri e devozioni varie.

A 16.1 {54} "Libro dei conti delle Sante Anime" 1866 gennaio 1 - 1935 settembre 28 Altre denominazioni: "Rendiconto delle anime incominciato l'anno del Signore 1866 essendo curato don Antonio Maffei e sindaco delle Anime Giuseppe Ferrazza" (tit. int.) Elemosine raccolte nella cassetta delle Sante Anime e loro utilizzo. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 48 n.n.

A 16.2 {55} "Pane Sant'Antonio" 1907 agosto 29 - 1935 dicembre 31 Altre denominazioni: "Conto-Pane Sant'Antonio. Entrata dal ceppo ed uscita (nome dei sovvenzionati ed importo)" (tit. int.) Elemosine raccolte e loro distribuzione. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 13 n.n.

A 16.3 {56} "Oboli" (1) 1911 dicembre 10 - 1936 maggio 2 Offerte raccolte a favore di opere benefiche locali e nazionali. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 15 n.n. Note (1) Il titolo è stato sovrapposto ad uno preesistente non pertinente al contenuto delle registrazioni.

37 serie A 17 Registri degli iscritti ad associazioni ed opere pie, 1865 - sec. XX seconda {57} metà

registri 3

Contenuto La serie è formata da tre registri relativi a confraternite, associazioni e opere pie attive a Bocenago. Il primo registro venne compilato a cura di don Antonio Maffei il quale lamentò il fatto che negli anni precedenti il suo arrivo a Bocenago gli iscritti si registravano su carte volanti.

A 17.1 {58} "Elenco confratelli 1) del Carmine 2) dell'Immacolata 3) Rosario = Madonna di Pompei (a tergo)" 1865 maggio 23 - 1949 pp. 3-19, 41-63: "Confratelli del Carmine", elenco degli iscritti, 1865-1949; pp. 20-30: "Iscritti Immacolata", elenco degli iscritti, [1865]-1947; capovolgendo il registro: "Madonna di Pompei", iscritti al Santissimo Rosario di Pompei, 1889 marzo 29-1912 ottobre 6. A p. 1: annotazione del curato don Antonio Maffei relativa alle modalità di redazione del registro, 1865 maggio 23. Italiano Registro; carta, legatura in carta, pp. 30, cc. 5

A 17.2 {59} "Apostolato della preghiera in unione col Cuore santissimo di Gesù..." (tit. int.) 1936 gennaio 20 - 1955 maggio 1 Iscritti all'Apostolato della preghiera Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 13 n.n.

A 17.3 {60} "Ascritti all'Apostolato della preghiera" sec. XX seconda metà Iscritti all'Apostolato della preghiera. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 7 n.n.

38 serie A 18 Protocolli degli esibiti, 1864 - 1956 {61}

registri 2

Contenuto I protocolli degli esibiti sono registri sui quali devono essere annotati, secondo una numerazione progressiva, gli atti e la corrispondenza in arrivo e in partenza di una amministrazione con l'indicazione della data e del contenuto. Ai parroci venne raccomandata la compilazione di tali registri per una corretta gestione del loro ufficio sia dall'autorità politica, sia da quella ecclesiastica.

Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 120-121

A 18.1 {62} "Protocollo della curazia di Bocenago" 1864 giugno 1 - 1928 giugno 2 Altre denominazioni: "Protocollo esibiti" (tit. dorso) Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 272 n.n.

A 18.2 {63} "Protocollo esibiti. 1928-***" 1928 gennaio 20 - 1956 settembre 22 Mancano le registrazioni per l'anno 1952 e per parte del 1955. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 40 n.n.

39 serie A 19 Carteggio e atti ordinati, 1479 - 1964 {64}

fascicoli 10

Contenuto La serie raccoglie gran parte della documentazione dell'archivio storico della parrocchia di Bocenago. La documentazione è distribuita in dieci fascicoli numerati originariamente da I a XII (mancano i nn. VI e VIII), riportanti un titolo con l'indicazione sommaria del contenuto. I fascicoli sono stati descritti nel presente inventario seguendo l'ordine fissato dall'antica segnatura. Il contenuto di ogni singolo fascicolo è stato ricostruito sulla base delle indicazioni fornite dal titolo stesso; la documentazione era nella maggior parte dei casi estrapolata dall'unità originaria e frammista ad altra documentazione non pertinente. Nei fascicoli della serie sono stati compresi anche atti matrimoniali (dal 1814 al 1944), carteggio e atti relativi alla confraternite del Santissimo Sacramento e del Carmine, alla primissaria e al beneficio Bartolomeo Franzelli. La formazione delle teche è presumibilmente opera di don Francesco Ermon che, al momento del suo arrivo a Bocenago, aveva forse ritenuto opportuno riordinare quanto gli era stato consegnato; furono raggruppati nelle teche anche fascicoli titolati precedentemente dagli altri curati, in particolare da don Antonio Maffei, sacerdote molto pignolo e preciso e curato nelle sue annotazioni e registrazioni. La grafia presente sulle teche è riconducibile a don Francesco Ermon.

A 19.1 b. 1 {65} "I. Matrimoni. Dispense ecc. fino al 1890" 1814 - 1890 Atti matrimoniali. Non sono presenti atti per gli anni 1826, 1830, 1832, 1833, 1854, 1878, 1879. Italiano, latino Fascicolo; carta, cc. 259 n.n.

A 19.2 b. 2 {66} "II. Matrimoniali. 1891-***" 1891 - 1944 Atti matrimoniali. Non sono presenti atti per gli anni 1900, 1916, 1929, 1933, 1935. Italiano, latino Fascicolo; carta, cc. 503 n.n.

A 19.3 b. 3 {67} "III. Chiesa-Primissaria. Inventari, fogli di possesso, locazioni stabili, fassioni, equivalente imposte e prospetti statistici" 1579 - 1927; 1936

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Inventari del patrimonio della chiesa e della primissaria (1579-1907) (1); "Locazioni stabili chiesa e Primissaria dal 1825-1912 (1825-1927; 1936); aste di piante da frutto (1873; 1909); commisurazione dell'equivalente d'imposta sulle rendite della chiesa e della primissaria (1892-1911); prospetti statistici del patrimonio della chiesa e della primissaria (1891-1901); atti d'asta per la vendita di beni stabili della chiesa e della primissaria (1908-1913). Italiano, latino Fascicolo; carta e pergamena, cc. 365 Note (1) Gli inventari del 23 settembre 1579 e del 29 settembre 1612 redatti su pergamena sono descritti di seguito.

A 19.3.1 b. 2 {68} Inventario 1579 settembre 23, Bocenago Davanti ai reverendi "domini" Giacomino "Zenareo" e Giovanni Giacomo Corradi, visitatori vescovili, e al curato don Eleuterio da Stenico, il notaio Giacomo fu "dominus" Marcantonio Boroni da Bocenago redige l'inventario dei beni della chiesa di Santa Margherita di Bocenago. Notaio: Giacomo fu "dominus" Marcantonio Boroni da Bocenago (SN) Originale, atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 715(600) x 265(130), sul verso note di contenuto

A 19.3.2 b. 2 {69} Inventario 1612 settembre 29, Bocenago Antonio fu Pietro Olivieri, massaro della chiesa di Santa Margherita di Bocenago, redige l'inventario dei beni mobili e stabili della predetta chiesa come disposto in occasione della visita vescovile. Notaio: Boroni Giacomo da Bocenago Originale da imbreviatura del notaio Giacomo Boroni da Bocenago redatto dal notaio Giacomo fu "dominus" Alberto Dossi "de Albertinis" da Fisto (SN), atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 410 x 175(115), sul verso note di contenuto

A 19.4 b. 4 {70} "IV. Quietanze: messe, oboli, ecc" 1835 - 1932 Quietanze relative alla celebrazione di messe legatarie (1835-1911); quietanze relative alle celebrazioni per il legato Bartolomeo Frasnelli (1854-1913); quietanze relative a messe celebrate a carico del Comune (1860-1909); quietanze relative alla celebrazione di messe avventizie e alla raccolta di oboli i cui importi sono stati spediti all'autorità diocesana (1904-1932). Italiano Fascicolo; carta, cc. 493

A 19.5 b. 5 {71} "V. Curazia: erezione - storia (diritti, chiesa, campane, feste, visite vescovili, ecc.). Fassioni congrua e consegne curaziali" 1479 - 1964 Italiano, latino Fascicolo; carta e pergamena 41

A 19.5.1 b. 5 {72} Documenti importanti per la storia della curazia 1479 -1924 Consacrazioni di altari, concessioni di altare privilegiato, concessioni di indulgenze, ecc. (1479-1753) (1); atti relativi alla concessione del tabernacolo, del fonte battesimale, della Via Crucis nel cimitero (1730-1919); atti relativi all'indipendenza della curazia (1800-1900); festività, concessioni di privilegi e facoltà di celebrare e benedire, processioni, autorizzazioni per i percorsi nelle rogazioni (1833-1924); memorie relative alla pala dell'altare ([1844]); autentiche delle reliquie (1882-1940). Italiano, latino Fascicolo, carta e pergamena, cc. 89 Note (1) Sette documenti redatti su pergamena descritti di seguito.

A 19.5.1.1 b. 5 {73} Concessione di indulgenza 1479 ottobre 1; 1483 aprile 2, Roma, San Pietro; Bocenago Frate Tommaso [dell'ordine degli Agostiniani], procuratore dell'ospizio dei Santi Nicola e Bernardo del Monte Sion nella diocesi di Sion (Svizzera) concede tre anni di indulgenza alla chiesa di Santa Margherita di Bocenago nei giorni in cui viene festeggiata la Madonna ed entro la sua ottava. Tre anni dopo il notaio Pietro fu Pietro Alberti da Bocenago, su commissione del predetto Tommaso, rende pubblico l'atto. Notaio: Pietro fu Pietro Alberti da Bocenago Originale, atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 300 x 135(130), con plica inferiore di mm 20, sul verso nota di contenuto, sigillo pendente perduto

A 19.5.1.2 b. 5 {74} Consacrazione di altare 1498 ottobre 15, [Bocenago] Francesco De la Chiesa [da Milano], vescovo suffraganeo del vescovo di Trento, consacra l'altare della chiesa di Santa Margherita di Bocenago in onore dei santi Fabiano, Sebastiano e Rocco, vi inserisce le reliquie di alcuni santi e concede 40 giorni di indulgenza a tutti i fedeli che visiteranno la chiesa e l'altare nel giorno dell'anniversario della consacrazione e nel giorno della festività dei santi titolari. Originale (?), documento di cancelleria vescovile, latino Documento singolo, pergamena, mm 70(45) x 125(70), sul verso nota di contenuto

A 19.5.1.3 b. 5 {75} Accordo 1524 giugno 14, Bocenago Antonio fu Germano da Larido maestro muratore da una parte, e i sindaci della comunità di Bocenago con i massari della [chiesa] di Santa Margherita di Bocenago dall'altra, si accordano nel rispettare quanto stabilito e stimato nella perizia eseguita da Antonio fu Pietro "de Fer[raris]" da Pellio di Sopra in Val d'Intelvi (Como) e da Romedio "de Villa Cini" del comitato di Osteno (Como), per l'esecuzione dei lavori di costruzione della chiesa di Santa Margherita. Notaio: Pietro Boroni da Bocenago

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Originale da imbreviatura del notaio Pietro Boroni da Bocenago redatto dal notaio Giacomo fu "dominus" Marcantonio Boroni da Bocenago (SN), atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 305 x 160(110), sul verso note di contenuto in parte sbiadite

A 19.5.1.4 b. 5 {76} Consacrazione di altari 1574 luglio 13, Bocenago Gabriele Alessandri [da Bergamo], vicario generale del vescovo di Trento Ludovico Madruzzo, consacra due altari nella chiesa di Santa Margherita di Bocenago appena realizzati, uno a destra dedicato a Santa Margherita e uno a sinistra dedicato a San Rocco, e concede 80 giorni di indulgenza plenaria a tutti i fedeli che visiteranno penitenti la chiesa e nel giorno della [dedicazione] e consacrazione dei due altari. Originale, documento di cancelleria vescovile, latino Documento singolo, pergamena, mm 80 x 300, con plica inferiore di mm 70 x 275(245), sul verso note di contenuto, Sigillo pendente cereo in teca metallica

A 19.5.1.5 b. 5 {77} Concessione di indulgenza 1593 dicembre 10, Landshut (Germania) (1) Ludovico Madruzzo, vescovo di Trento, su autorità concessagli da Papa Clemente VIII, concede indulgenza plenaria a tutti i fedeli di entrambi i sessi che visiteranno, dalle prime ore del mattino fino alla sera, la chiesa di Santa Margherita di Bocenago nel giorno della festività della santa titolare. Originale, documento di cancelleria vescovile, latino Documento singolo, pergamena, 22 x 390, con plica inferiore di mm 75, sul verso note di contenuto, Sigillo pendente perduto Note (1) Il vescovo era di ritorno da un viaggio a Praga.

A 19.5.1.6 b. 5 {78} Concessione di indulgenza 1744 dicembre 12, Roma, San Pietro Papa Pio VI concede indulgenza plenaria perpetua a tutti i fedeli di ambo i sessi che visiteranno, dalle prime ore del mattino fino alla sera, la chiesa di Santa Margherita di Bocenago la terza domenica di agosto. Originale, documento di cancelleria papale, latino Documento singolo, pergamena, mm 80 x 420, sul verso note di contenuto, Sigillo impresso perduto

A 19.5.1.7 b. 5 {79} Concessione di altare privilegiato 1756 novembre 23, Roma, Santa Maria Maggiore Papa Benedetto XIV concede per un settennio la facoltà di altare privilegiato ad un altare eretto nella chiesa di Santa Margherita di Bocenago nel giorno della commemorazione dei defunti o entro la sua ottava e in un altro giorno della settimana. Segue: visto del vicario generale di Trento Giovanni Battista Leopoldo Thunn con il quale assegna il privilegio all'altare di Santa Caterina e fissa come giorno della settimana il venerdì. Originale, documento di cancelleria papale, latino 43

Documento singolo, pergamena, mm 200 x 415, sul verso note di contenuto, Sigillo impresso perduto

A 19.5.2 b. 5 {80} Fassioni 1891 - 1952 Atti relativi alle fassioni e alla commisurazione dell'equivalente d'imposta. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 144

A 19.5.3 b. 5 {81} Consegne 1890 - 1964 Atti di consegna Italiano Fascicolo, carta, cc. 87

A 19.6 b. 6 {82} "VII. Ordinanze e currende civili" 1784 - 1918; 1930 - 1944 Circolari, ordinanze, disposizioni e avvisi provenienti da uffici e autorità civili. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 675

A 19.7 b. 7 {83} "IX. Primissaria: testamenti, documenti, memorie. Beneficio Bartolomeo Franzelli. Legato don Antonio Ferrazza. Confraternita Santissimo. Divozioni. Attestati matricole esteri (1)" 1629 - 1954 Italiano, latino Fascicolo; carta e pergamena Note (1) "Attestati matricole esteri": cassato.

A 19.7.1 b. 7 {84} "Primissaria" 1830 - 1929; 1954 Scodirolli, testamenti, compravendite, cessioni, stato patrimoniale ed economico, quietanze, atti amministrativi. Italiano Fascicolo, carta, cc. 90

A 19.7.2 b. 7 {85} "Beneficio Franzelli Bartolomeo" 1697 (copia) - 1908 Testamento e codicillo, atti d'asta dei fondi di proprietà del beneficio, stime, assegnazioni del beneficio, atti di consegna, ecc. 44

Italiano Fascicolo, carta, cc. 40 Vedi anche: D 2.1 b. 1, Carteggio e atti.

A 19.7.3 b. 7 {86} "Legato (stipendio) Ferrazza (don Antonio)" 1857 (copia) - 1944 Testamento, atti relativi alla distribuzione di denaro ai poveri, rese di conto, quietanze, assegnazioni dello stipendio, consegne dell'amministrazione, atti amministrativi. Italiano Fascicolo, carta, cc. 247

A 19.7.4 b. 7 {87} Confraternita del Santissimo Sacramento 1831 - 1931 Decreto di erezione della confraternita a Bocenago, capitoli approvati dall'autorità vescovile, deliberazioni degli organi direttivi, quietanze, incarichi assegnati ai confratelli, ecc. Italiano Fascicolo, carta, cc. 53

A 19.7.5 b. 7 {88} "Confraternita Carmine" 1629 - 1844 Carteggio e atti relativi all'erezione della confraternita a Bocenago, capitoli, indulgenze concesse, ecc. (1) Fascicolo, carta e pergamena, cc. 37 Note (1) Contiene tre documenti redatti su pergamena descritti di seguito.

A 19.7.5.1 b. 7 {89} Autorizzazione all'erezione di confraternita 1629 maggio 19, Roma Gregorio Canali, generale dell'ordine dei Carmelitani, autorizza previo consenso dell'autorità ecclesiastica locale, l'erezione della confraternita della Beata Maria Vergine del Carmine nella chiesa di Santa Margherita di Bocenago elargendo a tutti i fedeli di ambo i sessi tutte le indulgenze concesse alla stessa da Papa Paolo V. Segue: visto vescovile del 3 agosto 1671. Originale, latino Documento singolo, pergamena, mm 360 x 540, con plica inferiore di mm 35, sul verso note di contenuto, Sigillo pendente cereo in teca metallica

A 19.7.5.2 b. 7 {90} Erezione di confraternita 1629 settembre 9, Bocenago

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Giulio "de Girellis" da Mantova, delegato dal priore dell'ordine dei Carmelitani, erige nella chiesa di Santa Margherita di Bocenago la confraternita della Beata Maria Vergine del Carmine dipendente dalla convento di Santa Maria degli Angeli di Salò, nominandone cappellano il pievano pro tempore della Rendena. Notaio: Paride figlio del "dominus" Gerolamo Bertelli da , vicino di Caderzone (SN) Originale, atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 75 x 430(420), sul verso note di contenuto

A 19.7.5.3 b. 7 {91} Concessione di altare privilegiato 1659 maggio 21, Roma, Santa Maria Maggiore Papa Clemente VII concede per un settennio la facoltà dell'altare privilegiato all'altare della confraternita dal Carmine eretto nella chiesa di Santa Margherita di Bocenago nel giorno della celebrazione dei defunti e sua ottava e il mercoledì di ogni settimana. Segue: visto del vicario generale Giuseppe Vittorio Alberti d'Enno. Originale, documento di cancelleria papale (bolla), latino Documento singolo, pergamena, mm 140 x 375, sul verso note di contenuto, Sigillo impresso perduto

A 19.7.6 b. 7 {92} Confraternita del Santissimo Rosario 1889 Carteggio e atti relativi all'erezione della confraternita del Santissimo Rosario a Bocenago, approvazione degli statuti, indulgenze. Italiano Fascicolo, carta, cc. 10

A 19.8 b. 8 {93} "X. Chiesa: testamenti e documenti, stabili, prestiti di guerra e documenti antichi estinti" (1) 1629 - 1920 Italiano, latino, tedesco Fascicolo; carta Note (1) L'ultima parte del titolo è di mano diversa..

A 19.8.1 b. 8 {94} Testamenti 1629 - 1750 Testamenti a favore della chiesa di Bocenago. Italiano, latino Fascicolo, carta, cc. 44

A 19.8.2 b. 8 {95} Stabili 1699 - 1889 Compravendite di stabili, lasciti, permute, censi, documenti di credito, ecc. a favore della chiesa di Bocenago. 46

Italiano, latino Fascicolo, carta, cc. 90

A 19.8.3 b. 8 {96} Prestiti di guerra 1915 - 1920 Obbligazioni e prestiti di guerra austriaci. Italiano, tedesco Fascicolo, carta, cc. 57

A 19.9 b. 9 {97} "XI. Messe legatarie. Documenti e memorie più Sante Missioni" 1623 - 1936 Italiano, latino Fascicolo; carta e pergamena

A 19.9.1 b. 9 {98} Legati missari 1623 - 1936 Carteggio e atti relativi all'amministrazione dei legati missari fondati nella chiesa di Bocenago con libretti e tabelle, note di coloro che pagano oneri missari, documenti di fondazione, affrancazioni di messe, messe a carico della primissaria, ecc. (1) Italiano, latino Fascicolo, carta e pergamena, cc. 295 Note (1) Con documento redatto su pergamena descritto di seguito.

A 19.9.1.1 b. 9 {99} Consegna 1623 agosto 20, Bocenago I fratelli Eleuterio e Bernardo figli del fu Giacomo Boroni da Bocenago consegnano ad Antonio fu Pietro Olivieri e ad Ognibene fu Melchiorre Ferrazza, in qualità di consoli della villa di Bocenago, un fondo arativo situato nel territorio di Bocenago in località "ai Prei" gravato dall'onere di una messa annuale da celebrarsi nella chiesa di Santa Margherita, come disposto nel testamento del loro fratello Taddeo deceduto nel ducato di Mantova. Notaio: Giacomo fu "dominus" Marcantonio Boroni da Bocenago (SN) Originale, atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 360 x 100(85), sul verso note di contenuto

A 19.9.2 b. 9 {100} Sante Missioni 1898 - 1936 Carteggio e atti relativi alla tenuta delle Sante Missioni, assunzione dell'onere organizzativo da parte della chiesa, oneri missari annessi alle missioni, ecc. Italiano Fascicolo, carta, cc. 11 47

A 19.10 b. 10 {101} "XII. Pastorali e ordinanze = (corrende) ecclesiastiche" 1804 - 1955 Circolari, disposizioni, comunicazioni, lettere pastorali, lettere apostoliche, ordinanze provenienti da autorità ecclesiastiche. Italiano, latino Fascicolo; carta, cc. 781

48 serie A 20 Carteggio e atti, 1341 - 1964 {102}

fascicoli 6

Contenuto La serie è formata da sei fascicoli contenenti la documentazione prodotta o ricevuta dal parroco di Bocenago relativa alla gestione dell'ufficio parrocchiale.

A 20.1 b. 1 {103} Miscellanea 1341 - 1849 Atto di matrimonio con consegna di dote (1341) (1); controversia per diritti di pascolo e taglio tra le frazioni di Bocenago, Vercei e Casinaga (1416 copia); sentenza arbitrale per confini tra Mezzana e Bocenago (1517 copia coeva); compravendita tra privati (sec. XVII) (2); compravendite, censi, accordi, affrancazioni stipulati tra privati (1654-1745) (3); "Conto del dinaro dato fora per il quondam Giovan Rivabeni da mi Pietro quondam Battista Francelli..." (1711-1719); "Estimo fatto dali estimadori di Bocenago..." (1713); frammento di registro con censi, incassi, assunzioni di debito a favore della comunità di Bocenago (1785-1804); richiesta del pagamento di decime al procuratore dei conti Lodron (1849); permuta tra un privato e il comune di Bocenago (1871). Italiano, latino Fascicolo; carta e pergamena, cc. 127 Note (1) Il documento è redatto su pergamena e il regesto si trova di seguito. (2) Ibidem. (3) Si tratta di "instrumenta" per la maggior parte legati assieme.

A 20.1.1 b. 1 {104} Matrimonio, consegna di dote, quietanza e rinuncia 1341 aprile 18, Bocenago Agnese figlia di Benvenuto da Bocenago e Pietro detto "Pedrecinum" figlio di Bartolomeo "Pizol" da Bocenago, con il consenso dei rispettivi genitori, contraggono matrimonio; il padre dello sposo riceve dal padre della sposa 125 lire a titolo di dote. Lo stesso giorno Agnese dichiara di aver ricevuto in dote il predetto denaro e rinuncia, a favore dei suoi fratelli Bartolomeo e Giacomo, ad ogni altra pretesa sulla dote paterna e materna. Notaio: "Gracius" [Bogatus fu Gracii notarii Pelugi] (1) (SN) atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 440 x 165(160), sul verso note di contenuto Note (1) Ricostruito dal repertorio dei notai di Stenico.

A 20.1.2 b. 1 {105} Compravendita sec. XVII, [...] 49

"Ser" Francesco fu Giacomo "Lutioto" da Bocenago abitante nella città di Bozzolo (Mantova) vende a "ser" Giacomo fu Bernardo Boroni da Bocenago una casa diroccata con piccolo orto [situata a Bocenago] per il prezzo di 31 ragnesi. Notaio: Paride fu Gerolamo Bertelli da Caderzone (SN) Originale , atto notarile, latino Documento singolo, pergamena, mm 430(320) x 130(40) acefala

A 20.2 b. 1 {106} Sacrestano 1790 - 1926; 1943 Carteggio e atti relativi alla nomina del sacrestano, capitoli, atti relativi alla commisurazione del salario da corrispondere al nuovo assunto, nominativi proposti per ricoprire il ruolo, sostituzioni, rinunce all'incarico, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 68

A 20.3 b. 2 {107} Carteggio e atti 1804; 1831 - 1964 Atto relativo alla levatrice operante a Bocenago (1804), rapporti con autorità politiche in merito al sopraggiungere del morbo del colera, atti relativi al coro parrocchiale, invio all'autorità diocesana di importi per messe celebrate, funzioni ordinarie nella chiesa, cimitero, posizionamento di lapidi cimiteriali, costruzione piattaforma da ballo, teatrino, riduzioni di messe, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 325

A 20.4 b. 2 {108} Visite pastorali 1825 - 1954 Atti relativi alle visite vescovili: programmi, relazioni, osservazioni, disposizioni. Alla fine, a stampa: "Visita pastorale del vescovo alle chiese della diocesi. Cose da apparecchiarsi e cerimonie", Trento, 1864. Italiano Fascicolo; carta, cc. 50

A 20.5 b. 2 {109} Legati pii per carità ai poveri 1830 - 1844 Importi distribuiti ai poveri, orfani, ammalati in condizioni di povertà "disperata" (1830-1844); "scodirolli" delle entrate dei legati pii di Bocenago (1837-1842). Italiano Fascicolo; carta, cc. 51

50

A 20.6 b. 2 {110} "Riconoscimento 'civile' parrocchia" 1942 - 1956 Carteggio e atti relativi alla costituzione del fondo necessario per l'ottenimento del riconoscimento civile, rapporti con il comune di Bocenago, rapporti con la Prefettura di Trento, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 17

51

Ente Primissaria di Bocenago {111} 1850 - 1987 gennaio 24

Luoghi Bocenago (TN)

Archivi prodotti Fondo Primissaria di Bocenago, 01/01/1831 - 31/12/1963

Storia La primissaria di Bocenago ha origine nel 1825 per volontà di alcuni abitanti intenzionati ad avere garantita in paese la prima messa festiva e domenicale. A tale scopo essi lasciarono nelle loro ultime volontà dei fondi, le cui rendite potessero garantire la celebrazione delle messe. I primi anni l'amministrazione venne gestita in maniera approssimativa: in un'annotazione sul primo registro delle rese di conto tenuto tra il 1831 e il 1875 si legge infatti che i "conti si facevano sopra un foglio di carta che apena pagato il primissario si lacerava" (1). In caso di assenza del primissario, le entrate della primissaria dovevano passare al curato pro tempore affinché le utilizzasse nella celebrazione delle messe per le anime. Nel 1866 il patrimonio della primissaria era costituito dai lasciti di alcuni legati amministrati dalla fabbriceria che era tenuta a versare al celebrante il prezzo convenuto; nessun sacerdote percepiva redditi direttamente ma passava attraverso il filtro degli amministratori. In accordo con gli stessi il curato doveva procurarsi, specie nel periodo estivo, un sacerdote privo di incarichi affinché lo aiutasse nella celebrazione delle messe. I lasciti dei fondatori furono capitalizzati e vennero acquistati alcuni appezzamenti di terreno che si aggiunsero al patrimonio iniziale. Dal prospetto relativo alla situazione patrimoniale ed economica del 1929 (2) si evince che nel 1908 i fondi vennero quasi interamente venduti e il ricavato investito in obbligazioni di stato. Il patrimonio era inoltre costituito da un deposito bancario e da un unico fondo agricolo. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Primissaria di Bocenago ha perso la personalità giuridica civile.

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Rendena

Fonti normative Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle

52 quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Note (1) Cfr. Primissaria di Bocenago, Registri delle rese di conto, reg. 1. (2) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Carteggio e atti ordinati, fasc. 7.

53 fondo B Primissaria di Bocenago, 1831 - 1963 {112}

registri 2, fascicoli 2

Soggetti produttori Primissaria di Bocenago, 1850 - 1987 gennaio 24

Lingua Italiano

54 serie B 1 Registri delle rese di conto, 1831 - 1878 {113}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale gli amministratori della primissaria annotarono le entrate e le uscite relative al patrimonio dell'ente a partire dal 1831. Precedentemente a questa data, come si trova in una nota di seguito al titolo interno, le entrate erano esigue e i conti si tenevano su un foglio di carta.

B 1.1 {114} "Primissaria. Rese-conti. 1831-1875" 1831 - 1878 Altre denominazioni: "Libro dove si scrivono i conti dei legati della messa prima festiva incominciato l'anno 1831" (tit. int.) Alla fine: legati a favore della primissaria, con adempimenti missari, 1845-1862; copia di un atto di compravendita di cui beneficiò la primissaria, 1825 marzo 10; copie di testamenti e disposizioni a favore della primissaria, 1830 luglio 20-1840 gennaio 6 (con annotazioni di adempimenti fino al 1863); all'interno del piatto posteriore della coperta, incollato: "Memoria" relativa ad un'elemosina per una messa per le anime, s.d. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 61 n.n.

55 serie B 2 Registri di cassa, 1954 - 1963 {115}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale è riportata la situazione di cassa della primissaria di Bocenago e le entrate e le uscite relative all'amministrazione del suo patrimonio.

B 2.1 {116} "Cassa. Primissaria Bocenago" 1954 - 1958; 1963 All'inizio: descrizione del patrimonio in beni stabili e capitali, s.d. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n.

56 serie B 3 Resoconti, 1862 - 1963 {117}

fascicoli 2

Contenuto La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del 1855 spettava quindi agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.

B 3.1 b. 1 {118} Resoconti 1862 - 1892 Nn. 1-26 Resoconti e documentazione di corredo. Italiano Fascicolo; carta, cc. 497 n.n.

B 3.2 b.2 {119} Resoconti 1893 - 1963 Nn. 27-76 Resoconti e documenti di corredo. Per gli anni 1937-1955 è conservata solo la documentazione di corredo. Mancano i documenti di corredo per gli anni 1913, 1923, 1927-1928, 1936. Italiano Fascicolo; carta, cc. 792 n.n.

57

Ente Chiesa di Santa Margherita {120} [ante 1427] - 1987 gennaio 24

Luoghi Bocenago (TN)

Archivi prodotti Fondo Chiesa di Santa Margherita in Bocenago, 01/01/1640 - 31/12/1977

Storia L'attuale chiesa di Santa Margherita di Bocenago è il risultato del quarto ingrandimento dall'edificio originale. Un primitivo edificio si trovava appoggiato alla facciata settentrionale del campanile ed era affrescato "con pitture che si conservano ancora in sagristia" (1). Nell'anno 1427 infatti, in occasione di un intervento di ingrandimento e probabile modifica della struttura della chiesa, l'affresco riportante l'immagine della deposizione dalla Croce e di santa Elena venne mantenuto intatto e collocato nella sacrestia. Un successivo intervento di modifica ed ampliamento dell'edificio è testimoniato da una pietra che riporta la data 1523. Tale pietra un tempo faceva parte dell'avvolto del presbiterio abbattuto ed ora trova sede nella parte vicina al suolo di una parete. A testimonianza dei lavori eseguiti in seguito all'abbattimento della chiesa o di parte di essa, avvenuto in questo periodo, è conservato in archivio un documento in pergamena datato 14 giugno 1524 relativo all'affidamento dei lavori di costruzione al maestro muratore Antonio fu Gennaro da Larido, il quale doveva rispettare quanto stabilito in una perizia eseguita da due stimati maestri muratori provenienti da Como appositamente consultati dalla comunità per l'affidamento dei lavori (2). Nel maggio dell'anno 1537, in occasione della visita vescovile, la chiesa di Santa Margherita appare "bene constructa" (3). Un terzo ingrandimento avvenne nel 1765 grazie al quale si realizzò la sacrestia e il presbiterio fino al campanile. Nel 1850 gli abitanti di Bocenago si accollarono le spese per la realizzazione della campana maggiore, mentre la minore venne finanziata dal Comune. Nell'ottobre dello stesso anno le due campane furono benedette dal parroco di Spiazzo e posizionate sul campanile assieme ad una preesistente (4). Tra il 1870 e il 1874 si attuò il quarto intervento di ingrandimento della chiesa su progetto dell'architetto Pietro Parolari da Seo e realizzato dai maestri muratori fratelli Apolloni da Montagne (Tione). Il lavoro di costruzione si protrasse per quattro anni e impegnò una sessantina tra muratori e braccianti e quattordici tagliapietra. Gli altari vennero venduti dal Civico ospitale di Brescia che a sua volta li aveva presi dalla chiesa di San Domenico in Brescia. Tra il 1881 e il 1883 la chiesa venne decorata all'interno dal pittore Valentino Pupin da Schio (Vicenza). Da segnalare un quadro dell'altare laterale destro realizzato alla fine del XV secolo dal pittore Tommaso Bragadin e arrivato a Bocenago da Brescia in occasione dell'acquisto degli altari. Nel 1916, un'abbondante nevicata procurò notevoli danni strutturali al tetto della chiesa causando cedimenti ed infiltrazioni d'acqua. Purtroppo gli interventi non furono immediati e si dovette attendere fino al 1939 per sistemare la situazione. Altri interventi di restauro e manutenzione si susseguirono nel tempo e di questi si trovano dettagliate notizie su un registro conservato presso l'archivio storico della parrocchia (5).

58

La dotazione della chiesa è testimoniata dagli inventari dei beni, il primo dei quali risale al 23 settembre 1579 (6); in esso vengono elencati una decina di appezzamenti fondiari, prati e arativi. Nel corso degli anni gli inventari testimoniano l'aumento della dotazione grazie anche a lasciti di privati: nel 1822 i fondi a disposizione della chiesa erano circa una trentina. Agli inizi del Novecento oltre ai fondi si trovano anche capitali investiti presso enti o privati e alcune obbligazioni di stato. Altre entrate erano costituite da contributi e offerte versati per la celebrazione dei funerali e degli uffici liturgici. Patrono della chiesa era il Comune.

In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia Santa Margherita in Bocenago.

Funzioni, occupazioni e attività Il curatore d'anime era il legittimo amministratore della sostanza della chiesa curata, come anche delle chiese annesse e di tutte le fondazioni istituite a favore delle stesse. Il patrimonio della chiesa era costituito dagli apparati, dagli utensili, dagli arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai fabbricati, fondi, capitali, introiti, diritti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati. Il parroco svolgeva la sua attività di responsabile amministrativo affiancato dai fabbricieri (detti anche sindaci o massari), quali rappresentanti della comunità. L'istituzione e l'azione dei fabbricieri vennero disciplinate da un decreto napoleonico del 26 maggio 1807: venivano nominati per decreto ministeriale o prefettizio, erano generalmente tre per ciascuna chiesa e duravano in carica cinque anni. Nella diocesi di Trento venne emanata nel 1865 una normativa relativa all'amministrazione delle chiese che disciplinava, tra l'altro, anche il rapporto del curatore d'anime coi fabbricieri. Il primo era considerato l'organo ecclesiastico dell'amministrazione e a lui competeva la principale direzione; i fabbricieri gli erano affiancati "tanto allo scopo di prestargli assistenza, quanto nella loro qualità di rappresentanti della comunità ecclesiastica (...). Tanto il curator d'anime che i fabbricieri devono sempre aver cognizione di quanto concerne l'amministrazione". I fabbricieri venivano di regola proposti al curatore d'anime; il loro ufficio durava due anni, salvo la possibilità di essere riconfermati. Dal 1874 (Legge 7 maggio 1874, Boll. Leggi dell'Impero n. 50) spettava al decano il diritto di nominare i fabbricieri proposti dalla comunità. Le fabbricerie erano perciò organi amministrativi dipendenti dall'autorità ecclesiastica, ai quali era demandata l'amministrazione dei beni temporali di una chiesa, con esclusione di qualsiasi ingerenza nelle questioni di culto. Anche il Codice di diritto canonico del 1917 (cann. 1183-1184) contemplava espressamente la fabbriceria, escludendola però da molte ingerenze (elemosine di messe, ordine della chiesa e del cimitero, disposizione e custodia dei libri parrocchiali, ecc.). Lo stesso Codice conferiva alla chiesa personalità giuridica, con il diritto di acquistare, ritenere, amministrare liberamente ed indipendentemente da ogni potere civile beni temporali per il conseguimento dei propri fini (can. 1495). Dove mancava la fabbriceria, l'amministratore unico era il rettore della chiesa, sotto l'esclusivo controllo dell'Ordinario. Il parroco o rettore della chiesa, che faceva sempre parte di diritto della fabbriceria, per la natura stessa dell'ente ne era il presidente. Il Concordato del 1929 e il regio decreto del 26 settembre 1935 ridimensionarono ulteriormente la rilevanza delle fabbricerie. L'ente chiesa parrocchiale è stato soppresso in seguito all'applicazione degli adempimenti in materia di revisione concordataria seguiti alla legge 20 maggio 1985 n. 222, e all'entrata in vigore del relativo regolamento di esecuzione (decreto 13 febbraio 1987, n.33), in

59 particolare in seguito all'approvazione dei decreti con i quali è stata stabilita la sede e la denominazione dei nuovi enti parrocchia.

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Rendena

Fonti normative Norme per l'amministrazione del patrimonio delle chiese e dei benefici nonché delle fondazioni ecclesiastiche nella diocesi di Trento, 1865 Codice di diritto canonico (1983) Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Registri dei legati, reg. 1, p. 91. (2) Cfr. Ibidem, Carteggio e atti ordinati, fasc. 5.1. (3) Cfr. ADT, Atti visitali, n. 1, c. 8. (4) Cfr. Chiesa di Santa Margherita in Bocenago, Registri delle rese di conto dei sindaci, reg. 2. (5) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Registri dei legati, reg. 1, pp.91-95, 185-240. (6) Cfr. Ibidem, Carteggio e atti ordinati, fasc. 3.

60 fondo C Chiesa di Santa Margherita in Bocenago, 1640 - 1977 {121}

registri 6, fascicoli 8

Soggetti produttori Chiesa di Santa Margherita, [ante 1427] - 1987 gennaio 24

Lingua Italiano

61 serie C 1 Registri delle rese di conto dei massari, 1640 - 1878 {122} registri 4

Contenuto La serie è formata da quattro registri sui quali i sindaci della chiesa di Bocenago, eletti dalla comunità, annotavano le entrate e le uscite relative al patrimonio della chiesa e le rese di conto annuali.

C 1.1 {123} "Chiesa. Conti 1608-1749" 1640 maggio 18 - 1749 agosto 28 Altre denominazioni: "Libro della dottrina christiana nella chiesa de Santa Margaritta de Bocenago cominciata lo di 10 agosto l'anno del Signore MDCVI" (1) (tit. int.) "Rendiconto dei beni di Santa Margherita" (tit. int.) Frammiste alle registrazioni annotazioni relative ad aste/vendite di beni (1644 maggio 31-1726 ottobre 29) e qualche annotazione di censo. All'inizio: elenco dei massari della chiesa dal 17 agosto 1608 al 1680; nomina del sacrestano e suoi obblighi, 1724 aprile 8-1734 giugno 4 (con annotazione relativa ad un incarico affidato il 30 settembre 1717); alla fine: "Sovrastanti alla dottrina cristiana. Adì 10 agosto l'anno del Signore MDCVI", elezione dei membri della dottrina cristiana di Bocenago eseguita dal delegato vescovile Gasparo Scottoni, canonico della chiesa Cattedrale di Trento e visitatore della dottrina cristiana, 1606 agosto 10. Italiano Registro a rubrica; carta, legatura in pelle, cc. 76 n.n. (numerazione originale parziale e incompleta) Segnature precedenti: I Note (1) Titolo che si riferisce all'ultima parte del registro.

C 1.2 {124} "Chiesa. Conti 1750-1805" 1750 agosto 28 - 1807 ottobre 16 Altre denominazioni: "II. Chiesa. Conti 1750-1806" (tit. dorso) Manca la resa di conto dell'anno 1751. All'inizio: nota delle tasse per i funerali di stola nera e bianca, s.d.; annotazioni relative a nomine di massari dal 1777 al 1779 (1); annotazioni relative a lavori eseguiti sull'edificio nel 1828 e alla realizzazione di concerto campanario nel 1850, s.d. Alla fine: annotazioni relative a censi e a locazioni di beni della chiesa, 1753 settembre 30-1808 settembre 30 (2). Italiano Registro; carta, legatura in pelle, cc. 47 n.n. Segnature precedenti: II Note (1) Presenti anche all'interno del piatto anteriore.

62

(2) Le registrazioni non sono in ordine cronologico; le più recenti si trovano frammiste a cc. bianche di seguito alle registrazioni delle rese di conto.

C 1.3 {125} "Santa Margherita. Bocenago. 1801-1847" 1801 agosto 28 - 1847 gennaio 8 Altre denominazioni: "III. Chiesa. Conti 1801-847" (tit. dorso) "Libro maggiore e generale di tutti i conti della chiesa curatta di Santa Margarita di Bocenago incominciato l'anno 1801" (tit. int.) Mancano le rese di conto relative agli anni 1812-1813 (1). Alla fine: "Scritti di credito fruttifero della chiesa", 1818, 1819 e 1826 (2); annotazione relativa all'acquisto di un vaso per l'olio santo da dare agli infermi, 1814; nomine di due massari il 23 maggio 1817 e il 30 settembre 1818; notizie relative ad un fondo arativo ereditato dalla chiesa e successivamente dato in locazione, sec. XIX prima metà. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 84 (bianche le cc. 6v, 7, 8r) Segnature precedenti: III Note (1) In corrispondenza di alcune cc. lasciate in bianco si trova l'annotazione: "Mancano gli anni della fabbriceria perché vennero fatti allo Spiazzo nella fabbriceria ...". (2) Cassati per essere stati registrati altrove.

C 1.4 {126} "Chiesa. Rese-conti 1847-'878" (tit. dorso) 1866 gennaio 18 - 1878 Mancano le registrazioni dei resoconti dal 1847 al 1864. Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 17 n.n. (1) Segnature precedenti: IV Note (1) All'inizio si notano diverse cc. tagliate sulle quali, con molta probabilità, si trovavano registrazioni a partire dall'anno 1847 come indicato nel titolo.

63 serie C 2 Registri di cassa, 1866 - 1963 {127}

registri 2

Contenuto La serie è formata da due registri sui quali è riportata la situazione di cassa della chiesa di Bocenago come luogo di culto (arredi sacri, cera, organista, messe, ecc.) e le entrate e le uscite relative all'amministrazione del suo patrimonio. Vengono riportati su questi registri anche le registrazioni di cassa della primissaria che era amministrata dagli stessi fabbricieri.

C 2.1 {128} "Giornale-cassa della chiesa e primissaria. Bocenago 1866-1897 e 1907.8/25-***" 1866 gennaio 1 - 1897 agosto 31; 1907 agosto 25 - 1934 dicembre 31 Altre denominazioni: "Giornale cassa. Chiesa-primissaria. 1866-'97 e 1907-***" (tit. dorso) Contiene anche: "Giornale della primissaria di Bocenago incominciato nell'anno 1866...", 1866 gennaio 1-1897 agosto 31; 1907 agosto 25-1935 agosto 3. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle con appiglio in tela, cc. 124 n.n. (numerazione originale parziale)

C 2.2 {129} "Conti di chiesa-primissaria. Bocenago (anime)" 1942 marzo 23 - 1963 dicembre 28 Contiene anche: "Primissaria", registro di cassa, 1942-1952 luglio 14. Alla fine: "Anime", registro delle elemosine raccolte e relativo loro utilizzo, 1942 marzo 23-1963 ottobre 30. Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. 59 n.n.

64 serie C 3 Resoconti, 1832 - 1977 {130} fascicoli 4

Contenuto La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del 1855 spettava quindi agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.

C 3.1 b. 1 {131} Resoconti 1832 - 1880 Nn. 1-40 Resoconti e documentazione di corredo. Mancano i resoconti relativi agli anni 1850-1855 e 1861. Per l'anno 1833/34 è presente solo la lettera di evasione al conto; per l'anno 1858 solo la lettera di evasione al conto e la documentazione di corredo; per gli anni 1836/37 e 1863 solo documentazione di corredo, per gli anni 1835/36, 1837/38-1849 solo estratti conto e parziale documentazione di corredo. Italiano Fascicolo; carta, cc. 667 n.n.

C 3.2 b. 2 {132} Resoconti 1881 - 1906 Nn. 41-60 Resoconti e documenti di corredo. Italiano Fascicolo; carta, cc. 855 n.n.

C 3.3 b. 3 {133} Resoconti 1907 - 1919 Nn. 61-73 Resoconti e documenti di corredo. Italiano

65

Fascicolo; carta, cc. 652 n.n.

C 3.4 b. 4 {134} Resoconti 1920 - 1977 Nn. 74-105 Resoconti e documenti di corredo. Manca il resoconto dell'anno 1936. Per gli anni 1937-1955 sono presenti solo i documenti di corredo. Italiano Fascicolo; carta, cc. 747 n.n.

66 serie C 4 Carteggio e atti, 1766 - 1963 {135} fascicoli 4

C 4.1 b. 1 {136} Lavori chiesa e arredi sacri 1766 -1956 Contributi elargiti dalla Comunità per l'acquisto di una lampada d'argento a Brescia e per paramenti sacri, notizie in merito a lavori eseguiti e ad acquisti fatti tra il 1778 e il 1794, lavori al tetto della chiesa, costruzione del campanile, atti relativi alle campane, dipinti interni, realizzazione di porte e controporte, pratiche per la realizzazione del nuovo organo, impianto di riscaldamento, perizie per danni subiti a causa della guerra, tinteggiatura esterna, acquisti di arredi sacri, ecc. Alla fine: "Notizie sulla costruzione della chiesa", manoscritto e dattiloscritto, s. d. Italiano Fascicolo; carta, cc. 310

C 4.2 b. 1 {137} Ricevute e quietanze 1810 - 1885 Ricevute per l'acquisto di arredi sacri e per lavori non registrate sul conto della chiesa (1810-1849); "Memorie e quietanze di conti che non appariscono nel libro dei conti", note d'acquisto e quietanze (1814; 1826-1859); Quietanze relative a lavori e acquisti fatti con le "casse segrete" (1) della chiesa (1865-1885). Italiano Fascicolo; carta, cc. 264 Note (1) Si tratta di spese sostenute con denaro che non appare nei regolari resoconti.

C 4.3 b. 2 {138} "Scodirolli" 1826 - 1835; 1858 Nn. 10 quaderni relativi alle riscossioni degli interessi della chiesa. Italiano Fascicolo; carta, cc. 134 n.n.

C 4.4 b. 2 {139} Carteggio e atti 1826 - 1963 Carteggio e atti relativi alla presentazione dei resoconti della chiesa, contratti stipulati con privati per il taglio del legname in boschi di proprietà della chiesa, tasse per il consumo di cera, fogli di pagamento, denuncia delle rendite, eredità, lasciti e donazioni in favore della chiesa, vaso della fortuna per raccolta fondi pro chiesa, incassi, atti amministrativi. Italiano Fascicolo; carta, cc. 213 67

Ente Beneficio Bartolomeo Franzelli {140} 1703 luglio 14 - 1987 gennaio 24

Luoghi Bocenago (TN)

Archivi prodotti Fondo Beneficio Bartolomeo Franzelli in Bocenago, 01/01/1861 - 31/12/1977

Storia Con testamento del 28 maggio 1697 i coniugi Giovanni Franzelli e Caterina Fostini disposero un legato a favore della comunità di Bocenago. A tale scopo lasciarono in eredità alcuni loro beni, tra cui campi, prati e fondi arativi, con l'obbligo della celebrazione di una messa settimanale perpetua nella chiesa di Santa Margherita di Bocenago (1). Con le rendite derivanti dai fondi disposero inoltre che la comunità dovesse provvedere alla distribuzione, nel giorno della vigilia della festività di Pentecoste, di una carità di sale a favore dei vicini di Bocenago. Un'ulteriore precisazione delle volontà stabilì inoltre che la comunità dovesse provvedere al mantenimento di "case e casetti" occupati da vedove e "filuolli di famiglia quali viveranno separati da loro padri e che faranno focco in detta villa di Bocenago" (2). Alla chiesa di Santa Margherita furono destinati due fondi le cui rendite garantivano l'acquisto di cera per la celebrazione delle messe. Con codicillo del 14 luglio 1703 il testatore dispose l'annullamento del precedente testamento stabilendo che venisse "formalmente eretto un beneficio ecclesiastico perpetuo nella chiesa di Santa Margherita di Bocenago" (3), con l'obbligo di una messa in settimana oltre alla celebrazione di tre messe nelle settimane delle "quattro tempora" (4). Il beneficiato doveva essere un discendente della famiglia Franzelli e lo "ius presentandi" spettava di diritto al più anziano della famiglia in linea maschile o, in caso di estinzione, in linea femminile. Estinte ambedue le linee tale diritto passava al più abile ed anziano della comunità che provvedeva a nominare un beneficiato preferendolo tra i vicini del luogo. Agli inizi del Novecento le rendite del beneficio erano costituite da cinque prati con una porzione di casa ad uso fienile, da due depositi bancari e da alcune obbligazioni di stato (5). Nel 1920 il beneficiato don Pietro Franzelli, parroco di Vigo , lamentò presso l'Ordinariato l'assoluta mancanza di rendita del beneficio del quale era stato investito. A tale proposito chiese ed ottenne l'autorizzazione alla vendita di legname derivante da un bosco di proprietà del beneficio, di cui non si era mai servito. Nel corso degli anni il patrimonio rimase pressoché inalterato nonostante più volte fosse stato proposto dai beneficiati di liquidare il patrimonio immobiliare. Il 7 giugno 1962, in occasione della riconsegna della sostanza del beneficio avvenuta in seguito alla morte di don Pietro Franzelli, il patrimonio risultava costituito da fondi e da una cascina; le messe, nonostante le riduzioni ottenute nel corso degli anni, erano ancora 60 annue di cui quattro in canto. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente beneficio semplice Franzelli di Bocenago ha perso la personalità giuridica civile.

Contesto generale Diocesi di Trento 68

Decanato di Rendena

Fonti normative Codice di diritto canonico (1983) Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Carteggio e atti ordinati, fasc. 7.2. (2) Ibidem. (3) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Carteggio e atti ordinati, fasc. 7.2, c. 15. (4) Nel calendario liturgico le Quattro Tempora sono quattro distinti periodi di tre giorni (mercoledì, venerdì e sabato) di una stessa settimana, destinati al digiuno e alla preghiera; cadono fra la terza e la quarta domenica di Avvento, fra la prima e la seconda domenica di Quaresima, fra Pentecoste e la festa della Santissima Trinità e generalmente la settimana seguente l'Esaltazione della Santa Croce (14 settembre). (5) Cfr. Beneficio Franzelli in Bocenago, Carteggio e atti, fasc. 1.

69 fondo D Beneficio Bartolomeo Franzelli in Bocenago, 1861 - 1977 {141}

fascicoli 2

Soggetti produttori Beneficio Bartolomeo Franzelli, 1703 luglio 14 - 1987 gennaio 24

Lingua Italiano

70 serie D 1 Resoconti, 1950 - 1977 {142}

fascicoli 1

Contenuto La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del 1855 spettava quindi agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.

D 1.1 b. 1 {143} Resoconti 1950 - 1977 Nn. 1-13 Resoconti e parziale documentazione di corredo. Mancano i resoconti degli anni 1951-1952. Italiano Fascicolo; carta, cc. 64 n.n.

71 serie D 2 Carteggio e atti, 1861 - 1964 {144}

fascicoli 1

Contenuto La serie comprende un fascicolo di carteggio e atti relativi all'amministrazione del beneficio a partire dal 1861 fino al 1964. Per altra documentazione relativa al beneficio si veda Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Carteggio e atti ordinati, fasc. 7.2.

Vedi anche: Serie Carteggio e atti ordinati.

D 2.1 b. 1 {145} Carteggio e atti 1861 - 1964 (con documenti del 1697 e del 1703 in copia) Testamento e codicillo di Bartolomeo Franzelli (1697 copia; 1703 copia); elenco dei beni, fassioni, espropri di terreni, lavori di manutenzione dei fondi, taglio dei boschi, cartelle dei pagamenti, riduzioni delle messe a carico del beneficio, estratto del foglio di possesso fondiario, atti amministrativi (1861-1964). Italiano Fascicolo; carta, cc. 109 Vedi anche: A 19.7.2 b. 7, "Beneficio Franzelli Bartolomeo".

72

Ente Confraternita della Dottrina cristiana {146} 1750 settembre 27 - ante 2004

Luoghi Bocenago (TN)

Archivi prodotti Fondo Confraternita della Dottrina cristiana in Bocenago, 01/01/1750 - 31/12/1950

Storia Fu istituita il 27 settembre 1750 dal curato Giovanni Cozzini su delega del vescovo Leopoldo Ernesto Firmian (1), su impulso e in seguito alle esortazioni date dal vescovo al fine di migliorare e incrementare l'esercizio della dottrina cristiana tra la popolazione e contrastare ed arginare il diffondersi delle dottrine protestanti. In occasione dell'erezione don Cozzini annotò che tale confraternita era già stata eretta a Bocenago il 10 agosto 1607 da Gaspare Scottoni "mansionario e curato" della Cattedrale di Trento, in qualità di visitatore della Dottrina cristiana, ma che con il tempo la sua attività era andata esaurendosi (2). Al loro ingresso nella confraternita tutti gli iscritti dovevano versare una tassa in denaro che variava a seconda dell'età. Il compito di riscuotere le tasse era affidato ad un massaro che aveva l'obbligo di rendere conto della sua amministrazione ogni anno l'ultima domenica di settembre. La documentazione prodotta dalla confraternita di Bocenago presente in archivio si esaurisce con il 1950. Si presume che dopo tale data l'attività dell'ente si sia interrotta. Nel 2004 un decreto vescovile soppresse tutte le confraternite ancora attive nella diocesi: fra queste non rientrava la confraternita della Dottrina cristiana di Bocenago, che dunque doveva essere già estinta.

Funzioni, occupazioni e attività Le confraternite sono pie congregazioni di persone laiche associate per attendere ad esercizi di culto e anche di beneficenza. Esse possono essere canonicamente erette dalla competente autorità ecclesiastica, oppure mancare di tale approvazione e in questo caso sono enti di natura laicale. Norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse, furono stabilite da papa Clemente VIII (Bolla "Quaecumque a Sede Apostolica" del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime ricoprì presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Un interesse particolare dell'autorità ecclesiastica era dedicato all'amministrazione dei redditi dei vari sodalizi. Ad essa provvedeva un massaro, che ogni anno doveva rendere conto del suo operato. Per le associazioni trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite religiose furono soppresse, ad eccezione di quelle del Santissimo Sacramento, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese durante la loro dominazione nel Trentino. Infatti il decreto del 25 aprile 1806 art. I stabiliva: "Sono proibite in tutto il Regno le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere 73 tutte le società religiose laicali eccettuate le confraternite sotto la denominazione del Santissimo, delle quali potrà esistere una sola presso ciascuna parrocchia sotto la direzione e dipendenza dell'Ordinariato e del parroco rispettivo per l'esercizio delle sacre funzioni" e l'art. IV prevedeva che i beni e le rendite delle confraternite del Santissimo fossero amministrati dai fabbriceri delle chiese parrocchiali e sussidiarie.

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Rendena

Note (1) Cfr. Confraternita della Dottrina cristiana, Registri di amministrazione, reg. 1. (2) Ibidem.

74 fondo E Confraternita della Dottrina cristiana in Bocenago, 1750 - 1950 {147}

registri 2

Soggetti produttori Confraternita della Dottrina cristiana, 1750 settembre 27 - ante 2004

Lingua Italiano

75 serie E 1 Registri di amministrazione, 1750 - 1936 {148}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale sono annotati sia gli iscritti alla confraternita che le registrazioni dell'amministrazione tenuta negli anni dai vari massari. La prima parte del registro riporta i nomi dei confratelli iscritti in ordine alfabetico, successivamente cassati e "registrati e trasportati al novo alfabetto per maggior chiarezza e regolamento"; quindi alcuni nomi risulteranno registrati due volte: una nella parte cassata e l'altra alcune pagine più avanti nella rubrica alfabetica.

E 1.1 {149} "Dottrina cristiana. Confratelli e rendiconti. 1750-***" [1750] - 1936 gennaio 20 Altre denominazioni: "Libro della Dottrina cristiana reformata nella chiesa di Bocenago. 1750" (tit. int.) - Registro degli iscritti di ambo i sessi con suddivisione per incarico assegnato, [1750]; 1811-1892; - Registro delle rese di conto, 1751 ottobre 17-1936 gennaio 20 (1). All'interno del piatto anteriore, sulla carta di guardia e su altre carte: massari della confraternita eletti dal 27 settembre 1750 al 1810 (2); all'inizio: copia dell'atto di erezione della confraternita (1750 settembre 27) seguito da alcuni capitoli e dalla commisurazione delle tasse di ingresso; alla fine: "Memoria di quelli che pagano interesse di capitali o scritti di crediti della scola della Dottrina cristiana", 1762 settembre 26-1796 dicembre 29. Registro; carta, legatura in pelle, cc. 123 n.n. (numerazione originale parziale e imprecisa) parzialmente a rubrica Note (1) Le registrazioni dal 17 ottobre 1751 al 30 settembre 1896 si trovano posposte rispetto alle registrazioni più recenti dal 24 ottobre 1897 al 20 gennaio 1936. (2) Una registrazione del 1806 si trova frammista all'elencazione dei capitoli che seguono l'atto di erezione.

76 serie E 2 Registri degli iscritti, 1921 - 1950 {150}

registri 1

E 2.1 {151} "Associati Dottrina cristiana. Bocenago" 1921 ottobre 1 - 1950 Altre denominazioni: "Ascritti a la Dottrina dal I ottobre 1921" (tit. int.) Iscritti in ordine alfabetico, per cognome, con annotazioni dei pagamenti annuali delle tasse. In corrispondenza dell'anno 1945: alcune registrazioni di cassa, 1945 giugno 16-1950 gennaio 9; all'inizio, sulla c. di guardia: annotazioni relative alle tasse da applicare a seconda dell'età degli iscritti, s. d. Italiano Registro; carta, cc. 42 n.n.

77

Ente Confraternita del Santissimo Sacramento {152} 1731 aprile 1 - ante 2004

Luoghi Bocenago (TN)

Archivi prodotti Fondo Confraternita del Santissimo Sacramento in Bocenago, 01/01/1735 - 31/12/1985

Storia La confraternita del Santissimo Sacramento di Bocenago fu eretta dal curato don Giovanni Antonio Cima, su delega del vescovo Domenico Antonio Thun, il primo aprile 1731 (1). Il sacerdote aveva ottenuto la licenza dall'Ufficio spirituale il 2 settembre 1730. I massari eletti rendevano conto annualmente al curato dell'amministrazione della confraternita nel cui patrimonio rientravano non solo le quote di iscrizione dei confratelli ma anche una serie di lasciti a favore dell'illuminazione del Santissimo e altri beni immobili. Di tale amministrazione è rimasta testimonianza fino al 1807; esattamente un anno prima il governo bavarese dispose infatti la soppressione di tutte le confraternite. Nel 1831 la confraternita fu rieretta: il 12 gennaio il curato don Lorenzo Marchetti sottoscrisse i capitoli della nuova confraternita per presentarli all'autorità vescovile e il 5 marzo il vescovo Francesco Saverio Luschin decretò l'erezione della confraternita approvandone in toto i capitoli (2). In 12 punti si determinavano i requisiti e le condizioni di accesso alla confraternita e si delineavano le modalità per la sua gestione. I confratelli dovevano avere una divisa costituita da una veste e da un cordone di colore rosso; era d'obbligo il versamento annuale di una tassa di iscrizione che serviva a pagare le messe celebrate per i confratelli defunti. Il curato locale pro tempore era il presidente della confraternita e aveva l'obbligo di presiedere tutte le riunioni. Altri funzionari erano il priore che aveva il compito di tenere un registro con i redditi della confraternita; la priora, che doveva raccogliere le quote annuali delle consorelle per poi consegnarle al priore; un "sottopriore" e una "sottopriora", un "crucifero", quattro "torcieri" e quattro "bastonieri". L'attività della confraternita di Bocenago, secondo gli atti conservati in archivio, è testimoniata fino al 1985. Nel 2004 un decreto vescovile ha soppresso tutte le confraternite ancora attive nella diocesi: fra queste non rientrava però la confraternita del Santissimo Sacramento di Bocenago, che dunque doveva essere già estinta.

Funzioni, occupazioni e attività Le confraternite sono pie congregazioni di persone laiche associate per attendere ad esercizi di culto e anche di beneficenza. Esse possono essere canonicamente erette dalla competente autorità ecclesiastica, oppure mancare di tale approvazione e in questo caso sono enti di natura laicale. Norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse, furono stabilite da papa Clemente VIII (Bolla "Quaecumque a Sede Apostolica" del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime ricoprì presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Un interesse particolare dell'autorità ecclesiastica era dedicato 78 all'amministrazione dei redditi dei vari sodalizi. Ad essa provvedeva un massaro, che ogni anno doveva rendere conto del suo operato. Per le associazioni trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite religiose furono soppresse, ad eccezione di quelle del Santissimo Sacramento, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese durante la loro dominazione nel Trentino. Infatti il decreto del 25 aprile 1806 art. I stabiliva: "Sono proibite in tutto il Regno le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere tutte le società religiose laicali eccettuate le confraternite sotto la denominazione del Santissimo, delle quali potrà esistere una sola presso ciascuna parrocchia sotto la direzione e dipendenza dell'Ordinariato e del parroco rispettivo per l'esercizio delle sacre funzioni" e l'art. IV prevedeva che i beni e le rendite delle confraternite del Santissimo fossero amministrati dai fabbriceri delle chiese parrocchiali e sussidiarie.

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Rendena

Note (1) Cfr. Confraternita del Santissimo Sacramento in Bocenago, Registri delle rese di conto dei massari. reg. 1. (2) Cfr. Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Carteggio e atti ordinati, fasc. 7.4.

79 fondo F Confraternita del Santissimo Sacramento in Bocenago, 1735 - 1985 {153}

registri 7

Soggetti produttori Confraternita del Santissimo Sacramento, 1731 aprile 1 - ante 2004

Contenuto Il fondo raccoglie i registri di amministrazione della confraternita per quanto riguarda il carteggio si veda Ufficio parrocchiale di Santa Margherita in Bocenago, Carteggio e atti ordinati, fasc. 7.4.

Lingua Italiano

Vedi anche: Serie Carteggio e atti ordinati.

80 serie F 1 Registri delle rese di conto dei massari, 1735 - 1807 {154} registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale i massari della confraternita del Santissimo Sacramento di Bocenago annotavano le entrate e le uscite relative al patrimonio della confraternita e le rese di conto annuali da presentare al curato che le sottoscriveva.

F 1.1 {155} "Patrimonio Santissimo Sacramento. 1731-1807" 1735 settembre 8 - 1807 settembre 18 All'inizio: notizie in merito all'erezione della confraternita,[1731]; "Beni spettanti alla manutenzione del Santissimo Sacramento", elenco di lasciti a favore della confraternita, 1731-1732 novembre 9; alla fine: "Incanti" di segale e biada, 1788 ottobre 17-1807 settembre 30; "Capitali del Santissimo", prestiti di capitali a privati, affitti di beni della confraternita, censi, obbligazioni di privati, ecc., 1745 settembre 30-1804 agosto 14 (1). Italiano Registro; carta, legatura in pelle, cc. 63 n.n. Note (1) Le registrazioni non sono in ordine cronologico.

81 serie F 2 Registri di amministrazione, 1831 - 1936 {156}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale sono annotati sia gli iscritti alla confraternita che le rese di conto degli amministratori.

F 2.1 {157} "Libro dei divoti confratelli e consorelle del Santissimo Sacramento nella chiesa di Bocenago e conti relativi - sessioni" (1) [1831] (2); 1839 - 1936 dicembre 19 - Registro degli iscritti di ambo i sessi, [1831]; 1839-1912. - Registro delle rese di conto con verbali di approvazione, [1831]-1936 dicembre 19. All'inizio, incollata: memoria della presenza a Bocenago di iscritti e devoti al Santissimo "ab immemorabili" e della formale costituzione avvenuta con decreto vescovile del 5 marzo 1831, s. d. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 95 n.n. Note (1) L'ultima parte del titolo è stata aggiunta in un secondo momento da altra mano. (2) I primi nominativi non riportano la data di iscrizione che si presume sia l'anno di ricostituzione della confraternita, cioè il 1831.

82 serie F 3 Registri degli iscritti, 1908 - 1985 {158}

registri 3

F 3.1 {159} "Consorelle del Santissimo. Bocenago. 1908" (1) 1908 - 1927 Iscritte con pagamenti delle tasse annuali. Alla fine: registrazioni di pagamenti di tasse avvenuti "in morte" di qualche iscritta, 1910 maggio 2-1935 novembre 20. Italiano Registro; carta, cc. 57 n.n. Note (1) Titolo molto sbiadito, quasi illeggibile.

F 3.2 {160} "Confratelli del Santissimo. Bocenago. 1908" (1) 1908 - 1934 Iscritti con pagamenti delle tasse annuali. All'inizio: annotazione di mano del curato don Francesco Ermon in merito alle tasse da applicarsi, s.d.; alla fine: registrazioni di pagamenti di tasse avvenuti "in morte" di qualche iscritto, 1915 gennaio 20-1937 febbraio 5. Italiano Registro; carta, cc. 57 n.n. Note (1) Titolo sbiadito.

F 3.3 {161} "Registro confraternita Santissimo Sacramento" 1937 - 1985 Iscritti di ambo i sessi con pagamenti delle tasse annuali. Italiano Registro a rubrica; carta, legatura in mezza tela, cc. 36 n.n.

83 serie F 4 Registri di cassa, 1950 - 1964 {162}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale è riportata la situazione di cassa della confraternita del Santissimo Sacramento di Bocenago e le entrate e le uscite relative all'amministrazione del suo patrimonio.

F 4.1 {163} "Cassa venerabile confraternita Santissimo. Dottrina" 1950 marzo 30 - 1964 novembre 22 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 10 n.n.

84 serie F 5 Registri dei verbali delle riunioni, 1937 - 1982 {164}

registri 1

Contenuto La serie si compone di un registro sul quale sono riportati i verbali delle riunioni della confraternita che generalmente si tenevano in canonica o in chiesa.

F 5.1 {165} "Protocollo dei verbali della confraternita del Santissimo" (tit. int.) 1937 [maggio] - 1982 giugno 6 Altre denominazioni: "Venerabile confraternita Santissimo Bocenago" Verbali delle riunioni della confraternita con approvazioni dei conti annuali, nomine dei direttivi, assegnazioni di cariche, attività, ecc. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 60 n.n.

85

Ente Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco {166} 1873 agosto - ante 2004

Luoghi Bocenago (TN)

Archivi prodotti Fondo Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco in Bocenago, 01/01/1874 - 31/12/1921

Storia Le prime notizie in merito alla volontà di erigere una congregazione del Terz'Ordine di San Francesco a Bocenago risalgono al 1872. Il curato don Antonio Maffei notò che andava continuamente crescendo il numero dei terziari devoti ma, non essendovi alcuna direzione erano come "pecore senza pastore" (1). Fu così che nell'agosto del 1873 il sacerdote pensò di riunire gli iscritti in una congregazione da condurre secondo le norme ad essa assegnate a livello nazionale e diocesano. Ottenuta quindi l'autorizzazione dal padre provinciale dei Cappuccini nominò una "superiora" per le donne e un "superiore" per gli uomini; istituì inoltre un periodo di noviziato per gli iscritti di ambo i sessi durante il quale si dovevano apprendere le regole e lo spirito dell'ordine. Al termine del periodo di noviziato doveva avvenire il rinnovo della professione. Le assemblee si tenevano una volta al mese, preferibilmente la seconda domenica. Le donne dovevano vestire in maniere sobria, i capelli dovevano essere legati in trecce sopra le orecchie, erano assolutamente vietati ornamenti di qualsiasi tipo. Era vietato vestire di rosso e d'obbligo un grembiule largo "sino alla metà del corpo", le calze non dovevano essere di color turchino e dovevano sempre essere indossate scarpe, zoccoli o pianelle (2). La documentazione presente nell'archivio storico della parrocchia di Bocenago relativa all'attività dell'ente si ferma al 1921. Nel 2004 un decreto vescovile soppresse tutte le confraternite e congregazioni ancora attive nella diocesi: fra queste non rientrava però la congregazione del Terz'Ordine di San Francesco di Bocenago, che dunque doveva essere già estinta.

Funzioni, occupazioni e attività La data esatta di origine della congregazione non è conosciuta: gli studiosi la pongono tra il 1215 e il 1221, periodo questo risalente alla prima Regola di "poenitentes de Assisio". Come istituzione organizzata, avente il nome di "Terz'Ordine" risale al 18 agosto 1289 (Bolla "Supra montem" di papa Nicolò IV). "L'Ordine francescano secolare (Terz'Ordine) si configura come unione di tutte le fraternità sparse nel mondo e aperte a ogni ceto di persone cattoliche, nelle quali i fratelli e le sorelle, spinti dallo Spirito a raggiungere la perfezione nella carità nel proprio stato secolare, con la professione si impegnano a vivere il Vangelo alla maniera di S. Francesco d'Assisi, attraverso l'osservanza della Regola autenticata dalla Chiesa" (dalla Regola, capo I, n.2). Il Terz'Ordine secolare seguì la Regola di Nicolò IV, con alcuni commenti o ritocchi di vari papi, fino a Leone XIII il quale vide nell'associazione un mezzo efficace per la rinascita cristiana e per questo, fra i molti documenti in merito, emanò la bolla "Misericors Dei Filius" (30 maggio 1883) con cui aggiornava l'antica Regola. La Santa Sede può concedere il privilegio di aggregazione al Terz'Ordine; concesso il privilegio i superiori (generale dei Francescani, i provinciali, i superiori locali) possono erigere la congregazione in una chiesa o oratorio pubblico o in qualche altare con il consenso del vescovo, la presenza di almeno 86 tre professi, il decreto scritto e il registro. Per l'ammissione si esigono: la fede cattolica, almeno 14 anni d'età, l'assenza di voti pubblici. I Terziari godono dei privilegi concessi al relativo Ordine, che in genere comprendono indulgenze, assoluzioni e benedizioni papali, privilegi per la messa e il divino ufficio, diritto di intervento alle funzioni sacre con la precedenza sulle confraternite e pie unioni, diritto di avere e amministrare beni, di eleggere ufficiali interni, di tenere adunanze e di darsi statuti. Il Terz'Odine dipende dal vescovo per l'erezione dei sodalizi, per la nomina o revoca del direttore o cappellano, per il controllo annuale dell'amministrazione e la raccolta delle elemosine e per la visita canonica. Dipende invece dall'Ordine per la facoltà di erezione, per la proposta o nomina del direttore e concessione delle facoltà e per la visita e la vita disciplinare interna del sodalizio (presiede adunanze, ascrizione, dimissione, ecc.). Infine il direttore ha i doveri e i diritti necessari all'ufficio (ammissione, conferenze, assoluzioni, ecc.); non ha il diritto di nominare gli ufficiali, di riservarsi l'aministrazione dei beni, di esigere i versamenti (3). Nel Trentino il Terz'Ordine sorse ufficialmente (terziari ne esistevano ab immemorabili) a il 26 dicembre 1870 nel convento di S. Caterina (4).

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Rendena

Note (1) Cfr. Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco in Bocenago, Registri delle deliberazioni, reg. 1. (2) Ibidem. (3) Cfr. "Enciclopedia Cattolica", Città del Vaticano, 1954, vol. XI, sub voce "Terz'Ordine". (4) Cfr. COSTA A., "La chiesa di Dio che vive in Trento", 1986, p. 753.

87 fondo G Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco in Bocenago, 1874 - {167} 1921

registri 2

Soggetti produttori Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco , 1873 agosto - ante 2004

Lingua Italiano

88 serie G Registri delle deliberazioni, 1874 - 1913 {168}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale sono riportate le decisioni del direttorio femminile del Terz'Ordine di Bocenago; all'interno del registro si trova, sciolto, anche il registro delle deliberazioni del direttorio maschile della confraternita.

G 1.1 {169} "Libro per le deliberazioni del discretorio delle suore del III Ordine fondato dal serafico padre san Francesco" 1874 gennaio 2 - 1913 settembre 29 Altre denominazioni: "Delibere consiglio 3° Ordine" (tit. dorso) Deliberazioni del direttivo femminile del Terz'Ordine di Bocenago. All'inizio: annotazione del curato don Antonio Maffei in merito alla costituzione del Terz'Ordine di Bocenago nell'anno 1872, 1873 dicembre 24. Contiene sciolto: "Libro per le deliberazioni del discretorio dei frati del III Ordine fondato dal serafico padre san Francesco", deliberazioni del direttivo maschile del Terz'Ordine di Bocenago, 1874 aprile 26-1909 settembre 19. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 10 n.n.

89 serie G 2 Registri di cassa, 1874 - 1921 {170}

registri 1

G 2.1 {171} "Libro dei conti dei confratelli di San Francesco d'Assisi riuniti in congregazione in Bocenago" 1874 maggio - 1921 gennaio 13 (con annotazione del 1922) All'inizio, annotazione: "Il presente rendiconto incomincia solo durante l'anno 1874 e benché la congregazione esistesse anche prima pure la elemosina mensile incominciò solo nel decorso dell'anno". Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 46 n.n.

90

Persona Fostini, Giuseppe {172} 1864 settembre 28 - 1929 marzo 25

Luoghi Bocenago (TN) Bolbeno (TN) Toss (Ton, TN) Vigolo Baselga (Trento, TN)

Archivi prodotti Fondo Documentazione privata di don Giuseppe Fostini da Bocenago, 01/01/1900 - 31/12/1924

Storia Giuseppe Fostini nacque a Bocenago il 28 settembre 1864 da Luigi e da Santa Cozzini. Tra il 1873 e il 1878, dai nove ai 14 anni d'età, si recò per nove mesi all'anno assieme al padre alla periferia di Parma presso una famiglia di mezzadri. Padre e figlio giungevano a piedi da Bocenago in primavera e vi rimanevano fino all'autunno vivendo in misere condizioni in un fienile, mangiando pane e acqua e svolgendo mansioni da servi. Ogni giorno dovevano recarsi con un carretto per le strade di Parma "a servire" gli "avventori" (1). Negli anni seguenti il giovane Giuseppe intraprese gli studi teologici e il 6 luglio 1890 fu ordinato sacerdote. Tra il 1891 e il 1895 fu nominato cooperatore prima a Noriglio e successivamente a Revò. Il 22 settembre 1895 fu nominato curato di Bolbeno e rivestì tale incarico fino al 18 agosto 1913. Il 19 febbraio 1898, in suffragio dell'anima dei genitori defunti, fondò nella chiesa di Santa Margherita di Bocenago una messa in canto. In tale occasione consegnò ai fabbricieri una cospicua somma di denaro con l'obbligo della celebrazione di due messe annue, una il 16 marzo e una il 30 marzo, anniversari di morte dei genitori. Durante la sua permanenza a Bolbeno il sacerdote intraprese una serie di viaggi che lo portarono a visitare luoghi interessanti sia dal punto di vista religioso che culturale. Per tre volte si recò in Terra Santa, a titolo privato o con viaggi organizzati dalla diocesi. Visitò città, paesi, villaggi, santuari e templi in quasi tutta Europa lasciando traccia di tutto quello che vedeva su 15 diari di viaggio dove descrisse in maniera dettagliata e minuziosa tutti i percorsi, i mezzi utilizzati, le persone incontrate e le esperienze fatte. Nel 1924 donò tutti i diari e le reliquie raccolte in Terra Santa alla chiesa di Bocenago. Tra il 1914 e il 1919 non si hanno notizie in merito alla destinazione e all'incarico assegnati al sacerdote ma da un articolo del settimanale diocesano "Vita Trentina" del 4 aprile 1929, scritto in occasione della sua morte, viene ricordato che fu per sei anni custode francescano a Gerusalemme. Nel 1920 fu nominato curato di Toss dove rimase fino al 1928 e, successivamente, curato di Vigolo Baselga dove morì il 25 novembre 1929.

Note (1) Cfr. Documentazione privata di don Giuseppe Fostini, Diari di viaggio, reg. 8.

91 fondo H Documentazione privata di don Giuseppe Fostini da Bocenago, 1900 - {173} 1924

fascicoli 1, registri 15

Soggetti produttori Fostini, Giuseppe, 1864 settembre 28 - 1929 marzo 25

Contenuto Il fondo raccoglie un fascicolo e 15 registri (diari) che don Giuseppe Fostini, con atto di donazione del 24 febbraio 1924, consegnò alla chiesa di Santa Margherita di Bocenago, suo paese natale. I diari furono compilati a ricordo dei suoi viaggi intrapresi tra il 1900 e il 1912 quando era curato nel paese di Bolbeno. Essi riportano con dovizia di particolari tutti i dettagli del viaggio: i singoli spostamenti (luogo e orario di partenza), i luoghi attraversati (città, paesi, villaggi), i mezzi di trasporto utilizzati negli spostamenti (carrozza postale, treno, traghetto), le spese sostenute in ogni singola tappa, le persone incontrate o che lo hanno accompagnato, la situazione meteorologica, le sensazioni provate, il totale dei chilometri percorsi (suddiviso per tipologia di mezzo utilizzato). Le città vengono descritte minuziosamente, con particolare riguardo a edifici e templi. Egli utilizza uno stile descrittivo molto particolareggiato anche per narrare le fasi di preparazione al viaggio. A titolo di esempio si riporta una breve annotazione del sacerdote in occasione della preparazione del bagaglio per la sua imminente partenza per la Terra Santa nell'aprile del 1911: "Unica valigia di pelle con federa di tela segnata col mio indirizzo contente: una veste bianca uso spolverino, un paio di mutande (più uno in dosso), due camicie (più una di lana in dosso), un copri cappello, n. 8 fazzoletti (4 bianchi e 4 colorati) più un fazzoletto di seta per mettere al collo, una berretta da viaggio (un camice, un fazzoletto, un amitto e due purificatoi con cingolo per la messa), rasoio, pennello, specchio e forbice con ago e filo, binocolo con fodera e tracolla, tricorno, ombrellino, n. 2 paia di calze (più una in dosso), veste talare e indispensabile con un paio di scarpe, due corone del Rosario e una dell'Immacolata, due matite e notes, orologio con catenella d'argento, bussola...". E' probabile che il sacerdote nel corso dei viaggi prendesse degli appunti e solo al ritorno li riformulasse in modo completo sul diario. La redazione e la grafia sono infatti pulite e precise, il racconto è scorrevole, tipico di una rielaborazione successiva.

Lingua Italiano

92 serie H 1 Carteggio e atti, 1924 {174}

fascicoli 1

H 1.1 b. 1 {175} Lascito 1924 Atto di donazione alla parrocchia di Bocenago di una cassetta in legno d'ulivo contenente 18 reliquie con le rispettive autentiche raccolte da don Giuseppe Fostini in occasione dei suoi viaggi a Roma e in Terra Santa, e di 15 libretti manoscritti con le memorie dei suoi viaggi fatti tra il 1900 e il 1912. (1) Italiano, latino Fascicolo; carta, cc. 19 Note (1) Le 18 reliquie datate 1891-1919 sono legate all'atto.

93 serie H 2 Diari di viaggio, 1900 - 1912 {176}

registri 15

Contenuto La serie si compone di 15 registri redatti da don Giuseppe Fostini nel corso dei suoi viaggi intrapresi tra il 1900 e il 1912 quando era curato nel paese di Bolbeno. Essi sono contraddistinti da una segnatura in numeri romani da I a XV e riportano con dovizia di particolari e in modo molto dettagliato e preciso tutti i momenti del viaggio. Si segnala che il registro VIII riporta, al contrario degli altri, notizie in merito all'età giovanile del sacerdote (dai 9 ai 14) quando era solito intraprendere assieme al padre Luigi un viaggio che lo portava da Bocenago a Parma e viceversa. Con atto di donazione del 24 febbraio 1924 don Giuseppe consegnò i suoi diari alla chiesa di Santa Margherita di Bocenago, suo paese natale, assieme ad una cassetta contenente una serie di reliquie e le relative autentiche, raccolte in occasione dei viaggi in Terra Santa.

H 2.1 {177} "Libro I. Prete don Giuseppe Fostini curato di Bolbeno. Trento. Tirolo-Austria" (tit. int.) 1900 aprile 23 - 1900 maggio 14 Altre denominazioni: "Diario privato del primo viaggio fatto attraverso l'Italia nel Giubileo dell'anno santo 1900" (tit. int.) Cronaca e descrizione relativa all'annata del primo viaggio fatto a Roma con partenza in carrozza da Bolbeno. Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. 188 n.n.

H 2.2 {178} "Libro II. Prete don Giuseppe Fostini curato di Bolbeno. Trento. Tirolo. Austria" (tit. int.) 1900 maggio 14 - 1900 maggio 24 Altre denominazioni: "Continuazione del diario privato del primo viaggio fatto attraverso l'Italia nel Giubileo dell'anno santo 1900" (tit. int.) Cronaca e descrizione relative al viaggio di ritorno da Roma con arrivo a Brescia. Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. 100 n.n.

H 2.3 {179} "Libro III. Prete don Giuseppe Fostini curato di Bolbeno nel Trentino in Austria" (tit. int.) 1901 aprile 21 - aprile 27; 1903 giugno 14 - giugno 23 - Cronaca e descrizione del viaggio a Torino, 1901 luglio 21-luglio 27. - Cronaca e descrizione del viaggio a Vienna (prima parte, andata), 1903 giugno 14-giugno 23. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 30 n.n. 94

H 2.4 {180} "Libro IV. Don Giuseppe Fostini curato di Bolbeno. Trento. Tirolo. Austria" (tit. int.) 1903 giugno 23 - 1903 settembre 5 - Cronaca e descrizione del viaggio a Vienna (seconda parte, ritorno), 1903 giugno 23-giugno 27. - Cronaca e descrizione del pellegrinaggio nazionale italiano a Lourdes, 1903 agosto 21- settembre 5. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 28 n.n.

H 2.5 {181} "Libro V. Don Giuseppe Fostini curato di Bolbeno. Trento. Tirolo. Austria" (tit. int.) 1902 settembre 8 - 1902 ottobre 5 Altre denominazioni: "Primo pellegrinaggio nazionale italiano a Terra Santa. Settembre-ottobre 1902" (tit. int.) Cronaca e descrizione del primo pellegrinaggio in Terra Santa con arrivo a Gerusalemme dopo aver visitato Betlemme. Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. 97 n.n.

H 2.6 {182} "Libro VI. Don Giuseppe Fostini curato di Bolbeno. Trento. Tirolo. Austria" (tit. int.) 1902 ottobre 5 - 1902 ottobre 27 Altre denominazioni: "Continuazione del primo pellegrinaggio italiano a Terra Santa. Settembre-ottobre 1902" (tit. int.) Cronaca e descrizione della seconda parte del viaggio in Terra Santa con partenza da Gerusalemme e arrivo a Trento. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 97 n.n.

H 2.7 {183} "Libro VII. Don Giuseppe Fostini curato di Bolbeno. Trento. Tirolo. Austria" (tit. int.) 1904 aprile 19 - aprile 23; 1906 giugno 17 - giugno 28 - "Annotazioni ed appunti fatti nel viaggio di Trieste", 1904 aprile 17-aprile 23; - "Note di viaggio fatte in occasione della visita all'esposizione di Milano, della gita a Varese, al Sempione, a Ginevra e della scorsa Chiaravalle e Pavia", 1906 giugno 17-giugno 28. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 97 n.n.

H 2.8 {184} "Libro VIII. Don Giuseppe Fostini curato di Bolbeno. Trento. Tirolo. Austria" (tit. int.) 1905 luglio 10 - 1910 giugno 24 Altre denominazioni: "Diario privato di viaggi" (tit. int.) - "Primo viaggio da Bocenago a Parma", cronaca e descrizione del viaggio che don Fostini, nel periodo della sua giovinezza (1873- 1878), fece ogni anno per due volte all'anno con il padre (1), sec. XX inizio; - "Annotazioni ed appunti nel viaggio di Padova e Venezia: 10-15/7/1905", 1905 luglio 10-luglio 15; - "Note ed appunti presi nel viaggio di Bolzano-Merano. 10-15 settembre 1905", 1905 settembre 10-settembre 15;

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- "Annotazioni relative al viaggio di Innsbruck-Monaco-Oberannergau-Zürich-Einsiedeln-San Gottardo Milano. 14-24 giugno 1910", 1910 giugno 14-giugno 24. Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. 110 n.n. Note (1) Il ragazzo tra i 9 e i 14 anni partiva in primavera per Parma e ritornava a Bocenago in autunno per lavorare con il padre.

H 2.9 {185} "Libro IX. Don Giuseppe Fostini curato a Bolbeno. Trento. Tirolo. Austria" (tit. int.) 1906 settembre 13 - 1906 ottobre 6 Altre denominazioni: "Secondo pellegrinaggio nazionale italiano in Terra Santa. 13 settembre-25 ottobre 1906. Note e appunti di viaggio" (tit. int.) Cronaca e descrizione della prima parte del viaggio in Terra Santa. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 98 n.n.

H 2.10 {186} "Libro X. Don Giuseppe Fostini curato a Bolbeno. Trento. Tirolo. Austria" 1906 ottobre 6 - 1906 ottobre 25 Altre denominazioni: "Continuazione del secondo pellegrinaggio nazionale italiano in Terra Santa" (tit. int.) Cronaca e descrizione della seconda parte del viaggio in Terra Santa. Italiano Registro; carta, cc. 97 n.n.

H 2.11 {187} "Libro XI. Don Giuseppe Fostini curato a Bolbeno. Trento. Tirolo. Austria" 1907 aprile 14 - 1911 luglio 15 (con annotazione del 17 gennaio 1918) - "Brevi note relative al pellegrinaggio ai santuari della Madonna della Corona e a Piné. 14-19 aprile 1907", 1907 aprile 14-aprile 19; - "Brevi note relative al viaggio alla Pallada (1), Sirmione, Garda e Riva. 22-28 settembre 1907" (2), 1907 settembre 22-settembre 28; - "Brevi note relative al viaggio di Venezia, 14-18 giugno 1909", 1909 giugno 14-giugno 18; - "Brevi note prese nel viaggio a Oropa (3) e all'esposizione di Torino. 9-15 luglio 1911", 1911 luglio 9-luglio 15. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 102 n.n. Note (1) Villa "alla Pallada" a Toscolano (Salò). (2) Segue l'annotazione "Ierusalem 17 gennaio 1918": forse il sacerdote aveva scritto gli appunti di viaggio mentre si trovava a Gerusalemme. (3) Santuario della Vergine Maria a 10 km da Biella.

H 2.12 {188} "Libro XII. Don Giuseppe Fostini. Bolbeno. Trento. Tirolo. Austria" (tit. int.) 1908 aprile 27 - 1908 maggio 14

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Altre denominazioni: "Viaggio al Santo monte della 'Verna' con altre escursioni accessorie. 27 aprile-14 maggio 1908. Note ed appunti di viaggio" (tit. int.) Cronaca e descrizione del viaggio al santuario di San Francesco della Verna (Arezzo). Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 97 n.n.

H 2.13 {189} "Libro XIII. Prete Giuseppe Fostini. Bolbeno. Trento. Tirolo. Austria" (tit. int.) 1911 aprile 18 - 1911 maggio 7 Altre denominazioni: "Terzo pellegrinaggio italiano in Terra Santa diretto dal molto reverendo canonico Francesco Soldini della Metropolitana di Milano. 18 aprile-30 maggio 1911, in Grecia, Turchia, Siria, Palestina, Egitto" (tit. int.) Cronaca e descrizione del terzo pellegrinaggio in Terra Santa. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 98 n.n.

H 2.14 {190} "Libro XIV. Prete Giuseppe Fostini. Bolbeno. Trento. Tirolo. Austria" (tit. int.) 1911 maggio 7 - 1911 giugno 2 (con annotazioni del 17 settembre 1914) Altre denominazioni: "Continuazione del terzo pellegrinaggio italiano in Terra Santa diretto dal molto reverendo canonico Federico Soldini. 18 aprile-30 maggio 1911" (tit. int.) Cronaca e descrizione del terzo pellegrinaggio in Terra Santa con visita anche ad altri luoghi sacri e "profani" in Grecia, in Turchia, in Siria, in Egitto e in Italia. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 100 n.n.

H 2.15 {191} "Libro XV. Prete Giuseppe Fostini. Bolbeno. Trento. Tirolo. Austria" (tit. int.) 1912 agosto 16 - 1912 settembre 27 Altre denominazioni: "Santo pellegrinaggio privato a Madrid, Santiago de Compostela, Lourdes, Paris attraverso l'Italia, Francia e Spagna. 16 agosto-27 settembre 1912. Note ed appunti di viaggio" (tit. int.) Cronaca e descrizione del viaggio. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 98 n.n.

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Ente Comunità di Bocenago {192} [sec. XIII]- 1810 [agosto 31]

Luoghi Bocenago (TN)

Archivi prodotti Fondo Documentazione dell'archivio della comunità di Bocenago, 01/01/1701 - 31/12/1779

Storia L'organizzazione amministrativa delle comunità trentine durante i vari regimi antecedenti il regno d'Italia napoleonico non subì mutamenti sostanziali e ciò si riflette nella struttura dei rispettivi archivi che presentano complessivamente caratteri di continuità. Soltanto con l'introduzione della legislazione comunale del regno d'Italia napoleonico, sancita con decreto vicereale del 23 agosto 1810, si creò una frattura sostanziale rispetto agli ordinamenti comunitari, che vennero a cessare definitivamente.

98 fondo I Documentazione dell'archivio della comunità di Bocenago, 1701 - 1779 {193}

registri 2

Soggetti produttori Comunità di Bocenago, [sec. XIII]- 1810 [agosto 31]

Lingua Italiano

99 serie I 1 Registri delle rese di conto dei consoli, 1701 - 1779 {194}

registri 1

I 1.1 {195} "Carità-butiro ecc. 1701-1717 e conti ecc. della comunità di Bocenago" (tit. dorso) 1701 dicembre 25 (1) - 1779 luglio 7 Rese di conto dei consoli della comunità di Bocenago (2) con prospetti relativi alle distribuzioni di carità di pane, di olio, di burro e di "sal del gat" (3). Alle cc. 237-275, frammisti ad alcune rese di conto: incanti, annotazione del salario corrisposto al curato, pagamenti di affitti, note di censi affrancati, salari ai cassieri della confraternita del Carmine, obblighi della comunità nei confronti della predetta confraternita compravendite, decisioni della comunità, ecc., 1726 settembre 29-1796 dicembre 20. Italiano Registro; carta, cc. 17-275 (mancano le cc. 1-16) acefalo Note (1) La prima registrazione si riferisce alla corresponsione di una carità; manca il resoconto. (2) Le registrazioni delle rese di conto dal 1775 al 1779 non sono in ordine cronologico ma registrate occupando, presumibilmente, carte lasciate libere tra un resoconto e l'altro. Le ultime registrazioni si trovano infatti a c. 232. (3) Distribuzione del sale così chiamata perché disposta da fu Giacomo Floriani detto il Gatto o Gat.

100 serie I 2 Registri della carità, 1715 - 1776 {196}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale i commissari eletti dalla comunità e preposti alla distribuzione della carità annotavano le corresponsioni di sale, pane, olio e biada ai bisognosi.

I 2.1 {197} "Carità sale, pane, olio. 1715-1778" (tit. dorso) 1715 ottobre 14 - 1776 aprile 4 Altre denominazioni: "Libro delli legati perpetuali e nota delli comissari delli medemi legati che sono stati et che sarano per il tempo fututo..." (tit. int.) Registro delle distribuzioni di sale, pane, olio e biada disposte da alcuni legati a carico della comunità di Bocenago (1). All'inizio: nota dei commissari eletti, 1712-1731; "Nota delli censi...", annotazioni di pagamenti di censi costituiti su beni di legati lasciati a favore della Comunità, 1720 maggio 31-1755 ottobre 23 (2); alla fine: incanti di sale e biada e altri generi "avanzati", 1753 ottobre [..]-1776 febbraio 20. Italiano Registro; carta, legatura in pelle, con ribaltina, cc. 162 n.n. (numerazione originale parziale) Segnature precedenti: II Note (1) Tra i legati maggiormente citati si trovano quelli disposti da Giacomo Floriani detto il Gatto o Gat e dal fu Antonio Alberti dal Banale; le distribuzioni avvenivano in particolari periodi dell'anno: a marzo, in occasione della festa della Madonna, il Venerdì Santo e a Natale. (2) Le registrazioni relative al periodo 1726 giugno 23-1755 ottobre 23 si trovano in fondo al registro.

101

INDICE ANALITICO DELLE COSE NOTEVOLI Altari 72, 74, 76, 91, 120

Arredi sacri 49, 120, 127, 136, 137

Campane 49, 120, 136

Campanile 120, 136

Canonica 164

Cimitero 72, 107

Colera 107

Concilio di Trento 3, 7, 11, 30, 146, 152

Coro parrocchiale 107

Danni di guerra 136

Fonte battesimale 6, 72

Lavori chiesa 51, 124, 136

Organo 136

Prestiti di guerra 96

Prima guerra mondiale 120

Profughi di guerra 41

Reliquie 72, 74, 175

Sacrestano 12, 106

Tabernacolo 72

Terra Santa 172, 173, 175, 176, 181, 182, 185, 186, 189, 190

Via Crucis 72

Visite pastorali 69, 108

102

INDICE ANALITICO DELLE ISTITUZIONI Abbazia di Chiaravalle di Milano 183

Apostolato della Preghiera di Bocenago 59, 60

Archivio Diocesano Tridentino di Trento 1

Beneficio Bartolomeo Franzelli di Bocenago 3, 64, 83, 85, 140, 141

Cancelleria aulica di Vienna 38

Cattedrale di San Vigilio di Trento 146

Chiesa di San Domenico di Brescia 120

Chiesa di Santa Margherita di Bocenago 2, 6, 12, 43, 48, 49, 50, 67, 68, 69, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 89, 90, 91, 94, 95, 98, 99, 120, 121, 122, 123, 124, 125, 126, 128, 129, 140, 172, 173, 176

Civico ospitale di Brescia 120

Commissione aulica centrale d'organizzazione, Vienna 7, 11, 15

Comune di Bocenago 3, 49, 103, 110

Comunità di Bocenago 2, 75, 103, 136, 140, 192, 193, 195, 197

Confraternita del Carmine di Bocenago 58, 64, 88, 89, 90, 91, 195

Confraternita del Santissimo Rosario di Bocenago 92

Confraternita del Santissimo Sacramento di Bocenago 64, 83, 87, 152, 153, 154, 155, 157, 159, 160, 161, 162, 163, 165

Confraternita della Dottrina Cristiana di Bocenago 123, 146, 147, 149, 151

Congregazione del Terz'Ordine di San Francesco d'Assisi di 166, 167, 169, 171 Bocenago

Convento di Santa Caterina di Rovereto 166

Convento di Santa Maria degli Angeli di Salò 90

Curazia di Santa Margherita di Bocenago 2, 9, 17, 26, 62, 72

Curia arcivescovile di Trento 3

Curia arcivescovile di Trento, Ufficio spirituale 152

Decanato di Rendena 3

Diocesi di Trento 7, 11, 15, 23, 25, 120

Direttorio femminile del Terz'Ordine di San Francesco di 168 Bocenago

Direttorio maschile del Terz'Ordine di San Francesco di 168

103

Bocenago

Giunta provinciale amministrativa di Trento 1

Governo bavarese 146, 152

Legato Bartolomeo Frasnelli di Bocenago 70

Legato don Antonio Ferrazza di Bocenago 83, 86

Legato Sante Missioni di Bocenago 97

Ministero dell'interno, Roma 3

Ordinariato vescovile di Trento 1, 2, 117, 130, 140, 142, 152

Pane di Sant'Antonio di Bocenago 55

Parrocchia di San Vigilio di Spiazzo 2

Parrocchia di Santa Margherita di Bocenago 1, 3, 13, 14, 18, 20, 64, 110, 111, 120, 140, 175

Pieve di Rendena 90

Prefettura di Trento 110

Primissaria di Bocenago 67, 83, 84, 98, 111, 112, 113, 114, 115, 116, 128, 129

Regno d'Italia 11

Santuario della Madonna della Corona, Ferrara di Monte 187 Baldo (Verona)

Santuario della Madonna di Caravaggio di Montagnaga 187 (Baselga di Piné)

Santuario della Verna, Chiusi della Verna (Arezzo) 188

Santuario di Oropa, Biella 187

Tribunale di Trento 3

Ufficio amministrativo diocesano di Trento 117, 130, 142

104

INDICE ANALITICO DEI NOMI DI PERSONA Pizol Pietro detto 'Pedrecinum' figlio di Bartolomeo da 104 Bocenago

Agnese figlia di Benvenuto da Bocenago 104

Alberti Alberto, curato di Bocenago 2

Alberti Antonio dal Banale 197

Alberti d'Enno Giuseppe Vittorio, vicario generale del 91 vescovo di Trento

Alberti Giovanni, curato di Bocenago 2

Alberti Pietro da Bocenago, notaio 73

Alessandri Gabriele da Bergamo, vicario generale del 76 vescovo di Trento

Andreolli Federico, parroco di Bocenago 3

Antonio fu Germano da Larido, maestro muratore 75, 120

Apolloni da Montagne (Tione), muratori 120

Armanini Bruno, parroco di Bocenago 3

Balter Luigi, curato di Bocenago 2

Bartolomeo figlio di Benvenuto da Bocenago 104

Bertelli Paride figlio di Gerolamo da Preore abitante a 90, 105 Caderzone, notaio

Binelli Rinaldo, parroco di Bocenago 3

Bogatus Gracius fu Gracius da Pelugo, notaio 104

Boroni Bernardo fu Giacomo da Bocenago 99

Boroni Eleuterio fu Giacomo da Bocenago 99

Boroni Giacomo fu Bernardo da Bocenago 105

Boroni Giacomo fu Marco Antonio da Bocenago vicino di 68, 69, 75, 99 Caderzone, notaio

Boroni Marcantonio da Bocenago, notaio 68

Boroni Pietro fu Giovanni da Bocenago, notaio 75

Boroni Taddeo fu Giacomo da Bocenago 99

Bragadin Tommaso, pittore 120

Buffi Lorenzo, curato di Bocenago 2

105

Caldera Livio, parroco di Bocenago 3

Canali Gregorio, generale dell'ordine dei Carmelitani 89

Carli Lucio, parroco di Bocenago 3

Cereghini Giovanni, curato di Bocenago 2

Chesi Pietro, curato di Bocenago 2

Cima Giovanni Antonio, curato di Bocenago 2, 152

Clemente VII, papa 91

Clemente VIII, papa 77, 146, 152

Collini Giovanni, curato di Bocenago 2

Corradi Giovanni Giacomo, visitatore vescovile 68

Corradi Giuseppe, curato di Bocenago 2

Cozzini Giovanni, curato di Bocenago 2, 146

Cozzini Santa da Bocenago 172

Dalsass Vittorio, parroco di Bocenago 3

De la Chiesa Francesco, vescovo di Drivasto e suffraganeo 74 del vescovo di Trento

Donati Pietro, curato di Bocenago 2

Dorna Giovanni Battista, curato di Bocenago 2

Dossi Giacomo fu Alberto 'de Albertinis' da Fisto, notaio 69

Dossi Remo, parroco di Bocenago 3

Eleuterio da Stenico, curato di Bocenago 2, 68

Endrici Celestino, vescovo di Trento 3, 25

Ermon Francesco, curato di Bocenago 2, 44, 52, 64, 160

Facchini Alfonso, curato di Bocenago 2

Fer[raris] (de) Antonio fu Pietro da Pellio di Sopra in Val 75 d'Intelvi (Como)

Ferrazza Ognibene fu Melchiorre, console della villa di 99 Bocenago

Firmian Leopoldo Ernesto, vescovo di Trento 146

Floriani Giacomo detto Gatto da Bocenago 195, 197

Fostini Caterina da Bocenago 140

Fostini Giuseppe da Bocenago, curato di Bolbeno 175, 177, 178, 179, 180, 181, 182, 183, 184, 185, 186, 187, 188, 189, 190, 191

106

Fostini Giuseppe fu Luigi da Bocenago, sacerdote 172, 173, 176

Fostini Luigi da Bocenago 172

Francesco fu Giacomo 'Lutioto' da Bocenago abitante a 105 Bozzolo (Mantova)

Franzelli Bartolomeo da Bocenago 145

Franzelli, famiglia di Bocenago 140

Franzelli Giovanni da Bocenago 140

Franzelli Pietro, curato di Bocenago 2

Franzelli Pietro, parroco di Vigo Cavedine 140

Giacomo figlio di Benvenuto da Bocenago 104

Girardini Pietro, parroco di Bocenago 3

Girellis (de) Giulio da Mantova, delegato dal priore 90 dell'ordine dei Carmelitani

Giuseppe II d'Asburgo, imperatore 146, 152

Leone XIII, papa 166

Lodron, conti 103

Lorenzi Celestino, amministratore parrocchiale di Bocenago 3

Luschin Francesco Saverio, vescovo di Trento 152

Madruzzo Ludovico, vescovo di Trento 77

Maffei Antonio, curato di Bocenago 2, 26, 48, 49, 52, 57, 58, 64, 166, 169

Manci de Ebenheim Sigismondo, decano di Spiazzo Rendena 2

Marchetti Giuseppe, curato di Bocenago 2

Marchetti Lorenzo, curato di Bocenago 152

Martini (de) Francesco, vicario generale di Trento 2

Monte Antonio, curato di Bocenago 2

Nicolò IV, papa 166

Olivieri Antonio fu Pietro, console della villa di Bocenago 99

Olivieri Antonio fu Pietro, massaro della chiesa di Santa 69 Margherita di Bocenago

Paoli Giovanni, parroco di Bocenago 3

Paolo V, papa 7, 11, 15, 23, 89

Parolari Pietro da Seo, architetto 120

107

Pio VI, papa 78

Pio X, papa 28

Pupin Valentino da Schio, pittore 120

Romedio 'de Villa Cini' da Osteno (Como) 75

Scottoni Gaspare da Trento, mansionario della Cattedrale di 123 Trento

Stenico padre Remo 104

Tamburini Augusto, parroco di Bocenago 3

Terrazza Marco, curato di Bocenago 2

Thun Domenico Antonio, vescovo di Trento 152

Tisi Benedetto Antonio, curato di Bocenago 2

Tommaso dell'ordine degli Agostiniani, procuratore 73 dell'ospizio dei Santi Nicola e Bernardo del Monte Sion nella diocesi di Sion (Svizzera)

Trotter Giovanni, curato di Bocenago 2

Zambaiti Simone Albano, vicario generale del vescovo di 42 Trento

Zenareo Giacomino, visitatore vescovile 68

108

INDICE ANALITICO DEI TOPONOMI Betlemme (Cisgiordania) 181

Bocenago 2, 5, 10, 11, 15, 21, 24, 27, 29, 34, 40, 57, 102, 103, 105, 107, 108, 109, 111, 120, 140, 144, 146, 152, 166

Bolbeno 172, 173, 176, 177

Bolzano/Bozen 184

Brescia 120, 136, 178

Casinaga, località di Bocenago 103

Como 120

Egitto 190

Einsiedeln (Svizzera) 184

Europa 172

Garda (VR) 187

Gerusalemme (Israele) 181, 182, 187

Ginevra (Svizzera) 183

Grecia 190

Innsbruck (Austria) 184

Italia 190

Lourdes (Francia) 180

Mantova 99

Merano/Meran (Bolzano) 184

Mezzana 103

Milano 183, 184

Monaco di Baviera (Germania) 184

Noriglio, frazione di Rovereto 172

Oberannergau (Germania) 184

Padova 184

Pallada (alla), località di Toscolano Maderno (Brescia) 187

Parma 172, 176, 184

Passo del San Gottardo 184

109

Passo del Sempione 183

Pavia 183

Praga (Repubblica Ceca) 77

Prei (ai), località di Bocenago 99

Revò 172

Riva del Garda 187

Roma 175, 177, 178

Sarca, fiume 2

Siria 190

Sirmione (BS) 187

Tirolo 2, 38

Torino 179, 187

Trento 117, 130, 142, 182

Turchia 190

Varese 183

Venezia 184, 187

Vercei, località di Bocenago 103

Vienna (Austria) 179, 180

Vigolo Baselga, frazione di 172

Zurigo (Svizzera) 184

110