Mottola – Palagiano - Statte
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AMBITO TERRITORIALE TA/2 MASSAFRA – MOTTOLA – PALAGIANO - STATTE AUSL TA/1 CAPITOLATO SPECIALE PER L’AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA CASA RIFUGIO PER DONNE VITTIME DELLA VIOLENZA DI CUI ALL’ART. 80 DEL REGOLAMENTO DELLA REGIONE PUGLIA N. 4/2007. ARTICOLO 1 OGGETTO E DESTINATARI DEL SERVIZIO Il presente capitolato ha per oggetto la gestione della Casa Rifugio per donne vittime di violenza che si sentono minacciate o che sono esposte a maltrattamenti fisici, psichici, sessuali. la casa rifugio per donne vittime di violenza è struttura residenziale a carattere comunitario che offre ospitalità e assistenza a donne vittime di violenza fisica e/o psicologica con o senza figli per le quali si renda necessario il distacco dal luogo in cui è avvenuta la violenza, e l’inserimento in comunità. La casa rifugio è concepita per offrire alle donne un luogo sicuro in cui sottrarsi alla violenza e all’aggressività dei soggetti che la praticano. E’ un luogo in cui intraprendere con tranquillità un percorso di allontanamento emotivo e materiale dalla relazione violenta e ricostruire con serenità la propria autonomia. La casa e i relativi arredi sono forniti dalla stazione appaltante. L’indirizzo della struttura deve essere protetto e segreto. Ricettività fino ad un massimo di n. 8 (otto) posti letto e n. 2 (due) culle. ARTICOLO 2 DURATA DELL’APPALTO La durata dell’appalto è fissata in mesi 11 decorrenti dalla data di avvio del servizio. ARTICOLO 3 PRESTAZIONI DEL SERVIZIO La Ditta Affidataria del servizio deve assicurare le seguenti prestazioni: - assicurare l’accoglienza residenziale, compreso il vitto, in una Casa Rifugio, messa a disposizione dall’ente appaltante ad indirizzo segreto; - contestualmente all’avvio del servizio, promuovere, d’intesa con il referente della stazione appaltante, iniziative finalizzate ad una conoscenza del servizio e delle finalità che persegue, al fine di favorirne l’utilizzo; - assicurare servizi di cura alla persona e attività socio-educative volte allo sviluppo dell’autonomia individuale, con un riferimento particolare alla funzione genitoriale; - garantire la copertura di tutte le spese riguardanti le primarie necessità degli ospiti (pannolini, , indumenti di base, assorbenti, farmaci, testi scolastici ed altro ); - garantire la copertura di tutte le spese di gestione della casa (piccola manutenzione ordinaria anche derivante da malfunzionamento degli elettrodomestici in dotazione) ad eccezione delle spese condominiali e delle utenze energetiche che sono a carico dell’ente appaltante; - fornire il supporto legale e psicologico, per il compimento del percorso di allontanamento emotivo e materiale dalla relazione violenta e di ricostruzione della propria autonomia; - sostenere le donne nell’espletamento delle attività della vita quotidiana; - effettuare colloqui di accoglienza durante i quali fornire informazioni tecniche e/o pratiche per rispondere ai bisogni immediati evidenziati sia nel breve che nel medio o lungo periodo; - garantire un’attività di orientamento e valutazione delle competenze e delle abilità delle ospiti per indirizzarle verso nuovi sbocchi relazioni con il mondo esterno, anche in termini di avviamento al lavoro, per la indipendenza economica; - facilitare il collegamento con strutture ospedaliere, distretti sociosanitari e tutti gli altri enti o servizi pubblici e privati che permettano una parziale o totale soluzione di problemi peculiari (reperimento alloggi, inserimento lavorativo, sostegno per minori, ecc.); - partecipare alla ricerca di soluzioni di tipo abitativo e lavorativo che rendano possibile l'autonomia economica; - supportare le ospiti nella ricerca di iniziative di sostegno fornite dalle Istituzioni, per rendere possibile la realizzazione delle attività precedenti; - monitorare lo sviluppo dei progetti individuali, in forma coordinata con gli altri servizi eventualmente coinvolti nel caso; - predisporre la carta dei servizi della struttura. ARTICOLO 4 ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO La casa rifugio opera a stretto contatto con i centri antiviolenza operanti sul territorio. L’accoglienza delle persone nella Casa avviene esclusivamente attraverso l’invio da parte degli Ambiti Territoriali Sociali della Provincia di Taranto, dell’autorità giudiziaria e dei tribunali dei minori. Gli invianti definiscono, in collaborazione con l’ente che gestisce il servizio, il progetto relativo al percorso educativo individuale e la sua verifica in termini di processo e di esito. I progetti individuali di intervento devono almeno contenere: - obiettivi e risultati intermedi da sottoporre a verifica; - periodicità delle riunioni di verifica e di riprogrammazione degli interventi, ove ritenute necessarie; - tempi e modalità di verifica, valutazione e riprogettazione. La Casa deve garantire le condizioni utili all’ospitalità tutti i giorni dell’anno; deve essere fortemente connessa con il territorio e le sue risorse attraverso un metodo di conduzione che valorizzi il raccordo tra risorse diurne e risorse residenziali, formali ed informali, attraverso, a titolo esemplificativo e non esaustivo, riunioni, costruzioni di reti, coordinamenti, mappature di risorse, con particolare attenzione a ciò che è inerente al mondo del lavoro, della casa, della famiglia. Laddove per le ospiti siano necessarie prestazioni a rilievo sanitario, queste sono erogate, quando possibile, all’interno della casa rifugio, per garantire le necessarie condizioni di sicurezza e riservatezza, nel rispetto del modello organizzativo della ASL competente. La dimissione deve essere concordata con il soggetto che ha proposto l’ inserimento attraverso apposita relazione conclusiva dell’intervento. ARTICOLO 5 PERSONALE: REQUISITI E MONTE ORE L’ aggiudicatario si impegna a svolgere le attività di cui all’ articolo 3 “prestazioni del servizio”, utilizzando le figure professionali, di seguito specificate, come indicato dall’art. 80 del regolamento della regione Puglia n. 4/2007 e ss.mm.: - N. 1 assistente sociale, per almeno 18 ore settimanali; - N. 2 educatori professionali, per almeno 20 ore settimanali ciascuno, con reperibilità notturna; - N. 2 ausiliari per servizi di pulizia , per almeno 21 ore settimanali ciascuno; - N. 1 psicologo, per almeno 8 ore settimanali ; - N. 1 esperto in orientamento e reinserimento al lavoro, per almeno 16 ore settimanali; - N. 1 avvocato per consulenza legale, 10 ore mensili. Il numero minimo di ore indicate per lo psicologo, l’esperto in orientamento e reinserimento al lavoro, ed il consulente legale è stato determinato in relazione al numero massimo degli utenti previsti a regime (otto ) e, pertanto, potrà essere rimodulato proporzionalmente alla riduzione degli stessi. La casa rifugio garantisce nell'arco delle 24 ore, la presenza di almeno un operatore ed è coordinata da un responsabile. L’affidatario designerà un responsabile tecnico – organizzativo a cui l’Ente appaltante si rivolgerà per tutte le necessità relative all’espletamento del servizio previsti nel presente capitolato. Il referente dell’Ente appaltante sarà il Coordinatore dell’Ambito o altra persona dallo stesso formalmente designata. Gli operatori rispondono all’aggiudicatario per gli aspetti tecnici, amministrativi, organizzativi e gestionali della loro attività. Gli stessi dovranno collaborare con l’equipe multidisciplinare per l’abuso e maltrattamento individuata dall’Ambito territoriale, composta da una Neuropsichiatra, referente Aziendale ASL/TA e una Assistente Sociale referente per l’Ambito. ARTICOLO 6 OBBLIGHI E RESPONSABILITA’ DEL SOGGETTO AGGIUDICATARIO Il soggetto aggiudicatario si impegna, senza eccezione alcuna, a: a) fornire alla stazione appaltante, prima dell’avvio del servizio, l’elenco nominativo con le rispettive qualifiche di tutto il personale che intende impiegare nell’attività, compreso quello per le eventuali sostituzioni e i relativi contratti di lavoro stipulati dallo stesso, inclusi i rapporti di collaborazione; b) per il personale da impiegare per l’espletamento dell’intervento de quo, già in servizio presso l’Affidatario con contratto a tempo indeterminato dovranno essere trasmesse le copie degli ordini di servizio dai quali risulti l’assegnazione dello stesso allo svolgimento delle attività del presente appalto; c) trasmettere alla stazione appaltante, trimestralmente, una relazione tecnica sull’andamento della gestione del servizio. Tale relazione avrà lo scopo di consentire all’Ufficio dei Servizi Sociali la valutazione in merito all’efficacia ed efficienza del servizio con riferimento ai risultati raggiunti; d) garantire, qualora vi siano variazioni rispetto ai nominativi presentati, la sostituzione del personale con altro di pari professionalità e qualifica (fatto salvo il rispetto di quanto previsto dalle normative vigenti in materia), provvedendo tempestivamente al relativo aggiornamento dei citati elenchi nominativi, in caso di sostituzioni definitive; e) garantire, in caso di eventuali assenze del singolo operatore, il corretto espletamento del servizio programmato, predisponendo immediate e idonee sostituzioni; f) dotare ogni operatore di una scheda, opportunamente predisposta per la rilevazione delle prestazioni effettuate e dei relativi orari, controfirmata dall’utente; g) dotare, a proprie spese e sotto la propria responsabilità, il proprio personale di un “documento” di riconoscimento contenente l’indicazione del soggetto giuridico di appartenenza, le generalità e la qualifica dell’operatore (da esibire a richiesta); h) impiegare nella gestione del servizio personale fisicamente idoneo, di