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Pallanuoto, Italia in semifinale alle Olimpiadi. Maurizio Felugo: “Lo scetticismo sul nostro gioco non mi ha fatto piacere” di Redazione 09 Agosto 2012 – 1:06

Rapallo. Al termine della partita vinta sull’Ungheria, in casa azzurra si respira aria di entusiasmo. A testimoniarlo, i commenti dei protagonisti, riportati dal sito della Federnuoto.

“L’Ungheria ha vinto tre titoli olimpici – afferma il commissario tecnico Alessandro Campagna -, è una squadra stellare, ma noi non siamo stati da meno e li abbiamo messi in difficoltà. Abbiamo meritato di vincere e mi è piaciuto il modo in cui facevamo circolare la palla. Abbiamo avuto pazienza. Questa è una grande impresa. Siamo stati lucidi, non c’è stata frenesia. Se entrava il pallonetto di Premus andavamo a + 4 e forse la vittoria sarebbe stata più facile, ma comunque l’abbiamo ampiamente meritata. La squadra sta venendo fuori nel momento giusto, lo spirito e la gestione di gara è tornato quello dei Mondiali di Shanghai. L’imballamento iniziale nel torneo era normale. Abbiamo ritrovato la comunicazione tra di noi. Siamo una squadra che non molla mai e non ci sentiamo appagati, ci aspettano partite intensissime. Dedichiamo la vittoria a Renato Dani. Adesso siamo in semifinale ma la storia la fanno i vincenti e non ci accontentiamo”.

“Una semifinale olimpica – dichiara – è un’esperienza molto piacevole. Adesso le emozioni sono moltissime ma dobbiamo restare concentrati. Abbiamo giocato

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molto bene in difesa ma quando hai un grande portiere come , che ti può salvare in qualsiasi momento, è più facile. Tutta la difesa sta giocando bene”.

“Abbiamo giocato al massimo livello – afferma Maurizio Felugo -, contro una delle squadre più forti di sempre. Sappiamo adattarci alla fatica e al gioco maschio e questo ci piace. Siamo riusciti a dettare il nostro gioco e smontare le tattiche dei nostri avversari. E’ un po’ come nel calcio. Siamo molto felici di questo risultato che ci proietta in semifinale e che dimostra che tutto il movimento della pallanuoto italiana è cresciuto. Lo scetticismo sul nostro gioco non mi ha fatto piacere. Ci vuole rispetto prima di criticare, specie dopo che hai fatto due anni come i nostri. La federazione è unita, è troppo facile puntare il dito: in Italia quando uno fa male viene subito attaccato. Abbiamo battuto la squadra più forte degli ultimi 20 anni e forse di sempre e ci siamo qualificati alle semifinali olimpiche. Siamo molto soddisfatti, ma non ci accontentiamo”.

“Siamo in semifinale e ce la meritiamo tutta – sottolinea -. Abbiamo giocato con determinazione e aggressività. Li abbiamo superati sul piano del gioco e della costruzione. Loro ci hanno inseguito, ma noi ci guardavamo negli occhi e sapevamo che saremmo stati sempre avanti. Così è stato. L’Italia ha giocato come sa. Con cuore, diligenza tattica e, come sempre, basandosi sul gruppo. Siamo sempre più coesi e consapevoli grazie al lavoro dello staff guidato da Sandro Campagna e alle sicurezze che ci infondono capitan Tempesti e Felugo. Siamo in semifinale ma, come sempre, non ci precludiamo nessun obbiettivo”.

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