40 LA NOSTRA DOMENICA DOMENICA 1 MARZO 2009 Musica

Metronomy Afterhours & co Hot Gossip Chi si credono d’essere? Lontani dall’Ariston Adrenalina da Varese

Metronomy Aa.Vv. Hot Gossip Nights out Il paese è reale You Look Faster When Because Casasonica You Are Young Ghost Records * **** **

GLI ALTRI Primo: se volete essere alla moda dovete Bravi Afterhours: sono passati quasi in- Vengono da Varese, ma il loro sguardo è farvi piacere i Metronomy, ovvero Joseph denni da Sanremo e hanno fatto un po’ di internazionale. Così come il suono di que- DISCHI Mount, ragazzotto inglese. Secondo: se pubblicità a questo album collettivo che stocd, chitarristicoe pimpante,tra echibe- cercate un buon disco di electro-pop non prelude ad un tour. 19 canzoni nuove tra at, punk e indie. Sono in tre, cantano in in- ascoltate i Metronomy. Suoni sintetici fa- cui spiccano quelle di Paolo Benvegnù, glese e raccontano di un mondo schiavo stidiosi, finta attitudine «home-made». Di- Dente, Marco Parente, Beatrice Antolini e A di troppe sollecitazioni. Non sempre origi- cono di ispirarsi ai Devo, ma - ahinoi - tra le Toys Orchestra. Tutti, o quasi, i generi che nalissimi, sanno però come si costruisce due band c’è l’abisso. SI.BO. ribollono nell’Italia reale del rock. SI.BO. un pezzo «killer». D.P.

The Music of Armenia toriamente in legno di albicocco; op- (6cd acquistabiliseparatamen- pure il kanon, la cetra diffusa un po’ te). Celestial Harmonies / distri- in tutto il bacino indoeuropeo, dalle buzione Evolution Alpi al Gange, ma che noi, evolutissi- ***** mi e raffinatissimi delibatori di musi- che sanremesi, non sappiamo nep- GIORDANO MONTECCHI pure che faccia abbia, né come suo- [email protected] ni.

nni fa, una dozzina L’ARCA DI NOÈ forse, ero a Raven- Se l’arca di Noè si fosse davvero inca- na nella Basilica di gliata sul monte Ararat (cinquemila San Vitale. Già se e rotti metri), al confine fra Turchia entri lì dentro ti in- e Armenia, significherebbe due co- canti e rischi di non se. Primo, che quella volta piovve ve- uscirneA più. Ma quella volta ero lì ramente un’iradiddio. Soprattutto, per ascoltare un concerto. Comin- significherebbe che tutti veniamo cia la musica e a poco a poco è co- da quelle parti. In pochi ci credia- me se qualcosa dentro, un calore, mo, ma ci farebbe bene pensarlo. E una pressione interna, il cuore for- DOLCI forse è per questo che la musica ar- se, crescesse e spingesse per uscire mena così tenera, ma anche o per volare. Qualcosa infine è usci- così elevata ed ecumenica, piena di to dagli occhi: lacrime dolci, a sigil- NOTE poesia e malinconia indicibili, che lo di un momento indimenticabile. sfumano però nella gioia di esistere. Era musica dell’Armenia e da allo- I sei album di cui uno doppio, più un ra quei suoni e quell’emozione così settimo antologico (gli album sono profonda e totale restano incancel- D’ARMENIA acquistabili separatamente) sono labili. A pochi metri da me, sotto le frutto delle registrazioni effettuate volte bizantine, c’era Gevorg Daba- attorno alla metà degli anni 90 dal ghian grande solista di , ac- IGNOTA compositore e ricercatore neozelan- compagnato da altri due duduk e dese David Parsons. Vi si snoda una da un tamburo a cornice. Suoni folk, sacri, medioevali, da un’area magnifica documentazione di que- Qualche tempo dopo, grazie al- splendida e martoriata dalla storia sta cultura musicale ultramillenaria l’ambasciata armena in Itaia riuscii e di sconcertante bellezza fiorita in uno dei paesi più splendidi a procurarmi un duduk e, infine, e martoriati del pianeta, le cui tradi- riuscii a portarmi a casa quella se- zioni più antiche risuonano come rie di sei cd pubblicati da Celestial musica del mondo che sogniamo. Harmonies intitolata The Music of Chi pensa che la bellezza come ri- Armenia. Serie che oggi viene prov- fugio sia una cosa reazionaria me- videnzialmente ristampata e allo- glio che cambi aria. Da qui infatti ar- ra bisogna proprio dirlo in giro. riva «una dolcezza al core che ’nten- Perché allora, di slancio, mi venne der non la può chi non la prova». Be- da dire che questa è la musica più atrice la trasmetteva per «li occhi», bella del mondo. Musica medieva- questa musica la trasmette per li le, musica sacra per coro, musica orecchi, ma l’effetto è il medesimo, folklorica, voci scolpite nella me- infatti «par che de la sua labbia si moria, strumenti dalle sonorità in- mova un spirito soave pien d’amore, cantevoli come il duduk appunto, che va dicendo a l’anima: «Sospi- un piccolo realizzato obbliga- Armenia Il monastero Khor Virab con il Monte Ararat sullo sfondo ra!».G