Anno 18 n° 5-EDIZIONE GRATUITA Mercoledì 1luglio 2020

DEA, UN CIUCCIO DA DOMARE SERIE AL’Atalanta sfida il Napoli a Bergamo. E’anche una sfida tra due grandi mister, Gasp e Gattuso

IMMENSA DETERMINAZIONE - , 62 anni, e Gennaro Gattuso, 42 anni, i due tecnici, rispettivamente, di Atalanta e Milan 2 Bergamo&Sport Mercoledì 1Luglio 2020 SFIDA TRA LE DUE PIU’IN FORMA LA PRESENTAZIONE Atalanta e Napoli giocano a meraviglia: aspettiamoci una bellissima partita

BERGAMO -Sarà un’altra bel- lo, soffrendo (e vincendo) con ro in tre partite ha già collezio- lissima partita? Sembra pro- la Lazio, scardinando con cal- nato nove punti, en plein, dieci prio di sì perché Atalanta e Na- ma e saggezza le chiusure del- gol realizzati e cinque subiti. poli, benché ci sia un abisso di l’Udinese. In tre partite Gaspe- Nel 2016-2017 gli azzurri ter- punti di differenza, sono le rini ha modificato e anche minarono al terzo posto con 14 squadre più in forma di questo cambiato l’assetto tattico della punti degli atalantini, nel avvio tormentato di campiona- squadra con mosse decisive 2017-18, secondi, con un van- to. L’Atalanta ha fatto tre su tre utilizzando tutti i suoi fedelis- taggio di 31 punti, nella scorsa conquistando nove punti, al- simi e con il contagocce il top stagione, terzo posto, e dieci lontanando la minaccia giallo- player Ilicic. Col Sassuolo ha punti in più. Oggi i numeri so- rossa per il quarto posto e tolto Djimsiti, Freuler, Gosens, no rovesciati e manca un mese avendo nel mirino l’Inter e, Gomez e Zapata e spedito in esatto al termine della . perché no, la Lazio; il Napoli campo Toloi, Malinovsky, Ca- Gattuso, sulla panchina azzur- ha vinto la e ha su- stagne, Colley e Muriel già a ra, ha compiuto quasi un mira- perato senza particolari diffi- risultato acquisito, con la La- colo, attivando attorno a sé una coltà Verona e Spal. Nel ma- zio ha modificato l’assetto con squadra costruita per lo scudet- ledetto inverno e nella tragica Castagne, Ilicic e Muriel vin- to ma completamente allo primavera Bergamo è stata al cendo la partita e, domenica sbando. Con un lavoro lungo e centro dell’attenzione planeta- sera, con l’Udinese ha cambia- certosino ha fatto ripartire il ria causa una catastrofe come il to Djimsiti con Palomino, Ha- Napoli sul palcoscenico della Covid19 che ha seminato oltre teboer con Gosens, Malinov- serie A e non è un caso che nel seimila morti. Nel momento in sky con Muriel e Gomez con girone di ritorno siano alle cui sia lieve la terra e le ceneri Ilicic. Un’altra vittoria decisi- spalle di Atalanta e Lazio (22 sparse tra le nostre valli, Ber- va arrivata dalla panchina e punti) di una sola lunghezza gamo torna alla ribalta ma, sta- dalle strategie del nostro “mae- (21). Sia Atalanta che Napoli volta, per un momento di gioia stro del giuoco del calcio”. hanno subito le uniche sconfit- e di speranze, che non bastano Cambiano, magari, i protago- te con squadre di bassa classi- ad alleviare il dolori, ma alme- nisti ma il profilo tecnico e tat- fica, Spal e Lecce. Nell’Ata- no rappresentano frammenti di tica della squadra rimane intat- lanta in difesa dovrebbe essere consolazione e di speranze, to. Nel frattempo in campo c’è confermato Caldara, in eviden- grazie all’Atalanta. Cito Wal- solo un uomo al comando: Pa- te ripresa, mentre tornerà Go- ter Veltroni che ha scritto su la pu Gomez. Ormai è un regista giocare sempre vicino alla po- fesa atalantina subisca troppi Sampdoria, pochi giorni dopo sens a sinistra con un possibile Gazzetta dello Sport: “Sperare consacrato. Ai colleghi più sizione dell’arbitro che, per gol. E allora ecco un numero l’1-1 col City di Guardiola a avvicendamento a destro tra nei successi della squadra di giovani mi sono permesso di forza maggiore, ha la visione spaventoso: la differenza tra i . Chi l’avrebbe mai Castagne e Hateboer, torma De Bergamo significa oggi auspi- ricordare Luisito Suarez per complessiva della partita. E gol realizzati e tra i gol subiti è detto. Il Napoli si presenta a Roon mezzala a fianco di Freu- care la gioia per quei cittadini santificare il delizioso e perfet- l’Atalanta sta giocando questo più 41. Senza piagnistei e di- Bergamo con dodici punti in ler, a Udine Pasalic non ha e quelle famiglie che hanno to lancio del capitano neraz- inizio senza la sua stella più scussioni. E dopo la vittoria del meno dell’Atalanta. Vincendo convinto, non si toccano Go- sofferto. In un tempo di odio, zurro per Zapata nell’occasio- conclamata: Josip Ilicic. E i ti- 15 febbraio: 2-1 alla Roma i la Coppa Italia gli azzurri sono mez e Zapata. Aspettiamo dal sperare felicità per chi ha sof- ne dell’1-0 al Friuli. E’anche fosi lo dicono sottovoce: nes- nerazzurri hanno segnato 7 gol già in Europa ma continuano a primo minuti Ilicic. Nel Napoli ferto più degli altri non è da riduttivo chiamarlo tuttocam- suno se ne è accorto perché, al Lecce, 4 al Sassuolo, 3 sia sognare di agguantare i neraz- dovrebbero rientrare Ospina in considerarsi reato”. Non è re- pista, gioca infatti dove c’è bi- per ora, sono bastati Zapata e il alla Lazio e all’Udinese. L’A- zurri al quarto posto. Speranze porta, Di Lorenzo in difesa, torica. I primi ostacoli l’Ata- sogno. E’ormai leggenda cal- “supplente”Muriel. Ovvia- talanta non è andata in gol una legittime ma impossibili. Non Zielinsky e Demme a centro- lanta li ha superati brillante- cistica la sua posizione. Infatti mente non mancano i lamento- sola volta in 28 partite: il 10 solo mancano dieci partite dal- campo e Politano in attacco. mente surclassando il Sassuo- Gasperini gli ha suggerito di si che sottolineano come la di- novembre 0-0 a Marassi con la la fine ma la squadra nerazzur- Giacomo Mayer Mercoledì 1Luglio 2020 Bergamo&Sport 3 4 Bergamo&Sport Mercoledì 1Luglio 2020 , un fenomeno in panchina LA STELLA Classe 1991, piede fattato, entra e segna. E in campionato è già a quota quindici

BERGAMO -Punizione e gol di fino, da doppietta stagionale alla Dacia Arena do- bombardiere, a rovescio rispetto al 3-3 al- po aver sbrigato la pratica all'esordio in l'andata all'Olimpico con la Lazio, anche casa della Spal quel 25 agosto così lon- se quando entra un po' molliccio pare un tano nella memoria dei tifosi, sderenati caccia in ricognizione a corto di carbu- dal lockdown e dal divieto di occupare i rante: «Nel mercoledì in notturna pensa- seggiolini nel santuario del pallone alla va di aver giocato bene, invece era entra- ripresa, ed essersi ripetuto appunto coi ca- to scarico», parola di Gian Piero Gaspe- pitolini secondi in classifica nella loro ta- rini che pure ne elogia il carattere “fan- na e all'Olimpico di Torino nel settebello, tastico”. E sì che l'angolo decisivo con riservandosi la sola tripletta a campi in- svettata del trionfo di Palomino era nato vertiti con le Zebrette il 27 ottobre scorso dal suo mancinone in combutta con l'asso nel settebello sporco. Due dal dischetto, dal 72 sulle spalle salvato in corner da nell'occasione, specialità tornata utile Acerbi. Mica bruscolini. Ma a Luis Mu- proprio coi granata, dall'esito riuscito col riel, come tutti i bomber dal colpo in can- Genoa (0-1, poi il 2-1 di Duvan) a Ma- na, per accendersi basta trovare la miccia rassi e col Verona sotto la Maresana per il giusta. Risolvendola contro l'Udinese in 2-2 poi convertito in tre punti da Berat un match domenicale più duro da masti- Djimsiti allo scadere. care del pane nero in tempi di guerra, in Il gran peccato è che l'omarino di Santo campionato il connazionale di Duvan Za- Tomas, 29 primavere il 16 aprile, abbia pata, blitz sivigliano riuscito da Luca Per- mancato il bersaglio dagli undici metri cassi, ha scritto quindici. Uguale a Josip contro l'Inter l'11 gennaio, nella Scala del Ilicic, che resta il capocannoniere assolu- calcio, e lì furono due punti in meno. Un to di stagione, ventuno al quoto, anche rendimento comunque mostruoso, a di- perché la cinquina dello sloveno in spetto delle sole nove presenze dal primo Champions è ineguagliata: il rigore d'a- minuto su venticinque –la distanza in pertura con la Dinamo Zagabria a San Si- metri da cui ha esploso i botti a Ferrara e ro è rimasto l'unicum fuori dai confini na- Udine –in serie A e le due su otto (coi zionali del Cafetero numero 2 sotto i cieli croati al ritorno e a Kharkiv), soltanto di Bergamo. perché il Toro di Cali era rotto, con ben tre Diciamocelo pure: il felicissimo sposo panchine fisse, nella regina delle coppe di Paula e papà delle deliziose Tre Marie continentali. Nel mini turnover miratissi- (Paula, Camila e Celeste) è indubbiamen- mo al cospetto di Lasagna e contorno, per te il valore aggiunto del Gasp, ma non è Muriel, nona sinfonia in fondo al sacco da che se non la mette sia capace di restare subentrato (Spal 2, Genoa, Milan, Torino costantemente dentro la partita. Non è un 2, Lecce, Udine 2), non c'è stato spazio se caso che nessuno gli abbia mai assicurato non dal settimo della ripresa da staffetta il posto di titolare, che spetta al tizio, tra per un dedito a pren- l'altro suo amicissimo, col 91 dipinto sul- dere la mira senza trafiggere il Musso vo- la schiena e forse forse anche nel display lante a guardia della porta di . della bilancia. Con nove centimetri in più Nel Giovedì Sera contro il Napoli il Gasp di lui, però. Non è uno da 90 minuti o un gli riserverà ancora la particina nemmeno animale da soma adatto a tirare la carretta, troppo sgradita del jolly da calare sul ta- Luis, bensì un finisseur di gran classe bra- volo verde per far saltare il banco? “Luis è vo a capitalizzare il minutaggio, un pal- l'allegria fatta persona”, assicura il mi- lone nel sacco ogni 66 giri di lancetta, con ster. Quindi non si lagnerà se dovrà alzar- guizzi, intelligenza, tecnica e precisione a si dalla panca per l'ennesima volta. livelli invidiabili. Prova ne sia la quarta Simone Fornoni Mercoledì 1Luglio 2020 Bergamo&Sport 5 6 Bergamo&Sport Mercoledì 1Luglio 2020 Atalanta, quando l’attacco è atomico PRIMO PIANO Ottanta reti in campionato, nessuna segna così tanto. Una squadra che diverte

BERGAMO -La paura fa novanta. L'attacco ato- Zapata, il Grande Infortunato d'Autunno e d'i- rimonta casalinga con la Roma a metà febbraio mico dell'Atalanta, inteso non già come repar- nizio Inverno, a 14+1. Tre in doppia cifra, re- prima di stendere recentemente la Lazio di te- to coi suoi effettivi di ruolo ma come capacità cord eguagliato d'un paio d'annate remotissime: sta. Con la capoccia è riuscito nell'intento anche un po' di tutti di entrare nelle decine di metri la 1949-1950 di Karl Hansen (18), Leschly So- Rafael Toloi aprendo il 2-2 a rincorsa a Berga- decisivi e piazzarla tumida, in campionato a rensen (17) ed Emilio Caprile (14), allenatore mo col Genoa, mentre dal centrocampo, pieno Udine ha scritto ottanta. Per un novantasette Nini Varglien, e la 1951-1952 di Hasse Jeppson zeppo di esecutori poliedrici e multidimensio- complessivo in stagione, roba che rispettiva- (22) e della coppia da 10 dello stesso “Pastùr” nali, il vento è spesso a favore: De Roon 1, mente il record di squadra precedente di settan- danese e del milanese Aurelio Santagostino (al- Freuler 2+1 con la chicca a giro per far volare tasette in regular season è battuto e i centotré lenatore Denis Neville, poi Carletto Ceresoli). bassi i Pipistrelli, Malinovskyi 5+2 come Pa- totali del 2018-2019 sembrano proprio a tiro di Ma è giustappunto la distribuzione delle dele- salic, leggi gli eroi anti Shakhtar l'11 dicembre schioppo. Il bello e il divertente? Ogni volta ghe realizzative tra le varie zolle la cifra del suc- in Ucraina insieme al belga, apripista nel mat- spunta qualcosa di nuovo o di inaspettato, e non cesso del progetto tecnico. Non meraviglia, in- ch-spartiacque più importante della storia ne- è affatto detto che a mettere il nasino fuori dalla vece, che il tuttocampista Papu Gomez sia at- razzurra, quello della qualificazione agli ottavi stanca e dalle fasi stracche debbano pensarci le tualmente ridotto al 6+1, perché condannato a di un trofeo che solo qualche anno fa te lo so- punte. Non lo sono Gosens, nove al quoto in tut- fare il boia e l'impiccato, prendendosi palla gnavi di notte rischiando di non appoggiare più to e ottovolante in A, ex terzinaccio che alle so- molto da lontano per impostare da regista: la i piedi per terra. Ci sono le curiosità e le coin- glie della maggiore età aveva il torneo del sa- prova, i 14 assist. Forse a parte il tedesco di san- cidenze: per riaprire una pratica in apparenza bato lungo l'alto Reno all'orizzonte ed era pio- gue olandese è mancata un quid la pattuglia de- già imbustata e sigillata a ceralacca, il gioco da vuto dall'Heracles Almelo sotto i cieli di Ber- gli esterni: Castagne l'ha sganciata per il 2-2 al quinto a quinto Hateboer-Gosens con svettata gamo senza le stimmate del pendolino-ala ag- 95' all'andata (a Parma) con la Fiorentina prima di quest'ultimo è servito a suonare la sveglia a giunta, né Malinovskyi, né Palomino, i marca- di aprire le danze in Ucraina, ha Ferrara all'incipit del 25 agosto e pure per ini- tori della trionfale remuntada del precedente in- fatto davvero il terzinone il più delle occasioni ziare a tarpare le ali all'Aquila nella penultima frasettimanale contro la Lazio. Fossero soltanto per poi esplodere con la doppietta al Valencia il di giugno. C'è da sbizzarrirsi e da divertirsi, dal- loro. Se a Udine ci ha pensato la Colombia che 19 febbraio a San Siro. Gli attaccanti, tirando le le innumerevoli prodezze personali alle azioni parla bergamasco, in totale sono andati a segno somme, ne hanno scritti poco più di metà: 45 su o agli schemi sartoriali da prove e riprove in al- quattordici giocatori di movimento in ventotto 80 in A, 53 su 97 considerando le altre due com- lenamento a Zingonia, ma la costante è una so- giornate più una decina secca in Champions petizioni. Ai mostri sacri va aggiunto infatti il la: il 3-4-1-2 o 3-4-2-1 è sempre a trazione an- League e uno in Coppa Italia, quel Josip Ilicic 2002 Amad Diallo Traore col suo gioiello nel teriore; col gioco tutto fantasia, sovrapposizio- mattatore da due partite a part time dopo aver 7-1 all'Udinese il 27 ottobre sotto la Maresana. ni, inserimenti e tiratori scelti o improvvisati di saltato la ripresa contro il Sassuolo, l'unico a re- Dietro non l'ha messa il cavallo di ritorno Mat- Gian Piero Gasperini si va a nozze che è un pia- ferto alla voce gol fatti sui tre fronti, compreso tia Caldara, mentre l'ha fatta cere. Soltanto in tre allacciate di scarpe su tren- appunto l'inutile acuto nella Coccarda al “Fran- sporca da match winner con l'Hellas (3-2 nel re- tasette, leggi Zagabria (4-0), Cagliari (0-2) e chi”a metà gennaio. 15+5+1 per il nazionale cupero) aprendo le danze col Sassuolo alla ri- Samp (occhiali), il portiere nemico non ne ha sloveno, ai suoi massimi in carriera sotto porta, partenza e José Palomino, difensivamente non beccati. Il vero stupore è tutto lì. Pazzesco. davanti a Luis Muriel che sta a 15+1 e a Duvan impeccabile, ha avuto il merito di dare il la alla SF Tutti pazzi per mister Ringhio Gattuso L’AVVERSARIO Tanto cuore, ma anche grandi capacità, l’ex giocatore del Milan ha cambiato il Napoli

La vittoria in Coppa Italia da dedicare alla sorella Francesca, caratteristiche dell'organico, tornando al 4-3-3 stile Maurizio Sar- persa il tristissimo 2 giugno all'ospedale di Busto Arsizio dov'era ri anche se riveduto e corretto, grazie pure agli innesti invernali di ricoverata da inizio febbraio per una rara malattia, gli ha cala- Demme, Lobotka e Politano che hanno avuto il potere di corro- mitato l'affetto di tutta l'Italia, non solo calcistica. Ma Gennaro borare o sistemare centrocampo e ali. Il ko interno col Lecce del 9 Ivan “Rino”Gattuso detto Ringhio merita di essere sulla bocca febbraio (2-3) è l'ultimo vero incidente di percorso nella strada di tutti perché, da quando ha sostituito sulla panchina del Golfo il verso la risalita della china, se è vero che in seguito i suoi hanno pluridecorato (altrove) , ha saputo trasformare in saputo infilare in scioltezza una serie positiva di nove risultati utili una macchina semi-perfetta una squadra che sembrava allo sban- consecutivi, pur non brillando per continuità: sette successi totali, do. Dribblando gli scogli dell'Inter e della Juventus per alzare al d'accordo, ma con tris di bottini pieni in serie solo sommando un cielo l'insperato trofeo nell'immediato post lockdown, e poco im- fronte con l'altro, vedi scippi nelle tane di Inter (coppa nazionale), porta se alla lotteria dei rigori. Il Napoli dello scugnizzo Insigne e Cagliari e Brescia tra 12 e 21 febbraio, peraltro di misura (1-0, 2-1, di Mertens, di Ospina e di Callejon più coperto e contorno, grazie 2-1), e quindi 4-1 ai tiri di rigore alla Juve, 2-0 a Verona e 3-1 alla a lui, è passato da un'armata Brancaleone da sommossa carbonara Spal tra 13 e 28 giugno. Pian piano, insomma, il Ciuccio sta uscen- anti-societaria a qualcosa capace di riaprire la bacheca in una sta- do dalla stalla, avendo ritrovato il gusto di gioire per qualcosa a gione più no che sì ambendo a un posto al sole in Europa. In più, il cinque anni e mezzo dalla seconda affermazione nella Supercop- ritorno degli ottavi di Champions col Barcellona ancora da af- pa Italiana a Doha contro gli zebrati subalpini e a sei dalla quinta frontare senza timori reverenziali. in Coppa Italia contro la Fiorentina, sempre a firma di Rafa Be- Gattuso significa la serenità ritrovata. Non per niente il pre- nitez. Il calcio scintillante del valdarnese attualmente alla Juve è sidente-padrone Aurelio De Laurentiis ha di fatto congelato l'ar- un po' in soffitta nel baule dei ricordi e il castigamatti Dries Mer- bitrato relativo alle supermulte comminate per l'ammutinamento tens lo è certamente meno rispetto agli anni belli, avendo calato un della nottata dopo il pari casalingo del 5 novembre scorso col Sa- tredici globale con scettro in A però ceduto finora ad Arkadiusz lisburgo, quando l'intera rosa al netto dell'indisponibile Malcuit Milik (nove), totem non puntualissimo all'appuntamento col fon- s'era rifiutata di tornare in ritiro. Giubilato l'uomo di Reggiolo il do del sacco. Ma la fantasia e l'allegria da giochi pirotecnici a 10 dicembre successivo a onta del poker al Genk utile alla qua- Fuorigrotta, cementate dall'intelligenza tattica impastata perché lificazione agli ottavi della regina delle coppe europee, l'ex ban- no di attendismo, sembrano tornate in voga. Non fosse per la cin- diera del Milan svezzata del Perugia e nei Rangers in Scozia da quina di battute d'arresto, tutte in un campionato in cui alla ripresa mediano ringhiosissimo e poi diventato un gigante coi Mondiali Un paio di 1-1 suonati comunque come campanello dell'inver- gli azzurri hanno dovuto prendere la rincorsa facendola sulla Ro- tedeschi del 2006 al netto dei trionfi rossoneri ha saldamente in sione della rotta, ricomponendo da diplomatico cuscinetto che ma, il Gattuso bravo a lasciarsi alle spalle i fallimenti alla guida pugno una compagine presa a 21 punti in classifica dopo 15 turni non t'aspetti le frizioni da lancio delle biglie in fronte, tipo bim- del Diavolo avrebbe un record di 12 vinte e 2 pareggiate. Nem- di campionato e ora a quota 45 dopo altri 13. Il ruolino di marcia betti discoli tra asilo e scuole elementari, fra giocatori e club. Rin- meno il quoziente reti di 32 a 22 è il massimo, ma una big dal- non è granché, ma sempre meglio di prima: 8 vinte e 5 perse, co- ghio, riportati i suoi almeno in zona Europa League, dal punto di l'orgoglio ferito e frenata da lotte intestine durette a rimarginarsi noscendo la divisione della posta in palio soltanto nelle altre due vista tattico non ci ha messo molto a capire che il modulo a fasce rimane comunque una big. Rino un grande lo è di sicuro. Cosa dirà competizioni, leggi l'andata coi blaugrana al San Paolo e l'Inter al ultracoperte del suo ex allenatore Carletto (sette giornate di di- il banco di prova chiamato Atalanta? ritorno a porte chiuse sempre in casa nel torneo della Coccarda. giuno in campionato al momento dell'addio) non era adatto alle SF Mercoledì 1Luglio 2020 Bergamo&Sport 7

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BERGAMO -Miracolo? No lungimiran- Coppa Italia. È questa la bravura e la za, ovvero vista lunga e buona. Mattia forza, dirigenziale e societaria, dell’A- Caldara, rinforzo difensivo invernale talanta. Il resto lo fa san Gian Piero Ga- a costo zero per questa seconda metà di sperini da Grugliasco. Poi certo il gio- stagione e per tutta la prossima, non è vanotto ci ha messo del suo. Per tornare un miracolo. Ma un capolavoro di mer- a casa, a Zingonia, si è decurtato una cato e di intelligenza. Un giocatore che cospicua fetta di ingaggio e si è presen- nell’estate 2018 veniva messo a bilan- tato con la massima umiltà. Pronto per cio dal Milan per oltre trenta milioni stare in panchina e guardare gli altri: gli che gioca a Bergamo a costo zero per acciacchi di Toloi e Djimsiti gli hanno due stagioni per l’Atalanta. Che ha pure spianato la strada a febbraio. Ora se la il vantaggio dell’opzione di poterlo ri- gioca con gli altri difensori nerazzurri. scattare, o meno, tra un anno a soli 15 Titolare con Sassuolo e Udinese, in milioni. Un affarone, perché avanti co- panchina per il turn over con la Lazio. sì Caldara nel luglio 2021 sarà titolare Uno dei quattro dietro, senza gerarchie. agli Europei con la nazionale e la sua Ma i pronostici sul futuro sono tutti per valutazione di mercato, data la sua gio- Caldara, destinato a tornare il ‘ministro vane età (la prossima estate saranno della Difesa’, il perno difensivo titolare 27), sarà superiore ai 40 milioni, con- della prossima stagione. Un ragazzo siderando che magari nel frattempo che a 26 anni ha già raggiunta una ma- avrà pure giocato semifinali o finali di turità tattica, comportamentale e anche Champions League, ad impreziosire il umana. Gli infortuni e le amarezze pro- suo curriculum. E parliamo di un gio- fessionali nell’anno e mezzo milanista catore che nei giorni dopo Natale ve- lo hanno fatto crescere, a Bergamo ha niva dato sostanzialmente per finito o ritrovato la serenità da calciatore in un giù di lì o comunque destinato ad un momento felice in cui anche è diven- lunghissimo percorso di ripartenza, tato padre per la prima volta. E da unico magari da qualche squadretta in lotta bergamasco in squadra sente una mag- per non retrocedere. Invece appena un giore responsabilità sulle spalle, verso i mese dopo aver salutato il Milan il ra- tifosi, la città e il territorio feriti così gazzo di Scanzorosciate faceva un fi- brutalmente dal Covid. Bandiera, ido- gurone in un ottavo di finale di Cham- lo, capitano morale. è pions League, paradossalmente pro- tornato, è rinato come calciatore e non prio a San Siro dove i tifosi milanisti lo si tratta di un miracolo. avevano intravisto una sola volta in Fabrizio Carcano E ora Gasperini fa anche il pompiere IL BILANCIO Piedi per terra e sguardo deciso al futuro: «Il campionato è ancora molto lungo»

Ora Gian Piero Gasperini deve sare, con la Lazio abbiamo speso pure fare il pompiere. Oneri che toc- molto. Sono partite che fai fatica a re- cano al mister più vincente in Europa cuperare, a Udine –ha confermato il da febbraio a oggi: otto vittorie con- mister - abbiamo dovuto dosare di- secutive tra campionato e Cham- versamente i cambi. Questo è un cam- pions, con 16 gol in sei gare di cam- pionato ancora più difficile, le partite pionato e 8 gol in due sfide di Cham- hanno un margine di rischio ancora pions. Numeri da capogiro, da verti- più alto». Dopo la vittoria alla Dacia gini, come i nove punti di vantaggio Arena Gasp ha voluto incensare la su una Roma che adesso non sembra prolificità offensiva dei suoi giocatori credere al quarto posto neppure nei e la sua Atalanta che segna a raffica. suoi sogni più ottimistici. Quarto po- «Se recuperiamo al meglio Muriel sto blindato, una squadra lanciata al e Ilicic la qualità in attacco aumenta. galoppo che può sognare il terzo po- Realizzare tutti questi gol è la rispo- sto realisticamente e il secondo con sta migliore, anche nelle giornate non qualche forzatura realistica in più per- migliori puoi ribaltare sempre la par- ché otto punti da recuperare in dieci tita. I gol non si fanno solo se corri. giornate sono parecchi. Ma sognare Molto si fa con la qualità, indubbia- non costa nulla e così Gasp deve get- mente li abbiamo questi giocatori», tare acqua sul fuoco degli entusiasmi ha chiosato Gasp. Svelando poi alcuni contagiosi che genera la sua Dea. aneddoti simpatici su Luis Muriel, «Non è mica finita, non ancora. Quel- spesso bersaglio dei suoi urlacci dalla la Udine è una vittoria che ci aiuta, panchina «Io lo so, rompo. Ma i miei ora abbiamo un bel vantaggio, ma hanno un bel carattere. Muriel? E’ can ancora troppe partite e con trenta l’allegria in persona. Ha veramente punti in palio è ancora presto per dire un carattere stupendo, eccezionale. che il posto Champions sia blindato», Tra me e lui è un riprenderci conti- ha spiegato domenica sera il mister nuo. Nella partita con la Lazio, è en- nerazzurri ai microfoni di Sky Sport. trato negli ultimi minuti. Ha mostrato Ricordando nel incognite e le insidie un’ottima condizione nelle ultime di un finale di campionato compresso partite. A Udine ha fatto questi gol, e in un calendario da due incontri ogni quindi va tutto bene…». tre giorni. «Le gare cominciano a pe- FC Mercoledì 1Luglio 2020 Bergamo&Sport 9 10 Bergamo&Sport Mercoledì 1Luglio 2020 Dea, la grande forza della mediana PRIMO PIANO De Roon, Freuler e Pasalic alla grande. E Tameze, che ora scalpita

BERGAMO -The wall. Il muro. La diga caratteristiche. Contro l’Udinese, per davanti alla difesa. esempio, Gasp ha scelto di far riposare La linea Maginot della mediana neraz- De Roon che aveva speso molto con zurra è una delle armi vincenti di que- Sassuolo e Lazio, preferendogli Pasa- sta Atalanta inarrestabile. Il modulo lic che, nei primi sessanta minuti, ha con i due mediani davanti ai tre difen- faticato contro la fisicità di Fofana: con sori è una delle introduzioni tattiche l’ingresso di De Roon il francese è sta- portate da Gian Piero Gasperini nel to arginato e la Dea dall’1-1 è schizzata suo camaleontico 3-4-1-2 che a secon- sul 3-1. Questa la formula vincente. Di da dei casi diventa un 3-5-2 in fase of- questi tre mediani che spesso giocano fensiva e un 5-3-2 in quella difensiva. insieme a triangolo con Pasalic davanti Una delle sue armi vincenti. Grazie al- a garantire ancora più equilibrio in fase la bravura e alla duttilità degli interpre- di contenimento quando Gomez avan- ti. Che dall’estate 2017 sono sempre za da seconda punta. Intanto alle spalle gli stessi: e Remo dei tre titolari scalpita il 26enne fran- Freuler. Affiati e in sincrono. Lo sviz- cese Adrien Tameze in prestito dal zero in realtà ricopre quel ruolo da ti- Nizza con possibilità di riscatto a 8 mi- tolare già dalla stagione precedente lioni a fine campionato. In queste pri- quando si accoppiava con Gagliardini me tre giornate da quando la serie A è prima e Cristante dopo, ma con l’arri- ripartita Gasp non lo ha ancora schie- vo dell’olandese è nata la vera diga. In- rato, preferendo dare spazio ai tre tito- tegrata e intercambiata dalla stagione lari anche per portarli subito al massi- successiva dall’innesto di Mario Pasa- mo della condizione fisica. Ma dalla lic, alternativa più per Freuler che per prossima settimana, quando il caldo e De Roon. Ognuno ha le sue caratteri- l’accumulo di partite, inevitabilmente stiche. De Roon garantisce maggiore comincerà a farsi sentire i muscoli e la copertura difensiva e recuperi, Freuler buona esperienza del transalpino ver- è il metronomo che funge da vera cer- ranno certamente utili per il turn over. niera tra la manovra difensiva e quella E in prospettiva futura la Dea avrebbe offensiva, la cinghia che fa girare il anche un altro prospetto importante motore del gioco nerazzurro. Mentre per la mediana: il 23enne monzese Pasalic allunga la squadra con la sua che tanto bene sta fa- verticalità e i suoi inserimenti. Diversi cendo in prestito a Verona… e intercambiabili. Ognuno con le sue FC Driens Mertens, il gioiello del Napoli L’AVVERSARIO Centoventidue reti con la maglia biancazzurra. Nessuno ha fatto meglio di lui

Al Gewiss Stadium, dove andrà in scena la sfi- me la vedo io. E' un amore che durerà tutta la vita. da di cartello del ventinovesimo turno di Serie A, Darò per te tutto me stesso fino all'ultimo giorno, arriva il Napoli fresco vincitore della Coppa Ita- per rimanere nella storia di questa squadra e di lia e a punteggio pieno nel breve segmento di questa città come goleador di tutti i tempi. Io, go- campionato post lockdown, dove ha piegato la leador, chi lo avrebbe mai detto? Ma non è finita strenua resistenza di Hellas Verona e SPAL. Tra qui, perché la storia continua”. Numeri e parole le tante insidie di una sfida ricca di contenuti, i da autentica bandiera, insomma. E per rimanere riflettori saranno sicuramente puntati sulla stella in tema, quattordici sono anche i gol messi a se- , pericolo numero uno per Golli- gno in stagione tra campionato e coppe: sette in ni&Co. L’attaccante belga vive un momento Serie A, sei in Champions e uno nella coppa na- straordinario sia in campo che fuori: con il gol zionale, a ribadire la sua centralità nello scac- all’Inter in Coppa Italia, Ciro ha realizzato la sua chiere tattico del tecnico calabrese. L’avvento di rete numero 122 con la casacca napoletana –sa- Gattuso è stato uno dei fattori che più ha inciso in lite poi a 123 dopo il sigillo contro gli estensi - ottica permanenza nel capoluogo campano, pro- diventando il miglior marcatore nella storia del prio quando sembrava ormai imminente lo sbar- club partenopeo, staccando la bandiera Marek co verso la sponda nerazzurra dei Navigli. Mer- Hamsik e guardando dall’alto verso il basso per- tens, l’oro di Napoli in campo ma soprattutto il sino una leggenda come Diego Armando Mara- beniamino di una città che lo ha eletto a simbolo. dona. Cinque giorni dopo, poche ore prima di al- E’di pochi giorni fa, infatti, il simpatico sipa- zare al cielo di Roma il primo trofeo dell’era Gat- rietto che lo ha visto protagonista ai Quartieri tuso, è arrivata anche la firma sul rinnovo con- Spagnoli, intento ad autografare un murales de- trattuale che lo legherà al club di Aurelio De Lau- dicatogli dalla tifoseria napoletana, con la quale rentiis sino all’estate del 2022, con opzione per si è creata una sinergia fortissima, suggellata dal farne lievitare la durata sino all’anno successivo. soprannome Ciro che da quelle parti vale quanto Un remunerativo accordo, ovviamente al rialzo e forse qualcosa in più di un certificato d’ado- in termini di ingaggio, che permetterà al numero zione. Contro l’Atalanta, alla quale ha segnato 14 di toccare quota dieci stagioni all’ombra del complessivamente quattro reti, l’ex PSV proverà Vesuvio: “Napoli, ancora non ci posso credere. – a riaccendere le flebilissime speranze Cham- il messaggio da brividi postato sui social subito pions dei partenopei, magari replicando il suo (ad dopo il prolungamento - Dal primo giorno che ora) unico squillo in quel di Bergamo, risalente al sono arrivato mi hai coccolato, mi hai mostrato 21 gennaio 2018 quando gli azzurri si imposero delle parti di te così fantastiche, mi hai fatto co- 0-1. Era la seconda Atalanta di Gasperini che a noscere tante persone straordinarie. Per me e la fine anno avrebbe bissato la qualificazione in Eu- mia famiglia sei diventata subito la nostra casa. ropa League, era il Napoli di Sarri che si giocava L'unica maniera di ripagare tanto amore era di lo Scudetto. Di acqua sotto i ponti ne è passata indossare la maglia azzurra e fare gol. Tanti gol. tantissima. A non essersi mai spenta, però, è la Una valanga di gol. Mi dispiace per le persone storia d’amore tra Dries Mertens e la sua Napoli. che non amano Napoli, perché non la vedono co- Michael Di Chiaro Mercoledì 1Luglio 2020 Bergamo&Sport 11 12 Bergamo&Sport Mercoledì 1Luglio 2020 Nerazzurri in volo sulle due fasce PRIMO PIANO Castagne, Hateboer, ma soprattutto la nuova stella, un immenso Gosens

BERGAMO -Gli esterni dell’Atalanta sono elemen- ti imprescindibili per le idee calcistiche di Gian Piero Gasperini. Il lavoro che il tecnico di Gruglia- sco chiede alle proprie frecce laterali è clamoroso, di straordinaria importanza in entrambe le fasi. Una mole di gioco che permette agli uomini di fa- scia di essere valorizzati soprattutto a livello of- fensivo, arrivando sempre e con facilità ad attac- care la porta e gli spazi. I primi a beneficiarne fu- rono in passato Conti e Spinazzola, oggi ne rac- colgono i frutti i vari Timothy Castagne, Hans Ha- teboer e soprattutto , quest’anno se- rio candidato a diventare il miglior marcatore d’Europa nel ruolo, con nove gol già messi a re- ferto e due mesi a disposizione per incrementare il bottino. “Io vedo che si divertono e questo per me è un grande successo”, aveva dichiarato qualche settimana fa Gasperini, pur consapevole dell’enor- me dispendio fisico richiesto ai suoi per interpre- tare al meglio un ruolo cruciale nel sistema di gio- co del 3-4-2-1. Tanta fatica ma soddisfazioni a grappoli: Gosens, a maggio, è stato nominato mi- glior giocatore tedesco che milita al di fuori della Bundesliga, precedendo nientedimeno che il plu- ricampione d’Europa e del mondo Toni Kroos e Leroy Sanè, esterno d’attacco in forza al Manche- ster City di Guardiola. La trasformazione in ester- no goleador è il manifesto della sua centralità al- l’interno del progetto Atalanta, dopo un paio di sta- gioni a singhiozzo, e soprattutto della crescita esponenziale da parte di un calciatore che ha su- scitato l’interesse dei grandi club, su tutti l’Inter di Antonio Conte, pronta a fare carte false pur di af- fidargli le chiavi della corsia mancina. Germania chiama Olanda, perché Robin Gosens è nato a Em- merich am Rein, cittadina situata a soli dieci chi- lometri dal confine che separa il paese teutonico da quell’area geografica che ha dato invece i natali ad Hans Hateboer, un altro specialista del ruolo. L’o- landese è uno dei tanti colpi di mercato a fari spenti operati dalla società bergamasca che, dopo un pe- riodo di normale apprendistato, ha avuto il merito di ritagliarsi un ruolo da protagonista assoluto nel- le memorabili pagine di storia scritte in questi anni. Una su tutte è la notte magica di San Siro del 19 febbraio scorso, quando una sua doppietta al Va- lencia spianò la strada verso i quarti di finale di Champions. A completare il pacchetto, ecco Ti- mothy Castagne dal Belgio. Un infaticabile stan- tuffo da “sette polmoni”che magari non porterà in dote i numeri di Gosens o i gol pesanti di Hateboer, ma che dalla sua può vantare una grande versatilità che gli permette di orbitare su entrambe le fasce. Per l’impagabile felicità di Gasperini e di tutto il popolo nerazzurro. Michael Di Chiaro Avanti si segna a raffica, dietro si balla un po’ IL TEMA DEL GIORNO Logico che un’Atalanta sempre all’attacco, rischi di più in difesa. 39 i gol incassati

L’Atalanta ha la miglior produzione offensi- formato maxi e schivando per due volte, contro perno del pacchetto arretrato nonché autentico sequela di problematiche che hanno rallentato il va del calcio italiano: ottanta i gol da circoscri- la Lazio, il colpo di grazia da parte di un Im- play difensivo, libero di impostare la manovra re-inserimento del numero 3, apparso ancora un vere al parco giochi della Serie A, novantasette mobile insolitamente longanime sotto porta. A dal basso sul centro destra. Palomino, invece, è passo indietro rispetto ai colleghi per tenuta e se si estende il conteggio anche alle notti di cop- Udine, in una gara dominata dagli orobici, sono marcatore puro, con vizietto del gol compreso ritmo. Portare il ragazzo di Scanzorosciate a re- pa. Tre i giocatori in doppia cifra, con Gosens a arrivati due gol sulle uniche occasioni concesse nel prezzo. In ordine gerarchico si passa poi alla gime sarà una delle prerogative di Gian Piero tiro della decina, e una specializzazione in ri- a Lasagna, lesto nel convertire in rete i gentili seconda “coppia”formata dal duo Djimsiti-Cal- Gasperini perché in due mesi ci si gioca dieci monte, diventato ormai un autentico marchio di omaggi di Djimsiti prima e Caldara poi. Gaspe- dara. L’albanese è soltanto una delle più recenti partite di campionato e soprattutto la Final Ei- fabbrica in casa Dea. Tutto bello o quasi. A fare rini in questi primi dieci giorni di gare ufficiali scoperte gasperiniane: rientrato a Bergamo do- ght della Champions League che, con il nuovo da contraltare c’è una fase difensiva ancora un ha cercato di ruotare il più possibile i quattro po la poco esaltante parentesi di Benevento, si è format da gara secca, riduce a zero il margine po' troppo “ballerina”e forse mascherata in uomini che completano il reparto: Toloi, Palo- reso protagonista di un’escalation di prestazioni d’errore. Più al ribasso, per il momento, le quo- campionato da quell’impressionante +41 alla mino, Djimsiti e Caldara, citati in ordine tutt’al- davvero notevole - seppur con qualche fisiolo- tazioni del classe 2000 Bosko Sutalo, di cui si voce differenza reti. In A i gol subiti sono 39 e tro che casuale. I due sudamericani, titolari in gico passaggio a vuoto - che lo hanno portato a parla già un gran bene ma che, visto il coeffi- tra le prime dieci della graduatoria soltanto il accoppiata contro la Lazio, partiranno dal primo collezionare sessantatré gettoni di presenza in ciente di difficoltà dei prossimi appuntamenti, Cagliari ha fatto peggio, concedendone tre in minuto anche contro Mertens e compagni, dopo maglia nerazzurra. Ad oggi i galloni da titolare sembra destinato a rimanere un prospetto da ap- più. Post emergenza Coronavirus, l’Atalanta ha aver rifiatato, in alternanza, contro Sassuolo e sembrano più suoi che di Mattia Caldara, rien- profondire soltanto a partire dalla prossima sta- incassato cinque gol in tre partite, limitando il Udinese. Il brasiliano e l’argentino rappresen- trato alla base lo scorso gennaio dopo due anni gione. passivo contro il Sassuolo grazie ad un Gollini tano i due punti fermi della linea a tre. Toloi è il da desaparecido sull’asse Torino-Milano. Una Michael Di Chiaro Mercoledì 1Luglio 2020 Bergamo&Sport 13 14 Bergamo&Sport Mercoledì 1Luglio 2020

BERGAMO -Ilicic va Ilicic resta? Questo il tor- mentone che abbiamo sentito per tante estati consecutive. Una litania che ritornava ogni volta sulla bocca dei tifosi atalantini e non. Spesso usata anche come sfregio proprio nei confronti dei sostenitori orobici come a dire “tanto l’anno Ilicic, il sogno del Napoli prossimo non lo avrete più in squadra”. Gli stes- si si sono poi accorti che la musica a Bergamo da qualche anno a questa parte è cambiata profon- damente. Dal valzer si è passati al punk rock con Gasperini frontman scatenato. I gioielli non si LA STORIA Corteggiato la scorsa estate, ma lo sloveno è rimasto a Bergamo svendono. Si mettono in vetrina a prezzi alti. Per ogni vendita poi arrivano minimo due giocatori Laurentis la scorsa estate ci aveva provato a por- velato alla stampa il suo soprannome segreto, è troviamo ad ammirare e a raccontare meraviglie a compensare o addirittura a fare meglio dei pre- tare a Napoli il professor Josip Ilicic. I parte- rimasta a Bergamo ad incantare. Il top player in calcistiche che mai all’Atalanta abbiamo avuto cedenti. Magia? No, preparazione e grande pro- nopei già sognavano di poter ammirare al San assoluto, uno del tris di diamanti incastonato la possibilità di vedere. In poco tempo il pro- fessionalità nello scovare talenti in giro per il Paolo il tocco sopraffino dello sloveno e le sue nella corona insieme al Papu Gomez e a Zapata. fessore è diventato il beniamino di tutti a Ber- mondo e nel trattare con le altre squadre i propri giocate strabilianti. Corteggiamento che si è D’altronde a chi non farebbe gola un giocatore gamo. Josip Ilicic ha scritto il suo nome nella pezzi pregiati. Atalanta-Napoli da sempre è più concluso con un nulla di fatto perché l’Atalanta che tra Champions League e campionato la storia della squadra nerazzurra e continua ad al- che una partita di calcio e da diversi anni è una non ha voluto neanche ascoltare l’offerta del scorsa stagione ha totalizzato la bellezza di 17 lietare la vista ai bergamaschi e a tutti gli ap- sfida giocata anche in tribuna tra le due società a Napoli. Ecco dunque che la nonna, come ormai gol? Probabilmente i “toc-toc”che si sono sen- passionati di calcio nel mondo, con la speranza trattare per giocatori importanti. Aurelio De è conosciuto da tutti dopo che Gasperini ha ri- titi alla porta dell’ufficio di Percassi junior sono di vederlo per sempre con il nome Atalanta sul stati molti, ma la risposta sempre la stessa:“Jo- petto. sip resta”. Ed eccoci dunque qui a celebrare per Mattia Maraglio l’ennesimo anno l’ascesa di un campione. Un giocatore arrivato a Bergamo per rilanciarsi dal- la Fiorentina, dopo annate di prestazioni altale- nanti. Ma a cosa dobbiamo l’arrivo del talento sloveno alla corte di Gasperini? Ad una telefo- nata. A dirla tutta ad una telefonata e ad un’in- discrezione che a Josip non ha fatto per niente piacere. Sì, perché nell’estate del 2017 Ilicic aveva già trovato l’accordo per trasferirsi a Ge- nova sponda Sampdoria. Succede però che Ilicic viene a sapere che, dopo aver formalizzato il suo contratto con i blucerchiati ed essere convinto della destinazione, allo stesso tempo la Samp sta trattando per l’arrivo di Wesley Sneijder. Non sia mai che il genio Ilicic venga paragonato o ancor peggio sacrificato a dispetto di un altro giocatore. Gian Piero Gasperini alza allora la cornetta e contatta il suo futuro top player. Po- che parole sono bastate a convincere il gioca- tore: “Vieni a Bergamo e avrai lo spazio in cam- po che meriti di avere per esprimerti”. Josip Ili- cic firma dunque per la Dea e da quel giorno ci Il fenomeno Bangsbo CALCIO E SCIENZA Sipario sul genio dello staff nerazzurro

Ma quale doping BERGAMO -Calcio e scienza possono andare d’ac- ciatori del calibro di Cristiano Ronaldo, Iniesta, Ro- cordo o sono solo supposizioni? La risposta giace nel- naldinho e Fabregas che grazie alle tecniche di alle- l’ombra, là dove nessuno guarda dietro al sipario rosso namento del danese hanno saputo accrescere di gran IL CASO Scoppia la polemica dopo le parole di Zeman che attira tanto l’attenzione del pubblico. Proprio là lunga il loro livello di prestazioni. Ma come è arrivato dietro ci sono persone che muovono gli ingranaggi a Bergamo un genio così? Jens Bangsbo non era un BERGAMO -È bufera sui social e tra i commenti sere un plauso alla società Atalanta e non una cri- della grande macchina come ad esempio quella di un volto nuovo del calcio italiano. Infatti prima di appro- dei tifosi delle squadre italiane per quanto riguar- tica o un’illazione della peggior specie. Zeman club di Serie A. Qualcuno potrebbe stentare a creder- dare alla corte di Gasperini il danese aveva collabo- da la condizione atletica dell’Atalanta. Da quan- avrebbe infatti affermato: «Mi hanno riferito che ci, ma proprio qui a Bergamo c’è una di quelle per- rato con la Juventus di Carlo Ancelotti e Marcello Lip- do il campionato è ripreso dopo lo stop forzato l’Atalanta si alleni anche quando gli altri ripo- sone. Attenzione una delle tante perché lo staff socie- pi. Il caso vuole che proprio in quegli anni Gasperini si imposto dalla pandemia mondiale di coronavirus sano e questo è un suo punto di forza». Insomma tario atalantino lavora coeso per raggiungere gli obiet- trovasse ad allenare la primavera bianconera. Un ca- la Dea ha dimostrato sul campo di non aver ri- quando le cose vanno bene ad una squadra e una tivi prefissati. Una persona dei tanti volti esperti, so? Assolutamente no. Ecco quindi che il professore sentito minimamente della pausa di oltre due me- piccola realtà come l’Atalanta crea un vero e pro- ognuno nel proprio campo, che lavora per fare in mo- sbarca a Bergamo nell’ottobre 2018 e inizia la sua me- si. Nelle prime due partite contro Sassuolo e La- prio miracolo sportivo si è subito pronti ad at- do che sul campo l’Atalanta dia il massimo. Potrem- todica ricerca della perfezione scientifica applicata al zio in campo si è vista chiaramente la differenza taccarla. Ci si dimentica forse che al termine del- mo definirlo un burattinaio che muove i fili dall’alto, calcio. Naturalmente per insegnare accuratamente il atletica tra le squadre. Da una parte giocatori che le partite viene scelto un giocatore estratto a sorte facendo in modo che tutto si svolga secondo le sue mondo del pallone bisogna aver calcato il rettangolo arrancano dopo un inizio gara giocato su buoni per il consueto test antidoping. L’Atalanta corre precise direttive. Parliamo di Jens Bangsbo. Un men- di gioco più e più volte. Bangsbo conta infatti 350 ap- ritmi e dall’altra una formazione in grado di ge- e incanta e per alcuni è dopata, ma che cosa han- tore sconosciuto ai più, se chiedessimo ad un campio- parizioni in prima divisione danese a cui si aggiun- stire le proprie energie fino al 90’.«L’Atalanta è no da dire su squadre come Juventus, Barcellona, ne di tifosi di dirci chi sia probabilmente una piccola gono le presenze in nazionale maggiore. Passando al dopata» si legge sui social. A dir la verità lo stes- PSG o altri? Loro vincono sempre eppure paiono percentuale lo saprebbe identificare. Invece lui è lì e lato pratico dei suoi insegnamenti il genio danese è so commento viene zittito da persone con più immuni da critiche di questo genere. Una cosa è per fortuna diciamo noi. Sì, perché con il lavoro di l’inventore del metodo di allenamento attualmente senno logico che tentano di spiegare come l’A- certa se questi leoni da tastiera facessero un giro Bangsbo e la genialità di Gasperini l’Atalanta ha più utilizzato nel mondo del calcio: lo yo-yo test. Una talanta all’interno del suo organigramma socie- in quel di Zingonia potrebbero vedere con i loro stravolto la propria mentalità. Due personaggi dalle metodica di lavoro che testa le capacità del calciatore tario abbia professionisti riconosciuti a livello occhi cosa significhi preparazione maniacale e qualità indiscutibili, per dirlo con una parola: feno- di eseguire delle attività in maniera continuativa e pro- mondiale che curano ogni aspetto atletico dei professionalità di qualsiasi persona varchi la so- meni. Ma chi è esattamente Jens Bangsbo? E soprat- lungata in un determinato spazio di 20 metri. Inoltre lo calciatori. La polemica però monta ed esplode glia del centro Bortolotti. La verità è semplice ed tutto perché si trova all’Atalanta? Il curriculum del da- yo-yo test è stato applicato anche alla fase di recupero definitivamente quando un personaggio come è che all’Atalanta si lavora per amore e unione di nese se letto lascia a bocca aperta. Dopo essersi lau- dei giocatori, fattore fondamentale troppo spesso sot- Zdenk Zeman definisce strano il fatto che la intenti, cosa assai rara da trovare nel calcio mo- reato nel 1984 in matematica e fisiologia all’univer- tovalutato. Bangsbo ha allenato giocatori che sono en- Dea corra così tanto a differenza delle altre squa- derno, dove baby giocatori pensano al macchi- sità di Copenaghen Bangsbo è diventato dottore in trati di diritto nell’albo delle leggende del calcio mon- dre. Dichiarazioni quelle del Boemo a cui subito none fiammante e alla velina di turno. Non tutti scienze nel 1994. Le due lauree conseguite gli aprono diale. , , Nani, Ales- sono seguite quelle dello staff atalantino. Il Di- in società possono vantare personaggi del cali- le porte per insegnare presso l’università scandinava sandro Del Piero e Carlos Tevez sono alcuni di questi. rettore Operativo Roberto Spagnolo si è fatto bro di Gian Piero Gasperini, Jens Bangsbo e nel dipartimento di nutrizione, esercizi e sport. All’at- Gli effetti degli allenamenti del professore danese si avanti per primo definendo vergognose le illa- Marcello Ginami. Possiamo lottare tutti per tivo conta 25 libri che trattano temi di tattica applicata vedono sul campo. L’Atalanta corre e copre gli spazi zioni di Zeman. A lui è seguito il Direttore Ge- avere un mondo sportivo migliore diffondendo al calcio. Pensate che nel mondo Bangsbo è conside- intelligentemente, applicando al meglio le teorie del nerale Umberto Marino che ha chiesto pubbli- la giusta credenza che tattica, allenamento, di- rato uno dei più grandi esperti di scienza applicata allo visionario Bangsbo e del vate Gasperini. Percassi ha camente a Zeman di scusarsi. Scuse che non sono sciplina e valori sportivi battano sempre e co- sport e si trova qui ora, a Bergamo a far giocare l’A- fatto il colpo del secolo portando in squadra Jens Ban- mai arrivate perché l’inventore di Zemanlandia munque qualsiasi sostanza in grado di aumentare talanta. Adesso forse qualche spiegazione sulle pre- gsbo e speriamo che possa rimanere a Bergamo a lun- ha riferito come le sue parole fossero state stru- le capacità fisiche degli atleti. stazioni della Dea potrebbe risultarvi più chiara. Te- go. mentalizzate e travisate. Il suo infatti voleva es- MM nete conto che alle sue conoscenze si sono affidati cal- MM Mercoledì 1Luglio 2020 Bergamo&Sport 15 16 Bergamo&Sport Mercoledì 1Luglio 2020