ATLETICA LEGGERA I Salti
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ATLETICA LEGGERA I salti A cura di Luvisi Lorenzo MPhEd MSc PhD I salti Sebbene derivino da gesti naturali, le tecniche di salto hanno subito nel tempo notevoli cambiamenti. Si distinguono 2 gruppi di salti: Salti in estensione (lungo e triplo). Salti in elevazione (alto e asta). Tutti i salti presentano 4 fasi comuni: Rincorsa Stacco Fase di volo Atterraggio Prof. Lorenzo Luvisi 2 di 68 Il salto in alto Il salto in alto consiste nel superamento di un’asticella sostenuta da 2 ritti (supporti verticali). Nel corso degli anni il salto in alto è stato eseguito con tecniche diverse: si e passati dal salto frontale al salto a forbice, all’Horine (passaggio di fianco), al ventrale (o straddle) ed infine al salto dorsale (o Fosbury). Attualmente si praticano solo gli ultimi 2, con prevalenza del Fosbury-flop. Prof. Lorenzo Luvisi 3 di 68 Prof. Lorenzo Luvisi 4 di 68 Il salto in alto Nello stile ventrale o Straddle l’asticella viene superata con il corpo in posizione prona dopo una rincorsa in linea retta. Possiamo distinguere 4 fasi: 1. La rincorsa comprendente da 7 a 9 passi in linea retta (25-35° rispetto all’asticella) o leggermente curva, eseguiti a velocità e frequenza progressivi. Negli ultimi 3 passi vi è un abbassamento delle anche ed un’inclinazione indietro del tronco. Prof. Lorenzo Luvisi 5 di 68 Il salto in alto 2. Lo stacco eseguito slanciando la gamba esterna estesa verso l’alto in un’azione coordinata con il movimento delle braccia 3. Il volo che ha inizio quando il piede di stacco lascia il terreno. Il corpo avvolge l’asticella. 4. L’atterraggio sul dorso, che deve essere eseguito in maniera tale da evitare traumi conseguenti alla caduta. Prof. Lorenzo Luvisi 6 di 68 Il salto in alto Il salto in alto Nel 1968 Dick Fosbury vinse le olimpiadi di Città del Messico, superando i 2,24 metri con un nuovo stile che avrebbe preso il suo nome (scavalcamento dorsale o Fosbury flop). Attualmente tale stile risulta essere quello più diffuso ed ha permesso di superare l’altezza di 2,45 metri. Si caratterizza per il passaggio di spalle sopra l’asticella dopo una rincorsa di tipo curvilineo. Prof. Lorenzo Luvisi 8 di 68 Il salto in alto Anche in questo caso possiamo individuare 4 fasi distinte: 1. La rincorsa che inizia dalla parte opposta alla gamba di stacco (esternamente ai ritti), composta da 8 a 12 passi. I primi si eseguono in linea retta, i successivi secondo una traiettoria curva che tenderà a tornare rettilinea in prossimità dello stacco. La velocità aumenterà progressivamente come pure l’inclinazione del busto verso l’interno della curva. Prof. Lorenzo Luvisi 9 di 68 Il salto in alto 2. Lo stacco che prevede lo slancio verso l’alto e l’interno della gamba flessa più vicina all’asticella, coordinato con l’elevazione simultanea degli arti superiori e con la rotazione del corpo lungo l’asse verticale. 3. Il volo che inizia quando il piede di stacco lascia il suolo. Il corpo si inarca e successivamente si richiamano le gambe. 4. L’atterraggio sul dorso, che deve essere eseguito in maniera tale da evitare i possibili traumi conseguenti alla caduta. Prof. Lorenzo Luvisi 10 di 68 Come si regola la lunghezza della rincorsa Prof. Lorenzo Luvisi 11 di 68 Il salto in alto Prof. Lorenzo Luvisi 12 di 68 Il salto in alto Prof. Lorenzo Luvisi 13 di 68 Il salto in alto Il regolamento prevede che lo stacco si realizzi con un solo piede (come tutti i salti). Sono concesse un massimo di 3 prove per superare una misura. L’atleta può scegliere da quale altezza cominciare e può rifiutare un’altezza successiva per dosare le forze. Si commette fallo se si tocca il materasso prima di saltare. Prof. Lorenzo Luvisi 14 di 68 Il salto in alto La qualità condizionale principalmente richiesta nel salto in alto è rappresentata dalla forza relativa. Naturalmente fondamentale risulterà anche la coordinazione di tutto il corpo nel movimento. Il metabolismo energetico coinvolto sarà di tipo anaerobico alattacido. Prof. Lorenzo Luvisi 15 di 68 Record del salto in alto Record aggiornati al 14/08/2016 (fonte Wikipedia). Tipo Maschi Ris Data Femmine Ris. Data record 27-07- Mondiale Javier Satomayor CUB 2.45 Stefka Kostadinova BUL 2.09 30-08-87 93 15-07- Italiano Gianmarco Tamberi 2.39 Antonietta Di Martino 2.03 24-06-07 16 Provinciale Lazzarini M. 1993 Samueli C. 1994 LS Bars. & Matt. – Viareggio 1.70 2012 LC “Carducci” – Viareggio 1.25 2012 Juniores 7° 1.40 2° 1.10 Puccinelli C. 1997 Cappucio A. 1996 Provinciale LS Bars. & Matt. – ITC Carrara – Lucca 1.82 2012 1.48 2012 Viareggio Allievi 13° 1.20 12° 1.10 Prof. Lorenzo Luvisi 16 di 68 Il salto in lungo Il salto in lungo è una specialità dell'atletica leggera, in cui gli atleti, dopo una rincorsa, raggiungono la zona limite dove poter saltare, detta "asse di battuta", cercando di atterrare il più lontano possibile nella buca riempita di sabbia. Perché il salto sia valido, lo stacco non deve essere eseguito oltre l’asse di battuta che è largo 20 cm e seguito da una striscia di 10 cm di plastilina (o sabbia bagnata). Prof. Lorenzo Luvisi 17 di 68 Il salto in lungo Anche la minima impronta del piede sulla striscia di plastilina determina l’annullamento del salto. L’asse di battuta è posta a 2 o 4 m dalla fossa di ricaduta riempita di sabbia. I salti vengono misurati dal margine anteriore dell’asse di battuta all’impronta posteriore lasciata da qualsiasi parte del corpo dell’atleta. Prof. Lorenzo Luvisi 18 di 68 Il salto in lungo Ogni saltatore ha diritto a 3 prove. I migliori 8 saltatori avranno diritto a 3 prove supplementari. Come per il salto in alto si individuano 4 fasi distinte: 1. La rincorsa che ha inizio 16-24 passi prima dell’asse di battuta ed il cui scopo è quello di raggiungere la massima accelerazione controllata al momento dello stacco. Il penultimo passo risulta solitamente più lungo e radente (abbassamento del bacino). Prof. Lorenzo Luvisi 19 di 68 Il salto in lungo 2. Lo stacco che trasforma la velocità orizzontale in elevazione. Il piede dell’arto che stacca deve «artigliare» il terreno, mentre il «ginocchio di slancio» si deve flettere fortemente. Prof. Lorenzo Luvisi 20 di 68 Il salto in lungo 3. Il volo in cui l’atleta compie dei movimenti che possono variare in funzione della tecnica adottata, ma sono sempre finalizzati al mantenimento dell’equilibrio e all’annullamento dell’effetto di rotazione. Si può assistere al volo “veleggiato (o hang style)” “a raccolta (o tuck style)” o con “passi in aria (o hitch-kick)”. In quest’ultimo si possono eseguire 1 ½ ; 2 ½ o 3 ½ passi in volo (step style) prima dell’atterraggio. Prof. Lorenzo Luvisi 21 di 68 Prof. Lorenzo Luvisi 22 di 68 Il salto in lungo 4. L’atterraggio deve essere tale da evitare la caduta all’indietro. In tale fase il busto risulta inclinato in avanti e dopo l’impatto le ginocchia si devono piegare in modo deciso. Prof. Lorenzo Luvisi 23 di 68 Record del salto in lungo Record aggiornati al 14/08/2016 (fonte Wikipedia). Tipo Maschi Ris. Data Femmine Ris. Data record Mike Powell Galina Cistjakova Mondiale 8,95 30-08-91 7,52 11-06-88 (USA) (Unione Sovietica) Italiano Andrew Howe 8,47 30-08-07 Fiona May 7,11 22-08-98 Monaci L. 1993 Francesconi M. 1994 Provinciale ISI Macchiavelli - 6,30 2012 LS Barsanti & Matt. – Viareggio 4,74 2012 Lucca Juniores 3° 3,76 9° 4,48 Provinciale Gravina A. 1995 Bergamaschi S. 1996 ITI Fermi - Lucca 6,13 2012 ISI Macchiavelli – Lucca 4,80 2012 Allievi 18° 4,06 13° 3,09 Prof. Lorenzo Luvisi 24 di 68 Il salto triplo Il salto triplo è una specialità dell'atletica leggera, in cui gli atleti, dopo una rincorsa, raggiungono una zona di battuta da dove effettuano tre balzi consecutivi cercando di atterrare il più lontano possibile. L'obiettivo è lo stesso del salto in lungo, ma c'è una grande differenza nell'esecuzione tecnica dopo lo stacco dalla zona di battuta. Prof. Lorenzo Luvisi 25 di 68 Il salto triplo Dopo il primo stacco (Hop) l’atleta ricade sullo stesso arto. Dopo il secondo stacco (Step) l’atleta ricade sulla gamba opposta a quella di stacco ed infine dopo il terzo stacco (Jump) andrà a finire nella buca riempita di sabbia in maniera simile a quanto visto per il salto in lungo. Prof. Lorenzo Luvisi 26 di 68 Il salto con l’asta Il salto con l'asta è la disciplina nella quale l'atleta, dopo aver preso una breve rincorsa, utilizzando l'asta cerca di superare un'asticella, sorretta da due ritti, senza farla cadere. La specialità prende origine da un'antica gara effettuata nei giochi dell'antica Gallia, che prevedeva che il concorrente saltasse il più lontano possibile, facendo leva su un ramo abbastanza robusto. Prof. Lorenzo Luvisi 27 di 68 Il salto con l’asta Il regolamento prevede che l'atleta possa usare aste di qualsiasi lunghezza, costruite in bambù o in fibra di vetro, e che le possa impugnare in qualsiasi modo e a qualsiasi altezza; non è possibile, dopo lo stacco da terra, spostare le mani verso l'alto arrampicandosi sull'asta, pena la non validità del salto stesso. Ogni atleta ha a disposizione 3 salti ed ogni volta che supera una misura la quantità dei salti viene riportata a tre.