grandi fotografi Novecento del leggendarideipiù esponecentoscatti Giov-Anna Piras piemontesi Sordoparlanti Gruppo successi Sportivo del emediazioneculturale Orientale ■ Questo mese: ■ ■ Il Museo d’Arte IlMuseod’Arte 99click+1 Il GSS Torino Ad AstiilFondo Gli 80annidi Tra recuperourbano Anno IV - n° 6 - Luglio/Agosto 2009 cupe leggende, sonoinvece animalieffi volanti” delPiemonte. Circondati da colonia riproduttiva di“topi direttore responsabileNicoIvaldi [email protected] Michelangelo CartaEditore c’è la più importante c’è lapiùimportante A Verrua Savoia A Verrua e utilissimi cienti cienti ALESSANDRIA

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ParliamoPiemonte e una delle cento in Italia le Cimena, mentre in lontananza, di... affi liate alla Federazione Sport Sordi volgendo lo sguardo verso Torino, Chiamarlo solo gestore è riduttivo. Italia. Una di quelle, tra l’altro, che svetta severa la Basilica di Superga. Gaetano Renda non è solo a capo conta il maggior numero di disci- Lunghi filari di alberi la costeggia- della società che gestisce alcune sale pline sportive e di trofei conquistati no e il suo scorrere lento si confon- cinematografiche di Torino, ma è (Michela Damasco, p. 10) de con le acque della Sturella, anti- soprattutto un manager illuminato co ramo del Po. È la Gora del Moli- e un appassionato cinefi lo. Avvalen- Appuntamento al bar del paese, no di (Marianna Sasa- dosi di una delibera comunale, fi n dal quello vicino alla chiesa, l’unico nelli, p. 14) 2005 è stato il primo ad introdurre la che c’è. Un insolito vento estivo ristorazione nelle sue sale e salette solleva la terra rossa del campo di Gli occhi di Felice Piacenza sembra- per leggere o ascoltare musica. Oggi tamburello al di là della strada. Non no posarsi sulla Valle dei Rododen- Renda è a capo di Arthouse, la nuova si vedono macchine passare e tutti dri e poi superarla, per osservare associazione di cinema torinesi usci- si conoscono a Castelferro. A fare l’intero Biellese e il Monviso. Dagli ti dall’Agis e che difende i diritti delle gli onori di casa è Simone Gandini, anni ’50, il busto in bronzo dell’im- No n ssii haa piccole sale di periferia (intervista di 31 anni, ingegnere, rimettitore della prenditore funge da nume tutela- maimmai unauna secosecon- n- Nico Ivaldi, p. 4) squadra locale di tamburello (Ilaria da possibiltà di fare una prima Leccardi, p. 11) impressione, diceva una vecchia Giorgio Conte, asti- pubblicità, e bisogna dire che giano, ha condiviso La rocca di Verrua il MAO, cioè il Museo d’Arte con Paolo la passio- Savoia domina la Orientale di Torino, inaugura- ne per il jazz, gli pianura risicola e da to il 5 dicembre 2008, se la cava studi di giurispru- secoli guarda tutti benissimo. La sede del museo è denza e la profes- dall’alto. A inizio l’aggiunta più recente a quella sione di avvocato, Settecento fu uno trasformazione urbana che ha nonché l’abbando- degli ultimi baluardi cambiato totalmente la faccia no della toga per piemontesi durante il del Quadrilatero Romano. dedicarsi interamen- lungo assedio france- (Lucilla Cremoni, p. 18) te alla musica, oltre se. Chissà se già allora che alla poesia e alla alla fortezza c’erano i Carlo Maria Maggia è un crea- narrativa. Insieme pipistrelli... Perché tivo che dipinge ad olio dall’età hanno firmato capo- pochi lo sanno, ma di otto anni, fotografa, progetta lavori in cui scorre, la fortezza, oltre ad giardini sperimentali ed appa- sotto l’orecchiabi- essere un bene cultu- rati decorativi per esterni; è un lità del motivo, una forza evocativa rale da recuperare, ospita la più viaggiatore dotato di una natu- struggente (Marina Rota, p. 6) importante colonia riproduttiva rale inclinazione all’esplora- di chirotteri in Piemonte (Mauro re del Parco della Burcina, 57 etta- zione; è inventore, scrittore, pilota Ci sono artisti, giornalisti, musi- Ravarino, p. 12) ri tra Pollone e Biella, eccellenza di moto e di rally, corre le maratone, cisti, attori, che per esprimere il paesaggistica e turistica di un terri- ha messo a dimora oltre un milio- proprio talento hanno deciso di torio che, sul capitolo “accoglien- ne di piante ed arbusti. Ma è anche e cambiare città. C’è chi in Piemonte za”, ha ancora tanto da imparare soprattutto un Land Artist (Barbara ci torna quando è libero da impegni (Rachele Totaro, p. 15) Biasiol, p. 20) lavorativi e chi si è trasferito defi - nitivamente. Tutti però conser- Regno: animalia, classe: amphibia, Nello stabilimento astigiano che vano ricordi della nostra regione, ordine: anura, famiglia: ranidae. Più tra la fine dell’Ottocento e i primi prevalentemente positivi; abbia- semplicemente, rane. Di loro si pensa decenni del Novecento fu il magaz- mo pensato di raccontarli, inizian- di sapere tutto: già alle elementari zino dello storico Birrificio Metzger do con Luca De Gennaro e Flavio se ne studia il ciclo vitale. E invece e in annni recenti è stato oggetto di Arboit, voci di Radio Capital (Gior- in Italia l’ignoranzal’ignoranza rristrutturazioneistru e recu- gio Silvestri, p. 9) è uno ddeiei ppero funzionale, ha prin- sesede il Fondo Giov- cipali AAnnan Piras. E fino al fattori 26 settembreset presenta che le cecenton scatti leggendari sta facen-n- dei più grandi fotogra- È possibile descriverla come un do scompari-mpari- fi ddelel Novecento (Irene lungo percorso che scorre paral- re. Mettendoendo in peri- peri- Sibona,Sibona p. p 21) lelo al Po; sulla destra sfilano le colo anche la tradizione culinaria colline di Gassino e San Raffae- (Giulia Dellepiane, p. 17)

Sarà pure silenzio, per certi versi. Ma il Gruppo Sportivo Sordopar- lanti di Torino di cose da dire ne . 1961 (Gelatin silver print ha eccome, dato che quest’anno compie ottant’anni. Nato nel 1929, Lula, dintorni è una delle più antiche società del Franco Pinna, Anno V - numero 6 4 L’intervista Luglio/Agosto 2009

Intervista di Nico Ivaldi pranzo Venga nel a

Chiamarlo solo gestore è riduttivo. e ti toccava tornare il gior- Gaetano Renda, calabrese cinquanta- no dopo per fi nire di vedere cinquenne, volto alla Mickey Rourke, il fi lm. merciale, molti fi lm erano trasmessi Avevo un accordo con la compagnia non è solo a capo della società che ge- E quando hai iniziato a lavorare per sul piccolo schermo. Però, pur nelle di Assemblea Teatro. Qui portai per stisce alcune sale cinematografi che il cinema? diffi coltà e nel tantissimo lavoro, ab- la prima volta in Piemonte “The Ro- di Torino (Centrale, Due Giardini, Mi trovavo già in Piemonte - erano biamo vissuto anni di grande diverti- cky Horror Picture Show” con una Fratelli Marx), ma è soprattutto un gli anni Settanta - e alcuni miei ami- mento, passione e creatività. piccola compagnia. Gestivo anche il manager molto illuminato. Avvalen- ci avevano messo in piedi un teatro- Come ricordi gli anni dei Punti Verdi cinema Giardino, che ora è il Due dosi di una delibera comunale, fi n dal tenda a Bra che si chiamava Spazio e delle arene estive? Giardini, in via Monfalcone, all’epo- 2005 è stato il primo ad introdurre la Blu. Facevamo musica, teatro e na- Fu una stagione irripetibile. Erano ca ancora monoschermo. Si faceva ristorazione nelle sue sale: dehors e turalmente cinema. Subentrai a uno anni in cui l’amministrazione co- una programmazione d’essai per al- tavolini, bottiglie di vino e prodotti dei due titolari, morto improvvisa- munale di Torino investiva in questi cuni giorni la settimana, e cinema tipici. Ma anche salette a disposizio- mente, proprio quando, a causa di progetti popolari. Avevamo allestito popolare il fi ne settimana. ne per chi vo- una fortissima nevicata, il tendone un’arena a Palazzo Reale e i cinema E dopo lo Statuto, che successe? glia sfogliare crollò. Mi piacque l’idea di ripartire itineranti nei parchi, al Rignon, al- Molti cinema chiusero, le normati- Da qualche anno un quotidia- dalle macerie. la Tesoriera, alla Pellerina. Proprio ve diventarono più severe, bisognava Gaetano Renda ha no, leggere un E lo Spazio Blu fu ricostruito? alla Pellerina la proiezione del fi lm adeguarsi. Nel 1985 abbiamo rileva- aperto le sue sale al libro, ascolta- No, il tendone ormai era irrecupera- “Gandhi”, vincitore di molti Oscar, to il vecchio cinema Po, l’abbiamo cibo, ai vini e ai libri. re musica. In bile. Lo abbiamo venduto ad un cir- fu vista in una sera da seimila per- ristrutturato, e fatto rinascere come Un gradimento più Renda è cense austriaco che lo avrebbe utiliz- sone, un qualcosa di incredibile. Fa- King Kong. Poi nacquero le multi- anche un ap- zato come ricovero per gli animali. cemmo anche i primi esperimenti in sale: a Torino la prima fu il Charlie testimoniato da passionato ci- E la prima esperienza di gestione di un dolby stereo non ancora perfetto Chaplin di via Garibaldi che anticipò oltre centomila nefilo con un una sala? con “Apocalypse Now”. di qualche giorno l’apertura dell’Eli- spettatori ogni anno. fiuto partico- Con altri soci abbiamo rilevato due Di cosa ti occupavi quando bruciò lo seo. Con i nostri piccoli cinema su- I suoi nemici lare per quel- cinema a e uno a Monca- Statuto nel febbraio del 1983? bimmo batoste non indifferenti, ma le pellicole lieri. La crisi si faceva sentire anche Gestivo il cinema-teatro Smeraldo in il nostro lavoro è sempre stato di alti sono le multisale, che potrebbe- perché, con l’avvento della tivù com- via Tunisi, dove ora c’è un discount. e bassi, momenti di successo, poi ca- e per combatterle ro “bucare” lo li improvvisi, poi di nuovo successi, ha fondato Arthouse, schermo: tan- poi di nuovo giù. Però vorrei ancora un’associazione per to per restare ritornare sul King Kong. la difesa dei cinema all’attualità, Prego. “Il vento fa il Ho fatto nascere il King Kong perché di quartiere suo giro”, una mi piaceva proporre pellicole che vera e propria scovavo nei festival piccoli e gran- scommessa, è rimasto in program- di che giravo in Italia e in Europa. Il mazione al Centrale per ben sei me- piccolo King Kong, essendo indipen- si ininterrotti. Oggi Renda, tanto per dente, mi permetteva di essere libero non farsi mancare nulla, è a capo di nelle scelte e di metterci dentro quel- Arthouse, la nuova associazione, lo che mi piaceva. Ricordo il debut- composta da sette cinema torinesi to con “Passion” di Godard; un mese usciti dall’Agis e nata per difendere i proponemmo “Francisca” di Manoel diritti delle piccole sale di periferia. de Oliveira, un fi lm molto rigoroso Abbiamo detto tutto? dal punto di vista letterario e cine- Quasi, ho anche prodotto dei fi lm, matografi co, per poi invertire deci- tra cui “Scacco pazzo” con Alessan- samente la tendenza con un’opera dro Haber e “I love song”, il primo demenziale, che era “Ridere per ride- mediometraggio di Mimmo Calo- re” di John Landis, un fi lm di rottu- presti. ra. Insomma pellicole molto partico- Come ti sei avvicinato al cinema? lari, vere e proprie scommesse. Anch’io ho respirato l’aria del mio E il pubblico come accolse le vostre Nuovo Cinema Paradiso. Era a scelte? Sambiase, in Calabria, la classica Per molti anni il nostro fu il cinema sala di paese, si chiamava Cinema torinese con la più alta redditività Grandinetti, dal nome del proprie- nel rapporto fra posti a sedere e pre- tario. Spesso mancava la corrente, e senze. Avevamo sempre i due spet- quindi la proiezione s’interrompeva tacoli al giorno pieni. Proponemmo Piemonte mese L’intervista 5

“Brian di Nazareth” e “Monty Py- casa, quello che in Francia si chia- liano per puro caso. Mentre ritengo Principalmente perché l’Agis non è thon” con la polizia su via Po che re- ma “cinéma de proximité”. La vera Alberto Sordi uno dei più grandi at- stata capace di rappresentare la ca- golava il traffi co di spettatori. “Brian scommessa è quella di far vivere il tori di sempre, non solo italiani. Ec- pacità economica e industriale delle di Nazareth” è stata un’esclusiva sol- quartiere dove c’è il cinema, e accan- co, a un cinepanettone dei Vanzina piccole sale. Noi muoviamo due mi- tanto nostra, così come “Il ladro di to c’è la libreria, di fronte un piccolo preferisco di gran lunga un fi lm con lioni di spettatori all’anno, che sono bambini” di Gianni Amelio. Abbia- ristorante e magari la gelateria. È Franchi e Ingrassia. Non era un li- una grande economia per la città, mo fatto operazioni incredibili, ma questa la strada del cinema che fa da vello più alto, ma c’era più cura dei perché quando la gente esce per an- avevamo anche fi uto, intuizione e elemento trainante rispetto ad altre particolari, delle battute, della regia. dare nei nostri cinema - come an- capacità. Noi, ti ripeto, eravamo li- forme di aggregazione. E poi non ci sono più Manfredi, Sor- che in altri, ovviamente - va anche beri di scegliere, mentre altri gesto- Ma il fatto che nelle vostre sale non di, Tognazzi, Gassman. E nemmeno in pizzeria, in gelateria, parcheggia, ri erano più condizionati da scelte proponiate fi lm commerciali, non è gli sceneggiatori. D’altronde uno co- prende i pullman, insomma spende commerciali. penalizzante? me Quentin Tarantino non s’ispira per il cinema ma fi nanzia anche tut- Poi sono nate le esperienze dei cine- Certo, ma è la nostra scelta, che i no- ai poliziotteschi italiani degli anni to l’indotto. ma di periferia. stri spettatori hanno dimostrato di Settanta? E quindi? Il Due Giardini è stato il primo espe- apprezzare moltissimo. È possibile ancora fare del cinema Vogliamo riaffermare il ruolo dell’esercente cinematografi co con- tro i principi della centralità. In que- sti anni siamo sempre stati l’anello debole della catena di produzione e della distribuzione del prodotto au- diovisivo. Noi vogliamo salvare il no- stro patrimonio di piccole e medie sale contro lo strapotere dei mul- tiplex. Vogliamo occuparci di una politica quotidiana che è quella del nostro lavoro, di fare del movimento intorno ai nostri cinema, creando le famose piccole città del cinema, dia- logare con il pubblico, comunicare direttamente con i nostri spettatori col periodico che trovi nelle nostre sale, “Schermaglie”. A noi non inte- ressa entrare nei consigli d’ammi- nistrazione, non c’interessa parlare con i ministri, vogliamo solo lavora- re per il pubblico. Qualcuno ti ha dato del ribelle… Mi sta bene, se per ribelle si vuol de- fi nire una persona che lotta affi n- ché anche le piccole associazioni li- bere, che non appartengono a cir- cuiti di qualche tipo, coccolati da- rimento di riqualifi cazione vera di E adesso parliamo di Gaetano Renda disimpegnato ma con un messaggio gli assessori alla cultura, debbano una sala di periferia, davvero mo- cinefi lo: quali sono i tuoi fi lm pre- importante? lavorare. derna, non una trasformazione da feriti? Hai già citato “Il vento fa il suo gi- Non ti sono molto simpatici gli as- monosala a bisala. Nel ‘98 gli abbia- Io sono legato ai fi lm di genere: we- ro”, io ti ricordo anche “Giù al Nord”, sessori alla cultura… mo dato una certa impronta, tra l’al- stern, i fi lm sugli antichi romani, i un fi lm che più popolare non si può, Li defi nisco pubblicamente sardine tro facendo costruire poltrone molto musicarelli, che nei miei anni, i Ses- ma fatto molto bene. Io l’ho visto in che si atteggiano a balene. larghe, spazi fra le corsie e schermi santa-Settanta, andavano forte. Francia, era parlato in dialetto con Sardine e balene: potrebbe essere il grandi: con questo lavoro abbiamo Il tuo fi lm preferito? i sottotitoli in francese. titolo di un nuovo fi lm da proporre al ottenuto il Biglietto d’Oro per la mi- “Mucchio selvaggio” di Sam Peckin- E adesso che hai dato vita ad Arthou- produttore Gaetano Renda… glior trasformazione di una sala pe- pah, perchè è un fi lm di straordina- se, cosa pensi di fare? E perché que- Gliene parlerò, magari tra una riu- riferica in multisala. E poi abbiamo ria importanza: c’è l’amicizia virile, sta rottura con l’Agis? nione e l’altra di Arthouse… ■ portato la libreria e la caffetteria al l’avventura, i grandi paesaggi, il rap- Fratelli Marx. porto con l’altro, il diverso, una regia Quanti spettatori avete mediamente strepitosa. Quand’ero giovane anda- nelle vostre sale? vo a vedere i fi lm western solo perché Annualmente circa centomila. c’era John Wayne. Crescendo, ho ca- Come dev’essere la tua sala cinema- pito che i fi lm di John Wayne erano tografi ca ideale? dei capolavori perché erano diretti Il cinema non è una cattedrale in- dal più grande regista di tutti i tem- violabile dove non devi farci nulla. pi, John Ford. Bisogna cancellare il luogo Ti piace il cinema italiano? secondo il quale il cinema va fatto Non mi piace il cinema italiano di in questi non luoghi, come gli iper- adesso, la commediola, il cinepanet- mercati, dove vai a fare la spesa, a tone. È molto ripetitivo, senza idee. mangiarti la pizza e, già che ci sei, Negli anni Cinquanta e Sessanta ha a guardarti un film. La mia idea è toccato momenti di grande creati- l’esatto contrario: è quella del ci- vità con Vittorio de Sica, Rossellini, nema che non ti fa allontanare da Germi e Sergio Leone, che era ita- Anno V - numero 6 6 Persone Luglio/Agosto 2009 Con quel cognome un po’ così... MarinaMarina RotaRota dell’adolescenza,dell’adolescenza, scanditi dalle cam- panelle della scuola e delle biciclet- “Sì, lo so / fiducia tu ne hai tanta / te, finalmente, d’estate (“Con la mia e per te / io sono come una santa / Oryx facevo la salita di via Gioberti Caro amore / non sono Maddale- da seduto, adesso smonto anche se na...” cantano gli spettatori in coro, ho il cambio a 24 rapporti…”); di uo- accompagnando Giorgio Conte alla mini soli al ristorante, ognuno con fine del concerto che, grazie alla sua un giornale per nascondere il viso e coinvolgente simpatia, si trasforma la tristezza; dell’atmosfera fumosa come sempre in una festa collettiva. dei night, di certi caffè storici di Asti Ma che c’entra Giorgio Conte con dove ti chiamano per nome dando- Rosanna Fratello? C’entra eccome, ti del lei. perché è proprio lui l’autore di “Non Anche le donne delle sue canzoni so- sono Maddalena”; come di tante al- no un modello anni Cinquanta: una tre canzoni, portate al successo da Rita Hayworth che sorride dai fine- Francesco Baccini, Fausto Leali, Mi- strini di un camion; una Marina Vla- na, Ornella Vanoni, Mia Martini, Ce- dy, “balia ideale, zia ideale, infermie- lentano, Ros- ra ideale, prima volta ideale, mae- sana Casale, stra ideale”, ovvero la summa di tutti È - forse - il meno Gipo Faras- i tipi di donna vagheggiati dall’im- famoso dei due sino, anche a maginario maschile; bionde procaci fratelli Conte, ma quattro ma- e capricciose che “fanno fare un figu- non meno bravo. ni col fratello ron” (“Avevi tutto per piacer / gam- Paolo. be sottili, un bel seder / occhioni az- Ha scritto brani per “La coppia più zurri, quasi blu / un seno enorme, il fratello Paolo e bella del mon- un viso d’angelo, tu”),che prendono fanzia, casalinga versione delle ma- cura. Anche le paste erano sempre collaborato con i più do è nostra” per la gola, che danzano inafferrabili deleines proustiane. uguali: una fila di cannoncini, una importanti cantanti ricorda Gior- nei sogni (“Stringimi forte al cuore “Il cibo è croce e delizia della mia di petits fours, una di bignole, una italiani dagli anni gio. “Il refrain / balla con me”) e quasi sempre ab- vita di eterno aspirante longilineo”, di funghetti… Finché, una domeni- originale pe- bandonano il protagonista. confessa l’artista. “Ho attaccato sul ca, apparve una pasta nuova, che la- Settanta ad oggi, ma rò era un al- “Già, sorride Giorgio, i miei temi frigo un frammento di Epicuro, ‘Tut- sciava immaginare un ricco ripieno nella vita avrebbe tro: A noi ci principali sono il cibo e l’addio”. Un to trabocca di piacere il corpo mio di crema e panna in contrasto con voluto fare il medico piace soltan- addio magari non ancora avvenu- nutrendosi di pane e acqua, sputo la glassa caramellata. La pregusta- per i poveri nelle to la donna, to, ma è questione di pochissimo... sulle delizie della tavola, non tanto vo con l’acquolina in bocca, pronto altro che far (“Quando te ne andrai / e so che te per se stesse, ma per tutti i distur- a ghermirla, quando un ospite prima foreste d’Africa la protesta, fa ne andrai / come sarà l’addio che mi bi che si tirano dietro’... ma è tut- di me l’acciuffò con voluttà, e io gri- mal la testa, confezionerai?”, si chiede rassegna- to inutile, quando ti piacciono quei dai, N’asident, a l’han barbamla!” fa mal la testa, la donna invece no to il protagonista di “Aria, terra e ma- bei piatti di una volta, come l’insala- La famiglia Conte era completata che non fa mal!”. re”): situazioni drammatiche di de- ta russa un po’ grossière”. Un gusto dalla cameriera Ersilia, una bellissi- Giorgio Conte, astigiano, ha condi- lusione, di nostalgia, che l’ironia na- ereditato dalle tradizioni borghesi ma donna scura che portava a spasso viso con Paolo la passione per il jazz, turale di Giorgio riesce a stemperare della sua infanzia, quando alla dome- i rampolli Conte in carrozzine “che gli studi di giurisprudenza e la pro- con una irresistibile vena frizzante, nica la famiglia Conte, dopo la messa parevano Rolls-Royce” e a cui il ma- fessione di avvocato, nonché l’ab- alleggerendole con un sorriso. Così di mezzogiorno, andava a comprare rito lontano scriveva lettere in stile bandono della toga per dedicarsi come, al contrario, lo chansonnier le paste da Giordanino per il pran- dannunziano, concludendole con: interamente alla musica, oltre che sa trasformare eventi minimi in sto- zo dal nonno: “Il menù era sempre “Bacio il tuo eburneo seno”. alla poesia e alla narrativa. Insieme rie cariche di significato, addirittura uguale: l’insalata russa, gli agnolotti Ma come mai la giurisprudenza e la hanno firmato capolavori come “La in piccole sceneggiature che vedo- che come la Irma non li faceva nes- musica come trait d’union dei ragaz- Topolino amaranto” e “Una giorna- no protagonisti una domenica allo suno, le cotolette panate, e poi, final- zi Conte? ta al mare”, musica di Giorgio e pa- stadio, o un arredatore che diventa mente, il pacchetto delle paste, che il “Nostro padre, integerrimo notaio, role di Paolo; canzoni in cui scorre, confidente sentimentale e non fa che nonno scartava in un silenzio gonfio era anche un appassionato musici- sotto l’orecchiabilità del motivo, una aggravare la solitudine. O, appunto, di attesa: un’attesa esasperante, per- sta che si divertiva molto a improvvi- forza evocativa struggente. Le atmo- il cibo, come i cannelloni o l’erba di ché il nastrino non si tagliava, ma si sare al piano. Aveva il tocco morbido sfere di Giorgio Conte, infatti, sono San Pietro, “una personalità forte, slegava e si arrotolava in matassi- dei pianisti di allora, come Alberto piacevolmente anni Cinquanta: par- che connota da sola la frittata di Pa- na da riporre in un cassetto; la carta Semprini, ed era richiestissimo alle lano di giostre in piazza, dei giorni squetta”, evocatrice di sogni e d’in- non si strappava, ma si ripiegava con feste in casa e nei circoli. In quan- Piemonte mese Persone 7

to a legge, veramente io avrei volu- alta Bretagna, noto per il porticciolo quale aveva soggiornato, che lo man- re solo in casi di eccezionale urgenza to diventare medico; avevo un’idea e le coltivazioni di carciofi, dove do- darono a salutare tramite un amico e necessità”. Un viaggio preceduto da romantica della medicina, che con- vevamo esibirci per una matinée alle di Asti “E ci saluti tanto il fratello di un’accurata preparazione, col capo- trapponevo al pragmatismo dei no- 16. In quel fantastico teatro con due Carlo Conti!”. E poi: “Una volta una famiglia in maniche di camicia e si- tai. Mi ero invaghito del dottor Sch- volute di balconate e 400 poltronci- barista, vedendomi entrare nel loca- garetta in bocca che controllava l’au- weitzer, e mi immaginavo come lui ne blu lavanda la direttrice, che pa- le, sussurrò alla collega ‘Quello è il to e la sistemazione dei bagagli, che nelle foreste in camice bianco a suo- reva uscita da un quadro impressio- figlio di Paolo Conte’ e l’altra, rinca- non dovevano coprire lo specchietto nare all’organo fughe di Bach. Poi nista, ci offrì un catering a base di rando la dose con aria saputa ‘Sì, e retrovisore, e che, comunque “con- però, quando vidi il primo cadavere, coquillage e salmone che restò me- di Ornella Vanoni!’”. siderava la vacanza una tortura e mi impressionai tanto che decisi di morabile nella mia band, che ma- Le cose in futuro si complicheran- avrebbe preferito restarsene a casa cambiare”. gari transige sul cachet, ma non sul no anche di più: Giorgio è infatti pa- nel suo studio”, anziché partire per Intanto i ragazzi Conte si davano rinfresco. Ma alle 15,30 non si era dre di Lucilla e di Tommaso, anche il lungo viaggio verso quel mare af- al jazz e allo swing, con la band che ancora presentato nessuno spetta- lui straordinario chitarrista e futu- fascinante ma pericoloso, così vicino, porterà poi il nome di “Paul Conte tore. Finalmente alle 16 arrivò un ro notaio… ma così lontano. Quartet”. Paolo, solitario e misterio- coltivatore del posto vestito a festa, Aggiunge Giorgio: “La misura del ge- Così come è arte la seduzione di una so, era chiamato allora “il canadese”, che mi venne incontro con fare os- nio di Paolo sta tutta nel commento voce un po’ arrochita che canta sen- per via di un cappotto col colletto di sequioso e stringendomi la mano mi di un cameriere che ama ascoltare za paura l’incanto di innamorarsi opossum. Con l’amichevole cordia- disse: “Bonjour, Monsieur Conté, je le sue canzoni: Jeu capì gnente ma u ancora, ed è arte l’ultimo delizioso lità con cui coinvolge il suo pubbli- suis le spectateur”! Solo allora rea- l’è vnume ‘l magon! Invece, quel ca- spettacolo “È questa l’ora antica to- co (che Giorgio sia l’anima gioiosa dei due, in contrapposizione a quella umbratile di Paolo?) Giorgio raccon- ta degli esordi in una band che pro- vava dixieland e swing in lavanderie e cantine gelate, e poi ai tè danzan- ti dell’Usma (Unione Studenti Medi Astigiani), finché arriva il primo con- tratto per i due fratelli, che il papà notaio, dopo un silenzio tombale e sorrisetti poco rassicuranti, boccia come “contratto capestro”: quello col clan Celentano, che invece apri- rà la strada al successo musicale, fino all’exploit di “Deborah”, lanciata nel ‘69 da Fausto Leali. “Dopo Deborah ricevemmo richieste da tanti artisti, anche da Claudio Vil- la, il cui nome non pronunciavamo mai senza imbarazzo. Andammo all’appuntamento con lui a Milano; Claudio Villa, arrivato da Roma in moto, si aprì la tuta sul petto villo- so, centaurico nel suo metro e cin- quanta. Noi due ci sentimmo spro- fondare. Io volevo andarmene, ma Paolo, ben determinato, si sedette al piano e improvvisò di fronte al reuc- cio, che si aspettava “Binario”, una musica indiavolata. Poi, nel silenzio, ce la filammo”. Giorgio era influen- zato, in quel periodo, dai cantautori francesi, che profumavano di novità e si andavano ad ascoltare nelle ca- ve parigine, e in particolare da Geor- ges Brassens, lo chansonnier al quale viene più avvicinato: forse non è un caso che Giorgio, radici piemontesi lizzammo che era la domenica del- meriere aveva capito tutto: quando rinese”, col quale Giorgio rende un e inclinazione cosmopolita, sia ado- le elezioni del presidente francese. E una musica è bella parla a tutti, in- omaggio alla musicalità dei versi di rato soprattutto nei Paesi francofoni poi c’era un cielo così terso, azzur- dipendentemente dalle variabili in- Guido Gozzano. “Mi spiace non esse- (ma anche in Australia, in Svizzera, ro, in una zona dove. “c’è il sole rare dividuali e arriva all’anima. È que- re vissuto ai suoi tempi: io e Guido in Austria, dove, al Jazz Sommer Fe- volte, il resto è pioggia che ci bagna”, sta l’arte”. saremmo stati grandi amici”: come stival di Graz, è l’unico ospite italia- come dice l’altro poeta.” Così come è arte rievocare una par- lui, anche Giorgio è cantore di pic- no al fianco di artisti come Al Jarreau Sorrido all’elegante allusione al fra- tenza per il mare in un racconto-can- cole, buone cose “di pessimo gusto”, e Dee Dee Bridgewater), e sia ormai tello. “Arrivare dopo Paolo è come zone che non può lasciare indifferen- un avvocato piemontese che può per- una presenza fissa al festival canade- arrivare dopo Attila”, scherza Gior- te chi è stato ragazzo negli anni in mettersi di non appartenere a mode se della canzone francese. gio. Il suo cognome, e il rapporto tra cui raggiungere la Liguria rappre- e correnti, perché il suo fascino sta “Veramente posso vantare due re- i due Conte, è spesso motivo di equi- sentava un viaggio periglioso di ore nell’essere semplicemente se stesso; cord, confessa con autoironia, 1200 voci e divertenti confusioni. Raccon- e ore, con soste frequenti e a velocità un signore colto e ironico che di cer- spettatori paganti allo Spectrum di ta Giorgio delle anziane proprietarie di crociera: “Mio padre, da bravo uo- to non sentiremo mai gridare nei sa- Montreal, e un altro in un paesino in di un bed & breakfast del sud, nel mo di legge, era disposto a sorpassa- lotti televisivi. ■

Piemonte mese Musica 9

tautore dell’epoca, colonna sonora delle ai pomeriggi passati loro memorie tori- al negozio di dischi nesi. Per il primo un “Dellachà Records” brano dei Jehtro Tull, di fronte alla nostra “Bouree”: “C’era un Luca De Gennaro scuola”. periodo in cui prima Fabio Arboit Molti dei suoi tra- di uscire di casa la scorsi torinesi sono mattina per andare Giorgio Silvestri legati all’infanzia e all’adolescenza a scuola mettevo quel disco sul stranamente non siamo passati di piemontese trasferitosi in Ligu- piatto e me lo ascoltavo. Sempre da Torino. Ero però tornato come “Ciau , mi vadu via” recita- ria: “le partite a pallone al Parco quello, tutte le mattine, guardan- dj di Frankie Hi Nrg negli anni va la canzone. Erano altri tempi del Valentino e poi i primi concerti do il Po sotto il mio balcone”. Novanta, suonando proprio al e raccontavano una situazione della vita, Colosseum e Chicago al La scelta di Fabio oscilla tra “Il parco del Valentino, dove giocavo diversa. Ci sono tuttavia artisti, Palazzetto dello Sport nel 1970, Cielo su Torino” dei Subsonica a pallone da piccolo. Tante altre giornalisti, musicisti, attori, che i Van Der Graaf Generator in un e “People Have the Power”, nel- volte ho suonato al Barrumba, per esprimere il proprio talento, club che non ricordo, e poi i Gene- la versione dei Bliss Team. “Due che era vicino a casa di mio fratel- per trovare una dimensione arti- sis nel ’73 e ’74, i due concerti più facce diverse ma di successo per lo e, allo stadio di Torino (il Delle stica più appagante, hanno deciso belli della mia vita”. la mia città. Quando nel 1995 Alpi, n.d.r), ho aperto il concerto di cambiare città. C’è chi in Pie- Fabio Arboit è del ‘67 e da grande mi spostai da Torino, c’era molto degli U2 nel 2001: un’emozione monte ci torna se libero da im- avrebbe voluto fare l’elettricista: fermento. C’erano Mao, gli Africa enorme”. pegni lavorativi e chi si è, invece, “L’ho fatto per tre anni”, tiene Unite e nascevano i Subsonica; Per concludere la carrellata di trasferito defi nitivamente. a sottolineare. “Nel 1981 quasi era un momento estremamen- momenti torinesi, mi piace capi- Il viaggio comincia con due perso- per scherzo un mio te positivo. I locali re cosa pensano questi personag- naggi che si occupano di musica amico mi invitò ad sfornavano energie gi, nati e cresciuti nel capoluogo in ambito radiofonico e televisivo: andare in radio con Con l’intervista nuove. La dance piemontese e allontanatisi per Fabio Arboit, a Radio Capital dal lui. Così a 14 anni a Fabio Arboit si stabiliva anche motivi di lavoro, di quella che è la 1995 ed attualmente, dalla sede ho cominciato per da noi, con la Bliss situazione della Torino dei nostri romana, titolare del programma gioco a parlare a e Luca De Gennaro Corporation, sono giorni a livello musicale e cultura- “Undercover” e nel gruppo di Ca- Radio Nichelino, in iniziamo una nati i Bliss Team, i le. A parere di Luca è molto stimo- pital Weekend, e Luca De Genna- una cantina sotto nuova rubrica Da Blitz. Era davve- lante ed attiva da ormai tanti anni: ro, dj, giornalista musicale e so- un girarrosto, per dedicata agli ro un bel periodo”. “Ogni volta che si sente parlare di prattutto, responsabile del diparti- poi vagare per va- Luca De Gennaro una giovane band promettente, mento “Talent & Music” di Mtv per rie radio della città. artisti che hanno oltre agli incarichi viene fuori che è di Torino e din- l’Italia e, dal 2008, dell’area “Sud Le ultime prima di lasciato il Piemonte presso MTV e Radio torni. Sono felice di essere nato in Europa”. Per Capital, dal 2007 lasciare Torino fu- per esprimere Capital, è docente una città che ha dato i natali a conduce “Whatever” dalla sede di rono Radio Manila il proprio talento di Programmazione molte delle band più importanti Milano. e Radio Centro 95”. in altri luoghi, Musicale nei media della scena italiana degli ultimi Per entrambi Torino è la città na- Correva l’anno 1995 all’Università Cat- vent’anni”. tia: Luca, ora stabile a Milano, ci quando per Fabio ar- in Italia tolica di Milano e in Fabio, nonostante la crisi econo- ha vissuto sino ai 13 anni d’età, rivò la svolta: “L’idea e all’estero qualità di giornali- mica tocchi anche e soprattutto mentre Fabio continua a tornarci di parlare all’Italia sta musicale colla- una città e una regione cresciuta quando il lavoro glielo permette: intera era troppo sfi - bora con l’edizione con la Fiat e con l’industria in ge- “Ci sono nato e cresciuto e ci tor- ziosa. Passare da una radio loca- italiana di “ Rolling Stone”. Ha nerale, è convinto che ci sarà un nerò. Ciò che mi manca di più, ora le ad una nazionale è stato molto pubblicato alcuni libri: nel 1997 buon futuro: “Tanti attori, scrit- che sto a Roma, sono le monta- bello, ancora ringrazio Cecchetto D.J. Power. L’arte e il mestiere del tori, pittori, sono nati qui. Il fatto gne”. per avermi dato questa possibilità, disc-jockey; nel 2004 la raccolta di che resista il Salone del Libro, che Luca De Gennaro nel capoluogo lui mi portò a Radio Capital”. saggi On & On. Percorsi musica- tra l’altro ho trovato estrema- piemontese è nato nel 1959: “I Luca De Gennaro all’Italia intera li tra classica ed elettronica; nel mente ben riuscito nell’edizione miei ricordi di bambino mi ripor- ha iniziato a parlare nei primi anni 2005 E tutto il mondo fuori. Un di quest’anno, è molto positivo. tano alla band in cui suonavo con Ottanta, conducendo programmi dj in tourné con Vasco Rossi e, in- È stata creata Casa Sonica, un Carlo U. Rossi e Mixo, alle proie- musicali Rai come “Master”, “Pla- sieme a Paola Maugeri, nel 2007, progetto che avrà sicuramente zioni dei film rock in una sala net Rock” e “Weekendance”. Storytellers. Non ha mai abban- una grande crescita. Insomma parrocchiale “segue dibattito” or- Sia Luca sia Fabio hanno una donato l’attività di dj. “Quando ho siamo terra di creativi e di volen- ganizzate da Enzo Maolucci, can- canzone che si addice al ruolo di fatto il tour con Vasco, nel 2004, terosi”. ■ Anno V - numero 6 10 Sport Luglio/Agosto 2009

Louis Joseph Galasso Silenzio, MIchela Damasco

parlatutto il resto è volontariato e ti, presidente lo dal 1998, mostra consport menti per l’80° anniversa- passione. “Qui fi no al ‘91 c’era l’Isti- orgoglio. rio, ha organizzato per quest’anno tuto Speciale per Sordi: quando ha Tante storie in una storia unica che dieci campionati italiani, due trofei chiuso, la struttura è stata abban- si ferma. “Il mio augurio per il no- internazionali e i primi Giochi Ita- donata. Nel ‘98, come Gruppo e co- stro sodalizio e per la nostra ban- liani Giovanili sordi a , me- me Ente Nazionale Sordi (Ens), ab- diera è che si possano raggiungere eting regionale a cui sono state invi- biamo chiesto al Comune l’edifi cio altri traguardi come i 100 anni, e tate tutte le scuole elementari, me- e ci è stato concesso. Ci sono voluti sono convinto che lavorando co- die e superiori: ha partecipato una Nato nel 1929, il Gruppo Sportivo tre anni di lavoro a nostre spese e me abbiamo sempre fatto ci riu- sessantina di ragazzi provenienti da Sordoparlanti di Torino è una del- da allora eccoci qui”. Oggi sono 120 sciremo” aggiunge il presidente. nove istituti. Il socio più anziano ha le più antiche società del Piemonte gli atleti iscritti, su circa 1200 soci Ci sono: idee, progetti e voglia di 85 anni ed è tesserato da 70, il più e una delle cento in Italia affi liate dell’Ens provinciale e fare, e una macchina giovane un atleta di quattordici an- alla Federazione Sport Sordi Italia. 4500 del regionale: si organizzativa solida, ni, e la speranza è che altri giovani Una di quelle, tra l’altro, che con- cerca di far quadrare Ottant’anni fa in cui ogni discipli- si avvicinino al gruppo. Magari sulla ta il maggior numero di discipline i conti con le quote nasceva a Torino na ha un direttore e scia di sempre nuove vittorie, come sportive: dagli esordi con calcio, associative annuali, la prima società un consiglio, e tanta la prima nel campionato italiano di “squadra volata” (simile all’odier- patrocini e finanzia- passione agonistica: sci alpino e snowboard conquistata na pallamano) e ciclismo, a sport menti da enti, fonda- sportiva di molti atleti, infatti, ad aprile a , o le ben invernali, atletica, nuoto, bocce, zioni e associazioni. sordoparlanti, gareggiano anche undici medaglie (due ori, sei argen- pesca sportiva, mountain bike, cal- Non è facile, prima di che ha il medagliere con udenti o pratica- ti e tre bronzi) conquistate da Lou- cio a 5 (anche over 35), bowling, tutto per una questio- più ricco in Italia no più di uno sport. is Galasso nel meeting nazionale golf su pista, pallamano, duathlon, ne di visibilità: i sordi “La pallanuoto, spie- di nuoto del 14 giugno, che hanno pallanuoto. E le sezioni storiche hanno infatti eventi ga ancora Paria, è na- portato il Piemonte in vetta al me- che non esistono più, come tiro a sportivi a sé, non molto seguiti da- ta nell’85, ma in realtà qui da noi dagliere nazionale. segno, scacchi, lotta greco-romana, gli udenti. I Giochi Olimpici Silen- c’era solo Davide Bechis che anda- Di qui al 14 novembre, quando si biliardo, pallavolo, tennis, tennis da ziosi o Deafl ympics, ad esempio, si va a giocare in altre squadre (e ha svolgerà la cerimonia di chiusu- tavolo e vela. A breve, dovrebbe par- distinguono sia dai Giochi classici partecipato alle Deafl ympics a Los ra, sono ancora in calendario golf tire anche la sezione basket. sia dalle Paralimpiadi e vengono or- Angeles nell’85, ndr). Quest’anno, su pista e pesca sportiva. “L’unio- Una storia fatta di ostacoli e tra- ganizzati per tradizione l’anno suc- per i campionati di giugno, ho con- ne fa la forza” è il motto di D’An- guardi superati in campo e fuori, e cessivo. Negli anni ‘90, inoltre, la vinto alcuni calciatori a formare drea, che mostra le foto di quando di persone appassionate. Te ne ac- chiusura degli istituti speciali ha, da una squadra di pallanuoto e sono corgi appena metti piede nella se- un lato, favorito l’integrazione con ririusci-usci- de del gruppo in corso Francia 73, gli udenti, dall’altro provocato un aperta il martedì e giovedì pomerig- calo degli iscritti al Gruppo: “Pri- gio: un viavai di uomini e donne di ma arrivavamo anche a 200-300 diversa età, a cui non corrisponde iscritti, poi sono scesi. Negli ultimi un putiferio di voci solo perché si anni, grazie al presidente, la situa- parla la lingua dei segni. Tutto pare zione è migliorata, ma tanti geni- fermento e corsa contro il tempo, e tori hanno quasi paura che i loro in effetti l’anniversario è sinonimo fi gli, dotati di protesi dalla nascita, non solo di festa (avviata il 25 gen- imparino la lingua dei segni”. naio con la cerimonia di apertura), Una lunga storia da raccontare che ma anche di eventi organizzati dal si può leggere nei tanti scatti appe- Gruppo torinese. Movimento e la- si alle pareti: da una foto di gruppo voro a ciclo continuo in un ambien- con Primo Carnera alle migliaia di te tappezzato di foto, coppe e meda- titoli nazionali vinti in diverse disci- glie. “Non riesco a stare fermo” dice pline, passando per gli atleti azzurri sorridendo Federico Paria, 24 anni, che hanno partecipato alle Olimpia- e quando spiega tutto ciò di cui si di (una trentina) e agli Internazio- ppraticavaraticava atletica come se fosse occupa, ti viene da strabuzzare gli nali (65) e per quelli che ancora lo to a convincere Bechis a roba di poco contoconto, mentre è stato occhi: atleta che l’anno scorso è ar- faranno, come il pluricampione tornare come giocatore-allenato- per dieci anni campione italiano, rivato primo ai Campionati italiani italiano di ciclismo Luigi Cucco re”. Permettendo, tra l’altro, la ri- oltre ad avere ancora il primato nei 50 m. delfi no, direttore del nuo- convocato per le Olimpiadi di Tai- presa del campionato, sospeso dal piemontese nel decathlon, e ha di- to, direttore e portabandiera per gli pei dal 5 al 15 settembre. Più di 700 2004 perché non si raggiungeva il sputato due Europei e le Olimpiadi sport invernali, solo nel 2009 ha la- fra coppe (la prima è del ’52), trofei, numero minimo di tre squadre par- di Roma nel 2001. “Per l’anniversa- vorato all’organizzazione di nove targhe, medaglie, più di 20 diplomi tecipanti. rio abbiamo ideato nuovi loghi per campionati, “e cinque sono riusci- e riconoscimenti, tra cui due meda- Il Comitato organizzativo locale, tutte le sezioni”, aggiunge Federico to a ottenerli senza spese”. Talento glie d’oro e un piatto d’argento per nato nel 2007 e presieduto da Da- Paria. Manco a dirlo, tutto ideato e non da poco anche questo. Nella il merito sportivo, conferiti dalla niele D’Andrea, che si occupa dei fe- realizzato in proprio. vita è programmatore informatico, federazione e che Armando Zagat- steggiamenti e di tutti gli appunta- www.gsstorino.it ■ Piemonte mese Sport 11 Rulli di... Ilaria Leccardi

Nontamburelli si vedono macchine passare to. Il primo della lunga serie di sei serie C, prima sotto la presidenza e tutti si conoscono a Castelferro, consecutivi, fino al 1997, ai quali si di Giancarlo Rapetti, oggi di Gian- frazione di Predosa, una quindicina aggiunge il titolo del 2000. In questi carlo Sardi. “Un anno abbiamo an- di chilometri da Alessandria. Qui si anni il Castelferro del presidentissi- che conquistato la promozione in tiene la celebre Sagra del salamino mo Giuseppe Ottria conquista an- B, ma poi dopo due stagioni siamo d’asino, “terza domenica di agosto”, che 11 Coppe Italia, 6 Supercoppe e ritornati giù” spiega Simone, che a come recita il cartello all’ingresso 2 Coppe Europa. Poi però la favola inizio carriera ha giocato pure qual- del pae- finisce. che partita in serie A e oggi di questa se. A fare A raccogliere l’eredità di Castelferro squadra è rimettitore. Affianco a lui Nella nostra gli onori nel nuovo millennio ci hanno pen- in campo il battitore Piergiuseppe regione continua di casa è sato altri piemontesi, gli astigiani Boccaccio, il mezzo volo Matteo a tramandarsi la Simone di Callianetto, piccola frazione di Gandini, e i terzini che sulla terra Gandini, Castell’Alfero, campioni d’Italia si alternano: Andrea Sacchinelli, tradizione del 31 anni, ininterrottamente dal 2002 allo Marco Vignolo, Roberto Caneva e come 350 ragazzi”. Tanti quanti gli tamburello, e un ingegne- scorso anno. Quest’anno sono in Piercarlo Gandini, fratello di Simo- abitanti di Castelferro. “Certo dopo tempo il Castelferro re, rimet- lizza per un nuovo titolo, anche se ne. “Ci alleniamo un paio di volte tanti anni non è semplice, ma noi spopolava... titore del- alcuni cambi di formazione hanno a settimana, ma sappiamo di avere non smettiamo di crederci. Vorrem- la squadra dato vita a un’equilibrata sfida con dei limiti. Siamo tutti grandi ormai mo provare a rimetterci in gioco. Le locale di i rivali del Cremolino, provincia di e spesso ci capita di gareggiare con- forze per tentare ci sono”. tamburello. “Ormai non è più come Alessandria. tro squadre di giovanissimi. Come Anche perché negli anni la Sagra del negli anni ‘90, il periodo glorioso del Piemonte sulla breccia da anni, la seconda formazione del Callia- salamino, giunta ormai alla 34ª edi- Castelferro campione d’Italia. Però anche se questo sport dalle origini netto, ad esempio, ragazzi di 16 an- zione e fonte di risorse per la squadra noi continuiamo a giocare. Siamo antiche “si gioca molto anche in ni che già hanno un’impostazione di serie A, è cresciuta notevolmente i ragazzi del paese, militiamo in se- Trentino, spiega Simone, in Veneto, da professionisti. Magari ci temono e oggi è capace in otto serate di rac- rie C, qualche anno va bene qual- nelle province di Bergamo, Brescia perché abbiamo più esperienza, ma cogliere fino a quindicimila perso- che altro un po’ meno. Comunque e Mantova e all’estero, in Francia come stile di gioco siamo noi che ne. “La cosa più difficile è trovare ci proviamo”. e in Germania soprattutto, ma sta abbiamo qualcosa da invidiare a qualcuno che sappia insegnare ai Il bar di Castelferro è il cuore del iniziando a diffondersi anche in loro”. bambini” conclude Giuseppe. “Per piccolo borgo di trecentocinquanta Spagna e Marocco”. impostare bene il gioco e correggere anime. Arriva Giuseppe, il papà di Com’è stata possibile certi errori serve una mano che ab- Simone, che a tamburello non ha una parentesi così alta bia esperienza vera sul campo. Ne- mai giocato ma che oggi fa parte e poi quasi la scompar- gli anni d’oro del Castelferro forse della dirigenza della squadra e alle- sa? “Ci siamo sempre contava di più il talento individuale. na assieme a Gianmarco Barisone. E finanziati grazie alla Quella squadra lo ha dimostrato, poi si avvicina “zio Bonny”, all’ana- Sagra del salamino grazie a un insieme di stelle che grafe Carlo Maranzana, l’anima d’asino e alcuni spon- hanno fatto vivere anni splendidi a tamburellistica di Castelferro, pri- sor” spiega Giuseppe. questo paese. Oggi non è più così”. ma giocatore titolare, poi riserva, “Negli anni delle grandi In mezzo ci sono le stagioni di Quin- quindi cambio tamburello. Una vittorie si era deciso di to Leonardi, il direttore tecnico del vita come macchinista FFSS, da fare degli investimenti Castellaro Lagusello, tricolore nel sempre attaccato al campo di terra seri ed eravamo riusciti 1998, che ha rivoluzionato il modo rossa, per lui più che una passione: a portare a Castelferro di giocare e allenarsi, con sessioni una vera e propria missione. Tra le alcuni grandi nomi”. Come il bat- Poi zio Bonny tira fuori dalla tasca mutuate dal mondo della pallavolo sue mani una raccolta di fotografie titore Beppe Bonanate, classe ’58, un lungo foglio con una tabella che hanno trascinato la disciplina che ripercorre anno dopo anno le di Montechiaro d’Asti, una vera compilata a penna blu e rossa: “Dal verso livelli più professionali. “Oggi formazioni, dalla C alla B fino alla icona di questo sport, a Castelferro 1982 sono passati in questa squa- bisognerebbe investire sulla scuola, serie A, e in cui lui non manca mai, fino al 1996; il rimettitore Andrea dra ben 35 giocatori, e li indica per sui giovani, con un progetto a lungo in tenuta da gioco o abiti borghe- Petroselli e il mezzo volo Riccardo annata e nome, anzi, cognome e no- termine, per fare appassionare i ra- si. “A tamburello qui si è sempre Dellavalle, di Chiusano d’Asti, che me, però i più forti non erano della gazzi e istruirli fin da piccoli”. giocato, per le vie del paese, spiega, finita la parabola d’oro con il Ca- zona, ma quasi tutti di Asti. Tra i È tempo di andare. Il campionato ma la squadra è stata fondata nel stelferro sono passati proprio nelle nomi importanti dell’Alessandrino è ancora lungo, oggi si gioca, e le 1974. Nel 1981 siamo passati in B e fila del Callianetto. “Poi l’attività ha si possono ricordare Chiesa Piero, giornate estive sono le più dure da nell’84 in A”. Basta un anno di adat- iniziato a costare molto, era un im- di Francavilla, e Vignolo Ivo di Ova- affrontare. A volte le partite sugli tamento e il Castelferro inizia ad af- pegno notevole, e così dopo il terzo da. Pochi altri”. Gli fa eco Giuseppe: 80 metri di campo, sotto il sole co- fermarsi come una delle formazioni posto del 2001 abbiamo deciso di “Quello che manca in queste zone cente di luglio e agosto, superano più forti del campionato. “Dal 1985 ritirare la squadra dal campionato è qualcuno che sappia veramente le tre ore. Ma Simone e compagni al 1991 abbiamo chiuso al secon- maggiore e di continuare solo con insegnare questo sport. Se si va ci sono abituati. do posto, ride Giuseppe, sette anni la seconda formazione nelle serie nell’Astigiano è impressionante ve- L’estate a Castelferro passa così, tra consecutivi, sembrava un incubo”. minori”. dere quanti giovani e quanti bambi- i tavoli della Sagra e la terra rossa Poi nel 1992 finalmente lo scudet- Dal 2002 il Castelferro naviga in ni giochino a tamburello. Qualcosa del campo. ■ Anno V - numero 6 12 Luoghi e Storia Luglio/Agosto 2009 I pipistrelli della rocca era stata causata dall’escavazione intensiva di marna sotto la rocca. A metà anni Novanta un gruppo di studenti di architettura indagò le possibilità di recupero. Tra loro c’era anche Massimo Ottino, che qualche mese fa ha elaborato l’ul- timo progetto di ristrutturazione delle parti esistenti dell’area mo- numentale - sopravvissuti al decli- no erano il dongione, le mura, le cisterne, il grande pozzo, il ponte Mauro Ravarino sistemici, e doti non comuni - per no alleati nella lotta biologica alle del soccorso e la caserma del Go- esempio il radar biologico che non zanzare e agli insetti dannosi per le vernatore. È quella prua naturale che spunta gli fa mai sbagliare rotta. colture agricole” racconta Toffoli. Sembrava che dovesse rimanere quando il Po, rinvigorito dalle ac- A Verrua i pipistrelli arrivano a Purtroppo l’inquinamento e l’ur- a lungo sulla carta, perché fi nora que alpine della Dora Baltea, diven- maggio e si fermano fi no a settem- banizzazione delle campagne ne non si era mosso nulla. Invece il ta adulto e scorre oltre il ponte di bre per far nascere i loro piccoli e riducono le aree di caccia. Anche progetto, che prevede la creazio- , al confi ne tra Vercel- allevarli fi no a quando non spicca- la coltura del riso, con tutto il con- ne di locali museali, ricreativi ed lese e Torinese. Se guardi in alto la no il volo. sumo di diserbanti che comporta, espositivi sui tre piani del palazzo vedi, uno spuntone che si erge tra Roberto Toffoli, ornitologo, si occu- non fa loro bene. Così per nutrirsi centrale, è stato considerato fra i il verde del Monferrato: è la rocca di pa di pipistrelli da quasi vent’anni: si spostano fi no a 20 chilometri di migliori dieci presentati al bando Verrua Savoia, che con la sua fortez- “Una passione fatta di tante sco- distanza dal luogo dove riposano. regionale per lo sviluppo dell’offer- za domina tutta la pianura risicola. perte” tra l’abbazia di Staffarda, il Tra le tante zone, quella che prefe- ta turistica. Risultato: il 13 maggio Sono secoli che guarda tutti dall’al- Parco delle Alpi Marittime e tanti riscono è la collina. Quando la luce scorso è stato approvato un fi nan- to. A inizio Settecento fu uno degli luoghi che l’uomo dimentica. Dal del giorno cala, planano bassi nei ziamento di 683.000 euro sulla ultimi baluardi piemontesi durante 2003 studia la colonia di Verrua, boschi. cifra complessiva di un milione e il lungo assedio francese della guer- trovata grazie alla segnalazione Sono animali piccoli ma con tante centomila. ra di successione spagnola, dal 14 di un abitante. Il sito, che si trova esigenze. Ognuno, tra le mille spe- L’iter della pratica è stato curato ottobre 1704 al 9 aprile 1705, gior- all’interno del Parco Fluviale del cie di pipistrelli al mondo, ha infatti dal vicepresidente della neonata no della capitolazione. Sei mesi di Po, è inserito dal 2004 nel proget- una dieta particola- Fondazione Eugenio sfortunata resistenza che però per- to di monitoraggio regionale che re. I piccoli Natterer Piazza – Verrua Ce- misero al duca Vittorio Amedeo II ha anche coinvolto il Centro Chi- prediligono le zanza- Dipinti come mostri leberrima, Giuseppe di rinforzare le mura di Torino e rotteri e l’Università di Torino. “Per re. Gli altri verruesi, spaventosi da luoghi Valesio: “È l’eviden- respingere l’esercito d’Oltralpe. censire i chirotteri, spiega Toffoli, i Vespertilio minore, comuni e leggende te segnale che aver Chissà se già allora alla fortezza si usa una videocamera a infraros- più grossi (hanno metropolitane (per costituito una fon- c’erano i pipistrelli... In ogni caso, si per fi lmare alla sera gli animali un’apertura alare di dazione con apporto probabilmente il tuonare dei can- in uscita, e poi si contano uno a 40 centimetri), scel- non parlare di tutta pubblico e privato noni li avrebbe tenuti lontani. Ma uno”. gono le cavallette. la letteratura sui allargandola ad altri ci piace immaginarli come ora, na- La “stazione estiva” di Verrua è sta- “Le popolazioni sane vampiri), in realtà soci è stato l’unico scosti tra le cavità dei sotterranei ta scelta come habitat ideale, ric- di uccelli e di pipi- i chirotteri sono sistema per inverti- del castello. Perché - pochi lo san- co di ambienti sotterranei e ampi, strelli, sottolinea Tof- re la rotta dell’oblio. no - la fortezza, oltre ad essere un temperature adeguate e alta umi- foli, giovano all’am- animali indispensa- Il contributo della bene culturale da recuperare, ospi- dità. “Si arriva ai quaranta gradi, biente e all’equilibrio bili per gli equilibri Regione è il tassel- ta la più importante colonia ripro- precisa, un clima ottimale per il dei vari ecosistemi, ecosistemici. lo mancante per il duttiva in Piemonte di Vespertilio parto e l’allattamento”. La colonia che, se modificato, Uno dei loro inse- lancio di una vera minore, una delle tante specie di maggiore si trova nella parte infe- porterebbe gravi al- diamenti principali attività turistica”. chirotteri: 1800 femmine censite, riore dell’edifi cio, mentre quelli di terazioni”. Valesio, già sindaco, prima dei parti. E anche una picco- Natterer si rifugiano in cisterne La fortezza sabauda, in Piemonte è e l’assessore Manue- la ma rara comunità di Vespertilio abbandonate. La tranquillità di un dopo anni di abban- la rete di cunicoli la Rigaldo sono stati di Natterer, solo 25 esemplari. Spe- luogo è fondamentale, ecco perché dono, dal 2005 è stata e sotterranei della negli anni tra i più cie da proteggere, da tutelare. l’area è stata perimetrata per evita- riaperta al pubblico. fortezza di attivi sostenitori del Il pipistrello è un animale su cui si re l’accesso ai curiosi. E quella dei pipistrel- Verrua Savoia recupero. Ma anche sono concentrati pregiudizi d’ogni Di leggende sui chirotteri se ne tro- li è solo una delle tan- l’Associazione La tipo, tutti riconducibili al vasto ca- vano a iosa: che si attaccano ai ca- te storie che racconta Rocca e il Parco del pitolo dell’ignoranza: sarà magari pelli, che succhiano il sangue, che ma che per anni sono state sepol- Po sono artefici di questo lungo per il volo apparentemente sco- sono ciechi ed aggressivi. Niente di te dall’edera e dall’incuria. L’oblio salvataggio. “Per la parte del pro- ordinato o le abitudini notturne. più sbagliato. E chi li conosce da totale iniziò con la frana del 1957, getto ancora in attesa di fi nanzia- Invece, il chirottero ha un’utilità vicino sa che sono “effi cienti ed in- che provocò sei morti e la distru- mento, aggiunge Rigaldo, sono sta- straordinaria per gli equilibri eco- nocui”. Qual è la loro utilità? “So- zione di molti edifi ci storici e che ti presi contatti con la Compagnia Piemonte mese Luoghi e Storia 13

“Essi fecero il più gran fuoco del mondo”

La fortezza di Verrua ha resistito a guerre e assedi, ma non alla logica del profitto

Vista la sua posizione strategica, e Francesco I, e Verrua fu occupa- vide Verrua protagonista di una re- elevata e in prossimità della città ta dai francesi che la restituirono sistenza tanto inaspettata quan- di Industria (), non solo a seguito del trattato di Cate- to strategicamente fondamentale, è improbabile che il sito di quella au-Cambrésis del 1559. Poiché la perché tenne impegnate le truppe che poi divenne la fortezza di Ver- struttura, come voleva il trattato, francesi abbastanza a lungo da con- rua fosse già noto e usato in epo- era stata smantellata, furono erette sentire all’esercito di Eugenio di ca romana a scopi difensivi, ma le nuove fortifi cazioni, giusto in tem- Savoia di unirsi a quello di Vittorio di San Paolo, da tempo interessata prime menzioni del luogo in docu- po per le nuove lotte che si profi - Amedeo II nella difesa di Torino. al bene storico. Nel frattempo alla menti uffi ciali risalgono al 999 e ad lavano all’orizzonte: la questione Proprio di questo episodio stori- Rocca continuano gli eventi estivi un atto di conferma di attribuzione del Marchesato di Saluzzo, la suc- co esiste un documento di grande del programma La Fortezza ritro- di territori al Vescovo di Vercelli da cessione del Monferrato, e le varie valore. Si tratta del diario dell’asse- vata”. A fi ne luglio, il “Gran mer- parte dell’imperatore Ottone III. La appendici della guerra franco-spa- dio tenuto da un anonimo uffi cia- ca’ n castel”; a settembre, “Antichi storia successiva è tormentata, fat- gnola, come la lotta fra i valtelline- mestieri e vecchie storie”, mostre ta di assedi e distruzioni, e di me- si cattolici contro i protestanti dei e spettacoli in collaborazione con no cruenti ma ripetuti passaggi di Grigioni sostenuti dai francesi, ai la rassegna “Teatri di confi ne” e la proprietà fra la Diocesi di Vercelli, quali i Savoia nel frattempo si era- fi era della piccola editoria. Ad otto- i Marchesi del Monferrato e i Savo- no alleati. Proprio durante questa bre, la rievocazione storica dell’as- ia. E, una volta che questi ultimi ne guerra ci fu il primo grande assedio sedio del 1625, legato alla Guerra presero possesso, la fortezza inevi- di Verrua, quello del 1625. Gli asse- dei Trent’Anni. tabilmente fu coinvolta nelle vicen- dianti erano gli spagnoli al coman- Sui pipistrelli c’è già stata una se- de storiche, alleanze, rivolgimenti do del Duca di Feria, governatore di rata a fi ne giugno. Loro sono i più di fronte, guerre e trattati di quei Milano, convinto di poter prendere attenti testimoni del recupero e secoli. rapidamente il forte per poi muo- meritano giusta attenzione, ma Nel Cinquecento i possedimenti sa- vere su Torino. Ma le cose andaro- anche silenzio. baudi furono messi a ferro e fuo- no diversamente: non solo l’assedio le,l molto lt probabilmente b bil t per incari- i i www.comune.verruasavoia.to.it ■ co per via della guerra fra Carlo V non fu breve, ma non fu nemmeno co del comandante della guarnigio- vittorioso, perché le truppe sa- ne, che dà un resoconto giornaliero baude e francesi, dopo violen- e meticolosissimo della vita al forte tissimi combattimenti, sbara- e dello svolgersi degli avvenimenti. gliarono l’esercito spagnolo. Il tutto in un linguaggio tecnico ed Nei decenni successivi Verrua essenziale, ma che proprio da que- fu ancora al centro di lotte e sta mancanza di retorica ai limiti capovolgimenti di fronte. La della laconicità trae la sua estrema situazione del Monferrato, che effi cacia drammatica e narrativa. per l’estinguersi della discen- Il diario è disponibile, in traduzio- denza diretta dei Gonzaga era ne italiana e corredato da eccellen- passato a un loro ramo cadet- ti saggi, in un volume uscito qual- to legato alla Francia, indusse che anno fa (Diario dell’assedio del- Carlo Emanuele I di Savoia a la Fortezza di Verrua, 1704-1705, un’alleanza con la Spagna che a cura di Maria Teresa Bocca Ghi- si rivelò disastrosa e che nel glione e Manuel Salamon, Daniela 1637, alla morte del suo suc- Piazza Editore 2002). cessore Vittorio Amedeo I, la- Le truppe sabaude alla fi ne si arre- sciò il ducato praticamente in sero ai francesi, ma non prima di mano francese e in procinto aver fatto saltare le fortifi cazioni. di piombare nella guerra civi- E una volta fi nita la guerra, la for- le fra “principisti” e “madami- tezza fu riparata ma smise di esser sti”. In queste contese, Verrua considerata un baluardo strategi- fu occupata e perduta dagli uni camente signifi cativo, tanto che in e dagli altri. Poi fu prigione: vi epoca napoleonica fu ceduta a pri- furono rinchiusi i valdesi, in vati i quali, a fi ne Ottocento, ven- seguito all’editto di proscrizio- dettero il tutto alla Cementi Vitto- ne del 1686, e gli ecclesiastici ria, che usò la collina sottostante giacobini nel periodo del Ter- come cava. rore, fra 1799 e 1800. Proprio questi scavi, a quanto pare Ma si tratta di schermaglie, del tutto legali, fecero crollare gran se confrontate alla tempesta parte del complesso nel 1957. che sconvolse l’Europa quan- Una fortezza che aveva sostenuto do la morte del re Carlo II, assedi e battaglie, preso e sparato nel 1700, scatenò la Guerra cannonate, nulla ha potuto contro di Successione spagnola, nel la solita, bieca, ottusa logica del cui contesto si colloca appun- profi tto a tutti i costi. to l’assedio del 1704-1705, che Alda Rosati-Peys Anno V - numero 6 14 Ambiente Luglio/Agosto 2009 Brandizzo La Gora di

Testo e immagini mantenuto invariato sin dall’epo- rie e situazioni. Si percepisce ad sinistra dell’edificio principale, Marianna Sasanelli ca feudale un sistema produttivo esempio il divertimento dei fratelli lungo l’antica Bealera. di tipo tradizionale che comprende Barra mentre trasportano il vagone Questo viaggio fatto di acqua, na- È possibile descriverla come un diversi generi di lavorazioni. Anto- del treno con il loro piccolo trat- tura e architettura lungo la Gora lungo percorso che scorre parallelo nio e Luigi Fourrat vi apportano le tore, mentre sullo sfondo, in tutta del mulino sta per concludersi, al fiume Po, nella zona meridiona- prime significative innovazioni e la sua altezza originaria, svetta la ma non senza una sosta in uno le di questo territorio; sulla destra per primi introducono il sistema ciminiera del complesso molitorio. dei luoghi più cari ai brandizzesi: sfilano le colline di Gassino e San all’americana applicato ai tradizio- Siamo negli anni Quaranta nel No- la “Casa della Luce”. Oggi non ne Raffaele Cimena, mentre in lonta- nali palmenti. È però con la gestio- vecento, ma il paesaggio è rimasto rimane che un rudere di mattoni nanza, volgendo lo sguardo verso ne della Ditta Felice Pia & Re che lo stesso di quando le strade sterra- e calce con il tetto sfondato, ma vi- Torino, svetta severa la Basilica di negli anni Ottanta dell’Ottocento te erano percorse dalla carrozza di sitandola in primavera, quando il Superga. il mulino assume l’aspetto di un Matilde Van Soolen, la bellissima profumo dei biancospini pervade Lunghi filari di alberi costeggia- vero e proprio edificio industriale moglie di origini olandesi del pro- l’ambiente acquatico che la cir- no la Gora e il suo scorrere lento in grado di fornire una produzione prietario Giovanni Re. Una figura conda, non possiamo fare a meno si confonde, dando vita ad un’area giornaliera di quattrocento quin- discreta e leggiadra che avvolta di immaginarla come nei racconti naturalistica incontaminata e di tali. Si tratta di un impianto non in splendidi abiti giungeva con la di Eleuterio Pertengo, ultimo ri- particolare pregio, con le acque più concepito, come nel passato, in sua carrozza da Torino per recarsi masto della famiglia di operai che della Sturella, antico ramo del funzione del mercato presso l’abitazione attivavano la centrale idroelettrica. Po. Siamo nei pressi della Cascina locale, ma struttura- annessa al comples- Costruita nel 1901 su richiesta di Bussolata, dove le acque della Go- to per una produzio- Un itinerario so e dedicarsi alla Giovanni Perotti in seguito agli ra un tempo venivano impiegate ne e commercializ- d’acqua e vivace vita mondana scavi dell’omonimo canale, for- per irrigare i campi con paratoie e zazione a più vasto di colline a due del paese che l’aveva niva l’energia elettrica all’intero fossi irrigui. Proseguendo poi inin- raggio del macinato passi da Torino adottata. Così la ri- abitato di Brandizzo, compreso il terrotto, il suo itinerario si dirige grazie all’installazio- corda oggi la quasi Mulino Re. verso il Mulino Re, un imponente ne di macchinari ad centenaria nonna Seguendo il canale Perotti, il per- luogo del lavoro ben visibile già dai alto contenuto tecnologico. Maria, che racconta di come Ma- corso arriva al Po, altra preziosa campi circostanti la cascina grazie In una fotografia d’inizio Novecen- tilde si curasse delle pubbliche re- fonte di lavoro e di svago. Ma que- alla presenza della ciminiera. to è possibile percepire la solennità lazioni del marito, allora sindaco sta è tutta un’altra storia. Chissà quali furono le impressio- della grande fabbrica nel paesaggio di Brandizzo, organizzando feste, Questo articolo ha ricevuto una ni quando alla fine dell’Ottocento agricolo di allora; nell’immagine fi- cerimonie e piccole kermesse nel menzione speciale al Premio Pie- venne posato l’ultimo mattone di gurano alcune persone di fronte al parco del mulino, curato da lei con monte Mese, sezione Cultura e questa torre, per molto tempo uni- mulino in un momento di riposo gusto all’inglese. Ma, come in tutte Ambiente. ■ co elemento verticale a competere dal lavoro. C’è anche un ragazzi- le storie, arrivano le difficoltà, e i con il campanile di San Giacomo no, forse un garzone lì di passaggio fasti e gli splendori dell’epoca dei nel cielo brandizzese. per ritirare qualche sacco di farina fratelli Re scompaiono quando, Il Mulino Re stupisce ancora oggi o incuriosito dall’arrivo del treno. nel 1947, un incendio devasta le per la sua imponenza che suggeri- Infatti, “al mulino arrivavano i va- strutture e provoca una grave feri- sce un passato di grande produtti- goni direttamente dalla ferrovia, ta nell’attività produttiva del luogo. vità. La manualistica ottocentesca trasportando prima il grano e poi Ma dopo alcuni anni bui il mulino del settore ci rivela che questo la farina!” riprende la sua attività e viene tra- era contemplato tra i più grandi Da tempo i binari non esistono più, sformato nell’impianto che ancora impianti piemontesi per la produ- ma rimane via Paolo Barra che con oggi possiamo ammirare. L’edificio zione di sfarinati; i suoi “colleghi” la sua sinuosità ricorda quel rac- di macinazione viene rialzato di erano il Mulino Nuovo di Settimo cordo anulare di circa un chilome- un piano, senza alterare lo schema Torinese, oggi sede dell’Ecomuseo tro direttamente innestato sull’asse compositivo dei prospetti ottocen- del Freidano, ed il Mulino della principale dell’attuale linea ferro- teschi. Restano intatti l’imponente Barca di . viaria Torino-Milano. fabbricato in muratura a vista del Quando, nel 1853, il mulino di Le immagini fotografiche raccol- silo, probabilmente costruito nei Brandizzo viene preso in gestione te, poste una accanto all’altra in primi anni del XX secolo, e gli ap- dai fratelli Fourrat, l’impianto ha ordine cronologico, evocano sto- parati idraulici dell’impianto sulla Piemonte mese Ambiente 15 I rododendri

Testo e immagini Rachele Totaro dellail naso pensandoBurcina alla commistione dai meli ai bambù, dai liriodendri un’importante iniziativa che ha luo- tra piante tanto diverse, ma a quale ai cipressi calvi dalle radici aeree, go nel Parco e che rientra nel Pro- sognatore è mai importato del giu- dai sugheri della zona mediterra- getto Pr.I.S.Co. (Progetto Inanella- dizio degli altri? nea alle imponenti sequoie, in una mento Sforzo Costante): uno studio Non a Giovanni, non al fi glio Felice, passeggiata che è anche un piccolo della popolazione passeriforme at- che, proseguendo il progetto del pa- viaggio intorno al mondo. traverso la cattura, l’inanellamento dre, se ne fece vero artefi ce. Si deve Seguire il sentiero principale, ma e l’analisi di parametri diversi, dalla a lui se la vocazione di “giardino” meglio ancora sarebbe perdersi produttività al grado di sopravviven- continua a vedersi sotto forma pit- nella miriade di stradine seconda- za dei giovani. Finora sono state in- torica, ma si fonde armonicamente rie e scoprire una piccola cascina, dividuate 32 specie: un record, per nello scenario naturale di boschi e un ponte mimetizzato o una banda un territorio dall’estensione piutto- prati; si deve a lui, soprattutto, se di scoiattoli rossi intenta a saltare da sto modesta, e un’ulteriore testimo- nella Burcina si va per passeggiare, un ramo all’altro, totalmente ignara nianza del buon rifugio offerto agli fare un pic-nic o preparare un esa- del termine “vertigini”. animali selvatici. “E il sogno sareb- me. Felice capì che la bellezza va Se la flora è l’aspet- be quello di poter fare vissuta, non solo contemplata: per to più conosciuto e lo stesso lavoro di ca- Gli occhi di Felice Piacenza sem- questo si impegnò per creare un osannato della Bur- Il biglietto da talogazione con i pi- brano posarsi sulla Valle dei Rodo- parco a misura d’uomo, “popolare”, cina, infatti, ignorare visita del Biellese è pistrelli…” chiosa De dendri e poi superarla, per osserva- da vivere all’interno. I quadri sono la fauna sarebbe un questa straordinaria Santo. Un sogno, an- re l’intero Biellese e oltre, verso il belli quando si ammirano in un mu- errore da matita blu. riserva naturale, cora: ma i fondi sono Monviso. Dagli anni ’50 il busto in seo, ma diventano indimenticabili La posizione del par- pochi e non è diffi cile bronzo dell’imprenditore funge da quando si aprono a chi li guarda, co, tra la pianura e la nata da un’intuizione prevedere che, con la nume tutelare del Parco della Bur- accoglienti e reali. montagna, la ricchez- di Felice Piacenza crisi, saranno ridotti cina, 57 ettari tra Pollone e Biella, Anche il Comune di Biella, che nel za di piante diverse, che trasformò ulteriormente. eccellenza paesaggistica e turisti- 1935 divenne proprietario del Par- la tranquillità offerta i campi incolti in Intanto, indifferente ca di un territorio che, sul capitolo co, ne era consapevole. Tutte le ope- dal divieto di caccia, un giardino alle contingenze eco- “accoglienza”, ha ancora tanto da re di ampliamento, ristrutturazione rendono il territorio nomiche, la statua di imparare. e creazione di nuove infrastrutture la casa ideale per sco- Felice Piacenza conti- Eppure, basta recarsi nei pressi del sono state accomunate dal desiderio iattoli, tassi, volpi, caprioli, ghiri e nua a godersi lo spettacolo e nean- Parco ad aprile-maggio per osser- di offrire ai cittadini uno spazio per tanti uccelli. “Una casa o un auto- che la freddezza del marmo riesce vare una processione di viaggiatori riposarsi dal lavoro, “in un ambiente grill”, precisa ridendo il guardiapar- a nascondere un sorriso sornione. con fotocamera digitale al collo e inimitabile per le sue meravigliose co Pino De Santo, ricordando come Ammira il risultato del suo sogno, o, occhi bene aperti per ammirare la bellezze, in cui la natura e l’uomo molti animali si servano delle risor- forse, ripensa al proverbio più noto fi oritura dei rododendri, forse il pa- hanno concorso a gara”. È signifi - se ambientali durante le migrazioni, della zona, ironico e furbetto: “S’a trimonio più celebre del parco: nu- cativo come ancora adesso, a pochi ignari e incuranti dei confi ni trac- il Mucrun l’ha ‘l capel o fa brut o vole rosate, bianche e azzurre sem- metri dall’ingresso, ci sia una fabbri- ciati dall’uomo. E che migrazioni: fa bel e se l’ha pa del tut o fa bel o brano posarsi sul Brich Burcina per ca, vero e proprio simbolo biellese, un uccellino, inanellato a Pollone, fa brut”. accogliere gli ospiti in uno scenario vicina e così lontana non appena si è stato ritrovato in Svezia. In tempi Questo articolo ha ricevuto una degno di un quadro impressionista. varca una soglia immaginaria e tan- diffi cili per il traffi co aereo, le ali più menzione speciale al Premio Pie- I turisti non accorrono per vedere: gibile allo stesso tempo, come se le affi dabili sono le proprie… monte Mese, sezione Cultura e arrivano per sognare. alte conifere bastassero a creare una L’aneddoto permette di scoprire Ambiente. ■ Il sogno, d’altra parte, ha accompa- barriera invincibile, a lasciar fuori gnato la storia del Parco sin dalla gli affanni e la fatica. sua nascita. Intorno al 1850, Gio- Ed è anche per non perdere la for- vanni Piacenza comprò dal Comu- za di quel progetto che, nel 1980, ne di Pollone quei boschi selvaggi la Regione ha istituito la Riserva e quei campi incolti che un tempo Naturale Speciale Parco Burcina. erano stati il vanto dei Savoia. Tra Cosa trova chi oggi visita il Parco? i rovi e i rami secchi aveva visto la Tanto verde, innanzitutto: sono possibilità di creare uno spazio nuo- centinaia le piante, gli arbusti e i vo, diverso e accogliente, fatto di na- fi ori presenti, spesso identifi cati da tura e cultura, ambienti autoctoni una targhetta che rende possibile e luoghi plasmati dall’uomo a suon il riconoscimento anche a chi non di innesti e importazioni. Un verde ha l’anima del giardiniere. Per am- melting pot, conifere alpine che in- mirare la fl ora si può percorrere il contrano sequoie californiane e ro- sentiero principale: un’oretta per dodendri dell’Himalaya, il giardino coprire il dislivello di 260 metri che all’italiana, elegante e formale, che separa l’ingresso dalla cima del col- incontra la spontaneità inglese. 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salvaredelle risaie lo spopolamento delle ra- cettari del ‘500, soprattutto per sco- ne è dovuto soprattutto alla nuova pi medicinali. Nel Vercellese uno dei tecnica di coltivazione del riso, che piatti più tipici era il brodo di rana, sostituisce i diserbanti”. Oggi si usa- che era usato come toccasana per no le asciutte: false irrigazioni che gli ammalati”. Si tratta di una felice fanno spuntare subito le erbe infe- intuizione delle vecchie generazioni stanti. Così le risaie vengono svuota- perché la rana, per le sue proprietà te dell’acqua, si estirpano le erbacce nutritive, può essere paragonata al e poi si passa alla semina del riso e pollo, ricca di proteine e di ferro e Giulia Dellepiane delle rane italiane. alle irrigazioni vere e proprie. Questo pressoché priva di grassi. Completamente diverso è il danno processo compromette gravemente Per invitare a riflettere sull’entità Di loro si pensa di sapere tutto: già fatto dalla rana dei Balcani: “Ha la il ciclo vitale di questi anfi bi. del patrimonio gastronomico a ri- alle elementari se ne studia il ciclo capacità di accoppiarsi con le spe- Per cercare di impedire l’estinzione schio, Slow vitale. Dall’uovo all’animale adulto, cie autoctone escludendole geneti- delle rane, la Regione Piemonte da Food Vercelli passando per il girino. E invece in camente”, continua Andreone. “In anni consente di catturarle solo da ha pubblicato Si stanno Italia - incredibile a dirsi - l’ignoran- questo modo si sta sostituendo a loro luglio a novembre, e fi no a un mas- un ricetta- estinguendo a causa za è uno dei principali fattori che le gradualmente. Ormai interi settori simo di cento capi. Inoltre ha vietato rio dal titolo dell’inquinamento sta facendo scomparire. Mettendo sono invasi, come l’Astigiano e il Cu- la vecchia tecnica di pesca: “Quando Quindici cuo- e dell’importazione in pericolo anche la tradizione cu- neese. Il problema è che le kurtmuel- ho cominciato, ricorda Battaglia, si chi per Terra linaria. leri assomigliano molto alle nostre usavano lampade a carburo, con Madre… e per di specie diverse Oggi in tutto il mondo si teme per rane verdi, quindi è diffi cile rendersi cui si abbagliavano gli animali, che le rane, che dall’estero. l’estinzione delle rane, causata prin- conto del danno alla biodiversità”. rimanevano immobili e si facevano distribuisce A rischio anche la cipalmente dall’inquinamento, ma Per questo si può parlare di ignoran- catturare. Oggi invece si deve usare gratuitamen- tradizione culinaria non solo. Se ciò avvenisse, sarebbe za: perché nonostante tutto questi un’apposita canna da pesca, lunga te. E Varalda una perdita gravissima per tanti animali continuano ad essere impor- tre metri e mezzo, al cui fi lo si lega precisa: “Ri- motivi: ambientali, gastronomici e tati vivi a scopo alimentare. Ma non una rana più piccola, di cui le rane guardo all’introduzione di nuove culturali. solo: “Un contributo all’estinzione verdi sono golose. Poi si muove l’esca specie, secondo noi nessuna è buona In Piemonte questi animali si sono delle nostre specie viene anche dalle fi nché la preda non abbocca. E qui come le nostre”. sempre mangiati. Oggi però è molto insegnanti delle scuole elementari, viene la parte più diffi cile: bisogna Un aiuto alla conservazione potreb- diffi cile reperirli e cucinarseli da sé, che spesso comprano partite di ra- tirare su la rana senza far oscillare be venire dall’allevamento di rane a a meno che non si abbia la fortuna di ne dei Balcani per far conoscere ai il fi lo”. scopo alimentare, che però a oggi avere un pescatore di rane per amico. bambini questi anfi bi. Poi, per non Con questi anfi bi è a rischio anche resta un’utopia: “In teoria è possibi- Perché si è arrivati a questo? Tre sono far dispiacere ai piccoli alunni, le la tradizione culinaria piemontese, le, ma in pratica non è conveniente le cause principali, di cui due sono liberano in natura”. come sottolinea Gabriele Varalda, economicamente”, spiega Andreo- note: inquinamento e cambiamento Il risultato? Ce lo racconta MarinoMarino fiduciafiducia-- rio della ne. “Per renderlo tale bisognerebbe della tecnica di coltivazione del ri- Battaglia,ttaglia, che vive a allestire allevamenti intensivi, ma so. Ma ce n’è anche una terza e più Livornovorno le rane mangiano solo prede vive e insidiosa: l’importazione di specie non pellet - cioè cibo concentrato dall’estero. in pastiglie - come fanno per esem- Spiega Franco Andreone, zoologo pio i pesci. I costi quindi sarebbero specializzato in anfibi e curatore molto alti. L’unico che vale la spesa del Museo Regionale di Scienze Na- è l’allevamento estensivo, che con- turali di Torino: “In Piemonte sono siste nel lasciare a stagni il proprio autoctone le cosiddette rane verdi e terreno, in modo da creare un ha- brune. Le prime vivono nelle risaie Fer-r- bitat naturalmente idoneo per le e sono la Rana lessonae e la Rana raris,r i s , rane. In Francia si è fatto qualche esculenta; le altre vivono in mon- in pprovinciarovincia ddii cocondottandotta Slow tentativo in tal senso, ma con esiti tagna e appartengono alla specie Vercelli,rcelli, e fa di pprofes-rofes- Food didi Vercelli:Vercelli: “R“Riteniamoiteniamo che scarsi. Altro discorso è l’allevamen- Rana temporaria. Attualmente però sione il ranaté, o pescatore di rane: la rana e il riso siano elementi carat- to al solo scopo di proteggere que- ci sono anche altri tipi importati per “Quando ho cominciato, seguendo le teristici della gastronomia vercelle- sti animali, e io personalmente sto uso alimentare, che stanno facendo orme di mio padre, più di sessant’an- se, ma non vogliamo dimenticare il facendo ricerca in tal senso”. Così, estinguere quelli originari. Sono la ni fa, si poteva vivere catturando ra- problema della biodiversità. Ogni alla domanda “Quale intervento le rana toro (Lithobates catesbeianus) ne: ne prendevo anche 15-16 chili al anno a fine settembre organizzia- sembra più urgente per tutelare e la rana dei Balcani (Rana kurt- giorno. Oggi sono fortunato se arrivo mo una cena a base di rane e ogni questi anfibi?”, Andreone non ha muelleri). La rana toro infatti è sta- a un chilo. Una volta in ogni famiglia anno ne serviamo sempre meno. E dubbi: “Bisognerebbe distruggere ta introdotta negli anni ’70-’80 per c’era almeno un ranaté e Trino Ver- dire che prima della guerra erano meno i siti della riproduzione e cu- scopi alimentari, con la prospettiva cellese era il covo di questi profes- un cibo povero. Oggi invece sono un rare la manutenzione degli habitat di facili guadagni”. E invece sta cau- sionisti, ma ormai siamo rimasti in piatto da gourmet. La loro impor- naturali. Ma per fare questo occor- sando un disastro ecologico, perché è pochi, perché nessun giovane vuole tanza gastronomica è dimostrata rerebbero un piano programmatico voracissima e si nutre di tutto, anche imparare il mestiere. Qui nella zona dal fatto che sono citate già nei ri- e più controlli”. ■ Anno V - numero 6 18 Musei Luglio/Agosto 2009 MAO “L’arte ha

nuoviLucilla Cremoni morta nel cuoreOrienti” della città. Palazzi culturale amplissimaissima fatta di gallerie fatiscenti a incupire stradine strette d’arte, luoghi ddii musica e spettacolo, Non si ha mai una seconda possibiltà in cui viveva un’umanità diroccata o chiese, musei, ppalazzi.alazzi. di fare una prima impressione, dice- avevano sede enti e uffi ci di cui non Il MAO è il risultatoltato ddii un percorso ddii va una vecchia pubblicità, e bisogna si sospettava neppure l’esistenza fi no questo genere.. La sua sede,sede, PalazzoPalazzo dire che il MAO, cioè il Museo d’Arte a quando una qualche matassa buro- Mazzonis, è infattinfatti uno degli edifi ci Orientale di Torino, inaugurato il 5 cratica da dipanare non costringeva più illustri di Torino.orino. Fu fatto costrucostru-- dicembre 2008, se la cava benissimo. ad addentrarsi per androni, corridoi ire nella primaa metà ddelel Seicento su Il personale è competente, cortese, e scale degni di un incubo kafkiano. un lotto fra le vieie San Domenico (sul-(sul- professionale tanto nell’accogliere i Qua e là erano ancora visibili i segni la quale si apre l’ingresso)l’ingresso) e Sant’Ago-Sant’Ago- visitatori quanto nella sorveglianza delle devastazioni della guerra e il stino, per i marchesiarchesi Solaro della della nelle sale, che è meticolosa e atten- senso generale era l’abbandono e Chiusa. Alta aristocrazia, dunque, e re furono sede degli uffi ci giudiziari tissima, ma mai invadente. E se è il degrado. Poi, poco per volta, si è anche una diceria solo recentemente fi no al trasferimento di questi ultimi vero che questa è una tendenza che avviato il recupero urbanistico e ar- smentita: a lungo si credette, e molte nel nuovo Palazzo di Giustizia, nel si sta affermando, è altrettanto vero chitettonico che ha fatto rinascere pubblicazioni ancora riportano, che 2001, e nel 2004 si deliberò la nuova che purtroppo edifi ci, cortili e strade conservando proprio in questo palazzo avrebbe la- destinazione del palazzo a museo. non è da dare e valorizzando i caratteri esistenti; e vorato come valletto, fra il 1728 e il Proprio dall’unione di quelle collezio- Il Museo d’Arte per scontata se è vero che, così ripulito, l’antico 1731, nientemeno che Jean-Jacques ni grazie a trasferimenti, donazioni o Orientale di Torino (qualcuno inevitabilmente fi nisce per sembra- Rousseau. Nel 1830 il palazzo pas- prestiti permanenti, e all’integrazio- nel restaurato certo ricorde- re un po’ fi nto, tutto è preferibile a sò a un altro ramo della famiglia, i ne con campagne di acquisti soste- Palazzo Mazzonis rà gli addetti certe ricostruzioni/speculazioni edi- Solaro della Margherita, e da questi, nute dalla Fondazione Torino Musei non è solo alla Palazzina lizie postbelliche che defi nire oscene nel 1870, il palazzo fu venduto all’in- col contributo della Compagnia di di Caccia di è un complimento. Se vogliamo fare dustriale tessile Paolo Mazzonis, che San Paolo, si è formato il patrimonio un’esposizione di Stupinigi...). un po’ di retorica a buon mercato, ordinò grandi lavori di abbellimento espositivo del Museo, costituito da opere d’arte, Il Mao è un possiamo dire il deserto è fi orito, e e manutenzione, e adibì il piano terra 1500 pezzi provenienti da vari Paesi ma anche uno posto in cui si quei quartieri sono diventati zone a sede degli uffi ci della Manifattura asiatici. Un lavoro che ha coinvolto strumento di sta bene: per la residenziali in cui vivono fianco a Mazzonis. Già nel 1910 il Ministero da vicino anche tutto quanto per- mediazione culturale climatizzazio- fi anco, magari affacciati sullo stesso della Pubblica Istruzione inserì il tiene alla conservazione di questi ne eccellente, cortile, intellettuali, vip e comunità palazzo nell’Elenco degli Edifi ci Mo- beni, e dunque ha comportato anche certo, e per il signifi cative operazioni di restauro, giardino giapponese che traghetta in particolare sui pezzi precedente- dall’Occidente dell’esterno all’Orien- mente non esposti o più deperibili, te delle collezioni. Ma ci si sta bene come le copertine tibetane. perché è un museo in cui il visitatore Il materiale è stato suddiviso in cin- non si sente né abbandonato di fronte que aree culturali - Asia meridionale, a opere d’arte magari bellissime ma Cina, regione himalayana, paesi isla- che non ha gli strumenti per leggere, mici, Giappone - e altrettante sezioni né trattato come uno scolaretto un che, come fa notare il direttore del po’ tonto al quale si ammanniscono museo Franco Ricca, “trovarono una banalità e fi gure colorate. Al contra- naturale corrispondenza nella strut- rio, un approccio divulgativo eccel- tura edilizia dell’edifi cio assegnato lente permette anche a chi non ne sa dal Comune che, senza forzature o nulla di apprezzare i pezzi esposti e il radicali trasformazioni, permetteva loro contesto, e non disturba gli spe- di progettare cinque spazi espositivi, cialisti. Ma cominciamo dall’inizio. di immigrati, e le vie e piazzette non numentali, e nel dopoguerra Ottavio comunicanti ma strutturalmente di- La nuova sede del MAO, il Museo sono più luoghi bui e deserti ma bru- Mazzonis fece realizzare altre modi- stinti, atti ad ospitare le diverse se- d’Arte Orientale (da non confonder- licano – anche troppo – di umanità fi che, che riguardarono soprattutto zioni. L’ordine di presentazione delle si col MIAAO, che è invece il Museo festaiola che tutte le sere e per gran lo scalone aulico. opere e il corredo didascalico mira- Internazionale d’Arti Applicate Oggi) parte della notte affolla i locali molti- La crisi del tessile portò, nel 1968, alla no a mettere in evidenza i punti di è l’aggiunta più recente a quella tra- plicatisi nel corso degli anni. Il ventre chiusura delle aziende dei Mazzonis, i contatto e le interazioni creative tra sformazione urbana che ha cambiato molle della città è diventato una zona quali lasciarono anche il palazzo che i diversi Paesi nei diversi momenti totalmente la faccia del Quadrilatero turistica e culturale: non più Palazzo rimase di fatto abbandonato fi no al storici, reintroducendo un fi lo uni- Romano. Solo una ventina d’anni fa Barolo e la chiesa della Consolata co- 1980, quando il Comune di Torino lo tario nel percorso museale”. quel che restava della zona più anti- me uniche isole di bellezza in mezzo acquistò per cinquecento milioni di Il giardino giapponese che introduce ca di Torino era una specie di zona al degrado, ma un’offerta turistica e lire. Restaurate e adattate, le struttu- al museo vero e proprio riesce a non Piemonte mese Musei 19

trasformare l’allestimento museale in pura scenografi a e occupa il cor- tile, per il quale l’architetto Andrea Bruno ha voluto una copertura trasformandolo in un grande cubo vetrato da attraversare prima di ini- ziare la visita alle collezioni, che oc- cupano quattro piani del corpo cen- trale dell’edifi cio e il primo e secondo piano della manica laterale, per un totale di oltre 1400 metri quadri di esposizione permanente. Si comincia al pianterreno con la galleria dedicata all’Asia meridiona- le: collezioni del Gandhara, dell’India e del sud-est asiatico. Per il primo, sono presenti i fregi di Butkara, ri- portati dalle campagne di scavo con- dotte dall’Ismeo piemontese negli anni Cinquanta, e statue acquistate in anni recenti. L’India è rappresen- tata da pezzi che coprono un arco tivamente 350 e 380 mq), presenta La visita si conclude con la sezione ture e la storia. Pannelli, didascalie temporale dal II secolo a.C. al XIV oggetti d’arte della Cina dal 3.000 dedicata al Giappone, collocata al e monitor touch screen offrono la d.C., e il sud-est asiatico da esempi a.C al 900 d.C, con vasellame, bron- primo e secondo piano della manica possibilità di consultare schede delle di arte thailandese, birmana e cam- zi, lacche, terrecotte e pezzi notevo- laterale. Notevoli le statue, in par- opere esposte, metterle in relazione bogiana. lissimi come un cavallo risalente al ticolare quella, colossale e davvero con opere simili custodite in altri Al primo piano, la Galleria Cinese VI secolo proveniente da un corredo impressionante, del Kongo Rikishi musei, guardare video e immagini. Il (assieme alla precedente, la più va- funerario e una meravigliosaeravigliosa brocca (Guardiano del TemTem- sisitoto del museo, poi, presenta ben 870 sta per superfi cie espositiva, rispet- in gres porcellanatoto con coperchio a pio) del XIII seco-seco- sschede,ch oltre ad approfondimenti e testa di fenice. llo,o, iill cui restaurestau-- ppercorsier tematici. Il secondo piano ospitaspita lala sezione de-de- ro hhaa visto llaa DDelel resto, ricorda ancora Ricca, il dicata alla regionee himalayana, con collaborazione MAMAO “si propone come strumento pezzi di arte buddistadista tibetana che frfraa diversediverse uni-uni- ddii mmediazione culturale, con una rispecchiano e fondonondono ininfluenzefluenze versversità,ità, musemusei,i, trtrasposizionea didattica dei suoi indiane e cinesi e lele reinterpretanoreinterpretano cecentrintri didi ricercaricerca ccontenution mirante a superare con traducendo nell’arterte l’il’impattompatto inno- e resrestauro,tauro, e grgradualitàa le non-competenze dei vatore del buddismomo tantrico. OlOl-- cchehe pperer la vvisitatori,isi in particolare quelle di tre alle sculture, agligli strumenstrumen-- pprimarima raragazzig e di giovani naturalmente ti rituali e ai thang-kag-ka ssonoono vovoltalta lolontanin dalle concezioni e dai climi esposte numerose copertinecopertine hhaa cculturaliult ai quali le opere esposte si lignee dei volumi deldel canonecanone ririferiscono”.fe buddista tibetano, i cui me- MuseoMu di Arte Orientale ravigliosi intagli sonoono stati PaPalazzol Mazzonis resi nuovamente visibilivisibili dada ViaVia San Domenico 9/11, Torino accurati restauri.. I ppezziezzi OrarioOr esposti in questa sezione,sezione, Da martedì a domenica 10 -18 (la che includono anchehe fram-fram- bbiglietteriaigl chiude un’ora prima) menti in bronzo dora-ora- LLunedìun chiuso to del XV secolo, Scuole:Scu da martedì a venerdì 9-17 sono particolar- BigliettiB mente preziosi Intero:In 7,50 euro, ridotto 6 euro considerando InfoIIn che con la rivo- Tel.Tel 011 4436927 luzione culturalee wwwww.maotorino.it ■ cinese gran parte del patrimonio ar- comportato l’effettuazione di una tistico tibetano è stato distrutto. TAC su un manufatto tanto grande Si sale e si cambia completamente (la statua è alta 2,30 m.) e comples- atmosfera passando alle ceramiche so. Un lavoro innovativo dal punto e alle piastrelle decorative della se- di vista scientifi co e metodologico, zione dedicata all’arte dei paesi isla- al quale è stata anche dedicata una mici, nata dall’incontro fra il nuovo, giornata di studi. Alla statuaria si rappresentato appunto dall’Islam, e aggiungono antichi e splendidi pa- le culture bizantina e persiana, più raventi dipinti, ventagli, xilografi e e progredite e raffi nate, ma ormai alla oggetti laccati, tutti databili al XVIII fi ne della loro parabola. Oltre a ce- secolo. Completano il tutto tre spet- ramiche realizzate fra il IX e il XVII tacolari armature di samurai, all’in- secolo, si possono ammirare dei me- circa coeve. ravigliosi volumi miniati persiani, Una divulgazione eccellente, appun- preziosissimi manoscritti del Corano to. I molti che ne sanno poco o nulla e una collezione di velluti ottomani hanno la possibilità di viaggiare fra del XVIII secolo. molti Orienti e apprezzarne le cul- Anno V - numero 6 20 Artisti Luglio/Agosto 2009 BarbaraBarbara BiasiolBiasiol Carlo Land Maggia, Creativo,Creativo, vviaggiatore,iaggiatore, inventoreiinventore,nventore, botanico,botanbotanico I Frattali, partito con molte pau- ignifugo e specchiante. “Il materiale opopere ere sites ite scrittore,scrit tore, giornalista,giorn al re,Artist dice, e costretto ad rifl ettente è stato un’invenzione ge- specific, i pilota di rally. un autoapprendimento niale, dopo 380 km non ero sudato, Carlo Maria Maggia è un creativo: cui titoli coincidono E artista presente forzatamente live con malgrado i 50 gradi! Chissà perché dipinge ad olio dall’età di otto anni, con la latitudine e la alle più importanti il mezzo e gli strumen- nessuno ci ha mai pensato... mi fotografa, progetta giardini sperimen- longitudine del luo- ti elettronici; dopo 380 guardavano tutti come un marziano tali ed apparati decorativi per esterni, go in cui sono stati rassegne km sono arrivato, 53° e mi hanno subito soprannominato componenti di design per competizio- assemblati (Canton internazionali assoluto su 90 partiti, al domopack!”. ni automobilistiche. È un viaggiatore Ticino, Castello di sospirato traguardo con Ma non del tutto soddisfatto, l’artista dotato di una naturale inclinazione Agliè, Castello di Rivalta, Pharaon molto male al polso, ma felicissimo. È ha aumentato la posta in gioco propo- all’esplorazione: nei panni del bota- Rally, ecc.), sono strutture composte stata una ecatombe: piloti svenuti, in- nendo al termine di ogni tappa, per- nico effettua ricerche in luoghi in- da moduli quadrati regolari spec- cidenti, cadute, compagni che non sai formance artistiche realizzate ad hoc, contaminati di tutto il mondo. È un chianti, assemblati secondo l’estro chi sono ma in quel momento sono nel tentativo di far interagire i piani inventore: brevetta opere ad alto con- del momento, che si innestano gli fratelli di sangue”. E aggiunge: “È pe- dell’azione, piegata forzatamente tenuto tecnologico innovativo, sociale uni sugli altri secondo svariate ango- rò un vero orgasmo prolungato: parli all’istinto di sopravvivenza, con quel- ed ambientale. È uno scrittore, autore lature: il cielo, l’erba, li della contemplazione e dell’ascol- di Giardini d’Inverno, collaboratore gli scorci del paesaggio to. La visione dell’evento in tempo del libro Jardin des Alpes e della rivista circostante e le parti reale è stata possibile grazie ad una “Gardenia”. È uno che ama le sfi de: è del proprio corpo pos- connessione satellitare e le immagini pilota di moto e di rally, corre le mara- sono essere osservati delle opere create giorno per giorno tone, ha messo a dimora sinora oltre contemporaneamente, sono state prontamente inserite sui un milione di piante ed arbusti. Ma nell’artificioso fermo siti dedicati. Il mese successivo sono è anche e soprattutto un Land Artist, immagine esploso e divenute materiale per le mostre del- le cui installazioni, alcune delle quali frantumato della realtà. la Torino Art Galleries dell’edizione di nate in collaborazione con Wwf, Terra Lo specchio è concet- Artissima 2008. Madre Slow Food, Fiera Internaziona- tualmente l’espediente A marzo di quest’anno l’artista-ma- le del Libro e Fai, sono state ospitate dell’artista per copiare, ratoneta ha partecipato, con più di nei luoghi d’arte più prestigiosi, come deformare, deviare il altri mille, alla celebre 42 chilometri la Biennale di Venezia. reale, combinandolo del Principato di Monaco. Maggia Torinese di nascita, è di casa nel Po- in moduli ripetuti, al- ha corso reggendo sempre una rosa nente ligure, sulle colline tra Italia lo stesso modo della rossa in mano. “La rosa è giunta al- e Francia dal 2003, proprietario di struttura geometrica la fi ne stremata, quasi senza petali, un’antica torre di avvistamento risa- scoperta da Mandelbrot appassita, intrisa del sudore umano, lente alla metà del Cinquecento tor- nel 1975, nell’esaltazio- ma durante la lunga corsa ha infuso nata a vivere dopo un attento restau- ne del dinamismo inar- energia e forza vitale al suo propulso- ro che ha conservato inalterata tanto restabile di una natura re: l’uomo... Al termine della corsa, la l’antica struttura quanto gli elementi che ciclicamente si rin- rosa è stata fatta essiccare, posta tra costruttivi elementari. I due ettari di nova e si ripete. due vetri e sigillata, testimone, con la terreno che la circondano, caratte- Ma l’indole poliedrica, sua bellezza, che per migliorare biso- rizzati dagli ampi terrazzamenti del incontenibile ed entusiasta dell’ar- con le pietre, i canali di sabbia molle gna iniziare a correre… e qualcosa è giardino naturalistico con diecimila tista meglio si esprime attraverso le che si formano e ti fanno sbandare, da sacrifi care”. piante di un migliaio di specie e va- performance-eventi che sfruttando con i salti, con la moto, con l’acqua. Alla Biennale di Land Art e Arte Natu- rietà, fanno da sfondo prezioso ad competizioni internazionali di gros- Altra cosa pazzesca la quantità di co- ra “Nuove Radici” di Villa Cernigliaro una cinquantina delle sue opere, tra so impatto mediatico sono divenute lori che ci sono: la sabbia è un arco- a Sordevolo che si svolge tra giugno sculture ed installazioni. per lui occasione impareggiabile d’in- baleno! Si potrebbe dipingere usando e luglio nei prati, nei giardini e nei Al momento sono molto in voga i suoi dagine sperimentale. Con il Rally dei solo colori e consistenze della sabbia, boschi della Valle dell’Elvo, l’artista “Frattali Visivi”: il più recente, realiz- Faraoni dello scorso ottobre, ad esem- veramente spettacolare”. ha riproposto i concetti elaborati du- zato per Enel in occasione del Festival pio, il pilota ha percorso più di 3000 Già che era lì, l’inventore ha brevetta- rante l’evento monegasco. La mostra, dell’Energia di Brindisi, è stato assem- chilometri di deserto egiziano insie- to una tuta che gli ha consentito una permanente fi no a biodegradazione, blato sul fronte della centrale termoe- me ad altri 200 partecipanti da tutto forte riduzione del calore e della fati- resterà visitabile gratuitamente per lettrica più grande d’Europa. il mondo, professionisti e non. “Sono ca realizzata in uno speciale tessuto tutto l’anno. ■ Piemonte mese Mostre 21

99Irene Sibona clickcati e le rifl essioni che stimolano. phy+, vale a dire di immagine1 come Cominciamo dall’inizio. creazione oppure rappresentazione “Gli esiti della fotografi a contempo- Ad Asti, in uno stabilimento dismesso del reale. Il fotografo diventa quindi ranea vennero affrontati secondo un che tra la fi ne dell’Ottocento e i primi individualissimo portatore di chiavi approccio analitico, che metteva in decenni del Novecento di lettura e stili che nel risalto quanto i livelli di interazione fu il magazzino dello passato erano stati ap- semantica del crescente linguaggio storico Birrifi cio Met- Fino al 26 settembre pannaggio di pittori e espressivo, siano andati contami- zger e in anni recenti il Fondo Giov-Anna scultori. nandosi, progressivamente, di una è stato oggetto di una Piras di Asti Proprio a quella mostra componente narrativo-descrittiva - ristrutturazione e re- si riferisce il prodigioso cupero funzionale che presenta cento scatti scritto citato poc’anzi, ovviamente, ogni opera secondo gli Dorothea Lange, Migrant Mother. 1936 orientamenti concettuali dell’autore hanno saputo conser- leggendari dei più e di quella stessa mo- (Gelatin Silver Print) o i “dettami” della scuola di pensiero vare e valorizzare i suoi grandi fotografi stra è erede diretta 99 da cui deriva - che esula da quelli che caratteri di archeologia del Novecento click + 1 - Fotografi e, White, la fotografa delle grandi opere erano gli assunti della fotografi a fi no industriale, ha sede il storie di incanti, che è del New Deal rooseveltiano: sua la foto a qualche decennio fa”. Fondo Giov-Anna Pi- stata presentata in an- della Peck Dam che campeggia su una Non ho capito un accidente. ras. È una creatura di Flavo Piras, ar- teprima all’ultima Fiera del Libro di celeberrima copertina di “Life” poi Come al solito, peraltro. Ammetto che tista di livello internazionale e orga- Torino ed è ora visitabile nella sede di immortalata anche in un francobollo; restare lì con sguardo fi sso ed espres- nizzatore culturale, che l’ha intitolata Asti dove resterà fi no al 26 settembre fu lei il primo fotografo occidentale a sione ebete è una cosa che mi capita alla memoria della madre Giovanna e per poi proseguire in varie destinazio- varcare i confi ni dell’Unione Sovieti- con allarmante frequenza di fronte ai della sorella Anna. L’ex stabilimento, ni in Italia. ca e la prima donna corrispondente di testi di critica d’arte, quindi suppongo oltre ad essere luogo di eventi artistici Parlare di cento capolavori della foto- guerra. Fu anche fotografa della De- di avere un evidente problema rispet- e culturali, custodisce una collezione grafi a signifi ca che sarà possibile ve- pressione, e in particolare delle vitti- to a certi linguaggi. E continuerò ad eclettica ed eterogenea, ma per nulla dere le stampe originali delle fotogra- me della grande siccità e delle condi- averlo fi ntanto che, invece di tenta- confusionaria, che include pittura, fi e più famose e riprodotte al mondo. zioni delle popolazioni del sud degli C’è l’immagine di Alberto Korda che Stati Uniti negli anni Trenta. trasformò un ritratto di Che Guevara Sua contemporanea, e altrettanto in un’icona senza tempo; i Funerali grande, è Dorothea Lange, alla qua- di Gandhi di Henry Cartier-Bresson; le si deve Migrant Mother (1936), il celeberrimo Bacio all’Hotel de Ville anch’essa in mostra, l’immagine che di Robert Doisneau. C’è Diane Arbus, da sola è in grado di dire più di ogni te- la fotografa dei personaggi estremi e sto critico o saggio storico sull’impat- delle situazioni inquietanti perché si to della Grande Depressione rispetto intuisce che il perturbante è in ag- alle vite di milioni di persone. guato appena sotto la superfi cie della E c’è la foto che da sola vale il viaggio: (quasi) normalità, come nel caso della La morte del miliziano, cioè la foto foto in mostra, Gemelle, del 1967; e ci più celebre del più grande di tutti, sono le distorsioni di André Kertész. l’ungherese Endre Emö Friedmann, Ci sono la Venezia di Gianni Berengo noto al mondo come Robert Capa. Gardin e la Beirut di Gabriele Basili- Fondo Giov-Anna Piras co; la Beat Generation e i reading di Via Brofferio 80, Asti Allen Ginsberg, qui presente davanti e Orario dietro l’obiettivo; il genio maledetto di Dal martedì al sabato Mapplethorpe e l’erotismo rarefatto, ore 10-12:30,15:30-19:30 con echi sadomaso, di Helmut New- Info ton. E poi Man Ray, Fontana, Sottsass, Tel. 0141 352111 Robert Doisneau, Le baiser de l’Hotel del Ville. Paris 1950 (Gelatin Silver Print) Rodchenko, Avedon e molti altri. www.fondopiras.com re di capire la spiegazione, la salto di fotografi a, design, libri (con una bi- C’è la grandissima Margaret Bourke- Ingresso libero ■ brutto e passo alla fruizione diretta: blioteca di trentamila prime edizioni), osservo il quadro/fotografi a/scultura dischi (cinquantamila vinili) e persino e ascolto la musica, e non saprò mai vini tra i più pregiati al mondo, ospi- se le cose che l’opera d’arte mi dice e tati nello Spazio Vintage, una meravi- le sensazioni che mi trasmette sono gliosa cantina con mattoni a vista. quelle giuste (o cosa avrebbe dovuto L’Associazione Fondo Giov-Anna Pi- dirmi e trasmettermi, nel caso non ras ha organizzato già diverse mostre abbia sentito niente - capita anche di prestigio fra le quali, nella prima- quello, a volte). vera 2007, 99 cent$ che, attraverso Però stavolta il problema non si l’esposizione di immagini partico- pone, perché stiamo parlando del- larmente famose e rappresentative, le cento (99 + 1, appunto) fotogra- intendeva mostrare l’affermazione fi e più famose di sempre, in mostra della fotografi a come arte nel corso tutte assieme. Roba mozzafi ato, da del Novecento (e in quanto arte og- sindrome di Stendhal, tale è la forza getto di un mercato in grado di rag- espressiva di quei lavori, tanto poten- giungere quotazioni molto elevate), te e intenso il fl usso di emozioni che e la sua evoluzione nei due filoni comunicano, tanto profondi i signifi - principali di fi ction e daily photogra- Eliott Erwitt, Segregated Water Fountains. North Carolina, 1950 (Gelatin silver print) Anno V - numero 6 22 Agenda Luglio/Agosto 2009 Appuntamenti per l’estate Per “Mercato in Corte”, nel colonnato Sul fi lo del Circo di del Seicento evocheranno un ban- del castello, ampio spazio a etichette 3-24 luglio chetto di dame e cavalieri che danza- musicali, negozi di strumenti, edito- no attorno a una tavola imbandita e ri di settore, liutai, produttori, agen- Arriva anche quest’anno la kermes- ornata di rose, ispirata a un dipinto ti e distributori di strumenti musica- se di artisti italiani e internaziona- del Borgonio. li, collezionisti, scuole di musica, eti- li giunta alla sua ottava edizione, Il 12 e 19 luglio è invece la volta di Dia- chette di distribuzione, stampa spe- 21 giorni non stop di pure emozio- na, la luna e la magia. Il tema è quello cializzata per esporre i propri lavori ni circensi. Unico nel suo genere in delle masche, che non sempre erano e allacciare nuovi contatti e collabo- territorio italiano, il Festival di Cir- vecchie megere, ma potevano assu- razioni. co Contemporaneo diretto da Pao- mere l’aspetto di seducenti fanciulle. Info lo Stratta ha sede nella Casa del Cir- Molte fi nirono sul rogo come streghe, www.masterguitar.it co e del Teatro Contemporaneo, in ma si trattava in genere di guaritrici, Via Tiziano Lanza 31, all’interno del che si aggiravano per i boschi non per In moto sulle Alpi Parco Le Serre di Grugliasco. L’arena intrecciare tresche col Maligno bensì all’aperto, al suo ultimo anno perché per raccogliere erbe medicinali. XII edizione Info e prenotazioni 4-5 luglio da settembre lascerà il posto ad uno chapiteau da 500 posti, accoglie gli Tel. 011 4992333 Montagne cuneesi www.arkedanza.it Quaranta appassionati da tutta Italia spettacoli eclettici delle molte e di- in sella a motociclette costruite en- verse discipline circensi, fi rmati dai Galliate Master Guitar tro il 1965 parteciperanno al tradi- personaggi più brillanti del Circo I volti della Passione 3-5 luglio zionale appuntamento delle due ruo- Contemporaneo mondiale. Fino al 10 luglio Galliate te organizzato dal Veteran Car Club Il 3 luglio si comincia e inaugura con Torino, Palazzo Lascaris Seconda edizione del festival dedicato Torino uno dei più blasonati club di Cento di questi giorni, una coprodu- La mostra del fotografo Salvatore Giò a Valentino Airoldi, lo storico e scono- collezionisti di auto e moto. zione delle Compagnie Sonics, Cirko Gagliano è ospitata al piano nobile di sciuto inventore, nel 1937, della chi- Ritrovo il 4 luglio a per Vertigo e i Koukafela: uno spettacolo Palazzo Lascaris, sede del Consiglio tarra elettrica solid body, nato e vissuto le operazioni di registrazione e poi che vuole essere un augurio a crede- Regionale del Piemonte. nella cittadina in provincia di Novara. via, verso la Val Varaita, per scalare re di nuovo nel futuro. L’allestimento, realizzato con la col- Quaranta concerti gratuiti, una cit- il Colle dell’Agnello (2.748 metri). Info laborazione dell’Associazione nazio- tà invasa dalla musica. Si comincia Si scende poi a fondo valle passando www.sulfi lodelcirco.com nale famiglie di persone con disabili- venerdì 3 con l’inaugurazione al Ca- tà intellettiva e/o relazionale (Anffas) stello Sforzesco Visconteo alle 18 e la e Studio 10 citygallery di Vercelli, si presenza del grande Stanley Jordan. compone di una ventina di ritratti fo- Sabato e domenica la programmazio- tografi ci che si richiamano a celebri ne va dalle 16 a notte fonda con con- opere d’arte e le declinano con i volti certi in contemporanea nelle diverse e le pose di protagonisti diversamen- postazioni dislocate nel centro storico te abili, con risultati di alta intensità tante iniziative e due grandi concerti umana e artistica. nel Castello: Yamandù Costa sabato Le fotografie realizzate da Gagliano 4 e The Rosenberg Trio domenica 5. (che è anche educatore dell’Anffas) ri- Diverse le provenienze degli artisti, i visitano diciotto capolavori della pittu- generi musicali, gli stili, per un per- ra e della scultura: dal Bacco di Cara- corso di note che consolida e amplia il vaggio alla Ragazza con l’orecchino di Festival grazie a molte novità. perla di Vermeer, da Amore e Psiche di In collaborazione con l’azienda Ri- Canova a La Pietà di Michelangelo. volta di Desio, che da oltre un seco- per il magnifi co Parco Nazionale del Domeniche da Re “La diversità di questi uomini, donne lo lavora il legno e da un trentennio Queyras, qundi si affronta il Col di 5, 12,19 luglio e ragazzi, afferma l’autore, rappresen- si è specializzata in liuteria, la rasse- Vars e attraverso il Colle della Madda- , Giardino delle ta una sfi da per ribaltare la comune gna ospiterà anche la prima conven- lena si rientra in Italia raggiungen- Pergole idea secondo cui la bellezza sta nella tion dei liutai italiani, “Chitarre in Ri- do Bagni di Vinadio, antica località Anche quest’anno la compagnia di perfezione e nell’idealizzazione ma è volta”. Sabato e domenica, i maggiori termale. danza Arkè presenta, nell’ambito del- ovunque, purché l’occhio umano sia esponenti della liuteria italiana si ri- Domenica 5 luglio da Vinadio si scen- la rassegna “Domeniche da Re”, spet- disposto e attento a osservarla”. trovano per confrontarsi, raccontare, de a Demonte, per imboccare il Val- tacoli pomeridiani domenicali legati Orario aggiornarsi, esporre le proprie chitar- lone dell’Arma, una delle zone più a temi mitologigi e naturalistici in te- Dal lunedì al venerdì ore 10-18 re, consigliare eccetera. selvagge del Cuneese, e percorrere il ma con l’ambiente e le atmosfere del- Sabato ore 10-12:30 Per “Fingerstyle Life” sabato e dome- Colle Fauniera, mitica cima per tutti la Reggia. Info nica i concerti pomeridiani vedranno i motociclisti capaci di affrontarne le Il 5 luglio, con replica il 27 settembre, Direzione Comunicazione esibirsi i migliori protagonisti di fi n- diffi coltà. Quindi, vertiginosa discesa Festa a corte: costumi d’epoca, musi- tel. 011 5757335/507 gerpicking, fi ngerstyle, fl atpicking, in Val Maira, per poi risalire ad Elva che e suggestioni dei balletti sabau- Ingresso libero tecniche di tapping. In tutto otto con- e il Colle di Sampeyre, e qui a scelta certi a cura della principale etichetta percorrere in costa la strada sterrata del settore, fi ngerpicking.net. che porta al Santuario di Valmala op- Il “ClassicAperitivo” vedrà le chiese pure scendere direttamente a Sam- cittadine ospitare grandi nomi della peyre e tornare a Carmagnola per la chitarra classica, per accompagna- grande cena fi nale. re l’arrivo della sera in un’atmosfera Info suggestiva e romantica. www.veterancarclubtorino.org Piemonte mese Agenda 23

Tones on the Stones ria che fanno parte dell’arte minera- 10-31 luglio ria. Sul fi ume Toce si trasportavano Cave del VCO i blocchi di marmo destinati alla co- Dopo le emozioni regalate nelle ulti- struzione del Duomo di Milano, e pro- me estati ritorna il ciclo di spettacoli prio vicino alla Cava di Condoglia sarà nelle cave del Verbano Cusio Ossola. allestito il primo spettacolo, su chiatte Nessuna trasformazione coreografi ca, e barche, mentre il pubblico assiste- solo la natura a fare da sfondo a teatro, rà alla rappresentazione seduto sulla danza, musica. Gli scenari di pietra, spiaggia; la seconda rappresentazione che arrivano a toccare altezze di 100 è invece alle Fornaci di Caldè, dove si metri, si trasformano in affascinanti estraeva e si lavorava la calce. Saran- palcoscenici, all’interno dei quali le no le pietre a fare da colonna sonora performance assumono una dimen- e a rendere ancora più suggestivi gli sione quasi surreale ed emozioni che spettacoli. nessun teatro può offrire. Ismael Ivo, uno dei più grandi inter- ZOOart 2009 certi che abbracciano in modo raf- Il Festival ha superato brillantemente preti della danza contemporanea, sarà Rassegna internazionale di fi nato il panorama musicale di og- le iniziali perplessità logistiche, sba- Atlante nell’omonimo spettacolo che arte contemporanea gi. Si comincia con Patty Pravo, che ragliando il preconcetto della scarsa ripercorrerà gli ultimi istanti di vita 2-5, 9-12, 16-19 luglio inaugurerà l’Auditorium sabato 4 lu- idoneità dei luoghi. Attraverso un per- del gigante prima che Zeus lo faccia Cuneo glio; il week end successivo, sabato corso d’azione utile a garantire sem- trasformare per sempre in roccia. Quest’anno alla sua ottava edizione, 11, vedrà l’unica data estiva in Italia la manifestazione si propone in una dei Blind Boys of Alabama, la leggen- nuova edizione rinnovata negli sti- daria formazione di blues e gospel. moli e nelle strategie, adeguandosi Domenica 19 è la volta di un’altra alla necessità di mutamento e ripen- prima italiana: Madeleine Peiroux, samento globale in corso. L’apertu- cantante e chitarrista di culto fuori ra internazionale, già avviata nelle dei nostri confi ni che presenta, uni- scorse edizioni, si amplia con una ca data italiana, il suo recente album folta partecipazione di nuove pro- Bare Bones. messe dell’arte internazionale e ar- Venerdì 24 “Morgan e le Sagome” tisti da numerose nazioni europee. saranno i protagonisti di una sera- Sul fronte nazionale è stata realizza- ta all’insegna delle migliori canzoni ta un’accurata selezione dei giova- della musica italiana, con molte in- ni talenti italiani che maggiormen- cursioni negli autori stranieri e nella te stanno emergendo dal panorama musica dello stesso Morgan. delle proposte contemporanee. Altra Il programma 2009 si conclude con novità è la collaborazione con l’Acca- il ritorno di Stefano Bollani che pro- demia Albertina di Torino, che con- porrà, il 1° agosto, il suo concerto solida la possibilità per i giovani ar- “Carioca” insieme ad alcuni fra i più pre la massima sicurezza è stato pos- Infine, Omaggio a John Williams: tisti di avere sostegno e visibilità sin importanti musicisti brasiliani. sibile allestire spettacoli capaci di in- l’Orchestra Bruno Maderna esegue dal l’inizio del loro percorso creando A conclusione della serata, come tra- globare le scenografi e naturali come musiche del celebre compositore di una sinergia didattica e propositrice dizione, verrà offerto in degustazio- parte integrante dello spettacolo. colonne sonore, con la partecipazio- della cultura artistica. ne il Barolo di Monforte, offerto dai Altro aspetto portante della manife- ne straordinaria della compagnia di Tornano l’area lounge, il laboratorio produttori locali. stazione è la riqualifi cazione ambien- danzatori/acrobati/free climbers Les didattico per i bambini e la visita gui- Biglietti tale, visto che l’attività estrattiva è un Passagers, che animeranno una pare- data ogni venerdì. Patty Pravo: poltroncine numerate tema che ha sempre diviso l’opinione te alta oltre 80 metri. Claudio Sinatti La rassegna inizia il 2 luglio e come 45 euro, tribunette non numerate 35 pubblica. È possibile considerare que- è invece l’artista che disegnerà l’im- sempre si sviluppa per le tre setti- euro, più diritti di prevendita. sto progetto artistico anche come un mensa cava con le sue suggestive vi- mane successive con una parte della Per tutti gli altri concerti posti non contributo alla rifl essione sul futuro deoproiezioni d’avanguardia. proposta di opere d’arte che cambie- numerati a 30 euro più diritti di pre- delle cave dismesse. Gli spettacoli iniziano alle 22 rà ogni settimana. vendita Gli spettacoli in programma sono De Info Orario Info fuego y de agua, che unisce il duo pia- www.tonesonthestones.it Ore 21-24 www.monfortearte.net nistico di Katia & Marielle Labeque Info www.myspace.com/monfortinjazz con una danzatrice di fl amenco an- www.zooart.it ticonvenzio- nale e cari- Monfortinjazz smatica come 4 luglio – 1° agosto Mayte Martin. Monforte d’Alba Poi I Picasass Il paese - duemila abitanti e tante e la via del cantine prestigiose - ha nel suo cen- marmo. Rac- tro storico un vero e proprio audito- conti e per- rium all’aperto. L’Associazione Mon- corsi sull’an- fortese delle Arti dal 1976 organizza tico mestie- in questo spazio concerti e rassegne re e sull’ar- con musicisti di fama internazionale te estrattiva. e nel corso degli anni Monfortinjazz Una rievoca- è diventata un evento musicale im- zione storica, portante e molto seguito. racconti di L’edizione 2009 prevede cinque con- antica memo- Anno V - numero 4 24 Agenda Maggio 2009

Fra le novità di questa edizione ricor- Studi Aperti diamo la nuova sezione “Teatro-Natu- Arts festival nel ra” e “Alba di teatro” che si svolge dal “Cuore Verde sorgere del sole alle prime ore del mat- tra due Laghi” tino. Pella, piccola e rinomata meta tu- Lago Maggiore 11 e 12 luglio ristica estiva, ospita la prima edizione Solar Challenge Ameno di “Pella è bella - Festival di teatro di 11-12 luglio Quest’anno l’occa- strada”, con 5 compagnie in un solo Basso Verbano sione di incontra- giorno; un laboratorio di costruzione L’Ente Parchi del Lago Maggiore or- re artisti, musici- di burattini con Teatro del Corvo; e il ganizza questa gara del campionato sti, scrittori si tra- teatro musicale di Giorgio Conte. europeo per imbarcazioni elettriche e sforma in un vero e Il Teatro delle Selve presenterà due solari. Partecipano 13 equipaggi di va- proprio festival delle arti, con due D’incanto nuove produzioni e, in collaborazio- ri Paesi europei e si sfi dano in prove di giornate di performance e workshop Racconti e sogni per otto ca- ne con Piccolo Parallelo, sarà ripropo- velocità, resistenza e manovrabilità. nelle strade, nei giardini e nelle ville stelli sta la camminata sensoriale notturna Le barche gareggiano in tre differenti del borgo novarese. 40 spazi aperti Fino al 26 luglio nel bosco che tanto successo aveva ri- classi: le sperimentali, disegnate per al pubblico, 5 sezioni (architettura, Castelli di Langhe e Roero scosso lo scorso anno. ottimizzare le performance di velo- arte, fotografi a letteratura e musi- È iniziata il 30 maggio la seconda edi- Info e calendario cità, con a bordo il solo pilota; le ef- ca), oltre 20 artisti, 6 studi di archi- zione della rassegna che per tutto lu- www.teatrodelleselve.it fi cienti, barche a più posti per il tra- tettura del paesaggio, ospiti inter- glio coinvolgerà gli otto “Castelli doc” sporto di merci o persone che posso- nazionali. “Studi Aperti” permette di Langhe e Roero, e precisamente di creare spazi d’incontro tra i vi- Voci alte no essere usate per turismo; le bar- quelli di Barolo, Benevello, Govone, 13, 20, 27 luglio sitatori e il lavoro di alcuni artisti che elettriche, con dotazione minima Grinzane Cavour, Magliano Alfieri, Torino, Monte dei Cappuccini che hanno scelto le colline del Lago o assente di pannelli fotovoltaici. Mango, Roddi e Serralunga d’Alba. Tre concerti al Museo Nazionale del- d’Orta come offi cina creativa. Il momento migliore per vedere da La rassegna è curata, per la parte arti- la Montagna. Il 13 luglio si inizia con Quest’anno il programma delle due vicino le barche in gara è sabato 11 stica, da Assemblea Teatro e propone Mauro Pagani, già fondatore della Pfm giornate, con gli spazi aperti dalle luglio ad Arona e Angera. Nel primo otto spettacoli, tutti a ingresso gratui- e musicista che non ha mai smesso di 16 alle 22, si apre alle contaminazio- pomeriggio ad Arona, tra Piazza del to e rivolti a un pubblico eterogeneo, sperimentare in ambito musicale, ni delle arti, permettendo una pro- Popolo e la Nautica, avranno luogo le che includono il racconto (le Fiabe poetico e tecnologico. Oltre cento ti- fonda collaborazione tra le forme due prove di velocità (da fermi e con italiane di Calvino e i Racconti di Ca- toli prodotti o incisi e una ricerca che espressive, volti diversi della con- rincorsa). In piazza saranno allestiti milleri) la parola musicata dei cantau- ha investito negli anni le orbite più di- temporaneità. banchetti con varie proposte solari: tori (De Andrè, Tenco, Conte), la poe- sparate della galassia pop, world, jazz Il fi ne settimana si presta anche alla dai pannelli di uso domestico a un’au- sia de Il piccolo principe, oltre a cavalli e rock nazionali con un gran numero scoperta delle bellezze del territo- topista dove correranno le macchini- di battaglia della compagnia come In di collabora-collabora- zioni,zioni, lala più cele-ceele- rio, attraverso una proposta inno- ne fotovoltaiche costruite dallo Ial fra li casi, spettacolo onirico e colora- brbree delledelle q qualiuali restrestaa il vativa di fruizione dei beni storici di Saronno. Verso metà pomeriggio tissimo, con attori arrampicati su alti sodasodaliziolizio artisticoartistico e artistici. Non manca lo spazio per le barche si sposteranno nelle acque trampoli e coperti da sgargianti costu- coconn Fa-Fa- briziobrizio DeDe le tradizioni enogastronomiche; al- di Angera dove sarà allestito il campo mi in una danza di religiosità pagana. AnAn-- d drèrè cune aziende delle Colline del No- boe per le prove di manovrabilità. A Valore aggiunto degli spettacoli sono ssfo-fo- terra, lo staff di Legambiente sarà im- varese propongono specialità locali le ambientazioni inimitabili offerte dai pegnato nel monitoraggio della qua- e il progetto “Confezionato ad arte”, paesaggi e dai castelli, e non manche- lità delle acque con l’operazione “Go- ovvero la creazione del packaging di ranno omaggi alla tradizione enoga- letta dei Laghi”. alcuni prodotti da parte degli arti- stronomica locale: alla fi ne delle rapr- sti del territorio. I visitatori potran- Domenica 12 dalla sede del Dormel- pesentazioni infatti, il pubblico potrà ciato in Creuza De Mà, e Le nuvole. no anche acquistare miele del Lago letto Vela 84 partirà la prova di resi- accedere a degustazioni offerte da as- Sabato 20 tocca ai portoghesi Deolin- d’Orta, erbe aromatiche, amaro del stenza che consiste in 35 chilometri sociazioni e amministrazioni dei va- da, il nuovo fenomeno del Fado capace Mottarone, vini delle Colline Nova- da percorrere usando energia puli- ri paesi. di soggiornare per 50 settimane con- resi e delle Coste del Sesia e altro ta. L’arrivo e la premiazione saranno Info secutive nella parte alta della classifi ca ancora. presso la sede del Circolo della Vela di Tel. 0173 364030 di vendita, una formazione essenziale Info Ispra, alle 17. www.turismoinlanga.it e fresca che li ha fatti defi nire “i nuovi www.asilobianco.it Info Madredeus”. www.cuoreverdetraduelaghi.it www.ecowiki.it/solarchallenge Teatri Andanti 2009 Conclude, il 27 luglio, Vieux Farka Fino a settembre Touré, fi glio del leggendario Ali Far- Lago d’Orta e Maggiore ka Touré, l’immenso artista del Mali La nona edizione della rassegna diretta che è considerato il John Lee Hooker dal Teatro delle Selve percorre nei tre africano. Vieux, inizialmente destinato mesi estivi la sponda del Lago d’Orta alla carriera militare, nel 2001 va inve- e del Maggiore coinvolgendo quindi- ce a studiare al National Arts Institu- ci comuni, ventisette compagnie, ven- te di Bamako. Si appassiona alle per- totto spettacoli e un laboratorio. cussioni, poi alla chitarra, in seguito Teatro di strada, teatro di impegno si dedica anche alla composizione. La ambientalista, teatro nella natura, sua affermazione è rapidissima, e nel d’attore, di narrazione, commedia giro di pochi anni si moltiplicano le dell’arte, circo-teatro sono gli ingre- collaborazioni che mostrano la passio- dienti principali dell’edizione 2009, ne di questo artista per le contamina- che propone esperienze particolari e zioni fra ritmi africani, funky, reggae, suggestive accompagnando lo spetta- blues e rock. tore all’esplorazione di cortili, piazze, Orari boschi, strade, senza dimenticare lo I concerti iniziano alle 21:30 sfondo onnipresente del lago. Ingresso gratuito Piemonte mese Agenda 25

verso le Radio Valle Belbo, Grd, Na- esplora suoni e sensibilità artistiche 31) all’omaggio a Fabrizio De Andrè tional Sanremo e collegate per un differenti. Si apre e chiude ballando, tributato da quella Pfm che con lui mese, al termine del quale i fi nali- con “Disco Inferno” e “Divina”. In fu protagonista di un concerto che sti si esibiranno dal vivo. La giuria, mezzo, un mondo di musica: dalle è ancora storia; dall’entusiasmo ca- presieduta da Massimo Cotto (anche suggestioni vocali di Fiorella Man- ciarone della Bandabardò all’intimi- presidente della commissione Sanre- noia all’energia rock di Afterhours smo dei Marlene Kuntz passando per moLab, quella che ha scoperto Ari- e Negrita; dal nuovo progetto elet- Ascanio Celestini, pezzo da novanta sa, rivelazione dell’ultimo festival di tronico di Ludovico Einaudi alle sfu- del teatro sociale italiano. Sanremo) esprimerà le sue valutazio- mature balcaniche di Goran Brego- E poi briciole di nostalgia per i Pink ni dalle quali scaturiranno la gradua- vic; dal ritorno di J-Ax (già Articolo Floyd con la tribute band Big One, toria e la proclamazione del vincitore da Verona. E ancora The Sneakers, dopo l’esibizione fi nale dal vivo. tributo ai Depeche Mode. Info Il festival si sdoppia con “Libra Caba- www.prolococanale.org ret”: ogni mercoledì rassegna della comicità più celebre, quella lancia- Libra Festival 2009 ta da fortunatissimi programmi te- L’isola in collina Rassegna del contemporaneo levisivi. 24-25 luglio musicale Torna anche il “Libra Village”, area Ricaldone Fino al 2 agosto ludica per bere e ballare ampliata ne- È il rapper Frankie Hi Nrg Mc (vero Sordevolo gli spazi e nell’offerta, con l’aggiunta nome Francesco Di Gesù) uno degli È iniziata il 18 giugno la terza edi- di “Libra Sporting”, con beach volley ospiti della manifestazione nata per zione del festival che nella passata e calcetto. omaggiare Luigi Tenco nel paese in edizione ha registrato quarantami- Tutti gli spettacoli iniziano alle cui è cresciuto ed è sepolto, Ricaldo- la presenze e quest’anno è stato in- 21:30. Previsti sconti ai possessori ne, in provincia di Alessandria. Il fe- serito nel catalogo di “Piemonte dal di Piemonte Card e Abbonamento stival quest’anno si articola in due Vivo”. Musei Piemonte. serate, e il rapper sarà ospite nella La rassegna del contemporaneo mu- Info seconda. sicale torna con un cartellone che www.librafestival.it La rassegna è ormai riconosciuta co- me uno dei principali appuntamenti italiani dedicati alla canzone d’autore e negli anni ha ospitato, fra gli altri, Museo di Scienze Naturali Vinicio Capossela, Carmen Consoli, Francesco De Gregori, Ivano Fossa- rrenze, che organizza da oltre cin- Biglietti ti, Edoardo Bennato, Tiromancino, qquant’anni un concorso internazio- Intero 5 euro, ridotto 2,50 euro Samuele Bersani, Gino Paoli, Enzo nnale per lo sviluppo e la diffusione Info Jannacci, Roberto Vecchioni, Da- ddi ibridi di iris barbate e mantiene tel. 011 4326354 niele Silvestri sino ad Afterhours e iil Giardino dell’Iris a Firenze. La www.mrsntorino.it Avion Travel, presenti nella scorsa ssezione botanica del Museo, in col- edizione. llaborazione con Maretta Colasante, MuseOsera “L’Isola in collina” è organizzata ddocente di Botanica all’Università Fino al 3 agosto dall’Associazione Culturale Luigi ““La Sapienza” di Roma e attuale Il Museo Regionale di Scienze Na- Tenco con il Comune e la Cantina ppresidente della Società dell’Iris, ha turali di Torino, l’Arci Comitato di Sociale di Ricaldone, con il contri- aallestito questa mostra riccamente Torino e l’Associazione culturale buto di Regione Piemonte, Provincia iillustrata che presenta le curiosità e Musica 90, organizzano, nel cortile di Alessandria e Fondazione Crt e la lle moderne conoscenze scientifi che di via Giolitti 36, la XV edizione di consulenza artistica del giornalista LeL irisii trat botanicab t i e storiat i relative alle iris spontanee e alle in- MuseOsera. Teatro, cabaret, musica, Enrico Deregibus. Fino al 31 luglio fi nite varietà coltivate. incontri, cinema, teatro, danza, per Info La mostra, itinerante, è stata orga- Le immagini fotografiche docu- la maggior parte ad ingresso gratui- Tel. 0144 74120 (Comune di Rical- nizzata a seguito dello studio e ar- mentano la ricca collezione di iris to. Organizzano Arci, Accademia del done), 0144 74119 (Cantina Sociale ricchimento della collezione di iris del museo e le infinite varietà di Comico, Artisti associati Paolo Tren- di Ricaldone) del Giardino Botanico Rea, orto bo- forme e di colori esistenti. Inoltre il ta, Scarlattine 3, Mondo Nuovo. www.tenco-ricaldone.it tanico del Museo stesso e l’appunta- visitatore viene accompagnato nella Gli spettacoli iniziano alle 21:30 mento torinese segue quello di fi ne visita dal loro delicato profumo. Museo Regionale di Scienze Na- Acanto festival aprile al castello di Rocca Grimalda, Orario turali Concorso nazionale di e quelli di maggio al Giardino delle Tutti i giorni ore 10-19 Via Giolitti, 36, Torino canzoni inedite Iris di Firenze, ad Ancona e a Lodi. martedì chiuso 25-26 luglio La collezione comprende un nu- Canale d’Alba, Cortile vecchio cleo di iris barbate alte tra cui una ospedale ventina di ibridi creati, tra il 1960 e Torna per la settima volta il concor- il 1980, dal fondatore del giardino so, che prevede le due categorie “bra- Rea, Giuseppe Giovanni Bellia. A ni inediti” e “cover”, ed è nato dalla questo nucleo il Museo ha aggiunto volontà di offrire a giovani musicisti, iris spontanee e ibridi ornamentali gruppi, cantanti e cantautori un’op- di tutto il mondo, comprese le me- portunità di esprimere il loro talento no comuni iris bulbose. di fronte a un vasto pubblico attra- Il museo ha inoltre avviato una col- verso il confronto, la competizione laborazione con la Società Italiana e l’aggregazione. Il brano di ciascun dell’Iris, storica associazione di Fi- concorrente viene presentato attra- Anno V - numero 6 26 Agenda Luglio/Agosto 2009

Lo Spettacolo della , per approdare a Il Peggio del Montagna 2009 Meglio, longevo e fortunato spettaco- 18 luglio – 8 agosto lo delle Sorelle Suburbe a . Il Valle di Susa percorso del Festival prosegue con le La quattordicesima edizione del festi- evoluzioni comico-canore del Quar- val conferma la sua vocazione di even- tettomanontroppo nel centro storico to itinerante che attraversa i luoghi di . e viene attraversato dalle tematiche Il Festival è anche un luogo dove na- e dai linguaggi che da sempre gli ap- scono collaborazioni tra artisti diversi partengono. Da una parte, spettaco- ed arti eterogenee: è il caso dell’incon- li che hanno nella commistione dei tro tra i musicisti di Place du Marché linguaggi espressivi e nella contami- e gli attori di Onda Teatro che ha dato nazione fra generi diversi la loro ca- vita, nel 2008, allo spettacolo-concer- ratteristica principale; dall’altra, rap- to Fin dove cresce l’ulivo, che raccon- presentazioni che si distinguono per ta migrazioni e contaminazioni tra le le tematiche sociali e culturali che af- tre grandi culture che si affacciano sul Mediterraneo. Molti altri spetta- coli programmati all’interno del Fe- Cervino Cinemountain zione di guida è collegata alla nascita stival seguono una linea precisa di im- 24 luglio – 2 agosto e allo sviluppo dell’alpinismo. pegno. È il caso di Io ti racconto...Set- Breuil-Cervinia Valtournenche L’esposizione, attraverso fotografi e e tembre 1943...una strage dimentica- Il festival internazionale del cinema fi lmati documenta il rapporto stret- ta, a San Giorio, che indaga la prima d’alta quota arriva quest’anno alla XII tissimo, quasi intimo, tra le città del- strage degli ebrei avvenuta in Italia, edizione. La rassegna pone al centro la pianura e le vette che le circonda- dopo l’8 settembre 1943, sulle sponde della propria ricerca l’esplorazione, no. Ogni valle ha avuto i suoi miti, co- del lago Maggiore. l’avventura e l’amore per la monta- me Antonio Castagneri a in Val Con In nome della madre di Erri De gna, con fi lm che sempre più trovano d’Ala, Michele Re o i Perotti sul Mon- Luca, portato in scena a Chianoc- sbocco anche nel mercato cinemato- viso, Blanchetti e Oberto sul Gran Pa- co dalla Compagnia Viartisti Teatro, grafi co nazionale. radiso, i Chiara, Imseng e Zurbriggen si affronta il mistero della storia di La manifestazione nasce per promuo- sui diversi versanti del Monte Rosa. Maria. Ad viene presentato vere e divulgare fi lm di diffi cile repe- Il mestiere oggi si articola in mille Il viaggio di Nicola Calipari di Fabri- ribilità nei circuiti canonici e che si sfumature, come racconta il filma- zio Coniglio. Viene trattato anche il distinguano per le loro caratteristiche to prodotto dal Museomontagna per tema della natura con Variazioni sul di ricerca, qualità, innovazione. I fi lm l’esposizione, nel quale dodici Guide Giardino. vengono selezionati nei festival inter- Alpine piemontesi raccontano i mo- Il Festival si chiude, come da tradi- nazionali del genere e tra questi viene tivi che li hanno portati a scegliere zione, nella borgata di Mocchie dove assegnato il Premio Gran Prix. una professione tanto impegnativa e frontano: dal teatro della memoria al è nato quattordici anni fa, con Donne Nove giorni di intensa attività cul- rischiosa ma che nelle parole di tutti teatro come impegno civile, dal teatro in guerra del Teatro Cargo che ci ri- turale e sportiva fanno di questa ras- si capisce essere ricca di grandi sod- che racconta la natura e l’ambiente al porta nell’Italia del 1944. segna presieduta da Antonio Carrel, disfazioni. teatro che propone l’incontro tra arti- Altra caratteristica del Festival è la storica guida del Cervino, un evento Museo Nazionale della Monta- sti, culture e religioni diverse. In una presenza di più eventi nel corso della estivo di primissimo piano. I momen- gna “Duca degli Abruzzi” parola, teatri che cercano di tessere stessa serata. Un modo per invitare il ti più signifi cativi di questa edizione Piazzale Monte dei Cappuccini una trama in grado di offrirci una vi- pubblico a partecipare ad una espe- avranno per protagonisti nomi di fa- Orario sione critica del presente. rienza a tutto tondo fatta di diversi ma internazionale come Gustav Thö- Martedì - domenica ore 9-19 La molteplicità dei linguaggi si espri- linguaggi artistici, incontri con arti- ni, Piero Gros, Paolo De Chiesa, Her- Lunedì chiuso me in apertura della manifestazione, sti e personaggi del mondo della cul- bert Plank, cioè l’indimenticabile “Va- Biglietti a Susa, con l’Orkestra Zbylenka, com- tura, degustazione di prodotti tipici langa Azzurra” degli anni Settanta. E Intero 6 euro, ridotto 4 euro, soci Cai pagnia che miscela diversi generi mu- locali. Contribuiscono a completare poi la cantante Irene Grandi, invitata 3 euro sicali con il teatro comico della gran- il tutto la sezione “Scrittori a teatro” e a partecipare alla sezione “Cervinia Info de tradizione italiana; per passare al “Montagne di gusto”, con letture sce- Mon Amour”, l’alpinista Simone Mo- Tel. 011 6604104 circo-teatro comico-poetico di Klin- niche curate dall’attrice Silvia Elena ro e altri. Sabato 1° agosto, omaggio www.museomontagna.org ke di e con Milo e Olivia a ; Montagnini. ad Achille Compagnoni in Piazza della attraversando il cabaret feroce e sur- Info Chiesa con la proiezione di “Italia K2” I giovani che visitano reale di CRisiKO! dei giovani Omini a www.ondateatro.it girato nel 1955 da Achille Baldi. le nostre rovine non vi Info Tel. 0165 230528 vedono che uno stile Fino al 30 agosto www.cervinocinemountain.it Torino, GAM Il titolo della mostra è tratto da un Guide alpine pensiero di Jean Cocteau: “A parti- Dal Piemonte alle montagne re dal 1917, Raymond Radiguet, a del mondo quattordici anni d’età, mi insegnò Fino all’8 novembre a diffi dare del nuovo se ha l’aria del Torino, Museo Nazionale della nuovo, a fare il contrario delle mode Montagna dell’avanguardia. Vuol dire metter- L’origine della professione della gui- si in una brutta posizione. Si scan- da alpina risale al Seicento, quando dalizza a destra, si scandalizza a si- gli accompagnatori valligiani scorta- nistra. Ma a lungo andare tutti quei vano i viandanti nell’attraversamento contrasti si raggruppano sotto una dei colli alpini. Ma la moderna conce- stessa etichetta. Furbo chi se la cava. Piemonte mese Agenda 27

Museo Nazionale del Cinema Due mostre in contemporanea, fino al 30 agosto

C’era una volta. Cannes Cinéma. Il Museo Nazionale del Ci- 50 anni di festi- nema a Palazzo Chiablese val nella colle- Cancellata esterna della Mole zione Traverso Antonelliana Aula del Tempio La mostra è, come si evince facil- Sono esposte novan- mente dal titolo, un omaggio alla ta foto di grande for- I giovani che visitano le nostre rovi- prima sede espositiva del Museo e mato scattate dalla ne non vi vedono che uno stile. L’epo- si compone di trenta immagini di famiglia di fotogra- ca detta eroica mette in mostra solo grande formato che ripercorrono fi più famosa sulla la sua audacia. [...] Questo fenomeno i momenti più significativi della Croisette. Originaria di prospettiva non riguarda i giovani. storia del museo fondato da Ma- del versante italiano Essi possono rivendicarla solo con la ria Adriana Prolo. Come ricorda del Tenda, la famiglia certezza che quanto faranno avrà la Lorenzo Ventavoli, autore del vo- Traverso si trasferì a meglio sul resto e non rassomiglierà lume che accompagna la mostra, Cannes nel 1850 e la a niente”. “La nobile impresa cui dedicò la vi- loro registrazione La mostra presenta una nutrita scelta ta è oggi una realtà fondamentale alla Camera di Com- di artisti dell’ultima generazione (nati della cultura torinese e... diffonde mercio in qualità di fotografi risale Traverso si attenevano scrupolo- tra gli anni ‘70 e ‘80), le cui opere sono nel mondo la storia di un amore e al 1919. Da allora si sono succedu- samente alla regola del non vio- messe in relazione con i lavori di alcu- la storia di una città. Un amore fu te quattro generazioni di artigia- lare l’intimità del personaggio. ni maestri del Novecento dalle colle- letteralmen- ni la cui Il valore di quelle foto risiede zioni della GAM. Si dà conto di alcune te quello del- aattività perciò in una sorta di innocenza tra le più rappresentative ricerche ar- la dottoressa qquotidia- dello sguardo, assai lontana dalla tistiche di questi ultimi anni, presen- Prolo per la nna è fatta spregiudicatezza dei paparazzi. tate nelle loro molteplici relazioni con raccolta e la ddi matri- Quando la televisione prende il- l’arte dei decenni precedenti. Alcuni conservazio- mmoni, co- sopravvento, la fotografia viene tra i giovani artisti selezionati, come ne di tutto mmunioni, relegata in un perimetro riservato Clément Rodzielski, Florian Roith- ciò che pre- bbattesimi (la montée des marches, il photo mayr, Michael Dean, Vanessa Billy, cedette ed e cerimo- call), dove non c’è più spazio per la Isabelle Cornaro, Thomas Hauseago, accompagnò nnie. Ma complicità tra il fotografo e la star Salvatore Arancio, Andrea Büttner, il cinema”. aanche, e né tempo per il ritratto “posato”: Francesco Barocco, Steven Claydon, Con il com- ssoprattut- centinaia di fotografi scattano la vengono presentati per la prima volta pletamento dei lavori di ristrut- to, dei servizi fotografi ci sul festi- stessa foto, nello stesso momen- in Italia in uno spazio pubblico. turazione di Palazzo Chiablese in val di Cannes. Prevalentemente to e nello stesso luogo. Le star si Felice Casorati, Dadamaino, Giuseppe vista dell’ostensione della Sindone realizzate per conto della stampa fanno sfuggenti, non si concedono Penone, Sol Lewitt, Richard Serra e del 2010, il Museo Nazionale del locale, le istantanee ritraevano di- se non per brevi istanti, talvolta le Giulio Paolini sono alcuni dei maestri Cinema lascia defi nitivamente la vi e divine in posa sul tappeto ros- si indovina appena annegate tra la con cui l’ultima generazione si trova sede storica che l’aveva ospitato dal so, sulle spiagge della Croisette o folla che le circonda. a confrontarsi. 1958 al 1984 e le collezioni che vi nei locali più esclusivi della Costa La mostra è realizzata in occasione La compresenza di opere storiche e Azzurra.A I del decennale del patto di amicizia contemporanee rende evidente la TraversoT be- tra la Città di Torino e la Città di molteplicità di forme con cui il tem- neficiavanon Cannes. po presente intesse la trama dei propri did una sorta Museo Nazionale del Cinema riferimenti storici. Il tentativo è porre did esclusiva: Mole Antonelliana in relazione due linguaggi espressivi poterp foto- Via Montebello, 20, Torino differenti attraverso diverse retoriche grafareg tutte Orario espositive, con l’obiettivo di illustra- lel persona- Martedì - domenica ore 9-20 re lo sviluppo di alcune idee teoriche, litàl che tra- (ultimo ingresso ore 19:15) declinate in diverse generazioni di ar- scorrevanos Sabato ore 9-23 (ultimo ingresso tisti. lal serata al ore 22:15) GAM - Galleria Civica d’Arte PalmP Beach Lunedì chiuso Moderna e Contemporanea (chiuso( or- Biglietti Via Magenta 31, Torino maim da anni) Museo del Cinema: Orario o nei grandi Intero 6,50 euro, ridotto 5 euro Martedì - domenica ore 10-18 alberghia co- Museo + ascensore panoramico: Lunedì chiuso mem il Carl- Intero 8 euro, ridotto 6,50 Biglietti erano depositate sono state trasfe- ton, il Majestic, il Martinez. Il biglietto per il Museo dà diritto Intero 7,50 euro, ridotto 6 euro, gra- rite in un nuovo, adeguato locale. Il frutto del loro lavoro coincide anche alla visita alla mostra tuito per possessori Abbonamento La mostra è accompagnata, ol- con la storia stessa del festival. Nei Info Musei e Torino Card, e tutti i primi tre che dal volume di Ventavoli, primi tempi, vigeva la complicità Tel. 011 8138560-1 martedì del mese dall’edizione in dvd del fi lm Occhi tra l’attore o l’attrice di turno e il www.museonazionaledelcinema. Info che videro (1989), ritratto affettuo- fotografo. Gli uni erano là appunto org Tel. 011 4429518 so di Maria Adriana Prolo. per farsi vedere, e nel contempo i www.gamtorino.it Anno V - numero 6 28 Agenda Luglio/Agosto 2009

I colori della rosa e cronologico. Si parte dal tema del- tissimi. E nelle arti applicate l’atten- sa Rabbia realizza un suggestivo Purezza e Passione nell’arte la “Rosa Mistica” ricordando come zione al magnifi co fi ore non mostra percorso animato in cui le immagi- dal ‘400 ad oggi la rosa del Paradiso Terrestre fosse cedimenti continuando anche oggi ni dell’antica Cina diventano scena- Fino al 25 ottobre bianca e senza spine; ma la stessa ro- ad infl uenzare designer e stilisti. rio per disegni, stralci di altri video Caraglio, Il Filatoio sa arrossisce di vergogna e mette gli Orario e opere della collezione del museo. Il Mistica e carnale, simbolo della Pas- aculei dopo aver assistito alla disob- Fino al 30 agosto: dal giovedì al saba- risultato è un intreccio tra l’immagi- sione ma complice di ben altre pas- bedienza di Adamo. Se il colore rosso to ore 17-22, domenica e festivi ore nario contemporaneo dell’artista e la 10-14, 17-22 Cina storica, tra passato e presente, 3 settembre - 25 ottobre: dal giovedì tra le vite di due donne. La musica di al sabato ore 14:30-19, domenica e Fa Ventilato, musicista svizzero resi- festivi ore 10-19 dente a New York, dialoga con i due Ingresso mondi, li collega, scollega e mescola Intero 7 euro, ridotto 3 euro (7-14 con suoni viscerali che appartengo- anni, over 65 e aventi diritto), gratui- no al passato e al presente. to fi no a 6 anni, giornalisti, residen- Il disegno per Luisa Rabbia è es- ti in Caraglio (domenica mattina), senzialmente una scrittura fatta di possessori di Abbonamento Musei, immagini e di linee che registrano possessori di Tessera Artea. l’evoluzione di un’idea in tempo Info reale. Nell’installazione The fol- Numero verde Regione Piemonte lowing day, no one died, il segno su 800 329 329 porcellana dialoga con l’elettrocar- www.marcovaldo.it diogramma del padre eseguito due anni fa, in un tentativo di estende- Luisa Rabbia re il passato nel presente e non fare Under the Same Sky morire quel momento lontano. Fino al 20 settembre Una delle opere principali in mostra Torino, Fondazione Merz è Under the same sky, che trae inspi- La mostra, pensata appositamente razione dall’incontro di tre culture per gli spazi della Fondazione, ruo- diverse: italiana, marocchina e ru- ta intorno a un nucleo di tre lavori, mena. Le immagini dei tre paesi si un video e due installazioni, ed ha fondono in un paesaggio inesistente, per tema il viaggio come percorso su cui l’artista ha disegnato. nella memoria, nell’immaginario e Dal 25 febbraio al 25 aprile 2010 la nel surreale. mostra sarà ospitata al Centro Cul- Luisa Rabbia intreccia il suo mondo tural MOCA a Buenos Aires in Ar- sioni, attributo di Venere e della Ver- ricorda il sangue di Cristo, i cinque fatto di solitudini, precarietà psico- gentina, realizzata in collaborazione gine Maria. Se abbinata a Santa Rita petali e le spine richiamano la sua logiche e ricordi con le immagini con l’Ambasciata d’Italia Istituto di ricorda un grande miracolo, ma per Passione e morte. Senza spine è la tratte dalle vite altrui. Il risultato è Cultura di Buenos Aires. i veneziani è semplicemente il boco- rosa bianca che rappresenta la purez- lo, strumento per innamorati un po’ za virginea della Madre di Dio. sognatori. Ha dato il nome alla pia Dalla rosa mistica alla rosa profana, tradizione del Rosario ma per Carlo che accompagna ritratti di dame e di- Magno era un fi ore tanto bello e per- venta simbolo di vanità e bellezza, ri- fetto da ordinarne la coltivazione nei chiama Venere e Amore; talvolta fi o- giardini di tutto il suo impero. re singolo tenuto in mano, più spesso Si contano circa ventimila mostre profl uvio di fi ori, tanto da dare alla dedicate alla rosa nel mondo ogni rosa e non alla dama il vero ruolo di anno, ma a Caraglio la rosa trion- protagonista. fa non già dal punto di vista floro- La rosa diventa allegoria della caduci- vivaistico, ma come protagonista tà della bellezza; è rinascita, sboccia- dell’arte e delle arti applicate sin dal re di nuove forze ma pure memento tardo Medioevo. Ci sono rose dipin- mori, emblema dell’Amor Sacro e te, scolpite, trasformate in gioiel- dell’Amor Profano, come nell’omo- li o in vetrate, persino in poltrone; nima opera di Tiziano. rose protagoniste di pale d’altare, Ma la “rosamania” collettiva risale di quadri intimamente devozionali, all’Ottocento ed è solo naturale che di allegorie e baccanali, soggetto di le arti ne siano infl uenzate, con esi- pannelli decorativi per privatissimi ti spesso altissimi e un generale au- una sorta di diario, una narrazione Fondazione Merz boudoir, ma anche di piatti, servizi da mento della presenza dell’elemento composta da una ragnatela di dise- Via Limone 24, Torino tè, argenterie preziose, stoffe. fl oreale anche nei mobili e nelle ar- gni: radici infinite, flash di opere Orario Tuttavia, il tema della rosa nell’arte ti applicate. In pittura la rosa viene dell’artista, spezzoni di precedenti Martedì - domenica ore 11-19 è talmente vasto che i curatori An- associata alla passione giungendo, video. Biglietti dreina d’Agliano e Alberto Cottino verso il fi nire dell’Ottocento, alle vi- Il video Travels with Isabella. Travel Intero 5 euro, ridotto 3,50 euro (stu- hanno individuato precisi ambiti sioni oniriche animate di enigmi e Scrapbooks 1883/2008 è stato ideato denti, gruppi minimo 10 persone). di ricerca, corredandoli con opere mistero. durante la residenza presso l’Isabel- Gratuito per bambini fi no a 10 anni, veramente emblematiche del tema Un capitolo della mostra non pote- la Stewart Gardner Museum di Bo- over 65, disabili e ogni prima dome- delle varie sezioni, e con la collabo- va quindi che essere dedicato all’Art ston. Ispirata dagli album fotografi - nica del mese razione di grandi musei italiani e nouveau che, come il successivo Dé- ci assemblati durante il suo viaggio Info internazionali. co, affonda le radici in un naturali- in Cina dalla collezionista Isabella Tel. 011 19719437 Il percorso segue un ordine tematico smo che ha nei fi ori prototipi ama- Stewart Gardner (1840-1924), Lui- www.fondazionemerz.org Piemonte mese Agenda 29

FRAC Piemonte co fi no al 7 gennaio 2010 per con- Mostra del Fondo Regionale sentire lo svolgimento di un’intensa Arte Contemporanea attività didattica curata dalla Fon- 4 luglio 2009 - 7 gennaio 2010 dazione Pistoletto con le scuole del Biella, Cittadellarte - Fondazio- territorio, nell’ambito degli obiettivi ne Pistoletto primari del FRAC. Novità di questo Il Fondo Regionale Arte Contempo- allestimento è l’utilizzo di un in- ranea, istituito nel 2007 dalla Regio- novativo servizio di visite guidate ne Piemonte e fi nalizzato all’acqui- tramite telefonia mobile, promosso sizione di opere di giovani artisti du- dalla Regione Piemonte in collabo- rante la fi era d’arte contemporanea razione con Telecom: studenti e vi- “Artissima” (una delle più importan- sitatori potranno avere notizie sulle ti manifestazioni culturali e di mer- opere e gli artisti esposti tramite il

cato in Italia) inaugura la mostra proprio cellulare, con una semplice a Biella esponendo le acquisizioni procedura di attivazione. del novembre 2008 in una nuova La nascita del FRAC Piemonte, sulla area, ristrutturata, di Cittadellarte, scia dei Fondi Regionali per l’arte Glenn Brown attraverso i quali l’artista trasforma il Museo del Presente, inaugurata contemporanea istituiti in Francia Mostra personale le immagini da celebri in aliene. per l’occasione,nell’ambito della per regolare l’intervento dello Stato XII edizione della rassegna “Arte al nell’arte contemporanea e per sti- Fino al 4 ottobre La mostra, che include oltre ses- centro di una trasformazione socia- molare il processo di democratizza- Torino, Fondazione Sandretto santa fra dipinti, sculture e opere le responsabile”. zione delle arti visive, rappresenta Re Rebaudengo nuove, offre un percorso attraverso La mostra presenta le opere di 24 una scelta unica ed innovativa che Glenn Brown è uno degli artisti più i diversi nuclei pittorici e concet- artisti emergenti del panorama in- pone la Regione Piemonte all’avan- apprezzati della sua generazione e tuali prodotti dall’artista, tra i quali ternazionale e sarà aperta al pubbli- guardia in Italia nelle politiche questa mostra è la più ampia ras- spiccano l’ossessiva copia- culturali di sostegno segna fi nora dedicata al suo lavoro. tura di tecniche pittoriche all’arte contempora- L’artista ha dato un contributo si- appartenenti ad altri artisti nea. gnifi cativo all’arte contemporanea o epoche, e la sua indagine Cittadellarte - Fon- internazionale, in particolare nel sulle categorie del sublime dazione Pistoletto campo della pittura, attraverso le e del kitsch. Via Serralunga 27, sue opere che sintetizzano classico La mostra è organizzata in Biella e contemporaneo spaziando dall’am- collaborazione con la Tate Orario bito accademico a quello della cul- Gallery di Liverpool, che ha Martedì, mercoledì e tura popolare. Nel corso della sua ospitato l’esposizione dal 20 giovedì solo su preno- carriera Brown ha preso ispirazione febbraio al 10 maggio 2009. tazione con almeno da fonti molto diverse tra loro, met- Fondazione Sandretto Re due giorni di anticipo tendo sullo stesso piano Fragonard e Rebaudengo Venerdì Dalì, il ritratto storico e le immagini Via Modane 16, Torino ore 16:30-19:30 prodotte dalla fantascienza. Brown Orario Sabato e domenica lavora sull’immagine di partenza Da martedì a domenica ore 10-19:30 fi no a modifi carla profondamente, ore 12-20 Lunedì chiuso creando così un’opera completa- Giovedì ore 12-23 Biglietti mente nuova ma che evoca nello Lunedì chiuso Intero 6 euro, spettatore qualcosa di familiare, di Biglietti ridotto 2,50 euro conosciuto. Intero 5 euro, Info e Brown è affascinato dal modo in cui gruppi 4 euro prenotazioni la riproduzione dei dipinti stravolge ridotto 3 euro Tel. 015 0991461 la qualità degli originali. Dimensio- Info www.cittadellarte.it ■ ni, colori, consistenza della superfi - 011 3797600 cie e pennellate sono gli strumenti www.fondsrr.org Anno V - numero 6 30 L’Agenda Luglio/Agosto 2009

PREMIO PIEMONTE MESE I giovani scrivono il Piemonte III edizione scadenza 15 dicembre 2009

L’Associazione Culturale Piemonte Mese organizza la terza edizione del Premio Piemonte Mese - I giovani scrivono il Piemonte.

Regolamento 1. Il premio è riservato a giovani di età compresa fra i 18 e i 35 anni. L’età minima si intende raggiunta, e quella massima non superata, al momento della scadenza del presente bando 2. Sono previste tre sezioni: Cultura e Ambiente; Enogastronomia; Economia Cultura e Ambiente. Qualsiasi tema relativo alla storia, natura, paesaggio, arte, archeologia, letteratura del Piemonte; Enogastronomia. Prodotti agroalimentari tipici, vino e collegati, cucina; Economia. Tutto quanto attiene all’economia piemontese, coerentemente con l’approccio divulgativo richiesto, e inclusi l’Artigianato e l’approccio di tipo economico e merceologico alle altre sezioni 3. I candidati dovranno produrre un solo articolo di tipo informativo-divulgativo, o storico-narrativo, o di commento e costume, riferito ad una sola delle sezioni indicate al punto precedente. I candidati dovranno indicare chiaramente a quale sezione si riferisce il loro elaborato 4. Caratteristiche degli elaborati Piemonte 4.a. Gli articoli dovranno avere una lunghezza di 4 cartelle da 1800 battute ciascuna (spazi inclusi), con tolleranza massima di mezza cartella per eccesso o per difetto. Gli articoli che non rispetteranno questi parametri verranno respinti. mese (N.B: Il numero di battute, cioè di caratteri, di un fi le di testo si calcola utilizzando il menù Strumenti > Conteggio parole > Intero documento > Caratteri) Cultura, Luoghi, 4.b. Non è richiesto alcun lavoro grafi co sull’elaborato: impaginazione, font, o corpo del testo sono del tutto irrilevanti ai fi ni della Economia del Piemonte valutazione. 4.c. Le immagini eventualmente allegate non infl uenzano la valutazione dell’articolo 4.d. Gli articoli devono avere un titolo Mensile - Anno V n. 6 5. Sono ammessi solo lavori inediti 6. Non sono ammessi testi in dialetto o in lingue diverse dall’italiano. È tuttavia ammesso l’uso occasionale di espressioni o parole dia- Luglio-Agosto 2009 lettali, qualora queste dovessero risultare funzionali al contesto del discorso Registrazione del Tribunale di Torino 7. Ai testi inviati i candidati dovranno allegare, in un fi le a parte, le proprie generalità, data di nascita, indirizzo e recapito telefonico n. 5827 del 21/12/2004 8. Gli elaborati saranno valutati da un comitato scientifi co costituito da personalità autorevoli del mondo culturale e accademico, il cui giudizio è insindacabile 9. La partecipazione comporta l’accettazione di tutte le indicazioni contenute nel presente regolamento Direttore Responsabile Nico Ivaldi Premi [email protected] 1. Il vincitore di ciascuna sezione riceverà un premio in denaro di euro 1.000 (mille) lordi. È facoltà del comitato scientifi co assegnare Direzione Editoriale anche menzioni speciali, che non comportano l’assegnazione di premi in denaro Lucilla Cremoni 2. È previsto un solo vincitore per ciascuna sezione. Nel caso di vittorie ex aequo, il premio relativo verrà suddiviso fra i vincitori Michelangelo Carta 3. Gli articoli vincitori e quelli giudicati più interessanti saranno pubblicati sul giornale “Piemonte Mese” 4. I vincitori verranno premiati nel corso di una manifestazione uffi ciale che si terrà nel mese di gennaio 2010 Collaboratori 5. Condizione per l’attribuzione dei premi è la presenza dei vincitori alla cerimonia di premiazione Roberta Arias, Barbaria Biasiol, 6. Le somme a disposizione per ciascuna sezione del concorso, in caso di mancata assegnazione, non possono essere utilizzate per Luigi Citriniti, Federica Cravero, altre sezioni Michela Damasco, Agnese Gazzera, Ilaria Leccardi, Francesca Nacini, Termini e modalità di partecipazione Chiara Pacilli, Marisa Porello, Gli elaborati dovranno pervenire entro e non oltre il 15 dicembre 2009 Alda Rosati-Peys, Mauro Ravarino, I candidati dovranno inviare gli elaborati, preferibilmente via e-mail, a: [email protected] Marina Rota, Irene Sibona, oppure in formato cartaceo o digitale tramite lettera raccomandata a.r. a: Giorgio Silvestri, Lucia Tancredi, Premio Piemonte Mese Alessia Zacchei Associazione Piemonte Mese Via Enrico Cialdini, 6 - 10138 Torino Grafica e impaginazione Non si accetteranno elaborati recapitati personalmente dai candidati o da loro delegati. Vittorio Pavesio Productions

La partecipazione è gratuita. L’illustrazione di copertina L’organizzazione del Premio non richiede, e diffi da chiunque dal sollecitare, alcun contributo di partecipazione. è di Vittorio Pavesio

I lavori inviati non saranno restituiti e rimarranno a disposizione dell’organizzazione alla quale i concorrenti, pur mantenendo la proprietà letteraria dell’opera, concedono i diritti di pubblicazione, senza obbligo di remunerazione. Scaricabile gratuitamente dal sito Comunicazioni e informazioni www.piemontemese.it I vincitori saranno informati dell’attribuzione del premio tramite lettera raccomandata a.r. L’elenco dei vincitori, dei menzionati e tutte le informazioni utili verranno pubblicati sul sito www.associazionepiemontemese.org e sul giornale “Piemonte Mese” che costituiscono a tutti gli effetti gli organi uffi ciali del Premio. MICHELANGELO CARTA EDITORE Per eventuali ulteriori informazioni, è anche possibile contattare direttamente la Segreteria al numero 011 4346027. Via Cialdini, 6 - 10138 Torino Tel. 011 4346027, Fax 011 19792330 Tutela dei dati personali [email protected] Ai sensi del D. Lgs. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, la segreteria organizzativa dichiara, ai sensi dell’art. 13, “Informativa resa al momento della raccolta dei dati”, che il trattamento dei dati dei partecipanti al concorso è fi nalizzato unicamente alla gestione del premio e all’invio agli inter- essati dei bandi degli anni successivi; dichiara inoltre che, con l’invio dei materiali letterari partecipanti al concorso l’interessato acconsente al trattamento dei dati personali; dichiara inoltre, ai senso dell’art. 7, “Diritto di accesso”, che l’autore può richiedere la cancellazione, la rettifi ca o l’aggiornamento dei propri dati Tutti i diritti riservati. rivolgendosi al Responsabile dati della Segreteria del Premio nella persona della Dott.ssa Lucilla Cremoni ([email protected]). Testi e immagini non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, senza il CON IL PATROCINIO DI consenso scritto dell’Editore. Ministero Ministero dei Beni e delle dell’Istruzione, Attività Culturali Università e Ricerca Franco Turcati Adv

$AL  LA #.! Ò AL FIANCO DEGLI IMPRENDITORI PER RAPPRESENTARLI NEI RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E PARTI SOCIALI >ۜÀ>Àiʈ˜Ê«Àœ«Àˆœ Ãi˜â>ÊiÃÃiÀiÊ܏ˆ° #ON LA #.! GLI IMPRENDITORI TROVANO TUTTE LE RISPOSTE PER LA GESTIONE DELLA PROPRIA IMPRESA #.! Ò IL PUNTO DI INCONTRO E DI CONFRONTO CON I COLLEGHI DEL PROPRIO SETTORE UN RIFERIMENTOCHEPROSEGUEANCHEPERGLI IMPRENDITORI PENSIONATI 0ER QUESTO  MILA IMPRENDITORI IN )TALIA PIá DI  MILA IN 0IEMONTE SCELGONO OGNI ANNO DI ASSOCIARSI ALLA #.!

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