A Verrua Savoia C'è La Più Importante Colonia
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Michelangelo Carta Editore direttore responsabile Nico Ivaldi [email protected] Anno IV - n° 6 Luglio/Agosto 2009 Questo mese: ■ Il Museo d’Arte Orientale Tra recupero urbano e mediazione culturale ■ Il GSS Torino Gli 80 anni di successi del Gruppo Sportivo Sordoparlanti piemontesi ■ 99 click + 1 Ad Asti il Fondo Giov-Anna Piras espone cento scatti leggendari dei più grandi fotografi del Novecento A Verrua Savoia c’è la più importante colonia riproduttiva di “topi volanti” del Piemonte. Circondati da cupe leggende, sono invece animali effi cienti e utilissimi ALESSANDRIA ASTI BIELLA CUNEO NOVARA TORINO VERBANO CUSIO OSSOLA VERCELLI CAMERE DI COMMERCIO. UN INGRESSO PRIVILEGIATO ALL’ECONOMIA REGIONALE. UNIONE CAMERE COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA DEL PIEMONTE Via Cavour 17 - 10123 Torino - Tel. +39 011 5669201 - Fax +39 011 5119144 Rue du Trône 62 - 1050 Bruxelles - Tel. +32 25500250 - Fax +32 25500259 www.pie.camcom.it Piemonte mese In questo numero 3 ParliamoPiemonte e una delle cento in Italia le Cimena, mentre in lontananza, di... affi liate alla Federazione Sport Sordi volgendo lo sguardo verso Torino, Chiamarlo solo gestore è riduttivo. Italia. Una di quelle, tra l’altro, che svetta severa la Basilica di Superga. Gaetano Renda non è solo a capo conta il maggior numero di disci- Lunghi filari di alberi la costeggia- della società che gestisce alcune sale pline sportive e di trofei conquistati no e il suo scorrere lento si confon- cinematografiche di Torino, ma è (Michela Damasco, p. 10) de con le acque della Sturella, anti- soprattutto un manager illuminato co ramo del Po. È la Gora del Moli- e un appassionato cinefi lo. Avvalen- Appuntamento al bar del paese, no di Brandizzo (Marianna Sasa- dosi di una delibera comunale, fi n dal quello vicino alla chiesa, l’unico nelli, p. 14) 2005 è stato il primo ad introdurre la che c’è. Un insolito vento estivo ristorazione nelle sue sale e salette solleva la terra rossa del campo di Gli occhi di Felice Piacenza sembra- per leggere o ascoltare musica. Oggi tamburello al di là della strada. Non no posarsi sulla Valle dei Rododen- Renda è a capo di Arthouse, la nuova si vedono macchine passare e tutti dri e poi superarla, per osservare associazione di cinema torinesi usci- si conoscono a Castelferro. A fare l’intero Biellese e il Monviso. Dagli ti dall’Agis e che difende i diritti delle gli onori di casa è Simone Gandini, anni ’50, il busto in bronzo dell’im- N o n sisi haa piccole sale di periferia (intervista di 31 anni, ingegnere, rimettitore della prenditore funge da nume tutela- maimmai unauna secosecon-n- Nico Ivaldi, p. 4) squadra locale di tamburello (Ilaria da possibiltà di fare una prima Leccardi, p. 11) impressione, diceva una vecchia Giorgio Conte, asti- pubblicità, e bisogna dire che giano, ha condiviso La rocca di Verrua il MAO, cioè il Museo d’Arte con Paolo la passio- Savoia domina la Orientale di Torino, inaugura- ne per il jazz, gli pianura risicola e da to il 5 dicembre 2008, se la cava studi di giurispru- secoli guarda tutti benissimo. La sede del museo è denza e la profes- dall’alto. A inizio l’aggiunta più recente a quella sione di avvocato, Settecento fu uno trasformazione urbana che ha nonché l’abbando- degli ultimi baluardi cambiato totalmente la faccia no della toga per piemontesi durante il del Quadrilatero Romano. dedicarsi interamen- lungo assedio france- (Lucilla Cremoni, p. 18) te alla musica, oltre se. Chissà se già allora che alla poesia e alla alla fortezza c’erano i Carlo Maria Maggia è un crea- narrativa. Insieme pipistrelli... Perché tivo che dipinge ad olio dall’età hanno firmato capo- pochi lo sanno, ma di otto anni, fotografa, progetta lavori in cui scorre, la fortezza, oltre ad giardini sperimentali ed appa- sotto l’orecchiabi- essere un bene cultu- rati decorativi per esterni; è un lità del motivo, una forza evocativa rale da recuperare, ospita la più viaggiatore dotato di una natu- struggente (Marina Rota, p. 6) importante colonia riproduttiva rale inclinazione all’esplora- di chirotteri in Piemonte (Mauro re del Parco della Burcina, 57 etta- zione; è inventore, scrittore, pilota Ci sono artisti, giornalisti, musi- Ravarino, p. 12) ri tra Pollone e Biella, eccellenza di moto e di rally, corre le maratone, cisti, attori, che per esprimere il paesaggistica e turistica di un terri- ha messo a dimora oltre un milio- proprio talento hanno deciso di torio che, sul capitolo “accoglien- ne di piante ed arbusti. Ma è anche e cambiare città. C’è chi in Piemonte za”, ha ancora tanto da imparare soprattutto un Land Artist (Barbara ci torna quando è libero da impegni (Rachele Totaro, p. 15) Biasiol, p. 20) lavorativi e chi si è trasferito defi - nitivamente. Tutti però conser- Regno: animalia, classe: amphibia, Nello stabilimento astigiano che vano ricordi della nostra regione, ordine: anura, famiglia: ranidae. Più tra la fine dell’Ottocento e i primi prevalentemente positivi; abbia- semplicemente, rane. Di loro si pensa decenni del Novecento fu il magaz- mo pensato di raccontarli, inizian- di sapere tutto: già alle elementari zino dello storico Birrificio Metzger do con Luca De Gennaro e Flavio se ne studia il ciclo vitale. E invece e in annni recenti è stato oggetto di Arboit, voci di Radio Capital (Gior- in Italia l’ignoranzal’ignoranza rristrutturazioneistru e recu- gio Silvestri, p. 9) è uno ddeiei ppero funzionale, ha prin- sesede il Fondo Giov- cipali AAnnan Piras. E fino al fattori 26 sesettembret presenta che le cecenton scatti leggendari sta facen-n- dei più grandi fotogra- È possibile descriverla come un do scompari-mpari- fi ddelel Novecento (Irene lungo percorso che scorre paral- re. Mettendoendo in peri- peri- SibonaSibona, pp. 21) lelo al Po; sulla destra sfilano le colo anche la tradizione culinaria colline di Gassino e San Raffae- (Giulia Dellepiane, p. 17) Sarà pure silenzio, per certi versi. Ma il Gruppo Sportivo Sordopar- lanti di Torino di cose da dire ne . 1961 (Gelatin silver print ha eccome, dato che quest’anno compie ottant’anni. Nato nel 1929, Lula, dintorni è una delle più antiche società del Franco Pinna, Anno V - numero 6 4 L’intervista Luglio/Agosto 2009 Intervista di Nico Ivaldi pranzo Venga nel a Chiamarlo solo gestore è riduttivo. e ti toccava tornare il gior- Gae tano Renda, calabrese cinquanta- no dopo per fi nire di vedere cinquenne, volto alla Mickey Rourke, il fi lm. merciale, molti fi lm erano trasmessi Avevo un accordo con la compagnia non è solo a capo della società che ge- E quando hai iniziato a lavorare per sul piccolo schermo. Però, pur nelle di Assemblea Teatro. Qui portai per stisce alcune sale cinematografi che il cinema? diffi coltà e nel tantissimo lavoro, ab- la prima volta in Piemonte “The Ro- di Torino (Centrale, Due Giardini, Mi trovavo già in Piemonte - erano biamo vissuto anni di grande diverti- cky Horror Picture Show” con una Fratelli Marx), ma è soprattutto un gli anni Settanta - e alcuni miei ami- mento, passione e creatività. piccola compagnia. Gestivo anche il manager molto illuminato. Avvalen- ci avevano messo in piedi un teatro- Come ricordi gli anni dei Punti Verdi cinema Giardino, che ora è il Due dosi di una delibera comunale, fi n dal tenda a Bra che si chiamava Spazio e delle arene estive? Giardini, in via Monfalcone, all’epo- 2005 è stato il primo ad introdurre la Blu. Facevamo musica, teatro e na- Fu una stagione irripetibile. Erano ca ancora monoschermo. Si faceva ristorazione nelle sue sale: dehors e turalmente cinema. Subentrai a uno anni in cui l’amministrazione co- una programmazione d’essai per al- tavolini, bottiglie di vino e prodotti dei due titolari, morto improvvisa- munale di Torino investiva in questi cuni giorni la settimana, e cinema tipici. Ma anche salette a disposizio- mente, proprio quando, a causa di progetti popolari. Avevamo allestito popolare il fi ne settimana. ne per chi vo- una fortissima nevicata, il tendone un’arena a Palazzo Reale e i cinema E dopo lo Statuto, che successe? glia sfogliare crollò. Mi piacque l’idea di ripartire itineranti nei parchi, al Rignon, al- Molti cinema chiusero, le normati- Da qualche anno un quotidia- dalle macerie. la Tesoriera, alla Pellerina. Proprio ve diventarono più severe, bisognava Gaetano Renda ha no, leggere un E lo Spazio Blu fu ricostruito? alla Pellerina la proiezione del fi lm adeguarsi. Nel 1985 abbiamo rileva- aperto le sue sale al libro, ascolta- No, il tendone ormai era irrecupera- “Gandhi”, vincitore di molti Oscar, to il vecchio cinema Po, l’abbiamo cibo, ai vini e ai libri. re musica. In bile. Lo abbiamo venduto ad un cir- fu vista in una sera da seimila per- ristrutturato, e fatto rinascere come Un gradimento più Renda è cense austriaco che lo avrebbe utiliz- sone, un qualcosa di incredibile. Fa- King Kong. Poi nacquero le multi- anche un ap- zato come ricovero per gli animali. cemmo anche i primi esperimenti in sale: a Torino la prima fu il Charlie testimoniato da passionato ci- E la prima esperienza di gestione di un dolby stereo non ancora perfetto Chaplin di via Garibaldi che anticipò oltre centomila nefilo con un una sala? con “Apocalypse Now”. di qualche giorno l’apertura dell’Eli- spettatori ogni anno. fiuto partico- Con altri soci abbiamo rilevato due Di cosa ti occupavi quando bruciò lo seo. Con i nostri piccoli cinema su- I suoi nemici lare per quel- cinema a Nichelino e uno a Monca- Statuto nel febbraio del 1983? bimmo batoste non indifferenti, ma le pellicole lieri. La crisi si faceva sentire anche Gestivo il cinema-teatro Smeraldo in il nostro lavoro è sempre stato di alti sono le multisale, che potrebbe- perché, con l’avvento della tivù com- via Tunisi, dove ora c’è un discount.