Breve Storia
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P. Tarcisio Agostoni BBRREEVVEE SSTTOORRIIAA ddeeii MMIISSSSIIOONNAARRII CCOOMMBBOONNIIAANNII DDEELL CCUUOORREE DDII GGEESSUU SSeeccoonnddaa PPaarrttee 11997799 -- 22000033 BREVE STORIA DEI MISSIONARI COMBONIANI DEL CUORE DI GESÙ P. TARCISIO AGOSTONI SECONDA PARTE 1979 - 2003 253 CAPITOLO SEDICESIMO Dodicesimo Capitolo Generale - periodo dal 1979 al 1985 DODICESIMO CAPITOLO GENERALE (ROMA 1979) Questo Capitolo ebbe luogo a Roma e fu diviso in due sessioni: I Sessione: 22 giugno al 3 agosto II Sessione: 20 agosto al 5 ottobre I membri del Capitolo erano 79. Per i membri dell’Istituto dobbiamo distinguere: Prima della riunione Vescovi Preti Fratelli Scolastici Totale FSCJ 12 1.123 296 132 1.565 MFSC 3 120 72 8 203 Dopo la riunione 15 1. 243 368 140 1.768 Atti del Capitolo La Riunione: vedere Capitolo 15,2 Relazioni: Si riferiscono al periodo 1975-1979. abbiamo già descritto quanto successo allora. Dibattito ed approvazione della “ Regola di Vita” 1979. La bozza fu preparata da una commissione appositamente nominata. Questa Regola di Vita fu aggiornata dopo la pubblicazione del diritto Canonico del 1983. Questa è la Regola di Vita del 1988 Elezioni P. Salvatore Calvia. Superiore Generale P. Alois Eder, Vicario Generale Fratel Enrico Massignani (rieletto) P. Francesco Pierli P. Gianfranco Masserdoti P. SALVATORE CALVIA - Berchidda (Sardegna) 1924. Fu ordinato il 6 aprile a Roma dove prese la Licenza in Teologia presso l’Università Urbaniana. Destinato allo studio dell’arabo, visse a Zahle nel Libano per 6 anni dove aiutò i nostri confratelli a studiare quella lingua. (1949-1955). In seguito, dopo essersi recato in Inghilterra ad imparare l’inglese e fatta esperienza nel Sud Sudan (1955-1958) andò in Egitto (1958- 1969). Gli egiziani ammiravano il modo in cui parlava l’arabo classico. Nel 1969 dopo aver partecipato al Capitolo come Delegato dell’Egitto, fu nominato Segretario Generale e poi, due anni più tardi, fu anche nominato Assistente Generale fino al 1975 quando tornò in Egitto come Superiore della Delegazione. Fra le sue mansioni vi era la gestione della grossa scuola di Helouan e in seguito fu direttore delle Pontificie Opere Missionarie (POM) fino al 1979 quando divenne Superiore Generale fino al 1985. Durante questo periodo la causa per la Beatificazione del Beato Daniele Comboni fece passi da gigante. Ebbe anche un ruolo importante nelle celebrazioni del 1981 per la commemorazione dei cento anni dalla morte del nostro Fondatore. La sua umiltà e mitezza furono d’aiuto nel consolidamento della Riunione 254 con il MFSC che era stata approvata e conclusa, proprio all’inizio del suo mandato. Tornò poi in Egitto ad Helouan e in seguito al Cairo. Oltre a conoscere l’inglese e l’arabo, parla fluentemente anche il francese e lo spagnolo. Attività e commenti sul periodo 1979-1985 In generale, se confrontato con gli anni precedenti (1965-1979) questo fu un periodo relativa- mente calmo, come è normale in tutti i corpi viventi, però, nuovi problemi erano in agguato: La Riunione con la Provincia di lingua tedesca, stava procedendo bene. In questo periodo solo un membro del MFSC lasciò l’Istituto perché non approvava il modo in cui era avvenuta la riunione. All’interno dell’Istituto, la tendenza a diventare intercontinentale è in aumento, con tutti i vantaggi e svantaggi che comporta; alcuni sembrano ignorare questa tendenza fino a farla diventare un elemento di spaccatura (vedere relazione del Consiglio Generale al Capitolo del 1985). Vi sono segni positivi di una crescente identità all’interno dell’Istituto, principalmente attorno alla personalità deli Comboni. Vengono promossi corsi e diverse pubblicazioni: ciò nonostante alcuni membri dell’Istituto rimangono indifferenti: L’individualismo nelle comunità e di conseguenza anche nell’apostolato è piuttosto comune. Per alcuni gruppi, la dovuta importanza data alle Chiese locali significa marginalizzare l’identità Comboniana. La Regola di Vita che è struttura portante per potersi identificare con l’Istituto non viene letta né meditata a sufficienza, specialmente a livello di comunità locale. Nei ritiri annuali, ci si sofferma solo marginalmente su questo argomento, con il risultato che la Regola di Vita non è di aiuto nel nutrire la spiritualità dei nostri membri. Ciò non di meno, un certo numero dei nostri confratelli individualmente la leggono, la meditano e si attengono a quanto in essa esposta. Non sempre è capito il significato del nostro Carisma. La spiritualità è parte essenziale del Carisma, della nostra identità. Dire che il nostro Carisma è ‘ad gentes‘ senza includervi la spiritualità è una visione parziale e riduttiva del Carisma. L’individualismo e l’inesperienza provocano una confusione poco salutare sul significato dell’evangelizzazione, la promozione umana e l’animazione missionaria. Ci sono stati segni positivi riguardanti il crescente interesse per la preghiera comunitaria: alcuni confratelli hanno provato altre esperienze di preghiera, anche con l’aiuto di movimenti ecclesiali. Nonostante ciò la stragrande maggioranza non presta ancora abbastanza attenzione alla preghiera personale con tutte le conseguenze che ne derivano per la vita consacrata. Il Consiglio generale ha fatto del suo meglio per rimediare a tale situazione con corsi di formazione permanente. Nel 1984 si pubblica la seconda edizione del Direttorio Generale della Curia. Apertura della promozione vocazionale in Polonia negli anni 1984-1985, in Cile nel 1984. Formazione di base Le case di formazione hanno i loro direttori e la carta della comunità. Si continuano a tenere numerose assemblee a vari livelli, anche per l’animazione missionaria. Quello che è difficile è la selezione e la preparazione dei formatori, soprattutto per il fatto che ne servono un gran numero. Le assemblee non sempre valutano le decisioni prese in precedenza, spesso non prendono decisioni che migliorano la situazione, anzi, agiscono in deroga a quanto già stabilito. La relazione del Consiglio Generale al Capitolo del 1985 afferma: “ Ci sembra, tuttavia, che il follow-up non sia stato sufficiente, forse a causa di mancanza di conclusioni realistiche e concrete, nonché per mancanza di supporto e continuità. Mancavano intermediari a livello provinciale.” Nuovi Postulati vengono aperti nelle missioni: Ecuador nel 1982, Togo e Kenia nel 1983, Malawi nel 1985. Scolasticati per Fratelli o CIF a Nairobi nel 1982 e Kinshasa nel 1984. Ciò sembra indicare la necessità di fare animazione missionaria su scala più grande nei territori missionari. I Seminari Minori in Brasile, Italia, Spagna vengono chiusi a poco a poco. 255 La Formazione permanente Le specializzazioni in questo periodo, furono pianificate più efficacemente in vista delle reali necessità della Congregazione e delle missioni. Così in questo sessennio vi furono: 6 tesi di dottorato; 10 Licenze; 4 Diplomi Universitari; 12 corsi che portano a Diplomi di diverso tipo. Fin’ora la formazione permanente funziona bene a livello strutturale, ma vi sono dei problemi a livello personale specialmente per alcuni Superiori locali. Il Centenario del Comboni e il progresso nella Causa della sua Beatificazione, nonché i due corsi monografici del 1979 e del 1984 aumentano l’interesse sul significato del Carisma del Comboni e della Congregazione. Si guarda alla spiritualità del Cuore di Gesù da diversi punti di vista (vedere “ Il Cuore Trafitto del Buon Pastore “ di p.Pierli, EMI 1985). La continuazione della crisi Nella relazione del Consiglio Generale al capitolo del 1985 leggiamo: “Il fenomeno dei confratelli che lasciano la Congregazione esiste ed è serio. Forse, illudendoci che si sarebbe arginata, non le abbiamo dato la dovuta attenzione, specialmente per quanto riguarda la formazione permanente.” Riportiamo qui una tabella, separando gli anni 1986 e 1987 per poter confrontare le percentuali di coloro che lasciano la Congregazione con i nuovi professi: Prof. Totale Differenza Padri Scolastici Fratelli % Uscite 1980 - 85 265 94 +164 26 52 16 39% 1986 40 17 +13 2 12 4 43% 1987 34 14 +13 - 12 1 41% TOTALI 339 125 +205 28 75 27 Annotazione: Mentre nel periodo 1970-1979 sia le richieste che le concessioni di laicizzazione da parte dei sacerdoti erano di numero maggiore, 57 su 84, dal 1980 prevalse l’incardinazione, 34 su 65, che indicherebbe la mancanza dell’identità Comboniana. La politica della Santa Sede è difatti cambiata; durante il Pontificato di Papa Paolo VI le dispense venivano concesse soprattutto a fatto compiuto, cioè una volta che convivessero. Però, verso la fine del suo pontificato il Papa stesso ebbe dei dubbi a proposito di questa politica. Fu fatto notare che non vi erano dispense per il Matrimonio se si eccettua l’annullamento (in caso della non esistenza di un valido matrimonio); si doveva seguire lo stesso criterio per quanto riguardava il sacerdozio, cioè accordare la dispensa solo a coloro che dimostravano che la loro Ordinazione, per qualsiasi motivo, non fosse valida. Comunque, la dispensa viene concessa anche a sacerdoti di una certa età (50 anni) che si siano accollati le responsabilità di una famiglia ed in particolare debbano educare eventuali figli. Oltre a coloro che se ne andarono, ci furono diversi confratelli che si trovavano al di fuori della comunità: nel 1987 ce ne erano 40; nel 1990, 46; nel 1994,56; nel 2000, 134. Questi casi sono aperti a diverse soluzioni, incluso un eventuale rientro nella comunità, il che, a dire il vero, accade molto di rado.. Sviluppi nell’Animazione Missionaria Vengono aperti dei centri in Polonia e in Cile nel 1984 e nel 1985. Nel 1981 a Roma si tiene un Congresso internazionale di Studi Africani, “ L’Africa all’epoca di Comboni” per ricordare il centenario della sua morte ed il 150° anniversario della sua nascita. Fu pubblicato un numero unico “Daniele Comboni nel Centenario dalla sua morte” contenente messaggi del Papa, della Conferenza Episcopale, dei nostri confratelli esperti in materia, e di altre personalità di spicco. Nel suo discorso d’apertura alla Conferenza Episcopale del Sudan il 30 settembre 1981 Papa Giovanni Paolo II disse: 256 “ Il centenario della morte del Comboni è diventato di per se, un “ simbolo di speranza” nel Sudan.