C 11 Relazione Pdr.Pdf
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P i a n o d i G o v e r n o d e l T e r r i t o r i o d e l C o m u n e d i M a c c a g n o – C 11 R e l a z i o n e P i a n o d e l l e R e g o l e INDICE C11.0 INTRODUZIONE C11.0.1 IL PIANO DELLE REGOLE pag. 1 C11.0.2 ELABORATI DEL PIANO DELLE REGOLE pag. 1 C11.2 LA QUALITA’ C11.2.1 OBIETTIVI DI QUALITA’ DEL PIANO pag. 2 C11.2.2 OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’ DEL PIANO pag. 4 C11.2 I NUCLEI STORICI C11.2.1 APPROFONDIMENTI pag. 5 C11.2.2 PERIMETRAZIONE NUCLEI STORICI pag.11 C11.2.3 STUDI SUCCESSIVI pag.12 C11.2.4 AREE DI INTERESSE ARCHEOLOGICO pag.13 C11.2.5 ALLEGATO: ABACO NUCLEI ANTICHI TIPI EDILIZI P.R.G. PREVIGENTE pag.17 C11.3 PAESAGGIO C11.3.1 INDAGINE PER IMMAGINI: AMBITI DEL TESSUTO URBANO pag.18 C11.3.2 INDAGINE PER IMMAGINI: PUNTI PANORAMICI pag.21 C11.3.3 INDAGINE PER IMMAGINI: CONI VISUALI CHE SCATURISCONO DAI PUNTI PANORAMICI pag.22 C11.3.4 INDAGINE PER IMMAGINI: I TRATTI DI STRADA PANORAMICA pag.23 C11.3.5 INDAGINE PER IMMAGINI: LE ZONE DI SENSIBILITA’ PAESAGGISTICA pag.24 C11.3.6 INDAGINE PER IMMAGINI: I PERCORSI PEDONALI PANORAMICI O DI INTERESSE STORICO/ARTISTICO E CULTURALE pag.25 C11.3.7 INDAGINE PER IMMAGINI: GLI AMBITI DI RILIEVO STORICO ARTISTICO (EMERGENZE-MONUMENTI) pag.27 C11.3.8 INDAGINE PER IMMAGINI: LE PRINCIPALI AGGREGAZIONI INSEDIATIVE DI ORIGINE RURALE DI ANTICA FORMAZIONE POSTE NELL’AMBITO DEL TERRITORIO COMUNALE pag.28 C11.3.9 INDAGINE PER IMMAGINI: LE ANALISI DELLE CRITICITA’ E DEGLI INDIRIZZI PER LA SALVAGUARDIA, SIA DEL PAESAGGIO, CHE DELLA RICONOSCIBILITA’ DI MARGINE DEI NUCLEI STORICI pag.29 C11.3.10 ALLEGATO: SCHEDE RILIEVO CENTRI STORICI pag.30 C11.3.11 ALLEGATO: SCHEDA TIPO DI RILIEVO DEL PATRIMONIO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO DI VILLE, PARCHE E GIARDINI DEL COMUNE DI MACCAGNO (VA) pag.34 I n g. F r a n c o L u r a s c h i A r c h. E l i a n a C e r v i n i A r c h. F r a n c e s c a P o r f i r i A r c h. S i l v i a P o z z i A v v. L u c i a n a G r e c o S e d e o p e r a t i v a: v i a D e N o t a r i s, 2 V e n e g o n o S u p e r i o r e - V A t e l. 0 3 3 1 8 5 8 6 1 9 e-m a i l i n f o @ l u r a s c h i f r a n c o . i t 1 P i a n o d i G o v e r n o d e l T e r r i t o r i o - C o m u n e d i M a c c a g n o – C 1 1 R e l a z i o n e P i a n o d e l l e R e g o l e C11.0 INTRODUZIONE C11.0.1 IL PIANO DELLE REGOLE E’ l'atto deputato al “governo” del territorio urbano consolidato, no n ha termini temporali di validità, resta sempre modificabile ed ha carattere prescrittivo e vincolante, con effetti diretti sul regime giuridico dei suoli. Il PdR concorre alla realizzazione degli obiettivi del DdP relativi alla definizione di un assetto urbanistico coerente con gli aspetti insediativi, tipologici e morfologici e al miglioramento complessivo della qualità del paesaggio urbano ed extraurbano. Definisce le norme di attuazione delle previsioni contenute nel PGT sotto il punto di vista urbanistico, lasciando ad altri regolamenti - edilizio, polizia idraulica etc. - il loro compito normativo specifico. In particolare, individua e definisce le norme e le prescrizioni relative agli ambiti del tessuto urbano consolidato, comprese le aree libere intercluse e di completamento, agli immobili assoggettati a tutela, alle aree ed edifici a rischio di compromissione e degrado, alle aree a pericolosità e vulnerabilità idrogeologica–geologica–sismica, ai nuclei di antica formazione, ai beni ambientali e storico–artistico–monumentali, alle aree agricole, aree di non trasformazione. C11.0.2 ELABORATI DEL PIANO DELLE REGOLE Il Piano delle Regole è costituito dai seguenti elaborati: 1. C01 Azzonamento scala, 1:5000 2. C02 a,b,c Azzonamento, scala 1:2000 3. C03 a,b,c ,d Centri Storici, scala 1:500 4. C04 a,b,c Carta dei Vincoli, scala 1:2000 5. C05 a,b,c Carta Sensibilità Paesaggistica dei luoghi, Carattere del paesaggio e repertorio dei beni, scala 1:2000 6. C06 Carta di Sintesi 7. C07 Carta dei Vincoli Geologici 8. C08 Carta di fattibilità delle azioni di Piano con sovraimposta ala zonizzazione sismica del territorio comunale 9. C09 Carta della Pericolosità sismica locale 10. C10 Carta dei dissesti aggiornata con legenda uniformata P.A.I. 11. C11 Relazione 12. C12 Norme i n g. F r a n c o L u r a s c h i a r c h. E l i a n a C e r v i n i a r c h. F r a n c e s c a P o r f i r i a r c h. S i l v i a P o z z i a v v. L u c i a n a G r e c o s e d e o p e r a t i v a: v i a D e N o t a r i s, 2 V e n e g o n o S u p e r i o r e - V A t e l. 0 3 3 1 8 5 8 6 1 9 e-m a i l: i n f o @ l u r a s c h i f r a n c o . i t 1 P i a n o d i G o v e r n o d e l T e r r i t o r i o - C o m u n e d i M a c c a g n o – C 1 1 R e l a z i o n e P i a n o d e l l e R e g o l e C11.2 LA QUALITA’ C11.2.1 OBIETTIVI DI QUALITA’ DEL PIANO Dall’analisi del territorio comunale, si può affermare che la dimensione urbana risulta essere notevolmente dilatata a partire dalla fine degli anni '50, assumendo connotazioni estranee al lessico tradizionale (conoide del Giona, sviluppo delle frazioni attorno ai nuclei antichi). La simultaneità delle azioni e la loro rapidità di esecuzione hanno impedito il costituirsi di un'immagine urbana unitaria, compatta e stabile nel tempo. In questo scenario, non bisogna però osservare spaventati il disordine, sostanziale o apparente, ma cercare di individuare i tratti di un ordine diverso. Occorre prendere atto che si è sviluppata una nuova domanda, da un'utenza affatto immemore della propria storia e inesorabilmente proiettata nel futuro. Il Piano di Governo del Territorio affronta il tema dell'abitare, adottando il punto di vista del cittadino e quello della qualità diffusa. Si possono trovare adesioni, alleanze, consapevoli partecipazioni da parte di tutti i cittadini per fare della costruzione della città quel fatto corale che è stato in ogni epoca storica, espressione dei bisogni, delle aspirazioni, in sintesi della cultura del tempo. Il dinamismo dell’età contemporanea ha travolto l’antico assetto polare del territorio, ha rotto i confini tra città e campagna ed ha innescato un processo irreversibile di diffusione pluridirezionale dell’insediamento. La centralità perde il suo significato classico di riferimento univoco e acquisisce quello di uno dei possibili riferimenti di un sistema aperto di relazioni. I nuclei storici, in tale contesto, escono dal loro forzato isolamento e sono chiamati ad essere partecipi di una realtà più ampia con ruoli e funzioni adeguati alle nuove esigenze. Gli spazi aperti, l’ambiente naturale cessano di essere altro rispetto al costruito e ne diventano a tutti gli effetti parte integrante. Evidentemente le maglie della struttura urbana tradizionale sono diventate troppo strette per soddisfare i nuovi bisogni; si è sentita la necessità di nuove modalità di organizzazione e gestione dello spazio, che muove dalla profonda trasformazione in atto dei comportamenti collettivi. Il disordine ricrea un ordine nuovo: si sono sviluppate realtà episodiche, slegate l’una dall’altra, ma non per questo prive della possibilità di rintracciarvi segni di coerenza interna, di congruenza tra tessuto sociale, struttura economica e tipologia insediativa. A tale proposito si cita l’area urbanizzata che insiste sul conoide del Giona: area ormai consolidata che presenta caratteristiche di pregio, anche negli episodi di verde privato, seppur suscettibile di interventi circoscritti di riqualificazione del tessuto urbano consolidato sparso, mediante strumenti di governo improntati alla riqualificazione. Anche l’esistenza, all’interno del tessuto edificato, di aree libere sottoutilizzate vanno intese come potenzialità di riqualificazione interne. Col finire degli anni '80 sono venute meno le spinte espansionistiche iniziali (l’esplosione demografica, il boom economico, ecc.) e ha preso il via un nuovo corso: la domanda da quantitativa si è trasformata in qualitativa.