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Il Frate del Borgo resta nella storia della cultura per aver scritto e, in gran parte pubblicato, testi di grande importanza per lo sviluppo delle matematiche [...]

LUCA PACIOLI

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e celebrazioni del cinquecen- “Far da conto, che fatica... tenario della morte di – nato a Borgo San ma che passione!” lSepolcro tra l’ottobre del 1446 e l’ottobre del 1448; morto forse nella sua città natale tra il 15 aprile e il 6 luglio del MAESTRO 1517 – si annunciano ricche di eventi di grande valore scientifico e culturale. oltre DI CONTABILITÀ – ad alcune significative pubblicazioni (1) , sono MATEMATICO – previsti: un convegno internazionale itine - rante (2) , un Seminario sul De Divina FILOSOFO Proportione (3) , una Giornata di studio ad Ritratto di assisi (4) e importanti iniziative che coinvol - Anni fondamentali quelli trascorsi Luca Pacioli geranno università e accademie, studiosi e con allievo docenti, scuole ed allievi, appassionati di a Venezia: per l’approccio agli usi (1495) contabilità e di storia delle matematiche, e alle regole della “mercatura” Jacopo de ’ B arBari filosofi della natura (5) . (Venezia, 1450 circa- (la cosiddetta “maniera venezia - 1516 circa, Regione La vita di Luca pacioli disegna il p rofilo na”); per gli studi di matematica di Bruxelles) culturale e professionale di un uomo del rinascimento, capace di parlare ai tecnici, alla Scuola di Rialto [...] Napoli , M useo di CapodiMoNte agli artisti, agli uomini dei mestieri e delle Il giovane accanto botteghe e nello stesso tempo agli intel - al frate potrebbe lettuali delle università, ai dotti maestri di di Matteo Martelli essere Guidobaldo latino, di teologia, di medicina e di diritto. da Montefeltro Un giovane studioso pacioliano, argante

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sono suoi allievi. Ma il giovane Luca va anche lui a scuola, alla Giudecca: è allievo del noto maestro di matematica domenico Bragadino. anni fondamentali quelli trascorsi a Venezia: per l’approccio agli usi e alle regole della “mercatura” (la cosiddetta “maniera veneziana”); per gli studi di matematica alla Scuola di rialto; per il coinvolgimento emotivo nel processo di rivoluzione culturale che la stampa a caratteri mobili provoca in città. Si pensi che soltanto l’editore Manuzio pubblica 132 libri, di cui 34 classici latini e 39 greci, 8 in volgare italiano, 20 in latino di autori contemporanei, 18 manuali scolastici. Senza dire di paganino de paganini che edita le maggiori opere di pacioli: nel 1494 la Summa , nel 1509 il De e gli Elementi di euclide. Nel 1470 Luca lascia la città lagunare, ma a Venezia torna nel 1494 per la pubblicazione della Summa , forse tra il 1499 e il 1500 in fuga da Milano insieme al suo allievo e sodale , e nel 1508, anno in cui, l’i1 agosto, lo troviamo nella chiesa di San Bartolomeo di rialto, dove tiene una lezione sul V libro degli Elementi di euclide. Nella città della sua prima forma - zione, nel biennio 1508-1509, lavora agli scritti più importanti della sua maturità scientifica e progetta la pubblicazione, come testimonia la supplica al doge (7) del 19 dicembre 1508, sia del De Divina Proportione , effettivamente edito nel 1509, sia del De viribus quantitatis (mai pubblica - to dal Frate in vita) e del De ludo scacho - rum , il cui manoscritto è andato perduto: ciocci (6) , ha parlato giustamente di Il Frontespizio solo recentemente (2006) è stato ritrova - “ponte”, costruito consapevolmente dal De Divina to da duilio contin “fra una miriade di bei Frate del Borgo, tra la cultura degli uni - Proportione libri e documenti storici nella Fondazione versitari e dei dotti, degli uomini che scri - (ed. a stampa, 1509) (8) vevano in latino, e la cultura dei tecnici, coronini cronberg di Gorizia” e pub - che frequentavano le scuole d’abaco, non blicato a Sansepolcro da aboca nel 2007. quelle di grammatica. Le “peregrinazioni” vedono il Maestro Luca perde ben presto il padre delle matematiche attraversare la (Bartolomeo), nel 1459; è adottato dalla penisola, spostarsi da una città all’altra, famiglia dei Befolci che lo avvia allo studio insegnare in scuole d’abaco e università, e alla mercatura; frequenta la scuola di incontrare gli uomini più rappresentativi grammatica in Via della Fraternita, a Borgo dell’arte e della cultura del rinascimento. San Sepolcro, allievo del maestro Matteo di il Frate del Borgo nei cinquant’anni a Ser paolo, traduttore in latino del mano - cavallo tra il secolo XV e gli inizi del XVi scritto De prospectiva pingendi di piero della vive da protagonista nelle città e nelle Francesca; va a Venezia (1466) e vi resta corti italiane del tempo, scrive trattati e fino al 1470 a studiare e insegnare. traduce scritti scientifici, cura direttamen - i figli del mercante antonio rompiasi te la stampa di opere che saranno lette e studiate in italia e nel mondo a partire dal

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cinquecento, e diventeranno pietre milia - De ludo Bologna, Milano, Venezia). ri della cultura matematica e scientifica scachorum il Matematico del Borgo, entrato della modernità nei paesi europei ed aboca Museum, nell’ordine dei Frati Minori Francescani extraeuropei. ritenuto da sempre “il sansepolcro, 2007 (1470-71), studia teologia e matematica, padre della ragioneria”, Luca pacioli oggi è insegna nelle scuole d’abaco, in quelle pala - considerato un intellettuale di primo tine e nelle università, stringe rapporti di piano nella definizione di una moderna amicizia e di condivisione culturale con concezione del mondo basata su parame - alcuni grandi intellettuali e artisti del tempo tri matematici e regolata sui principi della (da piero a , da “divina proporzione”. Leonardo a dürer) (9) Tra il 1470 e il 1471 Gli ultimi trent’anni del Quattrocento vive a roma in casa di Leon Battista per Luca sono ricchi di esperienze, di alberti, il cui insegnamento si riscontra incontri, di studi, di scritti. il magistero nel trattato sull’architettura inserito, pacioliano conquista i centri della cultura insieme Compendio , nel libro a stampa del del tempo (roma, Napoli, perugia, Firenze, 1509 ( De Divina Proportione ). a perugia

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insegna a più riprese: dal 1477 al 1480, dal Compendium gna matematica e scrive il Compendium de 1486 al 1488; e agli studenti perugini dedi - de divina divina proporzione (I1) . Ma i viaggi e i trasfe - ca il trattato che anticipa la Summa (10) . in proportione rimenti da e per il Borgo non finiscono varie circostanze lo troviamo a Urbino: (1498) con la fuga da Milano, in compagnia del forse nel 1472-74, poi nel 1494 prima di Bibliothèque Vinciano, all’arrivo dei francesi (1499). recarsi a Venezia per la stampa della publique et anche i primi anni del cinquecento, universitaire di Summa (pubblicata il 10 novembre); a Ginevra (ms. fino al 1517, vedono il francescano mate - Napoli, presso la corte aragonese, negli langues matico viaggiare dalla sua città a Urbino, a anni 1489-90, quando discute di architet - etrangères Venezia, a Firenze, a Bologna e risiedere tura militare con il fiorentino pier Vettori, n. 210) – miniatu - ancora una volta in roma (1514-1515), al ra: il Frate del con il capitano Gian Giacomo Trivulzio e Borgo nell’atto di tempo di Leone X. il tifernate camillo Vitelli. a Milano risiede presentare il Luca pacioli resta nella storia della cul - nel biennio 1496-99: conosce Leonardo manoscritto a tura per aver scritto e, in gran parte pub - da Vinci, gli diventa amico e maestro; par - ludovico il Moro blicato, testi di grande importanza per lo tecipa attivamente alla vita di corte, inse - sviluppo delle matematiche, per l’afferma -

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zione delle arti e delle scienze. due, tut - Il Frontespizio Summa è un’enciclopedia matematica tavia, sono le sue opere fondamentali: la della Summa scritta in volgare: la “materna e vernacula Summa de arithmetica, geometria, proportio - (ed. a stampa, 1494 ) lengua” (12) . Nell’opera sono affrontati ni et proportionalita , stampata in prima edi - temi relativi al sapere pratico e ai tipi di zione a Venezia nel 1494 da paganino de tradizione abachistica, oltre ad argomenti paganini e in seconda a Toscolano nel di fondazione teorica delle conoscenze 1523 dallo stesso editore, è l’opera che matematiche. Lo scopo dell’autore è ha consacrato il Frate del Borgo come sostanzialmente didattico. È il docente padre della contabilità. Suddivisa in due che illustra ai lettori l’aritmetica, l’algebra, parti – la prima dedicata all’aritmetica e la contabilità, la geometria. L’Xi Trattato all’algebra, la seconda alla geometria – la della iX distinzione è dedicato all’illustra -

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deve essere quello “licito” e eticamente sostenibile, illustra i tre libri principali: 1) il memoriale; 2) il giornale; 3) il quaderno o libro mastro. La seconda opera data alle stampe e curata direttamente dall’autore è il De Divina Proportione (paganino de paganini, Venezia, 1509). Si tratta di un volume composito, in cui risultano ordi - nati alcuni testi, anche figurativi, ai quali il Frate si era dedicato fin dagli anni milane - si. il Compendium de divina proportione , ripreso dal terzo manoscritto milanese, quello dedicato a pietro Soderini, Gonfaloniere di Firenze, occupa la prima parte del volume. Segue il Tractato de lar - chitectura , ispirato all’opera di Leon Battista alberti, con richiami specifici a Vitruvio e agli artisti operanti alla corte dei Montefeltro, a Urbino. a questo punto pacioli inserisce il Libellus de quinque corpo - ribus regularibus , manoscritto di qui riportato in volgare con il titolo: Libellus in tres partiales tractatus divi - sus. prima dei 59 poliedri, stampati pren - dendo a modello i disegni di Leonardo da zione del metodo di registrazione conta - Compendium Vinci che Luca aveva portato con sé insie - bile a partita doppia ed è per questa de divina me al testo del Compendium, l’autore inse - ragione il più letto, studiato e tradotto proportione risce l’ Alphabeto Dignissimo : le lettere maiu - nelle varie lingue del mondo. il frate si (1498) scole, ispirate alla tradizione epigrafica e rivolge direttamente ai mercanti, ai tecni - Bibliothèque disegnate con la riga e il compasso, nel ci computisti perché imparino a tenere in publique rispetto dei principi della proporzione. et universitaire due opere, il De viribus quantitatis e il ordine i conti e, precisato che il guadagno di Ginevra aBoCa edizioNi

Poliedri

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De ludo scachorum , sono state pubblicate per la definizione di “norme” e “regole” postume. il De viribus è stato scritto tra il preziose “al civile et politico vivere”: per 1488 e il 1509. comprende problemi di pacioli – sottolinea Montebelli – “non esi - impronta “ricreativa” e giochi matematici ste attività umana che non abbia bisogno di e conferma il profilo del Frate come mae - matematica” e i giochi matematici “sonno stro delle “matematiche discipline” finaliz - de grande speculatione e fanse fra li giova - zate soprattutto alla formazione degli ni per acomodare loro ingegni”. il De ludo , allievi, ai giovani e agli esseri umani. come Poliedri dedicato a Francesco Gonzaga e alla con - ha osservato Vico Montebelli (13) , il Frate sorte elisabetta d’este, è stato scritto dal del Borgo concepisce la matematica, e la Frate in occasione del soggiorno a scienza in generale, “come un’attività in Mantova, quando insieme a Leonardo primo luogo utile all’uomo” (14) . anzi Luca trovò ospitalità e accoglienza nel palazzo ritiene che la matematica sia fondamentale dei Signori della città. anche in questo affascinante volume ritorna il motivo del rapporto tra matematica e giochi. Nel magistero pacioliano i giochi hanno finali - tà formative e gli scacchi, dunque, poteva - no essere finalizzati a vincere la noia e a promuovere le abilità matematiche dei giovani. come ha scritto lo studioso spagnolo esteban Hernádez-esteve (15) , “nonostante non abbia mai disdegnato l’insegnamento della matematica”, il Frate del Borgo “è stato tra le menti più illuminate e feconde – se non la più illuminata e feconda – del - l’alta matematica tra la fine del XV e l’ini - zio del XVi secolo”. in effetti, le ricerche e gli studi dell’ultimo decennio (16) non documentano soltanto interessi concen -

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trati sulla sapienza contabile del Maestro della partita doppia. certo, pacioli è cono - sciuto in tutto il mondo – e giustamente – come il “padre della ragioneria”, perché nella Summa .(i parte, iX distinzione), ma anche nei trattati scritti prima del 1494 (quelli per gli allievi di Venezia e di Zara, il trattato dedicato agli studenti perugini nel 1478), il Frate affronta tutti gli argomen - ti che potevano tornare utili all’educa - zione dei mercanti, illustra tematiche fondamentali (le società commerciali, i baratti, i cambi, le tariffe ecc.) della mate - matica commerciale, mettendo a frutto gli insegnamenti della tradizione abachi - stica, a cominciare dal Liber abaci (1202) di Leonardo Fibonacci. Grazie all’impegno delle edizioni aboca, possiamo agevolmente leggere e studiare due opere importanti come il De viribus quantitatis e il De ludo scachorum , che hanno consentito di completare l’im - magine del grande intellettuale valtiberino come espressione della società rinasci - mentale di cui egli interpreta aspirazioni, gusti e cultura. Ma, il nuovo profilo del Maestro di matematica e di filosofia è la filosofia della natura gioca nell’edizione stato ridefinito grazie agli studi sulla De Divina proportione, cit., a stampa della Divina proportione (1509) Divina proportione , e soprattutto alle ricer - Alphabeto (18) . il Frate del Borgo, in questa impor - che sull’edizione a stampa curata dallo Dignissimo, tante opera di riflessione filosofica e stesso autore nel 1509, anno in cui pub - Lettera A matematica, espone la sua visione della blica anche gli Elementi di euclide. Natura, nella quale esercitano un ruolo Nell’epoca dell’esplosione del digitale e fondamentale, insieme alle matematiche, del predominio della rete nella comuni - le arti meccaniche e quelle del commer - cazione e nelle relazioni umane, possiamo cio, le arti liberali, la giurisprudenza, la con maggiore consapevolezza misurare la medicina, la filosofia, la teologia. lungimiranza del Frate del Borgo, che tra i Nella riflessione sulla “proporzione” e primi intuisce la portata rivoluzionaria sulla “sezione aurea”, interpretando in della stampa a caratteri mobili. a Venezia, che nel secondo Quattrocento è una modo originale i canoni della cultura delle capitali europee della stampa, cura in del rinascimento, Luca pacioli si ispira prima persona l’edizione della Summa nel al Timeo di platone e propone una con - 1494 e quelle del De Divina Proportione e cezione del mondo e dell’essere, che degli Elementi di euclide nel 1509. anticipa i percorsi della scienza galileia - il Matematico del Borgo affianca il suo na: il libro dell’universo è scritto – tipografo, cura l’inserimento delle tavole sostiene il Frate del Borgo – con i che riproducono i poliedri disegnati da caratteri della geometria e con la gram - Leonardo da Vinci, collabora alla definizio - matica delle proporzioni. ne delle figure ispirate a quelle del Libellus pierfrancescano, definisce il profilo delle lettere dell’ Alphabeto dignissimo . Nel cinquecentenario pacioliano l’in - terpretazione che più avvince gli studiosi nasce dal riconoscimento del valore della cosiddetta “matematizzazione del sapere” (17) e dalla consapevolezza del ruolo che

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NOTE scritti: uno presso la Bibliothèque publique et universitaire di Ginevra (ms langues etrangères n. 210) e l’altro presso la Biblioteca 1 a. CioCCi, Luca Pacioli. La Vita e le Opere ambrosiana di Milano (ms. 170 sup.). la terza – il saggio uscirà anche tradotto in lingua ingle - copia manoscritta, dedicata a pietro soderini, è se, in spagnolo, in portoghese; la copia anasta - andata perduta. la copia anastatica del mano - tica dell’edizione a stampa (1509) del De scritto ginevrino è stata pubblicata da aboca Divina Proportione ; un opuscolo sui poliedri nel 2010; quella del manoscritto ambrosiano da disegnati da leonardo da Vinci; gli “atti” degli silvana, Milano, nel 1982. incontri programmati. 12 Cfr. gli studi di eNzo MattesiNi sulla 2 il Convegno si svolgerà nei giorni 14 lingua del Frate raccolti nel volume: Piero, (sansepolcro), 15 (urbino), 16 (perugia), 17 Luca e il Borghese, aboca, sansepolcro, 2017. (Firenze) giugno 2017. 13 Cfr. V. BoNteBelli, La magia delle 3 il 14 ottobre 2017. “matematiche discipline , in F.M. CesaRoNi 4 il 17 novembre 2017. – M CiaMBotti – e. GaMBa – V. BoNte - Belli, Le tre facce del poliedrico Luca 5 Gli studiosi che parteciperanno agli incontri Pacioli , arti Grafiche editoriali, urbino, 2010, pacioliani appartengono alle varie aree di inte - p. 59. resse del Frate del Borgo (la contabilità, le matematiche, la filosofia): a. Bellucci J. 14 Ibidem . Bancker, V. Bonazzoli, p. Capitanucci, G. 15 Cfr. e. HeRNÁdez- esteVe, Catturi, C. Cavazzoni, .G. Cavazzoni, F. Chieli, Presentazione a G.C.MaGGi, Luca (Luca M. Ciambotti, a. Ciocci, l. Conti, J. Cripps, s. Pacioli. Un francescano “Ragioniere” e dell’atti, F. p. di teodoro, e. Gamba, e. “Maestro delle matematiche” , edizione Giusti, a. Heeffer, e. Hernández-esteve, p. straordinaria in italiano e in inglese, con Magnaghi delfino, F. Marcacci, l. M. Mari, e. Appendice a cura di argante Ciocci: Il doppio Mattesini, V. Montebelli, p. d. Napolitani, t. ritratto del frate del Borgo ; l’artistica, selci- Norando, a. pieretti, G. Rossi, a. sangster, F. lama, 2012), p.10. santini, e. ulivi. 16 Cfr. i saggi editi – ad esempio – nella 6 Cfr. a. CioCCi, Luca Pacioli e la ma tema - Biblioteca del Centro studi “Mario pancrazi”. tizzazione del sapere nel Rinascimento , innanzitutto la bella monografia di Giulio Cacucci editore, Bari, 2013. Cesare Maggi, già citata, Luca Pacioli. Un 7 Cfr. e.uliVi, Luca Pacioli - Una biografia francescano “Ragioniere” e “Maestro delle scientifica, in Luca Pacioli e la matematica del matematiche” , op. cit.; l’antologia (2012) della Rinascimento , a c. di enrico Giusti e Carlo critica curata da argante Ciocci ( Pacioli: lettu - Maccagni, Giunti, Firenze, 1994, p. 28. re e interpretazioni ), ib., e gli atti del Convegno del 2009 ( Pacioli 500 anni dopo ), ib. 8 Cfr. Gli scacchi di Luca Pacioli. Evoluzione e del 2011 ( Before and after Luca Pacioli ), ib. rinascimentale di un gioco matematico , aboca edizioni, sansepolcro, 2007, p. 59. 17 Cfr. a. CioCCi, Luca Pacioli e la matema - tizzazione del sapere nel Rinascimento , 9 Cfr. i volumi: Leonardo da Vinci e la Cacucci, Bari, 2003; id., Luca Pacioli tra Valtiberina, a c. di M. Martelli, uB, umbertide, Piero della Francesca e Leonardo , aboca, 2012; Luca Pacioli a Milano, a c. di M. sansepolcro, 2009. Martelli, ibidem, 2014; L’Umanesimo nell’Alta Valltiberina a c. di a. Czortek e M. Martelli, 18 Cfr. a. pieRetti, Luca Pacioli. La mate - ibidem, 2015, Luca Pacioli e i grandi artisti del matica come paradigma universale del sapere , Rinascimento italiano , a c. di M. Martelli, ibi - in Antologia della Divina Proporzione , aboca dem, 2016. Museum edizioni, sansepolcro, 2010, pp.11- 17; a. CioCCi, Luca Pacioli. La Vita e le 10 Cfr. l. paCioli, ‘tractatus mathematicus Opere, university Book, umbertide, 2017. ad discipulos perusinos’ , a c. di G. Calzoni e G. Cavazzoni, delta Grafica, perugia, 2007.

11 del Compendium si conservano due mano -

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