Regolamento Autorizzazioni Esercizi
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
COMUNE DI COMUNANZA (AP) Provincia di Ascoli Piceno UFFICIO SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE (D.P.R. 440/00) Allegato alla delibera di C.C. n° 20 del 08.04.2009. LEGGE REGIONALE 9 DICEMBRE 2005, N. 30 “DISCIPLINA DELLE ATTIVITA’ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE” REGOLAMENTO COMUNALE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI DEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE COMUNE DI COMUNANZA Provincia di Ascoli Piceno PREMESSA NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA - Legge Regionale 9 dicembre 2005 n. 30 “Disciplina delle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande”. Con l’entrata in vigore di tale legge ha cessato di avere diretta applicazione nella regione Marche la Legge 287/1991; - Delibera della Giunta Regionale n. 864 del 24/07/2006 “L.R. 30/2005 – Art. 4 comma 1 – “Disciplina delle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande” – Indirizzi ai Comuni per il rilascio delle autorizzazioni. INTRODUZIONE La legge regionale 9 dicembre 2005 n. 30 disciplina l’esercizio delle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande in sostituzione delle previdenti disposizioni statali approvate con la legge 25 agosto 1991 n. 287, fatto salvo l’art. 4 comma 2. In materia di programmazione, la Giunta Regionale ha fissato con deliberazione n. 864 del 24/07/2006, le direttive generali sulla base delle quali i Comuni stabiliscono i criteri di programmazione, sentite le organizzazioni di categoria del commercio, del turismo e dei servizi, oltre alle associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative a livello regionale. Trattasi di criteri che disciplinano le procedure per il rilascio delle nuove autorizzazioni, i trasferimenti di sede e gli ampliamenti della superficie di somministrazione. I Comuni devono provvedere alla fissazione dei nuovi criteri entro 180 giorni dalla emanazione delle direttive regionali, superando così definitivamente la fase transitoria che ha visto la temporanea applicazione dei parametri assunti ai sensi delle legge 287/91. PARTE PRIMA - Programmazione e determinazione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni Somministrazioni di Alimenti e Bevande 1. Premessa 1.1. Nel fissare i criteri per il rilascio di nuove autorizzazioni per esercizi di Somministrazione Alimenti e Bevande nel territorio comunale si è tenuto delle seguenti condizioni: - Il territorio del Comune di Comunanza ha una estensione di Kmq 54 all’inizio della Valle dell’Aso e confina con otto Comuni (Amandola, Montefalcone Appennino, Force, Montemonaco, Montefortino, Roccafluvione, Palmiano, Montegallo) - Ha una popolazione di circa 3.200 persone, suddivisa in 1.260 famiglie, tra il Capoluogo e le frazioni. - Il Comune di Comunanza è uno dei centri più importanti dell’alta Valle dell’Aso; è un paese ricco di storia e tradizioni, che fin dall’antichità è stato centro guida, per le popolazioni dell’Alta Valle dell’Aso; attualmente è un centro attivo per le principali industrie nei settori della metalmeccanica e del calzaturiero. - Il paese è attraversato dalla S.P. 238 Valdaso, arteria di grande traffico che collega la costa adriatica ai monti Sibillini, convogliando di fatto tutto il traffico leggero e pesante interessante l’intera vallata e praticamente tutto il movimento veicolare dei paesi collinari che nella vallata si affacciano ed hanno il loro naturale sbocco per le attività produttive. - Nel comune di Comunanza sono presenti circa 100 punti vendita al dettaglio di generi di largo e generale consumo di ampie dimensioni. La presenza di numerosi addetti ai lavori determina un flusso costante e consistente di persone provenienti oltre che dai comuni limitrofi e della Media Valle, di persone provenienti dall’intero territorio regionale e nazionale, per le quali necessitano di servizi di ristoro anche in relazione alle mutate esigenze e abitudini dei consumatori. - La presenza di dette strutture ed in particolare la loro ubicazione posta lungo la S.P. 238, strada interessata da rilevante flusso veicolare, a servizio di collegamento diretto, Monti Sibillini – fascia costiera, induce alla sosta i viaggiatori, i pendolari nonché le maestranze occupate nelle fabbriche lungo l’asse stradale, essendo l’economia locale caratterizzata da una alacre attività nel settore artigianale, industriale, dei servizi (la disoccupazione è attestata sui livelli minimi) e determina una corrispondenza espansione degli insediamenti di tipo, produttivo e residenziale. - Nella zona Capoluogo sono ubicate le scuole dell’obbligo e un plesso relativo all’Istruzione Scolastica Secondaria che comprende la sezione staccata dell’IPSIA che serve un bacino di utenza di circa 500 persone, dislocate su circa 10 Comuni. Ci sono inoltre gli Uffici comunali, il Comando della Guardia Forestale, la Stazione dei Carabinieri, l’Ufficio Postale, il Poliambulatorio, tre sportelli bancari ed hanno sede diverse attività artigianali che raccoglie le esigenze degli utenti delle zone limitrofe, con l’esigenza di sempre maggiori servizi e non ultimo quello del consumo di alimenti e bevande in loco. - Attualmente, inoltre, il Comune è in espansione immobiliare e demografica. 1.2. La presente programmazione ha durata triennale e per il triennio 2009/2011 non è prevista alcuna limitazione al rilascio di nuove autorizzazioni purchè, le stesse, rispettino i criteri urbanistici, la destinazione d’uso dei locali, i requisiti igienico sanitari, i requisiti di sorvegliabilità e quanto previsto dalla normativa in materia e dal presente regolamento. 2. Superficie delle attività di somministrazione di alimenti e bevande 2.1. I locali destinati all’attività di somministrazione di alimenti e bevande, nel rispetto delle normative edilizio/urbanistiche e igienico/sanitarie, debbono avere superficie adeguate, idonee ad assicurare la funzionalità della gestione e la razionalità del servizio da rendere al consumatore e tale da garantire l’agevole movimento del personale e della clientela, anche in relazione alle caratteristiche dell’attività esercitata. Non è stabilito alcun limite minimo o massimo di superficie. 3. Parcheggi I locali destinati all’attività di somministrazione di alimenti e bevande, debbono avere adeguati spazi adibiti a parcheggio, ai sensi dell’art. 50 delle N.T.A. del P.R.G. PARTE SECONDA - Procedure per il rilascio delle autorizzazioni (o DIA) 1. Tipologia attività 1.1 Gli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande sono costituiti da un’unica tipologia che comprende anche la somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione, nei limiti previsti da’’autorizzazione sanitaria e/o dalla Denuncia Inizio attività Settore Alimentare ai fini della registrazione. 1.2 Le autorizzazioni rilasciate ai sensi della legge 287/91, intestate alla stessa persona o società, relative ad un unico spazio, si unificano nella tipologia unica di cui al punto 1.1. 1.3 Gli atti amministrativi rilasciati dal Comune sono formulati riportando obbligatoriamente la dicitura “Somministrazione di alimenti e bevande”. 1.4 Tra gli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (tipologia unica) sono compresi anche i centri rurali di ristoro e degustazione di cui alla L.R. 3/02, il cui art. 20 ne definisce le caratteristiche peculiari “La ristorazione deve basarsi su un'offerta gastronomica tipica della zona, che utilizza come materie prime almeno il 70 per cento dei prodotti locali o tipici acquisiti direttamente presso aziende e cooperative agricole della regione, con preferenza per le produzioni DOP, IGP, STG, DOC, DOCG, IGT, dei prodotti tradizionali di cui al d.m. 350/1999, e dei prodotti biologici”. 2. Denominazione e definizione delle attività di somministrazione di alimenti e bevande 2.1 Le attività di somministrazione di alimenti e bevande, in relazione all’attività esercitata ed in conformità all’autorizzazione sanitaria o alla Denuncia Inizio Attività del Settore Alimentare ai fini della registrazione, assumono le seguenti denominazioni e/o definizioni: a) ristorante, trattoria, osteria con cucina e simili : esercizi in cui è prevalente la somministrazione di pasti preparati in apposita cucina con menù che include una sufficiente varietà di piatti e dotati di servizio al tavolo; b) esercizi con cucina tipica : ristorante, trattoria, osteria in cui è prevalente l’utilizzo di alimenti e bevande tipici della tradizione locale e regionale; c) tavole calde, self service, fast food e simili : esercizi in cui è prevalente la somministrazione di pasti preparati in apposita cucina ma privi di servizio al tavolo; d) pizzerie e simili : esercizi della ristorazione, con servizio al tavolo, in cui è prevalente la preparazione e la somministrazione del prodotto “pizza”; e) bar gastronomici e simili : esercizi in cui si somministrano alimenti e bevande, compresi i prodotti di gastronomia preconfezionati o precotti usati a freddo ed in cui la manipolazione dell’esercente riguarda l’assemblaggio, il riscaldamento, la farcitura e tutte quelle operazioni che non equivalgono né alla produzione né a cottura; f) bar-caffè e simili : esercizi in cui è prevalente la somministrazione di bevande, comprese quelle alcoliche di qualsiasi gradazione, nonché di dolciumi e spuntini; g) bar pasticceria, bar gelateria, cremeria, creperia e simili : bar caffè caratterizzati dalla somministrazione di una vasta varietà di prodotti di pasticceria, gelateria e dolciari in genere; h) wine bar, birrerie, pub, enoteche, caffetterie, sala da the e simili : esercizi prevalentemente specializzati nella somministrazione di specifiche tipologie di