“L'accordo Fiat – Chrysler”

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“L'accordo Fiat – Chrysler” Luiss Guido Carli Libera Università Internazionale degli Studi sociali Economia Aziendale Economia Industriale Prof. Carlo Luigi Scognamiglio Pasini Lucrezia Quarta 137571 Anno Accademico 2008/2009 Lucrezia Quarta 1 “L'ACCORDO FIAT – CHRYSLER” Lucrezia Quarta 2 INDICE Premessa Pag. 5 PARTE PRIMA Pag. 7 Chrysler Lcc Pag. 8 Fusione Daimler-Benz Pag. 12 Fiat Group Pag. 16 Alleanza GM Fiat Pag.23 PARTE SECONDA Pag. 28 Diversificazione Pag. 29 PARTE TERZA Pag. 36 Accordo Pag. 37 Procedura Fallimentare Americana Pag. 51 Conclusioni Pag. 64 Bibliografia Pag. 68 Lucrezia Quarta 3 a Cinzia e Gianfranco Lucrezia Quarta 4 Premessa L'intento di questo elaborato é quello di fornire gli elementi necessari per la comprensione, con contestuale illustrazione, delle cause che hanno spinto la nota casa automobilistica torinese Fiat, e uno dei più grandi colossi industriali americani nel settore automobilistico, la Chrysler, ad unirsi in un'alleanza, e soprattutto sarà scopo di questo lavoro, quello di individuare le conseguenze attese da questo accordo. Al fine di consentire una facile comprensione dei fatti e degli argomenti trattati, il lavoro sarà suddiviso in tre parti: una prima parte in cui verrà presentata la singola storia di entrambe le case automobilistiche, prestando particolare attenzione ai punti salienti che caratterizzano la vita di un'impresa, quindi il settore, o i settori in cui essa opera, i prodotti e le innovazioni tecnologiche ad essi inerenti, le scelte strategiche e politiche di diversificazione o di espansione all'estero e i personaggi che hanno assunto nel corso del tempo un ruolo importante riguardo alle sorti dell'azienda. La seconda parte dell'elaborato sarà invece dedicata al tema della diversificazione, dove, con questo termine si intende “il processo per cui un'impresa caratterizzata da un particolare tipo di attività produttiva avvia attività economiche diverse da quelle tradizionali, pur mantenendo la propria presenza nell'ambito originale”. Questa scelta strategica assume un ruolo estremamente significativo all'interno di questo contesto in quanto stiamo parlando di due imprese che nel corso del Lucrezia Quarta 5 tempo hanno optato spesso verso politiche di diversificazione, anche al momento della stipulazione dell'accordo (questo verrà approfondito in seguito). Nella terza ed ultima parte verranno resi noti i dettagli dell'accordo, con trascrizione cronologica dei fatti, e con una particolare analisi dei fattori di contesto che hanno inciso, alcuni positivamente ed altri negativamente, sull'esito dell'alleanza. Con il termine “fattori di contesto” si intendono tutti quei fattori appunto che agiscono sul contesto in cui é inserita l'impresa: fattori relativi al mercato, fattori istituzionali, le politiche sociali e i sindacati, fattori legati al settore degli intermediari finanziari, che in un contesto come questo, ricoprono un ruolo di creditori per le imprese, agevolandoli nello svolgimento della loro attività; verrà anche fatto un piccolo cenno alla normativa fallimentare statunitense, inerente alla situazione ante-fusione in cui si trovava il colosso americano. La conclusione consterà di un'analisi degli effetti attesi e di una breve riflessione al riguardo di questa partnership. Lucrezia Quarta 6 PARTE PRIMA Lucrezia Quarta 7 CHRYSLER LCC Storia La Chrysler é stata fondata nel 1925 da Walter Percy Chrysler e prende il nome di Chrysler Corporation. La nuova casa automobilistica riesce ad affermare rapidamente la propria attività ottenendo un rapido successo; uno dei principali meriti che le vanno riconosciuti é quello di aver introdotto per la prima volta all'interno del processo di progettazione delle vetture, la cosiddetta “galleria del vento”* per ottimizzare le linee della vettura in funzione della penetrazione aerodinamica. La Chrysler Corporation, in virtù del successo raggiunto, riesce sin da subito, ad attuare politiche di espansione, e fonda cosi due nuovi sottomarchi: Plymouth e De Soto; il primo specializzato nella produzione di autovetture dedite alla “praticità”, quasi a contrastare l'enfasi posta da Chrysler, sul lusso delle sue automobili, il secondo invece, il cui nome si rifà al noto esploratore spagnolo Hernando DeSoto, ha come obiettivo quello di realizzare macchine, che all'epoca, potevano essere delle valide avversarie dei prodotti messi in commercio da altre case automobilistiche come General Motors, Studebaker e Willys-Knight. *La galleria del vento é un'apparecchiatura che viene utilizzata per studiare l'andamento di un flusso di gas, tipicamente l'aria, intorno ad un corpo; le misure che si effettuano sono generalmente quelle di velocità, di pressione, di temperatura e forze che vengono esercitate dal flusso di gas sul corpo. Lucrezia Quarta 8 Nello stesso anno della creazione dei due sottomarchi, il 1928, Chrysler Corporation, amplia la propria gamma di prodotti con l'acquisizione del marchio Dodge, specializzato nella realizzazione di veicoli commerciali, leggeri e pesanti, fondato dai fratelli Dodge, il cui nome originario era Dodge Brothers Motor Vehicle Company. Chrysler comincia cosi a produrre (e a vendere con marchio Dodge) veicoli destinati al trasporto merci, forniti di motricità propria, che sono quindi differenti da quelli che si definiscono rimorchi o semirimorchi, in quanto questi ultimi sono sprovvisti di motore e sono destinati ad essere trainati, su strada, da autoveicoli equipaggiati con sistemi di traino. Qualche anno dopo, nel 1930, viene inaugurata la sede di New York, quasi a conclamare il successo ottenuto dalla società, situata in un palazzo costruito appositamente che prende il nome di Chrysler Building*. Nel 1934 viene lanciata una delle più note autovetture degli anni trenta, la Chrysler AirFlow, una vettura il cui target era soprattutto la classe medio-alta, che assume una particolare rilevanza nella storia delle automobili in quanto questa fu la prima a dimostrare l'importanza dell' aereodinamica nella progettazione di un'auto. A causa del suo design d'avanguardia per l'epoca, che non incontra subito il gusto dei consumatori, la casa automobilistica e i suoi sottomarchi Plymouth e DeSoto, sono costretti ad orientarsi verso una produzione dalle linee più convenzionali. *Il Chrysler Building fu costruito nel 1930, e rappresenta uno degli edifici più noti di New York in quanto all'epoca della sua realizzazione, con i suoi 319 metri di altezza, era il palazzo più alto della città. Questo spiega la scelta di Percy Chrysler che cercava una sede prestigiosa per la sua azienda. Lucrezia Quarta 9 Durante il periodo successivo al secondo conflitto mondiale vengono realizzate alcune delle autovetture più famose realizzate da Chrysler, tra cui la Chrysler 300 degli anni Cinquanta e Sessanta, che rappresenta la prima di una serie di ammiraglie di lusso. Sempre in quegli anni viene messa in commercio la Windsor, una delle produzioni Chysler “passate alla storia”, ma una della attività più rilevanti svolte dalla casa automobilistica in questo periodo é stato lo sviluppo e la realizzazione dei nuovi motori a testata emisferica, denominati Hemi, che hanno equipaggiato vetture degli anni Cinquanta, ma anche alcune vetture sportive degli anni Sessanta, come la Plymouth Hemi Cuda e la Dodge Charger. Nel 1966 nasce Chrysler Europe in seguito all'acquisto da parte di Chrysler di marchi come Rootes e Simca, i cui prodotti cominciano ad essere venduti ad alcuni mercati con marchio Chrysler, mentre per altri conservarono il nome originario. Il gruppo Rootes era una società automobilistica inglese che arrivò nel corso del tempo a raggruppare parecchi marchi britannici come Singer, Humber, Hillman e Talbot, l'obiettivo di Chrysler é quindi quello di ottenere nuove basi produttive nel vecchio continente, sulla scia di quanto già fatto precedentemente da Ford e General Motors. Tuttavia, la situazione ereditata da Chrysler si dimostra complessa in quanto il Gruppo Rootes aveva molti marchi, e alcuni modelli di scarso successo come la Imp; nonostante questo la strategia gestionale di Chrysler prevede la creazione di due sottodivisioni, la Chrysler France formata da Simca e Matra e la Chrysler UK formata dall'ex Gruppo Lucrezia Quarta 10 Rootes. Con gli inizi degli anni settanta, e la crisi petrolifera che caratterizza questo periodo, la Crysler vede sprecate molte delle sue risorse economiche a causa dei tagli alla produzione e alle vendite; i bassi volumi di vendita delle vetture portano, infatti, la casa sull'orlo della bancarotta. E' un uomo a salvare le sorti della Chrysler: Lee Iacocca. Quest'ultimo,in qualità di nuovo amministratore delegato, introduce ed attua nuove strategie di mercato, lanciando nuovi prodotti, come la nascita delle prime monovolume, rivolti a mercati di nicchia, con le quali la società riscuote un notevole successo, sufficiente per risollevare le sue sorti. Con la sua ripresa, negli anni ottanta, Chrysler acquista il 20% di un'altra casa automobilistica: la Mitsubishi; cosi facendo, amplia ulteriormente la sua offerta a prodotti di gamma bassa e medio-bassa. Ma le strategie di diversificazione messe in atto dalla Chrysler Corporation non finiscono qui, infatti, nel 1987, acquista anche la AMC, casa automobilistica da cui eredita la produzione di veicoli fuoristrada (Jeep) quindi vetture appartenenti alla categoria “off road”. Nei primi anni novanta Chrysler si ripropone un approdo in Europa, che riscuoterà un maggiore successo rispetto a quello precedente, esportando macchine come la Chrysler Voyager, una monovolume che si propone come diretta concorrente
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