FERRUCCIO SABBION

LA PRO LOCO DI CONSELVE MEZZO SECOLO DI STORIA LA PRO LOCO DI CONSELVE - MEZZO SECOLO DI STORIA DI STORIA SECOLO - MEZZO DI CONSELVE LA LOCO PRO FERRUCCIO SABBION FERRUCCIO

ASSOCIAZIONE PRO LOCO DI CONSELVE

LA PRO LOCO DI CONSELVE MEZZO SECOLO DI STORIA L’Arte sa stupire, emozionare, commuovere ed è una forma di comunicazione che sa raggiungere tutti gli uomini, di ogni tempo e di ogni luogo. Albert Einstein FERRUCCIO SABBION

LA PRO LOCO DI CONSELVE MEZZO SECOLO DI STORIA

ASSOCIAZIONE PRO LOCO DI CONSELVE Pubblicazione realizzata da: ASSOCIAZIONE PRO LOCO DI CONSELVE e da CONSORZIO PRO LOCO PADOVA SUD-EST

In copertina: Il centro storico di Conselve e alcuni momenti delle manifestazioni organizzate dall’Associazione Pro Loco.

Ringrazio gli amici che hanno agevolato la ricerca fornendo i propri ricordi e consentendo la pubblicazione di immagini e documenti: Sante Bagatella, Dario Bonollo, Giovanni Buniolo, Roberto Celon, Giovanni Chiarlanti, Filippo Cobuccio, Sergio Cobuccio, Federico Fulici, Luciano Fulici, Speciale Liborio, Alceste Mazzucco, Claudino Mazzucco, Roberto Pastore.

Progetto grafico e impaginazione di Ferruccio Sabbion.

© Copyright 2012 per i testi e per l’apparato iconografico all’Autore, ai fotografi e all’Associazione Pro Loco di Conselve. È vietata la riproduzione anche parziale e con qualsiasi mezzo dei testi e della documentazione fotografica. SOMMARIO

Antonio Ruzzon Presentazione pag. 6

Ferruccio Sabbion PREMESSA “ 7

UN CENNO ALLA STORIA DI CONSELVE ” 9 LE MANIFESTAZIONI PUBBLICHE ” 11 NASCE LA PRO CONSELVE “ 15 IL PRÀ COMUNALE “ 26 GLI IMPEGNI DELLA PRO LOCO “ 31 GLI ANNI OTTANTA “ 36 LA FIERA ANNUALE “ 51 ALCUNE IMPORTANTI NOVITÀ “ 57 NON ERA TUTTO FACILE “ 60 VICENDE IN CONTINUA EVOLUZIONE “ 66 TRE NUOVE MANIFESTAZIONI “ 78 IN PROSSIMITÀ DEI CINQUANT’ANNI “ 90 L’ULTIMO SCORCIO “ 109

BIBLIOGRAFIA - QUOTIDIANI E RIVISTE - REFERENZE ICONOGRAFICHE “ 126 5 PRESENTAZIONE

Le Pro Loco da decenni hanno segnato con il loro lavoro la storia del nostro territorio, nate nel volontariato, dall’intelligenza di uomini capaci di fare differenza, protagonisti del quotidiano, che hanno saputo cogliere i bisogni culturali e sociali delle comunità ed unitamente alle Amministrazioni Locali e ad altri Enti hanno cercato di valorizzare le nostre radici e tradizioni. Il raggiungimento di questi obiettivi sono stati possibili anche accumulando le esperienze delle singole realtà attraverso la costituzione del Consorzio Pro Loco Padova Sud-Est, che è diventato nel tempo cuore pulsante dei nostri territori. In particolare quest’anno l’Amministrazione Comunale di Conselve si pregia di festeggiare due anniversari: 30° anno di vita del Consorzio Pro Loco Padova Sud-Est e il 50° anno di attività della Pro Loco di Conselve. Nata nel 1962 da un gruppo di volontari conselvani, è diventata negli anni un punto di riferimento straordinario non solo per la nostra città ma anche per i molti Comuni limitrofi. Lunga è la sua storia, che qui non rammento perché emerge dalle pagine di questo libro, redatto dal nostro concittadino Ferruccio Sabbion, limitandomi ad evidenziare solo gli ultimi anni, i più vicini al nostro ricordo: il prezioso e costante con- tributo di idee e di impegno offerto in molte manifestazioni ormai tradizionali, come il Carnevale Conselvano e la Fiera di Sant’Agostino e molte altre ancora che oggi sono un patrimonio per tutti noi. È d’obbligo un ringraziamento ai padri che l’hanno fondata e a tutti coloro che negli anni hanno lavorato per tenere in vita un sogno, e che ancora oggi, nonostante le difficoltà di ogni genere, riescono a tenere alto quell’inestimabile valore chia- mato volontariato. Movendo da tali considerazioni si è realizzata quest’opera editoriale dalle cui pagine emerge il percorso che ha segnato la nascita, l’evoluzione e il consolidarsi della Pro Loco di Conselve, risulta pertanto facile intuire come l’anima del libro assuma i connotati propri della ricerca. Invito dunque alla lettura di questo testo, nella consapevolezza che attraverso un attento sguardo al passato è possibile cogliere elementi indispensabili per progettare nuovi percorsi idonei ad una società in continua evoluzione.

Antonio Ruzzon Sindaco di Conselve 6 PREMESSA

Il numero delle Associazioni è paragonabile alle stelle in cielo, soprattutto se le suddividiamo in gruppi e settori. La vita di gruppo costituisce un grande ideale, poiché è palese lo spirito di corpo, infatti, non si fa che parlarne. Tuttavia, non ci ren- diamo forse conto che il mostra una significativa rivalutazione di eventi che esprimono retaggi d’identità capaci di accomunare territori e comunità. Ed è ormai assodato che le rivisitazioni di carattere tradizionale o recenti costituiscono un momento di aggregazione e di coesione sociale, poiché rafforzano l’identità e si trasformano in tipicità da annoverare tra le espressioni più alte e accattivanti del vivere locale. Le celebrazioni sono dunque in grado di offrire significativi margini di crescita, soprattutto al turismo dei centri minori. Infat- ti, la presentazione di quelle che possiamo definiremanifestazioni di interesse locale, rientrano a pieno titolo nella cosiddetta disciplina del settore fieristico e fanno parte ormai da secoli delle frequentatissime sagre e feste paesane, comprese quelle collegate alle celebrazioni devozionali e di culto. Ciò è confermato anche dal fatto che, riconosciuta la coerenza e l’impegno assunto dalle Pro Loco durante le numerose realizzazioni, i visitatori non fanno altro che esprimere la loro condivisione, partecipando attivamente e inserendo gli eventi nel loro calendario. Al fine di proporre una breve sintesi delle manifestazioni organizzate nell’ultimo mezzo secolo, abbiamo interpellato i pre- sidenti, alcuni iscritti all’Associazione Pro Conselve, diventata poi Pro Loco, nonché alcuni spettatori. Il riscontro, però, non è stato dei più realistici, poiché alcuni, pur avendo vissuto in prima persona i molti eventi non li ricordavano con la dovuta precisione. Piuttosto negativo fu anche il recupero delle immagini inerenti le prime manifestazioni. Abbiamo invece rileva- to la presenza di una notevole serie di filmati eseguiti con le cineprese e con le telecamere che oggi, grazie alle moderne tecnologie, sarebbe opportuno riattivare per riproporre una serie di momenti che ci hanno visti spettatori, organizzatori e anche protagonisti. Perciò, abbiamo consultato i quotidiani, alcune riviste e pubblicazioni che in occasione dei vari eventi hanno proposto un’accurata descrizione. Questo breve excursus, approntato con una precisa finalità che non assuma un assetto di irrinunciabilità, l’abbiamo reso il più possibile accattivante corredandolo con immagini piuttosto recenti, scattate da alcuni amici, auspicando che soprattut- to nelle giovani generazioni susciti un irrinunciabile interesse per le numerose attività svolte e da svolgere nel nostro paese.

Ferruccio Sabbion 7 1. I carri di uno dei primi Carnevali si stanno incamminando per sfilare lungo le vie del centro di Conselve.

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8 UN CENNO ALLA STORIA DI CONSELVE

Il comune di Conselve si trova in provincia di Padova, 21 chi- mentre il secondo, oltre la città lagunare, serviva il Trentino lometri a sud della città, copre una superficie di 24,24 kmq e e, attraverso Verona, anche la Germania. le frazioni di Palù e di Beolo completano il territorio. Con gli Il nome di Conselve deriva dal latino caput, inteso come oltre 10mila abitanti è situato a un’altitudine media di 7/8 m estremità, confine, cào - Caoselve nel dialetto, poi evoluto sul livello del mare ed è quindi ubicato in una fascia alta che, in cavo, cau, con e da silva, ossia selva, bosco, designando partendo dai Colli Euganei raggiunge la provincia di Venezia. un insediamento sorto ai margini di una zona boschiva così Se partiamo da nord, i comuni confinanti sono: Terrassa ampia da raggiungere e superare l’Adige. Si tratta di un to- Padovana, Arre, , , San Pietro Vimi- ponimo citato la prima volta il 30 gennaio del 954 da Alme- nario e . A questi, aggiungiamo , Candia- rico e dalla moglie Franca, di legge longobarda e vassalli di na, , ed ecco completato l’aerale Ottone I imperatore di Germania, che nel corso del XIII se- del Conselvano. colo diventò Consilvis e poi Conselve. Lo storico Filiasi pre- A nord c’è il Bacchiglione che confluisce con un ramo nel cisò che si trattava di un paese sorto ai margini del bosco Brenta, mentre il canale di Roncaiette scende fino a Bovo- Eridano che, adiacente a quelli di Lugo, Conche e Chioggia, lenta, si unisce al Vigenzone e sfocia nella Laguna Veneta. raggiungeva il Po. Ad ovest spiccano i Colli Euganei, una formazione d’origine Era un territorio frequentato fin dal periodo Neolitico, dai vulcanica con un sottosuolo ricco di acque termali. A sud c’è successivi contatti con gli Etruschi e poi con i Romani che, il corso dell’Adige, alimentato da un vasto reticolo idrografi- per raggiungere Aquileia, costruirono la via Annia e una de- co e scorre pensile rispetto alla pianura. viazione passava da Conselve e raggiungeva Padova. Nel corso della storia, il Vigenzone e l’Adige hanno assunto Dopo le invasioni delle popolazioni barbariche scese dal un ruolo di importanti autostrade d’acqua, mostrandosi in- Nord, Conselve subì la dominazione della famiglia dei da dispensabili allo sviluppo del territorio. Il primo metteva in , che fra l’altro ricostruirono il nostro Duomo a tre na- comunicazione Venezia con il Padovano e i Colli Euganei, vate. Poi fu la volta di Ezzelino III da Romano e quindi dei Carraresi e in questo periodo, anche per l’invasione degli 2-3. Le immagini colte di recente ai margini di una ormai rara Scaligeri, Conselve risultò completamente distrutto dal fuo- zona acquitrinosa del nostro territorio evocano lo stato paludo- co per ben due volte. so e boschivo dei secoli scorsi. Nel 1406 arrivarono i Veneziani e qui in paese istituirono

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9 una Vicaria con giurisdizione su 42 paesi e 33 località minori e una popolazione che sfiorava i 36.000 residenti. Il terri- torio assegnato confinava con l’Adige all’altezza di Borgo- forte, e da qui saliva fino ad Agna, Cona, Civè, , Ponte San Nicolò, quindi scendeva verso Mezzania, Maserà, Carrara San Giorgio, , Tribano e arrivava nuova- mente all’Adige. Il primo ad essere nominato vicario, dal 1406 al 1409, fu Ni- colò II Lazara distintosi per l’imperiosa autorità e, nel 1796, l’ultimo fu Giambattista Giusto Bolis. Dopo la Serenissima, nel 1796 il Veneto fu invaso dagli Au- striaci che si alternarono con i Francesi, fino all’Unità d’Italia e Conselve entrò a farne parte nel 1866. Si arrivò così al XX secolo, uno dei periodi più tristi per l’intera penisola, poiché si verificarono due assurdi conflitti: il primo dal 1915 al 1918 e il secondo dal giugno del 1940 all’8 aprile 1945, quando 4 gli Inglesi liberarono Conselve dall’invasione dei Tedeschi. In seguito, nel nostro paese si riscontrò un’evidente crescita nel campo dell’agricoltura e dell’industria e, per quanto ri- guarda il turismo, possiamo assicurare la presenza di alcune ville, di un Duomo ricco di storia e di capolavori d’arte. Se vogliamo citare alcune architetture sicuramente accatti- vanti possiamo elencare le ville: Sagredo-Toderini, Ferran- te-Deganello, Schiesari, Salom, Zen, Lazara, Bergonzini e il cosiddetto Ex Orfanotrofio, inoltre, la chiesetta cinquecen- tesca nella località Palù.

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4/7. Alcune ville del centro di Conselve: Zen, Sagredo-Toderini, Ferrante-Deganello e il Duomo settecentesco.

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10 LE MANIFESTAZIONI PUBBLICHE bolario leggiamo che si tratta di un convegno dedicato alla vendita e all’acquisto delle merci che si tiene in una località fissa e in un periodo prestabilito, e così abbiamo già detto tutto. Se invece vogliamo un ulteriore approfondimento, dobbia- mo spingerci un po’ indietro nel tempo e scoprire che l’uso di tenere riunioni annuali dedicate allo scambio delle merci, si perde nella notte dei tempi. Di sicuro lo possiamo ritene- Se ci chiediamo cosa significa il termine tradizionalismo, re un’irrinunciabile esigenza nata con l’uomo, bisognoso di dobbiamo affermare che si tratta di un atteggiamento procurarsi le merci e le attrezzature che alcuni specializzati ossequioso nei confronti delle consuetudini presenti nel producevano per soddisfare le altrui necessità. passato e costituite in regole comportamentali da trasmet- Risalgono all’antichità le notizie di numerose carovane di tere per tradizione attraverso la società. Si tratta cioè del mercanti orientali che, approfittando dei raduni nei princi- complesso di memorie, notizie e testimonianze riferite oral- pali santuari per celebrare le feste religiose, si trasferivano mente, da una generazione all’altra, e talvolta trasformate in quei luoghi per vendere i loro prodotti. Eventi che si sono in regole allo scopo di non perdere l’insieme degli usi e dei trasformati in consuetudini, sopravvissute alla dissoluzio- costumi tradizionali. ne dell’impero romano e ai secoli di profonda decadenza Ecco allora che un tale atteggiamento lo possiamo accosta- economica e politica. Ma, questa antica tradizione si radicò re al modo costante di operare o di procedere di talune As- sempre più e lo dimostra il fatto che, nelle Fiere più impor- sociazioni, in quanto capaci di coinvolgere usanze, tradizio- tanti, la maggior parte degli scambi commerciali erano con- ni, costumi e abitudini, facenti spesso parte dell’inconscio trollati da mercanti bizantini, arabi ed ebrei. Furono loro in di ognuno di noi. In poche parole, si tratta di non abbando- grado di portare dall’Oriente i tessuti, gli attrezzi, i profumi, nare ma di riproporre con una certa sollecitudine una serie le spezie e pietre preziose, pellami, ceramiche e quant’altro. di ricordi storici e momenti di vita quotidiana in grado di Fu dalla prima metà del XII secolo che, per prime, le Fie- arricchire la mente dei residenti. re francesi della Champagne assunsero una fama a livello Dalle nostre parti non si è mai interrotta una manifestazione europeo fino ai primi decenni del XIV secolo. Un successo secolare, ossia la Fiera e, se consultiamo un qualsiasi voca- internazionale dunque, conquistato grazie alla favorevole posizione geografica, all’indipendenza politica di quella 8. La vendita delle mucche durante la Fiera di Conselve degli contea e alla neutralità nei confronti dei continui conflitti anni ’30. che in quell’epoca mettevano in subbuglio l’intera Europa.

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11 le grandi Fiere e da allora passarono al rango di manifesta- zioni locali, talvolta a carattere puramente folcloristico. A so- pravvivere furono invece le fiere specialistiche, riservate cioè all’offerta di particolari tipi di prodotti, per esempio il bestia- me, il cui commercio non risentì della rivoluzione industriale. La nostra Fiera annuale di Sant’Agostino non è altro che un insieme di tutto questo. Neppure la necessità di un arricchimento culturale mancò nei tempi moderni e, per fare un esempio, possiamo ricor- dare ciò che realizzò Felice Schiesari, nato nel marzo del 1883, in un locale del Caffè Commercio confinante con la piazza Cesare Battisti e con la Lòza. Siccome amava la sto- ria, il gestore gli consentì d’istituire la sede di un gruppo culturale pronto a riunioni settimanale, ma non trascurò di 9 giocare a carte. La necessità di comunicare, informare, istruire o diffonde- re un’idea e magari distribuire una gradevole ilarità, non si arrestò mai in Conselve e lo attestano anche le diverse te- state di giornali e riviste pubblicate nel corso dei decenni. Qui da noi, nel 1922-’23, l’avvocato Ferruccio Ferro, allora consigliere della sezione conselvana del Partito Nazionale Fascista, diede alle stampe alcuni numeri de Il Corriere Con- selvano, un giornale ricco d’informazioni e spunti culturali, ma chiuse i battenti in fretta, poiché incontrò un terreno piuttosto arido. Il 6 gennaio del 1929, Eusebio Zemella e il Gruppo dei Bei, guidati dal presidente Caffini, dal segretario Francesco Gal- van e dal consigliere Antonio Susan, sottoscrissero una con- venzione, della durata di un anno, allo scopo di utilizzare in esclusiva la loggia del cinema-teatro Vittoria. Annualmente 10 il gruppo pagava 1.500 lire, da corrispondere in tre rate qua- drimestrali di 500 lire e il numero degli ammessi non poteva 9/11. Nel 1912, durante la Fiera annuale di Sant’Agostino, nella superare i 20, ai quali rilasciavano una tessera di riconosci- piazza XX Settembre c’era anche il mercato. mento. Ai soci e ai loro familiari era consentito di occupare qualsiasi posto durante gli spettacoli cinematografici ed estendere tale concessione ad altri eventi, come il ballo, i concerti e le recite teatrali. Ma, l’8 aprile, ai Bei giunse una lettera dov’era scritto: Spia- cente devo avvertire le S.V. Ill.me che in detta Società qualche- duno manca completamente dei principi di educazione. Per tali atti villani ed ineducati devo ritenere fin da questo momen- to nullo il contratto. Il Gruppo, che si definiva natoper lo sfruttamento delle ener- gie allegre, il giorno 13 rispose: Tanto per mettere le cose a posto dimostriamo a Voi, ed ai più intelligenti di Voi, che Con- selve, e noi in via principale, non abbiamo bisogno di lezioni di morale da nessuno. Vi avvertiamo che se domenica scorsa vi fu del baccano durante lo spettacolo cinematografico, lo avete voluto Voi e bene lo avete meritato, perché con diritto e 11 a giusta ragione, non soltanto a nome nostro ma di tutta Con- selve Vi diciamo che ci avete ingannati aumentando i prezzi Ma, con l’evoluzione del commercio, dei trasporti e della d’ingresso. L’orchestra Vostra di domenica faceva pena e non produzione industriale, la tipica veste medievale delle Fie- per colpa loro, ma Vostra. Quindi sottolinearono: Ma cosa re perse l’originaria importanza, fino al declino seicentesco credete, illustre giovanotto, che qui a Conselve vi siano tanti decretato dall’abolizione delle restrizioni che ostacolarono stupidi, che non sappiano valutare i Vostri film? Credete che i per secoli il commercio interno ed internazionale. contadini di Conselve non abbiano educazione superiore a chi A queste concomitanze vanno aggiunti i nuovi sistemi di pretende fare della morale? Il Vostro lavoro continuerà finché produzione, sviluppati in seguito alla rivoluzione industriale, volete, ma non dimenticate che Zemella è un nostro grande che dalla prima metà dell’Ottocento fece sparire o decadere amico col quale abbiamo vissuto e vivremo ancora delle ore 12 spensieratissime ed allegre e non avete alcun diritto di creare boiare (bollire) i pistoni de alluminio cola polvare chimica de so dei malintesi e dei dissidi fra noi. invension, parché, el dixe lu, che i dura de più. - Che Angelo e la Zemella aveva ceduto la sala ad un certo Dario Tapparelli di Teresina i gabia comprà da xa cinque ani la camara, par spo- Padova e fu lui, il giorno 15, ad inviare la risposta al gruppo sarse, e che el bon popà del picolo Ansolo nol sia deciso ancora di conselvani, asserendo: Poco mi stupisce la Vs. del 13 corr. de darghe el consenso (Speremo che sto bon popà el se decida). che ho letto senza darle quell’importanza che forse Voi le ave- Era invece il 1932, quando l’arciprete Guido Mazzocco, no- te attribuito. I prezzi erano i soliti e l’assenza del maestro di minato poi vescovo di Adria e Rovigo, diede il via al setti- pianoforte era compatibilissima, quando pensate che Consel- manale La Campana di San Lorenzo: la voce della parrocchia, ve non ha una disponibilità di suonatori da poterli sostituire o cessata nel 1969 a causa di varie difficoltà. cambiare li per li, perciò avreste dovuto stare zitti e non provo- Un giornale decisamente satirico-umoristico, titolato La Fo- care nella platea una continuazione di fischi e di proteste. ghera, apparve invece nel 1938 con pochi numeri, poiché Mi meraviglia e voglio sperare che anche Voi abbiate piacere erano tempi duri per la satira, tanto che il direttore finì da- di godere lo spettacolo senza essere disturbati e vedere uno vanti al giudice. schermo fosco cagionato dal fumo delle sigarette. Cosa crede- Si era negli anni del fascismo e questi gruppi, taluni con te che sia una cosa simpatica per me mettermi a far da “que- atteggiamenti da pseudo giornalisti, lavoravano per racco- sturino”, perché la gente non fumi o perché non faccia chiasso, gliere qualcosa di culturale, arricchendo se stessi e quanti cose che d’altra parte si verificano anche in altri locali. Ma lo gravitavano più o meno interessatamente nella loro orbita. sapete che se io non facessi così dovrei dopo poco tempo chiu- Cercavano cioè persone con il cervello e con il cuore in rego- dere il locale (esempio e tanti altri paesi). la, lontane dalle distinzioni di ceto, di grado culturale e di Il litigio, probabilmente, si risolse in positivo, tant’è che il 6 censo, ma disposte ad organizzarsi in comunità con spirito maggio il segretario del gruppo, Francesco Galvan, versò al umile. Si trattò di una fusione tra appassionati e volontari, Zemella le 500 lire a saldo del secondo quadrimestre. che misero in comune il loro tempo libero, la loro compe- Ma non è tutto. In quel di Venezia si stampava una rivista tenza, le loro energie e i loro mezzi, cercando quei valori titolata “Foghera” e, siccome conteneva la rubrica “I ne con- umani, sociali e storici che rappresentavano e ancora oggi ta” (Ci raccontano), dedicata a Conselve, era forse lo stesso rappresentano la ragione dell’essere. Galvan che mensilmente proponeva alcune frasi per ripor- Diverse, ma per certi versi analoghe, erano alcune manife- tare degli episodi verificatisi in paese. Fra l’altro, egli riferì: stazioni organizzate dal partito, comprendenti l’istituzione Le tose del letrico (dell’elettricista), quele de Cassola e quele di feste del pane e dell’uva, esposizioni e concorsi fra pro- che sta nela casa nova de Piumato, le gira el liston (la piazza) duttori, con la battaglia del grano in primo piano. Mussolini dala matina ala sera par dar sull’ocio a qualche aristocratico. - era fiero di affermare che nei confronti della popolazione e Che la Bianca Erre sia fora de ela parché no la xe sta invità alla festa da balo del Circolo: Nol vede el Presidente che la patisse 12. I carri agricoli carichi di fàje (fasci, covoni) di frumento erano la bambina? - Che Cencio Trani, mecanico specialista, el fassa trainati dalle mucche e aspettavano il turno per la trebbiatura.

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13 dalla terra veniva al mondo la sua serenità e la sua ricchezza Pure la famiglia del massariòtto Zanellato, con un’ampia e, nel 1938, annunciò con enfasi che la produzione granaria proprietà in via Fossalta, mostrò una produzione superla- aveva superato gli ottanta milioni di quintali. tiva e riuscì ad accaparrarsi alcuni diplomi, come del resto Ed è nel Bollettino parrocchiale che leggiamo: Nell’azienda accadde ad altri qui in paese ed altrove. agricola del Sig. Rosso Romano, il giorno 20 giugno 1942 fu con Il conseguente dilatarsi di tali progressi spinse il Duce ver- solennità dato inizio alla trebbiatura del grano. Erano presenti, so un livello di perfettibilità maniacale, talvolta, però, solo oltre a tutte le autorità cittadine, S. E. il Prefetto e il Federale di di facciata, infatti, aveva già affermato: È tempo di dire che Padova. La cerimonia era stata superbamente preparata dal l’uomo, prima di sentire il bisogno della cultura, ha sentito il Sig. Rosso, che ebbe non solo l’onore di avere le congratula- bisogno dell’ordine. zioni di tutti i presenti, ma anche di ricevere poi una lettera di Invece, i ceti più bassi erano coinvolti in altre manifestazioni, elogio dallo stesso Prefetto. Prima che la macchina iniziasse il come la festa del pane, che vedeva il trasferimento a Venezia suo lieto lavoro, Mons. Arciprete impartì la benedizione al gra- di un buon numero di conselvani. Un altro evento riguardava no, dopo prezioso di Dio. la festa dell’uva, svolta annualmente allestendo un carro che percorreva il centro del paese accompagnato da una schiera di partecipanti addobbati con un vestito tradizionale. È sufficiente ricordare che, per un certo periodo del 1931, nell’intento di propagandare tali manifestazioni e per mo- strare gli eventi più significativi, il Gazzettino donò ai lettori una serie di cartoline e fra queste c’era la festa dell’uva svol- tasi a Conselve. Come ogni manifestazione del Regime, le immagini, magi- stralmente orchestrate dalla propaganda e integrate con altri mezzi di comunicazione di massa, entrarono a piene mani nelle pubblicazioni ufficiali, nelle riviste, nei giornali, addirittura nei testi e nelle copertine dei quaderni di scuola. Ai fotografi operanti nei vari paesi non mancò il lavoro, poi- ché invitati ad immortalare ogni evento di qualche rilievo e un gran numero di immagini entrò negli album dei singoli, che intendevano testimoniare ai posteri la presenza attiva 13 nello straordinario processo storico della nazione. Ma, pre-

13. Il 22 giugno del 1942 mons. Giovanni Battista Dal Prà benedì il grano nel cortile di proprietà della famiglia Rosso, che in quell’oc- casione vinse il premio della Battaglia del grano. 14. Nel 1931 un’allegra comitiva si radunò nel Prà per una foto ricordo in occasione della Festa dell’uva.

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14 varia, proponendo un programma diviso in cinque parti. L’avvio spettò alla Banda, che aprì la serata con una marcia trionfale, quindi seguirono vari pezzi per pianoforte, piano- forte e violino, chitarra, scenette, balletti e canzoni. Si esibi- rono i giovani: Ottavio Comunian Schiesari, Pio e Lorenzo Pampaloni, Gabriella Ferrigo, Lidia Marcolin, Giuseppe Ago- stosi, Giovanni Facco, Maria e Flora Maniero, Marta Conte, Bianca Cima, Oscar Garbin, Guido Salvatori, Annamaria Engl, Serena Chinaglia, Teresa Sottovia Milani e altri. La vera voglia di rivivere momenti felici si riattivò con il ri- compattarsi delle squadre di calcio, delle compagnie filo- drammatiche, con le frequentazioni delle osterie, per una partita a carte o per giocare alle bocce, ma lo sport preferito diventò il ballo. Invece, a mancare erano le manifestazioni tradizionali e una tale situazione raggiunse gli anni Sessanta.

NASCE LA PRO CONSELVE

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15. Un quaderno della fine degli anni ’30. Fu nel 1961 che, a Cittadella, Alceste Mazzucco avvertì la 16. Un gruppo di conselvani alla Festa del pane in piazza San presenza della Pro Loco, perciò non fece altro che parlar- Marco a Venezia negli anni ’30. ne con il fratello Ennio, con Vasco Varotto e qualche altro. L’intento era quello di fare qualcosa anche a Conselve, che vedendo il crollo del Regime, molti si liberarono di quelle pareva un paese morto, poiché non c’era alcuna attività di ca- foto diventate scomode, poiché convinti di riuscire a na- rattere folcloristico e culturale. Perciò si attivarono per otte- scondere un trascorso imbarazzante. nere la collaborazione di Tarcisio Peraro, Corrado De Nicola, Tutto ciò accadde dopo la Seconda Guerra mondiale, suc- Orazio Miglioranza e Gino Meneghini, un farmacista che cessivamente ai giorni della Liberazione, quando anche la possedeva una notevole carica umana, equilibrata da una di- povertà e i lutti segnarono una prevedibile battuta d’arresto. stinta intelligenza e da un carattere straordinariamente aperto Se non che, venerdì 5 aprile 1946, presso il cinema Vittoria, e sensibile ai problemi altrui. i giovani artisti conselvani organizzarono una Serata di Arte Era sua la pubblicazione di un consistente numero di ricer- che storiche, tra le quali: Conselve e il suo territorio (1940), L’Ospedale Civile di Conselve. Sue origini e sviluppo, premia- to nel 1942 e poi La farmacia attraverso i secoli e gli Speziali di Venezia e Padova (1946), Conselve dalla fine della secon- da guerra mondiale, con breve riassunto storico dalle origini (1958). Ma conservava anche una notevole esperienza come fotografo, poiché un tale compito gli fu affidato durante la Guerra del 1915-’18, tanto che nel 1971 ben quaranta im- magini furono scelte per allestire una mostra a Ronchi dei Legionari, nei pressi di Gorizia. Pertanto, all’inizio del 1962, alcuni di loro cenarono a casa di Silvio Meneghesso e discussero sul da farsi, scegliendo la partecipazione di un gruppo di appassionati fotografi e cineamatori. E Varotto, allora dipendente dell’Acquedotto consorziale, con sede nell’ex vecchia stazione, compilò lo statuto e senza rivolgersi al notaio, nel mese di luglio, as- sieme agli altri inviò ai compaesani le copie ciclostilate. La programmazione comprendeva manifestazioni di carattere culturale, folcloristico e sportivo, ma evitava qualsiasi ap- proccio con la politica. Subito dopo, Ennio Mazzucco, corri- spondente del Resto del Carlino, scrisse un articolo illustran- 16 te le finalità del sodalizio. 15 Il dott. Meneghini, invece, quando apprese che per iscri- versi al comitato delle Pro Loco era necessario versare un contributo, scelse la denominazione Pro Conselve. Ma, come vedremo in seguito, per alcuni decenni alla denominazione Pro Conselve si alternò il termine Pro Loco. Da alcuni anni, il Carnevale si teneva nel comune di Arre, perciò, nella piazza dedicata a Cesare Battisti, Settimo Riz- zato detto Botòna, predispose un incontro con i compaesa- ni e con i componenti delle altre associazioni del posto. E fu allora che il gruppo di Arre accettò di affidare l’organizza- zione ai conselvani e, alcuni anni dopo la prima sfilata del 1962, i carri allegorici partivano da Conselve e raggiungeva- no il centro di Cartura, , Vanzo, Tribano e Bagnoli di Sopra. Durante il Carnevale dei 1962, il carro allestito dal gruppo di Arre mostrò un paesaggio africano con un cammello al centro e sopra misero a sedere il gobèto Cìri, non più alto di un ragazzino, ma di un’eccezionale affabilità e simpatia. 17 Lui era la mascotte del gruppo e, siccome frequentavano anche le sagre, una sera si recarono tutti assieme a Cartura 17. Il carro con il cammello, allestito dal gruppo di Arre nel e con loro non mancò il gobèto. Per fare uno scherzo ai car- 1962 e riproposto nel 1963, in partenza da Conselve per rag- turani, lo vestirono come un bambino, con il ciùcio in bocca, giungere i paesi dei dintorni. quindi lo posizionarono sull’argine della Paltana, vicino ad un orinatoio pubblico e, imitando la voce di un bambino, aver presentato un carro particolare. Per approntarlo, s’era incominciò ad urlare: Me scampa la pipì! Me scampa la pipì! fatto prestare dall’amico Dario Bonollo una specie di rimor- Mentre passava, una signora di mezza età osservò indi- chio e sopra allestì qualcosa di simile a una foresta infarcita gnata il gruppo di amici, che posizionati accanto al gobéto di uccelli e di piccoli animali imbalsamati, che lui catturava ignoravano la sua richiesta. E, siccome lo scambiò per un andando a caccia. ragazzino, si avvicinò e lo portò nell’orinatoio, ma dopo un Sempre nel 1962, Adriano Bononi, Settimo Rizzato e Silvio attimo uscì urlando ancora più indignata, poiché ciò che Meneghesso si attivarono per raccogliere i fondi necessari toccò con mano le dimostrò che si trattava di un ragazzino per allestire altre manifestazioni, mentre Giovanni Chiarlan- piuttosto anziano. ti, assessore comunale, fotografava gli eventi ed entrava fra Per certi versi lo possiamo associare al conselvano Adelchi gli sponsor. Invece, ogni volta che il gruppo organizzava Milani, un invalido civile residente in Bragola, appassionato i concorsi ippici, interpellava il dott. Vittorio Magni e, fra i di pittura e partecipe ad ogni manifestazione organizzata partecipanti, gli spettatori notarono la ripetuta presenza in paese. È sufficiente ricordare la realizzazione di un lungo della figlia di un avvocato di Padova e di alcuni cavallerizzi missile, che usò come un‘automobile in occasione delle pri- provenienti da Roma. Mentre, per le gimcane motociclisti- me sfilate di Carnevale. Un’attività ripetuta fino agli anni -Ot che coinvolgevano il dott. Battista Sartori, e il primario Giu- tanta, e oltre, quando gli fu assegnato il primo premio per seppe Giusti consegnava i premi ai primi classificati.

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18/23. Il 26 febbraio del 1963, dopo la partenza da Conselve, la sfilata dei carri di Carnevale sta attraversando il centro di Tribano.

Questi eventi si concludevano con l’assegnazione di alcu- ni premi, non in denaro, ma in confezioni di pasta, riso, vino, coppe e quadretti, di volta in volta recuperati da Set- timo Botòna. Poi fu provveduto al miglioramento dell’annuale Tombola, 21 che fra l’altro vide la partecipazione di un complesso mu- sicale di cinque elementi, con il conselvano Fausto Seren e gli altri provenienti da Santa Margherita d’Adige e da Lusia. Al concerto, titolato Moods e svolto presso il cortile delle Elementari, partecipò un gran numero di spettatori. Un’al- tra volta invitarono un’orchestra d’origine polacca. Nel cine- ma-teatro Vittoria ospitarono anche una cantante famosa: Lara Saint Paul, accompagnata da un valido presentatore e, dopo l’acclamata esibizione, si svolse un’asta di quadri. In una successiva edizione della Tombola, per imitare i premi elargiti a Chioggia, misero in palio un’automobile, ma non

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17 trovarono il vincitore e allora il ricavato andò in beneficenza. cio Sabbion con la foto “Uva”. All’unanimità è stata dichiarata In paese invitarono anche il campione ciclistico Gino Bartali, “migliore foto su Conselve” la foto “Riflessi d’acqua” che è stata che tra l’altro visitò la Cantina Sociale, le officine Bertoli… e presentata da Ennio Mazzucco. concluse la serata cenando assieme ai soci della Pro Conselve. La Giuria ha ritenuto inoltre meritevoli di segnalazione le se- Come ogni anno, nel Prà comunale non mancava il luna park guenti foto: “Scorcio medievale” e “Barca sul fiume” di Giusep- e Romano Galvan, marito della giornalaia Giuditta, abituato pe Gozzi, “Nebbia” e “Notturno ‘66” di Ferruccio Sabbion, “Solo a portare gli occhiali fumé anche a mezzanotte, si accostò in balia delle onde” di Giorgio Gradella, “Raccolta del fieno” di alla giostra a scontri per attendere il passaggio del mediato- re di maiali Maffeo Bettonte dettoMoretto e, avendo appena mangiato mezza anguria, gli piazzò in testa la scorza. In quei primi anni, alla guida del gruppo si alternarono il dott. Gino Meneghini, Vasco Varotto, Tarcisio Peraro e poi il dott. Michele Fossari fu nominato presidente. Nel 1964, su consiglio di Ennio Mazzucco, fu deciso di ciclo- stilare un foglietto titolato La Ventata, per diffondere quan- to stava organizzando la Pro Conselve e vi aderirono alcuni dipendenti comunali, ma sparì con il primo colpo di vento. Nel frattempo, il Comune aveva assegnato loro una sede ubicata al piano terra del Municipio, al centro della Loza, nel negozio dove in precedenza vendeva cappelli il commer- ciante Dalla Vigna e, nel gennaio del 1968, chi scrive allestì una prima mostra fotografica personale. 25

25/26. Due delle numerose foto presentate nella mostra allesti- ta nella sede della Pro Conselve.

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24. La prima Mostra fotografica organizzata dalla Pro Conselve nella sede di piazza XX Settembre concessa dall’Amministrazio- 26 ne comunale.

Il 26 agosto del 1968, il Resto del Carlino avvisò del terzo Valentino Ghiraldini, “Chiesetta di montagna” di Benedetto concorso fotografico asserendo che aveva superato, per Suman, “Nino e Gemma” di Adriano Bononi, “Mezzogiorno quantità e qualità delle opere presentate, i livelli delle prece- di quiete” di Giselda de Angeli, “Barche” di Ennio Mazzucco, denti edizioni. “Casa di Pescatori”, “La bottega dell’antiquario” e “In riva al fiu- Le opere ammesse al concorso vennero esposte dal 25 agosto me” di Gabriella Devoto e “Composizione” di Antonio Secchi. all’1 settembre alla Mostra allestita presso le elementari “Leo- La consegna dei premi avvenne alle ore 22.00 di domenica. nardo da Vinci”. Per la sezione bianco-nero, il 1° premio e la Il 28 agosto, il Gazzettino annunciò: Nel quadro delle ma- targa d’oro del comune di Conselve fu assegnata alla foto nifestazioni indette per la fiera, la Pro Loco ha organizzato “La neve” presentata dal Valentino Ghiraldini di Padova; il una mostra di pittura e di disegno, che sarà aperta fino al 1° secondo e il terzo andò alle foto “Meditazione” e “Solitudine” settembre nella galleria “La Loza” sotto il portico municipale. del padovano Antonio Cesaro. Per la sezione stampe a colori: Contemporaneamente nelle scuole del centro, sarà aperta la 1° premio alla foto “1920” presentata da Ferruccio Sabbion; 2° mostra dei lavori premiati nel terzo concorso fotografico. Poi premio al dott. Antonio G. Secchi; 3° premio, ancora a Ferruc- elencò i titoli delle foto e i nomi dei premiati già citati. 18 Valutati gli esiti positivi ottenuti durante le diverse manife- stazioni, nel mese di ottobre, una quindicina di soci furono invitati a cena presso il ristorante della Rebosola, tra Civè e Monsole, ciascuno pagando la propria quota. L’incontro si dimostrò interessante, poiché ognuno di noi illustrò alcune proposte utili per organizzare le prossime attività e, per ral- legrare la serata, Mario Berto detto Mariano raccontò un’in- finita serie di barzellette. In occasione del 4 Novembre, assieme a Bononi, Meneghes- so, Chiarlanti e, con il materiale fornito dal dott. Meneghini, allestimmo un’interessante mostra dedicata alla guerra del 1915-’18. Nell’agosto del 1969, utilizzando ancora una volta il mate- riale messo a disposizione da Meneghini e quello prelevato dall’archivio comunale, approntammo una mostra dedicata alla documentazione storica e al materiale usato durante la 27 Fiera e la Tombola.

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27. La foto di gruppo degli invitati alla cena della Pro Conselve nel ristorante Rebosola. 28/29. La mostra organizzata il 4 novembre per ricordare la Guerra del 1915-’18. 30/31. La mostra allestita nell’agosto del 1969 dedicata all’an- nuale Tombola.

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32. La preparazione del palco per ospitare la giuria durante la sfilata di Carnevale e in occasione della Tombola. 32 33. Lo stemma della Pro Conselve ricavato da un vecchio simbo- lo del Comune.

Appena concluse le giornate dedicate alla Fiera d’agosto, il buon gusto conselvano”, occupare ad organizzare mille ma- Gazzettino scrisse che tutto finì con lo spettacolo pirotecnico, nifestazioni tradizionali ed anche nuove. Certo i loro propositi subito dopo l’estrazione della tombola, vinta da Bruno De An- sono tantissimi. Ma i fondi purtroppo scarseggiano… per cui geli di Tribano e da Paolo Munegato di Cartura. vale talvolta usare prudenza. Non troppa però perché un po’ di Nel pomeriggio, nelle scuole elementari sono stati premiati dal fede nella bontà dei conselvani ci vuole sempre. sindaco cav. uff. Antonio Berto e dal presidente della Pro Con- Comunque giova sapere che la “Pro Loco” non vive solo a car- selve dott. Michele Fossari, i vincitori del concorso fotografico. nevale con i carri mascherati, alla fiera con la musica, i concorsi Anche quest’anno le iniziative della Pro Conselve sono andate fotografici, le mostre d’arte, ecc., ma vive in mille altri momenti tutte a lieto fine, con gran soddisfazione dei cittadini e, in par- e circostanze della vita del paese, sempre sensibile e aperta a ticolare, degli organizzatori, tra i quali Adriano Bononi, Ennio tutte le occasioni di pubblico interesse. Gaia e Ferruccio Sabbion, che più degli altri si sono prodigati, Infatti, fra l’altro, non mancò la collaborazione di un buon soprattutto per rendere possibile l’allestimento della mostra numero di frequentatori della Trattoria Bar da Nani, ubicata fotografica, mentre Silvio Meneghesso provvedeva a coordi- nella cosiddetta Bragola City, dov’era presente un gruppo nare le varie iniziative. sportivo, un gruppo folcloristico, l’associazione del Fante, Forse gli unici a non essere del tutto soddisfatti sono gli sco- alcuni animatori A.v.i.s. e tutti si vantavano di appartenere nosciuti che, approfittando dei festeggiamenti, hanno tentato alla periferia del paese. un furto nell’abitazione di Adriano Bononi, nel quartiere San Il locale era gestito da Sante, Silvano e Diego Bagatella, tre Lorenzo. I malviventi infatti non sono riusciti ad asportare che fratelli originari di San Pietro Viminario, sempre intenti a far- poche migliaia di lire, e a quanto pare i carabinieri stanno se- ne una e pensarne altre cento. E il maestro Arnaldo Bozza guendo una buona traccia, per cui è probabile che siano iden- precisò che nessuno tornava a casa dalla Bragola senza aver tificati quanto prima. Ma ciò non accadde. portato con sé qualcosa di nuovo: una notizia, il frutto di una Nel dicembre del 1969, l’articolo, Chiamate Conselve 8484, buona conversazione, di un infuocato dibattito, il piacere di redatto da Alcide Salmaso, direttore del mensile Comuni- aver contribuito ad un gesto di solidarietà, il ricordo di una par- tà Conselvana, spiegò: La benemerita associazione è degna tita a carte o al biliardo svoltasi in un’aria sempre serena. C’era- di tutto il nostro doveroso plauso. Si tratta di un folto gruppo no anche gli amici contestatori, gli scontenti della monotonia, di volonterosi, generosi, bravi e disinteressati amici che si riu- delle promesse non mantenute, delle opere programmate e niscono periodicamente per prendere a cuore tutti gli aspetti mai realizzate, gli scontenti dell’indifferenza e della freddezza della vita paesana, in particolare quelli folcloristici, ricreativi, verso tanti bisognosi. Forse per questo non rinunciarono alla culturali e artistici. collaborazione con la Pro Loco, un’associazione che abbia- Le abbiamo ammirate tante e tante volte queste “sentinelle del mo già ricordato aperta a tutti e lontana dalla politica. 20 34 35

34-35. Nel cortile del bar-ristorante della Bragola, gestito dai fratelli Bagatella, il 7 luglio del 1966 era in corso una serata di Voci nuove. 36/39. Il Gruppo Bragola non è mai mancato all’appuntamento con il Carnevale e, assieme al vicino di casa Adelchi Milani, dotato di un missile, nell’edizione del febbraio 1964 proposero la Disfida di Aldobrandino.

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21 L’occasione più sentita era il Carnevale, con i carri allegori- di sceneggiatura, testo, regia, sonorizzazione, speaker, dop- ci e i coriandoli, una manifestazione che possiamo definire piaggio, ecc. non senza rispettare perfettamente le esigenze un allegro evento popolare, durante il quale era d’obbligo del diverso tipo di filmato: dall’intervista, al documento stori- mettere da parte i problemi quotidiani e aprire le porte ad co, ai fatti di folclore paesano, alla sublimazione di un tema un’obbligatoria risata. Ecco allora che grandi e piccini rivi- scientifico o di lavoro. vevano le tradizioni locali attraverso i giochi, i laboratori Il 16 giugno del 1969, presso l’Hotel Oasi di Conselve, pre- di maschere, i contatti all’insegna del divertimento e dei senti numerosi amici, furono proiettati alcuni filmati e la buoni auspici per il futuro. Da noi, precisò Pina Minelli, il manifestazione si concluse il 12 settembre con la premia- carnevale è ragionevole e sano, è sentito e goduto, è umano zione degli otto concorrenti. ed esemplare. È realizzato con la presenza di famiglie intere e Non mancò Alcide Salmaso e affermò che i partecipanti era- sull’operosità di giovani coscienti. Lo svago del bambino diven- no tutti degni del più sincero plauso. È significativo ed è un or- ta così motivo di distensione per lo stesso adulto. goglio che Conselve sia presente per simili manifestazioni. Per- Carnevale caldo, dignitoso e tipico quindi quello conselvano, come in altri paesi più si trova. Da noi né droga, né alcol, né stordimenti orchestrali vengono a turbare la pace serena ri- svegliando istinti infernali. La nostra allegria è un vero premio perché frutto di una coscienza tranquilla e di una civiltà non ancora corrotta. “Dimmi come ti diverti e ti dirò chi sei”. Sem- bra un adattamento superfluo. Eppure è così. Il mensile Comunità Conselvana pubblicò un articolo dal ti- tolo: Films di casa nostra, ed esordì affermando chepossede - re una cinepresa può essere facile; saperla usare tecnicamente anche. Ma a metterla in azione, con arte e buon gusto è un grosso problema. Grazie a Dio c’è della brava gente che sa prendere sul “serio” proprio per puro encomiabile hobby anche questi problemi di raffinata educazione artistica. A Conselve vive e opera, nell’ambito delle attività culturali della Pro Loco, un bel gruppo di appassionati cineamatori, associati al Cine Club di Padova. Il loro lavoro (individuale o di gruppo, con una solidarietà invidiabile e utilissima) procede sulla base 40 delle regolari, grandi operazioni cinematografiche, con tanto

40/42. In questa foto del giugno 1969 vediamo l’operatore Adriano Bononi, l’aiutante Silvio Meneghesso, il regista Ennio Mazzucco e la principale interprete, Bruna Bortolato, durante le riprese del film Mietitura.

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22 ciò, ha voluto esprimere i propri giudizi, partendo dal primo classificato con il film “Carlo”, realizzato da Ferruccio Sabbion, conselvano ma residente a San Pietro Viminario. Tema quanto mai impegnativo il suo, svolto con una finezza non comune. Il tepore della poesia che anima la natura rimane soffocato ognor più dal freddo teorema del cemento che incarcera l’uo- mo, riducendolo senza più mistero, né infinito. Al secondo posto “Mietitura” di Ennio Mazzucco, conselvano. Il vecchio mondo fatto di aurore e tramonti, di sudate e sor- sate, di melodia affettiva e naturale vitalità, rimane travolto dall’incalzare della macchina fatta di fughe e lampi, di polvere e logorio, di predominio e annientamento. Al terzo “Casa dolce casa” di Mario Silvani pure conselvano. C’era una volta un padre, una madre e… tanti figlioli, tutti bel- li, sani e piccolini. La più bella esperienza di vita è la paternità: una grande parentesi nel lungo cammino e che tutto investe l’essere umano. C’era caldo nel gran salone dell’Hotel Oasi, ma il film di Mario ha portato in tutti refrigerio. Autentici capolavori ci sono apparsi tutti gli altri films. Si è trat- tato di H² O realizzato da Rasia Dal Polo, Gemme di ghiaccio di De Michieli, La parabola di Mazzuccato, Occaso di Minto, Bassa marea dei fratelli Gloria e La volta Meravigliosa di Wet- zl, presidente del Cine Club di Padova. L’Ugoletta d’oro era un concorso canoro riservato ai più piccini, divisi in due categorie: Juniores dai 3 ai 6 anni e Se- niores dai 7 ai 10 anni. La manifestazione, organizzata dalla 43 Pro Conselve, prevedeva il patrocinio e le adesioni presso i Padri Canossiani, le Suore Canossiane e la segreteria della 43-44. Il 12 settembre del 1969 ecco la premiazione del Concorso Pro Loco, mentre la selezione delle voci che entrarono nella cinematografico organizzato dalle Pro Conselve, dove sono pre- finalissima, tenutasi a febbraio, fu affidata a padre Andrea. senti: il fotografo Silvio Silvani, il dott. Gino Meneghini, i vincito- Il tutto si svolse sabato 18 aprile, presso il cinema-teatro ri Ennio Mazzucco e Ferruccio Sabbion, Ennio Gaia e il presiden- Marconi ed è stata una grande festa per i bambini, con la te della Pro Conselve dott. Michele Fossari.

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23 generosa partecipazione dei genitori e di numeroso pub- blico. Si esibirono, trepidamente sicuri, giovanissimi cantan- ti ai primi approcci con il microfono e con la presenza dei numerosi spettatori. L’accompagnamento musicale ha visto all’opera il complesso Conselve, capace di sostenere brillan- temente la sua parte e degno di lode è stato anche il debut- to de I Miserabili, un neonato gruppo di giovani musicisti. Da circa un anno, una decina di soci della Pro Loco frequen- tava il Cine Club Padova e martedì 12 maggio 1970, presso l’Hotel Oasi di Conselve, organizzarono in modo impec- cabile una serata di film prodotti dai soci del club. Furono proiettati: La diga maledetta di Lorenzo Poli, Partita a scacchi a Marostica di Bruno Poli, Sing-sing in Papuasia di Tullio Gob- bato, Il ponte di Augusta Marzemin, Praglia, piccolo mondo di Roberto Moyoli e Sacro e profano di Tiziano Zanetti. Tutti associati al Cine Club di Padova ed erano presenti un centi- naio di spettatori che applaudirono ogni autore. Martedì 9 giugno, presso la sede di Padova, la giuria com- posta di 22 soci ha assistito alla proiezione dei 5 film parte- 45 cipanti alla Bobina unica montaggio in macchina e ai 4 film inclusi nella Bobina di primavera 1970. Lo spoglio delle 22 45. La sistemazione della Biblioteca comunale nella piazza XX schede ha dato alla categoria juniores i seguenti risultati: 1° Settembre, oggi dedicata ai ragazzini. Mario Silvani, con punti 183, che vinse il premio offerto dal Cine Club Vignola, 2° Giovanni Chiarlanti, con punti 144 e la Salvatore La Rosa e il presidente onorario Guido Pallaro. medaglia di partecipazione. Invece, la Bobina di primavera Il Cineclub di Padova era il primo nato in Italia, poiché con- 1970 ha visto Ferruccio Sabbion 1° classificato con il filmCar - tava quarant’anni e un numero di soci tra i più attivi ed an- lo - punti 196 e coppa del Comune di Padova, 2° classificato ziani e, a livello nazionale, aveva già ottenuto l’assegnazio- Ervino Wetzl con il film Eze, rocca del silenzio - punti 166 e ne di un notevole numero di coppe e di medaglie. medaglione C.C.P., 3° classificato Giorgio Donadel con il film A Conselve, invece, la Pro Loco era presieduta dal dott. Mi- Nel mio giardino - punti 163 e medaglia di partecipazione, 4° chele Fossari, dal vice Giuseppe Archita, dal segretario Ennio classificato Valentino Zanetti con il film Sicilia - punti 154 e Mazzucco e dai consiglieri: Filiberto Petranzan, Giorgio Gra- medaglia di partecipazione. della, Giorgio Trivellato, Adriano Bononi e Giovanni Chiarlanti. Martedì 16 giugno, alle ore 21,15, ancora presso l’Hotel Oasi si tenne una seconda serata di film presentati dai soci del C.c.p. che vide la partecipazione del solito numero di spettatori. Un avvenimento importante lo rilevò il Gazzettino nell’ago- sto del 1970, quando annunciò la prossima, definitiva si- stemazione del Centro di lettura e della Biblioteca popolare comunale decisa dalla giunta municipale. Entrambi furono trasferiti nei locali di piazza Cesare Battisti, risolvendo uno dei tanti problemi trovati dagli amministratori, poiché in precedenza il Centro di lettura occupava una sala messa a disposizione dal padri Canossiani, ma si trattava di una sede non adeguata alle necessità. Da allora i frequentatori trova- rono la disposizione di quattro locali di notevole capacità ed ampiezza e questo giovò anche alla Pro Conselve. Lo stesso articolo propose l’allestimento della quinta mo- stra fotografica presso i locali del municipio. E vincitori, pre- cisò il cronista, sono: Valentino Ghiraldini con “Cadore” (bian- co nero), Ferruccio Sabbion con “Architettura conselvana” (mi- gliore foto sulla zona), Carlo Roccato con “Monetina” (diaco- lor). Ghiraldini e Roccato sono anche autori di foto segnalate. Nel mese di ottobre, l’assemblea del Cine Club di Padova rinnovò le cariche e, dopo la riconferma del presidente Er- vino Wetzl, del vice Guido Mazzuccato e del segretario eco- nomo Valentino Zanetti, furono eletti i consiglieri: Giusep- pe Rasia Dal Polo, Ferruccio Sabbion, Vittorio Poli e Ago- stino Zanardi. Quindi i revisori dei conti: Bruno Poli, Enzo 46 De Michieli, Michele Trapletti, i probiviri Giovanni Fantini, 24 47 48

46/52. Quando la Pro Conselve non aveva una sede propria, per discutere sul da farsi organizzava degli incontri presso i risto- ranti, oppure nelle abitazioni dei soci e non mancavano le gite, come quella alle Grotte di Postumia.

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25 IL PRÀ COMUNALE

Negli anni Settanta, ciò che non andava per il meglio era la richiesta di utilizzare parte del Prà allo scopo di ampliare l’ospedale. Ma, per fortuna, non furono molte le persone disposte ad accettare quella soluzione. A tale proposito, Lino Favaro scrisse: Al Prato! Già, al Prato! Vi entro convinto di trovare soltanto un tappeto verde, fresco, in- violato, le tante foglie divelte dal vento, secche e ammucchiate lungo la siepe di cinta, e gli annosi altissimi platani. Macché! Trovi invece un gran numero d’auto, disposte in tutte le direzio- 53 ni, in riposo assoluto o per breve parcheggio. Bei tempi questi e quanto progresso, nel caos generale! Ciononostante un floscio sorriso ti si presenta sulle labbra e un bisbiglio: “Che pace!”. Infatti, se gli affanni quotidiani te lo con- sentono e ti indugi a fare quattro passi, guardando attorno, in alto, ovunque… allora son tanti cari ricordi che vengono a gal- la e fanno rivivere la spensierata lontana giovinezza. Io, tu, noi tutti abbiamo trascorso, in questo Prato, delle ore meravigliose e indimenticabili. Anche allora si giocava al calcio ma con palloni confezionati con stracci arrotolati, stretti da spago. Bastava poco per farci divertire: un tantino di fantasia. Durante gli anni ruggenti, per prendere il sei in ginnastica, bisognava procurarsi la divisa (ben £ 30 quella da balilla mo- schettiere, il doppio quella da giovane fascista). Da te, Prato mio, e tu lo sai, si veniva in manipoli, segnando il famoso pas- so per gli esercizi ginnici. E che dire delle belle corse al trotto? C’era ancora un richiamo nell’alternarsi di un leggero pendio 54 tutt’intorno al Prato. Ma gli appassionati dell’ippica di tanti anni fa dove sono? 53/55. Ogni anno, in occasione del Carnevale, non mancavano i E voi, platani antichi, col vostro mormorio alimentato dal so- carri allegorici allestiti nelle contrade e nei paesi limitrofi e nep- spiro del vento riuscite ancora ad elevare l’uomo aggregando- pure i numerosissimi spettatori. lo a tanti vivi ricordi… Voi ci avete visto bambini, poi grandi- celli giocare a nascondino e quindi ventenni allorché cercava- mo, con l’ansia orgogliosa di maturi, la ragazza tra la folla dei giorni di festa. È arte vostra spiare le furtive carezze e le effu- sioni di tanti innamorati. Ed ora ci vedete adulti pensosi, con la fronte rugata, coi capelli ormai bianchi e scarsa scioltezza a motivo del peso che la vita comporta… Caro mio Prato, vorrei sempre vederti così, col tuo volto sporco, selvaggio, dimesso, quasi spoglio come un vecchio gitano. Certo, la mano benigna dell’uomo potrebbe pulirti, renderti fascinoso e brillante ma al- lora perderesti tutto ciò che rappresenti. Ogni tuo metro è vera testimonianza, custode segreto di affetti, aspirazioni e travagli di tante generazioni. Non vorrei, non vorrei proprio che l’urto impetuoso del progresso incalzante debellasse il tuo volto così schietto, caro e familiare! Se guardiamo alla storia del Prà, fu il Rassino, lo storico del- la famiglia Lazara, a confermare che Nicolò II, oltre a citare gli edifici di pregio ubicati in luoghi diversi, nell’estimo del 26 novembre 1422 computò un totale di circa 2.700 cam- pi, pascoli e relativi fabbricati rurali. E, per spiegare il ruolo 55 esercitato dai Lazara nel Conselvano, dobbiamo ricordare 26 56

56-57. La villa Lazara nel 1917, oggi Patronato canossiano e il Prà comunale nel 1913, con la pista dove si svolgevano le gare equestri. che, dal 1406 al 1734, la Serenissima assegnò per ben tredici ostaria, si trovava vicino al palazzo del Vicario. Per suo uso volte la carica di vicario ai componenti della famiglia. continuò invece a tenere la casa murata e contornata da un Nell’estimo del 1437 leggiamo che, nel centro del paese, brolo di 4 campi, in contrà del Borgo. Si trattava dell’attuale Bernardo dichiarò di possedere un’abitazione di muro con villa Lazara con l’ampio brolo oggi chiamato Prà, pertanto, tezza (fienile) e corte destinata al suo gastaldo. Nella piazza chi arrivava da Padova e voleva raggiungere la piazza e la aveva una seconda casa con due tezze, mentre una casetta parrocchiale, doveva percorrere via Borgo e un tratto di via di legname e paglia, con un boccone di terra, dove se tien Fossalta (oggi Beggiato) a nord del Prà.

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27 Giovanni, primo conte di Palù, morto nel 1619, lasciò un’ac- l’altro, compreso il pascolo £ 600, si cava vino mastelli 10 e £ 60. curata descrizione dell’intero complesso e, a proposito Alcune porzioni di questo polmone verde, ubicato nel cen- dell’ampio brolo, aggiunse: La corte - cioè il Prà - si sega, e si tro del paese e in parte adibito a brolo della villa, già popo- lascia in godimento al Giardinaro in vece di £ 20. Due campi lato da edifici in muratura e da alcuni casoni, furono cedute di Brolo sarato di Murro, del qual tra herba, uva, e frutti, un nel corso dei decenni per far posto alla scuola Elementare, anno per l’altro si cava £ 150. Nove campi di Brolo per metà all’Ospedale e altri edifici, comprese le ultime abitazioni sor- Casa serato di spinada (siepe di gleoditzia: spini del Signore) te lungo il viale Venezia, dopo la Seconda Guerra mondiale. con la fossa da doi parti, e doi ponti di pietra che la passano, Nel 1811, Antonio Malmignati di Lendinara sposò Teresa così ridotto dal Conte Nicolò mio padre, soleva esser Horto con Lazara e aggiunse ai suoi beni l’eredità della moglie. Il 30 diverse case di murro, et di paglia. Si affitta il fieno un’anno per novembre del 1860, quando morì il conte Nicolò Lazara,

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58-59. L’immagine risale al 1903 e si vede la Vacca Mora che sta fratello senza eredi di Teresa, egli acquisì anche il Prà. Il 15 per raggiungere la stazione ubicata davanti al Prà che, qui sotto, febbraio del 1879, Giovanni Menegazzi sindaco di Conselve vediamo com’era nel 1921. lo acquistò pagando 18.500 lire italiane e lo destinò ad ospi- tare la fiera annuale di Sant’Agostino e da allora rappresen- tò uno dei punti di maggiore attrazione del paese. Dopo l’acquisto, il sindaco fece tracciare alcuni viali, li arredò con panchine e mise a dimora numerosi platani, insensatamen- te abbattuti alcuni lustri fa. Nel 1884, per far posto alla stazione del tram a vapore del- la Società Veneta, la cosiddetta Vacca Mora, tra la villa e il Prà fu aperta un tratto di strada, permettendo al treno e a quanti arrivavano da fuori di raggiungere direttamente il centro del paese. Ma isolò la villa dal suo parco e sconvolse un perfetto equilibrio durato quattro secoli. Il 17 settembre del 1970, il sindaco Tarcisio Peraro costituì un comitato composto dai membri della Pro Conselve, da tecnici e da interessati di vario genere, al fine di studiare ed esaminare le proposte relative alla sistemazione e all’ido- nea utilizzazione del Prà. A dare il loro contributo, furono invitati anche i conselvani e fu chiesto loro di proporre solu- zioni intelligenti, oltre che conformi alle finanze locali. Era dal 14 aprile che la Commissione per la difesa del Pae- saggio e delle Bellezze Naturali aveva proposto il vincolo, 59 perciò, dopo l’incontro con il Comitato scelto dal sindaco, 28 intervistai lo studente Umberto Borile, il panettiere Augu- i bambini per giocare o per la ginnastica. Per i fondi, visto che sto Destro, il commerciante Onofrio Piagno, il vigile urbano parecchia gente si è interessata al problema, proporrei una col- Alceste Mazzucco, l’universitario Pierluigi Pampaloni e l’im- letta. Anche la “Pro Conselve” dovrebbe promuovere manife- piegata Lina Penon. Dopo di che, per informare i residenti, stazioni che diano un qualche utile da adoperare a tale scopo. il mensile Comunità Conselvana ha consentito la pubblica- Destro asserì: Lo trasformerei nel “Giardino di Conselve” al fine zione delle opinioni espresse dagli intervistati. di garantire un’oasi di rilassamento, dove si può respirare una Con la prima domanda chiesi chi di loro seguì la polemica boccata d’aria e di tranquillità. Per ricavare i fondi necessari sorta in difesa o contro l’autonomia del Prà e, dopo averlo non aumenterei le tasse, piuttosto proporrei una sottoscrizio- affermato, Borile, Piagno e Pampaloni sì dichiararono con- ne pubblica e, se viene deturpato, è come se facessero un torto trari ai mutamenti sostanziali. Anche Mazzucco disse di sì, alla mia abitazione. e precisò: Perché il Prà rappresenta una grande attrazione per Mazzucco pensò alla conservazione, almeno per un paio noi e per quanti si trovano a passare per Conselve. È un “bene” d’anni del campo sportivo, con due stradine parallele fian- che tutti ci invidiano anche così, allo stato selvaggio, come fi- cheggiate da una quindicina di panchine. Poi suggerì l’instal- nora è stato lasciato. Lina Penon affermò: Sono sempre stata lazione di una giostra, un’altalena… anche un gabinetto di dell’opinione che un’adeguata sistemazione dell’ospedale nel decenza, un chiosco per la vendita di bibite e gelati. Anche il Prà non avrebbe trovato una soluzione, anzi ne avrebbe com- mercato settimanale, che langue per mancanza di spazio, po- promesso l’importanza. trebbe trovare una sistemazione razionale e definitiva. Nella Con la richiesta di cosa pensavano del vincolo e della deci- stessa area, alla domenica si potrebbero parcheggiare le au- sione del Comune di avviare i lavori di sistemazione, Borile, tomobili, risolvendo così un altro problema. Potrebbero essere Destro, Piagno, Mazzucco e Penon dichiararono l’opportu- ospitate manifestazioni d’ogni genere, comprese quelle folclo- nità del vincolo e dei lavori di sistemazione, anche se il solo ristiche. L’importante è non continuare solo a parlare perché spianamento non risolveva tutti i problemi. Pampaloni si potrebbe passare inutilmente anche questo secolo! meravigliò che il Comune non avesse provveduto ancora Pampaloni, dichiarò convinto: La trasformazione ha un signi- prima al vincolo. Prima di intraprendere qualsiasi lavoro, ri- ficato se messa in relazione con la situazione del paese e con il badì, l’Amministrazione Comunale dovrebbe provocare una probabile sviluppo che si vorrebbe dare. Essa dipende da come discussione, aperta ad ogni cittadino, perché il da farsi spetta verrà risolto il problema sportivo, scolastico, della Casa di Rico- a tutta la cittadinanza. vero e dei luoghi d’incontro e di attività per giovani e lavoratori. Come sistemerebbe il Prà e da quali fonti ricaverebbe il ne- Dipende anche dalla sistemazione del traffico pedonale ed au- cessario introito per la sua manutenzione? E Borile rispose: tomobilistico e soprattutto da come avverrà il nuovo insedia- Lo sistemerei a parco divertimenti con vari giochi per i bambi- mento umano del paese ed in parte da come saranno le prossi- ni. I maestri, i professori, le suore potrebbero portare i ragazzi e me speculazioni… Interessare particolarmente la Pro Conselve affinché promuova iniziative tali da consentire un pur minimo 60. Il Prà visto dall’esterno, quando al tempo del Fascismo lo utile da evolvere ad opere pubbliche fra cui anche il Prà. chiamavano Campo Littorio. Lina Penon suggerì: Trattandosi di orgoglio paesano sarebbe

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29 auspicabile che ogni cittadino sentisse il dovere di contribuire annualmente, secondo le proprie possibilità, alle spese iniziali e di ulteriore abbellimento. Nel mese di novembre, il Comitato cittadino Pro Prato chie- se a Giorgio Gradella e a me di allestire una mostra nella sede della Pro Loco, dopo che avevamo reperito una serie di documenti conservati nell’archivio comunale e nelle bi- blioteche private. L’allestimento iniziò nel pomeriggio di sa- bato 21 e si concluse alle tre di notte e la domenica mattina ci attivammo di buonora per avvisare i visitatori all’uscita dalla messa e raccogliere le loro firme. A proposito della mostra, il Gazzettino scrisse che nei vari pannelli figuravano cronologicamente: le proposte di acquisto da parte dell’Amministrazione comunale, i rogiti notarili che risalgono al 1875 e le delibere del Consiglio di tutte le varianti avvenute nell’area circostante al vasto campo; i documenti che ricordano le attività sportive e le feste all’aperto ivi svolte dalla sua fondazione. Sono poi raccolti gli articoli dei giornali ripro- 61 ducenti tutte le polemiche sorte relativamente ai vari tentativi di destinare una parte di quest’area ad altre opere. Inoltre sono gran numero degli invitati, furono convocate dal sindaco esposte le fotografie, le stampe e i disegni che nelle varie epo- Tarcisio Peraro. Lo scopo era quello di esaminare un det- che sono state pubblicate per valorizzare l’ammirato parco. tagliato progetto di massima, presentato dalla ditta Sga- Il pittore Alfio Mazzucco, interpellato per l’occasione, ha ravatti, al fine di suddividere, abbellire e trasformare il Prà, magistralmente eseguito due vistosi pannelli corredati dal- per renderlo accogliente e utilizzarlo a scopi educativi e sa- le scritte: Abbasso le mani dal Prato! E, Cittadini! Sveglia - si sta lutari. Ma si trattò di una semplice fase di studio, anche se tramando per rovinare il Prato. abbastanza concreta, poiché prima di tutto era necessario La mostra, aperta sino a domenica 29 novembre, ha visto la fondere i diversi pareri e decidere qualcosa di concreto. presenza di molti visitatori che sottoscrivevano le proposte formulate dalla Pro Loco. 61/63. La mostra organizzata nel 1970 per salvaguardare il Prà e Il 9 dicembre, una trentina di persone, poche di fronte al i due pannelli eseguiti dal pittore Alfio Mazzucco.

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30 GLI IMPEGNI DELLA PRO LOCO che vengano rinnovate annualmente perché credo che i nuovi adepti daranno sempre nuova vitalità all’associazione e nuova carica di idee, rendendola ancora più funzionale. Cosa pensa di un direttivo composto da un incaricato di ogni associazione e dei politici presenti in paese? Non lo riterrebbe un legame, un rafforzamento, un coordinamen- to di ogni altra iniziativa? Personalmente sono contento di In quel periodo, la Pro Conselve era l’associazione maggior- questa proposta e cercherò di caldeggiarla in seno al direttivo. mente impegnata e ufficialmente più attiva, ma per conosce- La nostra porta è sempre aperta a tutti, anche ai non iscritti, re a fondo le principali finalità, nell’ottobre del 1970 decisi soprattutto ai facenti parte dei vari sodalizi. Non mandiamo di chiederlo al presidente Michele Fossari. E lui rispose: Sono gli inviti perché non abbiamo un ufficio amministrativo, né ab- moltissime, tutte però mirano a rendere bella, accogliente, festo- biamo fondi per i francobolli e per la carta da lettere. Quelli che sa, grande e sempre più rinomata la nostra Conselve, in senso lavorano sono pochi volonterosi, degni di un monumento per morale ed economico. I nostri desideri, però, cozzano spesso con ognuno, per tutto quello che fanno, senza paga e senza gloria, la dura realtà quotidiana che ci impone troppi limiti e riduce ricompensati solo dall’entusiasmo e dal gusto di fare del bene: la nostra attività a poche manifestazioni, quali il carnevale, la tutti questi hanno dato anima e corpo alla Pro Conselve. tombola, la mostra fotografica ed altre minori. Certo, tutto deve Le cariche e le iscrizioni offrono solo onore o anche compiti procedere in armonia con lo sviluppo economico e sociale del di fattiva collaborazione per tutti? Le cariche offrono anche paese, oggi ancora eminentemente agricolo. Nostro desiderio (e onore in quanto siamo tutti onorati di appartenere all’associa- di tutti i componenti il sodalizio) sarebbe di promuovere dibattiti zione. Ma offrono anche grandi oneri, non a me personalmen- e incontri sui problemi dell’industria e delle varie trasformazioni te che ho fatto sempre “pochetto”, ma ai giovani che hanno in atto, così da portare un concreto contributo di idee per un re- perduto del tempo prezioso e del denaro senza alcuna ricom- ale miglioramento della situazione conselvana. pensa, neppure quella di una cena alla fine dell’anno. Poi gli domandai quanti erano gli iscritti e quali le possibi- Esiste un fondo cassa e qualche sovvenzione a favore lità di allargare il loro numero. E lui precisò: Gli iscritti effet- dell’associazione? Attualmente esistono solo dei debiti. Ab- tivi sono solo 30. Le possibilità di aumentarli non sono tante. biamo contratto un debito con un istituto di credito di Con- All’ultima riunione plenaria, dopo aver affisso manifesti un po’ selve per la somma di £ 400.000 per poter anticipare quanto ovunque, ci siamo trovati in pochissimi. richiesto dall’Intendenza di Finanza, senza la quale la Tombola Alla richiesta se c’erano iniziative tali da invogliare nuovi ade- non si sarebbe fatta. Anche il direttivo ha contribuito di tasca renti, ribadì: Abbiamo allo scopo, portato il prezzo della tessera propria, quale anticipo, per far fronte alle spese delle varie ma- a sole cento lire per i giovani e lasciando quota libera per gli altri. nifestazioni. Speriamo nel futuro raccogliere qualche soldo, Malgrado questo non abbiamo ottenuto i risultati sperati. chiedendo agli esercizi pubblici (ed è un atto di umiltà andare Allora gli chiesi: Che ne dice di un aggiornamento dello sta- ad elemosinare quattrini). Ricordiamoci che il Carnevale con- tuto e di un rinnovo annuale delle cariche? Non ho niente selvano non rende una lira alla Pro Conselve e viene a costare in contrario e sono fortemente convinto, anzi felice che le cari- mezzo milione. Le finanze, pertanto, sono sempre sotto acqua. Se qualche volonteroso vuole aiutarci in qualche modo, noi lo 64. Due soci fondatori: Giovanni Chiarlanti e Adriano Bononi, ricorderemo nelle nostre preghiere quotidiane. L’unico ente che attendono i colleghi nella sede della Pro Conselve di piazza XX dà quello che può è il Comune e lo dà in proporzione delle pro- Settembre, concessa dagli Amministratori comunali. prie limitate finanze. Qualcosa hanno dato anche le tre Ban- che locali, ma molto poco. Mi scuso se mi sfugge qualche altro ente. I privati hanno sempre contribuito nel migliore dei modi. Quali sono i rapporti con l’Ente per il Turismo di Padova e le altre Pro Loco esistenti in provincia? È utile, secondo lei, uno scambio di esperienze e di collaborazioni? I rapporti sono ottimi. Tutti gli anni l’E.P.T. ci dà qualche contributo. Buona armonia esiste pure con le altre associazioni della provincia. Qualche volta ci abbiamo rimesso del materiale dato a prestito alle nostre consorella, ma è un peccato veniale che non piglia- mo neppure in considerazione. L’ultima domanda: È del parere o meno, che la tessera offra dei vantaggi concreti, quali lo sconto sul biglietto del cine- ma, del ballo, ecc., quello di un inserimento tra i lettori della Biblioteca comunale, ecc.? Sono del parere che debba offrire dei vantaggi. Bisogna però studiare la forma più opportuna sempre che i chiamati in causa siano pronti a favorirci. Ecco allora che, nel mese di luglio del 1971, il nuovo diretti- vo della Pro Conselve decise d’intraprendere delle trattative con l’Unione sportiva, per raggiungere la fusione dei due 64 sodalizi. Questo perché la maggioranza dei consiglieri del- 31 le due associazioni parteggiava per la fusione, infatti, l’idea Settimo Rizzato, il merito si doveva accreditare ai generosi comune era quella di gettare le basi per una polisportiva partecipanti che, senza badare a spreco di tempo e di dena- operante nel settore dell’atletica leggera, del calcio, della ro, realizzarono dei carri improntati ad arte e genio. pallavolo e pallacanestro, oltre al nuoto e al tennis. Ma gli Ma, per organizzarlo, fu necessario scorazzare nel man- anni trascorsero nel nulla di fatto. damento per oltre dieci giorni, muniti di un altoparlante. In quell’occasione, l’assemblea dei soci vide la presenza del Lo speaker, oltre la pubblicità di richiamo, offriva proverbi presidente Michele Fossari e di Giuseppe Archita, Vittorio nostrani in vernacolo e, finalmente, nel giorno della sfilata Magni, Giorgio Gradella, Alcide Salmaso, Mario Silvani, En- si respirò un’aria di scanzonata allegria. Qualcuno, trangu- nio Mazzucco, Adriano Bononi, Gino Meneghini, Ferruccio giando fritole e galani in gran quantità e annaffiando poi il Sabbion, Corrado De Nicola, Giovanni Chiarlanti, Silvio Me- tutto con il Friularo della Cantina Sociale, riuscì addirittura a neghesso, Valentino Baldisserotto, Mario Balielo, Filiberto dimenticare le cambiali da pagare. Petranzan, Settimo Rizzato, Vasco Varotto, Emilio Badan, L’apertura del Carnevale avvenne il giovedì grasso, con le Paolo Magagna e all’unanimità nominarono presidente gare dei bambini in maschera svoltasi nella piazza Cesare onorario Tarcisio Peraro, sindaco di Conselve. Battisti, sotto la guida microfonica e arbitrale del dinamico Nell’edizione del 1971, il Carnevale rinnovò la carica di entu- Giorgio Gradella. Sembrava più festa degli adulti che dei ra- siasmo che da anni ormai accompagnava la sfilata dei car- gazzini, d’altra parte per loro tutta la vita era ed è una festa, ri allegorici attraverso il centro di Conselve e fece affluire mentre per i più grandi, ad eccezione di qualche martedì molta gente. Oltre alla Pro Conselve e all’infaticabile socio grasso, tutto il resto era quaresima. Alla sfilata parteciparono 19 carri e la consegna dei premi e l’estrazione di una lotteria si svolse il 13 marzo, nella sala del cinema Marconi. La giuria ha assegnato il primo posto al carro titolato La cor- rida, allestito dalla Scuola Elementare di Conselve, quindi: La fame e lo spreco da , Festa al castello dal Prejon, La famiglia dei gobeti da , Pinocchio e la balena da Bertipaglia di Maserà, Festa campestre dall’Istituto Canossiano femminile di Conselve, Sorprese lunari da Poz- zonovo, Nomadi beat da Cartura, L’uomo alla conquista del sistema solare dall’Istituto Canossiano maschile di Consel- ve, Uccisione del maiale da Pozzonovo, Pinocchio nel paese dei balocchi dell’Istituto Canossiano maschile di Conselve, Pescatori in valle da San Pietro Viminario, Nave corsara da Cartura, La fiera delle bambole dall’Istituto Canossiano fem- minile di Conselve, Palazzetto dello sport da Paolo Alfini di Conselve, La cicogna da Adelchi Milani di Conselve, Vacanze

65 65/67. Nel 1977, nell’allestire i carri del Carnevale, si badava al divertimento piuttosto che all’eleganza e alla raffinatezza.

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32 Gli organi dell’Associazione sono: il Presidente, il Comitato Di- rettivo e l’Assemblea dei Soci. Il Comitato Direttivo presenta all’Assemblea un programma annuale delle attività e delle proposte di carattere straordina- rio che ritiene utile per la prosperità del sodalizio; pubblica e presenta le relazioni, i bilanci, i consuntivi delle gestioni e ren- de conto delle attività annuali all’Assemblea. Provvede a dare esecuzione ai programmi annuali di attività deliberate dall’As- semblea stessa, dandone le impronte che riterrà più opportune. L’Assemblea si riunisce in sessione ordinaria pubblica nella pri- mavera e nell’autunno su determinazione del Presidente, del Comitato Direttivo o da un terzo dei Soci, ogni qualvolta si ri- tiene utile la sua convocazione. È facoltà dell’Assemblea di proporre manifestazioni o attività non previste nel programma approvato, anche durante il corso dell’anno, impegnando il Comitato Direttivo a dare esecuzione. Il patrimonio sociale è costituito dalle quote dei Soci, dall’even- tuale contributo dell’Ente Provinciale del Turismo, da contributi di Enti pubblici e privati, da donazioni e da utili di gestione del- le varie manifestazioni. 68 In caso di scioglimento del sodalizio, l’eventuale patrimonio sarà devoluto al Comune di Conselve. 68. Uno speaker arcinoto e molto apprezzato: Giorgio Gradella. In seguito all’approvazione dello statuto, Alcide Salmaso scrisse: Aiutiamo dunque i nostri buoni organismi associativi, svedesi dai Fratelli Magagna di via Fiesso - Conselve, Il Prato quelli che si interessano e che curano le “cose nostre”. Entriamo dagli Amici di Bragola City - Conselve, Le campane di S. Giu- a far parte, con il nostro contributo e collaborazione, invece di sto da Luciano Canova di via Casette - Conselve. criticare dal di fuori. La porta è aperta a tutti e le iniziative sono Allo scopo di attirare maggiormente l’attenzione dei citta- valide e multiformi. dini e illustrare loro le finalità e gli intenti della Pro Loco, il I nauseati della politica, i nostalgici della vita di gruppo, gli 23 aprile del 1971, fu convocata una pre-assemblea. I mani- appassionati della vita di Conselve, i conselvani di fatto e non festi, esposti nel paese, erano rivolti ai soci, alle autorità, agli di chiacchiere, i giovani e gli anziani, i semplici e i colti… tutti uomini di cultura, ai professionisti, agli studenti, ai respon- possono dare la loro adesione a quest’unica associazione pa- sabili delle varie attività sociali, ai titolari di attività indu- esana che li affratella. In nome di Conselve, la “Pro Loco” non striali, commerciali, artigianali, agricole e agli esponenti di chiede soldi ma simpatia; ha bisogno di forza per dare un con- altre associazioni. Un’attenzione particolare era rivolta agli tributo al miglioramento del paese. studenti e alunni delle scuole locali di ogni ordine e grado. Dopo la discussione della pre-assemblea, il voto espresso I temi svolti dovevano essere vistati dai rispettivi insegnanti nel corso dell’assemblea e la riunione del nuovo direttivo, si e pervenire alla segreteria della Pro Loco entro il 10 maggio. passò all’assegnazione delle cariche. Tutto ciò si verificò nel I più giovani potevano svolgere qualche cronaca sulle ma- corso di alcune settimane, dimostrando un’imprevedibile nifestazioni e un ruolo da protagonisti, mentre ai più gran- volontà di ripresa degli intenti e dei programmi. di era consentito di avanzare proposte costruttive e anche In seguito alle votazioni, il direttivo risultò così composto: muovere critiche e formulare giudizi. Ma, pure in questo Michele Fossari presidente, Tarcisio Peraro presidente ono- caso, tale proposta non vide l’adesione a lungo sperata. rario, Vittorio Magni e Giuseppe Archita vice presidenti, Fu allora che Alceste Mazzucco costituì il Cenacolo di Artisti Ennio Mazzucco e Settimo Rizzato segretari. E membri del e Poeti “Luigi Gaudenzio”, che non durò a lungo, ma coinvol- direttivo: Emilio Badan, Valentino Baldisserotto, Mario Balie- se poeti e scrittori: Ugo Suman, Giuseppe Archita, Filiberto lo, Adriano Bononi, Giovanni Chiarlanti, Corrado De Nicola, Petranzan, Aldo Pozzer e qualche altro. La sede era la stessa Giorgio Gradella, Paolo Magagna, Silvio Meneghesso, Gino della Pro Conselve e anche l’immancabile collaborazione. Meneghini, Aldo Pozzer, Ferruccio Sabbion, Alcide Salmaso, In seguito all’assemblea dei soci, fu decisa una revisione ge- Mario Silvani e Vasco Varotto. nerale dello statuto e lo proponiamo in rapida sintesi. Qualcuno asserì: Sempre i soliti! Mentre un’attesa novità È costituita in Conselve un’associazione denominata “Pro riguardò l’organizzazione interna per assicurare una mag- Conselve”. Il sodalizio, che è libero, autonomo ed apolitico, è giore distribuzione degli incarichi e degli impegni in seno costituito come ente promotore e coordinatore delle iniziative allo stesso direttivo. Tre commissioni, inserite in altrettanti culturali, sociali, folcloristiche, sportive e ricreative, nell’ambi- settori specifici, furono incaricate di formulare un dettaglio to del Comune; cura, mediante suggerimenti, studi, proposte, di attività, da trattare poi con il direttivo al completo e da progetti, risoluzione di problemi di urbanistica, polizia urbana inserire nel calendario generale delle manifestazioni da ed incremento turistico della zona. svolgere nel 1971-’72. L’Associazione è composta da un numero illimitato di persone Si trattò di un dialogo aperto, lontano dall’eterno spirito di che sottoscrivono la quota sociale annua. contraddizione e senza le normali accettazioni passive, ma 33 rispettoso dei limiti, delle singole possibilità e delle compe- Una data infausta risale invece al 3 gennaio del 1973, quan- tenze, onde evitare di ridurre il tutto a parole vuote, a inutili do mancò il dott. Gino Meneghini e per la Pro Loco si trattò discorsi o intromissioni nelle attività altrui. di un grave, quanto insperato lutto. Spesso si sentiva ripetere: Ma questa Pro Loco che cosa fa, Alcide Salmaso ha scritto: La sua gente l’ha sempre amato, cosa dice, cosa pensa, cosa vuole, dove vuole arrivare? Forse anche perché tutti i conselvani hanno sempre trovato qualco- non avevano intuito che il gruppo era da tempo impegnato sa di se stessi in lui. Ora che ci manca, lo cerchiamo di più, ora a rispondere esaurientemente e far capire che lottava per che tace lo sentiamo parlare più forte; ora che è passato alla scoprire, conoscere e amare Conselve, rivolgendosi non storia lo sentiamo più nostro. Anche lui è stato “vita di Consel- solo ai residenti ma anche agli estranei. Iscriversi al gruppo ve” e lo è stato come nessun altro nel suo genere. Lo sarà anco- significava dare un contributo disinteressato per elevare il ra di più se faremo nostro il suo messaggio. prestigio e la prosperità del paese. Ma, quanti erano coloro Negli ultimi mesi di vita il dott. Meneghini mi chiese di col- che provavano questo tipo di affetto? Eppure, la Pro Loco laborare con lui, poiché aveva in mante di stampare un libro assicurava apoliticità, comunanza di intenti ed era propen- ricco di immagini relative agli ultimi decenni di storia consel- sa ad attivare un vastissimo campo di lavoro. vana. Pertanto, dopo cena, ci davamo appuntamento nell’uf- Il 7 gennaio del 1972, con la partecipazione de La Tavernetta ficio adiacente la sua farmacia e sceglievamo immagini e la- dei Poeti di Padova, presso l’Hotel Oasi, organizzò la presen- stre fotografiche idonee a tale scopo. Dopo la sua dipartita, tazione del volume di Aldo Pozzer, dal titolo: Sagessa de un non abbandonai l’idea, ma decisi di recarmi presso i vari Enti caparo. Il risultato fu soddisfacente, sia per il folto pubblico pubblici, gli industriali, gli artigiani e i privati per chiedere e affluito e sia per il contenuto di quanto programmato. riprodurre in diapositiva le immagini degli eventi storici più Nel fervore della serata, Giuseppe Archita espresse la propria significativi. Il tutto l’avrei depositato presso la Biblioteca co- stima, la simpatia e l’amore verso il dialetto, la poesia, i poeti munale, ma il presidente avvertì: Non ho i soldi per pagare le e anche verso gli animali, valutati al pari di illustri professori diapositive. E allora mi rivolsi al panettiere Leo Garbin e lui, nel libro di Pozzer. A coronare l’incontro, con una toccante tramite l’Associazione Commerciati di Padova reperì quanto dimostrazione delle proprie qualità artistiche, fu Alberto necessario e fu possibile riprodurre circa 650 immagini. Dopo Terrani che dal sindaco Peraro ricevette una targa ricordo. di che, consegnai le diapositive alla Biblioteca, che oggi pur- Possiamo quindi affermare che, qualora la parte migliore troppo ne conserva non più di una quarantina. del sentimento popolare s’incontra con la finezza dell’arte, Nell’agosto del 1979, in concomitanza con la fiera di le manifestazioni del genere risultano sempre indovinate, Sant’Agostino, la Pro Loco organizzò un programma dal ti- perciò bisogna credere nel beneficio della cultura, comun- tolo: Conselve estate. Ma la mostra degli hobby, che doveva que si manifesti. aprire una serie di manifestazioni, non si svolse in quanto E, proprio in quei giorni, durante l’annuale sfilata dei carri non aderì alcun collezionista, sui quali avevano puntato per allegorici, lo speaker appostato sul liston di piazza XX Set- realizzare un’esposizione che sicuramente sarebbe riuscita tembre ricordò che il tipico Carnevale conselvano era nato interessante. Pertanto, risolsero la faccenda con la proiezio- da una decina d’anni e a caratterizzarlo contribuiva un buon ne, nella saletta di piazza Cesare Battisti, selezionando le numero di carri eleganti e costosi. Da allora si verificò un in- diapositive su Conselve depositate presso la Biblioteca. sperato crescendo di partecipanti e di impegni, con approva- Nell’occasione, il Gazzettino scrisse: Fa sempre un certo ef- zioni e premi distribuiti non solo in loco, ma anche durante la fetto rivedere volti e luoghi del passato, riconoscere momenti gara concorrenziale organizzata dalla città di Padova, inoltre, si concretizzò un crescente afflusso di spettatori. Ecco allora 69/72. Queste immagini ricordano la trebbiatura, la cura delle gal- che il Carnevale assunse la caratteristica di una simpatica e line, il matrimonio e l’incontro con Gino Bartali in visita a Conselve. valida pagina folcloristica, degna di un ottimo risalto. Invece, nel mese di luglio, in previsione dell’annuale Fiera di S. Agostino, il Gazzettino s’era posta una domanda: A che punto sono i lavori del Prà? L’ovvia impressione era che, al pari di altri, anche questo e ulteriori problemi, nonostante le aurore promettenti, fossero rimasti fermi nell’era neoliti- ca. La colpa andava perciò attribuita alla sfortuna, poiché il nostro paese si trovava fra quelli nati senza camicia. Il 24 settembre, la Pro Loco e l’Unione Sportiva Conselve, sotto la direzione della Scuola di Equitazione di Padova organizzarono e svolsero nel Prà comunale il 4° Concorso Ippico Regionale. La gara, iniziata alle ore 9,30 del mattino, proseguì senza in- terruzioni fino alle ore 15.00 e abbiamo visto delle esibizioni assai convincenti. Alcuni risultati, però, a causa forse della troppa vicinanza dei concorrenti al folto pubblico, hanno suscitato qualche dubbio. I premi, offerti da alcune Ditte ed Enti locali, furono cinque 69 per ogni categoria partecipante. 34 lontani della propria vita. Quando poi il ripescaggio nella me- dire della popolarità di questo appuntamento di fine agosto è moria è vissuto assieme agli altri, diventa un’esperienza grati- lo spazio ridotto che viene assegnato ai vari stands, proprio per ficante e sociale. Sabato sera - 26 agosto - alcuni conselvani, il numero elevato di aderenti alla manifestazione. in verità pochi, hanno goduto questa opportunità. Per l’abilità Comunque sia, anche quest’anno la Fiera di Conselve parte e la passione di Ferruccio Sabbion, molte vecchie fotografie con la speranza che Giove Pluvio non esaudisca, ora e tutte sono state riproposte in oltre 150 diapositive. Vi sono rappre- insieme, le preghiere che a lui sono state rivolte quest’estate. sentati i vecchi edifici pubblici prima della loro demolizione e La fiera è stata quasi deserta nella mattinata di ieri a causa del un raffronto con i nuovi. I più anziani spettatori hanno rivisto il tempo incerto, ma si è animata nel pomeriggio, dopo il cam- trenino chiamato allora “vaca mora”- che attraversava il paese biamento del tempo. Rimarrà aperta sino al 29. collegandolo con Bagnoli e Padova - la maestosa villa Seren, E i programmi? Dopo l’inaugurazione di domenica 26 ago- e i più umili “casoni” dai tetti spioventi ricoperti di paglia. Ma sto, che ha visto la partecipazione della banda Giuseppe chi aveva più cose da ricordare ha provato intense emozioni Verdi, l’esibizione delle majorettes, la Fiera del libro in piazza osservando le foto di gruppo o di cerimonie civili e religiose di XX Settembre, l’esposizione dei prodotti nel Prà e la pre- tanto tempo fa: chi divertito si è riconosciuto con molti anni di senza delle giostre, sabato 1° settembre, con inizio alle ore meno, chi invece citava il nome di persone più o meno impor- 20.00 in piazza Cesare Battisti organizzarono un ballo po- tanti ormai scomparse. polare, spettacolo delle majorettes e concerto della Banda, Trascorsi pochi giorni, in seguito al passaparola, quella serie quindi tombola con 500.000 lire di premi e alla fine spetta- di immagini fu riproposta in altre due serate. colo pirotecnico. Un articolo del Gazzettino, spiegò: La fiera di Sant’Agostino rivela aspetti interessanti. Nel vasto panorama di sagre e feste cittadine, notevolmente infittito durante questo mese, anche Conselve reclama una citazione. Diremo, anzi, che tale citazio- ne è doverosa non per emulazione, bensì per tradizione, per- ché non si tratta di sagra ma di vera e propria fiera, che compie il primo anno dopo quattro secoli. Quest’anno l’apertura è avvenuta in forma solenne e, il sin- daco Mario Balielo affermò: In questi giorni le vie e le piaz- ze di Conselve si animano di bambini, uomini d’affari, gente proveniente da altri paesi per vivere questa festa in un clima di pace e di serenità. Dopo il discorso inaugurale è stata issata la bandiera nazionale sull’alto pennone di piazza XX Settembre, mentre la banda cittadina intonava le note dell’Inno di Ma- meli. Poi si è formato un corteo che al seguito del gonfalone comunale ha raggiunto il “Prà” per una visita all’ampia espo- sizione di macchinari agricoli e di prodotti artigianali tipici del mondo contadino. La Fiera di Sant’Agostino si segnala come una passerella, uno specchio per il livello economico soprattutto del paese, ma an- che della bassa padovana, di cui Conselve, pur senza doverse- 70 ne vantare più di tanto, è parte integrante. Un metro sicuro per

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35 Domenica 2 settembre, alle ore 20.00, nel campo del Pa- mosfera festosa, poiché era nell’attesa del Carnevale, ma il tronato, Palio delle contrade e basket femminile; in piazza maltempo ha costretto la Pro Loco a rinviare la manifesta- C. Battisti ballo popolare e gara di liscio e rock. Martedì 4, al zione di una settimana. Perciò, lo Studio 7 Padova Nord, una cinema Vittoria, serata del dilettante con intermezzi di Ugo radio privata di , colse l’occasione per farsi un po’ di Suman, poeta vernacolo e del ruzantiniano Eugenio Capuz- pubblicità appendendo in piazza XX Settembre uno stri- zo. Questa manifestazione, denominata La C…orrida - Ribal- scione lungo otto metri. ta di dilettanti allo sbaraglio, elargì premi per 300.000 lire, di L’autorizzazione, rilasciata dal sindaco Mario Balielo, pre- cui 100.000 al primo classificato e il pubblico fece da giuria. vedeva l’esposizione dal 10 e il 25 marzo e un vigile aveva La serie delle manifestazioni si concluse nella serata di sa- indicato loro dove appenderlo. Ma, il giorno dopo, una te- bato 15, presso la sala del cinema Marconi, quando alcuni lefonata del presidente della Pro Loco comunicò allo Studio soci della Pro Loco proiettarono dei filmati e una serie di 7 che, in paese, la pubblicità era gestita dalla sua associazio- diapositive illustranti vicende ed eventi vecchi e recenti ac- ne. E, con il pretesto di sostituire la lampada nel lampione caduti a Conselve. dov’era appeso, alcuni addetti del comune lo tolsero, l’arro- tolarono e l’abbandonarono in un angolo della piazza. I responsabili dell’emittente privata non gradirono una tale GLI ANNI OTTANTA

Nel 1980, in occasione della Fiera, l’anziano pittore Italo Zanellato, residente a Bagnoli di Sopra, accettò di esporre alcune tele che, in modo singolare, interpretavano tradi- zioni, economie, vecchi lavori ormai scomparsi, paesaggi, edifici irripetibili e altre realtà che i giovani non dovevano dimenticare. La simpatica mostra fu allestita in un angolo della piazza Cesare Battisti, grazie all’interessamento di una classe quinta delle elementari che, nel piccolo studio di Ita- lo, ubicato nei pressi della scuola, aveva già notato una serie di simpatiche tele. Il Carnevale, svoltosi alle ore 16.00 di sabato 21 marzo 1981, iniziò con il concentramento dei carri allegorici e dei grup- pi mascherati in via Trieste. E poi, con la Banda cittadina in testa, attraversarono le vie Matteotti, Boito, Verdi, Vittorio Emanuele II, mantenendo fra un carro e l’altro una distanza di una cinquantina di metri e concludendo con la premia- 73 zione in piazza XX Settembre, dov’era la giuria. Nel mese di marzo del 1982, Conselve stava vivendo un’at- 73/75. Alcuni aspetti del Carnevale svoltosi nel 1983.

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36 soluzione, perciò si recarono dal Sindaco e poi dai Carabi- tradizioni del territorio, nel corso degli anni decisero di dare nieri, dove chiesero spiegazioni e avvertirono che altri 5 il via ad una serie di pubblicazioni. striscioni avevano la sola autorizzazione della Pro Loco ed Brevemente ricordiamo i titoli di alcuni volumi: Memorie, erano al loro posto. Era loro intenzione proseguire con una Arti e Mestieri, Il dono della vita, Le strade di casa, Storia e im- denuncia, ma Balielo ordinò di riappenderlo e il giorno 18 magini, edito nel 2007 per accattivare la conoscenza di fatti, tornò al suo posto. personaggi e opere d’arte risalenti tra il XII e il XX secolo. Nel 1982 le Pro Loco di , Bagnoli di Sopra, Cam- Alla stesura di questo e degli altri lavori collaborarono Giro- pagnola di , Cartura, Conselve, Maserà e Piove di lama Borella, Ivano Cavallaro, Adriano Comunian, Cesarina Sacco, nate nel sud-est di Padova, decisero di associarsi allo Foresti, Donato Gallo, Maria Caterina Lovison, Andrea Nan- scopo di favorire la collaborazione. Così facendo costituiro- te, Ugo Suma, Paolo Tieto e il pittore Leo Borghi che, assie- no il Consorzio delle Pro Loco Padova Sud-Est e la loro prio- me ad una serie di fotografi di oggi e dei decenni passati, rità consisteva nella valorizzazione del territorio, un’inizia- collaborarono attivamente nel settore delle illustrazioni. tiva capace di aggregare altre associazioni analoghe. Oggi, In aggiunta, pubblicarono depliant e schede, itinerari e ca- dopo trent’anni di collaborazione, il gruppo di associati si lendari di manifestazioni, ricchi di cenni documentaristici, è triplicato e, per riportare alla luce le origini storiche e le foto, immagini, indicazioni e suggerimenti idonei all’indi-

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77 76/79. Il Carnevale del 1984.

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80/83. Tre noti volumi editi dal Consorzio Pro Loco Padova Sud-Est: Il dono della Vita (2004), Storia e Immagini (2007), Le strade di casa (2006) e un fascicolo che celebra il 25° anniversario dell’Associazione. viduazione dei numerosi tesori storici ed artistici da secoli inseriti nel territorio. È sufficiente citare gli itinerari suggeriti tra il 1984 e il 2005 da: Padova Sud-Est, Dal Brenta All’Adige dall’Adriatico alle Valli, Vie di Terra e di Acqua, Il Conselvano Realtà Nuova dal Gusto Antico e 20 cartoline edite nel 1990 per illustrare alcuni tratti simbolici dei Comuni dove sono attive le numerose Pro Loco. In aggiunta, possiamo citare gli annuali convegni delle Pro Loco in festa, iniziati nel 1989, creando un’occasione per ri- trovarsi tutti assieme, compresi gli amministratori del Co- mune ospitante e rispolverare la storia e il folklore. Infine i calendari che dal 1992 raccolgono e mettono in evidenza alcuni aspetti del territorio e le manifestazioni in program- ma nell’arco dell’anno. Nel 1983, il mese di maggio vide il terzo raduno equestre con una sfilata di cavalieri, amazzoni e carrozze d’epoca. Sempre nello stesso mese si tenne una festa sociale, pro- logo della seconda mostra del tempo libero programma- ta per giugno. Nel mese d’agosto si alternarono la Fiera e il Conselvestate, con un calendario ricco di manifestazioni protrattesi fino a settembre. Ma, in prossimità del mese d’agosto, gli Amministratori co- munali rilevarono una situazione affatto rosea, pur consta- tando che l’artigianato era una via di mezzo tra l’industria e l’agricoltura e offriva lavoro ad oltre seimila dipendenti: il 83 doppio della media nazionale. Se non che, i troppi gravami previdenziali e fiscali, l’incerta politica degli investimenti e contabili, alla gravità degli oneri fiscali e previdenziali e per le eccessive imposizioni burocratiche di controllo stavano le recenti disposizioni in materia di superfici dei negozi. tarpando le ali ad un’attività di notevole importanza e in Ecco allora che, accantonata quella triste situazione, dal 27 una zona, com’era la nostra, in fase di transizione. Soprat- al 30 agosto, la Fiera assunse il ruolo di ottima occasione tutto l’agricoltura, settore fondamentale della nostra eco- per vendere e per acquistare, per contrattare e discutere. nomia, stava attraversando una crisi dovuta in parte alla Invece, il Conselvestate ’83 iniziò con una prima manifesta- mancanza di rinnovamenti e aggiornamenti, di irrigazione zione nel Prà Comunale, alle ore 21.00 di martedì 2 agosto capillare e di contributi agevolati, oltre un senso di coope- e si trattò di danze, melodie popolari e canti interpretati dai rativismo piuttosto scarso, tanto da procurare il più basso ballerini e dall’orchestra dell’Accademia di Danza cecoslo- reddito pro-capite dell’intera penisola. vacca, con il famoso cembalista Pavel Farkas in primo piano. Stava attraversando un triste momento anche il settore Sabato 6 agosto, alle ore 21.00, sempre nel Prà, continuò commerciale, dovuto all’imposizione delle registrazioni con il ballo liscio proposto dall’orchestra Gli Amici di Perife- 38 ria. Domenica 7, Rock Concerto con I Quasar, un complesso Gran premio mobili Zampieri, riservato ai cicloamatori. Alle formato dai giovani Franzolin, Fulici, Mazzucco e Trincana- ore 21.00, serata di musica, danza, folclore a spettacolo in to. Venerdì 26 e sabato 27, due Serate Disco Dance in Piazza piazza, con l’orchestra Amici di periferia e La Varia, un grup- Cesare Battisti, organizzate da F.M. Stereo Dischi. po di ruzantini padovani. Verso le ore 23.00, Tombola, con Il 28, tradizionale giorno grande, cadde di domenica, per- un montepremi così ripartito: quaterna 300.000 lire, cinqui- ciò la giornata clou della Fiera fu spostata a lunedì 29 e, il na 500.000, tombola 1.500.000 e tombolino 200.000 e, in 2 settembre, ripresero le manifestazioni programmate da chiusura, spettacolo pirotecnico. Conselvestare ’83, con una nuova Serata Disco Dance. La ventiquattresima edizione del Carnevale conselvano ri- Il Sabato 3 vide un pomeriggio e una serata densa di pro- grammi: alle ore 14.00, Gare ciclistiche U.d.a.c.e./Csin e il 1° 84-85. Due immagini del Carnevale svoltosi nel 1985.

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86-87. Nell’agosto del 1985, in occasione della Fiera, le serate dal titolo Conselvestate furono allietate dall’esibizione di alcuni com- plessi musicali.

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88/93. Se, per analogia, ci riferiamo al 1° maggio del 1984, sco- priamo l’interessante raduno Fly day organizzato dagli amanti dell’aeromodellismo.

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40 sale al 16 marzo del 1986 e va ricordata perché al carro più bello la Pro Loco e il Comune destinarono una vettura Seat Ibiza nuova fiammante. Il tutto iniziò alle ore 16.00, con due sfilate per le vie del pa- ese e poi la sosta in piazza XX Settembre, dove i carri ma- scherati furono sottoposti al giudizio della giuria scelta dal- la Pro Loco. Complessivamente, le richieste di partecipazio- ne furono una cinquantina, provenienti dai paesi limitrofi e da , Cavarzere, , , San Martino di Venezze e altre località, oltre quelli di Conselve. Alla ventina di carri, scelti fra i migliori, abbinarono i biglietti di una lotteria che, oltre l’automobile, mise in palio un viag- gio all’isola d’Elba, attrezzature per lo sport e il tempo libe- ro, robot da cucina e altro. Per tutti i presenti, invece, uno 94

94/97. Una gradevole novità reca la data del 26 maggio 1985, quando nel Prà comunale fu possibile assistere al Cavalli e Car- rozze, con salti ad ostacoli e passeggiate con i calessi.

96 95 spettacolo della Banda e delle Majorettes, poi un concerto dei Quasar e quindi l’estrazione dei biglietti abbinati ai carri e la consegna dei premi. Nella passata edizione aveva vinto un carro proveniente da Piazzola sul Brenta. Per ottenere un maggiore afflusso di pubblico in maschera, la Pro Loco organizzò un concorso fotografico e le imma- gini rubate al carnevale figurarono al centro di una serata speciale, programmata per il 12 aprile presso la sala del ci- nema Marconi. Per ottenere l’iscrizione al concorso si versa- va una modica quota alla Fotottica Silvani, che provvedeva alla consegna e poi allo sviluppo di un rullino di diapositive. Pertanto, durante la manifestazione, nella piazza XX Set- tembre fu allestito un botteghino per fornire quanto neces- sario ai fotoamatori, mentre i biglietti della lotteria titolata Totocarneval erano in vendita presso i bar e le tabaccherie 97 del centro. A vincere questo che possiamo definire un con- corso fu il fotoamatore conselvano Claudino Mazzucco. 41 98 99

98/103. Il 13 marzo del 1986 fu dedicato alla sfilata di Carnevale e il 25 maggio alla Rassegna cinofila nel Prà.

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104/109. Anche un’altra simpatica e frequentata Gara di equita- zione reca la data dell’1 giugno 1986.

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43 In quel periodo, sollecitata dalla Pro Loco, l’Amministrazio- ne comunale diede alle stampe un’interessante cartina- guida del paese, allora disponibile presso l’Ufficio tecnico del municipio. Si trattò di un utile strumento di consulta- zione, che mise in evidenza le vie del paese, i monumenti più importanti e fornì utili indicazioni circa l’ubicazione dei servizi di maggiore interesse, come il municipio, l’ospedale, le scuole, le sedi sportive e quant’altro. Nonostante la situazione non fosse delle migliori il presiden- te della Pro Loco, Federico Fulici, sostituto di Roberto Celon, dichiarò: Siamo ormai alle soglie di un programma che si esten- de non solo per tutta l’estate, ma addirittura per tutto l’anno. Negli ultimi giorni di luglio 1987 la Pro Loco organizzò la Fe- sta dell’Avis, un concerto rock e la Festa della Società Opera- ia. Poi, consumate le risse scoppiate durante il Giocolandia del 1986, svolse la seconda edizione di quel fantasioso gio- co, attuato con nove squadre attive nelle due serate finali, 111 dopo l’eliminazione delle formazioni di Agna, Bovolenta e San Pietro Viminario. I giochi, usciti dalla fantasia del presidente e degli orga- nizzatori, si svolsero nel Prà comunale e s’intitolarono: La fontana di Trevi, Caccia al tartufo, L’arca di Noè, L’antro di Poli- femo, Tarzan e Jane, La mummia Cleo. Nella serata di sabato 23 agosto, primo trofeo di Ballo Città di Conselve e le coppie di ballerini misero alla prova il loro grado di forma e di bravura davanti alla giuria. Altre tre sera- te musicali si svolsero il 5, 12 e 19 settembre, intervallate, nei giorni 13 e 20, dall’appuntamento per i più giovani con un disk-jockey. Per evitare un altro periodo di declino, si pensò di rivitalizzare la Fiera annuale e, da mercoledì 27 a dome- nica 31 agosto, invitarono all’inaugurazione il sottosegreta- rio al Tesoro Carlo Fracanzani e l’assessore regionale Aldo Bottin. Nell’occasione si rilevò anche la crescita del numero degli espositori con prodotti e macchine agricole messi in vendita nel Prà comunale, mentre la quarta Mostra dell’arti- gianato fu allestita presso la scuola elementare. 112 Sabato 6 settembre, ecco l’estrazione della Tombola, con un montepremi di due milioni e mezzo di lire e poi lo spet- 110/120. Una serie di giochi e la premiazione dei vincitori della tacolo pirotecnico. terza edizione di Giocolandia del 9 agosto 1987.

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45 Domenica 15 settembre, nel nuovo campo sportivo si svol- se il Fly day, una spettacolare esibizione aeromodellistica e domenica 14, nella pista della Zona industriale, le finali del campionato nazionale di Stock car cross. In quello stesso pomeriggio, la squadriglia acrobatica Alpi eagles, composta di piloti attivi tra i veterani delle Frecce tricolori, si esibì nella stessa zona. L’ultimo appuntamento di Conselvestate vide la quarta edi- zione della marcia non competitiva Straconselve, conclusasi con uno spuntino gratuito in Prà. Terminato il periodo fieristico nacque l’idea di un Autunno conselvano, che prevedeva conferenze, tavole rotonde, con- certi di musica classica e corale, rappresentazioni teatrali in dialetto e l’ultima tappa di una mostra itinerante, messa a punto dal consorzio delle Pro Loco per far conoscere i per- sonaggi storici di Padova Sud-Ovest. E allora Fulici precisò: Abbiamo scelto due obiettivi che avran- no bisogno di un lavoro paziente e duraturo. Il primo è quello 121

121/129. Nella Zona Industriale di Conselve, il 15 settembre del 1985 ha riscosso un imprevedibile successo l’esibizione di alcuni aerei, paracadutisti, elicotteri e una gara di Stock car cross.

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di porre all’interesse della popolazione il tema dell’ecologia, della difesa del territorio e del recupero delle ricchezze che esso ancora conserva. Su tale piano un primo esperimento è stato compiuto già quest’anno, con una passeggiata in bici lungo la campagna conselvana alla riscoperta di ville e chiesette che qualcuno non ricorda più l’esistenza e che spesso, purtroppo, non godono di buona salute. Il secondo obiettivo è quello di fornire, ai giovani interessati, occasioni sociali e ricreative, per sentirsi legati al loro paese, alle loro origini. A tale proposito, il 24 agosto, ne La Difesa del Popolo, il gior- nalista Lorenzo Brunazzo scrisse: La biblioteca, una volta installata nella sua sede stabile, sarà punto di riferimento non solo per il prestito di libri, ma anche per i numerosi appassiona- ti di storia e tradizioni locali che si sono in questi giorni riuniti, in maniera ancora informale, per iniziativa di Ferruccio Sab- bion, che si definisce un “manovale della storia”. Egli preferi- sce andare a frugare nelle vecchie discariche in cerca di cocci e frammenti, fermarsi dove sta scavando qualche muratore o dove i contadini stanno arando in profondità. Ha partecipato 128 a vari gruppi archeologici della zona, dalla Società Archeolo- gica di Padova, al Gruppo Bassa Padovana di ed è in questo modo nata l’idea, ora in corso di elaborazione, di fondare un’associazione simile anche per il Conselvano, dove gli appassionati di antichità non mancano. Infatti, spiegai che la biblioteca poteva essere il primo pun- to di aggregazione per allestire alcuni armadi e raccogliere le numerose testimonianze emerse in quegli anni e conser- vate da alcuni cittadini. Senza contare che, coordinare as- sieme tanti appassionati diventava importante per forma- re una rete di informatori con gli occhi aperti per rendere pubbliche le notizie di ritrovamenti altrimenti dispersi. Poi mi chiesero l’esistenza di questa sensibilità di base e, per fare un paio di esempi, risposi: C’è un anziano proprietario (Aquilino Capuzzo, allora residente in via Matteotti) che ha riempito una casa intera di vecchi oggetti un tempo in uso nelle fattorie, carri, carrozze, utensili, attrezzi per la vinifi- cazione, misure per i prodotti della terra e molto altro. C’era anche un ragazzino che, assieme ai compagni e all’inse- 129 gnante di una classe delle elementari, ho accompagnato in 47 visita al museo di Este e, dopo alcuni giorni, mi consegnò di Sopra, Bovolenta, , Cartura, San Pietro Viminario, un sacchettino di cocci recuperati nei pressi di casa sua. Terrassa Padovana, Tribano e, ovviamente, Conselve. Per concludere, sottolineai che l’Amministrazione comu- Il 22, secondo Trofeo di ballo città di Conselve, il 23 Straconsel- nale stava ventilando l’idea di acquistare uno stabile all’in- ve marcia non competitiva e festa in Prà. terno della lottizzazione Conselve 2 e destinarlo, almeno in Dal 24 al 31, Fiera con Luna Park, rassegna Artigianato e parte, alla realizzazione di un museo di storia conselvana. Agricoltura e mostra Immagini di Storia. Dopo la morte di Aquilino Capuzzo, avvenuta nell’agosto Il 5 settembre ripresero le manifestazioni di Conselvestate del 1993, ben tre sindaci espressero l’intenzione di realiz- con spettacoli e ballo in piazza proposto da Anima e Musica, zare un museo etnografico, proponendo tre luoghi diversi. estrazione della Tombola con un montepremi di 2.500.000 Ma trascorsero inutilmente nove anni e, siccome le attrez- lire e poi lo spettacolo pirotecnico. Il giorno dopo, giorna- zature stavano per deperire, tutti gli attrezzi raccolti nel cor- ta di aeromodellismo Fly day, l’11, il 18 e il 25 ancora Liscio so di una trentina d’anni furono trasferiti, con infinita sod- con Roberto. Il 13 finale del campionato italiano diStock car disfazione del parroco, presso il museo etnografico allestito cross e, il 27, Festa del Vin con pigiatura dell’uva - come ’na nell’antico convento di Carceri d’Este. volta - e ballo liscio con gli Stars Boys. Nel 1987, l’Associazione Pro Conselve, con sede in piazza Ce- Allo scopo di promuovere e sostenere le iniziative turistiche, sare Battisti, oltre al presidente Federico Fulici, contò sulla culturali, ricreative, folcloristiche, sportive ed ecologiche la collaborazione del vice Dario Bonollo, del segretario Ennio Pro Loco pubblicò un fascicolo di 58 pagine riproponendo Mazzucco, del cassiere Danilo Nardin e dei consiglieri Edoar- alcuni articoli tratti dal libro titolato Conselve, di Alcide Sal- do Piagno, Paolo Sottovia, Franco Stevanin e Roberto Celon. maso e da alcuni numeri di Comunità Conselvana. Inoltre, Altri consiglieri, di nomina comunale, erano Adriano Bollet- una serie di simpatici proverbi e ne proponiamo alcuni: Chi tin, Augusto Fochesato e Pierluigi Zanetti, inoltre, i revisori gh’a on mestiere in man, dapartuto trova pan - Ogni vin fa ale- dei conti Ennio Casotto, Federico Zampieri e i supplenti Lu- gria, se’l se beve in compagnia - Quando l’acqua toca el culo, ciano Olmino, Roberto Pastore, presieduti da Rino Ganzarolli. tuti impara a noare - I brodi longhi, no i xe mai boni - On pare Durante l’anno, Conselvestate diede il via a diverse attività mantien sete fioi: sete fioi no’ xe boni de manteghere on pare partendo dal 3 luglio, con il Liscio proposto da Roberto, il - Se se vol che l’amicisia se mantenga, bisogna che ’na sporta giorno 5 il Superliscio con l’orchestra Quadrifoglio, il 9 con- vaga e n’altra vegna - Co i nasse i xe tuti bei, co i se marida i xe certo dell’Orchestra Filarmonica Veneta, il 10 un superspet- tuti boni, co i more i xe tuti santi. tacolo titolato Marisa Sacchetto Show, l’11, il 17 e il 31 ancora Anche una pubblicazione analoga, data al 1988, descrive le Liscio con Roberto. attività proposte da Conselvestate. Il giorno 12 Festa dell’A.v.i.s. con l’orchestra Quadrifoglio, il L’8 e il 15 luglio Ballo Liscio con Roberto e il 22 con l’orche- 18 Top Show - Top Show (Miles, Raisa e Mago Ludwig) e Ca- stra spettacolo Sogno di Romagna; il 23 festa dell’A.v.i.s. con millo Comic Dancer Show, il 19 Supercampione - gare di brac- l’orchestra Musica Amica, il 24 Compagnia Forzaté Follie cio di ferro e Body Building. senza nome, il 30 Compagnia città di Este con La famegia Il 24 e il 25, prima e seconda serata di Cantaconselve con del chimico e, il 31, la Compagnia Nuova Leonessa con Una i dilettanti alla ribalta e il 26, serata finale con la presenza famegia in rovina. dell’ospite d’onore Patrizia Bulgari. Il 5 agosto Ballo Liscio con Roberto, il 6 e il 7 Giocolandia, L’1 agosto Fast Food di Drive in, il fachiro Samir Asoka, il fanta- sista comico Kesmyr e i Quasar. La sera del 2 e del 21, Superli- 130-131. Durante la presidenza di Federico Fulici, fra le molte scio con gli Stars Boys, il 7 Liscio con Roberto, l’8 e il 9 Gioco- manifestazioni, fu possibile assistere alle Corse coi mussi e alle landia fra i comuni di Agna, Anguillara Veneta, Arre, Bagnoli gare per assegnare una serie di premi ai Cani migliori.

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132/134. Altre manifestazioni, sempre nel Prà, riguardavano la l’attraversata in equilibrio sopra una tavola, la ricerca di Festa dei sùgoi. oggetti posizionati sott’acqua e altro, tutti all’interno della cosiddetta piscina approntata con ai lati una serie di balle di paglia e un capiente telo di plastica pieno d’acqua, usato nei camion delle Distillerie Bonollo. Per un’altra gara si usava correre con una carriola, con sopra un concorrente con un costume d’epoca, il casco e armato di una lancia per infilare un cerchietto di plastica appeso ad un palo. Siccome bisognava superare due dossi, molto spesso si assisteva a degli imprevedibili capitomboli e allora bisognava tornare indietro fino al punto di partenza. In altra occasione, recuperata una vecchia Fiat 500, svuota- ta del motore e conservando soltanto il volante e due sedili, proponevano al pilota e al copilota di salire e spingerla lun- go un itinerario simile ad una gimcana, impiegando il minor tempo possibile. Fra i tanti, c’era un gioco che consisteva nel percorrere un certo tratto trasportando in spalla un altro concorrente. Per completare la festa, il 12 e il 19 agosto, Ballo Liscio con 134 le orchestre Sogno di Romagna e, il 14, Ballo Liscio con l’or- chestra Musica Amica. Nella serata del 20 si svolse il 3° Trofeo presenti i comuni di Agna, Anguillara Veneta, Arre, Bagnoli Ballo Liscio città di Conselve e il 21 Festa dell’Av.i.s. con l’or- di Sopra, Candiana, Cartura, Cornegliana di Carrara Santo chestra I Leoni del Veneto. Stefano, Conselve, Maserà, San Pietro Viminario, Terrassa La Fiera si concluse il 31 agosto e Conselvestate continuò Padovana e Tribano. l’1 e il 2 settembre con la rassegna musicale Cantaconselve, In seguito all’adesione di Conegliana e Maserà, la manife- per giovani dilettanti, cantanti, cantautori, gruppi musicali stazione subì una leggera modifica, infatti, l’8 e il 9 luglio, e solisti. La sera del 3 la Tombola, con un montepremi di a Tribano, si svolse una prima eliminatoria fra le squadre di 2.500.000 lire e poi i fuochi d’artificio. Tribano, Agna, Anguillara Veneta, Arre, Bagnoli e Terrassa La sera del 9, Ballo Liscio con l’orchestra Amici dell’Arte, l’11 Padova. Il 15 e il 16 si spostarono a Maserà e qui, assieme Festa dell’Aria nella Zona Industriale; il 16, il 23 e il 30 Ballo a Maserà, si esibirono i gruppi di Cornegliana, Candiana, Liscio con l’orchestra Vecchia Maniera e con Roberto. Cartura, Conselve e San Pietro Viminario. Tenendo conto Nel fascicolo Conselvestare 1988 c’era anche la notizia della che Tribano e Conselve parteciparono fuori concorso, pas- nascita de La Loza, un Circolo Culturale associato alla Pro sarono al turno successivo tre squadre per fase e così, nella Loco. Qualche mese fa, - era scritto - un gruppo di persone libe- finalissima del 6 e 7 agosto, si ebbero 8 squadre. ramente unite, che amano “comunicare”, si sono costituire in Nell’occasione di Giocolandia, Roberto Celon, oltre al ruolo circolo e gestiscono in una bacheca, collocata sotto “La Loza”, di collaboratore svolgeva pure quello di speaker e descris- uno spazio di “libera voce”, aperto a tutti. se alcuni giochi creati con un occhio particolare rivolto agli I loro nomi: Roberto Boaretto, Giorgio Gradella, Enrico Marti- usi e ai costumi locali. Il più noto riguardava il tiro alla fune, nati, Alceste Mazzucco, Ennio Mazzucco, Aldo Pozzer, Ferruc- 49 cio Sabbion, Alcide Salmaso, Bruno Suman, Federico Trovò. E titolo per merito degli artigiani ormai convinti che bisogna l’elenco si allungherà. uscire dalla “bottega” per far conoscere alla gente il loro la- Perché il Circolo si chiama “La Loza”? Perché “La Loza” rappre- voro. Ormai la capacità produttiva dell’artigianato è ottima e senta il cuore di Conselve, il punto d’incontro per lo scambio di questo finalmente lo hanno capito. È dimostrato in parte an- una parola, per un affare, per un momento di socialità, per un che dal fatto che alla prima edizione della mostra c’erano in saluto e per sapere del paese vita, morte e miracoli. tutto cinque espositori e in questi giorni più di quaranta. Si è Nella bacheca, gentilmente concessa dal Comune, il Circolo arrivati al punto di dover escludere qualcuno, non per selezioni esporrà all’attenzione di tutti: idee, suggerimenti, realizzazioni particolari, ma solo per carenza della struttura-contenitore. Ed poetiche e satiriche, lettere aperte, osservazioni, proposte, se- è proprio per questo motivo che noi organizzatori stiano va- gnalazioni di stonature, ecc. gliando l’ipotesi di spostare la mostra il prossimo anno in un Il Circolo ritiene che l’iniziativa sia un democratico servizio reso posto che ci possa offrire maggiore spazio. a Conselve: conta perciò sul consenso e sulla collaborazione I festeggiamenti fieristici erano dunque iniziati alla grande, dei conselvani. con un grosso lavoro di organizzazione effettuato dalla Pro L’idea era nata da Ennio Mazzucco e tutt’oggi è ancora lui Conselve, oltre che dal Comune e da altre associazioni del attivo in tal senso, esponendo le notizie che possono inte- paese. Come ogni anno, il cuore della festa era il Prà, con ressare i conselvani. un ampio Luna Park, uno svariato numero di stand gastro- Le norme di accesso alla bacheca spiegavano che era aperta nomici intenti alla preparazione di specialità della cucina a tutti, ma non prendevano in considerazione provocazioni, veneta, accompagnate da ottimi vini di produzione locale diffamazioni, offese, parole incivili, ecc.,perché il Circolo non e, infine, la Tombola con premi per 3.000.000 di lire. ama essere citato in tribunale. Non si accettano componimen- ti, lettere od altro che non siano firmati. Produzioni artistiche e sane osservazioni, che rientrano nelle buone regole civili, ben vengano. Disegni, poesie, stralci di giornali, lettere aperte, bat- tute spiritose, barzellette, vignette… sono gradite. La politica “partitica” e il diverbio politico non c’entrano e pertanto riman- gono esclusi. Copia del materiale esposto sarà conservata agli atti del Circolo. Il 25 agosto del 1990, la mostra dell’artigianato, organiz- zata dall’Unione provinciale Artigiani presso la Scuole ele- mentare, contò dieci anni, un anniversario che stimolò gli organizzatori per allestire un’edizione più ricca e un po’ speciale, con una serie di iniziative che fecero da cornice agli stand dei 40 espositori e alla retrospettiva storica dedicata alla bottega del tipografo. È la premessa di quanto scritto da Bianca Stivanello nel quotidiano Il Mattino di Padova, che ha aggiunto: Il primo appuntamento è per oggi alle ore 10 con il convegno “Dieci anni di artigianato” che ospita come relatori 135 Lorenzo Talami, presidente europeo dell’artigianato; Aldo Bot- tin, assessore regionale all’economia lavoro e Paolo Bronzato, 135. Durante la Mostra dell’Artigianato, anche le Sfilate di moda presidente provinciale dell’Upa. Dopo il convegno seguirà la catturavano l’attenzione dei visitatori. presentazione del volume di Ferruccio Sabbion: “Storie di arti- giani del conselvano”. In 150 pagine corredate di numerose fo- tografie d’epoca, l’autore narra in forma chiara e simpatica la storia dell’artigianato locale attraverso i profili di operatori del settore. Queste e altre interessanti storie svelano i segreti degli antichi mestieri molti dei quali oggi scomparsi e sconosciuti ai meno giovani. Insomma una riscoperta non solo di antichi me- stieri, ma anche di spaccati di vita. Il programma prosegue alle ore 21 con la rassegna di accon- ciatori intervallata dalla premiazione per la mostra fotografica sul tema “La bottega artigiana”, allestita all’interno della ras- segna a cura del Foto Club di Conselve. Giovedì 30 è prevista invece una serata con il comico Kesmir e venerdì con il duo Pavano. Domenica 2 è di scena la tradizio- nale sfilata di moda presentata da alcuni espositori e lunedì 3 la mostra si chiude con la consueta lotteria. Sergio Grapeggia, segretario dell’Unione Artigiani di Con- selve, intervistato da Stefania Mastellaro corrisponde del 135 Gazzettino, le disse: La rassegna si è inserita ormai a pieno 50 LA FIERA ANNUALE

È il caso di ripetere che le manifestazioni fieristiche hanno origini antichissime, o meglio, che la loro nascita si perde nella notte dei tempi, ma conobbe uno sviluppo imprevisto durante il Medioevo e, più avanti durante il dominio della Serenissima, qui a Conselve la Fiera è una manifestazione che vanta origini di tutto rispetto, in quanto nata per inte- ressamento della famiglia Lazara, proprietaria dal 1413 della cosiddetta Contea del Palù: l’area attualmente occupata dal- la zona industriale. All’epoca la zona era paludosa, come del resto dice chia- ramente il nome, ma i Lazara iniziarono una paziente e dispendiosa opera di bonifica e, nel 1574, in questa loro 136 estesa tenuta costruirono una villa rustica e, poco più in là, una chiesetta e un piccolo convento dedicati S. Giovanni 136. Due aspetti della Fiera annuale nel Prà del Comune dove Battista decollato, poi concessi ai frati Eremitani. sono in mostra le attrezzature agricole ed è anche possibile de- Sempre nel 1574, Giovanni VI Lazara chiese e ottenne la con- gustare il vino offerto dalla Sansovino Vigneti e Cantine. cessione di tre giorni di Fiera franca, da svolgere il 24 giugno di ogni anno su un’area prossima alla chiesa. Se non che, scorgendola perniciosa, o meglio, per destinarla in un luogo più consono, nel giugno del 1578, tramite gli ambasciato- ri padovani Gerolamo Rosio e Benedetto Dottori, chiese al Dux Venetiarum Nicola Da Ponte il trasferimento nel centro del paese. E lui rispose: Che sia concesso alla Magnifica Città di Padova, che possa far fare nella Piazza del Vicariato di Con- selve ogn’anno uno Mercato libero, e franco nel mese d’Agosto per tre giorni solamente. Da allora, i giorni della fiera iniziaro- no il 28 agosto e furono dedicati a Sant’Agostino patrono dei frati Eremitani. In origine, la manifestazione si svolgeva lungo la via Villa (oggi Matteotti), nella piazza principale e nei cortili dei privati, men- tre i bovini e gli equini erano legati alle lunghe corde stese a lato della via principale e sostenute da robusti paracarri, che furono tolti nel 1879. Allora la spostarono nel Prà della fiera, 136 dove allestire le giostre, il circo equestre e i vari casotti. Alla vendita dei suini riservarono la piazza S. Valentino e i stenziali fin dal lontano 1870. Appena conclusa l’estrazione, cavalli li spostarono dalla via principale alla strada di Pon- assegnati i premi e spente le luci, una cascata di bagliori do- tecchio (oggi via Roma), di fronte alla pescheria. rati scendeva dal campanile illuminando a giorno la piazza. Grazie anche alla costruzione della linea ferroviaria, che dal Seguivano altri coloratissimi e scoppiettanti fuochi artificiali 1883 collegò Padova con Bagnoli di Sopra, diventò una del- conclusi con tre potenti colpi finali, prima che il buio avvol- le più importanti e frequentate manifestazioni fieristiche gesse ogni cosa. del territorio padovano. Era un brulicare di curiosi, com- Nel 1990 la Pro Conselve proseguì il coordinamento dell’as- pratori e produttori che vendevano carri, carretti, carriole, sociazionismo spontaneo e promosse le già ricordate atti- carrozze, calessi, attrezzi da lavoro agricolo e artigianale, vità ricreative e culturali, dimostrando una rilevante impor- all’ombra dei numerosi platani. Non mancavano le banca- tanza nel sociale, ma stava per varare anche la revisione relle zeppe di oggetti e prodotti d’ogni tipo, i mucchi di dello Statuto e il rinnovo delle cariche sociali. angurie, le giostre e le bettole, che offrivano piatti di bac- Chiacchierando con Federico Fulici, raccontò che, durante calà, trippe alla parmigiana, musso in tòcio, nervèti e fette di la sua presidenza, una delle prime iniziative fu la preparazio- polenta da innaffiare con un bicchiere di Friularo, un vino ne dell’illuminaria, presso i capannoni delle Distillerie Bonollo, robusto e nero come l’inchiostro. per poi collocarla lungo le strade del centro in vista del Natale. L’apoteosi ravvivava la sera, quando la piazza centrale si ri- Ad ogni carro allegorico che partecipava alla sfilata di car- empiva con i giocatori della Tombola, organizzata dalla So- nevale si assegnavano circa 200.000 lire, invece, i vincitori cietà Operaia del Mutuo Soccorso, dedita alle iniziative assi- di Giocolandia li premiavamo con una coppa e il gruppo di 51 Conselve si è classificato 4° nel 1992 e nel 1993, 2° nel 1994 e e la lettura del programma di massima per il 1993, si passò nel 1998. Per entrare in Prà e assistere alla manifestazione si a discutere circa il rinnovo del direttivo. pagavano 1.000 lire. Le tessere costavano 10.000 lire e risultarono 45 iscritti, 40 Durante la Festa di Primavera i partecipanti esponevano fiori, dei quali procedettero alla votazione dei candidati destinati piante, miele, animali da cortile, anatre, conigli, uccelli esotici a costituire il direttivo e risultarono eletti: Lorenzo Biancato, e un anno alcuni struzzi. Alla fine si concludeva con una Corsa Roberto Celon, Roberto Pastore, Franco Picello, Gianni Bra- di 6 o 7 mussi, prestati da un allevatore residente a Bertipaglia solin, Luciano Olmino, Stefano Peraro e Giuseppe Lazzarin. di Maserà. E il gruppo dei revisori risultò così costituito: Mario Cogno- Chi partecipava alla Festa dei sùgoi, ottenuti cucinando il mo- lato, Edoardo Piagno, Wanny Massari, Stefano Scarabello e sto con la farina bianca, assisteva alla vendemmia e alla pigia- Danilo Nardin. tura dell’uva, perché in Prà si preparava un vigneto e si espone- Alla riunione del 5 febbraio era presente una decina di soci vano le relative attrezzature usate dagli agricoltori. e, dopo l’elezione del direttivo e dei revisori dei conti, le L’idea del Concorso ippico è nata da Bregolin di Tribano e cariche di presidente, vice presidente e segretario furono Rango di San Pietro Viminario, titolare del Centro Ippico Due rinviate a data da destinarsi. Poi il Direttivo decise di elargire Cavalli e i premiati ricevevano una coppa. In precedenza, al ra- 200.000 lire alla Festa delle Mascherine, organizzata per il 21 duno annuale partecipavano gli allevatori e gli amatori della febbraio presso le Suore Canossiane. Invece, per il 14 feb- zona e, come giudici e assistenti, non sono mai mancati i com- braio, Festa di San Valentino, fu deciso di acquistare 4 casse ponenti del Gruppo Ippico di Padova. d’aranci, 3 kg di caramelle e coriandoli, di preparare il palo Un sentito grazie, ha concluso Federico Fulici, lo dobbiamo della cuccagna, i sacchi per la corsa, la corda per il tiro alla alle numerose donne presenti ogni qual volta l’Associazione fune e le pentole di terracotta da appendere e poi da in- concludeva le manifestazioni proponendo spuntini, colazioni, frangere colpendole con un bastone. cene o altro di simile alle decine di partecipanti. La Fiera è sempre stata un buon punto d’incontro per gli agricoltori del conselvano che si riunivano per tirare le som- me di come stavano andando i raccolti o per discutere sul da farsi. Ma nel 1992 i tempi d’oro dell’agricoltura subirono un’inaspettata crisi, poiché gli agricoltori non avevano alcu- na idea su cosa produrre, non essendoci alcuna garanzia sui prezzi regolamentati dalla Cee. La situazione era talmente assurda che lasciando incolto un ettaro il coltivatore per- cepiva una sovvenzione comunitaria di circa un milione di lire. Mentre chi produceva granoturco si garantiva un utile netto di appena 400.000 lire per ettaro. Pertanto, la mostra dei prodotti ortofrutticoli e dei macchinari agricoli saltò e venerdì 4 settembre si fece soltanto un convegno sul tema “Mercati ortofrutticoli e cooperative del settore”. Fulici, invece, abbandonò la presidenza della Pro Conselve e 137 lo sostituì Gianni Brasolin, rimasto in carica meno di un anno. Presso la saletta polivalente di piazza Dante, lunedì 25 137/142. Questa Festa di San Valentino risale al 14 febbraio del gennaio 1993, si tenne l’assemblea dei soci iscritti alla Pro 1982 e, fra l’altro, notiamo Luigi Bernardi detto Brùstola, mentre Conselve e, dopo la presentazione del bilancio consuntivo distribuisce i doni ai ragazzini.

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52 Non sappiamo perché, ma alcuni decenni fa, nell’area an- tistante la pesa pubblica si teneva il mercato settimanale dei polli e Luigi Bernardi detto Brùstola, un imbianchino re- sidente in via Marconi, volle l’annuale sagra e ogni volta si faceva aiutare da alcuni conselvani e come speaker invitava Giorgio Gradella o Giovanni Buniolo. Non erano dunque molti anni che la Pro Loco gestiva que- sta festa e nella piccola piazza dove si svolge l’annuale festa c’è un piccolo oratorio, dedicato in precedenza al S.mo Cro- cefisso, demolito nel 1957 e ricostruito dall’impresa edile dei fratelli Mazzucco su progetto dell’architetto Valentini di Ravenna. All’interno dello stesso, passato dai Braidotti ai Piacentini-Cingano, si conserva una pala con la Madonna, il Bambino e S. Valentino e forse per questo cambiò nome. Nella riunione dell’11 marzo, il Direttivo selezionò i carri ma- scherati da destinare alla sfilata di domenica 28 marzo. Ecco i titoli: Mangia tu, che mangio anch’io da Este, Lago dei cigni da San Cosma, L’antica Grecia da Borgoforte, La leggenda di San Giorgio da Carrara San Giorgio, La Festa dei fiori da Bru- gine, Fregatour e Cenerentola da , Il Carnevale 140 italiano da Giarre di Abano Terme, Il Castello delle fiabe e La

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Sirenetta da Candiana, Viva i colori da Arzercavalli, Biancane- Le graticole adatte ad arrostire le fornì il Gruppo ciclisti e ve e i sette nani da Brugine, Brucco da Este, Bentornato topo all’A.v.i.s chiesero 500 girandole da aggiungere ad altrettan- Gigio da Candiana, Il cavallo di Troia da , La Bella e te bandierine tricolori e ogni partecipante pagò 2.000 lire. la bestia da San Cosma, oltre ad alcuni gruppi mascherati da Durante la riunione del 13 luglio, il presidente prese nota Este e da Brugine. dei soci disposti alla predisposizione dell’area del Prà desti- Per la giuria scelsero 11 persone, alla Banda cittadina desti- nata ai giochi di Conselvestate. Quindi chiese la disponibi- narono 350.000 lire e alla ditta Fratelli Baratin commissio- lità ad organizzare, per il 18 settembre, una serie di anima- narono le targhe di partecipazione da consegnare ai titolari zioni, giochi, assaggio di un pezzo di dolce e di un bicchiere dei carri allegorici. Quindi nominarono presidente della Pro di vino per i cittadini ungheresi di Jászberény e i francesi Loco Roberto Pastore, vice Lorenzo Biancato e i segretari di Torcy presenti a Conselve per festeggiare il gemellaggio. Mario Cognolato e Roberto Celon. Un gruppo di ballerini, tre musicisti e un’orchestrina di gio- Il 22 aprile fu indetta un’assemblea e consegnate le tessere vani ungheresi aveva già partecipato alla Fiera del 1991, ese- agli iscritti, esposto il rendiconto relativo al Carnevale, deci- guito una serie di balli tradizionali nel Prà e un concerto nel sa l’edizione di Giocolandia per sabato 7 e domenica 8 ago- cortile delle elementari, dov’era la mostra dell’artigianato. sto. La Pedalata ecologica per il 1° maggio, partendo dal Prà, Alla fine, la Pro Conselve consegnò ai sindaci di Jászberény e raggiungendo San Pietro Viminario, sostando per il ristoro Torcy un’elegante targa, costate all’Amministrazione 130.000 presso la chiesa di Vanzo, dove cucinare 70 kg di salsicce lire e con riprodotto il campanile del duomo di San Lorenzo. e costicine, quindi raggiungere Tribano e poi ancora il Prà. I primi contatti con Torcy risalgono al 1984, quando un 53 Carolina, due italiani naturalizzati francesi e, giunti a metà strada, l’Hotel Oasi era diventato una tappa obbligatoria. Domenica 28 marzo, a Conselve si svolse il Carnevale, predi- sposto il giorno 11 e si trattò di una splendida giornata di sole. Lungo il percorso ci fu un tripudio di coriandoli, stelle filanti, palloncini colorati e un allegro vociare, accompagnato da ap- plausi e canzoni con un volume altissimo nei singoli carri. La regia si è dimostrata ottima e, le voci degli speaker Nerel- la Vecchiato e Roberto Celon assai piacevoli, poiché al pas- saggio dei carri li illustravano minuziosamente e in maniera accorta e puntuale ai circa diecimila spettatori distribuiti lungo il percorso. Al primo posto si classificò La Bella e la bestia, al secondo La leggenda di San Giorgio, al terzo Cenerentola e poi: Viva i colori, Il Cavallo di Troia, un’imponente costruzione lignea, quindi Il lago dei Cigni, Il Castello delle fiabe, La Sirenettae via 143 via tutti gli altri. Il Luna di Miele, un elegante negozio per spose nel centro di 143-144. L’esibizione nel Prà dei giovani ballerini arrivati a Con- Terrassa Padovana, distribuì duemila biglietti per due viag- selve da Jászberény. gi a Tenerife e l’estrazione premiò i numeri 291 e 960. Durante la riunione di martedì 24 agosto decisero di con- cedere la serie di sedie di proprietà in prestito gratuito alle altre associazioni del paese. Invece, Luciano Olmino sugge- rì che la collaborazione con l’Amministrazione comunale, in occasione della Fiera e della Tombola, doveva avvenire quando il contributo promesso e concordato sarà erogato pri- ma della manifestazione in oggetto. Durante le riunioni del Direttivo, svolte dal 24 gennaio al 15 aprile del 1994, furono varate le solite attività: Conselvestate, Festa di San Valentino, Carnevale e, visti i preventivi presen- tati dalla Tipografia Regionale e da Violato, si stabilì di alter- nare fra le due ditte la stampa dei manifesti, dei depliant e di quant’altro. Mentre, per i servizi pubblicati dalla giornalista Sabrina Bellucco decisero di inviarle un mazzo di fiori. Poi nominarono un nuovo segretario nella persona di Vanni Massari, quindi decisero di elargire un contributo di 100.000 lire al Patronato per la festa della Befana e 200.000 alla ma- 144 nifestazione ciclistica in memoria di Bruno Pavin, proprie- tario del Bar dei Béi, ammazzato a coltellate. Infine, accol- gruppo di conselvani e alcuni consiglieri comunali intrapre- sero la proposta di partecipare alla 3^ Festa di Primavera sero un viaggio nella Borgogna e raggiunsero la cittadina promossa dall’Istituto Canossiano femminile e alla decima francese. L’accoglienza fu talmente calorosa e ospitale, so- edizione dell’incontro con Jászberény e Torcy. Alla fine, il prattutto con la comunità degli emigrati italiani, che la voce presidente comunicò che i tesserati erano 33 e per iscriversi giunse nell’aula del Consiglio comunale e si incominciò a pagarono 10.000 lire. parlare di un possibile gemellaggio. Il 12 giugno si tennero le elezioni comunali, perciò, la Pro Invece, i primi approcci con gli ungheresi, all’epoca ancora Conselve invitò i cittadini a conoscere i candidati sindaco: al di là della Cortina di ferro, vanno assegnati a Fiore Ange- Fiore Angelo Drago, Giorgio Gradella, Claudino Negrisolo, lo Drago, capogruppo consiliare del Partito Comunista e al Antonio Paoni e Alessandro Zogno. sindaco Vasco Varotto che gli affidò l’incarico di contattare I due incontri si svolsero venerdì 27 maggio presso la sala una cittadina con caratteristiche analoghe a Conselve. Per convegni dell’Hotel Oasi e venerdì 10 giugno nel Prà. Tema farlo, Fiore contattò Danilo Boarato, un insegnante di educa- dell’argomento: Quali spazi a Conselve per le Associazioni ri- zione musicale presso la nostra Scuola Media, poiché negli creative, culturali, sportive e poi, A me il voto! Le tre cose più anni ’60 e ’70 aveva ripetutamente visitato i paesi dell’Est, importanti ed urgenti da fare per Conselve. in particolare l’Ungheria. Ma, determinante fu Katalin Var- La partecipazione e l’esito degli incontri risultò superiore ga, originaria di Jászberény, all’epoca insegnante assieme del previsto. a Fiore presso l’Istituto Mattei, oltre che residente a pochi Il giorno della Fiera, fu spostato al 29 agosto, poiché il 28 chilometri da Conselve. I francesi, invece, organizzavano cadde di domenica, ma i festeggiamenti incominciarono il viaggi turistico-culturali verso il Lazio e il Meridione d’Italia e venerdì 26 e continuarono fino al 5 settembre. li accompagnavano i coniugi Domenico Vittone e la moglie Tutto il paese assisteva alle manifestazioni, oltre le ditte 54 produttrici di attrezzature meccaniche, le piccole imprese artigiane, le aziende mobiliere, di abbigliamento e di spe- cialità ortofrutticole a gastronomiche. E, a proposito di cibo, il compito principale era affidato agli installatori degli stand che, già alle 7 di mattina fornivano trippe in brodo annaffia- te con l’ottimo vino prodotto in zona. Invece, per sabato, il programma della manifestazione ac- colse le delegazioni straniere provenienti da Jászberény e Torcy. Alle 19.00 l’inaugurazione all’Enaip della mostra sul lavoro e alle 23,30 quella dell’artigianato alla scuola Da Vin- ci. Domenica alle 9.00 incontro nella sede municipale con le delegazioni straniere e alle 10.00, presso l’Enaip, tavola rotonda: Europa 2000, la sfida della formazione per l’inno- vazione. Lunedì 29 giornata della Fiera nel Prà e, alle ore 10.00, nel Duomo, messa concelebrata da alcuni sacerdoti originari o che svolsero il loro ministero a Conselve e, alle 145 21.00, altro convegno all’Enaip dal titolo: Progetto di svilup- po dell’agriturismo per la Bassa Padovana. 145/147. Il famoso Cavallo di Troia e altri due carri sfilano duran- Di notevole interesse e molto frequentate risultarono le esi- te il Carnevale del 12 aprile 1987. bizioni di venerdì 26, quando la corale ungherese e quella di San Lorenzo si esibirono nel Duomo in una serie di brani tradizionali e, venerdì 2, in piazza Cesare Battisti, spettaco- lo di danza ungherese ripetuto il sabato sera in piazza XX Settembre. La stessa cosa accadde con alcuni spettacoli di karaoke, organizzati dalla Pro Conselve per i giovani in piaz- za Battisti, dove un animatore ne invitò alcuni scelti tra il pubblico a cantare sul palco, imitando la formula televisiva resa famosa da Fiorello. A proposito della mostra dell’artigianato, Sergio Grapeggia assicurò: La nostra zona esprime competenze particolari nel campo metalmeccanico, edilizio e tessile, ma anche in quello mobiliero con produzioni di pezzi su misura. Tra gli espositori segnaliamo anche la presenza di alcuni francesi e ungheresi, giunti al seguito delle città gemellate con Conselve, che presen- tano le loro specialità. La mostra si chiuse il 5 settembre con l’estrazione di una lot- teria gratuita e la Fiera si concluse con la Tombola e i fuochi pirotecnici. Allo scopo di chiudere l’anno e ringraziare i soci che, con il loro volontariato, permisero la realizzazione delle varie atti- vità, il Direttivo decise di organizzare una cena presso il risto- rante Partenope, con il seguente menù: Aperitivo - olive, noc- cioline, salatini, risotto alla luganega, bìgoli con sugo di funghi, 146 barralà con polenta, filetto di manzo alla brace, patate fritte e insalata mista, formaggi, dolce, spumante, caffè e amaro. I soci, le loro consorti o fidanzate, le autorità cittadine e gli sponsor pagarono 10.000 lire e 15.000 i non iscritti all’Asso- ciazione. Per la notte di Natale pensarono alla distribuzione di cioc- colato caldo, sistemandosi nella piazza XX Settembre, dove raccogliere le offerte da devolvere in beneficenza all’A.n.f.a.s, inoltre, l’installazione di tre striscioni con gli auguri. Ai Consiglieri comunali facenti parte del gruppo chiesero l’assegnazione di una sede e di un magazzino, dove conser- vare il materiale da utilizzare durante le manifestazioni, poi- ché stipato in locali non adatti e occasionali, consentendo l’acquisto delle attrezzature necessarie e per renderlo più efficiente e autonomo. 147 L’assemblea generale dei soci fu indetta per il 20 gennaio 55 del 1995 e, per primo fu approvato il calendario delle ma- nifestazioni, aggiungendo, su proposta dell’ex presidente Fulici, una Sagra dei mussi e una Mostra cinofila, da effettuar- si nel Prà il 14 maggio. Ma furono escluse nella successiva riunione dell’11 maggio. Quello stesso giorno fu approvato il bilancio consuntivo del 1994 e quello preventivo dell’anno in corso e poi de- cisero le elezioni per novembre, appena esaurite le varie manifestazioni. Da poco era terminato il tesseramento e si contarono 32 soci. Interessante fu la proposta della signora Buniolo, che sug- gerì di organizzare nella piazza XX Settembre un mercatino dell’antiquariato da tenersi nel mese di settembre. Come ogni anno la prima manifestazione fu la Festa di San Valentino (14 febbraio) con la riscoperta di vecchi giochi, la rottura delle pigàtte, il palo della cuccagna, la distribuzione di arance, caramelle, pop-corn e caratterizzata da uno slo- gan: Da San Valentin ’na narànsa a ogni putìn! L’ultima domenica di marzo il Carnevale, una manifestazio- ne consolidata nella tradizione paesana, rinomata in tutta la Regione e con il solito afflusso di pubblico. I carri e i grup- pi mascherati, accuratamente selezionati, diedero vita ad 148 un colorito e piacevole spettacolo, sfilando lungo il corso principale e attraverso le due piazze. Il costo totale della 148/151. Se guardiamo al Carnevale del 1992 notiamo i soliti carri manifestazione fu di 10.288.300 lire. mastodontici e anche il gruppo che presentò alcuni Vecchi mestieri. La Pedalata ecologica si svolse il 1° maggio, partendo da via Vittorio Emanuele II, via Casette, il centro di Tribano e le vie Cimitero, Draghe e Olmo, quindi ristoro davanti alla chiesa e il ritorno lungo le vie San Luca, Rossetto, Bragadine, Pocas- so, centro di Tribano e poi le vie Bussoli, Bolzonari, Casette, Pontecchio, Roma, Vittorio Emanuele II, Marconi e arrivo in Prà per la festa finale. Per l’iscrizione versarono 3.000 lire solo gli adulti, con numerosi bambini al seguito e pagarono 5.000 lire per acquistare quattro biglietti della lotteria: una bicicletta come primo premio e altri 29 premi. Successivamente, in piazza Cesare Battisti si svolse una se- rata dal titolo: Miss Brillantissima.

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152/155. Nel 1994 i carri furono ridotti di numero e sfilarono dei ALCUNE IMPORTANTI NOVITÀ gruppi in maschera con i costumi settecenteschi.

Il sindaco Giorgio Gradella, eletto nel 1994, annunciò: All’in- domani della nostra elezione, avvenuta il 12 giugno, ci siamo accorti che la macchina amministrativa necessitava di alcuni aggiustamenti e di essere in qualche modo rinvigorita. Anche la Pro Conselve ritenne opportuno convocare l’assemblea dei soci e discutere circa alcune modifiche allo Statuto. I punti chiave erano questi: Articolo 1. È costituita in Consel- ve una Associazione Pro Loco denominata “Pro Conselve”, con sede in piazza XX Settembre n. 32/A, Palazzo Zen. Articolo 2. L’associazione Pro Conselve, che non ha fini di lu- cro, ha lo scopo di: sostenere e promuovere varie iniziative che valorizzino l’ambiente e offrano alla popolazione i mezzi per una migliore utilizzazione del tempo libero. Collaborare con le 154 associazioni esistenti e con l’Amministrazione comunale o pro- muovere iniziative per la salvaguardia dei beni storici, artistici e culturali; per la difesa del territorio contro abusi edilizi, inqui- namenti, deturpazioni. Articolo 11. Il Consiglio Direttivo è composto da undici mem- bri tre dei quali nominati dal Consiglio Comunale, due in rappresentanza della maggioranza e uno della minoranza. Tutti hanno diritto del voto deliberativo e le sedute dovranno tenersi in luogo aperto al pubblico e vi potranno partecipare i Presidenti e i rappresentanti di tutte le associazioni ed organiz- zazioni presenti in paese, con facoltà di intervento. Articolo 18. I soci sono convocati in assemblea almeno due volte all’anno e, quando sia necessario, in assemblea generale straordinaria. Articolo 21. L’assemblea generale ordinaria delibera sul bi- lancio consuntivo dell’anno precedente, sulla formazione del bilancio preventivo, sulla relazione morale, sulla relazione dei 155 lavori eseguiti, su proposte del Consiglio Direttivo o dei singoli 57 soci. È facoltà dell’assemblea promuovere attività o manifesta- verino Scarabello, segretario e cassiere Vanni Massari. Nel zioni non previste nel programma annuale approvato, anche consiglio direttivo Federica Pastore, Roberto Celon, Mario durante il corso dell’anno, impegnando il Consiglio Direttivo a Mostarda, Luciano Olmino, Maurizio Polato, Gennaro Infan- darne esecuzione. te, Loris Milani e revisori dei conti: Franco Stevanin, Clelio Articolo 25. Lo scioglimento dell’associazione Pro Conselve Maggio, Giovanni Padovan e Giorgio Tognin. non potrà essere pronunciato che da un’assemblea generale e Complessivamente si contarono 39 tesserati. dovrà essere votato da tre quarti dei soci. Nella riunione del giorno 15 si parlò della Festa di San Va- Articolo 26. In caso di scioglimento dell’Associazione i beni ac- lentino e poi del Carnevale, stabilendo di lasciare invariata quisiti con il concorso finanziario specifico e prevalente della la contribuzione da elargire ai 9 carri e ai 13 gruppi masche- Regione o degli Enti Pubblici saranno devoluti all’Ente Turistico rati e così pure la premiazione ai primi classificati. Si parlò eventualmente subentrato o, in difetto, al Comune di Conselve. anche dell’opportunità di organizzare una lotteria allo sco- Lo Statuto, non molto diverso dal precedente, fu compila- po di pareggiare le spese e di invitare un’estetista per dipin- to nello studio notarile della dottoressa Antonella Manno, gere le maschere sul viso dei ragazzini, che già l’anno scor- quindi registrato a Padova e così il gruppo rinnovò il ricono- so aveva riscosso un notevole consenso. Poi si confermò la scimento a livello nazionale e regionale. presenza della banda cittadina e della presentatrice Nerella Il primo sabato e la prima domenica d’agosto ecco Gioco- Vecchiato e l’incarico alla Graphic Report di preparare uno landia, le solite due serate di giochi strapaesani elaborati e striscione per pubblicizzare la festa. approntati dai soci della Pro Conselve, con la partecipazio- Del Direttivo faceva parte Vanni Massari e nel numero ne dei paesi limitrofi che si esibirono nella cosiddetta gran- d’aprile della rivista Comune e territorio di Conselve, a propo- de piscina allestita nel Prato comunale. Ma, la prima serata sito del Carnevale, scrisse: Queste grandi manifestazioni ave- si concluse nel peggiore dei modi a causa della pioggia e vano una connotazione politico-sociale ben definita, in quanto il tutto fu rinviato alla seconda serata, accorciando alcuni per alcuni giorni permettevano al ceto meno abbiente di dare giochi per mancanza di tempo. sfogo alle frustrazioni accumulate in lunghi mesi di privazioni Nell’ultima settimana d’agosto, durante la Fiera, due serate e sofferenze, festeggiando e banchettando alla corte dei ricchi in piazza di spettacolo vario e l’ultima domenica di settem- padroni, che per l’occasione erano molto generosi. Queste feste bre festa dei sùgoi. Si trattò della riproposta di antiche ricet- prettamente pagane, con l’avvento del cristianesimo furono te contadine, con la preparazione e degustazione del dolce per lungo tempo dimenticate. Ma il bisogno di questa espres- a base di mosto d’uva, esposizione di vecchie attrezzature sione di gioia collettiva si riaffermò nel Medioevo in funzione enologiche e recitazione delle poesie dialettali dedicate al della Quaresima, prendendo appunto il nome di “Carnevale”, periodo della vendemmia. ossia - carne levare - dall’usanza tutt’ora in uso di eliminare la L’8 dicembre, durante la festa dell’Immacolata sistemarono carne dalla dieta alimentare nel periodo di Quaresima, in segno un omaggio floreale ai piedi della statua della Madonna, di purificazione e penitenza prima della Resurrezione. collocata davanti al Municipio. Ai nostri tempi il carnevale diventa un teatro che si sposta sulle La notte di Natale, in piazza XX Settembre, i soliti auguri strade e nelle piazze, al fine di provocare attenzione e cono- con distribuzione di cioccolata calda e vin brulé. scenza delle esperienze che la cronaca locale ci propone, of- Il rinnovo delle cariche direttive si svolse il 10 gennaio del frendo un momento di riflessione, seppur mimetizzato nella 1996 e Roberto Pastore fu riconfermato presidente, vice Se- maschera gioiosa della comicità. Per questi motivi la Pro Loco ha ritenuto fosse importante mantenere viva questa manife- 156-157. Fra le altre cose la Pro Loco organizzò con successo an- stazione così colorita, gioiosa e significativa. che un Mercatino dell’antiquariato. Organizzare i concorsi di carri allegorici e gruppi mascherati,

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58 significa impegnare molto tempo e denaro, soprattutto quan- poi all’estate, perciò la Pro Conselve e le altre associazioni do gli introiti sono incerti si creano situazioni di imbarazzo ed che lo usavano per allestire le loro manifestazioni, conti- insicurezza nell’Associazione. nuarono a chiedersi: Chi risolverà questi problemi? Il Carnevale continua a portare migliaia di persone nel nostro Il 10 gennaio del 1997 il Direttivo parlò del Carnevale, da paese, ed a quel punto le fatiche, le preoccupazioni, i disagi svolgere nell’intera giornata e pensò di chiedere ai bar del sono cose dimenticate. centro di offrire l’aperitivo ai gruppi mascherati da trasferire Si ringraziano gli associati che con il loro volontariato ripagato poi all’Hotel Oasi per il pranzo. Quindi sentire Dario Bonollo solo dal sorriso della gente, lavorano con dedizione ed entusia- per chiedergli di fare delle foto o i filmati.Poi decisero di pre- smo. Si ringraziano le ditte ed i negozianti che con aiuti eco- parare la festa di San Valentino e il presidente annunciò che nomici ci hanno dato la spinta per andare avanti. Si ringrazia quell’anno gli iscritti erano 30. l’Amministrazione Comunale e quanti in essa operano con spi- rito di fattiva collaborazione. Si ringraziano tutti quanti sono venuti al Carnevale, perché divertendosi hanno potuto arric- chire gli altri della loro presenza. Nello stesso periodo, l’Amministrazione comunale ultimò le istruttorie al fine di costituire l’Albo delle Associazioni, previ- sto dalla legge 142 del 1990 e dall’articolo 30 dello Statuto comunale, a proposito degli Istituti di Partecipazione dei cittadini. L’associazionismo presente a Conselve era piutto- sto notevole, con molti gruppi ricchi per le loro capacità e quindi da iscrivere all’Albo. Questo perché, al di là della col- laborazione con gli Enti locali, partecipavano alla vita delle comunità con proprie iniziative degne di considerazione. In paese, assieme alla Pro Loco erano attive: l’Associazio- ne Commercianti Turismo e Servizi, l’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, l’Associazione Volontari Ospedalieri, 158 l’Aurora Calcio, la Banda cittadina “Giuseppe Verdi”, la Cari- tas, il Circolo Arci, Conselve ’94, la Dragon Dojo, L’Albero, il 158-159. Nel Prà, durante la Fiera, le giostre sono attive di gior- Tennis Club, l’Unione Sportiva e l’Anfas (Associazione Na- no e di notte. zionale Famiglie fanciulli e adulti subnormali). A tutto ciò va assegnato il gemellaggio con Jászberény e Torcy, una relazione che ai rapporti socio-culturali ha ag- giunto un riscontro in termini economici, avviando scambi commerciali tra piccole imprese artigiane. Ma il fatto più importante riguardò la nascita di un sodalizio che interessò alcune famiglie che, ospitandosi a vicenda, crearono l’op- portunità, non solo per i genitori, ma soprattutto per i figli di allargare la visuale sul mondo. In tal senso si dimostrò attiva anche la Pro Conselve, poiché il presidente Roberto Pastore e gli associati non ignorarono le numerose iniziative che vi- dero Conselve animarsi nei confronti dei paesi gemelli. Nel 1996, tre le varie attività, troviamo: nel mese di marzo la 5^ Festa dell’Artigianato con rappresentanze dei due paesi gemellati, a maggio una delegazione di conselvani si recò a 159 Torcy, nel mese di luglio soggiorni collettivi per ragazzi pro- venienti da Jászberény e Torcy. Ad agosto gli amici stranieri Il 16 marzo il Carnevale incominciato alle 10.30 della mat- parteciparono a Giocolandia, alla Mostra dell’Artigianato e, tina con la sfilata dei gruppi formati da 110 maschere, par- dal giorno 2 al giorno 11, una gruppo di ragazzi di Jászbe- tendo dall’Hotel Oasi e alle 14.30, partenza da via Trieste dei rény partecipò ad una manifestazione sportiva. 6 carri allegorici, con in prima fila la banda Giuseppe Verdi. Invece, ciò che dall’inizio dell’anno non era affatto piacevo- Fin dal mattino, le truccatrici dell’Accademia la Parigina pit- le, riguardò lo stato di abbandono e l’incuria del Prà comu- turarono i volti di giovani e meno giovani. nale, ormai a livelli di degrado insopportabile. Le panchine Con il preciso scopo di coordinare le numerose manifesta- erano sporche e danneggiate da ragazzi incivili, i giochi zioni, proposte dalle diverse associazioni, gli Amministratori rotti e abbandonati, ma non mancarono cumuli di sabbia, comunali decisero di varare uno slogan-invito dal titolo: E… ghiaino, addirittura calce, oltre la presenza di biciclette, mo- state a Conselve. Lo scopo di tale iniziativa, già sperimentata torini, moto e le automobili scorazzavano liberamente. Da negli anni scorsi, attuò il coordinamento ed evitò la sovrap- una decina d’anni c’era il bar-spogliatoio, costato circa 300 posizione delle iniziative proposte da altri gruppi durante il milioni, con l’aspetto di un deposito attrezzi anziché di un periodo estivo e continuate fino all’autunno inoltrato. locale aperto al pubblico. Si era prossimi alla primavera e La rosa delle proposte, spiegarono gli Amministratori, vitali- 59 zia il paese, coinvolge le associazioni ed è variegata: si va dal Con esibizioni natalizie e giochi, domenica 14 dicembre, il cinema ai giochi all’aperto, dalla musica classica all’esibizio- gruppo I Cialtroni, arrivato da Padova, intrattenne i bambini ne di gruppi rock; particolare attenzione viene riservata agli per l’intera giornata, mentre lo stesso giorno e poi durante spettacoli teatrali e ai concerti organizzati dalla Provincia. Ci il mercato di mercoledì 24, Babbo Natale distribuì i dolci. sembra che il numero e la qualità delle proposte dovrebbero Quindi, installazione e addobbo, con relativa illuminazione, coinvolgere un po’ “tutti”. dell’albero di Natale nel piazzare antistante la sede munici- Fu deciso di protrarre il calendario delle manifestazioni fino pale di villa Zen e collaborazione alla messa in opera della alla fine di settembre. Dopo i primi due spettacoli teatrali e luminaria nel centro del paese. la marcia podistica di fine giugno, il mese di luglio si aprì nel Nella notte di Natale, di fronte al Duomo, all’uscita dei fedeli segno dello sport, con un mini torneo di calcetto, basket, dalla messa di mezzanotte, distribuzione di vin brulé, cioc- pallavolo e tennis, promosso dalla Polisportiva. colata e panettoni affettati. Il 15 giugno, la Pro Conselve propose la prima Festa del melo- Per realizzare queste ultime iniziative fu prevista una spesa ne e per accontentare i bambini, il giorno 6, giocolieri e clown di 1.630.000 lire e, per festeggiare il 1998, il Direttivo della occuparono il Prà. Il giorno 12, il programma Villeggiando Pro Conselve elencò per prime queste attività: 6 gennaio Be- consentì un concerto presso il Duomo con la prestigiosa Or- fana e distribuzione delle calze, 14 febbraio San Valentino. chestra di Padova e del Veneto e il 13, anche la banda si esibì in piazza Cesare Battisti con un simpatico concerto. Il 19, nel- NON ERA TUTTO FACILE la stessa piazza, Rock day, con i gruppi ammessi al concorso di musica dedicata ai giovani e la sera successiva, ancora la Pro Conselve, con un’originale sfida tra parrucchieri. Il giorno 26, presso la villa Ferrante-Deganello gentilmen- te aperta al pubblico, ancora su iniziativa di Villeggiando, il gruppo Amici del Teatro mise in scena uno spettacolo fir- Molti anni addietro, partecipare alla festosa mini-sagra di mato Pirandello e titolato: Questa sera si recita a soggetto. La San Valentino significava ottenere un’insperata protezione sera successiva, nel Prà, una rassegna musicale presentata dell’epilessia, una malattia definita mal caduto, derivata dal da Radio Gemini-Contatto. manifestarsi del male che provocava uno svenimento im- Altrettanto spettacolare la 15^ rassegna di Giocolandia, del provviso e la conseguente caduta a terra. 2 e 3 agosto che, oltre Conselve, contò la presenza dei grup- Ma, San Valentino protegge anche gli innamorati e un tem- pi provenienti da Anguillara Veneta, Bagnoli di Sopra, Bo- po la cerimonia iniziava di buon mattino, con la celebrazio- volenta, Candiana, , Terrassa Padova, Tribano e ne della messa, la distribuzione dell’eucaristia, la benedizio- per la prima volta Jászberény. Per non parlare poi dell’ormai ne dei presenti con la reliquia del santo, tuttora conservata pluricentenaria Fiera di Sant’Agostino, dal 24 al 31 agosto, nel piccolo oratorio e, infine, la consegna ai bambini di una che riempì il Prà con giostre, espositori, gazebi dove pran- piccolissima chiave benedetta. Oggi, attanagliati come sia- zare o cenare e bancarelle nelle piazze e strade del centro, mo dalla fretta, non disponiamo del tempo necessario per mentre il giorno 29 si svolse la serata finale e la premiazione presenziare a tutte queste cerimonie, perciò ci accontentia- dei vincitori del Rock Day. mo di qualche ora di chiasso dei nostri ragazzini. Solo loro Il duo Bevilacqua-Medici, il 6 settembre in Prà, rallegrò i nu- sono gli esclusivi e irrefrenabili protagonisti di questa festa, merosi presenti facendo ascoltare le più belle colonne so- che li vede impegnati nella corsa dei sacchi, nella rottura nore, mentre il 21, per concludere il ciclo delle manifestazio- ni, la Pro Loco diede il via al primo Palio delle Vie, coronato 160. La reliquia del santo patrono custodita nella chiesetta di dall’ormai tradizionale Festa dei sùgoi. San Valentino. Fra le altre cose, l’associazione pensò di etichettare le se- die, date spesso in prestito ad altri gruppi; di sistemare la porta d’ingresso all’ufficio da concedere in via provvisoria all’Associazione Filo d’Argento. E, il 24 ottobre, ci fu il rinnovo del Consiglio Direttivo, rimasto in carica per tre anni, con Federica Pastore, Roberto Pastore, Roberto Celon, Speciale Liborio, Gennaro Infante, Maurizio Polato, Mario Mostarda e Loris Milani. Il 21 novembre, il presidente del Consorzio Pro Loco di Pa- dova Sud-Est inviò una lettera e comunicò d’aver deliberato di effettuare, nella mattinata del 14 dicembre, Pro Loco in Festa: una conferenza presso il Municipio di Conselve con la partecipazione dello storico Alcide Salmaso. Alle ore 12.15 la visita con due pullman alle Distillerie Bonollo e, alle ore 14.00, pranzo all’Hotel Oasi e il tutto ha ottenuto un successo ampio e soddisfacente. L’otto dicembre, dopo la messa delle ore 11.15, omaggio flo- 160 reale alla stele della Madonna Immacolata 60 delle pignatte, nel tiro alla fune, nel patatrac, mentre i gio- vanotti si cimentano nella cuccagna. Le bancarelle distri- buiscono dolciumi, palloncini, giocattoli e gli organizzatori dispensano arance e caramelle. Mentre in passato, e anche oggi, dopo il bacio della reliquia, dai venditori sistemati nel piccolo piazzale si acquistavo dei variopinti fischietti di ter- racotta: i cùchi. La tradizione svela che San Valentino, nato a Terni nel 203, per saggezza e santità cristiana fu consacrato prete in giova- ne età e poi vescovo. Ma i Romani, venuti a conoscenza dei suoi prodigi, nel 270 non esitarono a martirizzarlo. Aveva 67 anni e gli riservarono la stessa sorte capitata ad altri come lui e fu sepolto di nascosto, quindi venerato in una modesta chiesetta e poi in una grande basilica, che finì danneggiata e distrutta dalle soldataglie saracene. Solo nel 1605 riesuma- rono il corpo e lo trasportarono solennemente nella catte- drale di Terni. Ma, non parve la sede ideale, perciò, nel 1606 il pontefice affidò le spoglie e la costruzione di una nuova 161 chiesa ai monaci Carmelitani, che la ultimarono nel 1618. Il 27 marzo del 1998, durante la riunione del Comitato Di- 161/164. Se, alla Festa di San Valentino, scorgiamo fra i ragazzini rettivo della Pro Conselve, si riscontrarono le dimissioni del qualche anziano significa che la sua mente è tornata felicemen- segretario Mario Mostarda, del cassiere Gennaro Infante e, te indietro nel tempo. temporaneamente, del vice presidente Speciale Liborio. E, nel verbale della riunione indetta per il 15 aprile, a tale pro- posito scrissero: Da chiarire quando saremo più numerosi. Il 3 giugno ecco le dimissioni dell’intero Consiglio Diretti- vo e le funzioni di presidente, da questa data al 10 novem- bre, le affidarono a Speciale Liborio, anche se furono eletti all’unanimità: Luigi Solmin presidente, Adriano Talpo vice presidente, Federica Pastore segretaria e cassiera. Mentre il Consiglio Direttivo risultava composto da Maurizio Polato, Roberto Celon, Severino Scarabello, Loris Milani e Speciale Liborio. E, revisori dei conti: Clelio Maggio, Franco Stevanin, Filippo Cobuccio e supplenti Vanni Massari e Mario Zambra. Nella riunione del 10 novembre 1998 decisero di organizza- re: Viaggio a Bolzano. Festa della Pro Loro il 22 novembre ’98 alla “Siesta”, un ristorante in località Madonna dei Ferri di Al- bignasego. Surroga del sig. Speciale che rimane socio generale. Festa provinciale della Pro Loco il 22.3.’99, in Prato Comunale. Inoltre: Nuova iniziativa di fare un libretto con il programma 162 annuale con le manifestazioni della Pro Loco per il 1999.

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61 Il calendario fieristico del 1998, predisposto dall’Ammini- strazione comunale, contò su di un gruppo di manifesta- zioni più intenso e ricco degli altri anni. Tutte le sere la solita attività del luna park e degli stand gastronomici, sabato 22 agosto apertura della Mostra dell’Artigianato, presenti i rappresentanti di Jászberény e Torcy. Giovedì 27 inaugu- razione della Fiera e degli stand allestiti dall’associazione commercianti Ascom, dall’Associazione Coldiretti e dall’Eu- rocoltivatori, con vecchie attrezzature e prodotti agricoli. All’interno la mostra di un centinaio di foto illustranti le varie fasi dell’attività contadina e della produzione agri- cola antecedente la Seconda Guerra mondiale. E, il giorno seguente, esposizione di macchine e di attrezzature in uso nelle attività imprenditoriali. Alle ore 21.00 di domenica 30, nel Duomo, concerto lirico con il soprano Tiziana Faccio e il tenore Cristian Ricci, ac- 165 compagnati dal pianista Francesco Rosa, che proposero brani di Giacomo Puccini, Francesco Cilea, Giuseppe Verdi e 165/168. Alla Festa dei sùgoi del 1998, assieme al gruppo I Pava- Gaetano Donizetti. Giovedì 3 settembre ballo liscio in piaz- ni e la mostra dei trattori c’era anche Gianni Lusiani, un artistico za Cesare Battisti, venerdì 4 Minidisco in concerto, sabato 5 produttore dei famosi cùchi.

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Barbara Cola in concerto e, per concludere, estrazione della Tombola, con un montepremi di 3.000.000, seguita dallo spettacolo pirotecnico. Alle ore 10.00 dell’11 ottobre, la banda Giuseppe Verdi aprì la Festa dei Sùgoi, alle 10.30 sfilarono i trattori d’epoca, poi la presenza del gruppo I Pavani e la distribuzione dei dol- ci realizzati con l’uva dai panifici: Rogato, Frizzarin e Spiga d’oro. Alle ore 14.30 del pomeriggio, sfilata dei Tamburini di San Cosma di Monselice, dimostrazione della preparazione e poi distribuzione dei sùgoi, inoltre, presenza di due clown e del 168 Signor Romanato con esemplari di oche e anatre. 62 169 170 171

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169/173. Nonostante la presenza di numerosi visitatori, i palmipedi di Romanato rimasero indifferenti.

Il 24 dicembre Notte di Natale, cioccolata calda e vin brulé. dente e alla successiva riunione del giorno 18 erano presen- La prima assemblea del 1999, presidente Luigi Solmin, fu ti: Luigi Solmin, Adriano Talpo, Federica Pastore, Roberto convocata per il 28 gennaio e si discusse del rendiconto Celon, Severino Scarabello, Maurizio Polato, Loris Milani, delle manifestazioni svoltesi nel 1998, della relazione di bi- Roberto Pastore, Nicola Benvenuti e Clelio Maggio. Erano lancio consuntivo e preventivo, quindi dell’approvazione e assenti: Vanni Massari del Consiglio Direttivo, Franco Ste- poi, della Festa di San Valentino e del tesseramento dei soci. vanin e Filippo Cobuccio revisori dei conti e la consigliera Il 16 aprile pedalata ecologica per il 1° maggio chiedendo comunale Melania Bortoletto. di utilizzare il bar del Prato e come menù: gnocchi al ragù, Dopo aver accettato le dimissioni del presidente Luigi Sol- baccalà e polenta, vino e acqua; costo dell’iscrizione 5.000 min, il consiglio si attenne alle disposizioni contenute nel- lire e altrettante per quattro biglietti della lotteria. Per la lo Statuto, che prevedeva di affidare la presidenza al vice, Festa Provinciale della Pro Loco del 25 aprile chiesero un Adriano Talpo, fino al 27 febbraio 2000, data di scadenza del contributo… di 3.300.000 lire, per cinema Marconi, rinfresco, tesseramento. Quindi precisarono: Si farà l’Assemblea dei soci vino al pranzo, inviti, oggettistica varia. vecchi e nuovi alla scadenza dell’iscrizione del tesseramento; se il Nelle successive riunioni del 24 agosto, 23 settembre, 21 ot- Consiglio direttivo si presenterà dimissionario o si andrà a nuove tobre e 11 novembre, i soci discussero di altre manifestazio- elezioni o rimarranno ancora in carica coloro che fino ad oggi ni, di ottenere un locale presso il vecchio macello da usare sono componenti del Consiglio direttivo, fino alla loro scadenza come magazzino, dei costi sostenuti per la Festa dei sùgoi, naturale. Poi, si è iniziato a parlare della Festa di San Valentino, dei temi affrontati durante il congresso del 16 ottobre, di se farla lunedì 14 febbraio o anticiparla alla domenica 13. ripetere un libretto con il calendario delle manifestazioni L’ordine del giorno dell’11 aprile riguardò il rendiconto della del 2000, delle adesioni alla Festa delle Pro Loco a S. Angelo di Festa della Befana, di San Valentino, del Carnevale, la pro- Piove del 28 novembre 1999. posta di una Festa della Birra dal 22 al 25 giugno e la Peda- Il 13 gennaio del 2000 si è proposto di inviare una lettera ai lata ecologica, con la richiesta delle solite quote per l’iscri- soci della Pro Loco con indicazione delle dimissioni del presi- zione e la lotteria. In quella successiva del 18 aprile si riparlò 63 174 175

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174/178. Nell’agosto del 1997 una novità la rappresentò un con- per la seconda volta della Festa della Birra e della Pedalata corso di bellezza, un complesso musicale ungherese e i nostri ecologica per il 1° maggio, proposero l’acquisto di 20 kg di Decalogo. macinato per il ragù, gnocchi di Ferrarese e polenta e il solito costo delle iscrizioni e dei biglietti della lotteria. Queste annotazioni recano la firma del presidente Adriano Talpo, che doveva concludere l’incarico il 27 febbraio, men- tre il successivo incontro è datata 14 luglio e firmato da Ro- berto Pastore. Arriviamo così al 27 gennaio del 2001, quan- do si decise di chiamare i responsabili delle varie Associazioni, quindi fare una lettera di proposta per associarsi e fare una riunione tutti assieme con il Direttivo per rilanciare la Pro Loco, con invito al Sindaco. Dopo di che, furono accettate le dimissioni di Vanni Massa- ri del Consiglio Direttivo e quindi proposto di invitare alla prossima riunione i gestori del Prato Comunale e di organiz- zare la Festa di San Valentino. Fu ancora Roberto Pastore il 23 febbraio del 2001 a convo- care il Direttivo, con i Revisori dei Conti, i Consiglieri Comu- nali e la seduta aperta al pubblico, ma i presenti, compreso il pubblico, erano 15 appena. Uno degli argomenti trattati riguardò l’incompatibilità della carica di Presidente della Pro 178 Loco, con la carica di Consigliere Comunale. Giorgio Gradella, 64 letta la delibera n. 19 del 12.02.2001, precisò che i Consiglieri glio, i 13 presenti all’assemblea rilevarono il tesseramento comunali non erano d’accordo di concentrate in una persona di 20 soci e, per il direttivo, proposero i nomi di: Roberto due cariche: quella di Amministratore comunale e di Presiden- Pastore, Maurizio Polato, Federica Pastore, Ornella Baretta, te della Pro Loco. Ma, qualcuno precisò che il Presidente ese- Loris Milani, Roberto Celon, Paolo Vangelista, Walter Mo- gue le direttive del Consiglio Direttivo, non ha nessun potere, scardo, Luigi Solmin e Severino Scarabello. Inoltre, si propo- quindi non è Amministratore. Il Consiglio Comunale ha solo ne di continuare con il “vecchio” direttivo, fino al 31.12.2001 e si l’obbligo di dare un parere sulle manifestazioni (calendario ap- sostituisce il signor Massari Vanni dimissionario, con la signora provato dalla Pro Loco) ed entro 60 giorni inviarlo al Presidente Baretta Ornella, si opta così per il presidente Polato Maurizio, della Giunta Regionale. per il vice presidente Pastore Roberto, ciò è stato deciso all’una- Il membro del Collegio dei Revisori dei Conti, Cobuccio, dice di nimità. Per il Collegio dei Revisori dei Conti, all’unanimità è sospendere ogni attività; per Celon la proposta è di chiedere stato deciso per: Maggio Clelio presidente, Cobuccio Filippo e un incontro tra il Direttivo della Pro Loco, i Consiglieri Comu- Stevanin Franco, membri del Collegio Revisori dei Conti. nali e il Sindaco. Per Gradella la proposta è quella di invitare Nella realtà, Roberto Pastore non abbandonò il ruolo di anche la Giunta. presidente, ma finse di affidare l’incarico a Maurizio Polato, Conclusioni: si fa un incontro con il Direttivo della Pro Loco, marito di sua figlia Federica, infatti, da allora fu quest’ultimo il Sindaco e la Giunta. Perciò, si mettono ai voti 2 proposte: a sottoscrivere i verbali delle riunioni. a) Il Presidente Pastore rimane in carica fino alla delibera; b) Sospendere ogni attività fino ad una deliberazione dell’Ammi- nistrazione. Rimane solo la seconda proposta votata all’unanimità e il Pre- sidente rimane in carica per l’ordinaria amministrazione. Nella riunione dell’11 marzo, svoltasi alle ore 10.00, erano presenti i Consiglieri: Pastore, Celon, Scarabello, Solmin, Mas- sari, Milani, Bertoli. Per il collegio dei Revisori: Maggio e Cobuc- cio. Per i soci: Faccia, Perilli, Moscardo. Roberto Pastore espone la situazione determinatasi in Con- siglio Comunale, con la decisione di dimettersi dall’incarico di Presidente, mantenendo la qualifica di componente del Di- rettivo dell’Associazione. Si legge la lettera del vicepresidente, disponibile a gestire l’associazione fino al rinnovo previsto per il mese di giugno 2001. La corrispondente del Gazzettino, Stefania Mastellaro, scris- se che le soluzioni erano due: Dare le dimissioni da presiden- te della Pro Loco entro dieci giorni o abbandonare la poltrona di consigliere comunale. È “l’ultimatum” voluto l’altra sera dal Consiglio Comunale e rivolto a Roberto Pastore, “dissidente” di 179 Forza Italia. Una decisione difficile e sofferta, che ha portato molti dissapori all’interno delle varie forze politiche e associa- 179-180. Questa Pedalata ecologica fu organizzata in occasione zioni di Conselve. La protesta più eclatante è stata messa in del 1° maggio 1987. atto da un socio della Pro Loco, che ha danneggiato la bache- ca del partito dei Democratici di Sinistra. Ed è toccato proprio a Pastore presentare, a nome della Pro Loco, le scuse l’altra sera in Consiglio Comunale. La maggioranza ha espresso il suo voto favorevole (eccetto il consigliere Mariano Zilio che è usci- to prima della votazione). Le opposizioni e i dissidenti di Forza Italia, hanno manifestato il loro disappunto votando contro o astenendosi. Non sarà facile per lui abbandonare il suo po- sto di comando della Pro Loco, ma non sarà neanche facile rinunciare alla carica di consigliere comunale conferitagli dai cittadini attraverso il loro voto. “Era mio dovere farlo - ha com- mentato il sindaco Antonio Paoni - e non potevo rischiare che qualcuno sollevasse la questione di incompatibilità invalidan- do gli atti del consiglio comunale e mandando all’aria il lavoro dell’amministrazione. Nessun atto politico, nessun provvedi- mento studiato a tavolino contro Pastore, ma semplicemente un atto dovuto per tutelare la legalità del consiglio comunale”. Dalla riunione dell’11 marzo era trascorso un mese e, l’11 aprile, il Comitato della Pro Loco parlò di organizzare la Pe- 180 dalata ecologica in programma per il primo maggio. Il 6 lu- 65 VICENDE IN CONTINUA EVOLUZIONE

La situazione appena illustrata non risultò certo fra le mi- gliori, ma, se fingiamo di ignorarla, possiamo affermare che il 2000 portò avanti una serie di ottime esperienze folclori- stiche, culturali e gastronomiche. Alle promozioni attivate da Conselve aderirono i comuni del comprensorio, sotto la guida della Pro Loco e la confer- ma di un ottimo risultato viene dall’assessore provinciale al turismo Ubaldo Lonardi, dal presidente di Padova Promo- qualità Alessandro Censori e dal presidente dell’Apt Gianer- nesto Zanin, che affermò: Ci vuole tempo, ma i risultati che 181 arrivano sono consolidati. Non dimentichiamo che la prima “guida turistica” è il cittadino stesso, è l’ospite. 181/183. La banda Giuseppe Verdi e il presentatore Roberto Non possiamo invece ignorare ciò che accadde l’8 marzo Celon erano attivi allora e lo sono tutt’oggi durante la maggior nel 2001, quando la moglie Carla annunciò la morte del ma- parte delle manifestazioni indette dalla Pro Loco, e gli spettatori rito Alcide Salmaso. li apprezzano. Mi ero recato in visita nel luglio del 2000, quando era rico- verato all’ospedale e quel giorno il peggio pareva ormai passato e, dopo la riabilitazione, sperava di far scorrere l’amica penna, ma non fu così: ormai la mano rifiutava ogni comando. Quando non servi né a te stesso, né agli altri, puoi toglierti di mezzo, una frase che Alcide ha ripetuto a qualche giorno dall’inizio di un lungo calvario. Eppure, quell’uomo risoluto ma tenero, testardo ma aperto al dialogo, amava la vita, anche se irta di problemi e nutriva un profondo ri- spetto per la famiglia, gli amici, il prossimo, ai quali dedicò l’intera esistenza. Era approdato a Conselve nel 1966 e, incurante del diffici- le momento e dei fermenti politici in corso, nel 1968 avviò la Libreria di Cultura. In passato tale genere di attività trovò riscontri poco felici qui in paese e qualcuno mormorò: E bo- téghe se verxe par vendare pan e pistéche, no carta! Smentendo la tradizione, quel posto, zeppo all’inverosimile di libri, diventò un irrinunciabile punto d’incontro culturale 182 dove, quasi per magia, trovarono allestimento alcune mo- stre di pittura, che presentarono giovani talenti locali e il già ricordato periodico dal titolo Comunità Conselvana, che raggiunse le 31 uscite: ultima quella del maggio 1973. Alcide si fece conoscere quale abile conferenziere, collabo- rò con la Pro Loco e scrisse le storie di Conselve, di Saonara, di Ezzelino, dei Carraresi, di Pietro d’Abano e anche Padova viva, un assemblaggio accattivante di racconti sulla città e provincia, infarciti di verità e fantasie. Dopo un lungo lavoro di persuasione entrò fra i collaboratori di Veneto, ieri, oggi, domani, un mensile stampato a Vicenza e largamente dif- fuso in tutta la regione. E, subito dopo, ci organizzammo per dare alla rivista almeno un paio di servizi ogni mese e, con la bella stagione, puntavamo su obiettivi prefissati, scrivendo e fotografando. Quando nel 1973 lasciò questo mondo il dott. Meneghini, nostro paziente maestro, Alcide scrisse: Muto e silenzioso, riposa ora nel suo cimitero, da dove continua però a parlare. Parole che oggi ripetiamo a lui per 183 rassicurarlo della nostra stima e del grande affetto. 66 Se guardiamo al programma svolto dal Comune, con la collaborazione della Pro Loco, riscontriamo: Mercoledì 23 agosto 2001 Spettacolo dei ragazzi di Jászberény, Venerdì 25 Rappresentazione teatrale degli studenti dell’Istituto Mattei. Sabato 26 Inaugurazione della Fiera, mostra delle attività produttive e visita agli stands di: Associazione Com- mercianti, Ascom, Associazione Coldiretti, Unione Agricol- tori, Confederazione Italiana Agricoltori e partecipazione della banda G. Verdi e del Gruppo Folcloristico Ungherese. Domenica 27 esibizione di ballo del Club Manuela dance con i maestri Emanuela e Gianni Marcolin, Lunedì 28 ras- segna macchine agricole e attrezzature per le attività pro- duttive, alle ore 21.00 concerto de I Microdisco, alle ore 21.30 consegna degli attestati agli espositori agricoli. Martedì 29 orchestra spettacolo Le Tentazioni, Mercoledì 30 orchestra Marco & Clan, Giovedì 31 Alan Tropical balli carai- bici e sudamericani, Venerdì 1° settembre Serata cabaret Risi e Bisi, Sabato 2 La Grande Notte dei Sosia con imitatori di Celentano, Zucchero e altri cantanti presentati da Ana Lau- ra Ribas e poi, estrazione della Tombola, con un montepre- mi di 3.000.000 di lire e spettacolo pirotecnico. Domenica 3, alle ore 15.00, Rassegna cinofila in Prà ed esibi- zione finale di cani addestrati e alle 20.00, Concerto finale degli allievi del corso La Musica unisce le generazioni; alle ore 21.00 concerto Gospel del gruppo Singing Quire, organizza- to dai padri Canossiani. 184 Il Mattino di Padova del 9 agosto annunciò: Mostra dell’ar- tigianato cancellata dalla Fiera di Conselve. L’articolo, scritto da Nicola Stivano, spiegò che sarà un’esposizione a carattere

184/187. Nel 1998 lo stile carnevalesco era completamente cam- biato, forse per l’entusiasmo di qualche dirigente della Pro Loco che aveva frequentato il Carnevale di Venezia, dove non ci sono i carri ma stupendi costumi settecenteschi.

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188/191. Se torniamo al Carnevale del marzo 1988 scopriamo già un certo numero di maschere in stile veneziano, ma non ec- cezionali.

culturale a prendere il posto della Mostra organizzata da ben vent’anni dall’Unione Provinciale Artigiani di Conselve. L’orga- nizzazione della Fiera conselvana ha subito un duro colpo con la chiusura della mostra, quest’anno per la prima volta sposta- ta di circa un mese. Al suo posto, con l’aiuto di alcuni esperti, il Comune sta orga- nizzando tre eventi di carattere culturale. Il primo è una mostra mercato di pittura con dieci importanti artisti locali, una rac- colta di vecchie cartoline con riproduzioni di Conselve e dintor- ni e una mostra del libro. Le migliaia di visitatori della fiera di Sant’Agostino e soprattut- 190 to le persone abituate a visitare la mostra dell’artigianato non troveranno i cancelli chiusi. “La nostra preoccupazione - spie- ga Ferruccio Sabbion, organizzatore della nuova mostra - era che la gente non fosse privata di uno degli appuntamenti che ormai facevano parte della storia del paese, poiché era diven- tato parte della sua stessa storia”. Alle ore 11.00 del 3 novembre 2001, presso l’ufficio del Sinda- co Antonio Paoni, si riunirono i soci della Pro Loco: il presiden- te Maurizio Polato, Pastore, Cobuccio, Milani, Celon, Baretta, Scarabello ed espressero l’intenzione di continuare con il pro- gramma per l’anno 2001 e i programmi per il futuro anno 2002. Perché Maurizio Polato presidente? Perché Roberto Pasto- re non ha mai rinunciato alla presidenza della Pro Loco e neppure al ruolo di Consigliere comunale e, facendo sotto- scrivere i verbali al genero, finto presidente, evitò ogni con- trasto con il sindaco e con i Consiglieri comunali. Nelle successive riunioni, organizzate dal 30 novembre 2001 al 12 luglio del 2002, proposero e decisero l’organizzazione 191 delle solite manifestazioni: San Valentino, Carnevale, Sùgoi, 68 192 193 194

192/195. Durante il Carnevale del 1999, sia i costumi che le ma- schere presentarono uno stile piuttosto accattivante.

un periodo dove esiste l’attività scolastica con la tematica di Aldobrandino. Dal 7 dicembre del 2002, l’ufficio della Pro Loco al piano ter- ra di villa Zen, ospitò un Ufficio Turistico aperto il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato, dalle ore 10.00 alle 12.00 e, il martedì e giovedì, dalle 16.00 alle 18.00. Il compito di quest’ufficio consisteva nella distribuzione di materiale informativo e di svolgere un’azione di coordina- mento tra i vari Comuni e i soggetti istituzionali della Pro- vincia, l’Azienda speciale Turismo Padova, le Terme Euga- nee e il Consorzio Giotto, rappresentando il punto di raccol- ta delle iniziative promozionali del territorio e di riferimento 195 del Consorzio Pro Loco Padova sud-est. Ma non ebbe un lungo seguito, pur avendo registrato nel corso del 2002 un Pedalata ecologica e partecipazione alla Fiera e alla Tombo- flusso turistico cresciuto del 4,44%. la. Poi approvarono il bilancio del 2001 e quello preventivo Poche le novità nella riunione indetta dal presidente il 25 del 2002, mentre Roberto Pastore e Clelio Maggio eviden- gennaio del 2003, a parte l’affermazione che l’attività è stata ziarono che mancavano all’appello gli ultimi soldi del contri- prolifica e possibile attraverso una fattiva collaborazione con buto comunale, stanziati per l’anno 2001. Quindi il riscontro l’Amministrazione Comunale, infatti, la richiesta di contributo di un ulteriore calo degli iscritti, arrivati a 18 appena. per far fronte agli impegni futuri era stata pari a 1.650,00 euro. Il finto presidente Maurizio Polato convocò altre tre assem- Era invece in ulteriore calo il numero degli iscritti, ora scesi a blee, dal 22 luglio al 27 settembre 2002 e, fra l’altro, parlò 15. Ugualmente però, il giorno della Befana organizzarono la delle spese sostenute in merito alle varie manifestazioni e dispensa delle calze, quindi la Festa di San Valentino. di quelle da organizzare in futuro: Cinema sotto le stelle per il Nella mattinata del 3 marzo 2003 le maschere tradizionali 28 luglio, Miss Italia per il 17 agosto. Per il 13 ottobre la Festa veneziane, nei costumi tipici del Settecento, diedero il via al dei sùgoi e la necessità di 2-3 q.li di uva, 1000 tazzine, contri- Carnevale e nel pomeriggio vinse il carro allegorico: Caval- buto di 500 euro al Gruppo di Civè che non avevano ancora li e gladiatori, proveniente da Cittadella; secondo il Gruppo ricevuto i 350 dell’anno scorso e pranzo per circa 25 per- fantasia di carnevale giunto da Bassano del Grappa e quello sone. E poi, sentire la Cantina sociale, il Dominio di Bagnoli e sull’ecologia arrivato da . Il primo classificato rice- le Distillerie Bonollo per preparare uno stand di degustazione. vette un premio di 500 euro, il secondo 400 il terzo 300 e Decisero anche l’edizione del calendario 2003, ma prima, tutti gli altri 200, elargiti dall’Amministrazione comunale e contattare l’Assessore alla Cultura e coinvolgere le scuole in dagli sponsor. 69 196 197

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196/200. Di queste due manifestazioni, che si tennero in Prà nel 198 1987, una era titolata Canta Conselve e l’altra Ballo liscio e oggi quest’ultima si ripete con entusiasmo e larga partecipazione.

La Pro Loco, sottolineò il presidente, per la realizzazione di questa edizione del Carnevale ha dovuto affrontare dei costi ri- levanti e, in futuro, per una riuscita ancora migliore ci vorrebbe una maggiore sensibilità e collaborazione da parte dell’intera comunità. Nello spazio antistante il bar del Prà coordinarono una sera- ta dal titolo: Squarci di vita Conselvana, presentando alcuni filmati realizzati negli anni ’60 dal gruppo Microfilm, com- posto da Silvio Meneghesso, Rino Borella, Ennio Mazzucco e Adriano Bononi, già scomparso da alcuni anni. Il primo, nella serata di venerdì 13 giugno, era titolato: Una giornata a Conselve e nel 1965 aveva vinto il concorso bandito dalla Pro Loco. Domenica 15, altri filmati mostrarono varie edizio- ni del Carnevale, della Tombola, della Fiera e della Sagra di San Valentino. Venerdì 20 giugno, in piazza Cesare Battisti iniziò Consel- 200 vestate 2003, con il concerto del gruppo BM3 composto 70 201

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201/204. Durante la Fiera del 1998, chi aveva il coraggio di sa- 203 lire con la mongolfiera poteva ammirare dall’alto il centro di Conselve.

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71 da allievi della scuola di musica Fryderyk Chopin. Il giorno dopo i protagonisti della serata furono gli artisti del circo di Praga. Domenica 22 il cinema-teatro Marconi ospitò un concerto per pianoforte di Marian Mika e venerdì 27 il coro dei francesi di Torcy presentò in piazza Battisti un reperto- rio di canzoni, mentre sabato 28 e domenica 29, nella stessa piazza, fece da padrona la musica giovane. Venerdì 4 luglio, in piazza Dante, prese il via la rassegna Ci- nema sotto le stelle, con il film Io non ho paura, del regista Gabriele Salvatores e a seguire altre quattro serate. Il giorno 5 il gruppo Arcieri della Paltana, un’associazione sportiva di Terrassa Padovana, mostrò la propria maestria esibendosi in piazza XX Settembre e, la domenica pomeriggio nel Prà dedicarono ai bambini lo spettacolo: Storie in equilibrio e, nella serata, la Padova Jam Orchestra tenne un concerto. Sabato 12 la sezione Tealtro portò in scena la rielaborazione teatrale del radiogramma di Diego Cugia dal titolo: Il mer- 205 cante di fiori e domenica 13, concerto della banda Giuseppe Verdi diretta da Gianni Zambolin (deceduto nell’agosto del 2012). Sabato 19 la compagnia teatrale La Gioiosa di Sole- sino propose Carte in tavola di Enzo Duse e domenica 20 il Gruppo cantastorie di Bagnoli di Sopra rallegrò i ragazzi- ni con Il folletto burlone. Sabato 26 Gaetano Fanelli si esibì con l’armonica a bocca in un concerto con musiche tratte da colonne sonore e brani celebri, e domenica 27 arrivò da Verona la compagnia Teatro e propose l’Amleto di William Shakespeare e, per accedere in piazza Battisti, chiedevano

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205/211. Ad entusiasmare la Festa dei sùgoi contribuì la presen- za degli sbandieratori e tamburini di San Cosma, del gruppo Quei del Pajaro e le donne che mostrarono come fare i sùgoi.

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72 3 euro da devolvere a sostegno di iniziative di solidarietà. Sabato 2 agosto presentò il proprio spettacolo il gruppo corale folcloristico Bontemponi e simpatica compagnia di Bottrighe e sabato 9, ultima serata, Musica e Bellezza orga- nizzata dalla Pro Loco. Erano presenti 29 aspiranti alla fascia, che consentiva alla prima classificata di accedere all’incontro di San Benedetto del Tronto, oppure a Jesolo il 19 agosto, per l’incoronazione di Miss Veneto. La prima sfilata qui a Conselve le ha viste indossare un abi- to da sera trasparente e con scollature profonde, poi con un body bianco, divisa ufficiale della Triumph, quindi un minipareo e un copricapo da marinarette. Durante le sfila- te, protrattesi per circa tre ore, le canzoni di alcuni giovani intrattennero il pubblico finché la giuria, guidata da Gior- gio Bellante, non espresse i propri giudizi. Vinse la corona di Mis Moda Mare Veneto 2003 la giovane Chiara Sgarbossa, una studentessa ventenne di Cittadella e il secondo posto Chantal Fischer, con l’assegnazione della fascia di Miss Bel- lezza Rocchetta; il terzo a Giulia Marinello e, a Sara Fincati il titolo di Miss Wella. A giudizio dei numerosi spettatori, queste quattro eleganti ragazze mostrarono un corpo sinuoso, una perfetta elegan- za e abbronzatura, una lunga chioma castana e un sorriso smagliante. Ad agosto, durante la Fiera, si notò un leggero calo delle 209 presenze, ma ugualmente il paese accolse in quella decina

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73 di giorni alcune migliaia di visitatori attratti dalle numerose iniziative, basti pensare alla presenza di 250 bancarelle nel centro storico, gli stand gastronomici e un gran numero di giostre. Notevole interesse suscitò l’esposizione e l’inaspet- tata vendita di un gran numero di attrezzi e prodotti agrari locali. E, nello stand degli Artigiani, molti si soffermarono a lungo per assistere incuriositi alla forgiatura a caldo del ferro. Notevole la partecipazione alla seconda rassegna equina, con dieci espositori provenienti da Anguillara, Cartura, Ba- gnoli, , Tribano, Montegrotto, Pernu- mia e Padova, che consentirono di ammirare un gruppo di possenti cavalli da tiro. Durante l’intera giornata un carro trainato da quei cavalli trasportò i visitatori il giro per il Prà, mentre ai ragazzini misero a disposizione i pony. Domenica 31 agosto dopo la cerimonia ufficiale e la messa solenne in Duomo, celebrata per ricordare i dieci anni di ge- mellaggio, il sindaco Luciano Sguotti mostrò al gruppo di francesi e di ungheresi le targhe del Passaggio Torcy e della Piazzetta Jászberény. E poi la chiusura con la classica Tombo- la e gli spettacolari fuochi artificiali. Nei giorni dedicati alla Fiera, durante i vari spettacoli si al- ternarono: venerdì 22 il Duo juke box, sabato 23 serata te- atrale della Compagnia dell’Ottovolante, domenica 24 coro ungherese in duomo e Musica e danza con la Pop’s orchestra. In piazza Cesare Battisti, da lunedì 25 a giovedì 28, serate danzanti con le orchestre Marco & clan, Zodiaco, Checco & B. band e Manuela dance. Il venerdì appuntamento con il Gran 212 varietà e il sabato concerto della banda G. Verdi e intratteni- mento del comico Magi. 212/216. Durante alcune edizioni della Festa dei sùgoi la Pro Domenica 12 ottobre la Pro Loco ripropose la consueta Loco propose agli spettatori una serie di vecchi attrezzi e i me- Festa dei sùgoi, legata alla tradizione contadina del perio- stieri di una volta. do autunnale, quando i sùgoi, che oggi possiamo definire un dessert, sostituivano il companatico. Si sono sbizzarriti anche i panifici Rogato, Frizzarin e La Fornarina, offrendo ai numerosi visitatori i loro dolci preparati con l’uva. In ag- giunta, la mostra dei trattori Landini, di un simpatico s-ciàpo (stormo - gruppo) di oche e anatre e la presenza di Gianni Lusiani, un eccezionale creatore dei multiformi e tipici cuc- chi, i fischietti di terracotta e le ocarine, che ancora oggi ap- passionano i ragazzini. Un convegno, per tentare di risolvere i problemi relativi alla promozione turistica del territorio, fu organizzato a Tribano sabato 8 novembre. Oltre i promotori del turismo provin- ciale e i componenti delle varie Pro Loco, erano presenti al- cuni sindaci e amministratori, i rappresentanti di importanti aziende e società conselvane. Fu l’occasione per stillare un bilancio della situazione turistica del Conselvano, progetta- ta da oltre cinque anni per valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e anche culinario. Ma i relatori, oltre a suggerire come comportarsi per incentivare il flusso turisti- co, alla fine del convegno evidenziarono una preoccupante situazione di stasi. Anche perché, il progetto del marchio d’area rivelò una lieve battuta d’arresto da addebitare ad una mancanza di sinergia e di coinvolgimento di enti, asso- ciazioni e cittadini. Interessante, alla fine del convegno, la degustazione di al- cuni prodotti tipici, considerati un apprezzabile richiamo per il cosiddetto turismo enogastronomico. 213 La prima riunione del 2004 risale al 29 gennaio e, oltre 74 l’organizzazione della Festa di San Valentino, i 12 presenti approvarono il bilancio consuntivo del 2003, quello preven- tivo e il calendario delle manifestazioni per l’anno in corso. Ai soci e ai simpatizzanti, il 18 maggio il vice Presidente Roberto Pastore e l’Amministratore comunale Maffeo Bu- sinari inviarono una lettera, invitandoli alla riunione del 28 maggio alle ore 21.00 per discutere del tesseramento, del rinnovo delle cariche direttive, della programmazione dell’attività 2004, per far sì che la Pro Loco fosse in grado di continuare la sua attività di promozione e di cultura. E, nella riunione del 28 maggio si presentarono alcuni vecchi soci e simpatizzanti, perciò si è proceduto al nuovo tesseramento. Fra i 30 tesserati troviamo: Speciale Liborio, Pastore Roberto, Businari Maffeo, Celon Roberto, Puozzo Giovanni, Buniolo Gio- vanni, Olmino Luciano, Tognin Giorgio, Salmin Luigi, Cobuc- cio Filippo, Maggio Clelio, Benvenuti Nicola, Peraro Stefano, 214 Scarabello Severino, Bissacco Mirella, Puozzo Enzo, Biancato Lorenzo e Casotto Luca. Dopo una breve discussione sui programmi in corso nel 2004, si è proceduto a nominare il nuovo direttivo che è risultato es- sere il seguente: Speciale Liborio presidente, Salmin Luigi vice presidente, Cobuccio Filippo segretario, Maggio Clelio presi- dente collegio revisori, Buniolo Giovanni e Scarabello Severino revisori. Altri membri nelle persone di: Roberto Celon, Nicola Benvenuti, Stefano Peraro, Lorenzo Biancato e Luca Casotto. Il Consiglio direttivo nella sua interezza accettò l’incarico e dopo una breve discussione si decise di continuare il program- ma delle manifestazioni incrementandole con “Giocolandia”, Manifestazione ippica in prato comunale, 1^ rievocazione della disfida di Aldobrandino in costume d’epoca e… all’orga- nizzazione della tombola che seguirà la Fiera di Sant’Agostino. Con tre successive riunioni si concluse l’annata. Le manifestazioni incominciarono il 6 gennaio 2004, con la Festa della Befana, quando nella sala del cinema Marconi pre- miarono il tradizionale concorso dei presepi e alla quarantina di concorrenti consegnarono alcune statuine e un diploma corredato dalle foto dei singoli presepi. Per concludere, quel pomeriggio distribuirono le calze con i dolci e un fascicolo illustrato, dal titolo Viva viva la Befana, edito dalla Provincia e curato da Silvano Belloni e Walter Basso; proponeva aned- doti, canzoni, poesie in dialetto e la traduzione in italiano. Per concludere, secondo l’ormai antica tradizione, nel tardo pomeriggio appiccarono il fuoco al bujéo, il falò della Vècia. 215 Un vecchio adagio sostiene che “A Carnevale ogni scherzo vale”, infatti, lo sberleffo non risparmia nessuno e, sempre all’insegna del divertimento e del ridere, perpetua una dolce tradizione capace di ravvivare quest’atmosfera gioiosa e di coinvolgere ogni fascia d’età. Ecco allora che lo possiamo pa- ragonare ad una grande trasgressione collettiva, che lungo i secoli rappresentò un patrimonio estetico e un’impronta ca- ratterizzante il modo di vivere in un certo periodo dell’anno. Si tratta, in sintesi, di una festa dalle radici antichissime, proveniente dagli antichi teatranti e poi dalla Commedia dell’Arte, tanto cara al Goldoni ed espressa negli affreschi di Giambattista e Giandomenico Tiepolo. Personaggi colti, che seppero mettere intelligentemente insieme il venezia- no Pantalone con Arlecchino e Pulcinella, al fine di rappre- sentare il lato estetico e gaudente del vivere. 216 Nelle nostre campagne, mascherarsi ha sempre assunto 75 217

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217/225. Nel Carnevale del 2001 i gruppi mascherati non erano affatto diversi da quelli di piazza San Marco a Venezia.

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224 225 un significato di festa, allegria, pausa dopo i duri lavori da esile elastico, talmente fragile da rompersi al primo strappo. riprendere appena concluso il Carnevale, allo scopo di an- Domenica 22 febbraio, ad esempio, ragazzini e adulti si ticipare il risveglio della natura nell’imminente arrivo della sono ritrovati a festeggiare in Patronato e, nel pomerig- primavera. I soggetti attivi durante le sfilate erano estre- gio, parteciparono alla sfilata per vincere i premi offerti dal mamente poveri, indossavano qualche loro indumento già concorso delle Belle maschere, ma non mancò la cioccolata dismesso e fantasiosamente trasformato, il più delle volte calda, lo zucchero filato, pop-corn e una serie di dolci. E, il proponevano una caricatura alla povertà, alla vecchiaia e 24 febbraio, giorno del martedì grasso, continuò il diverti- talvolta ai derelitti, quasi a voler scongiurare ogni triste si- mento con il 34° Festival della Canzone e, archiviati questi tuazione di sofferenza. Ma sono sempre stati i bambini a due appuntamenti, il Carnevale organizzato dalla Pro Loro farla da padroni, poiché a loro bastavano quattro stracci, iniziò domenica 7 marzo. Dalle ore 14.30 alle 18.00 la piaz- una mascherina acquistata dal vicino tabaccaio, stampata za Cesare Battisti accolse ragazzini e adulti con canti, balli in quadricromia su cartoncino fustellato e sorretta da un e premi per tutti e la domenica successiva il torneo di bay- 77 blade - trottole colorate, ha entusiasmato grandi e piccini. Mentre la domenica 28 andò in scena la tradizionale sfilata dei carri allegorici. L’appuntamento con la prima edizione di Conselve in fiore data a domenica 16 maggio, quando nella mattinata, in piaz- za Cesare Battisti, si aprì la mostra-mercato con la partecipa- zione di una decina di eccellenti florovivaisti del Conselvano. La piazzetta della fontana, invasa da piante e fiori, si trasfor- mò in un ampio, elegante giardino e i numerosi visitatori in- curiositi apprezzarono e acquistarono i prodotti esposti. Il 1° ottobre del 2004 è stata indetta la riunione per l’orga- nizzazione della Festa dei sùgoi, invitando I Pavani, elargendo loro un contributo di 200 euro, ai Trattori 100, ad Arti e Mestieri 350 e poi castagne e dolci preparati dai panifici. Interessante anche la proposta dell’associazione cultura- le monselicense Cavalieri della Rocca che, in piazza Cesare Battisti, domenica 3 ottobre, dalle ore 16.00 alle 19.00 gli 226 armigeri diedero il via alla Scherma antica e tradizionale, presentando armi, divise, armature, stendardi, una tenda 226/232. Alla Fiera di Sant’Agostino del 2002 la Pro Loco ha colla- d’epoca e proponendo una serie di scontri armati. borato come sempre con gli Amministratori comunali. TRE NUOVE MANIFESTAZIONI

Nelle riunioni del 18 e 31 gennaio 2005 a Conselve si discus- se delle solite prossime attività e del bilancio preventivo e consuntivo. Abbiamo in cantiere molte manifestazioni, spie- gò il presidente Speciale Liborio, ma per promuoverle abbia- mo bisogno di volontari. L’associazione è apolitica ed è aper- ta a tutti, specie ai giovani con nuove idee e proposte. Come Pro Loco siamo impegnati a valorizzare il folclore, la cultura, la storia veneta, in particolare quella conselvana. Fondamen- tale in questo senso è la fattiva collaborazione instaurata con l’amministrazione comunale. È nostra intenzione coinvolgere maggiormente nella promozione e nell’allestimento di eventi e manifestazioni le associazioni che operano nel territorio, allo scopo di migliorare costantemente l’offerta di manifestazioni 227 che proponiamo alla cittadinanza. Rivelò un notevole interesse anche quanto espresso dal nuovo presidente dell’Umpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) Giovanni Folador in occasione della 34^ assemblea regionale svolta a Concordia Sagittaria. Lui, scrisse Laura Tuvari, ribadì che le Pro Loco devono uscire dalla ghettizzazione delle sagre paesane e assumere il ruolo per cui sono nate di promozione del territorio e di accoglienza ai turisti. Spazio, dunque, a manifestazioni di maggior qualità, sacrificando sagre e festa “autoreferenziali” e con scarsa attrat- tiva per il turista. Indispensabile quindi, assumere un ruolo sempre più professionale con la formazione dei dirigenti e dei volontari più attivi, che sono una potenza per l’elevato numero di associazioni e per la loro capillarità. Perciò, strin- gere rapporti di fattiva collaborazione con gli Enti pubblici, in primis le Province, alle quali la legge regionale n. 33 del 2001 ha delegato le politiche turistiche. Basti pensare che le Pro Loco del Veneto sono 454, di cui 82 nella sola provincia 228 di Padova. Ma, come abbiamo già riferito, un tale atteggia- 78 230

229 mento qui a Conselve non ottenne alcun risultato positivo. Nelle successive riunioni della Pro Conselve si parlò dei resoconti, dei tesseramenti e delle annuali manifestazioni stabilendo per sabato 17 luglio, alle ore 8.30, il primo Con- corso Ippico Nazionale tipo “C” di salto ostacoli, Trofeo città di Conselve, Memorial Mauro Ferrarese. Il concorso, riconosciuto e approvato dal Comitato Regio- nale veneto, si svolse secondo le vigenti norme federali, presso il Prà, nel campo gara di metri 80x60 e campo pro- va di 25x60, entrambi in erba. La tassa d’iscrizione per le categorie riservate a Pat. A era di 15 euro, 25 per le altre categorie e i cavalieri dovevano presentare il certificato di iscrizione ai ruoli federali, quello di avvenuta vaccinazione antinfluenzale e il test del Coggin. La giuria era formata da 231 un presidente, da 5 componenti il collegio giudicante, da un segretario, uno show director e un direttore di campo, inoltre, i cronometristi, un maniscalco, un veterinario, un medico e un’ambulanza. Il 1° premio spettò alla Categoria BP60 di precisione riserva- ta ai pony, il 2° e il 3° alle Categorie B80 e B100 di precisione, il 4° alla Categoria B110 a fasi consecutive, il 5° alla Categoria C115 a barrage consecutive, il 6° alla Categoria 120 mista e il 7° alla Categoria C130 a due manche. Mercoledì 27 luglio, alle 20.30, in collaborazione con l’Auda- ce, una gara ciclistica su circuito notturno e domenica 31 il divertimento assicurato con l’ennesima edizione di Gioco- landia 2005, la gagliarda competizione tra gruppi rappre- sentativi arrivati dai comuni del Conselvano. La musica e la bellezza furono protagoniste il 17 agosto con il Vota le voci e la selezione per Miss Italia 2005. Sotto il tendone allestito in piazza Cesare Battisti, alle 20.30 232 di sabato 12 novembre diedero il via alla Festa del Vino Doc 79 233 234

233/241. Alcuni partecipanti al Carnevale del 2002 e del 2003.

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Corti Benedettine e del Friularo proponendo un concerto con il Trio Gospel e, nel pomeriggio di domenica 13 arrivarono i visitatori salutati dal presidente della Sansovino. Alle 15.00 dimostrazione della pigiatura e inizio della mescita da parte della delegazione sommeliers dell’Ais di Padova con degu- stazione dei vari tipi di vino Doc e, nel contempo, I Pavani presentarono le varie specialità e con l’esibizione del canta- storie sul vin Friularo. Alle 18.00 l’incontro proseguì con la degustazione del risot- to al vin Friularo, servito in quattro mezze forme di grana e bìgoli al Friularo e sarde. Trascorsa un’ora il gruppo degli Alpini, degli Scout e dei Bersaglieri prepararono il vin brulé di Friularo e i sùgoi, il tutto accompagnato dalle caldarroste. Nella piazza c’era un punto vendita di prodotti tipici locali, con il Friularo in primo piano, prodotto dalla Cantina Sanso- vino di Conselve attraverso un vitigno storico originario di Bagnoli di Sopra. Si tratta di un vino di struttura robusta, apprezzato dai ve- neziani, che lo diffusero in varie parti del mondo e, in que- sti ultimi anni, dopo la selezione di alcuni vigneti vecchi e autoctoni rivivono alcune pratiche in uso nel XVIII secolo 241 con la vendemmia tardiva, non prima dell’11 novembre. Ciò consente l’appassimento in pianta, quindi la raccolta in tal dispensa, e dona,… - Son certo, né m’ingano, lu xe’l Vin. cassette ad un solo strato per completare l’appassimento in - Sì, xe’l Vin quel dolce Netare, - Che consola, che dileta, - Quela fruttaio, controllando umidità e temperatura, poi una pigia- zoia prediletta, - Che brilante fa ogni cuor.- Lu xe’l fonte d’ogni tura soffice con fermentazione non inferiore ad un mese e a giubilo, - Dela pase, e l’armonia; - Ogni mal lu para via, - Lu contatto con le bucce. Appena raggiunta la naturale limpi- bandisse ogni timor. - Ma fra i Vini el più stimabile, - El più bon, dezza e l’invecchiamento per almeno un anno in botticelle el più perfeto - Xe sto caro vin amabile, - Sto Friularo benedetto. (caretéi) francesi da 225 litri, si completa il ciclo di manuten- A piè pagina c’è anche un’annotazione: Vino nero esquisitis- zione in botti da 50 ettolitri (tinàssi) per altri dodici mesi. In simo, che si raccoglie in Bagnoli, Villa del Territorio Padovano, seguito a questo processo si ottiene un vino ricco di tannini dove l’Eccellentissima Famiglia Widmann à porzione delle sue nobili dal profumo di frutta matura appassita e un delicato rendite, e poi il Pastò cita anche un certo Benintenti, mercan- aroma di vaniglia da accompagnare a piatti di selvaggina, te di vini forestieri in Venezia. baccalà, carni rosse e da formaggi carichi di sapore. Nella prima assemblea del 30 gennaio 2006 e in quella del Se andiamo indietro nel tempo e ci riferiamo al 1788 possia- 20 novembre il direttivo stabilì il calendario delle manife- mo leggere alcuni versi di una poesia scritta di proposito da stazioni, il tesseramento, l’approvazione del bilancio e pre- Lodovico Pastò di Bagnoli di Sopra, dal titolo: El vin Friularo de sentò i risultati dei vari eventi. Bagnoli - Ditirambo, stampato a Padova con licenza dei paroni. Il 28 marzo, il sindaco Luciano Sguotti, affermò: L’edizione Ecco parte del testo: Fra tante bele cosse - Che natura al mor- del Carnevale Conselvano ha ottenuto un ottimo successo di 81 pubblico, la comunità di Conselve ne è fiera! L’impegno per la organizzazione di ogni dettaglio va indubbiamente ascritto al lavoro di tutti i componenti l’Associazione Pro Loco: un ricono- scimento che vuol essere di buon auspicio per ogni iniziativa dei prossimi mesi. Un grazie da parte mia, da parte di tutta l’Amministrazione perché ogni iniziativa di animazione della Comunità fa crescere lo spirito di coesione sociale, è volano an- che di una economia, è affetto per la propria terra. Infatti, Il Mattino di Padova scrisse che si trattò di un Carne- vale da record, poiché ci fu un vero bagno di folla…, arricchi- ta dalla presenza di alcuni carri allegorici locali, proposti dopo anni di assenza. È il caso del carro allestito dagli scolari dell’isti- tuto Canossiane, con oltre 150 comparse. Altri sono giunti da Bagnoli e Due Carare, insieme a due gruppi a piedi della scuole materne ed elementari di Bertipaglia di Maserà. Fra i quindi- ci carri il primo premio è andato a “Sulle ali della musica”, del gruppo giovani di Bassano del Grappa. 242 Ai tradizionali carri si affiancò la presenza del luna park, numerose bancarelle e i negozi del centro rimasero aperti per tutta la giornata. Siamo felici che dopo anni di assenza, commentò soddisfatto Speciale Liborio, siano stati presenti a questa manifestazione gruppi e carri mascherati espressione del territorio. In occasione della tradizionale festa dell’Unpli l’Abbazia di Carceri ospitò 65 Pro Loco della provincia di Padova e i par- tecipanti superarono i duecento e conclusero il convegno con una visita guidata al complesso abbaziale, oltre che la possibilità di ammirare una serie di oggetti artistici presenti

242/246. Alla Festa dei sùgoi del settembre 2003 c’erano anche i trattori e le carrozze trainate dai cavalli.

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247/250. Alcuni giorni dopo la Festa dei sùgoi si concludeva la Fiera ed ecco lo spettacolo pirotecnico.

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251 251/258. Nell’ottobre del 2004 i Cavalieri della Rocca di Monseli- ce si esibirono in piazza Cesare Battisti.

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nelle chiese della Bassa Padovana e inseriti in un piacevole catalogo. Come suggerisce la prassi, si trattò di valorizzare il patrimonio artistico poco noto composto di reperti d’arte che valorizzano e assegnano ad ognuno la condizione per apprezzare ed amare il nostro territorio. Per quanto concerne la rievocazione dal titolo: Disfida di Aldobrandino, fu in presidente Speciale Liborio a chieder- mi di eseguire un’accurata ricerca storica e di preparare la rievocazione. Alle ore 17.39 dell’11 luglio 2006, nella piazza Cesare Batti- sti entrò in funzione l’accampamento dell’esercito tedesco guidato dall’imperatore Federico I detto il Barbarossa. Alle 18.00 iniziò l’esibizione dei tamburini e la sfilata in costume 257 della corte del Barbarossa, quindi disfida tra il tedesco Enrico e Aldobrandino da Conselve. Alla sera spettacolo con am- bientazione medievale del Doppioclic - Ricerca di storia, un gruppo teatrale dell’Istituto Superiore E. Mattei di Conselve. Per conoscere la storia di quest’eroe Conselvano dobbiamo andare alla prima metà del XII secolo, quando in Germania, morto Lotario II, due potenti famiglie lottarono per conten- dersi la corona del Sacro Romano Impero. Si trattava degli Hohenstaufen, eredi diretti dei duchi di Franconia e dei Welfen, duchi di Baviera imparentati con Lotario. Dai con- trasti tra le due fazioni erano nati i ghibellini, dal nome del castello di Weilbling di proprietà degli Hohenstaufen, che sostenevano l’Imperatore e, dai Welfen, i guelfi, che parteg- giavano per il papa e per le autonomie comunali. Per limitare la potenza acquisita dai duchi di Baviera, i principi tedeschi elessero Corrado III Hohenstaufen re di Germania e, il 4 marzo del 1152, gli successe il nipote Federico I. Quest’ul- timo, nato intorno al 1122, era imparentato con i ghibellini da parte del padre e con i guelfi da parte della madre, perciò 258 riuscì ad eliminare le controversie tra le due casate. Dopo di 85 259

259/263. La bella Festa dei fiori in piazza Cesare Battisti nell’edizione del maggio 2004.

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86 che, ridistribuì ai figli e ai parenti i principati a lui contrari e fu in seguito alla discesa in Italia e per il colore della barba che lo ribattezzarono con il nome di Federico Barbarossa. Nel 1153, a Costanza, egli accettò un trattato d’alleanza con il papa Eugenio III, chiedendo in cambio la corona imperia- le e, nel 1176, incurante del potere ormai indebolito, scese in Italia per sottomettere i Comuni ribelli, ma il 29 maggio fu duramente battuto a Legnano e trovò fortunosamente scampo rifugiandosi a Pavia. La sconfitta, unita alla rivolta del clero germanico, lo indusse a concludere la pace con la Chiesa e, nel luglio del 1177, prima di recarsi a Ravenna e poi a Venezia, dove incontrare il papa Alessandro III e i rappresentanti della Lega Lombarda, fece tappa a Padova. All’arrivo in città, erano con lui anche i protagonisti della nostra storia: Aldobrandino detto da Conselve, perché nato nel nostro paese e il tedesco Enrico, un tribuno della milizia robusto e forte, ma arrogante e pieno di sé. Il ricordo della recente sconfitta inferta al Barbarossa nei 261 campi di Legnano e i ricordi degli eccidi, degli assalti e delle prove di coraggio e di valore, mostrate dai tedeschi e da- gli italiani, erano ancora vive tra i soldati, ma non sempre si riportavano i fatti con equità. Tant’è che i racconti riscal- davano gli animi e, durante uno di questi diverbi, il tedesco Enrico denigrò il valore dei soldati italiani e lodò smodata- mente le gesta dei suoi conterranei. Al che, l’indignato Al- dobrandino, scattò in piedi e redarguì il detrattore: Tu sei Tedesco, io Italiano. Orsù dunque, meglio che la questione si decida col ferro e dalla prova delle armi si vedrà quale nazione meriti più stima: io ti sfido! Enrico non poté rifiutare lo scontro e, in un batter d’occhio, l’annuncio dell’imminente disfida si diffuse in città e nei paesi limitrofi. Fu informato anche l’Imperatore Federico che, oltre a concedere la licenza di battersi, assicurò la sua presenza sul luogo dello scontro, accompagnato dal seguito di dame, paggi, cavalieri e popolani curiosi di assistere allo scontro. Nell’ora stabilita, armati di tutto punto, ecco apparire Aldo- brandino ed Enrico pronti al duello. Da prima, per mostrare la vicendevole maestria nel maneggio delle armi, i due si 262 studiarono con finte e scaramucce e poi, quasi d’improvvi- so, si serrano l’un contro l’altro brandendo le spade avide di sangue. Non era facile immaginare a quale dei due avrebbe arriso la vittoria e Aldobrandino, impaziente di indugiare, aggredì il rivale con impeto più vivo, ma scoprì il fianco e fu ferito al braccio sinistro. Al che, infuriato come un leone inferocito, si scagliò contro Enrico e lo costrinse ad indie- treggiare per salvarsi dalla tempesta di colpi. Poi lo inseguì e, gettata la spada, lo afferrò a mezza vita, lo scaraventò a terra e gli intimò la resa. Il Tedesco non rispose e Aldobran- dino, sguainato il pugnale, stava per conficcarglielo nella gola; al che Federico ordinò all’araldo di por fine alla lotta, evitando così la morte del suo tribuno. A te, esclamò l’eroe Conselvano, trascinando lo sconfitto al cospetto dell’Imperatore, a te, mio Sovrano, io dono costui, che la vittoria or ora fece mio schiavo. Commosso da così nobile ossequio, il Barbarossa non poté che lodare le virtù di Aldobrandino e, chiesta una spada, davanti ai dignitari di corte e al popolo, lo nominò Conte, Cavaliere e lo congedò carico di doni. 263 Lunedì 12 giugno nel Mattino di Padova, Nicola Stievano 87 264 265

264/267. Durante il Carnevale del 2004 nelle strade del centro, oltre ai gruppi mascherati, sfilarono anche numerosi carri.

266 267 ha scritto: Ieri pomeriggio centinaia di persone hanno assistito me e modi dell’anno precedente e, come il solito, con un alla rievocazione storica. Oltre duecento figuranti in costume, buon concorso di spettatori. giunti dalle contrade monselicensi del Carmine e di San Co- Durante la Fiera d’agosto le solite manifestazioni furono sma: uomini in armi, dame e signori, tamburini, mangiafuoco, promosse anche dalla Pro Loco e, il 25 settembre, non po- hanno portato a Conselve una festa medievale che gli orga- tendo dare la piena disponibilità a causa della precaria salute nizzatori intendono riproporre anche nei prossimi anni, pos- e per non condizionare il pieno svolgimento di codesta Asso- sibilmente aumentando il numero dei figuranti Conselvani. “Il ciazione, il presidente rassegnò le dimissioni. Vi ringrazio, debutto è stato positivo - affermò Speciale Liborio - ogni volon- aggiunse Speciale Liborio, per la vostra proficua collabora- tario ha fatto la sua parte e il pubblico ha dimostrato di gradire zione e vi chiedo scusa se qualche volta ho sbagliato e se ho la disfida di Aldobrandino, nata quasi per scherzo e ci è costata offeso o urtato la suscettibilità di qualcuno. Portate sempre mesi di lavoro, ora ne faremo un appuntamento annuale”. avanti il buon nome dell’Associazione e del nostro bene ama- Il secondo Concorso ippico nazionale - tipo “C” di salto osta- to Conselve. Quello stesso giorno fu deciso: Le dimissioni coli, Memorial Mauro Ferrarese si svolse il 16 luglio nelle for- presentate dal Presidente saranno discusse e valutate nella 88 268 prossima assemblea dei soci o del Direttivo, cioè il 29 ottobre. 268/270. Prima di ogni manifestazione bisogna lavorare per Fu allora che nominarono presidente Luigi Salmin e, sicco- predisporre le strutture necessarie. me s’era dimesso anche il vice, non fecero altro che elegge- re Luca Casotto. Mentre Filippo Cobuccio fu confermato se- gretario e cassiere e gli altri componenti del direttivo erano Erika Barbugian, Giuliano Fabbian, Stefano Cosmi, Roberto Celon e Speciale Liborio. Invece, Renato Borille e Lorenzo Biancato li nominarono i consiglieri comunali di maggio- ranza e Maffeo Businari quelli dell’opposizione. L’intelaiatura del direttivo è quasi la stessa del passato mandato, spiegò il presidente Salmin, ci sono alcune importanti novità come la presenza, dopo tanto tempo, di una donna nel direttivo e l’innesto di alcuni giovani, portatori di idee nuove. La Pro Loco rappresenta un punto di riferimento logistico pe le associazio- ni di volontariato che intendono organizzare manifestazioni a Conselve. Si tratta di un ruolo che intendiamo continuare ad as- sicurare, mettendoci a disposizione della realtà associativa loca- le. Come associazione siamo sempre aperti a simpatizzanti e a 269 nuovi soci, in particolare ai giovani. Proseguiremo anche la pro- ficua collaborazione con l’amministrazione comunale, organiz- zando e promuovendo manifestazioni già radicate e proponen- done di nuove. Quindi spiegò che stavano collaborando con il Comune a E…state a Conselve, un insieme di eventi pensati durante la stagione estiva, nel mese di agosto alla Festa di San Lorenzo e alla Fiera annuale. In ottobre la Festa dei sùgoi, a dicembre la Festa dell’Immacolata e, il 24 dicembre, dopo la messa di mezzanotte, la Notte di Natale. All’ex presidente Speciale Liborio scrissero una lettera il 17 novembre e lo ringraziarono per il suo operato, la disponibi- lità, il rapporto esclusivo, sia con l’Amministrazione Comunale che con una buona parte degli sponsor, pertanto, conclusero auspicando di averlo sempre tra loro, ovviamente nel limite 270 delle sue possibilità. 89 IN PROSSIMITÀ DEI CINQUANT’ANNI

Se voltiamo pagina e passiamo al 2007, rileviamo l’invito spedito l’11 gennaio ai soci e ai simpatizzanti, con il se- guente ordine del giorno: Bilancio consuntivo 2006. Bilancio preventivo 2007. Programma manifestazioni per il 2007. Re- soconto ultime manifestazioni. Tesseramento 2007. Varie ed eventuali. A quella riunione indetta per il 29 gennaio si presentarono: Luigi Salmin, Filippo Cobuccio, Maffeo Businari, Speciale Li- borio, Clelio Maggio, Sergio Cobuccio, Severino Scarabello, 271 Roberto Celon, Giovanni Buniolo, Lorenzo Biancato, Egidio Vanzetto, Luca Casotto, Stefano Cosmi, Emilio Picello, Giu- liano Fabbian, Ennio Casotto. Con il passare degli anni i Carnevali proposti da alcuni co- muni, erano organizzati sempre al meglio e consentivano passeggiate dense di allegria, l’ammirazione di festosi carri mascherati, divertenti e coloratissimi e, quelli che oggi at- traversano le vie dei nostri paesi, mostrano una raffinata tecnica studiata per movimentare i personaggi e le attrez- zature basate sul sapere scientifico e su raffinate lavorazioni della cartapesta. Sono aspetti maturati in modo impensa- bile, tanto che negli ultimi decenni, queste raffinate meto- dologie consentirono ad almeno una decina di gruppi di approntare carri sempre più imponenti. Fra i vari periodi in cui svolgere il Carnevale dobbiamo ri- cordare che, per prescrizione ecclesiastica, fu collocato tra l’Epifania e le Ceneri, mentre nel calendario folklorico varia 272 a seconda delle località, tant’è che i festeggiamenti si con-

271/ 280. Nonostante il maltempo, durante la Festa dei sùgoi del novembre 2004 gli spettatori furono ugualmente numerosi.

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centrano nei giorni di Giovedì grasso, domenica, lunedì e martedì prima delle Ceneri. Se guardiamo ad un passato abbastanza recente, troviamo i parroci che dal pulpito tuonavano: Il carnevale è un’occasio- ne di grave peccato, di rilassatezza dei costumi, di traviamento specialmente per quei giovani incoscienti che frequentano il ballo, luogo caro a Satana. Spesso invece si trattava di inno- centi serate organizzate in compagnia di amici e in casa di qualcuno dove gli invitati arrivavano con un piatto di ga- lani, un fagottino di frittelle con l’uvetta e l’immancabile bottiglia di vino sottratta di nascosto alla cantina del papà. Il massimo dell’allegria si raggiungeva se un amico sapeva suonacchiare una vecchia fisarmonica, oppure un organet- to diatonico. Ma era ugualmente festa, una grande festa se qualcuno dell’allegra comitiva accennava un valzer con l’armonichetta a bocca, marca Bravi Alpini. Dopo il ballo si passava alle vettovaglie, talmente misurate che raramente si correva il rischio di fare sumànsa o di rincasare sbronzi. 280 Ma, dopo un mese dal Carnevale del 25 marzo, si riscontrò 91 281

281/291. Per ricordare il giovane Mauro Ferrarese il 17 luglio del 2005 la Pro Loco organizzò il secondo Concorso Ippico Nazionale - tipo “C” di salto ad ostacoli. 282

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una novità. In occasione delle elezioni comunali del 27 e 28 aprile, l’ex presidente della Pro Loco, Roberto Pastore, de- cise di candidarsi e, per avvalorare la sua personalità, inviò una lettera agli elettori. La mia famiglia, scrisse, si è sempre storicamente impegnata socialmente nella vita del paese. Per- sonalmente ritengo di aver acquisito tale spirito e di essermi prodigato per Conselve. Questo è dimostrabile dal ventennale impegnato nella Pro Loco, organizzando manifestazioni tradi- zionali e innovative, coinvolgendo i giovani, sia di Conselve che del mandamento. Sono stato consigliere comunale negli anni 1998-2002. La mia intenzione è di dialogare costantemente con le realtà del territorio rappresentative delle forze produtti- ve. Ma non ottenne l’esito sperato. Ben diversa, se paragonata alle altre, la manifestazione svol- tasi in piazza Cesare Battisti sabato 28 e domenica 29 aprile, quando dalle 10.00 alle 20.00 ospitò la mostra mercato Con- selve in fiore.Si trattò dell’ennesima edizione di un’iniziativa 291 capace di trasformare la piazza fontana in un giardino ricco 93 di fiori e piante, evitando per due giorni il quotidiano grovi- trasformando la manifestazione in una vera e propria finestra glio delle solite auto in sosta. sulla viva realtà del Conselvano, altrimenti a loro sconosciuta. Il Centro Ippico Due Cavalli di San Pietro Viminario e la Pro Tale manifestazione si protraeva per una decina di giorni dalla Loco, con la collaborazione del Comune, del Coni, della Fe- fine di giugno ai primi di luglio annoverando anche una discre- derazione Sport Equestri, domenica 15 luglio nel Prà, svol- ta presenza di famiglie con i propri figli. Le famiglie trovavano sero la terza edizione del Concorso Ippico nazionale, tipo infatti nel verde del Prà, nello stand gastronomico e nei giochi “C” salto ad ostacoli, Memorial Mauro Ferrarese. gonfiabili per i bambini un interessante momento di svago e di Nonostante la giornata afosa, le gare iniziarono di prima relax familiare, potendo così gustare la prelibatezza che la cu- mattina e continuarono fino al pomeriggio, con un’attività cina, la pizzeria e il luppolo potevano loro offrire. L’Extempora che ha visto la presenza di cavalli e cavalieri giunti in paese Festival ha visto impegnati oltre quaranta giovani, soci e sim- da tutto il Veneto e anche da fuori regione. patizzanti della Pro Loco che hanno ricoperto i più svariati ruoli Al primo posto, nella categoria B110 a tempo la vittoria, tro- come camerieri, addetti alla cucina o altro, formando così un viamo Veronica Andolfo (Le Praterie), secondo classificato gruppo coeso di oltre sessanta persone che sono intervenute in Francesco Betto (Due Cavalli) e al terzo posto Chiara Fabbiani tutte e cinque le edizioni. Di seguito voglio ricordare alcuni degli (Sant’Isidoro). La categoria C115 a tempo, se l’aggiudicò Mar- Artisti intervenuti in questa manifestazione: “Ministri”, “Punkre- co Marangotto (Valbona), seguito da Sergio Piva (Olivieri) e as”, “Omar Pedrini”, “Le Luci della Centrale Elettrica”, il famoso da Riccardo Rango (Due Cavalli). La categoria C120 mista il programma radiofonico “Lo Zoo di 105” dal vivo, “Marsh Mal- successo, è andata a Claudio Gulli (Due Cavalli - Cataio) e die- lows”, “Cattive Abitudini”, “Vallanzaska”, “The Fire”, “L’invasio- tro di lui Marco Marangotto (Valbona) e Riccardo Rango (Due ne Degli Omini Verdi”, “Plan De Fuga”, “Tommy E Gli Onesti Cavalli). La categoria BP60 di precisione riservata ai pony, ha Cittadini”, “Scacciapensieri”, “Duracel”, “Why Not Loser”, “The visto a pari merito Francesca Brisco, Anna Guerra e Diletta Whistles”, “The Villains”, “Libidomeccanica”, “Mama.In.Inca”, Rosato. Anche nella categoria B80 di precisione, si riscontrò “Ayanamy”, “Inversian”, “Bluniga”, “Riaffiora”, “Venerea”, “Lu- l’ex equo tra Elisabetta Bortuzzo, Nicolò Capozzo, Elena Ma- cenera”, “Pomata”, “Maschere Di Parole”, “Ulisse”, “Creep”, “Hit riotti, Vittirio Pegoraro, Cristina Trevisan e Giada Zambotto. Radio”. Sono intervenute anche alcune Cover Band dei seguenti Come non ricordare poi l’Extempora Festival nato nel 2007 artisti: Ligabue, Vasco Rossi, Zucchero, Elisa, U2, Muse, Michel dall’idea di un gruppo di giovani ragazzi entrati a far parte Jackson, Queen, AC-DC, Guns ’n Roses, Bruce Springsteen, Blues della Pro Loco e, a Sergio Cobuccio, uno dei più attivi, ho Brothers e altri. Nel 2009 oltre l’Extempora Festival, i ragazzi chiesto di illustrarmi l’intera vicenda. La manifestazione, ha dello staff hanno organizzato l’Extempora Cup (Torneo di cal- precisato, è stata riproposta per ben cinque edizioni all’interno cio a 5 con regolamento Figc), manifestazione poi riproposta dei verdi confini del Prato Comunale con un enorme successo di nel 2012 per cercare di mantenere vivo lo spirito di gruppo crea- pubblico. L’Extempora Festival, diventato poi uno dei più famosi tosi durante la quinta edizione dell’Extempora Festival. festival del nord Italia, ha accolto negli anni Band del panorama Dal 10 agosto, l’Assessorato all’Identità veneta, la Parroc- Indipendente e Alternativo di caratura nazionale, affiancando chia, l’Associazione culturale La Barchessa, la Pro Loco e sempre giovani Band emergenti del Conselvano e del padova- l’Ascom, hanno collaborato ai tre giorni di iniziative dedica- no per dare loro la possibilità di esibirsi davanti ad un grande te a San Lorenzo. pubblico. La platea, infatti, attingeva da ben oltre i confini re- Non tutti i conselvani, spiegarono gli organizzatori, san- gionali, coinvolgendo pubblico Emiliano, Lombardo e Friulano no che è lui il patrono del nostro Duomo e che il 10 agosto è

292/296. Numerosi spettatori assistevano ad ogni edizione dell’Extempora Festival, dove si esibivano i gruppi musicali e si poteva anche cenare.

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295 296 il periodo in cui si assiste alla caduta delle stelle. Se ne accor- eno-gastronomico. Si trattò della degustazione di vini Doc, gono solo quando trovano uffici e banche chiuse. Da queste prodotti dalla Sansovino Vigneti e Cantine di Conselve e cu- semplicissime considerazioni si è voluto creare un evento di un rata dai sommeliers della Fisar, quindi specialità del salumi- certo spessore, anche per fugare il diffuso equivoco di molti ficio Bazza di Terrassa Padovana, dolci tipici della Pasticceria conselvani che, a causa della Fiera, considerano Sant’Agostino Zampieri di Conselve, formaggi e stuzzichini della Bottega patrono di Conselve. L’intento, quindi, è di ridare dignità al san- verde di Conselve. E, alla fine, i proventi furono devoluti to patrono, creando un evento che faccia riscoprire le nostre all’associazione L’Albero di Conselve. tradizioni, i sapori della nostra terra, la capacità degli uomini e Dalle 23.00, usando apparecchiature ottiche messe a dispo- delle imprese del conselvano, che molti ci invidiano e che col- sizione dall’Astronomia Euganea, i curiosi osservarono le pevolmente non sappiamo adeguatamente apprezzare, valo- stelle cadenti: le lacrime di San Lorenzo. rizzare e promuovere. In questo caso, il connubio tra istituzioni, Alle ore 21.15, pagarono 3 euro per assistere alla commedia associazioni, parrocchia e imprese ha generalizzato un’inedita Provaci ancora Sam di Woody Allen, messa in scena in piaz- sinergia, finalizzata ad unico intento comune. za Dante dai giovani della compagnia Tealtro di Conselve. Tre giorni di festa (sàgra) dunque, aperti venerdì 10 nel Prà, Dalle 22.00 alle 24.00 gli spettatori salirono sul campanile con la prima edizione di San Lorenzo 2007, sono iniziati con del Duomo per osservare ancora una volta il cielo, mentre Gocce di stelle nel di-vin firmamento: i sapori nella notte ma- sul sagrato il gruppo degli Astrofili di Padova dedicò loro gica della nostra terra. Dopo cena, alle 20.30, lo spettaco- un’introduzione di carattere astronomico. lo comico-folcloristico presentato da Quei del Pajaro e poi, Domenica 12 la parrocchia riservò la messa delle 11.00 al spendendo 5 euro, molti parteciparono ad un percorso Santo partono e, alle 12.00, un appuntamento nel bar del 95 Centro Sociale Tarcisio Peraro per l’aperitivo intitolato a San Lorenzo. Poi, alle ore 21.00, ancora in Duomo con il pro- gramma Polvere di stelle, un omaggio musicale, poetico e pittorico al patrono, mentre in piazza Cesare Battisti tenne- ro un concerto i Ramengo rok. La 429 edizione della Fiera di Sant’Agostino del 2007 ini- ziò con la sfilata di alcune Ferrari, organizzata dall’analogo club, in compagnia del gruppo degli sbandieratori di San Cosma di Monselice, un gruppo di eleganti majorettes e della banda Giuseppe Verdi, diretta da Gianni Zambolin. Quest’evento di fine estate non fu che l’occasione per visi- tare le numerose attività produttive locali allestite in un ca- piente capannone, inoltre, l’interesse per limitare i consumi, adottando le energie alternative e anche per fare il punto sul grado di salute economica del territorio. 297 È superfluo sottolineare che tutto ciò è possibile grazie ad un impegno collettivo, ribadì il sindaco Antonio Ruzzon, che va dal mondo produttivo, all’associazionismo, al volon- tariato, alle istituzioni, che in perfetta sintonia operano per il comune obiettivo di valorizzare le nostre potenzialità e il nostro territorio. Il gran finale si concluse il primo settembre con un’intensa serata di musica e spettacolo e, subito dopo, la Pro Loco ha provveduto all’estrazione della Tombola con un monte- premi di 5.000 euro e, trascorsa la mezzanotte, chiusero i festeggiamenti con uno spettacolo pirotecnico. Il 2008 ha visto un’iniziativa, che non ha bisogno di com- menti, ma degna di elogi: la consegna di una calza della Be- fana a tutti gli ospiti della Casa di Riposo F. Beggiato. Né mancò l’ormai tradizionale Festa di San Valentino, quin- di il Carnevale, la Pedalata ecologica e la già ricordata Ex- tempora. 298 Domenica 8 giugno, si legge nella rivista Comune e territo-

297/305. L’11 giugno del 2006, dopo l’allestimento del palco che ospitò Federico Barbarossa, arrivarono i figuranti con Aldobrandino ed Enrico che si sfidarono a duello.

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97 rio di Conselve: Tutto pronto per la terza edizione della rievo- cazione storica della disfida di Aldobrandino da Conselve con il tedesco tribuno Enrico. L’organizzazione generale della ma- nifestazione, promossa dalla Pro Loco, è affidata alla compe- tenza di Ferruccio Sabbion. Ma bisogna precisare che, oltre il patrocinio della Regione e del Comune, il sostegno econo- mico dipese fin qui da una quindicina di sponsor contattati da Speciale Liborio. Oltre ai figuranti presenti in passato, ingaggiammo un nuovo gruppo di armigeri a cavallo, e indossarono il costu- me medievale anche i componenti del gruppo I Pavani e di quello podistico guidato da Sante Bagattella, comples- sivamente 40 conselvani. Inoltre, il gruppo dei cavalieri di capitanati da Renato Valandro, gli armigeri guidati da Adriano Fornasiero, gli sbandieratori, i tamburini e una ventina di figuranti organizzati da Antonio Bernardi della 306 contrada di San Cosma che, da 25 anni, a Monselice par- tecipano alla Giostra della Rocca. Il giovane compaesano 306/311. Durante la Festa di San Valentino i ragazzini partecipa- Filippo Barison ha coinvolto un gruppo di coetanei che si no ad una serie di giochi. sono confrontati nella corsa con i mucchi di fieno, mentre alcune ragazze hanno gareggiato spingendo una botte lungo un percorso prestabilito. Oltre trenta figuranti del Ctg sono arrivati da , dove ogni anno rievocano le vicende legate a San Martino protettore della parrocchia e anche Andrea Ferrante, del gruppo Ctg La Torre di Tribano ha ingaggiato un discreto numero di soci. Fin dal mattino era presente La Corte Medievale di Valle San Giorgio con gli antichi mestieri: panettiere, falegname, fila- trici, candelaio, speziale, lavoratrici di lavanda, balsamo, ce- staio, impagliatore di sedie, battitore di monete e giochi. Nel pomeriggio la sfilata, l’arrivo in Prà e poi l’esibizione degli armigeri, degli sbandieratori, la disfida tra Aldobrandino ed Enrico, la giostra degli armigeri a cavallo, quindi la cena of- ferta a tutti i figuranti che parteciparono alla manifestazione. Allo scopo di accrescere la spettacolarità avevamo chiesto 307 un preventivo di spesa ad un gruppo molto attivo nel Pa- dovano, prevedendo un mercato con 10 diverse attività, 7-8 camerieri in costume, una quarantina di piatti, bicchieri e caraffe di terracotta, posateria in legno, piatti da portata e portantine di servizio, 3 musici, 2 giocolieri, 5-6 animatori da terra e su trampoli e 4 ballerine del ventre per animare il banchetto con numeri coreografici. Ma la rinuncia fu obbli- gatoria perché chiesero, Iva esclusa, 6.900 euro. L’edizione 2008 della Fiera iniziò mercoledì 27 agosto e si concluse domenica 7 settembre con la Tombola, i fuochi artificiali e fu una delle più lunghe degli ultimi anni. E, al di là della serie di intrattenimenti in piazza Cesare Battisti e del luna park nel Prà, l’attrazione più notevole riguardò la mostra delle attività produttive allestite dalle associazioni di categoria di agricoltori, artigiani e commercianti. Il tema principale era il vino, abbinato a diversi prodotti gastrono- mici, scelto per valorizzare una produzione capace di carat- terizzare il nostro territorio, grazie alla presenza della San- sovino Vigneti e Cantine. Per concludere l’annata si svolsero tra l’altro: la Festa dei sùgoi, quella delle Associazioni, l’omaggio alla statua della Madonna Immacolata e gli auguri di Natale con vino e cioc- colata calda. 308 Nel pomeriggio del 29 marzo 2009 le piazze e le strade del 98 centro fecero da scenario ad un’eccezionale edizione del Carnevale e alla serie di iniziative capaci di coinvolgere i nu- merosissimi spettatori. Per il terzo anno consecutivo, in oc- casione della sfilata dei carri allegorici premiarono i vincitori del concorso pittorico riservato agli alunni delle scuole pri- marie di Conselve. I primi tre vincitori ricevettero dei buoni acquisto per materiale didattico del valore di 300, 200 e 100 euro. Il disegno del primo classificato fu riprodotto nel mani- festo del carnevale, mentre in secondo e il terzo li raffigura- rono nel pieghevole che pubblicizzava l’evento. E, per riper- correre i decenni di storia di questo evento, mi chiesero di preparare una mostra fotografica da allestire sotto la Loza. Per aprire la sfilata dei carri invitarono le majorette, la ban- da di Fossò, il club Motorbike e il Ferrari club di Conselve. La passata edizione, spiegò il presidente Luigi Salmin, è stata vinta da un allestimento di Bassano del Grappa. Quest’anno, oltre ai carri, abbiamo anche dei gruppi mascherati, tipo ma- schere veneziane. La manifestazione è impreziosita da molte attrazioni, tra cui un luna park e un mercatino dell’usato. Inol- 309 tre, una ricca lotteria con in palio un viaggio a Vienna e altri premi davvero interessanti. Dal 15 al 18 maggio del 2009 il Comune omaggiò la città ge- mellata di Jászberény dedicandole una prima edizione del- la Festa Ungherese: un confronto tra due culture all’insegna dell’arte, della cucina tipica e dell’artigianato tradizionale. Oltre al Comitato del Gemellaggio, all’organizzazione col- laborarono il Comune e la Pro Loco, con il preciso scopo di contraccambiare un’analoga iniziativa promossa lo scorso anno dagli amici ungheresi. La delegazione di Jászberény, formata da un gruppo di una sessantina di persone, comprendente amministratori, arti- giani, musicisti, ballerini e cuochi, non avvalorò soltanto i momenti di festa, ma l’opportunità di un intelligente con- fronto e dialogo. L’evento si tenne nelle due aree di fronte al 310 Prà, allestendo un palco che vide l’esibizione della nota or- chestra magiara Csik, dei gruppi folcloristici e di danzatori, inoltre, altri musici e le associazioni culturali e folcloristiche conselvane Mo.Vi.Mente, Fryderyk Chopin e I Pavani. Nell’area verso la piazza installarono un tendone, dove la Pro Loco e i cuochi di Jászberény prepararono i piatti tipici della cucina italiana e ungherese. Vogliamo che questa sia una festa popolare aperta a tutti, disse il vice sindaco Massi- mo Degan, così da offrire a chiunque lo desideri di partecipar- vi e di venire a contatto con una cultura, con usi e costumi e, perché no, con prodotti culinari e artigianali diversi dai nostri. All’interno dello stand gastronomico sarà ricavato anche uno spazio espositivo, riservato ai prodotti artigianali e ai disegni degli scolari di Jászberény e alla mostra fotografica sulla sto- ria del gemellaggio. Il programma della festa sarà arricchito anche dalla mostra d’arte di Jozsef Sisa, artista molto noto in Ungheria, da ammirare presso il negozio Berto Abbigliamento che ha offerto uno spazio nella vetrina al piano terra. La mat- tina di domenica 17 maggio ricorderemo il ventesimo anniver- sario del gemellaggio alla presenza degli ultimi tre sindaci di Jászberény e quelli di Conselve: Vasco Varotto, Giorgio Gradel- la, Antonio Paoni, Luciano Sguotti e Antonio Ruzzon, che han- no vissuto con entusiasmo il gemellaggio. La festa ungherese è un momento importante per la nostra città, per i cittadini, per 311 gli operatori commerciali che aderiscono tenendo aperti i ne- 99 gozi con orario prolungato il venerdì, il sabato e la domenica. La quarta edizione della Disfida di Aldobrandino si svolse domenica 31 maggio e il sindaco Antonio Ruzzon consentì di appendere ai lampioni della piazza XX Settembre e nel tratto di via Vittorio Emanuele II, dall’altezza del viale Vene- zia all’Ospedale, una quarantina di stendardi con le insegne del Comune e di Federico I. Inoltre, mise a disposizione la sede comunale permettendo ai figuranti, come nella passa- ta edizione, di indossare i costumi d’epoca e, partendo da qui, sfilare fino a raggiungere il Prà. Fu ancora lui, il 23 gennaio del 2009 ad inviare una lette- ra all’Assessorato alla Cultura di Padova per avvertire dei molti spettatori giunti nella passata edizione, anche da al- tre province, dei giochi allestiti nella mattinata per attirare i bambini e delle varie fasi della rievocazione. Poi aggiunse: La scorsa edizione è costata circa 10.000 euro, elargiti dagli sponsor indicati nell’allegato depliant e da un piccolo contri- 312 buto del Comune e della Regione, ma quest’anno, stante la crisi economica, già dai primi approcci si nota un calo sensibile delle disponibilità. Molti sostengono che sarebbe un vero pec- cato non continuare su questa strada, anche perché, al di là dell’evento storico perpetuato dalla rievocazione, si fornisce un aiuto concreto alle ditte locali che propongono i loro prodotti, facilitando così il superamento dell’attuale difficile congiuntu- ra. Pertanto, nel ringraziare per la cortese attenzione, si chiede un contributo commisurato alle disponibilità di questo Ente. Il contributo di 1.500 euro arrivò l’anno dopo. Siccome il grande Albert Einstein sosteneva che l’Arte sa stupire, emozionare, commuovere ed è una forma di comu- nicazione che sa raggiungere tutti gli uomini, di ogni tempo e di ogni luogo, in occasione della Fiera organizzarono una mostra di pittura dal titolo: Giovani artisti si incontrano, inaugurata mercoledì 27 e conclusa domenica 31 agosto. Un tale evento consentì ai visitatori di ammirare i lavori di Elisa Capuzzo di Monselice, di Gianluca Piva con lo studio 313 Techè a Conselve e delle giovani pittrici nate a Jászberény: Kinga Bartos e Andrea Soòs. Per Kinga l’arte ha rivestito un ruolo importante, poiché la madre è un’eccellente pittrice, 312/319. Il 1° maggio del 2008, un gruppo piuttosto numeroso mentre lei, oltre la pittura, copre il ruolo di design editor, di ciclisti visitò la chiesetta di Palù e la villa Widmann di Bagnoli ma si occupa e insegna anche l’arte grafica e fotografica. di Sopra. Andrea invece, conseguita la maturità presso il liceo Lehel Vezél, ha lavorato e studiato in Germania e nel 1998 si diplo- mò all’Accademia delle Belle Arti di Mainz, mentre dal 2001 crea raffinati gioielli e si occupa di fotografia e di pittura, partecipando con le sue opere a mostre e biennali in Ger- mania, Slovenia e Ungheria, dove vive e gestisce uno studio di grafica e design. Contemporaneamente, cioè dal 27 agosto al 6 settembre, si svolse la Fiera di Sant’Agostino. Ma, nelle settimane che hanno preceduto questo tradizionale evento, abbiamo as- sistito all’asfaltatura di via Matteotti e Vittorio Emanuele II, l’asse viario che attraversa il centro storico di Conselve. Nei mesi scorsi l’Acquedotto consorziale aveva aperto una serie di cantieri e a luglio gli operai entrarono in azione per un completo rifacimento del manto stradale. Nell’Associazione Pro Loco, la durata del mandato è trien- nale, perciò, il 3 ottobre del 2010 l’Assemblea generale ha eletto un nuovo direttivo, rinnovandolo del 50% per ot- 314 tenere l’ingresso di alcuni giovani e il rispetto delle quote 100 315

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101 rosa. Poi confermò il presidente Luigi Salmin e nominò vice- presidente Eleonora Lucia Fusaro, segretario Filippo Cobuc- cio e i consiglieri Amedeo Scarabello, Roberto Celon, Ste- fano Cosmi, Michele Venturato e Sergio Cobuccio. Revisori dei conti sono stati nominati Egidio Vanzetto, presidente, Clelio Maggio, Chiara Berto e membri supplenti Davide Ba- ruto e Lorenzo Biancato. Dopo una settimana ecco la Festa dei sùgoi, organizzata in piazza Cesare Battisti in collaborazione con le associazioni dei prodotti agricoli, l’esposizione di alcuni vecchi trattori agricoli e di una serie di moto d’epoca e moderne, apparte- nenti al club Motorbike. Lungo via Vittorio Emanuele II una consistente mostra mercato dei prodotti a chilometri 0, fre- quentata da un discreto numero di acquirenti. Per rallegrare i visitatori, nel pomeriggio propose uno spettacolo il gruppo folcloristico I Buontemponi e, in con- temporanea, molti degustarono i dolci all’uva preparati dai panifici e dalle pasticcerie locali, inoltre, le caldarroste ac- compagnate dai vini della Sansovino Vigneti e Cantine e, 320 ovviamente, i sùgoi. Le attività svolte nel 2010, sottolineò il presidente Luigi Sal- 320/322. Nel 2009, la quarta edizione della Disfida di Aldobran- min, hanno raggiunto un notevole successo sotto tutti i punti dino si svolse nel Prà comunale. di vista, sia della partecipazione, sia di chi ha contribuito alla preparazione e alla realizzazione di tutte le manifestazioni programmate. Il nuovo direttivo e il collegio dei revisori si pre- figgono di realizzare un programma molto ambizioso per il 2011, del quale si andrà a decidere il calendario entro un mese. Le attività più importanti compresero la Sagra di San Valen- tino il 14 febbraio, il 27 la sfilata dei carri allegorici del Car- nevale e il 1° maggio la Pedalata ecologica. Dal 30 giugno al 10 luglio rivolsero l’impegno all’allestimento dell’Extem- pora Festival e, dal 27 agosto alla prima domenica di set- tembre, la collaborazione durante la Fiera di Sant’Agostino. Mentre l’ultimo appuntamento in calendario concerneva la Festa dei sùgoi fissata per la seconda domenica di ottobre. A non entrare fra le manifestazioni fu la Disfida di Aldo- brandino, alla quale rinunciò la Pro Loco, ma non rinunciò il gruppo che l’aveva studiata e coordinata nel corso delle quattro precedenti edizioni. Pertanto, il 5 luglio del 2010 presso lo Studio del Notaio Elena Bressan, si costituì il Grup- 321 po Culturale Aldobrandino che, conscio dell’intimo rapporto tra i problemi socio-economici, dell’ambiente e quelli della cultura, decise di sviluppare un programma di manifesta- zioni pubbliche, visite guidate, convegni, pubblicazioni, mostre e ogni altra analoga attività ricreativa, proponendo- si come Ente di Promozione Culturale. Fra l’altro, il Gruppo decise di collaborare fattivamente con altri Organi e Grup- pi, Enti pubblici e privati o singoli cittadini che accettino d’intervenire fattivamente nell’ambito della problematica culturale e socio-economica del territorio. Neppure la deli- mitazione geografica risulta categorica, ma soltanto pratica e comunque suscettibile di eventuali ampliamenti nell’am- bito di iniziative da vagliare a livello del Consiglio Direttivo o dell’Assemblea composta dai due terzi dei soci. Le nomine: Speciale Liborio presidente, Romano Puozzo vice presidente, Ferruccio Sabbion segretario e tesoriere, Andrea Ferrante, Giuliano Fabbian e Luigi Buson consiglieri; Beniamino Benetazzo, Lorenzo Biancato e Roberto Celon 322 revisori dei conti. 102 323 324

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323/333. I gruppi di figuranti partirono da palazzo Zen, attraversarono le vie del centro e raggiunsero il Prà per incominciare le gare.

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334/346. Davanti al palco dell’Imperatore, prima e dopo il duello tra Aldobrandino ed Enrico, mostrarono la loro abilità anche gli armigeri e i cavalieri si distinsero di fronte agli spettatori usando il fuoco.

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347/354. La serie di immagini evidenzia la dotazione di costumi settecenteschi o bizzarri presentati dai partecipanti alle ultime edizioni del Carnevale e la cena all’Hotel Oasi.

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108 L’ULTIMO SCORCIO

Nella nostra regione, e non solo, aspettando l’arrivo della primavera, la tradizione concede a grandi e piccini due irri- nunciabili e simpatici momenti: il Carnevale e il cosiddetto Bati Marso. Un tempo, quest’ultimo si praticava pure a Con- selve, negli ultimi giorni di febbraio, quando la tradizione voleva che gruppi di persone sfilassero a piedi, in bicicletta, oppure con carri, carretti e carrozze per le vie e le contrade del paese, trainando vecchi bidoni, barattoli, lattine o addi- rittura pentole legate ad una corda per fare un gran rumo- re. Lo scopo era quello di svegliare la primavera e la natura per far sì che la stagione diventassero fertili e abbondanti. Il Carnevale invece, come abbiamo già ricordato, è da sem- pre una delle feste più amate e i diversi comuni lo festeg- giano offrendo numerosi eventi ad ogni fascia d’età con carri allegorici, mascherate, concorsi, spettacoli folcloristici e musicali, inoltre, a completare il quadro contribuisce la tradizione culinaria, proponendo galani e frittelle capaci di arricchire il quadro della gastronomia locale. Possiamo elencare i luoghi dei dintorni dove ciò avviene da febbraio ad aprile. Si tratta di Abano Terme, Albignasego, , Cartura, , Maserà, Terrassa Pa- 355 dovana, Torreggia, oppure il cosiddetto Carnevale del Vene- to a . 355/389. Questa serie di foto si riferisce al Carnevale del 2011 ed Se invece vogliamo assistere al Bati Marso possiamo recarci evidenzia i preparativi, quindi la sfilata e si conclude con alcune a per la biciclettata con barattoli e bidoni che premiazioni. sfilano per le vie di Mejaniga e Braghi, oppure a Campodar- sego per il risveglio della primavera con suoni di pentole e coperchi, a Cittadella, a per la sfilata con trattori e carri battendo pentole, coperchi, bidoni e barattoli. Inve- ce, a , un gruppo di animatori in ma- schera, munito di bidoni, pignate e bastoni, dà il via ad una lunga passeggiata attraverso il centro del paese per richia- mare l’attenzione della gente e creare quel movimento sca- ramantico tipico del Bati Marso, accompagnato dalle altre maschere che rumoreggiano per scacciare e tenere lontani i cattivi demoni dell’inverno. In aggiunta alle già ricordate manifestazioni indette dal- 356 la Pro Loco di Conselve, possiamo accennare alla Fiera di Sant’Agostino del 2011, protrattasi per 12 giorni e conclusa domenica 4 settembre, quando collaborò alla realizzazione della Tombola e dei fuochi artificiali. Il giorno clou della kermesse fieristica cadde domenica 28 agosto, registrando un’affluenza decisamente superiore al previsto e nella stessa giornata, un ulteriore motivo di gradi- tissima festa fu la visita dell’arcivescovo della nostra Diocesi, mons. Antonio Mattiazzo, accolto nella mattinata dalle auto- rità civili e religiose, prima di presiedere la messa celebrata in Duomo. E, dopo la visita alla Casa di Riposo e all’Ospeda- le, si fermò a pranzo nella bettola del Patronato canossiano, ricevendo una calorosa accoglienza da parte dei numerosi clienti e dei volontari che gestivano lo stand gastronomico. Come al solito, il bel tempo e la presenza dei visitatori su- però le previsioni, tranne la serata conclusiva disturbata da 357 rovesci ad intermittenza. 109 358 359

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390. Dopo le premiazioni e la partenza degli spettatori, i corian- 389 doli sparsi nelle strade del centro davano la sensazione di un leggero manto di neve.

Nel 2012 la prima Assemblea generale dei soci fu convocata anche gli acquisti in netto calo. Venerdì 24 l’inaugurazio- il 2 febbraio, con all’ordine del giorno: Approvazione bilan- ne preceduta dalla sfilata di numerose macchine agricole cio consuntivo. Approvazione bilancio preventivo. Definizione di fabbricazione vecchia e recente e, fino al 2 settembre, programma manifestazioni 2012. Tesseramento 2012. Varie ed giorno della chiusura, si sono succeduti spettacoli, even- eventuali. ti e attrazioni varie e la Pro Loco gestì uno stand gastro- Dopo una breve illustrazione e discussione dei primi due nomico. La chiusura, con l’estrazione della Tombola e i ordini del giorno, il gruppo dei 17 presenti li approvò fuochi artificiali si doveva svolgere il giorno uno e invece, all’unanimità. Al terzo punto il Presidente presenta il program- causa uno sgradito nubifragio il tutto fu spostato al gior- ma delle manifestazioni per il 2012, facendo notare che è stata no successivo. sospesa Extempora e che è stata inserita nel mese di giugno, Nell’occasione, la rivista Comune e Territorio di Conselve, ha con data da destinarsi, una o più serate “Cena sotto le stelle” precisato che la Pro Loco ha contribuito ad arricchire il ricco pro Città della Speranza. Inoltre, fa presente che probabilmen- calendario della kermesse con due iniziative di carattere cul- te verso fine anno la nostra Pro Loco ospiterà la festa del Con- turale. Dal 24 agosto fino al termine della rassegna fieristica, sorzio Pro Loco Padova Sud-Est. i locali dell’ex negozio Berto di via Vittorio Emanuele II hanno Quindi si procedette al tesseramento. ospitato la mostra fotografica “Conselve ieri e oggi”, con im- Un’altra riunione risale al 19 aprile e poi al 18 maggio, quan- magini della città da inizio ’900 ai giorni nostri, curata da Fer- do il segretario parlò della Pedalata ecologica e del pranzo ruccio Sabbion, e la collettiva di pittura, di vari artisti. Le due in Prà, rilevando una buona scelta e un risultato buono e po- mostre, ad ingresso gratuito, sono state promosse con il so- sitivo anche economicamente. Inoltre, di come organizzarsi stegno dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, che ha inserito in occasione della Fiera. la Fiera di Sant’Agostino all’interno del progetto “Le Pro Loco Possiamo ricordare, durante la Fiera, la solita riuscita dei padovane per Venezia con il Nordest. Capitale europea della dieci giorni di manifestazioni, a partire dal 20 agosto e la cultura 2019”, un’iniziativa a sostegno della candidatura della presenza di molti visitatori, compresi gli Ungheresi, ma città lagunare. 115 392

391/406. Da mezzo secolo la Pro Loco si attiva durante i giorni 391 della Fiera e qui proponiamo una serie di immagini dell’ultima edizione svoltasi nel 2012.

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407/413. Come al solito, i soci della Pro Loco furono attivi anche nell’ultima serata conclusa con i fuochi artificiali.

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414/424. Dal 24 agosto al 2 settembre del 2012, durante la Fiera di Sant’Agostino, la Pro Loco organizzò, presso l’ex negozio d’abbi- gliamento della ditta Berto, una mostra di pittura e una di fotografia dal titolo: Conselve ieri e oggi.

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121 Nella mattinata di domenica 14 ottobre incominciò la fe- sta dei sùgoi ed erano presenti i venditori di prodotti tipi- ci degli agricoltori, un gruppo di vecchi trattori e di moto d’epoca. Nel pomeriggio i soci della Pro Loco diedero il via all’assaggio dei sùgoli, dei dolci con l’uva e delle caldarro- ste, mentre sul palco si esibiva con canti, balli e barzellette il gruppo Quei del Pajaro, applauditi da un gran numero di spettatori.

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425/436. Alcuni aspetti della tradizionale Festa dei sùgoi del 2012, rallegrata dalla presenza del gruppo Quei del Pajaro.

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Entro la fine dell’anno, per ringraziare i numerosi collabo- ratori, che senza pretese si rendono disponibili durante le varie attività organizzate dalla Pro Loco di Conselve, li con- voca e li premia con una gita in un luogo storicamente im- portante. È accaduto il 28 ottobre, quando un gruppo di 34 soci e sim- patizzanti, partiti di buon mattino da Conselve, raggiunsero la piazza Sordello di Mantova, dove visitarono il palazzo del Capitano, parte della Domus Magna, non completamente accessibile causa i danni provocati dal recente terremoto, e poi il Duomo. Nel pomeriggio era prevista un’escursione in un secondo luogo storico: Sirmione, ma l’abbondante pioggia e una temperatura fin troppo bassa suggerì di concludere la sim- patica gita sostando presso un bar a Peschiera del Garda. Domenica 9 dicembre, a distanza di poco più di un mese, qui a Conselve si svolse il Consorzio Pro Loco Padova Sud- Est, con una riunione nella sala Dante e una visita al Duomo 437 di San Lorenzo. 124 438 439

437/441. Il 28 ottobre, durante la gita in quel di Mantova, la si- Per concludere questo excursus ho chiesto al segretario tuazione meteorologica non fu delle migliori. Filippo Cobuccio: Che cosa rappresenta la Pro Loco per gli abitanti di Conselve e non solo? E lui ha risposto: La Pro Loco impegnata su vari versanti, costituisce un essenziale punto di riferimento nell’ambito dell’animazione della realtà loca- le, tempo libero, folklore, cultura, arte e sport sono i cardini dell’impegno associativo. E da questi nasce la ricca gamma di manifestazioni organizzate nel corso dell’anno e, con il cresce- re delle attività e iniziative, riesce a coinvolgere con successo sia gli Enti locali che i numerosi soci e collaboratori e buona parte delle attività commerciali del paese. Dal 2000 l’Associazione aveva proposto manifestazioni molto importanti quali: Giocolandia, Concorso Ippico città di Con- selve, La disfida di Aldobrandino ed Extempora Festival. Ma- nifestazioni queste che per vari motivi e nonostante la folta affluenza di pubblico e la buona riuscita delle stesse, il direttivo ha deciso di sospendere. Attualmente è impegnata nello svolgimento delle seguen- ti manifestazioni: Befana Ospiti Casa di Riposo, Sagra di San Valentino, Carnevale Conselvano, Pedalata Ecologica, Extem- 440 pora Cup, Fiera di Sant’Agostino e Tombola, Festa dei Sùgoi, Festa delle Associazioni, Omaggio alla Madonna Immacolata, Auguri di Natale con cioccolata calda dopo la Messa. Tra le manifestazioni più importanti che la Pro Loco propo- ne da decenni sono da evidenziare la Sagra di San Valentino ogni 14 febbraio con giochi per bambini e assalto al Palo della Cuccagna, che come tradizione sembra risalire al 1957, dopo la ricostruzione dell’oratorio. Il Carnevale Conselvano, tradizione anche questa ultradecennale, primo nel 1962, attualmente di- venuto una delle manifestazioni carnevalesche più importanti della regione, non solo come partecipazione di carri allegorici e gruppi di maschere Veneziane, ma anche come partecipazio- ne di pubblico proveniente dalle vicine province. Altro impegno, da qualche anno, è la Fiera di S. Agostino con un punto di ristoro e l’organizzazione della ormai tradizionale Tombola e chiusura fiera, con fuochi artificiali, anche questa è trascritta negli annali del paese. Le altre manifestazioni du- rante l’anno impegnano in modo concreto i soci e molti sim- 441 patizzanti volontari: soci effettivi 71 nel 2011.

125 BIBLIOGRAFIA

F. Sabbion, Storie di artigiani del conselvano, Bagnoli di Sopra 1990. F. Sabbion, Palù e la chiesa dei Lazara, Bagnoli di Sopra 2008. F. Sabbion, Memorie di guerra dei conselvani, Casalserugo 2010. F. Sabbion, Conselve, Jászberény, Torcy - Vent’anni di amicizia, Casalserugo 2010. F. Sabbion, Aldobrandino da Conselve, un eroe d’altri tempi, Bagnoli di Sopra 2011.

QUOTIDIANI E RIVISTE

Il Gazzettino Il Mattino di Padova La Difesa del Popolo Il Resto del Carlino La Piazza del Conselvano Comune e territorio di Conselve

REFERENZE ICONOGRAFICHE

Ferruccio Sabbion e archivio: Copertina, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,13, 14, 15, 16, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24,25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 36, 40, 41, 42, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 52, 53, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 68, 70, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 121, 122, 123, 128, 135, 136, 137, 138, 139, 140, 141, 142, 143, 144, 148, 149, 150, 151, 156, 157, 158, 159, 160, 161,162, 163, 164, 165, 166, 167, 168, 169, 170, 171, 172, 173, 174, 175, 176, 177, 178, 184, 185, 186, 187, 201, 202, 203, 204, 205, 206, 207, 208, 209, 210, 211, 212, 213, 214, 215, 216, 226, 227, 228, 229, 230. 231, 232, 242, 243, 244, 245, 246, 247, 248, 249, 250, 251, 252, 253, 254, 255, 256, 257, 258, 259, 260, 261,262, 263, 268, 269, 270, 271, 272, 273, 274, 275, 276, 277, 278, 279, 280, 281, 282, 283, 284, 285, 286, 287, 288, 289, 290, 291, 297, 298, 299, 300, 301, 303, 304, 305, 306, 307, 308, 309, 310, 311, 312, 313, 314, 315, 316, 317, 318, 319, 355, 356, 357, 358, 359, 360, 361, 362, 363, 364, 365, 366, 367, 368, 369, 370, 371, 372, 373, 374, 375, 376, 377, 378, 379, 380, 381, 382, 383, 384, 385, 386, 387, 388, 389, 390, 393, 394, 395, 396, 397, 398, 399, 400, 401, 402, 403, 404, 405, 406, 407, 408, 409, 410, 411, 412, 413, 417, 418, 419, 420, 421, 422, 423, 424, 425, 426, 427, 428, 429, 430, 431, 432, 433, 434, 435, 436, 437, 438, 439, 440, 441. Sante Bagatella: 1, 17, 34, 35, 37,38, 39, 54. Archivio Pro Loco: 33, 80, 81, 82, 83, 347, 348, 349, 350, 351, 352, 353, 354. Foto Corradin: 43, 44. Adriano Bononi: 51. Mario Zanellato: 55, 69, 71, 72. Claudino Mazzucco: 65, 66, 67, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 84, 85, 86, 87, 98, 99, 100, 101, 102, 103, 104, 205, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 116, 117, 118, 119, 120, 124, 125, 126, 127, 129, 145, 146, 147, 148, 149, 152,153, 154, 155, 179, 180, 181, 182, 183, 188, 189, 190, 191, 192, 193, 194, 195, 196, 197, 198, 199, 200, 217, 218, 219, 220, 221, 222, 223, 224, 225, 233, 234, 235, 236, 237, 238, 239, 240, 241, 264, 265, 266, 267. Luciano Fulici: 130, 131, 132, 133, 134. Franzolin photo: 292, 293, 294, 295, 296. Susanna Volpin: 320, 321, 322, 323, 324, 325, 328, 329, 330, 331, 333, 334, 335, 336, 337, 338, 343. Nunzio Fracalanza: 326, 327, 332, 339, 340, 341, 342, 344, 345, 346. Sergio Cobuccio: 414, 415, 416. 126

Finito di stampare nel mese di dicembre 2012 Stampe Violato - Bagnoli di Sopra

FERRUCCIO SABBION

LA PRO LOCO DI CONSELVE MEZZO SECOLO DI STORIA LA PRO LOCO DI CONSELVE - MEZZO SECOLO DI STORIA DI STORIA SECOLO - MEZZO DI CONSELVE LA LOCO PRO FERRUCCIO SABBION FERRUCCIO

ASSOCIAZIONE PRO LOCO DI CONSELVE