Piazza Vittorio Emanuele III, ca, i particolari vasi del Campaniforme ta, nel centro storico e a San Miceli. Gianbecchina esposte nella omonima grammi, documenti, citazioni letterarie, coordinato dalla Rete dei Musei l’esposizione di industrie litiche di lun/ven: 9.00/13.00 e dello stile - e, con • La sezione Museo della Mafia e pinacoteca. Il sistema museale include dipinti e filmati guidano il visitatore Siciliani dell’Emigrazione, con il preciso grande interesse risalenti alle epoche T 092570215- 70217 essi, il cranio di un individuo che subì Officina della legalità racconta in un anche l’Ottocentesco Teatro Comunale in una affascinante scoperta dei paesi ruolo di rappresentare in particolare preistoriche (paleolitico); il percorso si www.istituzionefedericosecondo.it con successo un delicato intervento percorso espositivo emozionale ed l’Idea in stile neoclassico, simbolo del della Valle del Belìce prima e dopo l’emigrazione dall’area trapanese e, completa con spazi dedicati alla pale- di trapanazione cranica, al quale è evocativo il fenomeno criminale in fermento culturale e letterario della quella tragica notte del 15 gennaio in generale, dalla Sicilia, per ragioni ontologia e alle epoche protostoriche, certamente sopravvissuto. Completa- modo provocatorio attraverso articoli società sambucese dell’epoca e ancora 1968. Dalle immagini di quei luoghi di politiche. romane e arabe. no il percorso espositivo interessanti pubblicati sui giornali, opere letterarie oggi accogliente e produttiva fucina straordinaria bellezza, si evidenzia la Campobello pannelli didattico-esplicativi, validissimi e cinematografiche. di attività non solo esclusivamente fragilità delle cose umane, si racconta- Piazza A. Moro, per comprendere le conoscenze e le • L’Ecomuseo del Grano e del Pane “teatrali”. no il dolore, la solidarietà, la rabbia, ma lun/ven: 9.00/13.00 - 16.00/18.00 frequentazioni delle popolazioni prei- contiene svariati manufatti artistici anche la protesta di chi vuole con forza sab: 9.00/13.00 storiche nel , prima dell’arrivo dei (prodotti video, fotografie, opere d’ar- Palazzo Panitteri, Via Panitteri 1 una rinascita ed un futuro. T 0924992230 - 348 79 86719 di Mazara Greci. Il percorso si chiude con la visita te) provenienti dalla sperimentazione www.comune.santaninfa.tp.it ai suggestivi ambienti delle scuderie, artistica e dall’interpretazione del tema mar/dom: 9.00/13.00 - 15.30/19.30 Piazza Matteotti delle cantine, dei sotterranei, dei cuni- del pane e del rito realizzati da artisti T 0925 940200 - 940222 lun/ven 9.00/14.00 coli e del giardino. contemporanei. lun e giov 15.30/18.30 Museo Etnoantropologico Riserva Naturale Grotta di Entella Belìce/Epicentro della Memoria Viva Santa Margherita Belìce sab/dom: 9.30/13.00 - 15.30/18.30 della Civiltà Contadina “F. Simanella” La Riserva Naturale Grotta di Entella Video, racconti, disegni, fotografie, Museo della Civiltà Contadina Museo Diocesano Piazza Graffeo, Partanna Ex Collegio dei Gesuiti, Via F. D’Aguirre T 0925 30202 ll museo si compone di 4 ambienti con le sue peculiarità paesaggistiche, mappe virtuali, documenti raccolgono Il Baglio Florio, fino alla fine del 1800, Al suo interno trovano collocazione comune.santamargheritadibelice.ag.it corrispondenti ai cicli di produzione geologiche, vegetazionali e faunistiche, la memoria della Valle del Belìce, le mar/dom: 9.30/13.30 - 15.00/19.00 era abitato da contadini che lavoravano opere provenienti dalla Cattedrale, Orario estivo: mar/dom: 10.00/13.30 - 15.00/18.30 Contessa culturale ed economica, più un si snoda tra i resti della mitica città storie importanti e ancora poco cono- nel feudo circostante tutto l’anno o da chiese e monasteri della città di Collezioni Civiche d’Arte Santa Ninfa ambiente adibito a spazio laboratoriale: omonima, di origine elima (VI sec. a.C.). sciute di lotte e mobilitazione popolare mar/dom: 9.30/13.30 - 16.00/20.00 Orario estivo: stagionalmente; era dotato di alloggi, Mazara, ma anche da edifici di culto Rita Gallè e Giorgio Upiglio T 0924 923970 il viaggio dei castelvetranesi nel mondo, Dal pianoro sommitale si gode di un prima e dopo il terremoto del ’68. A mar/dom: 10.30/18.30 stalle e depositi per i raccolti, costruito di altre cittadine della Diocesi. Le sale Casa Planeta T 0924 982376 il ciclo del grano, il ciclo dell’olio, ed il magnifico panorama sulla valle del partire dagli anni ’50 il Belìce produsse in muri di pietrame legati da malta espositive si aprono su Piazza della Re- Sculture, acquarelli, porcellane e ce- Salemi Castello di Rampinzeri Entellina ciclo della produzione domestica, tutto ramo sinistro del fiume Belìce. Entella uno dei più interessanti esperimenti spessi fino a 1,5 metri. Adiacente al pubblica e sull’antica Via dell’Orologio. ramiche di forza espressiva semplice Sambuca di Sicilia ampliamente documentato da video fu un importante centro urbano e costi- di democrazia partecipativa in Italia, Con prenotazione telefonica parco archeologico “”, Le classi di opere d’arte ospitate sono e affascinante, dell’artista Rita Gallè T 0924992230 - 3487986719 e foto. tuì l’ultima roccaforte della resistenza con l’esperienza di e dei ospita una collezione di oggetti della valorizzate da un percorso museale (1931-2009) da lei stessa donate alla 349 40 34 740 musulmana alla penetrazione latina suoi Centri per la Piena Occupazione, civiltà contadina locale, dal mestiere rinnovato e modernamente orientato, città in ricordo della fanciullezza tra- Collegio Di Maria, Sistema delle Piazze, nell’isola. Fu distrutta da Federico II i Comitati cittadini per lo sviluppo del del pescatore a quello del falegname, teso a facilitare iniziative per un rap- scorsa a Menfi. Le singolari creazioni Castelvetrano (TP) nel 1246. Belìce, le lotte popolari per la ricostru- dal fabbro al cordaio. porto privilegiato con il territorio, nelle artistiche affiancano la donazione del Riserva Naturale Vita lun/sab 9.00/13.00 - 14.00/18.00 zione. diverse forme possibili. grande stampatore Giorgio Upiglio, “Grotta di Santa Ninfa” T 3492581204 Via S. Rocco n. 7, Contessa Entellina (TP) Baglio Florio, Contrada Cave di Cusa, uno straordinario corpus di opere La riserva naturale, ricadente in un Mazara Con prenotazione telefonica Viale Empedocle 7/a Gibellina (TP) Campobello di Mazara, SP51 Km 3 Piazza della Repubblica, 16 tipografiche proveniente dalla famosa Museo del Gattopardo vasto altopiano gessoso di elevato Contessa Entellina T 3474322207 lun/ven: 09.00/13.00-15.00/17.30 Con prenotazione telefonica Mazara del Vallo stamperia d ’arte di via General Fara 9 Costruito attorno al romanzo di Tomasi interesse geologico e naturalistico, www.caisicilia.it sad/dom con prenotazione telefonica T a Milano, frequentato dai grandi artisti di Lampedusa per vivere l’esperienza tutela la Grotta di Santa Ninfa e la Valle 0924 933 111 T 0924 69000 mar/sab: 10.00/12.30 ven/sab: 16.30/18.30 del Novecento. suggestiva di un’immersione nelle del Biviere. Nell’area si osservano sug- del Vallo Gibellina www.epicentrobelice.net Castelvetrano T 0923/902781 atmosfere create dallo scrittore Giu- Museo Nino Cordio gestive ed imponenti forme carsiche www.museodiocesanomazara.it Via Santi 13, Menfi seppe Tomasi di Lampedusa. Vi sono Nasce dall’iniziativa del comune ed interessanti aspetti di vegetazione lun/ven: 9.00/13.00 custoditi il manoscritto originale, di Santa Ninfa, città natale di Nino naturale ricca di specie caratteristiche. Menfi T 0925 70215 - 70217 Sistema Museale di Salemi lettere, appunti, documentazione e Cordio, e dalla collaborazione della È possibile effettuare, tramite prenota- Menfi www.istituzionefedericosecondo.it Il Sistema Museale di Salemi è caratte- Sistema Museale di Sambuca foto d’epoca. Un documento inedito è famiglia dell’artista. Il museo accoglie zione, escursioni guidate ed attività di rizzato da un corposo patrimonio arti- Tra gli itinerari a carattere storico e il nastro con la voce di Tomasi di Lam- una corposa donazione di circa 200 educazione ambientale. Partanna stico che comprende le cinque sezioni culturale per ricchezza e varietà di pedusa che accompagna il percorso del opere tra acqueforti, dipinti ad olio, La sede della Riserva, al Castello del Museo civico (arte sacra, archeolo- vestigia del passato, nella Sicilia centro visitatore. affreschi, disegni e sculture. Inoltre una di Rampinzeri, ospita il CENTRO Partanna gia, risorgimentale, museo della mafia occidentale s’inserisce il sistema muse- sala-atelier ricostruisce gli ambienti di ESPLORAMBIENTE, un museo e e Officina delle legalità, l’Ecomuseo del ale di Sambuca di Sicilia. Qui lo scorrere Palazzo del Gattopardo lavoro dell’artista. centro didattico interattivo e coinvol- Palazzo Daidone Grano e del Pane), il castello Normanno del tempo ha lasciato segni indelebili lun/ven 9.00/14.00 - 15.30/18.30 gente che racconta la storia naturale Contenitore delle Arti Svevo, la Biblioteca comunale, il Centro sui monumenti a carattere sacro, come lun e giov 9.00/14.00 Piazza A. Moro, Santa Ninfa del territorio attraverso esposizioni Palazzo nobiliare del XIX secolo, Salemi per il cinema indipendente “Kim”, le chiese e monasteri, e sui palazzi nobiliari tematiche, ricostruzioni di ambienti, costituisce una rilevante espressione Antiquarium di Entella sab/dom: 9.30/13.00 - 15.30/18.30 lun/ven: 9.00/13.00 - 16.00/18.00 Aree archeologiche di Mokarta, San come per il maestoso Palazzo Panitteri plastici e video dedicati alla storia e urbana della locale borghesia terriera. Il Museo concepisce lo scavo archeolo- Orario estivo (luglio settembre): sab: 9.00/13.00 Miceli, Monte Polizo e l’Antica fornace sede del Museo Archeologico Monte T 0924 992202 – 092461563 all’evoluzione del paesaggio gessoso, Edificato alla fine del XIX secolo, era gico come mezzo di conoscenza storica, lun mar gio ven e sab 8.00/13.00 e Sant’Angelo. Adranone, con l’esposizione dei reperti 14.30/19,00 mer e dom 8.00 - 13.00 www.museocordio.net agli ambienti naturali della Riserva, alla la residenza nobiliare della famiglia Sambuca che in ogni momento collega l’imma- Museo Civico d’Arte Contemporanea Museo Civico Selinuntino Le cinque sezioni del Museo civico sono provenienti dagli scavi della cittadella T 0925 30202 storia del Castello ed ai naturalisti della Daidone. La struttura si sviluppa su tre gine del reperto allo scavo stesso. “” Museo delle Trame Mediterranee Il museo raccoglie numerosi reperti ospitate nell’ex Collegio dei gesuiti: greca di Adranon datata al VI sec. a. C. famiglia De Stefani, proprietari per livelli, collegati da una scala monumen- L’esposizione conduce il visitatore alla Il Museo en plein air conta circa 60 Il Museo testimonia il contributo che archeologici di notevole valore storico • La sezione Arte sacra raccoglie diver- Ancora più vividi sono i segni della me- circa 2 secoli. tale in marmo. Oggi il palazzo ospita al comprensione della stratificazione sto- opere disseminate in città, il “Cretto” artisti di tutto il mondo hanno apporta- artistico, ritrovati nella zona di Selinun- Museo Civico Palazzo Pignatelli se opere d’arte che si trovavano nelle moria dei popoli del passato nelle “Pur- suo interno una collezione permanente di Sicilia rico archeologica della città, attraverso di Alberto Burri, 10 siti di rilevante to alla rinascita del Belìce dopo il terre- te, tra i quali spicca l’Efebo, una rara Il palazzo seicentesco custodisce una chiese distrutte dal terremoto del ‘68. rere”, le cave di pietra arenaria sotterra- Da marzo a novembre: di oltre 270 cavalli in miniatura donata un percorso che lo introduce dapprima interesse architettonico e il Museo moto del 1968, facendo di quest’area fusione bronzea (480 - 460 a. C.). All’in- necropoli tardo- antica (IV-VII sec. d.C.). Tra queste la “Madonna della Candelo- nee, che suggestivamente vi inviteranno dal Dottor Francesco Buffa, e una colle- nel contesto storico del Mediterraneo, d’Arte Contemporanea con una col- un presidio in Sicilia per l’arte contem- Mart- gio- sab 9.00-17.00 terno del museo sono esposte anche Il Museo, realizzato dalla Soprinten- Museo Regionale ra” di Domenico Gagini e una “Madon- ad una discesa nel sottosuolo. L’esigenza zione di foto storiche di Vita, donate per accompagnarlo successivamente lezione di circa 2.000 opere formata poranea e luogo privilegiato nella spe- II e IV domenica del mese 9.30-13.30 numerose monete e ceramiche greche, denza BB.CC.AA. di e dal di Preistoria del Belice na con bambino” del Laurana scolpita di conservare la memoria come simbolo Da dicembre a febbraio: dai Rosario e Giuseppe Renda e da Vito Santa lungo un viaggio ideale nella Sicilia anti- attraverso il contributo di numerosi rimentazione di nuovi linguaggi, inoltre di vario tipo e provenienza. Integra la Comune di Menfi, offre alla fruizione Il Museo è sistemato negli ambienti del nell’alabastro di Partanna. di identità è espressa nelle esposizioni Giglio. Palazzo Daidone viene utilizzato ca, visto con gli occhi degli storici e dei artisti italiani e stranieri, fra cui Schi- le opere d’arti decorative e contempo- Con prenotazione telefonica visita al Museo la mostra permanente del pubblico i risultati delle indagini castello “Grifeo” di Partanna, una delle • La sezione Risorgimentale, conserva delle sale del Museo Diocesano di Arte T 3298620473-75 per conferenze e mostre temporanee viaggiatori di ogni epoca. fano, Accardi, Afro, Beuys, Consagra, ranee in mostra, collocate per affinità “ immaginata”, che raccoglie le archeologiche condotte sul territorio fortezze meglio conservate dell’intera documenti della storia dei moti del Sacra, all’interno della Seicentesca Chie- www.legambienteriserve.it di natura artistica e culturale. Corona, Corpora, Dorazio, Isgrò, Gut- decorative e formali, contribuiscono a riproduzioni di come viaggiatori ed ar- negli ultimi venti anni. Nello stesso Sicilia. I reperti, esposti nelle bacheche 1848 e l’Impresa dei Mille fino all’Unità sa del Purgatorio, in tre eleganti sale Margherita Via I° maggio, 1- Contessa Entellina (PA) tuso, Pirandello, Pomodoro, Rotella, definire un possibile concetto d’identità cheologi (tra il XVIII ed il XX sec.) hanno palazzo è ospitata la collezione malaco- delle nove stanze adibite a museo, sono d’Italia; è arricchito da una collezione di sono raccolte suppellettili, arredi e para- Con prenotazione telefonica lun/sab: 9.00/12.00 Sanfilippo, Scialoja, Severini, Treccani, comune tra i popoli mediterranei rappresentato l’antica colonia greca. logica donata dalla Sig.ra Vanna Rotolo, provenienti, in larga parte, dall’area armi (baionette, sciabole, fucili e trizza- menti sacri che sono insieme memoria Mostra Permanente T 371 13 67 666 - 0924 953049 domenica su prenotazione Turcato, oltre ai bozzetti e ai modelli la quale in oltre venti anni ha raccolto archeologica di Contrada Stretto Par- lore) del periodo. custodita e identità costruita su secoli “Pietra. Prima Cultura” T 091 835 55 delle architetture della nuova Gibellina. Baglio Di Stefano, contrada Salinella, Via Garibaldi, 58 - Castelvetrano (TP) più di 5000 conchiglie provenienti da tanna, nota per i fossati neolitici, e da • La sezione Archeologia espone reperti di storia. Ma l’arte è spesso espressione La mostra è dedicata alle prime comu- Belìce Gibellina lun/sab: 9.00/13.00 - 15.00 /18.30 tutto il mondo. alcune necropoli del territorio belicino. che vanno dalla Preistoria al Medioevo del vissuto quotidiano, come per le mi- Museo dell’Emigrazione nità umane insediate nel territorio di Viale , 91024 Gibellina (TP) mart/dom: 9.00 /13.00 - 15.00/18.00 dom: 9.00/13.00 Di particolare interesse risultano le provenienti dagli scavi condotti in Con- steriose sculture in corda intrecciata di Museo della Memoria Il Museo dell’Emigrazione di Santa Fiumegrande (tra Santa Ninfa e Salemi) mar/sab _9.00/13.00 - 16.00/19.00 T 0924 67844 T 0924909605 diverse tipologie di ceramica preistori- trada Pitrazzi, a Monte Polizo, a Mokar- Sylvie Clavel e per i dipinti del maestro All’interno della Chiesa Madre foto- Ninfa nasce all’interno di un progetto e nei rilievi di Santa Ninfa, attraverso T 0924 67428 www.fondazioneorestiadi.it Santa Ninfa Parco Archeologico Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa di Segesta Si tratta di uno dei parchi archeologici più grandi e importanti del mondo, coi suoi Segesta, sul Monte Barbaro, è uno dei centri indigeni tra i più importanti della Sicilia Itinerari, alla scoperta Una storia di tutti 270 ettari a Selinunte, più i 60 delle Cave di Cusa. Al suo interno si trovano impo- Occidentale, costituito da un popolo di origine peninsulare –gli Elimi- che stando nenti strutture templari: sulla collina orientale il tempio G (o di Zeus), uno dei più alla tradizione storica proveniva da Troia (Tucidide, VI, 2). Questa città, ellenizzata grandi templi realizzati dai Greci, ed i templi E (o di Hera), tra le più pure espressioni nel suo complesso, ebbe un ruolo preponderante negli avvenimenti storici che la della Valle Per riflettere sul concetto di appartenenza e di comunità, dell’arte dorica, ed F; sull’Acropoli (dove si può notare ancora il sistema viario di tipo portarono a ripetute lotte con Selinunte che sicuramente tentava di conquistarsi per raccontare una storia, che non è solo quelle dei singoli ippodameo) i templi A, O, B, C (o di Apollo), D, Y. A nord, si trova l’abitato, con l’Agorà, uno sbocco nel Mar Tirreno. Nel corso della prima guerra punica, si alleò con i Ro- recentemente portata alla luce, e la tomba dell’ecista. Ad ovest si trovano il battiste- mani (Diodoro, XIII, 5) ed in virtù della leggendaria origine troiana, Roma concesse luoghi, ma quella di tutti i paesi della Valle del Belìce, nasce ro bizantino, il piccolo santuario di Hera Matronale, quello grande di Demetra Ma- a Segesta lo stato di città libera ed immune (Cicerone, Verrine, III, 6, 13), dotandola la Rete dei Musei. Al fine di consolidare, in un sistema lophoros, con il tempietto di Zeus Meilichios, la fontana della Gaggera e l’Antiqua- di un vasto territorio. territoriale integrato, l’identità di ogni luogo o piccolo rium, il cosiddetto “tempio” M e le necropoli. L’area archeologica delle Cave di Cusa Nel 430-420 a.C. fu edificato il Tempio di tipo dorico-siceliota, all’interno delle mura si trova a 13 Km circa da Selinunte, S.P. Tre Fontane, nel territorio di Campobello di urbiche, infatti, la città, in epoca classica, era munita di una cinta muraria con porte centro del Belìce, di cui i musei sono espressione. Mazara (TP). Si tratta delle cave di calcarenite, estese per circa 2 km, dove venivano monumentali; in età primo imperiale, una nuova linea di difesa era impostata ad una Una storia che vi coinvolgerà e vi affascinerà alla scoperta estratti i rocchi di colonna per le costruzioni templari di Selinunte. quota più bassa. Inoltre, fuori dal contesto urbano, sono visibili il Santuario di Con- della Valle del Belìce. trada Mango (sec. VI-V a.C.) ed una necropoli di epoca ellenistica nell’area prospi- Itinerario della Memoria , Castelvetrano (TP) ciente la porta urbica principale detta ‘Porta di Valle’. Orario d’ingresso: Tutti i giorni Il più giovane tra i musei della rete è Periodo invernale dalle 9.00 alle 17.00; Chiusura Biglietteria: ore 16.00 Orario d’ingresso: dalle 9 alle 17; uscita: entro le 18 Belìce/EpiCentro della Memoria Viva a www.retemusealebelicina.it Periodo estivo dalle 9.00 alle 19.00; Chiusura Biglietteria: ore 18.00 Ora Solare (ultima domenica Ottobre - ultima domenica di Marzo): Gibellina, che racconta delle lotte della T 0924 46277 Apertura Biglietteria - Ore 9.00; gente di queste terre a partire dalla marcia condotta da Danilo Dolci nel Chiusura Biglietterie - Ore 16.00; 1967 per poi attraversare i dissensi po- Chiusura Parco - Ore 17.00. polari post-terremoto e ricostruzione. Ora Legale (ultima domenica di Marzo - ultima domenica di Ottobre): A Santa Margherita di Belìce, nel nuovo Apertura Biglietteria - Ore 9.00; Itinerario Archeologico edificio che ingloba le rovine della chie- Chiusura Biglietteria - Ore 18.00; sa Madre, distrutta dal terremoto del Audio Guide izi.TRAVEL Chiusura Parco - Ore 19.00. Un itinerario archeologico nel Belìce 1968, è stato allestito il Museo della T 0924 952356 non può che partire dai due Parchi Memoria, al suo interno immagini del Una visita guidata nella tua tasca, scarica l’app gratuita Archeologici: Selinunte e Cave di Cusa, terremoto, articoli di giornali del tempo uno dei più importanti del Mediterra- e documenti raccontano il terremoto izi.TRAVEL per accedere a tutte le audio guide gratuite neo per la posizione, l’inserimento nel Itinerario Naturalistico del Belìce. Due strutture che lasciano delle nostre strutture. paesaggio, l’imponenza dei templi; e nel visitatore forti emozioni, i disagi e le Segesta, sul Monte Barbaro, uno dei A caratterizzare il particolare paesag- vicende di un popolo che si deve riap- centri indigeni tra i più importanti della gio belicino le riserve naturali di Grotta propriare della propria identità e della Sicilia Occidentale, costituito dagli di Entella e Grotta di Santa Ninfa, che bellezza dei luoghi che ha perso. Elimi spesso impegnati in continue permettono di e conoscere le peculiari- lotte con Selinunte per conquistare tà geologiche, vegetazionali e faunisti- Itinerario Antropologico una posizione di dominio. Numerosi che attraverso un’escursione nel tipico Itinerario Contemporaneo e suggestivi sono anche gli altri siti di paesaggio dell’entroterra gessoso della A Salemi il museo del Risorgimento interesse archeologico diffusi nella Sicilia occidentale che si sviluppa nella Un viaggio nell’arte contemporanea documenta il ruolo di questo territorio Valle: l’antica città elima di Entella, la Rocca di Entella e nel territorio com- non può che iniziare da Gibellina nuova nelle battaglie per l’unità d’Italia con gli necropoli Finestrelle, i siti di Mokarta e preso tra Santa Ninfa e Gibellina. e dal Baglio Di Stefano, sede della Fon- abiti, le armi, e i documenti del periodo M. Polizo a Salemi, la necropoli Pigna- Luoghi in cui la valle del Belìce si riesce dazione Orestiadi, attraverso la visita garibaldino, mentre il piccolo museo telli. E numerosi sono anche i musei in a cogliere nella sua interezza fino a del Museo delle Trame Mediterranee, agroforestale di monte Finestrelle, cui si racconta l’antica storia della Valle: giungere nella Riserva naturale della del Museo Civico di Arte contempora- in territorio di Gibellina, raccontano il museo della preistoria del Belìce a Foce del Fiume Belìce e dune limitrofe, nea e della città nuova, vero museo “en nelle sue sale le tradizioni del Belìce Partanna (con i vasi dello stile del cam- dove sulla riva costiera la vegetazione plein air” che ci dà la possibilità di gode- attraverso gli oggetti d’uso e gli attrezzi paniforme, i resti di faune ed i corredi dunale fa cogliere ulteriori peculiarità re di una delle collezioni d’arte contem- legati alla cultura contadina, ed inoltre funebri provenienti dalle necropoli di naturalistiche. poranea più importanti d’Europa frutto dagli spazi esterni del museo, collocato c.da Stretto); la mostra permanente Lungo questo territorio altri posti co- della solidarietà degli artisti di tutto il in un piccolo edificio rurale all’interno “Pietra prima cultura” a Santa Ninfa con nosciuti più per l’interesse archeologi- mondo per la ricostruzione della città. Agrigento dell’area forestale, è visibile un am- le antiche industrie litiche rinvenute co legato al periodo preistorico come la Da Gibellina verso Santa Ninfa, dove il pio panorama di questo territorio. A nell’area; il Museo Civico di Castelve- contrada Stretto a Partanna e il Castel- Museo Nino Cordio offre la collezione Santa Ninfa il museo dell’Emigrazione trano che espone il famoso Efebo di lo della Pietra a Castelvetrano consen- che il grande maestro ha donato alla racconta dell’esodo verso i paesi del Selinunte, statua in bronzo di pregevo- tono di vedere una natura incontamina- città, e proseguendo attraverso un mondo nella prima metà del sec. XIX. A lissima fattura (480-460 a.C.), insieme ta conservata per secoli. Diverse aree paesaggio di particolare bellezza si Santa Margherita di Belìce si rivivono a vasi, lucerne e a una lamina in piombo boschive comprese tra Castelvetrano, arriva al grande Cretto di Alberto Burri le pagine e le storie del Gattopardo (Lex sacra) con una legge del V sec. a. Salemi, Santa Ninfa e Sambuca di Sicilia realizzato come un grande sudario attraverso il manoscritto del famoso C. ; l’antiquarium di Entella a Contessa e in particolare la riserva Naturale di sulle rovine di Gibellina, distrutta dal testo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa Entellina; i Musei archeologici di Sam- Monte Genuardo, offrono la possibilità terremoto. L’itinerario del contempo- mentre il Museo Etno-Antropologico buca di Sicilia (che espone gli splendidi di fruire e visitare vaste aree di grande raneo si conclude a Sambuca di Sicilia della Terra di Zabut a Sambuca offre ai manufatti provenienti da M. Adranone) interesse. Di particolare fascino l’area con le opere tessili dell’artista francese visitatori l’ambientazione didattica dei e di Salemi (che espone testimonianze dell’abbazia di Santa Maria del Bosco a Sylvie Clavel e quelle di Gianbecchina cicli di trasformazione del frumento e dalla preistoria al medioevo). Una lunga ridosso di Sambuca di Sicilia nel territo- che raccontano le tradizioni agricole e del latte. storia da scoprire. rio comunale di Contessa Entellina. il paesaggio.