1970-1980 Junior
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Gruppo 1 Revisione:. 4-04-2013 15:25 Pagina 1 marco ippoliti ILGRUPPO junior gen 1970-1980 ricordi di una piccola grande comunità Gruppo 1 Revisione:. 4-04-2013 15:25 Pagina 2 Anteprima Photostory Alberto in una delle prime “Festinsieme”. Marco M, Alberto, Franco L, Marco I. Si ritorna dal rifugio Quintino Sella (Gressoney 1976) Madonnina sul Monte Zerbion (Champoluc 1974) 1970-1980 - Ricordi 2 di una piccola grande comunità Gruppo 1 Revisione:. 4-04-2013 15:25 Pagina 3 1976 - Rifugio Quintino Sella: Nini e Gloria (...) Leonardo alle prese con lo stovigliame da asciugare Una sirenetta e un gambero rosso (Alessandra e Claudio) Pacco banconote da 10.000 lire al baretto (spaccio di liquirizia) Pont - Lavare i piatti è sempre stato un piacere IL GRUPPO JUNIOR GEN 3 Gruppo 1 Revisione:. 4-04-2013 15:25 Pagina 4 Premessa Le pagine che seguiranno vorranno solo essere dei ricordi buttati giù, magari con un ordine cronologico non esatto, ma pensate e scritte con lʼintento di far riaffiorare a chi avrà la bontà di leggerle, quelle stupende senzazioni che nel periodo preso in considerazione inconsapevolmente stavamo vivendo. Lʼimpianto che si vorra seguire è quello di impostare una serie di schemi e flash, di persone, luoghi e avvenimenti, che non dovranno essere esaustivi, ma che tenteranno di rispolverare pensieri e immagini sopiti nella nostra memoria. Nel lavoro ho avuto lʼinsperato contributo fotografico (*) di chi ha trovato la pazienza di masterizzare, riunendole in formato digitale, ingiallite foto fatte in quegli anni da molti di noi. Materiale raro per quei tempi, per ovvia scarsità di tecnologia, non alla portata di tutti. Ho potuto disporre così di immagini riposte nei cassetti, o postate in rete, che altri magari non avrebbero mai visto, commentandole con qualche battuta. Purtroppo di alcuni non ho trovato traccia o ricordato il nome o rammentato circostanze. Nel posizionare questi puzzle nel decennio 1970-1980, il proposito è quello di far agganciare il ricordo di quello che leggeremo a quello che ognuno di noi potrebbe ritrovare dentro di se, provando a riordinare il complicato labirinto di un così originale e importante passato. Web inviti 2012-2013 (*) Claudio e Vincenzo, soprattutto a loro il merito della raccolta e la masterizzazione di molte delle foto ritrovate. 1970-1980 - Ricordi 4 di una piccola grande comunità Gruppo 1 Revisione:. 4-04-2013 15:25 Pagina 5 È nato un evento, anzi 5! L’incontro annuale alla sua V edizione. Nel 2013 “quarant’anni di amicizia” Le ragazze del 2012 I ragazzi del 2012 L’evento è nato a seguito di una splendida intuizione di alcuni di noi, e poi vivamente caldeggiato. Dal mese di aprile del 2009, ci vede ancora insieme una volta l’anno per una giornata conviviale passata in allegria. Da allora la partecipazione è cresciuta per quantità e qualità organizzativa. Non vi erano dubbi. Merito di un Tam-Tam via web o col più tradizionale passaparola, il ritrovo annuale è diventato un momento importante, quasi istituzionale. Le due immagini, quella dei maschietti e quella delle femminucce, sono le istantanee dell’IV Incontro 2012, proprio all’Ateneo, ospiti di Don Franco. Collocati in maniera convenzionale, in occasione del primo sperimentale campeggio a Laux 1973, nel 2013 con il V Incontro, compiremo i nostri primi 40 anni di Gruppo, che questo libro vuole ricordare. IL GRUPPO JUNIOR GEN 5 Gruppo 1 Revisione:. 4-04-2013 15:25 Pagina 6 Da lassù qualcuno ci ha amato! 2 6 3 1 4 1 Ateneo Salesiano, Chiesa Maggiore (ora in parte è unʼaula universitaria) 2 Ateneo Salesiano, Aula Magna 3 Ateneo Salesiano, Chiesetta dei Matrimoni (ora cʼè la Facolta di Scienza delle Comunicazione) 4 Ateneo Salesiano, Aula dei 300 (dove si svolgevano i primi festival) 5 Il “Bar” di Piazza dellʼAteneo Salesiano 1970-1980 - Ricordi 6 di una piccola grande comunità Gruppo 1 Revisione:. 4-04-2013 15:25 Pagina 7 9 7 10 6 8 5 6 Palestra di Basket e cortile prime “Festinsieme” 7 Via Cocco Ortu 8 Il Centro Giovanile Giovanni XXXIII...LʼORATORIO! 9 Il campo di calcio del Pas Don Bosco 10 Il campo piccolo IL GRUPPO JUNIOR GEN 7 Gruppo 1 Revisione:. 4-04-2013 15:25 Pagina 8 ...Una collina ancora acerba, “un luogo perimetrato da una fila di aste di ferro bianche e nere... ... dopo il nulla!” Via Cocco Ortu ieri e oggi 1970-1980 - Ricordi 8 di una piccola grande comunità Gruppo 1 Revisione:. 4-04-2013 15:25 Pagina 9 C’era una volta... Cʼera una volta, e ancora cʼè, un moderno complesso polifunzionale in cortina arancione, metallo e vetrate (per allora sicuramente futuristico), adagiato sopra una collina acerba, perimetrato da una fila di aste di ferro bianche e nere. Intorno a lui poco, dietro, il nulla. Tutto si è svolto allʼinterno di quel luogo. Verdi pratoni e proseguendo, il Grande Raccordo Anulare, ma comunque il nulla. Quella che pian piano diventerà lʼimmensa IV Circoscrizione, o come si chiama ora, IV Municipio, finiva lì. P.A.S. Don Bosco Quella costruzione era lʼAteneo Salesiano, il ! LʼU.P.S. è unʼUniversità Pontificia gestita dai Salesiani, al servizio della società, della Chiesa e della comunità di San Francesco di Sales, con sede centrale a Roma, appunto nel nostro quartiere del Nuovo Salario che ha e sempre ha avuto come scopo caratterizzante, il dedicare particolare attenzione allo studio e alla soluzione delle questioni inerenti l'educazione e l'azione pastorale, tra i giovani secondo lo spirito del suo fondatore San Giovanni Bosco. Visto dallʼalto (immaginiamolo in pianta), potremmo scoprire un trapezio di agglomerato urbano il cui angolo principale era una severa cupola a forma di parallelepipedo. Appeso ad essa un grande Cristo in bronzo che firmava lo skyline. Arrivando da Ponte Milvio, superata lʼallora unica galleria (parcheggio domenicale per chi andava allo stadio), lʼOlimpica si fermava nei pressi di Prato della Signora. Da li non essendo ancora cresciuti gli alberi, quella cupola la si poteva vedere. I confini urbani di questo edificio che sarà nel tempo la culla della nostra Via Cocco Ortu ieri e oggi giovinezza e del nostro diventare adulti, quasi come abbraccio toponomastico erano e sono ancora là. La cupola dell’Ateneo Salesiano in Roma IL GRUPPO JUNIOR GEN 9 Gruppo 1 Revisione:. 4-04-2013 15:25 Pagina 10 Ai confini della città quartiere Un che sta nascendo Il primo ipotetico asse è la Via Salaria ancora non piegata alla lussuriosa frequentazione, un secondo lato potrebbe essere Via Monte Cervialto che permeava il confine verso via delle Isole Curzolane e il temuto Tufello, il terzo il Nuovo Salario con via Suvereto, via Vaglia, via Comano, il Liceo Scientifico Archimede, gagliarde strade ancora infangate, non terminate, ad accogliere una nuova generazione di medio/alta borghesia che riempiva condomini un pò meno palazzoni, un pò meno popolari, a metà tra lʼanonimato della grande città e la complicità contadina del paesotto di campagna. Vie grandi perchè eravamo piccoli noi con gracili fuscelli di timidi alberelli appena piantati, che tentavano di crescere e con poche macchine che le percorrevano timidamente. ʻ51 Montesacro tutto cominciava... (da una strofa di Claudio Baglioni che citava il soppresso 38/ (Via Ottoboni-Stazione Termini, gli Argonauti e un quartiere che per molti era, volutamente errando, tutto il più nobile e storico ...Montesacro) Genitori molto giovani le cui speranze professionali andavano via via concretizzandosi e figli ancora adolescenti che stavano per dar vita alle turbolente e contraddittorie giornate di anni, che chiameranno di piombo, destinati a riempire le cronache di paura, speranze, illusioni, delusioni, e non ultimi, di inutili lutti. Seppur così posizionato quel triangolo nonostante tutto non è mai stato una periferia nel deleterio senso della parola, e non è mai stato un quartiere di frontiera. Questa strada interna, a pochi metri dal campo di calcio e che perimetrava l’Ateneo, era la fine del quartiere e della città. Ora li fuori vi partono insediamenti urbani che da soli potrebbero fare provincia. 1970-1980 - Ricordi 10 di una piccola grande comunità Gruppo 1 Revisione:. 4-04-2013 15:25 Pagina 11 Ecco come si presentava la salita di via Cavriglia all’inizio degli anni ‘70. Solo per metà asfaltata saliva con al centro una pittoresca staccionata dipinta di verde che portava ai villini Alpi, allora moderni ed eleganti. La viabilità ordinaria è stata per alcuni anni ancora incompleta con tanto di terra, polvere e fango. Solo i minuti persi in un traffico già insopportabile ci separavano da Roma, non le ambizioni e la voglia di essere protagonisti nella città. Senza imprigionare il mio pensiero in una qualche casella ideologica, giusta o sbagliata che sia, mi piace osservare che erano anni vivi, partecipati, ambientati in un angolo della capitale pieno di eccellenze (molte saranno le nostre), che tanto contribuiranno allo sviluppo della città. Il consumismo colpiva a salve e il trascorrere del quotidiano, anche se incosapevolmente, contribuiva a seminare qualcosa per il futuro. Ci vorrà poco perché altri, piano piano, inculcassero, a noi e ai nostri figli con la maledetta e sublimamente imposta, forza catodica, la mancanza di desiderio per disegnarsi un domani migliore. Una vita fatta di passaggi di livello (nel senso basso di “Game”) e di utopistiche connessioni (nel senso di profili tariffari sempre più “ingannevoli”). Lʼanticamera dellʼisolamento. Arriverà la mancanza della gioia di essere un gruppo, che si può, condividere, amare, desiderare, odiare, rimpiangere, ma vivere! Ateneo e Parrocchia unite in un unico progetto Lʼaustero complesso, per motivi di buona convivenza, (solo apparenti), ha accolto allʼinterno delle sue mura la Parrocchia di Santa Maria della Speranza (ora fatta sorgere nellʼincavo di piazza A. Fradeletto, che per anni è stata la “Fossa dei leoni”, la “Marana”.