Pileo De Marini Arcivescovo Di Genova (1400-1429) a Cura Di Dino Puncuh
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ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA Nuova Serie - Vol. XI (LXXXV> - Fmc. I CARTEGGIO DI PILEO DE MARINI ARCIVESCOVO DI GENOVA (1400-1429) A CURA DI DINO PUNCUH GENOVA - MCMLXXI NELLA SEDE DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA VIA ALBARO, 11 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 1 11 D E L L A SOCIE J À LIGURE DI STORIA PATRIA Nuova Serie - Vol. XI (LXXXV) - Fase. I CAR TE G G I O DI PI LEO DE MARINI ARCIVESCOVO DI GENOVA (1400-1429) A C U R A DI DINO PUNCUH GENOVA — MCMLXXI NELLA SEDE DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA VIA ALBARO, Il Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Q uando nel 1955, riordinando I’Archivio Capitolare di San Lorenzo, m isi le m ani sul carteggio dell’arcivescovo Pileo de Marini, non avrei mai sospettato che una così imponente personalità avrebbe talmente condi zionato i m iei interessi di allora, da indurmi ad allargare continuamente la ricerca e, conseguentemente, a posticipare per tanti anni l’edizione allora p ro m e ssa . Distratto da altri impegni o, meglio, intimorito da un personaggio che, man mano che procedevano la trascrizione delle lettere e le indagini archivistiche e bibliografiche, si manifestava sempre più come un prota gonista delle tormentate vicende ecclesiastiche e nazionali del primo Quat trocento, ho rinviato fino ad ora l’incontro diretto con Pileo; e se ancora oggi, per varie ragioni, non ultima la necessità di condurre alcune ver rifiche su manoscritti di biblioteche straniere, licenzio solamente il carteg g io , lim ita n d o allo stre tto necessario le note biografiche, questo non significa a b b a n d o n o d e l cam po. L o stu d io approfondito della vicenda umana, dì Pileo, confusa nelle più ampie vicende dello Scisma d ’Occidente e, successi vamente, della politica viscontea, è soltanto rinviato di qualche tempo, anche per consentire ad altri studiosi la possibilità di segnalare quel mate riale che fosse sfuggito alle mie ricerche. Perchè lo strano è proprio questo; all’abbondanza di lettere dirette all’arcivescovo genovese non corrisponde un adeguato numero di lettere sue; eppure egli doveva scrivere molt.o, ampiamente partecipe del gusto umanistico per il contatto epistolare, cu rioso di tutto ciò che avveniva attorno a lui, pronto a ricambiare le infor mazioni ricevute. M entre ringrazio quindi anticipatamente chi vorrà venirmi in soccorso, non posso tacere, al momento di licenziare questo lavoro, il grande debito di gratitudine che ho contratto nei confronti di molti. In primis un devoto ringraziamento va a S.E. il Card. Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova, che, incaricandomi del riordinamento dell’Archivio Capitolare, mi ha con sentito di pubblicarne i cimelii più preziosi: il Liber privilegiorum Eccle siae Ianuensis nel 1962 ed oggi questo carteggio; a questo ringraziamento, che si colloca nel venticinquesimo della Sua elezione alla cattedra di San Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Siro si unisce un gruppo di amici e di membri della Società che hanno 'voluto essere partecipi dell'iniziativa. E ’ doveroso ricordare in questa sede che senza il generoso contributo della contessa Giuseppina Mazza Coardi di Carpenetto. del march. Cesare Cattaneo Mallone, del march. Gian Ge rolamo Chiavari, del geom. Giorgio F aralasco, dell’avv. Giovanni Forcheri, dei dottori Pier Augusto Gemignani, Giovanni Pesce, Francis Ravano e Luigi Trucchi l'indagine sarebbe stata necessariamente più ristretta. Al trettanto doveroso mi appare ricordare l’aiuto iniziale, ma pur sempre ri levante che mi hanno offerto, nelle lunghe e pazienti ricerche condotte nell Archivio Segreto Vaticano, le dottoresse Maria Teresa Antola (che si è segnalata anche come preziosa collaboratrice della collazione del car teggio) Maria Rosa Chiesa, Graziella Coialbu e Maria Galizia; con loro è stata schedata una grande quantità di materiale documentario ligure che verrà edito nei prossimi anni e che - credo - aggiungerà prestigio alla Società Ligure di Storia Patria ed a coloro che ne hanno consentito la realizzazione. Chi. poi, ha passato lunghi anni negli archivi, ha contratto immensi debiti di gratitudine che difficilmente può esprimere con parole adeguate ai sentimenti che prova per l’aiuto ricevuto. Ricordare in questa sede la cor diale e amichevole disposizione nei miei confronti di Mons. Martino Giusti, Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, e del prof. Giorgio Costamagna, Direttore dell’Archivio di Stato di Genova, è più un piacere che un dovere imposto dalla riconoscenza. Per mezzo di Essi i miei sentimenti si esten dono anche al personale dei due archivi che si è sempre prestato in ma niera veramente encomiabile; e basti dire che nell’archivio genovese ho consultato tutti i cartulari notarili del tempo oggetto dell indagine; che in quello vaticano, sempre per lo stesso periodo, sono stati esaminati, tra l’altro tutti i registri Vaticani, Lateranensi, Avignonesi e delle Suppliche. In questo ringraziamento è incluso il Capitolo di San Lorenzo che, sempre e in ogni occasione, mi ha agevolato nelle mie ricerche. La più viva riconoscenza, infine, al prof. Renato Piattoli che mi ha indirizzato, non solo attraverso i suoi studi giovanili, ma anche con l’esplo razione diretta, negli archivi fiorentini; al prof. Giuseppe Billanovich che, unitamente ai suoi discepoli, mi è stato largo di consigli e di preziosi sugge rimenti; a Germano e Lucia Gualdo che mi hanno facilitato il reperimento di citazioni tratte da testi classici; al fraterno amico prof. Raffaello Volpini, dell’Archivio Segreto Vaticano, che, in questi anni, ha sempre corrisposto, — 6 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 con zelo e dottrina, ad ogni richiesta di informazioni archivistiche e biblio grafiche; al prof. Franco Borlandi, Presidente della Società Ligure di Storia Patria e al Consiglio Direttivo della Società stessa che hanno accolto questo mio lavoro negli A tti. Un ultim o ricordo sia, infine, consentito, quello di un indimenticabile Maestro, alla cui memoria e legata gran parte della mia formazione gio v a n ile : Giorgio Falco, che resta nel mio animo un modello insuperato dì uomo e di studioso. D ino P uncuh Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 INTRODUZIONE I Pileo de Marini, nato attorno al 1 3 7 7 già canonico padovano2 e protonotaro apostolico, venne innalzato alla cattedra arcivescovile geno vese il 30 novem bre 1400 3, alla morte di Giacomo Fieschi4. Seguace, per convinzione, di Urbano V I5, il Fieschi, che aveva tenuto un ruolo di primo piano nell’organizzazione della fuga di Nocera6, aveva ricoperto in seguito non pochi incarichi di fiducia per conto del pontefice romano e della Camera Apostolica 1. La sua morte apriva non pochi problemi a Bonifacio IX, cui non sfuggiva l’importanza strategica di Genova per il dilagare della propa ganda avignonese in Italia; le sue preoccupazioni per la presenza francese 1 A l m o m e n to della sua nomina ad arcivescovo di Genova aveva 23 anni: cfr. il documento di dispensa per l’età in A.S.V., Reg. Lat. 90, c. 155 r. 2 Tale risulta dagli atti capitolari del 1394: F. S. D ondi Dell’O rologio, Serie cronologico-istorica dei canonici di Padova, Padova 1805, p. 120. 3 A .S .V ., R eg. Lat. 96, c. 239 r. 4 Giacomo Fieschi morì il 24 novembre 1400: A.S.G., Notaio Antonio Foglietta, 1400-1402, c. 101 e sgg.; A. F erretto, Lo scisma in Genova negli anni 1404-1409, In Giornale Ligustico, XXI, 1896, p. 114. 5 Cfr. D. PUNCUH, Un soggiorno dell’arcivescovo Giacomo Fieschi in Lunigiana nell’estate 1394, in Giornale storico della Lunigiana, n.s. V II, 1956, p. 97. * C fr. G . C o g o , Delle relazioni tra Urbano VI e la Repubblica di Genova, in Giornale Ligustico, XXII, 1897, p. 446 e sgg.; P. Lisciandrelli, Trattati e negozia zioni politiche della Repubblica di Genova (958-1797), Regesti, in Atti della Società Ligure di Storia Patria (A sii), n.s. I, 1960, nn. 669-70. 7 M . Antonelli, Il Patrimonio nei primi anni dello Scisma, in Archivio della Società Romana di Storia Patria, 61, 1938, p. 173; J. Favier, Les finances pontifi cales à Vepoque du Grand Schisme, Parigi 1965, p. 145; A. E sc h , Bonifaz IX und der Kirchenstaat, Tubinga 1969, p. 31. — 9 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 in Genova e i frequenti appelli all’imperatore e ai principi tedeschi8 mo strano chiaramente come il papa non si facesse troppe illusioni sul mo mentaneo disimpegno francese nei confronti dell’obbedienza avignonese, concretatosi nel decreto di neutralità, emanato dalla corte di Francia il 27 luglio 1398 9. Genova francese appariva agli occhi della curia romana come un gravissimo pericolo per l’equilibrio tra le due obbedienze. Il giovane prelato, che, prima nell’ambiente padovano 10 e poi presso la curia romana, doveva aver allacciato importanti amicizie, da tempo lontano da Genova e, quindi, maggiormente esente dalle pressioni poli tiche che si esercitavano in quella città divisa dalle fazioni, non sgradito al potentissimo cardmale Lodovico Fieschi nel cui ambiente romano gra vitava ", poteva rappresentare una scelta felice. In contrasto, quindi, col Capitolo di San Lorenzo che pretendeva la conferma del suo eletto, l’ar cidiacono Domenico Fieschi l2, Bonifacio procedeva alla nomina di Pileo, pur accordando in seguito al Capitolo reticente l’esenzione dalla giurisdi zione arcivescovile 13. L’ingresso in sede del nuovo pastore (27 novembre 1400)14, apriva la via ad un lungo e duro conflitto giurisdizionale con i canonici di San Lorenzo l5, preoccupati, apparentemente, di difendere antichi privilegi, in realtà urtati dall’immediata azione di Pileo, intesa a riportare ordine nel f A.