Jurassic News

Atari ST520/ST1040: la prova hardware

Commodore Club: Storia dell’

Asymetrix ToolBook

Emulare l’Olivetti P101

Cosenza Il linguaggio Insert Coin 2011 BASIC Il racconto: Lassù sulla montagna... Retrocomputing: prestidigitazione

Retrocomputer Magazine

Anno 7 - Numero 39 - Gennaio 2012 Collophon

I dati editoriali della rivista Jurassic News

Jurassic News Rivista aperiodica di Retrocomputer Jurassic News Coordinatore editoriale: Tullio Nicolussi [Tn] E’ una fanzine dedicata al retro- Redazione: computing nella più ampia accezione del [email protected] termine. Gli articoli trattano in generale dell’informatica a partire dai primi anni Hanno collaborato a questo numero: Besdelsec [Bs] ‘80 e si spingono fino ...all’altro ieri. Lorenzo [L2] La pubblicazione ha carattere Sonicher [Sn] puramente amatoriale e didattico, tutte Salvatore Macomer [Sm] Lorenzo Paolini [Lp] le informazioni sono tratte da materiale Giovanni [jb72] originale dell’epoca o raccolte su Internet. Antonio Tierno Felice Pescatore Normalmente il materiale originale, anche se “giurassico” in termini Diffusione: informatici, non è privo di restrizioni di La rivista viene diffusa in formato utilizzo, pertanto non sempre è possibile PDF via Internet agli utenti registrati sul sito: riportare per intero articoli, foto, schemi, listati, etc…, che non siano esplicitamente www.jurassicnews.com. liberi da diritti.

La registrazione è gratuita e E’ possibile che parti del materiale anonima; si gradisce comunque pubblicato derivi da siti internet che non una registrazione nominativa. sono citati direttamente negli articoli.

Contatti: Questo per la difficoltà di attribuzione del [email protected] materiale alla fonte originale; eventuali segnalazioni e relative notifiche sono Copyright: benvenute. I marchi citati sono di copyrights dei rispettivi proprietari. La redazione e gli autori degli La riproduzione con qualsiasi articoli non si assumono nessuna mezzo di illustrazioni e di articoli responsabilità in merito alla correttezza pubblicati sulla rivista, nonché la loro traduzione, è riservata e delle informazioni riportate o nei non può avvenire senza espressa confronti di eventuali danni derivanti autorizzazione. dall’applicazione di quanto appreso sulla rivista. Jurassic News promuove la libera circolazione delle idee

2 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Sommario

Jurassic News - Il contenuto di questo fascicolo

Editoriale Procrastination 4 Retrocomputing Prestidigitazione 6 Darwin Il linguaggio BASIC (parte 2) 8 Retro riviste 14 The Journal Il racconto

Automatik (15) - Lassù sulla montagna... 16 Biblioteca

Modelli decisionali con Lotus 123 20 Come eravamo I consigli per gli acquisti 22 Retrocode Asymetrix ToolBook 24 Emulazione 28 Emulatore Olivetti P101 Commodore Club

La storia dell’Amiga 34 Prova hardware ATARI ST520/ST1040 56 Mostre ed eventi Insert Coin 2011 - Cosenza 80

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 3 Editoriale

Riflessioni dalla redazione

Procrastination

Gli abbondanti anni di lavoro in azienda mi hanno consentito di raffinare la sottile arte della procrastinazione. Chi più chi meno siamo tutti dei procrastinatori ma per diventare artisti ce ne vuole!

Cos’è la procrastinazione? Potremmo definirla “la capacità di rimandare i compiti” o nell’accezione negativa “l’incapacità di affrontare i problemi”.

Ma la procrastinazione è molto di più: è una vera arte! Ci si arriva dopo anni di impegno e dopo innumerevoli errori. L’entusiasmo e la voglia di dimostrare le proprie capacità sono una spinta al fare che alberga nei giovani “di primo pelo” e che astutamente l’ azienda sfrutta a proprio vantaggio.

Le spinte sociali come lo sposarsi, avere figli, una casa più grande, senza contare le schifezze che la pubblicità ci induce a comprare anche se non ne abbiamo bisogno, ci obbligano, come si dice, “a pedalare”.

Ma quanto ci costa questo rimanere sempre sulla cresta dell’onda? I premi aziendali giustificano le ansie da prestazione, le notti insonni e i mal di testa per essere stati incollati al terminale otto ore senza pause? Una cosa che ho imparato a mie spese è che nelle aziende, pubbliche o private che siano, al soggetto che lavora viene chiesto sempre più impegno, mentre ai mediocri si chiede sempre di meno.

Presto ci si accorge che un problema non affrontato si è risolto da solo, che le urgenze dopo due ore non sono più tali, che il lavoro urgente che ci è stato chiesto di fare non serve più e che il cliente ha cambiato idea...

Imparate a procrastinare, vivrete meglio!

4 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 News

Le notizie dal mondo del retro computing

Anniversario

Era il 1972 (quaranta anni fà) quando Texas Instrument commercializzava la prima calcolatrice elettronica, la TI 2500 Datamath.

Ecco le caratteristiche: • Display a 8 digits, red LED. • 4-funzioni (le quattro operazioni aritmetiche). • Dimensioni: 74 x 138 x 42 mm. • Prezzo: $149.99 (luglio 1972); $119.99 (settembre 1972).

Cosa succede Mostra dedicata alla storia dei videogiochi organizzata dall’associa- zione Verde Binario di Cosenza.

Insert Coin - Retrogaming 2011, 03-31 dicembre 2011 Galleria Nazionale di Cosenza - Palazzo Arnone (Sala Angela Maz- zuca)

Associazione Culturale Verde Binario Presidente: Irene De Franco http://insertcoin.verdebinario.org E-mail: [email protected] Nella sede di Verde Binario è allestito il “Museo Interattivo di Arche- ologia Informatica”, progetto che ha ispirato la nascita dell’associa- zione stessa.

Reportage a cura di Felice Pescatore a pagina 80

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 5 Prestidigitazione Le magie vere o presunte dei sé dicenti esperti di retro informatica

di Tullio Nicolussi

Una cosa che odio sono i sedicen- fatto una magia” per far funzionare ti “maghi” e in generale i giochi di questo o quell’apparecchio elettroni- prestigio. Trovo che la pratica della co, mi da sui nervi! “magia” sia una cretinata galattica e Cosa c’è di magico? Niente! Casomai proprio non riesco a capire chi ci va possiamo parlare di conoscenze, di dietro a bocca aperta, credulone fino intelligenza, di ragionamento, di in- al midollo. Poi, nella lista dei miei tuizione, fors’anche di fortuna... ma indesiderata, a ruota vengono i pre- non certo di magia! stigiatori e l’oroscopo, degna conclu- Il punto è proprio questo: il fatto sione del monumento alla stupidità che alcune (molte) informazioni sono umana. tenute nascoste ad arte (i consulenti Va bene, direte voi, ma che ci azzec- aziendali sono maestri nel fare ciò), ca con il retro computing? al solo scopo di alimentare l’idea che Adesso ve lo spiego. solo quella certa persona sia in grado Fra le pratiche “magiche” trovo odio- di fare quella certa cosa. se in particolar modo, quelle applica- Così, per venire al nostro hobby, non te all’informatica. Sentire che Tizio è mi piace per niente l’idea che ci siano un “mago dell’informatica” e Caio “ha poche persone, addirittura una sola

6 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Retrocomputing

La filosofia del retrocomputing

persona, in grado di mettere le mani ingegnere non aveva più nulla della su quel certo sistema. Lo so che que- macchina in questione, anche se pre- sto è inevitabile parlando dei sistemi sumibilmente è un oggetto che ha as- di calcolo complessi, ma almeno sugli sorbito una frazione non piccola della home è possibile creare una vera base sua vita. di conoscenza condivisa? Eppure c’è tanta gente che la pensa Compito improbo, ma che sarebbe (o non pensa affatto) allo stesso modo necessario portare a termine per la- di questo mio (ahimé mancato) ami- sciare delle solide basi a coloro che ci co. Intendo dire che quando posse- seguiranno. diamo un oggetto e questo è del tutto normale per noi, allora quando “pas- I sistemi home più diffusi e co- sa di moda”, si finisce per non dar- nosciuti non hanno questo pro- gli nessuna importanza, anzi, si tira blema e probabilmente non lo spesso un sospiro di sollievo quando avranno mai. Altri sistemi inve- riusciamo a liberarcene. ce corrono il rischio di venir col- E con la scomparsa dell’oggetto spa- lezionati come oggetti “spenti” riscono gli accessori cui è corredato, e non come dei veri calcolatori intendo la documentazione, i pezzi con tanto di software, documen- di ricambio, le informazioni raccolte tazione e possibilità di conser- con metodo e con grande dispendio di varsi in piena efficienza. tempo ed energie. Tutto finisce fra le cose vecchie da buttare appena pos- Eppure il tempo non è scaduto, in- sibile, ma soprattutto tutto finisce nel tendo dire che per qualsiai sistema classico dimenticatoio. costruito dal 1975 in poi, sono ancora in vita i progettisti o quantomeno co- Ecco allora che abbiamo bisogno dei loro che gli hanno utilizzati e che ma- maghi, magari non noi direttamente, gari da qualche parte hanno i vecchi ma qualcuno che più interessato di manuali e non hanno ancora buttato noi a quella cosa che abbiamo posse- i floppy in discarica. duto. Solo che lui se l’è conservata o Tempo fa, andando alla ricerca di l’ha recuperata e tenta con passione notizie su un calcolatore “professio- a perenne testimonianza di un’epoca nale” dei primi anni ‘80 (il solito Z80 e conseguentemente del progresso con CP/M), conobbi via e-mail il pro- della conoscenza umana. Le prossime gettista in persona. Ebbene, questo generazioni ringrazieranno.

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 7 Il linguaggio BASIC (2)

Di jb72

La prima apparizione del BASIC. I microcomputers

Sono trascorsi pochi anni dalla alla programmazione un gran nu- comparsa del BASIC sui terminali del mero di giovani; presto divenne una DTSS presso il Dartmouth College e sorta di profeta del BASIC e cofonda- Bob Albrecht, allora dipendente della tore di una improbabile “associazio- Control Data, utilizza il linguaggio in ne per l’abolizione dell’insegnamento una sorta di show itinerante in molte del Fortran”. scuole superiori degli Stati Uniti per Ancora qualche anno e ritroveremo promuovere presso i giovani l’inte- lo stesso Albrecht a San Francisco, resse per l’informatica e stimolarne dismessi i panni del composto tec- l’iscrizione ai corsi. La possibilità nico informatico a favore di un più di operare interattivamente con le moderno look hippy tanto di moda telescriventi collegate al CD-160A, a quel tempo soprattutto sulle coste che gli è stato messo a disposizione, della . La sua attività di- e l’implementazione, da parte sua, dattica continua in modo molto più di un generatore di numeri casuali informale presso l’alternativa Mid- erano sicuramente un forte elemen- peninsula free University e con un to di stimolo per i ragazzi. Lo spirito Dec Pdp-8 (per cui era già stato im- esuberante e le non indifferenti doti plementato un BASIC) trasportato didattiche di Albrecht convertirono tramite un furgoncino. Fonda una

8 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Darwin

Niente nasce dal nulla, tutto si evolve

casa editrice di libri di informatica Proprio attraverso la rivista Pcc e (Dymax) e insieme ad un gruppo di su un invito di Bob Albrecht rivolto appassionati alternativi e visiona- a Dennis Allison della Stanford Uni- ri hippy pubblica una piccola rivi- versity, vennero proposte le linee per sta: “People’s Computer Company” un “progetto aperto” su cui program- (Pcc). mare un interprete BASIC abbastan- Siamo all’inizio degli anni Settan- za piccolo da lasciare spazio anche ta, la Pcc diventa un’organizzazione per poter inserire dei programmi. “no profit” con una sede in un centro Dopo qualche settimana comparve- commerciale dove venivano tenuti ro le proposte per un BASIC di soli 2 corsi di informatica e si poteva uti- kb da parte di Dick Whipple e John lizzare pubblicamente il PDP-8 ed Arnold; nei mesi successivi ci furo- un altro computer della Hewlett- no numerosi interventi per debug e Packard. La rivista ospita rubriche miglioramento del codice. Fioriro- relative all’hardware, agli acquisti no subito programmi e varianti al di pezzi, alla programmazione e so- linguaggio, tanto che la rivista do- prattutto i “listati in BASIC” che ac- vette abbinare un apposito allega- compagneranno il successo di molte to chiamato “Tiny Basic Journal”. iniziative simili nei decenni successi- Successivamente a questi eventi Jim vi. Lo scopo della testata di “portare Warren venne incaricato di dirigere il computer tra la gente” era quasi una rivista completamente nuova e raggiunto e l’ambiente in cui si muo- dedicata al software, il “Dr.Dobbs veva Albrecht era lo stesso, seppure Journal” che si sarebbe occupata di parallelo, dell’ Homebrew Computer BASIC, software gratis… e/o molto Club in cui ha origine la storia del economico! . Nell’atmosfera vivace e piena di Tom Pittman apparteneva dalla aspettative ideologiche del “compu- prim’ora alle file dell’ Homebrew ter per tutti” erano comparsi i pri- Computer Club, aveva realizzato un mi piccolissimi esemplari basati sui suo piccolo computer basato sul chip microprocessori da poco inventati 4004 di cui aveva scritto un assem- e immessi nel mercato. Nel 1975 in- bler per la stessa Intel. Ispirato da- furia l’Altair 8800, basato sul chip gli eventi della Pcc e guidato dal suo 8080 di Intel e con “ben” 4 k di RAM. spirito perfezionista all’esasperazio-

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 9 ne decise di ottimizzare ed espande- delle diverse implementazioni. Siamo re con un set completo di istruzioni negli anni successivi al 1975 e l’azione il BASIC apparso sulle pagine della voleva essere anche dimostrativa, il rivista, ne scrisse anche versioni per lancio del suo “free software” (assolu- altri microprocessori come il 6800 tamente economico) avveniva infatti, di Motorola e decise di promuover- subito dopo le questioni sollevate dal- ne la diffusione vendendo le copie a 5 la famosa “lettera aperta alla pirate- dollari. La sua creatura si chiamava ria” di Bill Gates. ufficialmente “Tiny BASIC” (dalle esi- Le vicende di questo famoso caso in- gue dimensioni del codice) e riscosse fatti, riguardano proprio il contesto notevole successo anche per la qualità culturale dell’ Homebrew ed il BASIC in particolare. Proprio il computer della Mits, l’Altair, era stato indi- viduato da Bill Gates e Paul Allen (insieme con Monte Davidoff) per scrivere un interprete Basic ancor prima di avere il computer fisica- mente a disposizione. I due lavora- rono con grande ingegno e abilità solo sugli schemi elettrici pubblica- ti dalla rivista Popular Electronics e realizzando un emulatore su un Dec Pdp-10.

I due amici, con grande acume imprenditoriale (e una parte, sep- pur minima, di rischio) anziché di- stribuire il codice o venderlo auto- nomamente, riuscirono a piazzarlo direttamente alla Mits che lo mise in catalogo e che, in quel momento,

Fig.1 – MITS Altair 8800 il primo microcomputer prodotto “industrialmente” che ha entusiasmato una generazione di appassionati.

10 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Darwin

Niente nasce dal nulla, tutto si evolve

non aveva tempo e mezzi per riusci- ritenersi di pubblico dominio e quel re a sviluppare qualcosa in proprio. programma, in particolare, era stato Questo atteggiamento fu ricusato di scritto furtivamente su un grosso si- “ingordigia” e andava proprio contro stema di proprietà statale). l’etica degli hackers che si era diffusa Altair BASIC è stato, a tutti gli ef- nella costa californiana. Dopo aver fetti e prima del Tiny BASIC, il pri- assistito ad una dimostrazione itine- mo interprete di tale linguaggio per rante della Mits e aver appreso della microcomputers. L’importanza di reale esistenza dell’Altair BASIC (di questo programma non risiede solo cui molti possessori di Altair dubi- sulla querelle che contribuì ad ani- tavano), qualcuno riuscì a impadro- mare, ma soprattutto sul fatto che nirsi del software ed il nastro venne esso costituisce anche la prima forma copiato e largamente diffuso tra i di- del Micro-Soft BASIC. Su questo pro- versi club (giustificando gramma, e la larghissima diffusione ingenuamente la cosa, tra l’altro, so- che raggiunse, l’industria di Seat- stenendo che tutto il software doveva tle fondò l’inizio della sua gloria nel

Fig.2 – Un nastro perforato di MITS con il BASIC 1.1 (Febbraio 1976) per Altair 8800, fonte della contesa tra hackers e Bill Gates.

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 11 mondo dell’informatica. Abbiamo visto perciò il tortuoso percorso che ha portato il linguaggio ideato da Kemeny e Kurtz passare dai terminali del DTSS dell’Univerità Dartmouth ai piccolissimi computers con microprocessore.

(...continua...)

Nota della redazione: L’immagine di apertura dell’articolo (li- stato BASIC su Sinclair ZX-80) è stata presa dal sito www.old-computers.com: [http://www.old-computers.com/mu- seum/software/sinclair_zx80_ss1.jpg]

12 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Darwin

Niente nasce dal nulla, tutto si evolve

Fig.3 – Manuali del’ Altairl BASIC per il 4K (ver.3.2 Aprile 1976 a sinistra) e per 8K (ver.4 Febbraio 1977 a destra). Il software, di listino costava $350 e $500 rispettivament,e se acquistato separatamente, oppure $60 e $75 se insieme all’hardwa- re. Interessante dimostrazione del valore aleatorio del software rispetto all’hardware.

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 13 The Computer Journal

Di Sonicher

The Computer Journal è una rivista Scheda nata come bollettino amatoriale che si è piano piano guadagnata i galloni Titolo: di pubblicazione ufficiale con tanto di The Computer Journal ISSN registrato. Per chi non lo sapesse il numero ISSN Sottotitolo: (International Standard Serial Num- Hands on hardware and sof- ber) individua in maniera univoca nel tware mondo una pubblicazione periodica ed equivale ad un crisma di ufficialità Editore: Art Carlson nel mondo bibliografico. Nel caso specifico possedere un ISSN Lingua: Inglese è quanto mai opportuno per una ri- vista che ha una testata inevitabil- Prezzo: LIT 6.000 mente molto comune. Infatti esistono Pagine: 45 altre pubblicazioni che si chiamano Primo numero: 1983 allo stesso modo (provate per crede- re). Se poi non bastasse, l’acronimo Numero in rassegna: TCJ è usato anche da testate che nul- N. 1 Settembre 1983 la hanno a che fare con il computer, ad esempio dalla rivista The Comics Journal...

14 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Retro riviste

L’editoria periodica di tanti anni fa

Il primo numero di TCJ esce nel set- dem. tembre 1983 con il titolo “The Com- Il listato, che occupa una intera pa- puter Hacker” che sarà sostituito già gina fra BASIC e Assembler, da l’idea nel numero successivo dal titolo defi- della cura e della professionalità del- nitivo: “The Computer Journal”. le persone che comunicano su questa L’ambiente di riferimento è quello fanzine. dell’hacking americano (la rivista Magari averla avuta a disposizione viene prodotta in California) e i pro- nel 1983 quando anch’io muovevo i dotti sono i computer personali, visti secondi passi (non proprio i primi, però in una ottica più professionale dai!) con i sistemi home di leggenda- rispetto ad esempio alle riviste facili ria memoria! dal taglio ludico. Quando Internet diventa una real- L’impaginazione è spartana al tà, anche tcj è presente con un suo massimo: un foglio A4 senza nessun sito: colore e inizialmente senza nessuna http://www.psyber.com/tcj grafica. Si tratta di una produzione Purtroppo non più attivo. “home made”, stampata probabil- L’autore/ideatore della testata ha mente con mezzi di fortuna e venduta avuto la brillante idea di rendere t in abbonamento a circa due dollari. disponibile via rete alcuni articoli di Nell’evoluzione poi diventa una ri- sample, lo trovate qui: vista più “standard”, anche se rima- http://www.hytherion.com/tcj/ ne diffusa su abbonamento al costo e cercando un po’ si trova anche di finale (1998) di quattro dollari per meglio :-) 50 pagine molto ben sfruttate. La pubblicità è praticamente as- Conclusioni. sente mentre i contenuti bisogna Apparentemente l’iniziativa è anco- dire che valgono tutto il prezzo della ra aperta ma certo la distanza fra il rivista. Già dal primo numero tro- rilascio del numero 81 (1998) e l’an- viamo disquisizioni e suggerimenti nunciato numero 82 (che deve anco- sulla configurazione del CP/M, sullo ra uscire) lasciano poche speranze in sfruttamento dell’interfaccia seriale un prosieguo dell’iniziativa. RS232 per finire con un programma per trasferire file binari fra Apple II attraverso una linea telefonica e mo-

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 15 Automatik (15) Lassù sulla montagna...

Di Lorenzo Paolini

Dove si racconta di una incredibile nico elettronico, come avevo concor- giornata da tregenda.. dato, potevo definirmi al massimo un bravo elettricista e i miei compiti non Fra i vari episodi curiosi che ac- differivano troppo da quelli del mio caddero nel periodo che passai alle collega tuttofare Daniele. dipendenze della premiata ditta Au- tomatik snc di proprietà di Romano, Una mattina all’inizio dell’inverno alcuni sono davvero curiosi. Romano ci mandò a portare un flipper Il lavoro era molto vario, questo non meccanico in un rifugio di montagna mi dispiaceva perché il tempo correva che apriva per la stagione invernale. veloce e ogni giorno c’era occasione In tale luogo non c’era verso di met- per imparare o anche per stufarsi o tere apparecchi più moderni per via per rimpiangere di aver fatto l’insano dell’alimentazione elettrica “di for- Fpasso di essersi messo alle dipen- tuna” che veniva digerita solo dalle denze di una azienda che ad essere apparecchiature senza elettronica e buoni definirei “poco prestigiosa”. Non molto tolleranti in termini di stabilità si stava male, questo no, ma le mie di alimentazione. Il flipper meccanico aspettative erano state troppo alte era quindi ideale. Che ci facesse un accettando l’incarico, mentre poi la flipper nel bar di arrivo della seggio- realtà si rivelò alquanto bassa come via a più di duemila metri di altitudine, profilo professionale. Invece che tec- solo Iddio lo immagina...

16 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Il racconto

i computer nella letteratura

Romano teneva qualche flipper di bito con Daniele che non avrei portato vecchia fattura proprio per queste oc- a spalle un flipper meccanico su per casioni e ci si dedicava con passione un sentiero di montagna affondando per qualche giorno a metterlo a po- mezzo metro nella neve. Che non lo sto, pulirlo, provarlo. Secondo lui non sognasse neppure! Ma lui tranquillo ne eravamo capaci: -“Generazione mi assicurò che lo avremmo caricato elettronica” ci chiamava con malcela- in seggiovia, quindi nessuna fatica. to disprezzo e altrettanto mal celato L’andamento atmosferico ci preoc- complesso di inferiorità. cupò sempre di più: mano a mano La Automatik aveva di questi clien- che salivamo di quota allontanando- ti “estremi”, dal momento che nes- ci dalla città l’intensità della nevicata sun altro noleggiatore sano di mente aumentava. Azzardai che forse sa- avrebbe accettato di sobbarcarsi una rebbe stato meglio attendere miglio- simile gestione. Invece Romano ci re giornata, ma Daniele non ne volle teneva con una cura particolare e lo sapere perché temeva le rampogne potevo anche capire visto gli incassi del capo se fossimo ripiegati di fron- che facevano queste installazioni sta- te a “due fiocchi di neve”... In effetti gionali e il margine che ne ricavava. nemmeno io avevo voglia di trovarmi Si tenga presente inoltre che la logi- di fronte un Romano incazzato e de- stica della situazione in pratica con- ciso a farci pagare la defaians con un sentiva una gestione “in nero” degli piano di lavoro giornaliero a dir poco incassi, che nessun finanziere avreb- “intenso”. be immaginato di andare a ficcare il Solo che non erano solo due i fioc- naso a duemila metri di altitudine in chi di neve! Già nella valle la neve una baita. Il bello è che tali posti in- cominciava a creare problemi di cir- cassavano come nessun altro! Certo colazione e il nostro Bedford, peraltro è che a noi umili “lavoratori della vi- robusto, con la sua trazione posterio- gna” tali performance costavano su- re cominciava a pattinare sull’asfalto dore e sangue. viscido. Dunque partimmo che cominciava Giocoforza fu mondare le catene e un lieve nevischio in quella atmosfe- arrivare quindi alla stazione della seg- ra plumbea tipica dell’annuncio della giovia appena in tempo per fermare neve. Si doveva andare abbastanza il manovratore che stava chiudendo lontano in cima ad una valle e da lì tra- tutto, come era pratica di sicurezza, sportare il flipper fino al rifugio. Avevo dato il cattivo tempo. capito che non ci si arrivava in mac- Daniele riuscì a convincerlo e acco- china e mi chiedevo come avremmo modammo il Flipper sul doppio seg- trasportato l’apparecchio. Chiarii su- giolino della funivia, dal momento

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 17 che non esisteva un aggancio “mer- giovia, ma complice la bufera (oddio ce”. Ovviamente noi salimmo sul seg- non era proprio una bufera vera e pro- giolino precedente: dovevamo scen- pria ma un discreto turbinio di neve dere di corsa e far fermare il cavo per c’era eccome) pareva lontano chilo- sganciare l’apparecchio. Inutile dire metri. che l’unico telone impermeabile cui E chilometri si rivelarono essere disponevamo fu usato per il flipper e quelli di quel breve tragitto con noi non per noi umani. Da parte mia ave- che scivolavamo ad ogni passo, la vo una giacca a vento con cappuccio, neve dentro le scarpe che ovviamente una di quelle “tecniche” che mi era non avevamo galoscee e ghette adat- costata un patrimonio e che usavo in- te alla bisogna e il vento che ci face- differentemente per venire al lavoro, va ondeggiare. Appena riuscivamo a andare in montagna e frequentare la guadagnare un metro in direzione del- facoltà (insomma non disponevo di un la baita, subito dovevamo poggiare a guardaroba particolarmente fornito). terra il flipper e affondarne le gambe Daniele dal canto suo stava ancora nella neve, mentre il vento cercava di peggio se possibile: la sua giacchina riportarci da dove eravamo venuti. a vento era corta e anche strappata Comunque arrivammo e dopo i bron- su una manica, oltre che essere di un tolii del gestore che ci obbligò a spol- colore che un tempo fu un bel blu elet- verare dalla neve l’apparecchio prima trico (probabilmente). di entrare, riuscimmo a piazzare la L’unico abbigliamento che gli invidia- macchina e a provarla per qualche mi- vo era un berretto di lana che trasse nuto. Poi non fu più possibile perché dal cassettino portaoggetti del Bed- la tensione elettrica cominciò a dare ford. Chissà da quanti anni c’era e mi segni di interruzione e si spense del parve lo stesso cencio che si usava tutto. talvolta per pulire l’appannamento in- Saranno state le tre del pomeriggio terno del parabrezza... ma fuori era già buio pesto, ce ne ren- A parte il fatto che arrivammo su co- demmo conto quando la luce andò via perti di neve e ghiacciati fino al midollo del tutto. (nessuno dei due aveva dei guanti e Non rimase che chiudere tutto alla pantaloni impermeabili), il viaggio non luce di una lampada a gas, sperare ebbe scossoni e riuscimmo, battendo che non ci fossero intoppi (ci furono le mani per scaldarle a sciogliere i nodi invece, ma venne su Daniele da solo e riportare a terra l’apparecchio. a metterlo a posto), e studiare la ma- Il rifugio era a non più di venti metri niera di rientrare a valle. dal punto dove si era fermata la seg- Dopo aver valutato di scendere con

18 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Il racconto

i computer nella letteratura

gli sci, che non sarebbe stato impos- non peggiori delle mie ma al solito al- sibile, per quanto disagevole, ed aver legro e con la sua classica fase con- ricevuto la proibizione dal proprietario solatoria: -“poteva andare peggio”. Lo del rifugio che ci disse che lui sareb- disse mentre con gli scarponi in mano be finito in galera se ci fossimo fatti li svuotava della neve che vi era pe- male sulla pista e risultasse che lui ci netrata. aveva prestato gli attrezzi da discesa, -“Non siamo ancora a casa” precisai riuscimmo a rientrare a valle grazie al con una punta di cattiveria. gentile passaggio che ci concesse uno Con tutte le cautele del caso riuscim- degli addetti alla pista sul gatto delle mo a rientrare in città, ovviamente nevi. Ma dovemmo accettare che lui si erano le otto passate e poi io mi feci fermasse per battere qualche pezzo di altri venti chilometri accodato ad una pista durante la discesa, con relativo colonna di macchine che seguiva uno allungamento dell’esperienza davvero spartineve per arrivare a casa. In quel non auspicata. viaggio a passo d’uomo, con i fiocchi Il viaggio mi parve interminabile e in di neve che danzavano di là dei ve- effetti non è che un gatto delle nevi sia tri dell’automobile, riflettevo fra me e un mezzo particolarmente veloce... me sulla mia condizione lavorativa Arrivammo infine dopo un’ora buona cercando di convincermi che c’erano di viaggio, pigiati dietro il sedile del persone che stavano peggio. Sarà an- manovratore con un freddo infernale che stato vero, ma non riuscì proprio a e un rumore che ci impediva di scam- consolarmene! biarci qualsiasi parola. Inoltre il mezzo cingolato cambiava direzione brusca- La storia continua... mente e per fortuna che imparammo presto che appena prima di questi re- pentini cambiamenti di rotta c’era una variazione di giri del motore. In un paio di occasioni il mezzo si mise perfino a scivolare a valle. E’ normale ci gridò il manovratore, però era abbastanza impressionante. Non so Daniele ma quando io giun- si a valle e mi chiusi dietro la portiera del Bedford, giurai che non si poteva lavorare in queste condizioni, non era umano! Daniele era in condizioni simili se

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 19 Previsione simulazione e pianificazione con LOTUS 123

Di Sonicher

L’avvento nell’informatica dei fogli Scheda di calcolo, credo possa essere annove- Titolo: Previsione simulazione e rato fra le cose da ricordare come “la pianificazione con Lotus 1-2-3 rivoluzione nella rivoluzione”. Dall’intuizione di Dan Briklin re- Sottotitolo: metodologie e alizzata con il programma Visicalc modelli (prima implementazione su un Apple Autore: Alberto Nosotii II nel 1979, vedi Jurassic News n. 9), Editore: Gruppo editoriale Jack- ogni software house attiva nel setto- son re office, si è prodigata per offrire la propria soluzione. Anno: 1987 Non ha fatto eccezione la Lotus che è Lingua: Italiano approdata al prodotto 1-2-3 dopo gli Pagine: 180 approcci preliminari, in grado di con- frontarsi con le soluzioni “storiche” Prezzo: 60.000 Lire come appunto le implementazioni di ISBN: 88-7056-691-9 Visicalc ma anche di altri concorren- ti.

20 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Biblioteca

I volumi che raccontano la storia dell’informatica

Cosa abbia di diverso Lotus 1-2-3 come spunto per costruire i propri. rispetto ai concorrenti non è tema La fruizione del volume è favorita di questa monografia che si presen- dalla presenza dell’allegato: un flop- ta come una sorta di prontuario per py disk da 5,25” per PC, che contiene coloro che abbisognano di modelli gli esempi descritti nella monogra- di elaborazione che vanno ben oltre fia. alla semplice somma delle celle o al L’organizzazione del volume è mol- calcolo della percentuale di sconto. to “anglosassone”, possiamo dire, L’autore, Alberto Nosotti, ripren- cioè una stesura di argomenti prag- dendo analoga pubblicazione statu- matica e con stile tipicamente edu- nitense, presenta una serie di modelli cational tipico delle pubblicazioni che si collocano nelle aree già presen- tecniche dei nostri amici statuniten- tate nel titolo e cioè: la simulazione, si. Uno stile che, contrariamente a la previsione e la pianificazione. quello colloquiale tipico degli euro- Come si vede e come si può appro- pei, si concentra sul percorso forma- fondire esaminando la “lista del- tivo passo-passo piuttosto che sulla la spesa”, cioè i modelli proposti, si filosofia di fondo del prodotto. tratta di argomenti squisitamente I capitoli sono: calcolare, controlla- “business”. re, simulare e pianificare ed ognuno In qualche modo possiamo dire che di essi contiene più modelli che pos- il foglio di calcolo passa dall’essere sono essere classificati nel rispettivo una semplice matrice di celle più o macro-argomento. meno correlata da formule, a vero e Il volume non è nemmeno troppo proprio ambiente operativo che con- voluminoso (200 pagine scarse) e sente la simulazione degli scenari di la presenza abbondante di screen e business anche in casi di media com- stampe lo rendono non particolar- plessità. mente pesante da affrontare. Per inquadrare in maniera corretta il valore della pubblicazione, è utile Conclusione. ricordare che nel 1987 non erano an- Poche le cognizioni e i particolari cora consolidate le funzionalità che di informatica e matematica richie- ora ci appaiono indispensabili e ba- ste all’utente, mentre ovviamente il silari, relativamente ai programmi campo finanziario e del controllo di office-like. gestione e dell’organizzazione azien- Al lettore (o meglio sarebbe parlare dale devono essere ben dominati da di “utilizzatore”) la pubblicazione of- chi vuole ricavare per se e per la pro- fre una visione standard delle solu- pria azienda dei validi strumenti di zioni e dovrebbe essere adottata non lavoro. tanto come copia del modello ma

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 21 I consigli per gli acquisti

di Sonicher

Quando i personal computer aveva- zare sulla propria scrivania macchi- no ormai convinto scienziati e teena- ne della potenza di calcolo impensa- gers, nel 1984, rimaneva ancora uno bile solo pochi anni prima. zoccolo duro della società da convin- Il problema di una persona “norma- cere: i business man. le” era uno in particolare: “Ma quale Non è che le frange più progressiste computer scegliere?”. ed illumiate di queste categorie non La domanda è tutt’altro che retori- avessero capito da tempo i vantaggi ca se è vero come è vero che nella pri- nell’utilizzo della tecnologia informa- mavera del 1984 si contavano negli tica nel loro lavoro. Grafici, architet- States più di 700 modelli di personal Qti, ingegneri in prima linea avevano computer. accolto la disponibilità di macchine Questa ricchezza di offerta implica di caocolo personali, perquanto co- l’indecisione e così prolificano sulle stose, come una vera manna dal cie- riviste del settore i famosi “consigli lo! per gli acquisti”. Intendiamo non la D’altra parte i media non facevano pubblicità palese o mascherata, ma che elogiare la libertà e il vantaggio proprio articoli che affrontano il strategico derivante dal poter utiliz- tema della scelta e cercano di guida-

22 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Come eravamo

La macchina del tempo

re l’acquirente con consigli pratici. Di solito il primo consiglio che dan- Uno di questi “advisor” lo abbiamo no i consulenti e venditori sulla scelta trovato sulla rivista “The Rotarian” di un sistema di calcolo è sempre sta- che nel fascicolo del maggio 1984 de- to “Per cosa Le serve?”. The Rotarian cide di metterci una parola sull’argo- invece punta in una altra direzione e mento. invita l’acquirente a leggere e istruir- Come dice il titolo della rivista, The si il più possibile sull’argomento. Chi Rotarian non è una rivista specializ- compra deve sapere cosa significa zata in informatica, ma l’organo di- RAM e a cosa serve. Questo è un po’ vulgativo periodico del Rotary Club in linea con la filosofia del movimento, International. E’ quindi una rivista che punta alla crescita culturale della che possiamo definire di progresso e società. cultura generale. Un’altro consiglio pratico riguarda il Quali sono i consigli che l’autore- budget: mai puntare sul risparmio a dell’articolo “Getting Personal with tutti i costi, ma prevedere un 50% in Computers” suggerisce di considerare più di quanto costa il modello base. prima del fatidico acquisto? Mai trascurare la stampante e consi- Prima di tutto viene fatta una ma- derare anche le possibilità di espan- cro classificazione: computer home da sione della macchina, a protezione fu- attaccare al TV e computer all-in-one tura dell’investimento. che utilizzano in esclusiva un monitor 8 o 16 bit? Qui il discorso si fa più come unità di visualizzazione. sfumato e l’articolista non si sbilan- La divisione è grossolana ma effica- cia più di tanto, segno che i tempi non cie. Lo stesso autore dell’articolo in- sono maturi per la scelta decisa verso forma che nella realtà ci sono macchi- le CPU più evolute. ne che si posizionano a metà strada, L’articolo alla fine elenca le società quantomeno perché il monitor, se non sulle quali puntare. Esse sono, in rigo- è necessario, è comunque disponibile roso ordine alfabetico: quale upgrade. Apple, Commodore, Data General, Qui stiamo parlando di un sistema Digital, Eagle, Fujitsu, HP, IBM, Kay- “business” quindi ad esempio Sinclair pro, Radio Shack e Xerox. non viene nemmeno menzionato, men- Cose note, come si vede, con qualche tre entra Commodore, Apple, Tandy, sorpresa (Kypro, Eagle, Fujitsu) non etc... troppo conosciuti da noi.

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 23 Asymetrix Toolbook

di Salvatore Macomer

Quando la Microsoft rilasciò Win- tato una ditta, certa Asymetrix con dows 3.0 (la prima release decente buone idee in proposito, anzi con una del suo ambiente a finestre), era ben sola idea: realizzare un ambiente au- conscia del fatto che la creazioni di thoring per la creazione di applica- programmi in questo ambiente era zioni Windows di tipo multimediale. molto impegnativa. Il concorrente Mac aveva qualcosa Nel 1990 non erano disponibili am- del genere: Hypercard. Hypercard bienti di sviluppo grafici e ci si doveva era (era, visto che la Apple ha deciso arrangiare (e scontrare) con il mitico di non supportarlo nel nuovo sistema Windows SDK, che però era solo una operativo), un “qualchecosa” (non so Qcollezione di librerie per il C, qualche nemmeno io come definirlo propria- tool di “poca spesa” per creare icone mente), che permetteva all’utilizzato- ad esempio, etc... . Niente a che fare re del Mac una sorta di archiviazio- con il Visual Studio dei nostri giorni, ne interattiva di informazioni. Alla ma nemmeno come il Delphi della base dell’idea Apple ci stà la “scheda Borland, prima maniera. hypercard” e i programmi altro non Paul Allen, co-founder di Microsoft, sono che “stack di schede”, cioè delle ora alla guida della stessa, aveva fiu- schede impilate che possono essere

24 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Retro Code

Appunti di retro-programmazione

consultate e possono alla bisogna in- quantomeno utilizzi le modeste (ma teragire con l’utente e fra di loro. all’epoca modernissime, capacità gra- Da quanto si racconta, partendo da fico/musicali dell’ambiente Windows. questa idea, la Asimetrix costruì il suo Microsoft accolse con molta speran- ambiente authoring e lo chiamò Tool- za la disponibilità di questa maniera book. semplificata di realizzare applicazio- Nel nome il significato, nel senso che ni, tanto che si mise ad un certo punto Toolbook cerca di portare sul PC il pa- a distribuirne il run-time, così da faci- radigma del classico libro cartaceo. litarne l’utilizzo all’utente finale. Una applicazione in Toolbook è un li- Per essere onesti e per la mia espe- bro, o anche più di uno, formato dalla rienza diretta con l’ambiente (si parla copertina, da capitoli, pagine e all’in- di venti anni orsono) ricordo che per terno delle pagine vari oggetti inte- realizzare qualcosa di carino, l’impe- rattivi o meno: box di testo, immagini, gno richiesto era abbastanza sostenu- bottoni da cliccare, etc... to. La più semplice applicazione Toolbo- Come si sa le applicazioni realizza- ok è quindi la riproduzione a video di te con uno stesso tool si assomigliano quello che sarebbe un libro cartaceo di abbastanza una con l’altra; un occhio pari fattura, se si esclude la diversa fi- un po’ allenato riesce subito a capire sicità del supporto. Non si pensi comunque ad un mo- derno e-book, niente di tutto questo. Il paradigma del libro serve all’ambien- te soprattutto per approcciarsi in ma- niera dolce all’autore dell’applicazio- ne, al quale comunque come vedremo è richiesta una certa abilità, e soprat- tutto all’utente finale. L’utente dell’applicazione, nella più semplice realizzazione, avrà solamen- te delle pagine da sfogliare con dei bottoni avanti/indietro. Pagine che, si spera, non saranno dei meri testi, ma qualcosa di più significativo che

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 25 se quello che ha difronte è stato fatto degli oggetti supponiamo di aver re- con Java, con Delphi o con .Net. Così alizzato un book con una pagina con- è anche per i progetti in Toolbook, al- tenente una immagine, un bottone e meno nelle prime release. un campo di editing per inserire un Per lavorare con Toolbook bisogna testo. prendere confidenza con due cose es- Guardando la parte sinistra della senziali: la gerarchia degli oggetti, figura sopra riportata, ci troviamo che determina anche il percorso dei nella situazione descritta. La parte messaggi provenienti dall’ambiente “statica” del lavoro è fatta. Ora man- o stimolati da altri oggetti dello stes- cherebbe, ma non è indispensabile, so libro, e la tecnica di programma- realizzare del codice da associare zione basata su OpenScript. Open- agli oggetti e che si occupi di proces- Script è il linguaggio di Toolbook che sare opportunamente i messaggi che si basa su una sintassi english-like e interessano l’applicazione. sul paradigma della programmazio- Sappiamo che l’ambiente Windows ne event-driven. funziona in base al ciclo dei messaggi Per quanto riguarda la gerarchia che processa tutte le informazioni che

26 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Retro Code

Appunti di retro-programmazione

l’ambiente comunica all’applicazione. to handle buttonup Se nella situazione descritta arriva un clear text of field “testo1” end messaggio al nostro book, ad esempio un tick da un timer, il messaggio stes- Il significato spero sia banale: sem- so “attraversa” l’intera gerarchia de- plicemente il testo eventualmente pre- gli oggetti, quindi ad esempio il botto- sente nel campo “testo1”, oggetto della ne, l’eventuale gruppo di oggetti (che pagina, viene cancellato. a sua volta è un oggetto), la pagina, il backgroud della pagina, il libro, il co- Gli script cominciano tutti con la sidetto “System Book”, che in pratica è frase “to handle” seguito dal tipo di il run-time, infine le DLL di Windows messaggio. Quando il bottone viene e il System stesso. cliccato dall’utente, allora si genera Se nessuno di questi oggetti è pre- questo messaggio “buttoup” (sareb- disposto a processare il messaggio be il rilascio del bottone, ad essere trasportato, il messaggio si perde, al- pignoli), che seguirebbe il percorso trimenti si ferma al primo script che gerarchico che abbiamo detto prima, è stato predisposto per servire l’infor- ma in questo caso lo stesso bottone lo mazione. processa e comanda una azione. Va Quindi al programmatore è lasciato da se che anche l’azione viene incap- il compito di dotare ogni livello del- sulata in un massaggio e il sistema va la gerarchia con gli opportuni script alla ricerca di un oggetto che si chia- senza preoccuparsi di dove i messaggi mo in quel particolare modo. Lo trova nascano o dove finiranno se indirizza- nello stesso gruppo di oggetti, oppure ti all’ambiente Windows stesso. nella pagina, oppure nel libro o nel Capito il meccanismo di funziona- background.... Insomma qualcuno lo mento veniamo a parlare del linguag- processerà! gio OpenScript. Come si diceva con esso si scrivono delle routine che ri- Beh, ci fermiamo. Abbiamo incontra- spondano ad eventi che l’oggetto deve to una modalità di programmazione processare. di Windows che sarà poi copiata o presa come spunto per una pletora di Ecco un esempio di script che inseria- linguaggi, Visual Basic in primis. mo nello spazio del bottone presente nella nostra pagina:

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 27 Emulatore Olivetti P101

di Lorenzo2

Incuriosito dalla presentazione del punto di vista strutturale, era logico computer P101 di Olivetti (JN n. 36) aspettarsi più di un progetto di emu- fatta dall’amico Salvatore, sono an- lazione. dato alla ricerca di programmi di A dispetto del fatto che tutto som- emulazione per questo che molti ri- mato il P101 è una macchina sempli- tengono il primo computer personale ce, esiste un solo emulatore, scritto disponibile al mondo. dall’italiano Claudio Larini.

Il sistema è stato progettato e reso Claudio ci ha gentilmente dato il Idisponibile nel 1965 (è la data uffi- permesso di utilizzare le informazio- ciale che si trova sul sito dedicato ni disponibili sul suo sito. all’ideatore, l’ing. Pier Giorgio Pe- rorro). Si tratta dell’evoluzione della Dalla pagina dedicata del suo sito calcolatrice da tavolo con l’aggiunta http://web.tiscali.it/claudiolarini/ della programmabilità. Per maggio- emul2.htm abbiamo scaricato lo zip ri informazioni sul sistema seguire la che contiene il progetto, completo di biografia. esempi ed utility. E’ disponibile anche il manuale inglese della macchina e Essendo una macchina semplice dal una quick guide, sempre in inglese.

28 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Emulazione

Lo Zen e l’arte della simulazione

Quest’ultima contiene una ottima dei programmi in codice sorgente descrizione delle funzionalità e due QuickPascal); SCHEDE (contiene programmi di esempio già presenta- l’immagine di 36 schede contenenti ti peraltro dall’articolo di Salvatore altrettanti programmi); SCHERMI che abbiamo menzionato prima. (grafica di supporto per il program- ma). L’emulatore viene fornito in forma- La presenza di un traduttore che to zip e l’installazione consiste nella data in input una scheda ne restitui- semplice copia del contenuto in un sce la traduzione in formato Quick- punto del scelto a piacere Basic è una aggiunta rispetto al rispettando la struttura delle direc- funzionamento dell’emulatore che tory presenti. denota la passione (e il tempo) che Oltre all’eseguibile l’emulatore pre- l’autore ha voluto dedicare al pro- vede la presenza di tre directory: getto per ottenere un risultato il più COMPIL (contiene la traduzione possibile fedele all’originale.

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 29 L’emulatore (citiamo dalla pagina zione, ovviamente con le necessarie Web del progetto), è scritto in Quick- semplificazioni. I tasti, per quanto Basic 4.5 utilizzando una libreria non esattamente riportanti le scritte BCD per ottenere un comportamento originali, sono rispettati nella loro più simile possibile all’originale. posizione sulla tastiera. Il selettore Ricordiamo, per chi non sia adden- dei decimali (una rotellina sulla mac- tro alle particolarità di storage dei china fisica) qui viene simulata da un dati numerici in memoria, che BCD campo numerico che si incrementa o (Binary Code Decimal) si riferisce al decrementa tramite due frecce poste fatto che all’interno della memoria a lato dello stesso. Le due luci di fun- del calcolatore una cifra viene rap- zionamento: verde per l’accensione presentata da un semibyte. Quindi ad e rossa per la segnalazione del over- esempio un numero intero tipo 12345 flow o di un errore, vengono rappre- va ad occupare 3 byte di memoria (5 sentate da due strisce di opportuno nibble + un semibyte non usato) e colore poste in corrispondenza delle non due byte nella usuale descrizio- fessure presenti sul computer origi- ne binaria cui i personal computer ci nale. hanno abituato. La stampante è semplicemente un campo di output multiriga il cui con- Dato il linguaggio di sviluppo l’ap- tenuto a scorrimento viene registra- plicazione non è una applicazione to in un file di testo (P101.PRN) nella Windows e gira in ambiente DOS esi- stessa home directory del program- bendo una grafica a caratteri spar- ma. tana ma che rende abbastanza l’in- Il lettore di schede è una una “fes- terfaccia utente della macchina. sura” dove virtualmente andremo ad Gli elementi costitutivi del sistema si inserire la schedina del programma ritrovano nell’interfaccia di emula- o una scheda vergine per program- mare noi stessi la macchina. In alto a destra il menù dell’emu- latore che consente di interagire operando la selezione delle schede, visualizzare i registri (i dieci interni più i 120 virtuali ospitati dalle schede magnetiche), visualizzare e cancella- re il nastro di stampa ed ottenere un aiuto minimo ma completo su come si usa l’emulatore e come si program- ma il 101. La finestra TIMER è stata introdot-

30 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Emulazione

Lo Zen e l’arte della simulazione

ta nell’emulatore per avere il tempo istruzioni (in realtà una istruzione reale di esecuzione di un P101 vero. è una operazione sulla tastiera del- Ogni operazione aggiunge un certo la macchina) in formato “chiaro” e numero di millisecondi al contatore separate da un cr-lf (hex 0D-0A) [si così che, anche se l’emulatore è più veda l’immagine nella pagina a fron- veloce, si può avere una idea precisa te]. Le schede sono organizzate con di quali siano state le prestazioni di un indice numerico che usa l’esten- un Programma 101 reale in termini sione del file per distinguerle (da di velocità. .000 a .999) e dalla presenza nella Dal programma di emulazione si directory SCHEDE di un indice che esce cliccando sulla scritta OFF che ne descrive brevemente la funzione e rappresenta appunto il tasto di ac- che è estremente utile all’atto del ca- censione del 101 e che è posizionato ricamento di una di esse. in basso a destra. Per eseguire un programma re- I programmi di esempio forniti van- gistrato precedentemente si opera no dalla più semplice somma di due resettando la macchina (operazio- numeri per arrivare a giochi mate- ne consigliata proprio dal manuale matici e strutture algebriche compli- Olivetti), quindi si sceglie la scheda cate come la ricerca delle soluzioni da utilizzare e si avvia il programma per una equazione di terzo grado impostando la label di inizio (solita- (soluzioni numeriche ovviamente). mente V). Ad esempio usiamo la scheda 16 che Il formato delle schede è un file di contiene il programma per il calco- testo che contiene la sequenza delle lo della radice cubica di un nume-

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 31 ro. Dopo il caricamento della sche- Non abbiamo capito se questo è un da clicchiamo su V. A questo punto, refuso del programma o un difetto come predisposto dalle istruzioni, la intrinseco del P101. Sinceramente macchina si ferma e aspetta che in- non conosciamo abbastanza la mac- troduciamo un numero da tastiera, china per trarre delle conclusioni in ad esempio 9. L’elaborazione conti- merito. nua dopo aver confermato il numero inserito (tasto S) e stampa il risulta- Ad ogni esecuzione l’emulatore to prima di interrompersi, eventual- genera un file di debug con nome mente pronta per un nuovo numero P101DGB.PRN contenente tutti i pas- da calcolare. si di esecuzione, utile per la messa a Per la verità abbiamo avuto la sor- punto, visto che manca la funzione presa di scoprire che il programma passo-passo. Per la verità, essen- di calcolo della radice cubica non da do il programma semplicemente la risultati proprio esatti: la radice cu- registrazione sequenziale dei tasti bica di 27 stampa 2,99 invece di 3. premuti durante una sessione di pro- Nota: abbiamo preimpostato noi i grammazione, l’operatore può due decimali con l’apposito seletto- Ma il P101 era veloce o lento? Si sta re. Uguale la radice cubica di 64, che parlando di un’epoca pionieristica, stampa 3,9999 invece di 4.0... comunque l’esecuzione del program- Ancora più grave il fatto che senza ma di calcolo della radice cubica decimali la radice cubica di 27 forni- avrebbe impiegato 25 secondi su un sca il valore 2 invece di 3! Programma 101 del 1965. E’ tanto? E’ poco? A noi sembra un’eternità e

32 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Emulazione

Lo Zen e l’arte della simulazione

un monumento alla inefficienza ma in sorgente QuickBasic, ritenendola chiaramente era una manna dal cie- una funzionalità da riservare a colo- lo per coloro che questi calcoli avreb- ro che vogliono migliorare il codice bero dovuto eseguirli a mano o con o trasportarlo su una piattaforma un regolo calcolatore o al più con più moderna, conversione alla qua- una calcolatrice elettro meccanica. le l’autore si dichiara disponibile con la fornitura dei sorgenti e il suppor- to eventuale tramite suggerimenti e messa a punto.

Conclusione L’emulatore dell’Olivetti Program- ma101, curato da Claudio Larini ci è piaciuto perché, pur essendo sparta- no, rappresenta una ottima simula- Bibliografia. http://web.tiscali.it/claudiolarini/ zione della macchina reale e ci con- emul2.htm sente di cimentarci con una tecnica http://www.piergiorgioperotto.it/ di programmazione molto vicina ad Programma 101 di P. G. Perotto, 1995, Sperling & Kupfer Editori un assembly, diventata comune nelle

calcolatrici programmabili che han- Immagini. no imperato negli anni ‘80 e che tut- Immagine di apertura di Claudio Larini; tora annoverano parecchi affeziona- Immagini dell’emulatore dell’autore ti utilizzatori. dell’articolo; Non abbiamo esplorato nell’emula- l’immagine del sistema Programma 101 è tratta dalla quick guide disponi- tore la conversione dei programmi bile liberamente.

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 33 La storia dell’Amiga

di Antonio Tierno

Con questo numero vogliamo dare stati palestra di apprendimento e il via ad una nuova rubrica della no- compagni di svago. stra rivista: uno spazio dedicato alle Cominciamo con una lunga e detta- macchine Commodore. gliata analisi dell’evoluzione di Ami- Sappiamo quanti argomenti e quan- ga che Antonio Tierno ha elaborato. to materiale hanno prodotto i siste- Lo scopo è di raccogliere in maniera mi di Commodore, a cominciare dal sintetica ma contemporaneamente KIM-1, seguito dalle serie PET, VIC, completa i fatti salienti e le caratte- C64, per finire con la straordinaria ristiche tecnico-funzionali che hanno Cserie Amiga, tutt’ora indimenticata. caratterizzato uno dei sistemi di ela- La nostra intenzione è di fermar- borazione personale meglio riusciti e ci all’Amiga, senza considerare i si- più promettenti dell’intero ciclo sto- stemi “cloni IBM”, che non avrebbe- rico della nascita del personal com- ro molto da dire dal punto di vista puter. dell’originalità. Buona lettura e buon divertimento Sarà una rubrica-contenitore che dalla redazione di Jurassic News. ospiterà i contributi di chiunque vo- glia comunicare qualcosa rispetto ai sistemi che per moltissimi di noi sono

34 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Commodore Club

Hardware, software e curiosità delle macchine Commodore

Questa storia ebbe inizio quasi trent’anni fa presso una delle più grandi società di videogames di sempre: l’Atari. No, non è un er- rore: forse non tutti sanno che il Commodore Amiga iniziò la sua vita in Atari, o meglio, fu concepito in Atari, per nascere poi nella Commodore.

Sommario.

Le origini La crisi del 1983 Commodore alla riscossa Atari risponde Un avvio a rilento Commodore batte Atari Il collasso di Commodore Il dopo-Commodore fino ad oggi (1995 – 1996) Viscorp (1996) Quikpak (1996 – 1998) PIOS/Metabox (1996 – 1997) Phase 5 (1996 - 2000) Gateway (1997 - 1999) “Amighisti” (1999 - OGGI) Amiga Inc (1999- 2004) Genesi (2000 - OGGI) Amiga Inc (2004 - OGGI) Acube Systems s.r.l. (2007 - OGGI) Il futuro di Amiga

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 35 ricavi ottenuti dalle numerose ven- Le Origini dite di periferiche e giochi per l’Atari , ingegnere dell’Atari (per venivano impiegati per lo sviluppo intenderci, il creatore dell’Atari VCS della nuova console che fu chiama- e dell’Atari 800!) aveva intenzione di ta Lorraine, dal nome della moglie realizzare un computer basato su un di David Shannon Morse (morto nel processore a 16-bit e dotato di drive 2007), co-fondatore della Hi-Toro ed floppy, il che avrebbe reso il lavoro di uno dei progettisti. sviluppo per la nuova macchina mol- Miner era a capo del progetto ed to facile e poco costoso. aveva pensato ad una serie di fun- I dirigenti di Atari però, poco dispo- zionalità molto ambiziose: la futura sti a rischiare di danneggiare le ven- console sarebbe stata molto più po- dite delle loro popolari console a 8 bit tente delle sue contemporanee e sa- e dei loro costosi sistemi di sviluppo, rebbe stata molto meno costoso svi- non permisero a Miner di proseguire luppare software per essa (i sistemi il suo progetto. di sviluppo per le console di allora L’idea di Miner fu ripresa nel 1982 non erano alla portata di tutti). dopo che fu contattato da Larry Ka- Il processore prescelto per Lorrai- plan, un vecchio impiegato Atari che ne sarebbe stato il Motorola 68000, era entusiasta dell’idea. Larry era molto impiegato tra le console intenzionato ad avviare una società dell’epoca. per creare una nuova console e ven- In aggiunta il chipset di Lorraine dere poi eventualmente la licenza ad era molto potente: sfruttava i blit- Atari. ters, circuiti capaci di copiare velo- Risucirono a raccogliere circa 7 cemente grandi quantità di dati da milioni di dollari di investimenti da un’area di memoria ad un’altra sen- parte di un gruppo di dentisti, grazie za occupare la cpu, bensì in parallelo ai quali nacque la società Hi-Toro a quest’ultima. (settembre 1982). Lorraine sarebbe stata inoltre ca- Hi-Toro aveva due divisioni: una si pace di mostrare 4096 colori, impen- occupava della produzione di giochi sabile fino a quel momento. e periferiche per l’, l’al- Sicuramente il punto di forza più tra dello sviluppo della una nuova importante consisteva, come detto console di cui parlavamo sopra. I sopra, nel fatto che Lorraine sareb-

36 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Commodore Club

Hardware, software e curiosità delle macchine Commodore

Figura 1: Jay Miner

be stata una piattaforma per cui svi- “Advanced Multitasking Integrated luppare applicativi non sarebbe sta- Graphic Architecture” come qualcu- to complicato: gli sviluppatori non no successivamente affermò!). avrebbero avuto bisogno di worksta- tion per creare i loro giochi (come succedeva invece per sviluppare gio- La crisi del 1983 chi per Atari) in quanto erano previ- sti per Lorraine un drive floppy da Nel 1983, l’industria dei videogiochi 3,5’’ ed una tastiera integrati. Quindi era sull’orlo del collasso. Atari non una volta completato lo sviluppo ad aveva aggiornato la sua linea di con- esempio di un gioco, questo poteva sole dalla fine degli anni ‘70 e l’inte- essere riversato su (una resse per le poco potenti macchine a nuova tecnologia!) evitando così an- 8-bit stava scemando. Dopo una se- che di dover richiedere la licenza per rie di lanci di gioco falliti (compreso le cartucce all’Hi-Toro. il famigerato ET), la Time Warner, Ben presto si rese necessario cam- società madre di Atari, vide il prez- biare il nome “Lorraine” della nuova zo delle sue azioni crollare e molte macchina in quanto si scoprì che una aziende che si occupavano di svilup- compagnia giapponese produttrice di po di videogiochi cessarono l’attivi- tosaerba aveva già lo stesso nome. Il tà. Anche Amiga risentì della crisi (le nuovo nome fu scelto da Dave Morse entrate relative ai suoi prodotti Ata- e la scelta ricadde su quello di “Ami- ri calarono) e fu costretta a cercare ga”, portoghese per “amica” (come altri investitori. ribadito da Jay Miner in persona, il La prima dimostrazione di Amiga nome “AMIGA” non è l’acronimo per al pubblico era previsto per il Consu-

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 37 mer Electronics Show (CES) di Chi- della macchina. cago del 1984, un termine apparen- Di contro, la squadra dei softwaristi temente impossibile. aveva un compito più arduo, sebbene Vennero assunti allora Bob Burns, il sistema operativo offriva già un’in- Glenn Keller, Dale Luck, RJ Mical, terfaccia grafica a finestre e menu , Ron Nicolson, Bob Pa- (era dunque stata realizzata tutta la riseau e . L’ingres- gestione grafica: , progetta- so del nuovo personale permise una to e implementato da RJ Mical, coor- migliore organizzazione; il proget- dinata dal , cuore to fu di conseguenza diviso tra due del Sistema Operativo Amiga, creato gruppi: uno diretto da Jay Miner che da Carl Sassenrath). si sarebbe concentrato sul comple- L’idea iniziale, che prevedeva la tamento dell’hardware ed un altro creazione di una macchina da gioco, guidato da Dale Luck che si sarebbe pian piano mutò, portando all’ag- occupato dello sviluppo di un siste- giunta in Lorraine di caratteristi- ma operativo per il nuovo computer che proprie di un personal computer (sistema operativo che venne svilup- come ad esempio tastiera, mouse e pato simulando via software l’har- svariate porte di interfaccia a perife- dware non ancora disponibile). riche esterne. Il progetto hardware era quasi fi- Tuttavia i fondi a disposizione di nito entro la metà del 1983. Si era Amiga stavano terminando e ciò, in giunti ad una soluzione a tre chip cu- breve tempo, avrebbe portato il pro- stom: getto al fallimento. Per scongiurare 1. Agnus - integrava Copper e questo pericolo si decise di presenta- Blitter, gestiva i canali DMA, la me- re Lorraine, pur nello stato di pro- moria accessibile ai chip custom e al- totipo in cui era, già al Consumer tro Electronics Show (CES) di Chicago 2. Denise - gestiva le risoluzioni del 1984. grafiche Allora, invece di sviluppare un inte- 3. Paula - gestiva porte I/O ed ro sistema operativo in tempo per il audio CES, il team software pensò di crea- Il lavoro era stato quindi successi- re alcuni demo finalizzati a mostra- vamente incentrato per lo più sulla re le capacità della macchina. Il più miniaturizzazione dei componenti popolare e impressionante di queste

38 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Commodore Club

Hardware, software e curiosità delle macchine Commodore

Figura 2: La “Boing Ball” di Amiga

dimostrazioni era la famosa “Boing rimase colpita da Amiga. Però invece Ball”, realizzata per l’occasione da di investire nella società a titolo de- RJ Mical e Dale Luck: un’animazio- finitivo, offrì un prestito di 500.000 ne avente come soggetto una sfera a dollari in cambio del progetto della scacchi rossi e bianchi che rimbalza- scheda madre di Amiga. Hi-Toro va in giro per lo schermo. La “Boing avrebbe rimborsato il prestito entro Ball”, simbolo delle potenzialità di un mese, se non fosse stata in grado Amiga, è ora il logo ufficiale dei pro- di rimborsare tale somma l’intero dotti Amiga Inc. progetto Amiga sarebbe passato ad Atari. All’inizio del 1984, Amiga era quasi A nessuno di Hi-Toro piacque tale pronto per il CES. Il prototipo har- proposta, ma era l’unica alternativa, dware però era disposto su quat- per cui l’azienda accettò. Atari sape- tro breadboard (e non nello chassis va che Hi-Toro non sarebbe stata progettato da Miner). Il prototipo in grado di coprire il prestito e che era così fragile che addirittura gli quindi sarebbe stata costretta a ce- avevano prenotato un posto per il dere Amiga per una frazione del suo viaggio verso Chicago sotto il nome prezzo reale. di Joe Pillow (tradotto in italiano In realtà tutti sapevano che Atari sarebbe Joe Cuscino!). I visitatori non aveva alcun interesse nella stes- della mostra rimasero impressiona- sa squadra Hi-Toro, ma era interes- ti dalla potenza della macchina. Ciò sata solo al chipset di Amiga, che sa- nonostante, Amiga non riuscì a tro- rebbe stato utilizzato per contrastare vare un investitore per contribuire il dominio Commodore che aveva in- al completamento del progetto. tenzione di rilasciare una famiglia di Anche Atari era presente allo show e computer a 16-bit basata su Unix.

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 39 Con il termine che si avvicinava ve- Commodore alla riscossa locemente e non avendo ancora fondi La crisi del 1983 aveva colpito an- sufficienti per completare lo sviluppo, che la Commodore. Gli attriti fra il gruppo Amiga andò in allerta dopo Jack Tramiel, fondatore della Com- aver sentito le voci che Tramiel ave- modore, e Irvin Gould, investitore a va chiuso i negoziati per concludere cui Tramiel aveva venduto il 17% del- l’acquisto di Atari in pochi giorni. la Commodore nel 1966 per portare Amiga si mise allora a cercare un soldi nelle casse della società, spin- nuovo investitore, entrando così in sero Jack Tramiel ad uscire dalla trattative con Commodore. Le trat- società (il 13 gennaio 1984) con gran tative portarono la Commodore a parte del suo staff tecnico. decidere di comprare subito Amiga, Dopo una breve pausa dal settore il che (secondo Commodore) avrebbe informatico, formò una nuova socie- cancellato ogni contratto preesisten- tà denominata TTL, Tramel Techno- te, incluso quindi quello stabilito tra logy, Ltd. (fu chiamata Tramel per Amiga e la ormai defunta Atari. evitare che il nome della sua società Così invece di lasciare le tecnologie fosse letto male così come veniva fat- Amiga all’Atari, Commodore pagò a to del suo nome: in inglese Tra-meal quest’ultima un assegno di 500,000 invece che Tra-miel)), al fine di pro- dollari per conto di Amiga. gettare e vendere una nuova genera- Tramiel sfruttò subito la situazione zione di computer. e citò la Commodore per aver inter- Il 3 luglio 1984, Tramel Technology ferito con l’affare, chiedendo i danni comprò la divisione consumer di Ata- e cercando di bloccare Amiga (e in ri Inc. da Warner Communications, pratica Commodore) dal produrre ormai caduta in disgrazia dopo il qualsiasi cosa con quel know-how crash del mercato dei videogiochi del tecnologico. In pratica Tramiel cer- 1983. TTL fu poi rinominata Atari cava di rendere inutilizzabile la nuo- Corporation. va acquisizione della Commodore e Intanto si venne a sapere della sca- restituirle ciò che Commodore stava denza che Amiga avrebbe dovuto cercando di fare a lui. Però ciò servì rispettare entro il 30 giugno 1984, solo a stimolare ulteriormente l’in- pena la consegna della società e della teresse Commodore nelle tecnologie sua tecnologia ad Atari. Amiga.

40 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Commodore Club

Hardware, software e curiosità delle macchine Commodore

Figura 3: Riconoscete questa imagine?

A due giorni dalla scadenza del pre- il sistema operativo che Dale e Jay stito, la Commodore trattò con Ami- avrebbero voluto, ma era di gran ga Inc. per 4,25 dollari ad azione più lunga più avanzato del sistema ope- un prestito di 1 milione di dollari per rativo (era stato intro- permettere alla società di restituire i dotto a gennaio) o di MS-DOS (allo- fondi ad Atari, il tutto con la promes- ra alla versione 2.11). sa che la Commodore avrebbe poi ri- Gli sviluppatori software di Amiga levato Amiga Inc. intanto si misero al lavoro per la cre- Amiga sarebbe stata prodotta entro azione di un’interfaccia utente per l’anno. Commodore però non aveva il nuovo sistema operativo: Amiga alcuna esperienza nel mercato con- Workbench. sole e decise di proporre Amiga come Decisero di includere anche un in- un home computer: il successore del terprete di comandi, il che rendeva loro strepitoso . Fu la piattaforma Amiga più attraente progettato anche un nuovo chassis. per gli utenti avanzati. Per la fine del 1984, l’hardware di Amiga era finito, ma il sistema ope- rativo e l’interfaccia grafica erano ancora in ritardo. Commodore al- lora decise di adottare un sistema operativo esistente - Tripos (Trivial Portable ), conces- so in licenza da MetaComCo, società fondata dal Dr. Tim King per vende- re il suo sistema operativo. Tripos non era così avanzato come

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 41 Atari risponde do un computer per creare un ritrat- to digitale nel suo stile unico della Il caso giudiziario tra Atari e Com- pop star Debbie Harry. modore durò per diversi anni, con Quella sera il pubblico era entusia- entrambe le società che nel frattem- sta, la stampa rimase colpita, ma po rilasciavano i rispettivi prodotti. soprattutto il mondo intero non solo Il gruppo Atari di Tramiel non aveva scoprì un nuovo computer, ma un certo intenzione di cedere il mercato modo nuovo di vedere i computer delle macchine a 16 bit a Commodo- stessi. Se prima erano limitati ad una re e produsse così un suo computer audience di appassionati e visti come basato sul chip 68000: l’Atari ST, oggetti per ingegneri e nerds, da al- costruito principalmente con compo- lora in poi i computer diventavano nenti off the shelf (i cosiddetti COTS, qualcosa di completamente nuovo: ovvero componenti disponibili sul uno strumento per creare arte! mercato acquistabili da aziende inte- Grazie alla sua potenza di calcolo ressate a utilizzarli nei loro proget- l’Amiga poteva gestire suono e gra- ti). fica in un modo fino ad allora im- L’Atari ST fu rilasciato prima pensabile: fu grazie a queste carat- dell’Amiga; utilizzando il sistema teristiche multimediali che conquistò operativo CP/M-68k single tasking, subito creativi, musicisti e artisti con l’interfaccia grafica GEM non dell’epoca, oltre che milioni di fami- era altrettanto “impressionante”, ma glie grazie agli stupefacenti video- abbastanza buono per molti utenti giochi che vennero poi rilasciati, un domestici. nuovo standard per il divertimento Indifferente al lancio dell’Atari ST, videoludico. il giorno 11 luglio 1985 al Lincoln Center di New York, Commodore fi- nalmente presentò Amiga e a fare da testimonial fu la leggenda della Pop Art Andy Warhol (che era stato un devoto utente Mac dal 1983). In quella che molti ritengono la pri- ma presentazione multimediale mai fatta, l’artista salì sul palco utilizzan-

42 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Commodore Club

Hardware, software e curiosità delle macchine Commodore

Figura 4: Commodore Amiga

Un avvio a rilento to su Amiga ed è ancora usato oggi da molti produttori (Video Toaster Purtroppo, il prezzo della macchina introdusse anche uno dei primi sof- era ancora proibitivo per la maggior tware di modellazione 3D non pro- parte dei consumatori. L’Atari ST fessionale, il LightWave 3D, appli- costava meno della metà dell’Amiga cazione la cui popolarità raggiunse e aveva molte delle stesse caratteri- livelli tali da portare la NewTek a stiche. L’Amiga se la contendeva con svilupparlo come prodotto standalo- il Macintosh Plus, ma senza la vasta ne ancora oggi per piattaforme Win- collezione di software che il Plus ave- dows e Mac OS). va, non se la cavò molto bene. Il caso giudiziario tra Atari e Com- Nonostante una partenza lenta, modore durò diversi anni. Nel mar- molti sviluppatori erano entusiasti zo 1987 si accordarono in via extra- delle capacità dell’Amiga. Electronic giudiziale. Arts puntò su di essa e ne divenne il Durante il ciclo di vita delle piat- più grande sviluppatore, rilasciando taforme Atari e Amiga, si sviluppò Deluxe Paint per Amiga, che aveva una feroce rivalità tra le due socie- caratteristiche impossibili da ripro- tà. Se da un lato questa rivalità era durre su qualsiasi altra piattafor- una continuazione delle “battaglie” ma. precedenti che vedevano il Commo- L’Amiga era popolare anche tra i dore 64 contro l’Atari 800, da un produttori televisivi, in quanto do- altro suddetta rivalità tra Atari ST tata di un’interfaccia NTSC. Si pen- e Amiga servì solo a dividere i fans si che il noto tool di editing video di ciascun computer che si affanna- NewTek Video Toaster fu rilascia- vano a discutere sulla questione di

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 43 Figura 5: Electronic Arts Deluxe Paint

quale piattaforma fosse superiore. Commodore batte Atari Ciò si rifletteva anche nel numero di vendite delle due macchine (almeno La squadra originale Amiga era in fino al rilascio dell’ nel disaccordo con la gestione Commo- 1987 che vide le vendite Amiga supe- dore del loro prodotto, soprattutto rare quelle dell’ST). Una “battaglia” dopo l’uscita dell’ A2000 (che era comunque vana in quanto nessuna visto come tecnicamente inferiore delle due ottenne una fetta di mer- all’A1000), e la maggior parte dei cato veramente significativa e alla suoi membri andò via. fine solo l’Apple Macintosh sarebbe Il 1987 è l’anno più significativo nel- sopravvissuta all’arrivo dei PC IBM la storia Amiga. Commodore rilasciò compatibili con sistema operativo Amiga 500 progettata in Germania, Microsoft Windows. con un costo inferiore all’Atari ST e Commodore si diede da fare per ri- cominciò una forte politica di mar- mediare ai risultati ottenuti inferiori keting. Ottenne un discreto successo rispetto alle aspettative, rilasciando in America e soprattutto risultò par- l’, sviluppato da un team ticolarmente efficace in Europa, che separato con sede in Germania, che diventò il più grande mercato per aggiunse la compatibilità IBM, e ri- Amiga. valutando l’originale Amiga, ribat- Alla fine del 1987, Commodore se- tezzato , per essere più gnava un profitto di 28 milioni di competitivo con l’Atari ST. dollari e sembrava destinata a ri- tornare ai suoi gloriosi giorni di una volta. Nel contempo Atari ST cominciava a perdere colpi. Il suo software non

44 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Commodore Club

Hardware, software e curiosità delle macchine Commodore

aveva avuto aggiornamenti signifi- Il collasso di Commodore cativi da quello del suo lancio ed era molto indietro rispetto ad Amiga e Commodore ha cominciato a va- Macintosh in termini di funzionalità. cillare nei primi anni ‘90, quando i Atari abbandonò completamente il PC Windows sono diventati più sofi- mercato del Nord America e concen- sticati. Le funzionalità multimediali trò i suoi sforzi in Europa. che avevano entusiasmato il pubbli- Commodore continuava a rilascia- co nel 1985 erano ormai all’ordine re nuovi prodotti che abbracciano del giorno anche in computer econo- una vasta gamma di prezzo: dal- mici dei primi anni ‘90. la economica Amiga 500 all’Amiga Con l’avvento della grafica VGA, 3000 di fascia alta. SoundBlaster e Windows 3.1, Amiga Andando oltre il personal compu- aveva poco da offrire. Commodore ter, Commodore aveva introdotto aveva smesso di aggiornare la sua altri due esemplari per introdurre linea, così come di sviluppare tecno- Amiga all’interno delle case: il CD32 logia avanzata, il che portò ad ave- (la prima console a 32 bit) e CDTV re computer dalle prestazioni scar- (un Amiga dotata di lettore CD, in se nella stessa fascia di prezzo dei pratica un home theatre). L’intenzio- PC compatibili (in un certo periodo ne di Commodore era di differenzia- l’Amiga A500 7 MHz costava più di re queste due macchine dagli home un PC Windows a 33 MHz!). computer: si pensi che i rivenditori Fino ai primi anni ‘90 Commodore non erano stati autorizzati a metter- rilasciava computer Amiga che ave- li in mostra entro cinque metri dalla vano specifiche paragonabili ai PC sezione computer ed inoltre erano di prezzo simile, ma il marchio Ami- stati incoraggiati a non sottolineare ga era già stato associato a home la presenza in essi di Workbench. computer di fascia bassa agli occhi del pubblico.

Figura 6: Atari ST vs Commo- dore Amiga 500

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 45 Alla fine del 1994 una casa produt- Il dopo-Commodore trice di espansioni per Amiga, Villa- ge Tronic, commercializzò l’ultimo Il marchio Amiga è poi passato da aggiornamento dell’AmigaOS effet- proprietario a proprietario, sempre tuato da Commodore prima del fal- con risultati di scarso successo. limento: l’AmigaOS3.1. Vediamone i passaggi fino ad oggi. Commodore fallì nel 1994. ESCOM (1995 – 1996) Nel 1995 Escom, nota casa tede- sca produttrice di personal compu- ter, acquisì ciò che rimaneva della Commodore, inclusa la tecnologia Amiga. Escom era interessata prin- cipalmente al marchio Commodore che usò per commercializzare alcu- ni PC compatibili con il logo della storica azienda fondata da Tramiel. Per quanto riguarda Amiga venne creata una compagnia sussidiaria: Amiga Technologies, che fra pesan- ti ristrettezze economiche ricomin- ciò la produzione di sistemi Amiga, riportando sul mercato Amiga1200 (venduto con una serie di software omaggio ed una suite di software per Internet), e producendo il modello Amiga4000 Tower. La società iniziò anche a progettare nuovi computer Amiga. Fu però su- bito chiaro che i piani per lo sviluppo di nuovi Amiga erano deboli. Nono- stante i numerosi annunci, non fu ri- Figura 7: La Commodore in lasciato nulla di concreto, a parte il vendita nel 1995 “Walker”.

46 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Commodore Club

Hardware, software e curiosità delle macchine Commodore

Nel 1996 i primi segni di cedimento VISCORP (1996) finanziario dovuti a problemi nelle Viscorp entrò nel mercato Amiga vendite di PC portarono alla chiu- come titolare di una licenza di Amiga sura di molti uffici ed alla concen- technologies. Il presidente della Vi- trazione delle ultime risorse presso scorp, William Buck, era interessato la sede inglese. Nello stesso periodo alla tecnologia Amiga per sviluppa- salì al comando di Amiga Tecnolo- re un’Internet STB (Set-Top Box, una gies un altro uomo ex Commodore, specie di decoder che aggiungeva al , che negli anni televisore di casa funzionalità di ac- a seguire sarebbe divenuto una figu- cesso ad Internet). VISCorp avviò ra carismatica nel mercato Amiga una serie di trattative per acquisire per la sua capacità di tenere in piedi la tecnologia Amiga ma nessuna di l’azienda vendendo improbabili gad- esse andò a buon fine. Alla fine Vi- get “amighisti” e portando gli ultimi scorp diventò U.S. Digital Communi- Amiga1200 Escom nell’allora inedi- cations, Inc. La nuova società diven- to mercato indiano. tò un provider di telefonia satellitare L’unica influenza della Escom nel- e altri sistemi embedded. la storia Amiga è stata l’adozione di una politica di licenze “open”, per- QUIKPAK (1996 – 1998) mettendo a varie società, compresa Quikpak seguì le orme di VISCorp, VISCorp, di sviluppare le proprie annunciando di voler comprare Ami- macchine Amiga. ga. Sembrava che tutto fosse pronto Nel 1996 la Escom andò in liqui- quando invece Amiga le fu soffiato dazione, VISCorp annunciò di aver dalla Gateway 2000. siglato un accordo per acquistare Quikpak produsse 2 macchine Ami- Amiga solo per tirare fino a Nata- ga, ma in realtà lo fece quando lavo- le. Poi furono sostituiti dalla società rava sotto licenza Escom. In pratica Quikpak, finché l’Amiga non fu ac- si trattava di due modelli aggiornati quistata da Gateway 2000. dell’originale Commodore A4000T.

PIOS/METABOX (1996 – 1997) In quegli stessi anni vennero annun- ciati, sia da terze parti sia da Amiga, numerosi progetti per trasformare la piattaforma Amiga in un sistema

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 47 basato su componenti standard e sui PHASE 5 (1996 - 2000) processori RISC PowerPC, già pre- Mentre Viscorp, Quikpak e Gate- senti nei Macintosh dell’epoca. way cercavano di sfruttare il nome Molte case produttrici presentaro- Amiga, Phase 5 stava sviluppando no le proprie idee, come ad esempio un vero successore dell’Amiga, dan- la PIOS (poi Met@box) capitanata do un netto taglio col passato. da Dave Haynie, storico ex ingegne- La società aveva già avuto alcuni re Commodore. successi con una serie di accelerato- Il loro obiettivo era realizzare la ri per Amiga. Appoggiata da Amiga transizione all’hardware PowerPC. Technologies, progettò delle partico- Non riuscirono nell’intento, ma la lari schede per i modelli Amiga1200 loro influenza si può ritrovare nel re- ed Amiga4000 allo scopo di dare il cente AmigaOne. via ad una fase di transizione che Sull’onda dell’interesse verso una avrebbe portato la piattaforma Ami- soluzione “aperta” negli anni suc- ga e soprattutto i suoi utenti dell’epo- cessivi si arrivò a creare il “Indust- ca verso la tecnologia RISC. ry Council for Open Amiga” (ICOA), Tali schede acceleratrici, chiamate un’articolata organizzazione di uten- in seguito CyberstormPPC e Blizzar- ti, sviluppatori e aziende che si pro- dPPC, erano costruite attorno a due poneva di riempire il vuoto lasciato processori pensati per operare in dall’assenza di una casa madre. Tut- parallelo: un Motorola 68040/060, tavia nessuno, alla fine, riuscì a pro- su cui avrebbe girato AmigaOS3.1, durre qualcosa di concreto e lo stesso ed un PowerPC 603/604 sul quale ICOA si dissolse in un gran polvero- sarebbe stato costruito il nuovo Ami- ne. gaOS e che poteva essere utilizzato Analoga ingloriosa fine fece pOS, dalle applicazioni. un sistema parzialmente compatibile Furono i primi ad incorporare il Po- con AmigaOS pensato per girare sui werPC nell’architettura Amiga. futuri sistemi aperti e che, dopo la Per un breve periodo tentarono commercializzazione di un’antepri- di spostare il mercato verso la loro ma per le macchine Amiga esistenti, nuova generazione di computer: l’A\ non diede più segni di sé. Box, che avrebbe dovuto diventare il nuovo Amiga grazie ad un Sistema Operativo compatibile con AmigaOS

48 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Commodore Club

Hardware, software e curiosità delle macchine Commodore

ed un’architettura “custom” in linea ga fu la piattaforma DraCo di Ma- con la migliore tradizione Amiga. croVision, uscita nel 1995, dal costo In seguito per problemi di sviluppo elevatissimo e dedicata al video edi- e costi il progetto, per altro ancora ting. In questo periodo riuscì sulla carta, fu accantonato in favore finalmente a commercializzare le di una macchina più “standard” de- proprie schede acceleratrici Power- nominata Pre/Box e che comunque PC che riscossero un buon successo non vide mai la luce. soprattutto per la possibilità di uti- Dopo anni di sviluppo però la socie- lizzare su Amiga lettori di file MP3 tà ha presentato istanza di liquida- (all’epoca una novità in fase di lenta zione nel gennaio del 2000. espansione) e “port” di software per altre piattaforme, come gli emulato- GATEWAY (1997 - 1999) ri di vecchi computer e console (che Intanto, nel 1997, Gateway, una fa- allargarono il parco ludico) ed i gio- mosa casa produttrice di PC ameri- chi PC di cui erano stati rilasciati i cana, acquisì Amiga e i suoi brevetti sorgenti, per esempio Doom, Quake, e rinominò Amiga Technologies in Descent, Hexen, ecc... Amiga International. Gateway creò Gateway si impegnò a sviluppare inoltre una nuova sussidiaria per lo un nuovo sistema basato sulla filoso- sviluppo della piattaforma Amiga: fia Amiga di semplicità ed efficienza, Amiga Incorporated. accoppiato alla tecnologia della TV Gateway diventò così il quarto pro- digitale. Allo show “World of Amiga prietario di Amiga. ‘98” Gateway annunciò che Amiga L’azienda licenziò la tecnologia sarebbe diventata una piattaforma Amiga ad una serie di case produt- digitale universale, ideale per qual- trici, come ad esempio la tedesca siasi dispositivo, dagli stereo ai più Micronik, la quale mise in vendi- tradizionali computer. ta una serie di macchine Amiga in Le macchine esistenti basate su 68k formato tower basate sull’A1200 e e PPC furono soprannominate “Clas- sull’A4000. Iniziò così il periodo del- sic ”. la produzione di cloni Amiga per il Per un periodo sembrò che la Gate- mercato consumer. way sarebbe davvero riuscita a svi- Per dovere di completezza, ricor- luppare una nuova generazione di diamo che il primo vero clone Ami- tecnologia Amiga. Però il 1998 fu per

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 49 Amiga un anno di promesse, ritardi, soluzioni, ognuna delle quali aveva cancellazioni e cambi di rotta, senza lo stesso scopo di salvare la piatta- la produzione di qualcosa di tangi- forma Amiga. bile, demoralizzando così tutto ciò Il risultato fu la nascita e la mobi- che girava intorno alla piattaforma litazione di diverse organizzazioni Amiga (utenti, software house, pro- il cui scopo era fornire ad Amiga i duttori di hardware, ecc...). mezzi per continuare la sua evoluzio- La tecnologia Amiga rimaneva ne- ne durante il 21° secolo. Di seguito la gli anni sempre la stessa mentre i storia di queste organizzazioni. prodotti rivali si evolvevano veloce- mente. In questo periodo molte rivi- Open Amiga Foundation ste dedicate ad Amiga chiusero i bat- La Open Amiga Foundation pre- tenti e parecchie software house si se vita come la “Campaign to Open allontanarono dal mercato Amiga. source AmigaOS” (COSA). Come il Il grande sogno Amiga iniziò dun- nome suggerisce, il suo scopo era que ad affrontare un triste declino. pressare la Gateway a rilasciare i Nel 1999, dissidi intestini tra dipen- sorgenti dell’AmigaOS (visto che Ga- denti e società portarono all’abban- teway non prevedeva di svilupparlo dono dell’hardware e alla divisione ulteriormente) e quindi creare una della società, alcune sezioni delle rete di sviluppatori che avrebbero ri- quali furono vendute ad Amino, che scritto il sistema operativo con licen- le rinominò Amiga Corp. za GPL. Gateway sembrava anche disposta alle negoziazioni, quando, “AMIGHISTI” (1999 - OGGI) sfortunatamente per COSA, Amino L’annuncio che Gateway-Amiga comprò i diritti Amiga, rendendo stava abbandonando il mercato ebbe vani gli sforzi del gruppo. un effetto devastante sulla comunità La nuova Amiga Inc non aveva ov- Amiga. Alcuni pensarono che quella viamente intenzione di rendere Ami- era la fine di Amiga, altri accetta- gaOS open-source. rono la notizia con rassegnazione, Dopo un breve silenzio, COSA riap- mentre altri ancora decisero di pren- parì come Open Amiga Foundation e dere nelle proprie mani lo sviluppo con l’annuncio che erano in collabo- di Amiga. razione con il team AROS. Da questi ultimi nacquero diverse Addesso continuano a seguire il loro

50 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Commodore Club

Hardware, software e curiosità delle macchine Commodore

obiettivo originario di sviluppare un per Consortium e ha concentrato gli AmigaOS open source (anche se non sforzi per creare una rete di svilup- ufficiale): è il cosiddetto open-source po ed una struttura di supporto per AmigaOS project. diversi sistemi operativi del mercato Amiga, quali: Phoenix • Amiga DE - Amiga OS di nuo- Questa organizzazione nacque come va generazione, basato sul Elate OS risposta al fallimento Gateway nello del Tao Group. sviluppare una piattaforma Amiga • AROS - Open source ‘Amiga di nuova generazione. Come per al- Research Operating System’ tri, anche per Phoenix l’obiettivo è • Dolphin OS - Amiga-like OS in fornire un percorso di aggiornamen- fase di sviluppo, scritto da Samuel A to per gli attuali utenti Amiga. Falvo II Nell’ambito di un piano di migra- • MorphOS - Sistema operativo zione verso nuove piattaforme, Pho- non ufficiale compatibile con PPC- enix ha lavorato con molti sviluppa- based Amiga tori hardware e software per creare • QNX Realtime Platform - un erede di AmigaOS. Nel settembre Neutrino 2000, QSSL offrì l’utilizzo del loro se- A.Q.U.A (Amino Qnx United Archi- mi-completo sistema operativo Neu- tecture) trino come punto di inizio. I membri Nasce da una partnership tra QSSL, chiave del consorzio Phoenix avreb- ed Amino che volevano creare, bero fatto da consulenti, provveduto in assenza di una soluzione ufficiale, al testing e a scrivere applicazioni una nuova esperienza Amiga-like. che avrebbero reso il sistema ope- Le tre società rappresentavano la rativo il più idoneo al mercato de- reincarnazione dello spirito Ami- sktop. ga: QSSL rappresentava il passato L’acquisto di Amiga da parte di (il partner di Gateway-Amiga per Amino cambiò i progetti del consor- quanto riguarda il sistema opera- zio Phoenix, ma comunque il loro tivo): avrebbe fornito la base per il scopo principale rimase lo stesso: sistema operativo. Rebol rappresen- fornire supporto per sistemi opera- tava il presente: un linguaggio mul- tivi Amiga-like. Ora il consorzio ha ti-piattaforma, ARexx. Amino era il cambiato nome in Phoenix Develo- futuro: avrebbero fornito il modello

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 51 per organizzare le diverse tecnologie per Amiga, usando la macchina vir- e prepararle per il mercato. tuale Tao. L’alleanza fu abbandonata quando Amino comprò i diritti Amiga: infat- GENESI (2000 - OGGI) ti un successore non ufficiale non era Nasce dall’unione di bPlan (società più necessario. tedesca fondata da ex dipendenti di Phase 5) e Thendic France (sussidia- AMIGA INC (1999- 2004) ria francese creata da Bill Buck e Ra- Si tratta del quinto proprietario del quel Velasco, in precedenza dipen- marchio Amiga. denti di Viscorp). La cooperazione I suoi fondatori erano due vecchi ha portato ad incorporare molti ele- dipendenti Amiga: Fleecy Moss e Bill menti dei precedenti progetti Amiga McEwen, considerati due delle poche negli sviluppi successivi che hanno persone che realmente comprende- condotto al rilascio del sistema Pe- vano lo stato d’animo della comunità gasos, una scheda madre basata su Amiga. processore PowerPC, nonché come L’obiettivo era ora migrare dal siste- conseguenza una battaglia tra sup- ma operativo di Amiga Classic ad un porters Amiga e quelli di MorphOS, nuovo sistema operativo Amiga-like. sistema operativo impiegato in Pe- Questo portò ad una partnership tra gasos. Amino, QSSL e Rebol per creare la Genesi ha comunque attirato l’at- piattaforma di riferimento A.Q.U.A. tenzione della comunità Amiga gra- (Amino Qnx United Architecture). Si zie al nuovo hardware PowerPC e un cercava così di combinare il business sistema operativo Amiga compatibi- plan di Amino con il sistema opera- le. tivo QNX e con la tecnologia Rebol Inoltre ultimamente Hyperion ha per riuscire a creare il nuovo siste- rilasciato una versione di AmigaOS ma operativo Amiga. Si sperava in 4.1 per i sistemi II (questi ul- tal modo che A.Q.U.A. fornisse una timi subentrati ai Pegasos dopo che direzione per il mercato fallimentare ne è stata interrotta la produzione a Amiga. causa di un bug hardware riscontra- Amino entrò anche in trattative con to nel northbridge). Gateway e comprò Amiga. Dopodi- ché annunciò una nuova direzione

52 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Commodore Club

Hardware, software e curiosità delle macchine Commodore

Figura 8: La scheda madre Pe- gasos II

AMIGA INC (2004 - OGGI) to insieme a computer basati schede Anche dopo che Amiga Inc. è stata AmigaOne. L’accordo ha dato alla venduta a KMOS e che quest’ultima luce le schede AmigaOne stabilite, ha cambiato poi nome in Amiga Inc, ma purtroppo c’è stata una causa le- la situazione è rimasta immutata. gale per l’attribuzione dei diritti sul Amiga ha sopravvissuto in un pic- sistema operativo in questione. Le colo mercato di nicchia: la società schede AmigaOne uscirono di produ- americana Amiga Inc. ha licenzia- zione nel 2005 e l’accordo di licenza è to lo sviluppo del sistema operativo terminato nel 2006. AmigaOS alla software house belga La causa legale è andata avanti an- Hyperion; anche l’hardware, basa- che dopo. Alla fine del 2010 è stato to su architettura PowerPC, è stato raggiunto un accordo. Amiga inc. ri- sviluppato da un’azienda esterna su conosce a Hyperion la possibilità di licenza, l’inglese . commerciare e diffondere AmigaOS Amiga inc di fatto non intendeva 4.x come desidera. Inoltre, sempre produrre hardware, ma solo dare Hyperion, potrà usare come crede in licenza il marchio Amiga per far i marchi Amiga One e Amiga Os4.x sviluppare il sistema e i computer ad e anche il logo con la boingball (ma altri. non il marchio Amiga). L’accordo iniziale prevedeva che Hyperion avrebbe realizzato su li- cenza il sistema operativo AmigaOS 4.0, che poi sarebbe stato distribui-

Figura 9: AmigaOne G3, la pri- ma prodotta come ufficiale successore Amiga ed ora fuori produzione.

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 53 ACUBE SYSTEMS S.R.L. (2007 che AmigaOS, al momento del rila- - OGGI) scio (nel 2008), era il solo hardware ACube Systems S.r.l. nasce nel gen- esistente compatibile con AmigaOS naio del 2007 dalla sinergia di tre 4 dopo che fu cassata la produzione importanti aziende italiane: Alter- delle schede AmigaOne nel 2006. native Holding Group Srl, Soft3 and Virtual Works, tutte e tre impegnate da anni nel settore della distribuzio- ne e ingegnerizzazione di hardware e software per sistemi tradizionali e per piattaforme alternative. L’unione dei loro sforzi ha portato alla realizzazione della piattaforma (nota anche come Sam o con il suo nome in codice Samantha), basata su architettura PowerPC, sebbene le tre società continuino le proprie attività indipendentemente, fornendo al contempo know-how e supporto alla nuova società. La linea di schede madri Sam ha come target primario i mercati indu- striale ed embedded. Permettendo di eseguire sia

Figura 10: L’ultima nata in casa Acube, la Sam460ex

54 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Commodore Club

Hardware, software e curiosità delle macchine Commodore

IL FUTURO DI AMIGA Varisys, e Grazie allo sforzo di tanti appas- AmigaKit. sionati e al lavoro di alcune aziende, Sebbene si discosti dall’architettura Amiga continua e continuerà ad es- custom tipica della classica piatta- sere supportato. forma hardware Amiga, AmigaOne Oggi chi vuole sperimentare ne rappresenta l’erede ufficiale. un’esperienza Amiga ha la possibili- Sul sito di A-Eon si possono leggere tà di scegliere tra alcune piattaforme le specifiche della nuova macchina attualmente disponibili: se non ave- e le innovazioni che dovrebbe intro- te un vecchio A1200 o A3000/A4000 durre. dotato di acceleratore basato su Po- Se non ci saranno ulteriori intoppi, werPC che vi permetterà di instal- a fine 2011 dovremmo finalmente co- lare AmigaOS 4, potrete optare tra noscere la piattaforma che permet- la suddetta Pegasos II di Genesi su terà all’Amiga OS di brillare ancora cui è possibile utilizzare MorphOS (e una volta. da poco anche AmigaOS!) e i sistemi Samantha di Acube system (orgoglio italiano!). Inoltre è attualmente in fase di svi- luppo il nuovo computer AmigaOne X1000, creato appositamente per AmigaOS dalla compagnia A-Eon Technology in cooperazione con

Figura 11: Dopo 26 anni l’epi- gono dell’Amiga 1000

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 55 Atari ST520/ST1040

Di Tullio Nicolussi

Sapete come succede: si recuperano vista non avrei saputo attribuire ma macchine che finiscono in “magaz- che, girato in fronte rivelò l’inequivo- zino” in attesa di tempi migliori e poi cabile sigla “Atari sm 125”. finisce che sullo scaffale trova posto Così mi sovvenne che in effetti da altro materiale e alcuni pezzi finisco- qualche parte dovevo avere una o no fuori vista e il risultato è che a vol- due macchine Atari della serie ST, te perfino ci si dimentica (o almeno io ma non mi ricordavo sul momento di mi dimentico) di avere in casa questo cosa si trattasse di preciso. materiale e passano anni prima di La caccia era aperta e la battuta, tornarci sopra. senza ausilio di cani da fiuto, fruttò SMa i vecchi computer sono tenaci due sistemi: esattamente un 520 e un e.... a volte ritornano! Qualche setti- 1040. mana fa stavo mettendo un po’ a po- Ricordavo di aver acceso il 520 sto il mio spazio (e voi sapete quanto qualche anno fa e credo di ricordar- sia difficile tenere ordine quando le mi anche il recupero del 1040, appa- cose si accumulano e lo spazio è ti- rentemente mai toccato, altrimenti ranno) quando mi sono imbattuto in lo avrei pulito per bene perché questo un monitor da 12 pollici che a prima è il mio protocollo: prima una bella

56 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

pulizia, poi un controllo visivo sullo Per inciso la storia che il 1040 non stato dei circuiti ed infine prova di funzioni con il TV è falsa, come ho accensione. Il 1040 è venuto via da potuto constatare direttamente, per- Marzaglia, ricordo perfettamente ché il modello in mio possesso è la la circostanza anche se non saprei versione con modulatore UHF, flop- precisare l’anno, comunque prima py integrato e sistema operativo su del 2000, pagandolo una cocuzza ROM. (10.000 lire). Devo infine fare una premessa a In realtà non potevo essere sicuro questa prova che è la seguente: è che funzionasse e il venditore non lo evidente che l’autore inserisce del- garantiva. Sapete, non era proprio le opinioni personali quando scrive un esperto e la macchina giaceva di qualcosa. Questo succede quando assieme a tutt’alto materiale radian- si danno dei giudizi di usabilità ad tistico. Sostenni con il venditore che esempio o di affidabilità del sistema senza monitor non valeva niente o anche di semplice estetica, cosa pe- perché con la TV non funzionava. Il raltro non secondaria nei calcolatori venditore era perplesso ma poi se ne della prima e seconda generazione. convinse e, come spesso succede, me Facendo leggere il testo a un amico, lo rifilò a prezzo “di costo” con aria notoriamente affezionato dei siste- mogia mogia ma sotto-sotto conten- mi Atari, mi ha criticato parecchio to di non doverselo riportare indie- l’impostazione, facendomi osservare tro. i tanti difetti delle altre macchine e Eh sì, una volta il mercatino di che “in fondo quelli di Atari, se pre- Marzaglia era veramente una riser- senti, sono di minore entità”. va di caccia! Praticamente metà del- Sta bene, ma l’oggetto della prova le macchine che possiedo (meno di deve essere comparato con analo- cento esemplari, non ho molto spazio ghe soluzioni proposte dalle aziende e non sono un fanatico della collezio- per lo stesso comparto: è essenziale ne), viene proprio dal mitico CCC. per un inquadramento storico e per L’occasione del ritrovamento in ma- evidenziare l’evoluzione cui gli stessi gazzino del materiale Atari è buona sistemi sono stati punto di riferimen- scusa per affrontare una ricerca su to. questi sistemi e farne un articolo per Gli appassionati dell’Atari ST, che la rivista. Eccolo qui. sono tantissimi, sono avvisati....

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 57 Fig. 2

I due sistemi dell’autore, in pri- mo piano il 1040, dietro il 520. Sono appena “rientra- ti” dal magazzi- no, devono essere aperti, puliti e infi- ne provati.

ducendo delle discrete macchine ma Contesto storico poco innovative rispetto alla concor- renza. Ciò che penalizzava i prodotti L’americana ATARI, guidata dal Atari era il prezzo, più alto della con- vulcanico Jack Tramier dopo la sua correnza diretta e senza che l’utente uscita da Commodore, aveva pro- percepisse la vera qualità di ciò che dotto i primi home computer fin dai andava comprando. primi anni ‘80 con la coppia 400-800 Il progetto ST doveva essere il ritor- (le abbiamo provate su JN numero 24 no alla grande della ditta americana del luglio 2009). in quello che stava decollando, cioè il In realtà l’azienda credeva molto di mercato dell’home “operativo”, cioè più nel mercato dei videogiochi, sia macchina per produttività personale di tipo home che di tipo arcade. Sono e aziendale prima che macchine da sue qualcuna delle migliori realizza- gioco. zioni di giochi da bar, primo fra tutti Il sistema ST è stato rilasciato nel (a mio parere) “Pole Position”, il pri- 1985 e il suo arco temporale ha supe- mo videogioco di guida con prospetti- rato il 1990 (i due sistemi che possiedo va frontale. io sono appunto del 1990), anche gra- Il computer, inteso come macchina zie alla caratteristica unica di posse- di calcolo era stato lasciato un po’ al dere l’interfaccia MIDI per il collega- suo destino, preoccupandosi princi- mento alle periferiche musicali, cosa palmente che esso potesse accoglie- che lo rese molto popolare fra i musi- re cassette giochi piuttosto che pro- cisti, soprattutto fra coloro che prati- grammi di produttività. cavano la musica stile piano-bar, cioè Con questa filosofia la Atari aveva senza un gruppo e quindi con necessi- vivacchiato nel mercato home pro- tà di basi per l’accompagnamento.

58 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

In Italia arriva quasi subito, lo de- Successivamente il progetto ha co- duciamo dal fatto che le due maggiori nosciuto ulteriori sviluppi con le mac- riviste del settore: Bit e MC lo recen- chine denominate STE (ST Enhanced) siscono rispettivamente in ottobre e “Mega ST”, Mega STE, TT che piano novembre dello stesso anno. piano si sono allontanate dal proget- to originale per seguire l’evoluzione Esistono varie versioni del sistema tecnica e di utilizzo dei sistemi perso- ST che condividono l’essenzialità del nali. progetto e il layout. L’azienda di Tramiel ha creduto e Esse sono: puntato tutto sull’utilizzo di una inter- ST+ : è il progetto originale forse faccia grafica con mouse e gestione a mai uscito in Europa; finestre chiamata GEM, appoggiata STM: versione con modulatore TV; al sistema operativo TOS. In pratica ST: versione definitiva con 512 Kb di un Macintosh dei poveri, tanto è vero RAM e uscita solo per il monitor de- che viene anche chiamato scherzosa- dicato; mente Tramintosh, parafrasando il STF: versione con floppy drive inte- nome del CEO di Atari. grato; Gem, sviluppato dalla Digital Rese- STFM: versione con floppy da 3,5 arch, la stessa del CP/M, soffrì l’attac- pollici integrato e modulatore TV. co di Apple che accusò GEM di viola- zione di brevetto, il risultato di questa In aggiunta le sigle 520 e 1040 de- battaglia legale fu un rallentamento lineano la dotazione di RAM built-in dello sviluppo di GEM e la sua succes- sulla piastra madre: rispettivamente siva scomparsa. 512 e 1024 Kb.

Fig. 3

Particolare del logo. La macchina è un 1040 STE.

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 59 Fig. 4

Il 520 è indistin- guibile dal 1040, se non fosse per la stampigliatura del numero sullo chassis.

anche una variazione nelle dimensio- Primo approccio ni dell’unità centrale che è diventata più spessa e “massiccia” per accomo- Il sistema ST originale è formato da dare in essa l’unità floppy. quattro pezzi più i relativi alimenta- La nostra prova riguarda i due mo- tori, che sono: tastiera/unità centra- delli “seconda generazione” con flop- le, mouse, almeno un drive per floppy py integrato nei quali anche il layout da 3,5 pollici e monitor. cambia leggermente. Nei modelli ori- Il tutto condivide una variazione del ginali la griglia di areazione supe- colore grigio topo conferendo una riore era sagomata con angolazione certa seriosità al sistema. Per la veri- a 45 gradi che richiamava la stessa tà spulciando le varie collezioni pre- orientazione dei tasti funzione, vice- senti in rete si nota che il colore è sta- versa nei modelli successivi la griglia to cambiato nel tempo: prima era più conserva il motivo obliquo ma è stata chiaro, stile Amiga, poi è stato scurito estesa all’intero rettangolo dell’unità fino a raggiungere una tinta che defi- centrale libero dalla tastiera. nirei grigio-cobalto. Può essere che il La presenza di una tastiera completa colore chiaro in certe foto sul Web sia di tasti di controllo e tastierino nume- dovuto alla manipolazione della foto rico, implica un ingombro orizzontale stessa, non ne siamo sicuri. Per quello molto superiore alle macchine home che ci riguarda a noi sembra di avere della stessa epoca. La profondità e lo visto sempre e solo il modello “in abi- spessore sono proporzionati e quin- to scuro”. di non si è lesinato sulle dimensioni. Nell’evoluzione dei modelli c’è stata L’unità centrale, soppesata in mano,

60 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

Fig. 5

La versione ori- ginale del 1985; l’unità centrale è più sottile, il flop- py e l’alimentatore sono esterni.

rivela anche un certo peso, cosa che sibilità sicuramente studiata e di una conferisce un ancoraggio sicuro al dimensione adeguata al suo frequen- piano di lavoro e che rivela una robu- te utilizzo. I due Shift sono spostati stezza meccanica molto lontana dai sulla riga superiore alla barra dello “giocattolini” stile Sinclair (per capir- spazio, accanto alla quale troviamo a ci, nulla contro le macchine Sinclair sinistra il tasto “ALTERNATE” e a si- che apprezzo molto). nistra la sorpresa di un “CAPS LOCK” decisamente alternativo alla sua con- La tastiera è molto completa con 94 sueta posizione a sinistra. BACKSPA- tasti più dieci tasti funzione. Questi CE e DEL sono vicini al RETURN, ultimi sono “avulsi” dal disegno del- mentre appare decisamente fuori po- la tastiera stessa ed appaiono quasi sto il tasto “pipe/backslash”, seppur come degli abbellimenti del cabinet di uso non troppo frequente. piuttosto che tasti integrati nel per- La sezione di controllo comprende corso di digitazione. Fra l’altro sap- otto tasti, i due superiori di dimensio- piamo quanto scomodi siano i tasti ne allargata, che sono HELP e UNDO; che presentano un piano di appoggio i tasti a croce per il movimento del delle dita “spigoloso” e sagomato in cursore e i due tasti operazionali IN- maniera diversa dal classico quadra- SERT e HOME. to/rettagolo. Evidentemente non se Il tastierino numerico contiene, oltre ne prevede un uso frequente. alle cifre, il tasto per il punto decima- La posizione di alcuni tasti è partico- le, le quattro operazioni aritmetiche e lare: il RETURN non è a destra di tutta le due parentesi. E’ presente la dupli- la parte alfanumerica, ma inserito in cazione del tasto ENTER, per conve- mezzo, pur nel rispetto di una acces- niente uso. mancano invece i tasti per

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 61 Fig. 6

Mappatura del- le uscite sul retro. Immagine tratta dal manuale ori- ginale Atari.

la duplicazione/triplicazione degli Il retro è la parte più ricca di connet- zeri ai quali sono molto affezionati i tori. Partendo da sinistra troviamo il contabili aziendali. pulsante di Reset accanto all’inter- A rompere la monotonia del gri- ruttore di accensione e al connettore gio imperante ci pensa il logo Atari, Din dell’alimentatore. Nella seconda completo di scritta azzurra e la sigla versione l’alimentatore è stato posto del modello “argentata” immediata- all’interno e al posto del connettore mente a fianco. Lo stesso layout logo- per l’alimentatore troviamo una clas- nome-modello viene utilizzato per il sica presa Power da PC da collegare frontale del monitor e per il conteni- direttamente alla presa di rete. tore del floppy (nei modelli che hanno Midi Out e Midi In sono le due prese il floppy esterno). Din delle quali abbiamo già parlato. Troviamo poi l’uscita TV per i model- Girando attorno al sistema si sco- li che hanno il modulatore cablato, la prono i numerosi connettori che han- presa per il monitor proprietario, sia no subito qualche adattamento nella monocromatico che a colori, una usci- successione delle versioni. Comincian- ta parallela per la stampante, una se- do dal fianco sinistro troviamo lo slot riale RS232C con il simbolo del tele- di espansione a 40 piedini per le car- fono, la presa per la catena di floppy tdridge esterne. In questa posizione esterna e il connettore per l’hard-disk saranno spostati successivamente i opzionale. due connettori Midi IN/OUT. Il fianco destro è occupato da due connettori Il setting della postazione, nono- per Joystick e Mouse; nella versione stante la numerosità dei collegamenti in mio possesso i due connettori sono e degli scatolotti esterni, è razionale e accessibili in un incavo sotto la tastie- guidato dalle chiare indicazioni sullo ra che presenta anche una sagomatu- chassis e ovviamente sul manuale che ra per far passare i cavi. Al loro posto accompagna la macchina. è stata inserita una unità floppy da La documentazione è molto chiara 3,5 pollici. nelle spiegazioni e grande parte di

62 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

essa è stata riservata alle prerogative un ottimo acquisto. La qualità delle di controllo della macchina tramite il componenti e anche l’estetica appare mouse e l’ambiente grafico GEM che curata e funzionale, l’ampia disponi- per molti utenti costituisce una novità bilità di porte di comunicazione fan- assoluta. no intendere che non si rimarrà sen- za periferiche; la digitazione è ottima Le due versioni principali del siste- grazie al fatto che la tastiera ha di- ma hanno una differenza sostanziale mensioni standard e il tocco sui tasti che entra in gioco all’accensione: nel- è adeguato ad un uso veloce e profes- la prima versione il sistema operati- sionale. Lo stesso mouse, non ha nulla vo veniva caricato dal floppy (l’unità a che vedere con le periferiche tozze è quindi indispensabile); nella secon- e improponibili che hanno caratte- da versione la ROM è stata estesa e rizzato le prime uscite sul mercato di contiene il bootstrap della macchina questo sistema di controllo. Anzi si e tutto quello che serve per entrare può affermare che conserva tutt’oggi nella modalità GEM-Desktop senza una discreta funzionalità senza far l’ausilio di software esterno. rimpiangere troppo i sofisticati topo- lini dell’era moderna. Trovandosi davanti questa macchi- na per la prima volta l’utente ha ve- ramente l’impressione di aver fatto

Fig. 7 I tre lati del sistema originale del 1985. Nella versione enhanced le prese del mouse/joystick sono state spostate sotto la tastiera e le due interfacce Midi ac- canto al connettore di espansione.

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 63 Il processore è un Motorola 68000 a hardware 7.14 MHz, anche se si trovano notizie di varianti sul clock. Il processore ha Mettendo a nudo la piastra madre una architettura interna a 32 bit ma dell’Atari ST, fra l’altro con una di- indirizza esternamente un bus dati da screta quantità di lavoro visto che è 16 bit e un bus indirizzi a 24 bit. In- protetta da un involucro metallico dirizzando potenzialmente 16 milioni anti-interferenze e che spiega in parte di locazioni di memoria, non sono le il peso dell’unità, il pensiero non può possibilità di espansione quelle che che andare ai progetti di appena po- mancano alla macchina! chi anni prima. La differenza fra uno ZX81 del 1982 e l’Atari ST del 1985 è La RAM in dotazione sulla piastra abissale! Non è tanto le dimensioni parte molto alta: 512 Kbyte e sale al dello stampato, quello semmai valo- doppio sul modello 1040. Se si pensa rizzato dalla miniaturizzazione, ma che la maggior parte dei sistemi, an- nella quantità di chip a 40 e addirit- che professionali non andava oltre i tura a 68 piedini che ne denunciano 128K, si comprende come Atari abbia la sofisticazione. voluto dare in mano all’utilizzatore domestico un sistema di tutto rispet- to.

Fig. 8

Il 1040 dell’au- tore al termine della pulizia e ri- montaggio. Fun- ziona!

64 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Fig. 9

Il 1040 rovescia- to a pancia in giù prima dell’aper- tura. I due bollini ovali sono i sigilli di garanzia, in- tatti nell’unità in prova.

La ROM è anch’essa voluminosa: ne chiamato GLUE sui manuali), 192 Kbyte che contengono il sistema dell’I/O (MMU e DMA) e del video. I operativo, il BIOS e i due linguaggi in chip programmabili sono il control- dotazione: BASIC e LOGO. Nella pri- ler per floppy Wester Digital 1772, ma versione della macchina la ROM due CIA 6850, un 68901 che controlla contiene solo il BIOS e la sequenza tastiera, clock, interfaccia parallela per boostrappare da floppy. e gli interrupt e per finire un genera- tore sonoro Yamaha YM-2149 PSG Alla dotazione di memoria va ag- (Programmable Sound Generator). A giunto lo spazio indirizzato dalle car- questi deve essere aggiunto il proces- dridge opzionali inserite nell’apposi- sore (HD6301) che controlla tastiera to slot di espansione. Queste possono e mouse fornendo al sistema centrale, portare a bordo un massimo di 128 attraverso un apposito protocollo di Kbyte di ROM contenente il program- comunicazione, i tasti premuti, posi- ma applicativo e/o il gioco con il qua- zione e movimenti del mouse (a due le trasformate l’Atari in un compa- tasti). Non per nulla questa periferi- gno di lavoro, studio e, perché no, di ca viene chiamata “Intelligent key- svago. Non è prevista la possibilità di board”! Nel circuito di controllo della espandere la RAM attraverso questo tastiera è inserito anche un orologio meccanismo (sul connettore manca il permanente (cioè conserva il suo fun- segnale di write). zionamento a computer spento).

Assieme alla CPU troviamo vari in- Il circuito non prevede altoparlanti tegrati programmabili e tre di tipo interni, sia perché le due interfacce custom per il controllo del bus (vie- Midi permettono di far suonare gli

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 65 Fig. 10

Si comincia! Il primo guscio è stato rimosso, ora tocca alla tastiera e alla schermati- ra metallica.

strumenti con le loro voci e sia perché di 349 Kbytes formattati. L’hard-disk l’output audio viene convogliato as- da 10 Megabyte, eventualmente pre- sieme al video nel monitor. sente è invece controllato da un chip La parte sonoro/musicale è stata posto sull’unità e trasferisce dati at- un must per molti appassionati che traverso un canale DMA. hanno acquistato l’Atari proprio per questa sua prerogativa. Altri hanno Il segnale video viene generato da trovato nella gestione del video una un circuito denominato SHIFTER. Si ragione di acquisto. tratta di una tecnica che sarà adotta- Il generatore sonoro non è parti- ta anche da Amiga e che prevede la colarmente innovativo ma appare possibilità di mixare varie fonti video all’altezza di quanto richiesto dalle per produrre una unica immagine. applicazioni, giochi compresi. Si par- La memoria video è mappata sulla la di tre voci indipendenti e di un ge- RAM centrale e consiste in 32 Kbyte di neratore di rumore, tutti miscellabili spazio dal quale produrre una uscita in output attraverso un mixer built-in grafica secondo tre modelli a scelta: all’interno del chip Yamaha. Bassa risoluzione: 320x200 (16 co- Il controller floppy pilota fino a due lori); periferiche collegate in daisy-chain Media risoluzione: 640x200 (4 colo- che sul sistema vengono poi individua- ri); te come Disk-A e Disk-B. I floppy sono Alta risoluzione: 640x400 (mono- single side single density per un totale cromatico);

66 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

Fig. 11

La tastiera è solo appoggiata e tenuta ferma dalla profilatura dei due gusci di plastica. Un con- nettore seriale la collega alla pia- sta madre sotto- stante.

I colori sono scelti da una palette di Con la pletora di possibilità di inter- 512 tinte. Ovviamente le modalità a facciamento, l’Atari ha avuto l’accor- colori richiedono preferibilmente la tezza di differenziare tutti i connettori periferica a colori (o il TV ma solo in per dimensione e configurazione dei bassa risoluzione). I due tipi di moni- pin. Nessun pericolo di sbagliare: al tor sono studiati appositamente per massimo si collegherà il mouse alla la macchina ST e, a parte i connettori porta joystick numero 1 invece che proprietari, prevedono specifiche di alla 0... niente di grave. funzionamento che renderebbero inu- Lo slot di espansione notiamo che tilizzabili prodotti di altre marche. Ad non ha la chiave per impedire l’inse- esempio il monitor monocromatico rimento errato delle cartucce. Il verso funziona con frequenza di refresh di giusto viene obbligato dalla sagoma- 70 Hertz, contro lo standard di 50 dei tura delle cartucce stesse. normali TV. L’Atari ha fatto una scelta drastica L’interfaccia seriale, controllata dal per i suoi sistemi “del rilancio”: inutile chip 68901, è programmabile da 50 tirarsi dietro la pochezza di visualiz- fino a 19200 boud. zazione del TV domestico. Così la serie Mancano tutti i modi “text” ed è ov- ST funziona solo se si acquista anche vio: con un ambiente operativo grafi- il monitor dedicato. Per completezza co non avrebbero senso. di informazione apprendo dalla Wi- kipedia (non lo sapevo, confesso) che ne sono stati prodotti dei modelli con modulatore TV.

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 67 Ne esistono due versioni: sm124 e Aprire l’ST sm125. Io ho il secondo, ma penso che il 124 sia poco inferiore al 125 come prestazioni elettroniche, mentre il Aprire l’unità centrale non è difficile layout effettivamente è diverso: più ma è un lavoro lungo che presuppone “massiccio” il 124, più “elegante” e con una certa precisione. supporto basculante il 125. Sono necessari un cacciavite a stel- Accanto a questi c’è pure la versione la medio-piccolo, una pinza a becco, a colori, siglata sm1224. In genera- sempre di media misura e un caccia- le, dalla documentazione disponibile, vite piatto piccolo per fare leva sulla sembrano dei prodotti di qualità (per schermatura principale. l’sm125 posso garantire anch’io), e Armato di santa pazienza ho prima pur con una dimensione della diago- di tutto levato le viti sul fondo, rom- nale ridotta a 12”, adeguati ad un uso pendo per forza di cose i due sigilli di semi professionale. garanzia che nascondevano altret- tanti punti di chiusura. Il fatto che questi due sigilli fossero intatti è indicazione che il sistema non era stato aperto: buon segno, non si sa mai con queste macchine prese ai

Fig. 12

I primi schermi metallici proteg- gono l’alimenta- tore, gli slot per le schedine di RAM e i connettori del floppy.

68 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

mercatini, se per caso non provenga- no da recuperi per pezzi di ricambio e siano state quindi cannibalizzate del- le loro parti migliori. Il case è formato come al solito da due gusci uniti attraverso le viti passanti che li tengono assemblati. Al guscio inferiore è fissata la piasta madre che è unica, schermata sul lato saldature da un foglio rigido metallizzato. La tastiera è solo appoggiata ad ap- positi supporti per cui, tolta la parte superiore del cabinet, si toglie con facilità semplicemente scollegandola dal connettore della piastra al quale è collegata e che funge da soluzione unica sia per l’alimentazione delle componenti elettroniche della tastie- ra stessa e sia per le linee di segnale. La tastiera stessa risulta rivestita da fogli protettivi in modo che, se si vo- lesse arrivare ai contatti dei tasti, si dovrebbe ulteriormente togliere una discreta sequenza di viti. Due box metallici forati proteggono l’alimentazione, gli slot della memo- ria RAM e proteggono i connettori del floppy disk. Per togliere questi scermi, oltre alle viti che li tengono solidali con la schermatura generale, è necessario agire con la pinza a bec- co per allineare le linguette di fermo con le rispettive feritoie. Francamen- te ci sembra eccessiva questa ulterio- re forma di ancoraggio degli scher-

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 69 Fig. 17

La marchiatura sulla piastra ma- dre. Il PC risale al 1991, quindi è una delle ultime (se non l’ultima in assoluto) release del progetto. Al centro il chip cu- stom principale.

mi, ma evidentemente i progettisti la anche l’alimentatore perché una vite, pensavano diversamente. dannatamente nascosta sotto un fo- Il floppy disk da 3,5” si sgancia fa- glio metallico di protezione, tiene la cilmente dalle connessioni che sono schermatura legata al guscio princi- standard sia come alimentazione che pale e all’alimentatore, appunto. come segnali. Sono floppy IDE, per In questo progetto la schermatu- capirci, anche se non siamo sicuri ra dei circuiti sfiora la paranoia. Ad che si possano utilizzare i driver delle esempio lo schermo che protegge la macchine DOS per sostituire una uni- piastra madre segue ogni possibile tà ST guasta. curvatura dovuta alla presenza dei L’unità magnetica è avvitata al gu- connettori sul lato posteriore della scio inferiore e tenuta sollevata nella macchina. Nessuna onda elettroma- sua posizione di destinazione da quat- gnetica è mai sfuggita da un ST! tro supporti. Tre di questi supporti Liberata la piastra principale si sco- sono dei passanti in plastica, il quar- pre un circuito di dimensioni gene- to è un cilindretto di metallo “dorato”, rose che va ad occupare tutta l’area solo appoggiato al suo apposito foro disponibile, con chip ad alta densità della piastra madre; non è rame ma saldati con la tecnica della saldatu- non siamo riusciti a capire se sia otto- ra superficiale, ma senza l’eccessiva ne o qualche altra lega. densità di componenti che è pratica Per togliere la schermatura prin- comune ad altri progetti. cipale, formata da un’unico pezzo di Lo spazio, che rende più agevole sia lamiera piegata, è necessario levare il montaggio che l’assistenza, è gua-

70 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Fig. 18

Particolare del modulatore TV miniaturizzato.

dagnato anche grazie al fatto che il Un’altra caratteristica da notare generoso banco di RAM (1040 byte) è la dimensione del modulatore TV. è stato spostato dalla piastra madre Ci attendevamo il classico scatolotto a quattro slot tipo “SIM” (ma è solo ASTEC e invece anche questa com- una esemplificazione evidentemente), ponente si è evoluta rispetto ai primi raggiungibili opportunamente anche progetti di home computer. senza smontare tutta la schermatura Grazie alla schermatura pratica- del PC. mente universale, alla mancanza di Nello smontaggio notiamo che uno ventole e forse al fatto che ma mac- degli zoccoli plastici che sostiene china non è stata usata moltissimo l’unità floppy è rotto ed è stato poi dal suo originale possessessore, l’in- aggiustato alla belle meglio trami- terno non risulta colonizzato dai cu- te l’applicazione di una colla che ora muli di lanuggine polverosa. Giusto appare essicata e giallognola e ha uno strato sottile di polvere che viene anche terminato di essere attiva. Non via senza problemi con una soffiata di è una grande riparazione: ha richie- compressore. sto solo una goccia di Attac, ma visto Il rimontaggio segue il percorso in- che i sigilli erano intatti, mi ha fatto verso rispetto all’apertura e non pre- capire che la macchina era “tarocca- senta grossi problemi, sempre si sia ta” all’origine. Personalmente mi da avuta l’accortezza di tenere traccia un po’ fastidio comprare qualcosa di della posizione delle viti, le quali ri- nuovo che non è perfetto: in fondo i sultano di tipi e lunghezze diverse. soldi che il commerciante vuole sono buoni fino all’ultimo centesimo!

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 71 Fig. 19

L’unità floppy da 3,5”, smonta- ta dal sistema. E’ ovviamente più massiccio rispetto alle uni- tà attuali, anche per la meccani- ca più ingom- brante.

Uso stessi motivi. Io credo che data la situazione dell’epoca, i progettisti pensassero, Inutile nascondersi dietro un dito, in assoluta buona fede, che le cose in- l’Atari ST è fin troppo simile al Mac plementate da tizio potessero essere di Apple! Non esiste più la riga di co- usate da chiunque in quanto “uso co- mando e il cursore lampeggiante sul- mune”. In fondo chi si era scandaliz- lo sfondo nero della finestra a carat- zato se l’MS-DOS di Microsoft copia- teri. Qui si deve lavorare con il mouse va spudoratamente le idee del CP/M partendo dal GEM-desktop, la scri- della Digital Research? vania virtuale concepita da Digital Non bisogna però pensare che GEM Research per inserire il paradigma sia all’altezza di MacOS (ma avreb- iconico sulle macchine a basso costo. be potuto diventarlo) o che il desktop L’interfaccia è ancora più simile al dell’Atari sia del tutto simile all’attua- Mac perché prende da questo ulti- le funzionalità delle moderne interfac- mo l’idea del menù contestuale nella ce grafiche. In realtà siamo agli inizi barra in alto. Anche la grafica delle della conquista della grafica a tutto finestre assomiglia in maniera im- schermo da parte dei sistemi operati- barazzante a quelle dell’interfaccia vi. Quello che si può fare sono le clas- di Apple. Credo che la Apple ebbe ra- siche operazioni da sistema operativo gione a intentare causa per violazio- attraverso una intuitiva interfaccia ne di diritti: almeno Windows aveva grafica. Sul desktop virtuale all’aper- cercato di differenziarsi in qualche tura si trovano le icone delle unità modo, cosa che peraltro non rispar- disco presenti (nuovi dischi devono miò a Gates una causa legale per gli essere aggiunti attraverso apposita

72 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

voce di menù) e l’icona del cestino. Le nello stile CP/M e a seguire le sotto- icone si selezionano e con il doppio directory separate dal simbolo della click si aprono in forma di finestra. Le barra dritta. finestre multiple sul desktop hanno i comandi di massimizzazione, di ridi- Prima di eseguire una applicazione mensionamento e di chiusura. Si tra- per la prima volta è necessario in- scinano puntando la barra del titolo stallarla attraverso l’apposita fun- e operando il trascinamento del mou- zione del menù “Options”. Si deter- se. La funzionalità del drag-and-drop mina in questa maniera il tipo di file funziona come da sempre operano i che se aperto da luogo all’esecuzione sistemi di interfaccia a finestre. dell’applicazione stessa (la classica Il sistema paga uno scotto alla an- estensione del nome formata da tre cora limitata risoluzione del monitor, caratteri), così anche l’ambiente dove infatti le icone sono esageratamente l’applicazione va eseguita (GEM o grandi per i gusti attuali. Non oso TOS) e infine se abbisogna di para- pensare all’output su TV, cosa che metri. In pratica viene creato un file non ho provato, ma che credo non di configurazione per l’applicazione fosse esaltante. stessa (una specie di file .INI di Win- L’organizzazione del file system è dowsiana memoria). quella classica gerarchica, con la let- E’ possibile, attraverso il menù tera dell’unità seguita dai due punti “Preference”, accedere ad un piccolo

Fig. 20

Desktop pre- so con una foto dal sistema re- ale.

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 73 Fig. 22

Un esempio di applicazio- ne eseguita nell’interfaccia grafica GEM.

pannello di controllo dove si possono in alta risoluzione, anche se si perde stabilire i colori dlel’interfaccia, la la funzionalità del colore. velocità di risposta del mouse e della tastiera, impostare l’orologio, etc... In Software questo pannellino si incontra per la prima volta la filosofia che i progetti- sti avevano in mente: interfacce intu- Una frase famosa attribuita a Tra- itive. Infatti ad esempio la velocità di miel dice pressapoco così: “Chi mi co- ripetizione dei tasti si sceglie tramite nosce sa che io porterò ancora delle un controllo slide ai cui estremi si tro- sorprese in Atari, ma quello che mi va una tartaruga e dall’altra parte aspetto è l’essere sorpreso io da quel- una lepre, con chiaro significato. lo che gli utenti sapranno fare con la Importante è ricordarsi di salvare i tecnologia che gli abbiamo messo a settaggi (Save Desktop), altrimenti al disposizione”. prossimo avvio bisogna rifare tutto. La non tanto segreta speranza di L’interfaccia in generale è godibile e Tramiel era dunque quella che tan- non si discosta molto dal paradigma ta potenza stimolasse la creazione di attuale dell’interazione uomo-mac- software all’altezza. Cosa che è avve- china. In bassa e media risoluzione il nuta, anche grazie alla disponibilità desktop appare fin troppo limitato e dei dati tecnici, al buon BASIC pre- le icone esageratamente grandi. Di- sente sul sistema e soprattutto ai kit ciamo che l’esperienza migliore si ha di sviluppo che si sono resi disponibili

74 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

da Atari e da terze parti. Del BASIC parleremo fra poco, pri- A tutt’oggi esiste una ampia libre- ma volevo accennare alla disponibi- ria di applicazioni di tutti i generi, al lità delle cosidetti “GEM Programs”: punto che un utilizzatore non sente si tratta di una suite di applicativi per nessuna invidia per piattaforme più la produttività personale che portano servite come l’Amiga o lo Spectrum, il sistema nella classe delle macchine tanto per fare due esempi. “quasi da ufficio”, anche se la distin- zione fra home e business nel 1985 co- Per incominciare Atari rilascia as- mincia a farsi molto sfumata. sieme al sistema due linguaggi: Atari GEM Write, classico word processor Logo e Atari BASIC. a finestra, può integrare oggetti crea- Il Logo è una ottima implementazio- ti con GEM Draw e GEM Graph, a co- ne del linguaggio che fra l’altro offre stituire quasi un pacchetto integrato un ambiente di sviluppo ed esecuzio- (manca però un GEM Calc o qualcosa ne duale, nel senso che si opera in due del genere, mancanza che sarà stata finestre: una per digitare i comandi e ben coperta da più di un fornitore). l’altra per visualizzare immediata- Il GEM può essere programmato mente l’output. Sulle particolarità del in maniera nativa grazie al kit ri- Logo non vorrei soffermarmi più di lasciato dalla Digital Research. Il tanto: si tratta, secondo il mio pare- kit è costituito da utilities, librerie e re, di un tentativo per rendere la pro- una adeguata documentazione che grammazione più intuitiva ma che ha poco a che fare con i “veri” applicati- vi.

Fig. 23 Atari ha fatto del settore enter- taiment il suo cavallo di battaglia. Il progetto ST è forse anomalo rispetto a questa linea ma non sono mancati i titoli anche per il 520/1040 e successivi.

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 75 Fig. 24

GEM Write, il word processor secondo Atari.

permettono la creazione di applica- L’utilizzo sulle macchine come ST, con zioni “native”, cioè senza l’interprete GEM, TOS e una potenzialità ben di- BASIC di mezzo. Devono però essere versa dalla semplice esecuzione non scritte in C e poi compilate (il kit non strutturata. comprende un compilatore C adatto, Ben presto viene rimpiazzato dal scelta che appare strana...), ma so- GFA-BASIC, un ambiente molto più prattutto richiedono una macchina di moderno e soprattutto dotato del- sviluppo PC IBM con DOS e compila- le estensioni necessarie all’ottima- tore Lattice C. Il livello di skill richie- le sfruttamento della macchina. sto per lo sviluppo è fuori della porta- GFA-BASIC diventerà uno standard ta dell’hobbista medio perché richiede nell’ambiente home a 16 bit, sarà in- non solo il C come linguaggio, ma an- fatti trasportato su altre piattaforme, che lo studio della documentazione compreso il PC IBM. che è abbondante. Della stessa Atari è invece il TOS Development Kit, il quale comprende editor e compilatore (sempre in lin- guaggio C).

Il BASIC si presenta allo stato dell’arte per quanto riguarda funzio- nalità di manipolazione dei dati, fun- zioni built-in e strutture di controllo.

76 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Fig. 25

Le altre applicazioni della suite da ufficio: GEM Paint, GEM Graph, GEM Wor- dchart, GEM Draw.

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 77 Fig. 26

Esistono ottimi emulatori per la piattaforma ST. Qui a fianco STEEM, forse il migliore o co- munque il più supportato.

Conclusione bito meglio attrezzato a perseguire una evoluzione dei sistemi di calcolo, mentre GEM puntava ad una generi- Nel 1985 Atari ha stupito senz’altro ca compatibilità che, sebbene in parte il mondo degli utilizzatori proponen- riuscita, si scontrava con le inevita- do un sistema che seguiva quello che bili prerogative che ogni costruttore pareva essere lo standard professio- avrebbe voluto inserire nel proprio nale imposto da Apple ma ad una hardware. frazione del costo. In un certo senso Atari prima e Amiga subito dopo, Sul fronte della qualità niente da hanno forzato un salto di livello per dire: Atari esce con un sistema che ha l’utilizzatore domestico, come dire: tutti i crismi della robustezza e dell’af- “Perché vi accontentate? Usate a casa fidabilità, con una interfaccia che or- un sistema professionale!”. Certo il mai anche i PC Windows stavano, al- costo non aveva niente a che fare con meno in parte sdoganando (Windows le macchine stile Sinclair o altri micro 1.0 è dello stesso anno, 1985). Si pone più o meno simili: qui l’utente dove- quindi sul fronte del mercato, pronto va sborsare qualche milioncino delle a raccogliere gli utilizzatori stanchi vecchie lire per entrare in possesso della digitazione a carattere e (forse) di un sistema con minima dotazione: gli utilizzatori professionali che vede- floppy (almeno uno) e monitor dedi- vano nel MAC di Apple una chimera cato. irraggiungibile per via dei costi. Sì è vero, il sistema GEM della Digi- tal Research “fa il verso” al MacOS, ma quest’ultimo appare fin da su-

78 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

La vera genialità fù però l’inseri- mento dello standard MIDI per il con- A conclusione di questa prova, tanto trollo delle periferiche musicali. Una per ribadire il livello di interesse che esigenza forse di nicchia ma che nel suscitano questi sistemi, ho ritrovato tempo ha fatto breccia anche sui mu- quella voglia di dedicarci del tempo in sicisti dilettanti e soprattutto su quelli maniera continuativa ed approfondi- potenziali che vedevano nella possi- ta. Non per tutti i sistemi mi succede, bilità di disporre di una orchestra, ma confesso che questo trip mi ha col- seppur virtuale, l’apertura verso la to per un numero troppo eccessivo di musica d’insieme con tanto di accom- piattaforme per poter disporre seria- pagnamento e basi preregistrate. mente di tempo per approfondire nel- Forse l’ST è stato causa dello scio- la maniera che desidererei. glimento di tante piccole band, visto Ma chissà, forse per l’ST, visto che ne che mettere assieme basso e batteria ho due e che funzionano, un pensieri- “umane” è sempre stato un problema no magari ci può stare. per le potenziali rock star di provin- cia.

Bibliografia

• MC Microcomputer n. 59 - Gennaio 1987 • ST520 Technical Manual • ST520 User’s Manual • The Atari™ Compendium - 1992 Software Development Systems - Scott Sanders • Introtuction to the Atari TOS Developer’s Kit - 1992 - Atari • ST 354 Microfloppy Dsik Driver - Owner’s manual - 1985 - Atari • GEM Program Guide - 1982 - Digital Research Corp. • Atari STBook hardware Specifications - 1992 - Atari • Concise Atari 68000 Programmer’s Reference Guide - K.D. Peel - 1986 - Glentop Publisher Ltd. - ISBN 1-85181-017-X • Atari SM125 Owner’s Manual . 1985 . Atari • Atari 1040STE Service Manual - 1992 - Atari • Blitter, Bit Block Transfert Processor - 1990 - Atari • ikbd, Intelligent Keyboard Transfer Protocol - 1985 - Atari

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 79 Dal Pong all’evergreen Tetris: ecco Insert Coin – Retrogaming 2011

di Felice Pescatore

Un affascinante viaggio alla sco- le di Palazzo Arnone, dal martedì al perta di alcuni dei videogiochi che più sabato dalle ore 10:00 alle ore 18:00. hanno segnato l’immaginario collet- Una mostra che evidenzia tutta la tivo di chi si avvicinava a questo “mi- passione e l’entusiasmo dei membri sterioso” mondo negli anni ’80, con- dell’associazione, quotidianamente tribuendo di fatti a sdoganare il ruolo al lavoro per promuovere la cultu- del “mostro siliceo” all’interno della ra informatica e la salvaguardia dei società. sistemi che ne hanno rappresentato E’ questo lo spirito con cui l’Associa- l’evoluzione. zione Verde Binario di Cosenza (che Entrando nello specifico, si eviden- ha compiuto 9 anni il 19 dicembre) ha zia come la mostra sia divisa tema- organizzato l’evento Insert Coin – Re- ticamente in tre parti: Archeologia trogaming 2011, visitabile durante il Informatica, Contaminazioni ed Arte mese di Dicembre presso la sala An- Postale/Mail Art. gela Mazzuca della Galleria Naziona-

80 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Manifestazioni

Mostre, manifestazioni ed eventi di interesse retro-computeristico

Fig. 1

Esempio di Mail-Art

Un perfetto connubio tra Arte e Tec- della Mail Art nel concetto di network nologia, sorretto dal Contest di Mail giocabile# Art che ha permesso a Verde Binario Nei mesi che hanno preceduto l’even- di raccogliere vere e proprie opere to, Verde Binario ha promosso il d’arte realizzate su cartoline, carta contest internazionale “Call for Mail da lettere e persino sulle classiche bu- Art”, incentrato ovviamente sul tema ste postali. Un accostamento che l’as- dei videogiochi e che ha permesso di sociazione descrive egregiamente nel superare la soglia di 100 contributi modo seguente: provenienti, praticamente, da tutto il #Il videogioco sarà il prossimo me- globo. dium ad essere considerato una for- All’interno della splendida sala Maz- ma d’arte a se stante. “Insert Coin” zuca, i visitatori possono ammirare affianca all’esposizione di manufatti e, soprattutto, giocare con il mitico tecnologici, opere moderne più “tra- Pong (Zanussi – Ping-o-tonic), con dizionali” (quadri, installazioni e Space Invaders (Atari 2600) e persi- performance) e una mostra di Arte no provare l’ebrezza di un vero e pro- Postale. La scultura immateriale del prio cabinato CoinUp su cui gustarsi software si incontra con la fisicità l’evergreen PacMan.

Fig. 2

Si gioca al mitico Pong

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 81 Fig. 3 - Un vero CoinUp

La quadratura del cer- chio si ottiene, invece, con le opere a tema di 12 ar- tisti che, insieme, vanno a formare il terzo “bina- rio” della mostra, ovvero Contaminazioni .

Fig. 4 - Contaminazioni

82 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Manifestazioni

Mostre, manifestazioni ed eventi di interesse retro-computeristico

Fig. 5 - Real Tetris

E il Tetris? Beh, divertente e origi- nale la “contaminazione” del Tetris fisico, ovvero un pannello in cui in- serire manualmente uno de classici pezzi del gioco pescato all’interno di un’urna.

Nella visita si è virtualmente gui- A questo si aggiunge l’importante e dati da un’interessante Timeline che fondamentale contributo diretto de- descrive l’evoluzione dei videogiochi, gli organizzatori che non mancano suddividendoli in coin-up, console e di fornire spiegazioni, curiosità ed pc-games. aneddoti ai tanti appassionati accor- si all’evento. “Approfittando” proprio di questa Fig. 6 - Timeline disponibilità è stato possibile curio- sare anche nella sede dell’associa-

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 83 Fig. 7, 8 - Nella sede dell’associazione

zione, luogo dove vengono conservati vista l’introduzione di tecnologie e me- e riparati i sistemi che Verde Binario todologie di sviluppo ampiamente uti- raccoglie e cerca di preservare dal de- lizzate in tutti i calcolatori successivi. grado del tempo [foto 7 e 8].

Girando tra di essi, ecco che spunta la sorpresa: l’Olivetti P203. Ebbene si, l’erede della Programma 101 presen- Che dire allora: complimenti dav- tata nel 1967. Sostanzialmente si trat- vero a tutti gli organizzatori (Irene, ta di una P101 modificata per gestire Emiliano, Santino, e…. spero gli altri la scrivente Tekne 3, proiettando così mi scuseranno ma non ricordo più i il sistema nel settore commerciale, nomi) che si sono impegnati nella re- contabile e bancario [foto. 9]. alizzazione di un evento con proprie specificità e che contribuisce ad arric- Tra le perle merita un posto d’onore chire l’ecosistema di eventi dedicati al il maestoso Digital Vax 11/780 (code- retro-computing in Italia, ma soprat- name “Star”, ottobre 1977), una pietra tutto al Sud dove molto c’è ancora da miliare nella storia dell’informatica, fare.

84 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 Manifestazioni

Mostre, manifestazioni ed eventi di interesse retro-computeristico

Fig. 9 - Olivetti P103 in fase di restauro

Fig. 10 - Vax 11/780

MOSTRA Insert Coin - Retrogaming 2011, 03-31 dicembre 2011 Galleria Nazionale di Cosenza - Palazzo Arnone (Sala Angela Mazzuca)

ORGANIZZATORI Associazione Culturale Verde Binario Presidente: Irene De Franco http://insertcoin.verdebinario.org E-mail: [email protected] Nella sede di Verde Binario è allestito il “Museo Interattivo di Archeologia Informatica”, progetto che ha ispirato la nascita dell’associazione stessa.

Jurassic news - Anno 7 - numero 39 - gennaio 2012 85