Comune di (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSSOGGETTABILITA’ A VAS

della VARIANTE SEMPLIFICATA al PRGI vigente del Comune di TRAVERSELLA

(art. 17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327)

Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

INDICE

1 IL DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS ...... 1

1.1 RIFERIMENTI NORMATIVIDELLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA ...... 1

1.2 CRITERI PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ DI PIANI E PROGRAMMI ...... 3

2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ...... 5

3 COERENZA ESTERNA ...... 8

3.1 Contesto programmatico di riferimento ...... 8

3.2 PIANIFICAZIONE PROVINCIALE ...... 15

3.3 Considerazioni finali ...... 20

4 COERENZA INTERNA ...... 21

4.1 Il Piano Regolatore Generale Comunale - PRGC ...... 21

5 CONTENUTI E OBBIETTIVI DELLA VARIANTE AL P.R.G.C. VIGENTE ...... 26

5.1 CAMBIO DESTINAZIONE D’USO ...... 27

6 VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI ...... 34

6.1 DESCRIZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE IN PROGETTO ...... 34

6.2 ANALISI DELLE COMPONENTI AMBIENTALI ...... 39

Parchi e Aree protette ...... 39

Acque e Quadro idrogeologico ...... 42

Biodiversità ...... 43

Energia ...... 45

Rifiuti ...... 46 7 CRITERI PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ DI PIANI E PROGRAMMI ..... 47

7.1 Conclusioni ...... 47

- Allegato A : Verifica di Coerenza con il PPR _ allegato b

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1 IL DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS

Il presente documento di verifica di assoggettabilità a VAS è finalizzato allo svolgimento della fase preliminare “fase di specificazione (c.d. scoping)” della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Essa pertanto fornisce gli elementi per valutare se assoggettare / escludere la presente proposta di Variante Semplificata al PRGI del Comune di Traversella dalla procedura di VAS.

La verifica preventiva, come richiesto dalla D.G.R. 9.6.200, n.12 – 8931, illustra il contesto programmatico ed i principali contenuti della variante semplificata definendone il suo ambito di influenza.

Il Documento, in relazione alle questioni ambientali rilevanti individuate e ai potenziali effetti ambientali identificati in prima approssimazione, riporterà il quadro delle informazioni ambientali, con la specificazione del livello di dettaglio spazio-temporale ritenuto funzionale.

Il principio della sostenibilità ambientale accompagna il progetto di rigenerazione urbana in tutti i suoi momenti di definizione e nella valutazione di diversi scenari pianificatori, fornendo linee guida e criteri per lo sviluppo futuro del territorio e divenendo parte integrante del processo di pianificazione.

1.1 RIFERIMENTI NORMATIVI DELLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Con l’emanazione della Direttiva 2001/42/CE del 27.6.2001 è stata introdotta nel diritto comunitario la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) relativa alla “valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente”.

Tale direttiva è stata recepita e introdotta nell’articolato quadro normativo nazionale con il D.Lgs. 3.3.2006 n.152 (Norme in Materia Ambientale) contenente, nella parte seconda, le “Procedure per la Valutazione Ambientale integrata ambientale (IPCC)”; il decreto legislativo è però entrato effettivamente in vigore in data 31.7.2007. Conseguentemente, ai sensi del suddetto decreto, tutti i procedimenti di pianificazione o programmazione avviati successivamente alla data del 31.7.2007 sono stati assoggettati alla nuova normativa.

In particolare, per ciò che concerne la VAS, essa è definita come una procedura finalizzata a garantire un elevato livello di salvaguardia, tutela e miglioramento dell’ambiente e della salute umana ed è diretta ad assicurare un utilizzo accorto e razionale delle risorse naturali, condizione essenziale per uno sviluppo sostenibile e durevole del territorio. In termini generali essa costituisce quindi uno strumento d’integrazione delle valutazioni

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Va segnalato inoltre che il 13.2.2008 è entrato in vigore il D.lgs. 16.1.2008 n.4 (Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.lgs. 52/2006 recante “Norme in materia ambientale”) che modifica alcuni contenuti introducendo delle novità. L’articolo n.1 del decreto correttivo introduce cinque nuovi articoli alle disposizioni generali e sostituisce l’intera parte II del D.lgs. 152/2006 relativa a VAS e VIA cui fanno riferimento nuovi sette allegati; l’art. n.2 precede invece delle modifiche e delle integrazioni in particolare per le sezioni relative alla tutela delle acque dall’inquinamento e alla gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati. A livello nazionale si è aggiunta un’ulteriore revisione della normativa attraverso il D.Lgs. 29.6.2010 n.128, il quale però interessa la procedura VIA; AIA e le emissioni in atmosfera.

A livello regionale, l’ente Pubblico Regione Piemonte ha emanato la L.R. 40/1998 (Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione) che introduce il concetto di compatibilità ambientale di piani e programmi regionali. Successivamente a questa prima norma la Regione Piemonte ha emanato, quali atti di indirizzo e di coordinamento in materia VAS, la D.G.R. n.12 del 9.6.2008 (Norme in materia ambientale. Primi indirizzi operativi per l’applicazione delle procedure in materia di Valutazione Ambientale Strategica di piani e programmi) che ha recepito gli orientamenti più recenti sia definendo i primi indirizzi operativi per l’applicazione delle procedure di VAS, sia distinguendo, in relazione alla significatività degli effetti ambientali previsti, le categorie di piani e programmi da sottoporre obbligatoriamente a VAS rispetto a quelle che ne sono di norma escluse. La regione inoltre, con la D.G.R. n. 21 del gennaio 2015, propone un documento con il quale si chiariscono i contenuti necessari per il Rapporto Ambientale perla pianificazione locale; documento che viene aggiornato dal 2017 con la D.D. n.31. Infine, l’ente regionale predispone, attraverso la D.G.R. n.25 del 29.2.2016, le indicazioni per la redazione del documento tecnico di Verifica di assoggettabilità per gli strumenti urbanistici esecutivi.

In particolare, la verifica preventiva di assoggettabilità alla VAS di piani o programmi è prevista nei casi di varianti agli strumenti urbanistici comunali conseguenti all’applicazione di disposti legislativi alternativi alla L.R. 56/77 e s.m.i. (Normativa relativa agli accordi di programma, alla disciplina degli espropri, agli Sportelli Unici per le Attività Produttive, etc.).

La normativa in materia VAS suddivisa all’interno dei diversi livelli di governo è la seguente:

Livello europeo:

- Direttiva 2001/42/CE – Valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente;

Livello nazionale:

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- D.Lgs. n.152 del 2006 – Norme in materia ambientale;

- D.Lgs. n. 4 del 2008 – Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs 3 aprile2006 n.152 recante Norme in materia ambientale;

- D.Lgs n. 128 del 2010 – Modifiche ed integrazioni al D.Lgs 3.4.2006 n.152 recante Norme in materia ambientale, a norma dell’art. 12 della L. 18.6.2009 n.69;

Livello regionale:

- L.R. n.40 del 1998 – Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione;

- D.Lgs. n.4 del 2008 – Primi indirizzi operativi per l’applicazione delle procedure in materia di Valutazione ambientale strategica di piani e programmi;

- D.G.R. n.21 del 2015 – Contenuti del Rapporto Ambientale per la pianificazione locale;

- D.D. n. 31 del 2017 – Aggiornamento del documento tecnico di indirizzo D.G.R. n. 21 del 2015;

- D.G.R. n.25 del 2016 – Disposizioni per l’integrazione della procedura di VAS nei procedimenti di pianificazione territoriale e urbanistica ai sensi della L.R. n.5 del 1977.

1.2 CRITERI PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ DI PIANI E PROGRAMMI

La presente Verifica di Assoggettabilità a VAS fa riferimento ai criteri individuati dall’Allegato I della Parte II del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., e contiene le informazioni e i dati necessari all’accertamento della probabilità di effetti significativi sull’ambiente conseguenti all’attuazione delle previsioni della Variante. Il contenuto della verifica di assoggettabilità a V.A.S. verte essenzialmente su due aspetti, che sono:

• Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi

- in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l’ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse;

- in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati;

- la pertinenza del piano o del programma per l’integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile;

- problemi ambientali pertinenti al piano o al programma;

- la rilevanza del piano o del programma per l’attuazione della normativa comunitaria nel settore dell’ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque).

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• Caratteristiche degli impatti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, dei seguenti elementi

- probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti;

- carattere cumulativo degli impatti;

- natura transfrontaliera degli impatti;

- rischi per la salute umana o per l’ambiente (ad es. in caso di incidenti);

- entità ed estensione nello spazio degli impatti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate);

- valore e vulnerabilità dell’area che potrebbe essere interessata a causa: delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, del superamento dei livelli di qualità ambientale dei valori limite dell’utilizzo intensivo del suolo;

- impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale

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2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE

a. Alcuni dati di Traversella

Coordinate: 45°31′N 7°45′E Frazioni: Cantoncello, Cappia, Chiara, Delpizzen, Fondo, Succinto, Tallorno Codice Istat 1278 - Cod. catastale: L345 Comuni confinanti: , , Superficie comunale [ha] 3.935,9 ( di cui 100% territorio (AO), , Ingria, , Pontboset (AO), Montano ) , Ronco , , , , Vico Canavesei Abitanti: 324 (anno 2019) Cl. sismica: zona 4 (sismicità molto bassa) / Cl. Densità: 8,89 ab./km² climatica: zona F, 3 509 GG[2]

Altitudine: 827 m s.l.m.

Figura 1 - Inquadramento Territoriale del Comune di Traversella

Traversella (Traussela in piemontese) è un comune italiano di 324 abitanti situato in Valchiusella, della città metropolitana di Torino, in Piemonte. adagiato su una dorsale compresa tra il vallone del Bersella e il Chiusella e si è sviluppato arroccandosi su diversi livelli.

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Figura 3 - Vista volo d'uccello della Valle

Figura 2 - - Immagine satellitare zenitale dell'urbanizzato di Traversella

La Val Chiusella, la valle dove sorge il centro urbano di Traversella, si caratterizza per uno stretto fondovalle che sfocia nell’anfiteatro morenico di attraverso una serie di piccole conoidi, che generano un paesaggio di prati ondulati alternati alla vegetazione riparia, prevalentemente ad acero-frassineti. Addentrandosi nell’ambito, il fondovalle è dominato da una modesta praticoltura mentre i versanti, uniformi e mediamente pendenti, impostati su litologia a calcescisti e gneiss in cui sono prevalenti i fenomeni di colluvio, formano un paesaggio strutturato da mosaico di castagneti antropogeni che prevalgono, alternati a querceti di rovere e rimboschimenti; salendo verso le quote più alte non si trovano faggete, mentre sono le boscaglie pioniere a betulla a invadere le superfici un tempo pascolate. In tale contesto già difficile, la secolare attività mineraria (Traversella) ha portato a una vera e propria deforestazione, eliminando quasi del tutto le conifere; superstite è solo la bandita di abete bianco di Fondo. Anche il faggio ha subito la stessa sorte, e il bosco di castagno si ferma poco sopra i 1000 metri di quota; Il territorio di Traversella è attraversato dalla S.P. 24 della Valchiusella di rilevanza sovracomunale. Gli edifici del borgo antico sono quasi interamente costruiti, come usuale in tutta la

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Valchiusella, in pietra. La loro architettura tipica delle valli alpine piemontesi si caratterizza per la presenza di lobbie (ballatoi in legno utilizzati per far seccare pannocchie di mais, castagne ed altri prodotti della valle), finestre ad archi e tetti coperti con le caratteristiche lose (lastre di pietra piatte e sottili). SCHEDA SETTORI ECO-GEOGRAFICI REGIONE PIEMONTE

Il CLIMA: Precipitazioni medie annue tra 1300 e 1800 mm con valori del trimestre estivo elevati, superiori a 400 mm. Affiorano rocce della Zona Sesia-Lanzo (gneiss e micascisti) in cui, presso Traversella, sono intruse dioriti di età tardoercinica. Vegetazione e suoli: La vegetazione forestale, riferibile alla Serie mesofila del faggio ed a quella dei boschi misti mesofili, occupa i bassi versanti, in particolare quelli a nord, ed è costituita da formazioni a struttura irregolare di latifoglie miste; il castagno è limitato all'imboccatura della Valle; la betullè particolarmente diffusa come specie pioniera sui pascoli abbandonati alle quote inferiori che, un tempo, erano probabilmente occupate da faggete; la betulla è ora spesso accompagnata dal nocciolo nelle stazioni più fresche.Ampie estensioni del versante nord, al di sopra del limite degli alberi, sono colonizzate dall'ontano verde. Malgrado la scarsa continentalità, l'abetina bandita di Fondo indica una antica maggiore presenza di abete bianco.

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3 COERENZA ESTERNA

3.1 Contesto programmatico di riferimento

L’analisi di coerenza esterna dei contenuti ambientali della variante è volta a verificare le relazioni esistenti ed il grado di corrispondenza degli obiettivi generali e tematici dei contenuti della Variante con quanto stabilito da altri piani, programmi o normative alle scale territoriali regionale, provinciale, quindi ai vari livelli di governo del territorio. Pianificazione Regionale

1.1.1.1 IL PIANO TERRITORIALE REGIONALE (PTR)

Il Consiglio Regionale del Piemonte, con DCR n. 122-29783 del 21 luglio 2011, ha approvato il nuovo Piano Territoriale Regionale (PTR). Il nuovo Piano sostituisce il PTR approvato nel 1997 ad eccezione delle norme di attuazione relative ai caratteri territoriali e paesistici (articoli 7, 8, 9, 10, 11, 18bis e 18ter) che continuano ad applicarsi fino all’approvazione del Piano Paesaggistico Regionale.

La matrice territoriale sulla quale si sviluppano le componenti del piano si basa sulla suddivisione del territorio regionale in 33 Ambiti di Integrazione Territoriale (AIT); in ciascuno di essi sono rappresentate le connessioni positive e negative, attuali e potenziali, strutturali e dinamiche che devono essere oggetto di una pianificazione integrata e per essi il Piano definisce percorsi strategici, seguendo cioè una logica multipolare, sfruttando in tal modo la ricchezza e la varietà dei sistemi produttivi, culturali e paesaggistici presenti nella Regione.

Il Comune di Traversella è inserito nell’AIT N. 7 IVREA insieme ai comuni di IVREA, , Aglié, Albiano d'Ivrea, Alice superiore, , , , , , , Borgofranco d'Ivrea, , Brosso, , , , Carema, Cascinette d'Ivrea, , , , , , , , , Loranzé, Lugnacco, , Mazzé, , Meugliano, , , , , , , , Pecco, , , , , Quincinetto, , , , Samone, , , , , , , Tavagnasco, , Trausella, Traversella, Vestigné, Vialfré, , , , .

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Figura 4 – Stralcio Tavola di Progetto del PTR

Essendo una variante di piccolissima entità, ricadente in un piccolo Comune della Val Chiusella, le destinazioni d’uso previste dalla variante non hanno nessun impatto significativo a livello regionale in quanto il PTR fornisce indirizzi di sviluppo urbano e socio-economico riferiti ad una scala che confrontati alla scala dell’intervento non risultano essere significativi per la coerenza. IL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE (P.P.R.)

Il Piano Paesaggistico Regionale (P.P.R.), approvato con D.C.R. n. 233-35836 del 3.10.2017, è stato ratificato anche a livello statale grazie all’accordo stipulato tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) e la Regione Piemonte. Il piano è uno strumento di tutela e promozione del paesaggio piemontese, volto a regolarne le trasformazioni e a sostenere il ruolo strategico per lo sviluppo sostenibile del territorio. I

contenuti del piano sono sviluppato mediante la Relazione Illustrativa, le Norme di Attuazione e le Tavole di piano. La coerenza con lo strumento paesaggistico regionale viene valutata approfondendo le tavole che compongono il P.P.R., mettendo in luce la presenza di eventuali prescrizioni o indicazioni di carattere paesaggistico.

Alla luce dell’approvazione del nuovo P.P.R., l’intero contenuto della variante parziale verrà sottoposto a Verifica di coerenza e conformità con quanto prescritto nel recente ( vedi ALLEGATO A al presente documento )

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P.P.R. andando a verificare la compatibilità dei contenuti tra il piano di livello regionale e la variante parziale.

Traversella è inserito nell’ambito di Paesaggio n° 31 – Valchiusella.

FATTORI STRUTTURANTI

− Sistema viario storico, di antica o antichissima origine, anche di media e alta quota, come confermato da incisioni rupestri preistoriche e anche nei tratti di connessione (in gran parte oggi difficilmente riconoscibili) con la vallata di Champorcher in Valle d’Aosta, sul versante opposto;

− sistema fluviale del corso del torrente Chiusella e suoi attraversamenti (arcata di ponte romano tra Vidracco e Vistorio e ponte in pietra di Fondo).

FATTORI CARATTERIZZANTI

− Sistemi ed emergenze legate al paesaggio devozionale dell’area e alle parrocchiali dei diversi insediamenti (pieve romanica della Purificazione di Maria, poco oltre Lugnacco, e parrocchiali di Alice Superiore, Brosso, Traversella, Trausella, Vico Canavese);

− sistema delle borgate di media e alta quota che punteggiano la viabilità principale di fondovalle e quella di media e alta quota (Alice Superiore, Rueglio, Meugliano, Brosso, Vico, Traversella, Valchiusella);

− tracce dell’attività metallurgica storica (sentiero di collegamento tra Traversella e le sue miniere, altoforno di Meugliano Canavese e Geoparco minerario di Traversella);

− sistema degli alpeggi in quota, con le relative connessioni alle borgate di mezza costa e fondovalle e con i percorsi di collegamento transvallivi;

− insediamento di Traversella con l’architettura tradizionale e le case a “lobbie”;

− insediamento di Fondo, al termine della vallata, con il ponte in pietra.

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FATTORI QUALIFICANTI

− Tracce delle antiche torbiere di Alice Superiore, oggi abbandonate, ma sfruttate sin dall’epoca romana;

− “sentiero delle anime” sopra Traversella (incisioni rupestri);

− elementi sparsi legati alla presenza di castelli signorili, oggi interessanti per la posizione

panoramica (ruderi del castello di Brosso, torre di Parella, come lacerto di più ampia fortificazione, e castello di Parella, ruderi del castello di Arundello);

− insediamenti storici caratterizzati dall’architettura tradizionale e dalle “lobbie”;

− forre e sistemi lacustri (forra del torrente Chiusella nota come gola di Gavarot, cascata della Faretta, zona del piccolo lago di Alice Superiore, lago di Meugliano);

− scorci panoramici (salita da Brosso verso Traversella, con ampia vista sulla Serra e sul Canavese);

− catena collinosa dei Monti Rossi o Peira Marsa, all’imbocco della vallata, poggi attorno a Meugliano;

− Canavese, passeggiata al Truc oltre Traversella con ampi scorci panoramici sull’intera vallata.

Tra gli obbiettivi e gli indirizzi che potrebbero interessare l’area e la tipologia dell’intervento previsto dalla proposta di variante vi è :

• potenziare la leggibilità delle aree naturalistiche di assoluto pregio con la realizzazione di apposite aree di sosta attrezzate, compatibili con le caratteristiche dell’ambiente;

La normativa in generale persegue gli obiettivi strategici di salvaguardia del patrimonio naturale-culturale montano e di contesti di valore scenico ed estetico, meritevoli di specifica tutela e valorizzazione.

Gli Ambiti di Paesaggio sono ulteriormente suddivisi in Unità di Paesaggio (UP), sub-ambiti caratterizzati da peculiari sistemi di relazioni fra elementi eterogenei chiamati a dialogare fra loro e a restituire un complessivo e riconoscibile senso identitario. L’Area oggetto di intervento è inserita nella UP 3103 Valchiusella da vico a Traversella.

Il PPR individua alcuni caratteri tipizzanti della tipologia Normativa 6 ( art.11 NdA):

Compresenza e consolidata interazione tra sistemi naturali, prevalentemente montani e collinari e sistemi insediativi rurali tradizionali, in cui sono poco rilevanti le modificazioni indotte da nuove infrastrutture o residenze o attrezzature disperse.

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Come si può evincere dalla Tavola P2, l’area (evidenziata in rosso) non ricade su alcun vincolo tale per cui sussista un’incoerenza con il PPR

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L’area oggetto di Variante ( tratteggiata in bianco) ricade nelle seguenti componenti paesaggistiche individuate nella Tavola P4 art.13 _ Aree di montagna: Montagna art.19 _ Praterie - prato-pascoli - cespuglieti art. 25 _ Nuclei alpini connessi agli usi agro-silvo-pastorali:SS35 art. 31 _ SC4 - Relazioni visive tra insediamento e contesto

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Per quanto riguarda la TAVOLA P5 - Siti dell'UNESCO, SIC e ZPS , l’area non presenta elementi di criticità da verificarne la coerenza con la Proposta di Variante. Si allega Estratto Tavola P5

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3.2 PIANIFICAZIONE PROVINCIALE

Il Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) della Provincia di Torino

A dieci anni dal primo " Piano Territoriale di Coordinamento" la Provincia di Torino ha predisposto uno Schema di Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTC2), documento aperto, ottenuto componendo visioni settoriali spesso parziali e frammentate, per avviare la discussione e dare l'avvio alla revisione del Piano.

Con deliberazione n. 16644 del 14/04/2009, la Giunta provinciale ha approvato lo "Schema di PTC2" e gli atti sono stati pubblicati sul Bollettino della Regione Piemonte n. 7 del 18 febbraio 2010.

Il PTC2 è stato approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale 21 luglio 2011, n. 121 – 29759 Variante al piano territoriale di coordinamento provinciale della Provincia di Torino ai sensi della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo), Pubblicata REGIONE PIEMONTE BU32 11/08/2011.

Il PTC2 individua 26 Ambiti di Approfondimento Sovracomunale (AAS), che costituisco un un’articolazione del territorio provinciale per il coordinamento delle politiche territoriali a scala sovralocale.

Figura 1 - Inquadramento AAS2 del PTC2

Il Comune di Traversella inserito nell’AAS n° 24 di Ivrea, nel Sistema di polarità, gerarchie territoriali, è vicino al Comune di Vico Canavese classificato come Polo Locale (art. 19 NdA), ovvero i centri urbani che dispongono di un’offerta diversificata di servizi come sopra ma con raggio d’influenza prevalente verso l’AMT (in questo caso Ivrea).

Di seguito si riporta lo stralcio delle tavole del PTC2 che si ritengono maggiormente significative per l’ambito della Variante.

Tavola 3.1 Sistema del verde e delle aree libere

pag. 15 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

Tavola 3.2 Sistema dei Beni Culturali

Tavola 4.1 Schema strutturale delle infrastrutture per la mobilità

Tavola 4.2 Progetti di viabilità

Tavola 5.1: Quadro del dissesto idrogeologico, dei comuni classificati sismici e degli abitati da trasferire e consolidare.

• TAVOLA 3.1 – SISTEMA DEL VERDE E DELLE AREE LIBERE

Figura 5 - Estratto Tavola 3.1 del PTC2 con individuazione dell’area oggetto di Variante (rosso) – Elaborazione GIS interna con shp PTC2

L’area oggetto di Variante è coerente con quanto previsto dal PTC2 nella tavola 3.1 in quanto non ricade nelle aree boscate come da artt. 26-35 NdA.

pag. 16 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

TAVOLA 4.1 – SCHEMA STRUTTURALE DELLE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITÀ

Figura 6 - Estratto Tavola 4.1 del PTC2 con individuazione dell’area oggetto di Variante (rosso) – Elaborazione GIS interna con shp PTC2

Non sussistono criticità ed incoerenze con quanto previsto dalla tavola 4.1 del PTC2

pag. 17 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

TAVOLA 4.3 –PROGETTI DI VIABILITA’

Figura 7 - Estratto Tavola 4.3 del PTC2 con individuazione dell’area oggetto di Variante (rosso) – Elaborazione GIS interna con shp PTC2

Non sussistono criticità ed incoerenze con quanto previsto dalla tavola 4.3 del PTC2

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TAVOLA 5.1 –QUADRO DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO, DEI COMUNI CLASSIFICATI SISMICI E DEGLI ABITATI DA TRASFERIRE E CONSOLIDARE

Figura 8 - Estratto Tav. PTC 5.1 con inquadramento dell'area oggetto di Variante (azzurro) - Elaborazione GIS interna con shp PTC2

L’area oggetto di Variante non presenta criticità e dissesti idrogeologici come illustrato dalla tavola 5.1 del PTC2.

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3.3 Considerazioni finali

La verifica degli strumenti di programmazione e pianificazione, alle scale territoriali regionale, provinciale, non ha evidenziato la presenza di “vincoli” di natura idrogeologica e paesistico - ambientale, previsti dalle leggi e piani di settore per i quali è richiesta specifica autorizzazione. In conclusione in rapporto a quanto previsto dal PTR , PPR e dal PTC2, in riferimento all’estensione della variante in oggetto nochè alla sua natura, si ritiene che la proposta di Variante sia compatibile e coerente con quanto previsto dai piani sovraordinati.

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4 COERENZA INTERNA

L’analisi di coerenza interna è finalizzata a verificare la rispondenza, internamente al piano urbanistico comunale vigente, tra le strategie, gli obiettivi e le azioni previste. Nella presente sezione si approfondiranno le tematiche di tipo urbanistico, poiché i contenuti di tipo acustico e geologico saranno approfonditi da documenti specifici che corredano il fascicolo di variante urbanistica.

Si sottolinea che Il P.R.G.C.I. VIGENTE non è adeguato al Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) ne ha ottenuto il Parere sismico.

Il Comune di Traversella non è provvisto di una Zonizzazione Acustica per cui le analisi di coerenza e di impatto acustico verranno svolte sulla base dei Piani di classificazione acustica (provincia di Torino e Novara) fornita dall’ARPA Piemonte.

4.1 Il Piano Regolatore Generale Comunale - PRGC

Il vigente Piano Regolatore Generale del Comune di Traversella, nella sua forma attualmente vigente è stato approvato dalla Regione Piemonte con Del. G.R. n. 34-19209 del 19.05.1997.

Successivamente è stata adottata (delibera di C.C. n. 9 del 07.05.1999) e definitivamente approvata (delibera di C.C. n. 9 del 05.02.2000) una I^ VARIANTE PARZIALE al P.R.G.I. ai sensi del 7° c. dell'art 17 della L.R. n. 56/77 e successive modifiche ed integrazioni ed una II^ VARIANTE PARZIALE delibera di C.C. n. 29 del 29.12.2006.

Il Piano

PREVISIONI DEL P.R.G.C. VIGENTE PER L’AREA DI VARIANTE

L’area oggetto di Variante ( vedi Figura 9) ricade nell’area Normativa RC1, denominate Aree Residenziali di Completamento e nell’area V2, aree a Verde pubblico.

Gli ambiti del PRG ed i vincoli interessati dalla VARIANTE SEMPLIFICATA sono i seguenti

Estratto NTA vigenti

ART. 45 Zone residenziali di completamento (R.C.)

Sono le zone con destinazione d'uso a prevalenza residenziale esistenti o in via di completamento, che possono presentare al loro interno degli edifici ed aree di pertinenza di valore storico-ambientale e documentario. Gli edifici di cui sopra eventualmente compresi in tali zone potranno essere sistemati secondo le modalità previste

pag. 21 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 per gli interventi sugli edifici esistenti.

La sistemazione qualitativa delle aree di pertinenza deve rispettare le condizioni previste per gli spazi aperti degli edifici di interesse storico-ambientale.

In queste zone il P.R.G.I. si attua tramite rilascio di concessione e/o autorizzazione singola per quanto riguarda gli interventi edilizi sugli edifici esistenti. Con intervento diretto (concessione o autorizzazione) per quanto riguarda le aree libere, ad eccezione di quelle appositamente individuate nella zona RClc tav. 2b del Comune di Brosso : (indici, parametri e prescrizioni sono indicati nelle tabelle allegate).

Gli interventi edilizi ammissibili potranno essere consentiti nel rispetto degli indici di utilizzazione fondiaria riferiti ad ogni singola zona, fatti salvi i disposti di cui all'ultimo comma dell'art. 25 delle presenti N.d.A..

Le destinazioni consentite in queste zone sono quelle previste dall'art. 43 delle presenti norme.

ART. 47 Aree per spazi pubblici

Le aree pubbliche a servizio della residenza sono suddivise nel modo di seguito riportato e la loro distribuzione territoriale all'interno delle varie zone risulta dalle planimetrie del progetto di P.R.G.I.

Nelle seguenti aree il P.R.G.I. si attua con intervento diretto :

1) Aree per l'istruzione destinate alle seguenti attrezzature : asilo nido, scuola materna, scuola elementare, scuola media.

2) Aree per attrezzature di interesse comune: amministrative, sociali, associative, sanitarie, assistenziali, ricreative, direzionali e commerciali (esclusivamente per la distribuzione al dettaglio).

3) Aree per attrezzature religiose di interesse comune : sono le attrezzature di carattere esclusivamente religioso.

4) Aree a verde naturale ed attrezzato: sono destinate alla realizzazione di parchi naturali ed attrezzature per il gioco dei bambini e dei ragazzi e per il riposo degli adulti

5) Aree a verde sportivo: sono destinate agli impianti sportivi coperti e scoperti.

6) Aree a parcheggi pubblici: sono destinate al soddisfacimento del fabbisogno di sosta dei veicoli, attraverso la realizzazione di parcheggi pubblici, individuati nelle planimetrie di progetto del P.R.G.I. o comunque ricavabili dai sedimi stradali esistenti e/o previsti.

Nel sottosuolo di dette aree possono essere realizzate autorimesse o parcheggi di uso privato o pubblico, secondo le modalità che verranno stabilite dalle singole Amministrazioni Comunali.

7) Aree per servizi nelle zone per insediamenti produttivi, commerciali e direzionali : sono ammessi interventi destinati alla

realizzazione dei servizi sociali e/o tecnologici attinenti le attività produttive.

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La definizione delle opere da realizzare è demandata alle previsioni e prescrizioni degli strumenti urbanistici esecutivi, fatte salve, comunque, le norme relative al penultimo o ultimo comma dell'art. n° 21 della legge regionale n° 56/77.

Figura 9 - Estratto Tavola 9b del PRG ed Individuazione area oggetto di Variante ( tratto rosso )

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Scheda Normativa RC1 VIGENTE delle NTA

COMUNE DI TRAVERSELLA ZONA RC1 TAB. N° 14

-

1) Superficie Territoriale : mq. 21.144

2) Destinazione d’uso : art. n° 43 delle N.d.A.

3) Abitanti insediabili : n° 96

4) Strumenti attuativi:

P.E.C. (Art. n° 19 delle N.d.A.)

Intervento diretto con concessione singola (Art. n° 13 delle N.d.A.)

5) Norme edilizie :

-

- Indice di fabbricabilità territoriale : mc/mq. _,__

- Indice di fabbricabilità fondiaria : mc/mq. 0,80

- Altezza max: ml. 7,50

- Piani fuori terra: n° 2

- Distanza dai confini : art. 6 delle N.d.A.

- Distanza dai fabbricati : art. 6 delle N.d.A.

- Bassi fabbricati : art. 36 delle N.d.A.

- Recinzioni : art. 31 delle N.d.A.

NOTE:

01. Fascia di rispetto di inedificabilità della profondità di metri 25,00 dall’asse dell’impluvio ad Ovest.

02. Nel lotto RC1 posto a valle della strada ogni intervento è subordinato a verifica di stabilità riferita al tracciato viario di acceso ai lotti e ad ogni singolo sistema opera-terreno.

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COMUNE DI TRAVERSELLA SPAZI PUBBLICI TAB. N° 29

Superficie Standards

prev. esist. prev. tot. bilancio min. bilancio Aree tot. mq. mq. mq. +/- mq. mq/ab +/- mq/ab mq/ab

A

Sm

Se 60 0 60

SM

AIC 3720 0 3720

V 3244 3130 6374

P 1620 300 1920

AS 0 17520 17520

TOT. 8644 20950 29594

TABELLA DEI SERVIZI PUBBLICI VIGENTE

Tabella 1 – Servizi Pubblici PRGI Vigente Traversella

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5 CONTENUTI E OBBIETTIVI DELLA VARIANTE AL P.R.G.C. VIGENTE

Tale variante sarà redatta ai sensi dell’art. 17 bis della L.R. 56/77 e s.m.i., che definisce le varianti semplificate come:

“1. Sono varianti semplificate al PRG quelle necessarie per l'attuazione degli strumenti di programmazione negoziata, come definiti dalla normativa vigente, nonché quelle formate ai sensi di normative settoriali, volte alla semplificazione e accelerazione amministrativa. Tali varianti, con riferimento agli ambiti oggetto di modifica, sono conformi agli strumenti di pianificazione territoriale e paesaggistica regionali, provinciali e della città metropolitana, nonché ai piani settoriali e ne attuano le previsioni.”

Essendo una variante che permetterà la realizzazione di un’opera pubblica si farà riferimento ai seguenti comma

2 e 6 dell’art.17 bis.

“2. Nel caso in cui le iniziative di interesse pubblico, attuate attraverso gli accordi di programma di cui all' articolo 34 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali), comportino variazioni allo strumento urbanistico, si applica il seguente procedimento:[…]

“6. Per la realizzazione di un'opera pubblica o di pubblica utilità, la variante urbanistica eventualmente necessaria ai sensi dell' articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità), segue la procedura di cui al comma 2, lettere a), b), c), d) e e); la variante è ratificata dal consiglio del comune o dei comuni interessati nella prima seduta utile, pena la decadenza; la variante è efficace in seguito alla pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione. Per la variante urbanistica è, altresì, possibile applicare la procedura semplificata di cui all' articolo 19 del d.p.r. 327/2001 ; in tale caso con l'adozione della variante allo strumento urbanistico ai sensi dell'articolo 19, commi 2 e 3, del d.p.r. 327/2001 , il comune provvede alla pubblicazione della stessa sul proprio sito informatico per quindici giorni consecutivi; entro i successivi quindici giorni è possibile presentare osservazioni; il comune dispone, quindi, sull'efficacia della variante ai sensi del comma 4 dell'articolo 19 del d.p.r. 327/2001 , tenendo conto delle osservazioni pervenute; la variante è efficace in seguito alla pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione.”

Il comma 8 dell’art. 17bis della L.U.R. stabilisce che le varianti semplificate siano soggette a verifica preventiva di Assoggettabilità a V.A.S. Nel caso in cui il P.R.G.C. oggetto di variante sia stato sottoposto a V.A.S., la verifica di assoggettabilità e l’eventuale V.A.S. è limitata agli aspetti che non sono stati oggetto di una precedente valutazione. Nel caso di Traversella, il cui vigente P.R.G.I. non è stato assoggettato a V.A.S., la verifica di assoggettabilità a V.A.S. dovrà contemplare integralmente tutti gli aspetti che i contenuti di variante urbanistica andrà ad interessare.

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La presente Variante Semplificata come già anticipato riguarda le seguenti modifiche

• Cambio destinazione d’uso per nuovo impianto sportivo comunale (aree “AS” come da art. 47 c.5 NTA )

-

• Ricalcolo dei valori presenti nella Tabella relativi ai servizi del PRGI.

5.1 CAMBIO DESTINAZIONE D’USO

Il cambio di destinazione d’uso riguarderà una porzione di territorio ad oggi inserita in due ambiti normativi confinanti così come illustrato nell’estratto di PRG (Figura 11)

Figura 11 - Estratto Tavola 9b del PRG vigente ed Individuazione area oggetto di Variante ( tratto rosso)

pag. 27 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

TABELLA DEI SERVIZI PUBBLICI IN VARIANTE

COMUNE DI TRAVERSELLA SPAZI PUBBLICI TAB. N° 29

Superficie Standards

prev. esist. prev. tot. bilancio min. bilancio tot. mq. mq. mq. +/- mq. mq/ab +/- mq/ab Aree mq/ab

A

Sm

Se 60 0 60

SM

AIC 3720 0 3720

V 3244 3130 6374

2272 5516

P 1620 300 1920

AS 0 17520 17520

19049 19049

TOT. 8644 20950 29594

21621 30265

Tabella 2 – Servizi Pubblici PRGI Traversella - Post Variante

Nella

pag. 28 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

Tabella 2, sono state apportate modifiche ai valori delle quote di servizi esistenti ed in

COMUNE DI TRAVERSELLA SPAZI PUBBLICI TAB. N° 29

Superficie Standards

prev. esist. prev. tot. bilancio min. bilancio tot. mq. mq. mq. +/- mq. mq/ab +/- mq/ab Aree mq/ab

A

Sm

Se 60 0 60

SM

AIC 3720 0 3720

V 3244 3130 6374

2272 5516

P 1620 300 1920

AS 0 17520 17520

19049 19049

TOT. 8644 20950 29594

21621 30265 progetto a seguito della proposta di variante in oggetto.

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Di seguito un dettaglio esplicativo delle quote in gioco.

Figura 12 - Aree coinvolte nel cambio di destinazione d'uso

Figura 13 -Nuovo perimetro con destinazione d'uso AS

AREE NORMATIVE VIGENTI COINVOLTE AREA RC1 858 mq AREA V2 671 mq

NUOVA AREA AS2 1529 mq

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Scheda Normativa RC1 in Variante

( in rosso le modifiche ) COMUNE DI TRAVERSELLA ZONA RC1 TAB. N° 14

1) Superficie Territoriale : mq. 21.144 mq. 20.286

2) Destinazione d’uso : art. n° 43 delle N.d.A.

3) Abitanti insediabili : n° 96

4) Strumenti attuativi:

P.E.C. (Art. n° 19 delle N.d.A.)

Intervento diretto con concessione singola

(Art. n° 13 delle N.d.A.)

5) Norme edilizie :

− Indice di fabbricabilità territoriale : mc/mq. _,__

− Indice di fabbricabilità fondiaria : mc/mq. 0,80

− Altezza max: ml. 7,50

− Piani fuori terra: n° 2

− Distanza dai confini : art. 6 delle N.d.A.

− Distanza dai fabbricati : art. 6 delle N.d.A.

− Bassi fabbricati : art. 36 delle N.d.A.

− Recinzioni : art. 31 delle N.d.A.

NOTE:

01. Fascia di rispetto di inedificabilità della profondità di metri 25,00 dall’asse dell’impluvio ad Ovest.

02. Nel lotto RC1 posto a valle della strada ogni intervento è subordinato a verifica di stabilità riferita al tracciato viario di acceso ai lotti e ad ogni singolo sistema opera- terreno.

pag. 31 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

In base a quanto esposto si può concludere allo stato attuale che:

- La maggior parte delle aree oggetto di revisione ricade all’interno del centro abitato, ove e presente una copertura detritica, sovrastante il basamento roccioso, costituita da depositi sabbioso limosi, localmente leggermente ghiaiosi; normalmente lo strato superficiale ha una potenza minima di 2 m e massima di circa 5-6 mt e si presenta poco addensato; lo strato sottostante, la cui potenza e ignota ma sicuramente superiore a 10- 15mt e caratterizzato da una granulometria simile a quella dello strato sovrastante ma il grado di addensamento e molto superiore migliorandone quindi le caratteristiche geotecniche.

- Da un punto di vista geomorfologico le trasformazioni urbanistiche in progetto non modificano sostanzialmente l’attuale assetto idraulico dell’area, sostanzialmente non interferendo con l’attuale deflusso delle acque superficiali e non aumentano il suo grado di pericolosità geomorfologica.

- A scala locale il settore esaminato non e affetto da problematiche idrauliche e geomorfologiche, sono assenti fenomeni di dissesto e non sono segnalate negli archivi consultati (IFFI-SIFRAP-PAI-PRG) fenomeni di dissesto che abbiano interessato in passato l’area oggetto degli interventi. Sulla base di quanto esposto si può affermare che le trasformazioni di destinazione d’uso in progetto per queste aree sono pienamente compatibili con l’attuale assetto geomorfologico dell’area e la loro presenza non peggiorerà in alcun modo la stabilita

pag. 32 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 complessiva del versante.

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6 VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI

La Relazione Tecnica è l’elaborato per lo svolgimento della fase di Verifica di Assoggettabilità alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica - VAS, ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., della VARIANTE SEMPLIFICATA al P.R.G.C. de Comune di Traversella.

Il presente documento, redatto secondo i criteri di cui all’Allegato I del D.Lgs. 152/06 (come modificato dal D.Lgs. 04/08), riporta le informazioni ed i dati necessari all’accertamento della probabilità di effetti significativi sull’ambiente conseguenti all’attuazione della Variante di Piano ovvero alle sole modifiche che vengono prodotte ed introdotte sul Piano vigente.

La valutazione degli effetti ambientali si compone delle seguenti parti:

- cenni descrittivi dell’area allo stato attuale, ovvero dalla descrizione dell’area interessata dalla variante al PRGC e dalla descrizione del progetto delle opere pubbliche previste.

- riferimenti ambientali per le matrici, ovvero descrizione dei potenziali effetti sull’ambiente derivanti dall’attuazione della variante al PRGC.

6.1 DESCRIZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE IN PROGETTO

L’area individuata dall’Amministrazione per la localizzazione del futuro impianto si colloca tra il parco giochi municipale ed il soggiorno montano, ponendosi dunque in continuità con i suddetti insediamenti per andare a costituire un unico polo di servizi dedicato al turismo ed alla pratica sportiva.

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L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo campo da calcio a cinque in erba sintetica.

In considerazione della marcata acclività dell’area si prevede in via preliminare la realizzazione di idonee opere di sostegno, costituite da una scogliera a tessitura lapidea intasata con cls dell’altezza di 4,5 metri fuori terra.

Antistante la scogliera si procederà alla realizzazione della massicciata e del relativo campo da gioco. Conformemente a quanto previsto dalle norme tecniche in vigore l’intervento prevederà, oltre alla messa in opera di un impianto di illuminazione, la realizzazione di un’idonea rete di drenaggio. Si prevede infine di utilizzare gli spogliatoi già esistenti nel vicino soggiorno montano.

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Principali Opere in progetto

b. Realizzazione opere di sostegno

La scogliera intasata verrà fondata su di un getto in cls ed andrà a costituire la base del nuovo rilevato che ospiterà il campo da gioco. Si prevedono opere di scavo e sterro per portare il terreno retrostante in posizione pianeggiante.

c. Preparazione del sottofondo

Si prevede la realizzazione di un nuovo sottofondo drenante mediante scavo, compattazione del fondo, posa di geotessile e formazione di una nuova massicciata costituita da materiale anidro di opportuna pezzatura per uno spessore complessivo di 21 cm.

d. Realizzazione rete di drenaggio

Verrà realizzata una rete di raccolta primaria delle acque lungo il perimetro del campo da gioco costituita da una canaletta grigliata in CLS.

e. Posa manto in erba sintetica

La posa del nuovo manto avverrà previa realizzazione ad intarsio delle linee di tracciamento, mediante costipazione con un primo intaso di stabilizzazione in sabbia silicea ed un secondo intaso prestazionale in granuli organici eco-compatibili miscelati a granulo elastomerico (in misura non superiore al 30%), conformemente a quanto stabilito dalle norme federali.

f. Posa in opera impianto di illuminazione

L’impianto di nuova realizzazione sarà costituito da pali metallici di altezza fuori terra pari a 9 metri ed idonei elementi illuminanti in grado di fornire un valore medio di illuminamento orizzontale superiore a 200 lux.

g. Opere di finitura

Le opere di finitura comprendono la messa in opere della recinzione dell’impianto, delle porte e delle panchine.

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Si precisa inoltre che Il Comitato Regionale del CONI Piemonte ha espresso parere favorevole sul progetto con il provvedimento n. TO-020/2018 del 14.12.2018.

Figura 14 - Confronto ante e post Realizzazione Opera pubblica ( campo di calcetto ed accessi pedonali )

pag. 38 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

6.2 ANALISI DELLE COMPONENTI AMBIENTALI

Parchi e Aree protette

Il territorio di Traversella non ospita alcun sito individuato ai sensi della Direttiva 92/43 CEE “HABITAT”, né risulta interessato da Aree protette.

Sono state verificate la presenza a livello comunale dei seguenti dati geografici siti Natura 2000

- AREE DI PARTICOLARE INTERESSE NATURALISTICO-COMUNITARIO (S.I.C.) E ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE (Z.P.S.).

- ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE (ZPS)

Altri dati

- SITI DI IMPORTANZA REGIONALE (SIR)

Le aree interessate dal progetto non ricadono in zone comprese in siti di importanza comunitaria, ai sensi dell’art. del D.P.R. 357/97 e successiva modifica con D.P.R. 120/2003, né ricadono in zone di protezione speciale ai sensi del Decreto 5 luglio 2007 del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare. Aria e atmosfera

Principale riferimento per valutare la qualità dell’ambiente atmosferico sono gli standard di qualità dell'aria, che le legislazioni europea ed italiana hanno fissato negli anni più recenti, in particolare:

- D.Lgs n. 152/06 "Norme in materia ambientale" - Parte Quinta "Norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera”

La L.R. n. 43/2000 è l’atto normativo regionale di riferimento, tuttora vigente, per la gestione ed il controllo della qualità dell’aria. In essa sono contenuti gli obiettivi e le procedure per l’approvazione del Piano per il Risanamento e la Tutela della Qualità dell’Aria (PRQA) nonché le modalità per la realizzazione e la gestione degli strumenti della pianificazione: il Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria (SRQA), l’Inventario delle Emissioni (IREA). Il Piano regionale per la qualità dell’aria è lo strumento per la programmazione, il coordinamento ed il controllo in materia di inquinamento atmosferico, finalizzato al miglioramento progressivo delle condizioni ambientali e alla salvaguardia della salute dell’uomo e dell’ambiente. Le misure atte a raggiungere gli obiettivi si esplicitano mediante l’implementazione di Piani Stralcio. Nella prima fase di attuazione del Piano Regionale sono stati adottati alcuni stralci di Piano. Lo stralcio di Piano “Provvedimenti finalizzati alla prevenzione e alla riduzione delle emissioni nelle conurbazioni piemontesi ed al controllo delle emissioni dei veicoli circolanti” definisce le prime misure per la riduzione delle emissioni in atmosfera dovute

pag. 39 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 alla mobilità, ed in particolare: » l’obbligo, a partire dal 1 luglio 2001, del controllo dei gas di scarico (“bollino blu”) su tutto il territorio regionale per tutti i veicoli a motore immatricolati da almeno un anno; » le prime indicazioni alle Province per la predisposizione dei Piani per il miglioramento progressivo dell’aria ambiente relativi alla mobilità ed estensione al territorio dei Comuni assegnati alle Zone 1 e 2 le disposizioni del D.M. 27 marzo 1998 relative al Mobility Management. Lo stralcio di Piano “Indirizzi per la gestione di episodi acuti di inquinamento atmosferico” ha regolamentato la gestione di episodi acuti di inquinamento atmosferico su due livelli territoriali diversi: le Zone di Piano e le Zone di Mantenimento. Questa ripartizione del territorio tra zone a rischio (Zone di Piano) e zone (Zone di Mantenimento) in cui sostanzialmente la qualità dell’aria era buona e quindi sarebbe stato

Figura 15 - - Stralcio Sistema di Rilevamento Regionale della Qualità dell'Aria (SRRQA) - Ubicazioni stazioni rilevamento sufficiente mantenerla tale era frutto di una ottemperanza alle disposizioni che facevano capo all’articolo 3 del decreto ministeriale 20 maggio 1991 relativo ai criteri per l’elaborazione dei piani regionali e all’articolo 9 del decreto ministeriale 20 maggio 1991 inerente i criteri per la raccolta dei dati. Questi criteri sono oggi superati dalla legislazione vigente che predilige un approccio uniforme su tutto il territorio e misure focalizzate sulla riduzione delle emissioni indipendentemente da dove esse avvengano.

La stazione di rilevamento più vicina all’area oggetto di Variante si trova ad Ivrea, risulterebbe dunque poco significativo riportare i dati delle emissioni di due aree molto eterogenee tra di loro.

In merito all’entità e alla natura della Variante, i progetti sopra descritti, avranno un impatto in termini di emissioni pari a zero, se non in fase di esecuzione dei lavori in cantiere.

Durante la fase di costruzione dell’impianto sportivo, le potenziali interferenze ambientali possono essere

pag. 40 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 connesse a:

1.1 polverosità conseguente alle attività di costruzione (movimenti di terra, accumulo di materiali polverulenti, ecc..);

2. emissioni di macchine operatrici presenti in cantiere e da mezzi di trasporto.

Suolo e Sottosuolo

Entità e natura del progetto non avranno un impatto significativo sulla componente suolo.

Il suolo occupato dal manto erboso del campo da calcio avrà una superficie di circa 420 mq che saranno inerbiti con erba sintetica ad alta permeabilità.

Classe di capacità uso del suolo

I - Prima

II - Seconda

III - Terza

IV – Quarta

V - Quinta

VI - Sesta

VII - Settima

VIII - Ottava

n.d.

1 La fase 1 avrà un impatto minimo vista la durata limitata della fase di scavo.

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Acque e Quadro idrogeologico

Il progetto prevede la realizzazione di una rete di raccolta primaria delle acque lungo il perimetro del campo da gioco costituita da una canaletta grigliata in CLS.

N.d.r.: per ogni ulteriore dettaglio, descrizione, valutazione e contenuto progettuale non espressamente riportato nel presente capitolo si rimanda relazione geologico-ambientale allegata all’intero fascicolo di variante urbanistica. Rumore

N.d.r.: per ogni ulteriore dettaglio, descrizione, valutazione e contenuto progettuale non espressamente riportato nel presente capitolo si rimanda relazione di verifica acustica e relativi allegati, facenti parte dell’intero fascicolo di variante urbanistica. Lo stralcio sottostante riporta la classificazione acustica2 dell’area oggetto di variante secondo la normativa vigente.

In generale le variazioni urbanistiche introdotte con la III^ Variante Parziale al PRGC vigente del Comune di Traversella mantengono inalterata la situazione degli accostamenti critici acustici e pertanto risultano compatibili dal punto di vista acustico.

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Biodiversità

Per l’analisi preliminare delle caratteristiche ambientali, degli ecosistemi presenti e, più in generale, del grado di biodiversità della zona interessata dalla variante al P.R.G.C. vigente, si è fatto ricorso alle informazioni reperite nella banca dati di ARPA Piemonte3

Dal punto di vista della biodiversità potenziale, e quindi della valenza ecosistemica delle porzioni di nell’ambito del progetto FRAGM () e BIOMOD () i cui stralci cartografici sono riportati di seguito.

Il modello ecologico FRAGM permette invece di conoscere il grado di connettività ecologica di un territorio, intesa come la sua capacità di ospitare specie animali, permetterne lo spostamento, e definirne così il grado di

Figura 16 - Carta della Connettività Ecologica (FRAGM) - Elaborazione dati GIS - Fonte : Geoportale ARPA Piemonte

frammentazione. L'analisi e l'incrocio dei risultati ottenuti dai modelli ecologici descritti permette di individuare gli elementi essenziali alla funzionalità della RETE ECOLOGICA di un territorio. Tali elementi sono: le core areas, le stepping stones, le buffer zones e i corridoi ecologici (aree di connessione permeabili).

3 Strumento Web-GIS, consultabile all’indirizzo: http://webgis.arpa.piemonte.it/geoportale/index.php/tematiche/ecosistemi-e-biodiversita

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Si evidenzia che le elaborazioni effettuate non sono ancora state sottoposte ad un completo processo di validazione territoriale sull'intero territorio regionale. Il modello BIOMOD esprime il livello di biopotenzialità del territorio, mettendo in relazione la presenza di specie animali con l’ambiente circostante ed osservando i fattori naturali e gli impatti derivati dalle attività antropiche. Si arriva quindi attraverso una serie di passaggi sintetizzati nello schema seguente, alla definizione di carte di biodiversità potenziale suddivise in 5 classi.

Figura 17 - Carta della Biodiversità dei Mammiferi (BIOMOD) - Elaborazione dati GIS - Fonte : Geoportale ARPA Piemonte

Come evidenziato nella Figura 17, la biodiversità potenziale dell’area oggetto di intervento risulta media, quindi particolare attenzione al progetto verrà posta alla possibilità di transito della fauna sull’area occupata.

pag. 44 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

Energia

L’impianto di nuova realizzazione sarà costituito da pali metallici di altezza fuori terra pari a 9 metri ed idonei elementi illuminanti in grado di fornire un valore medio di illuminamento orizzontale superiore a 200 lux.

pag. 45 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

Rifiuti

Servizio gestito dalla società TeknoService S.r.l. Salute Umana

Gli aspetti relativi alla tutela della salute umana sono considerati in relazione alla presenza di possibili elementi inquinanti o di disturbo. Oltre ai fattori trattati sopra, quali emissioni acustiche durante l’attività sportiva, non si individuano altri specifici elementi di pressione per la salute umana.

pag. 46 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

7 CRITERI PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ DI PIANI E PROGRAMMI

In riferimento ai contenuti puntuali dell’allegato I parte II del D.Lgs. 152/2006 e s.m. ed.i.“Criteri per la verifica di assoggettabilità di piani e programmi di cui all’art 12”, si riportano nella seguente matrice le diverse caratteristiche del piano e del programma tenendo conto dei loro impatti e delle opere di mitigazione:

7.1 Conclusioni

Sulla base delle analisi condotte, illustrate nei precedenti capitoli, non sono stati identificati particolari criticità ambientali connesse alla presenza di situazioni di rischio, di degrado o di incompatibilità con le destinazioni d’uso, che condizionino la realizzazione della proposta di Variante ai sensi del comma 4 articolo 17 bis della L.R. 3/2013 del Piemonte.

Un impatto significativo, benché minimo, interessa l’ambiente acustico che potrebbe derivare dalle attività svolte nell’impianto sportivo in progetto durante il suo utilizzo ( indicativamente dalle ore 09 alle 22); per tutelare la vicina area Residenziale, si suggerisce la creazione di una fascia boscata lungo il perimetro, prevedendo la piantumazione di specie autoctone, tali da creare una barriera acustica naturale in grado di mitigare la diffusione sonora verso le aree a destinazione residenziale [RC1] dell’area di progetto.

Nella scelta delle specie saranno da privilegiare alcune specie con particolari caratteristiche:

pag. 47 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

– piante con fogliame anche nella parte bassa del tronco, per aumentare l’effetto barriera;

– sempreverdi, per evitare riduzioni di efficacia nei periodi invernali;

– specie rustiche, che richiedono una manutenzione limitata e l’abbattimento dei costi di realizzazione;

Per una descrizione più dettagliata si rimanda al progetto definitivo.

Inoltre, si sottolinea che non si riscontrano elementi con potenziali criticità presenti sul territorio interferenti con le previsioni di variante:

. Industrie a rischio di incidente rilevante; 4

. Rischio idrogeologico rilevante;

. Siti oggetto di bonifica;

. Discariche;

. Aree estrattive;

. Elettrodotti;

. Sorgenti elettromagnetiche;

. Elementi connessi al rischio incendi;

. Sistema della viabilità.

Da quanto descritto nei precedenti capitoli si evince che la proposta di variante in esame, considerata la modestissima entità delle modifiche introdotte, non presentano elementi di strategicità tali da rendere necessaria una procedura di VAS.

4 Elenco consultabile su https://www.minambiente.it/pagina/inventario-nazionale-degli-stabilimenti-rischio-di-incidente-rilevante-0 (8 Ottobre 2019 )

pag. 48 Comune di TRAVERSELLA (TO) DOCUMENTO DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327

Allegato A: Verifica di Coerenza con il PPR _ allegato b

pag. 49 Schema di raffronto tra le norme del Ppr e le previsioni della variante allo strumento urbanistico (La compilazione rispetto agli specifici articoli e commi delle NdA è necessaria unicamente qualora il contenuto della variante interessi gli aspetti da essi disciplinati)

I. RAFFRONTO TRA LE PRESCRIZIONI CONTENUTE NELLE SCHEDE DEL CATALOGO PER I BENI EX ARTICOLI 136 E 157 DEL CODICE E LE PREVISIONI DELLA VARIANTE

Prescrizioni specifiche Riscontro

Non vi sono beni EX ARTICOLI 136 E 157 DEL CODICE ----- nell’area oggetto di Variante

II. RAFFRONTO TRA LE NORME DI ATTUAZIONE DEL PPR E LE PREVISIONI DELLA VARIANTE

Articolo 13. Aree di montagna Nella Tav. P4 sono rappresentati: - aree di montagna (tema areale che rappresenta l’area montana, incluse le aree di montagna rappresentate nella Tav. P2); - vette (tema puntuale costituito da 307 cime), anche esterne all’area montana; - sistema di crinali montani principali e secondari (tema lineare costituito da 612 elementi e corredato da un buffer di 50 metri sui crinali); - ghiacciai, rocce e macereti (tema areale).

Nella Tav. P2 sono rappresentate le aree di montagna tutelate ai sensi dell’art. 142, lett. d., e. del Codice. Direttive comma 10 Con la realizzazione delle opere pubbliche ( I piani locali, anche sulla base di adeguate analisi valutative attrezzature sportive) previste dalla Variante in del patrimonio edilizio, urbanistico e infrastrutturale esistente oggetto si potenzieranno i servizi ai cittadini e non più utilizzato per le attività tradizionali, definiscono normative volte a: salvaguardando la permeabilità dei suoli. a. finalizzare il potenziamento delle funzioni residenziali, delle attività turistiche, ricreative o produttive, degli spazi Risponde coerentemente alle direttive del comma per nuove attrezzature, per impianti e manufatti necessari 10 dell’art.13 del PPR a usi diversi da quelli agricoli e forestali, principalmente al recupero, alla riqualificazione o al completamento del patrimonio edilizio esistente; b. reperire gli spazi per nuove attrezzature, impianti e manufatti necessari a usi diversi da quelli tradizionali, agricoli e forestali, prioritariamente nelle aree già urbanizzate; c. garantire la compatibilità qualitativa degli interventi con le caratteristiche tipologiche, geomorfologiche e paesaggistiche dei territori interessati.

Prescrizioni La variante risulta coerente con quanto disposto dal comma 11 dell’art.13 del PPR comma 11 Nelle aree di montagna individuate nella Tavola P4: a. la viabilità a uso agricolo e forestale e le vie di esbosco eventualmente necessarie devono essere realizzate nel L’area oggetto di Variante non ricade nei casi rispetto delle disposizioni della l.r. 4/2009 e delle presenti descritti ai commi 12 e 13 dell’art. 13 del PPR norme; b. gli interventi per la produzione, la trasmissione e la distribuzione dell’energia, compresi gli impianti idroelettrici e i campi eolici, oltre ad applicare le norme di cui agli articoli 14 e 39 e del successivo comma 12, devono essere coerenti con la programmazione settoriale di livello regionale, nazionale e comunitario e con gli 1

indirizzi approvati dalla Giunta regionale; la progettazione di tali interventi deve garantire il rispetto dei fattori caratterizzanti la componente montagna, ivi compresi le vette e i sistemi dei crinali montani; i progetti devono altresì prevedere specifiche misure di mitigazione e compensazione di tipo paesaggistico e ambientale, da realizzarsi in via prioritaria nei medesimi siti d’intervento e da eseguirsi contestualmente alla realizzazione degli interventi stessi. comma 12 Nelle aree di montagna individuate nella Tavola P4, nell’intorno di 50 metri per lato dalle vette e dai sistemi di crinali montani principali e secondari rappresentati nella Tavola stessa, è vietato ogni intervento di trasformazione eccedente quanto previsto alle lettere a., b., c., d., comma 1, articolo 3, del DPR n. 380 del 2001, fatti salvi gli interventi: a. necessari per la difesa del suolo e la protezione civile e quelli di cui al comma 11, lettera a.; b. relativi al completamento dell’abitato e all’ampliamento delle costruzioni preesistenti; c. necessari per la razionalizzazione e l’ammodernamento del sistema degli impianti sciistici, volti prioritariamente alla riduzione del numero dei tracciati degli impianti, o comunque alla mitigazione degli impatti paesaggistici pregressi, limitatamente alle strutture tecniche necessarie per la funzionalità degli impianti stessi; d. relativi ad attività estrattive, a rilevanza almeno regionale, per la ricerca e la coltivazione di pietre ornamentali aventi carattere storico, o di minerali industriali che non sia sostenibile, dal punto di vista tecnico, economico, paesaggistico e ambientale reperire altrove; e. necessari per la produzione di energia, di cui al comma 11, lettera b., qualora sia dimostrato il rilevante interesse pubblico dell’impianto e l’intorno di 50 metri per lato dalle vette e dai sistemi di crinali in cui sorge l’impianto non ricada altresì in aree e immobili individuati ai sensi degli articoli 134, comma 1, lettere a. e c. e 157 del Codice; all’interno delle suddette aree e immobili sono consentiti, nell’intorno dei 50 metri per lato dalle vette e dai sistemi di crinali, esclusivamente i tracciati viari per la realizzazione degli impianti; per tali tracciati, al termine delle opere è previsto il ripristino integrale dei luoghi e, ove necessario, la trasformazione in tracciato di ridotta larghezza utilizzabile per la manutenzione degli impianti; f. relativi alla rete di livello almeno regionale di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, di cui al comma 11, lettera b., e alla diffusione delle telecomunicazioni, solo se volti alla riqualificazione o alla manutenzione di impianti già esistenti nella medesima area di montagna o, per quelli nuovi, se necessari per l’attraversamento trasversale del versante nei punti a minore visibilità dall’intorno e, nel caso di impianti per la diffusione delle telecomunicazioni, se non localizzabili altrove, anche prevedendo eventuali accordi tra i soggetti gestori per contenere il numero dei relativi sostegni.

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Gli interventi di cui al presente comma possono essere consentiti esclusivamente qualora il rispetto delle condizioni sopra descritte sia dimostrato in sede progettuale e valutato in sede autorizzativa e non sussistano localizzazioni alternative di minor impatto al di fuori dell’intorno dei 50 metri per lato dalle vette e dai sistemi di crinali montani, la soluzione progettuale risulti la più idonea sotto il profilo dell’inserimento paesaggistico e le valutazioni tecniche espresse in sede di approvazione dei singoli progetti abbiano conseguito esito favorevole relativamente alle valutazioni di carattere ambientale e paesaggistico; i progetti devono altresì prevedere specifiche misure di mitigazione e compensazione di tipo paesaggistico da realizzarsi in via prioritaria nei medesimi siti d’intervento e da eseguirsi contestualmente alla realizzazione degli interventi stessi. comma 13 Nei territori coperti dai ghiacciai, individuati nella Tavola P2, sono consentiti esclusivamente interventi finalizzati: a. alla difesa dell’equilibrio idrogeologico ed ecologico; b. alla conoscenza e a un corretto rapporto con la natura, anche attraverso la promozione di specifiche attività scientifiche e divulgative; c. alla difesa del territorio nazionale e alla tutela delle popolazioni interessate.

Articolo 19. Aree rurali di elevata biopermeabilità Nella Tav.P4 sono rappresentate: - praterie rupicole (tema areale presente nell’area montana); - praterie, prato-pascoli, cespuglieti (tema areale presente prevalentemente in montagna e in collina); - aree non montane a diffusa presenza di siepi e filari (tema areale presente in pianura).

I prati stabili sono rappresentati nella Tav. P1. Direttive La variante risponde ad una domanda di nuove comma 10 attrezzature sportive permettendo la Nelle aree di cui al comma 1, lettere a., b., c. i piani locali realizzazione di un campo da calcio a 5 di possono prevedere nuovi impegni di suolo a fini insediativi e infrastrutturali solo quando sia dimostrata l’inesistenza di modeste dimensioni mantenendo il suolo alternative basate sul riuso e la riorganizzazione degli permeabile e collegandolo con accessi pedonali insediamenti e delle infrastrutture esistenti; in particolare è da già esistenti dimostrarsi l’effettiva domanda, previa valutazione del patrimonio edilizio esistente e non utilizzato, di quello sotto- utilizzato e di quello da recuperare. Nelle aree di cui al comma 1, lettera d. deve essere garantita la conservazione degli aspetti peculiari del paesaggio caratterizzato dalla presenza delle formazioni lineari di campo esistenti.

Articolo 25. Patrimonio rurale storico Nella Tav. P4 sono rappresentati: - sistemi di testimonianze storiche del territorio rurale (tema puntuale costituito da 5070 elementi articolati in: permanenze di centuriazione e riorganizzazione produttiva di età romana; permanenze di colonizzazione rurale medievale religiosa o insediamento rurale disperso con presenza di castelli agricoli; aree con nuclei rurali esito di riorganizzazione di età moderna; aree di rilevante valenza storico-ambientale territoriale caratterizzate da colture e nuclei rurali esito di riorganizzazione di età contemporanea); - nuclei alpini connessi agli usi agro-silvo-pastorali (tema areale costituito da 544 elementi localizzati in montagna); - presenza stratificata di sistemi irrigui (tema lineare costituito dai principali canali storici localizzati soprattutto nell’area delle risaie). 3

Direttive comma 4 I piani locali incentivano la valorizzazione e conservazione delle testimonianze del territorio agrario storico, verificando la presenza, tra le aree e gli elementi di cui ai commi precedenti, L’area oggetto di Variante per la sua entità e di quelli costituenti patrimonio rurale storico da salvaguardare, natura non determinerà un impatto significativo rispetto ai quali prevedere il divieto di produrre significativi e sul patrimonio agricolo essendo localizzata in duraturi cambiamenti in grado di determinare la perdita delle un’area interclusa ad oggi normata dal PRG testimonianze del territorio agrario storico, con particolare vigente in parte residenziale ed in parte a riferimento alla localizzazione di attività estrattive e infrastrutture ad alto impatto paesaggistico. servizi.art.21 della LUR Piemonte. comma 5 L’area ad oggi non presenta tracce di I piani locali promuovono la conservazione e la valorizzazione testimonianze agrarie riconoscibili essendo delle testimonianze del territorio agrario storico, laddove un’area interclusa da aree già urbanizzate ancora riconoscibili, attraverso: a. il mantenimento delle tracce delle maglie di appoderamento romane (centuriazione) o comunque storiche, con i relativi elementi di connessione funzionale (viabilità, rogge e canali, filari alberati, siepi e recinzioni storiche); b. la tutela e il mantenimento delle opere, di età medievale o posteriore, di regimazione delle acque, con particolare riferimento alle opere di ingegneria ottocentesca del Canale Cavour e di altri manufatti similari; c. la mitigazione dell’impatto sulle trame agrarie consolidate degli interventi di nuova viabilità, attrezzature o costruzioni, anche mediante opportune piantumazioni; d. la coerenza delle opere di sistemazione colturale con le modalità tradizionali di inserimento nel contesto pedologico, geomorfologico e climatico, e l’inserimento compatibile delle attrezzature proprie delle conduzioni agrarie (quali serre, serbatoi, capanni, pali tutori, ecc.), disincentivando le pratiche che possono costituire elementi di detrazione o perdita paesaggistica; e. il rispetto, nella realizzazione di nuovi edifici, della coerenza con le tipologie tradizionali locali e con le testimonianze storiche del territorio rurale; f. la disciplina degli interventi sui fabbricati esistenti e sulle loro aree di pertinenza, favorendo: I. la ricostituzione degli spazi aperti, anche attraverso la sostituzione di strutture e corpi incongrui addossati agli edifici o posti impropriamente al loro interno con corpi edilizi coerenti volumetricamente con i caratteri di impianto e tipologici tradizionali; II. la promozione di interventi di recupero che rispettino tipologie, impianti, orientamenti, tecniche costruttive, materiali e scansione delle aperture secondo le tradizioni locali.

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Articolo 31. Relazioni visive tra insediamento e contesto Nella Tav. P4 sono rappresentati: - sistema di crinali collinari principali e secondari e pedemontani principali e secondari (tema lineare); - insediamenti tradizionali con bordi poco alterati o fronti urbani costituiti da edificati compatti in rapporto con acque, boschi, coltivi - SC1 (tema areale situato soprattutto in montagna e collina); - sistemi di nuclei costruiti di costa o di fondovalle, leggibili nell’insieme o in sequenza - SC2 (tema areale situato prevalentemente in montagna e collina); - insediamenti pedemontani o di crinale in emergenza rispetto a versanti collinari o montani prevalentemente boscati o coltivati - SC3 (tema areale situato prevalentemente in collina e nel pedemonte); - contesti di nuclei storici o di emergenze architettoniche isolate - SC4 (tema areale situato prevalentemente in pianura e collina); - aree caratterizzate dalla presenza diffusa di sistemi di attrezzature o infrastrutture storiche - idrauliche, di impianti produttivi industriali o minerari, di impianti rurali - SC5 (tema areale situato prevalentemente in corrispondenza del sistema di canali storici e in montagna in corrispondenza delle dighe). Direttive Le opere previste dalla Variante in Oggetto verranno realizzate tenendo conto della comma 2 morfologia del territorio e salvaguardandone la I piani locali: a. (…) riconoscibilità dei luoghi. b. definiscono le modalità localizzative degli edifici e delle parti vegetate, i profili paesaggistici e i rapporti con i Si precisa che l’area oggetto di variante verrà fondali o con il contesto non costruito dei nuclei o delle perimetrata da una fascia vegetale realizzata emergenze costruite, senza alterare la morfologia e i con specie autoctone in grado di assorbire i caratteri dell’emergenza visiva; suoni provenienti dall’impianto sportivo e c. salvaguardano la visibilità dalle strade, dai punti mitigarne il modesto impatto visivo. panoramici e dal sistema dei crinali collinari; d. (…) e. mantengono e, ove necessario, ripristinano l’integrità e la riconoscibilità dei bordi urbani segnalati ed evitano l’edificazione nelle fasce libere prospicienti; nel caso di bordi urbani il cui assetto sia segnalato come critico, alterato, non consolidato e in via di completamento e definizione, si applica altresì quanto previsto dall’articolo 41 delle presenti norme.

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Schede di approfondimento

INDIVIDUAZIONE CARTOGRAFICA SUL TERRITORIO COMUNALE DEGLI AMBITI OGGETTO DI APPROFONDIMENTO

Individuazione dell'area oggetto di Variante ( tratto rosso ) su PRGI vigente

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AREA OGGETTO DI VARIANTE (VARIANTE SEMPLIFICATA al PRG ai sensi dell’ art.17 bis comma 2, 6 - L.R. 56/77 e s.m.i. e del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327)

L’area individuata dall’Amministrazione Comunale per la localizzazione del futuro impianto si colloca tra il parco giochi municipale ed il soggiorno montano, ponendosi dunque in continuità con i suddetti insediamenti per andare a costituire un unico polo di servizi dedicato al turismo ed alla pratica sportiva.

FOTO AEREA ESTRATTO VARIANTE PRG

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ESTRATTO TAV. P2 ESTRATTO TAV. P4

BENI PAESAGGISTICI INTERESSATI COMPONENTI PAESAGGISTICHE INTERESSATE nessuno

area oggetto di Variante ( tratteggiata in bianco) ricade nelle seguenti componenti paesaggistiche individuate nella Tavola P4

- art.13 _ Aree di montagna: Montagna - art.19 _ Praterie - prato-pascoli - cespuglieti - art. 25 _ Nuclei alpini connessi agli usi agro- silvo-pastorali:SS35 - art. 31 _ SC4 - Relazioni visive tra insediamento e contesto

ANALISI DEGLI ELEMENTI DI COERENZA O DI CRITICITÀ CON LA NORMATIVA DEL PPR Data l’entità e la natura della Variante non ci sono particolari criticità dal punto di vista paesaggistico con le prescrizioni e le direttive del PPR come meglio descritto nella verifica puntuale delle aree normative interessate

CONCLUSIONI

A seguito degli approfondimenti normativi di coerenza con il PPR si può concludere che tale Variante risulti essere ampiamente coerente con quanto previsto dal PPR per l’area interessata.

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