Collana editoriale Material Design Essays DESIGN Comitato Scientifico Alfonso Acocella, Università di Ferrara Alberto Campo Baeza, Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid Medardo Chiapponi, Università IUAV, Venezia Fabio Gramazio, Eidgenössische Technische Hochschule Zürich Kengo Kuma, Keio University, Tokyo Silvia Piardi, Politecnico di Milano

Direzione Alfonso Acocella

mdmaterial design www.materialdesign.it PAPER DESIGN

A cura di | Edited by Alfonso Acocella

Contributi di | Essays by Alessandra Acocella, Luigi Alini, Valeria Bucchetti, Veronica Dal Buono, Sabrina Lucibello, Michela Toni, Eleonora Trivellin, Davide Turrini, Michele Zannoni

Progetto grafico | Graphic design Veronica Dal Buono

Impaginazione | Layout Giulia Pellegrini

Collaborazione grafica | Graphic collaboration Federica Capoduri © Altralinea Edizioni s.r.l. – 2014 Via Pierluigi da Palestrina 17/19 rosso, 50144 Firenze Tel. +39 055 333428 Traduzione inglese | English translation [email protected] www.altralineaedizioni.it Wikitrado Tutti i diritti sono riservati: nessuna parte può essere riprodotta in alcun modo (compresi fotocopie e microfilms) senza il permesso scritto dalla Casa Editrice Finito di stampare nel dicembre 2014 Stampa: Bandecchi&Vivaldi, Pontedera (Pisa) www.bandecchievivaldi.com

All rights reserved: no part may be reproduced in any way (including photocopying and microfilm) without the prior written permission from the Publisher Printed in December 2014 in Pontedera (Pisa) through Bandecchi&Vivaldi, www.bandecchievivaldi.com La pubblicazione è realizzata grazie al sostegno di Comieco. ISBN 978-88-98743-28-5 The publication was realized with the support of Comieco. INDICE

Carlo Montalbetti, Direttore Comieco 10 PREFAZIONE

Alfonso Acocella, Curatore dell’opera 12 INTRODUZIONE

Veronica Dal Buono 16 DESIGN La carta e le sue metamorfosi nella contemporaneità

Michele Zannoni 42 PAPER AND INTERACTION Ricerche e sperimentazioni sui nuovi “oggetti cartacei” interattivi

Valeria Bucchetti 60 SUPERFICI PROFONDE Packaging tra narrazione, innovazione e cultura materiale

Eleonora Trivellin 78 PAPER STYLE Maglie, trame, tessiture, creazioni sartoriali

Sabrina Lucibello 96 DIRE FARE GIOCARE Paper design for children

Davide Turrini 108 COSTRUIRE ARREDI IN CARTONE Ecologie del valore e strumenti per la consapevolezza ambientale

Luigi Alini 128 PAPER ARCHITECTURE Sperimentazioni in corso

Michela Toni 152 ISOLARE CON LA CARTA Alte prestazioni dalla natura

Alessandra Acocella 172 SCULTURE LEGGERE Carta e cartone nell’arte italiana contemporanea

192 BIBLIOGRAFIA 202 REFERENZE FOTOGRAFICHE 206 AUTORI INDEX

Carlo Montalbetti, Principal of Comieco 10 PREFACE

Alfonso Acocella, Editor of the work 12 INTRODUCTION

Veronica Dal Buono 16 PULP DESIGN Paper and its metamorphoses in the modern age

Michele Zannoni 42 PAPER AND INTERACTION Research and experimentation on new interactive “paper objects”

Valeria Bucchetti 60 DEEP SURFACES Packaging: between narrative, innovation and material culture

Eleonora Trivellin 78 PAPER FASHION STYLE Meshes, weaves, textures, couture creations

Sabrina Lucibello 96 SAY DO PLAY Paper design for children

Davide Turrini 108 BUILDING FURNITURE IN Value ecologies and means for environmental awareness

Luigi Alini 128 PAPER ARCHITECTURE Ongoing experimentations

Michela Toni 152 INSULATING WITH PAPER High performances from nature

Alessandra Acocella 172 LIGHT SCULPTURES Paper and cardboard in Italian contemporary art

192 GENERAL REFERENCES 202 PHOTO REFERENCES 206 AUTHORS Carlo Montalbetti PREFAZIONE Direttore Generale Comieco

Leggerezza, riciclabilità, economicità, transitorietà, naturalità, sostenibil- Ferrara è privilegiato e particolare, frutto dell’amicizia con Alfonso Acocella ità, curiosità, progettualità trasformazione, manualità, innovazione, tem- e con i suoi collaboratori, e il progetto Paper Design testimonia il lavoro fin poraneità. qui svolto insieme e delinea i futuri approfondimenti. Sono solo alcuni degli attributi utilizzati per descrivere il ruolo dei materiali cel- L’innovazione deve essere anche sostenibile: la filiera cartaria ha precoce- lulosici che grazie alla creatività di designer, artisti e artigiani, in questi ultimi mente accettato la sfida della sostenibilità dei propri prodotti nell’intero ciclo anni, vanno ad alimentare un universo produttivo sostenibile, leggero e de- di vita, ha progressivamente aumentato l’utilizzo del macero e ha certificato clinato in maniera articolata nei settori del packaging, dell’arredamento, del filiere e materiali. Fibre vegetali sapientemente trasformate dall’industria design for children, del fashion design, dell’allestimento e dell’architettura. tornano a nuova vita grazie alla raccolta differenziata. Carta, cartone e cartoncino da sempre fanno parte del nostro vivere. Spes- Di anno in anno ogni italiano raccoglie in modo differenziato sempre più di so ci limitiamo a utilizzarli senza pensare che di fatto non esistono in na- carta e cartone è l’attività industriale legata al riciclo di carta e cartone è un tura, ma sono il frutto dell’ingegno e dell’abilità dell’uomo. vero fiore all’occhiello della green economy italiana: il nostro paese infatti si Oggi anche le performance dei prodotti a base cellulosica sono cambiate: conferma eccellenza europea nel recupero e riciclo di carta e cartone con materiali tradizionali favoriscono la ricerca e diventano un mezzo per svi- oltre 9 imballaggi su 10 recuperati e riciclati. luppare e raccontare la creatività di un paese. In futuro i materiali cellulosici saranno sempre più protagonisti di innovazi- Il ruolo della ricerca universitaria in questo ambito è fondamentale grazie oni, sia nell’ambito degli imballaggi che negli oggetti che ci circondano: ci alla sua capacità di indagare, proporre, verificare, connettere e diffondere. permetteranno di combattere lo spreco di cibo e l’efficienza dell’uso delle Comieco crede nella forza innovativa di docenti e studenti e collabora atti- risorse ci avvicinerà sempre di più all’economia circolare auspicata dalle vamente con molti di loro in gran parte delle regioni italiane. Il rapporto con recenti norme europee.

Lightness, recyclability, affordability, impermanence, naturalness, sustainability, and particular, the fruit of the friendship with Alfonso Acocella and curiosity, planning feasibility, transformation, manageability, innovation, his colleagues, and the project Paper Design is a witness to the work carried temporariness. out thus far with his team and sets the course for future developments. These are just a few of the attributes used to describe the role of - Innovation must also be sustainable. The paper production chain has based materials, which in recent years, thanks to the creativity of designers, precociously accepted the challenge of sustainability of its products throughout artists and artisans, have fuelled a manufacturing universe that is sustainable, the entire life cycle, gradually increasing the use of paper pulp and certifying light and variously and articulately used in the industries of packaging, the process and materials. Vegetable fibres skilfully transformed by the industry furnishing, design for children, fashion design, installation and architecture. return to new life, thanks to separate waste collection. Paper, corrugated paper and cardboard have always been a part of our daily life. Year after year, every Italian separately collects more and more paper and We often limit ourselves to using them, without thinking of the fact that they essentially cardboard, and the industry tied to the recycling of paper and cardboard is do not exist in nature, but are the fruit of the ingeniousness and skill of mankind. the true flagship of Italian green economy. Our country, in fact, has reasserted Today, even the performance of cellulose-based products has changed: its status of European excellence in the recycling of paper and cardboard, traditional materials are conducive to research and become a means to with over 9 packages out of every 10 recovered and recycled. develop and express the creativity of a country. In the future, cellulose-based materials will increasingly become the The role of academic research in this field is crucial, thanks to the ability of protagonists of innovation, both in terms of packaging and of the objects inquiring, suggesting, checking, connecting and distributing. Comieco believes that surround us. They will allow us to fight the problem of waste food, firmly in the innovative force of professors and students, and is actively involved and an efficient use of resources will continue to draw us closer to the with many of them in most regions of Italy. Its relationship with Ferrara is special circular economy aspired to by the most recent European standards.

10 11 Alfonso Acocella INTRODUZIONE Curatore dell’opera, Responsabile scientifico Lab MD

Paper Design. Un progetto di ricerca di Lab MD (e spesso neanche le più attrezzate) realtà attive nella identificazione dei Nei processi competitivi d’impresa la ricerca d’innovazione può essere mutamenti in atto (trend) e – soprattutto – dei fenomeni latenti non ancora perseguita attraverso strategie e modi operativi molto diversi fra loro. Può manifesti ed evidenti nella società al fine di sottoporli all’interpretazione e puntare a miglioramenti parziali conseguenti all’analisi dei bisogni (me- alla loro virtualizzazione all’interno di potenziali stili di vita futuri attraverso diante l’User-Centered Design), all’apporto del design inteso come pro- nuovi progetti, prodotti, servizi quali risposte innovative per la società che getto formale (styling), oppure tentare di procedere a “salti” investendo evolve e muta. sulle tecnologie; ma, anche, può derivare da una visione di design-driv- Al pari dello “sguardo” esplorativo delle aziende, numerosi altri soggetti ap- en, indirizzata ad intercettare aspetti ed elementi “latenti” nella società partenenti a categorie professionali molto diverse fra loro sono attivi nello contemporanea al fine di interpretarli, tradurli e “incapsularli” in progetti, scouting dei significati emergenti e nella formulazione di soluzioni epro- prodotti, servizi ed esperienze di vita portatori di caratteri e significati radi- poste nuove: istituzioni di formazione, laboratori di ricerca, centri studio, ar- calmente nuovi. tisti, architetti, designer, antropologi, sociologi, il mondo culturale in genere In altri termini – all’interno di quest’ultima strategia – si punta a trarre vantag- ecc.; tutti questi attori effettuano indagini sull’evoluzione della società, pro- gio dal vedere aspetti che altri non riescono a vedere. pongono narrazioni, interpretazioni e proposte sotto forma di report, visioni, Le aziende di produzione, spesso, sono chiuse in una visione monodimen- scenari evolutivi, prototipi, artefatti materiali ed immateriali indirizzati a ri- sionale incentrata sul conseguimento di un’innovazione incrementale attra- plasmare le cose che ci circondano nel mondo contemporaneo. verso l’impiego di risorse interne. È il caso frequente delle piccole e medie La diffusione e la condivisione d’informazioni promuovono un confronto e un imprese – numerosissime e prevalenti sotto il profilo quantitativo nel nostro dibattito (esplicito, o implicito che sia) assimilabile a un laboratorio collettivo Paese – con capitali finanziari limitati, prive di strutture di ricerca e di pro- di idee i cui protagonisti sono legati fra loro mediante dei fili invisibili. È ques- getto; in altri casi, invece, in forma più lungimirante, si mostrano interessate to indubbiamente un terreno fertile, un humus al quale le aziende possono ed impegnate a sviluppare una interazione con istituzioni e attori esterni attingere per dare valore aggiunto alla loro azione strategica intercettando all’impresa che fanno ricerca, interpretano, sperimentano. nuovi significati da tradurre in progetti d’impresa capaci di innovare – a volte D’altronde le aziende – nel loro ruolo specifico di organizzazioni del lavoro anche radicalmente – sia gli aspetti materici e d’uso che quelli formali degli orientate prevalentemente alla produzione – non rappresentano le uniche artefatti a servizio della società dell’oggi e, soprattutto, del futuro.

Paper Design. A research project by Lab MD to production - are not the only (and often neither the most well equipped) enterprises In business competitive processes, the research of innovation can be pursued active in identifying changes under way (trends) and, above all, latent phenomena not through very different strategies and operating methods. It can aim for partial yet manifested and evident in society. The goal being to interpret them and virtualise improvements to the analysis of requirements (through User-Centered Design), them through new projects, products, services as innovative answers for a society that to design’s contribution understood as the formal project (styling), or attempt evolves and changes. to proceed in “leaps” (investing on technology). But it may also derive from a On a par with the exploring “vision” of companies, several other subjects belonging design-driven vision, focused on intercepting “latent” aspects and elements in to different professional categories are involved in scouting the emerging significances contemporary society, in order to interpret, translate and “incapsulate” them into and in formulating new solutions and proposals. Training institutes, research labs, projects, products, services and experiences of life that are carriers of characters study centres, artists, architects, designers, anthropologists, sociologists, the cultural and significances that are radically new. world in general, etc. All these actors conduct surveys on the evolution of society, In other words - within this strategy - reaping advantages from seeing aspects that propose interpretations and proposals under the form of reports, visions, evolutionary others are not capable of noticing. scenarios, material and immaterial artefacts focusing on re-moulding the objects Companies are often narrowed to a single-dimensional vision centred on the pursuit of the contemporary world. of incremental innovation through the use of internal resources (the frequent case The dissemination and sharing of information promote an exchange and debate of small and medium enterprises - several and prevalent in terms of numbers in our (whether explicit or implicit) that is comparable to a collective lab of ideas, in which Country - with limited financial capital and lacking research and project structures). the protagonists are interconnected by invisible threads. And this is a fertile ground, a In other cases, instead, when showing a more farsighted vision, they manifest humus from which companies can draw resources to give added value to their strategic interest and are involved in developing an interaction with institutions and actors endeavour, intercepting new significances to be translated into business projects that outside the company who engage in research, interpreting and experimenting. effectively innovate - and at times radically too - both the material and usage aspects After all, companies - in their specific role of labour organisations geared mainly and the formal ones of artefacts in service of modern society and, above all, the future.

12 13 All’interno di questo contesto si colloca la missione e il networking di hanno investito i modi d’impiego consolidati dei materiali stessi promuoven- Lab MD – centro universitario di ricerca del Dipartimento di Architettura done evoluzioni e applicazioni inedite, innovative nell’architettura e nel design. dell’Università di Ferrara – indirizzato ad affiancarsi e collaborare con isi- La strategia di sviluppo dei progetti è stata quella di una collaborative in- tuzioni, associazioni di categoria, aziende, brand del Made in Italy al fine di novation i cui poli principali sono rappresentati dal Lab MD (quale cen- creare processi di design-driven innovation. tro universitario di ricerca) e dalle aziende (detentrici di risorse finanzia- I plus posti alla base della fondazione e delle attività di Lab MD non sono rie e di capacità produttive) con il coinvolgimento – in alcune esperienze rappresentati da costose attrezzature o complessi laboratori strumentali, particolarmente significative – di protagonisti di punta (figure visionarie) quanto da risorse umane, competenze e conoscenze transdisciplinari, as- dell’architettura, del design, del mondo creativo più in generale, interessati set relazionali che ruotano intorno ad un agile centro di ricerca strutturato in ad esplorare entità latenti nel mondo materiale ed immateriale da tradurre, forma di network intercreativo e fortemente collaborativo. incapsulare e trasferire in proporste e/o artefatti non convenzionali. L’apporto di Lab MD nei processi strategici d’impresa, più che essere incen- In questo quadro generale s’inscrive la ricerca promossa da Comieco – in trato sulla risoluzione di problemi specifici (problem solving), è indirizzato particolare dalla struttura operativa “Ricerca e Sviluppo” diretta da Eliana verso l’esplorazione di nuove visioni d’innovazione. Se la classe professio- Farotto – ed effettuata, negli ultimi due anni, da alcuni membri del network nale, in genere, privilegia l’uso della creatività e del “progetto formalizzato” di Lab MD. finalizzandoli alla messa a punto di soluzioni per obiettivi circoscritti, delin- La ricerca, approdata alla diffusione di una parte dei risultati con la pub- eati e definiti in partenza, le attività di Lab MD puntano a produrre “cono- blicazione del volume Paper Design, rappresenta la prima tappa di un pro- scenza proiettiva” assegnando particolare valore al metodo, al processo getto ambizioso che si intende sviluppare ulteriormente in forma aperta e di ricerca attraverso cui pervenire ad una visione più ampia e inedita degli dinamica sul web – all’interno della piattaforma digitale paperdesign.org – scenari indagati. trasferendo le acquisizioni raggiunte ed espandendone l’indagine alle ap- Interessato, sin dalla sua fondazione, al linguaggio e alle tecnologie d’uso plicazioni dei materiali a base cellulosica nei tanti settori vivi ed attivi nella dei materiali sia tradizionali che contemporanei, il Lab MD ha promosso contemporaneità, come evidenziato dallo stesso volume: produzione, pack- negli anni – in collaborazione con piccole, medie e grandi aziende o con aging, furniture, visual design cartotecnica, moda, stampa, ibridazione digi- associazioni e consorzi di produzione – esplorazioni e sperimentazioni che tale, architettura, arte, riciclo…

The strategic action of Lab MD finds its natural context here, as the university centre has invested the consolidated methods for the use of the materials themselves, of research of the Faculty of Architecture of the University of Ferrara, focused on promoting their evolutions and unprecedented, innovative applications working alongside and cooperating with institutions, trade associations, companies, in architecture and design. brands of Made in Italy, in order to create processes of design-driven innovation. The strategy behind the development of the projects is what we refer to as The pros at the basis of the activity of Lab Md are not represented by costly collaborative innovation, wherein the main hubs are represented by Lab MD as 25 equipment or instrumental lab complexes, but by human resources, trans- university centre of research and by companies (which own both the craftsmanship disciplinary skills and knowledge, relational assets that revolve around an agile and industrial manufacturing capacity), with the involvement, in certain significant centre of research structured in the form of an inter-creative network. experiences, of the key players of architecture, design and the creative world more in The contribution of Lab Md to corporate strategic processes, more than being general, keen on exploring the potentials of materials in unconventional applications. centred on the solution of specific problems, is focused toward the exploration The research conducted by Comieco, and in particular by the operating structure of new visions of innovation. If the professional class, in general, favours the use “Research and Development” headed by Eliana Farotto, and conducted in the past of creativity and of the “formalised project”, with the aim of coming up with solutions few years by some members of the Lab MD network, fit into this general framework, for well-defined goals that are precise and known from the onset, the activities This research, which has published part of its results in the volume Paper Design, of Lab MD aim at producing a “projective knowledge”, assigning special value represents the first step of a more ambitious project that plans to develop the theme to the method and to the research process through which to come up with in a more open, extend and dynamic form on the web, as part of the digital platform a broader and more in-depth vision of the researched scenarios. paperdesign.org. The goal is to transfer the findings, expanding and developing Interested since its foundation in the language and technologies behind the further their survey to applications of cellulose-based materials in many thriving use of materials, whether traditional or contemporary, Lab MD over the years and active sectors in contemporary society, as pointed to in the volume: production, has promoted, in collaboration with small, medium and large enterprises or with packaging, furniture, paper visual design, architecture, art, fashion, , digital manufacturing associations or consortia, the exploration and experimentation that hybrids, recycling...

14 15 La produzione degli impasti parte dal pulper. Paper paste begins in the pulper. PULP DESIGN

La carta e le sue metamorfosi nella contemporaneità Veronica Dal Buono PULP DESIGN La carta e le sue metamorfosi nella contemporaneità

Si provi a immaginare un mondo senza carta, si dissolverebbero molte cose che fanno parte dell’esperienza quotidiana, presenze costanti nelle ore di lavoro e in quelle dedicate allo studio, allo svago, all’informazione, al benessere, ogniqualvolta siano da conservare, proteggere, trasportare beni di consumo, ma anche elementi presenti nell’edilizia, nell’arredamento, nella moda, nell’arte. Se la prima idea di carta la identifica con il supporto per trasmettere il pensiero, tramite scrittura e stampa, essa è anche qualcosa di più complesso che richiede un’approfondita indagine per coglierne pienamente l’identità.

[1] Nella riflessione Materiali assimilabili alle “carte” sono presenti nella civiltà da lungo tempo, talora conservando di Jules Régis Debrais, e talora mutando le materie costitutive, aggiornando utilizzi e investendo contesti applicativi teorico francese interessato sempre diversi e multiformi. a individuare i rapporti Una prima declinazione di “carta”, partecipe di un’indubbia attribuzione di ruolo, è quella che la che si istaurano tra vede protagonista indiscussa da secoli quale supporto per la pratica scrittoria. le organizzazioni In quella che è stata efficacemente definita “grafosfera” [1], la carta è materia d’elezione, collettive e le tecnologie essenziale “medium” di incarnazione fisica delle idee, della cultura; strumento indispensabile mediali, “mediologia” è lo studio delle del progresso e della trasmissione del sapere. interazioni attraverso Può sembrar fragile, sottile e leggera quanto – all’opposto – ha dimostrato di perdurare nei le quali un’idea diviene secoli conservando le tracce impresse su di sé – a mano o meccanicamente –, consentendo la forza materiale. Nella redazione e la conservazione dei documenti in modo univoco, non falsificabile, quindi in forma “mediosfera” – l’ambiente ideale per la loro trasmissione. dei media – si collocano storicamente logosfera, La carta è un’invenzione unica, senza equivalenti in termini di disponibilità, usabilità e facilità grafosfera e videosfera. di diffusione. La seconda si sviluppa Leggera, agile e “parlante”, si è prestata a veicolare silenziosa il suo contenuto, comunicando grazie all’invenzione rappresentazioni del mondo attraverso segni e immagini, offrendosi come veste di scambi della stampa e vede intellettuali ed economici. La carta è stata usata così intensamente come supporto dei linguaggi l’aumento della parola scritta e della lettura culturali da essere sottintesa, ovvia e sfuggire allo sguardo diventando “trasparente”, rispettosa privata. del valore delle idee che le parole hanno su di essa fissato [2]. [2] Alla studio della carta L’utilizzo scrittorio, vocazione originaria alla quale è ancor oggi principalmente associata, non e della sua produzione rende conto delle relazioni più complesse e talora ambivalenti che abbiamo stabilito nel tempo in senso storico, fino con essa, considerandola come prodotto, come oggetto. a tempi recenti, non era La carta è materia a più ingressi conoscitivi senza la quale la nostra “realtà”, né la sua attribuita autonomia rappresentazione, potrebbero essere. disciplinare, restando circoscritta a ricerche Inventata, trasformata, perfezionata, perché, assieme alla scrittura e poi alla stampa, fungesse La produzione degli impasti parte dal pulper. specialistiche dedicate Paper paste begins in the pulper. a mulini e filigrane, incluse in un corpus disomogeneo di opere. Ad alcuni studiosi PULP DESIGN demands in-depth exploration defined as the “graphosphere”[1], È da considerarsi Lightweight, supple and “speaking”, relationships that we have and at others it can be enriched like contemporanei noti Paper and its metamorphoses to fully capture the identity of the paper is the material of choice, the fondamentale per la it has been used to convey its established with the material over a sheet of precious metal; lacquered, a livello internazionale in the modern age material. essential medium for the physical conoscenza della storia content in silence, communicating time, considering it as a product, an it becomes stiff and impenetrable as – Dard Hunter, Theodor embodiment of ideas, of culture; e delle tecniche di representations of the world through object. wood; it often enters into dialogue with Weiss Karl – si devono If we try to imagine a world without Materials resembling “paper” an indispensable instrument of produzione italiane, la signs and images, acting as an Paper is a material of multiple the tools used on it - quill, typographic essenziali contributi paper, many items which are part have been present in the civilised progress and the transmission collana editoriale di Storia agent for intellectual and economic cognitive points of entry, without characters, printing plates - or comes che hanno avviato la of everyday life would disappear; world for a very long time, of knowledge. della Carta (1986-2010) exchanges. Paper has been so which neither our “reality” nor its into direct contact with the body, in sistematizzazione degli objects that are constantly present sometimes preserving and other It may appear fragile, fine and light - curata dalla Pia Università extensively employed as a medium representation, would be possible. the private place of the senses. In studi. Sono ritenuti during our working hours and our times modifying their constituent but conversely it has proven to last dei Cartai, erede della of cultural expression as to become Invented, transformed, perfected in the hands it can make sounds as it is classici: Dard Hunter, study time, for leisure, information, substances, updating their uses and through the centuries, preserving corporazione medievale tacit, obvious and fleeing from order to function, alongside writing folded, shuffled, or crumpled; coming The well-being, whenever we need applying themselves to contexts the traces inscribed upon it - dei cartai fabrianesi la view, becoming “transparent” out of and later printing, as a prolongation closer it can elicit pleasure (or upset) History & Technique to preserve, protect or transport which are always diverse and manually or mechanically - allowing cui attività prosegue oggi respect for the worth of the ideas of the hand and the memory, by when brushed against or smelled. It is of an Ancient Craft, consumer goods; but also elements multiform. documents to be conserved grazie alla Fondazione that are affixed upon it in the form physically fixing ideas, paper has a technical tool whose functions are New York, Knopf, used in building, furnishing, fashion A primary function of “paper”, unambiguously, with no scope for Gianfranco Fedrigoni, of words [2]. become the fundamental instrument not only physical and psychic but also 1947, pp. 611; Karl T. and art. If our first idea about and one which is undeniably falsification, and therefore in the Istituto Europeo di Storia Its use for writing, the original for organising social relations. emotional; its significance depends on Weiss, Handbruch der paper is to identify it as a medium its attributed role, is that of the ideal form for their transmission. della Carta e delle Scienze function of paper and the one with Lending itself as an efficient substitute the infinite, nuanced interactions we Wasserzeichenkunde, for the transmission of thought, undisputed and centuries-old Paper is a unique invention, Cartarie (Istocarta). which it is still mainly associated for other substances, paper can establish with it. Lipsia, Wisso Weiss, through writing and print, it is also medium for the written word. unparalleled in terms of availability, today, does not take into account easily be folded, cut and sewn like a And perhaps, enclosed within this 1962, pp. 327. something more complex which In what has been effectively usability and ease of movement. the more complex, often ambivalent fabric; at times it envelops like skin ductile openness to transformation,

18 19 Carta riciclata, detta macero, pronta per alimentare la produzione degli impasti. Il foglio di carta nasce e si forma in grandi bobine. Recycled paper, or pulp, ready to be fed into the mixture. The paper is wound onto large reels. da prolungamento della mano e della memoria fissando fisicamente le idee, la carta è divenuta [3] Si veda Peter fibre possono entrare nel ciclo produttivo della carta e trasferire ad essa le proprie caratteristiche. strumento fondamentale per l’organizzazione dei rapporti sociali. Tschudin, La carta. Carta, dunque, oggi più che come semplice sostanza va valutata quale risultato di un processo Storia, materiali, Prestandosi come performante sostituto di altre materie, efficacemente si piega, si taglia e si cuce tecniche, Roma, Edizioni evoluto di produzione: prima materia informe e pastosa; poi “manufatto”, “artefatto”, quindi “prodotto come il tessuto; talora avvolge come la pelle e in altri casi può essere arricchita come un foglio di storia e letteratura, industriale”. Si è di fronte ad un sistema complesso riguardabile sotto molteplici punti di vista. di metallo prezioso; laccata diviene rigida e impermeabile come il legno; a volte dialoga con gli 2012, pp. 375. L’evoluzione del processo produttivo della carta copre un arco temporale straordinariamente strumenti utensili – il calamo, i caratteri tipografici, le lastre – oppure entra a diretto contatto con il lungo, partendo dalle prime tracce manuali in Oriente (risalenti a due o più secoli antecedenti corpo, nello spazio privato dei sensi. Fra le mani può far rumore nell’atto del piegarla, sfogliarla, l’avvio dell’era cristiana), per giungere alle tecnologie industriali contemporanee. I percorsi, accartocciarla; avvicinandola maggiormente può provocare piacere (o disturbo) se sfiorata o le “vie della carta”, hanno interessato diverse civiltà ricevendo da ognuna specifici apporti e odorata. È strumento tecnico con funzioni non solo fisiche, psichiche ma anche emozionali; il suo declinazioni applicative. significato dipende dalle infinite, sfumate interazioni che stabiliamo con essa. Come prodotto, dal punto di vista merceologico, gli scenari contemporanei di utilizzo sono in È, forse, racchiuso in questa duttile disponibilità alle trasformazioni insieme all’attitudine a continua espansione [3]. sinestesici effetti, il segreto del suo perdurare, del suo diffondersi e affermarsi nel tempo e nello Non in ultima istanza, la carta, oggigiorno, è il concentrato finale di una complessa tecnologia spazio, tra le materie e i manufatti del quotidiano che ci circondano. produttiva: fabbricata, per secoli, artigianalmente, oggi è disponibile in ampia varietà di tipi e Interrogandosi sul ruolo e le declinazioni applicative delle proteiformi “carte”, il punto di partenza grande quantità di prodotti grazie ad un processo di meccanizzazione sempre più spinto ed si colloca inevitabilmente nella origine costitutiva. innovativo che ne ha fatto un materiale dalla forte impronta industriale. La macchina continua in fase Parlare di carta, al presente, significa ancora concentrarsi sulla sua essenza materiale di produzione di fogli di cartone. Benché vi sia poco in comune, a livello di composizione materiale, tra i fogli di un tempo (la componente cellulosica) con la consapevolezza che tale elemento originario – quanto a The continuous wire producing sheets (realizzati a mano su un telaio a partire da stracci trasformati in polpa) e le ciclopiche e roteanti composizione – è mutato nel tempo attraverso una continua evoluzione, scoperta o re-invenzione. of cardboard. bobine odierne, fabbricate automaticamente a ciclo continuo e con grande produttività a partire

Se l’attuale concezione della carta prevede la fibra cellulosica di origine vegetale come Test a campione su elementi in cartone. dalla cellulosa o dalle stesse carte riportate in vita attraverso il processo del riciclo, l’essenza e elemento primario, è certo ed inequivocabile che nella contemporaneità potenzialmente tutte le Cardboard samples being tested. il significato originario di “carta” permangono.

combined with this propensity to predominant element, it is true and back to two or more centuries before process which has turned it into and how a physical artefact - the or parchment (or vellum), originating synaesthesic effects, is the secret unmistakable that in the modern the Christian era), and culminating a highly industrialised material. embodiment of human ideas, in the ancient city of Pergamo in of its endurance, its diffusion and day, all fibres could potentially in today’s industrial technologies. Despite the fact that on the visions and needs - appears for the Asia Minor, which throughout the affirmation in time and place among become involved in the paper The routes travelled, the “paper compositional level there is little first time among the objects of the Middle Ages was Europe’s principal the substances and artefacts that production cycle, bringing their own roads”, have touched many different in common between the sheets of world. Paper, if considered from medium for the texts written down by surround us every day. To examine characteristics to the process. civilizations, receiving specific years gone by (made by hand on the functional perspective (in other amanuenses. the role and the varying applications Thus paper, today rather than a contributions and applications from a frame, using pulped rags) and words as a utilitarian product at the However, in terms of production of the protean “”, the starting simple substance is to be considered each. today’s one-eyed rotating bobbins, service of human activity), finds its process and material composition, point inevitably lies in its constituent the result of an advanced production From a commercial point of view, as paper manufactured automatically, progenitors in materials used for paper actually originates in Asia, origins. To speak of paper, in the process: initially a shapeless doughy a product, the contemporary scenario continuously and prolifically from graphic signage: rigid substances as many studies and findings have present, still implies a focus on material, then “manufactured”, an is one of constant expansion [3]. cellulose or from paper itself brought such as stone, clay tablets, bamboo demonstrated. its material basis (the cellulose “artefact” and therefore an “industrial Last but not least, paper today is back to life by recycling, the essence slats (but also ox bones, turtle shells, Contemporary research attributes component) in the knowledge that product”; here is a complex system the final distillation of a complex and the original significance of “paper” bronze utensils, wooden plates...), the invention of paper to the high this fundamental element - in its which merits examination from production technology: for centuries still remain. or fine flexible materials such as court functionary (or Ts’ai composition at least - has mutated several viewpoints. manufactured by hand, today it is silk scrolls or leaves of papyrus; Lun), in the first century A.D. although over time in a continual evolution of The evolution of the paper production available in an enormous range of Paper from East to West. the latter becoming the archetypal many archaeological discoveries discovery and reinvention. process occupies an extraordinarily types and huge numbers of products, The secret origins writing medium, its Latin etymology have shown that similar materials If our current conception of paper long timeline, beginning with the first thanks to an increasingly forward- It is always interesting to explore (cyperus papyrus) evolving into the had already been in use for three or takes cellulose from plants as its manual scripts in the Orient (dating looking and innovative mechanization the origins linked to when, where word for paper in many languages [4]; four centuries, going back to the age

20 21 [4] Il papiro nell’antico Le carte tra Oriente e Occidente. Il segreto delle origini dell’abbigliamento (cappelli, vestiti, imbottiture); dall’uso commerciale per l’imballaggio delle derrate, [6] La tecnica millenaria Egitto era considerato È sempre interessante il tema delle origini legate al quando, al dove e al come ogni artefatto fisico – all’uso rituale per gli apparati simbolici. È documentato che in estremo Oriente semplicità coniugata del “tapa” (o “kapa”) materiale divino e il è attestata nell’estremo termine utilizzato per incarnazione di idee, visioni, aspettative e necessità dell’uomo – appaia per la prima volta fra le cose a lusso, sobria quotidianità e insieme singolare solennità, fossero sempre accompagnate dalla Oriente e Oceania. designarlo significava del mondo. La carta, se riguardata dal punto di vista funzionale (ovvero come un prodotto utilitario carta. Leggerezza, sottigliezza, resistenza e durata, trovarono fin dalle origini nella carta reciproca Costituì una modalità “del faraone”. La radice a servizio dell’attività umana), trova nei materiali di supporto al segno grafico i suoi progenitori: valorizzazione. per il confezionamento etimologica è passata alle stati materici rigidi come pietre, tavolette di argilla, listelli di bambù, (ma anche ossi di bue, gusci Ciò si rinnova nella contemporaneità “postindustriale” ove la carta, se pur inizia a registrare una di abiti che condusse parole di molteplici lingue di tartaruga, vasellame di bronzo, placche di legno...); oppure supporti flessibili sottili, come i rotoli erosione della sua centralità come supporto per la veicolazione dei messaggi, la troviamo pur alla fabbricazione come “paper” in inglese, di alcune rudimentali “papier” in tedesco di seta o i fogli di papiro, quest’ultimo archetipo dei supporti scrittori la cui radice etimologica latina comunque onnipresente, molto spesso coniugata a funzioni pratiche, a prodotti legati alle nuove tipologie di carta. La parte e francese, “papel” in (cyperus papyrus) è passata ai termini che designano la carta in moltissime lingue [4]; o ancora la espressioni di vita “ecosostenibili” che in carta e cartone sembrano trovare materiali ideali. interna della corteccia spagnolo e portoghese. pergamena (o cartapecora), proveniente dall’antica città di Pergamo in Asia minore, che per tutto il Non secondariamente, sempre all’origine cinese – o forse, ancor prima, alla millenaria tradizione della pianta del gelso In italiano il termine carta, medioevo fu in Europa il principale supporto per i testi degli amanuensi. indonesiana e oceanica del “tapa” [6] –, è da attribuirsi la distinzione tra ciò che definiamo “carta” (Brussonetia papyrifera), dal latino “chàrta” ha Di fatto, però, per processo produttivo e per sostanza materiale che la compone, la carta ha origini (qualunque sia la componente fibrosa), rispetto all’uso di superfici “tessute” in fogli dalla natura battuta con mazze, etimologia incerta. veniva fatta macerare Le ipotesi più accreditate asiatiche come attestato da molti ritrovamenti e studi. (come il papiro) oppure dai tessuti stessi (la seta). La carta di Cai Lun è sin dal principio una sostanza nell’acqua, trasformandosi la collegano al verbo La ricerca contemporanea attribuisce la sua invenzione all’alto funzionario di corte Cai Lun (o Ts’ai molle, mesomorfa, a cui attribuire una forma. in una pasta di fibre che, greco “charàsso”, Lun), nella Cina del I secolo d.C., benché molteplici scoperte archeologiche abbiamo dimostrato che pressata, formava un scolpisco, incido (quindi supporti simili alla carta erano conosciuti già da tre-quattro secoli, risalenti all’era dell’edificazione Le metamorfosi dell’impasto foglio felpato utilizzabile il greco “chàrtes”) o dal della Grande muraglia; è realistico ritenere, dunque, che Cai Lun l’abbia “soltanto” perfezionata Se i tessuti sono creati partendo da fili, la carta è invece una pasta amorfa da mettere in-forma, dalla come tessuto oppure latino “quarta”, foglio supporto scrittorio. [5] piegato in quattro. partendo dalla lavorazione della pasta di bambù e gelso per renderla più fine e resistente . quale la componente liquida (l’acqua) è progressivamente estratta per conferirne compattezza e Alessandro Castiglioni, Non è, comunque, il caso di perdersi nei misteriosi meandri che accompagnano le origini della carta, farne una superficie fisicamente stabile [7]. [5] Pierre-Marc De Biasi, Dizionario delle carte “Naissance. Les origines se non per avanzare alcune importanti riflessioni. Sottoposta ad un lungo lavoro di mescola, impastatura e ad un equivalente impegno per pervenire antiche (in http://www. chinoises du papier”, È certo che il percorso della carta sia partito dall’Oriente. Il segreto cinese di Cai Lun passerà, poi, a alla configurazione finale, il materiale carta nasce da fasi di lavorazioni che vanno progressivamente segnideltempo.it). pp. 24-40, in La saga Samarcanda nell’VIII secolo d.C. per divenire il supporto scrittorio privilegiato dell’Islam monoteista a disgiungere i componenti solidi dall’acqua in essa trattenuta. [7] Più vicini alla carta, du papier, Paris, Arte ed espandersi, quattro secoli dopo, in tutto il bacino del Mediterraneo. L’acqua, veicolo fluidificante tra le fibre, è elemento fondamentale e ambivalente del processo in quanto a metodo éditions, 1999, pp. 260. Nell’immaginario collettivo la carta è intimamente legata alla registrazione documentale e alla produttivo: prima agente “cementante” attivo dell’impasto (alle origini anche forza motrice dei mulini produttivo, sono i “tessuti- non-tessuti” (come le cultura scritta. Tale acquisizione è da collocare nello spazio delle relazioni e degli scambi tra Oriente che lo lavorano), poi elemento gradualmente da eliminare, una volta assolto il compito iniziale. rafie e le tapa) che a Occidente, durante i cinque secoli di civiltà araba (dal 750 al 1250), ove si afferma come strumento La polpa informe è condotta, attraverso un procedimento “alchemico” il cui segreto fu giustamente presuppongono anch’essi politico e organizzativo delle grandi monarchie, indissociabile dalla scrittura-disegno del corano. Poi, custodito per lungo tempo dai conoscitori, dalla condizione priva di forma allo stato geometrizzato e l’essicazione di un più tardivamente, la carta è divenuta la materia prima dei libri a stampa occidentali. sottile di foglio continuo. composto di fibre e, talora, L’estensione del foglio prodotto Il merito di estendere e valorizzare la carta in impieghi ulteriori diversi da quello scrittorio, è da In sostanza: “un materiale piano – come precisa la norma DIN 6730 – composto essenzialmente di anche di un telaio umido sulle macchine continue. di sostegno per conferire The extended sheet produced by attribuirsi alla Cina che l’ha veicolata in applicazione le più comuni e disparate: dall’uso domestico fibre, principalmente di origine vegetale, che viene formato mediante l’essicazione del composto su la forma. the continuous wire. [8] (come la carta igienica profumata e i fazzoletti, se pur rigorosamente solo per l’Imperatore) a quello una tela” . [8] Norma Din 6730 – 1988, in Peter Tschudin, La carta. Storia, materiali, tecniche, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2012, p. 17. of construction of the Great Wall; it intimately linked with documentary (such as perfumed toilet paper messages is starting to be eroded, The metamorphosis of the mixture the driving force of the mills which is therefore realistic to maintain that recording and written culture. and handkerchiefs, although we still find paper everywhere, While fabrics are created from produced it), then gradually eliminated Cai Lun “only” perfected the method The new product finds its place these were strictly for the emperor very often combined with practical threads, paper is an amorphous once its task is complete. of processing a pulp of bamboo and in the relations and exchanges alone) to clothing (hats, robes, functions, products linked to the new paste to be shaped, and the liquid The unshaped pulp is transformed, mulberry to make it finer and stronger. between East and West during the padding); from commercial use as expressions of an “eco-sustainable” component (water) gradually through an “alchemical” procedure It is not, in any case, relevant to lose five centuries of Arabic civilisation a wrapping for produce, to ritual lifestyle, which appears to find its ideal extracted to give compactness and whose secret was understandably ourselves in the mysterious twists (750 to 1250), where it consolidated use for symbolic devices. There is material in paper and card. make a physically stable surface [7]. guarded by those who knew it, and turns in the origins of paper, its position as a political and documentary evidence that in the Also of primary importance, and also By undergoing a lengthy process of from its shapeless form to the fine, beyond mentioning a few important organisational tool for the great Far East, simplicity combined with originating in China - or maybe even mixing and kneading, and an equally geometric state of the continuous reflections. monarchies, inseparable from the luxury, everyday sobriety alongside earlier, in the ancient Indonesian arduous process to shape the final sheet. It is true that the journey of paper writing and design of the Koran. Later, extreme solemnity, were always and Oceanic tradition of the “tapa” form, paper is the result of processing In essence: “a flat material” - began in the East. Cai Lun’s Chinese paper became the raw material for accompanied by paper. Lightness, [6] - is the distinction between what stages which progressively separate according to standard DIN 6730 - secret would subsequently pass printed books in the Western world. fineness, resistance and durability we call “paper” (whatever the fibrous the solids from the liquid they are “composed essentially of fibre, mainly into Samarkand in the 8th century The credit for extending and valuing were features admired in paper from component may be) and surfaces suspended in. from plant origin, formed by drying the A.D., becoming the favoured writing the role of paper for uses other its very origins. “woven” from natural leaves (like Water, the fluid vehicle between mixture on a screen”[8]. medium of monotheistic Islam, and than writing can be attributed to This is renewed in the “post- papyrus) or woven fabrics themselves the fibres, is the fundamental and To summarise the production process four centuries later, spread throughout China, which used it in the most industrial” modern age, where, (like silk). From the outset, Cai Lun’s ambivalent element in the production in a few pages, in order to examine the Mediterranean basin. commonplace and disparate although its central position as a paper was a soft, mesomorphic process: initially the “cementing” a potential relationship between In the collective imagination paper is applications: from domestic use medium for the communication of substance, apt to be shaped. agent in the mixture (originally also traditional manual or semi-manual

22 23 Il taglio della grande bobina effettuato fuori macchina. Cutting the large reel, off the machine.

[9] I contributi critici Sintetizzare in poche pagine il processo produttivo, per cogliere eventualmente le relazioni tra le Numerose e distinte fasi di lavorazione del ciclo produttivo cartario, effettuate da lavoratori [12] Il lessico impiegato relativi alla produzione tecniche tradizionali manuali o semi-meccaniche (peraltro fortunatamente ancora conservate in specializzati ciascuno con un proprio appellativo, simile o anche diverso a seconda delle aree per descrivere i compiti della carta con tecnica dei “pratici” nelle [12] tradizionale sono precisi contesti geografici come in Italia a Fabriano o rinnovate da cultori appassionati) e la complessità geografiche della penisola italiana: il lavoriente, il ponitore, il levatore e il tenitore ; figure manifatture fabrianesi molteplici. Si distinguono delle tecnologie contemporanee, è impresa ardua e condurrebbe senz’altro a generalizzanti rimaste separate e distinte sino all’invenzione della “macchina continua” [13], punto di inizio vige nel contesto locale. le pubblicazioni curate semplificazioni. Si rinvia, pertanto, a trattazioni specifiche ed esaurienti sull’argomento [9]. dell’industrializzazione che ha permesso la produzione della carta “sans fin”, non più in forma di Di regione in regione, sul dalla Fondazione Fabbricare la carta oggi è una scienza ove le acquisizioni di chimica, fisica, meccanica sono fogli singoli ma in bobine, in rotoli, senza soluzione di continuità. finire del medioevo, si Gianfranco Fedrigoni espresse ad altissimo livello. Si ritiene fondamentale ripercorrere l’iter di tale processo, perché Ai passaggi produttivi legati alla terminologia antica corrispondono simmetricamente fasi di diffondono le manifatture che prosegue l’attività produttive e con queste editoriale promossa rimanga il senso di un percorso in costante evoluzione, da sempre espressione dell’ingegno e lavorazioni inglobate, racchiuse e specializzate nel ciclo delle macchine contemporanee. anche le espressioni dalla Pia Università dei dell’abilità inventiva dell’uomo. Al lavaggio della materia prima (un tempo fatta di stracci), corrisponde oggi il lavaggio ancora mutano a seconda delle Cartai (istocarta.it). I prodotti a base di cellulosa – declinati oggi in una pluralità di carte, cartoncini, cartoni o in ibridazioni necessario per le paste chimiche o paste di legno al fine della loro trasformazione in polpa. inflessioni dialettali Al presente, la con l’ausilio di altri componenti – richiedono risorse, materie selezionate, strumenti, persone La cernita e selezione dei cascami sui setacci, azione un tempo operata da pazienti donne, sono e linguistiche. professionalizzazione specializzate e, infine, la giusta “ricetta” di mescola. Può apparire ingenuo, proporre la metafora oggi sostituite dalla scelta di fibre idonee al prodotto desiderato e da strumenti come il sabbiere, [13] Attraverso il brevetto tecnica indirizzata alla culinaria; eppure, a ben riflettere, la polpa per fare la carta non è altro che l’archetipico processo le calamite, i tamburi epuratori atti a scartare dalle fibre le parti pesanti e grossolane. Ove agivano francese (1798) di produzione della carta Louis-Nicolas Robert avviene tramite corsi di manipolatorio di un impasto, lavorato, plasmato come una “sfoglia” che viene, poi, tagliata e servita le pile a magli battenti per sbatacchiare e sfilettare gli stracci in acqua, oggi avviene la lavorazione si realizza la prima formazione specialistica nel prodotto finale. nel “pulper” e poi la “raffinazione”. macchina continua per la tenuti in collaborazione La complessità è oggi racchiusa nel numero di fasi e nel concentrato sinergico di tecnologia La “cassa d’afflusso” attuale, ove le fibre sono in sospensione ben separate fra loro e a densità produzione della carta nel e su mandato dell’AFC meccanica e informatica. Queste ultime sono in costante evoluzione, assieme alle stesse ricerche costante per conferire qualità e proprietà specifiche al futuro foglio, è la trasfigurazione odierna dei 1803 in Inghilterra. (Associazione per la promozione e combinazioni chimiche che possono includere e trasformare elementi fibrosi di qualsiasi genere, “tini” che consentivano al “lavoriente”, mediante gesti regolari e sicuri, la distribuzione sulla “forma” – della Formazione recuperando anche le fibre già esistenti, portando nuovamente in vita la carta stessa. l’attuale “tela di formazione” – di un sottile e uniforme strato di pasta, pronto a depositarsi e divenire professionale Cartaria), foglio. Oggi i torchi sono presse, mentre gli antichi stenditoi sono sostituiti dall’azione di batterie cui appartengono Il viaggio delle fibre essicatrici riscaldate a vapore, nella “seccheria”, che asciugano completamente il foglio. Come Assocarta e i maggiori Nel percorso che compiono, all’interno del ciclo trasformativo contemporaneo, le fibre cellulosiche congegni sincronizzati di un lungo convoglio continuo, le macchine contemporanee, evoluzione gruppi produttivi italiani, come il corso per divenire carta [10], possiamo ritrovare – sia pur aggiornate e meccanizzate – le fasi tipiche della automatizzata di quelle risalenti al XVIII secolo, trasportano le fibre di cellulosa e le accompagnano annuale tenuto in produzione tradizionale artigiana, consolidatasi e tramandatasi nei secoli grazie soprattutto alle lungo binari di progressive trasformazioni, attraverso vasche, tubazioni, tele, feltri umidi. territorio veronese dalla cartiere italiane, in particolare quella di Fabriano [11]. Assieme alle esperienze, ai gesti, alle pratiche Le fibre sono indirizzate tutte insieme nel pulper, mescolandosi fra loro, integrandosi adaltre Scuola Interregionale delle antiche cartiere, nel tempo, sono migrate fino alla contemporaneità anche le parole; quel sostanze non fibrose (come le colle, le cariche, i coloranti), compagne di viaggio diverse ogni volta. di Tecnologia per lessico specifico nato per le distinte azioni svolte dai primi artigiani cartai e per le relazioni sociali Il tragitto consente l’epurazione delle particelle troppo grandi e, con la vibrazione, le fibre cominciano Tecnici Cartari (formazionecartaria.it). che si instauravano entro le manifatture produttive. ad assestarsi in postazioni sempre più fisse e “densificate”, per trovarsi d’un tratto su una sola [10] Le paste cartarie La “pasta”, la materia prima, era all’epoca costituita da stracci di lino, canapa, poi cotone, da “vettura” – quella della tela di formazione – quasi “orgogliose” di essere autosufficienti. Si mostrano, sono risultato di tagliare e battere, sfilacciare e sfibrillare in acqua; la pasta di cellulosa sarà una reinvenzione della ormai, coese in un corpo unico, essendo divenute esse stesse materia solida e mobile del trasporto, trattamenti di diversi tipi materia prima di secoli dopo. concludendo il viaggio assottigliandosi e arrotondandosi progressivamente in grandi bobine di carta. di fibre che determinano le caratteristiche stesse delle carte: fibre di cellulosa, semichimiche, chemi- termo-meccaniche, methods (in any case these are Cellulose-based products - expressed constantly evolving, in parallel with chemi-meccaniche, fortunately preserved in certain today in a multitude of paper types, research and chemical combinations meccaniche. places like Fabriano in Italy, or cards, or as hybrids which can include and transform any [11] Si omette di restored by keen enthusiasts) and the with other components - require kind of fibrous substance, and even descrivere le tecniche complexity of modern technologies, resources, selected materials, tools. recuperate existing fibres, bringing di fabbricazione is an arduous undertaking which specialised workers, and finally, the paper itself back to life. cinesi e quelle arabe would merely lead to over-simplified correct “recipe” for the mix. It may per soffermarsi sulla generalisations. The reader is seem naive to suggest the culinary The journey of fibre consolidata tradizione referred, therefore, to exhaustive metaphor; however, on consideration, In the journey taken by cellulose produttiva della carta specialised sources on the topic [9]. the pulp for making paper is fibres to become paper within the italiana ed europea del Paper-making today is a science nothing more than the archetypal modern processing cycle [10], we XIII secolo di cui quella involving chemistry, physics and manipulation of a mixture, worked and can identify - though these are di Fabriano è simbolo. mechanics at the highest levels. We shaped like a sheet of pastry which updated and mechanised - the regard retracing the steps of this is then cut and served in the end typical phases of traditional artisan process as fundamental in retaining product. production, consolidated and the sense of a journey in constant Today the complexity of the process passed down through the centuries, evolution, and one which has lies in the number of stages and the thanks especially to Italian paper- Le bobine attendono in deposito la always been an expression of man’s synergic concentration of mechanical makers, Fabriano in particular [11]. distribuzione alle aziende cartotecniche. ingenuity and inventiveness. and digital technologies. The latter are Alongside the experience, actions Reels in storage, awaiting distribution to paper products companies. 24 [14] Fritjof Capra, La rinascita possibile. Un ciclo virtuoso “La sfida del nostro La produzione è solo l’inizio della vita della carta. La sua esistenza prosegue con la tempo” (in www ariannaeditrice.it/ trasformazione in prodotto (destinato a imballaggio, usi domestici, igienici, grafici, ludici, articolo 3067). strumentali, per l’edilizia…), poi con la distribuzione e l’utilizzo-consumo, per proseguire – a fine ciclo – con la fase della raccolta differenziata e, infine, con il virtuoso riciclo e riutilizzo. Per la comunità l’ambiente, oramai, non è più un problema fra i tanti da affrontare ma il primo problema fra tutti da risolvere. Prendere coscienza che nell’eco-sistema non dovrebbero esistere “rifiuti” perché lo scarto di un settore produttivo può essere risorsa interna di un altro settore, essere consapevoli che esistono solo cicli continui, è il fondamento per un’industria contemporanea consapevole e responsabile. La filiera della carta italiana è stata antesignana e protagonista nel Paese in tale direzione avendo risposto sin dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, agli appelli dello sviluppo sostenibile; attualmente l’Italia, grazie alla costituzione della rete di consorzi, all’attività di divulgazione e promozione verso il grande pubblico, alle certificazioni ottenute dal settore e dai materiali a base cellulosica, si presenta sullo scenario mondiale con un buon livello di “eco- alfabetizzazione” [14]. Per molti tipi di carta la fonte alternativa alle materie prime tradizionalmente utilizzate (ovvero le fibre vegetali), sono le fibre di recupero. È questa certamente una rivoluzione produttiva ma anche di atteggiamento comportamentale che ha contribuito strategicamente allo sviluppo dell’eco-design. Il vantaggio ambientale legato all’utilizzo di materie seconde (riguardabili come nuove materie prime) non è legato tanto alla riduzione dell’abbattimento di alberi (l’industria della carta del contesto europeo per approvvigionarsi di fibre vergini si avvale sempre di foreste coltivate Macero, carta proveniente da raccolta differenziata. Pulp, paper sourced from differentiated waste collection. e rigenerate in base a protocolli altamente sostenibili) quanto alla riduzione dei rifiuti e, conseguentemente, alla riduzione dei luoghi appositi per lo stoccaggio. Giunti oggigiorno ad una perfezionata tecnica di produzione della polpa per carta riciclata (ove è minimizzato e controllato l’uso dei composti chimici, significativamente ridotto l’uso dell’acqua ed efficacemente impiegata l’energia), il “rifiuto cartaceo domestico” e quello da raccolta Il consorzio Comieco nel “XVIII Rapporto sulla raccolta, il riciclo, il recupero di carta e cartone” industriale e commerciale (circa il 70% del macero avviato a riciclo) sono sottoposti a selezione riporta che nel 2012 ogni italiano ha selezionato e raccolto in modo differenziato 48,9 Kg di manuale e meccanica, spappolamento, depurazione, disinchiostrazione e nobilitazione delle carta e cartone; mentre ammonta a 4,3 miliardi di euro il saldo netto dei benefici per la comunità fibre, per intraprendere, infine, la via della “ri-materializzazione” nella catena produttiva continua nazionale, derivante dall’aver attuato a partire dal 1999 la raccolta differenziata e il riciclo dei e tornare ad essere carta e cartone. prodotti cellulosici.

and processes of the ancient varying according to the geographical today to the washing, still necessary, to give the future paper its specific gradual transformation, through movable object, and end their journey be solved, but the top priority among paper-makers, the modern age area of Italy: the lavoriente, the of the chemical or wood-based paste qualities and properties, is the vats, pipelines, screens and wet felt by becoming still finer and gradually all problems. It is incumbent upon has also inherited their words: that ponitore, the levatore and the tenitore in order to transform it into pulp. present-day version of the “tines” sections. being rolled into large reels of paper. a responsible and conscientious specific lexicon created for the [12]; figures which remained separate The selection and sorting of rags which allowed the lavoriente, using The fibres are introduced into the modern industry to be aware that various tasks carried out by the first and distinct until the invention of the on the sieve, once patiently carried smooth, regular movements, to pulper, all mixed together, combining Rebirth is possible. A virtuous all cycles are continuous, and to master craftsmen and for the social “continuous machine”” [13], starting out by women, is today replaced by distribute a fine and even layer of with other non-fibrous ingredients cycle acknowledge that there should be relations which grew up among the point for the industrialisation which choosing the ideal fibre type for the pulp on the “mould” - the current “wire (such as glue, colourants, other Production is only the beginning in the no waste in the ecosystem, because manufacturing processes. has led to the “endless” production of required product and by equipment former” - ready to settle and become additives); different travelling life of paper. The life cycle continues one sector’s waste products can be a The “paste”, the raw material, at that paper, no longer in the form of single like sanders, magnets and purging sheets of paper. Today the screw companions every time. The journey with the transformation of paper into resource for another sector, time consisted of linen or hemp rags, sheets but in continuous bobbins and drums designed to remove heavy presses are mechanical presses, involves the removal of excessively products (for packaging, domestic The Italian paper industry has been and later cotton, to be cut and beaten, rolls. and coarse particles from the fibre. while the drying racks have been large particles and, with the action use, hygiene, graphics, tracing, a forerunner and a protagonist in this unravelled and pulped in water; the Corresponding symmetrically to Where once the rags were beaten replaced by steam-heated drums in of vibration, the fibres begin to settle instruments, building...), followed by direction nationally, having responded cellulose-based paste would not be the production phases linked with and unravelled in water by the action the dryer, which completely dry the in increasingly fixed and dense its distribution and use/consumption, since the late 1980s to demands for reinvented as a raw material until this traditional terminology are of mallets, today the operation takes sheet. As synchronised contraptions positions, subsequently finding to culminate - at the end of the life sustainable development; thanks centuries later. the enclosed, self-contained and place in the pulper, followed by the in a long continuous convoy, themselves on a single “vehicle”, cycle - with differentiated waste to the establishment of a network The paper production process specialised processes in today’s refiner. modern machinery, the automated the wire - almost “proud” of their collection and finally, virtuous of consortiums, the introduction of Macero, carta proveniente da raccolta differenziata. involves numerous distinct phases industrial cycle. Today’s stock chest, where the evolution of machines dating back independence. They are now united recycling and re-use. For society public information and promotional th Pulp, paper sourced from differentiated carried out by specialised workers, Thus the washing of the raw material fibres are held in suspension, well to the 18 century, transport the in a single body, having themselves as a whole, the environment is no activities, and certifications obtained waste collection. each with his own name, similar or (once upon a time rags) corresponds distributed and at constant density, cellulose fibres along a route of become a solid material and a longer one problem among many to by the sector and by cellulose-based

26 27 ERRATA CORRIGE

[15] “Apposite Precious paper e design grafico integrato fabbricazioni” è La carta sa presentarsi sempre diversa, assumendo forme e preformance che sembrano essere l’espressione in gergo tecnico utilizzata talvolta l’una oppositiva all’altra. È effimera e duratura, fragile e resistente, destinataria di poca dall’Azienda Fedrigoni attenzione quanto attrattiva e accattivante, povera o preziosa, piana e complanare quanto (che in tale settore creativamente volumetrizzata grazie a tagli e pieghe; spesso è custodita con cura, in quanto produttivo può dirsi supporto ideale per la memoria storica quanto cestinata per un veloce oblio. un’eccellenza) per I caratteri della carta che ne influenzano lo “stato fisico” e l’uso sono molteplici e si prestano a definire le carte prodotte su misura infinite combinazioni; partono – nella genesi costitutiva – dalla scelta delle materie prime (le fibre) per committenze che e dalla preparazione della pasta, per giungere – nelle diverse fasi del ciclo produttivo – alla varietà rispondere alle esigenze più particolari e, contestualmente, ai settori dell’editoria industriale, alle Varie tipologie di carte colorate e lavorate per legatoria. esprimano esigenze di trattamenti possibili sulla superficie del foglio atti a conferire qualità visive e tattili, fino alla sua aziende grafiche distrettuali, alla produzione cartotecnica su scala globale (fenomeno Moleskine), Different types of coloured and treated paper particolari, al di fuori consistenza e aspetto, frutto di variabili di grammature e colori. all’autoproduzione in piccole serie sempre più praticata dai designer. for . della già ampia Un settore produttivo contemporaneo ove è possibile apprezzare il carattere d’eccezione – se non Si sono evoluti, ormai, anche gli spazi di vendita e la concezione aggiornata del retail offre ai offerta del catalogo, permettendo di ottenere di eccellenza – della carta, è quello cartotecnico. più ricercati e raffinati prodotti in carta, cartoncino e cartone, nuove opportunità di esposizione, differenti gradazioni Si tratta di un mercato in crescita, pur nel quadro di mutamenti macroeconomici complessivi, volto di attrattività e di commercio. Non solo i grandi spazi di vendita di prodotti editoriali ma anche le di colore, trattare la ad un progressivo innalzamento qualitativo dei prodotti. librerie e cartolerie specializzate, i negozi di oggettistica da regalo, i bookshop dei musei, trovano superficie con particolari La sempre più diffusa valenza del design di prodotto e della comunicazione, la sensibilità e rinnovato indirizzo d’offerta di artefatti cartacei; nascono corner di noti brand cartotecnici anche lavorazioni e anche attenzione crescente per la cura dei dettagli da parte del cliente (non ultime le esperienze e in spazi di vendita appartenenti ad altri settori (come l’abbigliamento e l’alimentare), nonché sperimentare innovativi accoppiamenti tra tecnologie migrate dal settore del packaging coniugate alla disponibilità di carte speciali – fine “boutique” monomarca dedicate ove la cartotecnica è protagonista (Fabriano). superfici. papers – performanti, di pregio e originalità) hanno determinato l’ascesa del mercato di prodotti Il fenomeno, in crescita, è evidente anche negli artefatti comunicativi, culturali, promozionali di brand cartotecnici a stampa. non del settore squisitamente cartotecnico veicolati, indirettamente, attraverso caratteristiche di L’artefatto in carta sottile e/o a spessore (cartoncino) è sempre più spesso tema di progetto di autori oggetti pregiati e fortemente ricercati come gadget da collezione. affermati, quanto emergenti, e ricorre all’uso di materie di base e lavorazioni con caratteristiche Esistono, inoltre, prodotti di carta e cartoncino realizzati in piccole serie da autori – illustratori, peculiari. Il concetto di personalizzazione, fondamento d’identità del branding contemporaneo, grafici, designer – destinati ad un pubblico esigente di creativi, aspiranti o anche semplici ha spinto verso la produzione di carte su misura, personalizzate, performanti per composizione utilizzatori, che si distinguono fortemente per originalità, cura e qualità rispetto alla produzione materica, finiture superficiali, cromatismi nonché per formati e caratteristiche di lavorabilità, standardizzata della cartotecnica scolastica di grande serie. realizzate per dare risposta alla richieste particolari di stilisti e designer, inizialmente provenienti Diari, taccuini, agende, calendari, notes, quaderni, album da schizzo, cartoline e targhette, dal settore del fashion. cartelline, formati ibridi, manipolabili e anche trasformabili, interagendo con la bidimensionalità Alla ricerca e sperimentazione di tali “apposite fabbricazioni” [15] ha fatto seguito da parte stampata del supporto: toccandoli, disegnandoli, piegandoli, tagliandoli. Questi artefatti, rispetto di alcune grandi cartiere specializzate e gruppi industriali (tra le quali spicca in particolare il all’esperienza dei format e dei dispositivi digitali, sono testimonianze tangibili e uniche di presenza Gruppo Fedrigoni cui, dal 2002, appartengono anche le storiche Cartiere Miliani di Fabriano), fisica; superfici materiche da apprezzare non solo con gli occhi ma anche con la sensibilità tattile la produzione di carte di qualità che arricchiscono campionari estremamente variegati, pronti a delle mani.

materials, the industry’s presence regulations), as in the reduction of In the “18th Report on the collection, ephemeral and long-lasting, fragile variety of possible surface treatments least the experience and technology within the global scenario has an waste and the consequent decrease recycling and recuperation of paper and resistant, receives scant attention which give the paper visual and which have migrated from the world excellent level of “eco-literacy” [14]. in storage space required. and cardboard”, the Comieco but can be attractive and captivating, tactile qualities, and finish with its of packaging and are now available For many types of paper the With today’s improved techniques for consortium revealed that in 2012 poor or precious, flat and coplanar consistency and appearance, the in the form of special paper - fine alternative source to traditional raw the production of pulp for recycled every Italian citizen sorted and or equally creatively given volume result of variations in and papers - high-performing, precious materials (i.e. plant fibres) is recycled paper (where the use of chemical differentiated 48.9 kg of paper and by cuts and folds; it is often carefully colour. and original) have been factors in the fibres. This is undeniably a revolution compounds is minimised, water use card; while the net value of benefit kept, as the perfect medium for the A contemporary industrial sector growth of the printed paper products in production methods, but also in considerably reduced and energy to the national economy amounted preservation of memories, yet just as where the exceptional character - not market. attitude and behaviour, which has efficiently employed), “domestic paper to 4.3 billion euros, the result of often rapidly consigned to oblivion in to mention excellence - of paper can The artefact in and/or card had a strategic influence on the waste” and waste from industrial and measures introduced since 1999 for the bin. be appreciated is that of printed paper is an increasingly engaging topic development of eco-design. commercial sources (around 70% of differentiated waste collection and The personalities of paper that products. for both established and emerging The environmental advantage the pulp going into recycling) undergo recycling of cellulose-based materials. influence its “physical state” and its This is a growing market, even in designers, and brings into use of using secondary materials manual and mechanical selection, use are multiple and lend themselves the context of large-scale economic materials and processes with specific (considered as raw materials) lies pulping, purification, ink removal and Precious paper and integrated to infinite combinations; they start upheaval, geared to a progressive characteristics. The concept of not so much in the reduction in tree- refinement, in order to finally embark graphic design right at the beginning, with the improvement in product quality. personalisation, an identifying feature cutting (the European paper industry on the journey to re-materialisation, Paper has a knack of presenting itself choice of raw materials (the fibre) The increasingly widespread value of in today’s branding, has pushed sources virgin fibre exclusively from in the continual chain of production, in many different ways, assuming and the preparation of the pulp, to product design and communication, the industry towards the production cultivated and replanted forests in and return to the state of paper and shapes and functions which achieve - through the various phases growing awareness and attention of bespoke papers, personalised compliance with highly sustainable cardboard. sometimes appear contradictory. It is of the production process - the wide to detail on the part of clients (not and functional in their material

28 29 avvalorando il famoso concetto espresso da Marshall McLuhan “il medium è il messaggio” [16]. [16] Marshall McLuhan, Le carte grafiche contemporanee sempre più attingono allo scenario in continua trasformazione Quentin Fiore, Il medium è il massaggio, delle superfici per l’architettura e per il design e alle atmosfere istallative delle performance Mantova, Corraini, 2011, artistiche, occhieggiano alle trame tessute e alle stoffe dagli effetti visivi e tattili unici (con (tit. or. The medium is vergature – oggi possibili anche in double face –, marcature e goffrature che non interferiscono the Massage, 1967), con la lavorabilità in macchina), giocano con l’opacità e la traslucenza (attraverso dorature, pp. 160. opalescenze, metallizzazioni) facendo propri e trasferendo significati provenienti da altri contesti, [17] Gli sviluppi recenti nella incessante ricerca di nuovi approdi tattili, figurativi, colorici, prestazionali e, in ultima istanza, della tecnologia di emozionali. stampa digitale stanno creando nuovi modelli La carta, dunque, diviene per il designer della comunicazione, dei prodotti, dei servizi, una scelta di business. Esempi ne sempre più centrale del fare progettuale. sono le agenzie inglesi Oggi le carte naturali sono sempre più curate nella loro valenza ecologica e nell’espressione Screaming Colour, Moo, materica arricchita da fibre (concettate) che conferiscono effetto sobrio alle superfici, migliorate Ripe Digital. costantemente nella resa cromatica e nell’opacità per favorire la stampa e la leggibilità. Per le patinate, carte che prevedono l’applicazione al supporto di particolari pigmenti selezionati, il metodo di produzione e la scelta delle componenti “di patina” determinano la qualità, offrendo in stampa ottime riproduzioni del punto di retino, riducendo le variabili di eterogeneità di risultato per Visione delle boutique. una produzione standardizzata indirizzata verso alte tirature e velocità produttiva. A view of boutiques. Sempre più variegati e ricercati sono diventati anche i campionari materici destinati specificatamente alla stampa digitale (ove il trasferimento del colore e dell’immagine avviene senza filtri e passaggi Gli stessi campionari delle cartiere – ovvero i cataloghi di prodotto finalizzati a mostrare al intermedi, attraverso una matrice elettronica), volti ad emulare la varietà e la qualità raggiunte cliente, stampatore o designer, le possibilità offerte dai produttori – sono diventati repertori dalle carte da stampa tipografica. Si è qui di fronte ad un settore produttivo relativamente recente preziosi, spesso anche banchi di prova delle tecniche di stampa coniugate con la varietà e complementare alla stampa tradizionale, le cui tecnologie informatiche offrono un rinnovato dei supporti cartacei, capaci di anticipare le tendenze del graphic design. Tali campionari si panorama di strumenti a servizio di una nuova imprenditoria e non convenzionali forme di pongono, così, non solo come strumenti di lavoro per sviluppare proposte creative ma come produzione e vendita rivolte ad una clientela particolare, integrate all’uso intensivo della rete vere e proprie “opere editoriali”; denominati in gergo “visual book” perché coniugano colori, internet e dei social network [17]. lavorazioni, spessori a soggetti figurativi a stampa, rappresentano raffinati artefatti comunicativi Che siano bianche (o meglio, realizzate in un “non colore” in continua evoluzione, mutevole, ove le figure del graphic designer, dello stampatore e le stesse cartiere, trovano un medium legato alle diverse culture ed esperienze percettive) o colorate, oggi si possono individuare carte d’incontro, dialogo e stimolo a nuove ricerche e ispirazioni progettuali. declinate nelle forme più variegate e multiformi (iridescenti, perlescenti, con effetti mimetici, L’utilizzo creativo di carte per la grafica, applicate a completamento e valorizzazione dei contenuti gommate, vellutate e morbide, ruvide e quasi graffianti, lucenti e calandrate a specchio), pronte a attraverso le scelte di finishing e stampa, sottolinea e amplifica l’effetto attrattivo del prodotto, richiamare ed attrarre a sé i potenziali prescrittori e futuri fruitori.

composition, finish and colour as local graphic design companies, up in sales outlets in other sectors products found in large-scale show clients, printers or designers research and inspiration for new well as their format and working printed paper products on a global (clothing or food) not to mention stationery. the potential of their products - have projects. properties; created in response to scale (the Moleskine phenomenon), single-brand specialist boutiques Diaries, , calendars, become exquisite repertoires, The creative use of paper for graphic individual demands from designers and the increasing trend of self- where paper products take centre exercise books, sketch books, often even test beds for printing design, acting as complement and stylists originally from the world production in limited edition by stage (Fabriano). postcards and labels, folders: hybrid techniques in combination with the and enhancement of the content of fashion. designers themselves. This growing phenomenon is evident formats to be manipulated and variety of paper mediums, which through choices of finishing and This research and experimentation These days even the sales outlets too in the communication, cultural and transformed in an interaction with the can anticipate trends in graphic print, underlines and highlights the into “apposite fabrications” [15] have evolved, and today’s retail brand promotion products in other printed two-dimensional medium: design. Such sample books are thus product’s attraction, and corroborates has been followed by certain major concept gives the most exquisite sectors, exquisite paper artefacts touching, drawing, folding, cutting. created not as mere work tools for the famous concept expressed by specialist paper manufacturers and elegant paper and card valued for their quality and sought These artefacts, set against the developing creative proposals, but Marshall McLuhan: “The medium is and industrial groups (among them products new opportunities for after as collectibles. experience and the format of digital as true “published works”; known in the message” [16]. the Fedrigoni Group, which since display, attractiveness and sales. There are also paper and card devices, are tangible evidence of a the jargon as “visual books” because Contemporary graphic paper 2002 has included the historic This applies not just to large-scale products made in limited editions physical presence; material surfaces they combine colours, processes, and types increasingly draw on the Cartiere Miliani di Fabriano), and stationery outlets but also specialised by illustrators, graphic artists and to be savoured not only with the eyes thicknesses with figurative printing, constantly changing scenario of the production of quality papers has bookshops and stationers, gift shops, designers, and aimed at a demanding but also with the tactile sensitivity of becoming elegant communicative surfaces in architecture and design enriched extremely varied catalogues, museum bookshops; all these are public of creative, ambitious or simply the hands. artefacts where graphic designer, and the settings for performance ready to respond to particular experiencing renewed interest in ordinary users, and these stand out The very sample books of paper printer and the paper-maker himself art installations, with an eye to the requests and, contextually, the needs paper artefacts; corners displaying for their marked originality, care and manufacturers - in other words the or herself find a place for encounter, woven textures and fabrics used Visione delle boutique. of the industrial publishing sector, well - known brands are springing quality compared to the standardised catalogues of products intended to dialogue and stimulus for new for original visual and tactile effects A view of boutiques.

30 31 Inspessimento, stratificazione e volumetrizzazione. La materia a tre dimensioni [18] In Peter Tschudin, Cartone ondulato a forte La carta. Storia, spessore con copertina Benché antica sia la consuetudine a realizzare materiali a spessore partendo da sottili superfici rigida bianca. materiali, tecniche, fibrose e sostanze collanti (è noto il “cartonaggio di papiro” dell’Antico Egitto per realizzare Taglio e levigatura Roma, Edizioni di storia manuale di cartone maschere, sarcofagi e forme plastiche grazie alla sovrapposizione e solidarizzazione di più e letteratura, 2012, ondulato a forte strati di fibre) [18], la distinzione specifica di “cartone” rispetto alla carta è avvenuta solo nel p. 23. spessore. Stratificazione multipla XVIII secolo. [19] In Ian Sansom, di cartoni con ondulazioni È stato proprio il libro, fra tutti gli artefatti moderni, a richiedere una struttura materica di maggior L’odore della carta, di diverse altezze. spessore nella configurazione della copertina con funzione di protezione delle pagine interne, e Milano, Tea, 2013, p. 38. Thick corrugated cardboard with rigid white assieme ad esso i taccuini, gli almanacchi, gli album e tutti i prodotti editoriali che comprendessero cover. una rilegatura. Manual cutting and Inizialmente erano solo le caratteristiche di rigidità e grammatura a distinguere la carta da sanding of thick corrugated cardboard. cartoncino e cartone, ottenuti comunque da lavorazioni manuali. Multi-layered boards with L’era della Rivoluzione industriale, epoca delle più significative innovazioni tecnologiche e della different size fluting. ricerca di materiali sostitutivi del legno e dei metalli nella prospettiva di ottenerne economicità, spinse a sperimentare incollaggi, stratificazioni, plasmature, pressature di diversi materiali; la carta non fu esente da queste esplorazioni e sperimentazioni. Nel 1824, poco tempo dopo il deposito del brevetto per la macchina continua di Louis Nicolas Robert (1799), è attribuito all’inglese John Dickinson (assieme a Brian Donkin), già creatore di macchine a più cilindri, il brevetto per l’invenzione di un macchinario che dava vita a fogli in spessore, sovrapponendo l’uno sull’altro strati di carta generati al contempo da più macchine in tondo. Negli anni successivi le innovazioni si susseguono numerose. Con le sperimentazioni per la pasta di legno (, 1844) [19] e l’introduzione degli agenti sbiancanti, segue l’epoca ove il libro perde il primato dell’unicità come “artefatto di carta” e la produzione si apre e si espande ad altri settori: gli oggetti di carta d’uso quotidiano si moltiplicano (puzzle, bambole, piatti, buste, biglietti, fiori, accessori per l’abbigliamento…), i consumi aumentano e la carta si avvia a divenire la protagonista del settore dell’imballaggio. In Europa, sin dagli esordi, l’industria manifatturiera della carta ha sperimentato sia sistemi di produzione per collatura di più fogli sovrapposti in piano che dispositivi di avvolgimento intorno a cilindri per farne tubi, molto spesso conferendo nuova vita a carte e cartoni già utilizzati. Si sono ottenuti, così, già lungo l’Ottocento cartoni compatti, solidi, atti a essere rivestiti, impregnati, ricoperti o stampati, spediti lontano come involucri protettivi per merci di ogni sorta.

(with - today also material expression, enhanced by and intermediate stages, via an and linked to various perceptual and moulded forms, created by possible in double face - stamping (conceptual) fibres that give surfaces electronic matrix) are also becoming cultures and experiences) or overlapping and sticking together and embossing which do not affect a sober look, constantly improved in increasingly varied and refined, and coloured, today’s paper comes in many layers of fibre) [18] is an machine performance); they play colour yield and opacity to facilitate are tending to emulate the variety the most variegated and multiform ancient one, the specific distinction of with opacity and transparency (with printing and legibility. and quality achieved in papers versions (irridescent, pearlescent, “cardboard” as opposed to paper only gilding, opalescence and metallic For gloss papers, which require for typographic printing. This is a camouflage effect, gummed, soft and happened in the 18th century. effects) taking ownership and the application of specific selected relatively new production sector, velvety, rough and almost scratchy, Of all modern artefacts, it was the transmitting messages from other pigments, the production method which complements the traditional shiny and mirrored), ready to entice book itself which required a thicker contexts, in a never-ending search for and choice of “glossing” components printing industry, and one whose and attract potential scribes and material structure for its cover, new configurations in touch, figure, determine the quality of the paper, information technologies offer a future users. to protect the pages within, and colour, performance and, ultimately, allowing excellent reproduction in renewed panorama of tools available alongside the book were notebooks, emotion. dot screen printing, and minimising to a new kind of entrepreneur, Thickening, layering and almanacs, albums and all the other The choice of paper, then, becomes variation in uniformity in the finished and unconventional methods of volumizing. The three-dimensional publishing-related products that increasingly central to the project product, allowing standardised production and sales targeting a material involved binding. Initially, card and for the designer of communications, production with high print runs and particular clientele, supplemented Although the custom of making cardboard were made by hand, and products and services. rapid production times. by intensive use of the internet and thicker material by using thin fibrous distinguished from paper only by their Today, natural papers are Catalogues of materials for digital social networks [17]. sheets and glue substances (like the rigidness and grammage. increasingly scrupulous in their printing (where the transfer of colour Whether white (or rather, a constantly famous “papyrus cardboard” used in The Industrial Revolution, the ecological message and their and images happens without filters evolving “non colour”, changeable ancient Egypt for masks, sarcophagi age of the greatest technological

32 33 [20] Pierre-Marc De Biasi, La carta Kraft (dal tedesco “forza”) è invenzione del 1880. Resistentissima, si presta subito e Le carte ondulate si distinguono in base all’altezza dell’onda (ovvero la distanza tra sommità e [21] In particolare “Explosion. Le papier de ottimamente a usi industriali. Costituisce lo strato ultimo ideale del cartone ondulato, tipologia cavità), le copertine per il tipo di carta impiegata: Kraft, Liner, Test. attraverso la ricerca grande consommation”, aerospaziale le di prodotto cartaceo spessorato con funzioni antiurto nato nel 1907 [20] e impiegato con grande Ciascun tipo di carta che va a comporre il cartone ondulato, porta con sé un valore di eco- pp. 153-168, in La saga cui innovazioni e du papier, Paris, Arte fortuna commerciale nella realizzazione di scatole di ogni forma e dimensione. compatibilità ed è diretta conseguenza del circolo virtuoso che, dalla raccolta differenziata e dal competenze sono state éditions, 1999, pp. 260. Impermeabilizzato (1906) il cartone è già la confezione ideale perché il latte sia conservato, riciclo di scarti di produzione, conduce alla nascita del nuovo materiale. trasferite e acquisite protetto e consegnato porta a porta. Le carte Kraft sono prodotte da elevata percentuale di fibre vergini di conifera (80%), Liner e da altri settori. Oggigiorno in Europa i cartoni d’uso quotidiano sono realizzati interamente o prevalentemente Test sono al 100% derivate da recupero. con carta riciclata, risultando a loro volta riciclabili (quando non trattati con vernici particolari). Ugualmente avviene per le carte sottoposte ad ondulazione: semichimiche (prodotte con Predestinato al settore imballaggio, il cartone ondulato, fin dalla sua invenzione, solidarizza percentuale >65% di fibre vergini latifoglie) oppure con provenienza al 100% da materiale di recupero, fra loro – tramite colla – strati di carta curvata ad onde alternati a fogli. Come un sandwich, attribuendo – conseguentemente – ai singoli fogli caratteristiche differenziate di eco-compatibilità. la tipologia a “onda semplice” prevede due copertine e uno strato ondulato centrale. Si può Per unire i fogli ondulati con quelli tesi e complanari, l’incollaggio si svolge all’interno della scegliere di trasformarlo in canneté sovrapponendo un secondo strato ad onde lasciato a vista. stessa macchina formatrice del cartone ad onda. La solidarizzazione avviene tra due cilindri Aggiungendo ulteriori strati ad onde e fogli tesi, rivestendo con opportune copertine, si ottengono ondulatori, uno superiore, l’altro inferiore: fra i due strati si frappone un adesivo vischioso, molto cartoni a tripla onda e più. Stratificazioni speciali a forte spessore, anche con più di sette strati spesso amido di mais portato ad una specifica temperatura che favorisce la penetrazione e di onde, consentono la realizzazione di cartoni multistrati adatti e versatili per il design di l’incollaggio con maggiore velocità. complementi di arredo. Il cartone ondulato, “progenitore” di tutte le tipologie contemporanee di cartone, è ancora il più diffuso per le sue intrinseche qualità: leggero, versatile, economico, sostenibile nella produzione, riciclabile, facilmente personalizzabile. Fustellato e sagomato per la realizzazione di scatole dalle forme e dimensioni più varie, è il materiale ideale per la protezione, il contenimento e l’immagazzinamento della merce (anche nella posizione di accatastamento in altezza, per l’ottima resistenza a compressione verticale) e per la spedizione delle merci. Lo spessore compreso fra le copertine di chiusura (siano esse in cartone o anche in altri materiali più rigidi come il -legno o altri semilavorati plastici) può ottenersi anche attraverso compartimentazioni in cartone che imitano la geometria e le potenzialità strutturali della configurazione spaziale a nido d’ape. La ricerca sui materiali [21] indirizzata al potenziamento delle performance della stratificazione orizzontale (al fine di ottenere non solo spessore ma anche resistenza, rigidezza, isolamento ed un peso alquanto ridotto) ha dato vita a tipi di pannelli dove l’elemento connettivo centrale, detto core, ha una struttura a celle in forma di nido d’ape (honeycomb). Realizzato modellando, piegando e connettendo tra loro le medesime carte utilizzate per l’ondulazione, il cartone alveolare è divenuto velocemente il prodotto ideale dei riempitivi interni

Cartoni con ondulazioni di diverse altezze. Immagini di dettaglio. Boxes with different size fluting, detail.

innovations and the search for subsequent years innovations came cardboard tubes, often giving new life With plastic coating (1906), the Further layers of alternate recycling of production waste, leads applied between the two layers; this Space may also be added substances to replace wood and thick and fast. With experiments into to used paper and cardboard. carton became the perfect solution corrugated and flat paper, with to the creation of new material. is often maize starch heated to a between the covering flaps (made metal in the pursuit of economic gain, wood pulp (Friedrich Gottlob Keller, In this way, by the nineteenth century for preserving, protecting and appropriate coverings, can be added Kraft papers are made with a high specific temperature which facilitates of cardboard or other more rigid provided the impetus to experiment 1844) [19] and the introduction of compact, solid cardboards were being delivering milk to our doorstep. to obtain triple-face card or thicker. proportion of virgin conifer wood and accelerates penetration and materials such as box-board or with the glueing, layering, shaping whitening agents, this was the age produced, suitable for impregnating, In present-day Europe, in Special extremely thick layering, with (80%), while Liner and Test are bonding. laminated plastics) by inserting and pressing of various materials; when books lost their primacy and covering or printing, and sending far everyday use are made entirely or more than seven layers, results in 100% recycled. Corrugated cardboard, the cardboard compartment dividers paper was not exempt from these uniqueness as “paper artefacts” away as protective wrapping for all predominantly from recycled paper, multi-layered cardboard suitable for Similarly for the paper used for the “progenitor” of every kind of modern made in the shape of a honeycomb investigations. and production expanded into other kinds of goods. and are themselves recyclable use in design or furnishings. corrugated layer: this may be semi- cardboard box, remains the most and with the same structural In 1824, soon after the patenting of sectors: everyday items made of (from the German (unless treated with special paints). Corrugated cardboard is identified chemical (made with >65% virgin widely-used, because of its intrinsic properties. Louis Nicolas Robert’s continuous paper abounded (puzzles, dolls, “strength”) was invented in 1880. Since its invention, corrugated by the depth of the fluting (i.e. the broad-leaf ) or 100% qualities: it is lightweight, versatile, Research into materials [21] aimed machine (1799), Englishman John plates, envelopes, tickets, flowers, Extremely tough, it was immediately cardboard for packging has used distance between peak and trough), sourced from recycled materials, cheap, sustainable to produce, at improving the performance of the Dickinson (together with Brian clothing accessories...), consumption and very usefully employed in glue to bond layers of fluted paper and the cover by the type of paper thus individual sheets may have recyclable and easy to customize. horizontal layering (in order to give Donkin), who had already created a increased and paper began its industry. Kraft is the ideal outer layer with flat sheets. Like a sandwich, the used: Kraft, Liner, Test. different eco-compatible properties. Die-cut and moulded into boxes of not just thickness but also strength, multi-cylinder machine, was awarded starring role in the packaging sector. for corrugated cardboard, a kind of “single-face” type has two covers Each type of paper used in the To join the fluted sheets with the every imaginable size and shape, it rigidity, insulation and reduced the patent for the invention of a Since the outset, the European paper thickened paper product with shock and a central corrugated layer. composition of corrugated cardboard flat, glueing takes place in the same is the perfect material for protecting weight) has led to the development machine for producing thick sheets, industry has experimented with absorbent properties invented in 1907 It can also be turned into ribbed brings its eco-compatible value machine that shapes the card. and storing goods (even stacked of panels where the central by superimposing layers of paper systems for glueing several sheets [20] and used with huge commercial cardboard by adding a second layer with it, and is a direct result of The glueing is done between two at height, thanks to its excellent connecting element known as made simultaneously by several laid on top of each other, as well as success for making boxes of all of corrugated paper which is left the virtuous cycle which, from rotating cylinders, upper and lower: resistance to vertical compression) the core, has the structure of machines grouped together. In wrapping around cylinders to produce shapes and sizes. visible. differentiated waste collection and a viscous adhesive substance is and for dispatching goods. a honeycomb.

34 35 nella fabbricazione di mobili, nell’imballaggio; ma – a volte – è anche lasciato a vista nelle interpretazioni creative dei designers. Si presenta in fogli di spessori diversi (dal minimo 10 mm al massimo di 300 mm), risultando facilmente lavorabile con macchine di taglio. Un prodotto innovativo di origine svedese, evoluzione dei cartoni a forte spessore, è il Re- Board, anch’esso composto da cellulosa in larga parte proveniente da riciclo. Alla resistenza aggiunge leggerezza, rigidità e perfetta planarità anche in dimensioni rilevanti; sottoposto a sollecitazioni di compressione conserva la propria forma ed ha un ottimo comportamento al fuoco (classificandosi in classe 2 di reazione: norma Uni 9177). Presenta, in particolare, un core fortemente ingegnerizzato con una sezione dalla geometria a onde verticali stratificate e “a forma di flauti”; il materiale è riciclabile nella raccolta carta e può essere stampato al digitale e rifinito con laminati. Il Re-Board è utilizzato non solo come “anima” per partizioni verticali e orizzontali - per pannelli, porte, mobili - nel settore arredamento, ma anche nell’industria automobilistica e navale, nel packaging e nello stesso settore delle costruzioni. Le opzioni di configurazione geometrica del “core” unitamente alle combinazioni materiche tra tipi di carte e collanti sono plurime, spingendo la ricerca progettuale ed applicativa verso sperimentazioni ove le trame corrugate e fibrose sono spesso portate a vista, esibite e valorizzate esteticamente (come nel caso di Ecoben Wave tm, pannello con anima alveolare in cartone riciclato formato da piani ondulati sovrapposti, finito con laminato trasparente in resina acrilica o co-poliestere). Significativa l’esperienza condotta da MoloDesign, studio di progettazione e produzione canadese che ha concentrato nel design dei materiali e nell’esplorazione del loro uso nello spazio, la propria ricerca. Molo Design progetta oggetti e sistemi: componenti modulari di piccola scala per sedute, di grande scala per separatori di spazio, lampade sospese o da terra, elementi componibili, trasformabili, flessibili. Tutto nasce dalla carta Kraft in grande formato (nella versione resistente all’acqua per esterni) e ogni tipo di prodotto o arredo è consegnato in un kit in scatola, rigorosamente di cartone e facilmente trasportabile.

Tubi in cartone. Allestimento di Metrogramma, Città Sottili 2005, Lucense. Cardboard tubes for the Metrogramma installation at Città Sottili 2005, Lucense.

Produced by shaping, folding and and has an excellent resistance to into experimental applications where that are interlocking, adaptable, hybrid configurations, the result of the Newspaperwood (NL), which turns is a major consideration, to which bonding the same paper types used fire (rated as class 2 in UNI9177 the corrugated inner fibre of the core flexible. Everything is made from transformation (physical or chemical) newspaper into layered wood-effect designers and producers pay close in corrugated board, honeycomb standard). Specifically, it has a highly is often left on view, displayed and large-format Kraft paper (the of the original cellulose. elements; or the textiles of Annemette attention. Research into the design cardboard has rapidly become the engineered core, consisting of vertical valued aesthetically (as in the case waterproof outdoor version), and Not only in the form of thin or thick Beck (DK), made from fine strips of products using cellulose materials ideal product for internal fillers in fluted sections; the material can be of Ecoben Wave tm, a panel with each type of product or furnishing is single-material layers, but also as of paper which are used as a yarn has led especially to the production of furniture manufacture and packaging; recycled in normal paper streams and a honeycomb core made of recycled delivered as a kit, made entirely in composite amalgams, mixed with to create decorative fringed mats; state-of-the-art semi-finished panels but is sometimes also left visible in digitally printed or laminated. paper in several fluted layers and cardboard and highly transportable. other substances; the waste from or again, silhouetted wall panels for use as insulation or as specific creative interpretations by designers. Re-Board is not only used as a “core” finished with a transparent laminate paper production (sludge) and paper in recycled Paperforms paper made elements for construction. This type of cardboard comes in for vertical and horizontal partitions of acrylic or copolyester). Hybridization pulp itself return to life in panels, by Mio Culture, perfect for Sundeala (UK) makes lightweight, various thicknesses (from 10 mm to - for panels, doors, furniture - in Extensive research in the field has In the next few decades it is slats and sprayable pulp (such a rapid camouflage of interiors and flexible panels from 100% recycled 300 mm), and can easily be machine- the interior decor sector, but also been carried out by MoloDesign, possible that paper will lose its as Sonaspray, a thermal-acoustic emblematic of American D.I.Y. culture. newspaper cleansed of lead, ideal cut. A further evolution in thickened in the automotive and shipbuilding a Canadian design and production privileged position as the favoured insulation material), even in the form The varieties of paper in natural fibres for furnishings, decor elements and board is Re-Board, an innovative industries, in packaging and studio which has focussed on these medium of communication, but in of building bricks (as shown in a study for interior wall coverings are endless modelling in the education sector. product from Sweden which also construction. materials and the exploration of the meantime, and symmetrically, by the Escuela Politécinca Superior and varied. Unlike the practice in late Richklite (USA) supplies special consists of predominantly recycled The possibilities for geometric their use in interior space. Molo various paths to re-birth and/ de Linares at Jaen University in nineteenth-century England, when panels, made partly from recycled cellulose. In addition to strength, this configurations of the core, alongside Design creates objects and systems: or new applications are opening Spain). arsenic-based colourants were added cellulose and partly from wood product is light, rigid and remains options for materials, types of paper small-scale modular components up, where paper (and especially Experimental uses of materials often to [22], today the “green” from certified forests, bonded with perfectly flat even on a large scale; it and adhesives are countless, and for seating, large-scale for partitions, Anime in cartoncino per carta ad uso igienico. waste paper) will re-materialise via arise from the work of emerging quality of , and their impact phenolic resin, particularly suitable for retains its shape under compression this takes research and development suspension or floor lamps, elements Cardboard toilet roll core. unexpected metamorphoses into designers, like Mieke Meier’s on the environment and on their users architecture and furnishings.

36 37 Ibridazioni [22] Ian Sansom, È possibile che la carta sia destinata a perdere nei prossimi decenni il primato di supporto L’odore della carta, privilegiato della comunicazione, ma s’intravedono intanto, simmetricamente, diverse vie di Milano, Tea, 2013, pp. 149-150. rinascita e/o di nuove affermazioni in cui la carta (e soprattutto i suoi scarti e rifiuti), attraverso inaspettate metamorfosi, si ri-materializza in configurazioni ibride, derivate dalla trasformazione (per processo fisico o chimico) della cellulosa d’origine. Non solo in forma di strato monomaterico sottile o a spessore, ma anche di prodotto composito amalgamato, mescolato ad altre sostanze; il rifiuto della produzione (i fanghi) e la stessa carta da macero, tornano a nuova vita in pannelli, lastre, polpe da nebulizzarsi (è il caso di Sonaspray, isolante termo-acustico), persino in forma di mattoni da costruzione (come il risultato di una ricerca condotta dall’Escuela Politécinca Superior de Linares, presso l’Università di Jean, in Spagna). Spesso le sperimentazioni sui materiali sono frutto del lavoro di designer emergenti, come il Newspaperwood di Mieke Meier (NL) che trasforma carte da giornali in elementi stratificati dall’effetto ligneo; oppure i tessili di Annemette Beck (DK) ottenuti da sottili strisce di carta che, come un filato, danno vita a tappeti frangiuti e decorativi; o, ancora, i pannelli sagomati da muro in carta riciclata Paperforms, di Mio Culture, pronti per un veloce camouflage d’interni, emblematici della cultura D.I.Y. (Do It Yourself) americana. Ampia e variegata è la scelta possibile fra le carte in fibre naturali utilizzabili per la decorazione parietale d’interni. A differenza di quanto avveniva nell’Inghilterra di fine Ottocento, quando si aggiungevano coloranti all’arsenico [22], oggi la qualità “eco” delle carte “da-parati” e gli effetti sugli ambienti e i loro frequentatori, rappresentano le caratteristiche principali a cui designer e produttori prestano maggiore attenzione. La ricerca indirizzata al design di prodotto con impiego di materiali cellulosici ha sviluppato in particolare la produzione di pannelli semilavorati di nuova generazione, da utilizzarsi come isolanti o come specifici elementi costruttivi. Sundeala (UK) realizza pannelli leggeri e flessibili, al 100% ricavati da carta di giornali post- consumo epurata dal piombo, ideali per arredo, oggettistica e modellistica nel settore educativo. Richklite (USA) propone speciali pannelli, ottenuti in parte da fibra di cellulosa da riciclo in parte proveniente da foreste certificate e fra loro legate con resina fenolica, particolarmente adatti per l’architettura e per l’industria del mobile. Fringes, i tessili di Annette Beck (DK). Fringes, fabrics by Annette Beck (DK).

Paperstone (USA) is a composite can be painted or digitally printed as Returning to the very beginning and constantly evolving, with a NOTES [2] Until recent times there was no material obtained from post- required for surface decoration. of our discussion - a reflection on tendency to invent and market new [1] In the reflections of Jules autonomous field of study dedicated consumer recycled office paper and Isolcell (Italy) are heat and sound- the essential nature of paper and materials, semi-finished products Régis Debrais, a French theorist to paper and its production in water- and natural oil-based resin; it insulation panels made of cellulose what can be considered “paper” and systems, providing effective and who concerned himself with history; it was relegated to specialist can be shaped using woodworking fibre from pulped paper, heat- in the present day - it is clear that sustainable responses to many of defining the relationship between studies of mills and watermarks, tools and is acid- and scratch- bonded without adhesives, and with exploration of current material and the demands of our society in the collective organisations and media belonging to a heterogeneous body resistant; its specific properties also the addition of polyester fibre; the production horizons reveals a sector present, and, perhaps even more so technologies, “mediology” is the of work. Essential contributions make it suitable for kitchen use. panels are available in flexible rolls - the paper industry - which has in the future. study of interactions through by a few internationally-known Environ (USA) is a bio-composite like felt and in varying thicknesses. expanded, enlarged and opened which an idea becomes a material contemporary scholars - Dard which combines recycled paper pulp Fermacell (Italy) also makes panels beyond the limits of the sheet and force. The traditional occupants Hunter, Theodor Weiss Karl - have with agricultural waste, to make a of recycled paper fibre, with the the two-dimensional medium for of the “mediasphere” - the realm contributed to the beginning of surface that resembles exotic wood, addition, in this case, of plaster print or simple wrapping. of the media - are logosphere, systematic study of the field. The with individual textures. and with only water as adhesive; This confirms the extent to which the graphosphere and videosphere. following are considered classics: Wellboard (DE) produces a range produced by high-pressure multiform universe of applications for The second of these developed from Dard Hunter, Papermaking The of corrugated panels in cellulose compression, they are simple to cellulose (today often simplistically the invention of printing and involves History & Technique of an Ancient fibre; flexible, lightweight and fire- handle and give good protection juxtaposed with silicon, the Craft, New York, Knopf, 1947, pp. Newspapperwood, il materiale ottenuto the increase in the written word resistant, they are heat-pressed in against fire, making them ideal for da carta da giornali di Mieke Meier (NL). essential component of digital and and individual reading. 611; Karl T. Weiss, Handbruch der fluted three-dimensional shapes use in ceilings and interior partitions, Newspapperwood, a material obtained communicative instruments) has Wasserzeichenkunde, Lipsia, Wisso without the need for adhesive, and even in damp conditions. from newspaper by Mieke Meier (NL). become even more alive, variegated Weiss, 1962, pp. 327.

38 39 Paperstone (USA) è un materiale composito, ottenuto da fibre di carta da ufficio riciclata post- consumo e resine a base d’acqua e oli naturali, lavorabile con utensili da falegnameria e resistente all’abrasione e agli acidi; per le sue specifiche caratteristiche è impiegabile anche nell’ambiente cucina. Environ (USA) è un biocomposito che integra il riciclo di carta da macero con scarti del settore agricolo, acquisendo in superficie l’aspetto di un legno esotico dalla texture sempre differente. Wellboard (DE) individua una famiglia di pannelli ondulati in fibra di cellulosa, flessibili e leggeri, ignifughi, pressati a caldo in sagome corrugate tridimensionali senza l’uso di adesivi, ideali per essere verniciati ed eventualmente stampati al digitale per graficizzarne la configurazione superficiale. Isolcell (Italia), pannelli isolanti termici e acustici, ottenuti da fibre cellulosiche derivate da carta da macero termo-legati senza aggiunta di collanti e una porzione di fibre poliestere, sono disponibili in rotoli duttili come il feltro e in diversi spessori. Anche le lastre Fermacell (Italia) sono composte da fibre di carta riciclata integrata, in questo caso, da gesso senza altri leganti se non l’acqua; prodotte per compressione ad alta pressione, risultano maneggevoli, garantiscono la protezione antincendio e si prestano all’impiego in solai ed elementi separatori d’interni senza problemi anche in presenza di umidità. Rispetto all’incipit della nostra trattazione – incentrato sulla riflessione del cosa sia e cosa possa considerarsi “carta” nella contemporaneità – è evidente come l’esplorazione dell’orizzonte materico e produttivo attuale restituisca un settore – quello cartario – che si è espanso, allargato, aperto oltre i confini del foglio e del supporto bidimensionale da stampa o da semplice imballaggio, a conferma di come l’universo applicativo multiforme della cellulosa (che spesso oggi si pone, semplicisticamente, in contrapposizione dialettica con il silicio, componente fondamentale delle strumentazioni e della comunicazione digitale), sia ben più vivo, variegato e in continua evoluzione, indirizzandosi verso l’invenzione e l’immissione nel mercato di nuovi materiali, semilavorati, prodotti, sistemi che danno efficaci e sostenibili risposte a molte delle esigenze della società del presente e, forse ancor più, del futuro.

Core a nido d’ape. Wabenfabrik (DE). Honeycomb core. Wabenfabrik (DE). Pannelli isolanti termico-acustici. Isolcel (IT). Sound and heat insulation panels. Isolcel (IT). Core a nido d’ape. Honeycell, Nonicel (NL). Honeycomb core. Honeycell, Nonicel (NL). Pannelli ondulati in fibra di cellulosa. Corrugated panels in cellulose fibre. Wellboard (DE). Wellboard (DE).

Considered fundamental to knowledge has passed into the lexicon of many producing clothing, which led to the [8] Din Standard 6730 - 1988, in Peter professionale Cartaria), to which [12] The terminology used to describe bespoke paper types produced for [18] In Peter Tschudin, La carta. Storia, of the history and techniques of Italian languages, as “paper” in English, manufacture of some rudimentary Tschudin, La carta. Storia, materiali, Assocarta and the major Italian the tasks in the Fabriano paper industry clients to meet individual criteria, over materiali, tecniche, Rome, Edizioni di paper-making is the series Storia della “papier” in French and German, “papel” forms of paper. The inner part of tecniche, Rome, Edizioni di storia manufacturers belong, and the annual applies to the local context. In the late and above the already wide range storia e letteratura, 2012, p. 23. Carta (1986-2010), edited by the Pia in Spanish and Portuguese. the bark from the mulberry tree e letteratura, 2012, p. 17. course held in Verona by the Scuola Middle Ages, production methods included in the catalogue, allowing [19] In Ian Sansom, L’odore della carta, Università dei Cartai, the descendent The etymology of the Italian term (Brussonetia papyrifera) was beaten [9] There are numerous contributions Interregionale di Tecnologia per Tecnici spread from region to region, and the company to obtain different Milano, Tea, 2013, p. 38. of the Medieval guild of paper-makers with mallets then soaked in water, Cartari (formazionecartaria.it). with them the vocabulary, mutating gradations of colour, treat the surface “carta”, from the Latin “chàrta”, concerning traditional methods [20] Pierre-Marc De Biasi, “Explosion. in Fabriano, whose legacy continues becoming a fibrous paste which, according to local dialect and inflection. with particular processes and even try is uncertain. The most creditable of paper production. Outstanding [10] Paper paste is the result of Le papier de grande consommation”, today through the Fondazione when pressed, formed a fleecy sheet out innovative techniques for bonding hypotheses link it with the Greek verb among them are publications by the processing various types of fibre which [13] The first continuous wire machine pp. 153-168, in La saga du papier, Gianfranco Fedrigoni, Istituto Europeo which could be used as a fabric or surfaces. “charàsso”, I sculpt, I engrave (hence Fondazione Gianfranco Fedrigoni, determine the characteristics of paper for the production of paper was built in Paris, Arte éditions, 1999, pp. 260. di Storia della Carta e delle Scienze the Greek “chàrtes”) or the Latin as a medium for writing. Alessandro which continues to publish, promoted types: cellulose fibres, semi-chemical, England in 1803, from a 1798 patent by [16] Marshall McLuhan, Quentin Fiore, [21] In particular through aerospace Cartarie (Istocarta). “quarta”, leaf folded in four. Castiglioni, Dizionario delle carte by the Pia Università dei Cartai chemical-thermal-mechanical, French inventor Louis-Nicolas Robert. Il medium è il messaggio, Mantova, research, whose innovations and skills [3] See Peter Tschudin, La carta. Storia, antiche (in www.segnideltempo.it). (istocarta.it).At the present time, chemical-mechanical, mechanical. Corraini, 2011, (tit. or. The medium is [5] Pierre-Marc De Biasi, “Naissance. [14] Fritjof Capra, “La sfida del nostro have been transferred to other sectors. materiali, tecniche, Rome, Edizioni di Les origines chinoises du papier”, pp. [7] The production methods nearest professional qualifications for paper [11] Chinese and Arabic production tempo” (in www ariannaeditrice.it/ the message, 1967), pp. 160. [22] In Ian Sansom, L’odore della carta, storia e letteratura, 2012, pp. 375. 24-40, in La saga du papier, Paris, Arte to paper are “non-woven fabrics” production are obtained by specialised techniques are not described here, in articolo 3067). [17] Recent developments in digital Milan, Tea, 2013, pp. 149-150. [4] In ancient Egypt papyrus was éditions, 1999, pp. 260. (such as rafia and tapa), which also training courses held under the order to concentrate on the established printing technology are creating new involved drying a fibrous mixture and supervision of and in collaboration [15] “Apposite fabrications” is the considered a divine material, and the [6] The ancient technique of “tapa” Italian and European paper-making technical expression used by the business models. The English agencies sometimes also a supporting wet with the AFC (Associazione per th term used to designate it meant “of (o “kapa”) is recorded in the far East tradition of the 13 century, of which Screaming Colour, Moo and Ripe screen to give the shape. la promozione della Formazione Azienda Fedrigoni (considered a the Pharaoh”. The etymological root and Oceania. This was a method of Fabriano is a symbol. leading light in its sector) to define Digital are examples of this.

40 41 Progetto Pulp-Based Computing. PAPER Particolare con led integrati nella carta e intrusioni nella cellulosa della carta di sensori e microprocessori. (Marcelo Coelho) Pulp-Based Computing project. Detail with integrated LEDs in paper and intrusion of sensors and microprocessors in the cellulose of the paper. (Marcelo Coelho) AND INTER- ACTION

Ricerche e sperimentazioni sui nuovi “oggetti cartacei” interattivi Michele Zannoni PAPER AND INTERACTION Ricerche e sperimentazioni sui nuovi “oggetti cartacei” interattivi

Carta e digitale, un rapporto in divenire e non ancora risolto, sono i soggetti di trasformazioni in atto nel mutevole contesto del design dell’interazione. A fronte di diverse esperienze progettuali si è evidenziato come questo processo, verso il digitale, non rientra più nei consueti schemi dettati dall’avvento dell’editoria on-line, ma coinvolge in maniera totale l’artefatto come oggetto interattivo, reale e tangibile. Esistono da alcuni anni nel contesto scientifico internazionale alcuni progetti di ricerca che cercano di aggiungere alla carta delle funzioni proprie dell’artefatto digitale implementando nuovi layer informativi e nuove esperienze interattive. Il saggio analizza in maniera critica queste neonate direzioni progettuali al fine di comprenderne le potenzialità e focalizzare i metodi del progetto di questi nuovi “oggetti cartacei”.

Dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso, con l’inizio dell’uso massificato della rete, ha cominciato a diffondersi la convinzione che l’avvento del digitale e dell’editoria on-line avrebbe condotto in maniera inevitabile alla morte dell’artefatto cartaceo come forma di di- vulgazione a favore della neonata comunicazione multimediale. Questo assunto, sostenuto ed enfatizzato dai primi speculatori editoriali della new-economy, ha dato origine a una serie di artefatti digitali che, per impostazione ed eccessiva semplificazione progettuale, non erano in grado minimamente di competere con gli ormai usuali media cartacei. Oggi, la miniaturizzazione degli smart device e la nascita di dispositivi il cui schermo riproduce, dal punto di vista dimensionale, l’esperienza visiva della gran parte degli artefatti cartacei editoriali, ha portato a consolidare in modo definitivo il passaggio all’uso dei device. Alla luce di questo fenomeno, che potremmo definire una “rivoluzione in atto”, neppure il più convinto sostenitore delle tesi dell’interaction design, può negare che l’emozione e la pro- fondità fruitiva dell’esperienza tattile e visiva intrinseca a un artefatto cartaceo sia sostituibile con il più sofisticato, complesso e multiforme device multitouch. Il digitale non oblitera la materia, il virtuale non esiste se non in rapporto al contesto reale. La percezione aptica che ci ha sempre garantito una fruizione sensoriale delle superfici è, però, messa in crisi oggi da un processo comunicativo che assume come “protagonisti” device non più dotati di quella risposta materica stabilizzata, fondamentale per il processo percettivo e riflessivo. A fronte di indubbi vantaggi (quali la comodità dello studiare e appuntare informazioni, la velocità di reperire libri attraverso canali di vendita online, l’accessibilità ovunque alla pro- pria biblioteca ecc.) la riduzione percettiva nella scelta della lettura in digitale non implica, necessariamente, l’accettazione che tutte le immagini e gli artefatti comunicativi interattivi tendano a diventare matrici di punti luminosi. Esistono, da alcuni anni, esperienze di ricerca e di progetto che cercano di integrare nella carta delle funzioni proprie dell’artefatto digitale implementando, in maniera sostenuta,

PAPER AND INTERACTION some specific functions of digital This assumption, supported and Research and experimentation artefacts to paper by implementing emphasized by early editorial on new interactive “paper objects” new layers of information and adding speculators in the new economy, new interactive experiences. This gave rise to a number of digital In a relationship still in the making, essay critically examines these artefacts that, in form and by paper and digital are the subjects nascent design directions in order to excessive design simplification, of ongoing transformations in the understand their potential and study were not able to compete with changing context of interaction the different methods involved in the traditional paper media. Today, the design. Different design experiences common project of these new “paper miniaturization of smart devices have shown that the process objects”. and the emergence of devices towards digital no longer strictly whose screens reproduce, in terms Installazione 2010 Winter Olympic Games, Voice it Table & LED Chandelier. Gli follows expected patterns dictated Since the mid-nineties of the last of size, the visual experience of illuminati discendono dal soffitto della by the advent of online publishing, century, with the start of widespread most editorial paper artefacts have Vancouver House. but thoroughly involves the artefact use of the internet, the belief began to led to permanently consolidate the (Tangible Interactive. Foto Alex Beim) as an interactive object, real and spread that the advent of digital and transition to the use of these devices. Tangible Interaction’s installation at the 2010 tangible. Over the last few years, in online publishing would lead to the In light of this phenomenon, which we Winter Olympic Games, Voice it Table & LED the context of international scientific inevitable death of the paper artefact might call a “revolution in progress”, Chandelier. Lit origami elements hanging from the ceiling of Vancouver House research, there have been several as a form of communication in favour not even the most staunch supporter (Photo Alex Beim) projects that have sought to map of the newly created multimedia. of the theories of interaction design,

44 45 nuovi layer informativi ed esperienze interattive derivanti dall’incontro sinergico tra l’arte- fatto cartaceo e il media digitale. Attraverso la selezione di un numero congruo di casi studio, classificati in maniera tasso- nomica, è possibile evidenziare tre principali filoni di ricerca e sperimentazione: artefatti in cui la carta è elemento di supporto passivo che viene reso interattivo; progetti che usano caratteristiche intrinseche del materiale a base cellulosica per conferire un ruolo interat- tivo alla carta; oggetti tridimensionali che acquistano un comportamento intelligente gra- zie all’integrazione con altri materiali. Useremo di seguito questa classificazione, pur non esaustiva e del tutto codificata, per delineare scenari più complessi capaci di restituire gli ambiti applicativi dei progetti presi in esame.

Quale interazione? Valutando l’eterogeneità delle esperienze, il loro carattere sperimentale e la loro, a volte, ancor più disarmante ludicità, è lecito chiedersi – in relazione alle contaminazioni proget- tuali a cui sono sottoposte – se il rapporto con il materiale cartaceo non diventi secondario rispetto all’esperienza interattiva. Quest’ultima affermazione rappresenta un cardine del ragionamento per dimostrare che la carta, anche se forzatamente trascinata in ambiti che non sono consoni alla sua tradizione, racchiude in sé potenzialità latenti direttamente con- nesse alle sue caratteristiche di leggerezza, fragilità e duttilità. Coerentemente con le premesse appena enunciate, è possibile evidenziare il delinearsi di tre scenari: il primo direttamente legato alla carta come media; il secondo come superficie passiva per un’esperienza interattiva; il terzo, connesso in maniera sostanziale alla fisicità del materiale, come artefatto interattivo. All’interno del primo scenario ricadono casi eterogenei, apparentemente non classificabili mediante un univoco ambito progettuale, ma che rappresentano evidentemente un’evolu- zione della comunicazione visiva su supporto cartaceo tradizionale: aggiungendo una serie di informazioni reali o virtuali (che si configurano come una stratificazione di contenuti ag- giuntivi) selezionabili su diversi livelli di lettura esterni all’artefatto; la comunicazione stessa si articola e si espande attraverso layer interattivi, reali e virtuali. Progetto FingerLink di Fujitsu. Fujitsu’s FingerLink.

can deny that the emotion and depth adding information, the speed of of an appropriate number of case Which kind of interaction? of the tactile and visual experience tracking down books through online studies, classified in a taxonomic Assessing the diversity of intrinsic to the paper artefact can sales channels, the ubiquitous manner, it is possible to identify experiences, their experimental be replaced with that of the more accessibility of a personal library, three main areas of research and nature and their sometimes even sophisticated, complex and multi-form etc.), the perceptual reduction in experimentation concerning: artefacts more disarming playfulness, it is multi-touch device. The digital world choosing to read digitally does not in which paper is an element of permissible to wonder, in relation to does not obliterate matter, because imply, necessarily, acceptance that passive support made interactive, the design contamination to which the virtual world does not exist all images and artefacts of interactive use of the intrinsic characteristics they are subjected, whether the except in relation to the real world. communication have to become of cellulose-based materials to give relationship with paper material does Haptic perception that has always matrices of bright pixels. Over the an interactive role to the paper and not become secondary to interactive guaranteed a sensorial utilization of last few years, several research finally three-dimensional objects that experience. This last statement is surfaces is, however, in crisis today and design projects have sought to acquire smart capabilities through a cornerstone of the argument to as a communication process that bring specific functions of the digital integration with other materials. While demonstrate that paper, even if assumes as “protagonists” devices artefact to paper by implementing, not exhaustive and fully codified, this forcibly dragged into contexts that no longer equipped with a constant in a sustained manner, new layers classification will be used here to are not in keeping with its tradition, material response vital to the process of information and interactive delineate more complex scenarios encapsulates latent potentials directly of perception and thought. In the experience, born from a synergy capable of conveying fields of related to its lightness, fragility and Progetto Connected Paper di Ericsson. face of undoubted advantages (such between the paper artefact and application of the projects under ductility. In line with the premises Ericsson’s Connected Paper. as the convenience of studying and digital media. Through the selection consideration. just stated, it is possible to identify

46 47 [1] In questo video Il secondo scenario è caratterizzato da un’interazione indiretta e passiva. Accade, spesso, (http://goo.gl/T9Ks5Y) che vengano affiancate postazioni digitali a strutture effimere di carta connesse tra di loro Jan Hederen della Ericsson, mostra le attraverso un processo interattivo. possibilità interattive Il terzo scenario – realisticamente più risolto rispetto a un corretto modo di intendere il con- della loro piattaforma cetto di interazione rispetto alla materia carta – ne sfrutta in maniera simbiotica le peculiari sia attraverso la realtà caratteristiche fisiche dando vita ad una reale esperienza interattiva. aumentata sia nelle funzioni touch sul materiale cartaceo. Dal virtuale al reale. Primo scenario Nel 1994 la Toyota Motor definì un sistema di riconoscimento visivo per i tag al fine di ge- [2] Fujitsu’s FingerLink Interaction System. stire la componentistica della propria catena di montaggio. Questo strumento tecnico ha http://goo.gl/6GXZTR permesso lo sviluppo del QR-code, il più diffuso sistema di tag visivo usato in editoria dopo [3] Gli Inchiostri l’ormai consolidato codice a barre. La tecnologia di tagging, appena citata, ha aperto molti conduttivi hanno la ambiti di ricerca legati al riconoscimento dei pattern visivi e di conseguenza alla computer caratteristica di poter vision contemporanea. Le evoluzioni di questo percorso di innovazione sono le sperimen- trasmettere l’elettricità tazioni direttamente connesse alla realtà aumentata che, sempre di più, andrà a configu- grazie alla loro composizione chimica rarsi come strumento di approfondimento (a partire dal supporto cartaceo) e finalizzato alla Circuiti realizzati con gli inchiostri conduttivi. e sono largamente usati comunicazione degli oggetti fisici e degli spazi. Circuits built with conductive inks. in campo industriale Un esempio molto recente di questo approccio progettuale è il progetto sperimentale Con- associati sia a supporti nected Paper di Ericsson. [1] Questo caso studio mostra le potenzialità del loro metodo di [4] Il progetto Touch Un progetto molto interessante è stato presentato nel 2013 su Kickstarter dalla Bare Con- polimerici sia cartacei. connessione tra i contenuti digitali e quelli dei tradizionali media cartacei. Board: Interactivity ductive. La caratteristica principale di questo sistema interattivo [4] è l’integrazione di un Everywhere di Bare Analogo è il progetto Fujitsu’s FingerLink [2] in cui, con una struttura hardware più com- hardware personalizzato che, grazie a vernici specifiche e l’adozione di un processo di di- Conductive su plessa, è possibile leggere in maniera aumentata contenuti digitali su una pubblicazione Kickstarter è stato segno tradizionale, permette la creazione di superfici interattive su carta, cartone, intonaci tradizionale. Entrambe le sperimentazioni sembrano far presagire uno sviluppo immediato lanciato nel 2013 e la o qualsiasi altro supporto adatto. e certo della tecnologia ma, come altri progetti simili, trovano i limiti oggettivi nella obbliga- stessa società è stata In questo progetto, che unisce il contenuto con la “macchina elettronica”, il disegno si torietà di un’infrastruttura esterna che crei il link tra reale e virtuale. presentata al TEDx trasforma in componente e la carta acquisisce il ruolo portante nella realizzazione dell’ar- dal suo fondatore Gli stessi Google Glass e altri wearable device per la realtà aumentata – concepiti aggiun- tefatto cartaceo interattivo. Matt Johnson gendo una componente interattiva agli oggetti e di conseguenza al media cartaceo – si (http://goo.gl/Sr0AXQ). Prendono il via da questo tipo di esperienze numerosi filoni di approfondimento sia collo- iscrivono, in maniera evidente, nella medesima direzione di esplorazione. cabili nell’ambito universitario – con workshop, corsi e ricerche che indagano come usare Contrapposte a queste soluzioni “esterne” allo stato fisico della carta esistono, invece, spe- gli inchiostri conduttivi in ambito progettuale – sia all’interno delle reti dei giovani e liberi rimentazioni che, attraverso inchiostri conduttivi [3] o circuiti elettrici integrati al supporto sperimentatori legati perlopiù al mondo dei makers e riconducibili alla filosofia del DIY (do cartaceo, permettono un’interazione di tipo tattile sulla superficie del foglio. it yourself).

the emergence of three scenarios; Communication itself is articulated From the virtual to the real - and more, comes to be seen as an development of the technology, In 2013, Bare Conductive presented research investigating how to use the first is directly linked to paper and expands through real and virtual First Scenario instrument of analysis (with paper as but, like other similar projects, find an very interesting project on conductive inks in design contexts, as media, the second as a passive interactive layers. In 1994, the Toyota Motor company a point of departure) finalized for the objective limits in the need for external Kickstarter. The main feature of this and among networks of young surface for an interactive experience The second scenario is characterized devised a visual recognition system communication of physical objects infrastructure to create the link interactive system [4] is the integration and free experimenters involved in and the third, relating substantially to by an indirect and passive interaction for tags in order to manage the and spaces. A very recent example between the real and the virtual. of custom hardware which, thanks to the world of makers and the DIY the physical nature of the material, as when, as often happens, digital components of its assembly line. of this design approach is Ericsson’s Google Glass and other wearable special paints and the adoption of a philosophy. interactive artefact. delivery is accompanied by This technical tool gave rise to the experimental project named devices for augmented reality, process of traditional drawing, allows The didactic and innovative approach The first scenario comprises ephemeral paper delivery connected development of QR-codes, the most “Connected Paper” [1]. This case designed to add an interactive the creation of interactive surfaces on of the workshop projects on the heterogeneous cases, apparently to the other through an interactive widely used visual tag system in shows the potential of Ericsson’s component to objects and paper, cardboard, plaster or any other “Conductive Ink Project” blog [5] are not classifiable by means of a process. content management after the well- method of connection between consequently also paper media, are suitable material. In this project, which extremely stimulating as are the visual unique design context, but which The third scenario, already more established barcode. This tagging digital content and traditional clearly part of this same direction of combines content with an “electronic explorations of the Interactive Poster are clearly an evolution of traditional defined concerning a correct technology opened up many areas paper media content. exploration. machine”, the drawing is transformed project [6]. Both stretch the potential paper-based visual communication. understanding of the concept of of research related to the recognition Analogous is Fujitsu’s project Counterpoised to these solutions into a component part and the paper of the use of conductive inks in They add a series of elements of interaction in paper, considers a of visual patterns and therefore “FingerLink” [2] in which, via a more which are “external” to the physical takes the leading role in the creation relation to traditional paper media. Poster interattivo realizzato in serigrafia con real or virtual information (which symbiotic exploitation of unique to contemporary computer vision. complex hardware infrastructure, it state of paper are experiments that of the interactive paper artefact. “The Listening Post: Interactive gli inchiostri conduttivi della Bare Conductive. feature as a stratification of added physical characteristics in order Evolutions in this line of innovation is possible to read augmented digital via conductive inks [3] or circuits This type of development has inspired gig poster” [7] from Liverpool is an Bare Conductive’s interactive poster made content) selectable at different levels to give life to a real interactive are experiments directly related content on top of a conventional integrated within paper media allow a number of areas of study both exemplary case of the practical by screen printing with conductive inks. of reading external to the artefact. experience. to augmented reality which, more publication. Both experiments seem surface tactile interaction. within the university educational translation of the potential of to foretell an immediate and certain system, with workshops, courses and conductive inks.

48 49 Molto interessante è l’approccio didattico e innovativo dei workshop che fanno riferimento [5] Conduttive Ink Project. al blog Conductive Ink Project [5] così come le esplorazioni visive del progetto Interactive http://goo.gl/T6Br5n Poster [6]; entrambi rappresentano un approfondimento delle potenzialità legate all’uso di [6] Interactive Poster. inchiostri conduttori in relazione ai tradizionali supporti cartacei. http://goo.gl/ouQM8j [7] The Listening Post: “The Listening Post: Interactive gig poster” [7] a Liverpool srappresenta un caso studio Interactive gig poster esemplare nella traduzione pratica delle potenzialità degli inchiostri conduttivi. L’oggetto http://goo.gl/S7J76f – apparentemente un normale poster stampato – è in realtà una superficie interattiva al [8] Paperduino Tiny. tocco che permette di ascoltare brani musicali attraverso un piccolo altoparlante integrato http://paperduino.eu nella carta. [9] Giovanni Anceschi Il rapporto tra carta ed elettronica è indagato anche dal progetto opensource chiamato (a cura di), Il progetto Paperduino [8], concettualmente simile ai precedenti casi studio citati, in cui un gruppo di delle interfacce. Oggetti persone ha utilizzato il supporto cartaceo per realizzare una versione della scheda di pro- colloquiali e protesi totipazione elettronica Arduino. Sul foglio di carta, stampabile dal sito del progetto, sono virtuali, Milano, Domus Academy, 1993, p. 19. presenti gli schemi e i riferimenti ai componenti elettronici utili a ricreare le funzioni della scheda su un supporto cartaceo. Questa esperienza, che per sua natura sembra pretta- mente didattica, lascia in realtà presagire tutta una serie di possibili trasposizioni in progetti interattivi su semplici fogli di carta. Da queste sperimentazioni emerge come l’impiego della carta, quale base di fissaggio dei circuiti elettronici, metta in luce alcune grandi contraddizioni quali l’uso improprio del materiale come supporto o la costruzione di architetture hardware esterne e ingombrati. Al contempo risulta chiara (ancor più in un prossimo futuro) la centralità dell’artefatto cartaceo rispetto all’evolversi delle tecnologie digitali.

La carta come output e l’interazione mediante protesi. Secondo scenario Nel progetto dell’interazione esistono una serie di casistiche che configurano l’esperienza interattiva come una situazione di causa ed effetto. In questa modalità esiste prevalente- mente una console di controllo e un’area dedicata all’output visivo, configurabile sia nello spazio bidimensionale che tridimensionale. Questa modalità di interazione differita permet- The Listening Post: Interactive gig poster. te di agire con il contenuto e l’output utilizzando quelle che in gergo vengono considerate (Uniform, Liverpool 2012) protesi virtuali [9]. Il tema delle protesi e del loro rapporto con gli oggetti cartacei è più Uniform’s “The Listening Post: Interactive complesso; fin dalle origini dell’uso della carta, l’uomo ha avuto bisogno di protesi per inte- Gig Poster” (Liverpool, 2012)

Poster interattivo. (Tamara Chehayeb Makarem 2011) Tamara Chehayeb Makarem’s interactive poster (2011).

The object, apparently a normal recreation of the circuitry directly on Paper as output and interaction printed poster, is actually a touch the paper. This concept, which by via prostheses - Second Scenario interactive surface that allows you nature seems purely didactic, actually In interaction design, there are to listen to selected music samples foreshadows a range of possible a series of cases that arrange the through a small speaker incorporated interpretations in interactive projects interactive experience as a situation into the paper. involving simple sheets of paper. of cause and effect. In this manner, The relationship between paper These experiments show how the use there is often a control console and and electronics is also investigated of paper as a base for attachment of a dedicated visual output, by the open-source project called electronic devices can also lead to configurable in both two-dimensional “Paperduino” [8], conceptually similar some significant contradictions in the and three-dimensional space. This to the previous cases cited, in which misuse of the material as support and mode of deferred interaction allows paper is used to make a version of the need for cumbersome external you to act on contents and output by the Arduino electronics prototyping hardware architectures. At the same using what, in jargon, is referred to as board. A sheet of paper, which can be time, the importance of the paper virtual prostheses [9]. The theme of printed from the project site, features artefact is clear (even more so in the prostheses and their relationship with a circuit diagram and electronic near future) despite the evolution of paper objects is complex. From the component references to allow the digital technologies. beginning of the use of paper, man

50 51 ragire con la superficie: per modificarla, per piegarla, per tracciare segni, per rilegarla ecc. [10] Installazione Considerando l’esperienza dell’interazione nell’utilizzo dell’artefatto cartaceo, soprattutto 2010 Winter Olympic in prospettiva storica e non come fenomeno recente, si evince che si tratta semplicemente Games, Voice it Table and LED Chandelier. dell’evoluzione della carta come media. http://goo.gl/22a3fc Ci serviamo, di seguito, dell’installazione ai Vancouver 2010 Olympic Games del gruppo [11] Installazione Seed canadese Tangible Interactive [10] per avanzare la tesi che l’integrazione del digitale con of truce. http://goo.gl/ la carta acquisisce una valenza interattiva grazie all’ausilio di protesi. L’oggetto cartaceo, MXO5gJ in questo caso un insieme di origami illuminati a Led RGB, diventa display ed elemento di comunicazione. La relazione costruita tra l’interfaccia (un tavolo multi-touch di notevoli dimensioni e l’insieme di origami che discende dal soffitto della Vancouver House) rende l’elemento effimero della carta artefatto comunicativo che si unisce in tutt’uno con lo scher- mo interattivo attraverso cui il visitatore compone e manda messaggi nella rete. Nell’installazione tridimensionale alla Vancouver Public Library, ancora firmata dai Tangible Interactive, la carta è sfruttata per la sua caratteristica leggerezza. Questa grande performance, chiamata Seed of Truce [11], trasforma semplici messaggi scritti dai visitatori in un’enorme nuvola luminosa tenuta sospesa da una rete in materiale plastico a metà altezza dello spazio architettonico. I fogli di carta, una volta piegati, vengo- no bloccati nella loro forma da un piccolo circuito stampato (composto da un led blu lam- peggiante, alimentato da una batteria) e lanciati mediante un tubo ad aria compressa in alto nel grande spazio della biblioteca. La composizione luminosa sfrutta il volteggiare nell’aria del messaggio che si appoggia lentamente sulla rete generando una forma non controllata, fitta di carta e luci led, sospesa e fluttuante sopra i visitatori. Entrambi i casi di studio mettono in luce direzioni sperimentali e performative nelle quali il progetto interattivo usa le caratteristiche intrinseche del materiale (la flessibilità, la traspa- renza alla luce, la leggerezza) trasformando la carta in un medium tridimensionale. Ognuna di queste esperienze porta a forme e immagini concluse che non permettono mo- difiche se non nella luce che attraversa la carta e nell’aggiunta di ulteriori interazioni con altri utenti.

Progetto Paperduino Tiny. Paperduino Tiny.

needed prostheses to interact with its RGB LEDs, became the display and into a huge illuminated cloud held Installazione Seed of Truce alla surface in order to modify it, bend it, communication media. Its relationship high in a plastic net over the hall. Vancouver Public Library. Visione generale e dettaglio del messaggio with the interface (a multi-touch Sheets of paper, when folded, were mark it, bind it, etc. Considering such di carta piegato con il sistema di an experience of interaction in the use table of considerable size and the held in shape by a small printed illuminazione. of the paper artefact, especially within origami elements hanging from the circuit board (consisting of a flashing (Tangible Interactive. Foto Alex Beim) a historical perspective and not as ceiling of Vancouver House) made blue LED powered by a battery) Tangible Interaction’s installation Seed a recent phenomenon, it is clear that the ephemeral element of paper an and launched by compressed air of Truce at the Vancouver Public Library. this is simply the evolution of paper artefact of communication thoroughly through a pipe high into the air over General view and detail of the message in folded paper with lighting system. united with the interactive screen in the library open space. The flashing as a medium. (Tangible Interactive. Photo Alex Beim) But let as consider as an example aiding the visitor to compose and paper elements with their messages the installation at the Vancouver 2010 send messages in the network. fluttered slowly down onto the net Olympic Games of the Canadian Tangible Interaction’s three- collectively generating an amorphous group Tangible Interaction [10] to dimensional installation in the mass of paper and LED lights advance the argument that the Vancouver Public Library was suspended and floating in the space integration of digital technology to again used to exploit paper for its over visitors’ heads. paper adds an interactive value with characteristic lightness. Both cases illustrate developments in the aid of prosthetics. The paper This impressive performance, called experimentation and performance in object, in this case a collection of “Seed of Truce” [11], transformed which an interactive project uses the origami elements illuminated by simple messages written by visitors inherent characteristics of the material

52 53 Installazione 2010 Winter Olympic Installazione artistica Fold Loud a New Games, Voice it Table & LED York. Particolare degli origami interattivi. Chandelier. Il tavolo interattivo (JooYoun Paek) e gli origami. JooYoun Paek’s artistic installation Fold (Tangible Interactive. Foto Alex Beim) Loud in New York. Detail of interactive Tangible Interaction’s installation at origami. the 2010 Winter Olympic Games, Voice it Table & LED Chandelier. Interactive table and origami elements. (Photo Alex Beim)

La forma e l’interazione. Terzo scenario [12] Intervista I casi studio raccolti in questo ultimo orizzonte di sperimentazione attengono a esperienze a Joo Youn Paek http://goo.gl/ungG16 progettuali relative alla trasformazione formale dell’oggetto cartaceo mediante interazione fondata su un comportamento intelligente reso possibile dalla presenza di un sistema elet- [13] Marcelo Coelho, Lyndl Hall, Joanna tronico, esterno o integrato all’artefatto, basato su un microprocessore. Berzowska e Pattie L’installazione artistica “Fold Loud” di JooYoun Paek [12] rappresenta, in modo emblema- Maes, “Pulp-Based tico, un caso di convergenza tra forma e materiale. Il progetto si fonda sulla tecnica, già Computing: A citata, degli inchiostri conduttivi e usa questa tecnologia di interazione per costruire degli Framework for Building artefatti sonori attivati da origami; ogni singola piega esegue una particolare nota vocale Computers Out of Paper” in The 9th che compone una melodia legandosi alla trasformazione (apertura e chiusura) della sua International Conference geometria. on Ubiquitous L’esperienza che si va a generare tra l’opera in mostra e il visitatore è mediata dall’azione Computing (Ubicomp tattile sulla carta dell’origami, una vera e propria interfaccia fisica basata sulla flessibilità ’07), Innsbruck, Austria, della fibra naturale del materiale integrata con la capacità conduttiva dell’inchiostro a base 2007. di grafite. La gestione dei suoni e l’interazione sui contatti che si chiudono ad ogni piega della carta è invece gestita da un computer. In realtà non è la tecnologia a generare l’innovazione fruitiva, anche perché se volessimo replicare l’esperienza sostituendo agli inchiostri conduttivi dei micro fili e al computer un generatore di suoni tradizionale potremmo ottenere un effetto molto simile. È quindi il gesto della manualità legata alla carta e il rapporto tra forma e suono che definiscono il senso dell’esperienza espositiva rendendola coerente nell’uso dei materiali e nella comunicazio- ne dei contenuti. Un approccio più completo alla tematica del rapporto tra carta, forma e interazione è il la- voro “Pulp-Based Computing” di Marcelo Coelho che ha cercato di definire un framework (nell’accezione indicata dallo stesso autore di “contenitore di metodi e strumenti”) per la costruzione di veri e propri oggetti intelligenti a base di cellulosa. Il processo è molto semplice: componenti e materiali vengono inglobati nell’impasto finale durante la fase di produzione della carta pervenendo alla la realizzazione di una serie di elementi: sensori per la flessione del foglio, speaker integrati, interruttori e veri e propri cir- cuiti con microprocessori [13]. Al lavoro di Coelho – uno dei primi tentativi scientifici (2007) indirizzato a sperimentare intrusioni tecnologiche nella cellulosa della carta – si rifà anche

(flexibility, transparency, lightness) by the presence of a microprocessor by touching and moving the origami sense of the installation, making sensors to detect the bending of a and design to investigate the Also, the integration with paper of to transform paper into a three- electronic system, external to paper, a real physical interface the experience coherent in the use sheet, integrated speakers, switches integration of paper and also textiles Flexinol, able to return to an original dimensional medium. or integrated into the artefact. in flexible natural fibre material of materials and the communication and real microprocessor circuits [13]. with new innovative materials. configuration [17], adds possible However, these projects lead to The art installation “Fold Loud” by enhanced through the capability of of content. To Coelho’s work, one of the first Many of these explorations on paper variations of shape and form to an concluded forms and images that do JooYoun Paek [12] is an emblematic graphite-based conductive ink. A more comprehensive approach scientific attempts (2007) aimed at of the use of Nitinol [15], an alloy artefact electronically controllable via not allow modification if not by way case of convergence between form The management of the sounds and to the issue of the relationship experimentation with technological of nickel and titanium, derive from simple Arduino board [18]. of the light that passes through the and material. The project is based interaction via the contacts closed between paper, form and interaction intrusion into the paper cellulose, the first experiments by Jie Qi in his A more theoretical and exhaustive paper or by the addition of further on the technique, cited above, of upon each other in folding the paper, is the work “Pulp-Based Computing” we can also add the project by a project “Self-folding ”, formulation of this hybrid approach interactions with a greater number using conductive inks to create is however managed by a computer. by Marcelo Coelho, which aimed research team at Keio University, which directly investigated the between paper and the computer is of users. a technological interaction, here In reality, the innovation is not in to establish a framework (in the “Animated Paper: A Toolkit for possibility of bending paper through provided by the research “Interactive producing sound artefacts from the technology itself, because if we sense indicated by Coelho to mean Building Moving Toys” [14], which the shape memory of the material. Paper Devices” [19]. This work Form and interaction - origami folds. Each and every fold wanted to replicate the experience “container of methods and tools”) specifically explores possibilities An interesting case study is the defines a more comprehensive Third Scenario sounds a particular vocal note which, by replacing the conductive inks with for the construction of real intelligent related to the shape memory [15] and work “Animated Paper” realized by methodology than the early The cases collected into this last when combined with other notes, wires and by connecting the computer cellulose based objects. its application to different materials. made Buechley in her course at MIT experimentation of Coelho in 2007 horizon of experimentation relate can compose a melody bound to the to a traditional tone generator we The process is very simple whereby Along the same thematic lines and which explores and investigates and identifies a more analytical path to design experiences involving transformation (opening and closing) could get a very similar effect. It is components and materials are with an even more didactic approach, the potential for movement of in order to arrive at the design of the transformation of the shape of the its geometry. rather the gestural manipulation of the incorporated into pulp during the final Leah Buechley and Jie Qi of MIT’s materials subjected to changes this new type of artefact, which still and form of the paper object with The experience generated between paper and the relationship between stage of paper production in order to Media Lab are carrying out a series of temperature in order to create belongs to craft implementation rather intelligent interaction made possible the work and visitors is mediated form and sound that defines the realize a series of elements such as of explorations in teaching, research animate objects [16]. than real design processes.

54 55 il progetto “Animated Paper: A Toolkit for Building Moving Toys” della KEIO University [14] [14] Naoya Koizumi, che esplora in maniera specifica le possibilità legate alla memoria di forma [15] e la sua Kentaro Yasu, Angela applicazione a diversi materiali. Liu, Maki Sugimoto e Masahiko Inami, Sugli stessi temi e con un approccio maggiormente didattico Leah Buechley e Jie Qi del “Animated paper: A MIT Media Lab, stanno portando avanti una serie di approfondimenti tra didattica, ricerca toolkit for building moving e progetto indagando l’integrazione della carta – e anche dei tessuti – con nuovi materiali toys” in Computers in innovativi. Entertainment (CIE), Volume 8 Issue 2, New Molte di queste esperienze sull’uso sulla carta del Nitinol [15], una lega di nichel e titanio, York, NY, USA, ACM, derivano dalle prime sperimentazioni fatte da Jie Qi nel progetto “Self-folding origami pa- 2010, p. 7. per” che indagava in maniera diretta le possibilità di piega del materiale cartaceo attraverso [15] Le leghe a memoria la memoria di forma del materiale. d forma, definite in Inglese Un caso studio interessante è il lavoro “Animated Paper” realizzato al corso della Buechley con l’acronimo SMA al MIT che esplora e approfondisce le possibilità di movimento date da materiali soggetti (Shape Memory Alloys), a variazioni di temperatura per creare oggetti animati [16]. L’integrazione con la carta di sono dei materiali che ricordano la loro forma un materiale (Flexinol) in grado di tornare ad una configurazione originale [17], aggiunge e se deformati a freddo, possibili variazioni formali all’artefatto controllabili elettronicamente mediante una semplice una volta riscaldati, scheda Arduino [18]. riacquisiscono la loro Una formulazione più teorica ed esaustiva di questo approccio ibrido tra carta e computer è configurazione originaria. data dalla ricerca Interactive Paper Devices [19]. Questo lavoro definisce una metodologia più Il Nitinol è una lega metallica a memoria di esaustiva rispetto alle sperimentazione intercorse dai primi lavori di Coelho del 2007 identifi- forma in grado di contrarsi cando un percorso più analitico per arrivare al progetto di questa nuova tipologia di artefatti del 10% rispetto alla tuttora legati a implementazioni artigianali piuttosto che a veri propri processi di design. sua lunghezza originaria quando viene sottoposto a calore. http://goo.gl/tI6agw

Sequenza musicale e relazione tra [16] Jie Qi e Leah le pieghe degli origami. Installazione Buechley, “Animating artistica Fold Loud a New York. paper using shape (JooYoun Paek) memory alloys” in JooYoun Paek’s musical sequence and Proceedings of the relationship between origami folds in her artistic installation Fold Loud in New York. SIGCHI Conference on Human Factors in Computing Systems, New York, NY, ACM, Progetto Pulp-Based Computing. Particolare con led integrati nella carta e intrusioni 2012, pp. 749-752. nella cellulosa della carta di sensori e microprocessori. (Marcelo Coelho) [17] Flexinol è una Marcelo Coelho’s Pulp-Based Computing. Detail with LEDs integrated into paper and intrusions in cellulose of sensors and microprocessors. applicazione commerciale del Nitinol. [18] Il progetto Animated Conclusions material, is the relative adequacy materials, whereby virtualization Paper di Yoav Sterman The series of experimentations of the paper material to the project. inevitably recalls very strongly the è stato realizzato durante described, more or less pioneering The second critical assessment to physical nature of surfaces [20], one il corso New Textiles and complete, have all illustrated be made is related to the addition, can arrive at the conclusion that the al MIT. design projections of the paper in a kind of augmented reality, relationship between the physicality http://goo.gl/NX2vz3 object inserted within an interactive of communicative layers, layers of the paper artefact and the [19] reg Saul, Cheng Xu multimedia context. These case of added information useful in a interactive process should be e Mark Gross, “Interactive studies have highlighted the close different way. The bond between the reciprocal and consistently related Paper Devices: End-user relationship between the inherent material and this extra information to the type of material. This force Design and Fabrication” in characteristics of the material itself may actually be rather weak and and peculiarity of interaction applied Proceedings of Tangible to paper may seem ephemeral and diverse digital media in creating uncertain, unable to consistently Embedded and Embodied narrative-interactive experiences. create a balanced relationship and misdirected, but if properly Interaction (TEI), Madeira, However, several issues arise in the between form, communication and contextualized can be coherent and New York, NY, USA, ACM, light of these experiences. interaction. bring material strength back to many 2011, pp. 205-212. The first reflection, evident in some However, sharing the theoretical communication processes that have implementations in which paper could position of Tomàs Maldonado become sterile in their virtualization. be easily replaced with other types of concerning virtualization and new

56 57 Progetto Self-folding origami paper. (Jie Qi) Jie Qi’s Self-folding origami paper.

Conclusioni [20] Tomàs Questa serie di sperimentazioni, più o meno pionieristiche e concluse, hanno evidenziato le proie- Maldonado, Reale e virtuale, Milano, zioni progettuali dell’oggetto cartaceo inserito in un contesto interattivo multimediale. I casi studio Feltrinelli, 1992, hanno messo in luce lo stretto rapporto tra le caratteriste intrinseche del materiale e i diversi media p. 84. digitali al fine di creare delle esperienze narrative-interattive. A fronte di queste sperimentazioni sorgono spontanee alcune problematiche. La prima riflessione, evidente in alcune realizzazioni in cui la carta potrebbe essere facilmente sostituita con altri tipologie di materiale, è la relativa congruità della materia cartacea al progetto. La seconda valutazione critica è relativa all’aggiunta di layer comunicativi – uno strato di informa- zioni aggiunte e fruibili in maniera diversa – in una sorta di realtà aumentata; anche questo legame in realtà è debole ed aleatorio, incapace di creare coerentemente una relazione bidirezionale tra forma, comunicazione e interazione. Condividendo la posizione teorica di Tomàs Maldonado relativa a virtualità e nuovi materiali, in cui si evidenza come la virtualizzazione richiami inevitabilmente in maniera forte la fisicità della superficie [20], si può giungere alla conclusione che il rapporto tra la fisicità dell’artefatto cartaceo e il processo interattivo deve ricercare un legame biunivoco e coerentemente legato al tipo di materiale. Questa forza e peculiarità dell’interazione applicata all’artefatto cartaceo può sembrare effimera e fuorvian-

te, ma se contestualizzata correttamente può diventare coerente e restituire la forza materica a Progetto Animated Paper (Yoav Sterman). molti processi comunicativi che sono diventati sterili nella loro virtualizzazione. Yoav Sterman’s Animated Paper.

NOTES [6] Interactive Poster (http://goo.gl/ Building Computers Out of Paper” at “Animating paper using shape memory th [1] In this video (http://goo.gl/T9Ks5Y) ouQM8j). The 9 International Conference on alloys” in Proceedings of the SIGCHI Jan Hederen of Ericsson, demonstrates [7] The Listening Post: Interactive gig Ubiquitous Computing (Ubicomp ’07), Conference on Human Factors in the interactive possibilities of their poster (http://goo.gl/S7J76f). Innsbruck, Austria, 2007. Computing Systems, New York, NY, ACM, 2012, pp. 749-752. platform via augmented reality and [8] Paperduino Tiny (http://paperduino. [14] Naoya Koizumi, Kentaro Yasu, touch functionality on paper media. eu) Angela Liu, Maki Sugimoto and [17] Flexinol is a trade name for Masahiko Inami, “Animated paper: a Nitinol type product. [2] Fujitsu’s FingerLink Interaction [9] Giovanni Anceschi (editor), A toolkit for building moving toys” in System (http://goo.gl/6GXZTR) Il progetto delle interfacce. Oggetti [18] Yoav Sterman’s “Animated Paper” Computers in Entertainment (CIE), [3] Conductive inks, due to their colloquiali e protesi virtuali, Milan, project was carried out during the Volume 8 Issue 2, New York, NY, USA, chemical composition, are able to Domus Academy, 1993, p. 19. course of New Textiles at MIT ACM, 2010, p. 7. (http://goo.gl/NX2vz3). conduct electricity and are widely used [10] Installation at the 2010 Winter [15] Shape memory alloys, defined in in the industrial field in both polymer Olympic Games, Voice it Table and LED [19] Greg Saul, Cheng Xu and Mark English by the acronym SMA (Shape and paper media. Chandelier (http://goo.gl/22a3fc) Gross, “Interactive Paper Devices: Memory Alloy), are materials that [4] The “Touch Board: Interactivity End-user Design and Fabrication” in [11] Installation “Seed of truce” (http:// remember their shape and if deformed, Everywhere” project of Bare Conductive Proceedings of Tangible Embedded and goo.gl/MXO5gJ). when heated, they regain their original was launched on Kickstarter in 2013 Embodied Interaction (TEI), Madeira, [12] Interview with Joo Youn Paek configuration. Nitinol is a shape memory and the same company was presented New York, NY, USA, ACM, 2011, (http://goo.gl/ungG16). metal alloy able to shrink by 10% at TEDx by its founder Matt Johnson pp. 205-212. compared to its original length when (http://goo.gl/Sr0AXQ). [13] Marcelo Coelho, Lyndl Hall, Joanna [20] Tomàs Maldonado, Reale subjected to heat (http://goo.gl/tI6agw). Berzowska and Pattie Maes, “Pulp- [5] Conductive Ink Project (http://goo.gl/ e virtuale, Milan, Feltrinelli, 1992, p. 84. Based Computing: A Framework for [16] Jie Qi and Leah Buechley, T6Br5n).

58 59 21drops. Prodotti cosmetici. Progetto di: Kelly Kovack, Larry Paul, Mi Rae Park, USA. Gold Pentawards 2012. 21drops. Cosmetic products. A project by: Kelly Kovack, Larry Paul, Mi Rae Park, USA. Gold Pentawards 2012. SUPER- FICI PRO- FONDE

Packaging tra narrazione, innovazione e cultura materiale Valeria Bucchetti SUPERFICI PROFONDE Packaging tra narrazione, innovazione e cultura materiale

Tra le tante letture che possiamo esercitare ne privilegiamo una che considera il packaging un dispositivo per produrre narrazioni, per mettere in discorso il prodotto (funzione cardine di ogni protesi comunicativa), che nasce per comunicare il contenuto creando racconti intorno a esso, proiettandolo nella famiglia di artefatti del design della comunicazione la cui funzione semantica è funzione primaria. Un artefatto che occupa un posto strategico nel processo di mediatizzazione del prodotto, un ruolo trasversale, che connette i diversi momenti della comunicazione e che garantisce il racconto del prodotto inserendolo in un sistema di senso.

[1] Cfr. La nozione di Esercitare lo sguardo alone comunicativo Tra le tante letture che possiamo esercitare ne privilegiamo una che considera il packaging del prodotto in: Valeria un dispositivo per produrre narrazioni, per mettere in discorso il prodotto (funzione cardine di Bucchetti, La messa ogni protesi comunicativa), che nasce per comunicare il contenuto creando racconti intorno a in scena del prodotto, Milano, FrancoAngeli, esso, che appartiene dunque a quella famiglia di artefatti del design della comunicazione la 1999, p. 158. cui funzione semantica è funzione primaria. Un artefatto che occupa un posto strategico nel [2] Laszlo Roth, processo di mediatizzazione del prodotto, un ruolo trasversale, che connette i diversi momenti Packaging design, della comunicazione e che garantisce il racconto del prodotto in un sistema di senso [1]. New York, Van È all’interno di questo quadro che andiamo, in particolare, ad osservare l’insieme di artefatti Nostrand Reinhold, accomunati dall’uso del supporto materico carta e cartone – i cosiddetti materiali a base cellu- 1990, p. 51. losica – organizzati in una specifica area di studio che vede protagonista il materiale. Si tratta di un materiale che entra solidamente nella storia del packaging, per raggiungere in epoca industriale una diffusione allargata. È alla fine dell’Ottocento che le tecnologie di produzione e il perfezionamento delle tecniche per fustellare diedero luogo alle prime scatole pieghevoli [2], vera innovazione, sia per la loro capacità di essere supporto per la stampa, sia per le qualità strutturali, sia per la possibilità di ricondurre l’imballaggio alle due dimensioni, a un contenitore privo di volume, a disposizione dei processi di confezionamento. Ma se il cartone fu interprete delle trasformazioni industriali, alla carta possiamo riconoscere un ruolo radicato nel periodo che precedette l’era del prodotto pre-confezionato, quando il con- fezionamento era affidato ai negozianti che impacchettavano per ogni cliente piccole o grandi quantità di merci. La carta divenne così un supporto capace di connotare merceologie speci- fiche e, più tardi, emblema dei prodotti sfusi, marcatore semantico di un’epoca che anticipò i consumi di massa. Si pensi a quella carta spessa, un po’ ruvida, che conteneva lo zucchero o la carne, o a quella di grammatura inferiore, leggera e marrone, impiegata per il pane: poco

DEEP SURFACES connects the various instances of mediatization of the product, Packaging: between narrative, communication and guarantees the a cross-sectional role which innovation and material culture story of the product by placing it connects the various instances within a meaningful system. of communication and guarantees Among the many possible the story of the product by placing interpretations, we favour one which Excercising the view it within a meaningful system [1]. regards packaging as a device for Among the many possible Against this background we will producing narrative, for starting interpretations, we favour one which examine in particular the series of a conversation about the product (a sees packaging as a device for artefacts which share the common key function for any communicative producing narrative, for starting feature of being made of paper or endeavour), a device created a conversation about the product card - known as cellulose-based to speak of its content, spinning (key function for any communicative materials - in a specific area where tales around it and casting it into endeavour), a device created the material itself is the protagonist. the family of design artefacts for to speak of its content, spinning This is a material with a 21drops. Prodotti cosmetici. communication whose primary tales around it and casting it into fundamental role in the history Progetto di Kelly Kovack, Larry Paul, Mi function is semantics. An artefact the family of design artefacts for of packaging, which reached Rae Park, USA. Gold Pentawards 2012. that occupies a strategic place in communication whose primary widespread diffusion in the 21drops. Cosmetic products. A project by: Kelly Kovack, Larry Paul, Mi Rae the mediatization of the product, function is semantics. An artefact industrial age; by the late Park, USA. Gold Pentawards 2012. a cross-sectional role which that occupies a strategic place in the nineteenth century improved

62 63 How to Dog. Sistema packaging per una linea di prodotti per animali. Progetto di Silvia Ballerini. How to Dog. Packaging system for a range of pet care products. A project by Silvia Ballerini.

[3] Numerose sono più di una carta velina al cui centro venivano posti i panini; la carta veniva ripiegata su se le forme “spontanee” stessa e ricoprendo il pane, ne venivano presi gli estremi, usati come perni intorno ai quali, di imballaggio. Altrettanto con un gesto fluido, far roteare il prodotto: un confezionamento manuale con due “orecchiet- simbolico di un fare antico è il cartoccio te” laterali che contraddistinguevano l’alimento avvolto nella sua carta bruna [3]. a cono, o’coppetiello, Le valenze del materiale, unitamente alle libertà creative e alle evoluzioni di tipo tecnologico per confezionare ortaggi, che ne hanno sviluppato le potenzialità, hanno portato il supporto ad essere ancora oggi tra cibo da strada, caldarroste i materiali privilegiati [4]: un materiale trasversalmente diffuso, sia per aree merceologiche ecc... sia per posizionamento, che riguarda prodotti mass market e prodotti di lusso. Inoltre, la [4] All’interno del mercato versatilità e l’adattabilità dimensionale, le capacità prestazionali, la flessibilità nei processi di europeo circa il 40% degli imballaggi vengono stampa, hanno portato il packaging in carta e cartone a caricarsi di innumerevoli qualità fino realizzati in carta e a farsi consacrare, rispetto alla valenza ambientale, come buono [5] e a farsi suggellare, per cartone. Vedi, per quanto la propria diffusione e il suo essere “oggetto comune”, cosa di tutti i giorni alla quale ricono- concerne i valori relativi scere il valore della sua “insignificanza dell’ordinario”[6] . La sua presenza diffusa, unitamente alle diverse filiere, i alle qualità, hanno generato nei suoi confronti un profondo senso di familiarità, di normalità, dati riportati dall’Istituto Italiano Imballaggio (www. sedimentando un vissuto positivo nella mente del destinatario che attribuisce al packaging in istitutoimballaggio.it). carta e cartoncino il suo essere naturale, amico, capace di trasferire fiducia. [5] Laura Badalucco, In questo panorama numerose sono oggi le aree sensibili, le aree in cui sviluppare ricerca e Il buon packaging, Milano, spazi di riflessione; numerosi sono gli sguardi che possiamo esercitare per provare a traccia- Edizioni Dativo, 2011, re linee di lavoro e nuove progettualità. pp. 176. Un primo ambito riguarda il suo essere pagina nella terza dimensione. Una condizione che [6] Silvia Pizzocaro, mette in gioco le trasformazioni dei linguaggi grafici e della messa in narrazione stessa. “Narrare le cose”, Facendosi supporto per infiniti messaggi, espressione di come “il concetto che diviene segno pp. 29-37, in: Antonella Penati (a cura di), Il design trova estensione/accoglienza nella materialità del supporto, trasformandosi in linguaggio, vive di oggetti discorso, comunicazione” [7], la confezione in cartone, proprio per la sua natura di supporto ideale per Milano, Mimesis, 2013, la stampa, si presenta come superficie pronta ad accogliere, che si offre di volta in volta per pp. 98. essere rinnovata. Come un artista del trasformismo, al pari di Fregoli, riesce, cambiando [7] Maurizio Barberis, il vestito, a far vivere personaggi diversi sino ad annullare la propria presenza. E proprio “Carta”, Grafica, n. 6, ripercorrendo la carrellata di figure interpretate nel corso degli anni si ottiene una storia per 1988, p. 78. immagini inedita, una successione di grafismi che restituisce l’evoluzione delle merci. È in [8] Cfr. Valeria Bucchetti questo rinnovamento che è possibile registrare le trasformazioni degli impianti retorici, sino (a cura di), Packaging controverso, Milano, ad arrivare alle più recenti forme che definiamo packaging-new medium [8], che rappresen- Edizioni Dativo, 2007, pp. 142.

production techniques and new became a material associated with combined with the creative freedom a “commonplace” have sealed its An initial field concerns the nature it succeeds in portraying different technology for die-cutting gave rise specific types of goods, and, later it allows and the technological fate as an everyday object whose of paper as a in the third characters, to the point where its to the first folding cartons [2], a real on, the emblem of loose products advances which have developed value should be recognised in the dimension. own presence is cancelled out. innovation both for their nature as and a semantic marker of an age its potential, have led paper to “insignificance of the ordinary” [6]. A condition which brings And indeed, by reviewing the a medium for printing and for their that preceded mass consumption. remain one of the most valued Its widespread presence, combined transformations and graphic array of characters played over structural properties, as well as Think of the thick, slightly rough materials even today [4]: a with its properties, have generated language into play, as well as the time, we obtain an unprecedented the possibility of returning cartons paper that held sugar or meat, material in widespread use in a profound sense of familiarity, message itself. story in images, a succession of to their two-dimensional state as or the thinner version, light and both packaging and advertising normality, gradually building up a As a medium for infinite messages - designs that reveals the evolution a container without volume to be brown, used for bread; little more in all areas, from mass marketing positive experience the expression of how “the concept of goods. And in this renewal we used in goods packaging. than : the bread was to luxury products. Furthermore, in the mind of the recipient, who that becomes a sign finds acceptance can trace the transformation of But while the cardboard box placed in the centre and the paper the versatility and dimensional associates paper and cardboard and extension in the material it is rhetorical systems until we reach was the vehicle for industrial folded over to cover it, then the adaptability of paper and card, packaging with naturalness, made of, transformed into a language, the most recent forms, those we transformation, we know that the edges were taken and, with a their functional capacity and their friendliness and a message of trust. a communication” [7] - cardboard call new medium packaging [8], role of paper has its roots in the smooth twisting motion, the product flexibility in printing processes, have In this context, today there are packaging, by its very nature as an which represent an experimental period before pre-packed products, was rotated to form a hand-made led to this type of packaging gaining, numerous areas for development, ideal medium for print, represents sphere where packaging is at the when packaging was the job of the package with “ears” at either side through its numerous virtues, an open to research and reflection; a surface ready to accept, offering disposal of another content, offering storekeeper, who wrapped small which identified the food wrapped in exalted position as the good guy there are many aspects to be itself for renewal each time. Like an its own distinguishing features or large quantities of goods for the its brown paper [3]. in environmental terms [5], and considered in the search for new artist of transformism like Fregoli, as a medium for communication. individual customer. Thus paper The properties of the material, its ubiquitousness and nature as lines of work and innovative projects. by changing its outer appearance One example of this is that of a

64 65 [12] Si considerino le riduzione di materiali e di punti di colla, per rendere l’imballaggio più rispondente alle neces- ricerche effettuate sul sità di disassemblaggio in una prospettiva di maggior compatibilità ambientale [13]. In questo tema dell’accessibilità comunicativo-informativa senso un esempio, tra i tanti che si possono citare, e dato dall’astuccio contenente materiale del packaging dal tecnico (placche Bticino), realizzato con un solo pezzo di cartoncino riciclato effetto Kraft, sen- gruppo di ricerca del za incollature nè stampa a inchiostro, in cui la fustellatura, la cordonatura e la stampa in rilievo Dipartimento di Design a secco sono effettuate in un’unica operazione [14]. del Politecnico di Milano Si tratta di una prospettiva progettuale, che vede prevalere le competenze del packaging engi- in parte pubblicate da Valeria Bucchetti e Erik neer lasciando al designer il compito di individuare il codice formale complessivo e di interve- Ciravegna nel contributo nire su di esso con varianti di dettaglio: una particolare forma della cordonatura, una maggiore “Design dell’accesso. armonizzazione delle dimensioni, una determinata finitura della superficie ecc.; varianti che Metodi e strumenti per frequentemente diventano gli unici elementi di differenziazione dell’imballaggio, gli unici tratti il packaging design”, distintivi del prodotto. pp. 129-146 in Isabella Steffan, Design for Il secondo termine, all’interno di questo rapporto dialettico, descrive un ambito certamente più all. Metodi, strumenti, circoscritto per quanto concerne i settori di impiego, e limitato sul piano quantitativo. La sfida applicazioni, Milano, è costituita dalla verifica delle potenzialità espressive della fustella [15]; gli interventi interpre- Maggioli, 2012, pp. 289. tano il passaggio dal foglio piano all’oggetto tridimensionale attraverso il progetto di pieghe e [13] Si vedano i “Dossier contropieghe per dare origine, molto frequentemente, a soluzioni funzionali alla dimensione prevenzione” pubblicati estetico-espressiva. da Conai nei quali Vengono così generate strutture con una forte impronta figurativa (volute, corolle, petali...), tal- [9] Si fa riferimento tano uno spazio di sperimentazione in cui il packaging si mette a disposizione di contenuti vengono illustrate soluzioni messe in atto volta barocche, fortemente orientate a richiamare la concezione arcaica del dono [16]. Soluzioni alla ricerca “Progetto comunicativi altri per offrire le proprie peculiarità di medium. Un esempio per tutti ci viene for- sicurezza in famiglia” dalle imprese. che si offrono al destinatario unitamente al proprio programma di azioni il cui superamento (2012) svolta per nito da uno studio per una campagna sociale in cui l’imballaggio in cartone si fa supporto non [14] Al packaging permette al soggetto di raggiungerne il contenuto. Comieco, dal gruppo di convenzionale [9] divenendo l’elemento cardine della comunicazione per veicolare contenuti della Bticino è stato Una terza tematica di ricerca è rappresentata da quanto negli anni più recenti sta accadendo ricerca del Dipartimento di interesse collettivo riferiti alla sicurezza in famiglia [10]. riconosciuto l’Oscar nell’ambito delle intelligenze dei materiali, nel settore dello smart packaging e, più frequente- di Design del Un secondo spazio di riflessione riguarda la sua dimensione strutturale espressa dalla dia- dell’imballaggio 2011. mente, dell’active packaging. Carte “intelligenti” come la , una carta speciale che Politecnico di Milano. lettica tra standardizzazione [11] e lavorazioni speciali. La prima ha permesso di raggiungere [15] Vedi: s.a. The contiene nella sua stessa struttura dei semi la quale prevede che l’imballaggio, una volta uti- William Morris Gift [10] Umberto un alto grado di automazione nelle fasi di lavorazione e di confezionamento, sino a definire lizzato, venga smembrato e piantato nella terra per poi germogliare e trasformarsi in pianta. Box, London, Dorling Tolino, “Linguaggi precisi modelli strutturali ai quali ricondurre le confezioni. Ha premiato le funzionalità, la mas- grafici e supporti Kindersley, 1991, pp. O, ancora, le carte biodegradabili, che accompagnano il consumo del contenuto “smaterializ- per comunicare la sima economicità produttiva, un elevato contenuto di servizio – facilità di apertura e richiu- 48; Structural Package zandosi”, così come prevede lo studio di un giovane designer canadese [17], per un packaging sicurezza”, in Erik sura della confezione, praticità nel consumo del prodotto [12] – ed è proiettata nella ricerca di designs, Amsterdam, solubile destinato agli spazzolini da denti: un imballaggio in carta che accompagna l’uso del Ciravegna, Umberto soluzioni tecniche semplificate, che sfruttino al meglio pieghe e incastri, che consentano la The Pepin Press, prodotto e al suo primo impiego si decompone istantaneamente sotto il getto d’acqua. Tolino, Packaging 1998, 368 pp.; Edward design e pubblica Denison, Richard utilità, Milano, Edizioni Cawthray, Packaging Dativo, 2012, p. 60. Prototypes, Rotovision, [11] Le due tipologie Hove UK, 1999, pp. 160. fondamentali sono design for a social campaign where serviceability - ease of opening Paper pot. Packaging-libro per un la [16] Cfr. Marcel Mauss, This is a project-based approach cutting process [15]; the outcome A third issue for research concerns rappresentate da quella cardboard packaging is used as and re-closing, convenience of realizzazione di un germinatolo. Alcune “pagine” Teoria generale della which prioritises the skills of the is an interpretation of the passage the progress made in recent years tubolare con fondo consentono di realizzare il germinatoio con la magia, Torino, Einaudi, an unconventional medium [9], product use [12] - and is geared tecnica dell’origami, altre forniscono le sementi, packaging engineer, leaving to the from flat sheet to three-dimensional in the field of intelligent materials, 1965, pp. 471, in normale, automontante becoming the key communication to researching simplified technical altre ancora si presentano come un foglio di terra designer the task of identifying the object via a succession of folds in the smart packaging sector and, o semiautomatico element to convey socially relevant solutions which make the best compressa. Progetto di Sophie Pépin, UQAM, particolare il “Saggio sul overall formal code and working and counter-folds, to result, very more frequently, in active packaging. (astuccio), e quella content concerning family safety [10]. use of folding and slotting, and Canada (docente prof. Sylvain Allard). dono. Forma e motivo within it to vary the details: a frequently, in functional solutions “Intelligent” paper types such as “a vassoio” dalle A second field for reflection which require minimum materials Paper pot. Packaging-book for creating a seed dello scambio nelle particular way of scoring, greater to the aesthetic and expressive seed paper, a special paper which diverse configurazioni. involves the structural dimension and glueing, to make packaging incubator. Some “pages” use origami techniques società arcaiche”. harmonisation in dimensions, dimension. contains seeds within its structure, Cfr. Walter Soroka, to build the incubator, others provide the seeds, of card, expressed in the dialectic easier to dismantle and thus more yet others consist of sheets of compressed soil. [17] Si tratta del progetto a particular surface finish etc; This generates structures which so that after use, packaging can be Packaging Technology. between standardisation [11] environmentally compatible [13]. A project by Sophie Pépin, UQAM, Canada Emballage soluble variations which often become the are markedly figurative in character shredded and planted in the ground, Fondamenti and special productions. The In this sense one example among (under Professor Sylvain Allard). realizzato da Simon unique distinguishing elements (spirals, corollas, petals...) where it will germinate and grow di tecnologia former has allowed a high level many is the box used to pack hi- Laliberté, nei Corsi di of the packaging, the product’s sometimes ornate and strongly into plants. Or again, biodegradable dell’imballaggio, of automation to be reached tech material (BTicino panels), Packaging dell’UQAM distinctive features. geared to evoking the archaic papers, which accompany the use of Milano, Istituto Italiano in processing and packaging, made from a single piece of (Montreal, Canada). The latter term in this dialectic concept of a gift [16]. Solutions the product by “de-materialising”, like Imballaggio, 2003, (tit. to the point of defining precise recycled Kraft-type card, without relationship describes a field which that are offered to the recipient those created by a young Canadian or. Fundamentals of structural models for packages glue or ink printing, where the is notably more circumscribed in jointly with the very programme of designer [17] for soluble packaging Packaging Technology, to follow. Standardisation has die-cutting, scoring and dry relief application, and limited in terms of actions which the individual has to for toothbrushes: a paper wrapping 2002), pp. 624. prioritised functionality, maximum printing are carried out quantity. The challenge here lies in overcome in order to access that dissolves instantly under the tap economy in production, and high in a single operation [14]. the expressive potential of the die- the contents. when the product is first used.

66 67 [18] Questo argomento Fino a casi in cui il materiale cellulosico, grazie al mix tecnologico, si combina con altri. È ciò è stato trattato dall’autrice che propone, per esempio, il progetto Gogol Mogol, un concept che prevede un imballaggio per nel volume: Valeria confezionare le uova singolarmente. Si tratta di una sorta di rivestimento che avvolge l’uovo, Bucchetti, Packaging design, Milano, di un secondo guscio ottenuto in cartone riciclato, abbinato a strati di materiali “intelligenti” che FrancoAngeli, 2005, reagendo tra loro rendono possibile la cottura alla coque dell’uovo, il tutto in virtù di uno strato pp. 160. cuscinetto con funzioni di catalizzatore che reagisce con il materiale intelligente. Studi, concept, sperimentazioni, che animano questo campo il cui interesse rimane alto mal- grado le soluzioni siano ancora assai poco praticate.

Attraverso la superficie Progetto di TDA Advertising & Design per Newton Running, USA. Un ulteriore ambito, oltre a quelli citati, sul quale vogliamo soffermarci, è riferito a ciò che Confezione in polpa di carta. chiamiamo qualità di superficie del materiale. Uno spazio di riflessione sul quale ci interessa A project by TDA Advertising & maggiormente portare l’attenzione [18]. Design for Newton Running, USA. Paper pulp packaging. Il termine superficie rivela, come è noto, la sottilità di un senso e le emozioni che dipendono da una sensorialità legata alla prossimità di un corpo, allo scambio con l’altro. Al centro dunque, in questa lettura, la pelle che ci separa dal mondo, ma che nello stesso tempo è il punto di con- tatto con gli altri. È così anche per la pelle comunicativa degli oggetti, dello stesso packaging. [19] Dina Riccò, “I sensi Progettare la superficie delle cose permette di ribadire con fermezza quanto essa riguardi i argomentati”, p.208 nostri sensi e, come ci ricorda Dina Riccò [19] come, se è vero che le mani guardano, gli occhi in Valeria Bucchetti toccano. Si tratta di qualità di superficie capaci di richiamare racconti nello sguardo di chi osser- (a cura di), Altre figure. Intorno alle figure di [20] va. Ma anche, come sostenuto da Bersenson nella sua teoria estetica in cui riconobbe alle argomentazione, impressioni visive la capacità di attivare ricordi e immagini mentali proprie del tatto, di decretare Milano, pp. 240. la rilevanza della superficie per la creazione del valore semantico all’interno del processo di [20] Si veda quanto produzione di senso del packaging. pubblicato nel 1896 Carta e cartone portano nella narrazione le proprie qualità di superficie, la propria cifra materi- da Bernard Bersenson, ca, parlando agli occhi, facendosi toccare. in particolare il saggio “I valori tattili” contenuto Con il progetto delle superfici nuove forme di significazione vengono generate dall’oggetto, nel volume La critica sempre alla ricerca evidente di una nuova rappresentatività. Il bisogno di produrre comuni- d’arte della pura visibilità cazione, come è noto, travalica l’area primaria del packaging per svilupparsi sull’intero corpo e del formalismo curato della confezione, mettendo in relazione superficie e profondità. E in questo senso la superficie da Roberto Salvini, ha rappresentato e continua a rappresentare uno spazio per l’innovazione. Certamente non Milano, Garzanti, 1977, pp. 379. un’innovazione di tipo profondo, radicale, ma un’innovazione connessa con la faccia esibi-

Pizza-box. Progetto di Paola Slongo. Right up to cases where a Across the surface Protecting the surface of an object Paper and cardboard bring their a shift connected with the face contexts, faced with an extensive Packaging-new medium per una technological arrangement combines We would like to discuss an allows us to strongly emphasise own surface qualities to the displayed by the object; a design overload of communications, campagna sulla sicurezza domestica. Questa sperimentazione è parte della the cellulose material with other additional field to those already how much our senses are involved, narrative, their own material code intervention which comes about where every device swamps the ricerca “Progetto sicurezza in famiglia” substances; an example of this is the mentioned, concerning what we call and, as we are reminded by Dina which speaks to the eyes and asks more often within the structural field with additional features and svolta dal gruppo di ricerca di Design della Gogol Mogol project, a packaging the surface quality of the material. Riccò [19], it is true that the hands to be touched. standards provided by production superimposed enhancements comunicazione/Dipartimento di Design, concept for individual eggs. This is A moment of reflection on the aspect look, the eyes touch. It’s all about With the development of surfaces, departments and which is spread [21], paper and card are fighting Politecnico di Milano per Comieco. a kind of wrapping that encloses the that primarily concerns us [18]. qualities in a surface which can new types of signification are by the semantic potential of the in several dimensions, almost Pizza-box. Designed by Paola Slongo. egg, a second shell made of recycled It is well known that the term evoke a narrative in the eyes of the generated by the object, in a materials. to exceed their own attributes. New-medium packaging for a campaign on safety in the home. This experiment is cardboard, combined with layers of surface denotes the subtlety of a viewer. But, as Berenson claims constant and overt search for new The designed surface, ascribable This, metaphorically, acts on part of the “Progetto sicurezza in famiglia” “intelligent” materials which react with sense and the emotions arising in his theory of aesthetics [20], kinds of representation. The need to a symbolic concept of the object, the thickness of the surface, on study carried out by the research group each other, allowing the egg inside to from a sensuality linked to the in which he acknowledges that to produce communication, it is well becomes an element of meaning its degree of opaqueness, its at the Design Department, Politecnico di be cooked by means of an insulating proximity of a body, an exchange visual impressions have the ability known, goes beyond the primary and identity and occupies the density; changes are sought, the Milano, for Comieco. layer that acts as a catalyst reacting with the other. Thus central to to activate memories and mental area of packaging and expands to fragile threshold between material, tendency is to expand possibilities, with the intelligent material. this interpretation is the skin that images which belong to the sense the entire body of the pack, linking technology and technique. almost a desire to explore the Studies, concepts and experiments separates us from the world, but of touch, it’s also about proclaiming surface and depth. And in this Under the influence of a visual limits of the material’s expressive abound in this field, where interest at the same time is the point of the relevance of the surface for the sense the surface has represented, language increasingly coupled capacity: texturization (finishes remains high despite the fact contact with others. This is also the creation of semantic value within and continues to represent, a space with a multi-sensory dimension, arising from variation in the size that usable solutions are not yet case with the communicative skin the process that gives meaning to for innovation. Undoubtedly not a contaminated by the flood of special of grain: textured, diamond, widespread. of an object, the packaging itself. packaging. radical, profound innovation, but effects playing out in various hammered); shimmering metallic

68 69 Teapot. Progetto di Camila Alejandra Cerda Saavedra, Bertille Derail, Renee Claudette Topete Hill. Teapot. Designed by Camila Alejandra Cerda Saavedra, Bertille Derail, Renee Claudette Topete Hill.

ta dell’oggetto; un intervento progettuale che si attua più frequentemente entro gli standard [21] Cfr. Nicholas strutturali resi disponibili dagli appartati di produzione e che si estende grazie al potenziale Mirzoeff, An introduction to Visual Culture, London, semantico dei materiali. Routledge, 1999, pp. 274. La superficie progettata, ascrivibile a una concezione simbolica dell’oggetto, diventa elemento [22] L’effetto si ottiene di senso e di identità e viene giocata sulla soglia delicata tra materiale, tecnologia e tecnica. soffiando sulle fibre Influenzati da un linguaggio visivo sempre più agganciato alla dimensione multisensoriale, con- artificiali che vengono taminati dal dilagare degli effetti speciali che trovano espressione nei diversi contesti, messi di così polarizzate fronte a un caricamento comunicativo complessivo, in cui ogni artefatto della comunicazione e si dispongono perpendicolarmente satura il campo con elementi aggiuntivi e sovraimpressioni che lo arricchiscono [21], carta e al foglio creando cartone si mettono in gioco su più dimensioni, quasi a voler superare i propri attributi. Si agisce un effetto-velluto. così, metaforicamente, sullo spessore della superficie, sul grado di opacità, sulla densità, si ricercano cangianze, si tende alla valorizzazione delle potenzialità, quasi a voler sondare i limiti delle capacità espressive del materiale: testurizzazioni (finiture che nascono dalla variazione dimensionale della grana: bucciato, diamantato, martellato); effetti metallescenti, cangianti, (perfescenti, iridescenti, olografici), verniciati, goffrati, floccati [22], così come testimoniano i campionari specificamente indirizzati al packaging. Il catalogo offerto si traduce in stimoli progettuali molteplici in cui si incrociano i risultati delle tecnologie dei materiali con gli esiti delle tecniche di stampa e, più in generale, con le forme di nobilitazione dello stampato; uso di inchiostri termocromatici che a una certa temperatura con- sentono al supporto cartaceo di cambiare colore, serigrafie ad alto spessore, smalti per decora- zioni a rilievo fosforescenti e fluorescenti. Ma anche sviluppi dipigmenti ad effetto, come quelli basati su sottili scaglie di mica (minerale naturale sottoposto a un processo di rivestimento con biossido di titanio o ossido di ferro), che offrono al packaging caratteristiche di lucentezza e di profondità, simili alla perla, quale risultato della trasmissione della luce dalla superficie del pig- mento agli strati più interni. Per arrivare a ottenere colori interferenziali percepibili dall’occhio umano variando l’angolo di osservazione (definito effetto Flip-Flop), sino alla variazione della distribuzione gralunometrica che fa sì che sia possibile spaziare da effetti setosi ad elevate lucentezze delle particelle più grosse. Un catalogo di soluzioni e di effetti speciali in continua evoluzione che trasforma il suppor- to materico in un marcatore di identità del prodotto, in modo particolare per quelle categorie merceologiche – prodotti di lusso, cosmetici ecc. – dove la ricerca di stupore nel destinatario sembra non aver mai abbandonato lo spirito delle esposizioni universali.

effects (pearlescent, irridescent, those based on fine flakes of mica transform the material medium It is frequently the latter that carries as happens to the thousands and from traditional packaging, to holographic), painted, embossed, (a natural mineral which bonds into an identity marker for the the meaning, through its very grain, thousands of boxes whose surface convey the innovative character of flocked [22], as demonstrated with titanium dioxide or iron), product, in a particular way for becoming a central element in the serves as a medium for “graphic the product through its packaging. by the sample packs specifically which give packaging qualities of a particular product type - luxury construction of the object’s identity. dressing”- calls attention to its own The box takes the form of a shell, targeted at the packaging industry. shine and depth, similar to pearl, goods, cosmetics etc. - where the In this case, paper and card come physical presence: here it is the a kind of inverse shoe shape, which The range on offer translates resulting from the transmission quest to provoke amazement in the out into the open, showing their specific constituent substance which follows the outline of the product as multiple stimuli for design, of light from the surface of the recipient seems to retain still the true essence, their purity, but also has something to say, something to that nestles inside. The distinctive where the findings of materials pigment to inner layers. This spirit of the universal expositions. their roughness and imperfection; bring to the heart of the story. character of the product is technology are crossed with enables us to obtain interferential and from this arises the sense of a Thus it appears as a deep surface, expressed not only by the structure, advances in printing techniques colours perceptible to the human Narrative, innovation, material story, here the meaning is born. It’s a which communicates through its but also by the material. Inspired and, more generally, with methods eye as varying according to the culture case of being, each time, cardboard, very fibres, its very structure, its very by egg cartons, the base and lid of ennobling printing; the use of angle of viewing (known as the If the surface of a material, on the corrugated cardboard, paper pulp, nakedness. are made of printed paper pulp, thermochromic inks which change Flip-Flop effect), right through one hand, is loaded with special but also simply crumpled sheets of Design choices take this expressive sourced from 100% recycled paper colour at certain temperatures, to the granulometric distribution effects, on the other, more and paper. In other words it is through potential and shape it to the service [25]; in fact the pack maximises high-thickness screen printing, which makes it possible to range more solutions are available in the essence of the material that its of the message to be divulged. There the performance potential of the phosphorescent and fluorescent from silk effects to the high gloss a universe where it is not so much qualities arise, to be transformed into are abundant examples. A case in material to the point that no other enamels for relief decorations. But of the largest particles. extra treatments that carry the markers which anchor the narrative. point is the design of a shoe box element is needed (tissue paper there are also developments in A constantly evolving catalogue message, as the texture of the In these cases the material which created for Newton Running, which or other materials to protect the special effect pigments, such as of special effects solutions which material itself. in itself tends to be forgotten [23] - explores a solution [24] far removed contents); but above all it relies

70 71 [23] Vedi: Eleonora Narrazione, innovazione, cultura materiale Fiorani, Leggere Se la superficie del materiale, da un lato, si carica di effetti speciali, dall’altro si infittisce di solu- i materiali, Milano, Lupetti, 2000, p. 64. zioni in un universo in cui non sono i trattamenti aggiuntivi a divenire portatori di senso, quanto la texture stessa del materiale. [24] Il progetto non è stato realizzato È quest’ultimo – frequentemente – che si fa segno, attraverso la propria grana divenendo ele- poiché ritenuto mento centrale nella costruzione dell’identità dell’oggetto. Carta e cartone escono in questo non rispondente caso allo scoperto, mostrano la propria essenza, la propria purezza, ma anche la rudezza a parametri economici o l’imperfezione; da qui si genera il senso del racconto, nasce la significazione. Si tratta di e ambientali. essere, di volta in volta, cartone, cartone ondulato, polpa di carta, ma anche semplicemente [25] vedi: Laura foglio accartocciato. Ossia è attraverso l’essenza del materiale che le qualità scaturiscono e si Badalucco op.cit., p. 99. trasformano in marcatori, ai quali la narrazione si àncora. Il materiale che di per sé tende a essere dimenticato [23], così come accade alle migliaia e mi- gliaia di astucci che mettono la propria superficie al servizio del “rivestimento grafico”, in questi casi richiama l’attenzione sulla propria fisicità; è l’assetto costitutivo specifico che ha qualche cosa da dire, qualcosa da portare al centro del racconto. Si presenta cioè come superficie profonda, che comunica attraverso la propria fibra, la proria struttura, la propria nudità. Le scelte progettuali piegano queste potenzialità espressive al servizio della messa in discor- so. Gli esempi sono numerosissimi. Ne è testimonianza lo studio di una scatola per scarpe effettuato per la Newton Running, in cui viene ipotizzata una soluzione [24] che si allontana da quelle tradizionali per veicolare la dimensione innovativa del prodotto tramite il packaging. Si tratta di un guscio, di una sorta di controforma delle scarpe, che le alloggia accompagnan- done la sagoma. Il carattere identitario della proposta non è espresso solo dalla struttura, ma anche dal materiale. Base e coperchio, ispirandosi alle vaschette per le uova, sono in polpa di carta stampata, ricavata al 100% da materiali riciclati [25]; la confezione sfrutta infatti le po- tezialità performative del materiale che non richiede alcun elemento aggiuntivo (carta velina o altri materiali impiegati per proteggere il contenuto), ma soprattutto conta sul suo portato autoesplicativo, sulla sua capacità di veicolare il valore innovativo che si voleva riconoscere al prodotto. Analogamente può essere citata la confezione sviluppata per Aveda (cosmetici). Una propo- sta sviluppata, a partire dalla polpa di carta e, ancora una volta, a essere richiamato è l’imbal-

on its self-explanatory function, is the outer wall, achieved by its ability to convey the innovative adding a layer of ripple paper. value the product seeks to be Here we are clearly in the presence associated with. of an aesthetic and functional Similarly, we could mention the development of the material. In packaging developed for Aveda its simplicity, this application has (cosmetics). The starting point a dual effect: it provides insulation here is paper pulp, and once again to facilitate holding the cup the image evoked is that of the containing hot drinks (functional), Face of Sharing. Al centro del progetto eggshell; it is the material that gives and gives the object a distinctive la riduzione quantitativa del contenuto the packaging its distinctive style character (aesthetic), which goes e la condivisione. Le figure di ciascuna bustina di zucchero si combinano per ricreare and, through its inherent qualities, beyond formal physical properties idealmente l’intera dose e per invogliare make itself into a metaphor for and allows us to speak of an a compiere un gesto di socializzazione. the essential nature, rigour and aesthetic brand generated by the Face of Sharing. At the heart of the project profound quality of objects. qualities of the material. Indeed, is reduction in quantity of the contents, and Another example comes from an its identity is perceived by the sharing. The figures on each sugar sachet everyday object, the ripple paper visible ripples, its sensory value combine to create the entire ideal dose, and motivate social action. cup. The only difference between takes centre stage, as does the this and thousands of other cups formal detail, in the balance

72 73 [26] Al progetto è lo delle uova; è il materiale a costituire la cifra distintiva della confezione e a farsi metafora, stato conferito il Gold attraverso le proprie qualità, di essenzialità, rigore, qualità profonda delle cose. pentaward 2011. Un altro esempio giunge da un oggetto quotidiano, il bicchiere in carta ripped. Unica differenza [27] Si fa riferimento tra altre migliaia di bicchieri è data dal suo rivestimento esterno ottenuto tramite una fascia di a una linea di prodotti del marchio italiano carta ondulata. Siamo di fronte a una valorizzazione del materiale di tipo estetico-funzionale. Davines. Questa applicazione è in grado di produrre nella sua semplicità un duplice effetto: crea un isolamento per facilitare la presa quando il bicchiere contiene delle bevande calde (funziona- le), conferisce una caratteristica distintiva all’oggetto (estetico), che passa dalle qualità fisico formali e permette di parlare di marca estetica generata dalle qualità del materiale. La sua identità, infatti, si rende percepibile attraverso l’onda a vista, il valore sensoriale è al centro, così come il dettaglio formale, in equilibrio tra ciò che l’occhio coglie anticipando le sensazioni e ciò che il tatto restituirà. Le qualità del materiale, secondo un diverso accento, sono protagoniste del sistema packaging sviluppato per la linea di prodotti 21 Drops [26]. La volontà di comunicare trasparenza, qualità e, più in generale, i valori del prodotto, è tradotta dall’imballaggio attraverso l’identità del cartone grezzo che influenza gli attributi di ogni elemento. Ossia il valore estetico degli elementi grafici è mediato dalle caratteristiche del materiale, dal colore generato dalla dominante cromatica del supporto le cui peculiarità producono una fusione tra segno grafico e supporto si offre alla visio- ne: il colore vira, perde in brillantezza, penetra nel supporto; questi comportamenti si traducono in qualità, le armonie cromatiche sono la risultante che arricchisce lo scenario del visuale. Un altro racconto attraverso la carta, che introduce nuove categorie valoriali, giunge dalle solu- zioni progettate per i prodotti More inside [27]. In questo caso ogni flacone, ogni barattolo, ogni tubetto è confezionato con un foglio di carta riproponendo così il “pacchetto” che trasmette un’abilità manuale fatta di pochi gesti. La carta, caratterizzata da texture e pattern floreali dal forte valore evocativo, capaci di richiamare la carta da parati e le decorazioni d’antan, deter- mina attraverso il proprio comportamento la caratterizzazione di questo imballo. L’irregolaritià della carta piegata che segue la forma di ciò che deve proteggere assecondandone la sagoma, richiama il cartoccio, una soluzione inusuale per la sua semplicità e al contempo ricercata per la cura del dettaglio, vive delle qualità del foglio e della potenza del gesto sotteso a cui ogni piega allude.

Jens Eide. Confezione per prodotti di macelleria.Progetto di Eia Grodal, Norvegia, Gold Pentawards 2011. Jens Eide. Packaging for meat products, Designed by Eia Grodal, Norway, Gold Pentawards 2011.

between what the eye anticipates visual fusion between graphic sign reminiscent of wallpaper and old- reminds us, objects have meaning precisely because they are the NOTES For figures regarding the various the sensation will be, and what the and medium: the colour alters, loses fashioned interior decor, determines and value for the hand that picks body of things, objects and works, [1] Cfr. The notion of the halo effect sectors, see the data reported by sense of touch experiences. its brilliance, penetrates the material; the character of the product it wraps. them up, weighs them and caresses cannot be separated from these, in products in: Valeria Bucchetti, La the Italian Institute for Packaging With a different slant, the properties these properties are translated into The irregular nature of the folded them [28], and in this interpretation and indeed they make up the body messa in scena del prodotto, Milan, (www.istitutoimballaggio.it). of the material are at the heart of quality, the chromatic harmonies are paper, following the shape of the of value we know that material is and the “flesh”, to borrow a term FrancoAngeli, 1999, p. 158. [5] Laura Badalucco, the packaging system developed for the resultant force that enhances the item it protects while revealing its the key aspect. form Merleau-Ponty, “of the world [2] Laszlo Roth, Packaging design, Il buon packaging, Milan, Edizioni the 21 Drops product line [26]. visual setting. outline, reminds us of the paper Clean lines, simplicity, tradition, and of society” [29]. New York, Van Nostrand Reinhold, Dativo, 2011, pp. 176. The desire to communicate Another story told in paper, which cone; this is a singularly simple strength, robustness, user- 1990, p. 51. [6] Silvia Pizzocaro, “Narrare le transparency, quality and, more introduces new categories of values, solution yet at the same time refined, friendliness, authenticity: these cose”, pp. 29-37, in: Antonella generally, the product’s values, is comes from the solutions designed for its attention to detail, inherent become deep-down qualities drawn [3] There are numerous Penati (by), Il design vive di oggetti interpreted in the packaging through for More inside products [27]. In in the quality of the sheet and the from the essence of the material, “spontaneous” forms of packaging. discorso, Milan, Mimesis, 2013, the identity of raw cardboard, this case every bottle, every jar potency of the underlying action qualities which translate as identity Equally symbolic of an old custom pp. 98. which influences the attributes of and every tube is packaged with a alluded to in every fold. markers showing clearly how is the paper cone used to wrap each element. In other words the sheet of paper, in a reinterpretation All the examples cited, with their materials are not inert, equivalent vegetables, street food, roast [7] Maurizio Barberis, “Carta”, aesthetic value of the graphics is of the “parcel” which conveys particular features, accentuate the presences and reminding us once chestnuts etc. Grafica, n.6, 1988, p. 78. mediated by the characteristics of manual dexterity consisting of quality expressed by the material again how they have an importance [4] Within the European market [8] Cfr. Valeria Bucchetti (by), the material, by the colour generated a few movements. By its own through its own surface, connecting which is decisive in the constituent around 40% of packaging is Packaging controverso, Milan, by the dominant tones of the behaviour the paper, featuring highly the surface to the profound nature and expressive purposes of an made of paper and cardboard. Edizioni Dativo, 2007, pp. 142. medium; these aspects produce a evocative floral textures and patterns of objects. As Eleonora Fiorani object or a piece of work. Materials,

74 75 Bicchieri in carta ripped. Realizzati per il Louisiana Cafe, del Louisiana Museum of Modern Art di Copenaghen. Ripple paper cups. Created for the Louisiana Cafe, at the Louisiana Museum of Modern Art, Copenhagen.

Ogni esempio citato, con i suoi tratti particolari, mette l’accento sulle qualità che il materiale [28] Eleonora Fiorani, esprime attraverso la propria superficie, collegandola alla natura profonda delle cose. Gli og- op. cit. getti, come ci ricorda Eleonora Fiorani, hanno significato e valore per la mano che li prende, [29] Ibidem. li soppesa, li accarezza [28] e in questa costruzione del valore sappiamo essere il materiale figura cardine. Essenzialità, semplicità, tradizione, forza, robustezza, amichevolezza, autenticità, divengono qualità profonde tratte dalla sua essenza che si traducono in marcatori di identità rendendo di tutta evidenza quanto i materiali non siano presenza inerte ed equipollente ricordandoci, anco- ra una volta, quanto essi abbiano “un’importanza determinante ai fini costitutivi ed espressivi di un oggetto o di un’opera. I materiali, proprio perché sono il corpo delle cose, degli oggetti e delle opere, non sono separabili da esse, e sono anzi il corpo o la “carne”, per usare un termine di Merleau-Ponty, del mondo e delle società” [29].

Stranger & Stranger. Progetto di Kevis Shaw, Cosimo Surace, Guy Pratt, USA. Silver Pentawards 2012. Stranger & Stranger. A project by Kevis Shaw, Cosimo Surace and Guy Pratt, USA. Silver Pentawards 2012.

[9] This is a reference to the study di tecnologia dell’imballaggio, Milan, [13] See the “Dossier prevenzione” e motivo dello scambio nelle La critica d’arte della pura visibilità [25] See: Laura Badalucco op.cit., “Progetto sicurezza in famiglia” Istituto Italiano Imballaggio, 2003, published by Conai for solutions società arcaiche”. e del formalismo edited by Roberto p. 99. (2012) carried out for Comieco by (tit. or. Fundamentals of Packaging employed by companies. [17] Refers to the Emballage Salvini, Milan, Garzanti, 1977, [26] The project received the 2011 the research group at the Design Technology, 2002), pp. 624. [14] The BTicino packaging was soluble project by Simon Laliberté, pp. 379. Gold Pentaward. Department of the Politecnico di [12] Consider the studies awarded the 2011 Oscar for in the Packaging Course at UQAM [21] Cfr. Nicholas Mirzoeff, An [27] This refers to a product line for Milano. carried out on the subject of packaging. (Montreal, Canada). introduction to Visual Culture, the Italian Davines brand. [10] Umberto Tolino, “Linguaggi communicative-informative London, Routledge, 1999, pp. 274. [15] See: s.a. The William [18] This topic has been discussed [28] Eleonora Fiorani, op. cit. grafici e supporti per comunicare accessibility of packaging by the Morris Gift Box, London, Dorling by the author in the volume: Valeria [22] The effect is obtained by [29] Ibidem. la sicurezza”, in Erik Ciravegna, research group at the Design Kindersley, 1991, pp. 48; Structural Bucchetti, Packaging design, Milan, blowing on the artificial fibres, which Umberto Tolino, Packaging design Department of the Politecnico di Package designs, Amsterdam, FrancoAngeli, 2005, pp. 160. become polarized and arrange e pubblica utilità, Milan, Edizioni Milano and partially published The Pepin Press, 1998, 368 pp.; [19] Dina Riccò, “I sensi themselves perpendicular to the Dativo, 2012, p. 60. by Valeria Bucchetti and Erik Edward Denison, Richard Cawthray, argomentati”, p. 208 in Valeria sheet, creating a velvet effect. Ciravegna in the article “Design [11] The two basic types are the Packaging Prototypes, Rotovision, Bucchetti (by), Altre figure. Intorno [23] See: Eleonora Fiorani, Leggere dell’accesso. Metodi e strumenti tubular model with normal, self- Hove UK, 1999, pp. 160. alle figure di argomentazione, i materiali, Milan, Lupetti, 2000, p. 64. assembly or semi-automatic base per il packaging design”, pp. 129- [16] Cfr. Marcel Mauss, Teoria Milan, pp. 240. [24] The project was not executed (box type), and the “tray” of various 146 in Isabella Steffan, Design for generale della magia, Turin, [20] See published work by Bernard as it was considered outside configurations. Cfr. Walter Soroka, all. Metodi, strumenti, applicazioni, Einaudi, 1965, pp. 471, specifically Bersenson in 1896, in particular the economic and environmental Packaging Technology. Fondamenti Milan, Maggioli, 2012, pp. 289. the “Saggio sul dono. Forma essay “Tactile values” in the volume parameters.

76 77 Tessuto intrecciato a giro inglese con il 18% di carta dell’azienda Texmoda tessuti, Prato. Leno woven fabric composed of 18% paper from the textile company Texmoda, Prato. PAPER FASHION STYLE

Maglie, trame, tessiture, creazioni sartoriali Eleonora Trivellin PAPER FASHION STYLE Maglie, trame, tessiture, creazioni sartoriali

Le numerosissime forme attraverso le quali la cellulosa si presenta nel mondo dei filati e, più in generale, del tessile, sono solo la premessa di quanti aspetti possa assumere questo materiale, come semilavorato carta, anche nel settore moda. L’applicazione della carta all’abbigliamento viene declinata secondo diverse modalità: dal prodotto usa e getta, che sembra ottenere adesso un rinnovato interesse; alla ricerca effimera e scenografica capace di coniugare sia l’interesse per il riutilizzo di materiali, sia l’imitazione di artefatti preziosi; fino ad arrivare ad innovazioni in grado di sintetizzare ricerca formale ed esigenze di mercati in continuo mutamento.

[1] Hans Christian Tra i variegati materiali e semilavorati che vanno a costituire i complessi artefatti del sistema Andersen, “Il lino”, moda sicuramente i tessuti hanno un ruolo fondamentale. E fra le numerosissime sostanze p. 297, in Tutte le che compongono i filati (e, conseguentemente, i tessili) quelle di natura cellulosica sono tra fiabe, Roma, Newton le più importanti: la fibra di cotone è composta per circa il 90% da cellulosa, il lino poco più Compton, 1993, pp. 800. del 60%, la canapa e il ramié intorno al 70%, la iuta tra il 60 e il 70%; inoltre ortica, agave, ginestra, rafia, manila, sisal, cocco, alfa e gelsolino hanno tutte alte percentuali di cellulosa nella loro composizione. Prendendo, poi, in considerazione anche le tecnofibre artificiali (ot- tenute a partire da polimeri organici di origine vegetale) quelle a base di cellulosa sono state tra le prime ad essere sintetizzate e ad avere una diffusione significativa per le apprezzate caratteristiche. Dall’altra parte la carta più pregiata ha strettissime parentele con i tessuti a fibre cellulosiche essendo ottenuta in passato dalla macerazione dei panni di lino e cotone e, ancora oggi, a partire dal lynters, ossia da quella corta peluria che rimane aderente al seme di cotone dopo la sgranatura per asportare la fibra lunga. Proprio in merito alla lavorazione della carta e alla sua derivazione dalla cellulosa tessile, vie- ne in mente il racconto di Hans Christian Andersen intitolato Il lino che percorre il processo di lavorazione e di trasformazione, dal seme della pianta, alla distruzione della carta, passando per la lavorazione del filato, del tessuto e, infine, della carta stessa. Proprio sul passaggio da tessuto a carta, Andersen, che fa parlare il lino e tutto ciò che da esso ne deriva come il vero personaggio della storia, scrive: «I capi di biancheria furono stracciati in cenci e brandelli e credettero, naturalmente, che fosse proprio finita per loro, per- chè furono sminuzzati, tritati, macerati, bolliti… ah non avrebbero saputo dire nemmeno essi quante ne dovettero passare… Ed ecco che un bel giorno divennero carta, bianca, liscia, finissima! “Ah che sorpresa, che magnifica sorpresa!” disse la carta» [1].

Abiti in carta realizzati da Isabelle de Borchgrave. Clothing in paper by Isabelle de Borchgrave.

PAPER FASHION STYLE imitation of precious artefacts; coconut, alpha and gelsolino With regard to the production they found themselves beautiful is durability, paper is often required Meshes, weaves, textures, and as innovations capable of also all have a high percentage of paper and its derivation from white paper. ‘Well, now, this is to have a certain tendency to couture creations synthesizing formal research and of cellulose in their composition. cellulose fibres, comes to mind a surprise; a glorious surprise too’, perish. However, reread in the satisfying the needs of markets Consider, then, that some the story of ‘The Flax’ by Hans said the paper” [1]. perspective of sustainability, The numerous forms in which in continuous mutation. cellulose-based synthetic fibres, Christian Andersen, which depicts Concerning their chemical conflicting characteristics, like cellulose occurs in the world obtained from vegetable origin the journey and processing of composition, cellulose-based those just cited, can find new of threads and yarns, and more Among various materials and organic polymers, were among the the plant from seed to yarn to natural and synthetic textiles association. generally textiles, are just semi-finished products that make first fibres to be artificially made fabric and finally to paper. On the and paper indisputably have In this regard, it seems that a premise to the many aspects up complex fashion items, textiles and to be widely used for their transition from fabric to paper, important elements in common. the environmental impact of that the material may take, definitely have a fundamental role. extraordinary characteristics. Andersen, who lets the flax, and But it is equally clear, that the prolonging the lifecycle of textile as processed paper, also in And among the many substances Moreover, the finest paper all that derives from it, speak as characteristics of the textiles and products is significantly higher the industry of fashion. used to produce fabrics and products have very much to a character of the story, writes paper have been historically and than that of their production. There are various uses of paper textiles, cellulose is one of the do with woven cellulose fibres, that linen garments culturally very different. A recent analysis of the in clothing; as a disposable most important. Cotton fibre is being obtained in the past by “fell into rags and tatters, and Not just the composition environmental impact of a pair of product, which is now receiving composed of approximately 90% the maceration of linen cloth and thought it was all over with them, of the material, but also its 501 Levi Strauss revealed that renewed interest; as an cellulose, flax slightly more than cotton, and today by the integration for they were torn to shreds, and appearance, its texture and its more than 60% of total emissions ephemeral and scenic element 60%, hemp and ramie around 70%, of linter, the short hair that remains steeped in water, and made into physical characteristics must are produced in prolonging its able to combine both interest jute between 60 and 70%. Nettle, attached to cotton seeds after a pulp, and dried, and they knew be considered. If one of the lifecycle [2]. Consequently, if we in the reuse of materials and agave, broom, raffia, manila, sisal, ginning to remove the long fibres. not what besides, till all at once characteristics required of textiles reasonably shorten the lifecycle of

80 81 Un abito in carta realizzato da Caterina Crepax. A made of paper by Caterina Crepax.

[2] Kate Fletcher e Per quanto riguarda la composizione chimica, i tessili naturali e artificiali a base cellulosica e Lynda Grose, Fashion & la carta sembrano avere incontestabili elementi importanti in comune. Sustainability. Design for change, Laurence King È altrettanto evidente che le caratteristiche dei tessuti e della carta sono storicamente e cul- Publishing, London, 2011, turalmente assai differenti. Non basta la composizione del materiale; anche il suo aspetto, la pp. 192. La citazione sua consistenza, le sue caratteristiche fisiche devono essere considerate. è a p. 61 Se, ai tessuti, una delle caratteristiche richieste è la durabilità, la carta è caratterizzata invece [3] Ezio Manzini, “Oggetti da una certa deperibilità. C’è da evidenziare, però, che anche due caratteristiche apparente- senza spessore, Il mente contrapposte, come quelle citate, rilette nell’ottica della sostenibilità possono trovare protagonismo delle superfici e la ricerca nuovi elementi di contatto. In proposito sembra che l’impatto ambientale del ciclo di mante- di una nuova profondità”, nimento dei prodotti tessili sia assai più elevato di quello produttivo: una recente valutazione p. 27, in Massimo Barberis, dell’impatto del ciclo di vita di un paio di 501 Levi Strauss rivela, infatti, che più del 60% del Le superfici del design, totale delle emissioni sono prodotte dal mantenimento [2]. Quindi accorciare ragionevolmente Milano, Idea Book, 1990, la vita di un abito, avendo conseguenze positive sull’ambiente, porta il prodotto ad assumere pp.144. caratteristiche sicuramente più affini a quelle della carta. Con queste premesse, constatare che l’impiego della carta ha avuto un crescente interesse nel mondo della moda, non provoca alcuno stupore. Carta e tessuto sono due materiali che si sviluppano in una dimensione planare e che espri- mono una condizione di incompletezza in quanto, trattandosi di elementi intermedi del pro- cesso produttivo, non si trovano ad avere quelle caratteristiche che vengono definite comple- tamente solo nell’artefatto finale. Carta e tessuto corrispondono a sottili strati materici che, nel caso dell’abbigliamento, diven- tano essenza stessa dell’oggetto o dell’arredo e possono essere considerati una “pelle”, un elemento in grado di comunicare e informare su come l’oggetto è costituito. Il volume, somma delle superfici, però, non si definisce quasi mai per se stesso ma quasi sempre in relazione a cosa riveste, alla forma che sta sotto, sia essa un corpo animato o un oggetto. L’intradosso di queste superfici presenta situazioni morfologiche diverse che, in alcuni casi, hanno un rapporto stretto con la parte esterna; in altri casi, invece, hanno uno sviluppo che appare del tutto indipendente. «Tutti gli oggetti della nuova generazione sembrano affidare alla superficie buona parte della loro carica e capacità comunicativa, allontanandosi dalla loro tradizionale fisicità ed avvici- nandosi al modo di esistere e di comunicare della carta stampata o allo schermo video»[3].

clothing, to have a positive impact of the object or decoration that from their traditional physicality on the environment, the product can be considered a ‘skin’, an and closer to the way of living and acquires characteristics more akin element able of communicating communicating of printed paper to those of the paper. how the object is formed. Volume, or video screens” [3]. With these premises, it can come the sum of surfaces, however, is Ezio Manzini thus interprets the of no surprise to note that there hardly ever defined by itself, but meaning of the surface as an has been growing interest in almost always in relation to what effective means through which to the fashion world in the use of it , to the shape of what is communicate, dematerialize and paper. Paper and fabric are two below the surface, whether it be a make new forms characterized materials that are developed in living body or an inanimate object. by material ‘thinness’ as oft a planar dimension and which The soffit of these surfaces can required by the contemporary express incompleteness because be morphologically very different, age. Surfaces are thus far from they are intermediate elements in some cases having a close being ‘superficial’, but are a tool of the production process and so relationship with the external for understanding, a new interface do not have the characteristic of and in other cases being entirely for a new construction of reality. Il cartamodello del davanti completeness of the final product. independent. “All objects of the The duo of paper and fashion has e del dietro di una giacca. Paper and fabric are both thin new generation seem to entrust to developed according to different A front and back paper pattern layers of matter that, in the case of their surfaces much of their energy criteria, from playful to expressive, for a jacket. clothing, become the very essence and communicability, moving away from hygienic and functional to,

82 83 Così Ezio Manzini interpreta il senso della superficie quale tramite efficace attraverso il quale Pur tenendo conto del fatto che, ancora prima dell’attuale attenzione nei confronti delle poter comunicare, dematerializzare, costruire nuove forme caratterizzate dalla materialità “sottile” tematiche ambientali, le pratiche di riciclo erano diffuse soprattutto per i materiali di tipo come impone l’età contemporanea. Superficie quindi non come “superficialità” ma come strumen- metallico e tessile, è indubbio, comunque, che la raccolta differenziata della carta sia stata to di comprensione, nuova interfaccia per una costruzione nuova della realtà. tra le prime a coivolgere gli utenti finali. Ed è forse anche per questo motivo che Caterina Il binomio carta-moda si è sviluppato secondo diversi aspetti, da quello ludico a quello espres- Crepax ha scelto di modellare i suoi abiti partendo proprio da quella carta che finisce ve- sivo, da quello igienico-funzionale a quello, più attuale, soprattutto in Occidente, della moda locemente nelle pattumiere, come gli scontrini fiscali, le strisce perforate per la carta da in senso più stretto. Vi è anche un altro impiego che credo debba essere ricordato; ed è quello stampante, la carta dei quotidiani o le carte da imballaggio. Naturalmente, se questi abiti che riguarda l’uso della carta come materiale-strumento, cioè come elemento che consente il fossero rimasti come curiose realizzazioni indossate dai manichini, poco avrebbero avuto a passaggio dall’idea alla realizzazione di un abito; un preciso modello di prefigurazione formale e che fare con la nostra ricerca ma, in alcuni casi, queste sculture hanno dato vita ad oggetti dimensionale che ha avuto un ruolo di rilievo sia nell’organizzazione della produzione degli abiti effettivamente indossabili: dagli accessori agli abiti. Del resto, è comunque da sottolineare di serie (che si sviluppa con i primi studi dal 1900 e che poi si sistematizza negli Stati Uniti per il fatto che alcuni stilisti guardino con una certa frequenza alle applicazioni di tecniche e l’abbigliamento maschile tra il 1917-1919 e per quello femminile tra il 1939-1941, portando alla materiali che poco hanno a che fare con l’indossabilità, ma che possono essere lo spunto determinazione delle taglie) sia nella confezione domestica di abiti. per vere collezioni. Si pensi a certe realizzazioni presentate dalla stilista olandese Iris Van Il cartamodello è stato uno strumento indispensabile di avvicinamento alla logica processuale del Herpen nella sua collezione Escaping realizzate in prototipazione rapida tramite selective pret-à-porter ; elemento cartaceo quale dispositivo per passare dal volume allo sviluppo planare laser sintering e che hanno numerose assonanze, per esempio, con con gli abiti di carta per poi tornare, con un altro materiale bidimensionale (cioè il tessuto) alla costituzione del volume. dello stilista brasilano Jum Nakao. Si può aggiungere, per inciso, che nelle prime esperienze di produzione in serie la segnatura del Con uno spirito più marcatamente imitativo nei confronti della materia tessile si sviluppa- tessuto avveniva per mezzo di carta spolvero con forature, oppure di carta calcante. no le esperienze di Isabelle de Borchgrave. Il lavoro portato avanti da questa designer è Le potenzialità espressive della carta si possono esprimere in senso scultoreo e in senso comu- davvero originale. Prendendo ispirazione dalle rappresentazioni dei dipinti europei sette- nicativo-semaforico. centeschi, costumi iconici, fotografie d’epoca, schizzi e descrizioni, de Borchgrave lavora La categoria degli abiti-scultura, si presenta molto suggestiva da un punto di vista visivo e sfrutta abilmente la carta per raggiungere i suoi obiettivi: accartocciando, piegando, intrecciando la carta per le sue caratteristiche di modellabilità: dalla conservazione della piega, alla conserva- e pitturando la superficie per simulare gli effetti tessili e ingannare l’occhio dello spettatore. zione della forma, alla facilità di unirsi con semplice incollaggio in modo pressoché irreversibile Carta, quindi, come materia imitativa che riproduce e interpreta altri materiali, in particolare per dar luogo a elementi complessi. Allo stesso tempo, tuttavia, è in grado di affermare le somi- tessuti, a sottolineare, ancora una volta, le vicinanze e le similitudini. glianze con la materia tessile. Ma la carta da indossare è anche quella dei sandwich-men o degli abiti in carta stampata sulla Le tecniche di giunzione semplice (come l’incollaggio), il taglio laser che si avvicina alle inci- quale riportare messaggi pubblicitari; supporto di valore trascurabile finalizzato eminentemente Un abito di carta igienica selezionato sioni nette delle lame metalliche sulla carta, o lo sviluppo di strutture tridimensionali dei tessi- alla persuasione commerciale, alla comunicazione. A questo si può ricollegare un secondo tema nell’edizione 2013 del concorso li, hanno avuto – come punto di partenza – proprio l’osservazione delle caratteristiche formali e cioè quello degli abiti usa e getta per i quali possiamo individuare origini e motivi di sviluppo “Cheap chic wedding dress contest”. One of the winning toilet paper dresses of e, soprattutto, tecniche di trasformazione della carta, suggerendo, tra questi due mondi, simi- addirittura opposti rispetto a quelli che abbiamo chiamato abiti scultura. Se, infatti, questi ultimi the 2013 edition of the “Cheap Chic Toilet litudini nate in particolare dalla ricerca di tempi veloci di lavorazione in grado di assecondare sono concepiti per superare il carattere effimero del materiale, gli abiti usa e getta tendono ad Paper Wedding Dress Contest”. i rapidi cambiamenti e l’abbassamento dei costi. esaltare la peculiarità “transitoria” della carta.

Abiti e apparecchiatura da tavola coordinati: tutto in carta dell’azienda Hallmark. Matching and table furnishings by Hallmark.

Confezione di un abito in carta usa e getta more recently, especially in the Patterns in paper have been as sculpture is very suggestive the technical transformation of of paper that ends up quickly in Think of certain creations dell’azienda Hallmark. West, fashionable in the strictest an indispensable tool of the pret-à- from a visual point of view and paper, suggesting, between these dustbins, as receipts, perforated presented by Dutch fashion Packaging for disposable paper clothing sense. But there is also another porter approach because paper is uses paper for its characteristic two worlds, similarities stemming printer paper, newspapers or designer Iris Van Herpen in her by Hallmark. application worth remembering. a fundamental medium for of malleability, which allows it to mainly from the search for ever packaging. Of course, if these collection Escaping, which are This is the use of paper as a facilitating the passage from a preserve folds and form and to be faster processing times that can clothes had remained as curious rapidly prototyped by selective material tool, as an element that volume to a plane and back again, joined more or less permanently by follow rapid changes in production creations worn by mannequins, laser sintering, and have many allows the passage from design with another two-dimensional simply gluing, so that it may give and ever lower costs. they would have had little to do similarities, for example, with the concept to completion of a finished material (i.e. fabric) to the rise to complex structures. While taking into account the fact with our interest here, but in some paper clothing of the Brazilian piece of clothing. Paper has had reconstitution of the volume. It may At the same time, the manipulation that, even before the current focus cases these sculptures have given designer Jum Nakao. a major role as a precise formal be added, incidentally, that, in the of textiles can have many on environmental issues, recycling rise to actually wearable objects The truly original works of and dimensional prototyping model first experiences of manufacturing similarities with that of paper. practices were widespread for from accessories to clothing itself. designer Isabelle de Borchgrave both in the production of clothing clothing lines, fabric was marked Simple joining techniques (such materials like metal and textiles, Moreover, it is to be underlined the have developed with a spirit more lines (which developed from circa out by , a type of tracing as gluing), precision laser cutting there is no doubt, however, that fact that some designers look with markedly imitative of textiles. 1900 to then be applied in the US paper, with perforations. that is analogous to metal blade the collection of paper for recycling a certain frequency to applications Taking inspiration from eighteenth- for men’s clothing between 1917 The expressive potential of incisions on paper and the has been among the first to of techniques and materials that century European paintings, iconic and 1919 and for women’s clothing paper can also find an outlet in development of three-dimensional directly involve end users. And have little to do with wearability, costumes, vintage photographs, between 1939 and 1941, leading to both a sculptural sense and in textile structures have had, it is perhaps for this reason that but may be the starting point for sketches and textual descriptions, the determination of size standards) a communicative and symbolic as a starting point, the formal Caterina Crepax chose to model real collections. de Borchgrave skilfully works and domestic dress-making. sense. The category of clothing characteristics and, especially, her clothing creations on the kind paper to achieve her objectives by

84 85 Cartella di filati di carta. Paper yarn.

Il momento storico che ha saputo elaborare le maggiori proposte innovative nei confronti dei cosidetti disposable dresses è quello degli anni Sessanta del secolo scorso. La carta ha soppiantato il tessile dove si è potuta affermare con prodotti usa e getta, dall’arredo-tavola ai fazzoletti tipo kleenex, dove ha avuto notevole e persistente successo, per svilupparsi, poi, anche nei campi dell’abbigliamento. Gli abiti di carta erano prodotti di basso costo che proponevano nel mondo della moda un consumo veloce, pratico e fortemente seriale. In genere gli abiti avevano disegni stampati che non si discostavano molto da quelli dei tessuti, ma il modo di presentarli e di commercializzarli, identificava fortemente il prodotto; confezioni bidimensionali in carta e cellophan con una finestra dalla quale si poteva vedere il motivo della stampa, molto simili a quelle delle attuali confezioni dei collant. Il fenomeno si sviluppa quasi esclusivamente negli Stati Uniti, e non è un caso che, proprio in questo grande e pragmatico paese, accanto alle stoviglie, ai tessili per la tavola e per la casa, si sia affermato anche l’abito di carta. A tale proposito l’esempio più curioso che possiamo proporre è quello della Hallmark che con lo slogan “a new paper dress with a party to match”, proponeva abiti, piatti, tovaglioli di carta tutti con disegni coordinati. Tra le sperimentazioni con la carta di riciclo e gli abiti usa e getta degli anni Sessanta non è, forse, fuoriluogo citare le esperienze sviluppate in occasione del Toilet Paper Wedding Dress Contest. Nel 2014 si svolge la decima edizione del concorso che viene promosso dal sito Chip.chic.wedding.com; sito, che ha come obiettivo quello di rendere possibile la realizzazio- ne di matrimoni dall’apparenza elegante ma dai costi più che contenuti. Il concorso, sponso- rizzato, non casualmente, da una azienda produttrice di carta igienica, si svolge annualmente e pare che ogni anno attragga un maggior numero di partecipanti.

Una fase della lavorazione delle trecce di carta. A paper weave processing phase. Trecce in carta . Washi paper weave.

crumpling, bending, twisting and at odds with those of clothing as products that brought fast, practical paper clothes also found their budget. The contest, sponsored, be composted or simply buried by painting the surface to simulate sculpture that we have mentioned. and highly serial consumption to the place. In this regard, the most not coincidentally, by Charmin, to decompose underground in the effects of textile and deceive If, in fact, the latter are designed fashion world. Typically the clothes curious example that we can give a manufacturer of toilet paper, is your garden. The environmental the viewer’s eye. Paper can to overcome the ephemeral nature had printed designs differentiating is perhaps that of Hallmark with held annually and it seems that friendliness of natural fibres is therefore be an imitative material of the material, disposable clothes them little from those of the textiles, its slogan “a new paper dress with every year it attracts an ever larger a feature that, perhaps too often, that reproduces and interprets tend to exploit the ‘transient’ but the way to present and a party to match” that proposed number of participants. is taken for granted. Wool, silk, other materials, especially fabrics, peculiarities of paper. market them strongly identified matching paper clothes, plates Currently, in the era of respect cotton, linen and hemp fibres are to emphasize, once again, its The historical moment that was the product. Packaging was often and napkins. for the environment, albeit very not considered to be polluting or proximities and similarities. able to process the most innovative two-dimensional in paper with Among the experiments with paper differently from half a century difficult to dispose of. But in order However, wearable paper is proposals in respect of so-called a cellophane window through which recycling and the disposable ago, disposable clothing’s day to define a sustainable garment also that of the sandwich- disposable dresses was that of you could see printed pattern, very clothes of the sixties it is perhaps is far from done as it transforms it is not enough to talk about its men or clothing printed with the sixties of the last century. similar to today’s packaging of out of place to mention the Toilet its main characteristic from ultra- biodegradability, we must consider advertisements, media of Paper supplanted textiles where tights. Paper Wedding Dress Contest. rapid consumption to a more what we now call its ecological negligible value yet eminently disposable products were possible, The phenomenon spread almost In 2014, the tenth edition of the environmentally sustainable model. footprint. If we analyze the entire aimed at commercial persuasion from table cloths and napkins to exclusively in the United States, contest took place, organized Already in 2010 the German production chain of the textile, we and communication. This brings Kleenex tissues, with but it is no surprise that, in this very by the website www.cheap- sportswear company Puma see that the consumption of water us to a second theme, namely that a considerable and lasting success large and pragmatic country, next chic-weddings.com, which advertised a line of its products, and pesticides in the cultivation of of disposable clothing in which we that developed even into clothing to the napkins, table clothes and aims to make elegant-looking including shoes, T-shirts and cotton in particular is extensive to can identify origins and purposes fields. Paper clothes were low cost numerous household disposables, weddings possible on a strict shorts, by stating that they could say the least.

86 87 Attualmente, nell’era del rispetto ambientale, pur se con caratteristiche molto diverse rispetto alle proposte di mezzo secolo fa, può dirsi tutt’altro che superato il concetto di abito usa e getta che trasforma la sua principale caratteristica – quella cioè di un consumo ultra rapido – in un modello ecologicamente più sostenibile. Già nel 2010 l’azienda tedesca di abbigliamento sportivo Puma, pubblicizzava una linea dei propri prodotti uniformando che era possibile compostarli in giardino: scarpe, magliette e panta- loncini che una volta consumati potevano andare a finire nella compostiera o direttamente sotto terra. L’ecocompatibilità delle fibre naturali è una caratteristica che, forse, troppo spesso è data per scontata: lana, seta, cotone, lino e canapa non possono essere considerate fibre inquinanti o difficilmente smaltibili. Ma per poter definire un capo di abbigliamento ecosostenibile non è tanto e non solo la sua biodegradabilità, quanto quella che oggi chiamiamo impronta ecologica: se analizziamo l’intera filiera della produzione tessile sappiamo che il consumo di pesticidi e di acqua nella coltivazione del cotone è enorme. È proprio sul controllo della filiera che si imposta la proposta del progetto Wear and Toss che, già a partire dal nome, per certi aspetti, ripropone gli abiti usa e getta degli anni Sessanta, ma arricchendoli di alcuni aspetti come, appunto, quello della sostenibilità. La proposta è quella di una T-shirt usa e getta avente un minimo impatto ambientale se con- frontata a quelle realizzate in cotone. Composta da cellulosa (come il cotone, e come la carta, appunto) e da amido di mais, sarebbe in grado di abbattere il consumo di acqua, di pesticidi, di

CO2. All’interno di questo progetto è proprio il fattore moda ad essere debole e ad essere con- siderato con poca attenzione. Sul sito dell’azienda che realizza il prodotto si legge che “Il costo irrisorio dei prodotti ne favorisce il riacquisto, liberando il consumatore da eventuali coinvolgi- menti emotivi nei confronti del capo d’abbigliamento”. Ma è proprio sul coinvolgimento emotivo che si basa il fenomeno moda: che l’abito duri un giorno o per generazioni, esso deve essere in grado di raccontare qualcosa, di suscitare sensazioni attraverso un rapporto simbiotico con chi lo indossa. Sia nel caso dei prodotti Puma sia nella T- shirt usa e getta, se pur non è possibile parlare di car- ta tuttavia è da evidenziare che la composizione di gran parte delle fibre impiegate è sempre di cellulosa; oltre a questo, è la modalità di consumo a richiamarci il prodotto carta vero e proprio. Vanno ricordati, poi, gli abiti tecnici ad uso sanitario o di protezione da agenti chimici, i quali, a differenza dei precedenti, pur essendo identificati come vestiti di carta, hanno una com-

Cappelli in carta colorata intrecciata della ditta Grevi, Firenze. Hats in coloured paper weave by Grevi, Florence.

Un intreccio in panama di carta. The control of the complete supply the website of the company be noted that the composition A paper panama weave. chain is precisely what concerns that manufactures the product of most of the fibres used is the project Wear and Toss that states that “The products are always cellulose. Furthermore, in some respects, as its name so inexpensive that consumers it is expressly their consumable suggests, revives the concept of will be happy to buy them again nature that recalls paper itself. disposable clothes of the sixties, and again and will stop forming It should be mentioned, though, but enriches it with aspects such emotional attachments to their that technical clothes for sanitary as sustainability. The proposal is clothing items”. But it is precisely use or protection from chemical that of a disposable T-shirt having emotional involvement that the agents, while being identified with a minimal environmental impact fashion phenomenon is based on. paper clothing, unlike the previous compared to one produced from Whether clothes last a day or for examples, have a composition cotton. Composed of cellulose generations, they have to be able far removed from cellulose in (like cotton and paper, in fact) and to say something, to arouse that they are often produced form corn starch it is designed to bring feelings through a symbiotic polypropylene and polyethylene, down the consumption of water, relationship with the wearer. with prevalence of the first.

pesticides and CO2. Within this Both in the case of the Puma Cellulose compositions are used project, the weakest aspect is the products and the disposable T- to protect the environment more fashion factor, which is regarded shirt, although it is not possible to than the person and, in particular, with little attention. Indeed, speak of paper it should, however, for the realization of headwear

88 89 posizione assai lontana dalla cellulosa caratterizzandosi per la presenza di polipropilene e polietilene, con prevalenza del primo. Composizioni cellulosiche sono usate per proteggere l’ambiente più che la persona e, in specifico, per la realizzazione di copricapi e mascherine nelle quali l’aspetto funzionale sembra essere l’unico elemento ad essere considerato. L’impiego della carta nell’abbigliamento e negli accessori moda segue anche un’altra strada, che è forse meno appariscente di quelle illustrate fino ad ora, ma, sicuramente, non meno interessante. Ci riferiamo all’uso della carta nella forma filata ed intrecciata. Questa ricerca trova due principali motivi di sviluppo: uno è quello dal carattere imitativo e l’altro estetico innovativo. L’uso della carta per generare intrecci, in questi casi, non vede il prevalere dell’accorciamen- to del ciclo di vita del prodotto o di un importante abbattimento dei costi; piuttosto, appunto, una generale attenzione all’innovazione tecnico-formale. Come tutti i materiali che entrano nella filiera degli intrecci e, in particolare dei tessuti, anche la carta, in questo caso, affronta fasi di lavorazione molto lunghe che passano dalla bobina, al filato, al tessuto, al prodotto finito. Nell’ambito definito poco sopra possiamo distinguere due impieghi principali: quello della carta per realizzare accessori e quello della carta usata per la realizzazione dei tessuti. Nel primo caso abbiamo potuto verificare che la carta ha avuto un uso diffuso e costante già dagli anni precedenti la seconda guerra mondiale. Essa, usata in sostituzione delle fibre vegetali, in particolare la paglia di vari cereali, si afferma soprattutto per motivi di reperibilità e, in questo caso, anche di economicità. Molti cappellifici dell’area fiorentina testimoniano oggi un uso di questo materiale, e ne mo- tivano la scelta con le caratteristiche di leggerezza, di resistenza, di traspirabilità e con un aspetto che si apprezza in lavorazioni anche particolarmente raffinate (pur differenziandosi, soprattutto dalla paglia di Firenze che viene prodotta con gli steli del grano, per una mano lievemente più ruvida e per la minore lucentezza). Per la realizzazione degli accessori la carta utilizzata è di provenienza locale e si distingue tra carta piatta e ritorta. Per lavorazioni particolarmente raffinate viene usato il filato di carta giapponese, carta washi con una buonissima resistenza e con una superficie che può ac- quistare una finitura quasi cerosa. Questo materiale diventa il principale riferimento quando dall’accessorio si passa al tessile per abbigliamento.

Cappelli in grosgrain e carta della ditta Grevi, Firenze. Hats in grosgrain and paper by Grevi, Florence.

and masks in which the functional technical and formal innovation. especially for reasons of availability paper, which is very resistant and the beginning, has been creatively emphasize not so much aesthetic aspect seems to be the only factor As with any other material that is and also economy. Today, many has a surface that can take on worked into different finishings from features, essential for the fashion to be considered. The use of paper produced as a weave, in particular milliners of the Florentine region a waxy finish. shiny to completely opaque matt industry, as functional features in clothing and fashion accessories fabric textiles, paper also faces testify to the use of this material, This type of material then becomes surfaces and a potentially infinite including their antibacterial, also follows another path, which lengthy and numerous processing giving reasons for this choice based the main reference in passing from range of colours. In this sense, the insulating, breathable and light is perhaps less ostentatious than phases from reel to yarn to fabric on characteristics of lightness, accessories to fabrics for clothing. creations of some milliners, like the nature. Such is the case of Allegri, what has been illustrated thus far, and to finished product. In regard strength and breathability and In this context, it is the soft but at famous Grevi, are exemplary of which advertises a paper jacket but certainly no less interesting. of what we have just considered, an appearance appreciated in the same time rough and opaque the best and are known in Italy and that can protect against extremes of This is the use of paper in a spun we can distinguish two main uses particularly sophisticated finishes, aspects that make it different from, worldwide. To pass from fashion temperature better than other yarns and woven form. Our research of paper; the first for accessories which differentiates it especially and not to be confused with, other accessories to clothing is to speak due to the fact that paper fibres are finds two main reasons for this and the second for the realization from Florentine straw, produced natural but ‘artificially polished’ of semi-finished fabric products hollow. The jacket can be kept in development; one is imitative and of paper fabrics. with grain stalks and having fibres, allowing paper to find its that, in the opinion of many a refrigerator in order to maintain the other innovatively aesthetic. For the first case we have been a slightly rougher and duller own market. Moreover, the ease designers, represent about 70% a feeling of freshness once worn, The use of the paper to generate able to verify that paper has had look. In his case, paper used for of combining it, especially with of the quality of the entire fashion and, put in an oven in order to weaves, in these cases, does not a constant and widespread use the realization of accessories natural textiles, and of modelling production process. Since the end store away heat. Its mediocre see the prevalence of shortening since the years preceding World is sourced locally and includes it into three-dimensional shapes of the nineties, we have begun resistance to washing has perhaps of the life cycle of the product or War II. Paper, in substitution of plant flat and twisted varieties. Used is more pronounced than, for to receive news on the use of been the main reason for its limited of an important reduction in costs. fibres, in particular the straw of for particularly refined finishes is example, straw. In the field of experimental paper fabrics. Some development [4]. Rather, there is a general focus on various cereals, began to be used Japanese-style paper yarn or washi fashion accessories, paper, since of these fairly recent applications

90 91 [4] Il Tirreno 2 agosto In questo ambito è proprio quella mano morbida ma ruvida che la differienzia dalle altre fibre Tessuto intrecciato a giro inglese con 1999. il 18% di carta dell’azienda Texmoda naturali e quell’aspetto opaco che non la porta a confondersi con le fibre “artificialmente lucide” tessuti, Prato. che ha permesso alla carta di trovare un proprio mercato. Leno woven fabric composed of 18% paper from the textile company Texmoda, Inoltre la facilità a combinarsi (soprattutto con i tessuti naturali) e a modellarsi in forme tridimen- Prato. sionali è superiore rispetto, ad esempio, alla paglia. Nel campo degli accessori moda, la carta – sin dalle origini – è stata lavorata creativamente Tessuto in carta 95% e 5% seta al fine di poter essere rifinita in modi anche molto diversi: dalle superfici lucidissime a quelle del Lanificio Ricceri, Prato. A 95% paper and 5% silk textile completamente opache, fino ad una gamma di colori praticamente infinita. In questo senso i by Lanificio Ricceri, Prato. campionari di alcuni cappellifici sono esemplari, come quello del celeberrimo Grevi, uno dei più conosciuti in Italia e nel mondo. Passare dall’accessorio all’abito vuol dire parlare del prodotto tessuto semilavorato che, secon- do il parere di molti stilisti, rappresenta circa il 70% della qualità dell’intero processo realizzativo del prodotto moda. Dalla fine degli anni Novanta si cominciano ad avere notizie sull’uso di tessuti di carta nell’ab- bigliamento con carattere sperimentale. In alcune di queste prime applicazioni si mettono in evidenza non tanto le caratteristiche estetiche, essenziali nel sistema moda, quanto quelle fun- zionali: antibattericità, isolamento, traspirabilità, leggerezza. È il caso di Allegri che pubblicizza una giacca di carta capace di proteggere dalle temperature esterne meglio degli altri filati gra- zie al fatto che le fibre cartacee sono cave. La giacca può essere riposta in frigorifero per man- tenere una volta indossata la sensazione di freschezza e, in forno per accumulare calore. La mediocre resistenza ai lavaggi è stata, forse, il motivo che non ne ha permesso lo sviluppo [4]. Nel 2009, Romeo Gigli (questa volta la ricerca acquista un carattere decisamente ed essen- zialmente estetico) presenta una collezione di giacche da uomo dai colori decisi e dai materiali sperimentali e innovatovi, tra i quali un tessuto di cotone-carta. Ad un decennio circa di distanza prende corpo il fenomeno Temporary K che realizza giubbotti e piumini dalla consistenza cartacea utilizzandi il , un materiale brevettato dalla DuPont nel 1967. Si tratta di un composto sintetico che vede anche la presenza di fibre di polietilene ad alta densità ma che riproduce molte delle caratteristiche della carta: è traspirante, si taglia con forbici o coltelli, è leggero, non è tossico ed è riciclabile. Più recentemente, e torniamo nell’ambito dell’accessorio, la carta è stata riproposta grazie alle sue caratteristiche di ecosostenibilità.

In 2009, Romeo Gigli, this time recently, and coming back to specifications of the Japanese with a decidedly and essentially accessories, paper has been yarn manufacturer Ojo, their paper aesthetic aspect, presented revived for its eco-sustainability by yarn is produced from a particular a collection of men’s jackets Bottega Veneta, which has turned species of hemp cultivated in in bold colours and innovative its attention to paper to meet the the Philippines, Ecuador and experimental materials, including a needs of customers, by offering Indonesia. Then, regarding care fabric composed of both cotton and different options and not merely just of finishings and maintenance of paper. At about a decade before one alternative to those that are the product washing is indicated at the phenomenon of Temporary K particularly sensitive to the use of temperatures not exceeding 60°. took shape with papery jackets and animal materials such as leather Paper textiles, however, even in the duvets using ‘Tyvek’, a material and furs in particular. Currently, East, have never been considered patented by DuPont in 1967. the use of cellulose paper yarn poor but rather extremely refined This is a synthetic compound also in the production of fabrics has materials often been used with with high density polyethylene a much higher cost compared to fibres of silk, a noble material for fibres, but which reproduces many traditional natural and synthetic both the East and West. of the characteristics of paper; textile fibres, and production is Currently, in the industrial area of it is breathable, can be cut with almost exclusively limited to the Prato there are some companies, scissors or a knife, lightweight, Far East and above all Japan. As though not many, that produce non-toxic and recyclable. More documented in various technical textile fabrics with paper yarn.

92 93 Tessuto 100% carta prodotto da Riccardo Bottega Veneta ha rivolto la propria attenzione alla carta anche per andare incontro alle Bruni Lyria, Prato. 100% paper fabric produced by Riccardo esigenze di clienti particolarmente sensibili all’impiego di materiale animale quali pelle e pel- Bruni Lyria, Prato. liccie in particolare. L’offerta di una diversa possibilità (e non una alternativa) a chi dimostra di avere questo tipo di sensibilità. Un tessuto 56% carta e 44% cotone prodotto da Riccardo Bruni Lyria, Prato. Attualmente i filati di carta (si parla adesso di carta da cellulosa) per la produzione di tessuti A 56% paper and 44% cotton textile hanno un costo molto più alto rispetto alle tradizionali fibre tessili sia naturali che artificiali e produced by Riccardo Bruni Lyria, Prato. vengono prodotti quasi esclusivamente in Estremo Oriente e soprattutto in Giappone. Secondo quanto documentato dalle schede tecniche di un’azienda giapponese, produttrice di filati, la Ojo, il filo di carta viene realizzato partendo da una particolare specie di canapa coltivata nelle Filippine, in Ecuador e in Indonesia. Per quanto riguarda, poi, le prescrizioni alle operazioni di finissaggio e mantenimento del prodotto, sono indicati lavaggi in acqua con temperature non superiori a 60°. La carta tessile, comunque, anche in Oriente non ha mai rappresentato un materiale povero ma estremamente raffinato usato spesso con la seta fibra nobile per eccellenza sia in Oriente che in Occidente. Attualmente, seppure non numerose, nel distretto industriale di Prato esistono alcune azien- de tessili che producono tessuti con filato di carta. Tra queste lanificio Ricceri, Lyria e Texmo- da; aziende molto diverse fra loro nelle quali la carta rappresenta una percentuale minima di fatturato, ma ritenuta elemento qualificante. Proprio Ricceri produce un tessuto composto dal 95% di carta e il 5% di seta. Il tessuto ha tra i suoi maggiori acquirenti un’azienda cinese, pur non essendo stato pensato specifica- tamente per quel mercato. Questa richiesta di mercato può voler dire due cose: l’Oriente è ovviamente più preparato ad apprezzare tessuti che, pur essendo prodotti identificabili come tipicamente italiani, hanno evidenti legami con la tradizione orientale; l’impiego della carta dimostra la circolarità di idee e di saperi tramite i prodotti tessili, caratteristica specifica di questa tecnica favorita in particolare dalla lunghezza della filiera. In conclusione è possibile affermare che seppure i rapporti tra carta e fashion non hanno una notevole importanza dal punto di vista economico sembra che abbiano sviluppato, e si- curamente continueranno a farlo, fertili relazione in grado di favorire processi di innovazione tecnica, culturale e sicuramente estetica.

Among these are Lanificio Luigi shows the circularity of ideas and fiabe [The Complete Tales], Rome, Ricceri, Lyria and Texmoda, very knowledge via textile products as a Newton Compton, 1993, pp. 800. different companies in which these specific feature favoured especially [2] Kate Fletcher and Lynda paper products represent only by the length of the production Grose, Fashion & Sustainability. a minimum percentage of total chain. Design for change, Laurence King turnover, but are still considered In conclusion we can say that Publishing, London, 2011, pp. 192. a qualifying element. Ricceri although the relationship between The quote is on p. 61. produces a textile composed of paper and fashion does not yet [3] Ezio Manzini, “Oggetti senza 95% paper and 5% silk, having have great importance in terms spessore, Il protagonismo delle among its biggest customers a of economics, it seems to have superfici e la ricerca di una nuova Chinese company, despite not developed, and will surely continue profondità” [Objects without being conceived specifically for to do so, as a fertile sector fostering thickness, the protagonist of that market. This market demand processes of technical, cultural and surfaces and the search for new can mean two things: the East evidently aesthetic innovation. depth], p. 27, in Massimo Barberis, is obviously more prepared to Le superfici del design [Design appreciate textiles which, although NOTES surfaces], Milan, Idea Book, 1990, identifiable as typically Italian, [1] Hans Christian Andersen, “Il pp. 144. have clear links with the Eastern lino” [The Flax], p. 297, in Tutte le nd tradition, and the use of paper [4] “Il Tirreno”, 2 August 1999.

94 95 Aeroplano, Giocattoli di cartone Flatout realizzati da “Le civette sul Comò” in Nuova Zelanda a partire da materiali totalmente riciclabili e progettati per ispirare il gioco creativo. Aeroplano, toy designed by “Le civette sul Comò” to inspire creative play and made in New Zealand from flat-packed cardboard and completely recyclable materials. DIRE FARE GIOCARE

Paper design for children Sabrina Lucibello DIRE FARE GIOCARE Paper design for children

La carta è tabula rasa per la creatività. Strumento straordinariamente versatile, quanto ricco di suggestioni per i sensi, questo è il materiale a cui affidiamo i nostri pensieri e le nostre prime idee tanto da adulti quanto da bambini. Potendo manipolarlo dalle due alle tre dimensioni e plasmarlo anche semplicemente mescolandolo con altri materiali, siamo in grado di ottenerne sempre nuova “linfa creativa”. Molte le sperimentazioni progettuali realizzate con questo materiale, soprattutto quelle dedicate ai bimbi, tanto da poter di certo affermare che: siano casette o fumetti, puzzle o origami, questo è ancora uno dei materiali tra i più vitali nelle mani dei giovani creativi.

[1] Ezio Manzini, La Carta e il cartone sono tra i materiali più familiari e versatili al mondo. materia dell’invenzione. Naturale quanto economico, ma anche facilmente reperibile, ri-usabile e ri-ciclabile, questo Materiali e progetto, p. 30, materiale può vivere tante vite e manifestarsi in forme e consistenze sempre nuove, senza Milano, Arcadia, 1986, che ne vengano alterate le peculiarità estetico-percettive. pp. 255. Leggerissimo per antonomasia, forte e resistente non perché pesante, la carta (e il cartone), [2] Pionieri in tale processo Enzo Mari e Bruno Munari, è il materiale ideale per fare più con meno, semplificando e riducendo anche solo massa, fino ad arrivare ai giorni per lavorare di fatto sulla materia con il segno negativo in cui il peso specifico è sostituito dal nostri a Javier Mariscal, peso prestazionale [1]. A4Adesign, Marti Guixè, Leggerezza, riciclabilità, economicità, transitorietà, naturalità, sostenibilità sono però solo solo per citarne alcuni. alcune delle “virtù” più evidenti dei materiali a base cellulosica. Ma c’è di più quando il design [3] Osservando il giocattoli si fa valore aggiunto al più comune dei materiali [2], sperimentandone forme e linguaggi o si può ripercorrerere, come in una microstoria, prefigurandone – mediante la simulazione di modelli anche complessi – nuove gamme cro- l’evoluzione di materiali matiche, forme o utilizzi. e tecnologie; a partire Ma questo materiale vive anche di vita propria, riuscendo ad essere uno dei primi ed essen- dall’Ottocento, infatti, ziali strumenti di lettura delle cose, delle forme e dei colori. Pur lasciando libero spazio alla possono essere fantasia, la carta educa ad esempio al senso delle proporzioni e a quello dell’ordine visivo considerati veri e propri artefatti con cui si può della composizione, istituendo naturali processi ludico-educativi in grado di coniugare il gioco cogliere lo sviluppo della e lo sviluppo cognitivo del bambino. rivoluzione industriale La carta è un materiale perfetto per mille usi, ma soprattutto per quelli che hanno a che fare e tecnologica: le con la creatività e con il gioco. “macchinine” avevano Se infatti con il gioco [3] il bambino ripropone “in piccolo” il mondo degli adulti miniaturizzan- sostituito i “cavalli” e i giocattoli, decisamente done gli oggetti e simulandone le situazioni principali (dai mestieri all’accudire la casa e la innovativi per l’epoca, prole), è vero anche che con il gioco il bambino sperimenta ed impara a manipolare, trasfor- esprimevano il meglio mare, comporre, ma soprattutto prova a “proiettarsi” magicamente dal piano bidimensionale della ricerca nel campo dei materiali. Accanto ai materiali più utilizzati da sempre come la porcellana, il gesso e il piombo, il legno era all’epoca ancora il SAY DO PLAY one of the most vital materials in working to reduce matter by turning materiale per eccellenza Paper design for children the hands of young creative souls. specific weight into performance in cui venivano realizzati weight [1]. i giocattoli. Al legno però Paper is carte blanche for creativity. Paper, as well as cardboard, is Lightness, recyclability, in questi anni, visto anche The most extraordinarily versatile of among the most familiar and inexpensiveness, transience, il nascere dell’industria media, it is full of suggestion for the versatile of materials in the world. naturalness and sustainability, pesante, si iniziano ad senses, material to which we entrust As natural as it is inexpensive, it however, are just some of the more affiancare materiali quali la our first thoughts and ideas, adults is also easily available, re-usable obvious virtues of cellulose-based latta e lo stagno (Sabrina as often as children. Being able and recyclable. The material can materials. There is even more on Lucibello, “Oltre il meno”, to manipulate it from two to three live many lives and manifest itself offer when design adds value to pp. 46-53, in diid_Disegno dimensions and transform it simply in ever new forms and textures, this most common of materials [2], Industriale Industrial by mixing it with other materials, without limiting its aesthetic and experimenting with forms and Design, Less is More we can find forever new a creative perceptual characteristics. languages or suggesting, through n. 02, 2002). essence. So many experiments in Lightweight par excellence, strong the simulation of even complex design are realised with this material, and durable not because of its models, new ranges of colours, especially when dedicated to weight, paper, as well as cardboard, shapes or uses. children, that it can certainly be said is the ideal material for making On the other hand, this material that, whether used for model houses, more with less, for simplifying and also lives its own life, able to comics, puzzles or origami, this is still reducing, even weight itself, for assume the role of one of the first

98 99 Javier Mariscal, Villa Julia, Me Too Collection, Magis 2009. Javier Mariscal, Villa Julia, Me Too Collection, Magis 2009.

Marti Guixé, Me Too Collection, figure di animali in cartone, Magis 2012. Marti Guixé, Me Too Collection, animal figures in cardboard, Magis 2012.

[4] Sandra Di Giacinto alla terza dimensione, sviluppando geometrie primarie o forme complesse attraverso sempli- realizza bijoux con ci gesti come tagliare, piegare e incollare. forti rimandi all’arte, al dadaismo, all’architettura. Basti pensare agli origami giapponesi a cui si ispirano da sempre architetti, designer ed ar- www.sandradigiacinto.it tisti come Bruno Munari, per realizzare sculture da viaggio in cartoncino da portare sempre [5] Elena Salmistraro con sé, rivisitando questa antica tecnica con la variante del taglio; o più recentemente Marti utilizza materiali poveri, Guixé che realizza figure di animali in cartone per laMe Too Collection della Magis (2012); ed ecologici o naturali quali: ancora sempre agli origami sono dedicate le preziose realizzazioni di Sandra Di Giacinto [4] o carta, cartone, legno, quelle della giovane designer Elena Salmistraro [5] in cui è evidente che con questa tecnica si Jacroki, ceramica, scarti in feltro e di vario genere. aspiri a dar vita ad un linguaggio in grado di coniugare le regole geometriche con l’organicità www.elenasalmistraro.com del mondo naturale, fluido e sinuoso. [6] Pensati da Bruno Allo stesso modo tutta quella famiglia di prodotti che dal cartone fanno derivare macchinine, Philippe Nigro, Collezione Build-up: mobili per bambini in cartone, Munari ed editi per la aeroplanini e artefatti che hanno una forte relazione con il corpo e la fisicità del bambino e da montare fai-da-te. prima volta nel 1980, che lo invitano ad indossare-cavalcare-guidare-usare l’oggetto, come quelli realizzati da “Le Philippe Nigro, Build-up Collection: i Prelibri sono realizzati cardboard furniture for children, to interamente a mano civette sul comò”. assemble. e perciò unici pur nella Stimolo per la curiosità e la manualità del bambino sono i pop up, le carte da gioco o i puzzle, loro serialità. Alcuni ma anche e soprattutto i libri in cui la carta diviene medium del messaggio, potendolo veico- presentano fustelle, altri lare attraverso immagini, segni e colori. Marie Compagnon, Habitadule, 2010. applicazioni di elementi Nel libro, infatti, la carta è tramite sensibile tra noi e l’artefatto: a grana fine o spessa, textu- Pannelli in cartone con connettori utili curiosi, altri ancora sono a creare diversi artefatti: dalle case ai solo forme e colori. Ogni rizzata o colorata, bianca o scritta o ancora disegnata, la carta è il libro. castelli, da un tunnel a una libreria, ecc. libro è double-face, ed Così, ad esempio, i Prelibri [6] di Munari: dodici piccoli libri – di carta, di cartoncino, di cartone, Marie Compagnon, Habitadule, 2010. estraendolo dalla sua di legno, di panno, di panno spugna, di friselina, di plastica trasparente – ognuno rilegato in Cardboard panels with connectors for creating objects and settings taschina nello scrigno non maniera diversa, ognuno una sorpresa, un colore, una forma, un materiale, ma soprattutto, such as houses, castles, tunnels si sa mai cosa ci si possa neanche una parola. and bookshelves. trovare dentro. Quando poi il libro è un libro animato, ovvero un pop up, è la magia e lo stupore a regalarci [7] Davide Turrini, “Design piccole ambientazioni, storie, favole, ecc, come ad esempio nei libri realizzati da Matthew in carta e cartone per l’infanzia: progetto ludico Reinhart e da Robert Sabuda, veri e propri guru dell’arte del pop up. e consapevolezza civica Carta e cartone sono inoltre “veicol(o) e support(o) per ‘metodi’ di apprendimento” [7], es- e ambientale”, pp. 18-27 sendo al tempo stesso veicolo e supporto dei processi progettuali che, a partire dal disegno, in Alfonso Acocella si sviluppano in composizione di narrazioni figurate, in collage, in realizzazione di mappe, (a cura di), Comunicare carta-modelli o piccoli ricoveri. idee con carta e cartone, Lulu, 2012, pp. 88.

Bruno Munari, Libri Illeggibili, 1949. and essential reading tools of and learns to manipulate, the wonderful origami dedicated Settima edizione: Edizioni Corraini, things, shapes and colours. While transform and compose, but most realizations of Sandra Di Giacinto [4] 2009. giving free rein to the imagination, of all attempts to “project himself” or those of the young designer Elena Bruno Munari, Libri Illeggibili, 1949. paper teaches a sense of proportion magically from the two-dimensional Salmistraro [5], who clearly aspires, 7th edition: Edizioni Corraini, 2009. and the visual order of composition, plane to three dimensions, by with this technique, to create a establishing natural recreational- developing primary geometries language that combines geometric educational processes able to or complex forms through simple rules with the organic characteristics combine play and the cognitive gestures such as cutting, folding of the fluid and sinuous natural world. Nicola Staubli, Foldschool, 2007. development of a child. and gluing. Along similar lines are that whole Una collezione di mobili in cartone Just think of the Japanese family of products in cardboard that gratuito fatti a mano per bambini. Paper is an ideal material for many I modelli sono scaricabili dal sito uses, but especially for those origami which has always inspired take the form of little cars, airplanes e possono essere stampati con involving creativity and play. architects, designers and artists and other objects that have a strong qualsiasi stampante. If, indeed, a child recreates in play such as Bruno Munari to make relationship with the body and the Nicola Staubli, Foldschool, 2007. A [3] a small version of the world of portable sculptures from cardboard physicality of children and which collection of open source cardboard adults, miniaturizing objects and and revisit this venerable technique invite children to use, wear, ride or furniture, handmade for children. simulating common situations, from with the variation of cuts. Consider, steer them, such as those made by Models can be downloaded from the website and can be printed on various professions to looking after more recently, Marti Guixé’s animal “Le Civette sul Comò”. any printer. home and offspring, it is also true figures in cardboard for the Me Too Stimuli for the curiosity and dexterity pagina precedente | previous page that with play the child experiments Collection of Magis (2012), and of children are pop-ups, playing

100 101 Liya Mairson, My Space. Gli sfondi, da scegliere tra una serie di scenografie possibili (la cucina, lo studio, etc.) si montano a piacere e permettono l’integrazione con gli altri oggetti e giocattoli del bambino. Liya Mairson, My Space. A number of possible backgrounds to choose from (e.g. kitchen, study) can be assembled at will and allow integration with the other items and toys.

Yoxo, kit di puzzle 3D realizzati in tubi di cartone riciclato con cui il bambino è invitato a costruire i propri giocattoli, usando delle cerniere a forma di Y, O e X. Yoxo, 3D puzzle kit made of recycled cardboard tubes with which the child is encouraged to build their own toys, using Y, O and X-shaped hinges.

[8] Dalla tesi di laurea Così ad esempio la divertente Villa Julia della Me Too Collection Magis, realizzata da Javier della giovane designer Mariscal nel 2009 o Casa Cabana di Kidsonroof nella straordinaria versione di una casetta Liya Mairson discussa allo Shenkar Institute for in un bosco incantato uscito fuori da qualche dipinto naif, realizzata dall’artista e illustratrice Engineering and Design. Agathe Singer. O anche i giochi-arredo pensati per bambini in età prescolare da Liya Mai- http://liyamairson. rson, che sognava universi effimeri assecondandone i meccanismi, per altro solo accennati e daportfolio.com mai tracciati fino in fondo e per questo pienamente dentro le regole del gioco. My Space [8] si compone di una serie di mini-scenografie pop up che, come uno sfondo, definiscono dei veri e propri spazi (la cucina, lo studio, ecc.) permettendo l’integrazione con gli altri oggetti e giocattoli del bambino mentre Habitadule – sedici grandi pannelli quadrati di cartone e sessantaquattro semidischi con tagli che convergono verso il centro – ci invita a realizzare grandi strutture tridimensionali sempre diverse, semplicemente intersecando i piani e consentendo alla geometria quasi di abdicare al proprio rigore, tanto l’esito è sorpren- dente: architetture snodate, un rifugio, un paravento, un teatrino, una capanna, un trenino che, come per magia sembrano rispondere ai dettami di un sapere segreto. Interessante per la varierà di forme che ne possono scaturire è Totem Creatures, giocattolo in cartone riciclato nato da un’idea di Luca Boscardin: una collezione di quattro creature da costruire assemblando i pezzi senza alcuna regola a partire da un modulo comune e da quattro temi diversi: l’uomo meccanico, l’insetto, la roccia e l’essere umano, o anche la serie

Robert Sabuda, pop up artist. Robert Sabuda, pop-up artist.

Luca Boscardin, Totem Creatures, cards or puzzles, but also and an animated book, or a pop-up, house in an enchanted forest out discs with convergent cuts for i Kidsonroof: 49 pezzi per realizzare above all, books, in which paper magic and wonder bring us small of some naïve painting, created connecting them and invites us fantastiche creature in cartone riciclato biodegradabile stampato. becomes a medium for a message settings, stories, fairy tales, etc., by the artist and illustrator Agathe to build a great variety of large conveyed through images, symbols such as in the books of Matthew Singer. Or there is the play-furniture three-dimensional structures simply Luca Boscardin, Totem Creatures, Kidsonroof: 49 pieces of biodegradable and colours. In books, paper is Reinhart and Robert Sabuda, real designed for preschoolers by Liya by intersecting the planes and printed recycled card that can be used a sensitive connection between gurus of art of pop-up. Mairson, who has dreamed up allowing geometry to take over from to create imaginative creatures. us and the artefact. Whether fine or Paper and cardboard are also ephemeral universes, indulged in rigidity to produce truly surprising thick-grained, textured or coloured, “vehicles and supports for ‘methods’ mechanisms, that are only ever outcomes of jointed architectures, white, written on or drawn over, of learning” [7], being at the same hinted at and never fully traced out, such as a shelter, dressing screen, paper is the book. Take for example time vehicle and support of design thus wholeheartedly embracing the theatre, hut or little train, that all Munari’s Prelibri [6], or ‘Prebooks’, processes that develop into the spirit of play. magically seem to meet the dictates twelve small books in paper, composition of figurative narratives, My Space [8] consists of a series of some secret know-how. cardboard, , wood, such as in collages, map-making, of pop-up mini-settings that, as Interesting for its variety of forms cloth, sponge cloth, interfacing paper-models or small shelters. background, define real spaces is the recycled cardboard toy Totem fabric and transparent plastic, An example is the fun Villa Julia such as a kitchen or office, allowing Creatures, the brainchild of Luca each bound in a different way, each of the Me Too Collection of Magis, for integration with other objects Boscardin. This is a collection a different surprise, colour, shape, realized by Javier Mariscal in 2009, and toys. Habitadule is articulated of four creatures to be built by material, but none with a single or Kidsonroof’s Casa Cabana, an via sixteen large square panels of assembling pieces, without rules, word. Then, when the book is extraordinary version of a small cardboard and sixty-four cropped from a common module and four

102 103 Makedo è un sistema di connettori riutilizzabili infinite volte che permette di creare giocattoli, costumi, mobili, decorazioni utilizzando materiali di recupero. Makedo is a connector system reusable many times that allows you to create toys, costumes, furniture, decorations using recycled materials.

Koontz toys, giochi in cartone riciclato che permettono di costruire un pendolo, un caleidoscopio, un orologio, un lucchetto, per imparare giocando. Koontz toys, educational toys in recycled cardboard that allow the creation of a pendulum, a kaleidoscope, a clock and a padlock.

di illustrazioni “tridimensionali” di Kelli Andersen con Tinybop, ideate per far scoprire e com- prendere il corpo umano ai bambini. Largamente esplorato anche il settore del gioco-arredo in carta e cartone: dai mobili in car- tone di Philippe Nigro per Skitsch, che ha ideato la collezione Build-up; a quelli di Trimstudio come Trimy (2012), in cartone non trattato da colorare e personalizzare a piacere; a quelli open source di Nicola Enrico Stäubli come Foldschool (2007) a quelli “stile meccano” del giapponese Masahiro Minami. La carta è inoltre utile strumento per trasferire al bambino tutta una serie di messaggi positivi come ad esempio l’eco-educazione, ovvero l’essere rispettosi dell’ambiente, ponendo sem- pre più l’accento ad esempio sulla consapevolezza della materia cartacea come una risorsa che si può riutilizzare, ma che, se abbandonata, è “inquinante” per il decoro urbano e per l’ambiente in genere. Puntando proprio sulla natura eco-sostenibile dei materiali cellulosici, si possono innesca- re una serie di comportamenti di approccio partecipativo (Hart, 1997) e di consapevolezza sociale, civica e ambientale nei bambini. Così ad esempio alcuni giochi come quelli ideati da Lili Larratea per Rethink Games, ma anche i puzzle 3D YOXO (yock-so) di Scratch: kit di costruzioni in tubi di cartone riciclato con cui il bambino è invitato a costruire i propri giocattoli, usando delle cerniere a forma di Y, O e X. Interessanti anche i Koontz Toys, ovvero una serie di giochi in cartone riciclato che permettono di realizzare un pendolo, un caleidoscopio, un orologio, un lucchetto, per imparare giocando.

Trimstudio, Trimy, 2012. Il cartone non trattato different themes representing Paper is also useful for transmitting so”) puzzles, construction kits of permette di essere colorato facilmente con a robot, an insect, a rock and a whole series of positive messages recycled cardboard tubes with qualsiasi tecnica come pennarelli, matite colorate, acrilici o altro, trasformando a human. to children concerning eco- which children are encouraged to magicamente la sedia da gioco in un oggetto Also compelling are Kelli education by putting more and build their own toys, using Y, O and artistico unico. Andersen’s series of 3D Tinybop more emphasis on the awareness X-shaped hinges. Trimstudio, Trimy, 2012. This play chair can illustrations designed to help that paper is a resource that can Another interesting example is in be magically transformed into a unique artistic children discover and understand be reused, but, if abandoned, can Koontz Toys, a series of educational object by colouring its untreated cardboard with the human body. pollute and degrade both the urban toys in recycled cardboard that markers, coloured pencils, acrylic paints, etc. Widely explored is also the field of and general environment. allow the creation of a pendulum, paper and cardboard play-furniture Focusing precisely on the eco- a kaleidoscope, a clock and from the Philippe Nigro’s Build-up sustainable nature of cellulose a padlock. collection for Skitsch to Trimstudio’s materials, a series of participatory Therefore, the material, which untreated cardboard Trimy (2012) behaviours (Hart, 1997) and social, is well suited by its nature to to be coloured and customized at civic and environmental awareness explaining and emphasizing the will. Then there is the ‘open source’ can be triggered in children. potential of recycling and the Casa Cabana di Kidsonroof straordinaria nella versione di una casetta nel bosco incantato, furniture of Nicola Enrico Stäubli’s Examples are games such as importance of resources and their realizzata dall’artista e illustratrice Agathe Singer. Foldschool (2007) and ‘Meccano- those created by Lili Larratea for sustainable use, communicates an Casa Cabana by Kidsonroof is an extraordinary style’ toy furniture of Japanese Rethink Games, but also Scratch’s eco-message ever more important version of a little house of an enchanted forest, Masahiro Minami. 3D YOXO (pronounced “yock- even in the world of the play. created by the artist and illustrator Agathe Singer.

104 105 Spider. Giocattoli di cartone Flatout realizzati da “Le civette sul Comò” in Nuova Zelanda a partire da materiali totalmente riciclabili e progettati per ispirare il gioco creativo. Spider. Toy designed by “Le civette sul Comò” to inspire creative play and made in New Zealand from flat-packed cardboard and completely recyclable materials.

Aeroplano, Auto, Stufa. Giocattoli di cartone Flatout realizzati da “Le civette sul Comò” in Nuova Zelanda a partire da materiali totalmente riciclabili e progettati per ispirare il gioco creativo. Aeroplano, Auto, Stufa. Toys designed by “Le civette sul Comò” to inspire creative play and made in New Zealand from flat-packed cardboard and completely recyclable materials.

Da un lato dunque il materiale, che ben si presta per sua natura a spiegare e sottolineare le potenzialità del riciclo, dell’importanza delle risorse e del loro uso sostenibile, dall’altro l’eco-messaggio quanto mai presente anche nel mondo del gioco. Dall’altra le iniziative par- tecipative che puntano sull’ampliamento della consapevolezza del riciclo, fanno percepire come questo ambito sia destinato ad ulteriori sviluppi, sottolineando ancora una volta le po- tenzialità di questo straordinario materiale, vero e proprio strumento “interattivo” nelle mani

dei bambini… e dei designer. Giocattoli, librerie e scaffali, tavoli e sgabelli, appendiabiti realizzati dal designer giapponese Masahiro Minami in cartone ondulato compresso. Toys, bookcases, shelves, tables, stools and coat racks made by Japanese designer Masahiro Minami in corrugated and compressed card.

Furthermore, participatory Javier Mariscal, A4Adesign and choice in which toys were made. Jacroki, pottery, scraps of felt and e ambientale”, pp. 18-27 in Alfonso initiatives focused on the increasing Marti Guixè. Timber, however, with the birth materials of various kinds. Acocella (a cura di), Comunicare awareness of recycling transmit [3] By studying the micro-history of of heavy industry over the years [6] Designed by Bruno Munari idee con carta e cartone, Lulu, that this is an area open to further toys you can retrace the evolution began to give way to materials and published for the first time in 2012, pp. 88. developments, emphasizing of materials and technologies. Toys such as tin and other sheet 1980, the ‘Prelibri’, or ‘Prebooks’ [8] From the thesis of the young once again the potential of this can be considered real artifacts metals (Sabrina Lucibello, “Oltre il are entirely handmade and designer Liya Mairson (http:// extraordinary material, a truly with which you can discern the meno”, pp. 46-53, in diid_Disegno therefore unique even though liyamairson.daportfolio.com), ‘interactive’ tool in the hands of development of the industrial and Industriale Industrial Design, Less mass produced. Some have cut- graduate of the Shenkar Institute children and designers. technological revolution, from is More n. 02, 2002). outs, some have applications of for Engineering and Design. the nineteenth century onwards. [4] Sandra Di Giacinto (www. curious elements and others are NOTES With toy cars quickly replacing sandradigiacinto.it) creates collections of shapes and colours. [1] Ezio Manzini, La materia toy horses, toys in general jewellery with clear references Each book is double-faced and dell’invenzione. Materiali were very innovative for the to the art world, in particular to every time you pick one up you e progetto, p. 30, Milan, Arcadia, time and expressed the best of Dadaism and architecture. never know quite what to expect to 1986, pp. 255. research in the field of materials. [5] Elena Salmistraro (www. find inside. Alongside traditional materials [2] Pioneers in this process, to elenasalmistraro.com) uses simple, [7] Davide Turrini, “Design in carta like porcelain, plaster and lead, name a few, have been Enzo Mari ecological and natural materials e cartone per l’infanzia: progetto wood was still then the material of and Bruno Munari and todays’s such as paper, cardboard, wood, ludico e consapevolezza civica

106 107 CO-

Philippe Nigro, schizzi per sedie STRUIRE in cartone, 2009. Philippe Nigro, sketches for cardboard chairs, 2009. ARREDI IN CAR- TONE

Ecologie del valore e strumenti per la consapevolezza ambientale Davide Turrini COSTRUIRE ARREDI IN CARTONE Ecologie del valore e strumenti per la consapevolezza ambientale

Con crescente frequenza e pregnanza, il design dell’arredamento in cartone è portatore di importanti significati connessi alla sostenibilità dei processi produttivi: disegnare e costruire mobili o oggetti con i materiali a base di cellulosa significa attivare filiere brevi e circolari, a basso impatto e a costi competitivi, finalizzate all’uso consapevole e al riciclo, dove il valore dell’autorialità del progetto non soverchia la valenza funzionale e partecipativa del programma.

[1] Olivier Leblois, L’utilizzo del cartone per realizzare elementi di arredo risale agli anni Sessanta del secolo Carton. Mobilier, eco- scorso e si sviluppa come espressione di una critica al modello capitalistico e al sistema design, architecture, produttivo industriale; in tale contesto la sedia Spotty di Peter Murdoch (1963), la poltrona Marsiglia, Parentheses, Papp di Peter Raacke (1966), e i mobili da pranzo Tomotom di Bernard Holdaway (1966), 2008, pp. 58-77. rappresentano le frugali icone di un design Pop, che impiegando forme elementari ed ami- chevoli, completamente realizzate con economici prodotti a base di cellulosa, propongono un’alternativa alle estetiche e ai materiali dell’arredamento moderno. Tra provocazione gio- cosa, contestazione radicale e prime istanze ecologiste, il tema dell’arredo in cartone viene sviluppato fino agli anni Settanta con le realizzazioni di Riki Watanabe, Jean-Louis Avril, Vincent Geoffroy-Dechaume e Peter Stange [1]. Successivamente, con un decisivo incremento tra la metà dei Novanta e i primi anni Due- mila, si assiste ad una proliferazione di progetti finalizzati ad introdurre il materiale nell’arre- damento contemporaneo, attraverso le due principali tecniche costruttive della piegatura o della stratificazione dei fogli. Così, in apertura del nuovo millennio, molti designer includono il cartone tra le essenze materiche principali della loro attività, alimentando un ricco universo configurativo, rispecchiato nelle collezioni di mobili e complementi firmati tra gli altri da Ge- neroso Parmegiani, Marco Giunta, David Graas, Kubedesign, Janos Terbe e Arianna Subri. Gli artefatti così realizzati, spesso pieghevoli per ottimizzarne l’ingombro in fase di trasporto e stoccaggio, per adattarsi all’uso o per esprimere più funzioni, sono ideali per comporre habitat personalizzati in cui svolgere attività temporanee o caratterizzate da gradi diversi di stanzialità. Accanto agli usuali piani d’appoggio e alle sedute, il cartone può essere mate- ria d’elezione per attrezzature da lavoro o equipaggiamenti per il commercio ed il viaggio, in contesti come laboratori e workshop, fiere e mercati, meeting, eventi culturali e sportivi, strutture ricettive o di transito.

BUILDING FURNITURE The use of cardboard to make Among playful provocation, IN CARDBOARD items of furniture dates back to radical contestation and the first Value ecologies and means the sixties of the last century and instances of environmentalism, for environmental awareness developed as an expression of the theme of cardboard furniture a critique of the capitalist model developed until the seventies With increasing frequency and and the industrial production with the accomplishments of significance, cardboard furniture system. In this context appeared Riki Watanabe, Jean-Louis Avril, design brings important implications Peter Murdoch’s chair ‘Spotty’ Vincent Geoffroy-Dechaume and for the sustainability of production (1963), Peter Raacke’s armchair Peter Stange [1]. processes: designing and building ‘Papp’ (1966) and Bernard Subsequently, with a decisive furniture or objects with cellulose Holdaway’s dining furniture impulse between the middle of based materials means activating ‘Tomotom’ (1966). These are the nineties and first years of the short and circular production the frugal icons of Pop design twenty-first century, there was chains which are low-impact, cost- which by using elementary a proliferation of projects aimed competitive and aimed at responsible and friendly forms, completely at introducing the material into consumption and recycling, where the realized with cheap cellulose contemporary modern furniture, Kubedesign, tavolo estensibile Pop Up Superlungo, 2013. value of authorship of the project does based products, propose an through the two main construction Kubedesign, Pop Up Superlungo not overpower the functional and alternative to the aesthetics and techniques of bending and layering extendable table, 2013. participatory value of the program. materials of modern furniture. sheets. Thus, at the beginning

110 111 Oggi, con crescente frequenza e pregnanza, il design dell’arredamento in cartone è por- [2] Si rimanda in [5] Arianna Dagnino, ludico e slegata dal plusvalore economico, un modello sostitutivo rispetto a quello capitali- tatore di importanti significati connessi alla sostenibilità ambientale e sociale dei processi proposito a Davide I nuovi nomadi. Pionieri stico, alienante ed oppressivo. Le elaborazioni concettuali di Debord sono seguite da quelle della mutazione, produttivi: disegnare e costruire mobili o oggetti con i materiali a base di cellulosa signifi- Turrini, “Paper design. di Deleuze e Guattari, di Zygmunt Bauman e di Pierre Lévy, nella progressiva costruzione Progetti e prodotti culture evolutive, nuove ca attivare filiere brevi e circolari, a basso impatto e a costi competitivi, finalizzate all’uso per l’innovazione e la professioni, Roma, di una critica sistematica al consumo inconsapevole, arricchita da un esame circostanziato consapevole e al riciclo, dove il valore dell’autorialità del progetto non soverchia la valenza sostenibilità ambientale”, Castelvecchi, 1996, delle mutazioni indotte sulla società dalla rivoluzione mass-mediologica e informatica. Da un funzionale e partecipativa del programma [2]. Si tratta di una pratica minimale e responsa- pp. 18-27, in Alfonso pp. 82-83. simile sostrato ideologico emergono visioni alternative che, con l’avvento del terzo millen- bile, rivolta a soddisfare le più autentiche esigenze dell’uomo, che tuttavia può non essere Acocella (a cura di), [6] Dagnino, op. cit., nio, si concretizzano di fatto in stili di vita orientati alla mobilità e alla creatività indipendente, completamente immune dai “miti” creati dalla moda e dal mercato. Il caso della collezione Comunicare idee con pp. 67-69. nonché basati sul presupposto di una ritrovata consapevolezza dei processi culturali, politici carta e cartone. Tra di arredi in cartone riciclato ideata da Frank O. Gehry è emblematico in proposito, e deve [7] Sulla relazione ricerca e didattica, ed economici. Il fenomeno dei cosiddetti nuovi nomadi è il più eclatante in tal senso e identi- tra nomade-artefice costituire un monito duraturo per le operazioni sviluppate in questo contesto. Tra il 1969 e il Ferrara, Media MD, fica un numero crescente di persone che vivono una condizione di erranza, reale o virtuale, contemporaneo 1973, in qualità di assoluto precorritore nella sistematizzazione del tema progettuale, l’archi- 2012, pp. 87. e ambiente si veda nei “territori” sconfinati della globalità. tetto americano realizza la serie di sedute e tavolini denominata Easy Edges; descrivendola [3] Frank O. Gehry cit. in Gianni Pettena Pur caratterizzate da molteplici declinazioni soggettive, queste esistenze ad alta mobilità egli afferma: «un giorno trovai fuori dalla porta del mio studio un pila di cartone ondulato, il Cristina Morozzi, Oggetti (a cura di), Radicals. sono accomunate da una costante disposizione al cambiamento, dall’adesione a pratiche di mio materiale preferito per costruire i modellini di architettura. Ho cominciato a giocarvi ta- risorti. Quando i rifiuti Architettura e design cooperazione e apprendimento permanente, da un impiego strumentale e consapevole del- prendono forma, Milano, 1960/75, catalogo gliuzzandolo con un temperino che avevo in tasca e mi sono reso conto che era molto facile le tecnologie progettuali e dei canali comunicativi più aggiornati [5]. I nomadi contemporanei Costa & Nolan, 1998, della mostra (Venezia, trasformare i blocchi di cartone in sculture» [3]. p. 75. settembre-novembre accedono al sapere in forma agerarchica ed esprimono un’elevata capacità creativa, libera Nella sintetica dichiarazione vengono precocemente sottolineati alcuni aspetti chiave del [4] Guy-Ernest Debord, 1996), Firenze, da schemi e modelli sovrimposti; in tale ambito, più che mai fluido e dinamico, si generano e design in cartone, come la giocosità e l’immediatezza di intervento con utensili comuni, o la 1960, cit. in Pasquale Il Ventilabro, 1996, rigenerano continuamente nuovi modelli comportamentali e professionali, propri di identità facile trasformabilità del materiale in configurazioni significative. Il successo della serie Easy Stanziale (a cura di), pp. 13-21. aperte e multiformi, accomunate in ogni caso dal bisogno di restituire valore ai gesti quoti- Edges è enorme e, data la notorietà dell’autore, il sistema commerciale impone una rapida Situazionismo. Materiali diani, partecipando emotivamente ad attività intellettuali e manuali svolte in maniera diretta, per un’economia politica lievitazione dei prezzi. Gehry, ribadendo la motivazione di un processo nato per essere ac- alla ricerca di forme espressive sintetiche ed iconiche [6]. Se il nomadismo di oggi sviluppa dell’immaginario, cessibile a tutti, dichiara di sentirsi tradito e l’esperienza contribuisce ad ipotecare in senso Bolsena, Massari, 1998, modelli di interazione sociale che prescindono in larga parte dall’identità dei luoghi e dal- negativo il pieno e completo sviluppo di una sua carriera da designer. p. 215. la materialità dei supporti, esso ripropone al contempo l’approccio equilibrato e rispettoso praticato dai nomadi antichi nei confronti delle risorse ambientali e delle culture materiali Attrezzature per nuovi nomadi trovate di volta in volta durante il cammino. Così il nuovo nomade innesca dinamiche di «Liberato da tutti i suoi debiti e le sue colpe verso il passato e gli altri, l’uomo avrà a di- relazioni virtuose con i contesti locali in cui opera temporaneamente e, progettando sistemi sposizione un nuovo plusvalore, incalcolabile in denaro […], il valore del gioco e della vita di processi e prodotti il più possibile autopoietici, diventa protagonista attivo di un rapporto liberamente costruita. L’esercizio di questa creazione ludica è la garanzia della libertà di armonico con la natura e con la società nella sua interezza [7]. ognuno e di tutti» [4]. Alla luce dell’analisi condotta è facile comprendere che il fenomeno nomadico contempora- Con queste parole, scritte nel 1960 nel manifesto del movimento Situazionista, Guy-Ernest neo costituisce un riferimento, o per meglio dire un fertile scenario di sviluppo, per un design Debord indica nella produzione libera e partecipata dei beni, assimilata ad un momento specifico, contrassegnato da una spiccata attitudine alla sperimentazione, da una decisa

of the new millennium, many and seating, cardboard may be and recycling, where the value systematization of the design into meaningful configurations. money [...], the value of play and designers included cardboard a material of choice for equipment of authorship of the project does theme, this American architect The success of the Easy Edges of life freely constructed. The among the material essences of for work, trade and travel, in not overpower the functional and realized a series of chairs and series was huge and, given the exercise of this playful creation their main activities, fuelling a rich contexts such as laboratories and participatory value of the program [2]. tables called Easy Edges. reputation of the author, the is the guarantee of freedom of configurative universe articulated workshops, fairs and markets, This means a minimal and Describing the series, he stated commercial system imposed each and all” [4]. across the collections of furniture meetings, cultural and sporting responsible practice, aimed at that “One day I saw a pile of a rapid rise in prices. Gehry, With these words, written in and furnishings of, among others, events, accommodation and meeting the most authentic of corrugated cardboard outside reaffirming the motivation of a 1960 in the manifesto of the Generoso Parmegiani, Marco transit.Today, with increasing human needs, that still cannot of my office – the material which process created to be accessible Situationist movement, Guy-Ernest Giunta, David Graas, Kubedesign, frequency and significance, be completely immune from the I prefer for building architecture to all, said to feel betrayed and the Debord indicated in the free and Janos Terbe and Arianna Subri. cardboard furniture design ‘myths’ created by fashion and the models – and I began to play with experience contributed to putting at participated production of goods, Such artefacts, often foldable to brings important implications for market. it, to glue it together and to cut stake, in a negative sense, the full treated as a playful moment and optimize space during transport the sustainability of production The case of the collection of it into shapes with a hand saw and complete development of his disconnected from economic value, and storage, to adapt to use or to processes: designing and building furniture from recycled cardboard and a pocket knife” [3]. In his career as a designer. a replacement for the alienating express diverse functions, are ideal furniture or objects with cellulose designed by Frank O. Gehry is summary declaration some key and oppressive capitalist model. for composing custom habitats based materials means activating emblematic in this respect, and Immagine pubblicitaria della sedia Spotty Riki Watanabe, Riki Stool, sgabelli in cartone aspects of cardboard design were Apparatus for new nomads The conceptual elaborations in which to conduct temporary short and circular production must be a lasting reminder to the di Peter Murdoch, 1963. forniti in kit da montare senza l’utilizzo di precociously highlighted such as “Freed from all his debts and of Debord were followed by those colla, 1966. activities or characterized by and supply chains which are developments in this context. Advertising image of Peter Murdoch’s Spotty the playfulness and immediacy of his sins with regard to the past of Deleuze and Guattari, Zygmunt varying degrees of permanence. low-impact, cost-competitive and Between 1969 and 1973, as chair, 1963. Riki Watanabe, Riki Stool, kit stools in action with common tools, or the and others, man will have a new Bauman and Pierre Lévy in the cardboard to be assembled without the use Alongside usual storage surfaces aimed at responsible consumption an absolute forerunner in the of glue, 1966. easy convertibility of the material surplus value, incalculable in progressive construction of a

112 113 Arianna Subri, Bye Bye Shangai, lampada a configurazione variabile per Corvasce, 2010. Arianna Subri, Bye Bye Shangai, lamp with variable configuration for Corvasce, 2010.

[8] Si rimanda in proposito indipendenza rispetto ai vincoli della produzione di grande scala e da una stretta aderenza alle considerazioni ai bisogni e alle aspettative dell’utente. Si tratta di un progetto che cerca di soddisfare nuovi generali espresse in modelli antropologici ancor prima che economici, affrontando contestualmente i problemi Anna Cottone, Marilena Polizzi, Manuale del del comfort del singolo e della sostenibilità ambientale e sociale delle comunità, attraverso design nomade. Istruzioni una pratica consapevole, partecipativa e diffusa [8]. per la costruzione di Il design nomade, che desta il nostro interesse e che si intende valorizzare in questa sede, è arredi in cartone, Palermo, insomma ad un tempo pratico e visionario, locale e globale, essenziale nella configurazione Grafill, 2004, pp. 159. ma ricco e complesso nel significato, in una serie di stimolanti contrasti che Victor Papanek ogni arredo sono indicate le coordinate commerciali (produttore, rete di vendita, prezzo), ma [11] Si veda Victor Per un inquadramento ha prefigurato nel 1973 nel suo volume Nomadic Furniture, pubblicato dapprima negli Stati soprattutto sono esplicitate le procedure grazie alle quali il lettore può riprodurre l’elemento Papanek, Design for sulle pratiche del design the real world. Human Uniti e tradotto negli anni successivi in tutto il mondo. L’opera, scritta dal designer america- sostenibile partecipato in totale autonomia. ecology and social e diffuso, sul soggetto- no in collaborazione con James Hennessey, si presenta come un vero e proprio manuale Accanto ai pezzi di altri designer ritenuti pertinenti rispetto al concetto di design nomadico, change, Londra, autore e sulla co- per l’autoproduzione, di mobili e oggetti trasportabili, trasformabili, riciclati e riciclabili. Sono Papanek ed Hennessey presentano poi i progetti da loro ideati: in questi ultimi il cartone è Thames & Hudson, produzione del valore presenti tavoli, sedute, armadi, cassettiere, lampade e molte altre attrezzature realizzabili in ancora una volta protagonista per la realizzazione di arredi, complementi o altri accessori 1985, (I ed. 1971), con si veda Ezio Manzini, carta, cartone, legno, plastica o tessuti; riutilizzando imballaggi, contenitori di varia natura e per la vita quotidiana tra i quali spicca un prototipo di seggiolino per trasportare i bambini particolare riferimento François Jégou, ai paragrafi 7, 9, 10. Quotidiano sostenibile. ulteriori oggetti della vita quotidiana. L’autore incentiva pratiche di «coscienza ecologica», in automobile. Per ogni artefatto i designer indicano i costi, le misure, le pieghe ed i tagli [12] Sulle opportunità Scenari di vita urbana, proponendo un design «DIY, leggero nel peso e di lieve impatto sull’ambiente». Il manuale necessari sui fogli per ottenere il pezzo tridimensionale finito, componendo un kit di schede- e le problematiche del Milano, Edizioni Ambiente, muove dalle più basilari nozioni di antropometria ed ergonomia per passare rapidamente progetto che stimolano a trasformare e a personalizzare gli oggetti con sintetici suggerimen- design open source 2003, in particolare alle ad una disamina di alcuni arredi ritenuti emblematici della concezione progettuale che si ti pratici. Tutti i progetti sono trasmissibili in modo immediato e spesso sono accompagnati si rimanda a Paolo pp. 13-17, 45-47; si [9] Ciuccarelli, Design rimanda inoltre a Sabrina intende propugnare . da veri e propri “cartamodelli”, riproducibili e scalabili su griglie geometriche; tali strumenti open source. Dalla Lucibello, “Verso una Sono presenti pezzi di Jim e Penny Hull, Pierre Paulin e Ingmar Relling; non manca il design rappresentano l’esito più semplice e pragmatico di un processo di design complesso, finaliz- partecipazione alla nuova sostenibilità”, in italiano con la lampada Boalum di Gianfranco Frattini, facilmente riproducibile in maniera zato alla risoluzione di problemi reali, che scaturisce da momenti creativi partecipativi come progettazione collettiva Francesca La Rocca, casalinga, o la poltrona Sacco elogiata poiché adattabile anche ad essere trasformata in il brainstorming o le matrici di analisi morfologica [11]. in rete, Bologna, Sabrina Lucibello, imballaggio protettivo durante un trasloco. I processi e i metodi di Papanek dimostrano ancora oggi la loro efficacia, per molti aspetti Pitagora, 2008, pp. 221. Innovazione e utopia nel design italiano, Roma, Gli oggetti in cartone sono numerosi; largo spazio è dato all’analisi delle sedute di Murdoch generali e, soprattutto, nel caso applicativo specifico del design in cartone; essi vengono [13] Leblois, op. cit., Rdesignpress, 2013 e di Raacke, e alla collezione Easy Edges di Gehry di cui vengono sottolineate la resistenza sviluppati in esperienze recenti tra le quali spiccano quelle di Olivier Leblois ed Eric Guiomar pp. 100-125. (in corso di stampa). agli urti, l’economicità e la qualità di fonoassorbenza. È interessante rilevare come Papanek in Francia, fino ad approdare alle frontiere attuali del design open source, in una nuova etica [9] Victor Papanek, James sia precocemente impegnato nel mitigare i preconcetti tradizionalmente connaturati all’u- del progetto che coinvolge ancor più direttamente l’utente nel determinare le caratteristiche Hennessey, Nomadic so dei materiali a base di cellulosa nell’arredamento: in relazione alla serie di Gehry egli dell’offerta attraverso le piattaforme digitali [12]. furniture, Atglen, Schiffer, evidenzia infatti la buona resistenza al fuoco del cartone stratificato, la possibilità di rimuo- Dal 1993 il designer Leblois promuove il recupero del cartone grazie ad un’agile elabora- 2008 (I ed. 1973), pp. 1-10. verne dalla superficie le bruciature di sigaretta con un semplice passaggio di carta vetrata, zione manualistica e disegnando una collezione di arredi riproducibili, basata su elementari o ancora la facile applicazione di cere spray come trattamento impermeabilizzante [10]. Di forme resistenti a sezione triangolare [13]. Alcuni anni più tardi l’artista Guiomar inizia a dedi- [10] Papanek, Hennessey, op. cit., pp. 22-23.

systematic critique of unconscious of wandering, real or virtual, in consumption that was enriched the boundless “territories” of the by a detailed examination of globe. Although characterized by mutations induced on society multiple subjective manifestations, by the mass-mediological and IT these high mobility existences are revolution. united by a constant disposition From a similar ideological to change, adhesion to practical substratum emerged alternative cooperation and lifelong learning, visions that, with the advent of the an instrumental and conscious use third millennium, in fact materialize of design technologies and the Progetti di carpette, espositori in lifestyles oriented to mobility and latest communication channels [5]. e cavalletti in cartone per artisti independent creativity, also based Contemporary nomads access di strada. Università degli Studi on the assumption of a newfound knowledge in a non-hierarchical di Palermo, Corso di Disegno cultural, political and economic form and express a high creative Industrale, a.a. 2002-03 (prof. Anna Cottone). awareness. ability, free from superimposed The phenomenon of so-called ‘new schemes and patterns. In this Designs for folders, exhibitors and cardboard easels for street nomads’ is the most striking in this context, more fluid and dynamic artists. University of Palermo, Kubedesign, sedia pieghevole Piega, 2009. regard and identifies a growing than ever, new behavioural and Course in Industrial Design, Kubedesign, Piega folding chair, 2009. number of people living in a state professional models are generated 2002-03 (Prof. Anna Cottone).

114 115 Victor Papanek, James Hennessey, scheda-progetto di una seduta in cartone, Nomadic furniture, 1973. Victor Papanek, James Hennessey, Nomadic furniture, project file of a cardboard chair, 1973.

Olivier Leblois, schizzi di sedie in cartone per bambini con forme di animali, 1993. David Graas, sgabelli This Side Up, 2005. Olivier Leblois, sketches for animal-form David Graas, This Side Up stools, 2005. cardboard chair for children, 1993.

and continuously regenerate, time on their journey. Thus the new scale production and by a strict a series of stimulating contrasts types and other everyday objects. Sacco easy-chair, praised as resistance of laminated cardboard, a protagonist in the construction of open and multiform identity, nomad triggers dynamic virtuous adherence to the needs and that Victor Papanek prefigured The author encourages practices adaptable for transformation into the ability to remove cigarette burns of furniture, furnishings and other united, in any case, by the need to relationships with local contexts in expectations of the user. This in 1973 in his volume Nomadic of “ecological conscience”, protective packaging for a house- from the surface with a simple accessories for everyday life, return value to everyday gestures, which he works temporarily and, is a project that seeks to satisfy Furniture, first published in the proposing design that is “DIY, move. passage of sandpaper and the among which a prototype of a car participating emotionally in in developing systems of the most new anthropological models, United States and translated in lightweight and has a low-impact Mentioned numerously are easy application of wax spray as a seat for children. For each artefact intellectual and manual activities autopoietic possible of processes before economic logic, to face the following years worldwide. on the environment”. cardboard objects and ample waterproofing treatment [10]. The the designers indicate the cost, performed directly, in search of and products, becomes an active contextually problems concerning The work, written by the American The manual moves from the most space is given to the analysis of commercial details of each piece measurements and necessary synthetic and iconic expressive protagonist of a harmonious the comfort of the individual and designer in collaboration with basic notions of anthropometry and seats by Murdoch and Raacke and of furniture are listed, including the folds and cuts to the cardboard forms [6]. relationship with nature and with the environmental and social James Hennessey, presents ergonomics to quickly switch to Gehry’s Easy Edges collection, manufacturer, sales network and sheets in order to obtain the If the nomadism of today develops society as a whole [7]. sustainability of communities, itself like a real manual for the a close examination of furnishings which is used to exemplify prices, but most importantly he finished three-dimensional piece, patterns of social interaction that In light of this analysis, it is easy to through a conscious participatory self-production of transportable, considered emblematic of the impact resistance, affordability explains precisely the procedures thus providing a kit of project files are largely independent from understand that the contemporary and widespread practice [8]. transformable, recycled and design concept which it means and sound absorption. It is by which the reader can reproduce that stimulate the reader, with the identity of the places and nomadic phenomenon constitutes The design nomad, that arouses recyclable furniture and objects. to advocate [9]. Included in the interesting to note how Papanek is the item in total autonomy. concise practical suggestions, the materiality of media, it then a reference, or rather a fertile our interest and that we intend It includes mention of tables, discussion are pieces by Jim and precociously engaged in mitigating Alongside pieces by other to transform and customize the re-proposes both a balanced and scenario of development, for to appreciate in this context, chairs, cabinets, dressers, lamps Penny Hull, Pierre Paulin and preconceptions traditionally designers considered relevant objects. respectful approach practiced specific design marked by a strong is, in short, at once practical and many other equipment Ingmar Relling, but also examples inherent to the use of cellulose to the nomadic design concept, All the projects are transmitted by ancient nomads towards attitude towards experimentation, and visionary, local and global, realizable in paper, cardboard, of Italian design with Gianfranco based materials in furnishings. Papanek and Hennessey then in an immediate and direct way environmental resources and by a decided independence essential in configuration but rich wood, plastic or textiles by reusing Frattini’s Boalum lamp, easily In relation to Gehry’s series, he present their own design projects. and are often accompanied by material cultures found from time to from the constraints of large and complex in meaning, in packaging, containers of various reproducible at home, and the highlights the favourable fire In these cardboard is once again real templates, reproducible and

116 117 Dispiega Solleva Chiudi

Solleva e incastra Inserisci una matita! Capovolgi

carsi completamente al riuso del materiale e fonda l’associazione Compagnie Bleuzen, che [14] Eric Guiomar, Créer opera come cantiere permanente e diffuso, per incentivare il riciclo e trasmettere tecniche di son mobilier en carton, Parigi, Eyrolles, 2007- [14] base con cui costruire mobili leggeri e personalizzabili . 2012, 3 voll. Nel 2012 la 01 Lamp, lampada da tavolo in cartone con luce led, è il progetto di avvio della piattaforma open source Fattelo!, che promuove la partecipazione, la creatività collettiva e incoraggia il ritorno alla manualità. L’oggetto è disponibile per l’acquisto online o per il download gratuito: nel primo caso l’importo versato è estremamente contenuto e contri- buisce al progetto d’impresa in un processo di crowdfunding; nel secondo caso, invece, è possibile scaricare il profilo della lampada da realizzare a casa con una scatola della pizza e il contributo alla piattaforma si esplica in termini di alimentazione della comunicazione e di ampliamento del network di riferimento. Fattelo! dimostra che il cartone può essere sempre più un medium materico accessibile ed efficace, attraverso cui gli attori del processo di design si incontrano, attivando un alter- nativo rapporto biunivoco in cui le figure del progettista e del cliente sono interscambiabili mediante la condivisione delle informazioni (ogni utente dopo aver scaricato il progetto può personalizzarlo e può rimettere in circolo l’idea).

scalable on geometric grids. These involves even more directly the user tools are the simplest and most in determining the characteristics of pragmatic outcome of a complex the product via digital platforms [12]. design process aimed at solving Since 1993, the designer Leblois real problems and spring from has promoted the salvaging of participatory creative moments cardboard through a dynamic set of like brainstorming or matrices of instructions and designs articulated morphological analysis [11]. in a collection of reproducible The processes and methods furniture based on elementary of Papanek still show their forms with resistant triangular effectiveness today for many sections [13]. Several years later, general aspects and, especially, the artist Guiomar began to devote in the specific case of application himself completely to the reuse of cardboard design. Recent of the material and founded the developments include those of association ‘Compagnie Bleuzen’, Valeria Crasto, Fast, banco per piccoli studenti: fasi di montaggio e vista Olivier Leblois and Eric Guiomar which operates as a permanent dell’elemento finito, 2008. in France, which take us to the and distributed construction site Valeria Crasto, Fast, bench for school cutting edge of open source design for encouraging recycling and Fattelo!, 01 Lamp, 2012. in a new ethic of the project that children: assembly and finished product, transmitting the basic techniques 2008. Fattelo!, 01 Lamp, 2012.

118 119 La vecchia filiera che poneva in successione il designer, il produttore, il distributore ed il [15] Luciano Pilotti, cliente è completamente superata e la valenza del momento dell’acquisto è marginale ri- Andrea Ganzaroli, Proprietà condivisa. Il spetto all’asse elaborativo ed interattivo del capire, del progettare e del costruire. Un simile ruolo della conoscenza scenario, suscettibile di ulteriori interessanti sviluppi per il concetto di design analizzato e in emergenti ecologie promosso in questo contesto, si basa su di una conoscenza non più lineare ma di rete e crea del valore, Milano, un nuovo modello produttivo e imprenditoriale caratterizzato da due aspetti fondamentali: da Franco Angeli, 2009, un lato, l’innovazione sviluppata non è più protetta da poteri di controllo ed esclusione, ma è in particolare alle pp. 79-120. pubblica e condivisa; dall’altro, il vantaggio generato non è più meramente economico e to- talmente internalizzato, ma è parzialmente esternalizzato e si esplica in configurazioni com- [16] Enzo Mari, “Che altro?”, s. pp., Personalizzazione della sedia Build Up tramite rivestimento in carta di giornale. posite di benefici interdipendenti, riguardabili come vere e proprie “ecologie del valore” [15]. in Recession design. Customization of the Build Up chair with newspaper. Design Fai da Te, Un design pedagogico Milano, Rizzoli, 2011, pp. 251; Enzo Il design sino ad ora esaminato presenta forme strutturali total-cardboard, realizzate con [19] Turrini, op. cit., gico inclusivo e collaborativo [19], finalizzabile a pieno titolo ad una formazione ecologica Mari, Proposta per semplici pieghe ed incastri, eliminando o limitando al minimo le parti incollate e garantendo p. 25. permanente, da sviluppare nel quadro di un nuovo organicismo. Infatti, come rilevano stu- un’autoprogettazione, le possibilità di smontaggio e riciclo degli artefatti. La virtù ecologica di un materiale ottenuto catalogo della mostra, [20] Anita Gramigna, di recenti di scienze dell’educazione, «sulla base di una rinnovata visione organicistica e attualmente dalla rigenerazione di scarti o da utilizzi controllati delle risorse naturali, viene Milano, Galleria Milano, “Per una ecologia sistemica dei processi naturali è possibile educare la mente […] adottando il principio di rafforzata quindi da una tecnica costruttiva “leggera” e completamente reversibile. 1974, pp. 18. dello sviluppo. Scenari contestualizzazione, secondo il quale la comprensione di un fenomeno non può avvenire se dell’etica e impegno Così configurato il cartone veicola i significati di una metafora sostenibile e, grazie ad una [17] Joshua Meyrowitz, formativo nell’era della non concependolo nel contesto di cui è parte. […] Questo stile cognitivo sistemico valorizza Oltre il senso del connaturata attitudine pedagogica (precocemente sperimentata ad esempio da Josef Albers globalizzazione”, p. la ricerca qualitativa e, con essa, il valore euristico dell’empatia. Il che ha evidenti risvolti luogo. L’impatto dei al Bauhaus), diventa strumento privilegiato per attivare ed accrescere la consapevolezza 29, in Anita Gramigna, nell’ambito, per esempio, dell’educazione ambientale, perché matura un sentimento di co- media elettronici Marco Righetti, Diritti relativa ai temi della responsabilità ambientale e sociale. sul comportamento munione nei confronti di tutto il mondo vivente e non trascura la sensibilità estetica» [20]. umani, interventi Inoltre, se come ricorda Enzo Mari, anche l’esercizio dell’autoprogettazione è contrassegna- sociale, Bologna, Nel segno del design in cartone si possono quindi sposare utilità, attività ludica e formazione formativi nella scuola to da una spiccata valenza pedagogica [16] Baskerville, 1993, , è possibile affermare che negli orizzonti concet- e nel sociale, Pisa, ETS, ecologica, da riportare negli spazi e nelle consuetudini della vita quotidiana, in una pro- pp. 383-455. tuali e antropologici fin qui delineati, quest’ultima riguarda trasversalmente le generazioni 2005, pp. 280. spettiva di gioco educativo aperto a tutti, attivo e partecipato, e non passivo e solipsistico. dei diversi utenti-progettisti; in proposito, mentre molte analisi della società contemporanea [18] Victor Papanek, Ciò è dimostrato da recenti progetti di Philippe Nigro, Tokujin Yoshioka e ancora una volta di rilevano l’indebolimento, se non la completa dissoluzione, del mito deterministico dell’età [17], The green imperative. David Graas. Nigro propone arredi in kit da montare, personalizzabili con rivestimenti in carta; Ecology and ethics è di nuovo Victor Papanek a sottolineare che l’attività progettuale partecipativa deve coin- in design and quest’ultima possibilità avvicina ancora più l’oggetto all’utente-costruttore, invitando a sovra- volgere contestualmente adulti, bambini ed anziani [18]. architecture, Londra, scrivere narrazioni e decorazioni estemporanee e stimolando un rapporto di maggiore libertà Ecco allora che l’ideazione e la realizzazione di artefatti in cartone esplica, una volta di più Thames & Hudson, con la casa o la scuola, per una filosofia dell’abitare spontanea e creativa. e al massimo grado, le sue peculiarità di semplicità ed immediatezza, favorendo l’incontro 1993, pp. 59-63. Con le seduta Honey Pop, Tokujin Yoshioka valorizza la trasformabilità della carta alveolare. creativo tra genitori, figli e nonni, o tra allievi ed insegnanti, in un processo ludico-pedago- Il prodotto ha una struttura a nido d’ape ed è abitualmente utilizzato come componente inter-

with which to build light and of the network of reference. Philippe Nigro, Build Up, arredi per bambini compared to the elaborative and externalized and expressed construction technique. In this way regard, while many analyzes of da montare prodotti da Skitsch, 2009. customizable furniture [14]. Fattelo! demonstrates that interactive axis of understanding, in composite configurations of cardboard conveys the meaning of contemporary society detect the In 2012, the 01 Lamp, a cardboard cardboard can always be an Philippe Nigro, Build Up, furniture for children designing and constructing. interdependent benefits that can a metaphor of sustainability and, weakening, if not the complete to assemble, produced by Skitsch, 2009. table lamp with led light, was the accessible and effective material A similar scenario, susceptible to be considered as real “value thanks to an innate pedagogical dissolution, of the deterministic start-up project of the open source medium through which actors in further interesting developments ecologies” [15]. approach (experimented early-on myth of age [17], it is again platform Fattelo!, which promotes the process of design can meet for the concept of design analyzed by, for example, Josef Albers Victor Papanek who emphasizes participation and collective and activate an alternative two-way and promoted in this context, is Pedagogic design at the Weimar Bauhaus), becomes that participatory design activity creativity and encourages a return relationship whereby the figures based not on a linear but on a The design examined thus far has a privileged instrument for must involve contextually adults, to manual skills. The object is of the designer and the user are networked knowledge, creating a total-cardboard structural forms, activating and raising awareness children and the elderly [18]. available for purchase online or for interchangeable via the sharing new productive and entrepreneurial made via simple folds and joints, on issues of environmental and Here then the conception and free download. In the first case, the of information; each user after model characterized by two eliminating or minimizing glued social responsibility. realization of cardboard artefacts small price to be paid contributes downloading the project can then fundamental aspects: on the one parts and ensuring the possibility Also, if as Enzo Mari reminds expresses, once again, and to the to the crowd-funding process of customize it and re-circulate his hand, the developed innovation of dismantling and recycling the us, the exercise of self-design is highest degree, characteristics the project. In the second case, idea. The old supply chain that is no longer protected by powers artefacts. The ecological virtues marked by a strong pedagogical of simplicity and directness, anyone can download a template placed in sequence the designer, of control and exclusion, but is of a material obtained from the value [16], it can be said that in the encouraging a creative meeting to make the lamp at home out of a manufacturer, distributor and public and shared and, on the current regeneration of waste conceptual and anthropological between parents, children and mere pizza box and contribution to finally the end-user is completely other hand, the benefit generated or controlled use of natural horizons delineated so far the latter grandparents, or between students the platform is expressed in terms superseded and the value of the is no longer purely economic and resources, is thus reinforced by concerns transversely generations and teachers, in an inclusive and of communication and expansion purchase moment is marginal totally internalized, but is partially a ‘light’ and completely reversible of different user-designers. In this collaborative playful pedagogical

120 121 David Graas, lampada Not a Box, 2007. David Graas, lampada Not a Lamp, 2004. David Graas, Not a Box lamp, 2007. David Graas, Not a Lamp lamp, 2004.

process [19], fully aimed at implications in the context, for The latter possibility involves is in fact dented, fixing the initial a permanent ecological training, example, of environmental the user-builder even more, impression as a memory in a new to be developed in the framework education, because it matures a inviting him to create impromptu solid structure that will always be of a new organicism. sense of communion with regard narratives and decorations and slightly different from chair to chair Indeed, as recent studies in the to all the living world and does not stimulating a relationship of greater [21]. Moreover, as demonstrated science of education reveal “on neglect aesthetic sensibility” [20]. freedom with home or school, for by the creative workshop the basis of a renewed organismic In cardboard design, therefore, a spontaneous and creative life experiences organized by the and systemic vision of natural utility, play and ecological philosophy. designer himself, the furniture processes it is possible to educate education can be brought together With his ‘Honey Pop’ chairs piece is a reserve of material the mind [...] adopting the principle within the spaces and habits of Tokujin Yoshioka endorses the that can be used for further of contextualization, according everyday life, in a perspective of transformability of honeycombed formal processing. In the case of to which the understanding of educational play open to all, active paper, a structure usually used David Graas, we witness a full a phenomenon cannot occur if and participatory, not passive or as the inner component of thick appreciation of the functional, not conceiving it in the context of solipsistic. This is evidenced by cardboard. At birth, the chair is a educational and aesthetic qualities which it is part. [...] recent projects by Philippe Nigro, flattened shape which, after having of folded corrugated cardboard This systemic cognitive style Tokujin Yoshioka and once again been opened just as the bellows of with his ‘Fruitbox Fantasy’ enhances qualitative research David Graas. Nigro proposes an accordion, accepts the imprint furniture, which leads the way and, with it, the heuristic value furniture kits to assemble and of the first body that sits on it. The in a radical project of upcycling of empathy. This has obvious customize with paper coatings. upper part of the honeycomb cells packaging made from cellulose [22].

122 123 David Graas, seduta Cardboard Lounge, 2009. David Graas, Cardboard Lounge chair, 2009.

Tokujin Yoshioka, sedia Honey Pop, 2001. Espansione e configurazione dell’arredo in base all’impronta dell’utente. Tokujin Yoshioka, Honey Pop chair, 2001. Expansion and user imprinting.

Piccoli stilisti trasformano la sedia Honey Pop in una serie di copricapi, 2002. Little stylists transform the Honey Pop chair into headwear, 2002.

na di cartoni ad elevato spessore. Alla nascita la sedia è una sagoma schiacciata che, dopo [21] Si rimanda in essere stata aperta come il mantice di una fisarmonica, accetta l’impronta del primo corpo proposito a Paola Antonelli, “Yoshioka che vi si siede. La parte superficiale delle celle viene infatti ammaccata, recando memoria Pop”, pp. 122-124, in dell’impressione iniziale e fissando una configurazione solida che sarà sempre lievemente Tokujin Yoshioka design, diversa di sedia in sedia [21]. Inoltre, come dimostrano esperienze di laboratori creativi atti- Londra, Phaidon, 2006, vate dal designer stesso, l’arredo costituisce una riserva di materiale accessibile per ulteriori pp. 207. elaborazioni formali. [22] Sulle fenomenologie Nel caso di David Graas si assiste invece ad una piena valorizzazione funzionale, educativa del riciclo nel design si ed estetica del cartone fustellato che con i mobili Fruitbox Fantasy cede il passo ad un pro- veda Morozzi, op. cit., in particolare alle pp. 57- getto radicale di upcycling del packaging a base di cellulosa [22]. Questi ultimi arredi infatti 126 dedicate al cartone. sono realizzati con scatole per la frutta inutilizzate, parzialmente frazionate e assemblate [23] Per una disamina di con semplici metodi di giunzione a creare scaffali, ante e cassetti. I mobili possono essere questi criteri applicati al facilmente trasformati e riprodotti in autonomia da parte dell’utente, variando le composizio- design contemporaneo ni dei contenitori e personalizzandone l’aspetto. si vedano Michiel In tutti i casi illustrati il cartone esprime i suoi significati e le sue attitudini in processi e Schwarz, Diana Krabbendam, prodotti flessibili, che possono essere facilmente realizzati, partecipati e trasformati, supe- Sustainist design guide, rando l’apparente contraddizione tra permanete ed effimero nella prospettiva di una ciclica Amsterdam, riproduzione/variazione/rigenerazione. In tal senso appare raggiunto un pieno equilibrio tra BIS Publishers, 2013, l’istanza di smaterializzazione e il compresente interesse alla materialità che connotano il pp. 144. nuovo millennio, mentre la prassi del design, sempre più relazionale e sostenibile, soddisfa criteri di appropriatezza, proporzionalità, approccio esperienziale e condivisione ormai dive- nuti imprescindibili [23]. Un bambino costruisce la sedia in cartone FIY (Finish IT Yourself), disegnata da David Graas nel 2007. A child constructs the FIY (Finish IT Yourself) cardboard chair, designed by David Graas nel 2007.

In this case his creation is made the perspective of a cyclical NOTES [3] Frank O. Gehry cit. in Cristina mutation, evolved cultures, new design nomade. Istruzioni per la from unused fruit boxes, partially reproduction, variation and [1] Olivier Leblois, Carton. Morozzi, Oggetti risorti. Quando professions], Rome, Castelvecchi, costruzione di arredi in cartone broken up and reassembled regeneration. In this sense Mobilier, eco-design, architecture, i rifiuti prendono forma [Objects 1996, pp. 82-83. [Manual of nomad design. with simple joining methods in we seem to achieve a happy Marseilles, Parentheses, 2008, resurrected. When waste takes [6] Dagnino, op. cit., pp. 67-69. Instructions for the construction order to create shelves, recesses balance between the instance shape], Milan, Costa & Nolan, of cardboard furniture], Palermo, pp. 58-77. [7] For the relationship between and drawers. The furniture of dematerialization and the 1998, p. 75. Grafill, 2004, pp. 159. For an [2] Reference to Davide Turrini, contemporary nomadic-creator and can be easily transformed and co-present interest in materiality outline of participated and “Paper design. Progetti e [4] Guy-Ernest Debord, 1960, environment see Gianni Pettena reproduced independently that characterizes the new widespread sustainable design prodotti per l’innovazione e la cit. in Pasquale Stanziale (ed.), Radicals. Architettura by the user who can vary the millennium, while the practice practices, the subject-author and sostenibilità ambientale” [Paper (ed.), Situazionismo. Materiali e design 1960/75 [Radicals, composition of the containers and of design, ever more relational the co-production of value see design. Projects and products per un’economia politica Architecture and design 1960- customize their appearance.In all and sustainable, meets the Ezio Manzini, François Jégou, for innovation and environmental dell’immaginario [Situationism. 75], exibition catalogue (Venice, the cases illustrated cardboard now essential criteria of Quotidiano sostenibile. Scenari sustainability], pp. 18-27, in Materials for a political economy September-November 1996), expresses meaning and potential appropriateness, proportionality, di vita urbana [Day-to-day Alfonso Acocella (ed.), Comunicare of the imaginary], Bolsena, Florence, Il Ventilabro, 1996, in adaptable processes and experiential approach and sustainability. Scenarios of urban idee con carta e cartone. Tra Massari, 1998, p. 215. pp. 13-21. products, which can be easily sharing [23]. life], Milan, Environment Issues, ricerca e didattica [Communicating [5] Arianna Dagnino, I nuovi realized, participated in and [8] Reference should be made 2003, especially pp. 13-17, 45- ideas with paper and cardboard. nomadi. Pionieri della mutazione, transformed, overcoming the to the general considerations 47; Please refer also to Sabrina Between research and teaching], culture evolutive, nuove professioni apparent contradiction between expressed in Anna Cottone, Lucibello, ‘Verso una nuova Ferrara, Media MD, 2012, p. 87. [The new nomads. Pioneers of permanent and ephemeral in Marilena Polizzi, Manuale del sostenibilità’ [Towards

124 125 David Graas, mobile contenitore Fruitbox Fantasy, 2014. David Graas, Fruitbox Fantasy furniture, 2014.

David Graas, tavolino Don’t Spill Your Coffee Table, 2007. David Graas, Don’t Spill Your Coffee Table table, 2007.

a new sustainability], in Francesca [12] For opportunities and [Shared ownership. The role of behavior], Bologna, Baskerville, scuola e nel sociale [Human La Rocca, Sabrina Lucibello, challenges of open source design, knowledge in emerging ecologies 1993, pp. 383-455. rights, educational programs in Innovazione e utopia nel see Paolo Ciuccarelli, Design of value], Milan, Franco Angeli, [18] Victor Papanek, The green school and society], Pisa, ETS, design italiano [Innovation and open source. Dalla partecipazione 2009, in particular pp. 79-120. imperative. Ecology and ethics 2005, pp. 280. Utopia in Italian design], Rome, alla progettazione collettiva in [16] Enzo Mari, “Che altro?” [“What in design and architecture, London, [21] See Paola Antonelli, Rdesignpress, 2013 (in press). rete [Open source design. From else?”], s. pp., in Recession design. Thames & Hudson, 1993, “Yoshioka Pop”, pp. 122-124, in [9] Victor Papanek, James participation to internet collective Design Fai da Te [Recession pp. 59-63. Tokujin Yoshioka design, London, design], Bologna, Pitagora, 2008, Hennessey, Nomadic furniture, design. DIY design], Milano, [19] Turrini, op. cit., p. 25. Phaidon, 2006, pp. 207. Atglen, Schiffer, 2008 (I ed. 1973), pp. 221. Rizzoli, 2011, pp. 251; Enzo Mari, [20] Anita Gramigna, “Per una [22] For the phenomenology of pp. 1-10. [13] Leblois, op. cit., pp. 100-125. Proposta per un’autoprogettazione ecologia dello sviluppo. Scenari recycling in design see Morozzi, [Proposal for self-design], exhibition [10] Papanek, Hennessey, op. cit., [14] Eric Guiomar, Créer son dell’etica e impegno formativo op. cit., in particular pp. 57-126 catalogue, Milan, Galleria Milano, pp. 22-23. mobilier en carton [Create your own nell’era della globalizzazione” dedicated to cardboard. 1974, pp. 18. [11] See Victor Papanek, Design for cardboard furniture], Paris, Eyrolles, [For an ecology of development. [23] For a discussion of these the real world. Human ecology and 2007-2012, vol. 3. [17] Joshua Meyrowitz, Oltre Scenarios of ethics and criteria applied to contemporary social change, London, Thames & [15] Luciano Pilotti, Andrea il senso del luogo. L’impatto educational commitment in the design see Michiel Schwarz, Hudson, 1985, (I ed. 1971), with Ganzaroli, Proprietà condivisa. dei media elettronici sul age of globalization], p. 29, in Anita Diana Krabbendam, Sustainist particular reference to paragraphs Il ruolo della conoscenza in comportamento sociale [Beyond Gramigna, Marco Righetti, Diritti design guide, Amsterdam, BIS 7, 9, 10. emergenti ecologie del valore the sense of place. The impact umani, interventi formativi nella Publishers, 2013. of electronic media on social 126 127 Cocoon Pavilion, Andrea Graziano e Amleto Picerno, Mediterranean FabLab, in collaborazione con Co-de.iT, Cava de’ Tirreni, 2013. Cocoon Pavilion, Andrea Graziano and Amleto Picerno, Mediterranean FabLab, in collaboration with Co-de.iT, Cava de’ Tirreni, 2013. PAPER ARCHI- TECTURE

Sperimentazioni in corso Luigi Alini PAPER ARCHITECTURE Sperimentazioni in corso

Le architetture massive sfidano il tempo, quelle leggere ed effimere in cartone ne assecondano l’ineludibilità ed introducono nuovi paradigmi; sovvertono il dato che l’esperienza comune ci ha consegnato, rendono durevole ciò che per sua natura non lo è. È questo lo scenario tecnologico entro cui si inseriscono le sperimentazioni progettuali qui presentate, segnate da nuove tecniche di produzione: il folding. L’atto del piegare, nella sua duplicità concettuale e tecnica, non è più ridotto a sola operazione fattuale, si eleva ad operazione compositiva, linguaggio, elemento generatore dello spazio.

[1] «Il successo In architettura la diade massivo/leggero rinvia ad una delle polarità più feconde: massa e gra- professionale di vità sono state sempre associate alla permanenza, la leggerezza all’effimero, al transitorio, al Richard Buckminster Fuller è legato, più temporaneo. Le architetture massive sfidano il tempo, quelle leggere ed effimere ne assecon- che alla ricerca dano l’ineludibilità. Dymaxion, allo studio How much does your building weigh? Era questa la domanda che ironicamente poneva e alla costruzione di ai suoi interlocutori Richiard Buckminster Fuller sollecitando una riflessione sul concetto strutture geodetiche di leggerezza, sul principio di efficienza energetica e strutturale, sulla possibilità di fare “il autoportanti. Conformemente al suo più con il meno”. Fuller chiarisce l’assunto anche attraverso le sue architetture, con le ri- brevetto del 1954, ne cerche condotte sulle cupole geodetiche, strutture capaci di coprire grandi luci impiegando sono state costruite la minima materia. Non a caso è sempre Fuller che negli anni Cinquanta del Novecento, ben 300 mila sparse anticipando temi e possibilità ancora oggi solo parzialmente esplorate, progetta e realizza in ogni angolo del per il governo americano diversi prototipi di cupole geodetiche impegando strutturalmente mondo, dal monte Fuji al Polo sud. Fra fogli di cartone. Le Paperboard Domes, alloggi temporanei, leggeri e di rapida costruzione le più significative: destinati ai marines, avevano un diametro di 10 metri e pesavano circa 600 kg [1]. L’insuc- la cupola Kleenex cesso di questo progetto sperimentale fu purtroppo determinato dall’impossibilità di trovare in fogli di cartone in quegli anni un’efficace soluzione industriale all’impermeabilizzazione della carta, un pro- piegato presentata alla blema risolto quasi cinquant’anni dopo dalla ricerca industriale (penso alla carta politenata, X Triennale di Milano (1954)». alle vernici idrorepellenti a base poliuretanica, alla paraffina, alla cera), che ha consentito (Vittorio Manfron, al maestro giapponese Shigeru Ban di realizzare delle straordinarie architetture in cartone Buckminster Fuller: la strutturale. ricerca. Dymaxion, una In architettura l’uso strutturale della carta, a partire dagli anni Cinquanta, è stato contras- storia americana tra segnato da sperimentazini di grande interesse, che tuttavia solo in pochissimi casi hanno innovazione e utopia, in Nicola Sinopoli, assunto un carattere industriale. I casi più significativi si sono avuti soprattutto negli anni Valeria Tatano, (a Sessanta, contestualmente all’emergere di una “nuova coscienza ecologica”. cura di), Sulle tracce Paked Pavilion, Shanghai, 2010. Progetto di Min-Chieh Chen, Michele Leidi e Dominik Zausinger dell’innovazione. Tra (CAAD ETHZ), con la collaborazione di Jeannette Kuo e la supervisione di Tom Pawlofsky. tecniche e architettura, Packed pavilion. Shanghai, 2010. Project by Min-Chieh Chen, Michele Leidi and Dominik Zausinger Milano, Franco Angeli, (CAAD ETHZ), with the collaboration of Jeannette Kuo and supervised by Tom Pawlofsky. 2002, p. 81. Cfr. anche Roberto Grimaldi, R. Buckminster PAPER ARCHITECTURE to a compositional and linguistic “more with less”. Fuller clarified experimental project was a failure with the emergence of a “new industrial development, remaining case, which makes use of cardboard Fuller. 1895-1983, Ongoing experiments act, a space-generating element. the matter through his architecture given the impossibility of finding in ecological consciousness”. In this confined to certain fields of tubes designed and produced for the Roma, Officina and with research carried out on those years an effective industrial scenario appeared architecture application and limited geographical industrial sector but transferred to architectural projects and developed edizioni, 1990, p. 19 Massive architecture defies time; In architecture, the dyad of massive geodesic domes, structures capable solution to the waterproofing of created in papercrete, a cement areas and employing paper merely and light, ephemeral cardboard and light is one of the most fruitful of covering large spans using paper, a problem solved only after mixture containing recycled paper as a “supporting”, “replacement” in terms of technical and performance e Gorman Michael structures indulge its inevitability polarities: mass and gravity have a minimum of material. So it is no almost fifty more years of industrial fibres that increase acoustic and or “integrative” material in a field characteristics (e.g. fire resistance, John, Architettura in and introduce new paradigms: always been associated with the coincidence that in the fifties of the research (think of poly- thermal performance and reduce of innovation that could be defined structural performance, water movimento, Milano, they overturn the stated meaning permanent, lightness with the twentieth century Fuller, anticipating and polyurethane, paraffin and wax specific weight. Patented in the US as ‘incremental improvement’ of resistance) to make possible new Skira, 2005, p. 39. defined by common experience, ephemeral, transient and temporary. issues and possibilities still only hydrophobic paints), which allowed in 1928, papercrete had no immediate the technological and performance constructive systems. Shigeru Ban render durable a substance whose Massive architectures defy time, partially explored today, designed the Japanese master Shigeru Ban significant industrial development, aspects of a construction component. experiments within uncharted territory, nature is otherwise. And this is light and ephemeral ones nourish its and produced for the US government to realize extraordinary architecture but was later rediscovered in the In contrast, more recent trials relating introduces new paradigms and the technical scenario surrounding inevitability. several prototypes of geodesic in structural cardboard. mid-eighties by James Moon of to the structural use of cardboard, subverts, in terms of constructional the experimental projects presented How much does your building weigh? domes that structurally employed In architecture, the structural use Tucson, Eric Patterson of Silver City in the form of sheets, pipes and styles, what common experience here, which feature a new This was the question Richard sheets of mere cardboard. Fuller’s of paper, since the fifties, has been (New Mexico) and Mike McCain panels have brought advancements has given us, making durable what production technique: folding. Buckminster Fuller ironically posed ‘Paperboard Domes’, lightweight marked by experiments of great of Crestone (Colorado) for the in research in the field of industrial by nature is not [3]. The sense of The action of folding, in its to his interlocutors to urge a reflection and rapidly assembled temporary interest but only in very few cases construction of low-cost housing [2]. production and information disorientation, displacement and conceptual and technical duality, on the concept of lightness, the housing for Marines, had a diameter of an industrial character. The most These experiments opened an technology that promise renewed wonder that catches us upon entering is no longer reduced to a mere principle of energy and structural of 10 metres and weighed about 600 significant examples occurred interesting line of research, but design horizons. The architecture a work of Ban is precisely a result factual operation, but is elevated efficiency and the possibility of doing kg [1]. Unfortunately though, this primarily in the sixties, simultaneously have not yet achieved a significant of Shigeru Ban is an exemplary of this balanced compromise between

130 131 Shigeru Ban, Padiglione della Maison Hermès alla Settimana del Design 2011, Milano. Shigeru Ban, Maison Hermès Pavilion, Milan Design Week 2011.

In questo scenario si inseriscono le architetture realizzate in papercrete, un conglomerato ce- [2] «Prefabbricato [3] La durata delle sue struttivi e dispositivi tecnologici. In questo lento e progressivo sviluppo un momento nodale mentizio contenente fibre di carta ricilata che ne incrementano le prestazioni acustiche e termi- in blocchi fuori opera opere, verificata ormai sul è rappresentato dal Padiglione giapponese all’Expo di Hannover del 2000. Anche in questo o gettato in sito entro campo, supera ampiamente che e ne riducono il peso specifico. Brevettato negli Stati Uniti nel 1928, il papercrete non ebbe casseforme, il papercrate i 10 anni ed in alcuni casi caso ripropone il sistema costruttivo messo a punto pazientemente negli anni precedenti, lo nell’immediato uno sviluppo industriale significativo, fu poi riscoperto a metà degli anni Ottanta ha caratteristiche analoghe il dato di previsione è di 50 fa ricorrendo ad una tipologia strutturale che esalta il comportamento del materiale. Un fitto da James Moon di Tucson, da Eric Patterson di Silver City (Nuovo Messico) e da Mike McCain ad un conglomerato anni. È il caso dell’ultimo reticolo di tubi di cartone, distribuiti lungo le isostatiche, configura una complessa struttura di Crestone (Colorado) per costruire abitazioni a basso costo [2]. Queste sperimentazioni che cementizio tradizionale. progetto realizzato, la reticolare spaziale. hanno aperto un filone di ricerca interessante non hanno tuttavia raggiunto uno sviluppo indu- La presenza di fibre Chiesa Cristiana in Nuova Il richiamo alla ricerca figurativa strutturalista è evidente nella volontà di esaltare il ruolo delle conferisce al calcestruzzo Zelanda. striale significativo, restando confinate entro ambiti ed aree geograficamente circoscritte. La leggerezza, elevato orditure portanti nella configurazione dello spazio. La struttura ne risulta l’elemento protago- carta è impiegata come materiale “comprimario”, componete “sostitutivo” o “integrativo”. Siamo [4] I tubi di cartone utilizzati nista. Una sequenza ordinata di piani strutturali, gerarchicamente distribuiti, si sovrappongo- isolamento termico per la struttura portante nel campo delle innovazioni che potremmo definire di ‘miglioramento incrementale’, riferibili ed acustico, al contempo presentano un diametro no e definiscono il grande spazio voltato. Il reticolo superiore a maglia quadrata ruotata, com- agli aspetti tecnologici e prestazionali di un componente edilizio. le percentuale di di 106 mm ed uno spessore posto da elementi tubolari in cartone, è irrigidito da un secondo ordine strutturale, formato Diversamente, sperimentazioni più recenti connesse all’uso strutturale del cartone, declinato fibre contenute nel di 4 mm. Il costo di da travi reticolari spaziali ad arco. Questo progetto, oltre le innegabili capacità di esaltare le conglomerato costituisce costruzione per le unità come foglio, tubo, o pannello esplicitano avanzamenti della ricerca nel campo della produ- anche un elemento qualità strutturali del cartone, rappresenta anche un momento di passaggio per gli avanza- zione industriale e dell’information technology che prefigurano rinnovati orizzonti progettuali. abitativa di 52 mq è stato menti del quadro normativo che ha determinato, sia per gli aspetti strutturali sia per quelli di di criticità per i tempi di di 2.000 $. Le architetture di Shigeru Ban rappresentano un caso esemplare: tubi di cartone pensati e essiccazione. Percentuali sicurezza al fuoco. Ed è proprio con questo progetto che a mio giudizio si esaurisce la spinta [5] La disciplina dell’Origami maggiori di cemento prodotti per il settore industriale trasferiti al progetto di architettura si evolvono sul piano delle Computazionale, ad propulsiva e rinnovatrice introdotta da Ban, le cui sperimentazioni oggi propongono migliora- conferiscono migliori caratteristiche tecniche e prestazionali (resistenza al fuoco, performance strutturale, resistenza esempio, nasce alla menti incrementali sul piano tecnologico, costruttivo, piuttosto che una evoluzione figurativa, caratteristiche meccaniche, fine degli anni Novanta all’acqua, ecc.) rendendo possibile nuovi sistemi costruttivi. Shigeru Ban sperimenta e percorre abbreviano i tempi rinchiusa orami entro una gamma di “variazioni” di cui non si intravedono nuovi sviluppi. dagli esiti delle ricerche un territorio inesplorato, introduce nuovi paradigmi interpretativi, a partire da tipologie costrutti- di essiccazione, A distanza di circa 30 anni dalle prime sperimentazioni, le tecnologie costruttive si sono affinate ma condotte da David Huffman, ve consolidate sovverte il dato che l’esperienza comune ci ha consegnato, rende durevole ciò e migliorano la resistenza il linguaggio figurativo e le qualità spaziali delle sue architetture ripropongono ormai schemi noti, professore di informatica [3] all’acqua, ma, di converso, che per sua natura non lo è . Il senso di disorientamento, di spiazzamento, di meraviglia che all’Università di Santa come dimostra anche il recente progetto del Conservatorio Alfredo Casella all’Aquila, una sala da tendono a peggiorare ci coglie entrando in una opera di Ban è frutto proprio di questo equilibrato compromesso tra Cruz in California. Huffman 230 posti progettata nel 2009 dopo il violento terremoto in Abruzzo ed inaugurata nel 2011. le caratteristiche di indaga gli algoritmi permanenza e temporaneo, duraturo ed effimero, sintesi felice di ricerca progettuale e strategie isolamento termico. Di nuovo e diverso segno sono invece le sperimentazioni progettuali su base parametrica, in generativi di strutture di sviluppo industriale. La estrema porosità cui il cartone è declinato come foglio. In questo caso le analogie e i riferimenti all’arte dell’origa- tridimensionali basate su Le prime sperimentazioni di Shigeru Ban su grande scala risalgono alla fine degli anni Ottanta del materiale una volta mi e del kirigami sono evidenti. La possibilità di definire una struttura resistente tridimensionale andamenti curvi studiando essiccato ne esalta le del secolo scorso (Paper Arbor,1989; Library of poet,1991; MDS Gallery, 1994) ed assumono la forma di gusci a partire da fogli aventi due dimensioni preponderanti è un filone di ricerca nel quale conflui- capacità di resistenza un carattere significativo a partire dal 1995 (Paper House). Dopo il violento terremoto di Kobe, e conchiglie marine. scono discipline aventi necessità e scopi diversi [5]. Cambia l’approccio al progetto, cambiano i termica (R=0,8 m2K/w per Ban progetta abitazioni temporanee (Paper Long House) con pareti in tubi di cartone poste su centimetro di spessore) dati e le informazioni che confluiscono in esso. fondazioni provvisorie costruite con cassette per l’imballaggio della birra riempite con sacchi di il cui valore dipende L’approccio strategico alla progettazione edilizia di “terza generazione” è ormai consegnato sabbia [4]. In tutti i successivi progetti i tubi di cartone sono una costante (Paper Curch, 1995; chiaramente dalla alla storia del recente passato. Da una condizione in cui gli strumenti di supporto alle decisioni Paper Dome, 1998). Ban sperimenta “variazioni sul tema” affinando e migliorando dettagli co- percentuale di legante erano sostanzialmente finalizzati alla gestione della complessità, siamo passati a modelli inter- utilizzato. All’aumentare della percentuale di cemento utilizzato infatti si riduce la capacità di isolamento termico. Una composizione tipo the permanent and the temporary, a constant (Paper Church, 1995; research is evident in the desire to of fire prevention. It is precisely with in L’Aquila, a 230 place hall designed The strategic approach to “third prevede per 600 litri di the lasting and the ephemeral, Paper Dome, 1998). enhance the role of warped load- this project that I think the innovative in 2009, after the severe earthquake generation” building design has acqua, l’impiego di; 30 a happy synthesis of research in Ban then experimented with bearing structures within the space. momentum introduced by Ban in the Abruzzo region of Italy, and now been fully consigned to recent chili di carta, 20-85 chili design and strategies of industrial variations on the theme, refining and The structure itself thus becomes was exhausted and experiments inaugurated in 2011. history. From a condition in which di cemento, 0-30 chili di development. improving construction details and the main protagonist of the whole. today propose only incremental A new and original direction, the support tools for decision-making The first full-scale experiments technological devices. In this slow An ordered sequence of structural sabbia, ottenendo cosi una technological and constructive however, comes from design were essentially aimed at managing of Shigeru Ban date from the late and gradual development, a pivotal levels, hierarchically distributed, resistenza a compressione, improvements rather than a figurative experiments of a parametric basis, complexity, we have switched to eighties of the last century (Paper moment came with the Japanese overlap and define the great vaulted pari a circa 20 kg/cm²» evolution, locked as they are well with cardboard in sheet form. In this interpretative models of complexity. Arbor, 1989; Library of a Poet, 1991; Pavilion for Expo 2000 in Hanover. space. The upper rotated square Alessandro Rogora, within a range of ‘variations’ from case, evident are similarities with and Digital architecture “makes use of MDS Gallery, 1994) and began to Once again he applied the same mesh network, consisting of tubular “Esempi di architetture which no entirely new developments references to the art of origami and cybernetics to generate forms that develop in a specific style since construction system developed cardboard structural elements, is e materiali innovativi can be perceived. kirigami. The possibility of defining are nothing more than calculation” 1995 (Paper House). After the violent patiently over the previous years, stiffened by a second structural a base di carta e cartone”, Thirty years after the first a robust three-dimensional structure [6]. This statement by Greg Lynn earthquake in Kobe, Ban designed but doing so while resorting to a order formed by intersecting spatially p. 27 e segg. in A. Rogora, experiments, construction from two dimensional sheets leads summarizes well the scenario that temporary housing (Paper Long structural style designed to enhance arched trusses. This project, as well a cura di, Carta e cartone technologies have been refined, but a line of research that brings together digital design tools have opened House) walled with cardboard tubes the behavior of the material. as unequivocally demonstrating the in edilizia, Monfalcone, the figurative language and spatial disciplines with different needs up to contemporary architecture. placed into provisional foundations A dense network of cardboard tubes, structural qualities of cardboard, also Edicom, 2006. qualities of the architecture now and purposes [5]. And if the design Parametric architecture bases the built from beer packaging boxes filled distributed along isostatic lines, forms heralded a moment of transition in reproduce well-known patterns, approach changes, then the data and creation of architectural forms on with sandbags [4]. In all subsequent a complex spatial net-like structure. regulatory framework advancements, as evidenced by the recent project information that merge into it also algorithms, but does not degrade projects cardboard tubes were Reference to structuralist figurative both in structural terms and those for the Alfredo Casella Conservatory change. poetic and creative components in

132 133 [6] Greg Lynn, How pretativi della complessità. L’architettura digitale «si serve della cibernetica per generare forme calculus is changing che non sono altro che calcolo» [6]. Questa affermazione di Greg Lynn ben sintetizza lo sce- architecture, 2009. nario che gli strumenti di progettazione digitale hanno aperto all’architettura contemporanea. [7] La definizione L’architettura parametrica basa la creazione di forme architettoniche su algoritmi, cosa che è di Peter Eisenman. non comporta lo svilimento della componente “poetico-creativa” a vantaggio dell’algida gene- [8] Gille Deleuze, La piega. Leibniz e il razione di forme affidata al software; si realizza, invece, un’estensione dell’ambito progettuale Barocco, Torino, Einaudi, entro il quale si sviluppa l’azione cognitiva che mette in crisi le tradizionali categorie spaziali 1990, p. 6. consegnateci dalla cultura architettonica di matrice razionalista. Lo spazio architettonico carte- siano, la geometria euclidea è sostituita da superfici topologiche[7] continue, fluide, dinamiche. Le coppie oppositive pesante/leggero dentro/fuori, sopra/sotto, volume/superficie perdono di senso. Sono più pregnanti le interconnessioni, le interagenze che le distinzioni. L’informazione immateriale orienta il processo di formazione riducendo sempre più la distanza tra ideazione e realizzazione. La progettazione parametrica apre a nuove forme d’uso di materiali tradizionali, consente un Nei ripiegamenti della materia Deleuze vede un’analogia con le pieghe dell’anima. Una chiave processo di aggiornamento, anche di carattere semantico, rendendoli maggiormente aderenti di lettura che estendiamo alle sperimentazioni che seguono; microarchitetture in forma di pa- alle istanze della contemporaneità. È questo lo sfondo culturale e lo scenario tecnologico entro diglioni in cui l’atto tecnico del piegare e ripiegare travalica la sola dimensiona fattuale ed apre Cardboard Banquet, Dipartimento di Architettura all’Università di Cambridge, cui si ascrivono alcune interessanti sperimentazioni connesse all’uso strutturale del cartone in una finestra sull’immateriale. 2009. architettura, per le quali il design del prodotto industriale ha svolto il ruolo di “incubatore”. Carta Nel 2009 il Dipartimento di Architettura dell’Università di Cambridge ha ospitato l’evento Progetto realizzato dagli studenti: Mike Anderson, Matt Atkins, Benjamin e cartone nell’esperienza diffusa sono identificati con il settore degli imballaggi, dove si sono Cardboard Banquet. Studenti del primo e terzo anno, coordinati dagli allievi Tom Emerson e Barfield-Marks, Luke Bushnell-Wye, Luke sviluppate forme d’uso “creativo” e soluzioni tecnologiche poi trasferite in architettura. Max Beckenbauer, hanno elaborato una proposta di spazio modulare destinato ad accogliere il Clare, Alice Colverd, Mattea Mastrandrea, Alex McLean, Sophie Palmer, James Tra le nuove tecniche di produzione il folding è senza dubbio una delle più interessante, rende banchetto per i festeggiamenti del nuovo anno accademico. L’idea di sperimentare su grande Pockson, Katherine Spence, Amy Till, infatti possibile “trasformare” un foglio di carta in una rigida struttura tridimensionale. L’atto del scala le tecniche dell’origami nasce nel 2009, quando Tom Emerson e Max Beckenbauer par- Josh Wedlake, Rich Worth, Shuchen Xiang, Max Beckenbauer, Tom Emerson. piegare, nella sua duplicità concettuale e tecnica, non può essere così ridotto a sola operazio- tecipano ad un workshop tenuto da Rentaro Nishimura, designer di oggetti in carta. Il progetto Cardboard Banquet, Department ne fattuale o ad una specifica tecnica di produzione, elevandosi ad operazione compositiva, è stato preceduto da un’attività propedeutica affidata proprio a Nishimura, attraverso la quale of Architecture at the University of linguaggio, elemento generatore dello spazio. Il tema della piega è stato mirabilmente inve- gli studenti hanno imparato alcune tecniche origami e nel contempo indagato le relazione tra Cambridge, 2009. struttura e forma. Al fine di incentivare un approccio “intuitivo” al progetto si è escluso il ricorso Designed by the students: Mike Anderson, stigato da Gille Deleuze, che nella metafora della piega individua «il costituirsi dell’anima e Matt Atkins, Benjamin Barfield-Marks, dell’esperienza moderna». A partire dalla teoria di Leibniz dell’anima come monade, Deleuze a software parametrici e si è proceduto attraverso il ricorso a diversi modelli in scala. Luke Bushnell-Wye, Luke Clare, Alice Realizzato nel Kings College di Cambridge durante un workshop durato tre giorni, il prototipo Colverd, Mattea Mastrandrea, Alex rivela alcuni significativi caratteri del neobarocco moderno nella pittura, nella musica, nella McLean, Sophie Palmer, James Pockson, letteratura. Come in una architettura barocca, Deleuze ci ricorda che «l’infinito riprodursi delle manifesta un carattere “artigianale”, volutamente esaltato dalle modalità con cui sono stati Katherine Spence, Amy Till, Josh “incisi” i fogli lungo le direttrici di piega. La struttura è ottenuta dall’aggregazione di portali ad Wedlake, Rich Worth, Shuchen Xiang, pieghe, il loro incessante stratificarsi, produce composizioni visive, rapporti aritmetici, “accordi”, Max Beckenbauer, Tom Emerson. che contribuiscono alla creazione della “nuova armonia”» [8]. arco, resi solidali tra loro mediante una “cucitura” puntuale realizzata con cordino annodato,

favour of the cold generation of forms uses for traditional materials, one of the most interesting, making literature. As in Baroque architecture, by software. Instead, such progress enabling a process of their it possible to “transform” a sheet of Deleuze reminds us that “the infinite in the field of design develops renovation, even in a semantic paper into a rigid three-dimensional reproduction of folds, their incessant cognitive action that undermines the sense, making them more responsive structure. The act of folding, in its stratification, produces visual traditional spatial categories handed to contemporary demands. conceptual and technical duplicity, compositions, arithmetic relations, down by rationalist architectural This is the cultural background and cannot be reduced to a mere factual ‘agreements’, which contribute to the culture. Architectural Cartesian space technological scenario giving rise to operation or specific production creation of the ‘new harmony’” [8]. and Euclidean geometry are replaced some interesting experiments related technique, but should be considered In the folds of matter Deleuze sees by continuous, fluid and dynamic to the structural use of cardboard as an act of composition, language an analogy with the folds of the topological surfaces [7]. Opposites in architecture, for which the design and generating element of space. soul. This is an interpretation that of heavy and light, out and in, up of the industrial product has played The theme of folding was admirably we might extend to the description and down and volume and surface the role of incubator. Paper and investigated by Gille Deleuze, who of the following experiments; micro- lose their meaning. Interconnections, cardboard are commonly identified used the metaphor of folding to refer architecture in the form of pavilions interactions and distinctions take with the packaging industry, where to “the constitution of the soul and of in which the technical act of folding on more meaning. Immaterial data creative uses and technological modern experience”. From the theory and re-folding takes us beyond one leads the formation process, further solutions have been developed and of Leibniz of the soul as a monad, dimension to open a window on the reducing the separation between then transferred to architecture. Deleuze reveals some significant immaterial. conception and realization. Among the new production characteristics of the modern neo- In 2009, the Department of Parametric design opens up new techniques folding is undoubtedly Baroque in painting, music and Architecture of the University of

134 135 [9] OH.NO.SUMO soluzione che incrementa il grado di “elasticità” della struttura. Dato il carattere prototipico del è stato fondato nel progetto e lo scopo didattico alcuni importanti temi, come la protezione all’acqua, sono stati 2009 da James Pearce, volutamente tralasciati. Patrick Loo, Katherine O’Shaughnessy Di significato analogo è il progetto Packaged Pavilion realizzato a Londra nel 2009 dall’artista e Sarosh Mulla; quattro giapponese Miwa Takabayashi. Collocato all’interno di un centro commerciale, il Padiglione giovani architetti tutti è realizzato con pannelli di cartone ondulato, piegati e assemblati fra loro con ‘connettori’ di provenienti dalla Scuola di plastica a pressione. Questo grande origami è una sorta di “rifugio primordiale”, offre agli utenti architettura dell’Università del centro commerciale un momento di sosta, di pausa, un’occasione di riflessione silenzio- di Auckland. sa all’interno di un contesto dinamico e rumoroso. Il cartone per le sue qualità di isolamento acustico consente ai visitatori di “immergersi” in uno spazio ovattato e la sequenza infinita di pieghe rimanda a quelle pieghe intime dell’anima. Miwa Takabayashi utilizza cartone ondulato a doppio strato con una copertina esterna di colore argento brillante. Scelta che esalta ulterior- mente la contrapposizione tra l’immagine esterna di un “oggetto scultura” e lo spazio interno morbido con il cartone lasciato a vista e non trattato. Cupcake Pavilion, invece, è un altra interessante opera realizzata nell’ambito di una attività sperimentale a cavallo tra didattica e ricerca accademica. Realizzata ad Auckland nel 2009, su progetto dallo studio OH.NO.SUMO [9], questa struttura è ottenuta assemblando 463 costole di cartone ondulato tagliato a laser. Cupcake Pavilion ha un’intrinseca vocazione industriale, ma- nifestata sia nel processo di elaborazione progettuale che lo ha contrassegnato, sia in quello di costruzione. I pannelli sono ottenuti mediante taglio laser da fogli di cartone ondulato a doppia onda; risultano intersecati tra loro e resi solidali con ‘bottoni’ di plastica a pressione. L’interse- zione delle due superfici curve genera aperture di varia dimensione, utilizzate come ripiano per esporre delle deliziose cupcake. Il Padiglione è stato infatti pensato e progettato come un gigantesco packaging; nasce infatti come stand pubblicitario per una azienda. Anche in questo caso la breve durata prevista per l’evento ha consentito di non ottemperare a necessità come l’impermeabilizzazione. Packed Cardboard Pavilion è il lavoro sperimentale svolto per il conseguimento del post-gra- duate da Min-Chieh Chen, Michele Leidi e Dominik Zausinger, studenti del Politecnico Fe- derale di Zurigo, nell’ambito del corso di Computer Aided Architectural Design. Il prototipo, realizzato in occasione dell’Expo di Shangai del 2010, è progettato sulla base di un modello parametrico che ha consentito di ottimizzare ed integrare aspetti connessi alla produzione, alla

Miwa Takabayashi, Packaged Pavilion, OH.NO.SUMO, Cupcake Pavilion, New Zealand’s Best Spatial Design, Auckland, 2010. Shopping Centre, Kent, 2007 Gruppo di progetto: Sarosh Mulla, Patrick Loo, Katherine O’Shaugnessy, James Pearce. Miwa Takabayashi, Packaged Pavilion, OH.NO.SUMO, Cupcake Pavilion, New Zealand’s Best Spatial Design, Auckland, 2010. Shopping Centre, Kent, 2007 Design team: Sarosh Mulla, Patrick Loo, Katherine O’Shaugnessy, James Pearce.

Cambridge hosted an event called relationship between structure and project some important issues, such them to recall those intimate folds of vocation, manifested both in its another experimental work, realized and strategies of processing and In this project, cardboard was used ‘Cardboard Banquet’. Students of form. In order to encourage an as water protection, were deliberately their own souls. Miwa Takabayashi process of project development by Min-Chieh Chen, Michele Leidi handling information coming from in a compact format. A six-metre the first and third years, coordinated intuitive approach to the project the overlooked. used double layered corrugated and in its construction. The panels and Dominik Zausinger, students systems theory. Through the use diameter dome was formed of 409 by the students Tom Emerson and use of parametric software was Of an analogous significance is the cardboards with an outer bright silver are produced by laser cutting of the Swiss Federal Institute of of specific software, the data of the cardboard rings obtained by layering Max Beckenbauer, developed a excluded and explorations were ‘Packaged’ pavilion project realized coloured coating, a choice that further sheets of double-corrugated Technology (ETH) of Zurich, as a problem was systematized and multiple sheets. The rings, of variable proposal for a modular space to made with various scale models. in London in 2009 by the Japanese enhances the contrast between the cardboard and are slotted together post-graduate project for a course possible solutions were evaluated diameter, joined together by cable host the banquet to celebrate the Made in the University of artist Miwa Takabayashi. Set inside hard external image of and held in place with plastic rivets. in Computer Aided Architectural on the basis of predictive models. ties, were produced from 28 layers new academic year. The idea to Cambridge’s Kings College, during a shopping centre, the pavilion a ‘sculpture’ and the soft interior Two curved intersecting surfaces Design. The prototype, built for the Unlike the top-down approach, which of single corrugated cardboard, experiment with the techniques a three-day workshop, the prototype is made of panels of corrugated space with its cardboard left exposed have a multitude of pigeon-hole Expo in Shanghai in 2010, was focuses on a systemic overarching each of which has been cut, glued of origami on a grand scale came had an ‘artisanal’ character, cardboard, folded and held together and untreated. openings of various sizes used designed as a parametric model vision which defers the breakdown and labelled with a numerical in 2009, when Tom Emerson and deliberately emphasized by the with plastic rivets. This large origami ‘Cupcake Pavilion’ is another as shelves to display delicious allowing optimization and integration and elucidation of individual elements control machine. The project team Max Beckenbauer participated in a manner in which sheets were scored model is a kind of ‘primordial shelter’, interesting work, carried out as an cupcakes. The Pavilion was indeed of aspects related to production, to a later stage, the bottom-up explored many prototype designs workshop held by the designer of along crease-lines. The structure offering visitors of the busy and experimental didactic and research conceived and designed as giant logistics and assembly site approach focuses on the parts and before arriving at definitive model. paper objects Rentaro Nishimura. was formed by the aggregation of noisy shopping centre a break and activity. Realized in Auckland in packaging, starting life as an management [10]. then investigates interconnections The process allowed gradual The final project was preceded by arched portals, joined together by a chance for quiet reflection. The 2009 and designed by the studio advertising stand for a company. Designed as an industrial product, that organize the whole in a systemic improvements to be made to the introductory activity led by Nishimura, knotted cord seams, a solution that sound insulating properties of the OH.NO.SUMO [9], this structure Also in this case, the short duration with the assembly kit made in form. The former approach proceeds mathematical model which was through which the students learned increased the degree of elasticity of cardboard allow visitors to dive into was obtained by assembling 463 of the event allowed needs such as Zurich and assembled in Shanghai, from the general to the particular and the basis of the parametric design. some techniques of origami and the structure. Given the prototypical a muffled space and the seemingly laser-cut corrugated ribs. Cupcake waterproofing to be overlooked. ‘Packed’ explored the potential of a the latter from the particular to the Among the hypotheses explored, simultaneously investigated the nature and didactic purpose of the infinite sequence of folds invite Pavilion has an intrinsic industrial The cardboard pavilion ‘Packed’ is bottom-up approach, with models general. the use of massive rings obtained by

136 137 [10] Il prototipo è stato logistica, alla gestione del cantiere di montaggio [10]. Pensato come prodotto industriale, con presentato anche alla un kit di montaggio realizzato a Zurigo ed assemblato a Shangai, Packed Pavilion esplorata conferenza di eCAADe le potenzialità di un approccio bottom-up (dal basso verso l’alto), cioè modelli e strategie di di Zurigo nel 2010. elaborazione e gestione dell’informazione che si rifanno alle teorie dei sistemi. Attraverso l’au- [11] Il Padiglione è stato montato silio di specifici software sono stati messi a sistema i dati del problema e vagliate le possibili aggregando gli elementi soluzioni sulla base di modelli predittivi. Diversamente dal modello top-down (dall’alto verso il in macromoduli, basso), che privilegia la visione sistemica rinviando ad una fase successiva la scomposizione successivamente uniti. e precisazione dei singoli elementi, il modello bottom-up focalizza l’attenzione sulle parti per poi Tale procedura ha indagare le interconnessioni che le organizzano in forma sistemica. Nel primo caso si procede consentito di ultimare il montaggio in meno dal generale al particolare nel secondo dal particolare verso il generale. di 10 ore. In questo progetto il cartone è declinato come blocco massivo. Una cupola di 6 m di diametro è realizzata con 409 anelli di cartone ottenuti dalla sovrapposizione di più fogli. Gli anelli, di diametro variabile, resi solidali mediante fascette di cablaggio, sono ottenuti sovrapponendo 28 strati di cartone a singola onda, ognuno dei quali è stato tagliato, incollato ed etichettato con una macchina a controllo numerico. Le esplorazioni progettuali percorse dal team di progetto sono molteplici come i tanti prototipi che hanno preceduto la realizzazione di quello finale; il processo ha consentito di migliorare, progressivamente, il modello matematico posto a base del progetto parametrico. Tra le ipotesi vagliate quella di impiegare anelli massivi ottenuti dalla sovrapposizione di più fogli rende possibile molteplici vantaggi di produzione, strutturali e logi- stici connessi al trasporto e montaggio. La messa a sistema di tutti i dati orienta i progettisti ad esplorare tale possibilità. L’ausilio di uno specifico algoritmo consente di combinare le variabili in gioco e a descrivere una superficie tridimensionale ottenuta da una rete di anelli di diverse dimensioni e caratteristiche, definite in ragione della posizione e del comportamento strutturale svolto da ciascuno di essi all’interno del sistema. I 409 anelli, numerati e classificati mediante un codice alfanumerico, presentano nella super- ficie interna degli incavi entro i quali alloggiare i connettori. Ciascun collegamento è univoca- mente identificato stampando sulla superficie dei singoli elementi i codici di riferimento di quelli contigui, al fine di agevolare il montaggio del sistema ed eliminare il ricorso a manuali, istruzioni e schemi grafici [11]. Lo sviluppo del progetto su base parametrica ha consentito di ottimizzare anche la fase di packaging e di trasporto; la possibilità di inserire gli anelli più piccoli in quelli più grandi ha ridot-

Paked Pavilion, Shanghai, 2010. Progetto di Min-Chieh Chen, Michele Leidi e Dominik Zausinger (CAAD ETHZ), con la collaborazione di Jeannette Kuo e la supervisione di Tom Pawlofsky. Packed pavilion. Shanghai, 2010. Project by Min-Chieh Chen, Michele Leidi and Dominik Zausinger (CAAD ETHZ), with the collaboration of Jeannette Kuo and supervised by Tom Pawlofsky. Paked Pavilion, Shanghai, 2010. overlapping multiple sheets seemed were uniquely identified by printing Progetto di Min-Chieh Chen, Michele Leidi to bring multiple benefits in terms reference codes onto their surfaces e Dominik Zausinger of production, structure, logistics, identifying adjacent positions in (CAAD ETHZ), con la collaborazione di Jeannette Kuo e la supervisione transport and assembly. The explicit order to facilitate the assembly of the di Tom Pawlofsky. systematization of data oriented the system and eliminate the need for Packed pavilion. Shanghai, 2010. designers to explore this possibility. manuals, instructions and graphical Project by Min-Chieh Chen, Michele Leidi The use of a specific algorithm figures [11]. and Dominik Zausinger allowed the combination of variables The development of the project on (CAAD ETHZ), with the collaboration involved and the description of a a parametric basis also enabled the of Jeannette Kuo and supervised by Tom Pawlofsky. three-dimensional surface obtained optimization of packing for transport. from a network of rings of different Smaller rings could be lodged inside sizes and characteristics, defined by larger ones to significantly reduce the position and structural behavior of the shipping volume (about 1.2 cubic each within the system as a whole. meters in total) of the pavilion, whose The 409 rings, numbered and overall construction required: classified using an alphanumeric - 1900 sheets of corrugated code, had recesses in their inner cardboard of 1.8x1.25 m surfaces within which to fix the - 1 cutting machine working 24 hours connector ties. The connectors a day for 10 days

139 Cardboard Tube Pavilion, Università del New South Wales, Facoltà dell’Ambiente Costruito, Sydney Architecture Festival, Sydney, 2011. Concorso di progettazione per studenti CH4. Cardboard Tube Pavilion, University of New South Wales, Faculty of Built Environment, Sydney Architecture Festival, Sydney, 2011. CH4 Student Design Competition.

[12] La CH4 Competition to significativamente il volume di spedizione (1,2 mc circa) del Padiglione, la cui realizzazione Gli arredi, anch’essi Housing Research Centre dell’Università di Sydney, col sostegno di alcuni partner industriali è un workshop di ha richiesto: di cartone, sono stati hanno sviluppato nel 2004 il progetto di questa casa realizzata interamente con cartone ondu- progettazione coordinato – 1900 fogli di cartone corrugati di 1.8x1.25 m; progettati e prodotti da dalla Facoltà di Built Hugo Moline e TAFE, lato nell’ambito della manifestazione Houses of the Future Exhibition. Environment. Scopo – 1 macchina tagliatrice che ha lavorato per 10 giorni 24 ore su 24; con la collaborazione Cardboard House oltre ad essere costruita con cartone riciclato prevede anche il recupero dell’iniziativa è quello – 3 operai impiegati in tre turni di 8 ore; della studentesssa Lisa dell’acqua piovana (convogliata in appositi serbatoi disposti sotto il pavimento), un sistema di di progettare e costruire – 35 km di fascette da cablaggio; Duckmanton. fitodepurazione delle acque di scarico e l’utilizzo di pannelli solari per la produzione di energia un padiglione re- – 26 km lineari di colla. La certificazione elettrica [15]. il prototipo, riciclabile al 100%, punta ad una possibile prefabbricazione industriale useable in occasione Altrettanto interessante è il progetto Tube Cardboard Pavilion, opera realizzata nel 2010 da è stata curata dagli della manifestazione ingegneri Taylor del sistema costruttivo esaltandone l’impronta ecologica. Il cartone in questo prototipo è declinato Sydney Architecture un gruppo di giovani studenti dell’Università del New South Wales di Sydney nell’ambito del Thomson e Whitting. come “scatola rigida”; la struttura è ottenuta dall’aggregazione di elementi scatolari, di diverse Week del 2010, Sydney Architecture Festival CH4 Competition [12]. Il prototipo di 50 mq dimensioni e consistenza, rivestiti con carta impermeabile. Per garantire un’adeguata imperme- evento organizzato Il padiglione è stato costruito con tubi di cartone innestati dentro supporti di legno [13]. Duemila circa è costato circa abilizzazione i pannelli di tamponamento sono protetti da uno strato di Marmoleum, una variante in collaborazione con tubi riciclati di cartone sono tenuti insieme da pannelli di multistrato (opportunamente forati) 50.000 $. del linoleum prodotto con PVC riciclato, e da un telo di derivazione nautica in HDPE (high density l’Australian Architecture che, insieme ai tubi, danno vita ad un sistema strutturalmente rigido. [15] I serbatoi di acqua Association, l’Australian sono collocati sotto polyethylene) prodotto dalla McNeills capace di resistere a raffiche di vento oltre i 100 km/h. Institute of Architects Ubicato nella piazza della Dogane di Sydney il Padiglione offre ai fruitori la possibilità di attra- la struttura e fungono Cardboard House è un prototipo di casa temporanea rivolto ad un segmento del mercato im- e il NSW Architects versare uno spazio urbano permeabile. I tubi di cartone, come dei veri e propri cannocchiali anche da zavorra mobiliare australiano caratterizzato da una forte mobilità delle famiglie; statisticamente in Au- Registration Board. prospettici, sembrano focalizzare la vista su alcuni elementi del paesaggio urbano di Sydney. per il sistema che stralia una famiglia su quattro, ogni tre anni, cambia casa e città di residenza. Il prototipo punta [13] I pannelli di legno Ed è sempre la dinamica realtà australiana a proporci Cardboard House [14]. Stutchbury and ha, nella eccessiva quindi a proporre un modello abitativo a basso costo, riciclabile, con una vita programmata e, sono stati prodotti in Pape Architects and Landscape Architects in partnership con Col James, Direttore del Fell leggerezza, uno dei suoi elementi di soprattutto, con un programma di attività manutentive molto contenuto. A questi vantaggi ag- collaborazione con la giunge anche un costo di esercizio modesto, in quanto prevede il riciclo delle acque mediante Royal Plywood who criticità. L’illuminazione e i tubi di cartone sono utilizzata sfrutta fitodepurazione [16] e l’impiego di pannelli solari per la produzione di energia elettrica. forniti dalla Cardboard energia a 12-volt. Un altro interessante esperimento è rappresentato da Catalyst Hexshell, prototipo di struttu- Tubes Pty Ltd. Il [16] Il sistema adottato ra a guscio sottile realizzata nel 2012 da un gruppo di studenti della School of Architecture Construction Team degli è quello prodotto dalla dell’Università del Minnesota all’interno del laboratorio MATSYS [17] durante un workshop di 4 studenti era formato da: Biolytix. giorni coordinato da Andrew Kudless and Marc Swackhamer [18]. Il workshop affrontava il tema Joel Cheuk, Queenie [17] Matsys è un del progetto parametrico applicato alla realizzazione di strutture a guscio sottile, indagando le Tran, Lewis Miles, laboratorio di ricerca Christopher Thorp, sperimentale fondato connessioni tra progetto e produzione industriale, quest’ultima gestita con interfaccia digitale. Joseph Burraston, Chris nel 2004 Andrew L’ottimizzazione del sistema è stata determinata agendo sulla complessa geometria della strut- Freeburn, Pouwel Wind, Kudless per esplorare tura, che contribuisce a “compensare” la intrinseca debolezza del materiale. I fogli di cartone Jimmy Yan Min, Michael su base parametrica presentano lungo il perimetro una piccola “piega”, espediente che risponde sia ad una neces- Chien-Hao Chiu, le connessioni tra sità strutturale (generando delle piccole costole di irrigidimento), sia ad un bisogno di continuità Jianlong Lee (Scott), architettura, ingegneria Matthew Argent, Davin e biologia. Le attività dei giunti. La superficie, a doppia curvatura, è ottenuta impiegando moduli esagonali la cui Turner, Phillipa Marston, di ricerca hanno un Toan Ngo, Eric Chan. carattere speculativo [14] Cardboard House ma anche operativo è uno dei sei prototipi nella messa a punto realizzati. Progettato di strumenti che da Pietro Stutchbury - 3 workers working three eight-hour visitors cross a permeable urban facilitano un approccio recycled cardboard, ‘Cardboard protected by a layer of Marmoleum, of maintenance needs. To these e Richard Smith shifts space. The cardboard tubes, like interdisciplinare House’ also provides for the recovery a variant of linoleum produced benefits can also be added reduced (con l’assistenza - 35 km of cable ties telescopes, seem to focus one’s nell’interfaccia progetto of rainwater, which is conveyed to with recycled PVC, and by a sheet costs due to water recycling through tecnica di Pietro - 26 linear kilometres of glue view on several chosen elements of produzione. special tanks arranged under the of nautical HDPE (high density phytoremediation [16] and electricity Equally interesting is the 2010 Sydney’s urban landscape. floor, a waste-water phytoremediation polyethylene) produced by McNeills, production through the use of solar Cuneen specialista [18] Andrew Kudless ‘Cardboard Tube Pavilion’ project Yet again, the dynamic Australian system and the use of solar panels and the panels are also able to panels. della compagnia di è Assistant professor of a group of young students of the context gave us another example for the production of electricity [15]. withstand gusts of wind up to and Another interesting experiment is packaging Visy), il al California College University of New South Wales in in ‘Cardboard House’ by Stutchbury The prototype, 100% recyclable, over 100 km/h. ‘Catalyst Hexshell’, a prototype prototipo è concepito of the Arts. come kit producibile Sydney for the Sydney Architecture and Pape Architects and Landscape points to a possible industrial ‘Cardboard House’ is a prototype thin shell structure built in 2012 by industrialmente Festival CH4 Competition [12]. The Architects in partnership with Col prefabrication of the constructive of a temporary home addressed a group of students of the School e autocostruibile. pavilion was built from cardboard James, Director of the Fell Housing system, allowing a significant to a segment of the Australian real of Architecture of the University of Il prototipo è stato tubes nested within timber supports Research Centre of the University reduction in ecological footprint. The estate market characterized by the Minnesota during a 4 day workshop assemblato da 20 [13]. Two thousand recycled of Sydney. In 2004, with the support cardboard used in this prototype high mobility of families; statistically, coordinated by Andrew Kudless giovani studenti di cardboard tubes were held together of several industrial partners, defines rigid box-like structure in Australia, a family of four moves and Marc Swackhamer [18] in the architettura coordinati by panels of perforated plywood they developed a design for a obtained from the aggregation of house and city of residence every Matsys laboratory [17]. The workshop house made entirely of corrugated three years. The prototype thus aims dai direttori di progetto that, together with the tubes, formed box elements, of different size and addressed the subject of parametric a structurally rigid system. Installed cardboard for the Houses of the consistence, coated with waterproof to offer a model of cheap, recyclable design applied to the fabrication of Adriano Pupilli in the square in front of Sydney Future Exhibition [14]. paper. To ensure an adequate housing, with a programmed life- thin shells, investigating connections e Brendon Miller. Customs House, the pavilion lets Besides being constructed with waterproofing the panels are cycle and, above all, a minimum between design and industrial

140 141 Constructive Geometry Pavilion, Facoltà di Architettura, Università di Porto, 2012 Professori: José Pedro Sousa e João Pedro Xavier con gli studenti. Constructive Geometry Pavilion, Faculty of Architecture, University of Porto, 2012. Teachers: José Pedro Sousa and João Pedro Xavier with the students.

[19] Progetto: Cocoon è, invece, un padiglione in cartone ondulato di 7,17×5,13×3,10 metri realizzato nella [20] Il Workshop Constructive Geometry Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni (Sa) durante il workshop GH_to Fabrication [20]. Concepito si è tenuto al Pavilion 2011/12 presso Mediterranean FabLab la FAUP, Faculty of come estensione del bookshop, Cocoon è una struttura a guscio sottile la cui superficie è ge- di Cava De’ Tirreni dal Architecture, University nerata dalla aggregazione di pannelli esagonali, definita mediante l’utilizzo di Rhinoceros, cha 13 al 16 maggio 2013 of Porto ha consentito sia di discretizzare la superficie in singoli elementi, sia di restituirne e gestirne le in collaborazione con Professore: José Pedro geometrie “planarizzate” in fase di stampa e taglio dei pannelli [21]. Il risultato del pattern finale e Co-de.iT. Tutor Andrea Sousa, João Pedro l’alleggerimento della struttura sono ottenuti mediante la messa a punto di un “algoritmo gene- Graziano ed Amleto Picerno. Xavier rativo” che consente di variare i parametri lasciano emergere, di volta in volta, differenti pattern. [21] Per planarizzare Studenti: Afonso Portela, Cardboard Pavilion [22] è un progetto concepito nel 2007, da chi scrive, in ambito universita- gli esagoni si è fatto Ana Santos, Ana Martins, rio, allo scopo di trasferire e sperimentare nella didattica del progetto un approccio fondato Ana Maia, Ana Silva, ricorso al software André Castanheira, sull’esperienza diretta, sul dialogo col mondo della produzione industriale, realizzando quella Kangaroo. André Avelelas, André ineludibile continuità tra progetto e costruzione. L’attività di ricerca è stata segnata da una fase [22] Cardboard Oliveira, António Rebelo, iniziale, conoscitiva del processo di produzione di sistemi di imballaggio. Il partner industriale Pavilion (2009 - 2010) Beatriz Almeida, Carolina del progetto è infatti uno dei maggiori produttori di imballaggi destinati al settore alimentare. realizzato presso la Gomes, Catarina La fase propedeutica ha consentito non solo di comprendere le sequenze operative ma so- Facoltà di Architettura Ferreira, Daniel Almeida, di Siracusa, Università Diogo Zenha, Diogo prattutto di assimilare le potenzialità dell’impianto di produzione industriale in uso presso la di Catania, dal Veiga, Eloi Gonçalves, International paper. La fase successiva di elaborazione della proposta progettuale, finalizzata Professore Luigi Alini Fátima Rodrigues, alle realizzazione di un sistema costruttivo monomaterico a basso costo, prodotto industrial- in collaborazione Francisco Pereira, mente, autocostruibile e totalmente riciclabile è stata sviluppata in ragione delle caratteristiche con Aion e con la Francisco Pinhal, dell’impianto di produzione e quindi anche dei suoi limiti. Scopo della ricerca era pervenire ad Partnership di Francisco Ascensão, geometria compositiva ha una evidente corrispondenza analogica nella struttura degli alveari. International Paper, Gonçalo Carvalho, Inês I pannelli, pur nell’unità della geometria generativa d’insieme, hanno dimensioni diverse in ra- un prodotto di alto artigianato industriale, pensato e realizzato come una scatola, flessibile, Comieco, Material Oliveira, Inês Azevedo, gione della ottimizzazione della superficie resistente; la scelta di un foro esagonale al centro di autocostruibile, riciclabile al 100% e “personalizzabile”. Design. Iolanda Tavares, Joana ogni pannello contribuisce a ridurre il peso e, nel contempo, determina nello spazio sottostante Un prodotto custon made realizzato nell’impianto IP di Catania, senza alcuna modifica della Studenti: Claudia Ferreira, João Gomes, una suggestiva distribuzione della luce. Il Padiglione, che conserva un carattere strettamente linea di produzione e degli standard in uso. Al fine di ottimizzare e ridurre il numero delle va- Maria Amato, João Paupério, João rianti in gioco il sistema costruttivo è stato generato ricorrendo a sole due “fustelle” (gli stampi); Francesco Di Amorim, Jorge Reis, sperimentale, lascia tuttavia intravedere interessanti possibilità di sviluppo futuro. Domenico, Juliana Margato, Kelly Analogo, a Catalyst Hexshell, il progetto denominato Constructive Geometry Pavilion GC2 [19] tale scelta è discesa dalla volontà di ottimizzare i tempi di produzione e ridurre il numero degli Erika Mangano, Oliveira, Lourenço contrassegnato da una struttura a nido d’ape realizzata mediante 185 pannelli-celle esagonali elementi, che chiaramente avevano a valle una ricaduta sulla fase di montaggio, pensata per Alessandro Odierna, Rodrigues, Maria perforati prefabbricati da gruppi di studenti secondo un approccio “artigianale”; i pannelli sono essere svolta da personale non specializzato e senza l’ausilio di strumenti o attrezzature. Francesca Petriglieri, Otto, Maria Dunões, stati disegnati manualmente e ritagliati da fogli di cartone a singola onda. Questo prototipo apre A questi aspetti “interni” alla produzione si associano quelli connessi alla configurazione del Mariaclaudia Porto, Mariana Costa, Miguel sistema e alla sua performance strutturale. La scelta di utilizzare solo cartone ha richiesto un Alberto Risciglione, Vale, Miguel Pereira, un filone di ricerca e di attività sulle tecnologie digitali nella Facoltà di Architettura dell’Univer- Veronica Roccaforte, Milene Mendes, Nuno sità di Porto (FAUP). lavoro molto complesso nella individuazione della tipologia di materiale, che poteva essere a Alberto Scamacca, Nascimento, Nuno Alessio Scarlata, Santiago, Renan Gaetano Scribano, Ferreira, Ricardo Amaral, Chiara Serra, Liliana Rui Laranjinha, Rui Signorelli, Vincenzo Oliveira, Sandra Pinto, Sortino, Beatrice Sara Monteiro, Stefanie production, with the latter managed order to optimize the strength of the a stream of research and activity in individual panels [21]. The final systems, the industrial partner of the designed and built as a box, flexible, Tamà, Tiziana André, Tiago Azevedo, by digital interface. curved surface. A hexagonal hole digital technologies at the Faculty of design and lightening of the structure project being a major producer of self-assembled, 100% recyclable and Tellini, Erika Trovato, Tiago Luis. Optimization of the system was at the centre of each panel helps to Architecture of the University of Porto was obtained by the development of packaging for the food industry. The customizable. Mariagiovanna Zisa. determined by adjusting the reduce weight and, at the same time, (FAUP). a ‘generative algorithm’ that allowed preparatory phase not only gave an The final product was custom-made complex geometry of the structure gives the space below a suggestive ‘Cocoon’, a 7.17×5.13×3.10 metre parameter variations in order to insight into operational productive at International Paper’s factory in to compensate for the intrinsic distribution of lighting. The pavilion, pavilion of corrugated cardboard produce various different pattern sequences, but also allowed Catania, without any modification weakness of the material. The although strictly experimental, gives was realized in the Marte di Cava de’ possibilities. assimilation of the potential of the whatsoever to the production line cardboard sheets used have a us a glimpse of exciting possibilities Tirreni Media Library in Italy during ‘Cardboard Pavilion’ [22] was industrial production system in use and standards in place. In order to slight fold along their perimeters to for future development. the GH_to Fabrication workshop [20]. conceived in 2007 by this writer as at International Paper. The next optimize and reduce the number of respond to both a structural need Similar to ‘Catalyst Hexshell’ is the Conceived as an extension of the a university project to communicate stage, in elaboration of the project constructive system variables only (by forming thin stiffening ribs) and project ‘Constructive Geometry GC2 bookshop, ‘Cocoon’ was a thin shell and investigate within didactic proposal, aimed at the realization two templates were generated. This a joint continuity need. The convex- Pavilion’ [19] with its honeycomb whose surface was generated by the design an approach based on direct of a low-cost single material choice came down from the desire to concave curved surface derives from structure of 185 prefabricated aggregation of hexagonal panels, experience and dialogue with the construction system, industrially optimize production times and reduce the use of hexagonal modules whose hexagonal perforated panel cells defined by using the 3D modelling world of industrial production in produced, self-assembled and totally the total number of elements, which compositional geometry is clearly realized by groups of students tool ‘Rhinoceros’, which allowed order to demonstrate that necessary recyclable was developed in light clearly had a downstream effect on analogous with the structure of a applying an artisanal approach discretization of the surface into connection between design and of production plant characteristics the assembly stage, designed to be beehive. The panels, while together with panels hand-drawn and cut individual elements in order to obtain construction. The research activity and limitations. The objective of the carried out by unspecialized people they generate the geometrical unity from sheets of single corrugated and manage the planar geometry had an initial phase acknowledging research was to arrive at a product without the aid of tools or equipment. of the whole, have different sizes in cardboard. This prototype opened from the printing and cutting of the production process of packaging of high industrial craftsmanship, To these aspects, concerning

142 143 Surfaces’ discretizzation in honeycombs

Localization of the entrance

Holes’ pattern

Final result Bottom

Planarization and optimization honeycombs

Cocoon Pavilion, Andrea Graziano e Amleto Picerno, Mediterranean FabLab, Cocoon Pavilion, Andrea Graziano e Amleto Picerno, Mediterranean FabLab, in collaborazione con Co-de.iT, Cava de’ Tirreni, 2013. in collaborazione con Co-de.iT, Cava de’ Tirreni, 2013. Cocoon Pavilion, Andrea Graziano and Amleto Picerno, Mediterranean FabLab, Optimization entrance frames Cocoon Pavilion, Andrea Graziano and Amleto Picerno, Mediterranean FabLab, in collaboration with Co-de.iT, Cava de’ Tirreni, 2013. cutted honeycombs in collaboration with Co-de.iT, Cava de’ Tirreni, 2013. production, were associated limits, taking into account the warping thus also optimizing the flow of through the art of origami; module natural ‘kraft’ paper, the internal wave recyclable. The pressure rivets can Velcro would not have allowed the those connected to the system made possible by the direction of rainwater down from the structure. A, a ‘herringbone’, and module with recycled paper. The kraft paper be assembled, without the use of necessary degree of adaptability and configuration and its structural arrangement of the waves inside the The load capacity and tearing B, a ‘diamond-tip’. The structural of the two outer coverings have any tool, by hand. The rivet receiving flexibility of the system and would performance. The choice of using cardboard layer structure. resistance were parameters that performance of the pavilion, in excellent water resistance. holes and their positioning are have made assembly and recycling only cardboard required very ‘Folds’ are the generating element determined the type of sandwich response to environmental factors The connections between the predetermined and punched into of the constituent materials at the complex work to identify the right of the project, forming the principle and characteristics of the cardboard such as wind and rain pressure, is cardboard elements of the system the individual cardboard component end of their lifecycle much more type of material from single, double according to which the paper used. Characteristics of the ensured by a rigorous generative were realized with 6 mm diameter elements. This solution precludes complicated. The base module of or triple corrugated varieties. Various material is transformed into a production plant made available to geometry, which directs stress along Pattern two-part rivets coupled together by any possibility of error during the pavilion had a height of 220 cm, tests were performed to discover building material. The geometric us by International Paper in Catania main lines of tension. The use of pressure. This solution came after assembly by the user, to whom an a width of 538.5 cm and a length of how the thicknesses of the cardboard order of the folds subtends the strict influenced, instead, the dimensions parametric design processing tools comparison and testing of different assembly scheme is provided with 100 cm. With a 1 metre long linear had a consequent impact on the parametric coding of the project. of the individual components of facilitated control of the geometry of hypotheses including Velcro, glue all necessary instructions. Finally, the module you can cover an area of ability to bend and fold it. In the end, By systematizing all data, a folding the system, which from discrete the individual elements of the system and other means. The choice of system of mechanical connection, 5,385 square metres, with a weight for its flexibility, we opted for single sequence was defined to form a rigid elements forms a continuous surface in light of limitations imposed by pressure rivets was the synthesis by absorbing the shear stresses of 32.02 kg and a production cost of corrugated cardboard, because system. Then, the need to discretize by means of the connection of the material such as the maximum of different needs and primarily generated between elements, also 80 Euros. if you fold cardboard beyond a the system into small elements and multiple modules with 6 mm plastic bend angle and folding direction, those relating to the possibility of ensured a good degree of flexibility Modular coordination and certain angle the covering tends to simultaneously make it watertight to rivets (commonly used in the paper thus producing a series of ‘controlled recycling the entire system. The and mobility between the individual optimization of cuts avoided tear, making it more vulnerable to protect against rain was addressed industry). The entire system is deformations’ of single corrugated Front rivets are easily separable from the parts of the system, which by its very excessive waste of raw material water damage. Single corrugated by overlapping elements, in a way generated by the aggregation of two cardboard elements. The outer cardboard and only two materials nature could not be too rigid. On with the two elements formed from cardboard can be bent within certain similar to that of traditional roof tiles, basic modules (templates) codified coverings were produced with 100% were employed, both of which 100% the other hand, the use of glue or a single sheet. With the use of kraft

144 145 Irori Pavilion, Kengo Kuma & Associates, FuoriSalone 2015, Università Statale di Milano. Irori Pavilion, Kengo Kuma & Associates, FuoriSalone 2015, Statale University of Milan.

singola, a doppia o tripla onda. Gli spessori del cartone avevano ovviamente una conseguente ricaduta sulle possibilità di “piegarlo”. Abbiamo testato e verificato diverse tipologie di cartone. Alla fine si è optato per un cartone ondulato a singola onda, perché più flessibile. Se si piega un cartone oltre un certo angolo la copertina tende a lacerarsi, rendendolo così più vulnerabile all’acqua. Il cartone a singola onda è piegabile entro certi limiti, tenendo conto della così detta orditura di canna, cioè della direzione in cui sono disposte le “onde” del cartone interno. La “piega” è l’elemento generatore del progetto, il principio in base al quale la materia carta è stata tras-formata in materiale da costruzione. L’ordine geometrico delle pieghe sottende una rigorosa codifica parametrica del progetto; mettendo a sistema tutti i dati è stata definita la piega capace di determinare un sistema rigido per forma. Si è presentata, poi, la necessità di discretizzare il sistema in elementi di piccole dimensione e contestualmente di renderlo a tenuta stagna rispetto all’azione della pioggia. La sovrapposizione degli elementi, secondo una modalità analoga a quella di un tetto tradizionale in tegole, ha garantito la tenuta all’acqua e l’ottimizzazione del deflusso delle acque meteoriche. La capacità di carico e la resistenza allo strappo sono i parametri che hanno determinano la tipologia di sandwich e le caratteristiche del cartone impiegato. Le caratteristiche dell’impianto di produzione messo a disposizione dalla International Paper di Catania ha invece inciso sulle dimensioni dei singoli componenti del sistema, che da elementi discreti realizzano una super- ficie continua mediante la connessione di più moduli, resi solidali tra loro attraverso l’ausilio di connettori meccanici di plastica (bottoni tradizionalmente utilizzati nell’ambito della carto- tecnica) di 6 mm di diametro. Tutto il sistema è generato dall’aggregazione dei due moduli di base (pattern) codificati dall’arte degli origami: modulo A, a “spina di pesce; modulo B, a “punta di diamante”. La performance strutturale del Padiglione, in risposta a fattori ambientali come la pressione del vento e la pioggia è garantita da una rigorosa geometria generativa, che “orienta” gli sforzi lungo “direzioni principali di tensione”. Il ricorso a strumenti di elaborazione progettuale di tipo parametrico ha agevolato il controllo delle geometrie dei singoli elementi del sistema in ragione di condizioni “limite” imposte dal materiale – angolo massimo di piega, direzione della piega, ecc., determinando una “catena di deformazioni controllate”. Gli elementi sono realizzati con cartone ondulato a singola onda. Le copertine esterne sono state prodotte con carta Kraft 100% naturale, l’onda interna con una carta riciclata. La carta Kraft delle due copertine esterne ha una ottima tenuta all’acqua.

Irori Pavilion, Kengo Kuma & Associates, FuoriSalone 2015, Università Statale di Milano. Irori Pavilion, Kengo Kuma & Associates, FuoriSalone 2015, Statale University of Milan. paper for the outer covering, water characteristics are affected by according to research conducted pavilion under examination would blue. The same analysis was done interpreted as a energetic/synergistic indicators of possible future scenarios. NOTES resistance can be enhanced by the choice of raw materials and by TUDelft (Delft University of require to be ballasted or anchored for translations along the global system, the global characteristics Moreover, corrugated cardboard is [1] «Il successo professionale di applying a resin-coated paper of 175 manufacturing parameters. Technology). On the basis of these to the ground. Z-axis, obtaining results with a range of which are increasingly treated a relatively young material, dating Richard Buckminster Fuller è legato, g/sqm, which is impervious to rain Therefore, the behaviour of the characteristics and with the aid of A further analysis was done regarding between 0.18 cm and -0.40 cm. as an adaptive organic system from 1875 when J.H. Thompson più che alla ricerca Dymaxion, and has a M3 fire-safety classification cardboard depends on various a calculating program (PRO SAP) translation, with the control of the Finally, the study of N 1-1 tensions that interacts with modifications had the intuition of pasting a second allo studio e alla costruzione di [23]. factors, with various types of it was possible to analyze results results relating to nodal movements provided normal stresses, or rather of the environment in which it is covering over corrugated paper, thus strutture geodetiche autoportanti. The weight of a linear metre of the cardboard differing from each obtained by loading the structure. obtained by colour maps where effects which generate compressive inserted. “This means that partial giving greater rigidity to packaging Conformemente al suo brevetto del structure including connectors (about other unless they come from the The first type of analysis dealt with each colour-coordinated node was and tensile stresses compression in aspects of building systems that structures. In architecture its history 1954, ne sono state costruite ben 100) is approximately 32 kg for a cost same raw material produced in was that of deformation. It was associated with a legend showing the 1-1 direction. The chromatic map are currently considered in isolation is, today, only at a beginning and 300 mila sparse in ogni angolo del of around 80 Euros [24]. exactly the same way. This makes noted that, depending on whether numerical values for translations in indicates positive tensile stresses and within design methodologies, such its destiny is still to be written. As mondo, dal monte Fuji al Polo sud. The assembly of the pavilion was standardization of this material the load was due to the structure’s congruent units. Translation X was negative compressive stresses. as structural technology, physical Deyan Sudjic reminds us, “The Fra le più significative: la cupola codified into a instruction manual difficult from a mechanical point own weight, wind or a combination the representation of the movement This brief overview of very recent construction techniques or space history of architecture should be seen Kleenex in fogli di cartone piegato sequence in order to allow easy of view. In any case, the general of both, different deformations occur. of the nodes in the global X-axis design experiments clearly shows organization criteria, become part of as a history of social and technical presentata alla X Triennale di Milano self-assembly. The cardboard is characteristics of the material were The minimum deformation due to direction. As can be seen in the how the spread of a parametric a generative process of integration inventions, rather than stylistic and (1954)» [The professional success a ‘disordered network’ of cellulose investigated, without considering own weight was approximately 7 mm, figure, translations due to load design approach, together with that directly includes the complex formal innovations” [26]. of Buckminster Fuller is related, fibres, whose properties and parameters related to the properties the thickness of a sheet of cardboard. combination ranged from a maximum advances in research in the field interrelationships between material rather than research into Dymaxion, bonding between them determine of the fibers composing it. The The wind load the structure was of 0.26 cm (corresponding to the of product innovation and processing, system and performance capacity” [25]. to the study and construction of self- the final mechanical behaviour table below shows the mechanical placed under was equal to 87 daN / colour red) to a minimum of -0.089 has encouraged the development of These are experiments which, while supporting geodesic structures. In of the cardboard sheet. These characteristics of the cardboard, sqm, a high pressure for which the cm corresponding to the colour a ‘new idea of architecture’ ever more not yet widely felt, certainly offer

146 147 [23] Il che significa che Le connessioni tra gli elementi di cartone che conformano il sistema sono realizzate con ri- portamento del cartone dipende, quindi, da vari fattori, le varie tipologie di cartone differiscono prima che cominci vetti di 6 mm di diametro, “bottoni” meccanici composti da due elementi accoppiati tra loro per l’uno dall’altra a meno che non provengano dalla stessa materia prima e non siano state pro- a bruciare trascorrano in media 11 minuti pressione. Questa soluzione è stata individuata a valle di un confronto tra diverse ipotesi che dotte allo stesso modo. Ciò rende difficile la standardizzazione di questo materiale dal punto e 30 secondi. abbiamo testato: velcro, colla ecc. La scelta dei rivetti a pressione nasce dalla sintesi di diverse di vista meccanico. Tuttavia, sono stati studiati i rapporti generali delle caratteristiche, senza [24] 100 connettori, necessità. In primis quella connessa al riciclo del sistema. I rivetti sono facilmente separabili considerare i parametri legati alle proprietà delle fibre che lo compongono. Nella tabella che 24 elementi a spina dal cartone. Sono stati usati solo due materiali ed entrambi riciclabili al 100%. I connettori a segue sono riportate le carateristiche meccaniche del cartone, secondo una ricerca condotta di pesce, 24 elementi pressione vengono innestati senza l’ausilio di alcun attrezzo: bastano le mani; inoltre i fori e presso la TUDelft (Delft University of Tecnology) Sulla base di queste caratteristiche e con l’au- a diamante e 3 elementi la posizione dei connettori sono predeterminati sui singoli elementi componenti di cartone me- silio di un programma di calcolo (Pro sap) è stato possibile analizzare i risultati ottenuti dopo di colmo a diamante, diante fustellatura. Questa soluzione esclude qualsiasi possibilità di errore in fase di montaggio tutto il necessario alla l’inserimento dei carichi agenti sulla struttura. costruzione di 3 archi. da parte dell’utente, al quale viene fornito uno schema di montaggio con tutte le istruzioni Il primo tipo di analisi affrontato è stato quello della deformata, si è osservato come, a seconda necessarie. Infine, il sistema di connessione meccanico assorbendo gli sforzi di scorrimento che il carico sia dovuto al peso proprio, al vento o alla combinazione di entrambi, la struttura che si generano tra gli elementi ha garantito anche un buon grado di flessibilità e di mobilità subisce deformazioni differenti. La deformazione minima dovuta al peso proprio è di circa 7mm, tra le singole parti del sistema, che per sua stessa natura non poteva essere troppo rigido. lo spessore di un foglio di cartone. Il carico da vento cui è stata sotto posta la struttura è pari Diversamente, sia l’impiego di colla sia l’impiego del velcro non consentivano al sistema quel a 87 daN/mq, una pressione elevata per il padiglione in esame che necessita, per resistere grado di adattabilità e flessibilità necessario; inoltre rendevano più complesse le operazioni di ad un carico così grande, di essere zavorrato o ancorato al suolo. Un’ulteriore analisi è stata montaggio e quelle di riciclo a fine vita dei materiali costitutivi. fatta sulle traslazioni: il controllo dei risultati relativi ai movimenti nodali è avvenuto mediante Il modulo base del paglione ha un’altezza in chiave di 220 cm, una larghezza di 538,5 cm e una mappe di colore, ad ogni nodo corrisponde un colore a cui è associata una legenda che riporta lunghezza di 100 cm. Con un modulo di 1 m lineare è possibile ottenere una superficie coperta i valori numerici della traslazione di interesse, in unità di misura congruenti. La traslazione X è la di 5,385 mq, un peso di 32,02 Kg e un costo di produzione di 80 euro. rappresentazione del movimento dei nodi in direzione dell’asse globale X, come si può vedere Il coordinamento modulare e l’ottimizzazione dei tagli hanno evitato eccessivo spreco di mate- nella figura le traslazioni dovute alla combinazione di carico vanno da un massimo di 0,26 cm ria prima; le due tipologie di elementi sono, infatti, ricavate da un unico foglio. L’utilizzo di una (corrispondente al colore rosso) ad un minimo di -0,089 cm corrispondente al colore blu; la stessa carta kraft per la copertina esterna, ai fini di una buona tenuta all’acqua, può essere incremen- analisi è stata fatta per le traslazioni rispetto all’asse globale Z, riscontrando dei risultati con un tata ricorrendo ad una carta politenata con una grammatura di 175 g/mq (impermeabile alle range compreso tra 0,18 cm e -0,40 cm. Infine lo studio delle tensioni N 1-1 ha fornito gli sforzi precipitazioni piovose e con una classe M3 di reazione al fuoco) [23]. normali, ovvero le azioni che generano le tensioni di compressione e trazione in direzione 1-1; la Il peso di un metro lineare di struttura comprensivo di connettori (circa 100) è di circa 32 kg per mappa cromatica indica con segno positivo le tensioni di trazione e con valori di segno negativo un costo che si aggira intorno agli 80 euro [24]. le tensioni di compressione. L’assemblaggio del padiglione è stato codificato nelle sue sequenze in un “libretto delle istru- Questo breve panorama di recentissime sperimentazioni progettuali esplicita chiaramente come zioni” al fine di consentire una facile autocostruzione del sistema. la diffusione di un modello di approccio progettuale su base parametrica, unitamente agli avanza- Il cartone è una “rete disordinata” di fibre di cellulosa, le proprietà delle fibre ed il legame fra menti della ricerca nel campo delle innovazioni di prodotto e di processo, abbia favorito lo sviluppo esse determinano il comportamento meccanico del foglio di cartone. Queste caratteristiche di una “nuova idea di architettura” sempre più interpretata come sistema energetico/sinergetico: sono influenzate dalla scelta della materia prima e dai parametri di fabbricazione. Tale com- il comportamento globale è sempre di più assimilato ad un sistema organico adattivo che intera-

accordance with his patent in 1954, [2] «Prefabbricato in blocchi di isolamento termico. La estrema traditional cement. The presence cement used in fact reduces the [4] The cardboard tubes used for the [7] Peter Eisenman’s definition. [12] The CH4 Competition is a 300 thousand were built in every fuori opera o gettato in sito porosità del materiale una volta of fibres gives the cement lightness thermal insulation capacity. A supporting structure have a diameter [8] Gille Deleuze, La piega. Leibniz design workshop coordinated by the corner of the world, from Mount Fuji entro casseforme, il papercrate essiccato ne esalta le capacità di and high thermal and acoustic typical composition uses 600 litres of 106 mm and a thickness of 4 mm. e il Barocco, Turin, Einaudi, 1990, p. 6. Built Environment Faculty. The aim of to the South Pole. Among the most ha caratteristiche analoghe ad resistenza termica (R=0,8 m2K/w insulation, while the percentage of water, 30 kg of paper, 20-85 kg The construction cost per unit of 52 the initiative was to design and build [9] OH.NO.SUMO was founded significant: the dome Kleenex in un conglomerato cementizio per centimetro di spessore) il cui of fibres in the conglomerate is of cement and 0-30 kg of sand, square metres was $ 2,000. a re-useable pavilion for Sydney in 2009 by James Pearce, Patrick sheets of folded cardboard presented tradizionale. La presenza di valore dipende chiaramente dalla also a critical element for drying thus obtaining a compression Architecture Week 2010, an event [5] The discipline of Computational Loo, Katherine O’Shaughnessy & at the 10th Milan Triennale (1954)]. fibre conferisce al calcestruzzo percentuale di legante utilizzato. time. Higher percentages of strength equal to about 20 kg / cm²] organized in collaboration with the Origami, for example, was born in Sarosh Mulla; four young architects (Vittorio Manfron, Buckminster Fuller: leggerezza, elevato isolamento All’aumentare della percentuale di cement give the best mechanical Alessandro Rogora, “Esempi di Australian Architecture Association, the late nineties from the outcome of the School of Architecture of the la ricerca. Dymaxion, una storia termico ed acustico, al contempo cemento utilizzato infatti si riduce la characteristics, shorten the architetture e materiali innovativi a the Australian Institute of Architects of research conducted by David University of Auckland. americana tra innovazione e utopia, le percentuale di fibre contenute capacità di isolamento termico. Una drying time, and improve water base di carta e cartone”, p. 27 & in Huffman, professor of computer and the NSW Architects Registration [10] The prototype was presented in Nicola Sinopoli, Valeria Tatano, nel conglomerato costituisce anche composizione tipo prevede per 600 resistance, but, conversely, tend to A. Rogora, ed., Carta e cartone in science at the University of Santa Board. also at the eCAADe conference (ed.), Sulle tracce dell’innovazione. un elemento di criticità per litri di acqua, l’impiego di; 30 chili di worsen characteristics of thermal edilizia, Monfalcone, Edicom, 2006. Cruz in California. Huffman [13] The wood panels were in Zurich in 2010. Tra tecniche e architettura, Milan, i tempi di essiccazione. Percentuali carta, 20-85 chili di cemento, 0-30 insulation. The extreme porosity of [3] The duration of his works, now investigated generative algorithms produced in collaboration with Royal Franco Angeli, 2002, p. 81. cf. also maggiori di cemento conferiscono chili di sabbia, ottenendo cosi una the material, once dried, enhances verified in the field, are well above 10 for curve-based three-dimensional [11] The pavilion was mounted by Plywood who & the cardboard Roberto Grimaldi, R. Buckminster migliori caratteristiche meccaniche, resistenza a compressione, pari its thermal resistance (R = 0,8 years and in some case 50 years are structures by studying the shape of aggregating the elements in macro- tubes were supplied by Cardboard 2 Fuller. 1895-1983, Officina edizioni, abbreviano i tempi di essiccazione, a circa 20 kg/cm²» [Prefabricated m K/w per centimetre of thickness) predicted. This is the case of his last shells found in nature. modules, later joined. This procedure Tubes Pty Ltd. The Construction Rome, 1990 & Gorman Michael e migliorano la resistenza all’acqua, blocks produced off-site and thrown whose value clearly depends on made it possible to complete the realized project, the Christian church [6] Greg Lynn, How calculus is Team of students was formed by: John, Architettura in movimento, ma, di converso, tendono into formwork on-site, papercrate the percentage of binder used. assembly in less than 10 hours. in New Zealand. changing architecture, 2009. Joel Cheuk, Queenie Tran, Lewis Milan, Skira, 2005. a peggiorare le caratteristiche has characteristics similar to Increasing the percentage of

148 149 Cardboard Pavilion, Prof. Luigi Alini Università di Catania, con AION. In collaborazione con International Paper Catania, Siracusa, 2009. Cardboard Pavilion, Prof. Luigi Alini University of Catania, with AION. In collaboration with International Paper Catania, Siracusa, 2009.

[25] Achim Menges, gisce con le modificazioni dell’ambiente in cui esso è inserito. «Ciò significa che aspetti parziali “Sistemi semplici – dei sistemi costruttivi che sono attualmente considerati isolatamente all’interno delle metodologie Capacità complesse. Processi integrativi progettuali, come la tecnologia strutturale, la fisica tecnica delle costruzioni, o i criteri di organizza- di morfogenesi zione dello spazio, diventano parte di un processo generativo di integrazione che include diretta- computazionale in mente le complesse interrelazioni tra sistema materiale e capacità performativa» [25]. architettura”, in Techné, Si tratta di sperimentazioni le quali, pur non rappresentando ancora un “sentire” diffuso, sicura- Journal of Technological mente lasciano intravedere interessanti “indicatori” di possibili scenari futuri. Del resto il carto- Design, n°2, 2011, p. 74. ne ondulato è un materiale relativamente giovane (la cui invenzione risale al 1875 quando J.H. [26] Deyan Sudjic. Thompson ebbe l’intuizione di incollare una seconda copertina alla carta ondulata già esistente, conferendo così alla struttura degli imballaggi maggiore rigidità); in architettura la sua vita è, oggi, agli albori e tutta la sua storia è ancora da scrivere. Perché come ci ricorda Deyan Sudjic «la storia dell’architettura dovrebbe essere vista come storia di invenzioni sociali e tecniche, piuttosto che stilistiche e formali» [26]. Cardboard Pavilion, Prof. Luigi Alini Università di Catania, con AION. In collaborazione con International Paper Catania, Siracusa, 2009. Cardboard Pavilion, Prof. Luigi Alini University of Catania, with AION. In collaboration with International Paper Catania, Siracusa, 2009.

Miles, Christopher Thorp, Joseph by project directors Adriano Pupilli [17] Matsys is an experimental Professors: José Pedro Sousa, João Maria Dunões, Mariana Costa, [22] Cardboard Pavilion (2009 - [23] Which means that on average Burraston, Chris Freeburn, Pouwel & Brendon Miller. The furnishings, research laboratory founded in 2004 Pedro Xavier Miguel Vale, Miguel Pereira, Milene 2010) was realized at the Faculty of 11 minutes and 30 seconds pass Wind, Jimmy Yan Min, Michael also of cardboard, were designed & by Andrew Kudless to explore, on Students: Afonso Portela, Ana Mendes, Nuno Nascimento, Nuno Architecture of Siracusa, University before it starts to burn. Chien-Hao Chiu, Jianlong Lee produceds by Hugo Moline & TAFE, a parametric basis, connections Santos, Ana Martins, Ana Maia, Ana Santiago, Renan Ferreira, Ricardo of Catania, by Professor Luigi [24] 100 connectors, 24 herringbone (Scott), Matthew Argent, Davin with the collaboration of student between architecture, engineering Silva, André Castanheira, André Amaral, Rui Laranjinha, Rui Oliveira, Alini in collaboration with Aion and elements, 24 diamond elements Turner, Phillipa Marston, Toan Ngo, Lisa Duckmanton. Certification and biology. The research activities Avelelas, André Oliveira, António Sandra Pinto, Sara Monteiro, partnership with: International Paper, and 3 diamond ridge elements, Eric Chan. was obtained by engineers Taylor have a speculative bias, but also Rebelo, Beatriz Almeida, Carolina Stefanie André, Tiago Azevedo, Comieco & Material Design. is everything needed for the [14] Cardboard House is one of Thomson & Whitting. The approx. 50 develop tools that facilitate an Gomes, Catarina Ferreira, Daniel Tiago Luis. Students: Claudia Maria Amato, construction of three arches. sqm prototype cost about $ 50,000. interdisciplinary approach to the a series of realized prototypes. Almeida, Diogo Zenha, Diogo Veiga, [20] The workshop was held at the Francesco Di Domenico, Erika [25] Achim Menges, “Simple systems design-production interface. Designed by Pietro Stutchbury [15] The water tanks are located Eloi Gonçalves, Fátima Rodrigues, Mediterranean FabLab of Cava De’ Mangano, Alessandro Odierna, - Complex capacities. Integrative th & Richard Smith (with technical under the structure and also act [18] Andrew Kudless is Assistant Francisco Pereira, Francisco Tirreni from 13th to 16 of May 2013 Francesca Petriglieri, Mariaclaudia processes of morphogenesis in assistance from Pietro Cuneen, a as ballast for the system, whose professor at the California College Pinhal, Francisco Ascensão, in collaboration with Co-de.iT. The Porto, Alberto Risciglione, Veronica computational architecture ”, in specialist in the packaging company excessive lightness is one of its of the Arts. Gonçalo Carvalho, Inês Oliveira, tutors were Andrea Graziano Roccaforte, Alberto Scamacca, Techné, Journal of Technological Visy), the prototype was conceived critical elements. The lighting uses [19] Project: Inês Azevedo, Iolanda Tavares, & Amleto Picerno. Alessio Scarlata, Gaetano Scribano, Design, n°2, 2011, p. 74. as an industrially produced and 12-volts of electrical energy. Joana Ferreira, João Gomes, João Chiara Serra, Liliana Signorelli, Constructive Geometry Pavilion [21] To create a planar surface of [26] Deyan Sudjic. self-assembly kit. The prototype Paupério, João Amorim, Jorge Reis, Vincenzo Sortino, Beatrice Tamà, [16] The system employed is 2011/12 at FAUP, Faculty of hexagons ‘Kangaroo’ software was was assembled by 20 young Juliana Margato, Kelly Oliveira, Tiziana Tellini, Erika Trovato, produced by Biolytix. Architecture, University of Porto used. architecture students coordinated Lourenço Rodrigues, Maria Otto, Mariagiovanna Zisa.

150 151 Colonna di libri nella nuova Biblioteca Civica di Brunico, arch. Dora Aichner e Werner Seidl (Foto per gentile concessione della Direzione della Biblioteca Civica di Brunico). Column of books in the new Public Library of Brunico, arch. Dora Aichner and Werner Seidl (Photo courtesy of the Public Library of Brunico). ISOLARE CON LA CARTA

Alte prestazioni dalla natura Michela Toni ISOLARE CON LA CARTA Alte prestazioni dalla natura

La cellulosa è un materiale che può essere utilizzato nelle costruzioni come isolante termico e acustico. Oltre alle prestazioni che rendono la cellulosa interessante per ottenere edifici a basso consumo energetico, l’origine vegetale vede il materiale impiegato nell’ambito della bioarchitettura: si tratta infatti di un prodotto naturale, derivante dal legno, che determina la possibilità di ottenere un bilancio ecologico positivo nella costruzione di edifici con ridotto impatto ambientale Le possibilità di applicazione sono molteplici, con sistemi costruttivi in laterocemento, legno o altri materiali, con pareti portanti o a telaio.

[1] Informazioni tecniche Semilavorati in cellulosa sulle prestazioni del Le fibre di cellulosa sono generalmente ricavate dalla carta di giornale. I produttori si riforniscono materiale sfuso e dei per lo più da aziende che raccolgono e riciclano carta proveniente da un bacino di utenza com- pannelli sono desunte da schede tecniche di patibile con l’economicità del trasporto. Dalla carta riciclata, selezionata, macinata e portata allo produttori di semilavorati stato di fibra, si ricava materiale adatto all’impiego per l’isolamento di elementi costruttivi. proposti nell’ambito Sul mercato dei prodotti per l’edilizia sono disponibili materiale sfuso e pannelli. Esistono altri della bioarchitettura, semilavorati formati con cellulosa, utilizzati come rivestimento di solai e pareti, quali pannelli in attivi in Austria e fibrogesso e pannelli in cartongesso, di cui non si tratta nel presente saggio. Germania, riportate in Bibliografia. Ulteriori Il materiale sfuso si presenta sotto forma di fiocchi; è un isolante che può essere spruzzato dati sulle modalità di o insufflato iniettando aria con un compressore. Per conferire al prodotto una protezione an- posa sono tratti da tincendio e renderlo biologicamente inerte, al materiale viene aggiunta una miscela di borati, materiale informativo di variabile dal 7% al 20%, o anche sostante diverse (in tal caso, il prodotto finito riporta l’indica- aziende specializzate zione “senza borati”). Al termine del processo produttivo, i fiocchi vengono pressati per essere nell’applicazione, impegnate anche sul confezionati in sacchi, pratici per il trasporto. territorio nazionale, I pannelli sono formati al 50% con carta riciclata, rinforzata con fibre di juta ricavate da sacchi specificatamente, di caffè o tè, miscelate con sostanze leganti, idrorepellenti e antincendio. Per formare i pannelli, Leo Bodner Edilizia il composto viene pressato a vapore, essicato e tagliato. Sul mercato sono disponibili pannelli Ecologica, NaturaliaBau, di vario spessore. BauExpert, e le aziende Weissenseer Holz- La possibilità di impiegare materia prima proveniente da riciclaggio fa sì che la cellulosa, soprattutto System-Bau GmbH sfusa, si riveli uno degli isolanti più economici, a fronte di prestazioni particolarmente interessanti. e Isocell GmbH. Prestazioni Elementi informativi utili sulle prestazioni di materiale sfuso e pannelli sono fornite dai produt- tori di semilavorati [1]; dati specifici sono contenuti nelle Norme UNI e nelle norme tecniche di Regioni e Province Autonome.

Riqualificazione di scuola elementare a Casteldarne con sopraelevazione in legno, EM2 Architetti. (Foto Studio EM2, Brunico) Redevelopment of elementary school in Casteldarne with wooden lifting, EM2 architects. (Photo: EM2 Studio, Brunico)

INSULATING WITH PAPER wood or other materials, with load- and walls, such as panels in fibre- recycled paper, reinforced with jute products [1]; specific data is proposed within the framework while absorbing a high percentage High performances from nature bearing walls or wall frames. reinforced plaster and plasterboard fibres obtained from sacks of coffee contained in the UNI Standards and of the method of assessing the of humidity compared to its own panels, which are not discussed in or tea, mixed with binding substances technical regulations of the Regions sustainability of buildings of the weight, when applied to construction Cellulose is a material that can be Semi-finished products in cellulose this essay. that are water-proof and fireproof. and Autonomous Provinces. Protocol CasaClima Nature [2]. elements effectively ventilated, can used in construction as thermal Cellulose fibres generally are obtained Bulk material comes in the form of To form the panels, the compound is With regard to thermal insulation, This database distinguishes release the water absorbed into the and acoustic insulation. In from newspaper. Manufacturers flakes; it is an insulating material that steam pressed, dried and cut. Panels according to UNI 7357-74 FA-3 between: bulk cellulose, applied environment while maintaining good addition to performances that mostly procure their supplies from can be sprayed or inflated by injecting of varying thickness are available 1989 Calculation of heat required for horizontally, with a density of 35 kg/ heat insulation performance once make cellulose an interesting companies that collect and recycle air with a compressor. To make the on the market. The possibility of the heating of buildings, developed m3; bulk cellulose, applied vertically, dried. Furthermore, being treated material for the construction of paper from a catchment area that is product fireproof and a biologically using raw materials from recycling a few years ago, cellulose fibres with a density of 55 kg/m2; cellulose with waterproof products, it does not energy-efficient buildings, its compatible with the cheapness of inert material, a mixture of borates is makes cellulose, especially bulk, to (with 15% humidity, density of newly panels, with a density of 50 kg/m3. rot or deteriorate. plant origin sees it being used in transport. The recycled, selected and added to it, with a percentage content be one of the cheapest insulating laid materials equal to 32 kg/m2, The comparison of the conductivity The reaction to mist diffusion the field of bio-architecture. It is ground cellulose is processed into ranging from 7% to 20%, or even materials, while at same time offering compaction of horizontal layers of of cellulose with other insulating indicates a resistance factor μ equal a natural product derived from fibres, yielding a material suitable different substances (in this case, particularly interesting performance. less than 25%) display a value of materials indicates that the value to 2, whereby cellulose does not

wood, which makes it possible to to be used to insulate construction the finished product will include the indicative reference conductivity λn of λ of the cellulose is among the form a waterproof barrier, but allows obtain a positive eco-balance in elements. Bulk materials and indication “borate-free”). At the end Performance equal to 0.040 W/mK. lowest. Added to this is the fact natural breathability. Moreover, the construction of buildings, with panels are available on the market of the manufacturing process, the Useful information on the To be able to compare the that, unlike many other insulating it neither favours condensation reduced environmental impact. Its of construction products. There are flakes are pressed to be packaged performance of bulk materials performance of cellulose with other materials whose insulating properties phenomena of water vapour if the scope of application is quite varied, other semi-finished products made in bags, practical for transportation. and panels are provided by the insulating materials, we have to are drastically reduced in the constructive elements in which it is with building systems in cement, from cellulose, used to clad floors The panels are formed by 50% of manufacturers of semi-finished refer to the Catalogue of materials presence of moisture, cellulose, fitted are ventilated.

154 155 λ ρ c μ tu GWP GWP p AP PEI 3 (W/mK) (kg/m ) (kJ/kgK) - (anni) kg CO2e/kg kgCO2e/kg kg SO2e/kg MJeq

fibra cellulare in fiocchi per solai cellular fibre flakes for floors 0,040 35 1,9 2 50 -0,88 0,56 0,0035 7,2

fibra cellulare in fiocchi per pareti cellular fibre flakes for walls 0,040 55 1,9 2 50 -0,88 0,56 0,0035 7,2

pannello di fibra di cellulosa cellulose fibre panel 0,040 50 1,9 2 50 -0,24 1,02 0,0051 17,5

pannello in fibra di legno poroso porous wood fibre panel 0,055 270 2 5 50 -0,15 1,35 0,0112 12,7

vermiculite vermiculite 0,070 100 1 3 50 0,37 0,37 0,0045 5,9 Riguardo all’isolamento termico, secondo le Norme UNI 7357-74 FA-3 1989 Calcolo del fabbi- [2] Per potere acquisire la Certificazione CasaClima argilla espansa sogno termico per il riscaldamento di edifici, elaborate alcuni anni fa, le fibre di cellulosa (con expanded clay 0,160 350 1 5 50 0,16 0,16 0,0005 1,1 2 Nature, un edificio, oltre umidità del 15%, massa volumica relativa al materiale appena posato pari a 32 kg/m , costipa- ad avere un indice di pannello di lino con supporto di fibre mento per strati orizzontali inferiore al 25%) presentano un valore della conduttività indicativa flax panel with fibre support 0,040 30 1,55 1 50 0,50 1,85 0,0066 35,3 efficienza dell’involucro di riferimento λn pari a 0,040 W/mK. inferiore o uguale lana di vetro per cappotto 2 glass wool for external insulation 0,039 80 1,03 1 50 2,45 2,45 0,0153 46,2 Per potere confrontare le prestazioni della cellulosa con quelle di altri isolanti, si assume come a 50 kWh/m a, deve garantire un indice di lana di vetro riferimento il Catalogo dei materiali proposto nell’ambito della metodologia di valutazione della 0,040 20 1,03 1 50 2,45 2,45 0,0153 46,2 efficienza complessiva glass wool [2] sostenibilità degli edifici del Protocollo CasaClima Nature . Tale database distingue: cellulosa inferiore o uguale pannello di canapa con supporto in fibre 3 0,040 30 2 1 50 0,08 1,43 0,0047 28,7 sfusa, posta in opera in orizzontale, con una densità di 35 kg/m ; cellulosa sfusa, posta in opera in 2 hemp panel with fibre support a 20 kg CO2eq/m a, 2 3 basando il proprio isolamento termico con trucioli di legno verticale, con una densità di 55 kg/m ; cellulosa a pannelli, con una densità di 50 kg/m . 0,043 75 2 2 50 -1,43 0,12 0,0015 1,8 thermal insulation with wood shavings Il confronto della conduttività con quella di altri isolanti indica che il valore di λ della cellulosa si approvvigionamento energetico su materassini di fibra di cocco attesta tra i più bassi. A questo si aggiunge che, diversamente da molti altri isolanti che vedono 0,050 90 2 1 50 0,43 2,13 0,0267 31,0 energie rinnovabili. coir mats drasticamente ridotte le proprietà isolanti in presenza di umidità, la cellulosa, pur assorbendo pannello di sughero La valutazione della cork panel 0,040 120 1,67 18 50 -1,22 0,35 0,0019 6,4 una elevata percentuale di umidità rispetto al proprio peso, se applicata in elementi costrutti- sostenibilità, comprende

sughero granulare espanso vi efficacemente ventilati, può rilasciare nell’ambiente l’acqua assorbita mantenendo buone la verifica quantitativa 0,042 100 1,8 3 50 -1,22 0,35 0,0019 6,4 expanded granular cork prestazioni termoisolanti una volta asciugata; inoltre, essendo trattata con idrorepellenti, non dell’impatto ambientale pannello di silicato di calcio per cappotto marcisce e non si deteriora. dei materiali utilizzati per calcium silicate panel for external insulation 0,045 115 1,03 5 50 0,30 0,30 0,0015 6,5 la costruzione dell’edificio Il comportamento nei confronti della diffusione del vapore indica un fattore di resistenza μ pari perlite espansa e la verifica dell’utilizzo expanded perlite 0,050 85 1 1 50 4,17 4,17 0,0149 98,9 a 2, per cui la cellulosa non costituisce una barriera impermeabile, ma permette la naturale delle risorse naturali. pannello di polistirene espanso EPS F traspirabilità; inoltre, non favorisce neppure fenomeni di condensazione del vapore acqueo se 0,040 18 1,45 20 50 4,20 4,20 0,0155 93,6 EPS F polystyrene foam panel gli elementi costruttivi in cui è inserita sono ventilati. pannello di polistirene estruso XPS (CO ) 2 Potendo contare su un valore del calore specifico più elevato rispetto a quello di molti isolanti, XPS (CO ) polystyrene foam panel 0,040 38 1,45 70 50 4,30 4,30 0.0177 94,0 2 l’utilizzo della cellulosa in elementi costruttivi caratterizzati da un notevole spessore, oltre a pannello di poliuretano espanso rigido PUR PUR polyurethane rigid foam panel 0,030 40 1,26 60 50 0,54 2,15 0,0041 19,7 determinare un alto livello di isolamento termico, offre un contributo anche nei confronti del con-

lana di pecora trollo del surriscaldamento estivo, poiché determina una capacità termica più elevata rispetto a 0,040 30 1,5 2 50 2,43 2,43 0,0090 41,0 sheep’s wool quello che si può ottenere utilizzando la maggior parte degli altri isolanti. pannello portaintonaco in paglia o canne Alle buone prestazioni termoisolanti della cellulosa si aggiungono interessanti prestazioni acu- straw or cane plaster base panel 0,056 190 2 5 50 -1,59 0,08 0,0004 1,2 stiche, soprattutto per quanto riguarda i fiocchi: questo materiale, infatti, non è legato, per cui lana di roccia per cappotto rock wool for external insulation 0,040 130 1,03 1 50 1,93 1,93 0,0141 21,4 contribuisce a collegare in maniera non rigida le diverse parti di elementi costruttivi realizzati paglia con strati diversi, con maggiore efficacia rispetto ad altre soluzioni, ottenendo un isolamento 0,064 150 2 5 50 -1,25 0,11 0,0009 0,8 straw acustico più elevato rispetto a quanto si può ottenere con l’uso di pannelli in fibre.

Prestazioni della cellulosa e di altri materiali isolanti. Catalogo Protocollo CasaClima Nature. Performance of cellulose and other insulating materials Protocol Catalogue CasaClima Nature.

λ (W/mK) GWPkg CO2e/kg Relying on a higher value of specific parts of construction elements thermal expansions of the structures, penetration by insects and rodents Data on the tightness and insulation conducibilità termica potenziale effetto serra heat than that of many other made of several layers, with greater so that no hollow spaces form. within the different layers. instead, is not available. thermal conductivity potential greenhouse effect insulating materials, the use of effectiveness compared to other Therefore, the high air tightness of Data on the fire resistance of To prevent a fire hazard, it is (kg/m3) cellulose in construction elements solutions, yielding a higher acoustic buildings insulated with bulk material this material are contained in necessary to be very cautious ρ GWP p kgCO2e/kg densità potenziale effetto having considerable thickness, in insulation than can be obtained with properly applied to the construction the technical specifications of during the design phase to avoid density serra processo addition to determining a high level the use of fibre-reinforced panels. provides a more effective insulation the manufacturers, which refer parts of the construction in which c (kJ/kgK) potential greenhouse effect of thermal insulation, also contributes The air tightness and wind tightness than constructions in which other to standard DIN 4102, in which cellulose is used come into contact process calore specifico to an efficient control of overheating are both considerable when applying insulating materials are applied, cellulose, applied compressed, is with elements that can warm up, as specific heat AP kg SO2e/kg during summer, because it yields a cellulose flakes with compressed although with a similar value of classified as normally combustible chimney flues and chimneys, even μ potenziale acidificazione higher thermal capacity compared air blown inside the hollow spaces conductivity. (grade B2). if insulated or made of refractory acidification potential fattore di resistenza to what can be achieved using most of construction elements, so that all When using panels, air tightness The fire safety level is quite high, material. alla diffusione di vapore PEI MJeq other insulating materials. the gaps are filled by the material, and wind tightness depend on the because the amount of oxygen In terms of the ability of the material resistance factor fabbisogno energia The good heat insulation preventing the air to pass through. perfect execution of the connection between the fibres is very limited, for to be processed, the flakes are easily to spread of steam primaria non rinnovabile performance of cellulose is In any case, a correct installation, in areas between the panels and other both bulk material, which is inflated blown by using a compressor; the t (anni years) energy requirement u non-renewable primary coupled with interesting acoustic addition to ensuring tightness, must construction elements to which by pressure, and panels, which panels can be cut to size with a saw tempo di utilizzo performance, especially as prevent leakage of bulk materials in they are connected. Designing during production are steam pressed. to fit the spaces in which they are to Sacchi di fiocchi di cellulosa in cantiere. time of use regards the flakes. This material, the environment. Cellulose flakes, and appropriately executing the The risk of fire is even more limited be inserted. (Foto studio EM2, Brunico) in fact, is not bonded, so it helps not being bonded, are also able critical points to prevent infiltration if the construction elements are lined As for mechanical performance, Bags of cellulose flakes in construction site. in connecting the various non-rigid to adapt over time to the different also provides protection against with plaster. cellulose panels are not self- (Photo: EM2 Studio, Brunico)

156 157 8 Parete esterna in laterizio isolata con cellulosa: 1 intonaco minerale; 2 pannello porta intonaco; 7 3 pannello in fibra di legno; 4 struttuta in legno; 5 cellulosa; 6 eventuale intonaco esterno esistente; 6 7 muratura; 8 intonaco interno. (Documentazione Leo Bodner Edilizia © Ecologica) Rielaborazione grafica da documentazione 5 Leo Bodner © Edilizia Ecologica. La tenuta all’aria e la tenuta al vento sono elevate quando si applicano fiocchi di cellulosa in- External brick wall insulated with cellulose: 1 mineral plaster; seriti a pressione per insufflaggio all’interno degli spazi vuoti degli elementi costruttivi, in modo 2 plaster base panel; 4 tale che tutti gli interstizi risultino riempiti dal materiale, impedendo all’aria di attraversarli; in 3 porous wood fibre panel; 4 wooden structure; ogni modo, una corretta modalità di posa, oltre a garantire l’ermeticità, deve impedire la fuoriu- 5 cellulose; scita del materiale sfuso nell’ambiente. I fiocchi di cellulosa, non essendo legati, sono anche in 6 any existing external plaster; 3 7 masonry; grado di adattarsi nel tempo alle dilatazioni termiche differenziate delle strutture, cosicché non 8 internal plaster. si formano spazi vuoti. Pertanto, un’elevata tenuta all’aria di costruzioni isolate con materiale (Documentation Leo Bodner © Ecological Construction) sfuso, posto in opera correttamente, permette di ottenere un isolamento termico più efficace 2 Reformatted graphic documentation rispetto a costruzioni in cui sono applicati altri isolanti, anche se caratterizzati da un analogo Leo Bodner © Green building. valore della conduttività. Parete esterna in legno isolata con cellulosa: Quando si impiegano pannelli, la tenuta all’aria e la tenuta al vento dipendono dalla perfet- 1 1 rivestimento esterno; ta esecuzione delle zone di connessione tra i pannelli e i diversi elementi costruttivi a cui si 10 2 controlistelli; collegano. Progettare ed eseguire in maniera adeguata i punti critici per impedire infiltrazioni 3 pannello in fibra di legno; 4 struttura in legno; favorisce anche la sicurezza nei confronti della penetrazione di insetti e roditori all’interno delle 9 5 cellulosa; 6 freno al vapore; diverse stratificazioni. 8 7 pannello OSB o tavolato grezzo; Dati sulla resistenza al fuoco sono contenuti nelle schede tecniche dei produttori che si ri- 7 8 listelli; chiamano alle norme DIN 4102, in cui la cellulosa, messa in opera compressa, è classificata 9 vano impianti; 10 rivestimento interno. normalmente combustibile (classe B2); il livello di sicurezza dal fuoco è abbastanza elevato, 6 (Documentazione Leo Bodner Edilizia perché la quantità di ossigeno tra le fibre risulta molto limitata, sia per il materiale sfuso, che © Ecologica) Rielaborazione grafica da documentazione è insufflato a pressione, sia per i pannelli, che in fase di produzione sono pressati a vapore. Il 5 Leo Bodner © Edilizia Ecologica. rischio di incendio è più contenuto se gli elementi costruttivi vengono rivestiti con intonaco. Non External wooden wall insulated with cellulose: 1 external covering; sono invece disponibili dati su ermeticità e isolamento. 4 2 counter batten; Per prevenire il pericolo di incendio, deve essere posta una forte attenzione in fase progettuale 3 wood fibre panel; 4 wooden structure; per evitare che parti della costruzione in cui è previsto l’impiego di cellulosa entrino in contatto 3 5 cellulose; con elementi che possono riscaldarsi, come canne fumarie e camini, anche se isolati o costruiti 6 steam damper; in materiale refrattario. 2 7 OSB Panel or rough planking; 8 batten; Sotto il profilo dellacapacità del materiale di essere lavorato, i fiocchi sono facilmente insufflati 9 system room; con l’impiego di compressore; i pannelli possono essere tagliati a misura con apposita sega per 1 10 internal covering. (Documentation Leo Bodner © Ecological adattarsi agli spazi in cui devono essere inseriti. Construction) Relativamente alle prestazioni meccaniche, i pannelli in cellulosa non sono autoportanti, né calpe- Reformatted graphic documentation Leo Bodner © Green building. stabili. Il materiale sfuso deve essere compartimentato all’interno di elementi che lo contengano.

supporting, nor treadable. The bulk is a material that offers a positive The material, furthermore, displays The amount of material that is Use and application method working outdoors. To insulate vertical kg/m3 is required; to insulate vertical A steam-pressed containment layer material must be compartmentalised ecological balance. an Acidification Potential (AP) among released into the air is greater for the The scope of application of cellulose or variously tilted elements, it is construction elements, instead, is generally applied on the hot side within the elements that contain it. Specifically, a parametric the lowest and determines the use inflated flakes than the installation fibres is very broad: it includes necessary to form closed volumes, a density of 58-65 kg/m3 is required; of the construction elements, taking The ability to maintain its own performance analysis of cellulose of Primary energy intensity (PEI) of panels, but is considerably limited the insulation of vertical closures, delimited by non-deformable [3]. care to fix it with clamps and special characteristics over time is high compared to other insulating lower than almost all other insulating by the method of application with upper and lower horizontal closures, structures that can be loaded, such In existing buildings, the bulk material adhesive tapes, with a focus on when compared to its physical and materials indicates that the use of materials.The eco-balance is more nozzles. vertical and horizontal partitions. as wood panelling, plasterboard or can be inflated with high pressure the connecting points with beams, chemical properties. this material yields an environmental advantageous when using flakes With regard to the consequences The bulk material is inflated using other. To inflate the material, a hole into the hollow spaces of the walls doors and frames, and architectural The dimensional stability of the impact among the lowest, not only rather than panels, because the for the environment, at the end of an appropriate compressed air is drilled in those elements in which between the beams of the ceilings, elements of various types. This flakes is conditioned by proper towards synthetic materials, but also latter undergo an energetically more their useful life, of the cellulose fibres machine. The flakes can also be a nozzle is inserted that blows and filling all the spaces between the layer, in addition to reducing the installation. Non-bonded cellulose is to those of natural origin. consuming process compared to the can be recycled and also the panels sprayed with water or adding mastic sucks air in order to limit as much as construction elements. It is possible amount of moisture that from within in fact subject to a natural process In fact, it is a recycled material of bulk material. can be reused. When disposing of on vertical construction elements possible the formation of dust in the to form external insulation on walls. the environments can penetrate the of adjustment, especially when it is vegetable origin which, with the As regards the impact on humans, the material, however, if it contains made with various types of material, construction site. To reduce settling Cellulose flakes can also be cast on construction element, also acts as a applied vertically, whereby, in order to same durability (time tu) compared to work in the construction site does boron salts, the material cannot be making sure to eliminate any phenomena, the material must be top of the floors to insulate attics. The layer providing air tightness. A layer avoid this, it is necessary to eliminate other materials, displays a negative not cause hazards to the health composted. The presence of boron humidity. In all cases, the material inflated with a higher pressure, cellulose panels are fixed between must also be applied on the cold any gaps, making the material Global-warming potential (GWP), of staff on site. Dry processing, also produces limitations to the must be applied by skilled personnel. shifting from horizontal to vertical joists or on walls using metal staples, side that is wind-proof, rain-proof acquire a high level of compaction because a certain amount of CO2 though, leads to the formation of disposal in landfills; specifically, the To insulate inter-storey attics or roofs, laying. Specifically, the application mastics and adhesives tapes. and anti-UV rays, but permeable to during blowing. originally has been fixed in the micro-particles dispersed in the eventual incineration must be carried the cellulose can be cast directly in in horizontal construction elements In all cases, the construction process vapour diffusion, in order to allow The assessment of its eco- plants from which the cellulose was environment, so that workers need out so as to stabilise the boron salts the spaces provided in the layering requires a density of 35-40 kg/m3; is fast and does not produce waste, moisture, possibly penetrated into compatibility shows that cellulose obtained. to wear a mask for particulate matter. in the slag, as they are not soluble. of the construction elements, in pitched roofs, a density of 45-50 saving time and costs. the insulation, to spread outside.

158 159 Copertura ventilata in legno con isolamento in cellulosa: 1 coppi; 2 listelli; 3 controlistelli; 1 4 guaina impermeabile traspirante; 5 tavolato grezzo; 2 6 travetti; 3 7 cellulosa; 8 freno al vapore; 9 struttura rivestimento interno; 10 perline/cartongesso. 4 Rielaborazione grafica da documentazione Leo Bodner © Edilizia Ecologica. 5 Ventilated wooden roof with cellulose 6 insulation: La capacità di mantenere nel tempo le proprie caratteristiche è elevata relativamente alle pro- 1 roof tiles; 7 2 batten; prietà chimico-fisiche. 3 counter batten; La stabilità dimensionale dei fiocchi è condizionata da una corretta posa in opera; la cellulosa 8 4 waterproof breathable sheath; 5 rough planking; non legata è infatti soggetta a un naturale processo di assestamento, soprattutto quando è 6 joists; 9 posata in verticale, per cui, al fine di evitarlo, occorre impedire che restino dei vuoti, facendo 7 cellulose; 8 steam damper; acquisire al materiale una elevata compattazione in fase di insufflaggio. 10 9 internal cladding structure; La valutazione della ecocompatibilità dimostra che la cellulosa è un materiale che permette di 10 beads/plaster board. Reformatted graphic documentation ottenere un bilancio ecologico positivo. Specificatamente, un’analisi parametrica delle presta- Leo Bodner © Green building. zioni della cellulosa rispetto ad altri isolanti indica che l’impiego di questo materiale determina

un impatto ambientale tra i più bassi, non solo nei confronti dei materiali di sintesi, ma anche di quelli di origine naturale. Si tratta infatti di un materiale riciclato di origine vegetale che, a parità

di durabilità (tempo di utilizzo tu) rispetto ad altri materiali, presenta un Potenziale di effetto

Solaio a terra isolato con cellulosa: serra (GWP) negativo, in quanto una certa quantità di CO2 è stata fissata in origine nelle piante 1 pavimento massello; dalle quali è stata poi ricavata la cellulosa; il materiale è inoltre caratterizzato da un Potenziale 2 listelli + controlistelli; 3 cellulosa; di acidificazione (AP) tra i più bassi e determina un impiego di Energia primaria non rinnovabile 4 freno al vapore; (PEI) inferiore rispetto a quasi tutti gli altri isolanti. 5 solaio. Rielaborazione grafica da documentazione L’ecobilancio è più vantaggioso per i fiocchi rispetto ai pannelli, poiché questi ultimi subiscono Isolamento di copertura con getto 1 Leo Bodner © Edilizia Ecologica. un processo produttivo energeticamente più dispendioso rispetto allo sfuso. di fiocchi di cellulosa in estradosso, Ground floor insulated with cellulose: Per quanto riguarda l’impatto sull’uomo, l’attività in cantiere non determina pericoli per la salute Casa Willeit a Gais, arch. A. Willeit. 1 solid floor; (Foto Fotostudio Eheim, Bressanone) 2 2 batten + counter batten; degli addetti. La lavorazione a secco porta però alla formazione di micro particelle disperse Roofing insulation with cellulose flakes cast 3 cellulose; nell’ambiente, per cui è necessario indossare una maschera per polveri sottili. La quantità di 4 steam damper; on upper surface, Willeit Home in Gais, 5 floor. materiale che si libera nell’aria è maggiore per l’insufflaggio di fiocchi piuttosto che per l’instal- arch. A. Willeit (Photo: Fotostudio Eheim, 3 Bressanone) Reformatted graphic documentation lazione di pannelli, ma è notevolmente limitata dalla modalità di posa con ugelli. Leo Bodner © Green building. Relativamente alle conseguenze sull’ambiente, al termine della vita utile di esercizio, le fibre di Isolamento di parete esterna con insufflaggio 4 di fiocchi di cellulosa in intradosso. cellulosa possono essere riciclate; anche i pannelli possono essere riutilizzati. In fase di dismis- (Documentazione Leo Bodner © Edilizia sione, però, se sono presenti sali di boro, il materiale non può essere compostato. La presenza Ecologica) 5 External wall insulation with cellulose flakes di boro determina inoltre limitazioni allo smaltimento in discarica; nello specifico, l’eventuale inflated in upper surface. incenerimento deve essere effettuato in modo da stabilizzare i sali di boro nelle scorie, perché (Documentation Leo Bodner © Ecological Construction) non risultino dilavabili. Isolamento di copertura con insufflaggio di fiocchi di cellulosa in intradosso. (Documentazione Leo Bodner © Edilizia Solaio interpiano isolato con cellulosa: The insulating layer must always used in Sweden and more recently buildings, as required by the latest Ecologica) 1 controsoffitto; stay dry, especially when it is also in France and in Belgium. specific regulations. External roof insulation with cellulose flakes 2 struttura del controsoffitto; inflated in upper surface. 11 3 freno al vapore; placed in wooden structures, as In Italy, a particular propensity to (Documentation Leo Bodner © Ecological 4 travi; these are likely to deteriorate due use this material has not developed Buildings insulated with cellulose Construction) 10 5 cellulosa; to moisture. With the application of yet, but we can imagine that in flakes 6 tavolato; the stabilising material, the cellulose the near future the cellulose fibres To offer a concrete idea of how dall’alto | from above 9 7 strisce anticalpestio; cellulose can be applied in 8 listelli; layers can be plastered. On the market may widen, in the area of 8 9 granulato isolante acustico; market there are also wooden, new construction and, even more, in construction, below are presented 10 pannello; prefabricated elements for walls and the renovation of existing buildings, cases where this material was 7 11 pavimento. floors, arriving on site complete with also because of its versatility of use. chosen by designers both in new Rielaborazione grafica da documentazione insulation. Also, economically, cellulose constructions and in the recovery 6 Leo Bodner © Edilizia Ecologica. insulation is one of the cheapest on of existing buildings. Inter-storey floor insulated with cellulose: 5 the market, not only with regard to The choice fell on construction works 1 false ceiling; Possible future developments 2 structure of the false ceiling; Ecological buildings insulated with the supply of material, but also for in South Tyrol, territorial context that 4 3 steam damper; cellulose are common in many its rapid installation, if we think that for many years stands for a high 4 beams; 3 European countries and also in a single day one can insulate an quality of construction, obtained with 5 cellulose; overseas. In practice, the cellulose entire single housing unit building. a continuous experimentation in 6 planking; 2 7 non-tread batten; is used in Canada, where there The possibility of obtaining the use of innovative materials and 8 batten; is a strong tradition of wooden ecological solutions that ensure technologies, especially aimed at 1 9 acoustic insulating granulate; constructions, and in contexts that at the same time a high insulation the well-being of man and respect 10 panel; are particularly sensitive to the capacity plays in favour of multiple for the environment. Some of the 11 pavement. Reformatted graphic documentation problems of saving energy and applications within a market that cases shown are works carried Leo Bodner © Green building. housing welfare, as Austria and tends to be characterised by the out by IPES, the Institute for social Germany. Cellulose has long been need to build almost zero energy housing of the autonomous province

160 161 [3] Dati desunti da risultati Utilizzo e modalità di posa pioggia e raggi UV, ma permeabile alla diffusione di vapore, per permettere all’umidità, even- di prove di laboratorio L’ambito di applicazione delle fibre di cellulosa è molto ampio: comprende l’isolamento di chiusu- tualmente penetrata nell’isolante, di diffondersi all’esterno. Deve essere sempre assicurato relative all’abbassamento della cellulosa isolante, re verticali, chiusure orizzontali superiori e inferiori, partizioni verticali e orizzontali. che lo strato isolante di mantenga asciutto, soprattutto quando è inserito in strutture in legno, realizzate su prodotti Il materiale sfuso viene insufflato a pressione utilizzando un apposito macchinario ad aria com- poiché rischiano di deteriorarsi con l’umidità. Con l’applicazione di materiale stabilizzante, strati di Leo Bodner © pressa. I fiocchi possono anche essere spruzzati con aggiunta di acqua o mastice su elementi in cellulosa possono essere intonacati. Sul mercato esistono anche elementi prefabbricati in Edilizia Ecologica, costruttivi verticali realizzati con vari tipi di materiali, avendo cura di garantire l’eliminazione legno, per pareti e solai, che arrivano in cantiere completi di isolamento. secondo i requisiti della dell’umidità. In tutti i casi, la posa deve essere effettuata da personale esperto. direttiva OIB-Richtlinie “Brennbare Dämmstoffe Per l’isolamento di solai interpiano o di copertura, la cellulosa può essere gettata direttamente Possibili sviluppi futuri für den Wärme-und/oder negli spazi predisposti nella stratificazione degli elementi costruttivi operando all’aperto. Edifici ecologici isolati con cellulosa sono diffusi in molti Paesi europei ed anche Oltreoceano. Schallschutz”. Per isolare elementi verticali o variamente inclinati, è necessario realizzare volumi chiusi, deli- Nella pratica corrente la cellulosa è utilizzata in Canada, dove è presente una forte tradizione mitati da strutture che non si deformino e che possano essere caricati, come pannelli in legno, di costruzioni in legno, e in contesti particolarmente sensibili alle problematiche del risparmio cartongesso o altro; per insufflare il materiale, su tali elementi viene realizzato un foro in cui è energetico e del benessere abitativo, come Austria e Germania; da tempo è usata in Svezia e inserito un ugello che contemporaneamente soffia e aspira aria per limitare il più possibile la più recentemente anche in Francia e in Belgio. polvere in cantiere. In Italia non si è ancora sviluppata una particolare propensione all’utilizzo di questo materiale, Isolamento di sottotetto non praticabile Per ridurre fenomeni di assestamento, il materiale deve essere insufflato con una maggiore ma si può ipotizzare che nel prossimo futuro il mercato delle fibre di cellulosa possa ampliarsi, con insufflaggio di fiocchi di cellulosa. pressione passando da posa in orizzontale a posa in verticale. Nello specifico, l’applicazione in (Documentazione Leo Bodner © Edilizia nel settore della nuova edificazione e, ancora di più, nel recupero degli edifici esistenti, anche Ecologica) 3 elementi costruttivi orizzontali richiede che sia raggiunta una densità di 35-40 kg/m ; in coper- a motivo della versatilità di impiego. Non-usable attic insulation with cellulose 3 ture a falde, deve essere ottenuta una densità di 45-50 kg/m ; per isolare elementi costruttivi Inoltre, sotto il profilo economico, la cellulosa risulta uno degli isolanti più economici presenti flakes inflated in the upper surface. 3 [3] (Documentation Leo Bodner © Ecological verticali, deve essere determinata una densità di 58-65 kg/m . sul mercato non solo per quanto riguarda la fornitura del materiale, ma anche per la rapidità di Construction) Negli edifici esistenti, il materiale sfuso può essere soffiato ad elevata pressione nelle inter- posa, considerando che in un solo giorno si può isolare un interno edificio unifamiliare. capedini delle pareti e tra le travi dei solai, riempiendo tutti gli spazi tra gli elementi costruttivi. La possibilità di ottenere soluzioni ecologiche che garantiscano nello stesso tempo un’elevata Possono essere realizzati cappotti esterni su murature. Fiocchi di cellulosa possono anche capacità di isolamento gioca a favore di molteplici applicazioni all’interno di un mercato che essere gettati sull’estradosso di solai per isolare sottotetti. I pannelli in cellulosa sono fissati tra tende a caratterizzarsi per l’esigenza di costruire edifici ad energia quasi zero, come previsto travetti o su pareti usando grappe metalliche, mastici e nastri adesivi. dalle più recenti normative specifiche. In tutti i casi, il processo costruttivo è veloce e non produce rifiuti, con un risparmio di tempi e costi. Sul lato caldo degli elementi costruttivi che prospettano verso l’esterno viene generalmente Edifici isolati con fiocchi di cellulosa applicato uno strato di freno al vapore, avendo cura di fissarlo con graffe e nastri adesivi di tipo Per offrire un’idea concreta delle modalità di utilizzo della cellulosa nelle costruzioni, di seguito speciale, con particolare attenzione nei punti di raccordo con travi, telai di infissi ed elementi sono presentati casi in cui questo materiale è stato scelto dai progettisti sia in costruzioni nuo- architettonici di vario tipo; tale strato, oltre a ridurre la quantità di umidità che dall’interno degli ve, sia nel recupero di edifici esistenti. ambienti può penetrare nell’elemento costruttivo, assolve anche alla funzione di strato di tenuta Gli interventi documentati sono tutti in Sudtirolo, contesto territoriale che da molti anni si di- all’aria. Sul lato freddo deve essere inoltre applicato uno strato di tenuta al vento, resistente a stingue per una elevata qualità delle costruzioni, ottenuta con una continua sperimentazione

Ristrutturazione di copertura in legno con isolamento in cellulosa: 1 coppi; 1 2 controlistelli; 3 travetti; 4 listelli per ventilazione; of Bolzano, which show that it is such as prefabricated walls and In addition, it was planned to use purpose and very economical, not housing built in the autonomous 2 5 pannello in fibra di legno idrorepellente; 3 6 cellulosa; possible to reach very significant floors in laminated wood with glue- only renewable energy sources, only for the procurement of bulk province of Bolzano, which reaches 7 tavole/listelli per livellamento; standards under the energy profile free, textured boards. Clay bricks in with pellet heating system, solar materials and speed of blowing in even the goal not to exceed 10% of 4 8 freno al vapore; with different materials from those the partitions for thermo-hygrometric collectors for domestic hot water and the construction site, but also for the the costs allowed by the Institute, 9 struttura rivestimento interno; most commonly used, while having control. Marble gravel as background heating, controlled ventilation system contribution to the management of while using only eco-friendly 10 perline/cartongesso. 5 to comply with the limits of cost of the of the internal floors and cladding with geothermal heat exchanger the building, considering that every materials. Rielaborazione grafica da documentazione Leo Bodner © Edilizia Ecologica. social-housing sector. made of plasterboard for noise and heat recovery. These choices winter season, the cost is just 200 Thanks to the design of specific 6 Renovation of wooden roof with cellulose reduction. Natural materials, such are based on a radical approach Euros to provide thermal comfort with construction solutions, the residence 7 insulation: Single housing unit wooden as loose cellulose and wood-fibre to the project, which also includes 180 square metres of living area. actually behaves as a passive 8 1 croof tiles; building with cellulose thermal panels to provide thermal insulation. a balcony that can be moved on This positive result has prompted building, with a heat requirement 2 counter batten; insulation Measures were also adopted on the rails to change the insulation of the the designer to use cellulose in other of no more than 15 kWh/m2a, 3 joists; The Willeit Home in Gais, Valle building to protect the environment facade, so that the building was constructions. and at the same time, falls within 9 4 batten for ventilation; plus 5 water-repellent wood fibre panel; Aurina, designed by the Architect and human health; specifically: awarded Best CasaClima 2002 . the standard CasaClima A [5], 6 cellulose; Albert Willeit, is the first building partially green cover for control of With regard to cellulose, the architect Passive house with thermal providing solutions that make use 10 7 boards/batten for levelling; certified as CasaClima Aplus [4], as it microclimate, collection of rain water has pioneered the use of flakes insulation of cellulose coating of renewable energy sources, 8 steam damper; has a very low energy requirement for the toilets and garden watering, to insulate both the exterior walls The building, designed by architect environmentally-friendly materials 9 internal cladding structure; 2 10 beads/plaster board. (18 kWh/m a). In order to accomplish shielding of electrical cables, and the roof, including the portion Michael Tribus and developed by that are compatible with human Reformatted graphic documentation this, construction materials were ventilation of the foundations for the realised with extensive green. The IPES in Bronzolo, near Bolzano, health and measures conducive Leo Bodner © Green building. chosen that are harmless to health, removal of radon gas. product proved to be fit for the is the first Passive house of social to environmental protection.

162 163 nell’uso di materiali e tecnologie innovative, particolarmente mirate al benessere dell’uomo e [4] Le prestazioni Casa Willeit a Gais, Brunico, prima più previste dallo standard CasaClima A , arch. Albert Willeit. al rispetto dell’ambiente. Alcuni dei casi illustrati sono interventi di IPES, l’Istituto per l’Edilizia (Foto Fotostudio Eheim, Bressanone) CasaClima Apiù sono Sociale della Provincia Autonoma di Bolzano, i quali dimostrano che si possono raggiungere Willeit Home in Gais, Brunico, attualmente comprese standard molto significativi sotto il profilo energetico anche con materiali diversi da quelli più CasaClima Aplus, arch. Albert Willeit. tra le richieste del (Photo: Fotostudio Eheim, Bressanone) comunemente in uso, pur dovendo rispettare i limiti di costo del settore residenziale sociale. Protocollo CasaClima Nature. Edificio monofamiliare in legno con isolamento termico in cellulosa dell’involucro Casa Willeit a Gais, in Valle Aurina, progettata dall’architetto Albert Willeit, è il primo edificio certi- ficato comeCasaClima Apiù [4], in quanto ha un fabbisogno energetico molto basso (18 kWh/m2a). Al fine di ottenere questo risultato, per la costruzione sono stati scelti materiali ecologici e innocui per la salute, quali: pareti e solai prefabbricati in legno lamellare con tavole tassellate prive di col- la; mattoni in terra cruda nelle partizioni, per il controllo termoigrometrico; ghiaia di marmo come sottofondo delle pavimentazioni e placcature interne in cartongesso, per l’abbattimento acustico; materiali naturali, come cellulosa sfusa e pannelli in fibra di legno, per l’isolamento termico. Nell’edificio sono stati adottati anche accorgimenti utili per la tutela dell’ambiente e lasalute 1 delle persone; specificatamente: copertura parzialmente inverdita per il controllo del microclima, 2 raccolta dell’acqua piovana per i servizi igienici e per l’annaffiatura del giardino, schermatura dei 3 4 cavi dell’impianto elettrico, ventilazione delle fondazioni per l’eliminazione del gas radon. Inol- 5 tre, è stato previsto di impiegare solo fonti rinnovabili, con impianto di riscaldamento a pellets, collettori solari per acqua calda sanitaria e riscaldamento, impianto di aerazione controllato con 6 scambiatore geotermico e recupero di calore. Tali scelte si basano su una filosofia di approccio 7 8 al progetto di tipo radicale, che comprende anche la realizzazione di un balcone che può essere 9 10 11 spostato su binari per modificare il soleggiamento della facciata, per cui l’edificio è stato premiato 12 13 14 15 come Migliore CasaClima 2002. A Relativamente alla cellulosa, l’architetto ha sperimentato l’uso di fiocchi per isolare sia le pareti esterne, sia la copertura, compreso la parte realizzata con verde estensivo. Il prodotto si è rivela- A B to adatto allo scopo e molto economico, non solo per l’approvvigionamento del materiale sfuso e C Sezione verticale copertura-parete esterna: Sezione verticale tetto verde: Sezione verticale solaio interpiano: per la rapidità di insufflaggio in cantiere, ma anche per il contributo alla gestione dell’edificio, con- 1 lamiera; 1 strato vegetativo con substrati colturale, 1 pavimento in legno massiccio; siderando che, in ogni stagione invernale, il costo è di soli 200 euro per conferire comfort termico Modello di parete in legno isolata con 2 tavole in legno; filtrante, drenante, antiradice e strato di 2 ghiaia in marmo; fiocchi di cellulosa. 3 listelli in legno; 1 impermeabilizzazione; 3 mattoni in terra cruda; a 180 metri quadrati di superficie abitabile. Questo risultato positivo ha motivato il progettista ad 2 4 pannello in fibre di legno; Model of wooden wall insulated with 3 2 lastra in legno OSB; 4 telo in lino; 4 impiegare la cellulosa anche in altre costruzioni. cellulose flakes. 5 fiocchi di fibre di cellulosa 250 mm; 3 listelli; 5 pannello in fibre di legno; 6 barriera antivento; 4 lastra in legno OSB; 6 pannello prefabbricato in tavole in legno; 7 pannello lamellare in legno; 5 fiocchi di fibre di cellulosa 280 mm; 7 angolare di supporto in acciaio; 5 8 pannello in fibre di gesso; 6 tavolato; 8 listelli; 6 9 listelli in larice; 7 barriera antivento; 9 pannello in fibre di gesso. 7 8 9 10 listelli; 8 listelli; Rielaborazione grafica da 11 pannello in fibre di legno; 9 pannello in fibre di gesso. documentazione arch. Albert Willeit. 12 fiocchi di fibre di cellulosa 200 mm; Rielaborazione grafica da Inter-storey floor vertical section: B 13 barriera antivento; In addition to the orientation of the floors and brick exterior walls. In with a very low energy requirement, documentazione arch. Albert Willeit. 1 solid wood flooring; 14 pannelli prefabbricati in legno; building, the exhibition and the addition, to maintain environmental as required by the standard Vertical green roof section: 2 marble gravel; 15 pannello in fibre di gesso. 1 vegetative layer with cultivation substrates, 3 clay bricks; design of the openings that allow health conditions throughout the CasaClima B, where wood is Rielaborazione grafica da filtering, draining, anti-root and layer of 4 linen cloth; the use of passive energy coming year, without making use of fossil used for load-bearing structures, documentazione arch. Albert Willeit. water-proofing; 5 wood fibre panel; from the sun, another fundamental fuels, engineering solutions that except the elevator shaft and the Vertical section of roof-external wall: 2 OSB wooden slab; 6 prefabricated panel in wooden boards; element concerns the application of employ renewable energies have foundations, which are made of 1 sheet; 3 batten; 7 steel support bracket; strong thickness of thermal insulation been adopted, such as a pellet reinforced concrete. Cellulose flakes 2 wooden boards; 4 OSB wooden slab; 8 batten; products, with 60 inches of cellulose boiler (for heating and domestic hot are used to thermally insulate the 3 wooden batten; 5 cellulose fibre flakes 280 mm; 9 plaster fibre panel. 1 4 wood fibre panel; 6 planking; Graphic layout taken from flakes in coverage and 28 inches water) and a centralised ventilation vertical closings: 16 centimetres 2 5 cellulose fibre flakes 250 mm; 3 7 wind-proof barrier; documentation of arch. Albert Willeit. of mineral material, both in exterior system with horizontal probes and of bulk material is inflated with 5 4 6 wind-proof barrier; 8 batten; walls and the ceiling of the ground geothermal heat recovery. pressurised air between two wooden 6 7 laminated wooden panel; 9 plaster fibre panel. 8 plaster fibre panel; floor, giving those factors respectively panels attached to uprights and 7 8 Graphic layout taken from 9 2 9 larch wood batten; documentation of arch. Albert Willeit. a transmittance of 0.08 W/m K, Wooden building with use of crosspieces in larch wood that form 10 batten; 2 2 of 0.14 W/m K and 0.15 W/m K. cellulose for thermal and acoustic the vertical supporting structure of 11 wood fibre panel; Further choices, making it possible insulation the building. An additional insulation 12 cellulose fibre flakes 200 mm; to exploit solar energy inputs and The building, designed by architect layer is applied externally, consisting 13 wind-proof barrier; internal gains relate to the use of Oswald Windegger and developed of 6 cm panels in wood fibre. The 14 prefabricated wooden panels; 15 plaster fibre panel. construction elements with high by IPES in S. Nicolò in Val d’Ultimo, facade is ventilated externally and C Graphic layout taken from inertia, such as reinforced concrete is the first project of social housing completed by larch staves. documentation of arch. Albert Willeit.

164 165 Prima costruzione passiva di edilizia sociale a Bronzolo, arch. Michael Tribus. (Foto IPES) First passive construction of social housing in Bronzolo, arch. Michael Tribus. (Photo: IPES)

Edificio in legno con impiego di cellulosa per l’isolamento termico e acustico Prima costruzione in legno di edilizia sociale a S. Nicolò, Val d’Ultimo, La costruzione, progettata dall’architetto Oswald Windegger e realizzata da IPES a S. Nicolò arch. Oswald Windegger. in Val d’Ultimo, è il primo intervento di edilizia sociale con un fabbisogno energetico molto First construction in wood of social housing in S. Nicolò, Val d’Ultimo, contenuto, come richiesto dallo standard CasaClima B, in cui viene impiegato il legno anche arch. Oswald Windegger. per le strutture portanti, ad eccezione del vano ascensore e delle fondazioni, che sono in cal- cestruzzo armato. La cellulosa in fiocchi è utilizzata per isolare termicamente le chiusure verticali: 16 centimetri di materiale sfuso è insufflato con getto d’aria pressurizzata tra due pannelli in legno fissati ai montanti e ai traversi in larice che formano la struttura portante verticale dell’edificio. Verso [5] Le prestazioni Casa passiva con isolamento termico della copertura in cellulosa l’esterno è applicato un ulteriore strato isolante, formato da pannelli di 6 centimetri di fibra di previste dallo standard L’edificio, progettato dall’architetto Michael Tribus e realizzato da IPES a Bronzolo, vicino a legno. La facciata è ventilata esternamente e completata da doghe in larice. Per proteggere CasaClima Apiù sono attualmente comprese Bolzano, è la prima Casa passiva di edilizia sociale costruita nella Provincia Autonoma di Bol- il rivestimento della facciata dallo stillicidio e dall’umidità di risalita, lo strato in legno non si tra le richieste del zano, che raggiunge anche l’obiettivo di non superare il 10% dei costi ammessi dall’Istituto, pur prolunga fino a terra, ma alla base è stata realizzata una zoccolatura arretrata rispetto al filo Protocollo CasaClima utilizzando esclusivamente materiali ecologici. esterno, protetta da un ricoprimento metallico; questo accorgimento è importante anche per Nature. Grazie alla progettazione di specifiche soluzioni costruttive, la residenza si comporta effetti- preservare dall’umidità gli strati isolanti retrostanti e per mantenere la buona conservazione vamente come edificio passivo, richiedendo un fabbisogno di calore non superiore a 15 kWh/ delle strutture in legno tra cui sono inseriti. Verso l’interno, è predisposto un rivestimento in 2 più m a, e rientra contemporaneamente nello standard CasaClima A [5], prevedendo soluzioni cartongesso per migliorare l’abbattimento dei rumori aerei. 1 che fanno uso di fonti energetiche rinnovabili, di materiali ecologici compatibili con la salute Fiocchi di cellulosa sono impiegati anche nelle partizioni verticali per ottenere l’isolamento 2 dell’uomo e di accorgimenti favorevoli alla tutela dell’ambiente. Oltre all’orientamento dell’edifi- acustico; nello specifico, le pareti di separazione tra gli alloggi sono formate da pannelli in car- 3 4 cio, all’esposizione e al dimensionamento delle aperture, che permettono l’utilizzo dell’apporto tongesso con cellulosa interclusa, insufflata a pressione. Alle pareti che separano gli alloggi dal 5 calorico passivo proveniente dal sole, un altro elemento fondamentale riguarda l’applicazione vano scale è richiesto di essere efficaci anche nei confronti dell’isolamento termico, in quanto 6 7 di forti spessori di isolanti termici, con 60 centimetri di fiocchi di cellulosa nella copertura e 28 il vano scale non è riscaldato; pertanto, sono costituite da due pareti indipendenti (realizzate centimetri di materiale minerale, sia nelle pareti esterne, sia nel solaio del piano terra, ottenen- come le precedenti), separate da aria. 1 do rispettivamente per tali elementi una trasmittanza di 0,08 W/m2K, di 0,14 W/m2K e di 0,15 Elevate prestazioni energetiche e una buona protezione acustica sono condizionate dalla te- 2 3 2 4 5 W/m K. Ulteriori scelte, che permettono di valorizzare gli apporti energetici solari e i guadagni nuta all’aria; per tale motivo, i diversi elementi costruttivi sono completati da teli di protezione, 6 interni, attengono all’impiego di elementi costruttivi ad elevata inerzia, quali solai in cemento accuratamente sigillati con nastri. 7 1 armato e pareti esterne in laterizio. Inoltre, per mantenere condizioni di benessere ambientale 2 durante tutto l’anno, senza fare uso di fonti energetiche fossili, sono adottate soluzioni im- 3 8 4 piantistiche ad energie rinnovabili, quali caldaia a pellets (per il riscaldamento dell’ambiente e 5 9 dell’acqua calda sanitaria) e impianto di ventilazione centralizzato con dispositivo geotermico a 6 7 10 sonde orizzontali e recupero di calore.

Sezione verticale della copertura: 1 terra vegetale; 2 telo filtrante; 3 strato drenante; 4 impermeabilizzazione; 5 tavolato; To protect the cladding of the facade The walls separating the rooms from reach the standard of Passive house, core OSB, which provide lightness recovery can not exceed thermal made possible a better usability by Sezione verticale parete Sezione verticale parte 6 listelli in legno con pendenza con interposti from oozing and rising moisture, the the stairwell need to be effective thanks to the integrated design of and precision of dimensions and requirements of 7 kWh/m2a. students and staff of some school esterna: alloggio-vano scale: fiocchi di fibre di cellulosa; 1 perline in larice; 1 cartongesso; 7 lastra in legno a tre strati; wooden layer extends down to the even against the thermal insulation, architectural solutions and those tolerances to the building, and at the facilities, such as the gym, library 2 strato di ventilazione; 2 cellulosa in fiocchi 5 cm; 8 travi lamellari 8/44 Sistema Multibox con ground, but at the base, a plinth was as the stairwell is not heated. that relate to the manufacturing same time, improved dimensional Renovation of elementary school and spaces for cultural activities. 3 pannello in fibre di legno; 3 cartongesso; interposti fiocchi di cellulosa; fitted, set back from the external Therefore, they are formed by two technology, materials and equipment. stability, reduction of thermal with roof thermally insulated The opportunity of a complete 4 lastra in legno OSB; 4 strato di aria 2 cm; 9 lastra in legno OSB posata ermeticamente; wire and protected by a metal cover. independent walls (made as above), From a typological point of view, bridges, less use of material and using cellulose functional readjustment allowed the 5 fiocchi di fibre di cellulosa, 5 cartongesso; 10 lastra in cartongesso. 16 cm; 6 cellulosa in fiocchi 5 cm; the three residential units develop assembly-time savings. The thermal Rielaborazione grafica da documentazione IPES. This is also important for preserving separated by air. The elementary school of designers to rethink the construction 6 lastra in legno OSB; 7 cartongesso. the insulating layers at the back High energy performance and a along the slope of the ground above insulation is made of a thick layer Casteldarne has been radically as a whole, producing a completely Vertical section of the roof: 7 cartongesso. Rielaborazione grafica da 1 topsoil; from moisture and to maintain the good acoustic protection are affected a basement carpark, covered of cellulose flakes, which can limit renovated based on a project different architecture than the Rielaborazione grafica da documentazione IPES. 2 filtering cloth; good conservation of the wooden by air tightness; for this reason, the by a roof garden. Prefabricated the transmittance of all dispersing of EM2 Architekten (Kurt Egger, original structure. A thick external documentazione IPES. Vertical section of housing 3 drainage layer; structures in which they are inserted. various construction elements are elements in wood were chosen elements to only 0.09 W/m2K. Gerhard Mahlknecht, Heinrich insulation in calcium silicates, with Vertical section of external unit-stairwell: 4 water-proofing; Inward, a plaster coating is applied supplemented by protective sheets, for the construction of the building, The vertical closures are completed Mutschlechner), to be adapted to ribbon windows that close on the wall: 1 plasterboard; 5 planking; 1 larch beads; 2 cellulose flakes 5 cm; carefully sealed with tape. formed by a supporting structure outside the load-bearing structure 6 wooden batten with slope with inter-layered to improve the reduction of airborne externally, in a single section, with the new demands of teaching and 2 ventilation layer; 3 plasterboard; cellulose fibre flakes; noise. Cellulose flakes are used in with double T beams in wood, a layer of plaster, and, in another standards related to the overcoming of the building, has transformed 3 wood fibre panel; 4 air layer 2 cm; 7 wooden board in three layers; vertical partitions to achieve sound Passive houses with integral surrounded by wood-fibre panels section, with a ventilated façade, of architectural barriers and fire the two original levels in a square 4 OSB wooden slab; 5 plasterboard; 8 laminated beams 8/44 Multibox System with insulation; specifically, the separation insulation in cellulose and wooden slabs OSB. The beams delimited by larch wood slats; protection. It also showed the and compact volume. The existing 5 cellulose fibre flakes 16 mm; 6 cellulose flakes 5 cm; inter-layered cellulose fibre flakes; walls between rooms are made of The Reisigl Home, near Merano, are composite structures, consisting internally, they are finished with need to reduce the high costs of coverage and the attic were 6 OSB wooden slab; 7 plasterboard. 9 OSB wooden board applied hermetically; 7 plasterboard. Graphic layout taken from 10 plasterboard sheet. plasterboard panels with non-linked designed by architect Michael Tribus, of two large laminated wooden plaster panels. Triple-glazed glass heating. The construction of new demolished and rebuilt to add a third Graphic layout taken from IPES documentation. Graphic layout taken from IPES documentation. cellulose inflated under pressure. is the set of three housing units that laths Kerto S and a thin wooden and controlled ventilation with heat doorways and entrances has also floor, very bright in wood and glass. IPES documentation.

166 167 Casa Reisigl a Merano, insieme di edifici passivi, arch. Michael Tribus. (Foto di Michael Tribus Architecture ©) Reisigl Home in Merano, complex of passive buildings, arch. Michael Tribus. (Photo courtesy of Michael Tribus Architecture©)

Ristrutturazione di scuola elementare con copertura isolata termicamente con cellulosa Riqualificazione di scuola elementare a Casteldarne con sopraelevazione in La scuola elementare di Casteldarne è stata radicalmente ristrutturata su progetto di EM2 legno, EM2 Architetti. Architekten (Kurt Egger, Gerhard Mahlknecht, Heinrich Mutschlechner), per essere adeguata (Foto Studio EM2, Brunico) Redevelopment of elementary school alle nuove esigenze della didattica e alle norme relative al superamento delle barriere architet- in Casteldarne with wooden lifting, EM2 toniche e antincendio; inoltre si presentava la necessità di ridurre i forti costi di riscaldamento. architects. (Photo: EM2 Studio, Brunico) La realizzazione di nuovi accessi ha anche reso possibile una migliore fruibilità da parte della cittadinanza di alcune strutture della scuola, quali palestra, biblioteca e gli spazi per attivi- tà culturali. L’occasione di un completo riadeguamento funzionale, ha permesso ai progettisti di ripensare la costruzione nell’insieme, ottenendo un’architettura del tutto diversa rispetto a Case Passive con isolamento integrale in cellulosa quella originaria: uno spesso cappotto in silicati di calcio, con finestre a nastro che chiudono Casa Reisigl, nei pressi di Merano, progettata dall’architetto Michael Tribus, è l’insieme di tre unità dall’esterno la struttura portante puntiforme dell’edificio, ha trasformato i due livelli originari in abitative che raggiungono lo standard di Casa Passiva, grazie alla progettazione integrata delle un volume squadrato e compatto; la copertura e il sottotetto preesistenti sono stati demoliti e soluzioni architettoniche e di quelle che riguardano la tecnologia costruttiva, i materiali e gli impianti. ricostruiti per aggiungere un terzo livello molto luminoso in legno e vetro. Dal punto di vista tipologico, le tre unità residenziali si sviluppano lungo il declivio del terreno, Un forte spessore di cellulosa in fiocchi, variabile da 48 centimetri a 60 centimetri, insufflati a al di sopra di un parcheggio interrato, ricoperto da un giardino pensile. pressione nello spazio ricavato tra le travi in lamellare, delimitato da pannelli in OSB, permette 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Per realizzare gli edifici sono stati scelti elementi prefabbricati in legno, formati da una struttura al nuovo coronamento di essere fortemente protettivo nei confronti delle dispersioni termiche. portante di travi a doppia T in legno, delimitata da pannelli in fibre di legno e da lastre in legno Un manto di lastre in rame assicura la tenuta; un sottostante strato di ventilazione impedisce OSB. Le travi sono strutture composite, costituite da due ampi listelli di stratificati lignei Kerto S l’eventuale ristagno dell’umidità nello strato isolante. e da un’anima sottile in lastre di legno OSB, che permettono di ottenere leggerezza, precisione Il significativo isolamento termico si integra con la realizzazione di un impianto di aerazione forzata delle dimensioni e delle tolleranze; nello stesso tempo, maggiore stabilità dimensionale, riduzione a recupero di calore, modularizzato per ciascuna aula, e con l’installazione di un sistema di riscal- dei ponti termici, minore impiego di materiale e risparmio del tempo di montaggio. L’isolamento damento a pannelli radianti nel nuovo volume del terzo livello, permettendo alla costruzione di ab- termico è realizzato con uno spesso strato di fiocchi di cellulosa, che permette di contenere la tra- battere drasticamente il proprio fabbisogno energetico, passando da 120 kWh/m2a a 25 kWh/m2a. smittanza di tutti gli elementi disperdenti a soli 0,09 W/m2K. Le chiusure verticali sono completate esternamente, in un tratto, con uno strato di intonaco, e, in un altro tratto, con una facciata ventila- ta, delimitata da listelli in legno di larice; internamente sono rifinite con pannelli in cartongesso. Le vetrate a triplo vetro e l’aerazione controllata con recupero di calore permettono di non superare un fabbisogno termico di 7 kWh/m2a.

Sezione verticale della copertura in legno: 1 3 2 1 lamiera in rame; 4 5 Sezione verticale di struttura realizzata con elementi prefabbricati in legno. Parete tipo 1: 2 tavolato; Rielaborazione grafica da documentazione Weissenseer Holz-System-Bau GmbH. 1 rivestimento in legno; 6 3 listelli in legno; 2 listelli; 7 Vertical section of structure built with prefabricated elements in wood. Graphic layout 4 strato di tenuta al vento; taken from Weissenseer Holz-System-Bau GmbH documentation. 3 pannello in fibre di legno; 5 lastra in legno OSB; 8 4 fiocchi di cellulosa 40 cm; 10 9 6 travi in legno lamellare con interposti fiocchi 2 1 3 5 trave a doppio T; di cellulosa (55 kg/m3) con uno spessore di 6 lastra in legno OSB; 48-60 cm; 4 7 lastra in cartongesso. 7 lastra in legno OSB; 5 6 1 2 3 4 5 6 Wall type 1: 8 barriera al vapore; 7 Copertura: 1 wooden cladding; 9 lastra in cartongesso. 1 ghiaia; Solaio a terra: 2 batten; Rielaborazione grafica da documentazione 2 impermeabilizzazione; 1 pavimento; 3 wood fibre panel; EM2 Architetti. 3 tavolato; 2 massetto; 4 cellulose fibre flakes 40 mm; Vertical section of the wooden roof: 4 listelli; 3 riempimento con agglomerato 5 double-T beam; 1 1 copper sheet; 5 pannello in fibre di legno; di ghiaia; 6 OSB wooden slab; 2 2 planking; 3 6 fiocchi di cellulosa 40 cm; 4 freno al vapore; 7 plasterboard sheet. 3 wooden batten; 7 trave a doppio T; Solaio interpiano: 5 lastra in legno OSB; 4 wind-proof sealing layer; 4 8 lastra in legno OSB; 1 pavimento; 6 fiocchi di cellulosa 40 cm; Parete tipo 2: 5 1 2 3 4 5 6 7 8 9 5 OSB wooden slab; 6 9 freno al vapore; 2 massetto; 7 trave a doppio T; 1 intonaco; 6 laminated wood beams with interposed flakes 10 lastra in cartongesso. 3 pannello isolante anticalpestio; 8 strato di tenuta al vento; 2 pannello in fibre di legno; of cellulose (55 kg/m3) with a thickness of Roof: 4 strato separatore; 9 cassaforma grezza in larice. 3 fiocchi di cellulosa 40 cm; 48-60 cm; 1 gravel; 5 riempimento con agglomerato di Ground floor: 4 trave a doppio T; 7 OSB wooden slab; 2 water-proofing; ghiaia; 1 pavement; 5 lastra in legno OSB; 8 steam barrier; 3 planking; 6 pannello in legno massello. 2 screed; 6 lastra in cartongesso. 9 plasterboard sheet. 4 batten; Inter-storey floor: 3 filling with gravel agglomerate; Wall type 2: Graphic layout taken from EM2 Architetti 5 wood fibre panel; 1 pavement; 4 steam damper; 1 plaster; documentation. 6 cellulose fibre flakes 40 mm; 2 screed; 5 OSB wooden slab; 2 wood fibre panel; 7 double-T beam; 3 non-tread insulating panel; 6 cellulose fibre flakes 40 mm; 3 cellulose fibre flakes 40 mm; 8 OSB wooden slab; 4 separating layer; 7 double-T beam; 4 double-T beam; 9 steam damper; 5 filling with gravel agglomerate; 8 wind-proof sealing layer; 5 OSB wooden slab; 10 plasterboard sheet. 6 solid wood panel. 9 raw larch planking. 6 plasterboard sheet.

168 169 1 2 3 4 5 6 7 8

Ristrutturazione di complesso residenziale con isolamento termico in cellulosa del sottotetto Riqualificazione di complesso di edilizia sociale a Bressanone, L’intervento di recupero riguarda un complesso residenziale di edilizia sociale, realizzato da arch. Walter Brida, Christian Moser. IPES a Bressanone negli anni Settanta del Novecento, che comprendeva oltre cinquanta unità (Foto di Walter Brida, Christian Moser) 9 Redevelopment of social housing abitative, con il corpo principale a ballatoio e due corpi più piccoli organizzati in duplex. Il com- complex in Bressanone, arch. Walter plesso risultava inadeguato alle attuali esigenze per la presenza di spazi collettivi non utilizzati Brida, Christian Moser. (Photo by e tagli di alloggi a doppio livello sovradimensionati; inoltre non erano garantiti benessere abita- Walter Brida, Christian Moser)

10 tivo ed efficienza energetica.

11 Il progetto degli architetti Christian Moser e Walter Brida ha mutato volto all’intero complesso, 13 14 15 16 12 che ha acquisito nuova dignità architettonica: gli spazi comuni, che erano senza identità e non permettevano alcuna godibilità, sono stati arricchiti di punti di sosta con panchine e piante; alcuni elementi di completamento della facciata, come i parapetti delle logge e dei ballatoi, che erano massivi, e che quindi formavano un corpo unico con le solette determinando elevate dispersioni, sono stati ricostruiti con grigliati che favoriscono la privacy e fanno da supporto alla vegetazione. Con l’occasione, dovendosi ripristinare le parti fatiscenti, le facciate sono state caratterizzate attraverso varie colorazioni ed è stato realizzato un nuovo manto di copertura in lastre metalliche. Si sono ricavati nuovi alloggi trasformando le aree di uso comune e gli alloggi Sezione della zona ballatoio con indicazione a doppio livello. degli interventi attuati nel corso della ristrutturazione: La ristrutturazione ha comportato inoltre l’allacciamento del complesso alla rete di teleriscal- 1 nuovo manto in lamiera di zinco titanio; damento urbana e l’installazione di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria. 2 strato di cartonfeltro bitumato; 3 tavolato; Dal punto di vista energetico, l’intervento ha riguardato l’applicazione di strati isolanti su tutte le 4 travatura in legno con pendenza; parti disperdenti, l’eliminazione dei ponti termici, la sostituzione degli infissi. Specificatamente, 5 isolamento termico in fiocchi di fibre di cellulosa 20 cm; fiocchi di cellulosa sono stati scelti per isolare l’estradosso dell’ultimo solaio, iniettando con 6 preesistente strato di isolamento termico in compressore 20 centimetri di materiale sfuso al di sopra dello strato di 5 centimetri di fibre di fibre di legno mineralizzate; 7 solaio; legno mineralizzate che costituivano l’isolamento preesistente scarsamente performante. Tali 8 isolamento a cappotto con pannelli minerali interventi hanno permesso di ridurre drasticamente le dispersioni energetiche, passando da in idrato di silicato di calcio, comprendente 2 2 la fasciatura delle solette; 155 kWh/m a a 69 kWh/m a, corrispondente allo standard CasaClima C. 9 isolamento dei cassonetti; 10 nuovi serramenti in legno-alluminio, U 1,1 W/m2K; 11 isolamento del davanzale in vetro cellulare; 12 nuovi parapetti; 13 pavimentazione; 14 massetto in pendenza; 15 membrana bituminosa; 16 isolamento termico in poliuretano espanso. Rielaborazione grafica da documentazione arch. Walter Brida, Christian Moser. Section of the landing with an indication of the construction works carried out during the renovation: 1 new mantle in titanium zinc sheet; A strong thickness of cellulose flakes, its energy needs drastically, going of architects Christian Moser and various colours and a new roof of bulk material above the layer of on the method of application is taken sustainability includes quantitative 2 layer of bituminous felt; ranging from 48 to 60 centimetres, from 120 kWh/m2a to 25 kWh/m2a. Walter Brida has changed the facade covering was formed out of metal 5 cm of mineralised wood fibres from the informational materials of verification of the environmental 3 planking; inflated with pressurised air in of the entire complex, which acquired sheets. New housing units were that constitute the existing poorly companies specialised in application, impact of materials used for its 4 wooden truss with gradient; 5 thermal insulation in cellulose fibre flakes the space between the laminated Renovation of residential complex new architectural dignity. The obtained, transforming the common performing insulation. also committed on national territory, construction and the use of natural 20 cm; beams, bounded by OSB boards, with thermal insulation in attic common areas, which did not have areas and accommodation into a These works have helped to specifically, Leo Bodner Green resources. 6 existing layer of thermal insulation in allows the new crown to be strongly using cellulose a clear identity and did not allow any double floor. The renovation works dramatically reduce energy Building, NaturaliaBau, BauExpert [3] Data derived from laboratory mineralised wood fibre; protective against heat loss. The renovation works on a social enjoyment, have been enriched by also connected the complex to the dispersion, passing from 155 kWh/ and companies Weissenseer Holz- test results regarding the lowering 7 floor; A blanket of copper plates ensures housing complex, designed by staging points with benches and district heating network and included m2a to 69 kWh/m2a, in compliance System-Bau GmbH and Isocell 8 external insulation with mineral panels of cellulose insulation, made on in calcium silicate hydrate, including the the seal; an underlying layer of IPES in Bressanone in the 1970s, plants. Some elements completing the installation of solar collectors with standard CasaClima C. GmbH. products of Leo Bodner © Green wrapping of the insoles; ventilation prevents any humidity which included over fifty housing the façade, as the parapets of for the production of domestic [2] In order to obtain CasaClima Building, in accordance with the 9 insulation of containers; NOTES stagnation in the insulating layer. units, with the main structure used balconies and loggias, which were hot water. From the energy point Nature certification, a building, requirements of Directive OIB- 10 new wooden-aluminium windows and The significant thermal insulation as a gallery and two smaller units massive, and thus formed a single of view, the works involved the [1] Technical information on the doors, U 1,1 W/m2K; besides having a housing efficiency Richtlinie “Brennbare Dämmstoffe für 11 sill insulation in cellular glass; integrates with a forced ventilation arranged in duplex. The complex body with the insoles, determining application of insulating layers on all performance of bulk materials and index less than or equal to 50 den Wärme-und/oder Schallschutz”. 12 new parapets; system with heat recovery, was unsuited to the current needs high dispersion, were rebuilt with dispersing parts, the elimination of panels are taken from the data-sheets 2 kWh/m a, must ensure an index [4] The performance levels 13 flooring; modularized for each classroom, due to the presence of unused gratings favouring privacy and thermal bridges and replacement of of manufacturers of semi-finished of overall efficiency less than or established by standard CasaClima 14 sloped screed; eq 2 and with the installation of a heating spaces and housing cuts with provide support to the vegetation. fixtures. Specifically, cellulose flakes products available for use in the field plus 15 bituminous membrane; equal to 20 kg Co2 /m a, basing its A currently are included among system with radiant panels in the double oversized floors; also, they On this occasion, having to restore were chosen to insulate the upper of bio-architecture, and applied in 16 thermal insulation in polyurethane foam. energy supply on renewable energy. the requirements of the CasaClima new volume of the third level, did not guarantee housing welfare the dilapidated parts, the facades surface of the last floor, injecting Austria and Germany, reported in Graphic layout taken from documentation of The assessment of a building’s Nature Protocol. arch. Walter Brida, Christian Moser. allowing the building to break down and energy efficiency. The project have been characterised through with compressor 20 centimetres the bibliography. More information

170 171 Stefano Arienti, Turbina a cono e pelliccetta spirale, 1986-1987; carta stampata piegata. Stefano Arienti, Cone turbine and spiral fur, 1986-1987; folded printed paper. SCULTU- RE LEG- GERE

Carta e cartone nell’arte italiana contemporanea Alessandra Acocella SCULTURE LEGGERE Carta e cartone nell’arte italiana contemporanea

Carta e cartone, due presenze inconsuete nell’universo scultoreo tradizionale, sono diventati nella contemporaneità medium d’elezione per numerosi artisti impegnati al rinnovamento del linguaggio plastico. Nell’uso scultoreo-installativo di questi leggeri e sottili materiali, dalle molteplici possibilità derivanti dalla duttile maneggevolezza e docile configurabilità volumetrico-spaziale, si legge la volontà di riappropriarsi in maniera creativa, sperimentale, di elementi d’uso quotidiano, tanto semplici quanto familiari, modificandone e rimettendone in gioco assetti fisici, funzioni e valori. La scena italiana si rivela particolarmente ricca di significativi percorsi di ricerca, in cui la carta e i suoi derivati conferiscono inedite e leggere plasticità a idee, visioni, azioni dell’arte.

[1] Tra i contributi Piegare, tagliare e ritagliare, modellare, arrotolare e srotolare, sovrapporre, stratificare, accartoccia- critici rivolti a una re… sono soltanto alcuni modi trasformativi della carta e del cartone di cui si sono avvalsi gli artisti ridefinizione del concetto di “scultura”, contemporanei per dare forma scultoreo-installativa a materiali duttili e leggeri, fragili ed effimeri, si segnala: Rosalind comuni e a “buon mercato” ma, al contempo – come vedremo – ricchi di potenzialità espressive. Krauss, “La scultura Si tratta di materiali inconsueti se rapportati al linguaggio plastico tradizionale, le cui origini nel campo allargato” di impiego per la realizzazione di opere d’arte tridimensionali affondano negli assemblaggi (1978), pp. 283- polimaterici cubisti e futuristi, trovando poi una larga e sempre crescente adozione nell’ultimo 297, in L’originalità dell’avanguardia e altri cinquantennio. In avvio del Novecento, con l’azione rivoluzionaria promossa dalle avanguardie miti modernisti, Roma, artistiche, ai materiali di tradizione si aggiunge tutta una serie di nuovi medium che progressi- Fazi, 2007, pp. 356 vamente identificano un repertorio molto variegato di elementi naturali e artificiali, statici o ani- (ed. or. The Originality mati, pesanti o leggeri, duraturi o effimeri: carta, cartone, specchi, neon, acqua, terra, ghiaccio, of the Avant-Garde and fuoco, elettricità, scarti di tessuti, video, fotografie, vetro, ecc. Tutti questi nuovi medium sono Other Modernist Myths, Cambridge, MIT Press, entrati oggi a far parte di un “campo artistico allargato” che caratterizza la scultura contempo- 1985). Si veda inoltre, ranea. tra i recenti volumi Una categoria, quella della scultura, ritenuta ancora oggi valida da molti artisti e studiosi per dedicati alla scultura definire opere d’arte che privilegiano i volumi e lo spazio fisico, tridimensionale, rispetto a quelli contemporanea: Judith più astratti e illusivi della pittura, a patto che questa disciplina non venga più intesa nel senso Collins, Scultura oggi, New York-London, tradizionale, bensì accolga al suo interno un amplificato ventaglio di presenze materiche ed esiti Phaidon, 2008, pp. espressivi [1]. In questo processo di ridefinizione categoriale, il termine “scultura” è stato spesso 483 (ed. or. Sculpture associato, negli ultimi decenni, a quello di “installazione”, con uno slittamento dell’oggetto plasti- Today, 2007). co tridimensionale spesso dalla forma volumetrica in sé conchiusa e indifferente ai luoghi, alla dimensione ambientale qualificata in maniera “temporalizzata” e poco convenzionale. Molteplici le motivazioni che, alla luce di questo processo espansivo della pratica scultoreo- installativa, hanno spinto gli artisti a confrontarsi con carta e cartone. I valori d’uso associati

LIGHT SCULPTURES they are familiar, modifying and see - rich in expressive potential. Paper and cardboard in Italian reinventing their physical balance, These are unusual if materials, contemporary art purpose and values. The Italian when related to traditional plastic scene is particularly rich of language, whose origins for the Paper and cardboard, two significant research paths, where realisation of three-dimensional unusual presences in the world of paper and its derivatives give works of art are rooted in Cubist traditional sculpture, have become unprecedented and light plasticity and futurist multi-material art, and a contemporary medium of choice to ideas, visions, actions of art. then becoming more and more for many artists committed to the widespread and popular over the renewal of the plastic language. Fold, cut and crop, shape, roll up past 50 years. The use in sculptural works of and unroll, overlay, layer, crumple In the 20th century, starting with the these lightweight and thin materials, ... are only a few of the possible revolutionary front led by the artistic lending themselves to several transformations of paper and avant-garde, traditional materials applications because of their ductile cardboard that have been used by have welcomed a whole new range manageability and docile volumetric- contemporary artists for shaping of mediums that gradually identify Michelangelo Pistoletto, Rosa bruciata, 1965; cartone ondulato bruciato e spray. spatial configurability, sculptural installations with ductile a varied repertoire of natural Michelangelo Pistoletto, Burnt Rose, 1965; burnt and sprayed corrugated cardboard. points to the desire to re-appropriate and light materials, fragile and and artificial elements, static or creatively and experimentally ephemeral, common and “cheap” animated, heavy or lightweight, everyday items, as simple as but, at the same time - as we shall durable or ephemeral. Paper,

174 175 Alighiero Boetti, Colonne, 1968; centrini di carta. Alighiero Boetti, Columns, 1968; paper doilies.

Con l’ingresso nella sfera estetico-formale dell’arte, la carta e il cartone superano i limiti della [4] Le ragioni loro originaria bidimensionalità così come il loro più comune valore d’uso (quale supporto per dell’assenza di voci bibliografiche scrivere, disegnare, stampare, avvolgere, imballare, ecc.), per conferire, attraverso i loro pur sull’argomento sono fragili stati fisici, più libera plasticità e concretezza tridimensionale a pensieri, progetti, immagi- da ricondursi a una più ni, pulsioni, poetiche. generale carenza di Il tema dell’impiego della carta e cartone nell’arte plastica contemporanea – argomento ancora studi, specificatamente in ambito italiano, criticamente inesplorato, nonostante il suo indubbio interesse [4] –, trova nella scena italiana volti ad approfondire una larga e significativa testimonianza di esplorazioni, anche grazie alla lunga e rinomata tra- gli aspetti materiali dizione nella fabbricazione cartaria di cui gode il nostro Paese. Una tradizione che, affondando e tecnici sottesi alla le sue origini nella sapienza artigiana dei mastri cartai amalfitani e fabrianensi, si è evoluta produzione artistica. Tra attraverso un continuo aggiornamento fino alle moderne tecniche industriali che hanno reso la i recenti volumi di buona carta e il cartone, grazie alla loro grande diffusione nella civiltà di massa contemporanea, degli divulgazione dedicati in Italia ai materiali e elementi profondamente radicati nel nostro vissuto quotidiano. alle tecniche dell’arte Seguendo il filo rosso dell’uso creativo di questi materiali a base cellulosica nell’arte italiana, ci contemporanea, si soffermeremo su una selezione – tra le tante possibili – di sculture e installazioni ideate e realizzate segnalano: Marina negli ultimi cinquant’anni da artisti che hanno fatto un uso inedito della carta e dei suoi derivati. Pugliese, Tecnica [2] Il termine “de- ai materiali a base cellulosica sono riconducibili sia a fattori operativi (come l’economicità, la mista. Materiali e materializzazione” fa procedimenti nell’arte facile reperibilità e la riciclabilità), sia alle loro specifiche caratteristiche fisiche che li rendono Tra gioco e processo riferimento alla fortunata del XX secolo, Milano, espressione coniata alla facilmente manipolabili e configurabili anche in ampie dimensioni, sia – infine – ad aspettative Nella seconda metà degli anni Sessanta del Novecento si assiste in Italia, al pari della scena Bruno Mondadori, 2006, fine degli anni Sessanta di rinnovamento del linguaggio plastico tradizionale, senza sconfinare in una totale “de-mate- internazionale, a un rinnovato interesse verso la sperimentazione di tecniche e materiali altri pp. 243; Silvia Bordini, dai critici americani John rializzazione” dell’oggetto artistico [2]. rispetto a quelli tradizionali; una innovazione connessa, il più delle volte, a una processualità Arte contemporanea Chandler e Lucy Lippard Le sculture e le installazioni in carta e cartone, al di là della loro evidente diversità visiva e artistica che trova nel contingente, nell’effimero, nel temporaneo, le dimensioni vitali in cui e tecniche. Materiali, per definire le ricerche procedimenti, concettuale, pongono la materia e la sua manipolazione al centro della riflessione formale, nascere, svilupparsi e, in alcuni casi, anche dissolversi. In Italia, i principali promotori di que- artistiche di ambito sperimentazioni, Roma, concettuale. Cfr. Lucy sperimentando nuove strade del linguaggio scultoreo – tradizionalmente legato alla solidità, sta inedita istanza espressiva sono gli artisti di una nuova avanguardia che il critico Germano Carocci, 2007, pp. 313. R. Lippard, Six Years, alla durevolezza, al “canone statuario” del bronzo o del marmo – attraverso l’estetizzazione di Celant lancerà a livello internazionale, nel biennio 1968-1970, attraverso l’etichetta di “arte [5] Tommaso Trini, The Dematerialization of un elemento appartenente alla sfera del quotidiano, leggero e di natura effimera. Si tratta di povera”. In quegli stessi anni sulle pagine della rivista Domus, Tommaso Trini, un altro celebre “Nuovo alfabeto per the Art Object from 1966 to opere che sembrano coscientemente indirizzate ad esplorare le inedite possibilità di un fare critico dell’epoca, individua proprio nell’uso sperimentale di «materiali artigianali e casalinghi», corpo e materia”, 1972 (1973), Berkeley-Los plastico che opera attraverso «una sottrazione di peso» – per citare la celebre “lezione” di Italo tanto diffusamente reperibili quanto facilmente manipolabili, uno dei principali tratti caratteriz- Domus, n. 470, 1969, Angeles-London, California p. 45. [3] University Press, 2001, Calvino –, muovendosi in una dimensione anti-monumentale, senza voler sfidare il tempo zanti le ricerche degli artisti “poveristi”: «tutto è a disposizione [di quest’arte] – si afferma – tutto pp. 272. bensì accettando il suo trascorrere e l’inevitabile destino perituro delle cose, abbandonando dipende dalle sue necessità strumentali» [5]. [3] Italo Calvino, ogni attesa di “lunga durata”. “Leggerezza”, p. 7, in Alighiero Boetti, Rotolo di cartone, 1966; Lezioni americane. Sei rotolo di cartone ondulato. proposte per il nuovo Alighiero Boetti, Cardboard Roll, 1966; millennio (1988), Milano, roll of corrugated cardboard. Oscar Mondadori, 2009, pp. 161. cardboard, mirrors, neon, water, outcomes [1]. In this process as low cost, easy availability and of marble or bronze - through the original two-dimensional nature, and Fabriano, evolved through earth, ice, fire, electricity, textile of redefining the category, the recyclability) as well as their specific aesthetic expression of an element as well as their most common use a continuous updating up to modern scraps, videos, photographs, glass, term “sculpture” has been often physical characteristics that make belonging to the sphere of everyday value (as a medium to write, draw, industrial techniques that have etc. All these new mediums have associated in recent decades to them easy to manipulate and also life, light and of ephemeral nature. print, wrap, pack, etc.), to give, made paper and cardboard, due joined today to be part of a “broader “installation”, with a slip of the configurable in broader dimensions, These are works that seem to be through their albeit fragile physical to their prevalence in contemporary artistic field” that characterises three-dimensional plastic object, and - finally - to expectations of consciously directed to explore the state, looser and concrete three mass culture, deeply rooted contemporary sculpture. often volumetric in shape, in itself renewal of the traditional plastic new possibilities of a plastic form dimensional plasticity to thoughts, elements in our everyday life. A category, that of sculpture, just concluded and indifferent to language, without straying into of expression through a “weight projects, pictures, poetic impulses. Follow the common fil rouge of the believed to be still valid today the places, the environmental a total “de-materialisation” of the subtraction” - to quote the famous The theme of the use of paper and creative use of these cellulose- by many artists and scholars in dimension qualified in a “temporal” artistic object [2]. “lesson” by Italo Calvino [3] -, cardboard in contemporary plastic based materials in Italian art, we defining artworks that focus on and not very conventional manner. Sculptures and installations in moving in a non-monumental size art - topic still critically unexplored, will focus on a selection - among volumes and physical, three- Many are the reasons that, in the paper and cardboard, beyond their without wishing to challenge time, despite its undoubted interest [4] -, the many possible - of sculptures dimensional space, compared to light of this expansive process of obvious visual and conceptual but accepting its inexorable passing finds in the Italian scene a large and and installations designed and the more abstract and elusive ones sculptural practice, have prompted diversity, place the material and its and the inevitable perishable fate of significant testimony of explorations, manufactured over the last fifty of painting, provided that this form artists to grapple with paper and manipulation at the centre of formal things, abandoning every expectation also thanks to the long and renowned years by artists who have made of art is no longer understood in cardboard. reflection, experimenting with new of “long duration”. tradition of paper production enjoyed unprecedented use of paper and the traditional sense, but rather The values associated with the venues of sculptural language - With the entry into the aesthetic- by our country. A tradition that, sinking its derivatives. welcomed inside an amplified use of cellulose-based materials traditionally associated with solidity, formal sphere of art, paper and its roots in master craftsmanship of range of materials and expressive are both operational factors (such durability, the “statuesque canon” cardboard exceed the limits of their the paper manufacturers of Amalfi

176 177 [6] Le citazioni di Boetti Tra questi materiali “di fortuna”, la carta e il cartone rivestono un ruolo di primo piano. Lo di- e Pistoletto sono state mostrano, nel citato articolo di Domus, due significative immagini dell’ampio corredo illustrativo tratte rispettivamente da: Carla Lonzi, Marisa ritraenti l’una la Rosa bruciata (1965) di Michelangelo Pistoletto in cartone ondulato, verniciato Volpi e Tommaso Trini, a spray e consumato e annerito dal fuoco, l’altra le Colonne (1967) di Alighiero Boetti, realiz- “Tecniche e materiali”, zate utilizzando migliaia di tovagliolini di carta smerlata da pasticceria infilati su sottili supporti Marcatré, n. 37-40, verticali di ferro, così da acquistare una concretezza e forza volumetrica. Seppur eterogenee 1968, p. 78; Mirella per processualità e matericità, entrambe le opere sono create assecondando un metodo di Bandini, “Inserto Torino 1960-1973”, NAC, n. 3, lavoro legato alla spontaneità e alla contingenza, a cui la carta e il cartone sembrano risponde- 1973, p. 13. re perfettamente in virtù della loro facile reperibilità e maneggevolezza. Significative le parole Boetti: «ogni mio lavoro necessita di un materiale che evidenzi l’azione da me svolta nella sua immediatezza»; a questa posizione fa eco Pistoletto riferendosi alla serie di opere appartenenti alla serie Oggetti in meno (di cui fa parte Rosa bruciata): «Erano tutti oggetti che io realizzavo nella contingenza: soltanto essa tenevo presente e quindi lasciavo che il desiderio, la spinta, l’energia, la necessità del momento producessero l’oggetto» [6]. Gesti semplici e spontanei danno vita, così, ad un universo immaginario di forme, solo appa- rentemente riconducibili alla sfera del reale: da un lato una grande rosa di cartone che, con il suo bocciolo bruciato, viene allusivamente privata dell’elemento caratterizzante, ovvero la fra- granza; dall’altro una serie di colonne costituite da leggeri fusti di carta che sembrano rinnegare la loro tettonica, ovvero la canonica valenza portante. L’interesse dimostrato dai due artisti verso i materiali cartacei trova conferma in numerose altre opere, a carattere oggettuale o ambientale, realizzate in quegli stessi anni: il cartone ondulato viene arrotolato su se stesso e tratto verso l’alto prefigurando una sorta di minareto elicoidale nella scultura di Boetti dal titolo Rotolo di cartone ondulato (1966), o srotolato a formare tortuo- si e serpeggianti percorsi nel Labirinto (dal 1969) di Pistoletto; la carta di giornali, pressata in modo da formare una palla grande e leggera, è fatta rotolare, con un approccio ludico ed espe- rienziale, sempre da Pistoletto nel 1967 per le strade di Torino, coinvolgendo artisti e passanti. Gli esponenti della compagine “poverista” non sono però gli unici artisti ad avvalersi nel corso della seconda metà degli anni Sessanta della carta e dei suoi derivati per realizzare opere di natura scultoreo-installativa. Seppur in maniera più sporadica, anche artisti solitamente associati alla sperimentazione di nuove tecnologie, scelgono di cimentarsi nell’uso dei materiali a base cellulosica, versatili e

Bruno Munari, Scultura da viaggio, 1959; cartoncino bianco. Bruno Munari, Travelling Sculpture, 1959; white cardboard.

Michelangelo Pistoletto, Scultura da passeggio, Between game and process of the magazine Domus, Tommaso and consumed and blackened by referring to the series of works to deny their tectonics, i.e. the and passers-by. The exponents forty artists work actively in the azioni per le vie di Torino, dicembre 1967 In the mid 1960s, we witness in Trini, another famous contemporary fire, the other the Columns (1967) belonging to the Less Objects (which importance of primary element. of the “poor art” junction are not streets and squares of the historic e gennaio 1968. Fotogramma dal film Buongiorno Michelangelo (1968) di Ugo Nespolo. Italy, as well as on the international critic, identifies its experimental by Alighiero Boetti, made by using includes the Burnt Rose): “They were The interest shown by the two artists the only artists during the second centre of Como through temporary scene, to a renewed interest in use of “craft and household thousands of paper napkins for all items that I made in contingency: in printed materials is confirmed in half of the 1960s to use paper and and ephemeral works (such as Michelangelo Pistoletto, Walking Sculpture, actions in the streets of Turin, December 1967 experimenting with materials and materials”, as widely available as pastries tucked under thin vertical I keep only it in mind, and therefore numerous other works, with an object its derivatives to create works of actions, environments, experimental and January 1968. Frame from the film Hello techniques other than traditional easily manipulated, one of the supports of iron, so as to acquire allowed desire, the impetus, the or environmental character, made in sculpture-installation. concerts, etc.) [7]. Grazia Varisco, Michelangelo (1968) by Ugo Nespolo. ones. An innovation connected, main distinguishing features of the concreteness and volumetric force. energy, the need of the moment to those same years. The corrugated Though more sporadically, even for example, chooses to occupy more often than not, to an artistic research conducted by the “poor Although heterogeneous in terms of produce the object” [6]. cardboard is rolled on itself and artists usually associated with the a street of the city centre through process that finds in the contingent, artists”: “everything is at the disposal processability and materiality, both Simple and spontaneous gestures stretched upwards, foreshadowing a experimentation of new technologies a series of large cardboard boxes ephemeral and temporary, the vital [of this art] - he says - it all depends works are created with a method that give life, thus, to a fictional sort of spiral minaret in the sculpture choose to engage in the use of commonly used for packaging and dimensions in which to be born, on your instrumental needs” [5]. of work related to spontaneity and universe of shapes, only apparently of Boetti entitled Corrugated cellulose-based materials, versatile stacked one on the other, in order develop and, in some cases, even Among these “lucky” materials, paper contingency, to which paper and related to the sphere of reality. cardboard (1966), or unrolled to form and readily available. More often to change and to “dilate” - both in dissolve. In Italy, the main promoters and cardboard play a leading role. cardboard seem to respond well, On the one hand, a large pink tortuous and meandering paths in the than not during demonstrations time as in space - the customary of this original expressive movement This is demonstrated in the quoted because of their easy availability and piece of cardboard, with its budding Maze (of 1969) of Pistoletto. in public or private spaces that conditions of that urban place. If the are the new avant-garde artists that article by Domus by two significant manageability. Significant are the burned, is allusively deprived of The newspaper, pressed to form a stimulate artists to create their choice to reuse cardboard is virtually the critic Germano Celant will launch images of the large accompanying words of Boetti: “all my work requires the characterising element, i.e. big ball and light, is made to roll, with works under the eyes of the public. isolated within the pursuit of Varisco internationally in the years 1968- leaflet depicting the Burnt Rose a material that highlights my actions the fragrance; on the other hand, a playful and experiential approach, A prime example are the artistic - being motivated by the contingent 1970, labelling it as “poor art”. (1965) by Michelangelo Pistoletto in their immediacy”. a number of columns made of always from Pistoletto in 1967 on proposals for Urban Field (1969), nature of the event and not strictly In those same years, in the pages in corrugated board, spray-painted This position echoes Pistoletto lightweight paper stems that seem the streets of Turin, involving artists an exhibition that sees more than by personal poetic issues of the

178 179 [7] Cfr. Luciano facilmente disponibili; il più delle volte nel corso di manifestazioni in spazi pubblici o privati che Stefano Arienti, Barchette, 1986; poster piegati Caramel, Ugo Mulas stimolano gli artisti a realizzare le proprie opere sotto gli occhi del pubblico. Ne sono un esem- e tecnica mista su carta. e Bruno Munari (a cura Stefano Arienti, Boats, 1986; folded poster di), Campo Urbano. pio emblematico alcune proposte artistiche per Campo Urbano (1969), mostra che vede più di and mixed media on paper. Interventi estetici nella quaranta artisti italiani operare attivamente nelle vie e nelle piazze del centro storico di Como dimensione collettiva attraverso la realizzazione di opere temporanee ed effimere (quali azioni, ambienti, concerti urbana, (catalogo della sperimentali, ecc.) [7]. Grazia Varisco, ad esempio, sceglie di occupare una strada del centro mostra, Como, spazi cittadino attraverso una serie di grosse scatole di cartone comunemente usate per imballaggi urbani, 21 settembre 1969), Como, Cesare e impilate le une sulle altre, al fine di modificare e di “dilatare” – tanto nel tempo quanto nello Nani, 1970, pp. n.n. spazio – la consuetudinaria percorribilità di quel luogo urbano. [8] NdR, “Le sculture Se la scelta del cartone di riuso rappresenta un caso pressoché isolato all’interno della ricerca da viaggio di Munari”, della Varisco – essendo motivata dal carattere di contingenza dell’evento e non strettamente da Domus, n. 359, 1959, questioni di poetica personale dell’artista –, lo stesso non può dirsi per l’opera Visualizzazione p. 37. dell’aria ideata da Bruno Munari sempre in occasione di Campo Urbano, che ben s’inscrive nel solco delle sue precedenti “invenzioni di carta”, a metà strada tra sculture e multipli di design. Pioneristiche nell’uso della carta a fini scultorei, sono le sue Sculture da viaggio, «“pieghevoli” e leggere: le più piccole da mettere in valigia e portare con sé, quando si parte perché creino a ognuno, nelle anonime stanze d’albergo, un punto di riferimento col mondo della propria cultu- ra» [8]. Realizzate dagli anni Cinquanta prevalentemente in materiali cartacei (ma anche in ac- ciaio, legno, plastica, ecc.), queste esili e trasportabili sculture sembrano ricollegarsi all’antica tradizione giapponese degli origami, seppur variandola attraverso l’introduzione della tecnica del ritaglio e ponendola al servizio di un “moderno nomadismo”. Nuovamente nell’intervento per Campo Urbano, l’artista-designer si avvarrà di ritagli di carta da disegno dalla forma rettangolare, triangolare, quadrangolare; in alcuni casi semplicemente curvati verso l’alto, in altri piegati a formare piramidi capovolte. Lanciate dall’alto di una torre, queste sculture effimere erano destinate a librarsi nell’aria e a cadere con diverse velocità e traiettorie a seconda della loro forma e dimensione, rivelando ai passanti una materia invisibile e impalpabile quale è l’aria grazie al fluttuare degli artefatti cartacei. Si tratta, nelle intenzioni di Munari, di un’operazione artistica alla portata di tutti, in cui la carta, così come nelle prece- denti Sculture da viaggio, entra in gioco in virtù della dimensione ludica, pedagogica e in un certo senso democratica che la caratterizza nella società contemporanea. «Chiunque – scrive l’artista nelle “Istruzioni d’uso di forme rivelatrici da lanciare dall’alto di una torre” redatte per la

artist -, the same cannot be said sculptures seem to reconnect to and intangible element, as the air Folds, textures, layering and 1989, is the process of folding, in series, placed one next to the qualities, appearing elated - indirectly for Air Display designed by Bruno the ancient Japanese tradition of thanks to which these paper artefacts The “lesson” of Boetti, Pistoletto already creative lever for the creative other, seems to suggest a visually and in unprecedented form - from Munari always for the Urban Field, origami, although varying through glide. It is, in the intent of Munari, and Munari will be welcomed, ideas of Munari. A significant factor simple method, immediate and easily the rhythmic pace of the folds that which fits aptly in the wake of his the introduction of the technique of an artistic work for everyone, where internalised and reinterpreted - contributing to differentiate them, repeatable. are purely an ornament [11]. The previous “paper inventions” halfway cropping, and placing it at the service the paper, as in previous Travelling approximately twenty years later - instead, in addition to form, is the Developing his research, Arienti artefacts generated in this way only between sculpture and multiples of a “modern nomadism”. Sculptures, comes into play because by Stefano Arienti, artist who since statute of the material used: the focuses his work on the reiterated rarely support the “content” of the of design. Pioneering in the use of Again, in the works for the Urban of the playful, educational dimension the beginning of his career has white wrapping paper, then coloured use of popular paper materials object reference, as in the particular paper for sculptural purposes are Field, the artist-designer will take in a somewhat democratic sense made paper one of the privileged and crumpled by the artist, of the first (such as rail timetables, comics, case of Organic chemistry (1988), his Travelling Sculptures, “foldable” advantage of the drawing paper that characterises it in contemporary materials of his creative research. experiments, is replaced by printed calendars, fashion magazines, where the pages of the manual, and light: the smaller ones to pack cut-outs with rectangular, triangular, society. “Anyone - the artist writes in Arienti belongs to that generation of paper, recycled, which accompanies yellow pages, etc.), subjecting detached from the rib, are folded and carry around, when we are on quadrangular shape; in some cases “Instructions for the use of revealing Italian artists who, having affirmed almost entirely his whole artistic path them every time, with determination individually in the form of a triangle, to the go, so that they may create for simply bent upward, in others folded shapes to be launched from the themselves in the second half of the until the late 1980s. In his early work, and systematic nature, to different then be joined together into one long, each, in anonymous hotel rooms, a to form a set of flipped pyramids. top of a tower” drawn up for the 1980s, attempted to respond to the Boats (1986), Arienti mimics the processes of transformation that continuous strip with spiral pattern, Bruno Munari, Visualizzazione dell’aria di landmark with the world of one’s own Launched from the top of a tower, implementation of the Urban Field “pictorial reflux” of Trans-avantgarde, manual technique taught to children change their characters and original like a visual metaphor of the repeated piazza Duomo del 21 settembre 1969, 1969; culture” [8]. these ephemeral sculptures were - can conduct this experiment/ the at the time predominant, “brushing to make small paper boats, infusing use. This process of transfiguration structure of a molecular chain. In pagine del catalogo della mostra Campo Created starting with the 1950s, meant to hover in the air and fall drawing paper is from the stationer/ up gestures as simple as they are three-dimensionality into abstract does not tend to eliminate either the series of Turbines (1986-1989), Urbano (Como, Cesare Nani, 1970). mainly in printed materials (but with different speeds and trajectories the scissors are there, and also the significant” [10]. designs (but not only), with which the recognisability of printed paper on the other hand, the particular Bruno Munari, Air View of piazza Duomo of September 21, 1969, 1969, pages of the also in steel, wood, plastic, etc.), depending on their shape and size, instructions / even your hands, give A common denominator of all his he had approached the world of art. matter, nor even less its graphical paper modelling, achieved by folding exhibition catalogue Urban Field (Como, these light and transportable revealing to passers-by an invisible it a try” [9]. paper works, created between 1986 The preparation of these sculptures and textual signs or chromatic inward, towards the rib, the comic Cesare Nani, 1970). 180 181 Stefano Arienti, Turbina a cono e pelliccetta spirale, 1986-1987; carta stampata piegata. Stefano Arienti, Cone turbine and spiral fur, 1986-1987; folded printed paper.

messa in opera dell’intervento di Campo Urbano – può fare questo esperimento / la carta da [9] Bruno Munari, disegno è dal cartolaio / le forbici ci sono le istruzioni pure / anche le mani, provate» [9]. “Istruzioni per l’uso di forme rivelatrici da lanciare dall’alto di una Pieghe, trame, stratificazioni torre”, p. 108, in Codice La “lezione” di Boetti, Pistoletto e Munari sarà accolta, interiorizzata e reinterpretata – a distan- ovvio, a cura di Paolo za di circa un ventennio – da Stefano Arienti, artista che sin dagli esordi ha fatto della carta uno Fossati, Torino, Einaudi, dei materiali privilegiati della propria ricerca creativa. Arienti appartiene a quella generazione 1971, pp. 142. di artisti italiani che, affermatasi nella seconda metà degli anni Ottanta, ha tentato di reagire al [10] Elio Grazioli, “Anni “riflusso pittorico” della Transavanguardia, allora imperante, recuperando «gesti tanto semplici ottanta (e oltre): le ragioni dell’arte”, p. 114, in quanto significativi» [10]. Gabriele Guercio e Anna Ad accomunare tutte le sue opere di carta, realizzate tra il 1986 e il 1989, ritroviamo il procedi- Mattirolo (a cura di), Il mento del piegare, già leva creativa per la fantasia di Munari; a differenziarle, invece, oltre alla confine evanescente, forma, contribuisce significativamente lo statuto del materiale impiegato: alla carta bianca da Milano, Electa, pp. 417. pacchi, poi colorata e stropicciata da parte dell’artista, dei primi esperimenti, subentra quella [11] Per un stampata, di riuso, che accompagna quasi integralmente il suo intero percorso creativo sino approfondimento critico sull’importanza alla fine degli anni Ottanta. Nell’opera degli esordi, Barchette (1986), Arienti mima la tecnica dell’ornamento nell’opera manuale insegnata ai bambini per realizzare piccole barche di carta, infondendo tridimensiona- di Arienti cfr. Filippo lità a disegni astratti (ma non solo) con cui si era avvicinato alla pratica artistica; l’allestimento Trevisani, “Arienti. Arte di queste sculture in serie, poste l’una a fianco dell’altra, sembra suggerire a livello visivo un in-percettibile. Stefano procedimento esecutivo semplice, immediato e quindi facilmente reiterabile. Arienti a Palazzo Ducale”, pp. 25-33, in Filippo Sviluppando la propria ricerca, Arienti incentra la sua opera sull’utilizzo reiterato di materiali Trevisani e Ferdinando cartacei di diffusione popolare (quali orari ferroviari, fumetti, calendari, riviste di moda, Pagine Scianna, Arienti. Arte Gialle, ecc.), sottoponendoli ogni volta, con decisione e sistematicità, a differenti procedimenti in-percettibile. Stefano di trasformazione che ne modificano i caratteri e l’uso originario. Questo processo di trasfigura- Arienti a Palazzo Ducale, zione non tende a cancellare né la riconoscibilità materica della carta stampata, né tantomeno (catalogo della mostra, Mantova, Palazzo Ducale, i suoi segni grafici e testuali o le sue qualità cromatiche, che appaiono esaltati – indirettamente 10 settembre 2009-6 e in forma inedita – dal ritmo incalzante delle pieghe che li elevano a puro ornamento [11]. gennaio 2010), Milano, Gli artefatti così generati solo raramente assecondano il “contenuto” del referente oggettuale, Electa, 2009, pp. 95. come nel caso particolare di Chimica organica (1988), in cui le pagine del manuale, staccate dalla costola, vengono piegate singolarmente in forma di triangolo, per poi essere unite tra loro in una lunga striscia continua ad andamento spiraliforme, quasi fosse una metafora visiva della

pages or similar, is meant essentially shapes with no ties to the original the images imprinted in the mind and to transfigure the starting printed subject -, diametrically opposite fixed in the collective memory through object into a solid form, abstract will be the outcome of the various the slow and silent cognitive process and autonomous in space: “folding - paper sculptures and installations of of reading. says the artist - serves to transform paper developed again and again by Just as the written words need to a “compressed volume” into an Sabrina Mezzaqui since the 1990s be assimilated and interpreted over “expanded volume”. When the work to date, in a period which sees an a long time - made of focalizations, is just finished, we have a maximum increasing number of Italian artists pauses, progressions and returns expansion: passing from the block discover the expressive potential - even the artistic works that will of the original book to a cylinder offered by this type of material. become the “precipitate material” (the shape of a turbine, in fact). This The thousand and one nights, the come to life slowly, using minimum expansion is due simply to the action Odyssey, Arthur’s island, The familiar and repeated actions, traditionally of the folds that create a continuous, speech, The light words between us... attributed to activities relevant to the full volume” [12]. are only some of the books belonging women’s sphere, such as cropping, If Arienti, with his Turbines, cancels to the history of ancient and modern weaving, intertwining. Manual Elisabetta di Maggio, Strip, 2001; carta velina tagliata a mano con bisturi. the value of books, newspapers literature that Sabrina Mezzaqui techniques, these mentioned, that and comics, making their content internalises, uses and transforms approach the pursuits of several Elisabetta di Maggio, Strip, 2001; tissue paper cut by hand with scalpel. no longer intelligible through into sculptural artefacts such that the Italian artists who have elected repeated bending - generative of contextualise the stories, teachings, paper the key material of their

182 183 Dacia Manto, Woodvardia, 2008-2009; carte disegnate, dipinte, intagliate e assemblate. Dacia Manto, Woodvardia, 2008-2009; drawn, painted, cut and assembled paper.

[12] “Stefano Arienti” struttura ripetuta di una catena molecolare. Nella serie delle Turbine (1986-1989), di contro, la (intervista rilasciata particolare modellazione della carta, ottenuta ripiegando all’interno, verso la costola, le pagine a Danka Giacon e Iolanda Ratti nel di fumetti o simili, è indirizzata essenzialmente a trasfigurare l’oggetto a stampa di partenza in 2005), p. 176 in Marina una forma solida, astratta e autonoma nello spazio: «la piegatura – afferma l’artista – serve a Pugliese, Tecnica trasformare un “volume compresso” in un “volume espanso”; quando l’opera è appena esegui- mista. Materiali e ta si ha un’espansione massima: si passa dal parallelepipedo del libro originale ad un cilindro procedimenti nell’arte (la forma della turbina appunto). Questa espansione è dovuta semplicemente all’azione delle del XX secolo, Milano, [12] Bruno Mondadori, pieghe che creano un volume continuo, pieno» . 2006, pp. 243. Se Arienti, con le sue Turbine, annulla il valore d’uso di libri, giornali e fumetti, rendendo il loro contenuto non più intelligibile attraverso il procedimento di reiterate piegature – generative di forme prive di legami rispetto all’oggetto di partenza –, diametralmente opposto sarà l’esito del- le varie sculture e installazioni di carta realizzate con continuità da Sabrina Mezzaqui dagli anni Novanta ad oggi, in un arco temporale che vede un numero sempre crescente di artisti italiani scoprire le potenzialità espressive offerte da questo tipo di materiale. Le mille e una notte, L’Odissea, L’isola di Arturo, Lessico familiare, Le parole tra noi leggere… sono soltanto alcuni dei libri appartenenti alla storia della letteratura antica e moderna che Sabrina Mezzaqui interiorizza, utilizza e trasfigura in artefatti scultorei tali da presentificare le storie, gli insegnamenti, le immagini impresse nella mente e fissate nella memoria collettiva attraverso il lento e silenzioso processo conoscitivo della lettura. Così come le parole scritte richiedono di essere assimilate e interpretate attraverso tempi lun- ghi – fatti di messe a fuoco, di pause, di avanzamenti e di ritorni – anche le opere artistiche che ne diventano il “precipitato materico” prendono vita lentamente, mediante azioni minime e ripetute, tradizionalmente attribuite ad attività pertinenti alla sfera femminile, come il ritaglio, l’intreccio, la tessitura; tecniche manuali, queste citate, che avvicinano le ricerche di numerose artiste italiane che hanno eletto la carta a materiale cardine del proprio operare creativo, sep- pur svincolandolo dalla “metafora letteraria”. Le pagine dell’Odissea, ad esempio, nell’opera omonima realizzata dalla Mezzaqui nel 2003, sono state ritagliate con cura in piccole strisce orizzontali per poi essere intessute a comporre una sorta di leggero manto che, dispiegandosi nello spazio in ritmiche e continue volute, rievoca – tanto nel suo meticoloso lavoro manuale di realizzazione quanto nella sua stessa forma – la celebre “tela-stratagemma” di cui narra il poema omerico, ergendosi quale simbolo del lavoro in-

creative work, albeit freeing it from way”, the artist writes in his notes; narrative constructs due to the in the universe of new artistic in his “paper landscapes”: layers Emblematic and radical in this regard contemporary scene, increasingly the concept of a “literary metaphor”. and again:” Learning to respect process of cropping and folding they research, under the “material of diaphanous surfaces of pure is the conscious choice made by reaching out to the incessant search The pages of the, Odyssey, for the time inherent in each thing. Not are subjected to, seem to mimic, continuity”, in addition to their cellulose, torn and painted with Perino & Vele, duo of artists since the of the new. “We felt the need to hide example, in the homonymous work giving into anxiety (tightening). Kill albeit in miniature, unreadable strong conceptual and symbolic fluorescent colours on the back, early years of their career, with the the fact that we use paper, because created by Mezzaqui in 2003, were time!?! (but time already has it all: books preserved in the labyrinthine significance, is further confirmed as if to foreshadow a succession debut at the Venice Biennale in 1999 of its undeniable folklore overtones. cut with care in small horizontal destruction and construction” [13]. library, where there are sequences in the work of Alfredo Pirri. Unlike of mountain ranges flooded by the and pursued with consistency and Where we come from, craftsmen us strips then woven to compose a sort Or again, in the Universal Library of letters without any kind of order what encountered in the sculptural first light of dawn. continuity, until now: to actualize the papier-mâché to make the shepherds of light mantle that, stretching in the (2009), the lines of the opera and semantic construction, with the installation-transfigurations of ancient technique of papier-mache, of the Nativity. We thought of rhythmic and continuous spirals, omnia by Jorges Luis Borges, vain toil of men in deciphering them: printed volumes put into place by Grinding and remoulding placing it as an all-encompassing ourselves as sculptors and wanted recalls - much in its meticulous folded meticulously in bellows and “strictly speaking - Borges writes Arienti and Mezzaqui, Pirri’s works Turning their backs on the most stylistic cipher of their sculptural- to be taken seriously as such. We handwork as in its very form - the arranged in horizontal rows within about the generative process of the do not use recycled materials. The trodden roads of photography and installation research. gradually, though, came to realise famous “canvas-ruse” which narrates wooden frames seem to reveal in Babel library, almost as if to suggest artist always opts for Virgin paper video art, a greater number of young Among the factors that have an that we were wrong and we stopped the Homeric poem, standing as a an unprecedented manner, through what put in place by Mezzaqui - one materials, a “spotless” white, in order Italian artists, who made a name for influence on this elective choice is trying to hide the materials. We symbol of the infinite, endless job this installation configuration, the volume would be enough, printed in to accommodate in their surfaces themselves in the late 1990s or in undoubtedly the long tradition of realised that there is a tremendous and therefore of the wait, patience, history of the fantasy tale The library nine or ten points, and consisting of and folds the glare of lights and the new millennium, elect paper and their native land, Campania, where potential in papier mache and that inner disposition so close to the of Babel narrated by the renowned an infinite number of infinitely thin colours, pandering to a sensitivity in its derivatives as privileged material papier-mache is deeply rooted in we could create the same plasticity, sentiment of the artist. «Patience: the Argentine writer. The strips of sheets” [14]. a way pictorial that instills the intense of their research, reinstating with artisan creativity. An influence difficult the same chiaroscuro and the same timing of things is very delicate and, paper, losing the legibility of the The importance assumed by books atmosphere and suspense [15]. an innovative touch the values of to admit, initially, for young artists nuances that we could create using over time, appear perfect in their own sequences of words and logical- as privileged sources of inspiration The same atmosphere that we find materiality and craftsmanship [16]. seeking to assert themselves on the marble stones” [17].

184 185 finito, interminabile e quindi dell’attesa, della pazienza, disposizione interiore così vicina al sentire [13] Sabrina Mezzaqui, dell’artista. «Pazienza: i tempi delle cose sono molto delicati e, nel tempo, risultano a loro modo “Collana” (2005- perfetti», scriverà l’artista nei suoi appunti; e ancora: «Imparare a rispettare il tempo insito in cia- 2006), p. 76, in Elena Volpato (a cura di), scuna cosa. Non lasciarsi prendere dall’ansia (stringere). Ammazzare il tempo?!! (ma nel tempo Sabrina Mezzaqui. C’è c’è già tutto: distruzione e costruzione» [13]. un tempo, (catalogo O ancora nella Biblioteca universale (2009), le righe dell’opera omnia di Jorges Luis Borges, della mostra, Torino, piegate minuziosamente a soffietto e disposte su file orizzontali all’interno di cornici di legno, GAM - Galleria Civica sembrano rivelare in maniera inedita, attraverso questa configurazione installativa, la storia del d’Arte Moderna e Contemporanea, 8 racconto fantastico La biblioteca di Babele narrata dal celebre scrittore argentino. Le strisce di novembre 2006-28 carta, perdendo la leggibilità delle sequenze di parole e dei costrutti logico-narrativi a causa del gennaio 2007), Torino, processo di ritaglio e di piegatura a cui sono sottoposte, sembrano mimare, seppur in miniatura, Hopefulmonster, 2006, i libri illeggibili conservati nella labirintica biblioteca, dove si susseguono sequenze di lettere prive pp. 113.

Sabrina Mezzaqui, La biblioteca universale, 2009; di qualsiasi tipo di ordine e costruzione semantica con affanno invano da parte degli uomini nel [14] Jorge Luis Borges, testo stampato ritagliato e piegato, teche di legno. decifrarle: «a rigore – scrive Borges a proposito del processo generativo della babelica biblioteca, “La biblioteca di Babele” (1941), p. 78, in Sabrina Mezzaqui, The Universal library, 2009; quasi a suggerire quanto messo in atto dalla Mezzaqui – basterebbe un solo volume, stampato printed text clipped and folded, wooden cabinets. Finzioni, Torino, Einaudi, in corpo nove o in corpo dieci, e composto di un numero infinito di fogli infinitamente sottili» [14]. 2009, pp. 69-78 (ed. or. L’importanza assunta dai libri quali fonti privilegiate d’ispirazione nell’universo della nuova ri- Ficciones, 1956). cerca artistica, in virtù della “continuità materica” oltre che della loro forte valenza concettuale [15] Tra opere di carta e simbolica, trova un’ulteriore conferma in Alfredo Pirri. A differenza di quanto riscontrato nelle e cartone dedicate trasfigurazioni scultoreo-installative di volumi a stampa messe in atto da Arienti e dalla Mezzaqui, da Alfredo Pirri alla le opere di Pirri non si avvalgono di materiali di riuso. L’artista opta sempre per materiali cartacei “metafora letteraria”, citiamo l’installazione vergini, di un bianco “immacolato”, atti ad accogliere nelle loro superfici e pieghe il riverbero di La stanza di Penna luci e colori, assecondando una sensibilità in un certo qual modo pittorica che infonde all’insieme (1992-1998 e successivi un’atmosfera intensa e sospesa [15]. La stessa atmosfera che ritroviamo nei suoi “paesaggi di allestimenti) e la serie carta”: stratificazioni di superfici diafane di cellulosa pura, strappate e dipinte sul retro con colori Faccia di gomma con fluorescenti, quasi a prefigurare una successione di catene montuose inondate dalle prime luci copertina (1992). Per approfondimenti cfr. dell’alba. Alfredo Pirri, Dove sbatte la luce. Mostre Macinare e riplasmare e opere 2003-1986, Voltando le spalle rispetto alle strade più battute della fotografia e della video-arte, sempre più Milano, Skira, 2004, pp. numerosi appaiono i giovani artisti italiani, affermatisi alla fine degli anni Novanta o in avvio del 304.

Sabrina Mezzaqui, Odissea, 2003; testo stampato, ritagliato e intessuto. Sabrina Mezzaqui, Odyssey, 2003; printed text, cut and woven.

The “extraordinary potential of Act (2007) installed on the facade (the pink of the sports newspaper the manifold and now “inabsorbable” plastic language and expressive and modified them. Artistic actions NOTES papier-mache” which has nothing to of Teatro Niccolini in San Casciano “La Gazzetta dello Sport” the salmon mass of information that permeates vehicles of doing that does not derive and gestures that, pandering to [1] Some of the critical contributions envy to that of a noble and durable Val di Pesa, as part of the exhibition of “Il Sole 24 Ore”, the shady white our everyday life, and where paper from a specific tradition, encoded ideas, projects, pulses with playful, to a redefinition of the concept material as marble, is expressed Tuscialecta [18]. of “La Repubblica”, etc.) and the is still, in the digital era, one of the over the centuries. demonstrative, evocative, narrative of ‘sculpture’ include: Rosalind through a simple and, at the same The paper mass thus obtained is subsequent drying process to which main media of communication and Lightweight and easily manipulated, intent, have re-appropriated a natural Krauss, “La scultura nel campo time, meticulous handwork. The used by Perino & Vele in plastic they are subjected, determines the conveyance. The artists seem to as well as cheap and readily and ecological material, as paper is, allargato” (1978), pp. 283-297, in artistic technique of papier-mache - art and using light and shadow final colour of the sculptures. raise a barricade of defence and available, paper and cardboard as simple as it familiar, changing it L’originalità dell’avanguardia e altri which focuses on soaking the paper effects, impressing a convex square The importance assumed by the freedom: “when we grind paper - are potential materials of choice and reinventing, creatively, functions miti modernisti, Rome, Fazi, 2007, in boiling water with the addition of mesh on the surfaces (similar to material in the research of the two the two artists claim - we also grind for artists whose creative research and values deeply rooted in the pp. 356 (or. ed. The Originality of the glue and shaping it with gypsum that of common quilts) that have artists from Campania is confirmed the words, and when these come interest is increasingly addressed culture of the world at large. Avant-Garde and Other Modernist moulds, making it dry then under always characterised their figurative in the conscious choice of wanting out they are reshaped or moulded as much to the executive process Myths, Cambridge, MIT Press, 1985). the sun - allows you to obtain a solid universe of papier mache, in which to declare, in the captions of their and become sculptures. We grind as to the formal result. Folds, burns, See also, among recent volumes light-weight mass, yet durable and objects and situations come to life works, the selected newspapers information to produce our own cuts, tears, weaves, stratifications, dedicated to contemporary sculpture: virtually unbreakable. The same that belong to our daily unconscious, then soaked. A transformative information” [19]. maceration, etchings, etc. to which Judith Collins, Scultura oggi, New artists have confessed not to employ often dense with ironic accents or process of printed matter that, as Paper derivatives have by now these cellulose materials are York-London, Phaidon, 2008, pp. 483 any additional material to “seal” the socio-political references. In this stated, is in some ways a metaphor become, from the mid 1960s in an subjected from time to time, do (or. ed. Sculpture Today, 2007). Alfredo Pirri, La stanza di Penna, 2001; vernici surfaces; only the works exhibited executive process, even the choice for the creative intentionality of the ever more incisive way, privileged not hide (indeed, on the contrary, [2] The term “de-materialisation” acriliche su carta e pergamena naturale. outside are made waterproof using of soaked newspaper is no product two artists, of the willingness to mediums - among the many make obvious, to a certain extent) refers to the fortunate expression Alfredo Pirri, The room of Penna, 2001; acrylic fibreglass, as in The End of Second of chance, as their starting colour reprocess and dominate subjectively available - for the renovation of the the actions that generated, shaped paints on paper and natural rawhide.

186 187 [16] Una prima nuovo millennio, a eleggere la carta e i suoi derivati come materiale privilegiato della propria individuazione di giovani ricerca, riabilitando con fare innovativo i valori della materialità e dalla manualità [16]. Emble- artisti italiani che hanno fatto largo uso di questi matica e radicale, a questo proposito, è la scelta consapevolmente intrapresa dal duo di artisti materiali può essere Perino & Vele a partire dai primi anni di attività con l’esordio alla Biennale di Venezia del 1999 rintracciata in Paolo e portata avanti, con coerenza e continuità, sino a oggi: quella di attualizzare l’antica tecnica Biscottini (a cura di), della cartapesta, ponendola quale cifra stilistica totalizzante della propria ricerca scultoreo- Arte e design. Vivere installativa. e pensare in carta e cartone, (catalogo della Tra i fattori che hanno influito su questa scelta elettiva, è indubbiamente la lunga tradizione mostra, Milano, Museo popolare propria della loro terra d’origine, la Campania, in cui la cartapesta rappresenta una Diocesano, 12 aprile-29 tecnica profondamente radicata nella creatività artigianale. Un’influenza difficile da ammette- maggio 2011), Milano, re, inizialmente, per dei giovani artisti intenzionati ad affermarsi sulla scena contemporanea Dativo, 2011, pp. n.n. sempre più protesa verso l’incessante ricerca del nuovo: «Sentivamo la necessità di nascon- [17] “Conversazione dere il fatto di utilizzare la carta, a causa della sua innegabile connotazione folcloristica. Da tra Manon Slome e Perino & Vele”, p. 104, noi gli artigiani usano la cartapesta per costruire i pastori dei Presepi. Ci consideravamo scul- in Perino & Vele, Milano, tori e volevamo essere visti seriamente in quell’ottica. Siamo gradualmente arrivati, però, a Electa, 2008, pp. 127. capire che avevamo torto e abbiamo smesso di tentare di nascondere i materiali. Abbiamo [18] Cfr. Arabella Natalini compreso che c’è un potenziale straordinario nella cartapesta e che avremmo potuto creare (a cura di), Tusciaelecta. la stessa plasticità, lo stesso chiaroscuro e le stesse sfumature che avremmo potuto creare Arte contemporanea con il marmo» [17]. nel Chianti 1996/2010, Quodlibet, 2010, Il “potenziale straordinario della cartapesta” che non ha nulla da invidiare a quello di un ma- pp. 261. teriale nobile e duraturo quale è il marmo, si esprime attraverso un semplice e, al contempo, meticoloso lavoro manuale. La tecnica realizzativa della cartapesta – incentrata nel macerare la carta in acqua bollente con l’aggiunta di un collante e nel metterla in forma grazie a stampi di gesso, facendola essiccare poi al sole – consente di ottenere una solida massa leggera ma al contempo resistente e pressoché infrangibile. Gli stessi artisti hanno ammesso di non avva- lersi di nessun materiale aggiuntivo per “sigillare” le superfici; solo le opere esposte all’esterno vengono rese impermeabili mediante la fibra di vetro come nel lavoro The End of Second Act (2007) installato sulla facciata del Teatro Niccolini a San Casciano Val di Pesa in occasione della rassegna Tuscialecta [18]. La massa cartacea così ottenuta, viene indirizzata da Perino & Vele verso valenze plastiche e chiaroscurali imprimendo sulle superfici un reticolo a quadrati convessi (simile a quello dei

coined in the late 1960s by American material aspects underlying artistic Tommaso Trini, “Techniques and critics John Chandler and Lucy production. Some popular recent materials”, Marcatré, no. 37-40, Lippard to define the conceptual volumes in Italy dedicated to the 1968, page 78; Mirella Bandini, scope of artistic research. Cfr. materials and the techniques of “Turin Insert 1960-1973”, NAC, no. 3, Lucy R. Lippard, Six Years, The contemporary art include: Marina 1973, page 13. Dematerialization of the Art Object Pugliese, Mixed technique. Materials [7] Cfr. Luciano Caramel, Ugo Mulas from 1966 to 1972 (1973), Berkeley- and methods in the art of the 20th and Bruno Munari (courtesy of), Los Angeles-London, California century, Milan, Bruno Mondadori, Urban Field. Aesthetic interventions University Press, 2001, pp. 272. 2006, pp. 243; Silvia Bordini, in the urban collective dimension, Contemporary art and techniques. [3] Italo Calvino, “Lightness”, p. 7, (Exhibition catalogue, Como, urban Perino & Vele, Giovanni, Mimmo, Ciro, Francesco, Alessandro, Nicola, Giuseppe, Materials, methods, experimentation, in American lessons. Six proposals spaces, September 21, 1969), Como, Paolo, Mario, 2006; cartapesta, ferro zincato, tempera. Rome, Carocci, 2007, pp. 313. Alfredo Pirri, Verso N, 2003; smalto for the new millenium (1988), Milan, Cesare Nani, 1970, pp. no. no. Perino & Vele, Giovanni, Mimmo, Ciro, Francesco, Alessandro, Nicola, Giuseppe, e colore acrilico, carta museale, Oscar Mondadori, 2009, pp. 161. [5] Tommaso Trini, “New alphabet for [8] Editor’s note: “Travelling Paolo, Mario, 2006; papier mache, galvanised iron, tempera. plexiglas. [4] The reasons for the absence body and matter”, Domus, no. 470, sculptures of Munari”, Domus, no. Alfredo Pirri, Towards N, 2003; 1969, page 45. enamel and acrylic colour, museum of bibliographic references on this 359, 1959, page 37. paper, plexiglas. subject are due to a more general [6] The quotations of Boetti and [9] Bruno Munari, “Guidelines for lack of studies, specifically in Italian, Pistoletto are taken respectively the use of revealing forms to launch aimed at deepening technical and from: Carla Lonzi, Marisa Volpi and from the top of a tower”, p. 108, in

188 189 Perino & Vele, Giovanni, Mimmo, Ciro, Francesco, Alessandro, Nicola, Giuseppe, Paolo, Mario, 2006; cartapesta, ferro zincato, tempera. Perino & Vele, Giovanni, Mimmo, Ciro, Francesco, Alessandro, Nicola, Giuseppe, Paolo, Mario, 2006; papier mache, galvanised iron, tempera.

comuni piumini) che caratterizza, da sempre, il loro universo figurale di cartapesta, in cui pren- [19] “Conversazione dono vita oggetti e situazioni appartenenti al nostro immaginario quotidiano, spesso caricati tra Manon Slome e da accenti ironici o riferimenti socio-politici. In questo processo esecutivo anche la scelta dei Perino & Vele”, p. 109, in Perino & Vele, Milano, giornali da macerare non è affidata al caso, in quanto il loro colore di partenza (il rosa de “La Electa, 2008, pp. 127. Gazzetta dello Sport”, il salmone de “Il Sole 24 Ore”, il bianco sporco de “La Repubblica”, ecc.) e il conseguente processo di essiccazione a cui sono sottoposti, determina le tinte cromatiche finali delle opere scultoree. L’importanza fondativa assunta dalla materia nella ricerca dei due artisti campani, trova con- ferma nella scelta consapevole di voler dichiarare, nelle didascalie delle loro opere, i quotidiani selezionati e poi sottoposti al processo di macerazione. Un processo trasformativo della ma- teria cartacea che, così dichiarato, diviene in un certo qual modo metafora dell’intenzionalità creativa dei due artisti, della volontà di rielaborare e dominare soggettivamente la massa mol- teplice e oramai “inassorbibile” di informazioni che avvolge il nostro vissuto quotidiano e di cui la carta è, ancora nell’epoca digitale, uno dei principali supporti di veicolazione e diffusione. Gli artisti sembrano innalzare un argine di difesa e libertà: «quando maciniamo la carta – dichia- rano i due artisti – maciniamo anche le parole e quando queste escono sono riformate o mo- dellate e diventano sculture. Maciniamo informazioni per produrre le nostre informazioni» [19]. I materiali di derivazione cartacea si sono oramai fatti strada dalla metà degli anni Sessanta in maniera sempre più incisiva, come medium privilegiati – tra i tanti possibili – per il rinnova- mento del linguaggio plastico, divenendo veicoli espressivi di un fare che non deriva più da una tradizione specifica, codificatasi nel corso dei secoli. Leggeri e manipolabili, oltre che economici e facilmente reperibili, carta e cartone costituisco- no potenziali materiali d’elezione per gli artisti il cui interesse di ricerca creativa è sempre più rivolto tanto al processo esecutivo quanto al risultato formale: pieghe, bruciature, tagli, strappi, intrecci, stratificazioni, macerazioni, incisioni, ecc. a cui questi materiali a base cellulosica sono di volta in volta sottoposti, non nascondono (anzi, al contrario, rendono evidenti, in un certo qual modo) le azioni che li hanno prodotti, modellati, modificati. Azioni e gesti artistici che – assecondando idee, progetti, impulsi con finalità ludiche, dimostrative, evocative, narrative – si riappropriano di un materiale naturale ed ecologico, qual è la carta, tanto semplice quanto familiare, modificandone e rimettendone in gioco, creativamente, funzioni e valori sedimentati nella civiltà del mondo intero.

Obvious Code, edited by Paolo Fossati, [12] “Stefano Arienti” (interview with [15] Among the works of paper and [17] “Conversation between Manon Turin, Einaudi, 1971, pp. 142. Danka Gamo and Iolanda Ratti in cardboard by Alfredo Pirri dedicated to Slome and Perino & Vele”, page 104, [10] Elio Grazioli, “Eighties (and 2005), page 176 in Marina Pugliese, the “literary metaphor” are The room in Perino & Vele, Milan, Electa, 2008, beyond): the reasons of art”, page 114, Mixed technique. Materials and of Penna (1992-1998 and subsequent pp. 127. in Gabriele Guercio and Anna Mattirolo methods in the art of the 20th century, productions) and the series Rubber [18] Cfr. Arabella Natalini (ed.), (edited by), The Vanishing border, Milan, Bruno Mondadori, 2006, pp. 243. face with cover (1992). For further Tusciaelecta. Contemporary art in Milan, Electa, pp. 417. [13] Sabrina Mezzaqui, “Series” (2005- information see Alfredo Pirri, Where Chianti 1996/2010, Quodlibet, 2010, the light beats. Exhibitions and works [11] For a critical study on the 2006), page 76, in Elena Volpato pp. 261. 2003-1986, Milan, Skira, 2004, pp. importance of the ornament in the work (ed.), Sabrina Mezzaqui. There is [19] “Conversation between Manon 304. of Arienti cfr. Filippo Trevisani, “Arienti. a time, (exhibition catalogue, Turin, Slome and Perino & Vele”, page 109, Imperceptible art. Stefano Arienti at GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna [16] An early identification of young in Perino & Vele, Milan, Electa, 2008, Palazzo Ducale “, pp. 25-33, in Filippo e Contemporanea, - November 8, Italian artists who have made pp. 127. Trevisani and Ferdinando Scianna, 2006 - January 28, 2007), Turin, extensive use of these materials can Arienti. Imperceptible art. Stefano Hopefulmonster, 2006, pp. 113. be traced to Paolo Biscottini (ed.), Arienti at Palazzo Ducale, (exhibition [14] Jorge Luis Borges, “The library Art and design. Living and thinking catalogue, Palazzo Ducale, Mantua, of Babel” (1941), page 78, in Fictions, in paper and cardboard, (exhibition September 10, 2009 - January 6m Turin, Einaudi, 2009, pp. 69-78 (or. ed. catalogue, Milan, Museo Diocesano, 2010), Milan, Electa, 2009, pp. 95. Ficciones, 1956). 12 April - 29 May 2011), Milan, Dativo, 2011, pp. no. no.

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Cortesia Direzione Biblioteca Civica Brunico: pag. 152.

205 AUTORI Alfonso Acocella Università di Ferrara [email protected]

Alessandra Acocella Storica dell’Arte, Firenze [email protected]

Luigi Alini Università di Catania [email protected]

Valeria Bucchetti Politecnico di Milano [email protected]

Veronica Dal Buono Università di Ferrara [email protected]

Sabrina Lucibello Università di Roma [email protected]

Michela Toni Università di Ferrara [email protected]

Eleonora Trivellin Università di Firenze [email protected]

Davide Turrini Università di Ferrara [email protected]

Michele Zannoni Università di San Marino [email protected]

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