Podcast, la nuova mania dei giovani

Il caffè delle mamme – Dopo la Tv on demand ora è il momento dei programmi audio ideati anche dai ragazzini

/ 31.05.2021 di Simona Ravizza

Solo voce e contenuti anche di un’ora. In un mondo di clip brevi e notizie flash per una soglia dell’attenzione ormai ridotta al minimo, nonché di immagini Instagram e video Youtube e TikTok h24, sta avanzando tra gli adolescenti un nuovo mezzo che sta sovvertendo tutte le regole: il podcast, la nuova radio dei giovani, informati e connessi, particolarmente social e aperti alle diverse situazioni d’ascolto. Il nome arriva dalla fusione tra «Pod» (che richiama l’Ipod dove s’ascolta musica) e «Broadcast» (ovverosia trasmissione). A Il caffè delle mamme siamo sempre intrigate da cosa guardano e ascoltano i nostri figli e da dove s’informano (la mia, ammetto, è anche una deformazione professionale da giornalista). Ormai siamo consapevoli – e ne abbiamo parlato lungamente in altri Caffè – che la generazione Z (ossia per è nato dopo il 1996) s’informa anche su TikTok, che lì non cerca più solo clip musicali, meme e challenge (le famose sfide con il rilancio di video), ma segue anche le vicende di cronaca e la politica, e s’appassiona alla causa Lgbt, al Black Lives Matter, fino alla lotta contro il bullismo. Così come sappiamo che la Tv è on demand su Netflix, Prime Video e Apple Tv: «In qualunque momento, ovunque e su qualunque dispositivo». La podcast mania è una novità: programmi audio, solitamente a episodi, che si scaricano da Internet sul proprio smartphone attraverso Apple Podcast, Google Podcasts, Audible e, soprattutto, Spotify. Appoggi lì il cellulare e tieni come rumore di fondo le voci che raccontano.

Definire esattamente che cos’è un podcast è difficile perché la sua grande forza è prestarsi a raccontare, parlare e far parlare di qualsiasi argomento. Il più amato dagli adolescenti di famiglia è Muschio Selvaggio, condotto da , rapper da 12,5 milioni di follower, e dallo youtuber Luis Sal, 2,2 milioni, diventato noto alle cronache familiari per il tormentone «Ciao mi chiamo Luis». Bisogna ammettere che per noi boomer è uno sforzo non da poco anche solo capire i titoli di episodi come «Passioni con e Frank Matano», «Il limite non è il cielo con Adrian Fartade» e «So Lillo e Pintus». Bisogna scoprire che Frank Matano è un altro youtuber, Adrian Fartade un divulgatore scientifico, youtuber e scrittore italiano 33enne con cittadinanza rumena, che si occupa di astronomia e astronautica e che Lillo e Pintus sono due comici. Tra le new entry c’è il cantante 26enne Michele Bravi, già vincitore di X Factor, con la Voce dei Pesci, un podcast che – come riporta la presentazione – «prova a dare voce a riflessioni e confronti solitamente muti perché è dai pensieri silenziosi che nasce la letteratura, la musica e la creatività». Altra 26enne alle prese con il podcast Maschiacci è la cantautrice sul palco all’ultimo festival di Sanremo con Fedez: «Chi ha deciso che gli uomini si possono vestire solo di certi colori? Perché le donne non possono giocare a calcio o intendersi di sport? Chi ha stabilito che c’è un femminismo giusto e uno sbagliato? Maschiacci vuole scoprire per cosa lottano le donne oggi. Lo farà intervistando donne e uomini con punti di vista differenti che l’aiuteranno a capire dove cade, e perché esiste, la linea di confine tra ciò che una donna può e non può fare». Poi c’è Tyranny di Will Media un podcast che, dicono gli ascoltatori, dovrebbe essere obbligatorio nelle scuole superiori: è una guida satirica che, insieme ad Antonio Losito (autore Tv e Digital), racconta le storie poco note (e sbalorditive) dei tiranni, per capire perché l’umanità è ancora oggi sedotta dall’Uomo Forte. The Essential con la giornalista 34enne Mia Ceran sono i 5 minuti prediletti per l’informazione. Giovani che raccontano ai giovani tant’è che, a 47 anni, l’imprenditore digitale Marco Montemagno, con il pallino delle start up e sempre seguitissimo sui social ha chiamato il suo podcast Zio Monty. Forse bisognerebbe semplicemente rassegnarsi al fatto che a Il caffè delle mamme siamo vecchie e non cercare di capire!

Siccome gli Stati Uniti sono sempre anticipatori di tendenze è interessante conoscere la Student Podcast Challenge di NPR, radio pubblica statunitense: è un concorso tra le scuole medie e superiori che quest’anno ha portato a partecipare più di 2600 podcast da 47 Stati e dal Distretto di Columbia. Con ragazzini che registrano interviste, montano virtualmente nastri, creano home studio e leggono le loro storie in un microfono. Vincitori della Student Podcast Challenge 2020 sono I Dragon Kids che, con giovanissimi come il 12enne Leo Yu, ti insegnano parole in mandarino partendo dagli eventi attuali. Tra le storie in gara adesso quelle di tre studenti delle scuole superiori del distretto scolastico di Lower Kuskokwim nel sud-ovest dell’Alaska che hanno intervistato i loro compagni di classe sulle attività familiari che li hanno legati durante la pandemia, quelle della Heathwood Hall Episcopal School che, con uno storico, due giornalisti locali, un famoso procuratore della Carolina del Sud e il pronipote della vittima, ritornano indietro nel tempo a più di 100 anni fa, quando un politico ha sparato e ucciso un direttore di giornale in pieno giorno a Columbia, Carolina del Sud; e ancora il podcast surrealistico su «Le lumache sono sottovalutate!» con le parole della quinta elementare della Richland Avenue School di Los Angeles.

E negli Usa i podcast ideati da ragazzini già spopolano: i tre fratelli Power (Lani, 12 anni, Chaska, 13 e Mirabel, 8) hanno ideato il Book Power for Kids! in cui recitano brani tratti da libri. Newsy Jacuzzi è un podcast settimanale, adatto alle famiglie, che riporta storie educative per bambini, come le elezioni negli Stati Uniti, l’ascesa dei veicoli elettrici, l’aria tossica dell’India, le stagioni delle tempeste e storie che vanno dalla neve al cioccolato in Svizzera ai dinosauri 3D. È presentato da Leela Sivasankar Prickitt, 8 anni appena che s’infila sotto il letto dei genitori per registrare le battute perché lì il suono viene perfetto, e da sua mamma Lindee, che vivono in India e vantano l’aiuto di bambini corrispondenti da tutto il mondo.

Insomma, concludiamo a Il Caffè delle mamme, in futuro i podcast continueranno sempre di più ad avere un ruolo nell’ascolto on demand dei nostri figli. E chissà mai, magari, qualcuno di loro proverà a registrarne uno!