25/09/2013 INDICE RASSEGNA STAMPA 25/09/2013

Fiesole

Corriere Fiorentino 24/09/2013 p. 2 Gino e quel sì all'amico cardinale: fughe segrete e le carte Maura Bonciani 1 nella bici Nazione Firenze 24/09/2013 p. 4 Posta di mattina e rifiuti durante la notte Ecco come sono 2 stati modificati gli orari Nazione Firenze 24/09/2013 p. 17 Emergenza casa Bando per anziani e giovani coppie Daniela 3 Giovannetti Repubblica 24/09/2013 p. 45 Bartali Leonardo Coen 4 Touring Speciale 01/09/2013 p. 54 Verdi patrimoni 6 Unita` 24/09/2013 p. 17 Bartali il Giusto Al ciclista l'onorificenza di Gerusalemme Oreste Pivetta 14

Iniziative ed eventi

Corriere Fiorentino 24/09/2013 p. 12 Il ricordo Vlad e il coraggio di cambiare il Maggio Francesco Ermini 16 Polacci Nazione Firenze 24/09/2013 p. 22 Coristi cercansi, anche se uomini Pino Miglino 17 Qn 24/09/2013 p. 29 Nel nome della ricerca Galileo' per gli scienziati Titti Giuliani Foti 18 Qs Quotidiano 24/09/2013 p. 10 Gimondi: «è la gara di Nibali» Alessandro 20 Sportivo Fiesoli Touring Speciale 01/09/2013 p. 62 Itinerari mondiali Ettore Pettinaroli 22

Indice Rassegna Stampa Pagina I . %-_'.. Gino e quel sì all'arnïco cardinale: fughe segrete e le carie nella bici

Nell'autunno del 1943 il car- Firenze. E Sizzi, meccanico di bi- finì nel mirino di Mario Carità, dinale Elia Dalla Costa, che lo ciclette, chiese aiuto al cugino capo della omonima banda fa- aveva sposato con Adriana Bani Bartali, che possedeva una casa scista che terrorizzava la città e ed era il suo consigliere spiri- in via del Bandino, ottenendo torturava i partigiani. Carità lo tuale, lo chiamò. Gino arrivò in come risposta un sì. Sizzi si tra- convocò a « Triste», il suo arcivescovado in bici, come sferì nella casa di via del Bandi- quartier generale e lo minacciò, sempre, l'appoggio ad una co- no e nella cantina si rifugiaro- ma dopo un drammatico con- lonna del cortile e salì al primo no i Golbenberg, col figlio Gior- fronto lo lasciò andare anche se piano nello studio del vecchio e gio. Contemporaneamente Dal- aggiunse « ci rivedremo». Cari- austero arcivescovo. Iniziò co- la Costa indicò a Gino Assisi co- tà non fece in tempo a concre- sì, con una richiesta che il cam- me meta per le fotografie da tizzare l'avviso, Firenze ad ago- pione accolse, l'impresa di Gi- mettere sui documenti falsi, sto si liberò e l'incubo finì an- no Bartali che quella volta usò i senza i quali il folto gruppo di che per i Goldenberg. Ginettac- pedali per salvare gli ebrei. ebrei rifugiato nella città um- cio per anni non parlò con nes- Il colloquio durò pochi minu- bra non avrebbe mai potuto la- suno del suo segreto - «in ti. Dalla Costa - che si era già sciare l'Italia. Bartali così iniziò guerra si ebbero vicende a vol- attivato per formare una rete a fare avanti e indietro tra Firen- te drammatiche e altre quasi ri- clandestina che aiutasse gli ze e la città del Poverello (con dicole», si limitò a scrivere - ebrei, coinvolgendo i conventi le carte nascoste dentro il telaio ma chi era stato salvato da lui fiorentini e toscani ed ospitan- della bici), lungo quei iSo chilo- non ha dimenticato. E 69 anni do ebrei nello stesso arcivesco- metri all'andata e altrettanti al dopo ha risarcito Gino con la vado - chiese a Gino, che ave- ritorno in cui tanti lo riconosce- propria testimonianza. va una fede profonda ed era vano, lo salutavano, gli offriva- Mauro Bonciani II cardinale Elia Dalla Costa, membro di Azione Cattolica, no da bere, senza poter immagi- amico e confidente di Gino. un aiuto. La rete - che com- nare cosa gli passava nella testa A destra: Andrea Bartali nel prendeva il rabbino Nathan Cas- e i rischi che correva. giardino dei Giusti di Firenze suto e monsignor Leto Casini Era padre Ruffino Nicacci, - aveva bisogno di un «corrie- francescano padre superiore re» fidato e il cardinale spiegò del convento di San Damiano che doveva portare documenti ad Assisi che lo accoglieva e gli falsi, approfittando della liber- consegnava i documenti, come Sotto la casa del ciclista tà di movimento dic ui godeva concordato con Dalla Costa. In cugino nascose per allenarsi. Nessuno doveva alcuni di quei viaggi Gino fu fer- saperlo, nemmeno sua moglie, mato dai soldati e perquisito, una famiglia ebrea per motivi di sicurezza. Bartali ma in realtà volevano da lui un ricercata dai nazisti capì che la sua fama non autografo e nessuno cercò mai l'avrebbe salvato se i tedeschi o accuratamente, consentendogli i fascisti lo avessero scoperto, di non correre veri rischi, nep- ma disse di sì e si mise a dispo- pure quando a Lido di Camaio- sizione. La caccia agli ebrei sta- re non riuscì a consegnare i do- fascisti di Villa Triste va diventando incessante e Gi- cumenti alla famiglia Donati o minacciarono no prese un'altra decisione non perché la donna non ebrea che facile: aiutare la famiglia di Gia- doveva riceverli quando capì e poi lo lasciarono libero como Goldenberg, suoi amici che il corriere era il campione «Ma ci rivedremo...» che abitavano a Fiesole. I Gol- ebbe paura e cambiò idea. Fu lo denberg portarono il figlio Gior- stesso Bartali a consegnare le gio di 11 anni, all'istituto Santa preziose carte ai Goldenberg e Marta di Settignano, che protes- per mesi li protesse mentre con- se e nascose decine di bambini tinuava a salvare altre decine di ebrei, e poi chiesero aiuto al- ebrei grazie ai documenti che l'amico Armando Sizzi per tro- portava nascosti. vare una casa dove rifugiarsi a Nel luglio 1944 Gino Bartali

Fiesole Pagina 1 IL RECAPITO DELLE LETTERE E' ST TO ANTICIPATO ALLE 7.15 Posta di mattina e rifiuti durante la notte Ecco come sono stati modificati gli orari

LA POSTA consegnata in antici- Fanno eccezione quelli di San Do- glio ha dunque cambiato l'organiz- po, la vuotatura dei cassonetti fatta menico di Fiesole (chiuso venerdì zazione l'orario del personale, con di notte. L'evento dei mondiali è e sabato prossimi) e di via Carne- un turno di vuotatura dalle 18 a riuscito a far cambiare gli orari alla secchi (sarà aperto dalle 8,20 alle mezzanotte e uno da mezzanotte e città. Senza (ed è questo il miraco- mezzo alle sei. Uno sforzo per «ga- lo!) far saltare i nervi ai fiorentini, rantire che ogni mattina tutti i cas- che anzi stanno dando un'ottima sonetti siano già svuotati». Per que- prova di sé. Poste Italiane fa sapere sto, però, ci vuole la collaborazione che il servizio di recapito sta suben- e i nuovi turni dei cittadini: «Bisogna evitare di do alcune modifiche di orario. Vi- Uno la sera dopo le 18 posteggiare davanti ai contenitori sta «la difficoltà di raggiungere» le e l'altro da mezzanotte della raccolta rifiuti, altrimenti la strade trasformate in percorsi per i vuotatura verrà fatta 24 ore dopo», campioni delle due ruote, si è deci- si raccomandano da Quadrifoglio. so di «anticipare il servizio a parti- 13,35. E chiuso il pomeriggio di ve- Esattamente quello che è successo re dalle 7,15 e predisposto il recapi- nerdì). Modifiche anche sul versan- l'altra notte, quando moltissime au- to anche nelle fasce pomeridiane». te dei servizi di vuotatura dei casso- to erano state lasciate davanti ai Tutto per «garantire la regolarità netti e delle campane che, «poiché cassonetti. Infine, bisogna ricorda- di consegna della corrisponden- durante il giorno è impossibile at- re che fino al 29 è sospesa la pulizia za». Gli uffici postali, prosegue la traversare la città», vengono svolti notturna delle strade. nota, saranno regolarmente aperti. in tarda serata e la notte. Quadrifo- e.g.

Fiesole Pagina 2 EDILIZIA RESIDENZIALE Emergenza casa Bando per anzìani* .

e giovangiovanii coppie

C'È TEMPO fino a martedì 29 ottobre (ore 13) per presentare la richiesta per entrare nella graduatoria dei soggetti interessati all'assegnazione in proprietà degli alloggi Ers. Stiamo parlando dell'edilizia residenziale sociale che il Comune di Fiesole, fra i primi in Italia, ha previsto nel proprio regolamento Urbanistico del 2009 e che ora, con la pubblicazione del bando e la definizione dei punteggi, diventa realtà. In pratica: tutti gli interventi residenziali rilevanti (con superficie utile lorda maggiore di 660 mq) di nuova costruzione hanno l'obbligo di realizzare un minimo di abitazioni da mettere in vendita a prezzi contenuti e pari ad un 20% in meno del valore stimato dall'Osservatorio del mercato immobiliare. Lo scopo è quello di facilitare l'accesso nel mercato della casa anche a soggetti "più deboli" come le giovani coppie e gli anziani.

L'ASSEGNAZIONE degli alloggi avverrà con modalità che seguiranno un iter di evidenza pubblica attraverso il bando, che è stato pubblicato il primo di agosto e che resterà aperto per la durata di 90 giorni consecutivi. La graduatoria definitiva rimarrà valida per cinque anni. Il bando prevede criteri di preferenza per giovani coppie, anziani over 60, diversamente abili. Particolare attenzione è stata inoltre data ai residenti e a chi presta attività lavorativa nel comune di Fiesole. Le prime case di edilizia sociale destinate alla vendita arriveranno a fine anno. Si tratta di quattro alloggi a Ellera. Seguiranno altre 18 abitazioni a Mimmole. Il bando è consultabile sul sito del Comune www.comune.fiesole.fi.it nella pagina "Bandi - Gare - Avvisi" . Il modulo può essere richiesto anche presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune (Municipio, piazza Mino). Danìela Gìovannettl

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inettaccio aveva la lingualunga, quando voleva, ed era uno che non le mandava a dire, anche col pub- blico selapigliava, sepensavad'a- ver ragione. Ma su quei dieci mesi passati sul filo del rasoio, ad evita- re i posti di blocco dei nazifascistì, trail settembre del 1943 e il giugno del 1944, è sempre stato una sfin- "Giusto tea le nazioni" ge. Il campione delriserbo. Lo dis- se pure Indro Montanelli, tosca- naccio come Bartali: «Il segreto della popolarità di Gino sta tutto l'ultima impresa nella sua reticenza». Ma aveva le sue buone ragioni, Bartali, da ieri "giusto tra le nazio- ni" come annunciato dal memo- del campione eroe riale dello Yad Vashem. C'era un aspetto segreto della sua vita. Pre- 7luglio ha deciso di conferire il ti- feriva tenerlo per sé e per il suo tinaia di ebrei, dicono addirittura in sua memoria e il nome di Gino 800. Lui non li conobbe mai, e tolo di Giusto al campione. L'an- resterà per sempre nel Giardino confessore. Che poi, altri non era nuncio era previsto per la vigilia che l'arcivescovo di Firenze, Elia questo salvò Bartali. Quando in- dei GiustichefadacoronaalloYad cappava nei posti di blocco, lui del Mondiale su strada di dome- Vashem. Sulportoncino d'ingres- Angelo Dalla Chiesa, grantifoso di nica29 settembre, aFirenze.Il si- ciclismo. L'aveva battezzato, e non scappava, li affrontava. Fini- so di casa Bartali, a Ponte a Ema, va quasi sempre che gli chiedeva- to di Yad Vashem ha diffuso la no- c'è ancora una targhetta. L'ha do - aveva celebrato il matrimonio tizia ieri. Con Bartali sono 563 i con Adriana. Anzi, non c'era poi no l'autografo. Unavolta, i nazisti nata la comunità ebraica. C'è stavano per sparargli, maunfasci- Giusti italiani (nel inondo, scritto solo Shalom. bisogno di confessare cosa aveva 24.811). Un albero verrà piantato fatto in quei dieci misteriosi mesi: sta gridò che era Bartali, il cam- il cardinale sapeva già tutto. Per- pione. Un paio d'ore dopo era ad ché era stato lui a coinvolgere Bar- Assisi, con le sue carte false, peda- tali: un giorno gli chiese di porta- le di una ruota assai più grande, re, nascosti sotto il sellino, pochi quella della libertà. E della vita. fogli arrotolati conmoltacura: do- Un giorno, un regista polacco cumenti e fotografie. E una mis- di origini ebree che voleva girare sione rischiosa: ma ne va della vi- unfilm sullarete di soccorso clan - ta di tantissimi innocenti. Colpe- destina, gli chiese di raccontargli voli solo di essere ebrei. O antifa- come era riuscito ad aggirare so- scisti. Il cardinale detestava il regi- spetti e delatori. Lui tagliò corto: me, e non l'aveva mai nascosto. «Certe cose si fanno, non si dico- Era un uomo coraggioso ed intra- no». Gino fece anche di più. prendente. Come Bartali. Che Ospitò nella cantina di un suo ap- non disse mai nulla alla moglie. E partamento a Firenze una fami- nemmeno agli amici più cari. Ci glia di profughi ebrei. Dopo la sto, rispose al cardinale amico. morte di Gino, nel 2000, qualcosa D'altra parte, la guerra prima o è cominciato a trapelare. Qualche poi sarebbe finita. E le corse sa- anno fa, Sara Funaro e Adam rebbero ricominciate. Poteva uno Smulevich del mensile Pagine Ebraiche, voce dell'Unione delle Comunità Ebraiche, lanciarono un appello per rintracciare i testi- moni dell'attività clandestina di Bartali. Nel 2010 Smulevich rin- tracciò Giorgio Goldenberg: «Se sono sopravvissuto, lo debbo a Bartali». Nel 2011 la commissione dello Yad Vashem di Gerusalem- coane lui, che aveva già vinto due me, il museo sacrario dell'Olo- Giri eunTour, smettere di pedala- causto, guidata dalla Suprema re? No. Ecco, gli disse il cardinale, Corte israeliana, avviò la proce- tu continua ad allenarti. Dillo a dura di riconoscimento del titolo tutti. Sei famoso, sei il campione di "Giusto tra le Nazioni", di per- più amato, nessuno sospetterà sona che hamesso arepentaglio la che dentro il telaio della bici stai propria vita per salvare anche un portando documentifalsi. E fu co- solo ebreo dalla Shoah. Dopo ac- sì che Bartali divenne la primula curate indagini, la commissione il rossa a pedali della rete di soccor- so Delasem. Ogni colpo di pedale significava la salvezza di tanta gente disperata. Salvò Levi, salvò Coen, salvò Goldman. Salvò cen-

Fiesole Pagina 4 Corriere di una rete che salvò centinaia di ebrei ora arriva il riconoscimento dello Yad Vashem

LA DICK IONE LA MEDAGLIA IL CORAGGIO II memoriale Già nel 2006 Carlo Tra il 1943 e il 1944 israeliano Yad Azeglio Ciampi, Bartali, con la Vashem ha allora presidente scusa di alienarsi, dichiarato Bartali della Repubblica, nascondeva falsi "giusto tra le aveva conferito documenti nella nazioni" per aver al campione, sua bicicletta e rischiato la vita in morto nel 2000, li trasferiva per le difesa degli ebrei la medaglia d'oro città: ha salvato nel '43-'44 al merito civile così circa 800 ebrei

SPRIWcLaNDssTaxO ( i„ '1 '.I' I) I• i:• La testimonianza di Giorgio Goldenberg, superstite della Shoah I—,r` F °6I., "Mi nascose nella sua cantina se sono ancora qui lo devo a lui"

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FABIO SCUTO GERUSALEMME inoBartali, che eraun amico dellafarnigliadimio padre da prima della guerra, ci accolse tutti: il babbo, lamamma, miasorella; cinascoseprima nel suo appartamento e poi nella cantina». Parla un italiano d'altri tempiGiorgio Goldenberg, oggiShlomoPaz.Ot- tantuno anni, abita a Kfar Saba, un piccolo centro a nord di Tel Aviv. La memoria forse non è più quella di una volta, ma ricorda nettamente quando Bartalili salvò dai nazisti aFirenze. Lei cosa ricorda degli anni dellaguerra? «Sono nato a Bologna e poi vissuto principalmente a Fiu- me e a Firenze. Dopo le leggi razziali, la mia famiglia si tra- sferì in Toscana. Andammo a Fiesole, dove abitammo per un paio di anni.Poi, quandolapre- senza tedesca si fece pesante in Italia, ancora prima dell'8 set- tembre 1943 fui mandato in un monastero a Settignano, dove rimasi per un lungo periodo. Ma dopo cominciarono i ra- strellamenti. Banali ci accolse tutti e ci nascose prima nel suo Deportazione di ebrei a Milano appartamento e poinella canti- na della sua casa». Si ricorda dove si trovava questa casa? «A Firenze, in via del Bandino 45, in prossimità della stra- da che porta a . Mia madre venne a prendermi al convento e anch'io rimasi nascosto nella can - tina di Bartali e di suo cugino fino alla fine della guerra. Loro si occuparono di noi per tutto il tempo». Quando finì perleilaguerra? «Circaunannodopo,probabilmentenell'autunnodel1944, do- po che le forze alleate traversarono l'Amo e liberarono Firenze». Clie cosa ha fatto dopo la liberazione? «Sono partito quasi subito. Nahuzn Goldmann, che allora era uno dei capi dell'Agenzia Ebraica, riuscì a convincere gli in- glesi a mettere a disposizione una nave da guerra per traspor- tare 800bambini ebrei italiani inPalestina, nelm arzo 1945, an- coraprima della fine della guerranel resto dell'Italia e dell'Eu- ropa. I miei genitori, che ancora non sapevano che cosa sa- rebbe potuto succedere, decisero di farmi partire con quella nave e da alloravivo in Israele».

0 RIPRODUZIONE RISERVATA

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Fiesole Pagina 7 asa dolce casa: il detto vale per tutti, com- passaggi di proprietà. Antico fortilizio di origini altomedioeva- preso chi in passato ha potuto esagerare li - dal 1364 della famiglia Brunelleschi e dal 1422 degli Strozzi - con volumetrie, decori ed ettari di verde divenne villa nella seconda metà del Cinquecento sotto Ferdi- outdoor. I Medici e molti altri signori di To- nando I de' Medici. Amato soggiorno di Vittorio Emanuele li, scana, dal rinascimento in poi, hanno fat- quando Firenze era capitale del regno d'Italia, nel 1920 il com- toC nascere residenze principesche, con tanto di parchi rica- plesso è passato dalla corona allo Stato per diventare nel 1984 mati come merletti. Sono ville capolavoro, in perfetta sinto- Museo nazionale. Ci si starebbe per ore, ma se il tempo a di- nia con la natura, complice di un doppio sogno, oggi alla portata sposizione è poco, assolutamente da vedere sono gli affre- di tutti. Dal giugno scorso, 12 di foro (cori passato mediceo) schi del Volterrano e di Cosimo Daddi nel cortile coperto e, sono diventate Patrimonio dell'umanità Unesco, ma anche all'interno, gli arazzi fiamminghi del XVII secolo nella Sala ros- molte altre, pur non appartenendo alla lista, sfoggiano un ca- sa. Dopo una passeggiata nel giardino a terrazze e nel grande risma senza età, fruibile dal pubblico con visite integrali dei parco all'inglese sul retro, un chilometro più in là si trova Villa di giardini e spesso degli ambienti interni. Castello, residenza preferita di Cosimo 1, che la fece ristruttu- rare a partire dal 1537. II palazzo è sede dell'Accademia della Cru- Gli anemoni di I3otticellii sca (visitabile su prenotazione), circondato da un verde magico In lungo e in largo nella regione l'imbarazzo è nella scelta, a che fu capace di ispirare Botticelli. L'artista, infatti, dipinse pro- partire da Firenze dove Villa della Petraia guarda a città da prio qui la sua Primavera e quel tappeto di anemoni che, grazie una posizione . Ritenuta tra le più belle e celebrate vil- alla cura dell'attuale capogiardiniere, sboccia identico, ancora le medicee, il suo fascino ha inizio da una serie blasonata di oggi, con l'arrivo della bella stagione Un consiglio: chiedete al

Sguardi extralargte Nelle pagine precedenti, una veduta dei giardini di Villa Gamberaia adagiata sulle colline di Seltignano, con panorama su Firenze e la valle dell'Arno. Sopra, villa della Petraia in zona Castello (Fi). Nella pagina a destra, il Colosso dell'Appennino del Giambologna, nel parco mediceo di PrafolinD - Villa Demidoff, a Vaglia (Fi).

Fiesole Pagina 8 custode Alberto Lucarini di accompagnarvi all'hortus conclu- sus, delimitato da quattro mura chiuse a rettangolo. Con pas- LE 12 STAR/Come farle brillare sione e competenza vi racconterà che i Medici erano talmen- Da123 giugno scorso 12 ville e due giardini medicei fanno parte del Patrimonio te gelosi delle erbe aromatiche e officinali presenti (trecento i dell'umanità Unesco . Sono entrati nella World Heritage List : il giardino di generi e le specie diverse) da perquisire regolarmente all'usci- Boboli (Firenze) e il giardino di Pratolina (Vaglia, Fi), Villa di Cafaggioto ta chiunque avesse ottenuto il permesso di accedere al giardino (Barberino di Mugello, Fi), Villa li Trebbio (San Piero a Steve, Fi), Villa di segreto. E poi da scoprire c'è anche l'orangerie con cinque- Careggi (Firenze), Villa Medici di Fiesole (Firenze), (Firenze), cento piante e relativi frutti, tra cui spiccano alcuni esperi- Villa di Poggio a Calano (Prato), ( Firenze), Villa di Correte menti botanici dell'antico casato, come i pummeli (enormi Guidi (Firenze), Palazzo di Seravezza (Lucca), Villa La Magia (Ouarrata, Pt),, pompelmi con buccia liscia da mela) e I limone ibrido (che Villa di Animino (Carmignano, Po) e Villa di Poggio Imperiale (Firenze). all'interno ha spicchi anche di cedro e di arancio). «È già stato costituito un Comitato di pilotaggio che avrà il compito di gestire Lo splendore en plein air prosegue poco fuori Firenze. Su una e coordinare le attività legate alla toro tutela e valorizzazione » spiega collina a nordest, nei pressi di Settignano, c'è Villa Gamberaia, Cristina Scaletti , assessore alla Cultura, Commercio e Turismo della Regione con un nucleo criginario dei Trecento e molti ampliamenti Toscana. «Di questo Comitato fanno parte la Regione Toscana, il ministero per successivi voluti dai diversi proprietari, esponenti di impor- i Beni e le Attività culturali con le sue articolazioni territoriali tanti casate fiorentine. Luogo privato anche al presente, si (Soprintendenze), le quattro Province (Firenze, Lucca, Pistoia, Prato), i dieci può visitare indoor su appuntamento, ma lo spettacolo prin- Comuni . Inoltre, in Regione è istituito un Ufficio Unesco/Osservatorio cipale va in scena all'aperto con i giardini, consigliati dalla scrit- permanente composto da tecnici ed esperti . t evidente che una trice Edith Wharton per intercettare «più orizzonti della realtà». riconoscibililà internazionale di un bene culturale comporta inevitabilmente La tappa successiva vai bene una statua. A Vaglia, Villa Demi- un maggior flusso turistico. Attualmente le 12 ville e i giardini non sono tutti doff (dove in origine c'era la tenuta di Francesco I de' Medici) molto conosciuti, pertanto la prima azione sarà quella di predisporre un espone a cielo aperto nel parco mediceo di Pratolino la sug- percorso turistico specifico, alternativo alle mete più note . Accompagneremo gestiva scultura del Colosso dell'Appennino, opera del Giam- i visitatori alla scoperta di una Toscana inedita e ricca di storia, per conoscere bologna, tra le più significative testimonianze del manierismo urta parte importante dei nostro passato e della nostra cultura».

Fiesole Pagina 9 fiorentino. Visitato anche il superstite edificio della Paggeria, promosso dal cardinal Francesco Buonvisi, alla presenza di completamente trasformato nel 1872 dal principe Paolo De- Papa Alessandro Vil Chigi della Rovere. Rappresenta le grandi mdoff, la tappa successiva è in provincia di Prato. La Villa di Pog- r ealizzazioni manieriste dell'architettura lucchese, con un im- gio a Calano apre le porte a uno scrigno di tesori. L'unica co- pianto originale sviluppato su tre livelli, visitabili solo all'ester- struita da Lorenzo il Magnifico, dà respiro agli ideali classici no lungo una piacevolissima passeggiata tra a bellezza bota- dell'umanesimo. Protagonisti il ricercatissimo estro architet- nica che fa da sfondo a più edifici. Il piano centrale ospita le tonico di Giuliano da Sangallo e perle dell'arte pittorica firma- antiche scuderie, una dépendance dei Cinquecento intera- te da Filippino Lippi, Andrea del Sarto, Pontormo, mentre il mente ristrutturata con 16 posti letto (che i padroni di casa af- Museo della natura morta snocciola circa duecento dipinti fittano settimanalmente) e la villa cinquecentesca dal carat- provenienti dalle collezioni medicee. teristicooggiato aperto su due piani e colonne in unico blocco di pietra di Matraia. Della stessa epoca la Limonaia, ugual- Bellezza botanica mente riportata allo splendore cinquecentesco e sede di even- Un'altra zona ad alta densità di dimore storiche è Lucca, dove ti e matrimoni. Analoghe destinazioni d'uso (incluso il sog- risiedevano mercanti, legati alla città per i commerci, e pos- giorno in due dimore indipendenti) sono adottate dalla limi- sidenti di aziende agricole, interessati alla campagna fertile, trofa Villa Grabau, costruita a partire dal 1500. Altrettanto pri- ricca di sorgenti. Una diversa dall'altra, il loro filo rosso sono i giar- vata, si può visitare anche all'interno, oltre che nei nove ettari dini, che a differenza di altre aree toscane si fecero un po` con- di parco disegnato da alberi secolari e giardini storici. quistare dallo stile alla francese. Tappa must è Villa Oliva, dal no- Spostandosi nel Pistoiese, Villa La Magia raddoppia l'incanto me della famiglia che la possiede dalla seconda guerra mondiale. mixando arte antica e contemporanea. Acquistata dai Medici È un luogo storico che nel Seicento ha ospitato un Concistoro nel 1584, oggi appartiene al Comune di Ouarrata. Su un'altura

Mitologia mariii.l Sopra, Villa di Poggio a Calano (Po). Nella pagina a destra, in alto, la vasca dell'isola nel giardino di 8oboli (Fi), colla statua del Perseo su un cavallo marino, attribuita a Giovan Battista Pieratti; sullo sfondo, la fontana dell'Oceano, opera del Giambologna. In basso, lo storico giardino Garzoni, a Collodi (Pt),

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Fiesole Pagina 12 Arte en p ehé air Sopra, la Villa medicea di Castello e il suo giardino. Nella pagina a sinistra, in senso orario, dall'alto: uno scorcio dei giardini di Villa Cetinale "> da s aper e la tacciata dell'edificio costruito nel 1684, nei pressi di Sovicille (Si); 1a morle di Efialte", opera di Anne & Patrick Poirier esposta a Villa Celle, Santomato (Pt); Villa Mafaspinaa Caniparola (Ms). visitare, Io ville Villa medicea della Petraia, Firenze, tel. 055.452691: tutti i giorni, tranne secondo e terzo lunedì dei mese. Villa di Castello, Firenze, tel. alle pendici settentrionali del Montalbano, la struttura ospita nel 055.454791: giardini tutti i giorni, tranne secondo e terzo lunedì del mese; interni, sede dell'Accademia della Crusca (tel. 055,2001278, grande parco un museo all'aperto che espone opere notevo- www.accademiadellacrusca,it): con guida, ogni prima domenica dei mese. li della collezione permanente, firmate tra gli altri - da Bu- Villa medicea di Poggio a Calano, Po, tel. 055.877012: tutti i giorni, ren, Poirier, Nagasawa. Da ottobre o marzo, inoltre, nel Salone tranne il secondo e il terzo lunedì del mese. Villa Gamberala , Settignano, delle feste affrescato da Giovanni Battista Ferretti, va in scena Fi, tel. 055.697205; www.viliagamberaia.com: giardini tutti i giorni; su un rincorrersi di note con i concerti della rassegna La Magia del- richiesta anche la villa; affitto di appartamenti. Villa Demidoff , Vaglia, Fi, tel. 055.4080777: giardini sabato, domenica e festivi da aprile a ottobre. la Musica. Chi è in zona Siena, infine, deve puntare dritto sul ca- Villa Oliva , San Pancrazio, Lu, tel. 0583.406462; www.villaoliva.it. stello di Celsa, a Sovicille. Molti lo chiamano villa, rna ha tutta l'aria Villa Grabau, San Pancrazio, Lu, tel. di un maniera, Nel XIII secolo era un edificio di guardia, che 0583.406098; www.villagrabau,it. nel Cinquecento la famiglia Celsi affidò a Ba ldassar re Peruzzi Villa La Magia , Quarrata, Pt; per un restyling completo. I merli attuali, però, li ha fatti ag- www.villalamagia.com: terza domenica del mese. Castello di Celsa, giungere Maria Antinori Aldobrandini, seguendo la moda neo- Ouarratra Yiqlia Sovicille, Si; www,castellodlcelsa.com: I, u ie le • Settign n© s tocca gotica in voga nelle campagne senesi dalla fine dell'Ottocento. parco solo su prenotazione. 1_ / Firenze A lei, nonna dell'attuale proprietaria, si deve un decisivo lifting dell'edificio, mentre la madre Luisa ha piantato con passione la il fotografo siepe di cipressi versa la Pescheria e ridato alle aiuole dei giar- Le fotografie di questo servizio, tratte dal volume Giardini in Toscana edito da o dini all'italiana la loro originaria impronta formale pratica- Polistampa, sono state scattate da mente un quadro open air, fruibile da tutti, su prenotazione. Massimo Listri, autore di vari volumi fotografici a tema architettonico (info: www.massimolistri.com). "l, \ '

Fiesole Pagina 13 ORESTE PIVETTA anni cinquanta, e poi nel ricordo, scelsero il «campionissimo», per un pregiudizio politico, accantonando le qualità e le rivalità strettamen- BEATO QUEL POPOLO CHE NON HA BISOGNO DI EROI, te sportive: a molti di noi piaceva Coppi, che SCRIVEVA BERTOLD BRECHT, MA L'ITALIA DI SET- appariva più di sinistra, meno conformista (an- TANTANNI FA, L'TAUA DELL'OCCUPAZIONE NAZI- che per vie delle sue travagliate e sfortunate STA, DELLA REPUBBLICA DI SALÒ, DELLE BRIJTALATA vicende sentimentali) e poi la «leggenda» vole- FASCISTE, l'Italia delle deportazioni, vittime va che una vittoria di Bartali alTour de France, ebrei, operai protagonisti dei grandi scioperi nel 1948, avesse tenuto in piedi De Gasperi nei del Nord, ribelli di ogni fede politica, deporta- giorni caldi dell'attentato a Togliatti (De Gaspe- zioni che si tendono a dimenticare, aveva biso- ri e Andreotti lo incontrarono poi per compli- gno di eroi. Ed è bello scoprire e riscoprire (ri- mentarsi della vittoria finale). Ma non si sape- scoprire perché già lo si sapeva, raccontato pe- va allora quanto s'è saputo dopo e quel pregiu- raltro pure da una sceneggiato televisivo) che dizio appare ora sciocco, come è ovvio, ma per uno di questi eroi, doppiamente eroe, era Gino giunta offensivo. Bartali, «quel naso allegro da italiano in gita» Bartali, nel passare degli anni, cominciò ad (inevitabile citazione), come canta in immagini apparire non solo come l'ex campione esperto, indimenticabili Paolo Conte («E io son qui che ma anche come l'irriverente critico di tante ma- aspetto Bartali, scalpitando sui miei sandali.. nifestazioni della nuova Italia, ricostruita e av- da quella curva spunterà quel naso allegro da viata al benessere degli anni sessanta e settan- italiano in gita...»), «Ginettaccio», protagonista ta, l'Italia del consumismo dilagante, che poco di un ciclismo eroico, come lo furono Giranden- si conciliava con la sobrietà cui la vita, prima e go, Binda, Bottecchia, e soprattutto Fausto durante il ciclismo, l'aveva abituato. Soprattut- Coppi, l'«airone», ma allo stesso tempo prota- to qualche approfondimento storico ci aiutò a gonista oscuro e clandestino, senza traguardi, conoscere l'altro profilo di un campione, che maglie rosa o gialle, senza coppe e trofei, prota- approfittava della sua fama e dei suoi durissimi gonista di quel paese eroico, che si riconquistò allenamenti per vivere da messaggero la sua allora libertà e dignità. lotta contro la sopraffazione. Il presidente Perché Gino Barrali, che vinse tre giri d'Ita- Ciampi, dopo la morte nel 2000, consegnò alla lia e due Tour del France, scavalcando la guer- moglie Adriana una medaglia d'oro al valore ra, risparmiò a tante famiglie i lager e la morte civile per celebrare quel suo sacrificio. ed ora è anche «giusto tra le nazioni», come ha Yad Vashem racconta di una rete di soccor- riconosciuto Yad Vashem, il sacrario della Me- so messa in piedi, dopo l'occupazione tedesca, moria di Gerusalemme, fondato nel 1953. «Giu- dal rabbino di Firenze Nathan Cassuto e dall'ar- sto tra le nazioni», come quanti, non ebrei, mi- civescovo Elia Angelo Dalla Costa (già accolto sero a rischio la propria esistenza per salvare come «Giusto tra le Nazioni» e Barrali abitava a quella anche di un solo ebreo durante le perse- Firenze in una piazza intitolata proprio al cardi- cuzioni nazifasciste. «Gino Bartali, nato a Fi- nale). Racconta di centinaia di ebrei, italiani renze nel 1914, era un campione del ciclismo», ma anche esuli da altri paesi vicini come la si legge in una pagina del sito di Yad Vashem: Francia e la Jugoslavia scampati così alla depor- «Era diventato molto popolare ed era conside- tazione. Gino Bartali agi «come corriere della rato un eroe nazionale. Banali era un devoto rete, nascondendo falsi documenti e carte nella cattolico...». Un devoto cattolico ed anche sua bicicletta e trasportandoli attraverso le cit- democristiano... Nel duello con Coppi, molti al- tà, tutto con la scusa che si stava allenando», lora, dopo la guerra, tra gli anni quaranta e gli

Fiesole Pagina 14 consapevole dei gravi pericoli che correva. Bar- tali i documenti falsi e le carte li nascondeva nei tubi della sua bicicletta, nel manubrio, e c'è da immaginarlo a pestare sui pedali per maci- nare chilometri lungo strade polverose, per sa- lite e discese, e se tedeschi o fascisti lo fermava- no per un controllo durante le sue corse («era conosciuto perché copriva lunghe distanze») spiegava che quella era la bicicletta di un cam- pione, costruita secondo calcoli precisi per con- sentire le massime velocità («le parti erano per- fettamente calibrate»), che non la si poteva toc- care in alcun modo. Yed Vashem riporta le testimonianze di figli e parenti di quanti riconobbero in Barrali il campione della loro salvezza: testimonianze precise di sventure e di paure tra Firenze, Fie- sole, il Lido di Camaiore... Compare una foto: la data è il 1941, Banali di profilo, il naso guer- riero, allora i bei capelli da corridore, all'indie- tro, e una dedica a Giorgio Goldenberg, fami- glia di ebrei toscani che poco dopo , nascosta a Firenze, incontrò il campione , «corriere» delle loro speranze di sopravvivenza. Bartali non parlò mai di queste imprese. Di- ceva che il bene si fa, ma non si dice. In questo senso era in modo ammirevole antico nella sua riservatezza. Matteo Renzi, sindaco di Firenze, ha detto che il riconoscimento di Yad Vashem commuove la città, che è un bel regalo che dà più senso anche i mondiali di ciclismo in Tosca- na. Questa volta non si discute l'opinione del sindaco. Aggiungiamo, senza temere la retori- ca, che Bastali tra i «giusti» per quanto avvenne in quei terribili anni ci conferma nella convin- zione o nella speranza di un ciclismo sport co- me pochi dall'anima popolare, nato tra garzoni di panettieri e operai lungo strade sempre vici- ne alla gente, nella fatica che aiuta a capire gli altri. Adesso è un altro mondo. Ma delle radici qualche cosa si crede resti sempre.

...... Primave,::..., :...... a:T ...... Fx7...... ::.. . ; N11peg o s19Yalha f g att +d ï ti a iï meridionali FOTO LAPRESSE

Fiesole Pagina 15 Vlad e il coraggio chi cambiare il Maggio

I funerali dei compositore, musicologo e pianista Roman Vlad, di Prokof'ev (era il 1945, diri- stesso Vlad nell'incontro per scomparso sabato scorso all'età di 93 anni, si terranno oggi geva Igor Markevitch), e poi parlare della sua autobiogra- (ore 12) a Roma a Santa Maria dei Miracoli, la chiesa gemella (nel 1959) come autore delle fia Vivere la musica, al Tea- di Santa Maria in Montesanto (chiusa per restauri), detta Variazioni concertanti per tro dell'Opera, durante il Chiesa degli artisti, in piazza dei Popolo. pianoforte e orchestra: ma Maggio 2012. Ma in quegli del Comunale avrebbe soprat- anni, le sue scelte artistiche, (" FRANCESCO ERMINI POLACCI tutto governato le sorti arti- sempre animate dall'energia n molti ricordano ancora guatamente ricordato. For- stiche, dal 1968 al 1972, i pri- dell'intelletto, erano suonate le sue trasmissioni sulla mazione solida per colui che mi anni dell'affermazione fio- meritoriamente provocatorie Rai, quando spiegava ma- avrebbe percorso quasi un se- rentina di Riccardo Muti. anche in senso opposto: a Fi- gari Stravinskij come se fos- colo affermandosi fin dall'ini- Già nel 1964, aveva però atti- renze, dopo lunga assenza, se la cosa più normale del zio come compositore, critico rato l'attenzione per aver fir- Vlad rimise in cartellone l'ab- mondo. E tutti capivano. Da musicale, organizzatore, di- mato il cartellone del Maggio binamento Cavalleria Rustica- quegli sguardi fulminei e da vulgatore di altissimo livello: Musicale «Espressionista»: na di Mascagni e Pagliacci di quel sorriso rasserenante sca- è stato direttore artistico del- proporre un approfondimen- Leoncavallo (entrambe sotto turiva una comunicativa l'Orchestra Sinfonica Nazio- to (concerti, rassegne cinema- la bacchetta di Muti), abbina- energica e schietta che amma- nale della Rai di Torino, con- tografiche, mostre e conve- ta oggi popolarissima ma che liava, e in realtà nutrita da sulente della Scala di Mila- gni) su un periodo della sto- all'epoca era guardata con so- un sapere e una profondità no, sovrintendente dell'Ope- ria culturale da pochi cono- spetto snobistico. «A Firenze che in molti oggi si sognano. ra di Roma, presidente della sciuto, e soprattutto opere al- ho realizzato quello che rite- Il musicista Roman Vlad è Siae e condirettore della Nuo- lora inusuali come il Wozze- nevo un dovere culturale, qui scomparso nella notte di sa- va Rivista Musicale Italiana, ck di Berg o II Naso di So- più che altrove», disse, non bato scorso, all'età di 93 an- la bibbia dei musicologi. stakovic (in prima europea) senza commozione, durante ni. Dalla natia Romania era Ma il suo autorevole nome fu un atto di grande intelli- quell'ultima sua apparizione giunto quasi ventenne nel no- - è bene non scordarlo - è genza quanto coraggiosissi- in città. «Anche per questo stro paese e a Roma fu fra gli stato legato anche al Teatro mo, che fece scatenare una sono rimasto sempre partico- allievi di Alfredo Casella, Comunale di Firenze. Qui de- violenta bagarre persino in larmente affezionato a Firen- compositore e pianista pur- buttò come giovane pianista, consiglio comunale. «Scop- ze». troppo ancora oggi non ade- interprete del Concerto n. 3 piò una guerra», ricordò lo

Roman Viad al Maggio con l'ex sovrintendente France- sca Colombo e le giovani voci della Scuola di Fiesole

Iniziative ed eventi Pagina 16 Lor*ist'i'cercansi , anche se uom*in*i CANTA CHE ti passa. I prover- maschi è una cosa che temono. bi dicono la verità. Studi psi- Ovviamente fanno eccezione i chiatrici hanno dimostrato che cori militari, come quelli degli il canto è una ginnastica fisica e alpini. Negli ultimi anni - ag- psichica che migliora l'umore, giunge il maestro - c'è stata che carica di energia. Altri scien- una ripresa dell'avvicinamento ziati si spingono oltre: il canto, dei giovani al canto corale. E' praticato in gruppo, allunga la bello avere persone di ogni età, vita. La Schola Cantorum Fran- è un'occasione di scambio socia- cesco Landini della Scuola di le in un mondo che porta sem- pre più all'isolamento». Occor- musica di Fiesole cerca persone re conoscere la musica? No. Sa- appunto per il coro. tivi ? «Uno è culturale - dice rà la stessa Schola a dare i rudi- Il 30 settembre l'audizione: per - in Italia non c'è la tradizione menti indispensabili. L'impe- informazioni e gno è di un paio di sere alla setti- segrdidattica@ scuolamusica. anglosassone del coro degli alunni nelle scuole e così nel no- mana e poi si affronta il pubbli- fiesole.fi.it; tel 0555978520. co: i concerti, a volte anche A dirigere la Schola Cantorum stro Paese viene percepito come all'estero. Quest'anno si comin- è Fabio Lombardo. Il maestro una passione femminile. L'al- cerà con una cantata natalizia di conferma che gli uomini sono tro motivo è che cantare in grup- Britten. restii a entrare in un coro. I mo- po è mostrare l'interiorità e i Pino Miglino

Iniziative ed eventi Pagina 17 • •

g% scienza, /i,w Gw Vittoti,; i, padre microchip, e Pannella

TttU Giuliani Foti mente la manifestazione, col coro a ti da Piero Angela il fisico Federico FIRENZE Cappella Fiorentina e la Filarmoni- Faggin e l'astronauta Roberto Vit- ca di Fiesole. Nella platea del tea- tori. Faggin è l'inventore del primo tro le installazioni, opere coloristi- microprocessore, l'Intel 4004. Ro- IL TAPPETO rosso in via della Per- che di Newman nate durante il berto Vittori è il primo astronauta gola, le luci e l'atmosfera rarefatta workshop con cento artisti da tutto europeo a visitare due volte la Sta- portano all'atrio delle colonne do- il mondo. Alfonso De Virgiliis e il zione spaziale internazionale e co- ve l'attrice Franca Minnucci recita direttore della Pergola, Marco Gior- mandante Soyuz. Per la musica so- lettere tra D'Annunzio e la Duse getti si affacciano dallo storico sipa- no stati riconosciuti i ruoli dell'or- dedicate a uno dei teatri più anti- rio con un discorso introduttivo, ri- chestra dei Wiener Philharmo- chi d'Italia. Così gli invitati della niker, il suo presidente Clemens XV edizione del Premio Galileo Hellsberg e il talento della giovanis- 2000 sono stati accolti dal suo idea- sima pianista Leonora Armellini, tore, Alfonso De Virgiliis all'antico premiata da Zubin Mehta. teatro fiorentino. Su, verso il corri- doio per arrivare alla sala Oro dove PER L'ARTE premiata la sovrinten- in fondo, con grande stupore si assi- dente del Polo museale fiorentino ste alla performance di Maria Cristina Acidini; un riconoscimen- Clark: sono immagini proiettate to è andato anche all'artista Maria sul suo corpo come se fosse nudo. Clark. E poi lui, big Marco Pannel- Dall'inventore del microprocesso- la, entrato in scena con De Virgili- re al padre del Fusionism, dal presi- is, da sempre impegnato nella dife- dente di una delle orchestre più fa- sa dei diritti civili, contro qualsiasi mose al mondo, all'uomo che stu- violenza ha avuto il Premio per la velando dietro di loro, sul palcosce- dia il cervello per contrastarne l'in- pace - Giglio d'oro. Il premio meri- nico, la presenza degli ospiti. Inizia vecchiamento. Il premio Galileo ta una sottolineatura, ed ecco il bal- la cena e la cerimonia è condotta 2000 XV edizione rende omaggio letto con i tutù rossi prima dei Car- quest'anno agli innovatori. Scien- dalle gemelle Silvia e Laura Squiz- mina Burana. Il Premio per la pace e i diritti umani - Pentagramma ziati, artisti, studiosi sono stati pre- zato e il premio speciale per l'im- d'oro è andato invece a Giacomo Sa- miati ieri sera nel corso di una ceri- prenditoria musicale a Giuseppe lizzoni e all'associazione Commu- monia sobria e fantastica al Teatro Lanzetta, introduce la serata. nity Garden per l'integrazione so- della Pergola di Firenze. Dalla sala Il riconoscimento per la scienza è ciale. Da sottolineare l'ingresso di Oro ospiti e premiati sono passati stato assegnato a Moses V. Chao e Lana Morrow: hanno dedicato i lo- Shalom Neuman e la sua libera im- nei palchi eccezionalmente appa- provvisazione d'arte che che conti- ro studi alle neuroscienze per mi- recchiati per la cena. Tutti ai posti nua senza soluzione di continuità in atmosfera di luci e candele: con gliorare l'efficienza del cervello. (sua l'idea di un triangolo dell'arte l'Inno di Mameli è partita ufficial- Per la tecnologia sono stati premia- tra New York, Praga e Firenze) che ha coinvolto tutto il pubblico senza scrivere la parola fine. Su tutto la bellezza di un teatro come la Pergo- la capace di tener testa a manifesta- zioni tanto complesse grazie al suo staff di grandi professionisti.

Iniziative ed eventi Pagina 18 con Irene Papas IL COM ITATO scientifico del Premio è composto da Zubin Mehta, Alfonso De Virgiliis, Jack Lang, Irene Papas, Irina Strozzi, Marco Giorgetti. Nel- le precedenti edizioni il rico- noscimento è andato tra gli al- tri a Barroso, Peres, Lang, Lévy, Mehta, Bolle, Benigni, Bocelli, Ozawa, Giannini, Be- tancourt, Walesa, Ba- renboim, Cardinale e Yunus.

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Brindisi a+W ra;+,ì Giovanni Gentile già ver'bce di ConFndustrï-

li maestro Giuseppe Lanzetta durante la premiazione

Iniziative ed eventi Pagina 19

ALESSANDRO HESOU.,.__

Firenze Cancella è il sua prima no- carico di salite, sono tanti». LO ABBIAMO amato moltissimo, me? seguito le prime fasi di in tanti. Per la sua classe, la sua «Lo strappo di Salviati mi sembra questo mondiale? Che idea si forza, il suo grande stile nelle vit- che assomigli a un muro delle è fatto? torie e ancora di più nelle sconfit- Fiandre, e si sa che Cancellara su «Un mondiale a Firenze è una te, in quella convivenza impossibi- questo tipo di terreno è fortissi- gran bella cosa. Per la tradizione le in corsa con il più forte di tutti i mo. E non dimentichiamoci che a ciclistica della Toscana e per tutto tempi, con Eddy Merckx, il 'Can- Mendrisio fu lo svizzero a fare la il contesto. Ho visto in tv le imma- nibale'. E l'Italia esultò con lui, selezione più importante». gini del passaggio dei corridori in nell'estate del '73, per quel lampo San? piazza Duomo e mi sono sembra- d'oro, ai mondiali di Barcellona, «E' un tipo svelto, sveglio, e poi te emozionanti». un pomeriggio di felicità sottratto viene da un paese dove c'è ancora allo strapotere di Merckx. Ha 71 da tribolare per campare, sa lotta- Un mondiale tuffo in una città non è facile da organizzare, anni, Felice Gimondi, e la voce è re. Sarà un mondiale per corridori ma può lancia un messag- quella di sempre, quieta, serena, capaci di soffrire». gio anche sociale, a fava rotonda. Parla, e a noi sembra di Gli altri avversari più temibili, dell'uso della bicicletta. rivederlo in maglia gialla davanti secondo lei? «Mi auguro che possa aiutare a far a Poulidor, in rosa, a braccia alza- «Gilbert è il campione uscente e te sulle pietre della Roubaix, pie- capire quanto possa essere impor- merita sempre rispetto, poi mi vie- tante e utile, la bicicletta, per vive- gato sul manubrio in una delle ne da pensare a Bosson-Hagen, a sue tante cronometro. re meglio le città, con strade me- Valverde e a Wiggins, ma se piove no intasate. Bisogna anche inter- Gimonli, la collina di Fiesole l'inglese scende a piedi... ». venire per migliorare la sicurezza non può ricordare uella dei C'è tanto atteso per Nibali. in bici, perché allenarsi, per un ra- arcel on Montjuich, a dei «Al Giro è stato bravissimo, ma gazzino, è diventato pericoloso, sua mondiale? nella Vuelta mi aspettavo qualco- su troppe strade». «Dunque: sul Montjuich, se non ricordo male, si arrivava anche a sa di più da Vincenzo, non lo na- Verrà a Firenze? «Non posso, proprio il 29 cade an- pendenze del dodici per cento, scondo. Non è che non sia stato che il giorno della mia gran fon- quella di Fiesole a quanto ho letto forte, ma in salita si è fatto riman- do, la Gimondi-Bike, e non mi è più dolce, mentre lo strappo di giare il vantaggio acquisito a cro- sposterò. Ne approfitto, per man- Salviati è più duro, vero?». nometro, anche se questo Horner, arrivato a 42 anni senza palmares, dare un saluto agli azzurri, agli or- Seicento metri can due punte ganizzatori, ai tifosi. Farò il tifo è stato sorprendente. Che cosa al 1 6 e al 1 8 per cento dalla tv, sperando di veder spunta- pensare? Boh... ». «Però... Complessivamente, allo- re una maglia azzurra». Come ra, il percorso di Firenze, come di- e ini ha capi che le al- quel giorno, a Barcellona. slivello complessivo, può ricorda- t due punte azzurre dovreb- re quello mio di Barcellona, sì, for- bero essere Pazza e Ulissi. se ancora più duro». «Pozzato ci ha abituati a troppi al- lei come lo correrebbe, que- ti e bassi, speriamo che domenica sto mondiale? sia nella fase alta, molto alta. Ulis- «Il punto mi sembra che sia quel- si mi piace, è anche veloce, biso- lo di staccarsi di ruota Cancellara gna vedere se tiene sulla distanza, e Sagan, i due più pericolosi. Cer- perché 270 chilometri, con quel cando di fare la corsa bella tosta, dunque».

Fr CE (,i 71 anni, è uno dei cin- que corridori ad aver vinto tutti e tre i grandi Giri: Tour de France, Giro d'Ita- lia e Vuelta. È poi, insieme a Eddy Mer- ekx l'unïeo ciclista ad aver vinto oltre a Giro, Vuelta e Tour per le corse a tappe. oche Parigi-Roubaix, Milano-Sanremo, i Giro di Lombardia e casr,'ionato del mondo per le c2., - : b e And,, Alonso si prenota di un giorno. i+sc' i. per Il monC A2 delle stette sua rivalità co il « canuiba; -» dy MerckY.

Iniziative ed eventi Pagina 20 Filippo Pozzato

Pozzato ci ha abituato a troppi aLti e bassi ULissi mi piace è veLoce

Sarà un mondiaLe per atleti che sanno soffrire Sagan è tra questi

Fabian Cancel lara

CanceLLara ® fortissimo su tratti difficiLi come lo strappo di lvi ti

Iniziative ed eventi Pagina 21 ITINERARI MONDIA!i

Nell'anno in cui i Campionati del mondo di ciclismo sbarcano a Firenze e dintorni, abbiamo chiesto a quattro esperti delle due ruote quali siano i loro itinerari preferiti . Anche perché le strade toscane sembrano fatte apposta per prendere una bicicletta e mettersi a pedalare.... Ecco i loro suggerimenti doc

Di ETTORE PETTINAROLI

al 22 al 29 settembre si disputeranno in To- scana i Campionati del mondo di ciclismo. Toccherà a Lucca, Montecatini Terme e, so- prattutto, a Fiesole e Firenze ospitare la ras- segna iridata che per la prima volta si svol- gerà in Toscana. Pare incredibile che una ter- ra in cui è tanto radicata la passione per le due ruote e che ha dato i natali a campioni del pedale del calibro di Gino Bartali, Fiorenzo Magni, Gastone Nencïni, Franco Ballerini, Paolo Bettïni o Mario Cipollini abbia dovuto aspettare oltre 80 edizioni. Ma ornai, finalmente, ci siamo. Prima di piazzarci a bordo strada per assistere al passaggio dei campioni fianco a fianco con tifosi di tutto il mondo (ne sono attesi quasi un milione nell'arco dell'intera settima- na), vale però la pena concedersi qualche escursione in bi- ci a zonzo perla regione. La scelta, tuttavia, è infnita. Per que- sto abbiamo chiesto consiglio a quattro campioni del pe- dale, spesso nativi della regione, che conoscono a menadi- to i per corsi più belli. Seguiamoli.

All'ombra dei cipressi A destra, un classico scenario del ciclismo su strada in Toscana, dovei[ paesaggio regala sempre scorci di grande suggestione ad appassionati e atleti.

Iniziative ed eventi Pagina 22 luoghi migliori per !lfQre i nostri campioni Le gare iridate (22-29 settembre) attraverseranno le province di Lucca, Pistoia, Prato e Firenze toccando luoghi di particolare richiamo anche turistico. Considerata la massiccia presenza di tifosi (la stima si avvicina al milione per l'intero periodo, ma c'è chi si spinge ben oltre) converrà spostarsi In treno, che sarà gratuito per i possessori della Toscana Card (prezzi e modalità di impiego ancora da definire). Per assistere a€ momenti salienti delle competizioni converrà invece appostarsi lungo il circuito finale: si tratta di un anello di 16,6 chilometri tra Fiesole e il centro di Firenze che sarà ripetuto più volte (dieci per i professionisti). ogni punto potrebbe essere quello decisivo, ma i tifosi si accalcheranno soprattutto lungo la salita di cinque chilometri verso Fiesole e sullo strappetto di via Salviati che misura 600 metri con punte dei IS per cento di pendenza. Se qualche atleta vorrà tentare di presentarsi da solo al traguardo dovrà provarci qui, oppure sul successivo dentello di via Trento, situato a tre chilometri dalla linea d'arrivo ma più breve e semplice. Il traguardo sarà posizionato al Mandela Forum, dove saranno allestite le tribune a pagamento (le uniche di tutto Il circuito). Il calendario degli eventi collaterali è ancora in fase di definizione, ma sono in previsione intrattenimenti serali, mostre in tema, pedalate in compagnia. Sarà possibile cimentarsi con la propria bici lungo il circuito finale che per l'occasione sarà interamente protetto dalle transenne. Per informazioni dettagliate sul programma delle gare e sulle possibilità di sistemazione si può consultare il sito della manifestazione (www.toscarta 2013.it), che riporta anche ivideo dei tratti più significativi dei percorsi e le immagini con interviste delle ricognizioni effettuate nei mesi scorsi dagli atleti azzurri. Che su questo tracciato sono considerati tra i favoriti.

Iniziative ed eventi Pagina 23 E cutacoi nella Certosa A sinistra, la Certosa di Pisa e una veduta di But i, lungo l'itinerario pro osto da Fabiana Luperini. ta Certosa ospita dal1986 il Museo di storia naturale e dei territorio dell'Università, tra i più antichi al mondo. Di notevole importanza la galleria dei cetacei, tra le prime in Europa per valenza scientifica, e il settore di paleontologia con i dinosauri (www.msn.unipi.it). Sotto, la campionessa in azione. Fabiana Luperini à originaria di Cascine di Buti,

compagna in vetta, distante solo due chilometri non troppo duri. Giusto il tempo per osservare il panorama, scattare la fo- to ricordo e infilarsi la mantellina e si discende a ritroso fino al valico per concedersi il meritato pit stop al bar ristorante I Cri- stalli circondato dai pini e dalle bici degli altri appassionati. «Lungo la salitaci sono comunque due fontane da cui sgorga un'acqua straordinaria, al pun- to che molti abitanti della zona vengono fin qui per fare scorta» sottolinea la campionessa, che raramente raggiunge la vetta del monte Serra. «Di solito dal passo di Pra- to Ceragiola mi butto direttamente lun- go ladiscesa che porta a Calci. Dopo tre j chilometri c'è uno spiazzo panoramico dove mi fermo per osser var e il maree la Fabiana Luperini e il Pisano piana sottostante con in bella eviden- Visto dall'Autostrada Lucca-F=irenze, il monte Serra con la sua za la torre di Pisa, Una volta raggiuntala J fila di antenne e ripetitori tv sulla vetta non stimolala fantasia. pianura torno a Buti costeggiando le Eccita invece i ciclisti toscani, campioni e non, per le sue pen- pendici del monte Serra in senso an- denze dure ma costanti e la possibilità di raggiungere la vetta tiorario passando per Vicopïsano». II ci- da ben tre versanti. Chi vuole misurare iI suo stato di forma clista senza fretta sosta alla Certosa di viene qui e si mette alla prova confrontando i tempi di per- Pisa, che si raggiunge da Calci con una correnza da una stagione all'altra. Chi invece sul monte Serra deviazione di circa due chlometri. L'ex pedala quasi tutti i giorni è Fabiana Luperini, la "pantanina" monastero certosino dal sontuoso capace di vincere per cinque volte il Giro d'Italia e tre volte il Tour aspetto barocco oggi è di proprietà 1 de France. «II versante di Buti è il più agevole e frequentato. Ini- dell'Università di Pisa che vi ha trasferi- zia con pendenze severe (intorno all'8 per cento), ma la strada to il suo Museo di storia naturale e del sale in modo regolare ed è sufficiente prendere territorio, uno tra i più an- un passo adeguato alle proprie possibilità per tichi al mondo nel suo ge- DATI TECNICI raggiungere senza troppa fatica il passo di Prato nere e annoverato tra le distanza 45 km; Ceragiola (635 metri), otto chilometri dopo il via» più importanti realtà naturalisti- dislivello 760 metri; spiega Fabiana. Al passo si trova il bivio che ac- che italiane. tempo di percorrenza 3 ore, soste escluse.

Iniziative ed eventi Pagina 24 thilaggio al patì ouc Sopra a sinistra, un panorama di Vinci, luogo natale di Leonardo e tappa dell'itinerario da Luca Sciato (a sinistra), ex corridore nativo di Fucecchio. Sopra a destra e sotto, monumenti e sculture dedicati a San Baronto, patrono del ciclismo toscano. Si trovano presso l'omonima località, punto di passaggio obbligato tra la piana di Enpolr e il Pistoiese. il santo era un monaco benedetti no ed eremita, vissuto nei Pistoiese nell 'VIII secolo.

Luca Scinto tra Pistoiese e Fiorentino La vetta della "montagna sacra" dei ciclisti toscani si trova a 350 metri dl quota Troppo poco ? Nessuno si è mai posto il pro- blema, tutti però vengono a pedalare sul San Baronto «Nei finesettimane sono migliaia i ciclisti che si arrampicano quas- sù» conferma Luca Scinto , quattro campionati mondiali di- sputati e oggi direttore sportivo di un team professionistico. Pro- fessionisti e cicloamatori, turisti con le borse sul portapacchi e metri a Vinci, con il suo Museo leonardiano dove sono esposte ragazzini che sognano un futuro in maglia rosa : per tutti l'ap- centinaia di riproduzioni delle invenzioni di Leonardo, bici- puntamento è al bar che si trova sul valico dove non è raro cletta compresa. Oui inizia la salita per il San Baronto: «Sono die- bere il caffè insieme a un campione del mondo come Mark ci chilometri molto facili, perfetti per chi non vuole stancarsi trop- Cavendish, il fenomeno britannico che ha piantato radici nella po o i meno allenati» spiega Scinto. Dalla vetta si scende a Ca- vicina Ouarrata. «Questo è un passaggio obbligato tra il Pi- salguid dove si devia a sinistra per Cantagrillo. «Qui inizia un trat- stoiese e la piana di E=mpoli, da sempre ogni corridore passa da to molto panoramico, lungo stradine tortuose e con qualche sa- qui, in allenamento come in gara» spiega Scinto. «E stato per- litella, che in 14 chilometri raggiunge Montevettolini senza in- fino costruito un monumento al ciclismo e lo stesso San Baronto contrare null'altro che casali isolati spesso ristrutturati da stra- è stato nominato patrono dei ciclisti della Toscana». nieri innamoratisi della zona». Una breve discesa con stretti tor- Scinto consiglia di mettersi in sella a Lamporec- vanti immette poi sulla strada che conduce ai pie- chio, la patria dei brigidini, le sfiziose sfoglie all'ani- di del borgo fortificato di Larciano (per raggiun- ce di cui si fa incetta alla fine dei tour. Costeg- DATI TECNICI gere il castello medievale occorre affrontare una giando su strade molto strette il versante occi- distanza 49 km; salita di un paio di chilometri abbastanza esigen- dentale del Montalbano si arriva in cinque chilo- dislivello 580 metri; te) e subito dopo a Lamporecchio. tempo di percorrenza 3 ore, soste escluse. speciö:equitour ng

Iniziative ed eventi Pagina 25 Michele Bartoli e la Lucchesia Due volte medaglia di bronzo ai Campionati mon- diali (nel 1996 e nel 1998), Michele Bartoli è en- trato nella storia del ciclismo come collezionista di classiche: nel suo palmarès brillano infatti un Giro delle Fiandre, due Liegi-Bastogne-Liegi, due Giri dl Lombardia, una Freccia Vallona e una Amstel Gold Race. Pisano di nascita, oggi vive a Monte- carlo di Lucca, magnifico borgo da dove oggi par- te per lunghe escursioni in bici. Uno dei suoi itinerari prediletti risale la Garfa- ÿ gnana passando accanto al famoso ponte del x Diavolo che attraversa il Serchio a Borgo a Moz- zano. «Da qui proseguo fino a Bagni di Lucca do- %/ yl ; á ve inizia la salita della Foce del Trebbio» spiega % il campione. «So- i no dieci chilo- metri di ascesa con pen- SaIende in Garfa9nana denze regolari rna sem- Sopra, iP ponte sul Serchio a Borgo a Mozzano e un panorama di Bagni di Lucca, lungo uno degli ili nerari proposti da Michele Bartoli. I ponte della Maddalena a pro tra il 5 e il 7 per cento. Borgo a Mozzano è uno dei tanti "ponti del Diavolo" dell'Appennino. Nei primi anni Quanto basta per testare a dei Novecento perla costruzione della ferrovia fu aperto un nuovo arco che ne altero fondo la gamba, specie se la l'architettura originaria. A sinistra, una vecchia foto di Michele Bartoli in azione. si affronta a buon ritmo. La successiva discesa verso sono disegnare le traiettorie in relax». Solo otto chilome- Collodi è piuttosto stret- tri prevalentemente pianeggianti separano poi il paese di ta, ma iI traffi- Pinocchio da Montecarlo. co è ridotto, Ai meno alienati Bartoli suggerisce un itinerario facile e di così si pos- grande valore turistico che dallo scorso autunno è indicato in permanenza con una speciale cartellonistica. «Il DATI TECNICI Biogïro Gesam parte da Montecarlo. Si scende Anello del Trebbio verso Altopascio, quindi c'è un lungo tratto senza distanza percorso 72 km; dislivelli che porta a Capannori dove si entra nel- dislivello 750 metri; la zona delle Ville storiche della Lucchesia» rac- tempo di percorrenza 4 ore, conta. In rapida successione si ammirano la Villa soste escluse. Reale di Marlia, la Villa Mansi a Segromigno in Blogiro Gesam Monte e Villa Torrigani a Camïgliano dalla spet- distanza percorso 45 km; tacolare facciata barocca. Da qui si torna al pun- dislivello 180 metri; to di partenza passando per San Martino in Colle. tempo di percorrenza 2 ore

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Iniziative ed eventi Pagina 26 Quei sugheri toscani Sopra, la Inagnilica strada tra Sassetta e Suvereto; le foreste da quercia da sughero danno il nome al paese, Bandiera aranci oneTci, A sinistra, il viale dei cipressi tra San Guido e Balgheri, lungo il percorso suggerito da Diego Ulissi (a tfestfa), una delle grandi promesse del ciclismo italiano, nato a Cecina nel 11989.

Diego Ulissi e il Livornese Due volte campione dei mondo juniores, due Giri d'Italia (con una tappa vinta) portati a termine. Diego Ulissi è una delle più gran- di promesse dei ciclismo italiano. Per diventare grande si alle- na sulle strade del Livornese (con qualche sconfinamento nel- la provincia di Pisa). Seguiamolo. «Un giro che consiglio per la varietà dei paesaggi e le conti- nue variazioni di pendenze parte dalla mia Donoratico da do- ve scaldo la gamba in pianura fino a Bibbona» racconta Diego. metri Castagneto Carducci, il borgo dove Ulissi ama sostare per «Una salita breve ma decisa porta quindi fino a Casale Marittimo bere una bibita guardando il mare - «nelle giornate limpide si (Bandiera arancione Tci, ndr) da dove raggiungo la valle del vede anche la Corsica» - prima di gettarsi lungo la discesa che torrente Sterza (o valle della Sassa) che seguo in direzione in cinque chi'lornetri lo riporta a Donoratico. del paese di Canneto Questo è il mio settore di allenamento pre- «Quando voglio rimanere in sella più a lungo a Monteverdi ferito, capita di non incontrare auto anche per un'intera mez- Marittimo giro a sinistra per Suvereto. Per i primi dieci chilometri zora. Che cosa può desiderare di più un amante anche questa è una strada deserta» confida Ulis- della bicicletta?». Ulissi avverte che nella sua val- DATI TECNICI si. «Poi ci si immette su una statale e si trova qual- le incantata non c'è un solo metro di pianura, an- Giro base che auto in più, ma sempre senza esagerazioni». zi. «Dopo qualche chilometro di saliscendi la stra- distanza percorso 68 km; Da Suvereto Ulissi raggiunge Castagneto Car- da si inerpica sulle pendici delle colline metalli- dislivello 820 metri; ducci passando da Sassetta: sono 15 chilometri fere, con anche un paio di strappi piuttosto im- tempo di percorrenza 4 ore. abbastanza impegnativi con salite le e continui pegnativi prima di Canneto, fino a Monteverdi Giro lungo cambi di ritmo. «Quando ero ragazzino questa Marittimo, a 364 metri di quota». Da qui la sede distanza percorso 100 km; era la mia pista di allenamento quotidiana» confida stradale si allarga e si raggiunge in pochi chilo- dislivello 1120 metri; Diego. Su quella strada è nato un campione. tempo di percorrenza 6 ore, soste escluse.

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