Urla E Fischi Ai Funerali, Uno Schiaffo Colpisce
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agirai. Anno 69", n. 172 Spedizione in abbonamento SPORT postale gr. 1/70 I Settimanale dal diritti | L. 1200/arretratiL.2*100 •: i dal consumi e dalla scelte j 8E2BSE H OGNI SABATO |! -j.-M.J^-,..q..L Mercoledì 22 luglio 1992* I con rtBottà. I I UnGiornal ite fondato da Antoniao Gramsci m La folla esasperata sfida i cordoni della polizia per assistere alle esequie dei cinque agenti di scorta del giudice Borsellino Applausi a Caponnetto, Ayala e Orlando. Nella ressa spinti anche il presidente e Amato. Magistrati in rivolta: lasciamo i nostri uffici CHI SARA* Il NUOVO CAHWbArtO ALUA sope«p«ocoeA *>MSISA, PER U. HOHerWO SI PROC€t>e PER. La rabbia dì Palermo eu «INAZIONE Urla e fischi ai funerali, uno schiaffo colpisce Parisi Scalfaro convince il sindaco Rizzo: dimissioni sospese Alzati Italia, non morire così «W»fb ANDREA BARBATO Che Tempo Fa Un momento hi avesse voluto cogliere come in un quadro del funerali Non capisco più se la famosa «vita che continua» mi con vivente, come in una foto di gruppo, i volti e sola o mi spaventa. La gente che va al mare, i negozi che gli stati d'animo dell'Italia in questi suoi nuo a Palermo. aprono e chiudono, la televisione che la televisione, cioè vi anni di piombo, avrebbe ritrovato rutto nel- L'auto quotidiana, domestica assenza di gravità, appena inceppata C trasporta dal lutto. Non capisco più se questo normale, spiegabile ___ le immagini della piazza e della cattedrale di Palermo, durante il funerale degli agenti che la salma continuare a vivere sia la nostra forza o la nostra debolezza. scortavano Paolo Borsellino. La grande folla, innanzitut di uno Domenica sera, all'aeroporto di Bologna, ho dovuto dire to, divisa fra commozione e rabbia, pietà e invettiva. Co del poliziotti a un mio amico che avevano ammazzato Borsellino. Che me tutti noi, appunto, che non tolleriamo più di dover morto era suo amico. Lui è rimasto immobile e muto, per dieci mi nuti, in mezzo al movimento colorato, abbronza':, e chias partecipare alle esequie della Repubblica, al seppelli nell'attentato. mento della giustizia e dell'efficienza dello Stato. E men soso di centinaia di persone che andavano in vacanza. Era Famigliari fermo in maniera agghiacciante, insostenibile, era un oltrag tre ci emozionano le vittime, non riusciamo ad accettare e amici gio alla normalità. Ho sperato, insieme, che tutto l'aeroporto l'idea che quelle stesse vittime avrebbero potuto essere disperati si fermasse come lui. per condividere l'enormità di quello evitate. cercano che era successo, e che lui si rimettesse in moto, insieme a E poi, le navate, l'organo, le candele, gli stendardi, i tutto l'aeroporto, per segnalarmi che la vita, comunque, vescovi. Le parole cosi confidenziali della liturgia fune l'ultimo contatto continua. Quando slamo usciti ho provato il sollievo di sen bre, i motti chiamati per nome come fratelli. E i visi della tirmi di nuovo dentro la vita e lo sgomento di viverla in que- gente, la tensione sotto la pelle degli uomini di scorta, le sta maniera. MICHELE SERRA divise. Due uomini quasi contrapposti involontariamen te, il capo della polizia teso come un imputato e il giudi ce Ayala che dirige, acqueta, spiega, racconta. L'impo tenza rabbiosa di tutti, le invocazioni di giustizia, gli stri scioni, la voglia di partecipare, i fischi ai politici, gli ap plausi ai giudici superstiti (non a tutti), la presenza di screta del capo dello Stato, finalmente un presidente Avvertita a Bali che non vuole cv»crc prulayoni.sta a tutti i *. usti K iv pa role d'alta retorica ecclesiale del cardinale Pappalardo: «Alzati. Palermo!». la figlia del giudice C'era tutto, insomma, e il suo contrario. Un orgoglio isolano che non vuole tutele, e insieme la richiesta a gran voce di non essere lasciati soli nella guerra alla ma fia. Le accuse allo Stato, ma poi anche la nozione che s'è sentita male quei morti applauditi erano rappresentanti dello Stato, e venivano magari anche da lontano per combattere Cosa La rabbia di Palermo è esplosa ai funerali dei cin a lottare finché le nostre forze Fiammetta Borsellino, la figlia del giudice ucciso Nostra in nome, appunto, dello Stato. Una Palermo ce lo permetteranno». In chie combattiva, che ci faceva anche pensare alla Palermo que agenti. La folla ha applaudito Ayala, Orlando e sa si è fatta largo tra la folla an a Palermo, ha saputo nel modo più drammatico assente, sorda, impaurita, e a quella che magari ancora Caponnetto. Poi si è scagliata con urla/fischi e insul che Rosaria Schifano, la vedo del terribile massacro. Ieri ha telefonato a casa, s'infanga negli intrighi e nelle omertà. ti contro le autorità. Qualcuno ha colpito con uno va di Vito, uno delle guardie di Un segno di novità? ha avuto appena il tempo di dire che Bali «è me Contraddizioni? SI, come ce ne sono in questo mo custodia di Falcone. La donna, mento nell'animo di tutti. La società civile, che poi sia schiaffo il capo della polizia. Lo stesso Scalfaro è che commosse l'Italia con il ravigliosa», che un amico di famiglia le ha dato mo noi, emette segnali intermittenti: ci sono i mazzi di stato costretto ad abbandonare in tutta fretta la Cat suo grido di dolore, ha invitato Ayala agli Interni la tragica notizia. È stato uno choc. La ragazza fiori sui portoni dei giudici, mi anche gli sciacalli che tedrale. In serata, il sindaco Rizzo sospende le sue il cardinale Pappalardo a sfer s'è sentita male. Domani sarà a Palermo per par svaligiano gli appartamenti de/astati dal tritolo. Non na dimissioni dopo una telefonata del capo dello Stato. zare i mafiosi: «Devi chiedere osa si vuole dire quando si sollecitano, per questo pae tecipare ai funerali privati del padre. scondiamoci la verità per amore dell'enfasi, per un in loro di pentirsi». Poi i fischi, le C se sfinito, segni di autentico cambiamento, di una svol urla e gli insulti p".c autorità. ta reale, profonda? Certo un mutamento di indirizzi, di mo ganno della speranza e del desiderio. Esiste, ed 6 anco DAI NOSTRI INVIATI Scalfaro ha abbandonato la DALLA NOSTRA INVIATA ra forte, un paese indifferente, che cura i propri interessi, chiesa con il volto terreo, sgo do di governare, di quadro politico. Ma anche un segno tan che vota per convenienza. Borsellino, Falcone, Capon- MARCELLA CIARNELLI SAVERIO LODATO mento. Lo stesso ha fatto Giu gibile che si scelgono le persone per la loro competenza, ca netto, Ayala, Chinnici, Livatino, sono stati a lungo isolati liano Amato. E il capo della pacità, decisione. Scotti è stato un ministro degli intemi vigo non solo da gelosie di palazzo o da strategie politiche, •• PALERMO. È stata la gior chiata, gente portata via. Si è polizia Parisi è stato colpito da roso, Mancino speriamo, nell'interesse del paese, lo sarà. •• PALERMO. Quello squil s'è sentita male, è rimasta nata del rancore, dell'ira, delle vista gente piangere, gridare, lo di telefono alla fine è sotto choc. Le hanno dovuto ma anche dallo scetticismo diffuso. Alzati, Palermo; ma urla, degli sputi e degli schiaffi. non credere a ciò che vedeva. uno schiaffo. In mattinata c'era Ma oggi il problema è un altro. Il problema è dare un segno per alzarti devi scuoterti dalle spalle il peso di tante col Una giornata che non sarà fa La stessa folla che si è scagliata stata la rivolta dei magistrati, forte che la politica italiana cambia registro. Da sempre c'è giunto. Fiammetta Borselli somministrare dei tranquil lusioni. cile dimenticare. Ai funerali contro le autorità ha accolto tra cui anche il fratello di Fran un ministro democristiano al dicastero degli intemi. Si deve no, la figlia del giudice in va lizzanti. dei cinque agenti di custodia, con lunghi applausi I suoi cesca Morvillo: «Lasceremo i canza a Giakarta e irrintrac- Stasera in aereo partirà al nostri uffici» hanno detto. Nel cambiare. Oggi occorre rispondere alla sfida della più po ciabilc per tre giorni, ha % è uno smarrimento, nell'aria, che non e so- uccisi domenica con il giudice •eroi»: Orlando, Ayala e l'an pieno della bufera il procura tente organizzazione criminale e collocare, nei posti di mag la volta dell'Italia. Domani lo di Palermo ferita a morte. La gente (una Borsellino, è esplosa tutta la ziano giudice Caponnetto che tore capo Giammanco. In sera chiamato ieri la sua famiglia sarà a Palermo. E così po parola che ci si vorrebbe impedire di usa rabbia di Palermo. Avevano ha salutato i palermitani alzan giore responsabilità, persone competenti che restituiscano a Palermo. «Questi sono po ta, il sindaco Aldo Rizzo ha so ai cittadini fiducia nello Stato. La proposta di Ayala ministro tranno svolgersi in forma re) avverte, fiuta che la cupola esiste ma •blindato» la Cattedrale con do la mano quasi per dire "vin speso le dimissioni dopo aver sti meravigliosi», ha detto a strettamente privata, i fune •__C_ non la si vuole toccare, che fa comodo, che cordoni di polizia e transenne. ceremo". «Non lasciarci», gli degli intemi corrisponde a questa esigenza. Essa potrebbe ricevuto, nel corso del consi un amico di famiglia che le rali del giudice Paolo Borsel Avevano chiuso vicoli, strade e hanno gridato. E lui: -Mi sono essere possibile solo in un nuovo quadro politico e indiche è funzionale a certi poteri anche politici in piazzette per tenere la gente già pentito di quello che ho glio comunale, unu telefonata ha risposto. Poi, il gelo. E su lino saltato in aria in via D'A crostati da anni, e che le trappole in cui incappa il senso alla larga.