COMUNE DI TORBOLE CASAGLIA PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO – DOCUMENTO DI PIANO

COMUNE DI TORBOLE CASAGLIA

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

Documento di Piano

RELAZIONE DI SINTESI: OBIETTIVI, STRATEGIE E REGOLE

Indice 1 Risultanze del rapporto ambientale (VAS) ...... 2

2 Politica di tutela ambientale e paesaggistica ...... 3

3 Sostenibilità ambientale e sociale del piano ...... 9

4 L’organizzazione territoriale...... 9

5 La residenza ...... 11

POLITICHE ABITATIVE ...... 11 CRESCITA DEMOGRAFICA E FABBISOGNO ABITATIVO ...... 11 6 Le strutture produttive e terziarie ...... 16

PRODUZIONE ...... 16 COMMERCIO ...... 16 7 I servizi e le attrezzature ...... 17

8 Mobilità, trasporto pubblico e percorsi ciclabili ...... 19

9 Il territorio rurale ...... 26

10 Sintesi degli obiettivi di piano ...... 27

11 Sintesi delle quantità di piano ...... 28

DIMENSIONAMENTO ...... 28 CONSUMO DI SUOLO ...... 29 12 Sintesi delle azioni di piano ...... 32

13 Assetto e disciplina delle zone urbanistiche ...... 34

TESSUTO STORICO ...... 34 TESSUTO CONSOLIDATO A DESTINAZIONE RESIDENZIALE PREVALENTE ...... 35 TESSUTO CONSOLIDATO A DESTINAZIONE ARTIGIANALE ED INDUSTRIALE PREVALENTE .. 35 TESSUTO CONSOLIDATO A DESTINAZIONE COMMERCIALE E DIREZIONALE PREVALENTE .. 36 TESSUTO IN TRASFORMAZIONE ...... 36 AREE DESTINATE ALL’AGRICOLTURA ...... 36 14 Processo di piano e condivisione delle scelte ...... 37

15 Maggiorazione del contributo di costruzione ...... 37

16 Elaborati di piano ...... 39

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Il PGT ha contenuti compatibili e coerenti con gli strumenti urbanistici sovraordinati, in particolare con il P. T. C. P. e con i Piani di Settore Provinciali con cui si attua, nonché del P. T. P. R. e del P. T. R. (adottato).

In estrema sintesi si fornisce un quadro dei risultati del progetto di PGT per facilitare una più immediata comprensione ed orientare eventuali approfondimenti.

1 Risultanze del rapporto ambientale (VAS) Il gruppo incaricato della stesura della Valutazione Ambientale Strategica ha completato il documento “Studio preliminare ambientale” nel mese di maggio 2008. Ad esso rinviamo per l’analisi di dettaglio dei risultati.

Richiamiamo solo gli aspetti che più possono influenzare le scelte di pianificazione territoriale ed urbanistica comunale e dei quali si è tenuto conto nella elaborazione del piano: ƒ il 70% della superficie complessiva del territorio comunale è occupato da aree destinate all’agricoltura, il 50% di queste è caratterizzato da suoli di classe II ad alta produttività agricola, collocati per lo più a nord della SP 235; ƒ sono presenti reti ecologiche ben strutturate lungo gli assi del Mandolossa e del Gandovere; ƒ le aree di interesse naturalistico, poste lungo la rete delle canalizzazioni irrigue, contraddistinte da siepi e filari alberati, costituiscono nicchie di tutela della biodiversità; ƒ le reti dei servizi evidenziano precarietà e sottodimensionamenti: la rete dell’acquedotto ha perdite oltre il 50 %, l’impianto di depurazione risulta dimensionato su 3.000 abitanti equivalenti e riceve un carico di 6.000.

Tra i principali elementi di criticità riscontrati troviamo: − il consumo di suolo per nuovi insediamenti industriali e residenziali; − il consumo di suolo per nuove infrastrutture; − l’eccesso di carico azotato per impiego agronomico dei reflui zootecnici; − la vulnerabilità della falda; − le emissioni odorose dagli allevamenti zootecnici; − le emissioni generate dall’attività della fonderia di Torbole; − le emissioni di rumore dagli insediamenti industriali; − le emissioni di CO, PM e NOX lungo gli assi di attraversamento stradale SP 235 e 19.

Attraverso l’indice di criticità aggregato, definito pesando i singoli tematismi ambientali, è possibile considerare il territorio di Torbole Casaglia a bassa criticità, ancora in equilibrio, che necessita comunque di attenzioni e salvaguardie;

Il Rapporto ambientale contiene, tra l’altro, particolari suggerimenti in ordine ad alcuni aspetti rilevanti, quali: ƒ le buone pratiche per la gestione delle pratiche di fertilizzazione organica sui suoli agricoli; ƒ le compensazioni ambientali da predisporre nella realizzazione del tratto nord della variante alla SP 235.

Il gruppo incaricato della redazione della VAS ha sottoposto a valutazione il complesso delle decisioni di piano, in particolare della bozza del documento di piano ed ha espresso giudizio di congruità con gli obiettivi dichiarati.

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2 Politica di tutela ambientale e paesaggistica Il paesaggio del comune di Torbole Casaglia è interessante e caratteristico della bassa pianura bresciana, e poggia su un palinsesto territoriale di notevole pregio ambientale. La pianura coltivata con maestria, i due torrenti Gandovere e Mandolossa, la roggia Quinzanella che lo attraversano e la rete dei corsi d’acqua minori, la fascia dei fontanili a sud del territorio comunale, i tracciati interpoderali, lo scenario della corona alpina, i borghi di origine rurale in parte conservati, i palazzi di valore storico-culturale e architettonico, costituiscono il patrimonio ambientale della comunità: per alcuni aspetti prezioso e suggestivo, ancorché in alcuni ambiti poco conosciuto. Il piano si pone l’obiettivo di realizzare condizioni di maggior tutela ambientale e paesaggistica e di proporre una prima carta condivisa del paesaggio che, in riferimento alla Convenzione Europea del Paesaggio, legga ed interpreti i valori del territorio da portare all’attenzione dei cittadini e degli attori locali, da integrare con la loro sensibilità e con le loro indicazioni. Il piano si propone di individuare obiettivi e strumenti in grado di promuovere una qualità diffusa del paesaggio. La convenzione definisce il significato del termine paesaggio nel primo articolo: “Paesaggio designa una determinata parte del territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”. Ai sensi della Convenzione Europea l’insieme del territorio costituisce il paesaggio, che comprende, pertanto, sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali, sia i paesaggi della vita quotidiana, sia i paesaggi degradati. Il PGT detta gli indirizzi paesaggistici per l’intero territorio comunale. La carta condivisa del paesaggio, che poi assume valore normativo nella carta della sensibilità, si sostanzia in due elaborati:

ƒ La tavola denominata ”Sistema insediativo storico” (C8) dove l’attenzione è concentrata sul valore e sulla riconoscibilità dell’edificato e dove sono riportati: − gli edifici e i relativi ambiti di particolare rilievo storico, architettonico e paesaggistico, specificamente vincolati ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio e/o proposti a tutela dal PTCP e dal PGT; − l’individuazione degli edifici in riferimento alle diverse soglie storiche; − la suddivisione del patrimonio edilizio storico in base all’identità storica, al grado di integrità degli edifici storici e al livello di coerenza con il contesto di quelli moderni, nonché al livello di manutenzione.

ƒ La tavola denominata ”Sistemi paesistici e percezione del territorio” (C9) dove l’attenzione è concentrata sul valore e sulla riconoscibilità del paesaggio naturale e rurale e dove si propone: − la sintesi delle indicazioni di tutela del paesaggio naturale e rurale dei piani sovracomunali; − la verifica delle componenti del paesaggio agrario; − l’individuazione degli elementi (aree boscate, vegetazione ripariale, alberature, elementi geomorfologici, sistema delle acque…) di rilevanza naturale ed ecosistemica; − l’individuazione dei contesti di degrado e di possibile degrado paesaggistico; − le forme di percezione che concorrono a definire i caratteri di riconoscibilità del territorio.

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Alla luce di tale quadro conoscitivo, il PGT articola il territorio in ambiti di tutela differenziati.

Per la componente paesaggistica, il PGT individua: in coerenza con la carta della sensibilità paesaggistica ƒ gli ambiti a connotazione e caratterizzazione prevalente cui associare alcune indicazioni di tutela e la classe di sensibilità; ƒ le componenti del paesaggio a sensibilità elevata a cui associare specifiche indicazioni di tutela; ƒ le aree e gli elementi della percezione del paesaggio; in coerenza con la carta delle strategie di piano ƒ gli interventi di mitigazione, compensazione, riqualificazione paesaggistica e i corridoi ecologici da conservare, che trovano poi attuazione in vario modo nel Documento di Piano stesso, nel Piano delle Regole e nel Piano dei Servizi.

PTCP Tavola Paesistica

In particolare il Piano delle Regole propone l’articolazione normativa del territorio rurale in relazione alle tutele: - delle aree agricole con funzione ecologica di miglioramento delle condizioni ambientali alla scala locale e territoriale; - delle aree agricole fragili da un punto di vista idrogeologico; - dei fontanili; - di specifiche aree agricole di salvaguardia ambientale; - dei differenti rapporti fra aree agricole ed aggregati urbani. Per quanto attiene quest’ultimo punto, vengono individuate le aree agricole di non trasformazione che hanno il compito di rimarcare i limiti fisici del territorio urbanizzato e la necessità di preservarne la non edificazione in modo da mantenere la conformazione compatta degli aggregati e l’attuale rapporto visivo fra aree rurali ed aree edificate. Vengono poi individuate le aree agricole di valenza paesaggistica in attuazione del P. T. C. P., che

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comprendono le fasce di rispetto sulle strade secondarie, lungo i tratti degli itinerari di fruizione paesaggistica del PTCP, lungo i principali corridoi della rete ecologica, costituiti per lo più dai corridoi fluviali del Gandovere-Quinzanella e della roggia Mandolossa, nonché dai principali corsi d’acqua del sistema irriguo. Tali fasce ricadono prevalentemente in più ampi ambiti di aree agricole di salvaguardia ambientale o, come tali, sono specificamente individuate, per rafforzare la discontinuità tra costruito e non costruito, nonché per conservare le visuali libere che oggi permettono di cogliere l’ampiezza e la ricchezza paesaggistica della campagna poco costruita e che in condizioni di bel tempo, si allargano alle montagne bresciane.

PTCP Vigente - Rete Ecologica

PTCP Variante Adottata – Rete Ecologica

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Il territorio comunale di Torbole Casaglia, in base a quanto riportato nella Tav. della Rete ecologica del PTCP (Variante adeguamento L. R. n. 12/2005), ricade prevalentemente negli “Ambiti urbani e periurbani della ricostruzione ecologica diffusa” e in minima parte a sud-ovest negli “Ambiti della ricostruzione del sistema dei fontanili” e a sud, in misura ancor più ridotta, in “Ambito della ricostruzione ecosistemica polivalente in ambito planiziale e collinare”. Il territorio comunale è attraversato in direzione nord-sud da due Corridoi fluviali secondari del progetto della Rete ecologica provinciale, paralleli fra loro, uno interno al territorio comunale, corrisponde ai corsi d’acqua del torrente Gandovere e del vaso Quinzanella, l’altro, posto a est, lambisce in buona parte il confine seguendo il corso del vaso Mandolossa. A sud del territorio comunale, nelle immediate vicinanze, si trova il corridoio ecologico primario delle aree agricole che collegano il fiume Chiese all’Oglio (in direzione est- ovest).

Il Piano recepisce gli “Indirizzi per la rete ecologica provinciale” Allegato III alle NTA del PTCP (Variante cit.) per gli ambiti funzionali individuati e assume i corridoi della rete ecologica provinciale quale ossatura principale per la costituzione della rete ecologica locale, che viene definita individuando: − un corridoio in direzione nord-sud, che attraversa tutta la parte sud del territorio comunale, in posizione più centrale, rispetto ai Corridoi fluviali secondari; − una serie di tracciati in direzione est-ovest che si intrecciano con i precedenti e comprendono gli itinerari di fruizione paesistica, i sentieri di valenza paesistica, la greenway principale - (a sud), alcuni tratti di strade campestri e/o di canali del sistema irriguo. Il Piano tutela mediante azioni regolative i tracciati individuati della rete ecologica, definisce le relative fasce di rispetto come aree agricole di salvaguardia, nelle quali sono ricompresi anche l’ambito del sistema dei fontanili e buona parte delle aree intercluse tra i corridoi principali (dir. Nord-sud). Il Comune per il potenziamento della rete ecologica in ambito comunale potrà attivare uno

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specifico programma di azioni volte a indirizzare le risorse finalizzate alla compensazione ecologica: − negli ambiti strutturanti la rete ecologica comunale; − per la riduzione della conflittualità della Rete con le principali barriere infrastrutturali e e per l’opportuna integrazione degli interventi di mitigazione delle principali infrastrutture che attraversano il territorio comunale: SP 19, TAV e tangenziale ovest, tratto esistente e tratto di prossima attuazione a nord. − per il mantenimento o la ricostruzione delle teste e delle aste dei fontanili, nonché per la tutela della vegetazione di ripa e per il rafforzamento della sua presenza.

SCHEMA DEI PRINCIPALI ELEMENTI DELLA SCHEMA DEI PRINCIPALI ELEMENTI DELLA RETE ECOLOGICA REGIONALE RETE ECOLOGICA PROVINCIALE PTCP VARIANTE DI ADEGUAMENTO ALLA L.R. 12/2005

Le trasformazioni proposte dal piano incidono in misura contenuta sul consumo di suolo, prevalentemente interessano aree intercluse nei tessuti edificati o ad essi limitrofe, e costituiscono dei completamenti dei tessuti urbani, in funzione della riqualificazione e del consolidamento dei bordi e, ove vanno ad intaccare il territorio rurale, in aree comunque non di importanza strategica per l’agricoltura, mettono in campo: - azioni compensative allo scopo di contribuire alla soluzione di problematiche specifiche (criticità idrogeologiche, recupero aree per attività dismesse o in dismissione, riqualificazione della viabilità carrabile e ciclo-pedonale); - azioni e mirati interventi di mitigazione degli inserimenti a contatto con il territorio aperto e degli insediamenti produttivi esistenti, allo scopo di valorizzare il territorio rurale, di migliorare la qualità urbana e il paesaggio locale.

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Precisazioni relative al Piano di Indirizzo Forestale Nell’ambito dello studio agronomico-forestale per il PGT, per il quale l’A. C. ha incaricato il dott. agr. Gianpietro Bara, è stata rilevata la necessità di richiedere la rettifica dei confini del bosco ai sensi dell’art. 15, comma a, del Piano di Indirizzo Forestale (PIF) in corrispondenza dell’area della ex fornace Deretti, nonché di recepire il “Bosco didattico” realizzato dall’Amministrazione Comunale, in v. Gorizia, a ovest di Casaglia. L’A. C. ha inoltrato la richiesta di modifica del PIF (data 10/06/2010 prot. 0007537) al Settore Agricoltura della Provincia di , che ha accolto sostanzialmente la richiesta (come comunicato al Comune in data 03/08/2010 prot. gen. N. 0090919) e che a sua volta procederà a modifica delle tavole del PIF. Pertanto il PGT ne prende atto, in particolare, per quanto riguarda le prescrizioni attuative della trasformazione dell’area dell’ex fornace Deretti, nonché i relativi obblighi di valorizzazione/riqualificazione forestale dell’area boscata.

3 Sostenibilità ambientale e sociale del piano I principi di sostenibilità che orientano il piano sono i seguenti: ƒ minimizzazione del consumo di suolo: le nuove previsioni si collocano in buona parte all’interno di aree già urbanizzate o che riconfermano trasformazioni previgenti e lotti liberi nei piani attuativi in attuazione; le nuove aree di trasformazione sono contigue ai tessuti urbanizzati o intercluse negli stessi e sono meritevoli di trasformazione al fine di ottenere risultati migliori sotto il profilo ambientale, di dotazione di servizi, di infrastrutture, di riqualificazione dei loro contesti; ƒ costruzione di una rete ecologica fondata sulla conservazione dei suoi elementi costitutivi e dei suoli non edificati, sull’incremento della connettività ecologica, sulla tutela e sul potenziamento della vegetazione riparia, sul mantenimento/ricostruzione delle teste dei fontanili, nonché sulla riduzione della conflittualità con le barriere infrastrutturali mediante interventi di mitigazione; ƒ alternanza tra gli spazi urbanizzati e le aree libere non edificate; il piano determina infatti le condizioni perché si realizzi tale alternanza attraverso la conservazione dei corridoi ecologici individuati dal DP e la tutela del verde esistente (Norme generali per la tutela dell’ambiente e del paesaggio del DP, assunte o richiamate nel titolo III delle NTA del PR); ƒ interventi di mitigazione ambientale attraverso la formazione di aree a verde di interposizione tra gli insediamenti produttivi a nord di v. e gli insediamenti residenziali, con sistemazioni boscate in rilevato lungo i bordi, nonché attraverso l’inserimento di filari alberati ai bordi dell’edificato in base alle previsioni di dettaglio delle Aree di Trasformazione (DP); ƒ definizione, all’interno di alcune delle nuove previsioni residenziali di una quota di residenza convenzionata destinata alla vendita a prezzi controllati e calmierati nella misura media approssimativa dell’11 % delle potenzialità totali delle ATR.

4 L’organizzazione territoriale La popolazione residente a Torbole Casaglia è distribuita sul territorio quasi esclusivamente in un unico agglomerato, nel quale si sono fuse le due frazioni di Torbole e di Casaglia. Si è realizzata nel tempo un’espansione residenziale dei due nuclei storici originari e la formazione di un polo di concentrazione industriale, a nord, in continuità con l’abitato di Torbole, nonché di altre due aggregazioni più ridotte di attività produttive, a est di Torbole e ai lati del tratto sud della ex strada statale, sul limite del confine comunale. Il territorio è così articolato in rapporto alla popolazione residente registrata dall’ISTAT al 31/12/2001:

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località abitanti Percentuale sul totale Torbole Casaglia 4.906 95,95 % Fornaci Deretti 35 0,68 % Salvello 24 0,47 % Case sparse 148 2,90 %

Totale 5.113 100

Le frazioni sono abitate e sono in parte costituite da un patrimonio edilizio storico che comprende edifici religiosi, ville e palazzi, con relative pertinenze, di particolare rilevanza, nonché numerose aggregazioni di edifici storici di origine rurale.

L’esistenza degli agglomerati storici diversificati, ancora leggibili, nonostante risultino circondati da tessuti urbani di formazione più recente che risultano saldati tra loro, è un elemento di ricchezza ed equilibrio che deve essere conservato e valorizzato.

Ciascun centro ha proprie specificità e problematiche delle quali si è tenuto conto.

Le funzioni pubbliche e di interesse pubblico sono presenti nei due centri, in prossimità dell’asse stradale che li attraversa, mentre nell’area centrale che unisce Torbole a Casaglia, hanno sede i servizi amministrativi, funzioni pubbliche (scuole, cimitero) e numerose funzioni di interesse pubblico. Essenziale è perciò controllare lo sviluppo dei due centri in funzione di limitati completamenti e di interventi di riqualificazione, di potenziamento dei servizi e del rafforzamento dell’area centrale, attraverso un significativo programma che prevede la formazione di un centro civico culturale, del nuovo centro sportivo e il potenziamento dei servizi scolastici esistenti.

Oltre ai centri abitati si è formata in particolare un’importante aggregazione nella parte settentrionale del territorio comunale, ove si sono concentrate le attività produttive artigianali- industriali e parzialmente commerciali. Tra le aziende di maggior rilievo citiamo la Fonderia di Torbole (produzione di componenti in ghisa di alta qualità per veicoli, ecc.), la Silmet (lavorazione metalli non ferrosi, tubazioni in rame), l’ABIP (lavorazioni di pellami per calzature, pelletteria ed abbigliamento).

Il territorio di Torbole Casaglia fa parte della pianura occidentale bresciana e è caratterizzato dalla presenza di grandi cascine agricole sparse. Circa i due terzi della superficie del territorio comunale sono destinati ad usi agricoli produttivi. Tra le coltivazioni prevalgono i seminativi, in particolare il mais e sono inoltre presenti prati avvicendati e prati stabili connessi agli allevamenti. La parte prevalente (circa il 65 %) del territorio agricolo utilizzato a seminativo è caratterizzata dalla presenza di suoli delimitati da filari di alberature. Sul territorio comunale sono presenti numerosi insediamenti per allevamenti zootecnici, in prevalenza per allevamenti bovini e in misura più ridotta, avicoli e suini.

Il PGT sceglie di contenere il più possibile la crescita su aree libere, non costruite e quindi di più semplice attuazione, prevedendo il consolidamento degli insediamenti esistenti e la riqualificazione di ambiti del tessuto urbanizzato, orientando una quota delle possibilità di offerta sul patrimonio esistente. I centri storici possono ritrovare spazi di vitalità, solo se saranno in grado di conservare le loro caratteristiche e gli aspetti tradizionali, e se verranno attuati significativi interventi di riqualificazione dei luoghi centrali. Il territorio agricolo e il patrimonio storico delle cascine

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potranno essere adeguatamente valorizzati conservando la ricchezza e le tradizioni, offrendo contemporaneamente accoglienza, possibilità di sosta, ristoro, tappe gastronomiche, riscoperta della natura, della ruralità, delle radici, delle tradizioni legate al territorio ed occasioni di avvicinamento al mondo agricolo e zootecnico, sul modello di quanto sta avvenendo in altre realtà della pianura (fattorie didattiche).

Il PGT suggerisce una politica di opere pubbliche capace di facilitare le relazioni tra le frazioni e in particolare con l’area centrale, individuando una rete di percorsi ciclopedonali, innervata su un nuovo tracciato di connessione dei due centri, fra loro, e al territorio aperto, che si svilupperà attorno ai bordi dei tessuti urbani.

5 La residenza

Politiche abitative Il comune di Torbole Casaglia non presenta particolari tensioni sul versante delle politiche abitative. Non è rilevabile un deficit pregresso consistente. Il PGT propone che, in alcune aree di trasformazione, vengano destinate all’edilizia convenzionata, delle quote della capacità edificatoria, per assicurare costi contenuti all’utenza.

Comune di Torbole Casaglia Abitazioni, stanze, famiglie e residenti

1951 1961 1971 1981 1991 2001 ABITAZIONI OCCUPATE 500 494 700 1.057 1.352 1.892 POPOLAZIONE RESIDENTE. Famiglie 543 530 717 1.136 1.369 1.903 STANZE IN ABITAZIONI OCCUPATE 1.501 1.754 2.698 4.688 6.500 8.208 POPOLAZIONE RESIDENTE. Abitanti 2.882 2.488 2.758 3.692 4.066 5.113 ABITANTI PER STANZA 1,92 1,42 1,02 0,77 0,63 0,62 FAMIGLIE PER ABITAZIONE 1,09 1,07 1,02 1,07 1,01 1,01

Crescita demografica e fabbisogno abitativo La crescita demografica in questi ultimi dieci anni è stata consistente e legata prevalentemente a fenomeni di immigrazione (2/3). Si propone di seguito la verifica del fabbisogno stimato sulla base di previsioni decennali, relative all’incremento della popolazione e delle famiglie attraverso la proiezione lineare del recente passato.

Il procedimento per il calcolo è il seguente: ƒ Verifica della crescita della popolazione nell’ultimo decennio 2000-09;

Popolazione residente al 1/1/2000 = 4.819 ab Popolazione residente al 31/12/2009 = 6.265 ab Saldo demografico 2000-09 = + 1.446 ab

ƒ Verifica della variazione determinata dal saldo naturale;

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ƒ Verifica della variazione determinata dal saldo migratorio;

Saldo naturale medio annuo 2000/09 = + 49 ab Saldo naturale medio annuo 2005/09 = + 56 ab

Saldo naturale 2000/2009 = + 485 ab Saldo migratorio 2000/09 = + 961 ab

Tasso decennale di crescita tendenziale della popolazione residente (Saldo demografico / Popolazione residente al 1/1/2000) = 0,3000623

ƒ Calcolo della proiezione al 2019 della crescita della popolazione residente

- Assumendo il tasso decennale 0,3000623 proiezione al 2019 della crescita della popolazione residente = 8.145 ab Saldo popolazione residente stimato dal 2010 al 2019 = 1.880 ab

- Assumendo la proiezione lineare proiezione al 2019 della crescita della popolazione residente = 7.716 ab Saldo popolazione residente stimato al 2010 – 2019 = 1.297 ab

- Assumendo la proiezione esponenziale proiezione al 2019 della crescita della popolazione residente = 8.140 ab Saldo popolazione residente stimato al 2010 – 2019 = 1.875 ab

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ƒ Verifica della crescita delle famiglie nell’ultimo decennio 2000-09;

Famiglie al 1/1/2000 = 1.766 fam Famiglie al 31/12/2009 = 2.446 fam Saldo famiglie residenti sul decennio = 680 fam

Composizione media delle famiglie al 2009 = 2,56 ab

Proiezione di famiglie considerando la crescita lineare della popolazione1 = 3.012 fam

Proiezione tendenziale di nuove famiglie considerando la crescita lineare della popolazione = 566 fam

1 In realtà andrebbe considerata una probabile ulteriore diminuzione del numero di componenti delle famiglie, che qui viene tenuto fisso in considerazione della forte contrazione del fenomeno di diminuzione del numero di componenti per famiglia registrata nell’ultimo quinquennio.

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ƒ Verifica della superficie residenziale necessaria per soddisfare una crescita decennale della popolazione secondo la proiezione lineare

Fabbisogno stanze 566*4,34 = 2.546 stanze

Proiezione mq residenza (SLP = stanze 2.546 * 33 mq )= 84.018 mq

La proiezione di Slp residenziale per i prossimi 5 anni che corrispondono al periodo di validità delle previsioni del DP è di m2 42.009.

ƒ Verifica della superficie residenziale prevista nel PGT

Complessivamente all’interno delle cinque ATR residenziali e del PII ex Fornace Deretti sono previsti m2 27.585 di Slp libera e m2 3.358 di Slp di edilizia convenzionata, pertanto la superficie aggiuntiva è di m2 30.943 per 387 alloggi. Alla quota destinata ad edilizia convenzionata, di m2 3.358, corrispondono 42 alloggi (pari all’11 % della Slp delle ATR). L’attuazione però di alcune di queste previsioni per una quota di Slp pari a m2 4.800 (ATR 5, PII ex fornace) è connessa alla realizzazione di programmi di riconversione, che avranno senz’altro tempi più lunghi di messa a punto rispetto a quelli relativi ad altre aree, pertanto è possibile ipotizzare che potranno influire solo in minima parte sulla crescita della popolazione nel prossimo quinquennio, stimando comunque una quota del 25 % pari a circa m2 1.200. Pertanto la Slp di nuova previsione del DP da considerare agli effetti della futura crescita è pari a circa m2 27.343.

Sono da considerare poi le previsioni residenziali del Piano delle Regole, che comprendono circa m2 2.140 di Slp in lotti liberi nei piani attuativi in attuazione e circa m2 5.160 in aree di completamento del tessuto urbanizzato. Si ipotizza che le previsioni relative alle aree di completamento siano riferibili a un periodo temporale decennale e si assumono quindi al 50 % nel calcolo della Slp da considerare per la stima della crescita della popolazione dei prossimi 5 anni. Pertanto la Slp del PR da considerare agli effetti della futura crescita è pari a circa m2 3.650.

Il totale della Slp sopra calcolata risulta di m2 30.993 che è inferiore alla crescita stimata in base alle proiezioni del trend in atto (riferito al decennio appena trascorso), con una riduzione pari al 26 %, che porta a conseguire un primo obiettivo di contenimento dei processi di crescita rispetto al passato. Nell’ultimo decennio infatti la crescita è in larga misura dovuta al processo migratorio verso il comune di Torbole Casaglia, processo che non si vuole perpetuare, privilegiando viceversa un’evoluzione che mira all’equilibrio e alla permanenza delle condizioni attuali favorendo un andamento di adeguamento e crescita controllati e lenti.

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SALDO SALDO SALDO DIFFERENZA SALDO DIFFERENZA ANNI POPOLAZIONE FAMIGLIE MEDIA NATI MORTI NATURALE IMMIGRATI EMIGRATI MIGRATORIO DEMOGRAFICO % FAMIGLIE %

1989 3.932 1.363 1990 4.011 1.407 2,85 39 25 14 139 74 65 79 2,01 44 3,23 1991 4.077 1.359 3,00 46 21 25 109 79 30 66 1,65 -48 -3,41 1992 4.177 1.415 2,95 49 19 30 148 78 70 100 2,45 56 4,12 1993 4.236 1.444 2,93 46 24 22 128 91 37 59 1,41 29 2,05 1994 4.344 1.486 2,92 47 18 29 170 91 79 108 2,55 42 2,91 1995 4.414 1.524 2,90 48 31 17 157 104 53 70 1,61 38 2,56 1996 4.497 1.587 2,83 38 23 15 203 135 68 83 1,88 63 4,13 1997 4.583 1.625 2,82 54 29 25 172 111 61 86 1,91 38 2,39 1998 4.687 1.685 2,78 55 34 21 193 110 83 104 2,27 60 3,69 1999 4.819 1.766 2,73 56 35 21 241 130 111 132 2,82 81 4,81 2000 5.018 1.860 2,70 76 25 51 276 128 148 199 4,13 94 5,32 2001 5.149 1.922 2,68 64 27 37 257 163 94 131 2,61 62 3,33 2002 5.198 1.953 2,66 63 34 29 210 190 20 49 0,95 31 1,61 2003 5.376 2.042 2,63 83 30 53 300 175 125 178 3,42 89 4,56 2004 5.569 2.169 2,57 68 31 37 389 233 156 193 3,59 127 6,22 2005 5.692 2.224 2,56 87 36 51 322 250 72 123 2,21 55 2,54 2006 5.859 2.289 2,56 90 33 57 337 227 110 167 2,93 65 2,92 2007 5.990 2.365 2,53 88 29 59 348 276 72 131 2,24 76 3,32 2008 6.152 2.417 2,55 83 34 49 338 225 113 162 2,70 52 2,20 2009 6.265 2.446 2,56 95 33 62 339 288 51 113 1,84 29 1,20

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6 Le strutture produttive e terziarie

Produzione Per gli insediamenti produttivi il piano prevede il consolidamento delle polarità esistenti, consentendo al loro interno limitati margini di ampliamento della capacità insediativa, attraverso l’edificazione in aree di completamento delle attività produttive esistenti. Il PGT conferma la struttura produttiva esistente e prevede la concentrazione degli ampliamenti nel solo polo produttivo comunale a nord di Torbole, in contiguità con quelle già esistenti di recente formazione, che costituiscono di fatto dei parziali completamenti del tessuto produttivo. Soltanto due sono le aree di espansione previste, che oltre a prevedere opportune mitigazioni ambientali a contatto del territorio agricolo e nei confronti di componenti da tutelare, sono anche finalizzate a conseguire importanti dotazioni aggiuntive in termini di servizi, di riqualificazione di infrastrutture e di acquisizione di aree ambientali destinate al miglioramento della qualità urbana.

Terziario avanzato Il Piano prevede la trasformazione dell’area della ex fornace Deretti, dismessa da lungo tempo, proponendo come destinazione qualificante – in considerazione della localizzazione dell’area in ambito agricolo, della sua collocazione strategica nel sistema di poli produttivi all’immediato contesto e della complessità dell’intervento – il terziario avanzato di rilevanza locale e sovralocale, comprendente servizi per l’industria, per il lavoro e l’occupazione, strutture di sostegno e indirizzo di processi di sviluppo/innovazione delle attività produttive, centri di ricerca e di formazione, attrezzature culturali, ecc..

Commercio Sul versante delle nuove dotazioni di potenzialità di spazi destinati al commercio, il PGT si propone di: − potenziare nelle aree centrali la presenza delle funzioni commerciali di vicinato e consolidare le medie strutture esistenti, con l’intento di contribuire a vitalizzare questa nuova centralità e a sviluppare il sistema di relazioni; − consentire la possibilità di riconversione a destinazioni commerciali, delle aree produttive esistenti, ammettendo esercizi commerciali fino alla soglia delle medie strutture di vendita, queste solo se non alimentari; − consolidare la presenza delle funzioni commerciali, prevedendo nell’ambito della trasformazione dell’area del centro sportivo esistente, un nuovo insediamento, per esercizi commerciali fino alla soglia delle medie strutture di vendita, al margine dell’abitato di Torbole, a sud di via Travagliato, in analogia con i criteri di ridefinizione delle possibilità di riconversione delle aree produttive esistenti.

In considerazione della situazione distributiva delle grandi strutture alla scala sovralocale, rimane confermata, in continuità con la pianificazione previgente, la scelta di non prevedere grandi strutture di vendita.

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7 I servizi e le attrezzature L’adeguamento della rete dei servizi alla residenza occupa una posizione centrale nel nuovo PGT e trova compiuta definizione nello strumento del Piano dei Sevizi che individua uno degli obiettivi portanti del sistema dei servizi, nel completamento e nel rafforzamento della nuova centralità urbana dell’area posta tra Torbole e Casaglia, in cui si è attuata la saldatura tra i due centri, caratterizzata in misura prevalente dalla presenza di funzioni pubbliche e di interesse pubblico. In funzione di tale obiettivo il Piano prevede, a est dell’abitato, la realizzazione del centro sportivo, in continuità con le previsioni del PRGC vigente, e del centro civico culturale, che ospiterà la nuova sede della Biblioteca Comunale, la sala civica e gli spazi per le associazioni. Il centro sportivo comprenderà le seguenti attrezzature: − un campo da calcio regolamentare e uno da calcetto, con relative tribune coperte spogliatoi e servizi; − una palestra polivalente (pallacanestro, pallavolo, ecc.) e un bocciodromo coperto, con spogliatoi e servizi, con annesso bar-ristorante; − due campi da tennis coperti e due all’aperto, con i relativi spogliatoi e servizi; − spazi di relazione coperti e all’aperto e parcheggi per il pubblico e per gli atleti. Nella stessa area centrale, sono in attuazione o già programmati interventi per l’ampliamento degli edifici della scuola primaria e della scuola secondaria di 1° grado, in funzione della crescita stimata della popolazione scolastica. Il Piano dei Servizi prevede la costruzione, nell’area di proprietà comunale a est della chiesa di Casaglia, una scuola dell’infanzia, in sostituzione della scuola esistente, non adeguata alle esigenze dimensionali e qualitative, nonché ai fabbisogni riscontrati e previsti. La nuova struttura scolastica, la cui realizzazione è programmata in due lotti, sarà costituita da 12 aule, di cui 4 speciali, e un micro nido. Il Piano propone la riorganizzazione della struttura della viabilità ciclabile attraverso una connessione ad anello, attorno a buona parte dei centri abitati, tra i tracciati urbani e i sentieri e gli itinerari di fruizione paesaggistica. Propone altresì il miglioramento dell’accessibilità ai servizi, attraverso il completamento della rete ciclabile esistente (vedi il punto “Mobilità lenta e trasporto pubblico) e il potenziamento del sistema della sosta. Le dotazioni di nuovi spazi per la sosta alberati sono localizzate: − nell’area dell’ATR 5, in prossimità delle funzioni pubbliche e di interesse pubblico dell’area centrale di Torbole; − in v. Sauro, a servizio della sala comunale polivalente in fase di attuazione all’interno della cascina Portone; − a nord della scuola dell’infanzia di nuova previsione a Casaglia che, oltre che a servizio della scuola, potrà essere a servizio della chiesa e dell’area centrale di Casaglia; − in v. Deretti/v. Castelmella, in prossimità dei luoghi centrali di Torbole, la cui realizzazione è prevista come dotazione aggiuntiva dell’ATP 7; − lungo v. Gorizia, nell’ambito dell’intervento di sistemazione della relativa intersezione con v. Verdi (asse centrale). Nell’ambito della trasformazione dell’ATR 3 è prevista la realizzazione dell’ampliamento del parco pubblico “Michelangelo” adiacente e nelle relative dotazioni territoriali aggiuntive e compensazioni territoriali rientra la riqualificazione del parcheggio esistente in v. Marconi. Nell’ambito della trasformazione dell’ATP 8 è prevista la realizzazione del nuovo magazzino comunale, in area contigua al tessuto edificato esistente a nord ovest di v. Marconi.

Per il cimitero, di cui sono stati attuati recentemente un ampliamento interno e della dotazione di parcheggi, oltre alla sistemazione degli spazi di accesso, l’A. C. prevede il completamento di

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alcuni blocchi di loculi esistenti, mediante l’introduzione della copertura dei percorsi di distribuzione interni.

Per quanto riguarda i servizi tecnologici è da tempo programmata un’importante realizzazione, nel comune di Torbole Casaglia, quella del depuratore consortile, in località Salvello, a sud, in prossimità della SP 19, su un’area di circa m2 33.000, nonché del relativo collettore, che attraverserà il territorio comunale da nord a sud. Il depuratore raccoglierà i reflui dei comuni di , Rodengo Saiano, , , , , , Torbole Casaglia e, in caso aderisca, Travagliato, per circa 95.000 abitanti previsti al 2016. L’impianto, per il quale sono in atto le procedure di esproprio delle aree necessarie, potrebbe entrare in funzione nel 2013 e verrà realizzato con project-financing, con la partecipazione della AOB2, la multiutility che già gestisce le reti dei servizi tecnologici (acquedotto, fognatura nera e gas metano), mentre la relativa gestione verrà affidata con concessione trentennale.

STATO DI ATTUAZIONE DEI SERVIZI

Le aree per standard attuate ed in attuazione a servizio degli insediamenti residenziali sono riportate nella seguente tabella e ripartite secondo quanto stabilito dall’art. 3 del D.M. 2 aprile 1968, n. 1444:

Servizi Slp aree+Slp D.M. attuati/ RESIDENZA attuati ed 1444/68 ab 2009 in att m2 M2 m2 m2/ab m2/ab Istruzione 29.907 2.560 32.467 4.5 5.18 Attrezzature di interesse comune 20.948 2.975 23.923 2 3.82 Parcheggi 35.005 35.005 2.5 5.59 Spazi a verde pubblico attrezzato, a parco 140.459 2.122 142.581 9 22.76 o per il gioco e per lo sport Totale 226.318 7.657 233.975 18 37.35

Le aree per standard attuate ed in attuazione destinate ad Attrezzature pubbliche e di uso pubblico a servizio degli insediamenti produttivi, commerciali e terziario-direzionali (SP2) sono riportate nella seguente tabella:

Servizi PRODUTTIVO, COMMERCIALE, DIREZIONALE attuati ed in att 2 m Parcheggi 61.149 Verde 8.368 Totale 69.517

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8 Mobilità, trasporto pubblico e percorsi ciclabili Il territorio di Torbole Casaglia si trova sull’asse Brescia e è attraversato in diagonale, in direzione nord-est sud-ovest, quasi centralmente, dalla ex strada provinciale SP BS235 “Orceana”, importante strada di collegamento del capoluogo Bresciano con l’area della bassa pianura occidentale, in direzione Crema, Lodi e Milano, che ha costituito l’asse stradale attorno al quale si sono formate le principali aggregazioni insediative a livello comunale, sia residenziali che produttive. Dal 2007 è funzionante la nuova tangenziale, che aggira a ovest i centri urbani di Torbole e di Casaglia, e che proseguirà in direzione nord, per il collegamento alla strada Roncadelle-Travagliato e da questa alla tangenziale di Brescia, che andrà a costituire la nuova viabilità principale e un’effettiva alternativa all’attraversamento dei centri di Roncadelle, Torbole e Casaglia. A nord dell’abitato di Torbole si innesta la strada di collegamento di Travagliato al tracciato storico della SP 235, sul quale si inserisce la nuova tangenziale. Il centro abitato di Torbole è inoltre collegato a est con Castel Mella dalla ex SP 74 “Torbole Casaglia-Castel Mella-SP IX”. Nella propaggine a sud il territorio comunale è attraversato dalla SP 19 – -Ospitaletto- , di cui è prevista la trasformazione in raccordo autostradale tra il casello di Ospitaletto (A4), di Poncarale (A21) e l’aeroporto di , con raddoppio di carreggiata, eliminazione dell’intersezione a raso esistente e lieve spostamento a sud del tracciato. Il collegamento della rete viaria comunale alla nuova infrastruttura progettata è previsto mediante raccordi sopraelevati a circa m 700 a sud della nuova intersezione a rotatoria tra la SP BS235 e la nuova tangenziale di Torbole Casaglia, nel territorio del comune di Lograto. A fianco del nuovo tracciato stradale, a sud, è prevista la linea ferroviaria A.V./A.C. Milano- Verona. A seguito della realizzazione della nuova tangenziale sono stati declassati a strade di rango comunale il tracciato della SP 235 compreso nel tessuto residenziale di Torbole e Casaglia e il tratto a sud di quest’ultimo, nonché il tracciato della SP 74. Il nuovo assetto viabilistico determinato dall’inserimento della tangenziale ha consentito all’Amministrazione Comunale di affrontare le problematiche relative alla moderazione della circolazione veicolare motorizzata sulle strade interessate dal traffico di attraversamento, in particolare, sull’asse principale e in prossimità dei luoghi centrali. È stato così predisposto uno studio complessivo di adeguamento e di riqualificazione dell’asse stradale principale, con l’obiettivo di individuare e suggerire alcuni interventi prioritari per migliorare l’accessibilità della zona centrale dell’abitato, a favore della mobilità pedonale e ciclabile, nonché in funzione della limitazione della velocità del traffico veicolare. Sulla base di tale studio l’A. C. ha approntato un programma di interventi di sistemazione della viabilità, alcuni dei quali sono già stati attuati o sono in attuazione, altri ancora verranno attuati in fasi successive, anche attraverso le previsioni del PGT, in funzione della necessità e dell’urgenza di dissuadere l’attraversamento veicolare del centro abitato, di contenere il rischio di incidentalità e di introdurre alcune misure di messa in sicurezza di tratti particolarmente pericolosi. Il PGT assume le analisi, le strategie e le scelte progettuali dello studio citato sull’asse centrale, quale parte integrante della definizione complessiva della mappa strategica degli interventi previsti dal piano, per la riorganizzazione del sistema della viabilità comunale.

Di seguito vengono riportati gli interventi, attuati e programmati, per la riqualificazione della viabilità dell’area centrale, ritenuti prioritari dall’A. C.: − attraversamenti pedonali rialzati in v. Mazzini e v. Verdi: attuati; − attraversamenti pedonali rialzati in v. Mazzini (in prossimità di p. Caduti e della Scuola d’Infanzia Deretti) in p. Roma e in v. Deretti: attuati;

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− intersezioni a rotatoria di v. Mazzini con v. Mazzocchi e risezionamento del tratto di v. Mazzini fino alla rotatoria esistente su v. Travagliato e intersezione a rotatoria di v. Verdi con v. Veneto/v. Gorizia, di prossima attuazione; − intersezione a rotatoria di v. Deretti con v. per Castel Mella, prevista come dotazione aggiuntiva dell’ATP 7; − intersezione di v. Mazzini con v. Garibaldi/v. Avogadro: di futura programmazione. Completano gli interventi per la riqualificazione dell’asse stradale centrale e degli spazi pubblici limitrofi, previsti dallo studio citato, quelli di seguito riportati, che non assumono carattere di priorità e che potranno essere realizzati in tempi successivi, in base alle esigenze e alle risorse disponibili dell’A. C.: − riqualificazione dello spazio pubblico del tratto di v. Mazzini interno al centro storico di Torbole, estesa anche ai tratti limitrofi di p. Caduti, v. Marconi e v. Deretti; − intersezione a rotatoria tra v. Verdi e le v. Battisti/Trento, con introduzione di una fila di parcheggi a lato di v. Trento a seguito della riduzione di quest’ultima ad una sola corsia, con senso di marcia in direzione ovest.

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Riorganizzazione del sistema viabilistico Il piano prevede il completamento del sistema viabilistico comunale attraverso la realizzazione di viabilità alternative all’asse centrale di attraversamento del centro abitato, programmate come dotazioni aggiuntive delle Aree di trasformazione residenziale o produttiva (ATR e ATP) in grado di assicurare l’aggiramento esterno del centro abitato a ovest e a sud, e di collegarsi, mediante un nuovo tratto di collegamento, alla viabilità per Castel Mella a est, a sud dall’area del nuovo centro sportivo in previsione. Sulla nuova viabilità prevista ai bordi dell’abitato potranno innestarsi diverse arterie della viabilità esistente ottenendo una razionalizzazione dell’assetto distributivo, che usufruirà di diverse possibilità alternative, nonché un sensibile miglioramento dei collegamenti interni al centro urbano.

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Mobilità lenta e trasporto pubblico Il territorio di Torbole Casaglia è inserito in una fitta rete di percorsi ed itinerari ambientali (greenway) e di fruizione paesaggistica.

Il piano prevede il perfezionamento del sistema di percorsi pedonali e ciclabili interni all’abitato e il completamento della rete in funzione del collegamento dei luoghi centrali e dei servizi, nonché della sua connessione ai percorsi e agli itinerari di fruizione del verde extraurbano. Nell’ambito degli interventi per la riqualificazione dell’asse centrale è previsto il risezionamento della carreggiata con riduzione della sua larghezza che consentirà di completare il percorso ciclo- pedonale su un lato per l’intera estensione dell’asse stradale (salvo pochissime situazioni puntuali ove la larghezza della carreggiata non lo consente). Nelle dotazioni aggiuntive delle ATR, a lato della nuova viabilità ai bordi dell’edificato, è prevista la formazione di un percorso ciclo- pedonale affiancato da un filare di alberi di alto fusto, che collegherà il percorso ciclo-pedonale di v. Travagliato a quello di v. Gorizia, attraverserà v. Verdi a sud e raggiungerà, anche per mezzo di alcuni tratti esistenti, il nuovo centro sportivo, da qui si collegherà con un nuovo tratto alla strada per Castel Mella. Questa previsione è di notevole importanza perché, unitamente ai percorsi esistenti e agli altri tratti previsti (PdR 1 e nuovo centro sportivo) formerà un anello completo attorno all’abitato di Torbole e Casaglia, che permetterà il collegamento dei tracciati urbani ai sentieri e agli itinerari di fruizione paesaggistica (in particolare quelli indicati dal PTCP). Il Piano individua in ambito comunale gli itinerari di progetto della Rete ciclabile provinciale, ne attua alcuni tratti in ambito urbano (sistemazione dell’asse centrale, di via Gorizia, ecc.) e ne

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tutela e valorizza i tracciati nel territorio aperto. Tre degli itinerari individuati rientrano nella Rete primaria provinciale, per il collegamento tra le località maggiori e di connessione con le reti nazionali interregionali e provinciali: la Via del Decumano e la Via “dei Urs”, che sono individuate come Vie della Storia e la Via dei Colli Longobardi, che è individuata come Via dei Vigneti. Il Piano individua inoltre un quarto itinerario, che fa parte della Rete secondaria sovraccomunale di interesse provinciale e di interconnessione tra gli itinerari primari, la Via della Mandolossa, che lambisce per un tratto a est il territorio di Torbole Casaglia.

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Accessibilità alla rete di trasporto pubblico Con riferimento alle condizioni di accessibilità sostenibile alla rete di trasporto pubblico, i collegamenti pedonali e ove possibile ciclabili ai nodi del trasporto pubblico delle previsioni di trasformazione rientrano in raggi di influenza piuttosto contenuti, che vanno da un minimo di circa m 100 a un massimo di circa m 400 dalla più vicina fermata alle ATR, e da un minimo di circa m 200 a un massimo di circa m 600 dalla più vicina fermata alle ATP.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, il comune di Torbole Casaglia è connesso al capoluogo attraverso il trasporto su gomma a Brescia e ai centri di Orzinuovi, e Chiari.

In particolare per quanto riguarda il trasporto pubblico su gomma, il territorio comunale è interessato dalle seguenti linee:

Brescia--Roccafranca- S203 con 4 fermate, Portone, Deretti, Centro, Casaglia e frequenza di 16 corse nei giorni feriali più 2 nei giorni scolastici verso Brescia e di 15 corse nei giorni feriali più 2 nei giorni scolastici da Brescia; di 2 corse verso Brescia e 2 da Brescia, nei giorni festivi;

Brescia-Maclodio-Orzinuovi-Soncino S203 con 4 fermate, Portone, Deretti, Centro, Casaglia e frequenza di 22 corse nei giorni feriali più 8 nei giorni scolastici verso Brescia e di 21 corse nei giorni feriali più 6 nei giorni scolastici da Brescia; di 6 corse verso Brescia e 6 da Brescia, nei giorni festivi;

Brescia-Travagliato-Chiari LS024 con 1 fermata al Portone e frequenza di 28 corse nei giorni feriali più 1 nei giorni scolastici verso Brescia e di 28 corse nei giorni feriali più 1 nei giorni scolastici da Brescia; di 3 corse verso Brescia e 3 da Brescia, nei giorni festivi.

L’autobus assicura un buon collegamento con il capoluogo, con una frequenza piuttosto ridotta nei giorni festivi, con un tempo medio di percorrenza di 21 minuti per Brescia, mentre per quanto riguarda le altre direzioni il tempo medio di percorrenza è di 31 Orzinuovi e 46 minuti per Chiari. Il posizionamento attuale delle fermate garantisce un’accessibilità ritenuta adeguata.

Le nuove previsioni residenziali del PGT sono in gran parte distribuite lungo i bordi ovest e sud del centro abitato e in parte a est dell’area centrale e risultano pertanto poco distanti rispetto alle reti del trasporto pubblico su gomma: utenza pedonale ATR 1: distanza minore di m 200; ATR 2: distanza minore di m 200; ATR 3: distanza minore di m 600; ATR 5: distanza minore di m 800; ATR 6: distanza minore di m 800; ATP 7: distanza minore di m 800; ATP 8.1: distanza minore di m 300.

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9 Il territorio rurale Le aree agricole ricoprono tuttora la parte prevalente del territorio comunale (70 %), sono di elevato pregio paesaggistico e agricolo, il 50 % della superficie destinata all’attività agricola è caratterizzato da suoli ad elevata produttività agricola. Il territorio agricolo negli ambiti che rientrano nella fascia dei fontanili a sud, in buona parte si presenta in condizioni di relativa integrità, mentre in diversi settori, attorno alla ex fornace Deretti, è il risultato di numerose rimodellazioni conseguenti alle rilevanti manomissioni dovute in passato all’attività di escavazione dell’argilla. L’obiettivo principale è pertanto quello di garantirne la conservazione consentendo uno sviluppo sostenibile. In occasione della redazione della Variante di adeguamento del P. T. C. P. alla L. R. n. 12/2005 l’Amministrazione Comunale in funzione dell’individuazione degli ambiti a destinazione agricola di interesse strategico, anziché un’unica classificazione per le diverse tipologie di aree agricole, ha proposto, ai fini della tutela paesaggistica, una distinzione tra le Aree agricole di salvaguardia paesaggistica e le Aree agricole di valenza produttiva, in considerazione delle peculiari caratteristiche del territorio, particolarmente vulnerabile nella parte orientale e meridionale, della presenza di corridoi ambientali da tutelare. Secondo quanto emerso dalla VAS il territorio di Torbole Casaglia risulta vulnerabile a causa della presenza nel suolo di nitrati da origine agricola. Per garantire possibilità di crescita al settore e nel contempo perseguire le finalità di tutela e attenzione sopra richiamate, occorre determinare regole insediative capaci di preservare e migliorare l’attuale situazione.

Il Piano delle Regole prevede una classificazione delle diverse aree agricole secondo gradi di vincolo decrescenti in relazione ai requisiti ambientali e paesaggistici: tutela l’assetto morfologico del territorio rurale, i sentieri e le strade di origine storica, i corsi d’acqua e la vegetazione ripariale, le murature storiche; individua aree di salvaguardia, in corrispondenza della Fascia dei fontanili, lungo i corridoi ecologici, i sentieri e gli itinerari di interesse paesaggistico e a diretto contatto dei tessuti urbanizzati; prevede l’inserimento di elementi ambientali di mitigazione ai margini dell’edificato ove incontra la campagna e degli insediamenti sparsi nel territorio agricolo contrasta la frammentazione del territorio rurale mediante − l’individuazione di aree di concentrazione degli interventi di nuova costruzione connessi all’attività agricola, da utilizzare solo in caso venga dimostrata l’impossibilità di utilizzare le strutture esistenti; − la concessione di possibilità di ampliamento solo in continuità con le aziende esistenti; − la limitazione della costruzione dei nuovi edifici residenziali solo nei casi in cui le esigenze abitative non possano essere soddisfatte attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente.

Favorire e quindi agevolare il sorgere di strutture complementari all’attività agricola: ospitalità rurale, aree di sosta a corredo di itinerari ciclopedonali ecc., consumo in azienda dei prodotti del territorio, ecc..

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10 Sintesi degli obiettivi di piano Si definiscono gli obiettivi di sviluppo, miglioramento e trasformazione di valore strategico per il futuro del territorio, e gli obiettivi quantitativi di sviluppo, in una logica di sviluppo sostenibile – inteso come capacità della comunità locale di saper garantire il patrimonio ereditato alle generazioni future:

ƒ contenimento dell’uso delle risorse e miglioramento della tutela dall’inquinamento o contenimento della frammentazione del suolo; o promozione del recupero delle aree dismesse o sottoutilizzate o destinate ad attività in contrasto con i tessuti residenziali; o promozione del miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici; o riorganizzazione dei sottoservizi in un’ottica di maggiore efficacia ed efficienza; o recupero dei reflui zootecnici ai fini energetici;

ƒ tutela e valorizzazione del paesaggio ed in particolare del paesaggio rurale: o tutela dei residui elementi di naturalità, sistema irriguo, vegetazione riparia, fontanili; o tutela della continuità paesaggistica e spaziale del territorio rurale; o tutela della fruizione e della percezione del paesaggio, assetto dei borghi, edifici di valenza, sentieri, itinerari, visuali; o riqualificazione del rapporto tra edificato e territorio rurale;

ƒ miglioramento della qualità urbana e dei servizi alla cittadinanza: o conservazione della forma compatta dell’edificato e conferma della struttura generale del territorio, ovvero dell’attuale polarizzazione produttiva, residenziale e agricola del territorio; o miglioramento dell’efficienza dei servizi di base esistenti anche attraverso una loro nuova localizzazione; o promozione della sostenibilità degli insediamenti e del potenziamento del verde urbano; o riqualificazione morfologica e architettonica degli insediamenti; o limitazione della interferenze tra aree residenziali e aree produttive e tra aree residenziali e allevamenti;

ƒ riduzione dei rischi e degli impatti legati al sistema della mobilità: o completamento della riorganizzazione del sistema viabilistico locale e promozione di viabilità alternative a v. Mazzini-v. Verdi-v. Martiri della libertà; o limitazioni delle interferenze fra traffico di attraversamento e funzioni abitative; o favorire la mobilità lenta; o favorire la limitazione delle interferenze fra infrastrutture di progetto, corridoi ambientali e beni paesaggistici; o evitare l’induzione di criticità al sistema viabilistico, evitando l’insediamento di funzioni in grado di generare notevoli flussi di traffico in attraversamento dell’abitato; o riorganizzazione e incremento delle dotazioni di spazi per la sosta in prossimità dei luoghi centrali.

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11 Sintesi delle quantità di piano

Dimensionamento Stima delle Slp residenziali di nuova previsione all'interno delle Aree di Trasformazione e PII al netto delle Slp previste a destinazione diversa.

I valori che seguono sono indicativi.

RESIDENZA AGGIUNTIVA (NON LEGATA A RECUPERI) Libera Convenzionata Totale (mq) (mq) (mq) 1 2 3 mq Slp 27.585 3.358 30.983 alloggi (mq 80 cad.) 345 42 387

Stima delle Slp e Sc terziarie e produttive di nuova previsione all'interno delle Aree di Trasformazione e PII al netto delle Slp previste a destinazione diversa.

I valori che seguono sono indicativi.

PRODUTTIVO E TERZIARIO Produttivo Terziario Totale (mq) (mq) (mq) 1 2 3 mq Slp 29.090 5.600 34.690 mq Sc 23.270 5.500 28.770

Programmazione degli interventi.

Le aree di trasformazione sono state individuate sulla base di esigenze di riqualificazione urbana e di dotazione di servizi ed infrastrutture piuttosto che come risposta all’esigenza di far fronte a fabbisogni arretrati o emergenti.

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Consumo di suolo In relazione alle indicazioni normative, il PTCP vigente (art. 141 delle NTA) ha definito la modalità di calcolo della stima convenzionale di consumo di suolo per il fabbisogno endogeno ed esogeno.

Per quanto riguarda il territorio di Torbole Casaglia, secondo il calcolo seguente la quota complessiva di consumo di suolo per esigenze endogene, riferita al periodo temporale del Documento di Piano (5 anni) è pari a m2 131.996 quella relativa alle esigenze endogene ed esogene è pari a m2 210.329 (calcoli aggiornati a seguito di concertazione con la Provincia e della D. C. C. n. 7 del 16.03.2011).

Le aree previste dal piano vigente ammontavano a circa m2 575.350 di St di cui: − m2 152.682 relativi ad aree residenziali attuate; − m2 36.875 relativi ad aree residenziali non attuate; − m2 273.395 relativi ad aree produttive attuate e in attuazione; − m2 11.420 relativi ad aree produttive non attuate; − m2 14.570 relativi ad aree commerciali attuate; − m2 21.000 relativi ad aree per servizi attuate; − m2 80.000 relativi ad aree per servizi non attuate. A queste aree è da aggiungere quella del SUAP dell’Abip per una superficie pari a m2 15.620.

Non vengono riconfermate dal PGT le previsioni di aree per servizi salvo quella relativa allo spostamento del Centro sportivo a est dell’area centrale tra Torbole e Casaglia, che viene ampliata verso sud e modificata per l’inserimento di un’area di trasformazione residenziale, attraverso la quale acquisire l’area per la realizzazione delle attrezzature sportive, nonché per la formazione di una fascia di rispetto a lato del Gandovere. Allo stesso tempo viene confermata la trasformazione residenziale dell’area del centro sportivo esistente, l’alienazione della cui area di proprietà comunale contribuirà alla realizzazione del nuovo centro.

Viene inoltre sostanzialmente confermata la possibilità di trasformazione della superficie produttiva non attuata, che verrà regolata dal Piano delle Regole, in quanto riguarda un’area inclusa nel territorio urbanizzato, già in parte asservita all’attività produttiva dell’area limitrofa.

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Le aree già previste dal piano vigente che pesano quindi sul consumo di suolo sono pari a m2 57.919: 2 • m 42.800 della parte di area dell’ATR 6 riconfermata, già prevista per attrezzature sportive; 2 • m 5.363 di aree residenziali libere di completamento in aree attuate con piani attuativi; 2 • m 9.756 di aree produttive libere di completamento nell’area del CIS 6 attuato.

Aree di trasformazione su aree libere 2 • ATR 1 v. Piave St = m 25.100 2 • ATR 2 v. Trento St = m 28.960 2 • ATR 3 v. Galilei St = m 19.790 2 • ATR 6 v. S. Filastrio, v. Donatori di sangue, area residenziale St = m 25.499 2 • Aree di completamento residenziale St = m 5.363 2 • ATP 7 v. Cavallera St = m 24.660 2 • ATP 8.1 v. Travagliato St = m 26.100 2 • ATP 8.2 v. Marconi St = m 4.960 2 • Aree di completamento produttivo St = m 9.756 per un totale di m2 170.188.

In sede di concertazione, la Provincia ha considerato la previsione del PII Ex Fornace Deretti come specifica trasformazione urbanistica, che comporta consumo di suolo aggiuntivo, per una superficie di m2 37.172.

Previsione di aree a servizi e infrastrutture su aree utilizzate a fini agricoli. 2 • ATR 6 v. S. Filastrio, v. Donatori di sangue, area sportiva e parcheggi St = m 41.000 2 • Area per collegamento stradale v. Castel Mella-ATR 6 St = m 3.380 per un totale di m2 44.380.

Pertanto la superficie prevista in totale di territorio urbanizzabile è di m2 251.740. (calcoli aggiornati a seguito di concertazione con la Provincia e della D. C. C. n. 7 del 16.03.2011).

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Stima della quota complessiva di consumo di suolo per esigenze endogene ed esogene

COMUNE DI TORBOLE CASAGLIA - PGT 2010 agg. 16.03.2011 dati pop. (0) = popolazione all’inizio del decennio di riferimento 2000/2009 4.819 ab pop. (n) = popolazione alla fine del decennio 2000/09 6.265 ab fam. (0) = famiglie all’inizio del decennio 2000/09 1.766 ab fam. (n) = famiglie alla fine del decennio 2000/09 2.446 fam S.n.(0-n) = saldo naturale nel decennio 2000/09 485 ab

Fam.End. = (pop.(0)+S.n.(0-n))/(pop.(n)/fam(n)) 2.071 fam C.End.(0-n) = fam.end.(n) – fam.(0) 305 fam C.Esog.(0-n) = fam.(n) – fam.end.(n) 375 fam T.End.(0-n) = C.End./fam.(0) 17,27 % T.Esog.(0-n) = C.Esog./fam(0) 21,23 %

Urb.(n) = superficie di suolo urbanizzato al 31/12/09 2.646.402 mq Urb./fam.(n) = quota media di suolo urbanizzato per famiglia alla fine del decennio 865,54 mq/fam 2000/09 ridotta del 20% = Urb.(n)/fam.(n) * 80%

Urb.End. = quota complessiva di consumo di suolo per esigenze endogene sui 10 anni = 263.991 mq Urb./Fam(n) * C.End.(0-n)

T.Esog. (media) SUS 7 di riferimento = tasso di crescita esogena media del sistema 7,40 % urbano di riferimento

C.Esog.(media) = crescita esogena media di riferimento = fam(n)*T.esog (media) 181 fam

Quota di consumo di suolo per esigenze esogene secondo la crescita esogena comunale 324.579 mq = Urb/Fam.(n) * C.Esog.(0-n) Urb.Esog. (media) = quota complessiva di consumo di suolo per esigenze esogene = 156.667 mq Urb/Fam.(n) * C.Esog.(media)

Quota complessiva di consumo di suolo per esigenze endogene ed esogene sul 420.658 mq decennio Quota complessiva di consumo di suolo per esigenze endogene ed esogene, 210.329 mq riferita al periodo temporale del Documento di Piano

Quota complessiva di consumo di suolo per esigenze endogene riferita al 131.996 mq periodo temporale del Documento di Piano

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12 Sintesi delle azioni di piano

A1 Azioni di riqualificazione dello spazio pubblico esistente

Gli interventi sono volti a creare uno spazio pubblico riconoscibile, a riqualificare gli spazi esistenti trascurati o da rifunzionalizzare, a creare condizioni di maggior sicurezza, al riordino degli spazi di sosta.

A1.1 adeguamento e riqualificazione dell’asse stradale centrale in funzione di dissuasione del traffico di attraversamento A1.2 riorganizzazione a rotatoria dell’intersezione tra v. Deretti e v. Castel Mella A1.3 ampliamento del parco pubblico “Michelangelo” A1.4 riorganizzazione e riqualificazione del parcheggio pubblico in v. Marconi A1.5 risistemazione a parco pubblico della parte di area del centro sportivo esistente in prossimità della fonderia, quale area filtro tra quest’ultima e le aree residenziali poste a sud.

A2 Azioni finalizzate alla creazione di nuove strutture della mobilità

Gli interventi sono finalizzati alla creazione di nuove infrastrutture finalizzate a migliorare i collegamenti, a facilitare la circolarità dei percorsi, a incentivare la mobilità ciclabile, a organizzare nuovi spazi di sosta.

A2.1 Connessione v. Don Salvoni – v. Verdi, con formazione di rotatorie alle intersezioni del nuovo collegamento stradale con le stesse vie A2.2 Connessione v. Verdi – v. Gorizia, con formazione di rotatorie alle intersezioni del nuovo collegamento stradale con le stesse vie A2.3 Connessione v. Papa Giovanni XXIII – v. Travagliato A2.4 Connessione v. Castel Mella – v. San Filastrio, con formazione di rotatoria all’intersezione del nuovo collegamento stradale con v. Castel Mella A2.5 Perfezionamento della rete dei percorsi pedonali e ciclabili interni all’abitato A2.6 Completamento della rete delle piste ciclabili con la realizzazione del tracciato lungo i bordi dell’edificato, a ovest, sud e est che, anche per mezzo di alcuni tratti esistenti, collegherà v. Travagliato a V.Gorizia, v. Verdi, v. San Filastrio e v Castel Mella

A3 Azioni finalizzate alla realizzazione di nuove strutture per servizi pubblici

Il piano individua gli ambiti delle nuove strutture per servizi collettivi da realizzare in parte come dotazioni aggiuntive delle aree di trasformazione e in parte con risorse pubbliche. Esso prevede poi interventi su strutture pubbliche esistenti per adeguarle alle nuove esigenze.

A3.1 Ampliamento delle scuola secondaria di 1° grado A3.2 Costruzione di nuova scuola dell’infanzia a Casaglia su area di proprietà comunale A3.3 Costruzione del nuovo Centro Civico Culturale in area adiacente al polo scolastico centrale, che comprenderà la biblioteca comunale, la sala civica e gli spazi per le associazioni A3.4 Completamento delle strutture interne al cimitero

Servizi previsti in aree di trasformazione A3.5 Realizzazione del nuovo centro sportivo a sud est del polo scolastico centrale

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A3.6 Ampliamento verso ovest del parco pubblico “Michelangelo” A3.7 Ampliamento verso ovest del parco pubblico posto a sud di v. Travagliato A3.6 Nuova area a parcheggio in v. Golgi in prossimità delle funzioni pubbliche e di interesse pubblico dell’area centrale di Torbole A3.7 Nuova area a parcheggio in adiacenza all’intersezione tra v. Deretti e v. Castel Mella, a servizio dei luoghi centrali di Torbole A3.8 Nuova area a parcheggio in v. Sauro, a servizio della sala pubblica polivalente esistente interna al complesso della cascina Portone A3.9 Nuova area a parcheggio in v. Volta, a servizio degli insediamenti residenziali esistenti A3.10 Nuova area a parcheggio a lato del nuovo Centro sportivo, a servizio dello stesso, del Centro Civico Culturale e delle strutture scolastiche A3.11 Nuova area a parcheggio a nord della scuola dell’infanzia di nuova previsione a Casaglia, a servizio della scuola stessa, della chiesa e delle altre funzioni di interesse pubblico dell’area centrale della frazione A3.12 Costruzione del nuovo magazzino comunale nell’area di ricostruzione del margine urbano, a nord ovest del tessuto edificato di Torbole, in prossimità di v.Marconi A3.13 Riqualificazione dell’area boscata al contorno dell’area della ex fornace Deretti

A4 Azioni di trasformazione di ambiti prevalentemente privati

Il Piano individua aree edificate residenziali e produttive nelle quali vengono ammessi interventi di completamento, condizionati alla realizzazione obbligatoria di dotazioni di parcheggio pubblici e della riqualificazione di spazi pubblici.

A4.1 PDC Permessi di Costruire Convenzionati in aree a destinazione residenziale e produttiva

A5 Azioni di riqualificazione di ambiti prevalentemente privati

Il piano individua ambiti nei quali è possibile proporre azioni di promozione del recupero, della riqualificazione dell’ammodernamento. Azioni di incentivo, agevolazione, limitazioni divieti.

A5.1 Piano di recupero v. Martiri della Libertà A5.2 Piano di recupero cascina v. Verdi A5.3 Piano di recupero cascina a nord di v. Deretti A5.4 Piano di recupero cascina a sud di v. Deretti A5.5 Piano di recupero cascina Muracche, v. Deretti, v. Castel Mella A5.6 Piano di recupero v. Mazzini

A6 Azioni di riqualificazione del sistema produttivo

A6.1 Completamento del polo industriale a nord di Torbole A6.2 PDC Permessi di Costruire Convenzionati in aree a destinazione produttiva A6.3 Introduzione di una fascia alberata di mitigazione in lato ovest del comparto di nuova previsione in prossimità del torrente Gandovere, in area assoggettata a tutela paesaggistica.

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13 Assetto e disciplina delle zone urbanistiche

Il nuovo PGT prende atto degli assetti che si sono determinati nel tempo. Non prevede nuove importanti aree di espansione e disciplina il territorio come segue

Tessuto storico E’ suddiviso in:

A1 Edifici di notevole valenza architettonica, emergenze storico ambientali, permanenza della struttura storica originaria e delle relative forme architettoniche, maggiormente conservati, per i quali sono ammesse attività edilizie volte al restauro e al risanamento conservativo. Gli obiettivi riguardano la conservazione dell’impianto e del disegno urbano, per motivazioni di valore ambientale e di memoria storica.

A2 Edifici di specifico interesse ambientale, significativa testimonianza della qualità insediativa del passato, che hanno mantenuto forme ed elementi architettonici originari, degni di conservazione, anche se di non elevato pregio artistico. Gli obiettivi sono la conservazione dei principali elementi costitutivi e il ripristino di quelli architettonici originari, con possibilità di sostituzione di alcuni elementi e l’introduzione di impianti.

A3 Edifici trasformati tipologicamente riconoscibili, che costituiscono i tessuti edilizi originari di derivazione agricola o urbana, ma sono stati interessati da interventi di parziale o radicale trasformazione rispetto all’organismo originale, di cui in genere mantengono l’impianto planimetrico, ma non i profili altimetrici, che hanno subito variazioni. Gli obiettivi sono quelli della conservazione del tessuto e della struttura urbana o agricola, della tipologia e degli elementi costitutivi originari, nonché il ripristino delle caratteristiche originarie e della tradizione locale. Per questo tipo di edifici il piano definisce possibilità di intervento immediate, guidate in base a criteri di operatività indicati in apposito abaco degli interventi consentiti.

A4 Edifici privi di specifiche qualità architettoniche e/o ambientali, che occupano in modo adeguato la relativa unità urbanistica, e quindi sono compatibili con la conformazione urbana. Gli obiettivi sono quelli della ricomposizione dei tessuti storici originari e di una maggiore integrazione degli edifici al tessuto urbano storico. Per questi edifici è prevista, come grado massimo di possibilità d’intervento, la demolizione e ricostruzione entro parametri, dimensioni e sagoma esistenti.

A5 Edifici privi di specifiche qualità architettoniche e/o ambientali ed incoerenti con il contesto, costruiti in epoca più o meno recente, che occupano in modo inadeguato la relativa unità urbanistica o che si presentano con impianti planimetrici incoerenti con il contesto storico e/o con caratteristiche costruttive, materiali, altezze e distanze in contrasto con il tessuto urbanistico e morfologico storico. Gli obiettivi degli interventi sono una maggiore integrazione delle caratteristiche degli edifici all’ambiente urbano storico. Per questi edifici il grado massimo di possibilità di intervento previsto è la demolizione e ricostruzione entro parametri, dimensioni e sagoma esistenti, mentre con piano attuativo sono consentite: demolizione e ricostruzione con trasposizione volumetrica e modifiche planimetriche.

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A6 Aree di recupero soggette a piano attuativo, subordinate alla predisposizione di un progetto complessivo mediante piano attuativo. Gli obiettivi sono il ripristino dei caratteri urbani originari o la sostituzione del tessuto urbanistico esistente, in base a specifici indirizzi e prescrizioni stabiliti dal Piano delle Regole. In totale sono individuati sei ambiti da assoggettare a piani di recupero, dei quali uno viene riconfermato dal piano vigente, con alcune variazioni. Le aree di recupero sono individuate in funzione della loro riqualificazione e, in determinati casi, per favorire la sostituzione di destinazioni in contrasto (allevamenti zootecnici) con ambiti residenziali circostanti o limitrofi, o non coerenti (deposito materiali edili) con il tessuto storico e con edifici di valenza. L’attuazione di alcuni degli interventi previsti è condizionata alla cessione e/o realizzazione di spazi per la sosta e a verde pubblico.

A7 Edifici in contrasto con l’ambiente storico, la cui presenza è nettamente turbativa dello stesso ambiente storico. In tale categoria rientrano quegli episodi volumetrici di irrilevante valenza edilizia o le superfetazioni, in genere ricavati da rustici originari (pollai, ricoveri attrezzi, ecc.) o da tettoie provvisorie, che sorgono generalmente lungo i confini di proprietà, delineandoli in modo confuso e precario. Per questi edifici è prevista la demolizione totale senza ricostruzione, salvo i casi in cui risultino autorizzati o condonati, nei quali solo a determinate condizioni sono ammessi interventi di demolizione, ricostruzione, anche con trasposizione volumetrica e modifiche planimetriche.

Tessuto consolidato a destinazione residenziale prevalente Comprende le aree residenziali a ridosso dei centri e dei nuclei antichi, urbanizzate a partire dalla seconda metà del secolo scorso, di disegno non unitario, risultato di processi di crescita frazionati nel tempo. Gli obiettivi sono quelli di consentire limitati incrementi della densità edilizia in alcuni ambiti con caratteristiche insediative e ambientali compatibili, contenere la densità nei restanti ambiti le cui caratteristiche insediative e ambientali non sono da ritenere compatibili (aree di margine, contesti sensibili, tipologie edilizie, ecc), incentivare la presenza di verde privato, evitare insediamenti non coerenti, promuovere esercizi di commercio di vicinato e di servizio alla residenza. Il tessuto consolidato a destinazione residenziale prevalente è articolato per ambiti differenziati: Aree B Classe I – Residenziali a densità alta; Aree B Classe II – Residenziali a densità medio-alta; Aree B Classe III – Residenziali a densità media; Aree B Classe IV – Residenziali di trasformazione e/o di riqualificazione. Nelle Aeree B.IV sono ammessi interventi con PDC secondo quanto specificamente definito dal PR.

Tessuto consolidato a destinazione artigianale ed industriale prevalente Comprende gli insediamenti tipicamente rivolti alla produzione ed aggregati in insiemi edilizi omogenei e riconoscibili nel tessuto edificato. Gli obiettivi sono di conservazione del tessuto produttivo esistente destinato all’insediamento delle imprese industriali medie e grandi, nonché di riqualificazione dello spazio pubblico. In alcune aree specificamente individuate dal piano con PDC sono ammessi interventi di trasformazione che prevedono interventi di riqualificazione.

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Tessuto consolidato a destinazione commerciale e direzionale prevalente Comprende gli insediamenti esistenti a destinazione commerciale e direzionale per i quali gli obiettivi sono la riqualificazione degli spazi pubblici o di uso pubblico al contorno.

Tessuto in trasformazione Comprende le aree in attuazione o attuate mediante strumenti di pianificazione attuativa vigenti o non conclusi Aree C_att – A destinazione residenziale prevalente in piani attuativi approvati Aree D1_att – A destinazione artigianale/industriale prevalente in piani attuativi approvati Aree PdR att – Di recupero in piani attuativi approvati

Aree destinate all’agricoltura Le aree destinate all’attività agricola sono suddivise in:

Aree della pianura agricola produttiva Aree agricole destinate a sviluppare le proprie potenzialità produttive, nel rispetto della valenza paesaggistica del territorio rurale, intendendo l’esercizio dell’agricoltura, non solo come attività produttiva, ma anche come salvaguardia del sistema idrogeologico territoriale, del paesaggio e dell’equilibrio ecologico ed ambientale. Gli obiettivi sono quelli di consentire l’esercizio delle attività agricole e zootecniche e regolare l’insediamento di nuove strutture per limitare l’impatto sul paesaggio rurale tradizionale.

Aree agricole di salvaguardia Comprendono le aree agricole: - con funzione ecologica di miglioramento delle condizioni ambientali a scala locale/territoriale in coerenza con le indicazioni della rete ecologica regionale/provinciale; - fragili dal punto di vista idrogeologico; - di notevole interesse la cui conservazione e valorizzazione garantisce il mantenimento dell'identità del paesaggio; - periurbane di rispetto dell’abitato, chiamate a svolgere una funzione di filtro tra i tessuti consolidati e/o le aree di trasformazione e gli edifici agricoli; - di tutela di percorsi storici, itinerari di fruizione paesaggistica e/o elementi naturalistici e architettonici. Gli obiettivi sono quelli di conseguire livelli elevati di tutela ambientale, paesaggistica e naturalistica, consentire l’esercizio delle attività agricole e zootecniche esistenti e regolare l’insediamento di nuove strutture per limitare l’impatto sul paesaggio rurale tradizionale, evitando nel contempo lo sviluppo di insediamenti non coerenti con la struttura stessa del territorio agricolo.

Aree rurali edificate di valore storico-ambientale Comprendono le aree delle cascine di valore tipologico, storico ed ambientale, che hanno conservato relativamente integro il loro impianto originario e, pur non presentando particolare pregio architettonico, sono significative componenti del patrimonio edilizio, dell’ambiente e degli insediamenti rurali, di formazione storica. Gli obiettivi sono volti a conseguire livelli elevati di tutela dei caratteri tipologici, ambientali e paesaggistici, e al contempo garantirne il recupero funzionale.

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COMUNE DI TORBOLE CASAGLIA PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO – DOCUMENTO DI PIANO

14 Processo di piano e condivisione delle scelte In coerenza con la normativa vigente l’art. 2 comma 5 della L. R. n. 12/2005 indica come il governo del territorio si caratterizzi per: ƒ la pubblicità e la trasparenza delle attività che conducono alla formazione degli strumenti; ƒ la partecipazione diffusa dei cittadini e delle loro associazioni; ƒ la possibile integrazione dei contenuti della pianificazione da parte dei privati. L’Amministrazione Comunale è pertanto chiamata ad individuare ed attivare modalità di partecipazione e comunicazione adeguate al territorio ed alla struttura della cittadinanza. Il comune di Torbole Casaglia ha pubblicato l’avviso di avvio del procedimento il 26/07/2006 (pubbl. BURL S. I. e C. n. 32 9/08/2006) invitando a presentare istanze entro il 25/09/2006. Ha pubblicato l’avviso di avvio della procedura di VAS il 12/12/2007 (pubbl. BURL S. I. e C. n. 50 12/12/2007) invitando a presentare istanze, suggerimenti e proposte, entro il 14/01/2008. Quanto emerso nelle discussioni che si sono svolte negli incontri ha contribuito alla definizione degli obiettivi generali e particolari del piano. In data 19/12/2007 è stata indetta la I conferenza per la VAS del DP nella quale sono illustrati i contenuti della ricognizione dello stato di fatto e dello schema di piano, gli orientamenti iniziali e gli obiettivi dell’Amministrazione Comunale. In data 10/07/2008 è stata convocata la II conferenza per la VAS del DP per la valutazione della bozza del Rapporto sullo stato dell’ambiente. In data 11/07/2008 e 12/09/2008 sono stati organizzati rispettivamente un incontro con la Commissione Urbanistica e un’Assemblea pubblica per la presentazione degli elaborati del Quadro Conoscitivo e Ricognitivo del PGT e dello Studio preliminare sullo stato dell’’Ambiente, nonché per il confronto con la cittadinanza sugli indirizzi per lo sviluppo del territorio. In data 18/08/2010 con D. G. C. n.76 l’Amministrazione Comunale ha individuato l’autorità competente per la VAS nel responsabile dell’Area Ambiente del Comune di Torbole Casaglia in conformità alla D. G. R. 30 dicembre 2009, n. 8/10971, che ha introdotto modifiche ed integrazioni volte ad esplicitare aspetti formali e di contenuto del modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi. Per la presentazione conclusiva delle scelte di piano e per l’illustrazione dei contenuti del Rapporto Ambientale, sono state convocate le Commissioni comunali Urbanistica e Lavori Pubblici aperte al pubblico in data 30/10/2010 e è stata indetta un’assemblea pubblica in data 22/11/2010. In data 08/11/2010 è stata convocata la III conferenza per la VAS del DP per la valutazione del Rapporto Ambientale “Valutazione Ambientale”, che si è poi conclusa in data 17/11/2010.

15 Maggiorazione del contributo di costruzione In applicazione dell’art. 43, comma 2-bis, della L. R. n. 12/2005 gli interventi che sottraggono superfici agricole nello stato di fatto come individuate nella tavola di seguito riportata, sono assoggettati ad una maggiorazione percentuale del contributo di costruzione determinata dal comune entro un minimo dell’1,5 % ed un massimo del 5 % da destinare obbligatoriamente a interventi forestali a rilevanza ecologica e di incremento della naturalità, secondo quanto indicato dalla D. G. R. 22 dicembre 2008, n. 8/8757 “Linee guida per la maggiorazione del contributo di costruzione per il finanziamento di interventi estensivi delle superfici forestali (art. 43, comma 2-bis, L. R. n. 12/2005)”, nonché in riferimento all’art. 18 delle NTA del Piano dei Servizi.

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COMUNE DI TORBOLE CASAGLIA SCALA 1:16.000 PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO ART 43 LR N. 12/2005

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Perimetrazione regionale delle aree agricole nello stato di fatto SIT Integrato Regione Lombardia su base cartografica di Uso del Suolo del PR del PGT COMUNE DI TORBOLE CASAGLIA PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO – DOCUMENTO DI PIANO

16 Elaborati di piano Il Piano di Governo del Territorio è costituito dal Documento di Piano, dal Piano dei Servizi e dal Piano delle Regole.

DOCUMENTO DI PIANO

Quadro conoscitivo

C0 Relazione Quadro conoscitivo e ricognitivo

C1 Inquadramento territoriale 1:25.000 C2 Sintesi degli atti di programmazione sovraordinati e vincoli ambientali 1:25.000- 1:150.000 C3 Mosaico degli strumenti urbanistici Previsioni di Piano (PGT) 1:15.000 C4 Sistema insediativo C4a Destinazione d’uso prevalente, polarità e dinamiche del sistema produttivo 1:7.500 – 1:50.000 – 1:300.000 – 1:450.000 C4b Tipologie edilizie 1:6.000 C4c Altezza degli edifici 1:6.000 C5 Rete di distribuzione commerciale 1:7.500 – 1:100.000 – 1:250.000 C6 Mobilità e trasporti 1:7.500 C7 Reti tecnologiche C7a acquedotto 1:5.000- 1:25.000 C7b rete gas 1:5.000- 1:25.000 C7c rete fognaria 1:5.000- 1:25.000

Carta del paesaggio C8 Sistema insediativo storico 1:3.500 – 1:25.000 C9 Sistemi paesaggistici e percezione del territorio 1:6.000

Analisi della componente geologica e sismica G0 Relazione illustrativa G1 Carta geologica 1:8.000 G2 Carta geomorfologica 1:8.000 G3 Carta pedologica 1:8.000 G4 Idrografia 1:8.000 G5 Carta idrogeologica 1:8.000 G6 Carta della litologia di superficie 1:8.000 G7 Carta della pericolosità sismica locale 1:8.000 G8 Carta dei vincoli 1:8.000 G9 Carta di sintesi 1:8.000 G10 Carta della fattibilità delle azioni di piano 1:8.000

Previsioni di piano P0 Relazione e norme: P0a Relazione di sintesi: strategie di piano P0b Norme Tecniche di Attuazione

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COMUNE DI TORBOLE CASAGLIA PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO – DOCUMENTO DI PIANO

P0c Schede delle aree di trasformazione P0c Allegato A – Relazione di approfondimento paesaggistico relativo all’ambito PII ex Fornace Deretti P0d Indirizzi di assetto geologico, idrogeologico e sismico P1 Sintesi delle strategie di piano 1:7.500 P2 Tavola delle Previsioni di Piano 1:6.000 P3 Mappa strategica degli interventi per la riqualificazione dell’asse centrale 1:2.500 P4 Carta della sensibilità paesaggistica 1:7.500 P5 Sintesi dei vincoli di piano 1:6.000 P6 Dimensionamento del piano e consumo di suolo 1:7.500

PIANO DEI SERVIZI

Quadro conoscitivo e previsioni di piano C0 Schede di rilievo dei servizi C1 Individuazione dei servizi esistenti 1:5.000 P0 Relazione di piano e norme P0a Relazione di piano P0b Norme Tecniche di Attuazione P1 Individuazione dei servizi di piano 1:5.000 P2 Dimensionamento dei servizi per tipologia 1:5.000

PIANO DELLE REGOLE

Previsioni di piano P0 Norme Tecniche di Attuazione P1 Uso del suolo per il territorio comunale 1:5.000 P2 Uso del suolo per i centri edificati (tavole numerate da P2.1 a P2.4) 1:2.000 P3 Uso del suolo per il centro storico 1:1.000 P4 Analisi della componente geologica e sismica P4-G8 Carta dei vincoli 1:8.000 P4-G9 Carta di sintesi 1:8.000 P4-G10 Carta della fattibilità delle azioni di piano 1:8.000

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