Analisi Strumenti Urbanistici
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Scavi Martinelli s.n.c. Via Trevisani, 17 – NOGARA (VR) Allegato 1 Analisi strumenti urbanistici PREMESSA Di seguito si riporta un’analisi degli strumenti di pianificazione non analizzati nelle relazioni tecniche presentate per l’istanza di verifica di assoggettabilità a V.I.A. VINCOLO PAESAGGISTICO In base a quanto riportato sul SITAP il corso d’acqua rappresentato dallo Scolo Seriola risulta definito sottoposto a vincolo paesaggistico ai sensi dell’art. 142 comma 1 del D.Lgs. 42/2004. Tuttavia, come previsto dal succitato art. 142 comma 3 “La disposizione del comma 1 non si applica, altresi', ai beni ivi indicati alla lettera c) che la regione abbia ritenuto in tutto o in parte, irrilevanti ai fini paesaggistici includendoli in apposito elenco reso pubblico e comunicato al Ministero. Il Ministero, con provvedimento motivato, puo' confermare la rilevanza paesaggistica dei suddetti beni. Il provvedimento di conferma è sottoposto alle forme di pubblicita' previste dall'articolo 140, comma 4”. Dalla disamina dell’Elenco dei corsi d'acqua vincolati ai sensi dell'art. 142, comma 1, lett. C, D.Lgs. 42/2004, aggiornato con le modifiche conseguenti alla Dgr 1496 del 31-07-2012 e Dgr 1638 17-09-2013 predisposto dalla Regione Veneto, lo Scolo Seriola risulta svincolato per tutto il suo corso. 23234 N SCOLO SERIOLA Svincolato per tutto il suo corso ScaviMartinelli_VIA_integrazioni_All1_strumenti urbanistici 237/75/20 LF P.T.R.C. Piano Territoriale Regionale di Coordinamento Il PTRC approvato nel 1992, in costante aggiornamento, attualmente è rappresentato dall'adozione del nuovo P.T.R.C. (DGR 372/2009), a cui è seguita l'adozione della Variante con attribuzione della valenza paesaggistica, (DGR 427/2013). Il P.T.R.C. definisce le politiche regionali orientate al conseguimento di un equilibrio ambientale generale che comporta, insieme a quella produttiva, la destinazione “sociale” delle risorse territoriali. Gli obiettivi principali del Piano per il sistema ambientale sono dunque i seguenti: • la conservazione del suolo e la sicurezza insediativa attraverso la prevenzione attiva del dissesto idrogeologico e la ricostruzione degli ambiti degradati; • il controllo dell’inquinamento delle risorse primarie (aria, acqua, suolo); • la tutela e la conservazione degli ambienti naturali o prossimo naturali (risorse florofaunistiche, geologiche, zone umide, ecc.); • la tutela e la valorizzazione dei beni storico-culturali (centri storici, monumenti isolati, documenti della cultura, della storia e della tradizione veneta, paesaggi agrari, infrastrutture e “segni” storici); • la valorizzazione delle aree agricole anche nel loro fondamentale ruolo di equilibrio e protezione dell’ambiente. ScaviMartinelli_VIA_integrazioni_All1_strumenti urbanistici 237/75/20 LF P.T.R.C. vigente (1992) Il PTRC vigente, approvato nel 1992 con Provvedimento del Consiglio Regionale n. 382 del 1992, risponde all'obbligo emerso con la legge 8 agosto 1985, n. 431 di salvaguardare le zone di particolare interesse ambientale, attraverso l'individuazione, il rilevamento e la tutela di un'ampia gamma di categorie di beni culturali e ambientali. Vengono di seguito analizzate le seguenti tavole: - Tav.1 - Difesa del suolo e degli insediamenti - Tav.2 - Ambiti naturalistico ambientali e paesaggistici di livello regionale - Tav.3 - Integrità del territorio agricolo - Tav.4 - Sistema insediativo e infrastrutturale storico e archeologico - Tav.5 - Ambiti per l'istituzione di Parchi e Riserve regionali naturali ed archeologici ed aree di massima tutela paesaggistica - Tav.10.44 - Valenze storico, culturali e paesaggistiche ambientali Estratto tavola 1 - Difesa del suolo e degli insediamenti Secondo la tavola “Difesa del suolo e degli insediamenti” l’area in oggetto non ricade in alcuna zona di particolare interesse. ScaviMartinelli_VIA_integrazioni_All1_strumenti urbanistici 237/75/20 LF Estratto tavola 2 - Ambiti naturalistico ambientali e paesaggistici di livello regionale Dalla “Ambiti naturalistico-ambientali e paesaggistici di livello regionale”, l’area non risulta rientrare in nessuna zona a tutela paesaggistica o ambito naturalistico regionale. Estratto tavola 3 - Integrità del territorio agricolo ScaviMartinelli_VIA_integrazioni_All1_strumenti urbanistici 237/75/20 LF Nel sito in oggetto, il grado di integrità del territorio agricolo risulta essere “di buona integrità”. Per gli ambiti con buona integrità del territorio agricolo, gli strumenti provvedono ad evitare gli interventi che comportano un’alterazione irreversibile dei suoli agricoli. L’impianto in oggetto tuttavia non altererà la natura agricola del luogo in quanto trattasi di impianto già esistente. Estratto tavola 4 - Sistema insediativo e infrastrutturale storico e archeologico Dalla tavola relativa al “Sistema insediativo ed infrastrutturale storico e archeologico” l’area del sito non risulta all’interno di zone di valore storico e archeologico. Estratto tavola 5 - Ambiti per l'istituzione di Parchi e Riserve regionali naturali ed archeologici ed aree di massima tutela paesaggistica ScaviMartinelli_VIA_integrazioni_All1_strumenti urbanistici 237/75/20 LF L'area del sito non rientra in aree soggette a tutela paesaggistica ne’ tra gli ambiti previsti per l'istituzione di Parchi e Riserve Naturale e Archeologiche Regionali. Estratto tavola 10.44 - Valenze storico, culturali e paesaggistiche ambientali L'area del sito non rientra in zone con valenze storico, culturali e paesaggistiche ambientali. ScaviMartinelli_VIA_integrazioni_All1_strumenti urbanistici 237/75/20 LF P.T.R.C. adottato (2009) Con deliberazione di Giunta Regionale n. 372 del 17/02/09 è stato adottato il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento ai sensi della legge regionale 23 aprile 2004, n.11 (art. 25 e 4). Dall’analisi delle tavole del “sistema del territorio rurale e della rete ecologica” il sito della Scavi Martinelli rientra nel sistema della “Bassa Veronese – Valli Grandi”, e nello specifico ricade in un’area “agropolitana” ovvero caratterizzata da “un’attività agricola specializzata nei diversi ordinamenti produttivi, anche zootecnici, in presenza di una forte utilizzazione del territorio da parte delle infrastrutture, della residenza e del sistema produttivo” (art. 7, Norme tecniche - PTRC adottato con DGR 372/2009). Estratto tavola 09 - Bassa Veronese - Valli Grandi ScaviMartinelli_VIA_integrazioni_All1_strumenti urbanistici 237/75/20 LF Estratto tavola 1a – Uso del suolo / terra ScaviMartinelli_VIA_integrazioni_All1_strumenti urbanistici 237/75/20 LF Estratto tavola 1b – Uso del suolo / acqua Per quanto riguarda l’uso del suolo, in riferimento alla matrice acqua, il sito della Scavi Martinelli, non risulta ricadere in alcun tipo di vincolo o area tutelata dal punto di vista della salvaguardia degli acquiferi e della rete superficiale. ScaviMartinelli_VIA_integrazioni_All1_strumenti urbanistici 237/75/20 LF Estratto tavola 2 – Biodiversità Dalla tavola della Biodiversità, l'area su cui insiste l’attività di recupero inerti ricade in “area con medio alta diversità dello spazio agrario”, ma risulta esclusa dal sistema della rete ecologica. ScaviMartinelli_VIA_integrazioni_All1_strumenti urbanistici 237/75/20 LF P.T.R.C. adottato (variante 2013) Dall’analisi delle tavole allegate alla variante 2013 del PTRC adottato, l’area dell’impianto, dal punto di vista idrogeologico, rientra in una zona a superficie irrigua, mentre non risulta rientrare in zone soggette a pericolosità idraulica e/o geologica. Per quanto riguarda il rischio sismico l’impianto non rientra in nessuna fascia di pericolosità. Estratto tavola 1c – Uso del suolo (idrologia e rischio sismico) ScaviMartinelli_VIA_integrazioni_All1_strumenti urbanistici 237/75/20 LF PIANO D’AREA PIANURE E VALLI GRANDI VERONESI All’interno del piano vengono affrontate tematiche legate prioritariamente alla tutela e valorizzazione ambientale. Nello specifico alla salvaguardia ambientale accompagnata alla valorizzazione delle risorse produttive e sociali dell’area, attraverso una pianificazione strategica attenta alle potenzialità di sviluppo sostenibile del territorio. Gli elementi principali su cui si basa il piano sono i seguenti: - salvaguardia delle valenze naturali ed ambienti, valorizzando in particolare i territori aperti, in quanto depositari di segni della memoria, rappresentativi di una tradizione di valori riconosciuti. In questa logica il piano si propone di contenere il consumo di suolo e di ricomporre trame naturalistiche di valore; - garanzia, all’interno di una situazione di fragilità dell’equilibrio del territorio, di una adeguata qualità e sicurezza dell’ambiente, eliminando condizioni di dissesto e di rischio per la popolazione; - recupero di centralità dell’area, con esaltazione del ruolo strategico di cerniera e ponte con i contesti territoriali limitrofi, con i quali attivare politiche di connessione coerenti ed integrate, funzionali ad aumentarne la visibilità e la competitività; - recupero della marginalità e ritardo dell’area nel settore dei trasporti utilizzando al meglio le infrastrutture esistenti e completando le reti di progetto; - riqualificazione della struttura insediativa della città diffusa, quale insieme polverizzato, articolato ed efficiente di poli e centri urbani minori, organizzato con reti attraverso la valorizzazione delle pluralità di specifiche identità, valori e specializzazioni funzionali; - riordino del costruito, non solo in termini di funzionalità ed efficienza, ma anche di ricerca di qualità e dotazione di servizi rari, al fine di garantire