Angelo Turco

PUC Condiviso: un’esperienza partecipativa pilota in due comuni dell’Appennino sannita

Summary: CUP Shared: a Pilot PartiCiPatory exPerienCe in two mUniCiPalities in the samnite aPennines

Guardia Sanframondi and , two municipalities in province of (), have been involved in a Pilot Participatory Experience (PPE) for the preparation of the City Urban Plan (CUP). This experience has shown a clear landscaping orientation towards the territorial planning of local development. It appears consistent with the various programs to promote the Samnite area currently underway. In a transcalarity perspective, the PPE will prove to be a model for the future sustainability partnerships involving the two municipalities.

Keywords: Urban planning, Participative approach, Landscaping, , Apennines.

1. PUC Condiviso: di che parliamo d’intesa è stato siglato da 13 comuni della Valle Telesina il primo settembre 2013. Due comuni campani della provincia di Bene- Vediamo meglio di che si tratta. vento, e San Lorenzo Mag- Ogni campano ha l’obbligo di presen- giore, sono stati protagonisti di un’Esperienza tare il PUC entro maggio 20141 e la legge prevede Partecipativa Pilota (di seguito EPP) in occasione che esso sia realizzato, in parte, con la partecipa- della redazione del Piano Urbanistico Comunale zione dei cittadini, nel rispetto del Piano Terri- (PUC) (Fig. 1). Tale esperienza si pone in stretta toriale Regionale (PTR) e del Piano Territoriale connessione con le diverse iniziative di valorizza- di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P). Questo zione del territorio attualmente in corso, e potrà significa che i livelli di pianificazione sono dati successivamente essere messa a disposizione delle e non sono negoziabili, ma significa anche che il varie partnership in cui sono coinvolti i due Comu- PUC, pur in modo limitato, può muoversi su di- ni di Guardia Sanframondi e San Lorenzo Mag- versi fronti. giore: da ultimo, Città del Vino, il cui protocollo Guardia e San Lorenzo, attraverso un consor-

Fig. 1. Carta di localizza- zione.

AGEI - Geotema, 47 5

002_TURCO.indd 5 05/03/2015 10.01.56 zio, hanno deciso di intraprendere insieme que- – incontri face to face: Incontri di Sensibilizzazione sto percorso di pianificazione, giungendo alla e Incontro Partecipativo finale; redazione di un PUC unitario per i due comuni. – Web 2.0. È questo quadro che ha visto il coinvolgimento Come supporto a PUC Condiviso, hanno preso di Angelo Turco dell’Università IULM di Milano corpo due iniziative di formazione e di ricerca: con la sua équipe di ricerca. – formazione dei docenti delle scuole di diver- Parliamo quindi di un’EPP che, denominata so ordine e grado, al fine di favorire la parte- PUC Condiviso, ha inteso coinvolgere le due co- cipazione della comunità scolastica, in intera- munità di Guardia e San Lorenzo nell’individua- zione con le famiglie; zione di bisogni e priorità del PUC, preliminare – Seminario interdisciplinare: «Linguaggi delle alla stesura del documento di pianificazione terri- democrazie partecipative. Piano urbanistico comu- toriale vero e proprio da parte degli urbanisti in- nale, sviluppo locale autosostenibile, pragmatiche caricati2. E ciò, nella convinzione che il PUC non della condivisione», al fine di mettere a punto debba essere inteso solo come uno strumento di metodologie di analisi integrata di dati etero- programmazione urbanistica, ma anche e sempre genei e frammentati come quelli che necessa- più come uno strumento di governance territoria- riamente si producono nell’EPP. le, incubatore di uno sviluppo locale autososteni- bile centrato sulle comunità locali. Il PUC Condiviso sviluppa un approccio inno- 2. Lo svolgimento di PUC Condiviso vativo che scardina l’idea di un documento calato dall’alto e porta con sé quella della creazione di 2.1. Incontri di Sensibilizzazione (IS) un processo bottom-up, in cui tutti sono chiamati a partecipare esprimendo la propria opinione e Gli IS, che si sono svolti il 9-11-12 novembre formulando la propria proposta. Questo anche 2013, hanno avuto lo scopo di far conoscere ai cit- perché in un processo partecipativo tutti sono tadini l’iniziativa intrapresa dall’amministrazione, stakeholders e quindi portatori d’interesse. Il suc- illustrando in particolare quali sarebbero stati gli cesso di un processo partecipativo poggia dunque strumenti utilizzati per avviare l’EPP. Uno degli sulla credibilità degli stakeholders e sulla coerenza obiettivi principali di tali incontri è stato quello di dei loro comportamenti. È questo che giustifica contrastare la reticenza e lo scetticismo, sentimenti il mutuo riconoscimento degli attori, generando che sempre più accompagnano il cittadino nel suo fiducia reciproca, volontà di immaginare un dise- rapporto con l’amministrazione pubblica, nella più gno comune e sviluppare azioni condivise (Turco, generale crisi della rappresentanza (Turco, 2013, 2011). specialm. Cap. 3) che investe tutti i sistemi demo- Il principio attorno al quale ruota l’EPP è cratici, europei e non, in questi anni. quello della logica win-win o, come anche si dice Ciò si lega al desiderio di trasparenza del pro- prendendo a prestito l’espressione dalla teoria dei cesso decisionale, ma anche al raggiungimento di giochi, a “somma non nulla”. Tutti i partecipan- scelte condivise che avviene spesso con difficoltà. ti ad un processo partecipativo si portano a casa C’era quindi la necessità di far comprendere qualcosa. Win-win significa appunto che tutte le che il PUC: parti guadagnano, quindi di fronte alla “possibi- • sarebbe stato realizzato comunque, con o lità zero”3, si guadagna qualcosa anche se questo senza il contributo della comunità locale… qualcosa, magari, è inferiore alle aspettative. • … e che l’EPP si delineava come la possibili- Possiamo dire quindi che l’esperienza parteci- tà per poter esprimere le proprie opinioni e pativa si è posta tre scopi principali: fare le proprie proposte, che sarebbero sta- • comprendere insieme: costruire l’informazione te in seguito discusse e convalidate nell’In- e non solo acquisirla dall’esterno; contro Partecipativo (IP) finale e presentate • decidere insieme: la decisione è un processo ri- all’Amministrazione e ai tecnici redattori del flessivo, che mira a realizzare obiettivi e risol- PUC. vere problemi individuati collettivamente; Gli IS sono stati anche un primo fondamentale • fare insieme: co-operare, realizzare con l’ap- momento di confronto tra i cittadini stessi e l’Am- porto di tutti le finalità stabilite, nei tempi e ministrazione, durante i quali sono stati toccati nei modi stabiliti. temi cruciali riguardanti il territorio e il suo rap- Le modalità attraverso le quali l’EPP si è dispie- porto con la popolazione locale. Sono emersi bi- gata, secondo tendenze che vanno affermandosi sogni e preoccupazioni, ma anche quel sentimen- soprattutto all’estero4, sono state: to che lega “l’uomo abitante”5 alla propria terra

6 AGEI - Geotema, 47

002_TURCO.indd 6 05/03/2015 10.01.57 Fig. 2. Piattaforma web.

e quei valori che fanno di un gruppo di persone e dell’UTC che si sono occupati di caricare docu- una autentica comunità6. menti e post. Questi valori inoltre costituiscono una parte importante della struttura motivazionale. L’inten- 2.3. Scuola e territorio, un’esperienza formativa to degli IS infatti non era “convincere qualcuno a fare qualcosa”, ma fornire degli input attraverso i L’EPP si è declinata altresì in Esperienza Forma- quali ognuno avrebbe potuto costruire il proprio tiva e ha coinvolto le scuole di ogni ordine e grado assetto motivazionale. dei due comuni8. Punti focali dell’itinerario:

– Incontro preliminare con le dirigenti delle 2.2. La piattaforma web scuole dei due Comuni, il dirigente ammini- Durante gli IS è stata illustrata la piattaforma strativo, l’assessore all’Istruzione del comune web (Fig. 2), strumento fondamentale per la re- di Guardia Sanframodi, i sindaci. alizzazione dell’EPP. La piattaforma ospitata sui – Individuazione di un nucleo di attori sensi- portali ufficiali dei due Comuni, contiene diverse bili all’interno della scuola: docenti, alunni, sezioni in cui si possono trovare documenti, infor- studenti. mazioni di carattere tecnico e generale, appunta- – Formazione essenziale dei docenti da parte menti7. del prof. Angelo Turco e della dott.ssa Be- Il cuore pulsante della piattaforma è la sezione rardina Clemente con la presentazione del- «Blogging», in cui i sindaci, gli urbanisti, l’équi- le varie fasi del progetto e i relativi materiali pe, le donne, i nativi di Guardia e San Lorenzo messi anche a disposizione nel blog “Scuola ma residenti altrove (blog Paese mio), gli stranieri e territorio”. residenti a Guardia e San Lorenzo (blog Sannio anch’io), i ragazzi delle scuole, i giovani e le asso- 2.4. Seminario interdisciplinare - Università IULM - ciazioni hanno continuato a esprimersi e confron- Milano tarsi liberamente. Ultima sezione quella del Forum, in cui si è di- Il seminario intitolato: «Linguaggi delle democra- scusso di due temi di fondamentale importanza: zie partecipative. Piano urbanistico comunale, sviluppo Un PUC con le pale? e Zonazione vitivinicola. locale autosostenibile, pragmatiche della condivisione» La piattaforma è stata continuamente monito- si è svolto il 18 dicembre 2013 ha visto la parte- rata dall’équipe, che ha svolto un lavoro di analisi cipazione di diversi esperti (geografi, linguisti, dei contenuti poi presentati nell’IP finale. Inoltre informatici, pedagogisti, filosofi) che si sono con- l’aggiornamento continuo è stato possibile an- frontati sul tema dell’integrazione metodologica che grazie all’aiuto efficiente dei tecnici del CST tra l’online e la face-to-face participation, avviando un

AGEI - Geotema, 47 7

002_TURCO.indd 7 05/03/2015 10.01.58 primo esame qualitativo e quantitativo dei dati da le prescrizioni e suggerimenti che vengono dati presenti sulla piattaforma web e i risultati degli In- ai lettori/interpreti delle occorrenze. contri di Sensibilizzazione. L’evento ha permesso Ogni cluster si compone di temi apparentati in attraverso un’analisi scientifica di individuare i base ad affinità o echi semantici, talora ulterior- temi, le incongruenze, le concordanze e gli aspetti mente aggruppati in sotto-cluster che esprimono più ricorrenti. Ha voluto quindi evidenziare ciò dei sintagmi, ossia delle combinazioni espressive che ha prodotto la comunicazione partecipativa particolarmente rilevanti sotto il profilo non solo via web e face to face al fine di ottimizzare lo svolgi- sintattico (che indica delle forti connessioni logi- mento dell’IP finale9. che, e quindi delle implicazioni, come detto), ma anche pragmatico (che dà importanti indicazioni operative, e quindi suggerimenti e proposte). 2.5. Incontro Partecipativo finale Ogni cluster, identificato da un colore specifico, La fase finale dell’EPP si è svolta con l’IP del è stato così raffigurato: 4 gennaio 2014 a Guardia Sanframondi. Durante • Al centro il tema principale del cluster, da cui l’IP sono stati illustrati i risultati dell’analisi dei si dipartono i componenti tematici collegati dati fatta dall’équipe e dagli esperti attraverso la al tema principale. A sfondo rosa, i compo- cluster analysis. A seguire i partecipanti sono sta- nenti tematici del cluster sui quali il PUC ha ti invitati a esprimere le proposte da presentare una scarsa incidenza diretta; sul tavolo dei tecnici redattori del PUC. Tutto • Dai componenti tematici, possono formarsi questo nell’ottica che vede il PUC come un pro- dei sotto cluster (stesso colore del cluster, ma getto progettante, cioè un progetto che non si più tenue); conclude, ma che crea, piuttosto, al termine di • Nel post-it a sfondo giallo si riportano le prin- ogni sua fase, le basi e i presupposti per un nuovo cipali fonti documentali dalle quali i temi as- progetto. sociati nel cluster sono stati estratti. Più in dettaglio, diciamo che l’IP ha visto in una Di seguito viene presentato il primo dei cluster prima fase la presentazione e la relativa convalida tematici individuati (Fig. 4): quello sul Paesaggio, dei temi emergenti, individuati con la metodo- evocato negli IS ed IP, è emerso in diversi blog, logia della cluster analysis. Quest’ultima ha avuto nell’area Forum ed è largamente presente nei Do- corso a partire da tutte le informazioni disponibili cumenti. sulla Piattaforma web, integrata nelle rappresenta- zioni che seguono con le tematiche ulteriormente emerse nel corso dell’IP finale. La cluster analysis si 3. Esperienza Partecipativa Pilota: dal clustering è sviluppata su un triplice piano, come mostrato in alle proposte per il PUC Fig. 3 (Turco, 1999)10. Al termine di questa EPP, che si è rivelata in- tensa e coinvolgente sul piano personale per tut- ta l’équipe, oltreché stimolante in termini scien- tifici, presentiamo una lettura volta a rendere espliciti i risultati del clustering, riprendendo i tre piani di analisi evocati nel Par. precedente (Fig. 3), ossia: • semantica, concernente le significazioni, il senso di ciò che viene detto, i contenuti tec- nici e le risonanze culturali; • sintassi, concernente le implicazioni generate dalle varie unità espressive, come pure i nes- si che le collegano tra loro, sia all’interno di uno stesso cluster che, eventualmente, tra i di- Fig. 3. Cluster analysis. versi cluster; • pragmatica, concernente le indicazioni opera- Il primo, quello semantico, ha a che fare con i tive e quindi i suggerimenti e le proposte per significati delle occorrenze selezionate (nomi ed i soggetti interessati. Queste ultime meritano espressioni). Il secondo, quello sintattico, concer- particolare attenzione: saranno pertanto di ne i nessi logici che legano tra loro le diverse oc- seguito riquadrate e composte in una tabella correnze. Il terzo infine, quellopragmatico , riguar- finale (Tab. 1).

8 AGEI - Geotema, 47

002_TURCO.indd 8 05/03/2015 10.01.58 Fig. 4. Cluster tematico: Paesaggio.

Cluster 1: PAESAGGIO propria Risorsa, di cui avere cura attraverso forme di controllo efficaci, tra cui fa spicco la zonazione13. L’inquinamento paesistico è un concetto larga- mente inesplorato che va acquistando tuttavia im- In quest’ultimo senso si parla di un Paesaggio portanza crescente nel dibattito pubblico, sia esso che non è slegato ma ricomprende l’Ambiente scientifico che politico. Esso riflette una forte in- e, coerentemente, si reclamano procedure che dicazione di valore, che qui si specifica in un sotto non si limitino a valutare l’impatto ambientale cluster essenzialmente come presenza delle Pale (VIA), bensì più comprensivamente, quello pa- eoliche, nei cui confronti si esprime quindi un dis- esistico (VIP). senso localizzativo11 che esige la messa a punto di opportune Strategie e tattiche di contrasto. Il tema del Paesaggio è centrale nello svolgi- Lo Sviluppo sostenibile in un’ottica paesistica mento di PUC Condiviso. I temi che vi afferiscono lega la sostenibilità non più solo all’ambiente12, lasciano prefigurare un passaggio da un regime va- ma anche e specificamente al paesaggio, svilup- litativo di impatto ambientale (VIA) a un regime pando un sintagma ad alto contenuto pragmatico valutativo di impatto paesistico (VIP) 14. Tali temi, (indicazioni per il PUC): infatti, hanno un valore semanticamente assai complesso e racchiudono codici a forte contenuto Assicurare la compatibilità tra attività produt- connotativo piuttosto che denotativo: essi cioè rin- tive e valori paesistici (e fare in modo che le viano a concetti piuttosto che a semplici descrizio- prime, quindi, si sviluppino nel rispetto dei se- ni. Al tempo stesso, evocano valori piuttosto che condi); ciò che riconduce in un’ottica paesag- interessi. Ovvero, e per dir meglio, rivestono gli gistica (Landscaping) l’insieme degli interventi interessi di valori. modificativi e particolarmente la Zonazione. Il cluster Paesaggio (Fig. 4) suggerisce una visio- Quest’ultima appare quindi come uno strumen- ne del territorio come bene comune e suggerisce to tecnico al servizio della produzione − e parti- altresì che i Comuni di Guardia e S. Lorenzo ma- colarmente di una produzione di pregio − ma si nifestano lo spirito della (o perlomeno l’aspirazio- profila, al tempo stesso, come un dispositivo so- ne alla) Comunità piuttosto che quello della sem- ciale al servizio della sostenibilità paesistica dello plice Collettività. sviluppo economico.

Il Paesaggio, in questa ottica, accoglie una di- Cluster 2: CENTRO STORICO mensione contemplativa, affettiva, memoriale, e resta una matrice fondamentale dell’identità (Per- Il Centro Storico dei due Paesi è un elemento corsi identitari). Il Paesaggio tuttavia trascende fondamentale su cui il PUC può e deve agire per re- questa dimensione, assume il profilo di una vera e alizzare la propria mission di volano dello sviluppo

AGEI - Geotema, 47 9

002_TURCO.indd 9 05/03/2015 10.01.59 autosostenibile nel rispetto delle culture, dei valo- tipo monocolturale, dominata dalla vite, che oc- ri e degli interessi dei cittadini. Il Centro Storico cupa oggi il 90% del territorio dei due Comuni, lega il Passato all’Avvenire dei due Paesi attraverso mentre all’ulivo, coltivazione di tradizione antica scelte del Presente: esso è uno scrigno memoria- in rapido declino, è riservata la campagna residua. le, certo, che intende però farsi ferro di lancia per proiettare la cittadinanza in un futuro aperto e di- Sicché, appare vitale proseguire nel solco già namico sotto il profilo economico e sociale. tracciato di un’agricoltura e un’agroindustria di qualità, attente all’ambiente ed aperte ad una Così, per un verso l’EPP registra attenzione per zonazione che sia nel contempo, come già os- le Abitazioni e le Ristrutturazioni, con chiaro ri- servato, uno strumento tecnico al servizio della ferimento alla residenza e all’ospitalità, evocate produzione di pregio e un dispositivo sociale al anche nel cluster 7 (L’Abitare). servizio della sostenibilità paesistica dello svilup- po economico. Per altro verso, essa disegna una più complessa Al tempo stesso però è necessario diversificare prospettiva di Rivitalizzazione, sia in chiave di i comparti produttivi, innovando profondamente valorizzazione turistica, nei termini esplicitati gli assetti attuali pur facendo leva sulle risorse reali nel cluster 3 (Attività produttive), sia in chiave o potenziali offerte dai territori comunali, sia “ur- di quella che abbiamo chiamato Industria cre- bani” che “rurali”. ativa e che ricomprende una rete di interventi di valorizzazione conservativa volti a creare spazi espositivi, eventistici, botteghe e atelier per arti- Un ruolo primario è chiamato a svolgere il tu- giani ed artisti. rismo, attento non solo alle esigenze dell’indu- stria turistica, ma preoccupato altresì dei biso- gni e delle propensioni del turista in quanto La Rivitalizzazione, del resto, va intesa non solo tale. L’idea è che “il turista sono io”: e, se vengo in termini produttivi e funzionali, ma anche in qui, non vengo − in una breve parentesi della termini simbolici (Luoghi identificativi, Luoghi mia quotidianità − a vedere tanto qualcosa di di aggregazione) e socio-sanitari: se i territori specifico o ad assaggiare un vino o un piatto, ma di Guardia e San Lorenzo contengono dei gia- perché, semplicemente, voglio star bene. Non cimenti terapeutici, i centri storici potrebbero debbo assaporare il brivido di una esperienza essere intesi nel loro complesso come delle vere fuori dalla norma, ma acquistare la lenta con- e proprie città del benessere. sapevolezza che una vita migliore è possibile, facendo cose del tutto ordinarie: camminare, bere, mangiare, respirare, chiacchierare, con- In questo quadro si inseriscono gli interventi templare. per la mobilità e in specie le facilitazioni di ac- cesso, senza le quali ogni progetto per il Centro È qui possibile ed auspicabile sviluppare non storico risulterebbe monco e pregiudizievole solo una sinergia funzionale, ma una unità sistemi- per l’intero PUC. ca tra il Centro Storico e la campagna circostante. Supportando certo tutto ciò con attività di servizio Il cluster Centro Storico, riconducendo ad unità (commercio, servizi alla persona). Ma altresì arric- sistemica il produrre e l’abitare, l’interazione tra chendo questa unità sistemica con iniziative ascri- dimensione simbolica e dimensione materiale, vibili all’industria culturale, un settore altamente suggerisce, come già il cluster Paesaggio, una visio- dinamico già evocato in precedenza, nel quale ne del territorio come bene comune e riconferma possono convivere creatività artistica, ingegno or- che i Comuni di Guardia e San Lorenzo manife- ganizzativo, innovazione tecnologica. stano lo spirito della (o perlomeno l’aspirazione alla) Comunità piuttosto che quello della sempli- ce Collettività. Cluster 4: LUOGHI DI AGGREGAZIONE

Cluster 3: ATTIVITÀ PRODUTTIVE Nel suo significato complessivo questo cluster mira a contrastare il degrado dei luoghi (urbani e PUC Condiviso ci mette di fronte ad una consa- rurali) e il suo corrispettivo sociale, la lenticolariz- pevolezza: il rischio di una situazione agricola di zazione degli individui, delle famiglie, dei gruppi.

10 AGEI - Geotema, 47

002_TURCO.indd 10 05/03/2015 10.02.00 L’aggregazione va intesa, alla lettera, come il con- sti delle attività creative, e lo vogliono condividere trario della disgregazione. con loro. Qualunque discorso relativo allo svilup- po locale, dunque, incorpora il mantenimento di Le azioni del PUC, così, privilegiano la destina- un’alta qualità della vita. zione aggregativa degli spazi e degli edifici, fa- La qualità della vita umana non è concepibile vorendone l’accesso e la fruibilità in sicurezza. senza la biosfera, e quindi le altre forme di vita: animali e vegetali. Questo senso profondo dell’u- La condivisione di conoscenze, sentimenti nità dei viventi è veicolato nel cluster da espressioni esperienze avviene in molti modi: attraverso lo come “forestazione sostenibile” (che ricomprende sport e l’esercizio fisico, l’intrattenimento, lo un orientamento conservativo per il residui lembi shopping, l’apprendimento di cognizioni e abi- boschivi del territorio, a loro volta parte integran- lità, il gioco e il contatto col verde. Ma è fon- te del Paesaggio) e “combattere il randagismo”, damentale comprendere che di là dalle diverse un’esigenza presente anche in altri cluster, che de- modalità (accanto a quelle individuate, altre si nuncia un problema spesso nato e comunque ali- potrebbero aggiungere), stare insieme, crescere mentato dalla mancanza di rispetto nei confronti insieme, dialogare, scambiare è il mezzo indivi- degli animali. duato dai cittadini per conferire connotazione identitaria ai luoghi e senso di appartenenza Il PUC si fa carico di questi sentimenti e preoc- alle persone. cupazioni, attuando forme conservative di spe- cie e associazioni vegetali tipiche, ancorché solo residuali, e stimolando il rispetto e l’affetto per Cluster 5: QUALITÀ DELLA VITA gli animali attraverso l’approntamento di strut- ture di ricovero e di accudimento. Il contenuto semantico di questo cluster, come ci si poteva attendere, è assai vario e ricomprende aspetti che seppure a volte possono apparire scon- tati, sono tuttavia fondamentali per il benessere Cluster 6: SCUOLA E TERRITORIO individuale e collettivo. La qualità della vita si mi- sura per guardiesi e laurentini, su elementi mate- Nell’EPP, la Scuola e il Territorio hanno svilup- riali e immateriali, considera la sfera pubblica non pato un rapporto fecondo. Tale rapporto va incre- meno di quella privata15, in base a considerazioni mentato in termini programmatici, dando corso d’attualità e di prospettiva. Seppure presupponga a progetti educativi centrati, per un verso, sulla una certa base economica, la qualità della vita è Literacy configurativa, e quindi sulla capacità di imprescindibile dalle qualità del territorio. Che comprendere la territorialità non solo attraverso vanno tutelate e implementate per gli abitanti di i processi costitutivi, ma altresì e soprattutto nelle oggi, e perennizzate per gli abitanti di domani: i sue espressioni superiori: paesistiche, topiche, am- figli, i nipoti, e possiamo dire, − data la longevi- bientali, imparando poi ad agire di conseguenza. tà media dei cittadini di queste terre, ricordata Per altro verso, tali progetti educativi sono attenti nell’IP − i pronipoti. al recupero dei Saperi locali, sui quali si possono proficuamente innestare le cognizioni tecnico- scientifiche che gli studenti via via acquisiscono Il PUC favorisce progettualità “sostenibili” in nell’ambito della loro formazione scolastica. termini ambientali e paesistici (come l’edilizia bio-compatibile, il risparmio energetico, l’accor- to uso del suolo, il mantenimento della qualità Il PUC favorisce pertanto azioni tese ad assicura- dell’aria e dell’acqua), ancorate a comporta- re lo sviluppo del rapporto Scuola-Territorio, in menti che non compromettano ma anzi miglio- particolare attraverso la mobilità e la creazione rino l’igiene pubblica e innestati sul recupero di luoghi aggregativi idonei a realizzare un’o- delle pratiche tradizionali e dei saperi locali. smosi tra le istituzioni formative e i cittadini.

Tutto ciò è rilevante in sé, ma nella cornice di L’EPP ha sollecitato e realizzato un concreto PUC Condiviso assume anche altri significati. La svolgimento dell’alleanza scuola-famiglia. Questa qualità della vita è infatti importante per gli abi- ha rappresentato non solo un cardine del percor- tanti, come è ovvio, ma è importante anche per- so formativo, riportato anche dalle indicazioni ché è questo l’insieme delle qualità “ospitali” che ministeriali, ma altresì il meccanismo di coinvol- essi offrono a “io turista”, così come ai protagoni- gimento dei genitori nel dibattito pubblico, specie

AGEI - Geotema, 47 11

002_TURCO.indd 11 05/03/2015 10.02.00 Tab. 1. Esperienza Partecipativa Pilota: quindici proposte per il PUC.

Esperienza Partecipativa Pilota: quindici proposte per il PUC

Cluster N. Proposte

Assicurare la compatibilità tra attività produttive e valori paesistici (e fare in modo che le pri- me, quindi, si sviluppino nel rispetto dei secondi); ciò che riconduce in un’ottica paesaggistica (Landscaping) l’insieme degli interventi modificativi e particolarmente la Zonazione. Quest’ultima 1 appare quindi come uno strumento tecnico al servizio della produzione − e particolarmente di una PAESAGGIO produzione di pregio − ma, si profila al tempo stesso, un come un dispositivo sociale al servizio della sostenibilità paesistica dello sviluppo economico. Il Paesaggio non è slegato ma ricomprende l’Ambiente e, coerentemente, si reclamano procedure 2 che non si limitino a valutare l’impatto ambientale (VIA), bensì più comprensivamente, quello paesistico (VIP). Attenzione per le Abitazioni e le Ristrutturazioni, con chiaro riferimento alla residenza e all’ospitali- 3 tà, evocate anche nel cluster 7 (L’Abitare). La Rivitalizzazione, sia in chiave di valorizzazione turistica, nei termini esplicitati nel cluster 3 (Atti- vità produttive), sia in chiave di quella che abbiamo chiamato Industria creativa e che ricompren- 4 de una rete di interventi di valorizzazione conservativa volti a creare spazi espositivi, eventistici, CENTRO botteghe e atelier per artigiani ed artisti. STORICO La Rivitalizzazione va intesa non solo in termini produttivi e funzionali, ma anche in termini sim- bolici (Luoghi identificativi, Luoghi di aggregazione) e socio-sanitari: se i territori di Guardia e San 5 Lorenzo contengono dei giacimenti terapeutici, i centri storici potrebbero essere intesi nel loro complesso come delle vere e proprie città del benessere. Interventi per la mobilità e in specie le facilitazioni di accesso, senza le quali ogni progetto per il 6 Centro storico risulterebbe monco e pregiudizievole per l’intero PUC. Proseguire nel solco già tracciato di un’agricoltura e un’agroindustria di qualità, attente all’am- biente ed aperte ad una zonazione che sia nel contempo, come già osservato, uno strumento 7 tecnico al servizio della produzione di pregio e un dispositivo sociale al servizio della sostenibilità paesistica dello sviluppo economico. ATTIVITÁ Un ruolo primario è chiamato a svolgere il turismo, attento non solo alle esigenze dell’industria PRODUT- turistica, ma preoccupato altresì dei bisogni e delle propensioni del turista in quanto tale. L’idea TIVE è che il turista − in una breve parentesi della sua quotidianità − non viene a vedere tanto qualcosa 8 di specifico o ad assaggiare un vino o un piatto, ma perché, semplicemente, vuole star bene. Non deve assaporare il brivido di una esperienza fuori dalla norma, ma acquistare la lenta consapevo- lezza che una vita migliore è possibile, facendo cose del tutto ordinarie: camminare, bere, mangia- re, respirare, chiacchierare, contemplare. LUOGHI DI Privilegiare la destinazione aggregativa degli spazi e degli edifici, favorendone l’accesso e la frui- AGGREGA- 9 bilità in sicurezza. ZIONE Favorire progettualità “sostenibili” in termini ambientali e paesistici (come l’edilizia bio-compatibile, il risparmio energetico, l’accorto uso del suolo, il mantenimento della qualità dell’aria e dell’acqua), 10 QUALITÁ ancorate a comportamenti che non compromettano ma anzi migliorino l’igiene pubblica e innestati DELLA VITA sul recupero delle pratiche tradizionali e dei saperi locali. Attuare forme conservative di specie e associazioni vegetali tipiche, ancorché solo residuali, e stimolare 11 il rispetto e l’affetto per gli animali attraverso l’approntamento di strutture di ricovero e di accudimento. Favorire azioni tese ad assicurare lo sviluppo del rapporto Scuola-Territorio, in particolare attra- SCUOLA E 12 verso la mobilità e la creazione di luoghi aggregativi idonei a realizzare un’osmosi tra le istituzioni TERRITORIO formative e i cittadini. Realizzare le condizioni di svolgimento del processo abitativo, includendo in esso le dimore (rurali e urbane), le installazioni produttive, i progetti ospitali, gli interventi volti a mettere in sicurezza 13 il territorio e a favorire la mobilità. E ciò, nella fondamentale salvaguardia dei valori paesistici, su cui fa perno l’intero processo dell’abitare. Nessun congelamento dell’esistente è pensabile, occorre nondimeno regolare le spinte edificatorie L’ABITARE 14 e, in generale, modificative secondoprincipi di effettiva necessità abitativa, comprovate esigenze di espansione produttiva, verificato rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Farsi carico della sostenibilità paesistica dello sviluppo economico e insediativo, prevedendo per 15 le future espansioni costruttive e per gli interventi modificativi, presi singolarmente e nel loro insieme, una procedura di Valutazione di Impatto Paesistico.

12 AGEI - Geotema, 47

002_TURCO.indd 12 05/03/2015 10.02.00 quando questo, come nel caso di PUC Condiviso, riamente in un territorio, che a sua volta interagi- sia mediato dalle piattaforme informatiche. sce in un duplice senso, con l’abitante. Da una par- te, esso è modellato dalla comunità, ne incorpora i caratteri culturali, tecnici, economici, istituzionali: Cluster 7: L’ABITARE fino ad assumerne le fattezze, come nel racconto di Borges16. Dall’altra parte, il territorio modella Questo cluster rappresenta la grande sintesi fina- la comunità, ne ispira le azioni, ne influenza gli at- le delle preoccupazioni, delle aspirazioni, dei desi- teggiamenti, ne stimola i sentimenti. La comunità deri come delle proposte di PUC Condiviso. Esso e i soggetti che la compongono conferiscono habi- riprende infatti un po’ tutte le tematiche evocate tus al territorio e, correlativamente, dal territorio nei precedenti cluster e non potrebbe essere diver- ricevono il loro habitus. samente dal momento che abitare non significa Sono queste le proposte che, riportate in sin- soltanto “stare da qualche parte”, ma ben più pro- tesi in Tab. 1, “PUC Condiviso” sottopone alla fondamente indica un’esistenza degna e gradevo- valutazione dei Consigli Comunali perché siano le in un territorio conosciuto e amato. È questo il portate in seguito all’attenzione dei Redattori del significato profondo emerso nel corso dell’EPP, e PUC. Nello spirito dell’EPP, esse concernono non si comprendono sia la ricchezza delle connessioni questa o quella agglomerazione di interessi, pur sia l’articolazione delle indicazioni operative. legittimi, né, tantomeno, questa o quella parte po- litica, ma coinvolgono tutti i cittadini poiché inve- stono il territorio quale “bene comune” di cui aver Il PUC assume questa idea e realizza le condi- cura nell’ottica della valorizzazione conservativa e zioni di svolgimento del processo abitativo, in- dello sviluppo sostenibile. Per gli abitanti di oggi cludendo in esso le dimore (rurali e urbane), le e di domani. installazioni produttive, i progetti ospitali, gli in- terventi volti a mettere in sicurezza il territorio e a favorire la mobilità. E ciò, nella fondamentale salvaguardia dei valori paesistici, su cui fa perno Bibliografia l’intero processo dell’abitare. Antelmi D., Avventure del linguaggio: beni comuni, in Turco A. (a L’abitare non evoca una condizione di stasi, cura di), Paesaggio, luogo, ambiente. La configuratività territo- riale come bene comune, Milano, Unicopli, 2014. ma va inteso, piuttosto, come un progetto di vita: Borges J.L., L’Artefice, in Tutte le opere, Milano, Mondadori, 1984. dinamico come è la vita, responsabile come la re- Faggi P., Turco A. (a cura di), Conflitti ambientali. Genesi, svilup- alizzazione di ogni progetto esige. Sul piano per- po, gestione, Milano, Unicopli, 2001. sonale e collettivo. Racine J.-B., Raymond H., L’analisi quantitativa in geografia, Pa- dova, Marsilio, 1983. Silva C.N., The E-Planning Paradigm-Theory, Methods and Tools: Se in questo spirito nessun congelamento dell’e- An Overview, in Id. (ed), E-Planning: ICTs for Urban Deve- sistente è pensabile, occorre nondimeno rego- lopment and Monitoring, Hershey (USA), IGI Global, 2010. Turco A., Terra eburnea. Il mito, il luogo, la storia in Africa, Milano, lare le spinte edificatorie e, in generale, modi- Unicopli, 1999. ficative secondoprincipi di effettiva necessità Turco A., Configurazioni della territorialità, Milano, FrancoAnge- abitativa, comprovate esigenze di espansione li, 2010. produttiva, verificato rispetto dell’ambiente e Turco A., Linee Guida per lo svolgimento degli Ateliers Partecipativi. del paesaggio. Consultazione e coinvolgimento degli stakeholders, Life+Ex-Tra/ PNGSML and Partners, As sergi, 2011. Turco A. (a cura di), Governance territoriale. Norme, discorsi, prati- che, Milano, Unicopli, 2013. Il PUC si fa carico della sostenibilità paesistica Turco A., Abitare il territorio, progettare lo sviluppo. PUC Condiviso: dello sviluppo economico e insediativo, preve- Una Esperienza Partecipativa Pilota a Guardia Sanframondi e dendo per le future espansioni costruttive e per San Lorenzo Maggiore, Rapporto Finale, Guardia Sanframon- di, 2014. gli interventi modificativi, presi singolarmente e nel loro insieme, una procedura di Valutazione di Impatto Paesistico. Note Abitare viene dal latino habitus: una conforma- 1 Il Consiglio regionale della Campania ha differito di 18 mesi zione mentale, un insieme di attitudini e compor- i termini per la presentazione dei Piani urbanistici comunali tamenti. Habitus individuale, habitus collettivo: in (Puc), BURC n. 74. 30 Dicembre 2013. interazione. Ma questa interazione si dà necessa- 2 Studio Bovedam Engineering srl, Benevento.

AGEI - Geotema, 47 13

002_TURCO.indd 13 05/03/2015 10.02.00 3 Che in termini di politiche del territorio e di giustizia territo- zioni utili per la gestione agronomica dei vigneti e per la vini- riale può avere il senso di una “esclusione”. ficazione delle uve, consentendo di orientare e differenziare 4 Qualcuno parla di paradigma, certo con qualche ottimismo le produzioni, contribuendo perciò a valorizzare il territorio Silva, 2010. Una buona rassegna di esperienze (crescenti) e anche sotto il profilo economico” (http://www.cstsannio.it/ metodologie (in evoluzione) offre la Special Issue di: Planning index.php?option=com_chronoforums&cont=posts&f=12&t=5 Practice & Research, 3, 2010 dedicata a: “Participation in Plan- &Itemid=230). ning: New Directions in Theory and Practice”. 14 Il passaggio a un regime di VIP in cui le determinanti paesi- 5 L’uomo-abitante da una parte ama il luogo in cui vive… stiche (fisiche, tecniche, simboliche) assumano un ruolo non dall’altra non soltanto “conosce” il luogo, ma lo “comprende”, marginale (come è nell’attuale regime di VIA) nella definizio- si identifica con esso e lo protegge (Turco, 2010). ne anche normativa delle linee di tutela e valorizzazione ter- 6 Comunità: un gruppo di persone tenuto insieme da valori, ritoriale, è uno degli elementi emersi dall’EPP più pregnanti primi tra tutti la lingua, la religione, i saperi locali, le pratiche dal punto di vista politico e più affascinanti dal punto di vista memoriali, l’attaccamento ai luoghi, ai paesaggi, agli ambienti. concettuale. La transizione da VIA a VIP ha finito col diventare La comunità, diversa da una collettività tenuta insieme da in- uno degli assi portanti del Corso di “Beni comuni e sviluppo teressi, non esclude questi ultimi ma li integra al suo interno. locale” svolto in IULM dallo scrivente nel II semestre dell’AA. 7 Per approfondimento si rimanda al saggio di A. Esposito, in 2013/2014, con l’attiva partecipazione di M. Maggioli, D. An- questo stesso numero. telmi, C. Arbore, A. Esposito, M. Malanchin, J. Andreatta Moro. 8 Per approfondimento si rimanda al saggio di B. Clemente, in 15 E per meglio dire comportamenti privati che assumono ri- questo stesso numero. levanza pubblica e danneggiano le aspirazioni della comunità, 9 Alcuni nuclei della riflessione sviluppata nel Seminario in termini di qualità della vita e di sviluppo locale. Si prenda il IULM sono confluiti in forma ovviamente più elaborata nei caso dei rifiuti. Secondo l’indagine degli studenti dell’Istituto saggi qui pubblicati di D. Antelmi, A. Visaggio, C. Arbore, B. agrario pubblicata in Appendice al Rapporto PUC, la popola- Clemente, B. Castiglioni, M. Maggioli. Al Seminario di Dicem- zione si dice soddisfatta, per quel che riguarda la raccolta diffe- bre, peraltro, si collega il seminario svoltosi l’11 Marzo 2014, renziata domiciliare. Questo dato è confermato dai risultati ot- ancora in IULM, con la partecipazione di C. Zerbi, A. Mengoz- tenuti dai due Comuni e da riconoscimenti avuti quali “Comu- zi, A. Esposito, pur essi presenti con loro saggi in questo stesso ni Ricicloni” (http://www.comuneguardiasanframondi.gov.it/ numero. index.php?option=com_content&view=article&id=626:comu 10 Turco, 1999, specialm. Cap. V. Come è noto, la cluster analysis ni-ricicloni-campania-2013-guardia-sanframondi-prima-in-val- può avere anche una declinazione formale, ove possa basarsi le-telesina&catid=34:amministrazione-comunale&Itemid=53). su dati statistici o comunque su informazioni quantificabili, Altro problema è invece quello delle micro-discariche, che ad esempio ordinamenti su scale qualitative. Rinviamo per un offendono il paesaggio non meno che l’ambiente (e costitui- accesso anche pedagogicamente efficace a: Racine, Raymond scono una tipologia importante di “inquinamento paesistico”), H, 1983. abbassano gli standard qualitativi del pregio territoriale e com- 11 È la famosa sindrome LULU (Locally unwanted land uses), promettono le capacità di sviluppo futuro. ossia localizzazioni indesiderate dalla gente del luogo (Faggi, 16 È l’epilogo di El Hacedor: “Un uomo si propone il compito di Turco, 2001, pp. 11 ss, e altrove). disegnare il mondo. Trascorrendo gli anni, popola uno spazio 12 Rinviamo per un’analisi del “discorso sostenibile” a Antelmi, con immagini di province, di regni, di montagne, di baie, di 2014. navi, di isole, di pesci, di dimore, di strumenti, di astri, di caval- 13 Come riportato in un Forum assai frequentato (1.226 acces- li, di persone. Poco prima di morire scopre che quel paziente si) della Piattaforma Web: “Lo scopo della zonazione viticola è labirinto di linee traccia l’immagine del suo volto” (Borges, quello di produrre e organizzare per aree, o “zone”, informa- 1984, Vol. 1, p. 1267).

14 AGEI - Geotema, 47

002_TURCO.indd 14 05/03/2015 10.02.00