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C OMUNE DI ORIA PROVINCIA DI BRINDISI P IANO O PERATIVO C OMUNALE DI P ROTEZIONE C IVILE Aggiornamento 2019 COMUNE DI ORIA - PIANO OPERAT IVO COMUNALE di PROTEZIONE CIVILE 1 INDICE OBIETTIVI E STRUTTURA DEL PIANO DI EMERGENZA 1. PARTE GENERALE pag. 8 1.1 NORMATIVE DI RIFERIMENTO - normativa nazionale - normativa sui rischi - normativa regionale - linee guida e documenti di riferimento 1.2 ALTRE FONTI E DATI DI BASE - piano comunale di protezione civile Comune di Oria (aggiornamento Giugno 2006) - piano comunale d’emergenza del Comune di Oria per far f ronte al rischio di incendio di interfaccia e al rischio idrogeologico (26 Marzo 2008) - piano di Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino della Puglia - catasto del le grotte e delle cavità artificiali della Regione Puglia - catalogo CPTI15 dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - sito del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile 1. 3 CENSIME NTO E RACCOLTA DATI - sintesi inquadramento comunale - territorio - orografia - popolazione - idrografia - clima - flora e fauna - infrastrutture viarie, ferroviarie ed aeroportuali - strutture scolastiche pubbliche e private - strutture di interesse pubblic o - s trutture e siti di interesse artistico e culturale - strutture religiose - strutture ricettive e ri creative 2. ANALISI DI PERICOLOSITÀ ED INDIVIDUAZIONE DEGLI EVENTI POSSIBILI pag.25 2.1 ANALISI EVENTI POSSIBILI 2.2 SCENARI DI RISCHIO RISCHI NATURALI - evento Sismico - evento Idraulico ed Idrogeologico - evento Alluvioni - evento Nevicate - evento Gelate - evento Grandinate - evento Movimenti franosi - evento Siccità ed Ondate di Calore - evento Tromba d’Aria - Epidemie RISCHI ANTROPI CI - Rischio Chimico - Industriale . Inquinamen to . Fughe di s ostanze , incendi, esplosioni . Incidenti radioattivi COMUNE DI ORIA - PIANO OPERAT IVO COMUNALE di PROTEZIONE CIVILE 2 - Gravi Emergenze Civili . Incendio presenza gas uso domestico . Incendio da corto circuito . Interruzione prolungata di energia - Rischio Incendi Boschivi - Stabilimenti a rischio di incide nte rilevante - Eventi sportivi e di spettacolo, con richiamo di grandi folle. 2. 3 AREE DI EMERGENZA E CANCELLI DI INGRESSO - aree di attesa - aree di ricovero della popolazione - aree di ammassamento soccorritori - aree di atterraggio elicotteri - aree ricover o sinistrati e salme - cancelli di ingresso 3. LINEAMENTI DELLA PIANIFICAZIONE pag.93 3.1 Funzioni di S upporto del metodo “Augustus” 3.2 Il Sindaco e la struttura comunale di protezione civile 3.3 Centro operativo comunale (C.O.C.) 3.4 Funzioni di Supporto del C.O.C. 3.5 C ompetenze dei Responsabili d elle Funzioni di S upporto 3.6 Gruppo Comuna le di Protezione Civile 4. MODELLI DI INTERVENTO pag.106 4.1 Procedure di intervento 4.2 Livelli di allerta 4.3 Modello di intervento per il rischio idrogeologico 4.4 Modello di intervento per il rischio incendi boschivi 4. 5 Modello di intervento per il rischio s ismico 4. 6 Modell o di intervento per il rischio e pidemie 4. 7 Modello di interven to per il rischio o ndate di c alore 4. 8 Modello di intervento per il rischio t rombe d’ a ria 4. 9 Modello di intervento per il rischio i nquinamento 4.1 0 Modello di intervento per il rischio f ughe s ostanze, incendi ed esplosioni 4.1 1 Modello di interven to per il rischio i ncidenti r adioattivi 4.1 2 Modello di intervento per s upporto s anitario 4.1 3 Modello di intervento per n evicate 5. INFORMAZIONE PER LA POPOLAZIONE pag.135 5.1 I Comportamenti e le Reazioni umane nelle situazioni di emergenza 5.2 Sistemi di allertamento della pop olazione 5.3 Norme di comportamento generali - inondazione - terremoto - nube tossica - sversamento di prodotto pericoloso - fuga di gas - incendio COMUNE DI ORIA - PIANO OPERAT IVO COMUNALE di PROTEZIONE CIVILE 3 6. MODULISTICA ED ALLEGATI pag.146 6.1 SCHEDE PER LA PROCEDURA DI INTERVENTO . Modello A scheda segnalazione evento . Modello B scheda di chiusura evento . Modello C scheda di segnalazione di ev ento calamitoso . Modello D scheda di reperibilità Responsabili di Supporto del C.O.C. Modello E scheda di informazione e Verifica reperibilità rappresentanti C.O.M. in fase di attenzione . Modello F scheda di convocazione C.O.C. Modello G scheda di convocazione C.O.M. in fase di preallarme . Modello H scheda di informazione C.O.M. e C.C.S. su problemi territoriali in fase di preallarme . Modello I schema di Ordinanza Sindacale Contingibile ed Urgente . Modello L Modello di richiesta impiego Grup pi ed Organizzazioni 6.2 ALLEGATI PER L’INF ORMAZIONE PREVENTIVA ALLA POPOLAZIONE . Allegato 1 : modelli di sched e comportamentali . Allegato 2 : schede sulle modalità di comunicazione . Allegato 3 :comportamenti di autoprotezione da a ttuare in cas o di evento incidentale 6.3 ALLEGATI RELATIVI AI RISCHI IDROGEOLOGICO E SISMICO Rischio Idrogeologico - Bollettino Meteo - Scheda Rilevamento Criticità Rischio Sismico - scheda per il rilievo della vulnerabilità sismica degli edifici - scheda pe r il rilievo della vulnerabilità sismica per le murature - scheda per il rilievo della vulnerabilità sismica per il cemento armato - scheda per il rilievo della vulnerabilità sismica per i capannoni - scheda per il rilievo della vulnerabilità sismica per i ponti - scheda per il censimento dei danni edifici di culto e monumentali - scheda per il censimento dei danni – edilizia privata ed OO.PP. 7. GLOSSARIO pag.199 COMUNE DI ORIA - PIANO OPERAT IVO COMUNALE di PROTEZIONE CIVILE 4 8. CARTOGRAFIA pag.234 ALLEGATI CARTOGRAFICI Aree di EMERGENZA E SOCCORSO . Tav. A2.0.1 - Aree di Emergenza e Soccorso: Aree di Attesa . Tav. A2.0.2 - Aree di Emergenza e Soccorso: Aree di Attesa . Tav. A2.0.3 - Aree di Emergenza e Soccorso: Aree di Ammassamento . Tav. A2.0.4 - Aree di Emergenza e Soccorso: Aree di Ricovero . Tav. A2.0.5 - Aree di Emergenza e Soccorso: Aree di Ricovero . Tav. A2.0.6 - Aree di Emergenza e Soccorso: Aree Atterraggio Elicotteri . Tav. A2.0.7 - Aree di Emergenza e Soccorso: Aree Ricovero Sinistrati - Salme Rischio IDR OGEOLOGICO . Tav. A2.1.1 - Rischio Idrogeologico :pericolosità geomorfologica, idraulica e rischio . Tav. A2.1.2 - Carta Idrogeomorfologica . Tav. A2.1.3 - Carta delle grotte e delle cavità artificiali Rischio SISMICO . Tav. A2.2.1 - Mappa classificazione sismica 2015 . Tav. A2.2. 2 - Mappa della zonazione ZS9 del territorio italiano . Tav. A2.2. 3 - Carta della sismicità storica di Oria . Tav. A2.2. 4 - Carta della Pericolosità sismica di Oria Rischio INCENDIO BOSCHIVO . Tav. A2. 3 .1 - Rischio Incendi Boschivi: zona Salinel le . Tav. A2.3 .2 - Rischio Incendi Boschivi: zona Parco Laurito . Tav. A2. 3 . 3 - Rischio Incendi Boschivi: zona Parco Montalbano . Tav. A2. 3 . 4 - Rischio Incendi Boschivi: zona Santuario San Cosimo alla Macchia COMUNE DI ORIA - PIANO OPERAT IVO COMUNALE di PROTEZIONE CIVILE 5 OBIETTIVI E STRUTTURA DEL PIANO OPERATIVO DI EMERGENZA Il presente Pia no di Protezione Civile è il risultato di un metodo di lavoro attraverso il quale è stato possibile riordinare le varie esperienze e le relative procedure operative raccolte negli anni in occasione di eventi emergenziali e di fasi preparatorie di prevenzio ne. Il P iano è stato predisposto in ossequio al D.Lgs. n. 1 del 02 /0 1 / 2018 "Codice della Protezione Civile” e alle altre norme legislative nazionali e regionali riportate nel capitolo “norme di riferimento”, nonché secondo i criteri di massima per la pia nificazione comunale di emergenza raccolti nel documento operativo predisposto dal Dipartimento di protezione Civile e dai servizi antincendio del Ministero dell'Interno. Il presente documento, inoltre, raccoglie le indicazioni della nuova normativa nazio nale nella quale oltre a ribadire l’attività di Protezione Civile come “Servizio integrato e coordinato” si rafforza il principio di sussidiarietà e leale collaborazione tra i vari livelli dello Stato. Durante l’ elaborazione del Piano è stata dedicata una particolare attenzione per rendere lo stesso di facile lettura, semplice e flessibile rispetto alle normative ed alla mappatura dei vari rischi individuati nel territorio. Nel piano di emergenza sono stati considerati come utili punti di riferimento le l inee guida del metodo “Augustus” che introduce il concetto della “disponibilità” delle risorse istituendo le funzioni di supporto che attraverso l’attività dei relativi responsabili permette di tenere sempre aggiornato il piano. Nello specifico, attravers o l’istituzione delle funzioni di supporto si raggiungono due obiettivi: 1. avere per ogni funzione di supporto la disponibilità delle risorse fornite da tutte le amministrazioni pubbliche e private che vi concorrono; 2. affidare al responsabile della funzione di supporto sia il controllo della specifica operatività in “emergenza”, sia l’aggiornamento costante dei dati nell’ambito del piano di emergenza in fase ordinaria. Il piano di emergenza definisce, inoltre, a livello locale la conoscenza dei rischi pres enti sul territorio e le procedure di emergenza che devono essere messe in atto per la gestione degli interventi di soccorso, differenziate per scenario di rischio. In base a quanto innanzi detto, il Piano si struttura in un insieme di: • scenari di eventi attesi; • modelli di intervento emergenza e soccorso per gli eventi attesi; • cartografie di modelli di intervento. Sulla base delle linee guida regionali per la pianificazione di emergenza in materia di protezione civile, di cui alla D.G.R. n. 255 del 7 m arzo 2005, il Piano si articola secondo le seguenti fasi di lavoro: 1. Parte generale Questa sezione contiene una descrizione delle caratteristiche principali del territorio rappresentate in una corografia di inquadramento del territorio comunale e i n una carta di sintesi dei siti strategici e sensibili presenti sul territorio: scuole, chiese, ospedali, ecc.. 2. Analisi di pericolosità ed individuazione degli eventi possibili Questa sezione contiene la descrizione dei possibili danni attesi alle persone e alla cose a seguito del verificarsi di un evento calamitoso, la descrizione degli scenari di rischio e l’individuazione delle aree di emergenza (attesa, ricovero, ammassamento) . COMUNE DI ORIA - PIANO OPERAT IVO COMUNALE di PROTEZIONE CIVILE 6 3.