Roma Di Fronte All'europa Al Tempo Di Alessandro Vi
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STAT O SAGGI 68 ROMA DI FRONTE ALL'EUROPA AL TEMPO DI ALESSANDRO VI Atti del convegno (Città del Vaticano-Roma, l- 4 dicembre 1999) a cura di M. CHIABÒ- S. MADDALO - M. MIGLIO-A.M. OLIVA TOMO III MINiSTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 2001 ROMA DI FRONTE ALL'EUROPA AL TEMPO DI ALESSANDRO VI TOMO III SOMMARIO TOMO! Premessa 7 Parole di apertura 9 2000 any dels Bmja Proyectos Va lencianos 11 MASSIMO MIGLIO, Le ragioni di una revisione storica 15 ALBERTO TENENTI, Tr a due età 19 PAULINO lRADIEL-JOSÉ Ma CRUSELLES, El entorno eclesùistico de Alejandro VI. Nota sobre laformaci6n de la clientela polftica borgiana (1429-1503) 27 PATRICK GILLI, Alexandre VI et la Fra nce d'après les sources con temporaines: physionomie d'une relation diplomatique incon- ciliable 59 ALFRED KOHLER, El sacro Imperio Romano en la época de Maximi- liano 77 MARIA CONSIGLIA DE MATTEIS, Alessandro VI: alle origini di un mito negativo 85 FRANCESCO SoMAINI, Il cardinale Rodrigo Borgia ed il conclave del 1484 99 MARCO PELLEGRINI, Ilpr ofi lo politico-istituzionale del cardinalato nell'età di Alessandro VI: persistenze e novità 177 GABRIELLA AIRALDI, Il ruolo di Alessandro VI nelle scoperte geo- grafiche 217 Lufs ADAO DA FoNSECA, Alexandre VI e os descobrùnentos por- tugueses 227 ANNIBALE ILARI, Il Liber notarum di Giovanni Burcardo 249 PAOLA PAVAN, Il comune di Roma al tempo di Alessandro VI 323 FRANCA ALLEGREZZA, Alessandro VI e lefamiglie romanedi antica nobiltà: gli Orsini 331 ANDREAS REHBERG, Alessandro VI e i Colonna: motivazioni e stra- tegie nel conflittofra il papa Borgia e il baronato romano 345 TOMO Il TERESA CIRILLO SIRRI, Il tem.po che a Roma «Havia mtis putas que frayles en Vénecia» 387 PIERO ScAPECCHI, Savonarola e la stampa 399 FLAV IA CAN TATORE, Un committente spagnolo nella Roma di Ales- sandro VI: Bernardino Carvajal 861 PAOLA FARENGA, Le edizioni di Eucario Silber 409 LoRENZO FINOCCHI GHERSI, Op ere di architettura e scultura per il CONCETTA BIANCA, Le orazioni a stampa 441 cardinale Ludovico Podocataro, vescovo di Cipro 873 ANNA MODIGLIANI, Cittadini romani e libri a stampa 469 SABINE FROMMEL, Giuliano e Antonio da Sangallo 895 MARIA GIULIA AURIGEMMA, Case di .fiorentini a Roma nell'ultimo GIOVANNA CASAGRANDE-PAOLA MONACCHIA, Colomba da Rieti di decennio del '400 495 frontead Alessandro VI 917 ANNA MODIGLIANI, Uso degli sp azi pubblici nella Roma di Alessan- ANNA MORISI GUERRA, Il profetismo al tempo di Alessandro VI 961 dro VI 521 FRANCO CARDINI, Alessandro VI e la crociata 971 MAURIZIO GARGANO, Alessandro VI e l'antico: architettura e opere pubbliche tra magnificentia e liberalitas 549 INDICI CHRISTOPH L. FROMMEL, La porta santa di Alessandro VI e di Cle 979 mente VII e un'opera sconosciuta di Baldassarre Peruzzi a -delle abbreviazioni 981 S. Pietro 571 -dei nomi 983 ANGELA QuATTROCCHI, Alessandro VI: il cerimoniale del possesso tratto dai modelli dell'antico trionfo 593 -delle fonti manoscritte l 029 MA.NuELVAQUERO PINEIRO, !funeraliromani del principe Giovanni -delle figure 1039 e della regina Isabella di Castiglia: rituale politico al servizio della monarchia spagnola 641 GIOVANNI PESIRI, Sermoneta: 1499-1503 657 STEFANIA TARQUINI, Nepi e Civita Castellana 705 LUISA AURIGEMMA, Stato delle ricerche sulla toscanizzazione del romanesco tra Quattro e Cinquecento 717 TOMOill PAOLA GUERRINI, La produzione artistica dei conventi amedeiti 737 MARINA MoNTESANO, Il toro dei Borgia: analisi di un simbolo fra tradizione araldica e sugge,çtionipagane 759 ANNA CAVALLARO, Pinturicchio <<familiare» della corte borgiana: l'Appartamento di Alessandro VI a Castel Sant'Angelo 781 SABINE POESCHEL, L'orientalismo e l'idea della pace nella pittura romana dell'epoca di Alessandro VI 803 Durante i lavori del Convegno sono state presentate anche le relazioni: RoMBO DE MAlo, Alessandro VI e Savonarola; LAURA FORTINI, Per un SARA MAGISTER, La scultura funeraria a Roma, 1492-1503: chiavi censimento della produzione a stampa da Alessandro VI a Giulio II; GUY di lettura e proposte per un cantiere di studi 821 LE THIEC, Ilpapa, il re, l'ostaggio: nuove idee su un progetto di crociata ENRICO PARLATO, Il "cielo" di Raffaellino del Garbo alla Minerva: di Carlo VIII; DOMENICO MAFFEI, Alessandro VI giurista?; CLAUDIO STRI artisti toscani e decorazioni all'antica nella Roma di fine Quat- NATI, Il giubileo e l'attività del Pinturicchio, che non è stato possibile ac trocento 837 quisire agli Atti. PAOLA GUERRINI La produzione artistica dei conventi amedeiti «Veniet post illum bos cornupeta, et taurus non bos, Symon magus qui constituet in tempio Dei ementes et vendentes et mensas nummulariorum, de quo pauci confidere poterunt»1. È fin troppo fa cile riconoscere in queste parole un malcelato atto di accusa nei confronti del pontificato di Alessan dro VI, contenuto in uno dei testi più diffusi negliambienti religiosi italia ni del Cinquecento: l'Apocalypsis Nova, che costituisce l'esempio di uso, spregiudicato e astuto in chiave politica, di una ormai lunga tradizione pro fetica. Il volume sigillato dell'Apocalypsis Nova venne aperto a Roma, nella chiesa di S. Pietro in Montorio, tra la Pasqua e l'Ascensione del 1502 per ordine del generale dei Minori fra ' Egidio Delfini. Poco dopo fra ' Isaia da Va rese consegnò «lo gran tesoro del libro del Beato Amadio un sabbato di mattina per tempo al cardinale di Santa Croce», ossia allo spagnolo Ber nardino Carvajal; costui, leggendolo, si convinse di potersi riconoscere nel papa angelico annunciato dalla profezia e per questo fu tra i promotori del Concilio di Pisa2. Le premesse di uno dei più gravi atti di scissione all'in terno della Chiesaall' inizio del Cinquecento furono dunque poste in un te sto redatto nella primavera del 1482 da un francescano: ilbeato Amedeo da Silva. Nato a Campo Maior o in altro luogo del Portogallo dopo il 1427 da nobile fa miglia cristiana (non ebrea, come hanno messo di recente in evi denza le ricerche di padre Sousa?, nel dicembre del 1452, o nell'anno se guente, Amedeo intraprese il suo pellegrinaggio alla volta di Assisi. Nel 1459 gli vennero conferiti tutti gli ordini nel convento di S. Francesco ad Oreno, in Lombardia, da dove iniziò il suo intenso apostolato. Propugnato- 1 Cfr. A. Morusr, «Apocalypsis Nova». Ricerche sull'origine e la formazione del testo dello pseudo-Amadeo, Roma 1970, pp. 16 e 22. 2 Cfr. C. VAsou, Dall'«Apochalypsis nova» al «De harmonia mundi». Linee per una ricerca, in I frati minori tra '400 e '500 (Atti del XII Convegno Interna zionale, Assisi 18-20 ottobre 1984), Assisi 1986, pp. 257-291. 3 A.D. DE SousA CosTA OFM, Studio critico e documenti inediti sulla vita del beato Amedeo da Silva nel quinto centenario della morte, inNascere Sancta. Miscel lanea in memoria di Agostino Amore OFM (t 1982), a cura di I. V AzQUEZ JANEIRO OFM, II, Roma 1985, pp. 101-360. 738 GUERRINI PAOLA LA PRODUZIONE ARTISTICA DEI CON VENTI AMEDEITI 739 Francesco ancor re di un'adesione alla regola di san più austera e rigorosa S. Pietro in Montorio. Qui «in una spelonca sotto il loco dove fu crocifisso di quella adottata dagli Osservanti, proclamatore di povertà, umiltà e pace, san Piero, dove arando et contemplando stava insino a vespro, di poi uscen Amedeo riuscì ad ottenere la stima e l'appoggio di personalità quali i duchi do, di licentia del sommo pontefice celebrava la messa, la quale celebrata, , venendo così ad acquistare - assieme al suo movimento - pote di Milano dava audientia a molti, che lo venivano a visitare»6. Fra' Mariano da Firen influenza anche in campo politico. re ed ze fa riferimento anche alle apparizioni dell'arcangelo Gabriele e alle rive Nell'arco di poco più di un decennio vennero fondati una dozzina di lazioni «circa alla creatione angelicaet humana, et ruina degli angeli, et del conventi nelle diocesi di Milano, Cremona, Brescia, nei quali ricorrono le la incarnatione di Christo, et della renovatione della chiesa, la quale diceva, intitolazioni di S. Maria della Pace e di S. Maria delle Grazie. L'appoggio presto doveva essere»7. Sopra la grotta ove, secondo la tr izione, f a' dei duchi, una massiccia adesione popolare e �� � l'autonomia d'azione che fu Amedeo dettò l'Apocalypsis Nova, nel luogo ove era stato crocifisso san Pie a più riprese concessa dai papi al beato nei confronti dell'Osservanza, del tro tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento venne co la quale egli continuò tuttavia a considerarsi membro, procurarono ad A str�lito il tempietto del Bramante8 e la cripta fu trasform t in ca pella, che medeo antipatie e rappresaglie da parte dei Frati Minori � � � di area lombarda. sarebbe stata ornata di stucchi e dipinti nel corso del pontificato di Paolo III. A questa situazione debbono essere ricondotti i contrasti e gli episodi Anche nella chiesa, sottoposta nel corso dei secoli a numerosi rifacimenti e tutt'altro che pacifici che si registrano numerosi nella storia della congre restauri, scarse sono le testimonianze amedeite. Un affresco che era nella sa gazione e nella stessa vita del frate portoghese. Non sembra però che le di grestia, raffigurante il beato mentre stringe al petto il suo li ro di rivela io vergenze tra Amedeiti e Osservanti trovino risco ? � ntro anche in campo arti ni su cui è scrittoAp erietur in tempore, è noto grazie_ a un disegno del Ciac stico: un confronto tra le fondazioni lombarde dei due movimenti rivela conius nel codice Va t. lat. 54079 (fig. l). Lo stesso libro l'Apocalypsis Nova, anzi una generale conformità di